Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 1 di 31 PROCESSO DI INSERIMENTO OPERATORE PROFESSIONALE IN U.O.C. DI ONCOLOGIA Nome/Funzione Dott. Carlo Santangelo Redazione Dirigente medico Oncologia Dott.ssa Concetta Cammarata Verifica Direttore f.f. U.O.C. Oncologia Dr. Emanuele Cassarà Approvazione Direttore Sanitario Aziendale Dott.ssa Giovanna Fidelio Adozione Direttore Generale Data Firma Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 2 di 31 SOMMARIO Caratteristiche dei locali di lavoro.........................................................................25 Norme igieniche e comportamentali per chi Somministra.................................................... .................................................25 Allestimento terapie ancillari da preparare.............................................................26 Preparazione piano di lavoro................................................................................26 Modalità operative ...................................................................................26 Modalità generiche di manipolazione/diluizione ................................................. 27/28 Controllo sul prodotto finito ................................................................................28 Gestione del prodotto finito non conforme.............................................................29 Attività preliminari alla somministrazione – rilevamento dei parametri vitali, di altezza, peso o di eventuali reazioni al ciclo precedente ......................................................29 Ricevimento ed esame delle preparazioni allestite dall' ufa ......................................29 Pulizia delle aree di lavoro ................................................................................30 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA 1. Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 3 di 31 SCOPO DELLA PROCEDURA La presente procedura ha l’obiettivo di istruire l’infermiere professionale di nuovo inserimento in Oncologia fornendo le modalità operative relative all’intero processo di gestione della terapia antitumorale, identificando la tracciabilità delle attività svolte e dei profili di responsabilità ad esse connesse, a tutela di tutti i pazienti che necessitano di terapie farmacologiche e degli operatori sanitari. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Unità operativa complessa si Oncologia: degenza ordinaria, Day Hospital, Day Service 3. RESPONSABILITÀ Il Direttori dell’ U.O. di Oncologia, i Dirigenti medici, in collaborazione con La Direzione Sanitaria aziendale e di presidio e con l’Ufficio Qualità devono verificare inizialmente e periodicamente la validità della procedura, mentre l’applicazione è responsabilità del Dirigente medico redattore della presente. Tutti gli operatori coinvolti nel processo (farmacisti, coordinatori infermieristici, infermieri professionali, tecnici di laboratorio, OSS) sono responsabili ognuno per la loro competenza. 4. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI UFA Unità Farmaci Antitumorali DPI Dispositivi di Protezione Individuale FO Farmacia Ospedaliera FU Farmacopea Ufficiale NPB Norme di Buona Preparazione RDF Responsabile della UO Farmacia Ospedaliera FRL Farmacista Responsabile di Laboratorio Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA UU.OO. Unità Operative U.O.C. Unità Operativa Complessa CTA Chemioterapici antiblastici DM Dirigente medico IP Infermiere professionale CI Coordinatore infermieristico 5. Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 4 di 31 MODALITÀ APPLICATIVE Tale procedure va applicata ogni qualvolta un nuovo operatore professionale inserito e quindi addestrato in Oncologia; deve essere sviluppato un programma di Trainig che preveda: 1) i potenziali rischi di esposizione a farmaci antiblastici; 2) utilizzo di dispositivi di protezione; 3) gestione dell'accesso venoso o del port-a-cath; 4) gestione della somministrazione della terapia ancillare; 5) presa in carico dei farmaci antitumorali all'arrivo in U.O.; 6) gestione della somministrazione della terapia antiblastica; 7) gestione dei rifiuti; 8) gestione degli spandimenti accidentali; 9) documentazione delle somministrazioni nella cartella clinica; Pertanto l’operatore , in un tempo stimato di circa un mese, dovrà essere edotto su quanto sopra, e solo dopo il test e la prova pratica prevista dagli allegati A, e B di tale procedura potrà procedere alla somministrazione delle terapie antiblastiche. Il Direttore dell' U.O.C., dopo un primo periodo di osservazione da parte dell’infermiere delle pratiche lavorative in reparto consegnerà all’operatore gli opuscoli formativi cosi denominati e allegati alla procedura: Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 5 di 31 a) Il rischio di manipolazione da chemioterapici (redatto dall’istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro - Dipartimento di Igiene del Lavoro b) Manuale per infermiere in formazione Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 6 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 7 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 8 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 9 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 10 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 11 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 12 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 13 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 14 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 15 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 16 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 17 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 18 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 19 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 20 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 21 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 22 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 23 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 24 di 31 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 25 di 31 6. MANUALE PER INFERMIERE IN FORMAZIONE Allegato alla procedura del PROCESSO DI INSERIMENTO OPERATORE professionale in Oncologia redatto da dr. Carlo Santangelo (Dirigente medico Oncologia) Prima stesura: Ottobre 2015 CARATTERISTICHE DEI LOCALI DI LAVORO I locali di lavoro sono costituiti da: • sala D.H. / D.S. • medicheria • stanze degenti Nella sala D.H. / D.S. e in medicheria • sono presenti le seguenti attrezzature: armadietti porta farmaci/ presidi, in materiale facilmente lavabile per garantire una corretta pulizia • poltrone con braccioli per la somministrazione • carrello per le emergenze NORME IGIENICHE E COMPORTAMENTALI PER CHI SOMMINISTRA Entrato in sala, l'operatore: • non deve assumere cibi, bevande, né fumare, né masticare chewing-gum • deve togliere anelli, bracciali, collane • deve raccogliere i capelli e indossare la cuffia • deve indossare la mascherina, • indossare il camice • procedere al lavaggio delle mani con acqua corrente e sapone Si ricorda che al termine del lavoro, tutti i DPI devono essere dismessi in apposito contenitore contrassegnato dall'apposita dicitura per materiale tossico. Rev.0.0 Azienda sanitaria Provinciale Enna 16/09/2015 PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA U.O. Q. Pagina 26 di 31 ALLESTIMENTO TERAPIE ANCILLARI DA PREPARARE Questa attività si svolge: sul banco di lavoro, all'interno della sala D.H. / D.S. e in medicheria; • le confezioni dei farmaci da allestire, avendo cura di verificare lotto e scadenza; • le sacche o i flaconi per fleboclisi e/o i solventi da utilizzare per la ricostituzione, se necessari, avendo cura di verificare lotto e scadenza; N.B. Il foglio di prescrizione riporta le eventuali modalità di ricostituzione del farmaco, le dosi in mg e i corrispettivi ml da prelevare. PREPARAZIONE PIANO DI LAVORO Prima di iniziare le operazioni di ricostituzione e/o allestimento, l'OPERATORE dovrà: • disinfettare il piano di lavoro, tramite idoneo disinfettante • eliminare il materiale usato per la pulizia come rifiuto ospedaliero • posizionare un telino monouso in TNT; deve essere posizionato con il lato assorbente in superficie e impermeabile alla base • posizionare sul piano di lavoro, al margine dello stesso, il vassoio della terapia da allestire, i cestini per rifiuti taglienti e quello per i rifiuti speciali, oltre a tutti i dispositivi necessari alle operazioni di ricostituzione e/o diluizione MODALITÀ OPERATIVE L'operatore deve procedere al lavaggio delle mani e, indossati i DPI, procede all'allestimento della terapia ancillare. Per le attività di diluizione e ricostituzione devono essere rispettate delle regole generali che possono così essere riassunte: • rispettare le regole di asepsi previste nella preparazione di ogni farmaco iniettabile • evitare di introdurre gli scatoli di imballaggio in quanto ricettacoli di polvere • il materiale deve essere posizionato sul piano di lavoro in modo ergonomico • tutte le procedure asettiche devono essere eseguite al centro del piano di lavoro • rimuovere ogni materiale o liquido residuo dal piano di lavoro ed eliminarlo nei contenitori rigidi dei taglienti, avendo cura di non lasciare filamenti • evitare il contatto tra le parti sterili critiche (ago e pareti dei flaconi in vetro, guanto sterile con ago o flacone, ecc...) Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA • Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 27 di 31 verificare l'assenza di frustoli dopo la perforazione dei flaconi con tappo in gomma LE SIRINGHE DEVONO ESSERE RIEMPITE SOLO PER I 2/3 DEL LORO VOLUME TOTALE MODALITÀ GENERICHE DI MANIPOLAZIONE/DILUIZIONE Se l'operatore utilizza FIALE: • valuta l'integrità della fiala • rotea accuratamente la fiala in modo che non rimangano residui di liquido nella parte superiore • avvolge il collo della fiala con una garza imbevuta di disinfettante in modo da evitare il rischio di ferite e la dispersione di aerosol, quindi lo rompe con un movimento deciso delle mani verso l'esterno (in direzione opposta al corpo) • aspira il farmaco in una siringa con chiusura luer- lock • procede, con l'ausilio di una garza, alla disconnessione dell'ago dalla siringa e alla eliminazione nel contenitore per taglienti • inserisce l'ago sterile completo del cappuccio di protezione • elimina l'aria dalla siringa avvolgendo l'ago, munito di cappuccio protettivo, con una garza imbevuta di disinfettante Se l'operatore utilizza PREPARATI IN POLVERE: • disinfetta con garza imbevuta di disinfettante il tappo di gomma • aspira con siringa sterile il solvente • perfora centralmente la membrana di gomma del flaconcino, introduce la quantità richiesta di solvente, lentamente, dirigendolo sulle pareti del flacone in modo da bagnare tutta la polvere • stacca la siringa usata per il solvente • allestisce una nuova siringa con la corretta dose di farmaco pronto, evitando di riempirla oltre i ¾ del suo volume al fine di evitare la fuoriuscita accidentale del pistone Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA • Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 28 di 31 elimina l'aria dalla siringa prima di staccarla dal flacone o dopo aver applicato l'ago con il cappuccio tamponando con una garza imbevuta di disinfettante • smaltisce il materiale residuo negli appositi contenitori per rifiuti sanitari non a rischio infettivo • dispone il farmaco allestito su vassoi con indicazioni per l'uso Se l'operatore utilizza FLEBOCLISI • si accerta della compatibilità del farmaco con la soluzione consultando le relative schede • disinfetta il tappo in gomma • perfora centralmente la membrana di gomma della flebo, introduce nella flebo la quantità richiesta di farmaco, lentamente; qualora il volume da aggiungere superi i 20 ml, aspira tale volume di liquido dalla fleboclisi prima di inserire il farmaco • stacca la siringa • chiude il morsetto a valle della camera di gocciolamento del deflussore e perfora il tappo di gomma della fleboclisi mantenendo compresso il gocciolatore • riempie il tubo di collegamento OGNI PREPARATO, SIRINGA O FLACONE DEVE ESSERE IDENTIFICATO CON NOME E COGNOME DEL PAZIENTE, NOME E DOSE DEL FARMACO CONTROLLO SUL PRODOTTO FINITO Alla fine di ogni preparazione l'operatore verifica: • se l’aspetto della preparazione è conforme all’atteso, se vi è assenza di precipitati e se vi è assenza di particelle adese alla sacca/siringa • se il confezionamento garantisce la tenuta attesa • se le informazioni riportate in etichetta sono rispondenti ai dati presenti sulla prescrizione/foglio di lavorazione Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 29 di 31 GESTIONE DEL PRODOTTO FINITO NON CONFORME Quando la preparazione non è conforme, non può essere utilizzata, e va smaltita insieme agli altri rifiuti pericolosi che si producono all’interno della Unità operativa. Ogniqualvolta si presenta un evento del genere va compilato il foglio di segnalazione di prodotto finito non conforme, allegato alla presente procedura. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALLA SOMMINISTRAZIONE – RILEVAMENTO DEI PARAMETRI VITALI, DI ALTEZZA, PESO O DI EVENTUALI REAZIONI AL CICLO PRECEDENTE RICEVIMENTO ED ESAME DELLE PREPARAZIONI ALLESTITE DALL' UFA L'attività di somministrazione ha inizio con il ricevimento e l'esame visivo da parte dell'IP e del DM presenti delle preparazioni inviate dall' UFA e del foglio di consegna. L'operatore deve: • lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone ed indossare guanti monouso puliti e non talcati, il camice e la mascherina • adagiare le siringhe o i flaconi, completi di ago e deflussore, contenenti il farmaco su un telino pulito • proteggere, mediante telini assorbenti, il piano di appoggio del braccio del paziente, espellere sempre l'aria dai set di infusione proteggendosi con una garza imbevuta di disinfettante • scegliere la sede di infusione più idonea possibile, evitando le vene piccole sclerotiche e, in genere, quelle degli arti inferiori • dopo il posizionamento dell'ago-cannula, controllare l'accesso venoso, sempre aspirando ed iniettando solo soluzione fisiologica, fissare l'impugnatura alla cute con cerotto anallergico prima di procedere alla somministrazione dei farmaci • connettere con idoneo deflussore e rubinetto a tre vie l'ago-cannula alla fleboclisi (solitamente soluzione fisiologica; oppure soluzione glucosata al 5% in caso di ad esempio di oxalilplatino) che verrà mantenuta durante l'intero o parte del processo di somministrazione della terapia • durante la somministrazione infondere il farmaco lentamente • verificare frequentemente che l'ago-cannula sia correttamente inserito nel vaso iniettando ed aspirando soluzione fisiologica • rispettare l'ordine di infusione dei farmaci come indicato nel foglio di prescrizione del paziente infondendo prima la terapia ancillare e poi, dopo il tempo richiesto dal foglio di prescrizione e idoneo lavaggio (almeno 100 ml di soluzione fisiologica), i farmaci antiblastici • per quanto riguarda i farmaci antitumorali viene infuso prima prima il farmaco più vescicante o necrotizzante, poi l'irritante ma non vescicante ed infine quello né irritante né vescicante • prima dell'infusione di ogni farmaco (ancillare o antiblastico) e tra un farmaco e l'altro, infondere sempre almeno 10 ml di soluzione fisiologica per lavare il lume dell'accesso venoso per evitare il depositarsi di piccole quantità di farmaco che Rev.0.0 Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA • • • 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 30 di 31 potrebbero essere causa di irritazioni locali; alla fine dell'infusione, per lo stesso motivo lavare il lume della vena con 100 ml di soluzione fisiologica verificare costantemente la correttezza dell'accesso venoso, non indugiando a consultare il DM presente in caso di dubbi o procedere a incannulamento di altro vaso in caso di stravaso di farmaci antitumorali interrompere l'infusione, consultare il DM ed avviare la procedura per lo stravaso in caso di spandimento avviare la procedura per lo spandimento PULIZIA DELLE AREE DI LAVORO Alla fine della giornata lavorativa, si procede alla pulizia dei piani di lavoro. Pulizia giornaliera • Indossare i dispositivi di protezione individuale • chiudere il coperchio del contenitore per rifiuti taglienti • rimuovere il telino monouso utilizzato per la preparazione unendo i lembi ed smaltendolo secondo normativa • pulire accuratamente e disinfettare con disinfettante il materiale non eliminabile • togliere gli indumenti di protezione; gli indumenti di protezione ed i guanti devono essere smaltiti in un contenitore rigido con sacco di plastica interno 7. BIBLIOGRAFIA • Provvedimento 5 agosto 1999: “Documento Linee Guida per la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario”. GU n. 236 del 7/10/99. • Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana. XII edizione. Roma: Istituto Poligrafico dello Stato, 2008. • Raccomandazioni 7, 9, 12 e 14 del Ministero della Salute • Legge 648/96: “farmaci la cui commercializzazione è autorizzata in altri Stati ma non in Italia, farmaci non ancora autorizzati ma sottoposti a sperimentazione clinica e farmaci da impiegare per indicazioni terapeutiche diverse da quelle già autorizzate”. • Good Manufacturing Practice – European Commission (GMP). Vol. 4 all.1: “Manufacture of sterile medicine products” – 25/11/2008 (rev.). Azienda sanitaria Provinciale Enna PROCESSO DI GESTIONE DELLA TERAPIA ANTITUMORALE IN UFA – ONCOLOGIA – EMATOLOGIA Rev.0.0 16/09/2015 U.O. Q. Pagina 31 di 31 • Indicazioni per l’applicazione delle Linee guida chemioterapici antiblastici ISPESL e AIMPLS: “Sintesi delle indicazioni per una razionale applicazione delle Linee Guida Ministeriali sulla prevenzione dei rischi occupazionali nella manipolazione dei chemioterapici antiblastici”. Med Lav 2001: 92, 2: 137-48. • American Society of Hospital Pharmacists. “ASHP guidelines on preventing errors with antineoplastic agents”. Am J Hosp. Pharm. 2002; 59: 1649-69. • Codice di Galenica Clinica SIFO.