Alle radici della dissoluzione
della Iugoslavia
1.
2.
3.
4.
Uno stato per troppe etnie
La nascita della Iugoslavia
La scommessa di Tito
La dissoluzione
Un dedalo di etnie
Gruppi
prevalenti:
+ del 50%
della
popolazione
del luogo
la Federazione iugoslava
Comprendeva sei repubbliche e due regioni autonome
Repubbliche
Abitanti
SERBIA
5.830.000
2.050.000
1.893.000
4.680.000
1.950.000
4.440.000
2.089.000
632.000
– VOJVODINA
– KOSOVO
CROAZIA
SLOVENIA
BOSNIA-ERZ.
MACEDONIA
MONTENEGRO
Il peso delle etnie nel 1981
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Serbi
Croati
“Musulmani”
Sloveni
Albanesi
Macedoni
Montenegrini
Ungheresi
Romi
“Iugoslavi”
8.140.000
4.428.000
2.000.000
1.750.000
1.730.000
1.340.000
579.000
427.000
168.000
1.219.000
Totale: 22.425.000
Più:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
austriaci,
bulgari,
cechi,
greci,
italiani,
ebrei,
tedeschi,
polacchi,
romeni,
russi,
ruteni,
slovacchi,
turchi,
ucraini,
aromuni,
e altri.
Il problema:
mancata integrazione tra le “etnie”
impossibile dominio di un’etnia egemone
• Nessuna delle etnie
è stata così preminente sulle altre
da costituire uno stato unitario
sul modello europeo
• i Serbi, più probabili candidati a
questo compito storico, ne sono
stati impediti, tra Settecento e
Ottocento, dagli interessi dei
grandi imperi (Austriaco, Russo e
Ottomano)
• Sulla regione infatti hanno
giocato,
• e continuano insistere,
• meccanismi che
sfuggono agli stessi
protagonisti degli scontri
etnici interni ai Balcani.
La Bosnia: punto critico delle tensioni etniche
La Iugoslavia nasce nel contesto della
Grande Guerra (1914-18)
• Volontà delle potenze
vincitrici:
– principio di
autodeterminazione dei
popoli (14 punti di Wilson)
– strategia finalizzata a
cingere la Russia
bolscevica di “cordone
sanitario”
• Progetto serbo di uno
stato nazionale
• Volontà dei popoli slavi
soggetti all’impero
austro ungarico (sloveni
croati e bosniaci) di
unirsi ai serbi
Il patto
di Corfù:
1917
governo e parlamento
serbi
“ospiti” della Grecia
nell’isola di Corfù
– una rappresentanza dell’Unione Iugoslava
(rappresentanti serbo croati nei parlamenti austriaco e ungherese),
– sottoscrive con i serbi l’impegno a formare un regno
Iugoslavo
– con parità di diritti per serbi, croati e sloveni
Il regno nasce tra una serie di equivoci
I popoli iugoslavi hanno
combattuto guerre
diverse, nella stessa
grande guerra:
– serbi e montenegrini con
l’Intesa
– sloveni e croati con gli
imperi centrali:
• vinti?
• o liberati dal giogo austroungarico?
Il potenziale conflitto territoriale
con l’Italia convinse sloveni e
croati a fare causa comune
con i serbi
Affrettata proclamazione
del regno che
•
•
i serbi pensavano come un
ampliamento del loro stato
croati e sloveni subirono come
entità estranea ai loro interessi
Il fatto compiuto
• Mentre a Parigi sono in atto le
trattative per la definizione del
futuro stato,
• 1° dicembre 1918: proclamazione
del Regno dei Serbi dei Croati e
degli Sloveni,
• per volontà del principe reggente
Alessandro I Karadjordjević
• L’atto unilaterale determinò un
fatto compiuto e pregiudiziale
• 1929: il nuovo stato assume il
nome di Regno della Jugoslavia
una mappa etnografica del 1918
La difficile vita del regno tra le due guerre:
• riemergono i conflitti tra etnie
slave
• in Croazia: movimento
ustascia di Ante Pavelić
• Alessandro I Karagjeorgjević
ucciso a Marsiglia nel 1934
• l’attentato è opera dell’azione
congiunta del movimento
ustascia croato e dell’Orim
(Organizzazione interna rivoluzionaria
macedone, costituita nel 1904)
I Balcani sotto il
dominio nazi-fascista
1941 - Germania, Italia
Ungheria e Bulgaria:
smembrano la Iugoslavia secondo
criteri +/- etnici:
– Slovenia divisa tra Germania Italia e
Ungheria
– Serbia
• Serbia storica alla Germania
• Kosovo all’Italia
• Vojvodina all’Ungheria
• Macedonia alla Bulgaria
– Croazia stato indipendente alleato
• ustascia A. Pavelić
• ingloba Bosnia Erzegovina
– Montenegro e Kosovo integrati
nell’Albania italiana
Le guerre iugoslave nella guerra
In Iugoslavia si
combattono:
– due guerre partigiane
di liberazione:
• comunisti
• monarchici
– una guerra civile tra
comunisti
e monarchici
– una guerra civile tra croati
(alleati a Hitler) e serbi
un milione di morti
I gruppi operanti:
– ustascia croati di Ante Pavelić
filonazisti
– cetnici serbi di Draža Mihailović:
• tattica di attesa, in vista dello sbarco
delle forze alleate
• programma “grande serbo”
– esercito partigiano di Tito:
• guerra agli eserciti di occupazione
• sostengo alla guerra di Stalin
• progetto di rivoluzione di tipo
bolscevico
• federalismo “egualitario”:
riconoscimento pluralismo etnico e
religioso iugoslavo
L’atto di nascita della Iugoslavia su basi federali
Prevale Tito per
• l’abilità strategica militare
• l’aiuto e il sostengo delle forze alleate
29 novembre 1943 a Jajce:
Assemblea Parlamentare dei popoli jugoslavi
– delibera
• forma federale del futuro stato
• l’interdizione monarchia
– designa
Tito e Churchill
• un Comitato di Liberazione Nazionale
• con a capo Tito (riconosciuto dagli alleati
Maresciallo di Iugoslavia)
La costruzione della
Iugoslavia
Tito nel 1948 attua
il tentativo di creare
un’identità nazionale
superiore, “ideologica”:
– se le nazionalità erano state il
risultato di una storia capitalista
e borghese,
– il socialismo avrebbe creato un
uomo nuovo, non definito
etnicamente
Condizione: riduzione del ruolo
della Serbia
Nb. Anche in questo Tito si differenzia dal modello
sovietico che invece ha organizzato la cittadinanza su
base etnica
La scommessa di Tito
"La Iugoslavia
ha sei repubbliche,
cinque nazioni,
quattro lingue,
tre religioni,
due alfabeti
e un solo partito".
(J. Tito)
Le ragioni del successo di Tito
• al suo prestigio internazionale per
– aver vinto Hitler
– essersi ribellato a Stalin
 leadership del movimento dei paesi non allineati
 progetto di una via non bolscevica al socialismo: autogestione
Le ragioni del fallimento del suo progetto
• alla sua morte (4 maggio 1980)
– non vi è una personalità altrettanto autorevole (troppo forte per dare
spazio ad altri leader)
– il processo di unità non è consolidato
• fallisce il progetto di autogestione
– la crisi degli anni ‘70 ne rivela la debolezza e ne impedisce il
consolidamento
• riappaiono le differenze socio-economiche
tra le parti dello stato
– Slovenia e Croazia più ricche e vicine all’Europa
– le altre regioni penalizzate dall’arretratezza
• ripercussioni nei paesi socialisti della crisi dell’URSS
La dissoluzione della Iugoslavia
cronologia della guerra in Bosnia
1991
1992
1992
1993
1994
1994
1995
1995
Slovenia e Croazia dichiarano l’indipendenza.
(gennaio) L’Unione Europea riconosce le due repubbliche
secessioniste.
(marzo) referendum in Bosnia: il 63% a favore
dell’indipendenza. Inizia la guerra in Bosnia.
intervento Onu per proteggere i civili.
Sarajevo e Zagabria firmano un accordo che prevede la
formazione di una federazione croato-musulmana.
(agosto) azione Nato contro gli obiettivi serbi.
(novembre) a Dayton (in Ohio) viene raggiunto l’accordo
di pace
(dicembre) è firmata la pace a Parigi
1991
1990
25 gennaio 1991:
Macedonia
25 giugno 1991:
Slovenia e
Croazia
Le fasi della dissoluzione
1999
Febbraio-giugno 1999:
Kosovo
rimangono aperte le
questioni etnicoterritoriali nell’area
albanese, macedone
e kosovara
Dal maggio 2006 il
Montenegro è stato
indipendente
Marzo 1992- novembre 1995
Guerra in Bosnia
1992
Scarica

Alle radici della dissoluzione della Iugoslavia