Num. 6 24 Novembre 2013 LA PAROLA… In questo numero: 6 Anno 1 - 2013 VISSUTA pag 1: La Parola… vissuta. Commento alla Liturgia di pag 2: Con Maria apriamo il domenica (24-11-’13) cuore a Dio. Sorrido ogni volta. Ogni anno. pag 3: Avviso. E mi piace sempre di più questo pag 4: Scuola della ParolaAdulti. cristianesimo zoppicante ma felice. Un popolo errante, pag 5: Agenda Settimanale. spesso incoerente, spesso pag 6: Incontro di amicizia; entusiasta, che da duemila anni La nuova scuola. annuncia e attende. E ogni anno, alla fine del tempo monarchica, non scherziamo. liturgico, prima di iniziare il La regalità di Gesù è una percorso di avvento, celebra questa non-festa, la Solennità di regalità che contraddice la nostra visione di Dio. Perché Gesù Cristo re dell’Universo, questo Dio è più sconfitto di come pomposamente recita il tutti gli sconfitti, fragile più di Messale. Le istituzioni degli uomini vacillano, le ansie di cui ogni fragilità. Un re senza trono e senza scettro, appeso nudo ad domenica scorsa stringono il cuore di tutti, credenti o meno, una croce, un re che necessita di un cartello per essere non ci dispiacerebbe un bel identificato. Ecco: questo è il finale della storia con l’arrivo nostro Dio, un Dio sconfitto. dei nostri, come nei film Non un Dio trionfante, non un western degli anni Sessanta. Cristo re. Ma dove? Capiamoci Dio onnipotente, ma un Dio bene allora, nessuna nostalgia osteso, mostrato, sfigurato, pag 7: Calendario Unitalsi. pag 8: Locandina Pellegrinatio Mariae. pag 9: Itinerario Formazione Diaconi; Oratorio Arcobaleno. pag 10: Guardare, seguire e seminare la speranza piagato, arreso. Una sconfitta che, per Lui, è un evidente gesto d’amore. Un Dio che manifesta la sua grandezza nell’amore e nel perdono. È evidente, provocatoriamente evidente. Che re, sbilenco, amici. Un re che indica un altro modo di vivere, che contraddice il nostro salvare noi stessi per salvare gli altri o – meglio – per lasciarci salvare da Lui. Siamo onesti, amici: lo vogliamo davvero un Dio così? Ci tocca proprio di convertirci. 2 Messaggio del Vescovo per la Giornata del Seminario diocesano 08 dicembre 2013 Carissimi, nella festa dell’Immacolata celebriamo l’iniziativa sorprendente di Dio nella vita di Maria. Nella rivelazione di Dio a Nazareth, Maria comprende che il Signore ha già fatto in lei grandi cose, sin dal suo concepimento, preservandola dal peccato. E’ proclamata piena di grazia! Il silenzio religioso del suo cuore è riempito dalla voce dell’angelo Gabriele, il suo raccoglimento interiore è abitato dalla rivelazione del Mistero, la sua solitudine domestica è ricolmata della compagnia dell’Altissimo. L’amore dell’Assoluto riscalda il cuore di questa giovane donna, e chiede il suo Eccomi: Dio conosce il cuore di Maria, puro e umile, e sa di potersi fidare di lei. Il Signore ha voluto avere bisogno della sua creatura, e chiede a Maria di collaborare con Lui, perché si compia il suo straordinario progetto, cioè l’incarnazione del Figlio, Gesù Cristo. Dio non finisce mai di sorprendere, e la sua parola ci raggiunge nei modi in cui spesso non immaginiamo. Questa è la bellezza della sua libertà, di fronte alla quale i nostri perché non possono frenare le sue intenzioni. Dio sceglie e chiama coloro che conosce e ama, al di là di ogni calcolo e di ogni merito. Anche Dio ha le sue preferenze, ma a differenza del nostro modo di preferire, Lui lo fa non per se stesso, non per egoismo né per la propria gratificazione, ma per il servizio e l’amore degli uomini. Dio ha preferito Maria, sin dall’inizio della sua esistenza: ogni vocazione è segno di un amore privilegiato. Essere preferiti non significa essere meritevoli. Il vangelo ci dice in modo essenziale che Gesù «chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici - che chiamò apostoli - perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni» (cfr. Mc 3,13-15). Chi da Lui è scelto, perché preferito, è coinvolto nella grande missione di salvezza a favore dell’umanità. Il Signore agisce così sempre: anche oggi guarda con amore di predilezione i giovani che Lui chiama a seguirlo. L’iniziativa è di Dio: è questa la pace che deve illuminare l’animo di chi, di fronte alla chiamata del Signore, prova confusione o paura. Se è il Signore a volerlo, perché non rispondere con la stessa fiducia di Maria? Se il Signore vuole rendermi felice chiamandomi a diventare suo discepolo, perché resistere? Se il Signore ha deciso di fidarsi di me, e di contare sulla mia fragile umanità, perché avere dubbi? Se la mia storia diventa singolare, perché recalcitrare? Quando gli altri non condividono le nostre scelte, non significa rimanere soli, ma diventare unici! Il mio invito accorato è soprattutto per voi giovani: sappiate provare l’ebbrezza della libertà interiore, uscite fuori dai modelli scontati di comportamento, non siate schiavi della cultura del provvisorio e del piacere che soddisfa, non soffocate la novità della voce della vostra coscienza con cui il Signore invita alla sua sequela. Ai giovani dico ancora di svincolarsi con tutta la loro forza dal vortice pernicioso delle mode e dei clichè imposti, dei calcoli materiali, delle comodità; e li invito piuttosto ad amare la bellezza della vita, che può diventare grande solo se condivisa con Dio: «Per questo mi hai dato la vita, perché io fossi tuo compagno di volo. Insegnami allora a librarmi 3 con Te perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla: … vivere è stendere l'ala, l'unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te» (don Tonino Bello). Cari giovani, il Signore continua ad avere bisogno delle vostre energie migliori per parlare al mondo con le parole del suo Vangelo, per guarire le coscienze ferite con la sua tenerezza, la misericordia e il perdono, per saziare la fame di felicità e di speranza con il cibo del suo vero corpo e sangue, alimento indispensabile per una vita piena di eternità. E a voi, genitori, amate i vostri figli con il cuore di Dio. Educare, cari genitori, significa favorire il gusto interiore delle scelte belle, impegnative ed esaltanti. Solo così la vita non rischia l’etichetta del “vuoto a perdere”, ma guadagna l’applicazione del vero sigillo di garanzia. Come avete collaborato con Dio nel pro-creare la vita dei figli, così voi Genitori continuate a collaborare con la volontà di Dio nel favorire la realizzazione dei loro progetti. Dio traccia con amore la strada della felicità: scoraggiare o impedire le scelte dei figli, è non amare la loro vita , è non volere il loro bene, sedotti più dal nostro egoismo che dalla loro gioia. Oggi, per tutta la nostra Comunità, è una giornata di intensa preghiera perché non manchi nel cuore dei giovani la grazia della risposta alla chiamata con cui Dio li invita alla scelta sacerdotale. La preghiera di tutti sia fiduciosa, impregnata di questa vibrante certezza: Dio non può negarci il dono di cui la Chiesa ha bisogno, e che lui stesso ci ha invitati a chiedere quando ci dice che «la messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!» (Lc 10,2). La Vergine Maria, Immacolata, la Tutta santa, interceda per noi e per la nostra Chiesa diocesana, e renda incontenibile la gioia di spendere la propria esistenza per servire gli altri con l’amore di Dio. Benedico tutti di cuore, in particolare i giovani e le loro famiglie. Gerardo, Vescovo Incontro Clero. L’appuntamento importante è mercoledì 27 novembre, presso il Seminario Diocesano: avremo il primo incontro del programma formativo del clero con Don Paolo Gentili. Quest’anno la formazione avrà come area tematica la famiglia. Mentre ricordiamo ancora che nei giorni dedicati alla formazione non è previsto il pranzo in Seminario. 4 5 AGENDA SETTIMANALE DEL VESCOVO 24 novembre – 01 dicembre CONCLUSIONE DELLA CELEBRAZIONE DELL’ANNO DELLA FEDE 24 D 10.30 16.00 SORA: S. Messa nella chiesa di S. Giovanna Antida Seminario diocesano: S. Messa con le Zelatrici vocazionali 25 L 10.00 UDIENZE 26 M 10.00 SORA - Incontro con i Dirigenti Scolastici della Diocesi 27 Me 10.00 Seminario diocesano - Incontro di Formazione del Clero 28 G 10.00 16.30 19.00 UDIENZE Convegno Giuristi SORA: Lectio divina per la Città 29 V 19.00 Incontro Gruppi del RnS di Isola del Liri 30 S 10.00 16.00 SCUOLA SUP. “GIOBERTI”: Convegno sulla Legalità CANISTRO INF.: S. Messa per l’Associazione “Figli in Cielo” INIZIO DEL TEMPO DI AVVENTO Dicembre 01 D 10.00 11.30 PERO DEI SANTI: Inizio ministero dell’Amministratore parrocchiale GRANCIA: Inizio ministero dell’Amministratore parrocchiale 6 L’incontro di amicizia del vescovo mons. Gerardo Antonazzo con i Dirigenti Scolastici Si ripete anche quest’anno il tradizionale incontro culturale e di amicizia organizzato dal direttore dell’Ufficio Scuola della Diocesi di Sora Aquino Pontecorvo, don Mario Zeverini. L’invito a parteciparvi, anche a nome del vescovo, mons. Gerardo Antonazzo, è stato rivolto a tutti i dirigenti scolastici, ai direttori amministrativi ed ai dirigenti in pensione che hanno prestato e prestano servizio nelle Scuole di ogni ordine e grado, presenti sul territorio diocesano. L’incontro è programmato per martedì, 26 novembre 2013, a Sora, presso la Sala S. Tommaso, in piazza Indipendenza, con inizio alle ore 10,00. Da circa 30 anni essi sono divenuti laboratori di amicizia e di cultura e rappresentano occasioni efficaci e costruttive di conoscenza, di dialogo e di confronto. Il vescovo Gerardo,in diversi momenti, ha già preso contatto con tutte le comunità del nostro territorio e molti dei dirigenti scolastici hanno avuto anche modo di venire direttamente in contatto con la sua umanità accogliente e disponibile. Lo stesso stile è stato rilevato anche nel primo messaggio che mons. Antonazzo ha rivolto a tutto il mondo della Scuola all’inizio del corrente anno scolastico. Tra l’altro, metteva in evidenza il suo desiderio di collaborare, pur nella distinzione dei ruoli, con il meraviglioso e comunque difficile campo dell’educazione,in quanto la Chiesa, come la Scuola, è da sempre impegnata affinché nelle varie strutture, i giovani trovino motivo e luoghi per sviluppare laboratori di pace e officine per costruire relazioni positive. La riunione sarà presieduta dallo stesso Vescovo che, riprendendo alcune tematiche del suo messaggio dell’inizio dell’anno, introdurrà il tema: Nella Scuola coltivare la cultura dell’incontro. È previsto anche un intervento di don Giovanni De Ciantis, che, nella qualità di dottore in psicologia, parlerà su Come gestire le conflittualità. L’incontro, che presenta tutte le basi per dare inizio, nel possibile, ad un lavoro integrato per il bene degli studenti, delle famiglie, del territorio e della Scuola, sarà moderato da don Mario Zeverini. Gianni Fabrizio La nuova scuola per i giovanissimi studenti malawaiani A Balaka, in Malawi, sono state finalmente inaugurate le nuove aule costruite grazie al contributo del 5 per mille e della grande generosità di alcuni amici e sostenitori delle iniziative dell’Associazione Amici del Malawi. I bambini finalmente riusciranno a studiare in una scuola vera e il grande albero con la sua ombra sarà solo il ristoro dopo la spensieratezza dei loro giochi. Il nostro impegno continua ed ora dobbiamo recuperare i soldi per costruire altre tre aule, abbiamo già il contributo del 5 per mille, circa 9600 euro, ma dobbiamo arrivare a 45000. Sarebbe bello per Natale contribuire con un mattone (con un offerta di 10 euro), un piccolo dono da aggiungere alla lista dei regali che permetterebbe di garantire l’istruzione di tanti bambini malawaiani. Per info si può contattare la nostra Associazione. 7 Un calendario fitto di impegni per l’Unitalsi di Sora Dopo l’Estate sorana del diversamente abile, sono riprese a pieno ritmo le peculiari attività della sottosezione dell’Unitalsi di Sora. Le diverse iniziative intraprese, orientate a favorire momenti di aggregazione, gioia ed amicizia con (e per) i nostri amici disabili, sono anche occasioni di formazione e di crescita spirituale per gli aderenti. L’attività è dunque ripresa con la giornata di fraternità di Castrocielo, che ricorre ogni prima domenica di settembre e si distingue per l’elevato numero dei partecipanti, per le lezio del parroco Don Tonino e per tutte le altre iniziative ludico-ricreative ad essa collegate. Il programma è poi proseguito con il Pellegrinaggio a S. Rita di Cascia, il 22 di Settembre, con una consistente adesione di ammalati e di volontari. Anche questo viaggio, che si ripropone a cadenza annuale, ha oramai assunto caratteri importanti. Nel week-end dell'11, 12 e 13 Ottobre si è poi svolto il tradizionale viaggio a Loreto, il quale ha coinvolto un gran numero di aderenti; la Santa Casa della Madonna esercita sempre grande attrattiva per i fedeli: entrare e sostarvi conferisce, ogni volta, grande soggezione ed immensa gioia. Tutti i pellegrini, guidati ed istruiti con efficacia dal brillante Vicario Generale Don Decio Cipollone (da sempre unitalsiano), hanno così vissuto momenti di intensa spiritualità, carità, gioia, ed amicizia. Nella giornata del 9 Novembre scorso, l’intera associazione è poi partita alla volta di Roma, recandosi precisamente presso l'Aula Paolo VI, in cui il gruppo di 130 persone ha avuto l’onore di essere ricevuto da Sua Santità Papa Francesco. Commovente è stato il confronto con tutti i nostri ammalati presenti, a cui, presentandosi uno ad uno, ha chiesto di pregare per lui, assicurando a ciascuno una sua preghiera particolare. Il giorno successivo, senza alcuna sosta, gli stessi pellegrini sono stati poi ospiti della comunità di Morino, per assistere alla S. Messa, in cui brillante è stato il confronto con don Bernardo, capace di trasmettere forza e coraggio agli stessi ammalati e volontari, precedentemente accolti dai residenti e dagli Alpini del posto, veri organizzatori della giornata. Un inevitabile pensiero è stato poi rivolto al compianto dr. Alberto Santucci, morinese e grande amico dell'Unitalsi. Ora ci preparano a vivere le prossime iniziative in calendario: a breve si svolgeranno, infatti, sia la Giornata di Fraternità a Fontana Liri (in data 1° Dicembre) che la Giornata delle stelle di Natale (ed il relativo servizio di impacchettamento dei regali) presso il Centro Commerciale La Selva di Sora (15 Dicembre): queste iniziative consentiranno, così, di raccogliere quelle offerte fondamentali per finanziare le innumerevoli attività che verranno messe in cantiere nel 2014. Proprio nel prossimo anno ricorre, infatti, il ventennale della nascita della Sottosezione Unitalsi nella nostra Diocesi (che è nata infatti nel 1994), oltre che dei 110 anni, della fondazione stessa, a livello nazionale. Franco Mariani Di seguito il calendario con la PELLEGRINATIO MARIAE 8 9 Le linee pastorali offerte dal Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo con la lettera La tua fede ti ha salvato, inviata a tutta la Chiesa locale di Sora Aquino Pontecorvo, mettono al primo posto il bisogno e la necessità della formazione per la crescita spirituale del singolo cristiano e della comunità intera. Anche i Diaconi permanenti, che vivono la loro esperienza ecclesiale all’interno della Chiesa, riconoscono l’istanza di formazione personale come prioritaria e la attuano sia a livello personale con lo studio e la preghiera quotidiana, sia negli incontri mensili del clero diocesano e negli incontri bimestrali proposti dall’Ufficio per la pastorale. La realtà dei diaconi nella Chiesa è documentata fin dai tempi apostolici. Una consolidata tradizione, attestata già da Sant’Ireneo, ha visto l’inizio del diaconato nell’evento istitutivo dei sette di cui parlano gli Atti degli Apostoli. San Paolo li saluta assieme ai Vescovi nell’esordio alla lettera ai Filippesi e nella prima lettera a Timoteo. Sant’Ignazio di Antiochia, nello scrivere che una Chiesa particolare senza Vescovo, presbitero e diacono sembra impensabile, sottolinea come il ministero del diacono non è altro che «il ministero di Gesù Cristo, il quale prima dei secoli era presso il Padre ed è apparso alla fine dei tempi. Non sono, infatti, diaconi per cibo o bevande, ma ministri della Chiesa di Dio». Questo loro compito, esigente e prezioso, comporta una continua e seria formazione sia nella fase preparatoria sia dopo l’ordinazione per essere pronti di fronte alla sfida della nuova evangelizzazione che la Chiesa è chiamata a svolgere in questo difficile momento, caratterizzato da indifferenza religiosa, offuscamento dei valori, perdita di convergenza etica, pluralismo culturale. Questo lo spirito con cui domenica 17 novembre i 16 diaconi permanenti della nostra Diocesi si sono incontrati e, dopo la recita dei secondi Vespri, hanno accolto il Vescovo, che li ha salutati e ringraziati del servizio reso alla Chiesa locale, incitandoli a qualificarsi sempre più e sempre meglio. Quindi, guidati dal responsabile del diaconato, Mons. Alfredo Di Stefano, i diaconi hanno approfondito il tema proposto La rivelazione divina e l’atto di proclamazione del testo biblico, dandosi, come compito a casa, una serie di domande sul rapporto tra Rivelazione divina e liturgia della Parola: come educare se stessi e l’assemblea alla sacralità della Parola, come proclamarla, farla comprendere ed attualizzarla, come annunciarla nella catechesi, nella predicazione e nell’omelia, come usarla per la meditazione e la preghiera personale. Gianni Urbini L’oratorio Arcobaleno di Pico si rinnova Lo scorso 16 e 17 novembre gli animatori dell’oratorio parrocchiale Arcobaleno di Pico, si sono riuniti a San Giovanni Incarico presso il centro di Spiritualità suor Teresina Zonfrilli, per gli incontri di formazione accompagnati dal loro Parroco Don Emanuele Secondi. Questa è una prassi per gli animatori, prassi che aumenta in loro il desiderio di servire il Signore nei più piccoli. A questi incontri di formazione hanno partecipato 12 nuovi ragazzi che avendo terminato la loro partecipazione ai campiscuola a causa della loro età, ora attraverso questo di itinerario di formazione sono diventati aspiranti animatori. Il tutto è iniziato sabato 16 nel pomeriggio con un primo incontro sugli atteggiamenti dell’animatore attraverso la proiezione dei segnali stradali adattati alla circostanza. Dopo cena si è vissuto un momento molto importante la veglia. Dopo la lettura di due brani evangelici e relativo commento tutti gli animatori hanno confermato il loro 10 eccomi formando una croce con dei lumicini, anche gli aspiranti animatori hanno detto il loro primo eccomi come testimonianza per i più piccoli che incontreranno nell’oratorio. Dopo ogni incontro si andava man mano formando la persona e la personalità di don Bosco che i ragazzi hanno sempre come punto di riferimento. Dopo la veglia, un momento di convivialità. La domenica dopo la preghiera e la colazione un ultimo incontro con L’animatore allo specchio incontro in cui gli animatori e gli aspiranti hanno dovuto rispondere con sincerità a delle domande sulla loro persona utile nel comprendere sempre più se stessi e gli altri. Dopo il pranzo la celebrazione Eucaristica presieduta dal parroco don Emanuele ha concluso questo primo appuntamento di formazione che i ragazzi insieme a don Emanuele hanno vissuto con gioia e gratitudine verso il Signore che ha suscitato nel cuore di 12 nuovi ragazzi la volontà di far parte della piccola comunità degli animatori dell’oratorio Arcobaleno. Emanuele Secondi Guardare, seguire e seminare la speranza Il 19 novembre u.s., nella sala parrocchiale della SS.ma Annunziata di Pontecorvo, alle ore 18, si è tenuto un incontro con i collaboratori Caritas della Zona Pastorale di Pontecorvo, organizzato da Luigi Mancini, responsabile del Centro d’Ascolto Porta Aperta. Hanno presieduto l’incontro don Akuino Teofilo, direttore Caritas della Diocesi e don Natalino Manna, vicario della Zona. Erano presenti Suor Antonella Piccirilli e Claudia Farina del Centro Pastorale San Luca, alcuni parroci della Zona di Pontecorvo e i volontari delle Caritas parrocchiali. Erano presenti anche i parroci e i volontari della Caritas di Aquino e Roccasecca. A rompere il ghiaccio è stata Suor Antonella a cui era stato affidato il compito di fare una riflessione introduttiva. Le sue parole, rifacendosi a quelle di Papa Francesco, sono state dure ma necessarie. Dovremmo guardare, seguire e seminare la speranza. Occorre guardare Gesù e, dopo aver visto il percorso che ci indica, è necessario seguirlo sulla via della carità. Seguendo Cristo sulla via della carità, siamo chiamati a seminare speranza con opere di solidarietà. Ha riflettuto sul rischio che corriamo noi operatori Caritas di assumere, spesso inconsapevolmente, un atteggiamento di arroganza nei confronti di chi viene a chiedere qualcosa. Dovremmo ricordare che in quel povero, in quell’affamato, c’è la carne di Gesù. E non solo, strumentalizzare il povero per tenere a bada le coscienze non è opportuno, è addirittura peccato. Successivamente ha preso la parola don Akuino soffermandosi sulle difficoltà future che incontreremo a partire dal prossimo anno. L’Europa ha infatti dimezzato i fondi messi a disposizione per sovvenire all’emergenza povertà nonostante il numero delle famiglie disagiate stia aumentando a dismisura. Insieme abbiamo cercato di darci delle risposte, di riflettere su idee alternative per risolvere il problema degli alimenti che sono sempre più richiesti. Don Akuino ha posto l’attenzione sulla necessità di riguardare al nostro servizio. Questa crisi se non altro istiga ciascuno a ridimensionarsi, a correggersi. Oggi è quanto mai urgente, alla stregua della consegna degli alimenti, correggere ed insegnare, educare le persone in difficoltà a stare attente al bilancio familiare, a rinunciare a tutto ciò che è superfluo e a volte addirittura deleterio. Pensiamo ad esempio a chi ha il vizio del fumare, del bere, o del gratta e vinci e della slot machine. Prima ancora di dare dovremmo sforzarci di educare, che è un compito molto più difficile e che implica tatto, sensibilità e diplomazia. Abituare la persona disagiata al tempestivo intervento della Caritas a volte deresponsabilizza e induce a pretendere sempre di più. Può portare a non riuscire più ad apprezzare lo sforzo e il sacrificio che fa l’altro nel tendere una mano d’aiuto. La priorità, quindi, deve essere quella di educare al risparmio e spronare a cercar lavoro non semplicemente aspettandoci che qualcuno bussi alla nostra porta ma facendosi venire delle idee. Gli interventi a tal riguardo sono stati molti, ci siamo confrontati sulle diverse possibilità e abbiamo capito che essere veri cristiani implica non solo l’agire ma anche l’impegnarsi con la propria creatività, nel trovare soluzioni. Valentina Sdoia