Annamaria Palmieri
Firenze 8 marzo 2012
Napoli,
per un laboratorio
di
inte(g)razione
culturale
Immigrato a chi?
Tratti dominanti della realtà
napoletana:
•Alti tassi di emigrazione storica
•Alto tasso di dispersione scolastica
e abbandono
•Luogo di transizione e transito
(città-porto) più che di stanzialità
•Assenza di politiche strutturate
•Alta capacità di “accoglienza
indifferente” (mescolata agli alti
tassi di vulnerabilità sociale ed
economica)
Fino alla fine anni 90
La precarietà e l'irregolarità tipiche della
condizione migratoria vissuta agli inizi
facevano di Napoli una prima tappa
dell'esperienza di viaggio in quanto l'area si
prestava seppur in precarie condizioni ad una
accoglienza (casa, mercato del lavoro
irregolare) di impatto e anche ad una relazione
di tipo informale con i servizi. Un luogo
necessario per “sopravvivere”
I dati in Campania 2010-2011
Distribuzione % di alunni con cittadinanza non italiana 2,4 %
ovvero: circa un decimo della Lombardia (24,3 %)
Incidenza degli alunni con cittadinanza non italiana rispetto alla
popolazione scolastica totale: 1,6% (contro il 12,5% della
Lombardia)
Incidenza alunni con citt. non italiana nati in Italia nella scuola
d’infanzia : 49,6 % vs 81,7% della Lombardia
Percentuali dei neoarrivati nel sistema scolastico: nella scuola
primaria 11% vs 5% della Lombardia, nella secondaria I grado
10,3% vs 4,9% della Lombardia
Infine: esiste ancora una percentuale tra il 40 e il 50% di scuole
senza presenza straniera
Cosa ne deriva?
1. IN POSITIVO: La presenza non invasiva e relativamente
giovane consente di fare della città una sorta di
“laboratorio” per le strategie di interazione/integrazione
2. IN NEGATIVO: proprio la presenza sporadica e non ancora
“strutturata” in modo chiaro (la stabilizzazione è fenomeno
più recente che altrove) non favorisce l’attivazione di
interventi didattici e di stili educativi che coinvolgano
l’intera comunità scolastica in un’interazione positiva
3. INOLTRE …Non è infrequente la sovrapposizione delle
vulnerabilità: concentrazione della popolazione non italiana
nelle zone a più alto tasso di povertà e dispersione scolastica
4. La dispersione scolastica è frequentissima presso alcuni
gruppi/comunità ( rom, cinesi)
INOLTRE…
Le difficoltà linguistiche e di scolarizzazione di molti
allievi italiani che vivono in condizioni di
deprivazione socio-economica rendono
particolarmente difficili alcuni contesti scolastici, al
punto da “occultare” e oscurare la ricerca didattica
interculturale.
Sovrapposizioni
a) tra le cause prevalenti della dispersione degli italiani
c'è la scarsa motivazione indotta dai nuclei familiari che
molto spesso ritengono l'impegno scolastico NON UTILE
(dati derivanti dal monitoraggio dei servizi sociali
territoriali del Comune di Napoli)
b) tra le cause delle difficoltà di inserimento scolastico
degli alunni di cittadinanza non italiana c'è
l'impossibilità delle famiglie di seguirli nel percorso di
studi e di sorreggerli nelle carenze.nei processi di
identizzazione come in quelli di integrazione i giovani
figkli di immigrati sono condizionati dai valori veicolati
dalla famiglia
 CORTO CIRCUITO TRA PROBLEMI DI NATURA DIFFERENTE
Pregiudizi e carenze da
combattere
 Pensare di dover comprendere e riconoscere “un altro” e non
piuttosto la nostra propria storia.
 immaginare la differenza culturale come un oggetto
insegnabile sovrapposto e giustapposto ad altri
 Cadere nel tranello rifiuto/assimilazione
 Dimenticare e/o sottovalutare che tra la pelle e la povertà
ciò che spesso esclude di più è la povertà
 Trattare il tema come “marginale” producendo azioni senza
progetto, ovvero una frantumazione di azioni piuttosto che
un’intenzionalità dell’agire: Modello organizzativo “sink or
swim” (NUOTA o AFFOGA) Esempi di “fai da te” molto diffusi!
I progetti attivati
Ricognizione e ricerca con l’ISTAT
Coinvolgimento dei CTP nei percorsi EDA: formazione,
sensibilizzazione, pubblicizzazione, coinvolgimento
Percorsi di intercultura per gli studenti di cittadinanza
italiana
Partenariati con privato sociale e III settore: necessità di
mettere “in rete” gli interventi prevalentemente attivati
nell’extrascuola con i percorsi didattici scolastici
RICOGNIZIONE E RICERCA CON L'ISTAT E L'USR
L'attività ha la finalità di avviare e stabilizzare un “osservatorio
permanente sulla condizione degli alunni di cittadinanza non
italiana nel sistema scolastico territoriale” attraverso la
realizzazione di una ricerca quanti-qualitativa
L'osservatorio, oltre a fornire indicazioni sulla
componente migrante della popolazione scolastica,
consentirà all'Amministrazione di programmare e
attivare politiche e interventi capaci da un lato di
rispondere ai bisogni degli alunni di cittadinanza non
italiana e delle loro famiglie, d'altro lato di sostenere le
scuole nel rapporto, non sempre semplice e di facile
impatto con tale componente della popolazione
scolastica
PROMOZIONE E COINVOLGIMENTO DEI CTP NELLE
AZIONI DI EDUCAZIONE AGLI ADULTI RIVOLTE
AI/ALLE MIGRANTI
Per favorire l'incontro tra i centri territoriali permanenti e
la popolazione immigrata, nonché per supportare i
docenti di tali istituti nella relazione con gli iscritti
provenienti da altri paesi, l'assessorato ha avviato:
un corso di aggiornamento con i docenti sulle tematiche
inerenti le caratteristiche principali dell'immigrazione
nella città di Napoli (composizione etnica, modelli e
progetti migratori, aspetti identificanti delle culture di
riferimento, principali problematiche, aspetti
normativi, caratteristiche del sistema dei servizi a
livello locale);
CTP (continua...)
- una campagna di pubblicizzazione e promozione dei Ctp
e delle loro attività realizzata in più lingue e con
l'utilizzo di più materiali di diffusione, alcuni dei quali a
forte accessibilità per la popolazione migrante;
- approvazione di micro-progetti per favorire
l'inserimento dei rifugiati dell'emergenza Nord-Africa
accolti nella città di Napoli in corsi di alfabetizzazione
primaria (supporti didattici, finanziamento di interventi
di mediazione, ecc.). Progetti la cui definizione è stata
realizzata in stretto coordinamento con i docenti e con
alcuni rappresentanti del terzo settore impegnati nelle
azioni rivolte a tale target di riferimento.
- Apertura di un tavolo di programmazione integrata con i
i dirigenti e i docenti dei CTP
RAZIONALIZZAZIONE E VAORIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DELLE
SCUOLE PER FAVORIRE L'INSERIMENTO DEGLI ALUNNI DI
CITTADINNAZA NON ITALIANA
L'Assessorato ha avviato un'attività di regia, partecipazione e
monitoraggio in accordo con le scuole del territorio e in
pieno rispetto della loro autonomia, per la messa a sistema e
valorizzazione dei diversi progetti e interventi realizzati dalle
scuole stesse, spesso in accordo con il privato sociale, rivolti
agli alunni stranieri e alle loro famiglie e monitoraggio.
In tal modo si intende non solo valorizzare le diverse iniziative
presenti sul territorio ma anche avviare un processo in grado
di superare la logica dei “progetti spot”, insieme a quella dei
finanziamenti “a pioggia”. Inoltre, come per altri ambiti
della collaborazione con le scuole, l'assessorato sta
stimolando la nascita di reti tra le diverse scuole, per evitare
così sprechi e sovrapposizione di interventi negli stessi ambiti
territoriali.
ORGANIZZAZIONE DI INIZIATIVE DI PROMOZIONE CULTURALE SUI TEMI
DELL'INTERCULTURA E DELLA RELAZIONE TRA SCUOLA E ALUNNI DI
CITTADINANZA NON ITALIANA
Per la fine di ottobre sono già in fase di programmazione:
l'incontro nazionale della rete dei centri interculturali,
partner e co-promotore dell'iniziativa, che per la prima
volta organizza il suo incontro nazionale nel
Mezzogiorno;
un seminario nazionale (in collaborazione con il Ministero
dell'Istruzione) , dal titolo ”ABC...noi facciamo così. Le
Sfide dell'alfabeto dei maestri del mondo” che vedrà
come contenuto principale la narrazione di esperienze di
eccellenza realizzate da maestri sia italiani che stranieri
(è prevista la presenza di insegnanti provenienti dalla
Cina, dall'Ucraina, dal Marocco, dal Perù e dall'Ecuador)
nell'ambito dell'educazione primaria in situazioni di
mulitculturalità
Dubbi sulla transizione…
la classe“patchwork”?
Conclusioni (provvisorie)
Dalle indagini sulle biografie dei giovani stranieri a
Napoli emerge che essi sono costretti a districarsi
all'interno di una miscellanea di riferimenti
culturali fortemente eterogenei nel difficile
tentativo di costruire una narrazione di sè:
- diffusa incertezza riguardo al futuro (canali
comunicazione aperti con amici rimasti in patria o
migrati altrove): simili ma non uguali
- idea strumentale della cittadinanza e propensione
alla “poligamia dei luoghi”
NON si può continuare a delegare solo alla famiglia e
La scommessa: condivisione e integrazione tra scuola
e comunità “educante”. Insieme si può…
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Intervento di Anna Maria PALMIERI, Assessore all`Istruzione