Introduzione Fino agli Anni Settanta la questione dello sviluppo era affrontata in termini prettamente economici. Conseguentemente, si riteneva che perseguire lo sviluppo significasse unicamente massimizzare la produzione economica. Si riteneva, inoltre, che lo sviluppo economico non andasse governato, ma che anzi fosse necessario lasciare libero il mercato, poiché quest’ultimo era sospinto da principi razionali (Invisibile hand) che, se non condizionati da interventi governativi, avrebbero consentito di pervenire all’adozione spontanea delle migliori soluzioni possibili . 1 Introduzione (segue) Tale impostazione ideologica, di tipo liberale, si accompagnava all’incondizionata fiducia nel progresso scientifico e tecnologico che fino a quel momento aveva consentito il rapido sviluppo economico e la crescita dei Paesi industrializzati. Nei decenni successivi, tuttavia, in riferimento al tema dello sviluppo, si è andata diffondendo una sensibilità diversa e più complessa che tiene conto dei problemi ambientali, della limitatezza delle risorse disponibili, della condizione umana nella sua interezza, al fine, rispettivamente, di garantire la sopravvivenza delle generazioni future e la pacifica convivenza dei popoli. 2 Giocatori Primo Giocatore = ICs (Industrialized Countries). Paesi che a dispetto di una quota di popolazione che si aggira intorno al 15% di quella mondiale, dispongono di gran parte della ricchezza prodotta sul pianeta e sono, al contempo, i principali “responsabili” dell’inquinamento ambientale e del consumo delle materie prime, rinnovabili e non. Secondo Giocatore = DCs (Developing Countries). Paesi caratterizzati da una forte concentrazione di popolazione, un trend demografico in crescita, da livelli di consumo ed inquinamento al momento piuttosto bassi ma tendenzialmente in aumento, in misura proporzionale alla crescita economica attesa. 3 Opzioni Sviluppo Economico Incondizionato (SEI): ricerca della massima crescita economica possibile; sistema di produzione sostanzialmente indifferente ai problemi di natura ambientale legati allo sviluppo; bassi costi di produzione (scevri dagli oneri connessi al rispetto dell’ambiente); prezzo dei beni prodotti altamente competitivo. Sviluppo Sostenibile (SS): crescita economica condizionata dal rispetto dell’ambiente; livello di ricchezza prodotto < potenz. max. teoriche del sistema economico; alti costi di produzione; prezzo dei beni prodotti non competitivo. 4 Premesse metodologiche Qualora entrambi i sottosistemi adottassero l’opzione SEI nel breve periodo otterrebbero la massima crescita economica, ma nel medio periodo andrebbero incontro alla Catastrofe Ambientale (CA); La scelta dell’opzione viene fatta contemporaneamente ed è irreversibile nel breve periodo (gioco non ripetitivo); L’utilità delle diverse opzioni è misurata sia in termini di ricchezza prodotta sia rispetto alla qualità dell’ambiente; Nel caso un sottosistema adotti SEI e l’altro adotti SS lo sviluppo complessivo che ne deriva sarà sostenibile; I due sottosistemi: - agiscono razionalmente e pur essendo costituiti da Paesi indipendenti si suppone adottino al loro interno soluzioni omogenee; - non conoscono in anticipo quale opzione sarà adottata dall’altro sottosistema (gioco ad informazione imperfetta). 5 La matrice che ne deriva nel breve periodo è la seguente: Sottosistema DCs SS SEI Sottosistema ICs SS SEI a. b. (50:70) c. (10:100) d. (100:30) (100:100) 6 Mentre la matrice nel medio periodo è la seguente: Sottosistema DCs SS SEI Sottosistema ICs SS SEI a. b. (50:70) c. (10:100) d. (100:30) (CA:CA) 7 Esame delle diverse combinazioni b. e c.: i due sottosistemi ottengono la soluzione migliore in termini egoistici. Se ICs fosse leader adotterebbe l’opzione SEI cui DCs sarebbe costretto a rispondere con SS al fine di evitare la catastrofe naturale, da cui b) è la Soluzione di Stackelberg nel caso in cui ICs sia leader; viceversa, per gli stessi motivi, c) è la soluzione di Stackelberg per DCs qualora il Leader sia tale sottosistema. d. come detto in sede di premessa tale combinazione garantisce la massima utilità ad entrambi i sottosistemi nel breve periodo, mentre è inaccettabile nel medio periodo portando il Sistema alla Catastrofe Ambientale (CA). a. entrambi i sottosistemi adottano delle politiche di sviluppo sostenibile. Pur rinunciando spontaneamente a conseguire la massima utilità possibile (50 piuttosto che 100 per le DCs e 70 piuttosto che 100 per le ICs) i due sottosistemi si garantiscono reciprocamente delle condizioni di vita soddisfacenti e8 scongiurano l’ipotesi del verificarsi di una CA. Conclusioni Le conclusioni cui i due sottosistemi giungono pensando separatamente sono diverse da quelle cui pervengono pensando come facenti parte di un sistema. Tali comportamenti corrispondono al cosiddetto “principio della subottimazione”, per il quale l’ottimizzazione dei risultati di un Sottosistema può non ottimizzare i risultati del sistema nella sua interezza. Sulla base delle premesse fatte lo sviluppo sostenibile (combinazione d.) risulta la soluzione al dilemma del prigioniero tenendo conto delle conseguenze del SEI nel medio periodo. 9 Conclusioni di Breve Periodo Sottosistema DCs SS SEI Sottosistema ICs SS SEI a. b. (50:70) c. (10:100) d. (100:30) (100:100) 10 Conclusioni di Medio Periodo Sottosistema DCs SS SEI Sottosistema ICs SS SEI a. b. (50:70) c. (10:100) d. (100:30) (CA:CA) 11