Relazione generale 1 Premessa..................................................................................................................................2 1.1 Inquadramento territoriale ..............................................................................................4 1.2 Stato di fatto .....................................................................................................................4 1.3 Vincoli gravanti sulla zona ................................................................................................6 2 Descrizione dell’intervento....................................................................................................10 2.1 Progetto di completamento bretella di collegamento Porto Autostrada A3.................10 2.2 Progetto di escavo ..........................................................................................................22 2.3 Impianti...........................................................................................................................19 3 2.3.1 Impianto di smaltimento delle acque ................................................................................ 19 2.3.2 Impianto di illuminazione................................................................................................... 20 Costo dell’opera ............................................................... Errore. Il segnalibro non è definito. Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale 1 Premessa L'Amministrazione comunale di Torre Annunziata, con delibera di G.M. n. 140 del 21/07/2005 ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione della strada di collegamento Porto – Autostrada, I lotto Porto – via Provinciale Schito con una spesa complessiva di € 5.055.000,00, finanziati per € 4.835.000,00 da Regione e Provincia e con il contributo comunale di € 220.000,00. La Giunta Regionale, con deliberazione n. 279/05 ha inserito l’intervento in questione tra i progetti coerenti finanziati con le rinvenienze finanziarie a disposizione della Regione Campania, a seguito della Certificazione alla Commissione UE delle spese relative a “progetti coerenti” finanziati con fondi diversi dal POR Campania 2000/2006 e confermando, come già previsto nella delibera di G. R. n. 725/03 l’ammontare del finanziamento nella misura di € 3.380.000,00, a fronte di altre fonti di finanziamento per un importo di 1.455.000,00, ed individuando, quale beneficiario finale il Comune di Torre Annunziata. Con deliberazione n. 221 del 21/02/06, la G. R. della Campania ha approvato in linea tecnica ed economica il progetto definitivo per l’intervento, confermando il cofinanziamento regionale di € 3.380.000,00 e la funzione di Beneficiario finale e Soggetto attuatore in capo al Comune di Torre Annunziata. Con determina dirigenziale n. 1971 del 27/10/2006 è stata, tra l’altro, indetta la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori, aggiudicata con il metodo dell'appalto a corpo con offerta di ribasso su elenco prezzi unitari. Con verbale n. 1 del 25/05/2009, previo autorizzazione, si è proceduto alla consegna parziale sotto riserva di legge dei lavori medesimi a norma delle prescrizioni degli artt. 129 e 130 comma 6° e comma 7 del Regolamento dei Lavori Pubblici approvato con D.P.R. 21/12/1999, n. 554. Dopo un lungo iter amministrativo in data 17/03/2010, con verbale n. 1 e previo autorizzazione, si è nuovamente proceduto alla consegna parziale sotto riserva di legge dei Pag. 2 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale lavori medesimi a norma delle prescrizioni degli artt. 129 e 130 comma 6° e comma 7 del Regolamento dei Lavori Pubblici approvato con D.P.R. 21 dicembre 1999 n. 554. I lavori oggetto del citato verbale interessano il tratto della via Terragneta compreso tra la via Solferino e la via Saline, già oggetto del precedente verbale di consegna parziale n. 1 del 25/05/2009, ampliato alle aree già oggetto di procedura espropriativa lungo la via Terragneta, e consistono in: 1.
scarificazione superficiale; 2.
messa a nudo fogna e canali esistenti per eventuale riposizionamento e comunque costruzione di nuovo manufatto; 3.
esecuzione di pacchetto stradale come da progetto; 4.
eventuali opere necessarie per la proficua esecuzione dell’opera progettata. Con contratto rep. n. 882 26/04/2010 l'impresa Credendino Costruzioni S.p.A. ha assunto i lavori di cui trattasi per l'importo, al netto del ribasso di cui ai prezzi unitari offerti determinanti il ribasso medio del 31,819 %, di complessivi € 2.439.769,46 oltre IVA (€ 2.323.521,76 per lavori + € 116.247,70 per oneri di sicurezza prefissati). Nel corso dei lavori sono state effettuate numerose riunioni operative con Enti e con rappresentanti dell'Amministrazione comunale nel corso delle quali si è discusso della questione discariche e trasporti a rifiuto, nonché preso conoscenza di alcuni atti e provvedimenti della Pubblica Amministrazione e delle conseguenti problematiche incidenti negativamente sulle originarie previsioni di progetto, con particolare riferimento: alle variazioni determinate dalle mutate esigenze aziendali delle Ferrovie dello Stato, recepite in un Protocollo d’Intesa sottoscritto tra l’Amministrazione Comunale e FERSERVIZI spa; alla modifica alla rete fognaria e ai recapiti finali programmata dalla GO.RI. e in corso di realizzazione sul territorio comunale; alla sistemazione tecnica di tracciato in corrispondenza della centrale gas; alla eliminazione dal tracciato stradale in località Salera di materiale da smaltire sensibilmente aumentato negli ultimi mesi. Pag. 3 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale Per la risoluzione delle succitate problematiche la Direzione Lavori, sentito il R.U.P., ha proposto la redazione di una perizia di variante e suppletiva. Ad oggi il suddetto progetto risulta realizzato fino all’incrocio della via Terragneta con la via Saline, per cui il Progetto di “Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata”, che riguarda la zona compresa tra la zona industriale e l’area portuale di Torre Annunziata, prevede: 
il completamento della bretella di collegamento tra il Porto di Torre Annunziata e l’Autostrada A3, per un tratto che va dall’incrocio di via Terragneta con via Saline, in corrispondenza dell’ingresso al cantiere della Società Apreamare S.p.a., al Porto di Torre Annunziata in corrispondenza del gasometro, con la conseguente bonifica delle aree a ridosso della zona portuale attualmente invase da rifiuti provenienti da attività di demolizione; 
il dragaggio del Porto di Torre Annunziata, finalizzato al ripristino dell’accessibilità al porto per navi fino a 20.000 tonnellate di stazza. 1.1 Inquadramento territoriale L’area di interesse ricade all’interno della tavoletta denominata “Torre del Greco” Foglio 466, IV° Quadrante, Orientamento NO, redatta in scala 1:25.000, edita dall’I.G.M.I. (Istituto Geografico Militare Italiano). 1.2 Stato di fatto Il sito in cui si prevede la realizzazione dell’opera in progetto ricade nella zona portuale ed industriale di Torre Annunziata. Pag. 4 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale AREA DI INTERVENTO
Figura 1 ‐ Estratto da Google Earth Quest’ultima sorge sul Golfo di Napoli, estendendosi da ovest ad est per una lunghezza di circa sei chilometri, in una piccola insenatura compresa tra Capo Oncino e lo scoglio di Rovigliano. Dall’analisi del territorio si evince che, ai sensi della DGR Campania n. 1047 del 19 giugno 2008, recante “Individuazione dei porti di rilevanza regionale ed interregionale ex art. 6 della L.R. Campania n. 3/2002”, il Porto di Torre Annunziata, appartenente all’ambito regionale “Vesuviano”, appartenente alla Categoria II, Classe III (porti di rilevanza economica regionale ed interregionale) di cui alla citata L. 84/1994, art. 4 (classificazione dei porti), è il terzo porto della Campania. Nonostante la sua importanza a livello regionale e interregionale, l’area portuale e le aree industriali limitrofe attualmente sono in uno stato di degrado. Le cause che hanno determinato questa trasformazione negativa sono: 
Deposito nel tempo, per un tratto circa 300 m a ridosso dell’area portuale, di rifiuti di natura per lo più provenienti da materiali da costruzione e demolizione; Pag. 5 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale 
Transito obbligato, per le strade della città, dei mezzi pesanti diretti allo scalo portuale, che hanno causato un grave danno ambientale ed urbanistico. Altre cause, però, di natura diversa, hanno contribuito negativamente, anche a livello economico, all’impoverimento del porto. Nel corso degli ultimi anni, il bacino del porto commerciale è stato oggetto di un progressivo interrimento, con la conseguente riduzione delle condizioni di sicurezza per navi di grandi dimensioni a pieno carico. A causa dei ridotti fondali, l’ufficio locale della Capitaneria di Porto, infatti, ha dovuto gradualmente ridurre le dimensioni massime di pescaggio delle navi, cui è consentito il transito e l’attracco presso le banchine portuali, riducendo così la vitalità alle attività portuali. 1.3 Vincoli gravanti sulla zona Un’attenta analisi è stata svolta sugli strumenti pianificatori ed sui loro obiettivi al fine di verificare la coerenza del progetto in essere con tali strumenti. Gli strumenti analizzati sono: 
Piano Regolatore Generale Intercomunale Dall’art. 1 “Disposizioni generali sulla destinazione d’uso delle aree del territorio intercomunale” delle Norme Tecniche di Attuazione modificate e rettificate ai sensi del decreto n.4569 del 28/5/83 di approvazione del P.R.G.I. per i comuni di Torre Annunziata, Boscoreale e Boscotrecase, si evince che l’area oggetto di intervento ricade nelle seguenti zone: o Zona F – Portuale o Zona D – Industriale/Piano ASI In particolare il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale (ASI) della Provincia di Napoli è un Ente Pubblico Economico, costituito con lo scopo di favorire il sorgere di nuove iniziative industriali, promuovendo le condizioni necessarie per la creazione e lo Pag. 6 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale sviluppo di attività produttive nei settori dell’industria e dei servizi, nell’ambito del proprio comprensorio costituito da diversi agglomerati industriali tra cui quello della Foce del Sarno, in cui ricade parte del progetto oggetto di intervento. 
Piano Territoriale Paesistico dei comuni Vesuviani Il Piano Territoriale Paesistico, redatto ai sensi dell'art.1‐bis della legge 8 agosto 1985 n. 1431, detta norme e prescrizioni riguardanti i territori dei Comuni Vesuviani, tra i quali Torre Annunziata. Le aree regolate dal presente piano sono distinte in zone, tale distinzione è stata determinata dal valore differenziato degli elementi costitutivi riconosciuti in sede di analisi, a cui corrispondono diversi gradi di tutela paesistica. Dalle Norme Tecniche di Attuazione e in particolare dall’Art. 4, “Norme di tutela e suddivisione in zone” (Titolo I “Disposizioni Generali”), individuate e perimetrate nel Titolo II “Norme e prescrizioni di tutela delle singole zone”, nell’area oggetto di intervento ricadono le seguenti norme di tutela: o R.U.A. ‐ Recupero Urbanistico‐Edilizio Restauro Paesistico‐Ambientale (Art. 13)
o A.I. ‐ Recupero delle Aree Industriali (Art. 14) o A.P. ‐ Recupero e adeguamento delle Aree Portuali (Art. 19) Si può affermare che la direzione di sviluppo dettata dal progetto è in sinergia con le strategie di sviluppo dell’area previste, in quanto si tratta di sole opere di manutenzione per quanto riguarda il dragaggio portuale e di opere di completamento della bretella di collegamento Torre Annunziata‐Autostrada A3, nonché la precedente bonifica di un tratto, a ridosso dell’area portuale, che permetterà la riqualificazione della costa. L’impatto previsto dal progetto non è quindi cumulabile con altri piani o progetti realizzati o in corso di realizzazione nell’area in esame. Per quanto riguarda la pianificazione della tutela ambientale nel territorio circostante il comune di Torre Annunziata si evidenzia la presenza: 
Rete Natura 2000; Pag. 7 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale 
Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico; Natura 2000 è la rete ecologica europea costituita da aree destinate alla conservazione della biodiversità, denominate Zone di Protezione Speciale (ZPS) e Siti di Importanza Comunitaria (SIC), con l’obiettivo fondamentale di garantire il mantenimento ed il ripristino di habitat e specie particolarmente minacciati. Nell’area interessata dall’intervento in esame non si evidenziano interferenze con aree di tutela naturalistica, si sottolinea però la presenza di siti SIC e ZPS nelle vicinanze: 
SIC/ZPS ‐ IT8030008 “Dorsale dei Monti Lattari”; 
SIC/ZPS ‐ IT8030011 “Fondali marini di Punta Campanella e Capri”; 
SIC ‐ IT8030036 “Vesuvio”; 
SIC ‐ IT8040013 “Monti di Lauro”; 
ZPS ‐ IT8030037 “Vesuvio e Monte Somma”; 
ZPS ‐ IT8050045 “Sorgenti del Vallone delle Ferriere di Amalfi”. Pag. 8 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale Figura 2 ‐ Carta dei vincoli E’ da sottolineare che il territorio è caratterizzato dalla presenza di importanti parchi nazionali e regionali: 
“Parco Nazionale del Vesuvio”, a nord di Torre Annunziata; 
“Parco Regionale del Fiume Sarno” 
“Parco Regionale dei Monti Lattari”, a sud di Torre Annunziata; Inoltre, con Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del 27 dicembre 2004 è stata approvata la perimetrazione provvisoria del Sito di Interesse Nazionale Litorale Vesuviano che comprende, tra l’altro, “anche l’area marina antistante le aree terrestri Pag. 9 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale incluse nel perimetro stesso per un’estensione di 3km dalla costa e comunque entro la batimetria di 50 metri (…)”. Come è possibile notare dalla cartografia allegata al decreto citato (vedi Figura 3), il porto di Torre Annunziata ricade interamente nelle aree marine perimetrate dal citato Decreto. Figura 3 ‐ Perimetrazione provvisoria del Sito di Interesse Nazionale Litorale Vesuviano 2 Descrizione dell’intervento 2.1 Progetto di completamento bretella di collegamento Porto Autostrada A3 Il progetto di riqualificazione ambientale della zona compresa tra la via Terragneta e il Porto di Torre Annunziata riguarda la bonifica di parte delle aree invase dai rifiuti per lo più provenienti da opere di costruzione e demolizione e il completamento della bretella di collegamento Porto di Torre Annunziata‐Autostrada A3. Il completamento della bretella di collegamento prevede l’ampliamento di un tratto di circa 300 m e la realizzazione di un nuovo tratto, a ridosso dell’area portuale, che servirà a collegare la zona portuale con le arterie di traffico principali. La bonifica di detto tratto consentirà sia la Pag. 10 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale riqualificazione della costa che l’accessibilità all’area portuale direttamente dall’Autostrada A3. La bonifica della strada a ridosso dell’area portuale presenta rifiuti per circa 300 m per un totale di circa 12.000 m3 di materiali di cui il 97% è rappresentato da terreni, materiali da costruzione e demolizione e da RSU, l’altro 3% è rappresentato da pneumatici. Esistono piccole presenze di cemento amianto in lastre nella percentuale dell’0,05% pari a circa 4‐6 m3. E’ prevista la movimentazione dei rifiuti, il trasporto a discarica ed il conferimento in siti autorizzati. La realizzazione della strada destinata al traffico pesante, di conseguenza, diventa indispensabile alle attività portuali, oltre ad evitare il riformarsi dello stoccaggio a cielo aperto dei rifiuti. Il percorso complessivo della bretella risulta essere pari a circa 2.000 m, attualmente transitabile al 50%, infatti è stato realizzato soltanto il tratto che parte dall’innesto di via Terragneta con la Strada Provinciale Schito fino all’incrocio con la via Saline, in corrispondenza dell’ingresso al cantiere della Società Apreamare Spa. Il posizionamento dell’asse stradale, pur in presenza di un percorso obbligato, rispetta i criteri previsti dalle normative vigenti in materia di strade comunali‐extraurbane. In particolare la piattaforma stradale ha una larghezza di 9,00 m, di cui 8,00 m di carreggiata e 0,50 m per la realizzazione, su entrambi i lati, di una cunetta per la raccolta delle acque meteoriche; su entrambi i lati è previsto, inoltre, un marciapiede di larghezza pari a 1,50 m. Nella redazione del progetto non è stata modificata la livelletta presente in via Terragneta in modo tale da evitare o limitare al massimo interventi sostitutivi in corrispondenza di accessi carrabili, quando gli stessi sono funzionali e ben inseriti nel contesto. In particolare i lavori previsti dal progetto stradale sono:  scavi di sbancamento per la sede stradale alla larghezza prevista nonché per l’inserimento di fogne e sottoservizi; Pag. 11 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale  realizzazione di cunette trapezoidali su entrambi i lati per la raccolta delle acque meteoriche da realizzarsi mediante l’utilizzo di conglomerato cementizio vibrato 300 RcK (30N/mm2) ad alta resistenza;  fondazione stradale in misto granulare stabilizzato con legante naturale, opportunamente costipata;  pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso costituita da uno strato di collegamento “binder” di spessore cm. 7 e dal tappeto di usura di cm. 3 anch’esso in calcestruzzo bituminoso;  realizzazione di marciapiede su entrambi i lati di larghezza m. 1.50 con rivestimento in pietra vesuviana costituito da lastre omogenee con valori metrici riportati nei grafici allegati;  realizzazione di muretti laterali in c.l.s. (calcestruzzo) con rivestimento in pietra vesuviana con la stessa tipologia dei marciapiedi. I muretti saranno superiormente collegati a pannelli metallici o ringhiere in ferro laddove c’è necessità di evitare l’immissione in proprietà private;  segnaletica orizzontale e verticale. 2.1.1 Requisiti trasportistici e prestazionali dell’opera La Bretella e quindi l’arco che essa costituisce sarà costituita da una carreggiata bidirezionale a due corsie. Da indagini analitiche effettuate si ipotizza che il volume di traffico nell’orario di punta è di circa 500 veicoli/ora ripartito fra le due direzioni nel rapporto 60/40; si prevede un traffico industriale o commerciale nella misura del 8%, un traffico turistico pari al 0,02% ed un traffico di autobus pari al 0,002%; tali valori, sono stati desunti, dall’analisi dei veicoli che attualmente collegano il porto e l’area industriale ai nodi di svincoli principali. Gli stessi sono stati aumentati considerando che la nuova bretella, apporterà benefici sia al porto che alla zona industriale in quanto essa collegherà entrambi i poli in maniera diretta ai nodi principali ed all’autostrada. Pag. 12 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale I dati suddetti sono esplicitati nelle seguenti tabelle: Tabella con dati trasportistici attuali con riferimento ai veicoli che attraversano Via Roma e Via Terragneta Tipo Veicoli Via Roma Via Terragneta Industriali 16 veicoli/h 6 veicoli/h Turistici 3 veicoli/h ‐ Autobus 2 veicoli/h ‐ 580 veicoli/h 80 veicoli/h Autoveicoli Tabella con dati trasportistici attuali e ipotesi di incremento di veicoli che si spostano da via Roma sul nuovo collegamento Porto‐Autostrada. Inoltre sono riportati i veicoli di Via Terragneta che di fatto costituirà un tratto della nuova bretella Tipo Veicoli da Via Roma alla Via Terragneta Bretella Ipotesi di incremento Industriali 14 veicoli/h 6 veicoli/h 20 veicoli/h Turistici 0 veicoli/h ‐ 1 Autobus 0 veicoli/h ‐ 10 180 veicoli/h 80 veicoli/h 189 Autoveicoli Tabella contentente i dati trasportistici di previsione per la nuova Bretella Pag. 13 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale di collegamento Porto‐Autostrada Tipo Veicoli Bretella Porto‐
Percentuale Autostrada sul totale Industriali 40 veicoli/h 8% Turistici 10 veicoli/h 0,02% Autobus 1 veicoli/h 0,002% Autoveicoli 449 veicoli/h 91,978% Volume di traffico nell’ora di punta 500 veicoli/h 100% Con questi dati di partenza calcoliamo il livello di servizio che offre la strada scelta con la velocità compresa tra i 40 e i 60km/h secondo il D.M. 5 novembre 2001. Calcolo del livello di servizio della strada: Caratteristiche della strada: 
Categoria E – Soluzione base a 1+1 corsie di marcia 
Larghezza corsia 4,00m 
Tracciato pianeggiante 
Sorpasso impedito all’ 80% Caratteristiche del traffico: 
Distribuzione nelle due corsie pari a 60/40 
Veicoli industriali 8% 
Veicoli turistici 0,02% Pag. 14 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale 
Bus 0,002% 
Autovetture 91,978% 
Volume orario nell’ora di punta pari a 500vph Flusso veicolari nei 15’ più intensi dell’ora di punta v
V
PHF dove: v è il flusso veicolare (in entrambe le direzioni), espresso in vhp V è il volume orario totale nell’ora di punta (in entrambe le direzioni) PHF è il fattore dell’ora di punta scaturito dalle osservazioni sperimentali nel nostro caso abbiamo: v
500
 549vph
0,91
Il metodo di calcolo adottato per dedurre del livello di servizio è secondo il manuale HCM‐1994 e relative tabella v
SFi  2800 *   * f d * f w * f HV
 c i
dove: SFi è il flusso totale (in entrambe le direzioni di marcia) per l’i‐esimo livello di marcia, espresso in vph (v/c)i è il rapporto tra il flusso e la capacità ideale (livello i‐esimo) Pag. 15 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale fd è il fattore di correzione per la distribuzione del traffico nelle due direzioni di marcia fW è il fattore di correzione per la ridotta larghezza delle corsie e delle banchine fHV è il fattore di correzione per la disomogeneità del traffico (presenza di autobus, veicoli industriali e/o veicoli turistici) Il fattore fHV si calcola con la seguente espressione: f HV 
1
1  PT * ( ET  1)  PR * ( E R  1)  PB * ( E B  1) dove: PT, PR, PB Sono le proporzioni di veicoli industriali, veicoli turistici ed autobus ET, ER, EB Sono le autovetture equivalenti per veicoli industriali, veicoli turistici ed autobus I fattori di livello fHW in ciascun livello di servizio sono: fHW (liv.A) = 0,925 fHW (liv.B,C) = 0,9121 fHW (liv.D‐E) = 0,9918 da cui si calcola il livello di servizio per i vari livelli: SFA = 85vph SFB = 285vph SFC = 554vph Pag. 16 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale SFD = 1059vph SFE = 2297vph In conclusione il flusso veicolare nei 15’ più intensi dell’ora di punta (549vph), è comprese tra il flusso totale del livello B (SFB = 285vph) e il flusso totale del livello C (SFC = 554vph). Questo vuol dire che la strada garantisce il livello di servizio C. Qualora l’utilizzo della strada, per le opportunità che essa consente, fosse ampliato con una previsione tale da raggiungere un aumento del flusso veicolare pari al 90% di cui sopra, ripetendo i calcoli si otterrebbe una strada che garantirebbe il livello di servizio D accettabile per strade di categoria E . Calcolo della distanza di visibilità per l’arresto Si valuta con la seguente espressione: 1
V
V0
1
* 
D A  D1  D2 
3,6
3,6 2 V0
V
dV m i  RaV 


 r0 V 
g *  f1 V  
100 
m

dove: D1 è lo spazio percosso nel tempo  D2 è lo spazio di frenata V0 è la velocità del veicolo all’inizio della frenata, pari alla velocità di progetto V1 è la velocità finale del veicolo, in cui V1 = 0 in caso di arresto i è la pendenza longitudinale del tracciato  è il tempo complessivo di realizzazione (percezione, riflessione, reazione e attuazione) Pag. 17 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale g è la accelerazione di gravità Ra è la resistenza aeronautica m è la massa del veicolo f1 è la quota limite del coefficiente di aderenza impegnabile longitudinalmente per le fenatura r0 è la resistenza unitaria al rotolamento, trascurabile La resistenza aerodinamica Ra si valuta con la seguente espressione: Ra 
1
C x SV 2  N  2
2 * 3,6
dove: Cx è il coefficiente aerodinamico S è la superficie resistente  è la massa volumica dell’aria in condizioni standard Il coefficiente limite di aderenza fi è stato dedotto dalla tab. 5.1.2.a delle Norme Funzionali e Geometriche per la Costruzione delle Strade del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che nel nostro caso essendo una strada di cat. E ed una velocità massima di 50km/h fi = 0,35. Tale valore è compatibile anche con superficie stradale leggermente bagnata (spessore del velo idrico di 0,5mm). In conclusione dai calcoli e da abachi e tabelle riportate dalle delle Norme Funzionali e Geometriche per la Costruzione delle Strade del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si rileva che: La distanza per la visibilità per l’arresto è di 53m. Pag. 18 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale Calcolo della distanza di visibilità per il sorpasso Si calcola con la seguente espressione: Ds  20 * v  5,5 * V  m dove: v (m/s) oppure V(km/h) è la velocità di progetto attribuita uguale sia per il veicolo sorpassante che per il veicolo dal senso opposto. Sostituendo nella formula precedente i valori di progetto si ha: Ds = 275m Calcolo della distanza di visibilità per la manovra di cambiamento di corsia Si calcola con la seguente espressione Dc  9,5 * v  2,6V dove: v è la velocità del veicolo in [m/s], op. V in [km/h] Sostituendo nella formula precedente i valori di progetto si ha: Dc = 130m. 2.2 Impianti tecnologici Gli impianti in progetto riguardano lo smaltimento delle acque bianche o meteoriche e nere o sanitarie, e l’illuminazione stradale. 2.2.1 Impianto di smaltimento delle acque Pag. 19 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale L’impianto di smaltimento delle acque previsto in progetto si suddivide in: 
Impianto smaltimento acque bianche Questo tipo di impianto prevede una suddivisione della rete fognaria in tre tratti, che variano a secondo della pendenza della livelletta e del diametro della sezione assegnata (mediante calcolo idraulico). Le tubazioni utilizzate sono del tipo P.E.A.D. (Poliuretano ad alta densità) corrugato; . Il primo tratto con pendenza del 2‰ è costituito da 5 picchetti e da 4 tratti, la cui sezione circolare assegnata è PEAD800; il secondo tratto, con pendenza del 4‰ è costituito da 14 picchetti e da 13 tratti, con sezione circolare PEAD630; il terzo tratto , sempre con pendenza del 4‰ è costituito da 18 picchetti e da 17 tratti, con sezione circolare PEAD630. Il condotto viene alimentato tramite caditoie di raccolta e collegate con pozzetti e tubazioni alla fognatura principale. 
Impianto smaltimento acque nere Questo tipo di impianto prevede solo un tratto con pendenza del 3‰ ed è costituito da 4 picchetti e da 3 tratti, la cui sezione circolare assegnata è PEAD315. Il condotto principale delle acque nere sarà posizionato in adiacenza al condotto principale delle acque bianche. Entrambi i condotti fognari principali confluiranno in un’ apposita vasca di capacità adeguata ove, tramite stazione di pompaggio, saranno recapitate nella fognatura comunale. 2.2.2 Impianto di illuminazione L’impianto in progetto presenta le seguenti caratteristiche : 
Linee Elettriche E’ prevista la realizzazione della linea di alimentazione dei vari corpi illuminanti che saranno installati lungo il tratto che va dall’incrocio di via Terragneta con via Saline. Le linee saranno del tipo interrate ed avranno come supporto un cavidotto corrugato di diametro che varia da 80 a 160mm. Le derivazioni ai corpi illuminanti saranno realizzate mediante l’interposizione di muffole in corrispondenza della linea principale e di morsettiere predisposte sul palo di sostegno dei corpi illuminanti. Pag. 20 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale 
Alimentazione Impianto ‐ Punto di fornitura L’energia elettrica per l’alimentazione dell’impianto di illuminazione verrà prelevata in b.t. da un punto dove è prevista la presenza di un quadro di arrivo con protezione Magn. Diff. di tipo S posto subito a valle del gruppo di misura fornito dall’ente distributore. 
Quadri di comando e protezione E’ prevista la realizzazione di un quadro elettrico; da questo partiranno quattro linee quadripolari di alimentazione distinte per lati. 
Linee di distribuzione Per la realizzazione delle linee si è previsto l’impiego di cavi uni‐multipolari i con conduttori flessibili di rame isolati in EPR G7, sotto guaina in PVC, Tipo FG7(O) R‐06/1kV non propaganti l’incendio e a ridotta emissione di gas corrosivi. La sezione dei conduttori è quella verificata con la relazione di calcolo, così come riportato nello schema elettrico e sugli elaborati grafici allegati. In pratica si prevede l’impiego di cavi a sezione decrescente. 
Corpi Illuminanti Come corpi illuminanti si adotteranno delle armature stradali a doppio isolamento IP67 e lampada SAP‐T 250W, montata su palo rastremato di altezza f.t. 10mt in lamiera di acciaio laminato zincato a caldo. I pali sono posti con una interdistanza media di 25mt nei tratti rettilinei e 20mt in prossimità delle curve. In fase di progetto si è optato per il corpo illuminante descritto in quanto esso è un apparecchio completamente Cut‐OFF idoneo per impianti classificati dalla Norma UNI 10819 del marzo 1999 come “ Impianti di Tipo A”, allo stesso tempo si è optato per le lampade descritte in quanto oltre ad avere una elevata efficienza luminosa, possiedono la caratteristica di una altissima resa cromatica ( grado di restituzione del colore). La gestione delle linee è ottenuta tramite un Pag. 21 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale regolatore di flusso luminoso le cui specifiche tecniche e schema di impianto sono riportati negli elaborati specifici. 
Impianto di messa a terra L’ impianto di terra si realizzerà mediante l’impiego di una corda di rame nuda di 35 mmq sita in apposito scavo ad una profondità non inferiore a 50 cm. Tale conduttore da un lato si attesterà su delle puntazze di acciaio zincato a croce di dim. 1,5 m posate in altrettanti pozzetti ispezionabili e dall’altro sotto la barra EQP (alla quale afferiscono i conduttori di protezione dei circuiti) che dovrà essere realizzata sotto ogni quadro di comando. 2.3 Progetto di escavo Le opere di riqualificazione del porto di Torre Annunziata, condotte attraverso l’escavo di parte dei fondali interni al porto, si rende necessario al fine di ripristinare le condizioni di navigabilità per il naviglio tipo, ristabilendo contemporaneamente adeguate condizioni di sicurezza per le manovre di approccio e salpamento, nonché per le operazioni in banchina di scarico e carico delle merci. Nel corso degli ultimi anni, il bacino del porto commerciale di Torre Annunziata è stato oggetto di un progressivo interrimento, con la conseguente riduzione delle condizioni di sicurezza per navi di grandi dimensioni a pieno carico. A causa dei ridotti fondali, l’ufficio locale della Capitaneria di Porto, infatti, ha dovuto gradualmente ridurre le dimensioni massime di pescaggio delle navi cui è consentito il transito e l’attracco presso le banchine portuali. Le capacità attuali del bacino sono limitate a navi con pescaggio massimo di 8,35 m rispetto al pescaggio potenziale di 10,00 m che era possibile sperimentare prima dell’interrimento. L’intervento prevede la realizzazione di un escavo dei fondali di accesso al porto ed in prossimità delle banchine commerciali del porto di Torre Annunziata, interessando complessivamente una superficie di circa 45.000 m2. Pag. 22 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale Il progetto di dragaggio prevede la realizzazione di un canale navigabile in modo da consentire l’accesso al porto e l’attracco alle banchine di navi di dimensioni massime pari a 250 m di lunghezza, 30,00 m di larghezza e 10 m di pescaggio, equivalenti ad una stazza di circa 20.000 t, in quanto la notevole riduzione della capacità di movimentazione di merci da parte delle strutture commerciali presenti nel porto hanno avuto ripercussioni economiche non trascurabili. La profondità nominale del canale di accesso, che condiziona il passaggio dal mare aperto allo specchio interno portuale, è stata fissata pari a ‐11,50 m, valore ottenuto sommando all’immersione a pieno carico, un certo franco di navigazione. Tale profondità, nella parte più interna protetta dal molo foraneo di sopraflutto, è stata ridotta a ‐11,00 m, scapolata la testata di sopraflutto, e a ‐10,50 m in prossimità dell’area di manovra di ormeggio e lungo la banchina di levante. L’area a ridosso della testata della banchina di levante è stata dragata in maniera da consentire le manovre di ormeggio della nave a pieno carico e di disormeggio a nave parzialmente carica, con un pescaggio massimo di 5,50 m. La larghezza del canale di accesso è stata valutata secondo le indicazioni della letteratura tecnica di settore (AIPCN), considerando che i limitati spazi disponibili consentono le manovre di entrata ed uscita delle navi solo mediante rimorchiatori. Il canale di navigazione quindi è stato fissato al minimo in 3 volte la larghezza della nave di progetto assunta alla base delle valutazioni eseguite. Il quantitativo complessivo di materiale da dragare è risultato essere pari a circa 176.000 m3, l’esecuzione del dragaggio ovviamente, non può prescindere dalla determinazione delle caratteristiche chimico‐fisiche del sedimento da movimentare. L’adozione di sistemi di conterminazione dell’area di lavoro (panne antitorbidità) e di dragaggio ambientale mediante benna ecologica consentirà di eliminare potenziali fenomeni di diffusione del sedimento in sospensione nell’ambiente marino circostante e la perdita di materiale grazie al sistema di controllo idraulico che consente la chiusura stagna della benna direttamente sul piano di scavo, assieme ad accorgimenti quali l’operatività attenta nella fase di impatto e taglio del sedimento e lo svolgimento delle operazioni in area conterminata. Pag. 23 di 24
Risistemazione con Risanamento Ambientale e Funzionale del Porto di Torre Annunziata Relazione generale Con riferimento alla fase di dragaggio, si prevede l'installazione di vasche di decantazione (dewatering)preventivamente allestite ed impermeabilizzate ove stoccare il materiale dragato. Successivamente alla fase di dewatering, le acque raccolte saranno convogliate verso l’impianto di trattamento delle acque reflue, mentre il sedimento decantato sarà avviato ad un impianto di granulazione già predisposto nell’ambito del cantiere. Il quantitativo complessivo dimaterialedadragarerisultapariacirca176.000 m3, l’esecuzione del dragaggio ovviamente, non può prescindere dalla determinazione delle caratteristiche chimico‐
fisiche del sedimento da movimentare. Pertanto, in funzione delle valutazione chimico‐fisiche effettuate sul materiale dragato, le possibili destinazioni finali del suddetto materiale estratto dai fondali del porto di Torre Annunziata, in ordine di priorità saranno: 1) Riutilizzazione a seguito di trattamento come inerte per il confezionamento del calcestruzzo da impiegare nella realizzazione delle opere in progetto; 2) Trasporto a rifiuto del materiale dragato residuale. 3 Quadro economico Pag. 24 di 24
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Relazione generale - Comune di Torre Annunziata