DN 1 Anatomia & Fisiologia del dolore
DN 1.1
DN 1.2
DN 1.3
Allegati:
Introduzione anatomica e fisiologica
Dolore acuto e cronico
Dolore cronico
Pain Pathways
DN 1.1 Introduzione anatomica e fisiologica
Presentazione
Anatomia del dolore
Fisiologia del dolore
Corteccia cerebrale e dolore
Sistema limbico e dolore
19.01.05 - DN 1.1
© P. Forster & B. Buser
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Presentazione del tema
• Fisiologia e anatomia del dolore: Come funziona il dolore e quali sono
le componenti che sono coinvolte in questo meccanismo?
• Conosceremo un paio di componenti importanti coinvolti nella formazione
di dolori, il loro funzionamento e la loro collaborazione sistemica.
• Vi sembrerà pesante, noioso e forse anche inutile fare questa lezione
dopo tutto ciò che sapete già sul dolore.
• Spero di potervi invogliare (almeno un po’) anche di capire che meccanismi
miracolosi l'inventore ha previsto come autoprotezione nostra.
• Il dolore ci ha salvato molte volte la vita. Se non lo rispettiamo come
autoprotettivo, può finire come “malattia algesica” in un epoca, nella quale
troviamo tempo per tutto salvo che per la nostra propria e giornaliera
rigenerazione.
Quali esperienze avete Voi in merito e cosa vi interessa sapere di più?
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Anatomia del dolore
Come al solito accademicamente si tratta l’anatomia del dolore limitandosi
su una parte del sistema nervoso periferico (nocicettori) e centrale (tratte
algesiche). Questo è molto limitativo, perché esclude i sistemi immunitari
(connessi p.es. con infiammazioni) e ormonali (p.es. ogni donna sa che i
suoi cicli variano le sue percezioni dolorose).
1. Nocicettori: stimolati del calore, della
tensione meccanica, degli agenti
chimici.
2. Fibre A-delta e C conducono impulsi
algesici al midollo.
3. Centro di smistamento: all'organo di
mira per reazione riflessiva, verso i
centri superiori per elaborazione,
modulato da impulsi provenienti da
questi centri superiori.
4. Tratti ascendenti (p.es. Tratto
spinotalamico).
5. Tratti discendenti che modulano il
dolore smorzandolo o
amplificandolo.
6. Tronco cerebrale: centri di
modulazione e reazioni
neurofisiologiche.
7. Mesencefalo: “colorazione” del
dolore (inconscio) e reazioni
ormonali e neurofisiologiche
(respirazione, polso, pressione,
ansia, paura, stress, …).
8. Corteccia cerebrale: il dolore diventa
cosciente in tutte le sue componenti.
“Anatomicamente” si nota una
“concentrazione del dolore” nel
sistema nervoso. Questo rispecchia
in modo molto frammentario la
realtà.
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Fisiologia del dolore
Il dolore è una percezione cosciente sensoriale (come l’olfatto
o l’udito). Come tale dipende da fatti somatici, psichici e
socioculturali basati su “stimoli” interni ed esterni.
La fisiologia del dolore si tratta quindi come parte della fisiologia
dei sensi (con la quale è inseparabilmente
intrecciato). Il grafico sotto tenta un primo approccio.
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Corteccia cerebrale e
sistema limbico
Stimoli ialgesici (come tutti sensoriali) sono percepiti unicamente della corteccia
cerebrale, dopo che hanno passati innumerevoli elaborazioni. Come tutti gli
stimoli, anche i “dolorifici” passano primo il talamo dove vengono integrati e
smistati. Una parte va nella corteccia cingolare anteriore e crea la “base” della
sensazione.
Un’altra parte dal talamo entra nel sistema limbico che lo paragona con dei
“ricordi”, influisce sul comportamento e sull’umore e gestisce le conseguenze
ormonali. Le percezioni corrispondenti si percepiscono nella corteccia
prefrontale. Ciò crea le “sfumature” emotive della sensazione e il
comportamento.
Con un approccio grossolano si può
capire il cervello come due strutture
fondamentali:
- La corteccia cerebrale (neocortex)
- Il sistema limbico
Ambedue sono coinvolti nella
sensazione di dolore.
La corteccia gestisce eventi coscienti:
- Processi cognitivi
- Attività pianificate
- Movimenti intenzionati
I segnali nocicettivi raggiungono la
corteccia tramite il talamo (come tutti
segnali sensitivi).
La percezione cosciente di dolore
“succede” unicamente nella corteccia
Cerebrale e nella corteccia cingolare
anteriore.
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Sistema limbico
e dolore
Il sistema limbico è un insieme di strutture
complicate che circondano il tronco
cerebrale.
Sempre a partire dal talamo, segnali
nocicettivi raggiungono il sistema limbico,
dove sono elaborate sotto aspetti
emotivi e inconsci.
I più importanti per l’elaborazione
di segnali algesici sono:
L’ippocampo ha un ruolo centrale nella
formazione e nell’elaborazione dei “ricordi”
L’ipotalamo controlla fra l’altro l’ipofisi e
quindi lo stato ormonale dell’organismo.
L’amigdala
- stabilizza l’umore,
- regola aggressione e
- il comportamento sociale.
La proiezione di segnali nocicettivi nel
sistema limbico è la base per l’effetto di
dolori sullo stato d’animo. (… Il dolore ti
rende irrequieto e triste …)
All’inverso il sistema limbico si determina
anche la percezione cosciente di dolori
(… chi è euforico non sente dolore…) o
viceversa (… ipocondriaco…)
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