Assemblea nazionale degli osservatori sulla giustizia civile Reggio Calabria 30 – 31 maggio 09 UN UFFICIO MODELLO UN MODELLO DI UFFICIO GIUDIZIARIO Gruppo Organizzazione - Stage Protocolli - Best Practices Stage: lavoriamo per far circolare le esperienze, le possibilità, le evoluzioni Criticità Punti di forza • Non conosciamo tutte le esperienze locali; • Gli stage non nascondano il processo di progressiva riduzione delle risorse destinate alla giustizia. • Formidabile circuito di apprendimento e di cultura condivisa; • Costruiscono un “ponte” fra università e tribunali favorendo un confronto continuo fra la dimensione teorica e la dimensione pratica • Gli avvocati come risorsa del processo Le prassi organizzative: Dobbiamo affrontare (studiare, proporre, sperimentare) sui tempi del processo. Dobbiamo però anche coinvolgere il CSM I tempi del processo risentono enormemente dei cambi in corsa dei giudici Perché le policy dei trasferimenti sono costruite per il giudice e non per i processi che segue il giudice. Proponendo modelli e prassi di “chiusura” del ruolo, piuttosto che di passaggio di consegne e di costruzione di schede informative. Dobbiamo progettare, proporre e sperimentare, sistemi di “trasmissione” dei ruoli e di organizzazione di questi cambi. Cultura del dato e dell’informazione 1/2 • La mediazione tecnologica non deve essere vista più come mediazione “veicolare” ma di reale interscambio informativo; • Occorre conoscere e diffondere l’informazione sull’orientamento degli uffici – conoscere i precedenti; • Passare dalle massime di diritto alle massime di fatto; • Dobbiamo arrivare a sistemi che diffondano risposte giurisdizionali degli uffici. Cultura del dato e dell’informazione 2/2 Punti di forza (leve) • L’interesse è enorme e diffuso; • Le potenzialità tecniche ci sono (intranet); • Alcune soluzioni circolano e dobbiamo mapparle. Punti di debolezza (criticità) • Non abbiamo incentivi per valorizzare i comportamenti virtuosi; • Dopo l’entusiasmo iniziale cala la tensione al servizio; • Ad alcuni non interessa per niente e non si fanno coinvolgere Organizzazione ed informatica • Non conosciamo le potenzialità dei sistemi disponibili ne quando li avremo; • A domanda non abbiamo risposte (anche se domandiamo ufficialmente); • Fra sistemi nazionali e sistemi locali c’è una continua “tensione”; Raccogliamo informazioni a livello nazionale sulle applicazioni in uso, sui piani in corso, sui risultati positivi/negativi sul lavoro dei magistrati, cancellieri ed avvocati. Diffondiamo i risultati. E poi hanno detto……….. • Manca una capacità di comunicazione e di riconoscimento dello stato dell’arte – dovremmo comunicare; • Dobbiamo superare la frammentazione e la visione parziale di ogni singolo attore coinvolto; • Non si ha consapevolezza che la giustizia è un servizio e che quindi occorre un approccio meno volontaristico e più efficace; • Come trasferire le migliori pratiche ? • Gli osservatori si chiedono quello che si può fare immediatamente qui con queste risorse in questo tribunale; • Come gli osservatori possono incidere sull’organizzazione della giustizia ? Sul volontarismo: ma cosa può fare un osservatorio ed una rete di osservatori Può Non può Rappresentare una “visione” comune ed un etica individuale e sociale Fare a meno di un a visione comune e di un etica individuale e sociale Essere “vista” e “pensiero” indipendente e libero Imporre comportamenti facendo a meno della libera volontà Fare leva sulla volontà e l’impegno degli aderenti Garantire un servizio “pubblico” La crisi dei sistemi pubblici la partecipazione ed il coinvolgimento • La crisi di “legittimazione” dei sistemi pubblici non riguarda solo gli uffici giudiziari, riguarda tutti gli enti territoriali (e nazionali); • In risposta a questa crisi il livello di impegno reciproco ed interscambio pubblico – privato è sempre più fitto; • A maggior ragione nei sistemi di servizio dove la qualità finale è frutto di una “cooperazione” fra professionisti interni e professionisti esterni. Da questo punto di vista…… • Gli enti pubblici “pagherebbero” per avere gli osservatori in qualità di monitori, auditor indipendenti, propositori di nuove soluzioni di servizio e di lavoro che non siano solo espressione di un attore ma di tutti gli attori; • In quanto gli osservatori sono per definizione portatori di una cultura della giustizia, dell’impegno da dedicare ad essa, di un etica sottesa a questa funzione fondamentale; • Le informazioni e le proposte di questo tipo di osservatori sono preziose perché autorevoli, indipendenti, trasparenti, neutrali; Questo significa che Occorre esaltare le caratteristiche prime di queste “organizzazioni”: -Volontarietà significa pluralità di adesioni e di proposte; -Pluralità significa accettare il localismo ed anche alcune ideosincrasie (naif) ed unicità valorizzando il bagaglio di esperienze, idee, informazioni, realizzazioni; - accettando che queste si svilupperanno localmente, non sistematicamente, volontariamente; Una policy di supporto all’idea degli osservatori e dei loro aderenti dovrebbe: -Investire sulla circolazione delle informazioni e sulla facile reperibilità delle esperienze ed idee locali; - parlare a chi non fa parte degli osservatori; - rifiutare il coordinamento ma apprezzare un punto di ritrovo costante; - potenziare le conoscenze e le informazioni di chi vi partecipa e di chi non vi partecipa ma potrebbe. Contrariamente a quello che si pensa: Contrariamente a quello che miticamente si pensa la pubblica amministrazione italiana non sta cambiando dall’alto grazie a illuminate e sagge riforme nazionali Le più efficaci politiche nazionali hanno imparato che il cambiamento avviene dal territorio, dagli attori che le devono realizzare spesso insieme agli utenti ed agli stakeolders. E voi siete dappertutto. E se voi siete dappertutto…… Sono 60 gli uffici giudiziari che partecipano al progetto nazionale best practices ed altri 20 sono in attesa di finanziamento Uffici Giudiziari Corte Appello Milano e Tribunale di Milano Procura Monza Tribunale di Monza Tribunale di Varese Procura di Crema Tribunale di Crema Tribunale di Brescia Tribunale di Cremona Procura Generale della Repubblica di Bologna Ufficio Giudici di Pace di Bologna Tribunale di Reggio Emilia Tribunale di Modena Tribunale di Ravenna Procura della Repubblica di Ravenna Tribunale di Sorveglianza di Sassari Procura Repubblica di Cagliari Tribunale di Cagliari Corte Appello di Roma Tribunale dei Minori di Salerno Tribunale di Salerno Procura della Repubblica di S. Angelo dei Lombardi Tribunale di Bolzano Procura di Trieste Tribunale di Trieste Ufficio Giudici di Pace di Trieste Procura Generale della Repubblica di Torino Procura della Repubblica di Torino Procura della Repubblica di Pinerolo Tribunale di Mondovì Vi riguarda promuovere, presidiare e monitorare risultati dei pochi progetti di innovazione che riguardano la giustizia in Italia. Progetti tutti sviluppati “dal basso”. Uffici Giudiziari Tribunale di Taranto Procura della Repubblica di Foggia Tribunale di Foggia Corte d'Appello di Bari Tribunale di Bari Corte di appello di Lecce Corte di Appello di Venezia Procura della Repubblica Venezia Ufficio Giudici di Pace di Vicenza Corte Appello di Catania Tribunale di Catania Procura della Repubblica di Palermo Corte di Appello di Genova Procura Generale della Repubblica di Genova Tribunale di Potenza Procura di Palmi Tribunale di Castrovillari Corte di Appello di Reggio Calabria Procura della Repubblica di Livorno Tribunale di Firenze Procura della Repubblica di Lucca Procura di Trento Corte Appello Ancona Procura di Macerata Procura della Repubblica di Avezzano Tribunale dell'Aquila Procura della Repubblica di Pescara Tribunale di Chieti Procura della Repubblica di Teramo E se voi siete dappertutto…… Sono 14 gli uffici giudiziari e gli ordini di avvocati che anno attivato o stanno attivando processi di telematizzazione degli atti processuali (PCT ) Con una stima di risparmio in termini di minori interessi passivi pagati per i clienti dei legali, che va da un minimo di 3 milioni di euro ad un massimo di 14 all’anno e solo per il 30% dei D.I. telematici. D.I. che a Milano oggi sono oltre il 50%. Es. i tempi di definizione dei D.I. a Milano Si tratta di interventi che hanno avuto successo solo la dove le forze locali li hanno voluti, in parte finanziati e gestiti autonomamente E domani……. a Milano • • • • Partono le notifiche on line - 220.000 comunicazioni all’anno; Tutte on line per il 95% dei legali; Con un risparmio annuo stimato in almeno 1 milione di euro; Per non parlare della riduzione dei tempi e del risparmio di tempo delle cancellerie;