Regesti delle pergamene del Comune di Pergine Valsugana conservate presso l’Archivio storico (1247 – 1781) a cura di S. Franzoi e G. Campestrin 1 Urbario 1247 giugno 4 (1), Pergine Alcuni uomini della comunità di Pergine elencano i beni immobili della suddetta comunità e i relativi confini. Pergamena, originale [A], mm 165 b x 533 h, mutila Segnatura antica: 1 [depennato]; III, 1 Lingua: latino Note: 1. La lettura della data è incerta (1247 o 1248?). La pergamena è trascritta e tradotta in S. PIATTI, "Pergine. Un viaggio nella sua storia", Pergine Valsugana (Trento) 1998, pp. 317-325. Segnatura: 19 2 Redazione di deposizioni testimoniali 1305 agosto 16 Pergamena, mm 120 (150) b x 2830 h, composta da 4 pezzi Segnatura antica: 2 [corretto su 49]; III, 7 Lingua: latino Segnatura: 225 2.1 Redazione di deposizioni testimoniali 1305 agosto 16, Trento Il d. Tommaso da Meano, notaio, vicario e giurisdicente nella città di Trento sugli uomini della gastaldia di Levico, Pergine e Meano per il d. Ugo "de la Porta" [Hugo von Neiderthor] da Bolzano, capitano del castello di Pergine per i dd. Ottone, Enrico e Ludovico, conti del Tirolo, concede al notaio rogatario l'autorizzazione a redigere in pubblica forma le deposizioni testimoniali di tre testi giurati, riportate di seguito e relative al possesso da parte degli uomini di Roncogno e della pieve ("plebatus") di Pergine del monte "Vallmayoris" sopra Roncogno, fino alla sommità del monte, fino alla località "ad Crucem" verso Povo e alla località "in Mouretta". Notaio: Nicola originale [A] 2.2 Redazione di deposizioni testimoniali 1305 agosto 16, Trento Il d. Tommaso da Meano, notaio, vicario e giurisdicente nella città di Trento sugli uomini della gastaldia di Levico, Pergine e Meano per il d. Ugo "de la Porta" [Hugo von Neiderthor] da Bolzano, capitano del castello di Pergine per i dd. Ottone, Enrico e Ludovico, conti del Tirolo, concede al notaio rogatario l'autorizzazione a redigere in pubblica forma le deposizioni testimoniali di tre testi giurati, riportate di seguito e relative al possesso da parte degli uomini di Roncogno e della pieve ("plebatus") di Pergine del monte "Vallmayoris" sopra 1 Roncogno, fino alla sommità del monte, fino alla località "ad Crucem" verso Povo e alla località "in Mouretta". Notaio: Nicola originale [A] 2.3 Redazione di deposizioni testimoniali 1305 agosto 16, Trento Il d. Tommaso da Meano, notaio, vicario e giurisdicente nella città di Trento sugli uomini della gastaldia di Levico, Pergine e Meano per il d. Ugo "de la Porta" [Hugo von Neiderthor] da Bolzano, capitano del castello di Pergine per i dd. Ottone, Enrico e Ludovico, conti del Tirolo, concede al notaio rogatario l'autorizzazione a redigere in pubblica forma le deposizioni testimoniali di tre testi giurati, riportate di seguito e relative al possesso da parte degli uomini di Roncogno e della pieve ("plebatus") di Pergine del monte "Vallmayoris" sopra Roncogno, fino alla sommità del monte, fino alla località "ad Crucem" verso Povo e alla località "in Mouretta". Notaio: Nicola originale [A] 2.4 Redazione di deposizioni testimoniali 1305 agosto 16, Trento Il d. Tommaso da Meano, notaio, vicario e giurisdicente nella città di Trento sugli uomini della gastaldia di Levico, Pergine e Meano per il d. Ugo "de la Porta" [Hugo von Neiderthor] da Bolzano, capitano del castello di Pergine per i dd. Ottone, Enrico e Ludovico, conti del Tirolo, concede al notaio rogatario l'autorizzazione a redigere in pubblica forma le deposizioni testimoniali di tre testi giurati, riportate di seguito e relative al possesso da parte degli uomini di Roncogno e della pieve ("plebatus") di Pergine del monte "Vallmayoris" sopra Roncogno, fino alla sommità del monte, fino alla località "ad Crucem" verso Povo e alla località "in Mouretta". Notaio: Nicola originale [A] 3 Convocazione e sentenza 1306 gennaio 3 - 1306 gennaio 10 Pergamena, mm 160 b x 445 h Segnatura antica: 43; ISSS; 2 [depennato]; III, 3 Lingua: latino Segnatura: 199 3.1 Convocazione 1306 gennaio 3, Trento Il d. "Galvagnus" da Civezzano, notaio e vicario della gastaldia di Levico, Pergine e Meano per il d. Ugo "de la Porta" [Hugo von Niederthor] da Bolzano, capitano del castello di Pergine per i dd. Ottone ed Enrico, conti del Tirolo, convoca ser Giuliano da Spré (Povo), assente, sindaco e procuratore della comunità di Povo, all'udienza fissata per il lunedì successivo ed incarica uno dei messaggeri di comunicare a detto ser Giuliano la convocazione. Notaio: Nicola originale [A] 3.2 Sentenza 1306 gennaio 10, Trento Il d. "Galvagnus" da Civezzano, notaio e vicario della gastaldia di Levico, Pergine e Meano per il d. Ugo "de la Porta" [Hugo von Niederthor] da Bolzano, capitano del castello di Pergine per i dd. Ottone ed Enrico, conti del 2 Tirolo, per risolvere la causa vertente fra ser Giuliano da Spré (Povo), sindaco e procuratore della comunità di Povo da una parte e gli abitanti di Roncogno e "Huele" Roat, sindaco della comunità di Pergine, dall'altra, originata dalla denuncia presentata dai vicini di Povo contro quelli di Roncogno, che avevano fatto legna e costruito fornaci ("calcareas") sul monte "Valmaior", nella zona estesa da Roncogno fino alla sommità del suddetto monte, in località "Mourette", e rivendicata come propria da entrambe le comunità, sentito il parere di Odorico giudice, figlio di Adelpreto giudice da Trento, emette sentenza assolvendo gli abitanti di Roncogno dalla suddetta denuncia. Notaio: Nicola originale [A] 4 Compromesso e lodo arbitrale 1322 aprile 23, Pergine Per risolvere la lite fra le comunità di Pergine e Zivignago da una parte e le comunità di Falesina, Vignola, Ischia e Tenna dall'altra, originata dal mancato accordo sul conteggio dei rispettivi fuochi e sulla correlata divisione delle collette e del "salarium" dovuto al principe vescovo di Trento, i rispettivi sindaci d. Abriano del fu d. Martino da Pergine e "Guardolfus" da Vignola, essendo stati i 4 rappresentanti designati da ciascuna parte incapaci di addivenire ad un accordo ed essendo stata successivamente compromessa la definizione della controversia al d. Matteo giudice, al momento assente, compromettono la definizione del numero dei fuochi al d. Bonaventura "de Gardelis", cittadino di Trento e vicario nella curia trentina per gli abitanti della pieve di Pergine e di tutta la gastaldia per il d.d. Enrico [III da Metz], principe vescovo di Trento; il suddetto Bonaventura emette quindi lodo arbitrale, indicando il numero di 40 fuochi per le comunità di Falesina, Vignola, Tenna e Ischia e di 57 fuochi per le comunità di Pergine e Zivignago. Notaio: Francesco figlio del d. Francesco Palanch. Pergamena, originale [A], mm 250 b x 600 h Segnatura antica: 3 [corretto su 18]; XVI, 1 Lingua: latino Segnatura: 166 5 Compravendita 1325 luglio 7, Levico I fratelli Ottolino, Giovanni e Floriano, figli del fu Federico del fu Floriano "Mugardus" da Levico vendono al notaio "Indoradus" da Levico, agente a nome del d. Siccone del fu d. Geremia di Castelnuovo, un terreno con case, cantine, cortili e orto sito a Levico ed un terreno vignato sito nel territorio di Pergine in località "Merlezzo", per il prezzo di 200 lire di denari; la d. "Aumante" madre dei suddetti fratelli e la d. "Flore" moglie del suddetto Floriano danno il loro consenso alla vendita. Notaio: "Indoradus" da Levico. Pergamena, originale [A], mm 172 (185) b x 640 h Segnatura antica: 477 [depennato]; IV, 2 Lingua: latino Segnatura: 64 6 Refuta e locazione perpetua 1356 aprile 25, Pergine 3 Federico del fu Enrico da Serso refuta ad Antonio "Cerdo" del fu ser Giuliano da Borgo, abitante a Pergine, sindaco e procuratore della chiesa di S. Maria di Pergine, i diritti su un terreno prativo sito nel territorio di Viarago in località "Pra de Vigo"; il suddetto Antonio dà quindi in locazione perpetua il suddetto terreno per il canone annuo di 1 staio e ½ di segale a Delavanzo del fu Guglielmo da Viarago, che versa al suddetto Federico, precedente locatario, il prezzo di 6 lire di denari trentini piccoli. Notaio: "Vivencius" da Pergine del fu "Braçaleonis" da Roncogno. Pergamena, originale [A], mm 180 b x 255 h Segnatura antica: 44; 601 VR?; 106; 1; V, 1 Lingua: latino Segnatura: 228 7 Convenzione/privilegio 1356 maggio 31, "in campanea Perzini, supra dossum de Route, prope flumen Ferssine" Il d. Enrico [da Bopfingen, parroco di Tirolo], capitano generale di tutto il distretto di Trento per il d. Ludovico, marchese di Brandeburgo e conte del Tirolo, stipula con Nicola "Sartor" detto "Zifarolo", sindaco della comunità di Pergine, una convenzione in base alla quale, per riconoscenza alla lealtà dimostrata dalla suddetta comunità e in cambio della promessa di eterna fedeltà dalla stessa prestata nella presente occasione, il suddetto Enrico esenta per i 10 anni successivi la comunità di Pergine da ogni tributo, dovuto sia al marchese di Brandeburgo, sia all'episcopato di Trento e ne conferma le antiche consuetudini. Notaio: Marco del fu "Merchelinus" da Merano, abitante a Vigalzano. Pergamena, originale [A], mm 184 b x 420 h Segnatura antica: 6; XIII, 2 Lingua: latino Segnatura: 203 8 Processo e sentenza 1374 luglio 24 - 1374 agosto 21, Trento Il d. Francesco, figlio del fu ser "Tura" del fu d. Bonomo da Trento, vicario e giurisdicente in civile e in penale per la gastaldia di Pergine a nome del d.d. Alberto di Ortenburg, principe vescovo di Trento, nella causa originata dall'istanza di Giacomo del fu ser Odorico da Pergine richiedente la redazione in pubblica forma del testamento di Alberto del fu Lorenzo da Pergine, steso senza la presenza di un notaio in data 1373 novembre 2 e indicante quale erede, in caso di morte degli eredi legittimi (i figli Antonio, Caterina, Mina e Maria), lo stesso Giacomo, ascoltati i testimoni emette sentenza stabilendo che detto Giacomo sia nominato erede del detto Alberto e che gli atti del processo e le deposizioni testimoniali siano redatte in pubblica forma. Notaio: Marco del fu ser Odorico da Trento del fu ser Giacomo da Spormaggiore. Pergamena, originale [A], mm 170 b x 2500 h, composta da 4 pezzi Segnatura antica: 48; "Parochiale n. 1"; V, 2 Lingua: latino 4 Segnatura: 81 9 Privilegio 1376 dicembre 18 (1), Castel Tirolo Leopoldo [III], duca d'Austria e conte del Tirolo, a seguito delle lamentele degli abitanti di Pergine in merito alle numerose innovazioni introdotte dal principe vescovo e dalla città di Trento, incarica Fritzmann von Greifenstein, [capitano del castello di Pergine], di conservare e difendere i diritti e le antiche consuetudini degli abitanti di Pergine relativamente a giurisdizione, monete e altro. Pergamena, originale [A], mm 270 b x 115 h (plica 30 mm) SP Segnatura antica: 70; "lett. I n. 10"; 9; XIII, 4 Lingua: tedesco Note: 1. Data: "an phintztag vor Thome apostoli". Il documento contiene lo stesso atto della pergamena n. 10 (segnatura 178). Segnatura: 181 10 Privilegio 1376 dicembre 18 (1), Castel Tirolo Leopoldo [III], duca d'Austria e conte del Tirolo, a seguito delle lamentele degli abitanti di Pergine in merito alle numerose innovazioni introdotte dal principe vescovo e dalla città di Trento, incarica Fritzmann von Greifenstein, [capitano del castello di Pergine], di conservare e difendere i diritti e le antiche consuetudini degli abitanti di Pergine relativamente a giurisdizione, monete e altro. Pergamena, originale [A], mm 271 b x 135 h Segnatura antica: 10; XIII, 4 Lingua: tedesco Note: 1. Data: "phintztag vor sand Thomas tag des heiligen zwelfboiten". Il documento riporta lo stesso atto della pergamena n. 9 (segnatura 181). Segnatura: 178 11 Privilegio 1377 gennaio 20 (1), Bolzano Leopoldo [III], duca d'Austria e conte del Tirolo, a seguito delle lamentele degli abitanti di Pergine in merito alle novità introdotte in campo monetario [dal principe vescovo e dalla città di Trento], incarica Fritzmann von Greifenstein, capitano del castello di Pergine, di preservare agli abitanti di Pergine la possibilità di usare le monete consuete e correnti da 40 anni, anche per il pagamento di censi e steore. Pergamena, originale [A], mm 255 b x 124 h Segnatura antica: 68 [depennato]; 11; XIII, 5 Lingua: tedesco Note: 1. Data: "an montag vor sand Agnesen tag". 5 Segnatura: 180 12 Elezione 1377 febbraio 11, Pergine I vicini delle comunità della pieve di Pergine (Susà, Roncogno, Costasavina, Pergine, Vigalzano, Serso, Viarago, Portolo, Vignola, Ischia, Castagné, Tenna, Frassilongo, Roveda, Madrano, Casalino) convocati in pubblica regola, eleggono 12 sindaci. Notaio: Marino figlio di "Iorius" sarto da Levico. Pergamena, originale [A], mm 195 (180) b x 675 h Segnatura antica: 29; 12; XIII, 7 Lingua: latino Segnatura: 202 13 Locazione perpetua 1379 febbraio 15, Pergine, castello La d. Dorotea del fu d. Corrado di Scena, agente anche a nome del d. Federico, figlio suo e del fu d. Federico Greifenstein, dà in locazione perpetua a "Reychele" del fu ser Nicola da Pergine di un terreno con alberi da frutta e vigne sito a Pergine "in Burgo Novo" presso la strada comune, per il canone annuo di 11 soldi di denari veronesi piccoli. Notaio: Marco del fu "Merchelinus" da Merano, abitante a Vigalzano. Pergamena, originale [A], mm 150 b x 475 (417) h Segnatura antica: 69 [depennato e corretto su 101?]; 13; IV, 4 Lingua: latino Segnatura: 66 14 Esenzione, procura, transazione con cessione, dazione in pagamento 1383 maggio 11 - 1390 gennaio 28 Pergamena, mm 250 b x 2555 h, composta da 4 pezzi Segnatura antica: IV, 6 Lingua: latino Note: Pergamena donata dal signor Giuseppe Crescini nel 1886. Segnatura: 80 14.1 Esenzione 1383 maggio 11, Pergine Gli uomini della comunità di Pergine e Zivignago, radunati in piena regola, esentano i fratelli Federico detto "Cerus" notaio e Michele figli del fu Bono detto "Cerus" notaio da Pergine, da ogni colletta dovuta al vescovo di Trento. Notaio: Floriano del fu ser Nicola detto "Tamburlinus", notaio da Trento. Copia autentica [D], redatta da Nicola del fu Nicola Martini da Calliano in data 1635 agosto 12, sulla base 6 della copia redatta da Giovanni Concio del fu Paolo da Terlago, in data 1422 marzo 16, sulla base della copia redatta dal padre 14.2 Procura 1389 novembre 21, Pergine Gli uomini della comunità di Pergine e Zivignago, radunati in piena regola, nominano il notaio ser Vigilio detto "Morzantum" del fu ser Boninsegna detto "Millantius" da Trento e Ognibene "Barberius" da Pergine procuratori nella causa intentata da detta comunità contro i fratelli Federico detto "Cerus" notaio e Michele, figli del fu Bono notaio da Pergine, in merito all'esenzione dalle collette dovute al vescovo di Trento. Notaio: Paolo del fu ser Giovanni del fu ser "Fatus" da Terlago, cittadino di Trento. Copia autentica [C], redatta da Nicola del fu Nicola Martini da Calliano in data 1635 agosto 12, sulla base della copia redatta da Giovanni Concio del fu Paolo da Terlago, in data 1422 marzo 16, sulla base dell'originale del padre Note: Il documento riporta lo stesso atto della pergamena n. 19 (segnatura 157). 14.3 Transazione con cessione 1389 novembre 22, Trento Alla presenza del d. Alberto di Ortenburg, vescovo di Trento, i fratelli Federico detto "Cerus" e Michele figli del fu ser Bono detto "Cerus" da Pergine, da una parte, e Ognibene "Barberius" del fu ser Nascimbene "Barberius" da Pergine, procuratore della comunità di Pergine e Zivignago, dall'altra, per risolvere la controversia relativa all'esenzione dei suddetti fratelli dalle collette da versare al vescovo di Trento, addivengono a una transazione in base alla quale il suddetto Ognibene ratifica l'esenzione dalle collette concessa ai suddetti fratelli nel 1380 dai duchi d'Austria Leopoldo e Alberto con il privilegio di nomina a nobili "gentiles", nonché l'esenzione dalle medesime collette concessa agli stessi [nel 1383] dagli uomini della suddetta comunità; i fratelli Federico e Michele da parte loro cedono a Ognibene i diritti su un affitto perpetuo di 4 ducati d'oro loro dovuto da parte di Ognibene detto "Lanzafreda" da Canale e da Francesco del fu Girardo da Susà per un terreno prativo sito nel territorio di Pergine in località "al Paradiso", impegnandosi inoltre a cedere allo stesso Ognibene entro il 17 febbraio 1390 (prossimo mercoledì delle Ceneri) alcuni altri affitti perpetui per il valore di 1 ducato e ½ d'oro, del valore di 38 carantani ciascuno. Notaio: Paolo del fu ser Giovanni del fu ser "Fatus" da Terlago, cittadino di Trento. Copia autentica [C], redatta da Nicola del fu Nicola Martini da Calliano abitante a Pergine in data 1635 agosto 12, sulla base della copia redatta da Giovanni Concio del fu Paolo da Terlago, in data 1422 marzo 16, sulla base dell'originale del padre Note: Il documento riporta lo stesso atto della pergamena n. 20 (segnatura 156). 14.4 Cessione 1390 gennaio 18, Trento Alla presenza del d. Antonio, figlio di Nicola "Sartor a Cantone" da Trento, giurisdicente in civile e in criminale sugli uomini di Pergine a nome di Alberto di Ortenburg, vescovo di Trento, i fratelli Federico detto "Cerus" notaio e Michele figli del fu ser Bono detto "Cerus" da Pergine, per ottemperare alla transazione stipulata in data 1389 novembre 22 con la comunità di Pergine, cedono a Ognibene "Barberius" procuratore della suddetta comunità, i diritti su 3 affitti perpetui ammontanti nel complesso a 1 ducato e ½, del valore di 38 grossi di carantani ciascuno, costituiti rispettivamente da un affitto perpetuo di 5 lire di denari trentini, equivalente a 1 ducato e 2 grossi, loro dovuto da …(1) detto "Duchis Parolarius" da Pergine per un terreno prativo sito a Pergine, da un affitto perpetuo di 10 soldi veronesi piccoli, equivalente a 5 grossi e 12 denari trentini, loro dovuto da Enrico "Cerdo" da Costasavina abitante a Pergine per una casa in muratura e legno sita a Pergine in località … (2) e da un affitto di 29 soldi di denari trentini, equivalente a 12 carantani meno 12 denari, dovuto da Zambonino da Viarago per una casa in legno e muratura sita a Viarago. Notaio: Paolo del fu ser Giovanni del fu ser "Fatus" da Terlago, cittadino di Trento. Copia autentica [C], redatta da Nicola del fu Nicola Martini da Calliano in data 1635 agosto 12, sulla base della copia redatta da Giovanni Concio del fu Paolo da Terlago, in data 1422 marzo 16, sulla base dell'originale del padre Note: 1. Il nome manca nel testo. 2. Il nome manca nel testo. 7 15 Mandato 1386 marzo 11 (1), Bolzano Leopoldo [III], duca d'Austria e conte del Tirolo, per risolvere la controversia esistente tra gli abitanti di Pergine da una parte e quelli delle gastaldie esteriori dall'altra, in merito al trasporto del vino, delle decime e del mosto al castello di Pergine, stabilisce che il trasporto del suddetto vino spetti per un terzo agli abitanti di Pergine, Falesina, Vignola, Ischia, Tenna e Zivignago, per un altro terzo agli abitanti di Roveda, Frassilongo, Portolo, Canezza, Braces, Viarago, Serso e infine per l'ultimo terzo agli abitanti di Nogaré, Madrano, Canzolino, Casalino, Vigalzano, Roncogno, Costasavina, Susà, Canale e Castagné. Pergamena, originale [A], mm 345 b x 167 h (plica mm 40) SP Segnatura antica: 121 [depennato]; 7; XVI, 2 Lingua: tedesco Note: 1. Data: "an suntag so man singet invocavit in der vasten". Bartolomei, Ippoliti, Alessandrini leggono "sechtzigisten" anziché "achtzigisten" (1366 anziché 1386). Segnatura: 209 16 Refuta e locazione perpetua 1386 maggio 27, Pergine Martino del fu "Abertus" da Ischia, abitante a Pergine, refuta ad Andrea del fu Bartolomeo da Grigno, abitante a Pergine e sindaco della chiesa di S. Maria a Pergine, i diritti su un terreno arativo sito nel territorio di Pergine in località "in Çeneuredo"; il suddetto Andrea dà quindi in locazione perpetua il suddetto terreno per il canone annuo di 6 soldi di denari piccoli trentini a Bartolomeo del fu Enrico "Teotonicus", abitante a Pergine, che versa al suddetto Martino, precedente locatario, il prezzo di 8 lire e 6 grossi. Notaio: Bartolomeo figlio di ser Nicola del fu Bruto da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 145 (155) b x 330 h Segnatura antica: 29; 3; V, 3 Lingua: latino Segnatura: 227 17 Refuta e locazione perpetua 1387 maggio 26, Pergine Tomasino del fu "Nichelus" "de Labelusa" da Frassilongo refuta ad Andrea del fu Bartolomeo da Grigno, abitante a Pergine e sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, i diritti su un terreno prativo sito nel territorio di Viarago in località "ad Valem Nuvalongi"; il suddetto Andrea dà quindi in locazione perpetua il suddetto terreno per il canone annuo di 1 staio e ½ di frumento e 3 quarte di panico a "Fricius" detto "Chenutel" da Frassilongo, che versa al suddetto Tomasino, precedente locatario, il prezzo di 25 lire di denari piccoli trentini. Notaio: Federico detto "Cerrus" del fu ser Bono, notaio da Pergine. 8 Pergamena, originale [A], mm 120 (100) b x 445 h Segnatura antica: V, 4 Lingua: latino Note: Il documento riporto lo stesso atto della pergamena n. 18 (segnatura 232). Segnatura: 226 18 Refuta e locazione perpetua 1387 maggio 26, Pergine Tomasino del fu "Nichelus" "de Labelusa" da Frassilongo refuta ad Andrea del fu Bartolomeo da Grigno, abitante a Pergine e sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, i diritti su un terreno prativo sito nel territorio di Viarago in località "ad Valem Nuvalongi"; il suddetto Andrea dà quindi in locazione perpetua il suddetto terreno per il canone annuo di 1 staio e ½ di frumento e 3 quarte di panico a "Fricius" detto "Chenutel" da Frassilongo, che versa al suddetto Tomasino, precedente locatario, il prezzo di 25 lire di denari piccoli trentini. Notaio: Federico detto "Cerrus" del fu ser Bono, notaio da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 120 (110) b x 400 h Segnatura antica: 45; 4; V, 4 Lingua: latino Note: La pergamena contiene lo stesso atto della pergamena n. 17 (segnatura 226). Segnatura: 232 19 Procura 1389 novembre 21, Pergine Gli uomini della comunità di Pergine e Zivignago, radunati in pubblica regola, nominano il notaio ser Vigilio detto "Morzantum" del fu ser Boninsegna detto "Millantius" da Trento e Ognibene "Barberius" da Pergine procuratori nella causa intentata da detta comunità contro i fratelli Federico detto "Cerus" notaio e Michele, figli del fu Bono notaio da Pergine, in merito all'esenzione dalle collette dovute al vescovo di Trento. Notaio: Paolo del fu ser Giovanni del fu ser "Fatus"da Terlago, abitante a Trento. Pergamena, originale [A], mm 273 b x 390 h Segnatura antica: 34; 14 [corretto su 15]; lettera SSSS [depennato]; VII Lingua: latino Note: La pergamena riporta lo stesso atto della pergamena n. 14.2 (segnatura 80). Segnatura: 157 20 Transazione 1389 novembre 22, Trento 9 Alla presenza del d. Alberto di Ortenburg, vescovo di Trento, i fratelli Federico detto "Cerus" e Michele figli del fu ser Bono detto "Cerus" da Pergine, da una parte, e Ognibene "Barberius" del fu ser Nascimbene "Barberius" da Pergine, procuratore della comunità di Pergine e Zivignago, dall'altra, per risolvere la controversia relativa all'esenzione dei suddetti fratelli dalle collette da versare al vescovo di Trento, addivengono a una transazione in base alla quale il suddetto Ognibene ratifica l'esenzione dalle collette concessa ai suddetti fratelli nel 1380 dai duchi d'Austria Leopoldo [III] e Alberto [III] con il privilegio di nomina a nobili "gentiles", nonché l'esenzione dalle medesime collette concessa agli stessi [nel 1383] dagli uomini della suddetta comunità; i fratelli Federico e Michele da parte loro cedono a Ognibene un affitto perpetuo di 4 ducati d'oro loro dovuto da parte di Ognibene detto "Lanzafreda" da Canale e da Francesco del fu Girardo da Susà per un terreno prativo sito nel territorio di Pergine in località "al Paradiso", impegnandosi inoltre a cedere allo stesso Ognibene entro il 17 febbraio 1390 (prossimo mercoledì delle Ceneri) alcuni altri affitti perpetui per il valore di 1 ducato e ½ d'oro, del valore di 38 carantani ciascuno. Notaio: Paolo del fu ser Giovanni "Fatus" da Terlago, abitante a Trento. Pergamena, copia autentica [B], redatta da Giovanni Concio del fu ser Paolo notaio del fu ser Giovanni "Fatus" de Fatis da Terlago in data 1422 marzo 16, mm 272 (120) b x 1410 (1540) h, composta da 3 pezzi Segnatura antica: 15; VII, 10 Lingua: latino Note: La pergamena riporta lo stesso atto della pergamena n. 14.3 (segnatura 80). Segnatura: 156 21 Locazione perpetua 1394 giugno 29, Pergine Federico "Cerus" notaio, cittadino di Trento, figlio del fu ser Bono notaio da Pergine, per il prezzo di 100 lire di denari piccoli trentini dà in locazione perpetua a Domenico detto "Domenegolus" figlio di ser Odorico "a Rotis" da Susà un terreno prativo sito nel territorio di Pergine, in località "Al Paradis", per il canone annuo di un ducato d'oro, del valore di 38 grossi carantani. Notaio: Paolo, cittadino di Trento, figlio del fu ser Giovanni del fu ser "Fatus" da Terlago. Pergamena, originale [A], mm 183 (143) b x 490 (425) h Segnatura antica: 2; 16; IV, 6 Lingua: latino Segnatura: 67 22 Deposizioni testimoniali e relativa pubblicazione 1397 febbraio 5 - 1400 febbraio 18, Trento 22a 1397 febbraio 5, Trento Alla presenza del d. "Antonio Schichignolus" da Trento, "in iure civilli licentiatus" e di Nicola, notaio rogatario, su mandato del d.d. Giorgio [di Liechtenstein], vescovo di Trento, 10 testi convocati da Concio del fu "Arnerius" da Tenna, sindaco della comunità di Tenna, rendono sotto giuramento deposizione in merito ai confini tra le comunità di Tenna e di Levico. 10 22b 1400 febbraio 18, Trento, castello del Buonconsiglio Il d.d. Giorgio [di Liechtenstein], vescovo di Trento, su istanza di Concio del fu "Arnerius" da Tenna, sindaco della comunità di Tenna e con il consenso di ser Avancino da Levico, sindaco della comunità di Levico, dispone la pubblicazione delle deposizioni testimoniali rese da 10 testi in merito ai confini tra le comunità di Tenna e di Levico. Notaio: Nicola figlio di ser Paolo, notaio e cittadino di Trento. Pergamena, originale [A], mm 201 b x 805 (902) h Segnatura antica: 19; 26; 12; IV, 3 Lingua: latino Segnatura: 65 23 Conferma di privilegio 1401 maggio 27 (1), Innsbruck Leopoldo [IV], duca d'Austria e conte del Tirolo, conferma le antiche consuetudini e gli antichi diritti della comunità di Pergine, già concessi dal padre [Leopoldo III, duca d'Austria e conte del Tirolo]. Pergamena, originale [A], mm 242 b x 118 h (plica 480 mm) SP Segnatura antica: 7; 18; XIII, 6 Lingua: tedesco Note: 1. Data: "freytag nach dem heiligen phingsttag" (Pentecoste o Giovedì Santo: qui è inteso come Pentecoste, sia perché il venerdì prima di Pasqua è Parasceve, sia per il confronto con la traduzione in latino di Ippoliti ms. 194, fol. 69: "die veneris post sanctum Pentecostis diem"). Segnatura: 179 24 Donazione 1406 gennaio 24, Trento La d. Marina del fu ser Andrea da Casalino dona a ser Antonio "Macclator" del fu ser "Boniolus" da Pergine, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, i diritti su un affitto annuo perpetuo di 3 staia di frumento, pagato da Franceschino "Sartor" del fu ser "Blanchetus" da Pergine per un vigneto sito nel territorio di Casalino, insieme alla proprietà e al "dominium directum" sul suddetto vigneto. Notaio: Trent(in)o da Pergine del fu ser Giovanni del fu ser "Lucarelus" da Tesino. Pergamena, originale [A], mm 155 b x 490 h Segnatura antica: 45; 5; V, 5 Lingua: latino Segnatura: 229 25 Conferma di privilegio 11 1407 (1), Innsbruck Ernesto ["il ferreo"], duca d'Austria e conte del Tirolo (2), conferma gli antichi diritti e consuetudini della comunità di Pergine in materia di monete, giurisdizione e altro, già concessi dal fratello [Leopoldo IV, duca d'Austria e conte del Tirolo]. Pergamena,originale [A], mm 280 b x 160 h (plica 44 mm) SP Segnatura antica: 69; 19 [corretto su 20]; XIII, 8 Lingua: tedesco Note: 1. Data: "an Samstag vor unser Frawen Tag zu der Schiedung". 2. In realtà Ernesto non ebbe mai questi titoli (cfr. J. KÖGL, La sovranità dei vescovi di Trento e di Bressanone, Trento 1964, pp. 142, 152). Segnatura: 182 26 Deposizioni testimoniali 1411 giugno 6 5 testi depongono sotto giuramento in merito agli obblighi ("factiones") degli abitanti di Pergine verso il castello, consistenti solamente nel condurvi un terzo del vino nel periodo della vendemmia e nella manutenzione della strada che collega il suddetto castello a Pergine nel periodo invernale. Notaio: Trent(in)o da Pergine del fu ser Giovanni "Lucarelus" da Tesino. Pergamena, copia autentica [B], redatta da Bartolomeo figlio di ser Giacomino da Civezzano del fu ser "Bertolucius" da Torchio, abitante a Pergine per autorità concessa dal d. Lorenzo "de Gauselis" da Feltre, vicario a Trento, mm 300 b x 520 h Segnatura antica: 20 [depennato]; 105; XIII, 9 Lingua: latino Segnatura: 190 27 Statuti di Vigalzano, Costa e Casalino 1419 giugno 6, Vigalzano I vicini della comunità di Canzolino, Vigalzano, Casalino, Valdalmedra, riuniti in pubblica regola, redigono in 21 capitoli gli statuti della stessa. Notaio: "Bonus", abitante a Pergine, figlio di ser Martinello "Bonus" da Primolano. Pergamena, copia autentica [B], redatta da Romano del fu Lazzaro Bonioli da Pergine, sottoscritta da Giacomino figlio di ser "Francescatus" da Pergine e Antonio del fu ser Michele Cerra da Pergine, in data 1433 aprile 6, mm 310 b x 690 (620) h Segnatura antica: 36; SSSS; 21; XIII, 10 Lingua: latino Segnatura: 177 28 Compromesso 1420 agosto 3, Pergine, castello 12 Federico, duca d'Austria e conte del Tirolo, su istanza di ser Girardo del fu ser Nicola "Trotus" da Susà, sindaco e procuratore della comunità di Pergine da una parte e di Pietro "Cagola" del fu Andrea "Cagola" da Levico, sindaco e procuratore delle comunità di Levico e Selva dall'altra, compromette ai d. Ianeso "Filsecher", Ermanno "Birtel de Martino" e Girardo da Termeno, notaio, la definizione della controversia esistente fra le suddette comunità per il possesso dei terreni e dei boschi siti sopra il lago di Levico, a partire dalla fontana Merlezza fino al paese di Levico. Notaio: Bartolomeo figlio di ser Giacomino da Civezzano del fu ser "Bertolucius" da Torchio. Pergamena, originale [A], mm 315 b x 335 h Segnatura antica: 14 (?); 115 [depennato]; 22; III, 4 Lingua: latino Segnatura: 4 29 Compromesso e lodo arbitrale 1422 gennaio 26 - 1422 gennaio 28, Pergine Il d. Ianes Feller, capitano del castello di Pergine a nome di Federico [IV Tascavuota], duca d'Austria, compromette al d. Pietro "de Latino" "de Pergamo" (da Bergamo?), abitante a Trento la definizione della controversia esistente fra le comunità di Pergine e Zivignago, Valderban e Valar da una parte e Ischia, Tenna, Vignola e Falesina dall'altra, relativamente alla suddivisione delle collette da versare al castello di Pergine in proporzione al numero dei fuochi e per un ammontare complessivo di 19 marche, 5 lire e 1 grosso; il suddetto d. Pietro emette lodo arbitrale, stabilendo che venga confermata la suddivisione dei fuochi definita dal compromesso e lodo arbitrale attestato dal documento di data 1322 aprile 23 (1) prodotto dagli abitanti di Pergine. Notaio: Bartolomeo figlio di ser Giacomino del fu ser "Bertolucius" da Torchio. Pergamena, originale [A], mm 350 b x 520 h Segnatura antica: 23 [corretto su Lett. C, n.28]; XVI, 3 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena n. 4 (segnatura 166). Segnatura: 165 30 Procura 1428 gennaio 1, Pergine I vicini della comunità di Pergine, riuniti in pubblica regola, nominano ser Michele del fu ser Mattia "de Persivono", abitante a Pergine, ser Antonio "Huelatus" del fu ser Huele da Pergine, Pietro "Parolarius" (Parolari) del fu Iechele "Parolarius" (Parolari) da Pergine e Antonio del fu Cristoforo da Valderban, sindaci e procuratori della comunità, in particolare nella controversia esistente tra gli uomini di Pergine, Zivignago, Valar e Valderban, da una parte e gli uomini delle "ville" del castello di Pergine, dall'altra, relativamente agli obblighi dovuti dagli abitanti di Pergine al castello. Notaio: Romano figlio di ser Lazzaro Bonioli da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 180 b x 445 (410) h Segnatura antica: 24; XVI, 4 Lingua: latino 13 Note: Il documento riporta lo stesso atto della pergamena n. 31 (segnatura 171). Segnatura: 170 31 Procura 1428 gennaio 1, Pergine I vicini della comunità di Pergine, riuniti in pubblica regola, nominano ser Michele del fu ser Mattia "de Persivono", abitante a Pergine, ser Antonio "Huelatus" del fu ser Huele da Pergine, Pietro "Parolarius" del fu Iechele "Parolarius" da Pergine e Antonio del fu Cristoforo da Valderban, sindaci e procuratori della comunità, in particolare nella controversia esistente tra gli uomini di Pergine, Zivignago, Valar e Valderban, da una parte e gli uomini delle "ville" del castello di Pergine, dall'altra, relativamente agli obblighi dovuti dagli abitanti di Pergine al castello. Notaio: Romano figlio di ser Lazzaro Bonioli da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 200 b x 425 (360) h Segnatura antica: 24; XVI, 5 Lingua: latino Note: Il documento riporta lo stesso atto della pergamena n. 30 (segnatura 170). Segnatura: 171 32 Locazione perpetua 1429 giugno 12, Pergine Ser Michele detto "de Asiago" del fu ser Mattia "de Persivono", abitante a Pergine, ser Antonio "Huelatus" del fu ser Huele da Pergine, Pietro "Parolarius" da Pergine e Antonio del fu Cristoforo da Valderban, sindaci della comunità di Pergine, Zivignago, Valderban e Valar, investono a titolo di locazione perpetua Giovanni Michele del fu "Iechele" "Parolarius" da Pergine di un terreno prativo sito nel territorio di Pergine, in località "sora la Yhesia" di S. Maria, per il canone annuo di 40 grossi di denari trentini piccoli. Notaio: Romano figlio di ser Lazzaro Bonioli da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 192 b x 420 h Segnatura antica: 86 [depennato]; 25 [depennato]; IV, 8 Lingua: latino Segnatura: 69 33 Lodo arbitrale 1432 giugno 16, Pergine 14 "boni homines" sui 25 designati arbitri nella controversia esistente fra Michele del fu Giacomo da Tenna e Antonio del fu Lorenzo da Tenna, sindaci e procuratori della comunità di Tenna da una parte e Osvaldo detto "Sorle" da Vignola, Pietro "Frot" del fu Nicola "Frot" da Vignola, Martino figlio di Cristano da Roveda, abitante sul monte Vignola, sindaci e procuratori della comunità di Vignola e Falesina, dall'altra, relativamente al pascolo sul monte di Falesina, emettono lodo arbitrale, stabilendo che gli uomini di Tenna e Ischia possano nel periodo tra S. Vito (15 giugno) e S. Barto14 lomeo (25 agosto) condurre gli animali al pascolo sul monte Falesina e presso la casara di Pergine. Gli altri 9 "boni homines" designati arbitri nella medesima controversia si astengono dal pronunciare sentenza, dichiarando di non sapere chi ha ragione. Notaio: Romano figlio di Lazzaro Bonioli da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 225 b x 450 h Segnatura antica: "littera D"; 40; III, 5 Lingua: latino Segnatura: 3 34 Lodo arbitrale 1441 maggio 6, Pergine […] (1) arbitri designati nella controversia esistente fra Giacomo […] da una parte e le dd. Caterina e Lucia dall'altra, emettono lodo arbitrale stabilendo che il suddetto Giacomo debba pagare alle suddette Caterina e Lucia 14 ducati d'oro. Notaio: Avanzo del fu ser Paolo "de Avancio" da Tesino. Pergamena, originale [A], mm 10 (185) b x 195 (150) h, acefala Lingua: latino Note: 1. Manca la parte iniziale. Segnatura: 89 35 Procura 1445 agosto 28, Pergine Bartolomeo "Moçetus" del fu ser Vigalzano detto "Mocius" da Vigalzano, sindaco della comunità di Pergine, "Ianes" "Tunch(e)l" vicario della suddetta comunità, alcuni vicini di Pergine, Zivignago, Valar e Valderban, i gastaldi di Castagné, Canale-Susà-Costasavina-Roncogno, Madrano-CasalinoVigalzano-Canzolino-Nogaré, Serso-Viarago-Portolo-Canezza, Roveda-Frassilongo, VignolaFalesina-Tenna-Ischia, e alcuni vicini delle suddette gastaldie, agenti a nome delle rispettive comunità e riuniti in pubblica regola, nominano Bartolomeo "Mozetus" del fu Vigalzano detto "Mocius" da Vigalzano sindaco e procuratore della comunità di Pergine e delle comunità del "plebatus" di Pergine, in particolare nella controversia esistente tra la comunità di Pergine e la comunità di Levico e Selva relativamente al possesso del territorio esteso dal lago di Levico fino alla fontana Merlezza e alla sommità del monte Canzana. Notaio: Giacomino del fu ser Francesco da Pergine del fu ser Abriano da Madrano. Pergamena, originale [A], mm 435 mm b x 398 mm h Segnatura antica: 104 [depennato]; 26; III, 6 Lingua: latino Segnatura: 6 36 Privilegio 15 1447 maggio 28 (1), Rottemburg (Valle dell'Inn) Sigismondo, duca d'Austria e conte del Tirolo, concede agli abitanti di Pergine, a titolo di ricompensa per i servigi resi al padre Federico [IV] e a se stesso, il privilegio di tenere ogni anno nel giorno della Natività di Maria (8 settembre) una fiera, con tutte le libertà e secondo le consuetudini vigenti nella contea del Tirolo. Pergamena, originale [A], mm 435 b x 185 h (plica mm 60) SP (frammentario) Segnatura antica: 6; 67 [depennato]; 27; IV, 7 Lingua: tedesco Note: 1. Data: "an dem heiligen Phingsttag" (sulla scorta anche di Ippoliti, ms. 194, c. 112 v, si intende Pentecoste, non Giovedì Santo). Segnatura: 68 37 Sentenza interlocutoria post 1447 luglio 4 - ante 1448 febbraio 10 ? Il "miles" Parzivalus Hanemberger, burgravio del Tirolo, Enrico "de Morsperg", capitano della città di Trento e del castello di Ivano, Michele Coredo, capitano del castello di Tenno, Gioacchino "de Montagna", capitano di castel Telvana e di castel S. Pietro, nominati giudici e commissari dal d.d. Sigismondo, duca d'Austria e conte del Tirolo,con documento di data Innsbruck 1447 luglio 4 (giorno di S. Ulrico), da una parte, e Sigismondo Thun, Giacomo (Iacop) "Campanar" da Termeno e Corrado Wintler, nominati giudici e commissari da Giorgio [Hack], principe vescovo di Trento, dall'altra, per risolvere la controversia esistente tra la comunità di Levico, rappresentata dal sindaco Segna "Tibaldi", da una parte e quella di Pergine, rappresentata dal sindaco Bartolomeo "Mozetus", dall'altra, per il possesso del territorio esteso dalla fontana Merlezza al monte Canzana e al "caput lacus", sentenziano che le parti dovranno entro la I domenica di Quaresima [11 febbraio 1448] consegnare a un notaio scelto a loro discrezione tutti i documenti relativi alla questione, che saranno poi trasmessi a Enrico "de Morsperg" a Innsbruck e da questi al notaio competente. Pergamena, "traditio" non specificabile, mm 420 h x 210 b, mutila (tagliata l'ultima parte; mancano data cronica e topica, sottoscrizione) Segnatura antica: 113 [corretto su 23]; 28; III, 7 Lingua: latino Segnatura: 5 38 Refuta e locazione perpetua 1452 dicembre 18, Pergine Vigilio del fu ser Lazzaro Bonioli da Pergine refuta a Gaspare "Testor" del fu Andrea Bays "de Allemania" da Pergine, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, i diritti su un terreno in parte vignato e in parte prativo e boschivo, sito nel territorio di Pergine, in località "in Sach"; il suddetto Gaspare dà quindi in locazione perpetua per il canone annuo di 1 "stariolum" di olio da consegnare il giorno della Candelora (Purificazione di Maria - 2 febbraio) il suddetto terreno a Ianeso "Faber" da Pergine, del fu ser Ianeso "Rotthinch" originario della Baviera, che versa al suddetto Vigilio, precedente locatario, il prezzo di 11 ducati meno 15 grossi trentini, del valore di 5 lire di denari meranesi per ciascun ducato. Notaio: Giacomino del fu ser Francesco Abriano da Madrano, abitante a Pergine. 16 Pergamena, originale [A], mm 190 (40) b x 570 (480) h Segnatura antica: 64; 36; 6; V, 6 Lingua: latino Segnatura: 233 39 Refuta e locazione perpetua 1454 ottobre 8, Pergine Cristoforo del fu ser Bartolomeo da Susà refuta a Giovanni detto "Zochel Righel" da Pergine, un tempo "caniparius" del castello di Pergine, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, i diritti su un terreno arativo sito nel territorio di Susà in località "in via Longa"; il suddetto Giovanni dà quindi in locazione perpetua il suddetto terreno per il canone annuo di 4 grossi di denari trentini a Michele "Abolleo" del fu Menegello "de Aygua bona" da Castagné, abitante a Pergine, che versa rispettivamente al suddetto Cristoforo, precedente locatario, 1 ducato d'oro e 41 grossi di denari trentini, e al suddetto Giovanni una libbra di cera per la chiesa di S.Maria "pro intratica". Notaio: Giacomino del fu ser Francesco Abriano da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 168 b (190) x 443 h Segnatura antica: 46; 7; V, 7 Lingua: latino Segnatura: 231 40 Lodo arbitrale 1455 agosto 26, Pergine, castello Bernard Gradner, luogotenente del castello di Pergine, nella controversia esistente fra Bartolomeo "Muczet" da Pergine, procuratore di tutti coloro che nel territorio di Pergine possiedono carro e buoi, da una parte e Martino "Ranck" da Pergine, sindaco della comunità di Pergine e procuratore degli artigiani e commercianti di Pergine che non possiedono né carri né buoi, dall'altra, relativamente agli obblighi di trasporto dovuti al castello di Pergine, emette lodo arbitrale stabilendo che i possessori di carri debbano trasportare da Trento al castello di Pergine il vino raccolto da Povo e Lavis, mentre gli altri debbano trasportare olio, sale, burro, ferro, curare la manutenzione della strada che sale da Pergine al castello e infine mettere a disposizione del capitano del castello eventuali messaggeri. Notaio: Teodorico "Katzschitz" da Leisnig (Sassonia), chierico del vescovato di "Meisznisch" (Meissen in Sassonia?). Pergamena, originale [A], mm 296 b x 810 h Segnatura antica: 13; 30; XVI, 7 Lingua: tedesco Note: Il documento riporta lo stesso atto della pergamena n. 41 (segnatura 212). Segnatura: 176 41 17 Lodo arbitrale 1455 agosto 26, Pergine, castello Bernard Gradner, luogotenente del castello di Pergine, nella controversia esistente fra Bartolomeo "Muczet" da Pergine, procuratore di tutti coloro che nel territorio di Pergine possiedono carro e buoi, da una parte e Martino "Ranck" da Pergine, sindaco della comunità di Pergine e procuratore degli artigiani e commercianti di Pergine che non possiedono né carri né buoi, dall'altra, relativamente agli obblighi di trasporto dovuti al castello di Pergine, emette lodo arbitrale stabilendo che i possessori di carri debbano trasportare da Trento al castello di Pergine il vino raccolto da Povo e Lavis, mentre gli altri debbano trasportare olio, sale, burro, ferro, curare la manutenzione della strada che sale da Pergine al castello e infine mettere a disposizione del capitano del castello eventuali messaggeri. Notaio: Teodorico "Katzschitz" da Leisnig (Sassonia), chierico del vescovato di "Meisznisch" (Meissen in Sassonia?). Pergamena, originale [A], mm 300 b x 775 h Segnatura antica: 60; XVI, 6 Lingua: tedesco Note: Il documento riporta lo stesso atto della pergamena n. 40 (segnatura 176). Segnatura: 212 42 Refuta e locazione perpetua 1456 febbraio 5, Pergine Ser Giovanni "Ballech" da Pergine del fu Federico "Ballech" da Magrè refuta a Gabriele, speziale da Pergine, figlio di ser Andrea de Tamagnis da Introzzo in Valsassina (distretto di Milano), sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, i diritti su una casa in legno e muratura detta "domus Zermanelli" sita nella zona alta di Pergine; il suddetto Giovanni dà quindi in locazione perpetua per il canone annuo di 1 "stariolum" di olio da consegnare il giorno della Candelora (Purificazione di Maria - 2 febbraio) la suddetta casa a Domenico "Magnon" del fu Rigo "Magnon" da Roana (distretto di Vicenza), che versa al suddetto Giovanni, precedente locatario, 34 marche di moneta meranese. Notaio: Giacomino del fu ser Francesco Abriano da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 180 b x 515 h Segnatura antica: 77; 1456 chiesa, n. 8; V, 8 Lingua: latino Segnatura: 94 43 Quietanza (estinzione di debito) 1457 dicembre 1, Pergine Vigilio, macellaio, del fu ser Lazzaro Bonioli da Pergine, dichiara di aver ricevuto da Odorico "Parolarius" (Parolari) da Pergine del fu Stefano, cittadino di Bressanone, marito ed erede della fu Ursula, sorella del suddetto Vigilio, 2 ducati d'oro a saldo di un debito e i diritti su un terreno in parte arativo e in parte vignato, sito nel territorio di Pergine in località "in Sach" e gravato dal canone annuo di 1 "stariolum" di olio per i defunti nel cimitero di S. Maria di Pergine, in esecuzione del testamento della suddetta Ursula. 18 Notaio: Giacomino del fu Francesco Abriano da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 165 b x 370 h Segnatura antica: 38; 9; V, 9 Lingua: latino Segnatura: 230 44 Compravendita 1460 aprile 16, Pergine Giacomo del fu Bonorino da Zivignago vende a ser Martino "Ranch", abitante a Pergine, del fu Ianeso "Ranch" da Ulm (Germania), sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, un terreno in parte arativo e in parte vignato sito nel territorio di Pergine in località "in Berceniga" per il prezzo di 16 lire di moneta meranese. Notaio: Giacomino del fu ser Francesco Abriano da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 160 b x 280 h Segnatura antica: 36 (a c. 13); 1460, n. 10; V, 10 Lingua: latino Segnatura: 95 45 Lodo arbitrale 1461 agosto 11, Pergine Giovanni Kronmetz (da Mezzo), capitano del castello di Pergine per il d.d. Sigismondo, duca d'Austria e conte del Tirolo, e altri 6 arbitri designati nella controversia esistente fra la gastaldia di Pergine, Zivignago, Valar e Valderban, rappresentate da Martino "Ranch" abitante a Pergine, da una parte e la gastaldia di Madrano, rappresentata da Zanobio da Canzolino, sindaco della suddetta gastaldia, dall'altra, relativamente alle collette e ai confini per la raccolta delle stesse, emettono lodo arbitrale, stabilendo che le parti continuino a pagare le collette come è stato fatto finora, invitando le parti stesse a produrre entro il termine di 4 mesi eventuali documenti comprovanti le rispettive ragioni. Notaio: Giacomino del fu ser Francesco Abriano da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 210 b x 345 h Segnatura antica: 91 [depennato]; 31; XVI, 8 Lingua: latino Segnatura: 173 46 Refuta e locazione perpetua 1463 gennaio 4, Pergine Giovanni macellaio da Pergine del fu Giovanni "Wachter de Hallis" refuta a Donato "Cerdo" da Pergine del fu Bartolomeo "a Ture" (Tura?) da Folgarida, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, i diritti su una casa in muratura e legname, detta un tempo "domus Cermanelli textoris", sita nella zona alta di Pergine; il suddetto Donato dà quindi in locazione perpetua per il canone annuo di 1 "stariolum" di olio da consegnare il giorno della Candelora (Purificazione di Maria - 2 febbraio) la 19 suddetta casa a Giorgio Coller detto "Bogner" abitante a Pergine, che versa al suddetto Donato una libbra di cera "pro intratica". Notaio: Bartolomeo "Holewort" della diocesi di Costanza (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 188 b x 430 h Segnatura antica: 39; chiesa 1463 n. 11; V, 11 Lingua: latino Segnatura: 82 47 Mandato 1467 giugno 13 (1), Pergine Martin von Neideck, capitano del castello di Pergine per il d.d. Sigismondo, duca d'Austria, approva e promulga l'ordinanza, articolata in 9 punti, redatta da 8 uomini eletti dalla comunità di Pergine, da […] sindaco della stessa comunità, da Hans "Zuckenrigel", vicecapitano di Pergine e da Hans "Walchen", vicario ("Richter") di Pergine, per dirimere le controversie esistenti fra i vicini in merito ai diritti di pascolo. Notaio: Jacob "Daubenmair" figlio di Seyfried "Daubenmayr" da "Petteins", diocesi di Augusta. Pergamena, originale [A], mm 385 b x 315 (295) h Segnatura antica: 20; 32; III, 8 Lingua: tedesco Note: 1. Data: "des nachsten Samtztag vor des lieben … sandt Veichtag des heiligen martres" (s. Vito). Segnatura: 204 48 Refuta e locazione 1473 gennaio 10, Pergine Cristoforo detto "de Pumpermay" (Pompermaier) abitante a Canezza, del fu Leonardo da Portolo, refuta al d. Martin von Neideck, capitano del castello di Pergine per il d. Sigismondo duca d'Austria e conte del Tirolo, i diritti su un maso sito sul monte di Fierozzo e chiamato "Grob Off", su un terreno arativo e su uno prativo ad esso adiacenti, gravati da un canone annuo di 2 lire di denari veronesi e 30 uova e da una decima di uno staio di segale, una quarta di frumento, una quarta di biada e 10 grossi; il suddetto Martin von Neideck dà quindi in locazione per 19 anni e alle stesse condizioni i suddetti maso e terreni a Ianeso "Cellar", abitante a Pergine, del fu Pietro "de Alemania de loco qui dicitur Boltzel" che versa al suddetto Cristoforo, precedente locatario, 16 ducati d'oro. Notaio: Giacomino del fu ser Francesco Abriano da Pergine. Pergamena,originale [A], mm 235 b x 385 (400) h Segnatura antica: 80; "varie materie, n. 3" [depennato]; IV, 9 Lingua: latino Segnatura: 70 49 Compravendita 1477 dicembre 22, Pergine 20 I fratelli Gaspare e Cristiano del fu Osvaldo dalla Costa (di Vigalzano), agenti anche a nome del fratello Bartolomeo, vendono a ser Gabriele del fu ser Andrea abitante a Pergine la decima su alcuni terreni e case siti nel territorio di Canzolino, Vigalzano, Casalino, Costa e Valdalmedra per il prezzo di 81 ducati d'oro del valore di 6 lire ciascuno. Notaio: Donato del fu Stefano "de la Porta" da Feltre (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 327 b x 530 (510) h Segnatura antica: 28; 33; XVI, 9 Lingua: latino Segnatura: 167 50 Compravendita 1481 giugno 29, Pergine Ser Bartolomeo "Holtzl" da Sillian in Val Pusteria (Austria), erede del fu Martin "Rangk", abitante a Pergine, vende a Corrado "Straigfaysir", fabbro abitante a Pergine, un terreno arativo sito nel territorio di Pergine in località "in Tzirafre", gravato dal canone annuo di uno staio di frumento dovuto alla chiesa di S. Maria di Pergine a titolo di locazione enfiteutica, per il prezzo di 10 fiorini di ragnesi d'oro, del valore di 5 lire ciascuno, e 2 lire di moneta meranese. Notaio: Gaspare "Horandt" da Innsbruck, abitante a Pergine. Pergamena, originale [A], mm 185 b x 395 h Segnatura antica: 37; "chiesa 1481, n. 13"; V, 13 Lingua: latino Segnatura: 93 51 Divieto (?) 1483 maggio 12, al confine tra la giurisdizione del castello di Pergine e il comune di Levico Martin von Neydeck, capitano del castello di Pergine, alla presenza di alcuni vicini di Pergine, dichiara (1) a Leopold von Trautmannsdorf, capitano del castello di Selva e Levico e ad alcuni vicini di Levico, che essendo stato ritrovato sul monte, vicino alla fontana Merlezza, il termine indicato dagli antichi documenti come confine tra le due comunità, sarà proibito d'ora in avanti agli abitanti di Levico condurre animali al pascolo e fare legna oltre il suddetto termine. Notaio: Antonio del fu Pietro Bertelli da Thiene, abitante a Pergine. Pergamena, traduzione dal latino al tedesco [B], redatta da Michele del fu Giorgio "Zehendter von Zeil", abitante a Pergine (S), mm 145 b x 310 h, scritta anche sul verso Segnatura antica: 60 [cancellato]; 34; III 10 Lingua: tedesco Note: 1. "Sagt und protestiert". Segnatura: 2 52 21 Convenzione 1491 giugno 26, Pergine Lorenzo del fu Udalrico, gastaldo e procuratore della comunità di Vignola e Falesina, e 11 vicini della stessa comunità da una parte, e Pietro del fu "Zilius" Spitzer, sindaco della comunità di Pergine e 9 vicini della stessa comunità, tra cui Marino, figlio di Giovanni speziale, regolano maggiore, dall'altra, stipulano una convenzione per l'uso reciproco dei territori delle rispettive comunità a fini di pascolo e di taglio della legna, stabilendo inoltre che due uomini di Pergine, due del monte Vignola e uno del monte Falesina debbano individuare il luogo adatto ove edificare una casara, designandone i confini; che la locazione di pascoli pertinenti alla suddetta casara sia concordata dalle suddette comunità; che le suddette comunità si prestino reciproco aiuto nel caso di controversie con le comunità di Ischia, Tenna e Roveda; che ogni anno sia eletto un saltaro per i suddetti pascoli. Notaio: Antonio del fu Pietro Bertelli da Thiene (VI). Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Martino del fu ser Antonio del fu Ambrogio Basso da Vattaro, notaio di Borgo (S), mm 405 b x 570 h Segnatura antica: 48; 74; "Lettera II (ii), 38"; 35; III, 11 Lingua: latino Note: Il documento riporta lo stesso atto della pergamena n. 53 (segnatura 7). Segnatura: 1 53 Convenzione 1491 giugno 26, Pergine Lorenzo del fu Udalrico, gastaldo e procuratore della comunità di Vignola e Falesina, e 11 vicini della stessa comunità da una parte, e Pietro del fu "Zilius" Spitzer, sindaco della comunità di Pergine e 9 vicini della stessa comunità, tra cui Marino, figlio di Giovanni speziale, regolano maggiore, dall'altra, stipulano una convenzione per l'uso reciproco dei territori delle rispettive comunità a fini di pascolo e di taglio della legna, stabilendo inoltre che due uomini di Pergine, due del monte Vignola e uno del monte Falesina debbano individuare il luogo adatto ove edificare una casara, designandone i confini; che la locazione di pascoli pertinenti alla suddetta casara sia concordata dalle suddette comunità; che le suddette comunità si prestino reciproco aiuto nel caso di controversie con le comunità di Ischia, Tenna e Roveda; che ogni anno sia eletto un saltaro per i suddetti pascoli. Notaio: Antonio del fu Pietro Bertelli da Thiene (VI). Pergamena, copia autentica da imbreviatura [C] redatta da Bartolomeo Pivio da Strigno (S) e da Francesco del fu d. Romolo Covella (S), sulla base della copia autentica da imbreviatura [B] redatta da Silvestro del fu Antonio Bertelli da Thiene, abitante nel maso "Nuvolledi" di castel Telvana, per autorità concessa dal d. Michele Magnani, vicario della giurisdizione di Telvana, mm 525 h x 227 b Segnatura antica: III, 11 Lingua: latino Note: Il documento riporta lo stesso atto della pergamena n. 52 (segnatura 1). Sulla busta è indicato "in doppio esemplare", ma risulta una copia sola. Segnatura: 7 54 22 Procura 1491 agosto 5, Pergine Pietro del fu "Zilius" Spitzer da Pergine, sindaco maggiore "totius comunitatis Perzini, faciens pro duabus gastaldiis" insieme ad altri vicini, Matteo del fu Antonio "Zunt", gastaldo della gastaldia di Castagné, insieme ad altri vicini, Leonardo "Prener" erede di Antonio "Zachanus" da Susà, gastaldo della gastaldia di Susà insieme ad altri vicini, Leonardo del fu Cristano "a Valdo" da Madrano, gastaldo della gastaldia di Madrano, insieme ad altri vicini, Leonardo figlio di ser Valentino Pallaoro da Portolo, gastaldo delle 2 gastaldie "super aquam", cioè di Viarago, Portolo, Canezza, insieme ad altri vicini, Leonardo del fu Paolo "a Donis", gastaldo della gastaldia di Roveda, Ianeso "Manzar" da Frassilongo a nome degli uomini della gastaldia di Frassilongo, Lorenzo Motter, gastaldo della gastaldia di Falesina, 2 uomini di Ischia e 1 di Tenna, nominano ser Antonio Bruto del fu Nicola Bruto da Pergine, sindaco e procuratore nella controversia esistente fra la comunità della giurisdizione del castello di Pergine e la comunità di Levico e Selva, relativamente ai reciproci confini. Notaio: Antonio del fu ser Pietro Bertelli da Thiene (VI), abitante a Pergine. Pergamena, originale [A], mm 220 b x 480 h Segnatura antica: 99 [depennato]; 36; III, 13 Lingua: latino Segnatura: 18 55 Lodo arbitrale con definizione di confini e terminazione 1493 luglio 23 (1), Pergine Per risolvere ogni lite tra la comunità di Pergine e quella di Levico relativamente al possesso del monte Canzana, nonché tra i rispettivi signori, imperatore e principe vescovo di Trento, quanto ai relativi diritti, Leonhard von Vels "zu Presels", governatore delle saline di Hall per l'imperatore Massimiliano [I d'Asburgo], arbitro designato nella controversia esistente fra la comunità di Pergine e il rispettivo signore, l'imperatore, da una parte, e la comunità di Levico e il rispettivo signore, il principe vescovo di Trento, dall'altra, relativamente al possesso del monte Canzana e ai relativi diritti di giurisdizione, caccia e collettazione, emette lodo arbitrale, procedendo alla definizione dei confini del suddetto monte con 5 termini, posti a partire dal lago fino alla sommità del monte, e confermando al vescovo il possesso del lago di Levico. Pergamena, originale [A], mm 370 b x 415 h (plica 62) SPD Segnatura antica: 62 [depennato]; 37 [corretto su 38]; III, 15 Lingua: tedesco Note: 1. Data: "an Ertag nach sand Margarethen Tag" (martedì dopo S. Margherita: prob. Margherita festeggiata il 20 luglio). Segnatura: 17 56 Terminazione 1494 marzo 6 - 1494 aprile 9 (1), Pergine Hans Anich, capitano del castello di Pergine, come da commissione dell'imperatore Massimiliano [I d'Asburgo] (2), alla presenza dei commissari designati dal principe vescovo di Trento, Matteo "Hoelzl" e Udalrico, segretario del suddetto principe vescovo, nonché dei 5 uomini testimoni della terminazione effettuata nel 1493 su indicazione di Leonardo Vels (3) e per opera di Giovanni Corrado, 23 giudice a Borgo, ricolloca il termine rimosso da ignoti nel posto originario, lungo la strada sopra il lago. Pergamena, originale [A], mm 463 b x 262 h (plica 62) (SP) Segnatura antica: 63 [depennato]; 38; III, 15 Lingua: tedesco Note: 1. Data (1494 aprile): mittwoch nach dem Suntag "Quasimodogeniti" (I domenica dopo Pasqua). 2. Cfr. inserto B. 3. Cfr. pergamena n. 55 (segnatura 17). Segnatura: 16 56.1 Mandato 1494 marzo 6 (1), Innsbruck L'imperatore Massimiliano [I d'Asburgo] incarica Hans Anich, capitano del castello di Pergine, di recarsi dal principe vescovo di Trento, richiedendo la designazione di una persona che aiuti a ricollocare il termine confinario fra Pergine e Levico rimosso da ignoti, e di presenziare alla ricollocazione dello stesso. inserto [B] Note: Data: giovedì prima della domenica "Laetare". 57 Procura 1496 luglio 16, Pergine Mario del fu Lanfranco originario della Valsassina (ducato di Milano), abitante a Pergine, sindaco maggiore di tutta la comunità della giurisdizione del castello di Pergine insieme ad alcuni uomini della gastaldia, Giacomo "Bretus" del fu Cristoforo "Bretus", gastaldo della gastaldia di Susà insieme ad alcuni uomini della gastaldia, Sigismondo del fu Giorgio "Ussel" da Frassilongo, gastaldo della gastaldia di Frassilongo e Roveda insieme ad alcuni uomini della gastaldia, Giovanni del fu Giacomo da S. Vito, gastaldo della gastaldia di Castagné, Valentino del fu Barnaba da Viarago, gastaldo delle 2 gastaldie "supra aquam", cioè delle "ville" di Viarago, Serso, Portolo, Canezza insieme ad alcuni uomini delle gastaldie, Nicola del fu Lazzaro da Ischia, gastaldo della gastaldia di Ischia, Tenna e Vignola insieme ad alcuni uomini della gastaldia, Pietro "Trodner" del fu Francesco da Canzolino gastaldo della gastaldia di Canzolino, Madrano, Casalino, Costa e Vigalzano insieme ad alcuni uomini della gastaldia, nominano ser Nicola del fu Lazzaro da Ischia e ser Cristano "Tunckel" del fu Ianeso da Pergine, procuratori nella controversia esistente fra le comunità di Pergine e Povo. Notaio: Antonio del fu Pietro Bertelli da Thiene (VI), abitante a Pergine. Segue conferma della "publica fides" del notaio rogatario redatta da Michael Paschinger, vicecapitano del castello di Pergine per il d. Sigmund de Wels, di data 1497 luglio 19, Pergine (SID). Pergamena, originale [A], mm 255 b x 615 h SID Segnatura antica: 39 [corretto su 42]; III, 14 Lingua: latino Segnatura: 15 58 24 Privilegio 1497 marzo 3 (1), Innsbruck L'imperatore Massimiliano [I d'Asburgo] concede agli abitanti di Pergine la facoltà di dotare la cappella recentemente edificata nel cimitero della chiesa parrocchiale(2) di tutti i censi e i fondi necessari per la celebrazione di una messa perpetua in suffragio dei defunti. Pergamena, originale [A], mm 365 b x 183 h (plica 77 mm) SP Segnatura antica: 11 (?); 40; V, 83 Lingua: tedesco Note: 1. Data: venerdì dopo la domenica "Oculi in der Vasten". 2.Si tratta della cappella di S. Antonio. Segnatura: 148 59 Pubblicazione di testamento 1499 gennaio 29 (1), Pergine Ioerg Wonnherr, vicario a Pergine, su richiesta di Steffan Zeller da Baumgarten (Baviera), fratello del testatore, redige in pubblica forma il testamento del defunto Hans Zeller, scritto in presenza di alcuni testimoni da Cristoforo "Klammer", parroco di Pergine, in base al quale viene disposto fra l'altro il legato di un affitto annuo di 1 staio di frumento, pagato da Alberto e dal fu Francesco da Casalino alla chiesa di S. Maria di Pergine e di un affitto annuo di 2 staia di frumento per la messa perpetua in suffragio dei defunti alla cappella di S. Antonio. Pergamena, originale [A], mm 378 b x 330 h (plica mm 65) SPD Segnatura antica: 94; "chiesa, n. 34"; V, 15 1/2 I Lingua: tedesco Note: 1. Data: "am Montag nach sand Pauls tag conversionis". Segnatura: 205 60 Inventario e consegna 1499 novembre 11 - 1504 marzo 24 Pergamena, mm 197 b x 495 h Segnatura antica: 53; "inventario dei mobili n. 14"; "chiesa, n. 16"; V, 14 Lingua: latino Segnatura: 97 60.1 Inventario 1499 novembre 11, Pergine Giovanni Holzhauser "calcator", abitante a Pergine, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine redige inventario dei beni mobili della suddetta chiesa. Notaio: Antonio del fu Pietro Bertelli da Thiene (VI), abitante a Pergine. originale [A] 25 60.2 Consegna 1504 marzo 24, Pergine Giovanni Holzhauser "cerdo", consegna a Giovanni "carnifex" del fu Bartolomeo originario della Valtellina, abitante a Pergine, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, i beni della stessa elencati nell'inventario. Notaio: Antonio del fu Pietro Bertelli da Thiene (VI), abitante a Pergine. originale [A] 61 Indulgenza 1500 dicembre 31 (1), Rovereto Raimondo, cardinale di Gurk, del titolo di S. Maria Nuova, legato apostolico "a latere" per la Germania, "Datia", Svezia, Norvegia, Frigia, Prussia e le terre tedesche, comunica a Cristoforo "Klammer", arciprete delle chiesa di S. Maria di Pergine, la concessione di alcune indulgenze per coloro che frequenteranno nelle occasioni e per gli scopi elencati la chiesa di S. Maria di Pergine con le cappelle di S. Nicola e di S. Margherita a Pergine, S. Giorgio di Serso, SS. Vito e Modesto di Castagné, S. Giovanni di Madrano, S. Clemente di Tenna, S. Andrea, sita sopra il castello di Pergine. Pergamena, copia autentica [B] (2), mm 475 b x 447 h sul verso miniatura di S. Vito Segnatura antica: 3; 41 [depennato]; V, 84 Lingua: latino Note: 1. Data: 1500 "pridie kalendas ianuarii, Alexandri pape sexti anno nono": 1500 dicembre 31, non 1499, perché Alessandro VI fu eletto il 26/8/1492. 2. Sottoscritta dal presbitero Giovanni da "Oberndorff", diocesi di Aquileia (S) e dai notai Antonio del fu Pietro Bertelli da Thiene (VI), abitante a Pergine (S), Cristoforo del fu Gabriele de Tamagnis da Pergine (S), Michele del fu Giorgio "Zehendter de Zeyl", abitante a Pergine (S). Segnatura: 144 62 Refuta e investitura 1501 maggio 10, Feltre Il d. Cristoforo, presbitero della diocesi di Pavia, abitante a Pergine, procuratore di ser Cristoforo del fu ser Gabriele, speziale da Pergine, come da documento rogato in data 1501 maggio 7, refuta al d. Andrea Trevisano, vescovo di Feltre, un feudo costituito dalla decima di alcuni terreni siti a Canzolino, Vigalzano, Costa, Casalino, Valdalmedra; il suddetto vescovo investe quindi del suddetto feudo Cristoforo "Klammer", parroco della chiesa di S. Maria di Pergine, per la messa perpetua in suffragio dei defunti da celebrare nella cappella di S. Antonio nel cimitero della chiesa stessa. Notaio: Gregorio Emilio, presbitero della diocesi di Vicenza. Pergamena, originale [A], mm 363 b x 578 h Segnatura antica: 27; 7; V, 84 ½ Lingua: latino Note: "Avuta dagli eredi Carli il 25 agosto 1884". Segnatura: 99 63 Procura 26 1501 luglio 21, Pergine Giovanni del fu "Zillius" Spitzer da Pergine, sindaco maggiore della comunità ("plebatus") di Pergine, ser Giovanni Romano del fu Baldessare da Pergine, regolano maggiore della giurisdizione del castello di Pergine, il d. Michele "Zehendter", vicario generale della giurisdizione del castello di Pergine, agenti a nome delle due gastaldie di Pergine e Zivignago, i gastaldi delle gastaldie di Castagné, Susà, Canzolino, Serso-Viarago-Portolo-Canezza, Frassilongo-Roveda, un vicino della comunità di Ischia e altri vicini agenti a nome delle suddette gastaldie, nominano ser Giovanni "a Carnibus", abitante a Pergine e Giovanni Pietro del fu Biagio da Viarago, sindaci e procuratori della comunità ("plebatus") di Pergine, in particolare nelle due controversie esistenti tra la suddetta comunità nei confronti rispettivamente della comunità di Levico e della comunità di Povo. Notaio: Antonio del fu Pietro Bertelli da Thiene (VI), abitante a Pergine. Pergamena, originale [A], mm 205 b x 670 h Segnatura antica: 17; 42; IV, 12 Lingua: latino Segnatura: 71 64 Privilegio 1505 giugno 26, Innsbruck L'imperatore Massimiliano [I d'Asburgo] concede alla comunità di Pergine il privilegio di tenere mercato il giovedì. Pergamena, copia autentica [B], redatta in data 1762 febbraio 3 da Francesco Saverio Carneri, segretario del Consiglio Aulico, mm 560 b x 385 h SI Segnatura antica: 36; IV, 11 Lingua: tedesco Segnatura: 80 bis 65 Concessione di "iuspatronatus" 1506 maggio 7, Feltre Benedetto Novello, arciprete di Bassano e vicario generale del d.d. Antonio Pizzamano, vescovo di Feltre, su richiesta di ser Vigilio Scutelli notaio, procuratore della comunità ("plebatus") di Pergine, confermata la costituzione della cappella di S. Michele arcangelo nella chiesa di S. Maria di Pergine e l'assegnazione di una dote di 32 fiorini d'oro per il sacerdote primissario, concede alla comunità della suddetta pieve lo "iuspatronatus" sulla suddetta cappella. Notaio: Vittore "Romagnus" del fu d. Luca da Feltre. Pergamena, originale [A], mm 540 b x 345 h (plica mm 60) SP Segnatura antica: "littera I, n. 6" (?); 44; 15; V, 85 Lingua: latino Note: Tra testo e sottoscrizione "Ita est. Benedictus Novellus manu propria" (autografo). Miniatura nella parte alta (sfera in blu e oro con lettere centrali IHS), scritta "Benedictus" in blu e oro, stemma a sx in oro, verde e rosso. 27 Segnatura: 66 Refuta e locazione perpetua 1508 novembre 12, Pergine La d. Margherita del fu Enrico "Strangel" da Pressano, abitante a Pergine, moglie di Simone del fu Leonardo "Molitor a Ponte" refuta a ser Matteo del fu Antonio Bruto da Pergine, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, i diritti su un terreno arativo da 2 staia di sementi sito nel territorio di Pergine in località "in Zeneuredo"; il suddetto Matteo dà quindi in locazione perpetua per il canone annuo di ½ staio di olio da consegnare nella festa della Candelora (Purificazione di Maria - 2 febbraio) il suddetto terreno ad Andrea del fu Battista Vicentini, abitante a Pergine, che versa alla suddetta Margherita, precedente locataria, 17 ragnesi d'oro, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno e al suddetto Andrea una libbra di cera "pro intratica". Notaio: Michele del fu Giorgio "Zehendter de Zeyl", abitante a Pergine. Pergamena, originale [A], mm 235 b x 390 h Segnatura antica: 44; 15; V, 15 Lingua: latino Segnatura: 98 67 Testamento 1508 novembre 27, Pergine Stefano del fu Pietro "Zeller" da Zeller Wald (Baviera), abitante a Fierozzo nel maso "Gruebhoff", dispone il suo testamento, lasciando tra le altre volontà: un'elemosina di 1 staio di farina per ricavarne pane da distribuire ai poveri a cura del sindaco della chiesa di S. Maria nel giorno trigesimo della sua morte; tutti i vigneti, affitti, bestie e suppellettili alla fabbriceria della suddetta chiesa, a condizione che nell'anniversario della sua morte siano celebrate in perpetuo 2 messe cantate e 3 lette. Notaio: Michele del fu Giorgio "Zehendter de Zeyl", abitante a Pergine. Pergamena, originale [A], mm 193 b x 401 h Segnatura antica: 34; V, 15 ½ Lingua: latino Segnatura: 224 68 Testamento 1510 aprile 13, Pergine Giovanni mastro muratore del fu Giovanni mastro muratore detto "Hamcan" da Pergine dispone il suo testamento lasciando fra le altre volontà un legato per la messa di S. Gregorio; alla fabbrica della chiesa di S. Maria di Pergine un affitto perpetuo di ½ staio di frumento da pagarsi a cura dei suoi eredi da un terreno arativo di 7 staia di sementi sito nel territorio di Pergine, in località "Zenouredo"; alla cappella "animarum", sita nel cimitero un affitto perpetuo di ½ staio di frumento da pagarsi a cura dei suoi eredi dal suddetto terreno. Designa infinw i figli Antonio e Gaspare suoi eredi universali. 28 Notaio: Leonardo del fu Lorenzo "Fondoiier" da Caldaro. Pergamena, originale [A], mm 205 b x 435 h Segnatura antica: 55; "chiesa parrocchiale num. 5"; 1510, n. 16; V, 16 Lingua: latino Segnatura: 96 69 Refuta e locazione perpetua 1511 gennaio 27, Pergine Bartolomeo del fu ser Cristano "Rungkl" da Pergine refuta a Leonardo "Cerdo" detto "Calmuntzer", abitante a Pergine, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, i diritti su un terreno arativo sito nel territorio di Casalino in località "el Campo de la Nogara"; il suddetto Leonardo dà quindi in locazione perpetua per il canone annuo di 2 staia di frumento il suddetto terreno a Gaspare "Canetscher" del fu Gaspare da Vigalzano, che versa al suddetto Bartolomeo, precedente locatario, 12 ragnesi d'oro, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno e al suddetto Leonardo 1 libbra di cera. Notaio: Michele del fu Giorgio "Zehendter de Zeyl", abitante a Pergine. Pergamena, originale [A], mm 235 b x 406 h Segnatura antica: 40; 43; "chiesa 1511, n. 17"; V, 17 Lingua: latino Segnatura: 86 70 Pubblicazione di sentenza 1511 agosto 22, Pergine Wolfgang Schochtl, luogotenente di Pergine, comunica la sentenza del d. Cipriano da Sarentino, capitano del castello di Pergine, nella controversia esistente fra l'Ufficio minerario di Pergine, da una parte e gli uomini della giurisdizione di Pergine, dall'altra, relativamente agli strumenti di misura e ai pesi, al legno da ardere e al legno da costruzione, confermando le antiche consuetudini e regolamentando il taglio del legname da costruzione. Pergamena, originale [A], mm 357 b x 226 h (plica 60) SP Segnatura antica: 3; 64; "littera A (?) n. 45"; III, 18 Lingua: tedesco Segnatura: 13 71 Compravendita 1511 dicembre 4, Pergine Pietro del fu Leonardo "del Elza" da Madrano, abitante a Pergine, vende a Vito del fu Leonardo "Zirgkler" da Castagné, abitante a Pergine, un terreno arativo da 3 staia di sementi sito nel territorio di Madrano in località "al Doss" per il prezzo di 12 ragnesi d'oro, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno. Notaio: Michele del fu Giorgio "Zehendter de Zeyl", abitante a Pergine. Pergamena, originale [A], mm 146 b x 346 h 29 Segnatura antica: 46; 896; III, 36 Lingua: latino Segnatura: 14 72 Inventario 1514 febbraio 10 (1), Pergine Giovanni del fu Giacomo "Carnessarius" da Pergine, sindaco maggiore della comunità di Pergine, redige l'inventario dei documenti esistenti presso la suddetta comunità, conservati in una "caseta serata". Notaio: Michele del fu Giorgio "Zehendter de Zeyl", abitante a Pergine. Pergamena, originale [A], mm 210 b x 635 h Segnatura antica: 47; 51 (?); IV, 13 Lingua: latino Note: 1. Aggiunti da altra mano posteriore i punti 40-42, relativi a 3 atti del periodo 1518 marzo 15 1519 giugno 6. Segnatura: 207 73 Compravendita e consenso 1518 marzo 15 - 1518 maggio 12 Pergamena, mm 200 b x 500 h Segnatura antica: 98 [corretto su 48]; IV, 14 Lingua: latino Segnatura: 72 73.1 Compravendita 1518 marzo 15, Pergine Salvatore del fu ser Federico da Roncegno, abitante a Pergine, con il consenso della d. Maria del fu Antonio Pasini da Borgo, sua nuora, e della d. Margherita "Morzanta", abitante a Trento, vende a ser Giovanni Spitzer da Pergine, sindaco della comunità di Pergine, un terreno ortivo da ½ staio di semente, sito a Pergine in località "in Burgo Novo", per il prezzo di 31 fiorini di moneta meranese del valore di 5 lire ciascuno. Notaio: Sebastiano del fu ser Ippolito Pelloso da Tesino, abitante a Pergine. originale [A] 73.2 Consenso 1518 maggio 12, Pergine La d. Maria del fu Antonio Pasini da Borgo, nuora di Salvatore del fu ser Federico da Roncegno abitante a Pergine, consente alla vendita di un terreno ortivo sito a Pergine, in località "in Burgo Novo", a lei spettante in dote. Notaio: Sebastiano del fu ser Ippolito Pelloso da Tesino, abitante a Pergine. originale [A] 74 Lodo arbitrale 30 1519 luglio 6, Pergine Il d. Wolfgang Schochtl, capitano del castello di Pergine, ser Domenico Moser da Costasavina, ser Giovanni Planchel da Frassilongo, ser Giovanni Antonio "Longus" da Canzolino, Biagio del fu Michele "Teotonicus" da Madrano, arbitri designati nella controversia esistente tra le comunità di Pergine da una parte e di Vignola e Falesina dall'altra, originata dal sequestro a titolo di pegno effettuato dai vicini di Pergine a danno dei vicini di Ischia e Tenna sul monte Vignola e Falesina, emettono lodo arbitrale, confermando fra l'altro la transazione fra le suddette comunità precedentemente rogata dal notaio fu Antonio Bertelli (1) e la designazione dei pascoli per gli abitanti di Vignola e Falesina stabilita da uomini appositamente eletti. Notaio: Sebastiano del fu ser Ippolito Pelloso da Tesino, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 485 h x 306 b Segnatura antica: 49; 110; III, 19 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena n. 53 (segnatura 7). Segnatura: 9 75 Concessione di indulgenza? 1519 luglio 16, Venezia Gabriele "Venetus", priore generale dell'ordine degli Eremitani di S. Agostino, comunica al d. Cristoforo "Klammer" la concessione ai membri della confraternita della cappella del beato Nicola a Pergine della partecipazione ai benefici spirituali derivanti da tutte le celebrazioni, riti, preghiere, opere pie compiute dai frati del suddetto ordine, promettendo inoltre al suddetto Cristoforo la celebrazione di una messa in suffragio, come per un confratello, in occasione della sua morte. Pergamena, originale [A], mm 342 b x 203 h (plica 47 mm) SP Segnatura antica: 62 (?); 165; 50; V, 77 Lingua: latino Segnatura: 150 76 Costituzione di censo 1520 gennaio 20, Pergine Leonardo "magister cerdo" detto "Calmutzer" del fu Michele pescatore "de Calmutza", abitante a Pergine, costituisce in favore di Volfango Pinter, sindaco della fabbrica di S. Maria di Pergine, un affitto annuo perpetuo di 6 lire di moneta meranese, assicurato su un terreno arativo da 5 staia di sementi con 4 filari di vigne, sito nelle pertinenze di Pergine in località "in Praday(ra)", a saldo di un debito di 3 ragnesi contratto nei confronti della suddetta chiesa durante il suo mandato di sindaco. Notaio: Sebastiano Pelloso. Pergamena, copia autentica [B], redatta da Sebastiano Spada del fu ser Gasparino Spada da Tesino, notaio, abitante a Pergine, per autorità concessa da ser Virgilio Scutelli (S), mm 160 b x 430 h Segnatura antica: 79; "chiesa 1520, n. 18"; V, 18 31 Lingua: latino Segnatura: 84 77 Costituzione di legato 1520 gennaio 20, Pergine In presenza di Cristoforo "Klammer", rettore della chiesa parrocchiale di S. Maria di Pergine e di Volfango Pinter, sindaco della fabbrica della suddetta chiesa, Leonardo detto "Calmutzer", "magister cerdo" del fu Michele "Piscator de Calmutzer", abitante a Pergine, istituisce un legato ("anniversarium") di 3 messe, di cui 2 cantate, da celebrare ogni anno in futuro per l'anima sua e dei suoi cari defunti nella chiesa di S. Maria di Pergine, costituendo allo scopo in favore della suddetta chiesa un affitto perpetuo di 5 lire di moneta meranese, assicurato su un terreno "clausurivum" da 3 staia di sementi con 3 filari di viti sito nel territorio di Pergine in località "a Via Longa". Notaio: Sebastiano Pelloso. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Sebastiano Spada del fu ser Gasparino Spada da Tesino, abitante a Pergine, per licenza concessa dal d. Vigilio Scutelli (S), mm 205 b x 363 h Segnatura antica: 2; "chiesa legato di Messa n. 19"; "in Libro a c. 63"; V, 19 Lingua: latino Segnatura: 87 78 Compromesso e lodo arbitrale 1520 aprile 10 - 1520 giugno 11 Pergamena, mm 322 b x 488 h Segnatura antica: 20; 28; 51; XVI, 27 Lingua: latino Segnatura: 169 78.1 Compromesso 1520 aprile 10, Pergine Ser Nicola del fu Graziolo da Coreno, sindaco maggiore delle due gastaldie di Pergine insieme ad altri vicini da una parte, e Lazzaro del fu Nicola da Ischia, sindaco e procuratore della comunità di Ischia dall'altra, compromettono al d. Osvaldo "Confortinus", vicario della giurisdizione del castello di Pergine, la definizione della controversia esistente fra le suddette comunità relativamente al possesso di 3 prati, siti in località "in Peze" e alla conseguente riscossione della colta di 6 grossi di carantani e 1 quattrino di moneta meranese dal detentore Antonio del fu Cristoforo da Ischia, controversia già oggetto di una precedente transazione sottoscritta dal notaio rogatario in data 1518 febbraio 25. Notaio: Sebastiano del fu Ippolito Pelloso da Tesino, abitante a Pergine. Copia autentica [B], redatta da Giovanni Antonio Dorigato da Tesino abitante a Pergine, per autorità concessa da Wolfgang Schochtl, capitano del castello di Pergine (S) 78.2 Lodo arbitrale 1520 giugno 11, Pergine Il d. Osvaldo "Confortinus", vicario della giurisdizione del castello di Pergine, arbitro designato nella controversia esistente fra le due gastaldie di Pergine da una parte e la comunità di Ischia dall'altra, relativamente al possesso di 3 prati siti in località "in Peze" e alla conseguente riscossione della colta di 6 carantani e 1 quattri32 no di moneta meranese dal detentore Antonio del fu Cristoforo da Ischia, emette lodo arbitrale stabilendo che i suddetti terreni appartengono alle due gastaldie di Pergine, come già indicato nella precedente transazione sottoscritta dal notaio rogatario in data 1518 febbraio 25. Notaio: Sebastiano del fu Ippolito Pelloso da Tesino, abitante a Pergine. Copia autentica [B], redatta da Giovanni Antonio Dorigato da Tesino abitante a Pergine, per autorità concessa da Wolfgang Schochtl, capitano del castello di Pergine (S) 79 Sentenza 1520 dicembre 5, Pergine Vigilio Scutelli, vicario della giurisdizione del castello di Pergine, per risolvere la controversia esistente fra ser “Antoniollus”, genero del fu ser Antonio "a Prato" da Pergine, sindaco maggiore della comunità di Pergine nel 1518 da una parte, e ser Gerardo del fu Odorico Fontanari da Serso, sindaco e procuratore delle gastaldie esteriori nello stesso anno dall'altra, originata dalla mancata partecipazione da parte delle suddette gastaldie alle spese per la costruzione di un pilastro nel fiume Fersina, esaminata la petizione presentata dal suddetto “Antoniollus” in data 1519 febbraio 11 e la risposta delle gastaldie, emette sentenza assolvendo le suddette gastaldie da qualsiasi onere. Notaio: Sebastiano Pelloso. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B] redatta da Sebastiano Spada del fu Gasparino Spada da Tesino, abitante a Pergine, per autorità concessa dal d. Vigilio Scutelli, vicario della giurisdizione di Pergine (S), mm 300 b x 520 h Segnatura antica: 12 [corretto su 52]; VII, 11 Lingua: latino Segnatura: 206 80 Protesta (?) 1521 ottobre 1- 1521 ottobre 2, Pergine Ser Giovanni Spitzer, sindaco maggiore della comunità di Pergine e di tutta la giurisdizione di Pergine, Michele Floriani, gastaldo della gastaldia di Susà, Costasavina, Roncogno insieme ad alcuni vicini, Nicola "de Onzis", gastaldo della gastaldia di Madrano insieme ad alcuni vicini, Angelo del fu Pietro da Viarago, gastaldo delle gastaldie di Serso e Viarago insieme ad alcuni vicini, Stefano "Gantel" da Vignola, gastaldo della gastaldia di Vignola, Falesina, Ischia e Tenna insieme ad alcuni vicini protestano per il proclama recentemente emanato dal capitano del castello, recante il divieto per gli abitanti della suddetta giurisdizione di ricevere brascato a titolo di affitto prima della riscossione delle collette dovute al castello, per la limitazione dei diritti delle comunità, anche relativamente alla pesca, nonché per il rifiuto da parte del capitano di un incontro con i suddetti rappresentanti. Notaio: Sebastiano Spada da Tesino, abitante a Pergine. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Girolamo Dorigato del fu d. Antonio da Tesino per autorità concessa dal d. Simon Botsch, capitano del castello di Pergine (S), mm 130 b x 413 h Segnatura antica: 53; XVI, 28 Lingua: latino Segnatura: 172 33 81 Costituzione di censo 1522 marzo 3, Pergine Lorenzo del fu Michele "Piscator" da Canale costituisce in favore di Giorgio del fu Giorgio "Baistener" da Pergine un affitto perpetuo di 3 staia di frumento, assicurato su un terreno arativo da 2 staia di sementi, sito nelle pertinenze di Canale in località "Cortellin", per 12 ragnesi d'oro, con possibilità di affrancazione dal suddetto affitto entro 4 anni al suddetto prezzo. Notaio: Sebastiano Spada da Tesino. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Giovanni Antonio Dorigato da Tesino, abitante a Pergine, per autorità concessa dal d. Giorgio Firmian, capitano del castello (S), mm 142 (121) b x 424 h Segnatura antica: 30 (?); 20; V, 20 Lingua: latino Segnatura: 222 82 Compromesso e lodo arbitrale 1522 marzo 18, Pergine Ser Giovanni Spitzer da Pergine, sindaco maggiore della comunità e della giurisdizione di Pergine da una parte, e Giorgio "Tunchel", nipote ed erede del fu ser Bartolomeo "Tunchel" da Pergine dall'altra, compromettono al d. Vigilio Scutelli, vicario del castello di Pergine, la definizione della controversia esistente fra le suddette parti. relativamente al mancato pagamento da parte del suddetto Giorgio del vitto per il pastore della comunità di Pergine; il suddetto d. Vigilio emette quindi lodo arbitrale stabilendo che il suddetto Giorgio debba contribuire alle spese per il pastore e desistere dal processo iniziato. Notaio: Sebastiano Spada figlio di ser Gasparino Spada, notaio, da Tesino, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 565 h x 245 b Segnatura antica: 7; 54; III, 20 Lingua: latino Segnatura: 11 83 Capitoli di statuto 1522 marzo 29, Pergine I vicini della comunità di Pergine, riuniti in pubblica regola, per risolvere la controversia fra loro esistente relativa al mantenimento del pastore comunale, provvedono alla regolamentazione, articolata in 5 punti, della suddetta materia. Notaio: Giovanni Dorigato figlio di ser Bernardino Dorigato da Tesino (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 215 b x 460 h Segnatura antica: 55 [corretto su 1…]; SSSS; III, 23 Lingua: latino Segnatura: 38 34 84 Privilegio 1522 maggio 12, Innsbruck Carlo V, imperatore e conte del Tirolo, concede alla cappella edificata nel cimitero parrocchiale di Pergine il privilegio di possedere censi e beni immobili per garantire la celebrazione di una messa perpetua in suffragio delle anime. Pergamena, originale [A], mm 350 b x 170 h (plica 70 mm) SP Segnatura antica: 22; 56 [depennato]; V, 86 Lingua: tedesco Segnatura: 145 85 Compromesso 1522 giugno 23, Pergine Matteo del fu Gaspare, abitante a Roveda, a nome della comunità di Roveda e Frassilongo da una parte, Nicola del fu Graziolo, sindaco della comunità di Pergine, e ser Giovanni "Pasotus", sindaco della comunità di Falesina, a nome anche della comunità di Vignola dall'altra, compromettono a ser Giovanni Bianchi da Frassilongo, Antonio "Tauffnar" da Roveda, ser Giovanni Crivelli da Pergine, ser Giovanni Spitzer da Pergine, ser Michele Roat da Vignola e al d. Vigilio, vicario della giurisdizione di Pergine, in qualità di "arbitrator superior", la definizione della controverisa esistente fra le suddette comunità relativamente al monte Falesina. Notaio: Sebastiano Spada da Tesino abitante a Pergine. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Girolamo Dorigato figlio di Antonio da Tesino, per autorità concessa dal d. Simon Botsch, capitano di Pergine (si limita a sottoscrivere) (S) (1), mm 350 mm h x 218 mm b Segnatura antica: 37; "Beni Comuni num. 91"; III, 20 Lingua: latino Segnatura: 10 86 Sentenza 1522 dicembre 16, Pergine Wolgang Schochtl, luogotenente del castello di Pergine per il d. Cipriano di Sarentino, capitano del suddetto castello per l'imperatore Carlo [V], conte del Tirolo, per risolvere la controversia esistente fra ser Nicola del fu Graziolo, sindaco della comunità di Pergine e Lazzaro, sindaco della comunità di Ischia da una parte, e Giovanni "Pasotus" e Leonardo Toller, sindaci delle comunità di Vignola e Falesina dall'altra, originata dai sequestri di bestiame fatti dal saltaro di Vignola e Falesina a danno dell'altra parte sul monte Falesina, emette sentenza, dichiarando nulla la terminazione dei pascoli eseguita nel 1519, condannando i sequestri suddetti e confermando la transazione fra le suddette comunità stipulata nel 1491 (1). Notaio: Sebastiano Spada da Tesino. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Giovanni Antonio Dorigato da Tesino, per autorità concessa dal d. Giorgio Firmian, capitano del castello (S) (si limita a sottoscrivere), mm 540 h x 345 b 35 Segnatura antica: 57; 97 [depennato]; III Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena n. 52 (segnatura 1). Segnatura: 12 87 Statuto 1523 - c. 1r: conferma di data 1523 da parte di Ferdinando, arciduca d'Austria e conte del Tirolo; - c. 1v: conferma di data 1516 da parte di Massimiliano, imperatore, arciduca d'Austria e conte del Tirolo; - c. 1v-52r: statuti della giurisdizione di Pergine; - c. 53: conferma di data 1610 marzo 19 da parte di Carlo Madruzzo, principe vescovo di Trento; - c. 55r: conferma di data 1664 ottobre 1664, da parte di Sigismondo Francesco, arciduca d'Austria e principe di Trento; - c. 56v: conferma di data 1698 settembre da parte di Giovanni Michele Spaur, principe vescovo di Trento; - c. 57r: conferma di data 1727 gennaio 18 da parte di Antonio Domenico Wolkenstein, principe vescovo di Trento; - c. 57v-58r: conferma di data 1732 gennaio 7 da parte di Domenico Antonio Thun, principe vescovo di Trento; - c. 58v-59r: conferma di data 1749 marzo 1 da parte di Leopoldo Ernesto Firmian, coadiutore del principe vescovo di Trento; - c. 59v-60r: conferma di data 1757 gennaio 3 da parte di Francesco Felice Alberti d'Enno, coadiutore del principe vescovo di Trento; - c. 60v-61r: atto di data 1758 gennaio 28 emanato da Francesco Felice Alberti d'Enno, coadiutore del principe vescovo di Trento relativamente a notai, avvocati agrimensori; - c. 61r-62v: atto di data 1759 febbraio 24 emanato da Francesco Felice Alberti d'Enno, principe vescovo di Trento, a conferma del privilegio di data 1627 luglio 9, emanato da Carlo Gaudenzio Madruzzo, principe vescovo di Trento relativamente al diritto di prelazione circa gli acquisti di immobili; - c. 63v-64v: conferma di data 1765 gennaio 27, da parte di Cristoforo Sizzo, principe vescovo di Trento ; - c. 65r-66r: conferma di data 1777 gennaio 10, da parte di Pietro Vigilio Thun, principe vescovo di Trento. Registro membranaceo, cc. 66, legatura originaria, contenuto in cassetta di legno 4 SP Segnatura antica: XIII, 41 Lingua: latino Segnatura: 234 88 Locazione perpetua 1523 gennaio 5, Pergine Ser Andrea "Rentz" da Pergine, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, dà in locazione perpetua a ser Battista del fu "Zanotus Zalchus" da Serso, abitante a Viarago, un terreno arativo da 8 staia di sementi, sito nelle pertinenze di Viarago in località "a la Vial dal Ponte", precedentemente refutato dal fu Cristoforo Berlanda da Viarago, per il canone annuo di 2 staia di miglio e 1 staio di segala. 36 Notaio: Giovanni Antonio Dorigato figlio di ser Bernardino figlio di ser Paolo del fu Domenico Dorigato da Castello Tesino. Pergamena, originale [A], mm 250 b x 420 h Segnatura antica: 32; chiesa n. 21; V, 21 Lingua: latino Segnatura: 83 89 Sentenza 1523 aprile 27, Pergine Il d. Vigilio Scutelli, vicario della giurisdizione del castello di Pergine, per risolvere la controversia esistente fra Leonardo "Donagalda" da Susà, "exactor" della gastaldia di Susà e ser Corrado da Roncogno, gastaldo della gastaldia di Susà da una parte, e ser Nicola del fu Graziolo, sindaco della comunità di Pergine dall'altra, relativamente alle spese vicinali imposte dalla suddetta gastaldia ai vicini di Pergine, proprietari di beni nel territorio della suddetta gastaldia, sentito il parere del d. Osvaldo "Confortinus", già vicario della suddetta giurisdizione, emette sentenza stabilendo che i suddetti vicini di Pergine contribuiscano per i rispettivi terreni alle spese vicinali nella stessa misura dei vicini di Susà e che la medesima disposizione valga per i vicini di Susà, proprietari di beni nel territorio della comunità di Pergine. Notaio: Sebastiano Spada da Tesino. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Gerolamo Dorigato figlio del d. Antonio da Tesino, per autorità concessa dal d. Simon Botsch, capitano del castello di Pergine (S) (si limita a sottoscrivere), mm 203 b x 427 h Segnatura antica: 58; XVI, 29 Lingua: latino Segnatura: 168 90 Locazione perpetua 1524 gennaio 3, Pergine Giorgio "Zuchel" del fu Cristano "Sayller", originario della val Venosta, abitante a Pergine, sindaco della fabbrica della chiesa di S. Maria di Pergine, dà in locazione perpetua a Vincenzo figlio di ser Pietro Fontanari da Serso, un terreno arativo da 1 staio di sementi con 4 filari di vigne, sito nelle pertinenze di Serso in località "Brazaniga", refutato precedentemente da Giovanni del fu Pietro dalla Valtellina, abitante a Casalino, per il canone annuo di 1 staio di frumento. Notaio: Sebastiano Spada figlio di ser Gasperino Spada da Tesino, abitante a Trento (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 157 b x 565 h Segnatura antica: 30; 1522 chiesa n. 23; V, 23 Lingua: latino Segnatura: 91 91 37 Lodo arbitrale 1524 gennaio 9, Pergine Giovanni Crivelli e Giovanni Spitzer da Pergine, Michele Roat da Vignola, Giovanni Planchel da Frassilongo, Antonio "Tauffner" da Roveda e Vigilio Scutelli, vicario della giurisidizione di Pergine, designati arbitri, come risulta dal compromesso redatto dal notaio rogatario in data 1522 giugno 23, per risolvere la controversia esistente fra Michele del fu Nicola Gaspari abitante a Roveda, sindaco della comunità di Frassilongo e di Roveda da una parte e ser Nicola del fu Graziolo e Giovanni "Pasotus", sindaci delle comunità di Pergine, Vignola e Falesina dall'altra, originata da sequestri di bestiame effettuati a danno degli abitanti di Roveda e Frassilongo sul monte "Innerpach", sito a Falesina tra il monte Vignola e il monte Roveda, emettono lodo arbitrale, confermando i confini del suddetto monte tra le comunità di Roveda e Frassilongo da una parte, e quelle di Pergine, Vignola e Falesina dall'altra, indicati dalla terminazione eseguita in data 1523 settembre 24 e qui dettagliatamente riportati. Notaio: Sebastiano Spada figlio di ser Gasparino Spada da Tesino, abitante a Pergine. Pergamena, originale [A], mm 380 b x 530 h Segnatura antica: 47; 62; III, 27 Lingua: latino Segnatura: 36 92 Lodo arbitrale 1524 gennaio 11, Pergine Wolfgang Schochtl, luogotenente del castello di Pergine, e Vigilio Scutelli, vicario della giurisdizione del suddetto castello per il d. Cipriano di Sarentino, capitano del castello e della giurisizione suddette, arbitri designati nella controversia esistente fra ser Giovanni del fu ser Egidio Spitzer e ser Nicola del fu Graziolo da Coreno, abitante a Pergine, sindaci della comunità di Pergine da una parte e ser Lorenzo del fu Cristoforo da Vigalzano, sindaco della regola di Vigalzano, Canzolino, Casalino, Costa, Valdalmedra dall'altra, relativamente al bosco di salici detto "a le Saleze" sito al di qua del fiume Fersina, tra il terreno detto "Zeneuredo", la strada "imperialis" e lo stesso fiume, emettono lodo arbitrale articolato in 4 punti, stabilendo fra l'altro che il suddetto bosco, entro i confini indicati, sia di comune proprietà delle 2 suddette comunità, e che il legname spetti per la misura di ⅔ alla comunità di Vigalzano e del restante ⅓ a quella di Pergine. Notaio: Giovanni Antonio Dorigato figlio di ser Bernardino figlio di ser Paolo del fu Domenico Dorigato da Castello Tesino. Pergamena, originale [A], mm 265 b x 585 h Segnatura antica: 94 [corretto su 59]; Lettera SSSS; III, 26 Lingua: latino Segnatura: 35 93 Cessione 1524 maggio 21, Pergine Nicola del fu Lorenzo Fontanari da Serso, agente anche a nome dei fratelli e cugini, cede a ser Giovanni Spitzer e Nicola del fu Graziolo, sindaci della comunità di Pergine, i diritti su un "placium" sito nel territorio di Pergine, sopra il mulino locato dal capitano del castello alla suddetta famiglia Fontanari, già oggetto di controversia fra il suddetto Nicola e i suddetti Giovanni e Nicola. 38 Notaio: Giovanni Antonio Dorigato figlio di ser Bernardino Dorigato da Tesino (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 170 b x 425 h Segnatura antica: 60 [depennato]; 84; IV, 15 Lingua: latino Segnatura: 73 94 Decreti? 1524 giugno 6 - 1524 giugno 11, Pergine Pergamena, mm 105 b x 460 h Segnatura antica: "Lettera S n. 39" (?) [depennato]; 10 [depennato]; "Beni Comuni n. 90"; III, 25 Lingua: latino Segnatura: 37 94.1 Decreto? 1524 giugno 6, Pergine, castello Avendo Francesco "Facius" da Canale, gastaldo della gastaldia di Susà, Giacomo da S. Vito, gastaldo della gastaldia del monte di Castagné, Biagio "Teutonicus" da Madrano, gastaldo della gastaldia di Madrano, Baldessare "Braziser", gastaldo della gastaldia di Viarago, Hanns Oss, gastaldo della gastaldia del monte di Frassilongo e Roveda, richiesto la revoca del proclama, in base al quale nessuna persona, eccetto gli uomini della comunità di Pergine possa pascolare, fare legna o altro sul monte Canzana dietro pena di 10 lire, il capitano del castello di Pergine non revoca il suddetto proclama. Notaio: Giovanni Antonio Dorigato da Tesino, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). originale [A] 94.2 Decreto? 1524 giugno 16, Pergine, castello Avendo Biagio del fu Michele "Teutonicus" da Madrano, gastaldo della gastaldia di Madrano, agente anche a nome degli altri gastaldi, richiesto la revoca del proclama, in base al quale nessuna persona, eccetto gli uomini della comunità di Pergine possa pascolare, fare legna o altro sul monte Canzana dietro pena di 10 lire, il capitano del castello di Pergine dispone la revoca del suddetto proclama. Notaio: Giovanni Antonio Dorigato da Tesino, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). originale [A] 95 Locazione perpetua 1524 ottobre 23, Pergine Cristel Lehner senior da Pergine, sindaco della fabbrica della chiesa di S. Maria di Pergine, dà in locazione perpetua a "Cristellus" del fu Giovanni Romano da Pergine un terreno prativo da 2 opere, sito nelle pertinenze di Pergine in località "drio Castello", precedentemente refutato dal fu Antonio del fu Giovanni "Foget" da Pergine, per il canone annuo di 5 lire di moneta meranese. Notaio: Giovanni Antonio Dorigato figlio di ser Bernardino da Tesino (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 155 b x 460 h Segnatura antica: 1524 chiesa n. 22; n. 93; V, 22 39 Lingua: latino Segnatura: 88 96 Compravendita 1525 febbraio 21, Pergine Gaspare del fu Bartolomeo Boniatti da Madrano, abitante a Viarago, curatore di Stefano del fu "Ianesus" "Piscator" da Masi di Novaledo, vende a Cristano Lehner, genero del fu Giorgio da Pergine, massaro della fabbrica della chiesa di S. Maria di Pergine, i diritti su un affitto annuo perpetuo affrancabile di 5 staia di frumento, pagato da "illi de Friziis" (quelli del maso Frizzi) da Castagné e assicurato su una vigna di 8 "ligonizatis", sita nella regola del monte di Castagné, per il prezzo di 20 fiorini d'oro del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno. Notaio: Sebastiano Spada da Tesino. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Giovanni Antonio Dorigato da Tesino, per autorità concessa dal d. Giorgio Firmian, capitano del castello di Pergine (S) (si limita a sottoscrivere), mm 160 b x 310 h Segnatura antica: 31 (?); 24; "1525 chiesa 23 1/2"; V 23, 1/2 Lingua: latino Segnatura: 90 97 Costituzione di censo 1525 marzo 20, Pergine Federico detto "Fudel Auflaiis" da Pergine costituisce in favore di Cristel Lehner, genero del fu Giorgio, già abitante a Pergine, sindaco della fabbrica della chiesa di S. Maria di Pergine, un affitto annuo perpetuo di 21 grossi di carantani, assicurato su un terreno arativo da 2 staia di sementi sito nelle pertinenze di Pergine in località "in Zeneuredo", per 7 ragnesi del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno. Notaio: Sebastiano Spada figlio di ser Gasparino Spada da Tesino (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 132 b x 370 h Segnatura antica: 17; "1525 chiesa, n. 24" Lingua: latino Segnatura: 85 98 Costituzione di censo 1525 marzo 20, Pergine Cristel del fu Giovanni Romano da Pergine costituisce in favore di Cristel, genero del fu Giorgio da Pergine, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, un affitto annuo perpetuo di 12 grossi di carantani, assicurato per un terreno arativo da 1 staio di sementi sito nel territorio di Pergine in località "in Zeneuredo", per 4 ragnesi fiorini d'oro del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno. Notaio: Sebastiano Spada figlio di ser Gasparino Spada notaio da Tesino, abitante a Pergine. Pergamena, originale [A], mm 158 b x 345 (248) h 40 Segnatura antica: 81; "chiesa (26)"; V, 26 Lingua: latino Segnatura: 140 99 Compravendita 1525 aprile 17, Portolo Giovanni del fu Cristano Fedrizzi da Portolo e Francesco del fu Agostino originario della Valtellina, con il consenso della d. Caterina del fu Cristano, moglie del suddetto Francesco, e di Caterina moglie del suddetto Giovanni, vendono a ser Gerardo del fu ser Antonio Scarpa da Gandino (prov. di Bergamo), "apothecarius" (speziale), abitante a Pergine, un terreno arativo da 4 staia di sementi con un casale e una "murogna" sito nel territorio di Portolo in località "a Pra Verde", per il prezzo di 36 fiorini d’oro del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno. Notaio: Giovanni Antonio Dorigato da Tesino, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 236 b x 455 h Segnatura antica: 61; "chiesa parochiale (num. 30)" [depennato]; "chiesa 1525 (n. 29)"; V, 29 Lingua: latino Segnatura: 137 100 Costituzione di censo 1525 aprile 25, Pergine "Fayt" del fu Pietro Motter da Falesina, abitante a Casalino, costituisce in favore di Cristano Lehner, genero del fu Giorgio, già abitante a Pergine, sindaco della fabbrica di S. Maria di Pergine, un affitto annuo perpetuo di ½ plaustro di vino bianco e 4 lire [di denari] meranesi, assicurato su una "clausura" vignata da 5 staia di sementi, sita nel territorio della Costa, in località "la Coreda", per 36 ragnesi, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno. Notaio: Sebastiano Spada figlio di ser Gasparino Spada notaio da Tesino, abitante a Pergine. Pergamena, originale [A], mm 115 b x 550 h Segnatura antica: 92; 1525, 25; V, 26 Lingua: latino Segnatura: 92 101 Testamento 1525 maggio 9, Pergine Antonio del fu ser Nicola Bruto da Pergine dispone il suo testamento, lasciando tra le altre volontà alla chiesa di S. Maria di Pergine 100 ragnesi, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, assicurati su una casa sita a Pergine e su una vigna sita in località "in Pisolo", a titolo di legato per la celebrazione ogni anno nel giorno del suo anniversario di 4 messe, di cui 2 cantate; alla cappella [di S. Antonio] sita nel cimitero di Pergine 10 ragnesi; alla confraternita dei laici della suddetta chiesa di S. Maria 1 ducato; alla confraternita dello Spirito Santo nel suddetto cimitero 1 ragnese; alla fabbrica della chiesa di S. Giorgio di Serso 1 ragnese. Notaio: Melchiorre Crivelli figlio del d. Giovanni Crivelli da Castello Tesino, abitante a Pergine. 41 Pergamena, originale [A], mm 245 b x 530 h Segnatura antica: 32; 57; "chiesa parochiale"; (27); V, 27 Lingua: latino Segnatura: 143 102 Quietanza 1525 luglio 20, Pergine Ser Antoniollo "a Prato" da Pergine rilascia quietanza a ser Azzolino "Curivia", sindaco maggiore della comunità di Pergine, per la somma di 3 ragnesi d'oro, ricevuti per la costruzione di un pilastro sul fiume Fersina in località "al Ponte dala Strada". Notaio: Sebastiano Spada da Tesino. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Giovanni Antonio Dorigato da Tesino abitante a Pergine, per autorità concessa dal d. Giorgio Firmian, capitano del castello di Pergine (S) (si limita a sottoscrivere), mm 177 b x 183 h Segnatura antica: 91 [corretto su 61]; VII, 12 Lingua: latino Segnatura: 158 103 Ingaggio e proclama 1526 maggio 21 - 1526 giugno 30, Pergine Pergamena, mm 225 b x 415 h Segnatura antica: 63 [corretto su 24]; III, 28 Lingua: latino Segnatura: 34 103.1 Ingaggio 1526 maggio 21, Pergine I vicini della comunità di Pergine, radunati in pubblica regola, stabiliscono che nessuno possa pascolare o tagliare legna nel bosco detto "il Bosco de Larsizzo", sito dietro il castello, partendo dalla sommità del monte Falesina, e nel bosco sito oltre il prato detto "Pra longo". (1) Notaio: Sebastiano Spada da Tesino. Copia autentica da imbreviatura [B] redatta da Giovanni Antonio Dorigato da Tesino, abitante a Pergine (S) (si limita a sottoscrivere) Note: 1. "garzaverunt" cfr. "gazo, gaggio": bosco protetto. 103.2 Proclama 1526 giugno30, Pergine [Giorgio] Firmian, capitano del castello di Pergine, conferma il "gaggio", concedendo però agli abitanti di Vignola l'utilizzo del bosco entro i confini indicati. Notaio: Sebastiano Spada da Tesino. Copia autentica da imbreviatura [B] redatta da Giovanni Antonio Dorigato da Tesino, abitante a Pergine (S) (si limita a sottoscrivere) 42 104 Capitoli di statuto dei carrettieri 1527 - 1528 ottobre 4, Pergine Gaspare Spitzer figlio del d. Giovanni Spitzer, "ponderator" della compagnia dei carrettieri ("carratores"), dispone la modifica del capitolo 8 dello statuto della suddetta compagnia, aumentando da 200 a 500 fiorini il patrimonio minimo richiesto per l'ammissione. Notaio: Sebastiano Spada. Pergamena, copia autentica [C], redatta da Nicola Martini (S), Nicola Lehner (S), Giovanni Abondio Crotti (S), in data 1644 febbraio 17, sulla base della copia autentica [B] redatta da Giovanni Antonio Dorigato da Tesino, mm 180 (160) b x 580 h Segnatura antica: 64; IV, 17 Lingua: latino Segnatura: 74 104.1 Statuto dei carrettieri di Pergine 1527 Statuto dei carrettieri di Pergine in 15 capitoli. inserto [B] 105 Sentenza post 1531 - ante 1548, [Pergine] Il vicario [Giovanni Battista Dorigato?] per risolvere la controversia esistente fra il d. Pietro Puller, sindaco della fabbrica della chiesa di S. Maria di Pergine da una parte, e i figli ed eredi del fu Maurizio Uez dall'altra, relativamente al pagamento del canone annuo di 1 staio di miglio da versare alla suddetta chiesa per un terreno "clausurivus" da 1 plodio, sito nel territorio di Pergine in località "in Predaia aut Melaiul", emette sentenza stabilendo che i figli ed eredi del suddetto Maurizio debbano pagare alla suddetta chiesa il suddetto canone. Notaio: Giovanni Battista Dorigato. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Simone del fu Giorgio Rubini abitante a Pergine, per autorità concessa da Romolo Covella, vicario di Pergine (S) (1), in data 11 – 22 agosto 1579, mm 188 b x 398 h Segnatura antica: 51 (?); 16; "chiesa 1579 (38)"; V, 38 Lingua: latino Note: 1. Giovanni Battista Dorigato, qui notaio rogatario, è vicario nel 1537-1548; potrebbe però trattarsi anche, sia pure più difficilmente, di una sentenza del padre Giovanni Antonio, vicario nel 1531-1537. 2. Vicario nel 1552 (cfr. C. AUSSERER, Castello e Giurisdizione di Pergine: i signori, i capitani, gli amministratori e i signori pignoratizi con un'appendice sulle miniere, (traduzione di G. MASTRELLI ANZILOTTI; introduzione di M. GARBARI), Pergine Valsugana (Trento) 1995, p. 362). Segnatura: 141 106 Compravendita 43 1533 agosto 21, Pergine Girardo Scarpa da Gandino (prov. di Bergamo), abitante a Pergine, vende al d. Giorgio Firmian, [signore del castello di Pergine], un orto da 1 staio di sementi sito a Pergine presso la "platea balneorum", per il prezzo di 120 ragnesi che il suddetto Giorgio promette di pagare entro il prossimo 29 settembre (S. Michele); il suddetto Giorgio riduce inoltre il canone annuo di una casa sita nello stesso luogo e locata al suddetto Girardo da 7 a 3 lire e ½ (1). Notaio: Giovanni Michele Cerra. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Giovanni Michele da Strigno, figlio del d. Simone "Passinger", vicario di Ivano, per autorità concessa dal d. Giovanni Antonio Dorigato, vicario di Pergine (S), mm 145 b x 262 h Segnatura antica: 38; 65; IV, 19 Lingua: latino Note: 1. L'orto e la casa, venduti a Girardo da Baldessare "Fraiberger", erano gravati dal canone di 7 lire di denari meranesi da pagare al castello, come risulta dal documento rogato dal d. Giovanni Antonio Dorigato; l'orto era stato richiesto dalla comunità per farne una piazza per i bagni e viene ceduto da Girardo dietro insistenza di Giorgio Firmian e di Martin "de Poasperger", capitano di Ivano; la casa resta locata a Girardo, per un canone dimezzato. Segnatura: 75 107 Concessione di servitù d'uso 1544 maggio 29 (1), Pergine Andrea del fu Nicola Roat da Valar concede al d. Antonio "Dal Pret", sindaco della comunità di Pergine, la servitù d'uso di un prato, sito sopra Zivignago, dal quale sgorgano le sorgenti dell'acqua usata dalla suddetta comunità, per il prezzo di 7 lire e ½ (1). Notaio: Giovanni "Mana" figlio del d. Antonio "Del Pret". Pergamena, originale [A], mm 205 (180) b x 405 h Segnatura antica: 66; 85; VI, 1 Lingua: latino Note: 1. Dopo la sottoscrizione segue un'annotazione per mano dello stesso notaio, di data 1555 maggio 28, Pergine, in base alla quale il suddetto Andrea, avendo ricevuto dal d. Nicola da Coreno, sindaco della comunità di Pergine, 2 staia di segale, rinuncia ad avanzare impedimenti all'uso del suddetto prato per la condotta dell'acqua. Segnatura: 152 108 Dazione in pagamento 1548 febbraio 9, Pergine Giovanni Antonio del fu Venturino "de Bordatiis" da Gandino (prov. di Bergamo), abitante a Pergine, cede a titolo di dazione in pagamento a ser Lorenzo "Planizer", abitante a Pergine, sindaco della fabbrica di S. Maria di Pergine, i diritti su un affitto annuo perpetuo di 3 staia di frumento, 1 staio di segale e 1 staio di marroni della misura di Caldonazzo, pagato da Michele del fu Marco da Caldonazzo, per un capitale di 18 ragnesi, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, assicurato su un terreno arativo e "clausurivus" da 3 staia di sementi, con 4 filari di vigne, a saldo di un debito 44 contratto nei confronti della suddetta fabbrica e della confraternita dei laici di Pergine. Notaio: Giovanni Antonio Dorigato da Tesino (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 175 b x 395 h Segnatura antica: 78; "chiesa 1548 (31)"; V, 31 Lingua: latino Segnatura: 138 109 Revoca di investitura 1548 febbraio 16, Pergine, castello Il d. Simon Botsch, capitano del castello di Pergine e tutore dei fratelli d. Nicola, Francesco e Giorgio Firmian, signori della giurisdizione di Pergine, su istanza del d. Pietro Fitzer, abitante a Pergine, sindaco maggiore della comunità di Pergine, revoca l'investitura fatta a Gaspare del fu Giacomo Villotti da Madrano di un terreno edificabile e di un terreno prativo da 1 opera attiguo al suddetto mulino, siti nel territorio di Pergine in località "super Cerredo", in quanto concessa senza il consenso della suddetta comunità. Notaio: Baldessare Crivelli del fu d. Giovanni Crivell,i abitante a Pergine. Pergamena, originale [A], mm 223 b x 510 h Segnatura antica: 44; 67; IV, 20 Lingua: latino Segnatura: 76 110 Dazione in pagamento 1548 febbraio 28 (1), Pergine La d. Margherita [vedova del fu "Simellus" "Balneator"] e suo figlio Giacomo, [eredi del suddetto "Simellus"] cedono a titolo di dazione in pagamento a Pietro [Fitzer, sindaco maggiore della comunità di Pergine], agente a nome della fabbrica della chiesa di S. Maria di Pergine, una "glara" gravata dal canone annuo di 2 grossi da versare al castello di Pergine, per il valore di 36 ragnesi, 3 lire, 6 grossi, a parziale soluzione di un debito, per il quale si dichiarano ancora debitori di 85 ragnesi, 1 lira, 3 grossi. Notaio: Giovanni Antonio Dorigato. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Giovanni Battista Dorigato, abitante a Pergine, per autorità concessa dal d. Simon Botsch, capitano del castello di Pergine (S) (si limita a sottoscrivere), mm 215 b x 240 h Segnatura antica: 31; V, 28 Lingua: latino Note: 1. La data riportata nella sottoscrizione di G.B. Dorigatti si riferisce a una convenzione registrata nel medesimo luogo del presente atto, del quale non sono indicate data cronica e topica. Il documento riporta lo stesso atto della pergamena n. 111 (segnatura 135). Segnatura: 142 45 111 Dazione in pagamento 1548 febbraio 28, Pergine La d. Margherita [vedova del fu] "Simellus" "Balneator" e suo figlio Giacomo, eredi del suddetto "Simellus", cedono a titolo di dazione in pagamento a Pietro Fitzer, sindaco maggiore della comunità di Pergine, agente a nome della fabbrica della chiesa di S. Maria di Pergine, un terreno "glarivus" e "prativus" da 1 opera sito nel territorio di Pergine, in località "drio la Gresia de S. Maria", gravato dall'affitto annuo di 2 grossi carantani meranesi dovuti al castello di Pergine, per il valore di 36 ragnesi fiorini d’oro, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, e 3 lire, a saldo parziale di un debito di 121 ragnesi, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, 4 lire e 9 grossi contratto dal suddetto "Simellus" in occasione dell'amministrazione dell'ospedale di S. Spirito di Pergine e della confraternita dei laici di S. Maria di Pergine. Notaio: Giovanni Antonio Dorigato. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Simone del fu Giorgio Rubini da Tesino, abitante a Pergine, per autorità concessa da Romolo Covella, vicario di Pergine (S), mm 135 b x 310 h Segnatura antica: 71; "chiesa 1548 (30)"; V, 30 Lingua: latino Note: Il documento riporta lo stesso atto della pergamena n. 110 (segnatura 142). Segnatura: 135 112 Mandato, dazione in pagamento, immissione in possesso 1555 marzo 2 - 1555 giugno 12 Pergamena, mm 205 b x 420 h Segnatura antica: 25; 1555 (32); V, 32 Lingua: latino Segnatura: 139 112.1 Ordine di pignoramento e di dazione in pagamento 1555 marzo 2, Pergine Il d. Pietro Fitzer, vicario della giurisdizione di Pergine, su istanza di ser Lorenzo "Planitzer", sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, dà mandato a Michele "Bonaminus", giurato della curia di Pergine, di pignorare un bosco sito nel territorio di Madrano in località "in Pisol", appartenente a Silvestro Turrini da Casalino e di cederlo al suddetto Lorenzo, per il valore di 20 ragnesi del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, secondo la stima eseguita da Donato "Sartor", abitante a Vigalzano e Andrea Dalpiaz, abitante a Canzolino, "iurati et exstimatores" della gastaldia di Madrano, a saldo parziale di un debito di 55 lire e 6 carantani contratto dal suddetto Silvestro nei confronti del suddetto Lorenzo. Notaio: Giacomo del fu d. Andrea Guglielmi, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). originale [A] 112.2 Immissione in possesso 1555 giugno 12, Pergine Giovanni Antonio, giurato della curia del castello di Pergine, dichiara al notaio rogatario di avere, su mandato del d. Pietro Fitzer, vicario della giurisdizione di Pergine, immesso ser Lorenzo "Planitzer", sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, in possesso del bosco sito nel territorio di Madrano in località "in Pisol". 46 Notaio: Giacomo del fu d. Andrea Guglielmi, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). originale [A] 113 Costituzione di censo 1[55]7 gennaio 10 ? (1), Trento Ser Michele del fu Antonio "Cimonus", abitante a Cognola, costituisce in favore della d. Caterina del fu Michele Micheletti da Aldeno, moglie di Giovanni del fu Tommaso Pontalti da Povo, un affitto annuo perpetuo di 20 staia e ½ di frumento, assicurato su beni posseduti "pro indiviso" con la d. Pasqua, nuora del suddetto Michele, in particolare su una casa con orto da 1 plodio e "broilum" da 2 plodii, sita a Pergine in località "alle Giare", gravata da un affitto di 1 modio e 2 (?) quarte di fave da pagare al castello di Pergine e di 1 "quarteriolo" di olio da versare alla chiesa di S. Maria di Pergine, e su un terreno da 1 plodio e ½ sito a Pergine in località "al Crucifixo", per 125 ragnesi, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno; qualora i suddetti beni non fossero sufficienti, i fratelli Marco Antonio e Stefano detto "Vascomus" del fu Alberto Tomasini da Verona, "sutores" a Trento, si costituiscono fideiussori. Notaio: Leonardo del fu Giovanni Antonio Colombini da Terlago (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 158 b x 450 h, mutila nella parte finale Segnatura antica: 39 1/2; V, 12 Lingua: latino Note: 1. La data lacunosa a causa di alcuni fori nella pergamena e della sbiaditura dell'inchiostro. Segnatura: 220 113.1 Affrancazione da censo 1598 giugno 15, Pergine Angelo del fu "Zanotus" Parteli da Zivignago affranca Lorenzo "Stauder", abitante a Pergine, da un affitto o parte di affitto di 20 staia per un capitale di 41 ragnesi e 3 troni, assicurati sui beni descritti nel documento precedente. (1) originale [A] ? Note: 1. Manca la sottoscrizione del notaio (la pergamena è mutila); di mano diversa rispetto all'atto descritto in unità. 114 Sentenza 1559 gennaio 16, Pergine, castello Il d. Simon Botsch, capitano del castello di Pergine e tutore dei dd. Francesco e Giorgio Firmian, [signori della giurisdizione di Pergine], per risolvere la controversia esistente fra le 2 gastaldie del borgo di Pergine da una parte, e le altre 7 gastaldie della giurisdizione di Pergine dall'altra, relativamente ai pascoli, emette sentenza stabilendo che all'interno della suddetta giurisdizione sia permesso il pascolo nei prati nella stagione primaverile, fino a data scelta a discrezione del regolano, e sia invece proibito il pascolo nei terreni coltivati, negli orti e nei giardini, senza il consenso dei proprietari. Notaio: Giuseppe Ghebel. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Angelo del fu d. Giuseppe Ghebe,l già vicario e notaio a Pergine, per autorità concessa dal d. Romolo Covella (S) (sottoscrive ma non stende l’atto), mm 170 (190) b x 510 h 47 Segnatura antica: 45; 68; "lettera I n. 48"; III, 29 Lingua: latino Segnatura: 32 115 Dichiarazione 1560 dicembre 14, Pergine 8 consiglieri del borgo di Pergine, i gastaldi di Portolo e Viarago, di Susà, di Castagné, di Madrano e il d. Battista Hippoliti, sindaco maggiore della comunità di Pergine, dichiarano di aver fatto costruire i banchi della chiesa di S. Maria di Pergine, come ornamento dell'edificio e per comodità dei fedeli. Notaio: Giuseppe del fu Simone Ghebel, già vicario minerale di Pergine. Pergamena, originale [A], mm 181 b x 415 h Segnatura antica: 68; 22 [corretto su 69]; V, 88 Lingua: latino Segnatura: 146 116 Convenzione (?) 1561 gennaio 23, Pergine, castello Il d. Battista Hippoliti, sindaco del borgo di Pergine, e 12 uomini delle 2 gastaldie del suddetto borgo da una parte, e i gastaldi delle 7 gastaldie della giurisdizione di Pergine dall'altra, si accordano per modificare la sentenza emessa dal d. Simon Botsch in data 1559 gennaio 16 (1), per risolvere la controversia fra loro esistente relativamente ai pascoli, stabilendo che il periodo concesso per il pascolo sia fissato congiuntamente dal sindaco e dal regolano, anziché da quest'ultimo soltanto. Notaio: Guseppe Ghebel Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Angelo del fu d. Giuseppe Ghebel, già vicario e notaio a Pergine, per autorità concessa dal d. Romolo Covella (S), mm 192 b x 550 h Segnatura antica: 46; 70; III, 30 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena n. 114 (segnatura 32). Segnatura: 33 117 Locazione 1561 maggio 20, Pergine Giovanni Romerio, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, e [Giovanni Spi]tzer, sindaco della comunità di Pergine, danno in locazione temporanea per 9 anni a Silvestro del fu Valentino Turrini da Casalino una "clausura" da 4 staia e ¼ di sementi, con 6 filari di viti, sita nel territorio di Casalino, in località "in Poza" e un terreno arativo da 2 staia di sementi sito nel territorio della regola di Vigalzano, in località "al Zuchar", per un canone annuo pari a ⅓ dei cereali e ⅓ del vino prodotti (1). Notaio: Giacomo del fu d. Andrea Guglielmi da Tesino, abitante a Pergine (si limita a sottoscrive48 re). Pergamena, originale [A], mm 120 b x 610 h Segnatura antica: 32 (?); 27; V, 34 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena n. 118 (segnatura 210). Segnatura: 217 118 Dazione in pagamento 1561 maggio 29, Pergine Silvestro del fu Valentino Turrini da Casalino cede a titolo di dazione in pagamento al d. Giovanni Romerio, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, e a Giovanni Spitzer, sindaco della comunità di Pergine, i diritti su una "clausura" da 4 staia e ½ di sementi, con 6 filari di viti, sita nel territorio della regola di Casalino, in località "in Poza" e su un terreno arativo da 2 staia di sementi, sito nel territorio di Vigalzano, in località "al Zuchar", da lui detenuti da parte della suddetta chiesa, come da documento rogato dal d. Giovanni Antonio Dorigato, per il valore di 25 ragnesi del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, secondo la stima effettuata da Lorenzo "Planitia", abitante a Pergine, a saldo di un debito contratto dal suddetto Silvestro nei confronti della suddetta chiesa, per gli affitti annui perpetui di 3 staia di frumento, 1 concio di vino e 15 lire di moneta meranese relativi ai suddetti terreni e non pagati (1). Notaio: Giacomo del fu Andrea Guglielmi (sottoscrive ma non stende l’atto). Pergamena, originale [A], mm 220 b (210) x 467 (440) h Segnatura antica: 26; 32; 33; V, 33 Lingua: latino Note: Cfr. pergamene n. 121 (segnatura 211) e n. 117 (segnatura 217). Segnatura: 210 119 Rinnovo di locazione perpetua 1562 gennaio 7, Strigno I fratelli dd. Biagio e Battista del fu d. Giacomo di Castelrotto da Strigno rinnovano per 29 anni a ser Sebastiano del fu Germano Tomaselli, Simone del fu Giovanni Tomaselli e Germano del fu Matteo Tomaselli, abitanti a Castelrotto, la locazione perpetua di un maso, irregolarmente non rinnovata da 58 anni. Pergamena, originale [A], mm 240 b x 175 h, mutila (manca la parte inferiore) Segnatura antica: V Lingua: latino Segnatura: 216 120 Dazione in pagamento 1565 dicembre 31, Pergine Giorgio Bruto da Pergine cede a titolo di dazione in pagamento al d. Paolo "Hafferle", sindaco della 49 chiesa di S. Maria di Pergine, un campo arativo da 2 staia di sementi con 2 filari di viti sito nel territorio di Pergine in località "al Sagiugo" e un campo sito nel suddetto territorio in località "in Zeneure" per il valore di 50 ragnesi, a saldo di un debito contratto nei confronti della suddetta chiesa. Notaio: Giacomo Guglielmi. Pergamena, copia autentica [B] redatta da Bartolomeo del fu Battista Pivio da Strigno (S), mm 110 bx 255 h Segnatura antica: 9; "chiesa n. 36"; V, 36 Lingua: latino Segnatura: 136 121 Costituzione di censo 1574 agosto 26, Pergine Baldessare del fu Silvestro Turrini da Casalino costituisce in favore di Giorgio "Hinterhoher", bavarese, abitante a Pergine, sindaco della fabbrica della chiesa di S. Maria di Pergine, un affitto annuo affrancabile di 8 staia di segale, assicurato su una "clausura" arativa da 4 staia di sementi, sita nel territorio della regola di Casalino in località "apresso li Albertini" e su una "clausura" da 1 staio e ½ di sementi sita nel suddetto territorio in località "a li Pozati", per 48 ragnesi del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno. Notaio: Andrea del fu Giovanni Guglielmi da Castello Tesino, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere) Pergamena, originale [A], mm 210 (40) b x 285 (435) h Segnatura antica: 10 (?) [corretto su 65 depennato]; 35; V, 35 Lingua: latino Segnatura: 211 122 Compravendita 1575 marzo 23, Pergine Il d. Giovanni Antonio del fu d. Giorgio Crivelli da Pergine, sindaco maggiore del borgo di Pergine, il d. Leonardo "Wolhinger" dalla diocesi di Augusta, abitante a Pergine, e Battista del fu Ippolito, entrambi consiglieri della comunità di Pergine, con il consenso e alla presenza degli altri consiglieri, essendo necessario del denaro per la manutenzione delle rive e dell'alveo del fiume Fersina e la costruzione di "arche", vendono al d. Francesco del fu d. Pietro Ceschi da Borgo 3 "clausure" arative e vignate site nel territorio della regola di Pergine, rispettivamente una da 10 staia di sementi con un prato da 2 opere, sita in località "al Vedes", una da 4 staia di sementi sita in località "a Pomarol", una da 3 staia di sementi sita in località "a Via Longa", e un prato da 6 opere sito nel suddetto territorio "subtus aedificia auricalchi", gravato dall'onere di un affitto annuo al castello, per il prezzo di 500 ragnesi del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, di cui 204 vengono versati all'atto della compravendita, con possibilità di riacquisto entro 3 anni allo stesso prezzo (1). Notaio: Andrea del fu Giovanni Guglielmi da Castello Tesino (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 243 (102) b x 455 (510) h Segnatura antica: 50; 71; VII, 15 50 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamene n. 123 (segnatura 164) e n. 124 (segnatura 163). Segnatura: 162 123 Locazione perpetua 1575 marzo 23, Pergine Il d. Francesco del fu d. Pietro Ceschi da Borgo dà in locazione perpetua al d. Giovanni Antonio del fu Giorgio Crivelli, [sindaco maggiore del borgo di Pergine], a Leonardo "Wohlinger" da Augusta e a Battista del fu Ippolito, [entrambi consiglieri della comunità di Pergine], 3 "clausure" arative e vignate site nel territorio della regola di Pergine, rispettivamente una da 10 staia di sementi con un prato da 2 opere, sita in località "al Vedes", una da 4 staia di sementi sita in località "a Pomarol", una da 3 staia di sementi sita in località "a Via Longa", e un prato da 6 opere sito nel suddetto territorio "subtus aedificia auricalchi", gravato dall'onere di un affitto annuo al castello, per il canone annuo complessivo di 37 ragnesi, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno (1). Notaio: Andrea del fu Giovanni Guglielmi da Castello Tesino, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 210 b x 540 (500) h Segnatura antica: 72; VII, 17 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamene n. 122 (segnatura 162) e n. 124 (segnatura 163). Segnatura: 164 124 Promessa ? 1575 marzo 23, Pergine Il d. Giovanni Antonio del fu d. Giorgio Crivelli da Pergine, sindaco maggiore del borgo di Pergine, il d. Leonardo "Bohlinger" da Augusta, abitante a Pergine e Battista del fu Ippolito, entrambi consiglieri della comunità di Pergine, promettono al d. Francesco Ceschi da Borgo di conservare indenni le sue proprietà e di pagare l'affitto annuo pattuito (1). Notaio: Andrea Guglielmi Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Bartolomeo Pivio da Strigno del fu d. Battista, per autorità concessa dal d. Carlo di Castelrotto da Strigno (S), mm 106 b x 288 (310) h Segnatura antica: 73; 69; VII, 16 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamene n. 122 (segnatura 162) e n. 123 (segnatura 164). Segnatura: 163 125 Riconoscimento di debito 1576 giugno 7, Pergine Il d. Giovanni Dalpiaz, sindaco della comunità di Pergine, e 6 dei 12 consiglieri della suddetta comunità, si riconoscono debitori di 69 fiorini, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, nei 51 confronti del d. Battista Hippoliti, abitante a Pergine, promettendo di saldare il suddetto debito, contratto per la manutenzione del fiume Fersina e la costruzione di "arche", entro 2 anni. Notaio: Giovanni Battista Dorigato da Tesino, abitante a Pergine, del fu Giovanni Antonio Dorigato. Pergamena, originale [A], mm 165 b x 450 h Segnatura antica: 74; 92 [corretto su 6?]; VII, 18 Lingua: latino Segnatura: 213 126 Compravendita 1577 gennaio 18, Pergine Michele del fu Floriano "Zomp" da Canale, abitante a Pergine, costituisce in favore di ser Andrea del fu Salomone Bizer, sindaco e massaro della chiesa di S. Maria di Pergine, i diritti su un affitto annuo perpetuo di 2 staia e ½ di segale e 10 congi di vino "braschatum", assicurato su un terreno arativo e vignato da 3 staia e ½ di sementi, sito nel territorio di Canale in località "in Cortelin" e su un terreno arativo e vignato da 6 staia di sementi, sito nel territorio di Canale in località "al Trozo del Molin", per 75 fiorini del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno. Notaio: Francesco del fu d. Andrea Rusca da Pergine, vicario di Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 193 b x 435 h Segnatura antica: 63; "1577 chiesa 37"; "chiesa (31)"; V, 37 Lingua: latino Segnatura: 134 127 Locazione 1578 maggio 2, Pergine Il d. Leonardo Puller, capitano del castello di Pergine, agente a nome del d. Francesco del fu Pietro Ceschi da Borgo, dà in locazione perpetua ai dd. Paolo "Hafferle", Michele Lehner e Pietro Puller da Pergine un terreno arativo da 3 staia di sementi, sito nel territorio di Pergine in località "al Palu", un terreno arativo da 4 staia di sementi sito nella stessa località, e una "clausura" arativa e vignata da 3 staia di sementi sita nel territorio della regola di Canale in località "alla Branzara", per il canone annuo di 40 lire di moneta meranese, fatto salvo il patto di riscatto dei beni suddetti entro 3 anni (1). Notaio: Andrea del fu Giovanni Guglielmi da Castello Tesino, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 265 b x 435 h Segnatura antica: 76; VII, 20 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena n. 128 (segnatura 215). Segnatura: 218 52 128 Compravendita 1578 maggio 2, Pergine Il d. Paolo "Hafferle", sindaco e console maggiore di Pergine, il d. Michele Lehner e il d. Pietro Puller, consiglieri della comunità di Pergine, con il consenso degli altri consiglieri, allo scopo di ricavare il denaro necessario per la manutenzione del fiume Fersina, vendono al d. Leonardo Puller, capitano di Pergine, agente a nome del d. Francesco del fu Pietro Ceschi da Borgo, un terreno arativo da 3 staia di sementi, sito nel territorio di Pergine in località "al Palu", appartenente al suddetto Paolo, un terreno arativo da 4 staia di sementi sito nella stessa località, appartenente al suddetto Michele, e una "clausura" arativa e vignata da 3 staia di sementi sita nel territorio della regola di Canale in località "alla Branzara", appartenente al suddetto Pietro, per il prezzo di 100 ragnesi del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, di cui 16 già versati nei giorni precedenti e 84 versati nella presente circostanza (1). Notaio: Andrea del fu d. Giovanni Guglielmi da Castello Tesino, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 215 b x 460 h Segnatura antica: 75; 6 [corretto su 18]; VII, 19 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena n. 127 (segnatura 218). Segnatura: 215 129 Cessione 1579 dicembre 7, Pergine Il d. Giorgio Crivelli da Pergine, in esecuzione del testamento del fu d. Baldessare suo padre, sottoscritto dal notaio rogatario in data 1567 marzo 7, e disponente fra l'altro un lascito alla fabbrica della chiesa di S. Maria di Pergine, cede al d. Pietro Puller, sindaco della suddetta fabbrica, i diritti su un affitto annuo di 1 staio e ½ di segale, pagato da Andrea "Hessel" e dagli eredi di Tommaso De Boni, per il valore di 9 ragnesi. Notaio: Andrea Guglielmi, cancelliere di Pergine. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Bartolomeo Pivio da Strigno del fu d. Battista, per autorità concessa dal d. Carlo da Castelrotto, "actuarius" di Pergine, mm 154 b x 255 h Segnatura antica: 50; "chiesa, 39"; V, 39 Lingua: latino Segnatura: 133 130 Permuta 1580 luglio 6, Pergine Avendo la comunità di Pergine necessità di un edificio per depositare il legname per la manutenzione del fiume Fersina, il d. Giorgio "Hinterholzer", bavarese, "incola" di Pergine, vicesindaco maggiore di Pergine, con il consenso di 8 dei 12 consiglieri comunali, permuta con il d. Alberto del fu Odorico Scutelli da Pergine un terreno incolto, "rivosus" e arbustivo da 4 plodi sito nel territorio di Pergine in località "in Sacho seu alli Dossi de Valderban", in cambio di una casa in mura e legna53 me, con orto e prato, sita nel territorio di Zivignago, gravata da un affitto annuo di 1 staio di miglio e 1 staio di segale da versare al capitolo di Trento. Notaio: Andrea Guglielmi. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Bartolomeo del fu Battista Pivio da Strigno, abitante a Pergine, per autorità concessa dal d. Romolo Covella, vicario generale di Pergine (S), mm 195 (208) b x 353 h Segnatura antica: 11 [corretto su 77]; 77; IV, 34 Lingua: latino Segnatura: 54 131 Permuta con conguaglio 1581 dicembre 29, Pergine Il d. Giovanni Giacomo "a Prato", cittadino di Trento, permuta con Giorgio, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, 2 affitti, rispettivamente uno di 2 staia di frumento e di 18 carantani, pagato da Baldessare "Pasotus", costituito con documento rogato dal fu d. Vigilio Scutelli e uno di 18 grossi, pagato dagli eredi di Bernardo Piva da Madrano, in cambio di un affitto di 6 "cruciferi", pagato dallo stesso Giovanni alla fabbrica della suddetta chiesa e assicurato su una "clausura" da 3 staia di sementi, sita nel territorio di Canale in località "alla Morogna" e della somma di 20 ragnesi a titolo di conguaglio, versati al suddetto Giovanni da Bartolomeo figlio di Gottardo "a Faida" (da Faida di Pinè?), agente a nome della suddetta chiesa. Notaio: Andrea Guglielmi, cancelliere di Pergine. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Bartolomeo Pivio da Strigno del fu d. Giovanni Battista (S), mm 120 b x 230 h Segnatura antica: 48; "chiesa parochiale n. 53"; V, 40 Lingua: latino Segnatura: 123 132 Compravendita e annullamento di permuta 1582 marzo 24, Pergine Il d. Andrea Bizer, sindaco della comunità di Pergine, con il consenso dei consiglieri comunali, vende al d. Alberto del fu d. Odorico Scutelli un terreno "grezivus" da 2 plodi, delimitato dai giurati della suddetta comunità, sito in località "zò alli Dossi de Valderban", per il prezzo di 38 ragnesi del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, da versare per metà il 25 marzo (giorno dell'Annunciazione di Maria) del 1583, l'altra nello stesso giorno del 1584; i due contraenti annullano contestualmente la permuta relativa al suddetto terreno, rogata dal notaio Andrea Guglielmi in data 1580 luglio 6 (1). Notaio: Romolo Covella. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B] redatto da Bartolomeo del fu Battista Pivio da Strigno, abitante a Pergine (S) (si limita a sottoscrivere), mm 120 b x 300 h Segnatura antica: 77 (?); 78; IV, 35 Lingua: latino Note: 54 1. Cfr. pergamena 54 Segnatura: 53 132.1 Retrovendita 1599 settembre 2 (1), Pergine La d. Lucia, vedova del fu d. Alberto Scutelli da Pergine, retrovende al d. Leonardo Vinciguerra da Pergine, sindaco maggiore della comunità di Pergine, un terreno "grezivus" da 2 plodi, delimitato dai giurati della suddetta comunità, sito in località "zò alli Dossi de Valderban". Notaio: Federico Alberti. copia semplice [B], scritta sul verso della pergamena Note: 1. Data incerta (lettura dubbia 1579-1599: indicato 1599 perché il 2 settembre è giovedì, 1579 mercoledì). 133 Costituzione di censo 1582 luglio 20, Pergine Gaspare del fu Simone "Smirber" da Pergine, con il consenso del d. Andrea Bizer, sindaco maggiore della suddetta comunità e dei consiglieri comunali, costituisce in favore di Pietro del fu Antonio "Molitor" tessitore, abitante a Pergine, massaro della confraternita della chiesa di S. Maria di Pergine, un affitto annuo perpetuo di 2 staia di segale, assicurato su un orto da 3 quarte di sementi sito nel territorio di Pergine "subtus Cenodochium" in località "a Via Longa", per 12 ragnesi del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, con possibilità di affrancazione dal suddetto affitto allo stesso prezzo. Notaio: Matteo del fu d. Giorgio "Hoffbergher" da Borgo, abitante a Pergine. Pergamena, originale [A], mm 168 b x 377 (346) Segnatura antica: 42 [depennato]; (41); chiesa; V, 41 Lingua: latino Segnatura: 127 134 Costituzione di censo 1583 giugno 10, Pergine Antonio del fu "Christellus Plazarolus" (1) costituisce in favore del "magister" Giorgio "Sutor" del fu "Ursius" da Fierozzo, sindaco della fabbrica della chiesa di S. Maria di Pergine, un affitto annuo perpetuo da 1 staio e ½ di segale, assicurato su un terreno arativo da 5 staia di sementi sito nel territorio di Tenna in località "al Roncho", per 9 ragnesi del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, con possibilità di affrancazione dal suddetto affitto allo stesso prezzo. Notaio: Romolo Covella. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatto da Bartolomeo Pivio da Strigno (S) (si limita a sottoscrivere), mm 132 b x 340 h Segnatura antica: 2; 51; "chiesa s. Battista"; (42); V, 42 Lingua: latino Note: 1. Il nome si ricava da una sorta di titolo posto in cima alla pergamena e dalle note tergali. Segnatura: 122 55 135 Lodo arbitrale 1584 aprile 22, Cirè Il d. Fortunato Madruzzo, capitano della giurisdizione di Pergine, arbitro designato nella controversia esistente fra la comunità di Pergine da una parte e quella di Madrano dall'altra, relativamente al possesso della località Cirè, emette lodo arbitrale stabilendo che il suddetto territorio dalla via "imperialis" fino a Madrano in località "le Carrete" appartenga alla comunità di Madrano, che quello dalla suddetta via verso il Fersina appartenga a entrambe le suddette comunità e venga successivamente diviso mediante terminazione da effettuarsi a cura dello stesso arbitro. Notaio: Giovanni di Castelrotto. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Romolo del fu d. Francesco Covella, cittadino di Trento, per autorità concessa dal d. Giacomo Roccabruna, capitano di castel Selva (S) (si limita a sottoscrivere), mm 125 b x 440 h Segnatura antica: 79; 14; IV, [24] Lingua: latino Note: Il documento riporta lo stesso atto delle pergamene n. 136 (segnatura 77) e n. 137 (segnatura 223) con varianti grammaticali. Segnatura: 79 136 Lodo arbitrale e terminazione 1584 aprile 22 - 1584 aprile 24 Pergamena, mm 225 (65) b x 550 (600) h Segnatura antica: 79; IV, 24 Lingua: latino Segnatura: 77 136.1 Lodo arbitrale 1584 aprile 22, Cirè Il d. Fortunato Madruzzo, signore e capitano della giurisdizione di Pergine, arbitro designato nella controversia esistente fra la comunità di Pergine da una parte e quella di Madrano dall'altra, relativamente al possesso della località Cirè, emette lodo arbitrale stabilendo che il suddetto territorio dalla via "imperialis" fino a Madrano in località "le Carrete" appartenga alla comunità di Madrano, che quello dalla suddetta via verso il Fersina appartenga a entrambe le suddette comunità e venga successivamente diviso mediante terminazione da effettuarsi a cura dello stesso arbitro. Notaio: Giovanni figlio del d. Giacomo di Castelrotto, cancelliere della giurisdizione di Pergine e Caldonazzo (si limita a sottoscrivere). originale [A] Note: 1. Cfr. pergamene n. 135 (segnatura 79) e n. 137 (segnatura 223) 136.2 Terminazione 1584 aprile 24, Cirè "al dosso alla Roda" Il d. Fortunato Madruzzo, signore e capitano del castello e della giurisdizione di Pergine, arbitro designato nella controversia esistente fra la comunità di Pergine da una parte e quella di Madrano dall'altra, relativamente al possesso della località Cirè, in esecuzione del lodo arbitrale emesso in data 1584 aprile 22 (1), esegue la termi56 nazione dei confini tra le suddette comunità nel suddetto territorio, mediante la collocazione di 3 cippi confinari. Notaio: Giovanni figlio del d. Giacomo di Castelrotto, cancelliere della giurisdizione di Pergine e Caldonazzo (si limita a sottoscrivere). originale [A] Note: 1. Cfr. pergamena n. 136.1 (segnatura 77). 137 Lodo arbitrale 1584 aprile 22, Cirè Il d. Fortunato Madruzzo, capitano della giurisdizione di Pergine, arbitro designato nella controversia esistente fra la comunità di Pergine da una parte e quella di Madrano dall'altra, relativamente al possesso della località Cirè, emette lodo arbitrale stabilendo che il suddetto territorio dalla via "imperialis" fino a Madrano in località "le Carrete" appartenga alla comunità di Madrano, che quello dalla suddetta via verso il Fersina appartenga a entrambe le suddette comunità e venga successivamente diviso mediante terminazione da effettuarsi a cura dello stesso arbitro. Notaio: Giovanni di Castelrotto. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Lazzaro del fu Francesco "Malvonus" da Levico, per autorità concessa dal d. Romolo Covella, vicario di Levico e Pergine (S) (si limita a sottoscrivere), mm 114 b x 460 h, composta da 2 pezzi Segnatura antica: 79; 25; IV, 24 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamene n. 135 (segnatura 79) e n. 136 (segnatura 77). Segnatura: 223 138 Convenzione 1584 agosto 25, Pergine, castello Alla presenza del d. Samuele "Seemon", capitano del castello di Pergine per il d. Fortunato Madruzzo, i rappresentanti delle gastaldie (1) della giurisdizione di Pergine si accordano per la divisione della località Cirè in 3 parti, spettanti rispettivamente alle gastaldie di Madrano e Vigalzano, alle gastaldie di Pergine, Susà, Castagné e Vignola e alle gastaldie di Viarago e Frassilongo. Notaio: Francesco del fu d. Andrea Rusca da Pergine, cancelliere di Pergine (si limita a sottoscrivere) e Ruggero del fu Giovanni Domenico Minati da Grigno (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 176 (135) b x 620 (480) h, composta da 2 pezzi Segnatura antica: 108 [depennato]; 80; IV, 25 Lingua: latino Segnatura: 78 139 Cessione 1584 agosto 29, Pergine Il d. Romolo Covella, vicario di Pergine e Caldonazzo, in esecuzione del testamento della fu d. Caterina Crivelli, sua defunta moglie, cede al d. Pietro Ognibeni, pievano della chiesa di S. Maria di Pergine, agente a nome dell'altare del Beato Giovanni Battista, istituito nella suddetta chiesa dai no57 bili Crivelli, i diritti su 2 affitti annui, rispettivamente uno di 3 staia di segale pagato da Cristoforo Zott abitante a Roveda, come da documento redatto dal notaio rogatario in data 1582 aprile 9, e uno di 1 staio di segale, pagato da Franesco "Pasotus" da Falesina, come da documento redatto dal notaio fu d. Andrea Guglielmi in data 1564 settembre 14. Notaio: Bartolomeo Pivio da Strigno del fu d. Battista. Pergamena, originale [A], mm 133 (117) b x 225 h Segnatura antica: 76; "chiesa"; (44); V, 44 Lingua: latino Segnatura: 119 140 Dazione in pagamento 1584 dicembre 29 (1), Pergine Il d. Martino del fu Giovanni Maria "Blanchetus" da Pergine cede a titolo di dazione in pagamento al d. Melchiorre del fu Antonio Malfer da Pergine, agente a nome di Giorgio "Ursius", massaro e sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, 2 affitti annui, rispettivamente uno di 5 staia di segale pagato da Cristiano Fruet da Vignola, abitante a Canezza, come da documento redatto dal notaio rogatario in data 1583 (2) dicembre 23 e uno di 2 staia di segale pagato dagli eredi del fu Domenico Bernabè da Frassilongo, per il valore di 42 fiorini, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, a saldo di un debito contratto dal suddetto Martino in occasione del mandato di sindaco e massaro della suddetta chiesa. Notaio: Francesco del fu d. Andrea Rusca da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 262 b x 275 h Segnatura antica: 14; "1584 chiesa (43)"; V, 43 Lingua: latino Note: 1. Potrebbe anche essere il 1583 (cfr. "anno a nativitate"), ma manca il giorno e non è perciò possibile il controllo. 2. Potrebbe anche essere il 1582 (cfr. "anno a nativitate"), ma manca il giorno e non è perciò possibile il controllo. Segnatura: 128 141 Lodo arbitrale 1585 agosto 3, Trento I dd. Francesco Particella e Giovanni Battista Busetti, giureconsulti e arbitri designati nella controversia esistente fra la comunità di Madrano da una parte e il sindaco del borgo di Pergine dall'altra, originata dal reperimento da parte degli uomini di Madrano di una sentenza dell'anno 1494 e dalla conseguente richiesta di annullamento del lodo arbitrale emesso dal d. Fortunato Madruzzo [nell'anno 1584] (1), relativamente al possesso della località Cirè, contesa fra le suddette parti, emettono lodo arbitrale (2), confermando la validità del suddetto lodo e respingendo l'istanza di annullamento. Notaio: Approvino del fu d. Stefano Approvini, già giurisperito e cittadino di Trento (si limita a sottoscrivere). 58 Pergamena, originale [A] (3), mm 223 b x 255 h Segnatura antica: 26; 81; "lettera P, n. 10"; IV, 26 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamene n. 135 (segnatura 79), n. 136 (segnatura 77) e n. 137 (segnatura 223). 2. L'atto viene definito "sententia", anche se si parla di "commissio" e "iudices commissarii". Segnatura: 63 142 Compravendita 1585 agosto 28, Pergine Ser Gaspare del fu Giacomo Bernabè da Viarago, agente a nome dei propri vicini e di quelli della gastaldia di Portolo e Canezza (eccettuato Giorgio Paoli che non diede il consenso), vende al d. Girolamo Guarienti da Seregnano, capitano di castel Malosco, un terreno "grezivus" sito nel territorio di Pergine in località Cirè, costituito da 5/6 della parte del suddetto Cirè spettante "pro indiviso" alle comunità di Viarago, Portolo, Canezza e Serso, per il prezzo di 442 ragnesi, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, e 2 lire e ½. Notaio: Romolo del fu d. Francesco Covella, cittadino di Trento (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 180 b x 365 h Segnatura antica: 102 [corretto su 82]; IV, 27 Lingua: latino Note: Il documento riporta lo stesso atto della pergamena n. 143 (segnatura 62). Segnatura: 61 143 Compravendita 1585 agosto 28, Pergine Ser Gaspare del fu Giacomo Bernabè da Viarago, agente a nome dei propri vicini e di quelli della gastaldia di Portolo e Canezza (eccettuato Giorgio Paoli che non diede il consenso), vende al d. Girolamo Guarienti da Seregnano, capitano di castel Malosco, un terreno "grezivus" sito nel territorio di Pergine in località Cirè, costituito da 5/6 della parte del suddetto Cirè spettante "pro indiviso" alle comunità di Viarago, Portolo, Canezza e Serso, per il prezzo di 442 ragnesi, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, e 2 lire e ½. Notaio: Romolo del fu d. Francesco Covella, cittadino di Trento (si limita a sottoscrivere) Pergamena, originale [A] (1), mm 273 b x 238 h Segnatura antica: 76 [depennato]; 82; IV, 27 Lingua: latino Note: Il documento riporta lo stesso atto della pergamena n. 142 (segnatura 61). Segnatura: 62 144 Dazione in pagamento 1585 settembre 17, Pergine 59 Il d. Pietro del fu d. Giovanni "Bonus" Zambaiti da Pergine cede a titolo di dazione in pagamento al "magister" Giorgio "Sartor" del fu "magister" Giovanni "de Textoribus" da Pergine, massaro e sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, un affitto annuo perpetuo di 4 congi di vino "brascatum", pagato da "Zanotus" Pocher da Castagné, come appare nel documento rogato dal d. Giovanni Battista Dorigato in data 1574 marzo 11, per il valore di 25 fiorini, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, a saldo di un debito contratto dal suddetto Pietro in occasione del mandato di sindaco della suddetta chiesa. Notaio: Francesco del fu Andrea Rusca da Pergine, cancelliere di Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 140 b x 487 h Segnatura antica: 15; "chiesa 1585 (45)"; V, 45 Lingua: latino Segnatura: 129 145 Dazione in pagamento 1585 ottobre 3, Pergine Matteo del fu d. Giorgio Bruto da Pergine cede a titolo di dazione in pagamento al d. Martino "Blanchettus", sindaco della comunità di Pergine, e a 7 dei 12 consiglieri della suddetta comunità, 2 terreni arativi e vignati siti nel territorio di Pergine, di cui uno da 2 staia di sementi sito in località "a Via Longa", gravato da un canone annuo di 3 staia di frumento da versare alla d. Antonia detta "la Gebela", vedova del fu "magister" Bernardo Gentili da Trento, già abitante a Pergine, affrancabile per il prezzo di 22 fiorini, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, e 3 lire, e l'altro da 2 staia di sementi sito in località "a Via di Glesia" chiamato "il Campo del Savip", gravato da un canone annuo di ½ staio di frumento da versare al castello di Pergine e da un canone annuo corrispondente a ⅓ dei prodotti da versare all'ospedale di S. Spirito di Pergine, affrancabile per il prezzo di 50 fiorini, del suddetto valore, per il valore di 52 fiorini e 2 lire, essendo stata detratta dai 130 fiorini, stimati per i suddetti terreni dai dd. Giovanni Dalpiaz e Melchiorre Malfer, la somma di 77 fiorini e 3 lire calcolata per il pagamento dei suddetti canoni. Notaio: Francesco del fu d. Andrea Rusca da Pergine, cancelliere di Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 207 (195) b x 290 h Segnatura antica: 77; 38 (?); 83; IV, 36 Lingua: latino Segnatura: 52 146 Compravendita 1586 gennaio 11, Pergine 5 vicini di Susà e 2 di Canale, agenti a nome delle proprie comunità, vendono al d. Martino "Blanchetus", sindaco della comunità di Pergine, 3/5 del territorio sito in località Cirè, posseduto dalle comunità di Susà e Canale "pro indiviso" con le comunità di Roncogno e Costasavina, per il prezzo di 200 fiorini del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno. Notaio: Francesco del fu Andrea Rusca da Pergine, cancelliere di Pergine. Pergamena, originale [A] (1), mm 205 b x 300 h 60 Segnatura antica: 75 [depennato]; 76; 84; IV [28?] Lingua: latino Segnatura: 55 147 Dazione in pagamento 1586 gennaio 20, Pergine Il d. Giuseppe del fu d. Giovanni Romerio da Pergine cede a titolo di dazione in pagamento al "magister" Giorgio "Sarctor" del fu Giovanni "de Textoribus" da Pergine, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, un affitto annuo di 2 staia di segale e di 3 lire e 8 carantani di moneta meranese, pagato dagli eredi del fu Vito Coller da Frassilongo per un capitale di 26 fiorini, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, e 42 carantani di moneta meranese, a saldo di un debito contratto dal suddetto Giuseppe in occasione del mandato di sindaco della suddetta chiesa. Notaio: Francesco del fu d. Andrea Rusca da Pergine, cancelliere di Pergine. Pergamena, originale [A], mm 130 b x 470 h Segnatura antica: 6; "1586 chiesa (47) [depennato]"; V, 46 Lingua: latino Segnatura: 102 148 Immissione in possesso (?) 1586 gennaio 25, Pergine Il d. Martinus "Blanchetus", sindaco della comunità di Pergine, 7 dei 12 consiglieri della suddetta comunità, agenti anche a nome degli altri, e il d. Giorgio "Hinterholzer", "commissarius" della cappella, in conformità allo "ius patronatus" ad essi spettante, immettono il presbitero d. Giovanni Battista Romerio dal lago di Como in possesso della cappella di S. Antonio, sita nel cimitero parrocchiale, e della relativa canonica, sita a Pergine in località “Marcadel”. Notaio: Ruggero figlio del d. Giovanni Domenico Minati da Grigno, cancelliere e giudice ordinario a Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 130 b x 257 h Segnatura antica: 85; V, 87 Lingua: latino Segnatura: 147 149 Compravendita 1586 febbraio 4, Pergine, castello Ser Giorgio del fu Giovanni Paoli da Viarago retrovende al d. Martino "Blanchettus" da Pergine, sindaco della comunità di Pergine, la parte del Cirè venduta al suddetto Giorgio dalla comunità di Serso, come da documento redatto dal notaio rogatario in data 1585 settembre 6, per il prezzo di 88 fiorini, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, 2 lire e 6 carantani. Notaio: Francesco del fu d. Andrea Rusca da Pergine, cancelliere di Pergine (si limita a sottoscrivere). 61 Pergamena, originale [A], mm 227 b x 236 h Segnatura antica: 24; 73 [corretto su ?]; 86; IV Lingua: latino Segnatura: 60 150 Sentenza 1586 maggio 10, Trento Giovanni Battista Busetti da Rallo, "doctor utriusque iuris", consigliere di Fortunato Madruzzo, signore del castello di Pergine, e commissario nella causa esistente tra la comunità di Pergine da una parte e Antonio Facchini da Viarago dall'altra, relativamente alla località Cirè, emette sentenza, stabilendo che la comunità di Pergine abbia la precedenza nell'acquisto della parte del suddetto Cirè, già appartenente alla gastaldia di Frassilongo e Roveda. Notaio: Giovanni detto "a Malpherio". Pergamena, originale [A], mm 195 (180) b x 420 h Segnatura antica: 40; 87; IV, [30?] Lingua: latino Segnatura: 57 151 Compravendita 1586 maggio 16, Seregnano Il d. Girolamo Guarienti da Seregnano, capitano e signore di castel Malosco, vende al d. Antonio figlio del d. Michele Lehner, sindaco della comunità di Pergine, e al d. Giovanni Dalpiaz, consigliere della suddetta comunità, un terreno "grezivus" sito nel territorio di Pergine in località Cirè, costituito da 5/6 della parte comune del suddetto Cirè, precedentemente venduta al suddetto Girolamo da Gaspare Bernabè, agente a nome della gastaldia di Viarago, Portolo e Canezza, come da documento redatto dal notaio rogatario in data 1585 agosto 28, per il prezzo di 449 ragnesi, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, 3 lire e 1 carantano. Notaio: Romolo del fu d. Francesco Covella, cittadino di Trento (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 185 (160) b x 300 h Segnatura antica: 74 [depennato]; 88 [corretto su 17?]; IV, [29?] Lingua: latino Note: 1. 442 ragnesi e ½ come prezzo di vendita e 7 ragnesi e 7 carantani per spese sostenute dal venditore. Segnatura: 56 152 Compravendita 1586 giugno 16, Ischia Alcuni vicini di Ischia, agenti anche a nome dei vicini di Vignola e Falesina, vendono al d. Antonio figlio del d.Michele Lehner, sindaco della comunità di Pergine, la parte del Cirè spettante alla gastaldia di Ischia e di Vignola per il prezzo di 350 fiorini, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno. 62 Notaio: Francesco del fu d. Andrea Rusca da Pergine, cancelliere di Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 210 b x 280 h Segnatura antica: 95 [corretto su 70?]; IV, [32?] Lingua: latino Segnatura: 59 153 Compravendita 1586 giugno 23, Pergine In esecuzione della sentenza del d. Giovanni Battista Busetti, emessa nella controversia tra Antonio del fu Nicola Facchini da Viarago e la comunità di Pergine, originata dall'acquisto effettuato dal suddetto Antonio della parte del Cirè, spettante alle comunità di Frassilongo e Roveda, senza che la comunità di Pergine fosse avvertita preventivamente della vendita, secondo quanto stabilito nella convenzione stipulata fra le gastaldie per la divisione del Cirè (1), il suddetto Antonio vende al d. Michele Lehner, sindaco della comunità di Pergine, la suddetta parte del Cirè, per il prezzo di 224 fiorini del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, di cui 192 corrispondenti al prezzo di acquisto e il rimanente per la composizione effettuata. Notaio: Francesco del fu d. Andrea Rusca da Pergine, cancelliere di Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 220 b x 290 h Segnatura antica: 72 [corretto su 89]; IV, [31?] Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamene n. 138 (segnatura 78) e n. 150 (segnatura 57). Segnatura: 58 154 Compravendita 1586 luglio 12, Pergine Il d. Michele Lehner, sindaco della comunità di Pergine, e 4 dei 12 consiglieri della suddetta comunità, agenti anche a nome degli altri, vendono al d. Giovanni Giacomo "a Prato" da Pergine i terreni del Cirè, a loro venduti dalle comunità di Ischia, Susà e Canale, per il prezzo di 3.850 fiorini del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno. Notaio: Francesco del fu d. Andrea Rusca da Pergine, cancelliere di Pergine (si limita a sottoscrivere) Pergamena, originale [A], mm 273 b x 645 h Segnatura antica: 101 [depennato]; 91; IV, 33 Lingua: latino Segnatura: 200 155 Dazione in pagamento 63 1586 novembre 16, Pergine Il d. Francesco Rusca da Pergine, tutore di Cristoforo e Francesca del fu d. Gaspare Ferretti da Terlago, già abitante a Pergine, cede a titolo di dazione in pagamento al "magister" Giorgio Tessadri, sindaco e massaro della chiesa di S. Maria di Pergine i diritti su un affitto di 1 staio di "triticus" e 1 di segale, pagato da Odorico "a Sancta Catterina" di Castagné, per il valore di 13 ragnesi del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, e 1 lira di moneta meranese, a saldo di un debito contratto dal suddetto Gaspare in occasione del mandato di amministratore dell'altare di S. Antonio. Notaio: Ruggero figlio del d. Giovanni Domenico Minati (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 110 b x 330 h Segnatura antica: 68; 21; V, 47 Lingua: latino Segnatura: 115 156 Dazione in pagamento 1588 maggio 30, Pergine Previo decreto favorevole del d. Romolo Covella, vicario generale della giurisdizione di Pergine, e con il consenso di 4 vicini e parenti, la d. Dorotea moglie del fu d. Paolo "Afferle" da Pergine, tutrice dei propri figli Antonio e Andrea, cede a titolo di dazione in pagamento al d. Francesco Rusca, sindaco della comunità di Pergine, un edificio con stalla, sito a Pergine "penes Plateam Magnam", gravato da un affitto annuo perpetuo di ½ fiorino da versare al d. Giovanni Antonio Crivelli da Pergine, per il valore di 62 ragnesi del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, secondo la stima eseguita dai dd. Baldessare Hippoliti e Andrea Bizer, da cui vengono detratti 10 ragnesi per il suddetto affitto, a saldo di un debito di 52 ragnesi contratto dalla suddetta Dorotea nei confronti della suddetta comunità. Notaio: Andrea del fu d. Francesco Rusca da Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 202 b x 373 h Segnatura antica: 65 [depennato]; 92; IV, 37 Lingua: latino Segnatura: 51 157 Dazione in pagamento 1588 giugno 10, Pergine Il d. Giovanni Giacomo Minati, amministratore dei figli suoi e della fu d. Francesca, già moglie ed erede di Girolamo "Azzolinus" da Pergine, con il consenso del d. Francesco Rusca, sindaco della comunità di Pergine, e dei consiglieri della suddetta comunità, cede a titolo di dazione in pagamento al d. Odorico "Spor" da Pergine, sindaco della chiesa di di S. Maria di Pergine, i diritti su un affitto da 3 fiorini, pagato da Gaspare del fu *** Fruet da Vignola, abitante a Falesina, per un capitale di 50 fiorini, a saldo parziale di un debito di 80 ragnesi, contratto dal suddetto Girolamo nei confronti della suddetta chiesa. Notaio: Andrea Rusca. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Andrea del fu d. Orazio Leporini da Pergine (S) (si limita a sottoscrivere), mm 120 b x 306 h 64 Segnatura antica: 11; "chiesa 2"; V, 48 Lingua: latino Segnatura: 221 158 Costituzione di censo 1591 gennaio 4, Pergine Il d. Pietro del fu ser Giovanni "Bonus" Zambaiti da Bergamo, abitante a Pergine, con il consenso del d. Alberto Scutelli, sindaco della comunità di Pergine, e dei consiglieri della suddetta comunità, costituisce in favore di ser Leonardo del fu Melchiorre Vinciguerra, sindaco della fabbrica della chiesa di S. Maria di Pergine, un affitto annuo perpetuo di 5 congi di vino "brascatum", assicurato su una "clausura" arativa e vignata da 6 staia di sementi, sita nel territorio di Canale in località "a Cortelin", fatti salvi i diritti del castello di Pergine, detentore del relativo "dominium directum", per 30 ragnesi del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, a saldo di un debito contratto nei confronti della suddetta chiesa dal suddetto Pietro e da suo padre in occasione dei rispettivi mandati di sindaci, con possibilità di affrancazione dal suddetto affitto allo stesso prezzo. Notaio: Bartolomeo Pivio da Grigno, figlio del d. Battista (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 167 b x 290 h Segnatura antica: 4; "chiesa (49)"; V, 49 Lingua: latino Segnatura: 131 159 Costituzione di censo 1591 gennaio 30, Pergine Marco del fu Domenico Oss da Roveda, abitante a Vignola, costituisce in favore di Leonardo Vinciguerra da Pergine, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, un affitto annuo perpetuo di 5 staia di segale, assicurato su un vigneto da 7 opere e da 3 staia di sementi, sito nel territorio di Serso in località "alla Regula Granda di Serso", per 30 ragnesi del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, con possibilità di affrancazione dal suddetto affitto allo stesso prezzo. Notaio: Matteo del fu d. Giorgio "Hoffbergher" da Borgo, cancelliere di Pergine e vicario di Caldonazzo (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 177 b x 465 h Segnatura antica: 41; "chiesa (50)"; V, 50 Lingua: latino Segnatura: 125 160 Costituzione di censo 1592 maggio 30, Pergine Matteo del fu Pietro Toldo da Castagné, tutore dei fratelli Antonio e Maria del fu Simone Frizzi da Castagné, come da documento di tutela redatto dal d. Andrea Rusca nel 1589, costituisce in favore del d. Bartolomeo "Besenella" da Pergine, sindaco della fabbrica della chiesa di S. Maria di Pergine, un affitto annuo di 5 staia di segale, assicurato su un bosco da 8 plodi, sito sul monte di Castagné in località "in mansu dicto de Tholdo", per 30 ragnesi del valore di 5 lire di moneta meranese 65 ciascuno, e 9 grossi, con possibilità di affrancazione dal suddetto affitto. Notaio: Matteo del fu d. Giorgio "Hoffpergher" da Borgo, cancelliere di Pergine e vicario della giurisdizione di Levico e Caldonazzo (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 170 b x 370 h Segnatura antica: 58; (52); V, 52 Lingua: latino Segnatura: 124 161 Costituzione di censo 1592 maggio 30, Pergine Antonio del fu Lazzaro Frizzi da Castagné, tutore di Giacomo, Valentino, Melchiorre e Maria, suoi fratelli, come da documento di tutela rogato dal notaio Riggero Minati, costituisce in favore del d. Bartolomeo "Besenella" da Pergine, sindaco della chiesa parrocchiale di S. Maria di Pergine, un affitto perpetuo da 3 staia di frumento, assicurato su un bosco da 5 plodi, sito sul monte di Castagné, in località "Oachech", per 21 ragnesi del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, e 3 lire, a saldo di un debito contratto dal suddetto Antonio nei confronti della fabbrica della suddetta chiesa. Notaio: Matteo del fu d. Giorgio "Hoffpergher" da Borgo, cancelliere di Pergine e vicario della giurisdizione di Caldonazzo (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 170 b x 405 h Segnatura antica: 5; "1592 chiesa (53)"; V, 53 Lingua: latino Segnatura: 121 162 Dazione in pagamento 1592 maggio 30, Pergine La d. Ursula del fu Giovanni Donadi da Serso, moglie di Giorgio del fu "magister" Cristoforo Coller da Pergine, agente a nome del marito assente, cede a titolo di dazione in pagamento al d. Bartolomeo "Besenella" da Pergine, sindaco della fabbrica della chiesa parrocchiale di S. Maria di Pergine, i diritti su un affitto annuo perpetuo da 1 staio di segale, pagato dai fratelli Angelo e Tommaso del fu Giacomo Coller da Frassilongo, assicurato su un campo da 5 staia di sementi, sito "in Collerhof zum Florian", come da documento rogato dal d. Giovanni Antonio Dorigato in data 1552 aprile 5, per il valore di 6 ragnesi di denari meranesi, a saldo di un debito contratto dal suddetto fu Cristoforo in occasione del mandato di sindaco della suddetta chiesa. Notaio: Matteo del fu d. Giorgio "Hoffpergher" da Borgo, cancelliere di Pergine e vicario della giurisdizione di Caldonazzo. Pergamena, originale [A], mm 168 b x 350 h Segnatura antica: 67; "chiesa (51)"; V, 51 Lingua: latino Segnatura: 130 163 66 Costituzione di censo 1592 luglio 2, Pergine Giovanni del fu Michele "Saltor" da Castagné costituisce in favore del d. Bartolomeo "Besenella" da Pergine, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, un affitto annuo perpetuo di 3 staia di segale, assicurato su un vigneto da 2 opere sito nel territorio di Castagné, in località "in la Regula subtus Viam", per un valore di 18 fiorini del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, a saldo di un debito contratto dal suddetto Giovanni nei confronti del suddetto Bartolomeo per l'acquisto del suddetto vigneto, come da documento redatto dal notaio rogatario nella stessa data. Notaio: Simone del fu d. Giorgio Rubini, già notaio da Tesino, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 142 b x 290 h Segnatura antica: 7; "chiesa 1592 (54)"; V, 54 Lingua: latino Segnatura: 118 164 Dazione in pagamento 1593 gennaio 16, Pergine Il d. Leonardo del fu Melchiorre Vinciguerra da Pergine, cede a titolo di dazione in pagamento al d. Bartolomeo "Besenella", sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, i diritti su un un affitto perpetuo di 3 fiorini di moneta meranese, pagato da Lorenzo del fu Pietro del fu Lorenzo Valgoi originario della Valcamonica, abitante a Castagné, come da documento rogato dal notaio d. Ruggero Minati, per il valore di 60 fiorini del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, a saldo di un debito contratto dal suddetto Leonardo in occasione del mandato di sindaco della suddetta chiesa. Notaio: Simone del fu d. Giorgio Rubini, già notaio da Tesino, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 130 b x 252 h Segnatura antica: 10; 527; 1593 (35); V, 55 Lingua: latino Segnatura: 106 165 Affrancazione da censo 1595 aprile 14, Pergine Il d. Francesco del fu d. Sebastiano Heberle da Pergine, procuratore di Leonardo Lorenzi, abitante a Casalino, con il consenso del d. Michele Lehner, sindaco della comunità di Pergine, versa al d. Federico Guglielmi da Tesino, abitante a Pergine, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, la somma di 18 fiorini di denari meranesi, a titolo di affrancazione da un affitto annuo di 1 staio di frumento dovuto alla suddetta chiesa, già oggetto di controversia fra le due parti. Notaio: Andrea del fu Orazio Leporini da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 235 b x 210 h Segnatura antica: 73; 1595 (57); V, 57 Lingua: latino 67 Segnatura: 120 166 Compravendita 1595 aprile 14, Pergine Il d. Pietro del fu d. Cristoforo Puller da Pergine, con il consenso del d. Michele Lehner, sindaco della comunità di Pergine, vende al d. Giovanni Giacomo del fu d. Federico Guglielmi, sindaco della chiesa parrocchiale di S. Maria di Pergine, i diritti su un affitto di 3 congi di "brascatum" bianco, pagato dagli eredi del fu Gherardo Fontanari da Serso, per un capitale di 18 fiorini meranesi, assicurato su un terreno "clausurivus" da 2 staia e ½ di sementi, con 3 filari di viti, sito nel territorio di Serso, in località "a Costa", come da documento rogato dal d. Giovanni Battista Dorigato in data 1570 aprile 15, per il prezzo di 18 fiorini di denari meranesi. Notaio: Andrea figlio di Orazio Leporini da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 172 (135) b x 223 Segnatura antica: 8; "1595 chiesa 156"; V, 56 Lingua: latino Segnatura: 108 167 Sentenze 1595 settembre 6 - 1597 febbraio 5, Trento Pergamena, mm 220 b x 610 h Segnatura antica: [n. cancellato]; 93; "lettera S n. 16 [depennato] 36"; III, 43 Lingua: latino Segnatura: 31 167.1 Sentenza 1595 settembre 6, Trento Il d. Giovanni Battista Busetti, consigliere del vescovo di Trento, nella controversia esistente fra i dd. Gaspare Lehner e Pietro Puller, sindaci della comunità di Pergine da una parte, e il d. Girolamo Graziadei, procuratore delle gastaldie esteriori dall'altra, relativamente al possesso del bosco "Canzana", emette sentenza stabilendo che il suddetto bosco appartiene alla comunità di Pergine e che alle gastaldie sia riservato comunque il diritto di fare "vimenas sive virgas". Notaio: Giovanni Battista Busetti. copia autentica [B], redatta da Barnaba "Martius" figlio del d. Achille, cittadino di Trento (S) 167.2 Sentenza 1597 febbraio 5, Trento Il d. Francesco Particella, consigliere del vescovo di Trento, nella controversia esistente fra Francesco Carlin, Michele Stelzer, Pietro "della Gasparina sive Fontanarius", Lorenzo "Arnoldius", gastaldi delle gastaldie esteriori e il d. Antonio Iob, procuratore delle suddette gastaldie da una parte, e Gaspare Lehner, sindaco della comunità di Pergine dall'altra, relativamente al possesso del bosco "Canzana", emette sentenza in appello, confermando la sentenza precedente (1). Notaio: Francesco Particella copia autentica [B], redatta da Barnaba "Martius" figlio del d. Achille, cittadino di Trento (S) Note: 1. Cfr. pergamena n. 167.1 (segnatura 31). 68 168 Affrancazione da censo 1596 marzo 12, Pergine Il d. Antonio Ceschi da Borgo, agente anche a nome dei fratelli, affranca il d. Giuseppe Alberti, agente a nome della comunità di Pergine, da un affitto pagato per un capitale di 100 fiorini, costituito con documento rogato dal fu d. Andrea Guglielmi da Pergine in data 1588 maggio 2, ricevendo dal suddetto Giuseppe la somma di 100 fiorini, 28 lire e 8 carantani, comprensiva degli affitti dovuti e delle spese notarili. Notaio: Gaspare del fu d. Paolo Lehner, cancelliere della giurisdizione del castello di Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 165 b x 350 h Segnatura antica: 68 [depennato]; 94; IV, 38 Lingua: latino Segnatura: 50 169 Dazione in pagamento-Convenzione-Estinzione di debito 1598 marzo 6 Pergamena, mm 185 b x 1300 h, composta da 2 pezzi Segnatura antica: 8; 95; IV, 40 Lingua: latino Segnatura: 48 169.1 Dazione in pagamento 1598 marzo 6, Trento Il d. Giovanni Giacomo figlio del d. Giuseppe "a Prato" cede a titolo di dazione in pagamento al d. Martino "Blanchetus", sindaco maggiore, e ad altri 4 rappresentanti della comunità di Pergine, i diritti su un affitto di 250 fiorini complessivi, da pagare per i prossimi 6 anni da parte di Giovanni "Spelunca" e di Lorenzo "Francinus" da Drena, abitanti a Trento, nella misura rispettivamente di 120 e 130 fiorini, da versare il giorno di Natale, per la locazione temporanea di 2 terreni siti nel territorio di Trento, uno in località "in Briamasco" e l'altro "in Bolger", a saldo di un debito di 1250 fiorini contratto dal suddetto Giovanni Giacomo nei confronti della suddetta comunità in occasione dell'amministrazione della conduzione del frumento, come da documento rogato dal notaio d. Approvino Approvini in data febbraio 1598. Notaio: Giovanni Battista del fu d. Giacomo Antonio Colombini. originale [A] 169.2 Convenzione 1598 marzo 6, Trento Avendo la comunità di Pergine venduto al d. Giorgio Fugger alcuni affitti di frumento per 1210 fiorini, come da documento rogato dal notaio d. Stefano Dema, per saldare il debito contratto dal d. Giuseppe "a Prato" nei confronti dei fratelli Lorenzo e Aurelio Balter da Rovereto per il trasporto del grano, il d. Martino "Blanchetus" sindaco e i consoli della comunità di Pergine si impegnano a versare ai suddetti fratelli ogni anno per i prossimi 6 anni 250 ragnesi, del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, il giorno di Natale, mentre i suddetti fratelli promettono di versare a nome della suddetta comunità al suddetto Giorgio Fugger la somma di 165 ragnesi, 1 lira e 8 carantani, a titolo di interesse sul capitale, fino ad avvenuto saldo del debito. Notaio: Giovanni Battista del fu d. Giovanni Antonio Colombini, cittadino di Trento (si limita a sottoscrivere). originale [A] 69 169.3 Estinzione di debito 1598 marzo 6, Trento Il d. Martino "Blanchetus" sindaco e i consoli della comunità di Pergine, avendo venduto alcuni affitti al d. Giorgio Fugger, come da documento rogato dal notaio Stefano Dema, versano ai fratelli dd. Lorenzo e Aurelio Balter da Rovereto 1210 fiorini di moneta meranese, a saldo di un debito contratto dalla suddetta comunità per l'approvvigionamento del grano. Notaio: Giovanni Battista del fu d. Giovanni Antonio Colombini, cittadino di Trento (si limita a sottoscrivere). originale [A] 170 Affrancazione da debito 1598 luglio 11, Trento Il d. Aurelio Balter da Rovereto, agente anche a nome dei fratelli, affranca i dd. Pietro "Pigher" e Antonio Lehner da Pergine, consiglieri e procuratori della comunità di Pergine, dal debito di 6000 ragnesi del valore di 5 troni ciascuno, contratto per l'approvvigionamento e il trasporto del frumento, come da documento rogato in data 1596 settembre 30. Notaio: Stefano del fu d. Giuseppe Dema, cittadino di Trento (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 165 (145) b x 550 Segnatura antica: 3 [depennato]; 96; IV, 39 Lingua: latino Segnatura: 49 171 Compravendita e costituzione di censo 1599 febbraio 25, Pergine Il d. Bartolomeo Sanpaolo Schid[…] (1), tutore dei figli del fu Stefano "Bolinger" da Pergine, vende a Cristoforo del fu Francesco Laner da Pergine un campo arativo da 10 staia di sementi, sito nel territorio di Vigalzano in località "alle Giarolle alla via Paolina", per il prezzo di 160 ragnesi meranesi, per pagare i quali il suddetto Cristoforo costituisce in favore del suddetto Bartolomeo un affitto annuo di 26 staia e ½ di segale e di 21 "quadranti" meranesi, assicurato sul suddetto campo e su una casa sita a Pergine. Notaio: Bartolomeo Pivio da Strigno, figlio del fu Battista (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 195 b x 240 h Segnatura antica: 12; "chiesa (58)"; V, 58 Lingua: latino Note: 1. Lacuna dovuta a macchia di umidità. Segnatura: 126 172 Refuta 1599 aprile 27, Pergine Il d. Silvestro del fu d. Sebastiano Briani da Pergine refuta a Battista "Anzelotus" da Ischia, sindaco della fabbriceria della chiesa di S. Maria di Pergine, e al d. Leonardo Vinciguerra sindaco della comunità di Pergine, i diritti su una "clausura" da 7 staia di sementi sita nel territorio di Canale, in lo70 calità "apud Hos", gravata da un affitto affrancabile di 4 staia di frumento e 2 di segale, da versare alla chiesa di S. Maria di Pergine. Notaio: Pietro del fu d. Guglielmo Chiocco, cittadino veronese, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 115 b x 232 h Segnatura antica: 60; "chiesa (59)"; V, 59 Lingua: latino Segnatura: 132 173 Stima e pubblicazione di stima 1600 luglio 21 - 1600 luglio 22 Pergamena, mm 180 b x 315 h Segnatura antica: 50; "chiesa parrocchiale (60)"; V, 60 Lingua: latino Segnatura: 112 173.1 Stima 1600 luglio 21, Pergine Martin "Thoffillo", pittore da Trento e "Ionas" "Stuhomar", pittore abitante a "Roverè", eletti dalla comunità di Pergine e da Lorenzo "Fiorentino" da Borgo, pittore, per stimare la spesa sostenuta dal suddetto Lorenzo nel dipingere "le portelle osii quadri" dell'organo della chiesa di S. Maria di Pergine, stimano la suddetta opera per 200 scudi, del valore di 7 troni ciascuno. Notaio: Andrea figlio di Orazio Leporini. originale [A] 173.2 Pubblicazione di stima 1600 luglio 22, Pergine Il notaio rogatario, su richiesta di Andrea Bizer, sindaco e dai consiglieri della comunità di Pergine da una parte, e di Lorenzo "Fiorentino" da Borgo dall'altra, pubblica la stima eseguita dai pittori Martin "Thoffillo" e "Ionas" "Strhomar" relativamente all'opera del suddetto Lorenzo nel "dipinger le portelle e ponticello" dell'organo della chiesa di S.Maria di Pergine; il suddetto sindaco si impegna a pagare la somma stabilita, metà il 30 novembre, festa di S. Andrea, e metà il 23 aprile 1601, festa di S. Giorgio. Notaio: Andrea Leporini. originale [A] 174 Compromesso e lodo arbitrale 1600 settembre 6 - 1601 maggio 14 Pergamena, mm 238 b x 335 h Segnatura antica: 5; 100; IV, 60 Lingua: latino Segnatura: 47 174.1 71 Compromesso 1600 settembre 6, Pergine Il d. Andrea Bizer, sindaco della comunità di Pergine, con il consenso dei 12 consiglieri della suddetta comunità da una parte, e il d. Martino "Blanchetus" da Pergine dall'altra, compromettono al d. Andrea Rusca vicario di Pergine e a Matteo "Hoffpergher", vicario di Levico e Caldonazzo, la soluzione della controversia esistente fra le suddette parti, relativamente al pagamento dell'affitto del macello per 3 anni di locazione, originata dal rifiuto del sudetto Martino di conformarsi alla transazione fra le due parti, stipulata dal d. Giovanni Giacomo "a Prato". Notaio: Andrea figlio del d. Orazio Leporini da Pergine (si limita a sottoscrivere). originale [A] 174.2 Lodo arbitrale 1601 maggio 14, Pergine Il d. Andrea Rusca, arbitro designato nella controversia esistente fra il d. Andrea Bizer, sindaco della comunità di Pergine da una parte, e il d. Martino "Blanchetus" da Pergine dall'altra, originata dal rifiuto di quest'ultimo di pagare un affitto annuo di 100 fiorini per la locazione del macello negli anni 1597-1599, come convenuto nella transazione fra le due parti, stipulata dal d. Giovanni Giacomo "a Prato", emette lodo arbitrale stabilendo che il suddetto Martino debba pagare alla comunità un affitto di 75 ragnesi per il primo anno e di 80 ragnesi per ciascuno dei 2 anni successivi. Notaio: Andrea figlio del d. Orazio Leporini da Pergine (si limita a sottoscrivere). originale [A] 175 Compravendita 1601 aprile 25, Serso Giovanni Battista del fu Lorenzo "Stauder" da Pergine vende a "Iorius" del fu Nicola Roat da Vignola una casa con orto e prato sita sopra il borgo di Pergine e un campo da 5 staia di sementi sito nel territorio di Pergine in località "in Zeneure", gravato da 3 affitti annui, rispettivamente di ½ staio di fave e di 14 carantani da versare al castello di Pergine, e di ¼ di galletta di olio da versare alla chiesa di S. Maria di Pergine, per il prezzo di 825 fiorini di denari meranesi, secondo la stima eseguita dal d. Pietro Fontanari da Serso e da "Thomeus" da Valderban, in particolare 100 fiorini per il campo e 725 per la casa; da questo prezzo vengono detratti 540 fiorini, equivalenti a due affitti perpetui pagati dal suddetto Giovanni Battista per due capitali di 500 e di 40 fiorini, che il suddetto "Iorius" si impegna a versare rispettivamente a ser Andrea del fu Domenico "de Paulis" da Cadine, tutore della propria nipote Giovanna, figlia della sorella fu d. Biagia, nella misura di 500 fiorini e ad Antonio "Reversus" da Vezzano nella misura di 40 fiorini. Notaio: Federico del fu d. Giovanni Alberti d'Enno, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A] (1), mm 155 b x 490 h Segnatura antica: 66 [depennato]; "chiesa parrocchiale num. 6"; V, 61 Lingua: latino Segnatura: 107 176 Permuta con conguaglio 1602 settembre 27, Pergine Il d. Baldessare Hippoliti, sindaco della comunità di Pergine, con il consenso dei 12 consiglieri della suddetta comunità, permuta con il d. Giovanni Antonio del fu d. Giuseppe Romerio da Pergine 3 terreni siti nel territorio di Pergine, rispettivamente un campo da 8 staia di sementi con un "grezium" da 3 staia, sito in località "a Valderbano", un bosco da 1 plodio con una "frata" da ½ staio di sementi, sito "subtus domos Valderbani", e un campo da 1 quarta di sementi sito in località "in Zi72 neure", stimati rispettivamente per il valore di 160, 160 e 6 ragnesi e gravati da una colletta rispettivamente di 18, 12 e 6 carantani, in cambio di 4 affitti annui affrancabili, specificatamente un affitto di 11 staia e 1 quarta di segale pagato da Giovanni del fu "Fait" Amech da Frassilongo per un capitale di 67 ragnesi e ½, un affitto di 3 staia e ½ di segale pagato da Andrea Holzer da Frassilongo per un capitale di 21 ragnesi, precedentemente pagato dagli eredi del fu Angelo Coller, un affitto di 5 staia di segale pagato da Baldessare Oss da Roveda per un capitale 36 ragnesi, un affitto di 2 staia di frumento pagato da Pietro Facchini da Viarago per un capitale di 14 ragnesi e 2 lire, e per il prezzo di 2 ragnesi e 54 denari (?) a titolo di conguaglio, che il suddetto Giovanni Antonio dichiara di aver ricevuto dalla controparte. Notaio: Andrea figlio del d. Orazio Leporini, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 252 b x 373 h Segnatura antica: 66; III, 45 Lingua: latino Segnatura: 30 177 Compravendita 1603 aprile 8, Pergine Giorgio del fu Nicola Roat dal monte di Vignola vende a Bartolomeo "Cavollius", pievano di Pergine, una casa in legno e mura con un orto da 1 staio di sementi e un prato da 3 opere e ½, sita nel territorio di Pergine, in località "alle Giare appresso la Sega", gravata da due affitti annui, rispettivamente di 14 carantani da versare al castello di Pergine, e di 1 quarta di galletta di olio da versare alla chiesa di S. Maria di Pergine, per il prezzo di 700 fiorini di moneta meranese del valore di 5 lire ciascuno, secondo la stima eseguita da Pietro "Garoltus" e dal notaio rogatario, da cui vengono detratti 658 fiorini e 2 lire a saldo di alcuni debiti contratti dal suddetto Giorgio. Notaio: Andrea del fu d. Francesco Rusca, vicario di Pergine. Pergamena, originale [A], mm 190 b x 320 h Segnatura antica: 20; (62); V, 62 Lingua: latino Segnatura: 219 178 Compravendita 1604 giugno 22, Caldonazzo Il d. Osvaldo del fu Osvaldo Trapp, signore dei castelli di Beseno, Coira, Caldonazzo e Campo, agente anche a nome dei fratelli Giovanni, Ferdinando ed Ernesto, vende al d. Michele Gentili, sindaco maggiore della comunità di Pergine, agente a nome delle 2 gastaldie di Pergine, e al d. Lazzaro Matteoni, cancelliere di Caldonazzo, agente a nome delle comunità di Levico e Selva, una strada "per montem Paludis", limitatamente al tratto esistente nella giurisdizione delle suddette comunità, con divieto di transito per gli uomini delle gastaldie esteriori, per il prezzo di 300 ragnesi del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, da cui vengono detratti 100 fiorini già versati al d. Ferdinando Trapp, come da documento rogato dal d. Andrea Rusca in data 1604 marzo 18 (1). Notaio: Matteo del fu d. Giorgio "Hoffpergher" da Borgo, cancelliere di Pergine e vicario della giurisdizione di Caldonazzo. 73 Pergamena, originale [A], mm 295 b x 550 h Segnatura antica: 121 (?); 53; VI, 4 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena 154. Segnatura: 153 179 Sentenza 1604 ottobre 6, Trento, castello del Buonconsiglio Il dd. [Carlo Gaudenzio] Madruzzo, vescovo di Trento, per risolvere la controversia esistente fra i consoli della città di Trento da una parte, e gli uomini della comunità e della giurisdizione di Pergine dall'altra, relativamente alla via recentemente costruita in località "al Palù", emette sentenza, stabilendo che il comune di Trento non abbia il potere di impedire il transito nella suddetta via e che gli abitanti di Pergine non si servano della suddetta via per il trasporto verso nord dei vini proibiti in base alla transazione stipulata in data 1529 febbraio 17 sotto Ferdinando [I d'Asburgo, arciduca d'Austria e conte del Tirolo]. Pergamena, originale [A], mm 345 b x 240 h (plica 60 mm) SP Segnatura antica: 2; 73; "vini num. 65"; VIII, 10 Lingua: latino Segnatura: 160 180 Compromesso e lodo arbitrale 1607 ottobre 4 (con inserto del 1605 febbraio 26), Pergine Ser Antonio del fu ser Nicola Fontanari e Giovanni Luchi, sindaci e procuratori della comunità di Serso, come da documento sotto riportato (1) da una parte, e il d. Antonio Romerio, sindaco della comunità di Pergine e 8 consiglieri della suddetta comunità dall'altra, compromettono al d. Pietro Girardi, prefetto di Pergine, la definizione della controversia esistente fra loro relativamente al possesso di alcuni pascoli e terreni "glarivi", siti nel territorio di Serso, in località "alle Giare"; il suddetto Pietro emette quindi lodo arbitrale, indicando precisamente i confini tra le suddette comunità nei suddetti terreni. Notaio: Silvestro figlio del d. Giovanni Ropele da Strigno, cancelliere di Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 395 b x 680 h Segnatura antica: 109 [corretto su 31?]; "Beni Comuni n. 117"; III, 71 Lingua: latino Note: 1. Inserto [B] Segnatura: 28 180.1 Procura 1625 febbraio 26, Serso I vicini della comunità di Serso, riuniti in pubblica regola, nominano loro procuratori ser Antonio del fu Nicola Fontanari e Giovanni figlio del fu Antonio Luchi. 74 Notaio: Federico Alberti abitante a Pergine. inserto [B], redatto da Silvestro figlio del d. Giovanni Ropele da Strigno, cancelliere di Pergine 181 Quietanza 1608 marzo 8, Pergine Il d. Matteo "Hoffpergher" da Pergine rilascia quietanza al d. Giovanni Antonio Romerio, sindaco della comunità di Pergine, agente anche a nome dei consiglieri, per la somma di 111 fiorini del valore di 5 lire di moneta meranese ciascuno, a lui dovuti dalla suddetta comunità per l'acquisto di una strada "per montem Paludis", come concordato fra le parti con apposita convenzione rogata dai dd. Andrea Leporini e Bartolomeo Pivio, arbitri designati (1). Notaio: Andrea del fu d. Francesco Rusca. Pergamena, originale [A], mm 182 b x 219 (197) h Segnatura antica: 107; 64; V, 5 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena n. 178 (segnatura 153). Segnatura: 154 182 Testamento 1611 febbraio 15, Trento Il d. Andrea del fu d. Simone Bizer da Pergine dispone il suo testamento, lasciando tra le altre volontà alla chiesa di S. Vigilio a Trento e alla chiesa di S. Maria a Pergine ½ galletta di olio per ciascuna, ratificando la donazione all'ospedale di S. Spirito di Pergine di una "clausura" detta "alla Via Longa", nominando suo erede universale il figlio Gaspare e stabilendo che nel caso che questi o gli altri eredi designati in subordine muoiano prima o senza eredi, i suoi beni spettino alla comunità di Pergine, con l'obbligo di istituire un Monte di Pietà e di celebrare ogni settimana una messa in suffragio della sua anima. Notaio: Barnaba "Mantius" (si limita a sottoscrivere). Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Giovanni Battista "Benedictus", mm 210 b x 530 (550) h Segnatura antica: 5; 61; "monte Santo n. 4"; IX, 2 Lingua: latino Segnatura: 161 183 Convenzione 1611 marzo 9, Pergine Il d. Giovanni Giacomo Crivelli, sindaco della comunità di Pergine e 4 dei 12 consiglieri da una parte, e il d. Ivano Antonio Romerio, agente anche a nome dei fratelli, dall'altra, per risolvere la controversia fra loro esistente, originata dalla permuta effettuata in data 1602 settembre 27 (1), stipulano una convenzione, stabilendo che la suddetta comunità restituisca al suddetto Ivano Antonio i diritti sull'affitto pagato da Bartolomeo Oss da Roveda su un capitale di 36 ragnesi, risultato inesigibile a causa della mancanza del relativo documento di costituzione di censo, ricevendo dalla controparte a titolo di dazione in pagamento i diritti su un affitto pagato dagli eredi di Simone Baitella 75 da Madrano, su un capitale di 25 ragnesi al tasso del 5%, come da documento rogato dal d. Giovanni Battista Dorigato in data 1548 febbraio 29. Notaio: Andrea del fu d. Orazio Leporini (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 200 b x 412 h Segnatura antica: 70; III, 116 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena n. 176 (segnatura 30). Segnatura: 29 184 Quietanza 1612 gennaio 14, Pergine Michele del fu "Vetor" Vettori da Sover, agente anche a nome di Giacomo "de Salvadore" e Leonardo Bazzanella entrambi da Sover, tutti "maestri delle arche", rilascia quietanza al d. Felice Alberti, sindaco della comunità di Pergine, per la somma di 66 ragnesi, a titolo di pagamento per la costruzione delle arcate "sopra il ponte della rosta della Fersina", come da precedente convenzione. Notaio: Federico del fu d. Giovanni Alberti d'Enno, abitante a Pergine. Pergamena, originale [A], mm 170 (145) b x 360 h Segnatura antica: 55; VII, 25 Lingua: latino e volgare Segnatura: 159 185 Compromesso 1612 gennaio 14, Pergine Il d. Felice Alberti, sindaco della comunità di Pergine e 7 consiglieri della suddetta comunità da una parte, e ser Michele Conci da Nogaré e Tommaso Bernabè da Viarago, sindaci e procuratori delle 7 gastaldie esteriori (Serso, Viarago, Susà, Castagné, Vignola, Madrano e Frassilongo), come da procura rogata dal d. Silvestro Ropele, cancelliere di Pergine, dall'altra, stipulano una convenzione, compromettendo la definizione di eventuali controversie fra le suddette parti ai dd. Pietro Alessandrini, cancelliere e consigliere di [Carlo Gaudenzio Madruzzo], vescovo di Trento, Malfatto Salvadori, commissario della giurisdizione di Pergine e Giovanni Paolo Girardi, luogotenente del castello di Pergine e, in caso di mancato accordo fra i suddetti due arbitri, al d. [Giovanni] Gaudenzio Madruzzo, signore del castello e della giurisdizione di Pergine. Notaio: Bernardo del fu d. Gabriele Chiocco, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 182 b x 388 h Segnatura antica: 11 [corretto su ?]; IV, 64 Lingua: latino Segnatura: 45 186 Convenzione 76 1612 maggio 10, Pergine Il d. Andrea Leporini, sindaco della comunità di Pergine e 7 consiglieri della suddetta comunità da una parte, e i gastaldi delle 7 gastaldie esteriori dall'altra, alla presenza di ser Michele Conci da Nogaré, Ambrogio Antoniolli da Susà e Tommaso Bernabè da Viarago, sindaci designati dalle 7 gastaldie esteriori, e grazie alla mediazione dei dd. Pietro Alessandrini "a Neustain", cancelliere del dd. Carlo [Gaudenzio] Madruzzo, vescovo di Trento, di Malfatto Salvadori da Riva, commissario della giurisdizione di Pergine, e Giovanni Paolo Girardi, arbitri designati per la definizione delle controversie fra le suddette parti, come da compromesso redatto dal notaio rogatario in data 1612 gennaio 14, stipulano una convenzione, redatta per una migliore comprensione in lingua volgare e articolata in 12 capitoli, per definire le controversie esistenti fra le suddette parti relativamente alla manutenzione del fiume Fersina "supra Pontem della Rostam" verso Canezza, alla scelta dei macellai, alla riscossione delle "steure" e alla riparazione dei danni causati da neve e torrenti in diversi luoghi della giurisdizione di Pergine, alla fornitura di legname concessa dalla comunità di Pergine per riparare le arcate lungo il Fersina. Notaio: Bernardo del fu d. Gabriele Chiocco veronese, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 280 b x 1230 h, composta da 2 pezzi Segnatura antica: "macello n. 1 e Fersina"; IV, 63 Lingua: latino Note: Il documento riporta lo stesso atto della pergamena n. 187 (segnatura 46). Segnatura: 214 186.1 Sentenza 1602 gennaio 15, [Pergine] Il d. Ferdinando "Anfertoller", capitano del castello di Pergine, sentito il parere del d. Giovanni Battista Busetti, [per risolvere la controversia esistente fra la comunità di Pergine e le 7 gastaldie esteriori relativamente alla scelta del "beccaro"], emette sentenza articolata in 4 punti. [Notaio: Bartolomeo Pivio]. inserto [B], redatto da Bernardo Chiocco (S) 186.2 Sentenza 1580 maggio 7, Pergine, castello Il d. Simone "Botsch", tutore dei dd. fratelli Firmian, signori del castello e della giurisdizione di Pergine, per definire la controversia esistente tra gli uomini di Canale da una parte e quelli di Susà dall'altra, relativamente alla manutenzione degli argini del rio "Merdarius", emette sentenza stabilendo che venga imposta una "colletta" sui possedimenti e sulle case site nella giurisdizione di Pergine, nel territorio compreso fra la "via de Gesia" di Susà, il paese di Canale, e il lago di S. Cristoforo, in misura proporzionale al rischio cui sono esposti i suddetti beni. Notaio: Giovanni Battista Dorigato. inserto [B], redatto da Bernardo Chiocco (S), sulla base di originale [A], redatto da Simone Rubini del fu d. Giorgio Rubini, notaio da Tesino, abitante a Pergine, per autorità concessa dal d. Romolo Covella, vicario di Pergine 186.3 Locazione 1601 aprile 7 [La comunità di Pergine] dà in locazione la "beccaria" a Michele Gentili, con specifica convenzione, di cui è riportato il capitolo n. 11. [Notaio: Andrea Leporini]. 77 inserto [B], redatto da Bernardo Chiocco (S) 187 Convenzione 1612 maggio 10, Pergine Il d. Andrea Leporini, sindaco della comunità di Pergine, e 7 consiglieri della suddetta comunità da una parte e i gastaldi delle 7 gastaldie esteriori dall'altra, alla presenza di ser Michele Conci da Nogaré, Ambrogio Antoniolli da Susà e Tommaso Bernabè da Viarago, sindaci designati dalle 7 gastaldie esteriori, e grazie alla mediazione dei dd. Pietro Alessandrini "a Neustain", cancelliere del d. Carlo [Gaudenzio] Madruzzo, vescovo di Trento, di Malfatto Salvadori da Riva, commissario della giurisdizione di Pergine, e Giovanni Paolo Girardi, arbitri designati per la definizione delle controversie fra le suddette parti, come da compromesso redatto dal notaio rogatario in data 1612 gennaio 14, stipulano una convenzione, redatta per una migliore comprensione in lingua volgare e articolata in 12 capitoli, per definire le controversie esistenti fra le suddette parti relativamente alla manutenzione del fiume Fersina "supra Pontem della Rostam" verso Canezza, alla scelta dei macellai, alla riscossione delle "steure" e alla riparazione dei danni causati da neve e torrenti in diversi luoghi della giurisdizione di Pergine, alla fornitura di legname concessa dalla comunità di Pergine per riparare le arcate lungo il Fersina. Notaio: Bernardo del fu d. Gabriele Chiocco veronese, abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Bartolomeo Pivio del fu d. Battista da Strigno, cancelliere di Pergine, per autorità concessa dal capitano del castello di Pergine (S), mm 240 b x 930 (102) h Segnatura antica: 75; 98; IV, 63 Lingua: latino e volgare Note: Il documento riporta lo stesso atto della pergamena n. 186 (segnatura 214). Segnatura: 46 187.1 Sentenza 1602 gennaio 15, [Pergine] Il d. Ferdinando "Anfertoller", capitano del castello di Pergine, sentito il parere del d. Giovanni Battista Busetti, [per risolvere la controversia esistente fra la comunità di Pergine e le 7 gastaldie esteriori relativamente alla scelta del "beccaro"], emette sentenza articolata in 4 punti. [Notaio: Bartolomeo Pivio]. inserto [B], redatto da Bernardo Chiocco (S) 187.2 Locazione 1601 aprile 7 [La comunità di Pergine] dà in locazione la "beccaria" a Michele Gentili, con specifica convenzione, di cui è riportato il capitolo n. 11. [Notaio: Andrea Leporini] inserto [B], redatto da Bernardo Chiocco (S) 187.3 Sentenza 1580 maggio 7, Pergine, castello Il d. Simone "Botsch", tutore dei dd. fratelli Firmian, signori del castello e della giurisdizione di Pergine, per definire la controversia esistente tra gli uomini di Canale da una parte e quelli di Susà dall'altra, relativamente alla manutenzione degli argini del rio "Merdarius", emette sentenza stabilendo che venga imposta una "colletta" sui possedimenti e sulle case site nella giurisdizione di Pergine, nel territorio compreso fra la "via de Gesia" 78 di Susà, il paese di Canale, e il lago di S. Cristoforo, in misura proporzionale al rischio cui sono esposti i suddetti beni. Notaio: Giovanni Battista Dorigato. inserto [B], redatto da Bernardo Chiocco (S), sulla base di originale [A], redatto da Simone Rubini del fu d. Giorgio Rubini, notaio da Tesino, abitante a Pergine, per autorità concessa dal d. Romolo Covella vicario di Pergine 188 Quietanza 1614 maggio 2, Trento La d. Caterina, vedova del fu d. Andrea Bizer da Pergine, ora moglie del d. Stefano Dema, notaio e cittadino di Trento, rilascia quietanza al d. Leonardo Vinciguerra, sindaco della comunità di Pergine, per la somma di 1000 ragnesi, di cui 750 del valore di 60 carantani ciascuno, ricevuti al momento e i rimanenti 250 da ritirare presso Agostino "de Crucifixis", mercante di Trento. Notaio: Bartolomeo Beltrami. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Giuseppe del fu d. Francesco Alessandrini Zello, cittadino di Trento, per autorità concessa da Francesco Pavarelli da Cremona, pretore di Trento (S), mm 163 b x 385 (435) h Segnatura antica: 39 [depennato]; "lettera II, n. 40"; IV, 65 Lingua: latino Segnatura: 43 189 Dazione in pagamento 1614 novembre 3, Pergine In esecuzione del testamento del fu d. Leonardo Vinciguerra da Pergine, redatto dal notaio rogatario in data 1614 agosto 1, il d. Vinciguerra del fu Leonardo cede a titolo di dazione in pagamento al d. Cristoforo Moar da Pergine, sindaco della chiesa parrocchiale di S. Maria di Pergine, i diritti su un affitto annuo di 5 lire pagato dalla d. Margherita vedova del fu Giuseppe "de Sardanea", abitante a Pergine per un capitale di 20 ragnesi e assicurato su una casa. Notaio: Andrea del fu Orazio Leporini da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 157 b x 220 h Segnatura antica: "chiesa 1641"; 3; V, 64 Lingua: latino Segnatura: 101 190 Locazione perpetua 1615 febbraio 16, Pergine Il d. Cristoforo Moar, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, alla presenza e con il consenso del d. Vinciguerra Vinciguerra, sindaco della comunità di Pergine e di 5 consiglieri, agenti anche a nome degli altri, dà in locazione al d. Domenico del fu Gaspare Bortolamedi da Roncogno un terreno arativo e vignato da 2 staia di sementi sito nel territorio di Roncogno per il canone annuo di 2 staia di segale e 1 staio di frumento. Notaio: Andrea del fu d. Orazio Leporini da Pergine (si limita a sottoscrivere). 79 Pergamena, originale [A], mm 165 b x 270 h Segnatura antica: 49; "chiesa 1615 (65)"; V, 65 Lingua: latino Segnatura: 109 191 Retrovendita 1616 marzo 10, Pergine Il d. Andrea Leporini retrovende al d. Giovanni Molinari, sindaco della comunità di Pergine, un prato da 3 opere sito nel territorio di Pergine in località "sotto la campagna di Zenouere alle Fornase detto il Pra del Tor", precedentemente impegnato al suddetto Andrea, come da documento rogato dal d. Andrea Rusca in data 1608 marzo 8, per il prezzo di 160 ragnesi, 12 lire e 4 carantani. Notaio: Giovanni Michele del fu d. Giuseppe Romerio. Pergamena, originale [A], mm 124 b x 215 h Segnatura antica: 63; IV, 71 Lingua: latino Segnatura: 44 192 Donazione 1616 ottobre 28, Pergine Ser Giacomo del fu Antonio Pompeati dona al d. Baldessare del fu Cristoforo Polacco, sindaco della fabbrica della chiesa di S. Maria di Pergine, i diritti su un affitto pagato da Gaspare del fu Giorgio Luchi da Serso per un capitale di 51 ragnesi, con l'obbligo di celebrare ogni anno 6 messe per l'anima del donatore e dei suoi parenti. Notaio: Andrea del fu Orazio Leporini da Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 125 b x 270 h Segnatura antica: 59; "chiesa (66)"; V, 69 Lingua: latino Segnatura: 116 193 Ridefinizione di prezzo ? 1621 gennaio 2, Pergine Il d. Simone "a Prato", sindaco della comunità di Pergine, con il consenso dei consiglieri della suddetta comunità, versa al d. Leonardo Vinciguerra da Pergine 6 ragnesi a titolo di riduzione del prezzo di una "clausura" da 2 staia di sementi, sita nel territorio di Pergine in località "a Via Longa", venduta dalla suddetta comunità al fu d. Martino "Blanchetus" e in seguito da questi al suddetto Leonardo, come libera e franca, ma gravata in realtà da un canone annuo di 2 quarte di miglio da versare alla chiesa di S. Maria di Pergine. Notaio: Nicola del fu Nicola Martini da Calliano. Pergamena, originale [A], mm 120 b x 150 h 80 Segnatura antica: 4; XVI, 33 Lingua: latino Segnatura: 174 194 Costituzione di censo 1621 febbraio 27, Pergine Cristoforo del fu Tommaso "a Murara de Puller" da Castagné costituisce in favore del d. Lorenzo Heberle, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, un affitto annuo di 10 staia di segale, assicurato su un campo arativo da 3 staia [di sementi], sopra la casa nel maso "Pulleri" a Castagné e su una "clausura" arativa con 2 filari di viti sita nello stesso maso, in località "alla Laita", per 60 ragnesi, del valore di 60 carantani ciascuno (?), con possibilità di affrancazione dal suddetto affitto allo stesso prezzo. Notaio: Nicola del fu d. Nicola Martini da Calliano, abitante a Pergine. Pergamena, originale [A], mm 140 b x 175 h Segnatura antica: 22; "chiesa 1621 (67)"; V, 67 Lingua: latino Segnatura: 110 195 Compromesso - Lodo arbitrale - Pagamento 1621 agosto 8 Pergamena, mm 195 b x 624 h Segnatura antica: 62; III, 75 Lingua: latino Segnatura: 27 195.1 Compromesso 1621 agosto 8, Pergine Cristoforo Moar, sindaco della comunità di Pergine, e 4 dei consiglieri della suddetta comunità, agenti anche a nome degli altri da una parte, e Simone Fruet, gastaldo di Vignola, Ischia e Falesina e altri vicini dall'altra, compromettono al d. Giovanni Paolo Girardi "de Castello", capitano del castello e della giurisdizione di Pergine e al notaio rogatario, la definizione della controversia esistente fra loro relativamente al taglio della legna in località "al Rastel alli Dossi supra Valderban". Notaio: Bartolomeo Pivio da Strigno del fu d. Battista (si limita a sottoscrivere). originale [A] 195.2 Lodo arbitrale 1622 maggio 28, Pergine, castello Il d. Giovanni Paolo Girardi "de Castello", capitano del castello e della giurisdizione di Pergine, arbitro designato nella controversia esistente fra la comunità di Pergine da una parte, e le comunità di Ischia, Vignola e Falesina dall'altra, relativamente al taglio della legna in località "al Rastel supra Dossios Valderbani", considerata la sentenza emessa al riguardo dal d. Alessandro Fopulo, consigliere di Trento, in data 1620 giugno 31 (1), emette lodo arbitrale, confermando la suddetta sentenza e stabilendo che la comunità di Pergine debba pagare alla controparte la somma di 45 ragnesi meranesi per le spese processuali sostenute. Notaio: Bartolomeo Pivio da Strigno del fu d. Battista (si limita a sottoscrivere). 81 originale [A] Note: 1. Sic 195.3 Pagamento 1622 maggio 29, Pergine Giuseppe Ghebel, sindaco della comunità di Pergine, versa ad Antonio Roat, gastaldo di Vignola, la somma di 45 ragnesi, in esecuzione del lodo arbitrale emesso dal d. Giovanni Paolo Girardi "de Castello", capitano del castello e della giurisdizione di Pergine, in data 1622 maggio 28. Notaio: Bartolomeo Pivio da Strigno del fu d. Battista (si limita a sottoscrivere). originale [A] 196 Convenzione 1624 agosto 3, Pergine, castello Nicolò Martini, sindaco della comunità di Pergine, alla presenza e con il consenso di 3 "assistenti" della comunità da una parte, e Giacomo Betti, sindaco di Tenna, 2 giurati e 1 vicino della stessa comunità dall'altra, per risolvere la controversia fra loro esistente, originata dal sequestro di alcuni capi di bestiame eseguito dai vicini di Pergine nel bosco della "Canzana" a danno dei vicini di Tenna, stipulano una convenzione, stabilendo che i vicini di Tenna debbano pascolare il loro bestiame in montagna, fatta salva la possibilità di pascolo nel mese di maggio, nei limiti fissati dalle antiche consuetudini. Notaio: Andrea Leporini (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 122 b x 215 h Segnatura antica: 32; III, 16 Lingua: volgare Segnatura: 26 197 Permuta 1626 gennaio 10, Pergine Il d. Gaspare Boniatti da Madrano, abitante a Pergine, sindaco della fabbrica della chiesa di S. Maria di Pergine, permuta con il d. Andrea Leporini, marito della d. Anna, vedova del fu d. Leonardo "Bolingherus" e sua erede, 3 affitti, rispettivamente uno di 5 lire pagato dai suddetti Andrea e Anna, per un capitale di 20 ragnesi assicurato su una "clausura" da 3 staia di sementi sita sotto Susà, in località "la Sexsara", uno di 7 staia e 1 quarta di segale pagato da Pietro Laner da Fierozzo per un capitale di 43 ragnesi e ½, uno di 6 staia di segale pagato dagli eredi del d. Vigilio Spitzer per un capitale di 36 ragnesi assicurato su una "clausura" di 4 staia di sementi sita in località "a Via de Carrezza" (1), in cambio di 3 affitti, rispettivamente uno di 5 lire, 3 carantani e 3 quadranti pagati da Stefano del fu Giacomo Pergher da Castagné per un capitale di 21 ragnesi e 1 lira, uno di 12 lire e ½ pagato da Andrea "de Blanchis" dalla Costa per un capitale di 50 ragnesi, uno di 14 lire pagato da Giovanni "Bolp", abitante a Pergine, per un capitale di 40 ragnesi. Notaio: Nicola del fu d. Antonio Lehner da Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 253 b x 660 h Segnatura antica: 13; "chiesa 1691"; V, 69 Lingua: latino Note: 82 1. Si tratta di 3 affitti richiesti dalla chiesa alla d. Anna e dalla stessa contestati: cfr inserto [B] Segnatura: 104 197.1 Decreto 1625 ottobre 28, Pergine Il "pieno consiglio" [della comunità di Pergine] decreta che per evitare controversie fra la chiesa di S. Maria di Pergine e il d. Andrea Leporini, relativamente ad alcuni affitti ingiustamente richiesti dalla suddetta chiesa alla d. Anna, moglie del suddetto Andrea, il suddetto Andrea permuti con la suddetta chiesa 3 affitti della suddetta Anna, ottendendo l'affrancazione della stessa da quelli contestati. Notaio: Nicola Lehner. inserto [B] 198 Privilegio 1627 luglio 9, Trento, castello del Buonconsiglio Carlo [Gaudenzio] Madruzzo, vescovo di Trento, su istanza di Carlo Fitzer, sindaco delle 2 gastaldie di Pergine e procuratore delle gastaldie di Castagné, Susà, Madrano, Viarago, Frassilongo, Ischia, dispone che le vendite e le ipoteche di beni immobili siti nella giurisdizione di Pergine, eccettuate le case con orti e giardini di pertinenza, siano soggette a diritto di prelazione da parte dei parenti dell'alienante e, in subordine, dei vicini della giurisdizione, a pena della nullità dell'atto. Pergamena, originale [A], mm 620 b x 290 h (plica mm 45) SI Segnatura antica: 2; XIII, 72 Lingua: latino Segnatura: 187 199 Compravendita 1632 ottobre 31, Pergine Il d. Giuseppe Ghebel, sindaco della comunità di Pergine, alla presenza e con il consenso di 2 dei 12 consiglieri, agenti anche a nome degli altri, vende al d. Nicola "senex", cancelliere di Pergine, un terreno prativo, paludivo e "grezivus" da 4 opere, sito nel territorio di Pergine, per il prezzo di 200 ragnesi meranesi, che serviranno a saldare un debito contratto dalla suddetta comunità nei confronti del d. Felice Alberti, consigliere del dd. [Carlo Emanuele Madruzzo] vescovo di Trento, in occasione della pestilenza. Notaio: Giovanni Abbondio del fu d. Bartolomeo Crotti da Sparso (Valtellina), abitante a Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 180 (160) b x 266 h Segnatura antica: 11 [corretto su ? : 4]; 1; XVI, 10 Lingua: latino Segnatura: 175 200 Compromesso 1633 marzo 29, Pergine Il d. Nicola Martini, sindaco della comunità di Pergine, e il d. Giuseppe Ghebel, uno dei consiglieri 83 della suddetta comunità, agente anche a nome degli altri da una parte, Giovanni Anderle gastaldo, Matteo Motter "sindicatus" e 3 giurati della gastaldia di Vignola dall'altra, compromettono al d. Felice Alberti, capitano del castello di Pergine, la definizione della controversia esistente fra le suddette parti, originata dall'appello presentato al Consiglio [Aulico] di Trento contro la sentenza emessa dal prefetto del castello di Pergine, come da documento rogato dal d. Nicola Lehner, cancelliere di Pergine. Notaio: Angelo del fu d. Andrea Ghebel da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 107 b x 405 h Segnatura antica: 21; III, 77 Lingua: latino Segnatura: 25 201 Retrovendita 1634 maggio 31, Pergine Il d. Nicola Lehner, cancelliere di Pergine, retrovende al d. Pietro "de Molitoribus" da Pergine, sindaco della comunità di Pergine, un terreno prativo, paludivo e "grezivus" da 4 opere sito nel territorio di Pergine, in località "alle Fornas", venduto in data 1632 maggio 31 dalla suddetta comunità al suddetto Nicola (1) con possibilità di riacquisto, per il prezzo di 200 ragnesi. Notaio: Giovanni Abbondio del fu d. Bartolomeo Crotti da Sparso (Valtellina). Pergamena, originale [A], mm 105 b x 130 h Segnatura antica: 10 [corretto su … : 4]; 1; IV, 75 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena n. 199 (segnatura 175). Segnatura: 42 202 Decreto 1634 dicembre 15, [Trento], "in Consiglio" Carlo Emanuele Madruzzo, [vescovo eletto e] principe di Trento, decreta che, in deroga al decreto di espulsione degli ebrei dalla giurisdizione di Pergine, Emanuele Montalbotto, titolare della condotta della miniera di vetriolo, possa continuare a risiedere nella suddetta giurisdizione fino al 1641, data di scadenza del contratto di locazione, senza ulteriori possibilità di proroga. Pergamena, originale [A], mm 480 b x 295 h (plica 25 mm) SP Segnatura antica: 44 [corretto su 135]; XI, 11 Lingua: volgare Segnatura: 151 203 Testamento 1638 luglio 5, Pergine Ser Giacomo del fu ser Martino "Meneguzius" da Tesino, abitante a Pergine, dispone il suo testa84 mento, lasciando tra le altre volontà alla chiesa di S. Maria di Pergine i diritti su un affitto perpetuo affrancabile, pagato da Giovanni del fu ser Biagio Fontanari da Serso, per un capitale di 114 ragnesi, con l'obbligo di far celebrare una messa ogni anno per l'anima del testatore e dei suoi parenti; una galletta di olio alla "Scola Disciplinorum" di Pergine. Nomina sua erede universale la d. Dorotea, sua moglie. Notaio: Giovanni Abbondio del fu d. Bartolomeo Crotti da Sparso (Valtellina), abitante a Pergine. Pergamena, originale [A], mm 123 b x 380 h Segnatura antica: 87; "chiesa (70)"; V, 70 Lingua: latino Segnatura: 111 204 Modifica di costituzione di censo 1643 ottobre 20, Pergine Bartolomeo del fu Giorgio Slomp da Susà, avendo già a suo tempo costituito in favore della chiesa di S. Maria di Pergine un affitto annuo su un capitale di 24 ragnesi e ½, assicurato sui beni siti nel maso "Steffani" nelle pertinenze di S. Orsola, in seguito ceduti dal suddetto Bartolomeo ed essendosi persi i documenti relativi a causa di un incendio nella chiesa, dà in obbligazione al d. Francesco Rusca, sindaco della suddetta chiesa, per il suddetto capitale, un orto da 1 quarta e ½ sito a Susà, a lui recentemente venduto da Antonio Pedrotti e da Barbara sua moglie, come da documento redatto dal notaio rogatario. Notaio: Nicola Martini. Pergamena, originale [A], mm 153 b x 162 h Segnatura antica: 23; "chiesa 1643 (71)"; V, 71 Lingua: latino Segnatura: 113 205 Indulgenza 1649 novembre 10 Il d. Simeone Divnic, vescovo di Feltre, in occasione della visita pastorale, consacra gli altari di S. Maria e del S. Crocifisso nella chiesa di S. Maria di Pergine, nonché la "capsula plumbea" contenente le reliquie di S. Cristoforo e altri santi, concedendo 40 giorni di indulgenza per la visita ai suddetti altari. Notaio: Michele "Tisotus", notaio della curia episcopale di Feltre (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 255 b x 260 h Segnatura antica: 68 [depennato]; "chiesa parochiale num. 246"; (72); V, 72 Lingua: latino Segnatura: 114 206 Affrancazione da censo 1652 agosto 21, Pergine 85 Giovanni Antonio del fu d. Alessandro Minati, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, avendo ricevuto la somma di 20 troni dal d. Bettino del fu d. Vincenzo Morandi, cittadino di Trento, possessore dei beni già appartenenti al fu d. Giovanni Maria Scarpa da Pergine, affranca il suddetto Bettino dall'affitto affrancabile pagato per un capitale di 20 troni e assicurato sui beni del suddetto Giovanni Maria. Notaio: Angelo del fu d. Andrea Ghebel da Pergine. Pergamena, originale [A], mm 107 b x 237 (197)h Segnatura antica: (73); V, 73 Lingua: latino Segnatura: 117 207 Convenzione 1657 febbraio 4, Pergine Il d. Antonio "Mattheti", gastaldo della compagnia del "Rodollo", agente anche a nome degli altri "carradori", stipula una convenzione con il d. Ferdinando Anfertoller, vicario minerario di Pergine, per il trasporto a Trento del vetriolo estratto sul monte Canzana. Notaio: Michele Gentili. Pergamena, originale [A], mm 242 b x 232 h Segnatura antica: "lettera Pb n. 66"; IV, 89 Lingua: volgare Segnatura: 201 208 Dazione in pagamento 1659 luglio 18, Pergine Il d. Valentino Stelzer da Pergine cede a titolo di dazione in pagamento al d. Giovanni Battista Hippoliti, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, i diritti su un affitto pagato dai fratelli Pallaoro da Castagné per un capitale di 20 ragnesi e ½, come da documento di costituzione di censo redatto da Marco "Fillenus" in data 1659 gennaio 23. Notaio: Ludovico Martini. Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatta da Giovanni Domenico del fu Giovanni Domenico Todeschini (S) (si limita a sottoscrivere), mm 132 b x 135 h Segnatura antica: 88; 38; "chiesa 74"; V, 74 Lingua: latino Segnatura: 105 209 Supplica - Decreto - Conferma di privilegio 1664, Pergine; Trento Pergamena, mm 580 b x 480 h (bifoglio piegato 290 b) Segnatura antica: XVI, IV, 81 86 Segnatura: 41 209.1 Supplica [1664 luglio 30?] (1) I vicini della comunità di Pergine e delle gastaldie esteriori rivolgono supplica a Sigismondo Francesco, arciduca d'Austria e principe di Trento, [vescovo eletto di Trento], affinché [Alessandro] Fopulo, capitano del castello di Pergine, senta il parere dei rappresentanti delle suddette comunità nello stabilire l'ammontare della "tassa delle biade o sii livelli" da pagare il giorno di S. Bartolomeo (24 agosto). copia semplice [B] Note: 1. La data si ricava dall'atto successivo. 209.2 Conferma di privilegio 1664 febbraio 24, Trento Il dd. Sigismondo Francesco, arciduca d'Austria, [vescovo eletto e] principe di Trento, conferma agli uomini della giurisdizione di Pergine il privilegio relativo al divieto per i notai forestieri di rogare atti nella suddetta giurisdizione senza risiedervi e senza avere precedentemente dato garanzia presso un giudice di conservare i protocolli e di non esportarli al di fuori della suddetta giurisdizione. copia semplice [B] 209.3 Decreto 1664 settembre 7 Il consiglio ("laici consigliarii") decreta che il luogotenente di Pergine possa stabilire, con la consulenza ("moderamen") del principe, la tassa che gli enfiteuti che non hanno pagato il canone entro il giorno di S. Giorgio (23 aprile) devono versare il giorno di S. Bartolomeo (24 agosto). copia semplice [B] 210 Conferma di privilegio 1664 ottobre 10, Trento, castello del Buonconsiglio Sigismondo Francesco, arciduca d'Austria e [vescovo eletto e] principe di Trento, su istanza di Giovanni Battista Guglielmi, sindaco e procuratore della comunità e della giurisdizione di Pergine, conferma agli abitanti della suddetta giurisdizione il diritto di prelazione in caso di vendita di beni immobili siti nel relativo territorio, già concesso da Carlo Gaudenzio Madruzzo in data 1627 luglio 9 (1). Pergamena, originale [A], mm 543 b x 402 h (plica mm 86) SP Segnatura antica: XVII, 73 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena n. 198 (segnatura 187). Segnatura: 186 210.1 Privilegio 1627 luglio 9, Trento Carlo [Gaudenzio] Madruzzo, vescovo di Trento, su istanza di Carlo Fitzer, sindaco delle 2 gastaldie di Pergine e procuratore delle gastaldie di Castagné, Susà, Madrano, Viarago, Frassilongo, Ischia, dispone che le vendite e le ipoteche di beni immobili siti nella giurisdizione di Pergine, eccettuate le case con orti e giardini di pertinenza, siano soggette a diritto di prelazione da parte dei parenti dell'alienante e, in subordine, dei vicini della giurisdizione, a pena della nullità dell'atto. inserto [B] 87 211 Convenzione 1665 luglio 19, Pergine Carlo Polacco, sindaco della comunità di Pergine e 8 "assistenti" della suddetta comunità, agenti anche a nome degli altri da una parte, e Angelo detto "Biario" Zampedri da Viarago mugnaio dall'altra, stipulano una convenzione per la costruzione e conduzione da parte del suddetto Angelo di un mulino in un campo di sua proprietà, sito in località "sotto al cassone della Rosta" della "Roza dei Molini". Notaio: Giovanni Domenico del fu d. Giovanni Domenico Todeschini. Pergamena, originale [A], mm 135 b x 290 h Segnatura antica: 33; VI, 9 Lingua: volgare e latino (sottoscrizione) Segnatura: 155 212 Divisione di beni 1666 agosto 6, Pergine Gaspare, Domenico, Leonardo, Francesco del fu Bernardo Bortolamedi da Roncogno, fratelli del notaio rogatario, si accordano per la divisione dei beni paterni e materni. Notaio: Giacomo Bartolomei (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 300 b x 480 h Segnatura antica: "chiesa parrocchiale, 50"; (75); V, 75 Lingua: volgare Segnatura: 100 213 Retrovendita 1669 luglio 6, Pergine Aloisio Lehner da Pergine, cittadino di Trento, cessionario del d. Giulio Bertoni, come da documento rogato dal notaio Giovanni Abbondio Crotti in data 1640 luglio 6, retrovende al d. Francesco Vinciguerra da Pergine, sindaco della comunità di Pergine, con il consenso di 5 consiglieri della suddetta comunità, una palude da 6 opere e ½, sita nel territorio di Pergine "subtus burgum", per il prezzo di 100 ragnesi (1). Notaio: Michele Gentili (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 175 b x 205 (225) h Segnatura antica: 121; III, 130 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena 23. Segnatura: 24 214 88 Lodo arbitrale 1670 marzo 27, [Pergine] Alessandro Fopulo, capitano del castello di Pergine, arbitro designato nella controversia esistente fra la comunità di Pergine da una parte, e la gastaldia di Susà dall'altra, relativamente al possesso della "palus magna" e in particolare alla vendita da parte della suddetta comunità di una porzione della suddetta palude al d. Antonio Mottesi, emette lodo arbitrale, rinviando per altri punti controversi alla sua sentenza di data 1662 luglio 27. Notaio: Giacomo Bartolomei, cancelliere della giurisdizione di Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, copia autentica da imbreviatura [B], redatto da Michele del fu Giovanni Battista Gentili in data 1672 maggio 26, su richiesta di Leonardo Puller, sindaco della comunità di Pergine (S), mm 237 b x 505 h Segnatura antica: 37; III, 131 Lingua: latino e volgare Segnatura: 22 215 Quietanza 1670 maggio 17, Pergine Gaspare Bortolamedi del fu ser Bartolomeo da Roncogno, gastaldo di Susà, rilascia quietanza a Francesco Alpruni, sindaco della comunità di Pergine, per la somma di 50 ragnesi, dovuti alla gastaldia di Susà in base al lodo arbitrale emesso da Alessandro Fopulo (1) per la porzione di "Pallù" precedentemente posseduta da Antonio Mottesi. Notaio: Michele Gentili (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 105 b x 295 (255) h Segnatura antica: 119; SSSS; III, 132 Lingua: volgare e latino (sottoscrizione) Note: 1. Cfr. pergamena 22 Segnatura: 21 216 Retrovendita e estinzione di debito 1670 novembre 13, Pergine Aloisio Lehner da Pergine, cittadino di Trento, retrovende al d. Francesco Alpruni, sindaco della comunità di Pergine, una palude descritta nel documento rogato dal notaio Giovanni Abbondio Crotti in data 1638 febbraio 12, per il prezzo di 100 ragnesi; il suddetto sindaco versa inoltre al suddetto Aloisio 403 troni e 100 ragnesi a saldo di alcuni debiti (1). Notaio: Michele Gentili (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 184 b x 214 h Segnatura antica: 103; III, 129 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena 24 89 Segnatura: 23 217 Dazione in pagamento 1671 ottobre 28, Pergine Valentino del fu Lorenzo Frisanco cede a titolo di dazione in pagamento, con possibilità di riacquisto entro 5 anni, al d. Leonardo Vinciguerra, sindaco della comunità di Pergine, con il consenso di 3 consiglieri della suddetta comunità, una "hortaliva" da ½ staio [di sementi], piantata a viti e alberi, sita nel territorio di Pergine in località "alle Giarre overo alla Fosina di Valentin Ferraro", per il valore di 30 ragnesi, a saldo di un debito contratto dal suddetto Valentino nei confronti della suddetta comunità, come da documento rogato in data 1663 marzo 6 dal notaio Giovanni Battista Crotti. Notaio: Michele Gentili da Pergine (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 162 b x 233 (298) h Segnatura antica: 120; IV, 95 Lingua: latino Segnatura: 40 218 Rinnovo di investitura 1673 maggio 7, Pergine Il d. Giovanni Battista Silli, sindaco della chiesa di S. Maria di Pergine, con il consenso dell'arciprete, rinnova per 19 anni al ser Giovanni Maria "Peterlatti" dalla Costa di Vigalzano la locazione di un vigneto da 1 opera e ½ e di una "clausura" da 1 opera e ½, siti nel territorio di Madrano in località "alla Coreda", per il canone annuo di 2 congi e ½ di "brascatum" bianco da versare alla chiesa di S. Maria di Pergine in località "alla solita Cargadora della Coreda". Notaio: Antonio Refatti (si limita a sottoscrivere). Pergamena, originale [A], mm 145 b x 400 h Segnatura antica: 40; "1673 chiesa 70"; V, 76 Lingua: latino Segnatura: 103 219 Compravendita e dazione in pagamento 1674 giugno 3, Pergine Il d. Leonardo del fu d. Vinciguerra Vinciguerra da Pergine vende, con possibilità di riacquisto entro 5 anni, al d. Pietro Mottesi, sindaco della comunità di Pergine, alla presenza di 5 consiglieri della suddetta comunità, un terreno arativo da 4 staia sito nel territorio di Pergine in località "in Zineure in loco dicto il Campo dell'Alber" per il valore di 120 ragnesi meranesi, da cui sono detratti 116 ragnesi, 1 trono (?), 14 soldi, a saldo di un debito contratto dal suddetto Leonardo in occasione dell’incarico di amministratore della suddetta comunità nel 1671, come da documento rogato in data 1673 febbraio 10 dal notaio Guglielmi. Pergamena, originale [A], mm 126 b x 360 h Segnatura antica: 118; 211 S(?) 4; IV, 109 Lingua: latino 90 Segnatura: 39 220 "Littera iustitiae (cum filo canapis)" 1687 marzo 15, Roma, S. Maria Maggiore Innocenzo XI, considerate le usurpazioni per un valore di 50 ducati subite dalla comunità di Pergine a opera di uomini malvagi, dà mandato ai vescovi di Feltre, Bressanone e Trento, affinché sollecitino pubblicamente i colpevoli a restituire i beni sottratti e in caso di mancata restituzione, li colpiscano con una sentenza di scomunica generale. Pergamena, originale [A], mm 310 b x 175 h, plica 38 mm BD (filo di canapa) Segnatura antica: XIII, 116 Lingua: latino Segnatura: 8 221 Conferma di privilegio 1694 gennaio 11, Trento, castello del Buonconsiglio Giuseppe Vittorio Alberti d'Enno, vescovo di Trento, su istanza di Giovanni Battista Gentili, sindaco e procuratore della comunità e della giurisdizione di Pergine, conferma agli abitanti della suddetta giurisdizione il diritto di prelazione in caso di vendita di beni immobili siti nel relativo territorio, già concesso da Carlo Gaudenzio Madruzzo in data 1627 luglio 9 (1). Pergamena, originale [A], mm 600 b x 385 h (plica mm 80) SP Segnatura antica: XIII, 74 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena n. 198 (segnatura 187). Segnatura: 188 221.1 Privilegio 1627 luglio 9, Trento Carlo [Gaudenzio] Madruzzo, vescovo di Trento, su istanza di Carlo Fitzer, sindaco delle 2 gastaldie di Pergine e procuratore delle gastaldie di Castagné, Susà, Madrano, Viarago, Frassilongo, Ischia, dispone che le vendite e le ipoteche di beni immobili siti nella giurisdizione di Pergine, eccettuate le case con orti e giardini di pertinenza, siano soggette a diritto di prelazione da parte dei parenti dell'alienante e, in subordine, dei vicini della giurisdizione, a pena della nullità dell'atto. inserto [B] 222 Conferma di privilegio 1698 settembre 5, Trento, castello del Buonconsiglio Giovanni Michele Spaur, vescovo di Trento, su istanza di Giovanni Giacomo Ambrosi, sindaco della comunità di Pergine, agente anche a nome degli uomini delle gastaldie [di Pergine], conferma agli abitanti di Pergine e delle gastaldie il diritto di prelazione in caso di vendita di beni immobili siti nel relativo territorio, già concesso da Carlo Gaudenzio Madruzzo in data 1627 luglio 9 (1). Pergamena, originale [A], mm 510 b x 340 h (plica mm 55) 91 SP Segnatura antica: XIII, 75 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena n. 198 (segnatura 187). Segnatura: 192 222.1 Privilegio 1627 luglio 9, Trento Carlo [Gaudenzio] Madruzzo, vescovo di Trento, su istanza di Carlo Fitzer, sindaco delle 2 gastaldie di Pergine e procuratore delle gastaldie di Castagné, Susà, Madrano, Viarago, Frassilongo, Ischia, dispone che le vendite e le ipoteche di beni immobili siti nella giurisdizione di Pergine, eccettuate le case con orti e giardini di pertinenza, siano soggette a diritto di prelazione da parte dei parenti dell'alienante e, in subordine, dei vicini della giurisdizione, a pena della nullità dell'atto. inserto [B] 223 Conferma di privilegio 1727 gennaio 18, Trento, castello del Buonconsiglio Antonio Domenico Wolkenstein, vescovo di Trento, su istanza di Giuseppe Antonio Hippoliti, sindaco della comunità di Pergine, agente anche a nome delle gastaldie di Pergine, conferma agli abitanti della suddetta giurisdizione il diritto di prelazione in caso di vendita di beni immobili siti nel relativo territorio, già concesso da Carlo Gaudenzio Madruzzo in data 1627 luglio 9 (1). Pergamena, originale [A], mm 522 b x 330 h (plica mm 45) Segnatura antica: "privilegi num. 111"; XIII, 76 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena n. 198 (segnatura 187). Segnatura: 191 223.1 Privilegio 1627 luglio 9, Trento Carlo [Gaudenzio] Madruzzo, vescovo di Trento, su istanza di Carlo Fitzer, sindaco delle 2 gastaldie di Pergine e procuratore delle gastaldie di Castagné, Susà, Madrano, Viarago, Frassilongo, Ischia, dispone che le vendite e le ipoteche di beni immobili siti nella giurisdizione di Pergine, eccettuate le case con orti e giardini di pertinenza, siano soggette a diritto di prelazione da parte dei parenti dell'alienante e, in subordine, dei vicini della giurisdizione, a pena della nullità dell'atto. inserto [B] 224 Conferma di privilegio 1727 gennaio 18, Trento, castello del Buonconsiglio Antonio Domenico Wolkenstein, vescovo di Trento, conferma agli abitanti di Pergine il privilegio già concesso dal suo predecessore Sigismondo Alfonso [Thun] e confermato dai successori Francesco [Alberti Poja], Giuseppe Vittorio [Alberti d'Enno] e Giovanni Michele [Spaur], relativo al divieto per i notai forestieri di rogare atti nella giurisdizione di Pergine senza risiedervi e senza avere precedentemente dato garanzia presso un giudice di conservare i protocolli e di non esportarli al di fuori della suddetta giurisdizione. 92 Pergamena, originale [A], mm 475 b x 335 h SI Segnatura antica: "Privilegi num. 53"; XIII, 138 Lingua: latino Segnatura: 184 225 Conferma di privilegio 1732 gennaio 7, Trento, castello del Buonconsiglio Domenico Antonio Thun, vescovo di Trento, su istanza di Ferdinando Anfertoller, sindaco di Pergine e di Giuseppe Michele Gentili, assistente, procuratori del suddetto borgo, agenti anche a nome delle 9 gastaldie, conferma agli abitanti di Pergine il diritto di prelazione in caso di vendita di beni immobili siti nel relativo territorio, già concesso da Carlo Gaudenzio Madruzzo in data 1627 luglio 9 (1). Pergamena, originale [A], mm 620 b x 375 h Segnatura antica: XIII, 77 Lingua: latino Note: 1. Cfr. pergamena n. 198 (segnatura 187). Segnatura: 185 225.1 Privilegio 1627 luglio 9, Trento Carlo [Gaudenzio] Madruzzo, vescovo di Trento, su istanza di Carlo Fitzer, sindaco delle 2 gastaldie di Pergine e procuratore delle gastaldie di Castagné, Susà, Madrano, Viarago, Frassilongo, Ischia, dispone che le vendite e le ipoteche di beni immobili siti nella giurisdizione di Pergine, eccettuate le case con orti e giardini di pertinenza, siano soggette a diritto di prelazione da parte dei parenti dell'alienante e, in subordine, dei vicini della giurisdizione, a pena della nullità dell'atto. inserto [B] 226 Conferma di privilegio 1732 gennaio 7, Trento, castello del Buonconsiglio Domenico Antonio Thun, vescovo di Trento, conferma agli abitanti del borgo di Pergine il privilegio concesso dal suo predecessore Sigismondo Alfonso [Thun], e confermato dai successori Francesco [Alberti Poja], Giuseppe Vittorio [Alberti d'Enno], Giovanni Michele [Spaur] e Antonio Domenico [Wolkenstein], relativo al divieto per i notai forestieri di rogare atti nella giurisdizione di Pergine senza risiedervi e senza avere precedentemente dato garanzia presso un giudice di conservare i protocolli e di non esportarli al di fuori della suddetta giurisdizione. Pergamena, originale [A], mm 530 b x 310 h SI Segnatura antica: "littera P"; "privilegio num. 104"; XIII, 143 Lingua: latino Segnatura: 183 227 "Breve" 93 1754 aprile 6, Roma Papa Benedetto XIV invita il vescovo della diocesi di Feltre a benedire a suo nome gli abitanti di Pergine e Caldonazzo, danneggiati dalle frequenti devastazioni compiute nei campi dagli animali, e concede ai suddetti abitanti l'indulgenza plenaria alle condizioni indicate. Pergamena, originale [A], mm 450 b x 283 h SID Segnatura antica: V, 81 Lingua: latino Segnatura: 149 228 Privilegio 1758 gennaio 28, Trento Francesco Felice Alberti d'Enno, coadiutore e amministratore plenipotenziario del principato vescovile [a nome di Domenico Antonio Thun, vescovo di Trento], concede agli abitanti della giurisdizione di Pergine il privilegio consistente nel divieto per i forestieri di esercitare nella suddetta giurisdizione le professioni di notaio, avvocato e agrimensore, riservate esclusivamente ai vicini. Pergamena, originale [A], mm 550 b x 312 h (plica mm 20) SP Segnatura antica: XIII, 155 Lingua: latino Segnatura: 189 229 Presentazione di documento 1781 gennaio 9, Trento, castello del Buonconsiglio Il d. Giovanni Giuseppe Ghebel, procuratore della comunità di Pergine, come da documento sottoriportato, presenta [al Consiglio Aulico] il testo del ricorso inoltrato dalla comunità di Pergine al Tribunale Imperiale di Wetzlar contro la sentenza emessa in data 1780 dicembre 22 dal Consiglio Aulico del principato vescovile di Trento per definire la controversia esistente tra la suddetta comunità e la gastaldia di Vignola, relativamente al pagamento del "camerlengato" da parte dei vicini di Vignola abitanti a Pergine. Notaio: Filippo Francesco Manci. Pergamena, originale [A], mm bifoglio 240 b (piegato) x 304 h Segnatura antica: III, 218 Lingua: latino Segnatura: 20 229.1 Procura 1780 dicembre 29, Pergine Gaetano Bartolomei, sindaco della comunità di Pergine, e i consiglieri della suddetta comunità, nominano il d. Giovanni Giuseppe Ghebel da Pergine, procuratore speciale della suddetta comunità nell'appello al tribunale imperiale di Wetzlar contro la sentenza emessa dal Consiglio Aulico nella controversia esistente fra la comunità di Pergine e la gastaldia di Vignola relativamente al pagamento del "camerlengato" da parte dei vicini di Vignola abitanti a Pergine. 94 Notaio: Ambrogio Evangelista Eccher, cancelliere di Pergine. inserto [B] 95