L’accesso alle opportunità per le libere professioni Gli elementi essenziali: Dati salienti sulle professioni 6,5 milioni di persone in Italia fra iscritti agli Albi Professionali (2,3 milioni)e i dipendenti degli Studi Contribuiscono per circa il 15,1% del PIL italiano Nel 2011, 1,25 milioni iscritti agli Ordini In RER 85.000 iscritti di cui il 44% donne e il 30% meno di 40 anni. Contribuiscono per il 5,3% al PIL regionale 2 professionisti Gli elementi essenziali: Dati salienti sulle professioni Si consolida la presenza femminile nelle professioni con presenze differenziate a seconda dell’area di specializzazione: Maggiore presenza di donne nelle aree Sociale Sanitaria (59,6%) ed Economica Giuridica (44,3%); Minore presenza nelle aree Tecniche (21%) Permane un differenziale di reddito fra i generi che varia da professione a professione ma è sempre presente (circa il 40% per l’area ingegneristica, oltre il 30% per gli architetti, 32% per i medici oltre il 50% per gli avvocati ecc.) n.b.i dati citati provengono dal rapporto Nomisma 2010 “il valore delle professioni” anno 2010 e dal Rapporto Regionale Imprenditoria Femminile traiettorie di Sviluppo – anno 2009 – aggiornato 2012 3 Gli elementi essenziali: il cambiamento di contesto normativo delle professioni Il decreto-legge 1/2012 in data 23 Marzo 2012 “Cresci-Italia, convertito in Legge n.27/2012 introduce alcune importanti cambiamenti Abolizione delle tariffe minime e massime; Obbligatorietà di un preventivo di massima; Obbligatorietà della stipula di un assicurazione a copertura eventuali danni causati dalla professione al cliente Per i più giovani: tirocinio massimo di 18 mesi; i primi 6 mesi effettuati tramite convenzioni anche in concomitanza degli Studi Universitari, i successivi mesi diritto ad un rimborso forfettario delle spese L’opportunità di costituire società e cooperative aventi per oggetto l’esercizio di attività professionali come regolate dal C.C. Di particolare interesse fra altro è la possibilità di poter costituire società tra professionisti per l’esercizio di più attività professionali 4 Il Sistema economico regionale La crisi del 2008-2009, particolarmente intensa in Emilia-Romagna a seguito della crisi finanziaria e della maggiore apertura al commercio internazionale, ha in parte bloccato il processo di crescita, ma non sembra avere eroso la competitività delle principali filiere regionali. L’elevata specializzazione produttiva dell’EmiliaRomagna e le forti integrazioni interne al sistema produttivo garantiscono al sistema regionale flessibilità e competitività, alimentate da competenze tecniche e produttive elevate che hanno tenuto di più anche in tempi di crisi. I segnali di pronta reazione alle occasioni offerte dai mercati internazionali si colgono in una dinamica dell’export regionale che è cresciuto del 3,6 % rispetto all’analogo periodo del 2011 5 L’imprenditoria femminile in regione Dal rapporto di Unioncamere relativo a dicembre 2012 si rileva che le imprese femminili, a causa della crisi si riducono dello 0,2% molto meno delle non femminili. La regione di attesta su una presenza di imprese femminili pari a 21,2%. Le imprese femminili sono sempre meno imprese marginali: adottare forme giuridiche più strutturate, per una maggiore competitività e una superiore capacità di innovazione e internazionalizzazione In tutti i Bandi Por-Fesr 2007-2013 rivolti alle imprese sono state introdotte priorità per le imprese femminili: nel bando “Nuove imprese” il 17,5% delle imprese finanziate sono imprese femminili, nel Bando “Innovazione tecnologica e reti d’impresa” Le domande di imprese femminili finanziate sono il 15,5% del totale. nel “Sostegno allo start-up innovativo ”, il 17,6%dei progetti finanziati sono femminili. 6 La Regione e le professioni : ciò che è stato fatto I professionisti rappresentano una rete di competenze e relazioni sociali che, contribuisce in maniera determinante allo sviluppo dell’economia regionale. Da tempo la Regione dedica attenzione e misure ai professionisti: Tavoli di confronto per la costruzione di azioni di supporto allo sviluppo delle professioni; Misure d’incentivo dirette a fondo perduto dedicate alla promozione di nuove attività professionali alla creazione di reti professionali nei programmi triennali 1999-2001 e 2005-2010; e per quanto riguarda la creatività il programma, Geco nell’edizione 2010; Raccordo con il sistema delle professioni e le loro rappresentanze su misure di sviluppo per nuove figure professionali (Temporary manager – Por-fesr 2007-2013 asse II) Analisi di genere delle dimensioni e del valore delle professioni all’interno del rapporto regionale sull’Imprenditoria Femminile – anno 2008- Programma regionale imprenditoria femminile- aggiornato nel 2012 7 Le professioni nella nuova programmazione regionale (Programma Attività Produttive e Pritt 2012-2015) 1/5 L’obiettivo generale del Programma Attività Produttive è quello di innalzare il livello di competitività, efficienza ed attrattività della regione facendo leva sulle competenze e su tutti quei fattori di coesione che generano un elevato dinamismo del sistema regionale attraverso: Ricerca e innovazione Internazionalizzazione Attrattività e sviluppo territoriale Lavoro e relazioni industriali Credito Semplificazione e responsabilità sociale I professionisti diventano destinatari delle policies regionali in quanto: Professionisti come singole entità, portatori di specializzazioni, know-how, creatività e innovazione Società di professionisti: nuove imprese 8 Le professioni nella nuova programmazione regionale (Programma Attività Produttive e Pritt 2012-2015) 2/5 Programma Operativo 1 - RICERCA INDUSTRIALE E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO Obiettivo: Sviluppo un ecosistema regionale dell’innovazione altamente dinamico e orientato alla “smart specialisation” e alla creatività: Attività 1.3 (Sostegno all’avvio, insediamento e sviluppo di nuove imprese e professioni dei settori dell’alta tecnologia, del terziario innovativo, delle industrie creative) 1. Interventi di sostegno finanziario all’avvio, insediamento e sviluppo delle nuove iniziative; 2. Iniziative di creazione, promozione e attrazione di strumenti di ingegneria finanziaria per favorire la crescita rapida delle start up di successo anche attraverso intermediari finanziari vigilati; 3. Programmi integrati per la promozione e la crescita di cluster di nuove imprese e lavoratori professionali in settori ad alto contenuto di conoscenza e di risorse creative; 4. Organizzazione e messa in rete dei servizi a livello regionale per l’avvio delle nuove imprese, anche mediante la messa a disposizione di voucher per le imprese. 9 Le professioni nella nuova programmazione regionale (Programma Attività Produttive e Pritt 2012-2015) 3/5 Programma Operativo 2 - INNOVAZIONE, QUALIFICAZIONE E RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE Attività 2.4 : Sostegno allo sviluppo imprenditoriale delle attività terziarie avanzate La Regione sostiene la nascita, lo sviluppo organizzativo e gli investimenti di imprese e/o associazioni fra professionisti, al fine di aggregare competenze complementari finalizzate alla realizzazione di servizi integrati per il mercato. Rivolta a: Imprese, professionisti in forma associata I 10 Le professioni nella nuova programmazione regionale (Programma Attività Produttive e Pritt 2012-2015) 4/5 Programma Operativo 3- FINANZA PER LO SVILUPPO E LA CRESCITA DELLE IMPRESE Attività 3.2 Sostegno della garanzia sul finanziamento alle imprese (anche in forma aggregata, professionisti e loro associazioni). Sostegno del credito volto a garantire operazioni di investimenti, finanziamenti e aperture di credito, prestiti partecipativi, consolidamento delle passività, locazioni finanziarie immobiliari e mobiliari Accesso alle opportunità dei consorzi fidi 11 Le professioni nella nuova programmazione regionale (Programma Attività Produttive e Pritt 2012-2015) 5/5 Tutte le procedure ad evidenza pubblica che saranno attivate nell’ambito dei singoli programmi operativi, prevederanno criteri: a) di selezione e/o punteggi premiali a vantaggio di imprese femminili e giovanili. b) A favore di imprese che, adotteranno azioni di responsabilità sociale e/o sistemi di rendicontazione sociale e si impegnano a mantenere sul territorio regionale la loro attività. 12 Le professioni nella nuova programmazione europea 2014-2020 Nuova Politica di Coesione 2014-2020 : Qualificazione dell’offerta di servizi di supporto alla competitività dell’impresa e all’attrazione di capitali; Interventi ad supporto di servizi ad alta intensità di conoscenza; Risultati attesi dalla nuova programmazione: lo sviluppo dei comparti del terziario in grado di agire da leva d’innovazione degli altri settori; l’aumento di servizi di qualità e innovativi dell’impresa (comunicazione, raccolta ed elaborazione info, consulenze avanzate nella sfera tecnologica e sviluppo progettuale, informatica ecc.) 13 Le professioni e le opportunità Una delle grandi sfide che va colta è il riequilibrio di genere nei CDA. Questo è uno spazio interessante per le professioniste essendo necessarie competenze specialistiche e specializzate. Ed è uno spazio interessante per le donne in quanto permette di accedere nei luoghi decisionali. In tal senso va ricordata una lettera inviata dall’ Assessore Muzzarelli alle camere di commercio regionali per l’applicazione delle norme di legge sulla parità nel rinnovo degli organi di rappresentanza. 14 Altre opportunità Accesso alla formazione specialistica; Tavoli tematici di confronto (esempio tavolo per l’accreditamento dei certificati energetici) Diffusione delle azioni regionali: sportello imprese, sportello per le azioni di intervento a favore delle imprese colpite dal sisma. 15 I nostri siti il sito Imprese: http://imprese.regione.emilia-romagna.it Il sito dopo il terremoto: http://imprese.regione.emilia- romagna.it/terremoto Il sito per le start-up: http://www.emiliaromagnastartup.it/ Il sito degli sportelli unici http://imprese.regione.emilia-romagna.it/sportellounico-attivita-produttive/suap 16