Dopo un sondaggio partito sulla sua pagina Facebook in cui si chiedeva ai
followers quali fossero le convinzioni più radicate tra le operatrici del settore e le
clienti, Mr. Schoon ha raccolto in questo articolo i 10 convincimenti più
ricorrenti.
Scopriamo insieme cosa è vero e cosa no!
I 10 miti legati alla ricostruzione delle unghie
Di Douglas Schoon
Traduzione a cura di Isotta Ognibene
E’ vietata la riproduzione anche solo parziale dei contenuti
1. Le unghie hanno bisogno di respirare.
Falso. Non c’è ragione di credere che le unghie debbano respirare. Le unghie non
sono vive, non hanno polmoni e non hanno la capacità di assorbire l’aria.
Questo mito è sbagliato da più punti di vista. In breve, le unghie non hanno
bisogno di aria dall’esterno e non respirano. Il 100% dell’ossigeno di cui ha
bisogno la matrice dell’unghia per creare una nuova lamina ungueale proviene
dal flusso sanguigno e lo 0% proviene dal mondo esterno!
Tutto ciò di cui l’unghia naturale ha bisogno per crescere in maniera corretta e
funzionale è rilasciato ( o rimosso) dal flusso sanguigno nell’area della matrice e
del letto ungueale.
La matrice è il punto in cui si genera l’unghia naturale a partire da sostanze
nutritive che possono essere rilasciate SOLO dal flusso sanguigno. Dall’esterno
né “aria” né “nutrienti” possono essere assorbiti o possono nutrire le unghie.
L’umidità e gli oli naturalmente presenti non rimangono intrappolati ma lasciano
il letto dell’unghia e passano attraverso la lamina ungueale lentamente. La
percentuale dell’umidità può aumentare del 10% / 15% mentre quella degli olii
solo leggermente: entrambi contribuiscono ad aumentare la flessibilità
dell’unghia.
I prodotti di scarto , invece, sono trasportati via dalla zona della matrice e dai
tessuti circostanti sempre dal sangue e non vengono rilasciati nelle unghie
naturali.
Unghie sane e normali continueranno a crescere fino a quando viene mantenuto
un flusso sanguigno ottimale…..anche in un ambiente privo di aria!
2. Le unghie devono “riposarsi” dopo i trattamenti
Falso. Non c’è alcun beneficio nel togliere gli abbellimenti ( smalto o
ricostruzione) per poche settimane o pochi mesi.
Dal momento che le unghie non respirano, non c’è alcun beneficio nell’aspettare
di riapplicare i prodotti per abbellirle o farle respirare una volta ogni tanto.
Come regola generale se l’unghia naturale o i tessuti circostanti mostrano segni
di danneggiamento ( da lieve a moderato), ferite, infezioni o segni di reazione
allergica non dovrebbe essere effettuato nessun servizio. Perché? In molti paesi,
incluso gli USA, le onicotecniche sono autorizzate ad effettuare esclusivamente
servizi di abbellimento su unghie e tessuti sani. Una condizione diversa è
considerata “medica” il che significa che deve essere trattata appunto da un
medico ( o podologo, se riguarda i piedi)che potrà effettuare una corretta
diagnosi ed una prescrizione per una cura, se necessaria. Le onicotecniche non
hanno l’abilitazione per effettuare diagnosi mediche. In caso di reazioni
allergiche devono astenersi dall’effettuare qualunque tipo di servizio fino a
quando non viene consultato un medico.
3.Il gel è meglio dell’acrilico
Assolutamente falso! Tutti i tipi di gel uv e tutti i prodotti che
convenzionalmente chiamiamo acrilici (monomero+polveri) sono composti da
ingredienti con un comune denominatore indipendentemente da come sono
commercializzati. Oltre alle strategie di marketing e alle tecniche di lavorazione, i
due sistemi differiscono nel modo in cui induriscono( n.d.r. polimerizzazione)
I gel uv hanno al loro interno un agente iniziatore che ha bisogno
dell’esposizione ai raggi UVA per far iniziare la reazione chimica (leggi l’ articolo
“i 7 segreti per la corretta polimerizzazione”); il sistema acrilico ha bisogno
dell’esposizione all’aria e al calore per l’indurimento perché l’agente iniziatore è
sensibile al calore e all’umidità naturalmente presente nell’aria.
La dimostrazione che i due sistemi sono molto simili , e quindi che uno non è
migliore o più sicuro rispetto all’altro, è che, teoricamente , è possibile invertire
gli agenti iniziatori nei prodotti dei due sistemi e adeguare la metodologia di
indurimento. Gel e Acrilico sono entrambi sicuri e non danneggiano le unghie
naturali a patto che vengano utilizzati seguendo le istruzioni e i protocolli della
casa produttrice per l’applicazione, la lavorazione e la rimozione. Tutti i prodotti
legati all’abbellimento delle unghie artificiali sono di uso professionale e
pertanto devono essere utilizzati da personale specializzato e addestrato a
lavorare in modo da proteggere l’unghia naturale da danni e ad applicare i vari
prodotti in maniera appropriata.
4. I prodotti utilizzati per rivestire le unghie sono dannosi per le unghie
stesse
Questa affermazione non è corretta. Generalmente i prodotti (siano essi
smalti, gel o acrilico) non danneggiano le unghie naturali. Ciò che danneggia
l’unghia è una scorretta applicazione/rimozione del prodotto.
-Se l’unghia ricoperta dal prodotto è più sottile di quella che sta ricrescendo
allora significa che è stata fatta una limatura troppo aggressiva ( manualmente o
con l’ausilio delle frese).
Un’eccessiva limatura è la causa della maggior parte dei danni che si riscontra
sulle unghie naturali ;e la colpa, purtroppo, è di onicotecniche poco preparate.
-Se dopo la rimozione del prodotto l’unghia non è assottigliata ma si avverte una
sensazione di eccessiva flessibilità dell’unghia questo non significa che l’unghia è
più debole; è un effetto temporaneo derivante dall’aumento di umidità della
lamina ungueale ( che può aumentare del 10%/15% e perdurare per 12/24 ore).
Dopo l’evaporazione dell’eccessiva umidità solitamente l’unghia torna ad un
normale livello di “rigidità”.
-Quando la superficie dell’unghia è secca e presenta macchie bianche significa
solitamente che il prodotto è stato rimosso in maniera inappropriata; per
esempio è stato grattato o spellato in modo troppo aggressivo dall’unghia
naturale. Immergere l’unghia in acqua o acetone anche per pochi minuti
ammorbidisce la superficie delle unghie e le rende più suscettibili a danni causati
da utensili quali bastoncini di legno o di metallo utilizzati per spingere o
rimuovere i residui di prodotto dalle unghie.. Una buona regola è “ le unghie
immerse per 60 secondi in un liquido hanno bisogno di 60 minuti di riposo
prima di essere trattate”.
-Le infezioni sono rare ;per evitarle bisogna osservare le più comuni norme di
igiene e disinfezione.
-Infine anche le clienti, quando utilizzano le unghie come utensili o quando
provano a rimuovere i prodotti autonomamente, possono danneggiare le proprie
unghie
In conclusione non sono i prodotti a danneggiare le unghie a patto che vengano
applicati, lavorati e rimossi in maniera corretta da personale qualificato e
competente.
5.I farmaci sono causa di sollevamenti e cattiva adesione
In generale , assumere medicinali per un paio di mesi non incide sull’adesione
dei prodotti sulle unghie naturali. Quando invece un individuo assume medicinali
per un lungo periodo è perché il suo corpo non sta funzionando in maniera
ottimale. E’ proprio per questo che spesso si dice che le unghie sono lo specchio
della salute di una persona. E’ dunque probabile che sia la malattia, o lo stato
psicofisico conseguente ad una malattia, a condizionare le unghie e non i farmaci.
-
le cure chemioterapiche sono cure di lungo periodo e i farmaci assunti
possono influenzare le unghie naturali e contribuire ad una possibile
perdita di adesione dei prodotti. Invece farmaci presi per breve periodi
(ad es. cura antibiotica) difficilmente rischiano di provocare la perdita di
adesione.
In caso di sollevamenti, prima di pensare a come possibile causa l’assunzione di
qualche medicinale, la professionista deve escludere altre cause più probabili
( es. inaproppriata preparazione delle unghie, cambiamento di abitudini della
cliente). Raramente i farmaci sono la causa!
6.Vitamine e sostanze nutrienti vengono assorbiti dalle unghie e le
rendono più forti e più sane
Vitamine e nutrienti non possono nutrire la lamina ungueale dall’esterno ed in
molti paesi è illegale fare tali affermazioni. Il beneficio per le unghie è dato solo
da vitamine e nutrienti che vengono assunti attraverso l’alimentazione e
arrivano alle unghie per via sistemica. Negli USA è vietato dalla legge
reclamizzare un prodotto cosmetico come benefico dal punto di vista
nutrizionale. Solo gli alimenti possono fornire nutrimento per il corpo e non i
cosmetici.
Per citare un esempio: alcuni olii per le unghie sono arricchiti di vitamina E ma la
loro funzione non è quella di rinforzare o nutrire. La vitamina E riportata nelle
etichette corrisponde al nome di tocoferolo (TOCOPHEROL). Il Tocoferolo, o i
suoi derivati (tocopherol acetate), è utilizzato come antiossidante che aiuta a
proteggere la cheratina che compone la lamina ungueale dai danni causati da
agenti esterni . Fintanto che non sono reclamizzati effetti nutrizionali , questo
tipo di dicitura ( antiossidante) è corretta dal momento che ci sono numerosi
studi che riconoscono queste proprietà alla vitamina E.
7. Applicare l’olio per le unghie direttamente sulla ricostruzione ne causa il
distaccamento.
Falso….quando i prodotti sono applicati correttamente! Se vengono fatti i
passaggi corretti, i prodotti della ricostruzione “incapsulano” l’unghia naturale e
nessun olio può penetrare e causare sollevamenti.
Il beneficio di questi olii è che potendo penetrare sulla superficie dei rivestimenti
artificiali ne migliorano la flessibilità e la durata e dunque andrebbero applicati
quotidianamente non perché nutrono l’unghia ( i gel soprattutto hanno una
bassa permeabilità) ma perché , contribuendo alla plasticizzazione, aiutano a
mantenere il risultato del lavoro e al contempo idratano il tessuto vivo
circostante(eponichio e valli ungueali) .
Se invece i passaggi non sono effettuati correttamente rimangono delle piccole
aree di separazione tra il rivestimento e l’unghia naturale. Quando ciò avviene
l’olio che utilizziamo ai fini estetici potrebbe penetrare sotto al rivestimento e
causare il sollevamento del prodotto.
In ogni caso ci sono chiari e significativi benefici riconducibili all’utilizzo di olii
cosmetici sulle unghie naturali e su quelle artificiali: nel caso in cui si eseguano le
giuste tecniche migliorano la flessibilità ;in caso contrario invece continuate ad
usarli…. I sollevamenti sono segnali che vi indicano la necessità di rivedere
attentamente la vostra tecnica di preparazione dell’unghia naturale, applicazione
e polimerizzazione del prodotto.
8. La sostanza conosciuta come MMA (metilmetacrilato) è pericolosa e non
dovrebbe essere usata per ricostruire le unghie.
N.B. le informazioni che seguono sono valide solo per il monomero a base di
Metilmetacrilato o metacrilato di metile (composto prodotto dalla reazione tra
l’acido metacrilico e il metanolo).
Le polveri che contengono l’MMA in realtà si chiamano PMMA ovvero
polimetilmetacrilato. Derivano dall’MMA ma hanno struttura chimica e proprietà
completamenti differenti e sono considerate sicure nella ricostruzione unghie.
Il PMMA è noto per il suo utilizzo nella produzione di lastre conosciute
commercialmente con il nome di Plexiglas ® e Lucite ®
Falso! L’ MMA è usato in tutto il mondo per le protesi dentarie, lenti a contatto e
anche come sostanza di cementazione per le ossa…dunque i suoi effetti sul corpo
umano sono ben noti. L’MMA non è considerato come agente cancerogeno e
neanche dannoso per i feti. Questi sono convincimenti errati!
Sono altri i motivi per cui è sconsigliato l’utilizzo di un monomero a base di
MMA!
Solitamente i prodotti non a base di MMA aderiscono all’unghia naturale senza
bisogno di limarla eccessivamente durante la fase di preparazione; invece per
ottenere un’adesione ottimale del monomero a base di MMA l’unghia naturale
deve essere preparata utilizzando una lima ancora piu abrasiva (basso GRIT).
Limando troppo non solo si rischia di assottigliare o indebolire l’unghia naturale,
esponendola maggiormente ad infezioni batteriche nel caso di urti o incidenti
che causano il distaccamento del prodotto, ma si rende più difficile la rimozione
della ricostruzione.
Inoltre l’MMA crea legami particolarmente duri ,rigidi e difficli da rompere e
questo spiega perché i liquidi per la rimozione non riescono a scioglierlo.
9.E’ consigliabile indossare una mascherina durante lo svolgimento del
lavoro.
Falso …se si lavora utilizzando un sistema di ventilazione certificato capace di
mantenere pulita l’area di lavoro e l’ambiente circostante. Infatti il sistema di
ventilazione certificato è in grado di catturare non solo le polveri sottili ma anche
i vapori. In questo caso l’uso della mascherina non serve
Invece il solo utilizzo delle mascherine dotate di filtro non è sufficiente perché
protegge dall’inalazione di polveri sottili ma non dai vapori.
Utilizzato correttamente, mantenuto in maniera efficiente e cambiando i filtri con
regolarità , il sistema di ventilazione certificato è un valido strumento che non
solo garantisce la sicurezza nell’ambiente di lavoro e aiuta a respirare in maniera
normale perché previene la saturazione dell’ambiente.
In commercio si trovano diversi aspiratori per le polveri sottili che sono molto
validi e solitamente li raccomando. Ma a mio avviso non bastano perché ad essi
bisognerebbe comunque affiancarne uno in grado di abbassare l’esposizione ai
vapori.
10. Le onicotecniche non hanno bisogno di capire e di imparare le
informazioni di carattere scientifico che sono alla base delle unghie e dei
prodotti utilizzati per curarle.
Questo è ridicolo! Forse il convincimento più sbagliato!
I migliori artisti conoscono i colori e le tele, gli scultori conoscono scalpelli e
pietre e i falegnami conoscono tutti i segreti dell’intarsio del legno.
Allo stesso modo le onicotecniche devono conoscere non solo l’anatomia ma
anche la struttura delle unghie naturali e la chimica dei prodotti utilizzati.
Riuscite ad immaginare quanti benefici potreste avere grazie ad una conoscenza
veramente approfondita della materia?
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