Rassegna del 12/12/2015 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 12/12/2015 SI PARLA DI NOI Gazzetta Mantova 12/12/15 P. 15 Ecco un nuovo acquirente proroga per la Valdaro La Voce Di Mantova 12/12/15 P. 21 Analisi sul compost? "Non valide" Gabriele De Stefani 2 Gazzetta Mantova 12/12/15 P. 20 Udienza Siem Slitta l'audizione dei tecnici Arpa 3 Gazzetta Mantova 12/12/15 P. 28 Riapre la palestra delle scuole Gazzetta Mantova 12/12/15 P. 38 Ecco il carretto per la gioia dei bimbi 5 La Voce Di Mantova 12/12/15 P. 13 "Strapedibus" oggi apre la via a S. Lucia 6 12/12/15 P. 21 Voi: una commissione vigili sull'ipotesi centrale Burgo 7 Pastacci batte cassa all'Autobrennero 8 Ugo Buganza 1 4 ENERGIA Gazzetta Mantova POLITICA LOCALE La Voce Di Mantova 12/12/15 P. 8 CPL CONCORDIA Resto Del Carlino Modena 12/12/15 P. 4 Cpl, dalle intercettazioni spunta un'inchiesta sugli appalti militari Viviana Bruschi 10 12/12/15 P. 11 A2A e Loggia alleati per il futuro più green Lisa Cesco 12 Corriere Della Sera Brescia 12/12/15 P. 1-7 Nozze A2A-Lgh, Valotti: «Sì entro fine mese» Pietro Gorlani 15 Gazzetta Di Modena Vetro riciclato: il Consiglio si spacca in due su una mozione Rino Filippin 17 COMPETITORS Brescia Oggi 12/12/15 P. 19 ACQUA: SCENARIO Brescia Oggi 12/12/15 P. 53 L'acqua, bene da preservare 18 Corriere Della Sera Brescia 12/12/15 P. 7 «Differenziata», via alla campagna informativa 19 Giornale Di Brescia Conto alla rovescia per la differenziata «Così si compie la svolta green di A2A» RIFIUTI: SCENARIO 12/12/15 P. 12 Davide Bacca 20 ENERGIA: SCENARIO Sole 24 Ore 12/12/15 P. 18 Il biogas arriverà nei tubi del metano 22 Sole 24 Ore 12/12/15 P. 23 Il rapporto: il gas «valida opzione» per il mix energetico del domani 23 Sole 24 Ore 12/12/15 P. 23 «Il greggio tornerà a 80 dollari solo nel 2020» Celestina Dominelli 24 Sole 24 Ore 12/12/15 P. 29 Il petrolio ancora in caduta tocca i minimi da sette anni Balduino Ceppetelli 26 Sole 24 Ore - Plus 12/12/15 P. 9 Perché il crollo del greggio innervosirà l'azionario Andrea Gennai 27 Indice Rassegna Stampa Pagina I Ecco un nuovo acquirente Proroga per la Vdaro operatore della logistica tratta un terreno per quattro milioni di euro Le banche danno l'okal liquidatore per riscrivere il progetto di salvataggio dl Gabriele De Stefanl Nella sua infinita oscillazione, il pendolo della Valdaro ora si sposta verso il lato buono, quello della salvezza della società con robusto sconto delle banche verso la spa primatista di indebitamento. Ma siccome non solo di pendolo ma anche di gioco dell'oca si tratta, intanto tocca comunque ri tornare al punto di partenza: c'è l'accordo di massima tra il Comune (azionista di maggioranza) e gli istituti di credito per la ristrutturazione del debito, ma c'è anche l'obbligo di riscrivere l'operazione entro Natale per poi ripassare dai consigli di amministrazione delle banche. Che ieri al Comune hanno riservato sia qualche applauso (per l'ok ai fondi destinati alla bretella con A22) sia qualche tirata d'orecchi (perché Sodano non chiese l'ok ai revisori? E perché Palazzi ha atteso l'ultimo momento utile per rendere noto il niet incassato?). A spostare gli equilibri in senso positivo sono due elementi: il finanziamento della bretella per l'Autobrennero votato da Comune e Provincia che consente di attirare Rossetto e i suoi 8 milioni di euro (e questo si sapeva) e soprattutto la novità di giornata, presentata ieri dal sindaco Mattia Palazzi al vertice con le banche ospitato dalla Popolare di Sondri o in corso Vittorio Emanuele: l'arrivo di un nuovo attore. È un gruppo attivo nel settore della logistica che ha aperto una trattativa per circa 200mila metri quadrati per un esborso superiore ai 4 milioni di euro. Sul nome dell'azienda il sindaco Mattia Palazzi non si sbilancia («ci è stata chiesta Si parla di noi riservatezza e non possiamo rischiare di far saltare tutto»), ma l'affidabilità - giura sempre l'inquilino di via Roma - è certa. Ne sarebbero sufficientemente convinte anche le banche (Unicredit, Mps, Popolari di Mantova e di Sondrio), che infatti ieri hanno lasciato perdere l'ipotesi di presentare istanza di fallimento (e ci avevano seriamente ragionato) e deciso di concedere un'ulteriore proroga: ora tocca al liquidatore Riccardo Ronda stilare un piano di ristrutturazione del debito da consegnare entro Natale e da far successivamente approvare ai consigli di amministrazione. Quali le linee-guida? Le ban- che tacciono, Palazzi quasi. «Abbiamo avuto la loro disponibilità a valutare un nuovo documento che ora Ronda predisporrà- dichiara il sindaco al termine di due ore e mezza di confronto, a cui si è presentato con il capo di gabinetto di via Roma, Alessandro Beltrami - e per questo le ringraziamo molto. Hanno molto apprezzato il nostro finanziamento alla bretella di Valdaro che consentirà di rispettare il preliminare con Rossetto. Gli istituti hanno anche confermato la disponibilità ad accettare gli equilibri previsti dal piano di Sodano, che abbiamo dovuto cancellare». Tradotto: resta il maxi-sconto che fa scendere il debito da 24 a 15 milioni di euro. Come si pagheranno? Non più con un prestito dal Comune alla spa ma direttamente con il ricavato della vendita dei terreni. Ecco perché la novità del nuovo acquirente fa la differenza: otto milioni da Rossetto, più quattro dalla fresca azienda della logistica e più un altro dalla Tea che ha già comprato fanno un totale di 13. A un passo dai quindici pattuiti ed evitando le lungaggini da procedura fallimentare: così si può fare. Ammesso che i cda dicano sì, che gli acquirenti non evaporino, che la bretella non solo si annunci ma anche si faccia. Il pendolo va dalla parte giusta, ma non si è ancora fermato. sorpreso dal cronista: Palazzi con Beltrarni entra alla Popolare di sondrio per l'incontro sulia vaidaro (Sc ,n;. ) m!ç^ImrWl'al Um Ks;:`.. Pagina 1 La difesa stronca i test eseguiti. Il giudice prende tempo: si va al 2016 Analisi sul compost? Non valide" Scontro sulle perizie nell'ambito del processo a quattro ex vertici di Siem CERESARA/PIEVE DI CORIANO - Scontro totale di perizie al processo che vede imputati i vertici di Siem per il caso del compost fuori norma sparso nelle campagne mantovane. Durante l'udienza che si è tenuta ieri davanti al gup i legali difensori degli ex membri del Cda attaccano la validità delle analisi della Pubblica Accusa eseguite sui campioni prelevati dal compost. "Quegli esami e quei test eseguti sul compost non sono regolari". Questa in sostanza la tesi avanzata ieri dai difensori di quattro ex componenti il consiglio di amministrazione di Siem (Società intercomunale ecologica mantovana), assorbita ancora quasi dieci anni fa dall' attuale multiutility mantovana Tea. La vicenda del cromo fuori norma nel compost prodotto da Siem e destinato agli agricoltori, che ha portato al processo che vede alla sbarra gli ex membri del Cda dell'azienda, si è ora trasformata in una vera e propria guerra delle perizie. Secondo quanto sostiene l'ac- cusa, nel 2009 dagli stabilimenti di Siem di Pieve di Coriano, nella Bassa, e Ceresara, nell'Alto Mantovano, sarebbe uscito del compost che in realtà avrebbe dovuto essere classificato come rifiuto speciale. Ciò che avrebbe consentito all' azienda di risparmiare una somma compresa tra i 3 e i 5 milioni di euro di costi di produzione. Una economia aziendale che in quello stesso anno portò i carabinieri del Nas a sequestrare oltre alle balle di compost, anche i terreni sui quali le sostanze incriminate sarebbero state disperse, nonché a controllare gli impianti di produzione della stessa Siem. Terreni e compost che all'epoca erano stati prelevati da tre aziende agricole di Mantova, Quingentole e delle Calandre, una piccola località di Ostiglia che si trova in aperta campagna sul confine con la provincia di Verona. Ieri le difese dei quattro imputati hanno portato il loro affondo all'impianto accusatorio: le analisi svolte tanto sui terreni che sul compost sequestrati, all'epoca affidate ad un perito della Procura, non sarebbero utilizzabili. In violazione alla procedura, tanto l'accesso quanto la lavorazione dei campioni, non sarebbero stati comunicati agli indagati. Quanto basta perché ora i risultati non possano essere utilizzati in un' aula di tribunale. Il giudice che sta seguendo il procedimento si è preso tempo per decidere. Se ne riparlerà con il nuovo anno. La vicenda, prima di finire tra gli incartamenti del Tribunale di Mantova, aveva visto anche alcuni ricorsi e controricorsi al Tar. Nell' ambito della questione, anche la Provincia di Mantova aveva espresso il proprio parere, sostenendo che quel compost venisse prodotto, come si suol dire, a regola d'arte, seguendo tutte le norme e tutte le regole in materia di produzione di fertilizzanti naturali. I sequestri erano stati compiuti dai carabinieri (foto repertorio) !VIrr AQ Analisi sul compost ? " Non valide" Si parla di noi Pagina 2 udienza Síe m Slitta l'audizione dei tecnící Arpa Gestione illecita dei rifiuti, destinando compost all'agricoltura. Ieri, in tribunalea Mantova, seconda udienza che vede alla sbarra gli ex vertici della Siena Fabrizio Crlstofori(ex direttore), Luigi Salardi (ex presidente),Irvano Loatelli e l laria Chiaventi (ex consiglieri di amministrazione). la vicenda risale al 2009 in occasione dei sequestro del compost, derivato da rifiuti solidi urbani. Secondo i tecnici Arpa quel concime era da considerarsi rifiuto speciale non pericoloso e, quindi, non andava utilizzato in agricoltura. Nell'udienzadi ieri era prevista proprio l'audizione dei tecnici Arpa, testi dell'accusa. Ma, il pool difensivo - rappresentato dagli avvocati Genovesi, Gianollo, De Antouf, Pasetti - ha sollevato una serie di obiezioni, in particolare l'inutilizzabilità del test di analisi e il poca Silvia Bertuzzi, Inoltre, ha chiesto tempo per depositare una memoria. Quindi, sentiti soltanto tre agricoltori e un contoterzista, l'udienza è stata rinviata al 22 gennaio, quando verranno sentiti tutti ì rimanenti otto testi Si parla di noi Pagina 3 Riapre la palestra delle scuole Magnacavallo. Adeguamento sismico da 99mila euro. A Natale niente luminarie, ma venti alberi U MAGNACAVALLO Il sindaco di Magnacavallo, Arnaldo Marchetti, e il tecnico comunale Angela Faini hanno comunicato le ultime novità che connotano questo fine 2015. Ad iniziare dalla riapertura della palestra attigua alla scuola elementare, chiusa il30 giugno di quest'anno e oggetto di lavori di adeguamento sismico per un onere di 99.100 curo. La struttura, utilizzata da scuole e attività sportive, è l'ultimo edificio pubblico sistemato (dopo il polivalente, il magazzino comunale e altri) a seguito danni del terremoto. Dopo un incontro del sindaco con Tea e Provincia, si è giunti ad un accordo sulla vexata quaestio di Via Alessandrina (provinciale 39 Borgofranco-Magnacavallo) che per un tratto di circa 300 metri presenta avvallamenti e buche per cedimento della sottostante fognatura. Il tratto sarà ripavianentato dalla Provincia, mentre la sistemazione del sottofondo sarà a carico di Tea. Anche Magnacavallo, a inizio 2016, attiverà "Allarm Sistem" una iniziativa del Consorzio Oltrepò Mantovano in collaborazione con la Protezione Civile lombarda. Un servizio da usare sul telefono cellulare in caso di allerta direttamente dalla stessa Protezione Civile. La app permetterà di ri- La palestra di Magnacavallo appena riaperta Si parla di noi cevere una notifica in tempo reale per ogni avviso di criticità regionale e consultare le condizioni di rischio sul territorio. Infine, per il secondo anno consecutivo, non verranno installate luminarie nel centro a causa dei costi e dell'impianto obsoleto. Con la somma risparrniata (circa 4.000 euro) si installerà un pannello informativo in una via centrale. Clima e immagine natalizia saranno assicurati anche attraverso 20 alberi di Natale acquistati da altrettanti commercianti e posti davanti ai loro negozi sulla via principale del paese. Alla relativa spesa ha contribuito anche la Pro Loco. Ugo Buganza (foto ub) Pagina 4 ficco il carretto per la gioia dei bimbi Feste in tutti i paesi, dolcetti, giochi e animazione. A Sermide Santa Lucia arriva in barca Sono numerosi gli appuntamenti di animazione e di svago previsti a Mantova e in provincia oggi e domani per Santa Lucia, la festa più attesa dai bambini . In città oggi lo "Strapedibus" apre la strada a Santa Lucia. I bambini e le bambine potranno darsi appuntamento a partire dalle 15.30 all'interno di una piazzetta artificiale ricavata all'intersezione tra via Goito e la Loggia dei Mercanti. Ad attenderli troveranno un bibliobus sapientemente governato da Cooperativa Charta e carico di sorprese. Tra le 15.30 e le 17.30 sono invitati ad accomodarsi all'interno del bibliobus per partire all'avventura sull' onda del carburante più ecosostenibile che ci sia: la fantasia. Il bibliobus custodisce una mostra bibliografica accuratamente selezionata, che sarà possibile sfogliare , leggere e farsi leggere. Tra le 16 e le 16.30 "Tutti in coda!", il titolo delle fantastiche letture ani- mate per bambini e bambine dai 4 anni in su. Giulia Caldana e Chiara Salomoni aiuteranno i partecipanti a indossare i panni di detective speciali pronti a riconoscere le impronte di misteriosi amici a quattro zampe. Tra le 16.30 e le 17.30 , Arianna Maiocchi e il suo laboratorio pittorico-letterario battezzato "Viaggiare" condurranno bambiniie bambine dai 3 anni in su alla scoperta della città da un insolito punto di vista: quello, per la precisione, di un piccolo visitatore alato . Nella Santa Lucia di "Millepiedini " fa capolino anche un altro pacchetto con tanti scaldacollo per i coraggiosi e le coraggiose che ogni mattina non rinunciano al loro posto sulle corse pedibus sfidando il freddo invernale. I gadget, realizzati grazie al prezioso contributo del Gruppo Tea, saranno distribuiti nei prossimi giorni ai pedipasseggeri al momento di salire in carrozza. 1,111 l etrrei io per la p'oi,i Si parla di noi Pagina 5 "Strapedibus" oggi apre la via a S. Lucia Nel pomeriggio di oggi lo "strapedibus" apre la strada a Santa Lucia. Continua, dunque, il calendario di eventi speciali che mese dopo mese affiancheranno la corsa del progetto "pedibus". I bambini potranno darsi appuntamento dalle 15,30 all'interno di una piazzetta artificiale ricavata tra via Goito e la Loggia dei Mercanti. Ad attenderli troveranno il bibliobus" governato dalla cooperativa Charta carico di sorprese. Tra le 15,30 e le 17,30 sono invitati ad accomodarsi all'interno del bibliobus per partire all'avventura sull' onda del carburante più ecosostenibile che ci sia: la fantasia. Il bibliobus custodisce una mostra bibliografica accuratamente selezionata, che sarà possibile sfogliare, leggere e farsi leggere. Tra le 16 e le 16,30 "Tutti in coda!", il titolo delle fantastiche letture animate per bambini dai 4 anni in su. Giulia Caldana e Chiara Salomoni aiuteranno i partecipanti a indossare i panni di detective speciali pronti a riconoscere le impronte di misteriosi amici a quattro zampe. Tra le 16,30 e le 17,30, Arianna Maiocchi e il suo laboratorio pittorico-letterario battezzato Viaggiare condurranno bambini e bambine dai 3 anni in su alla scoperta della città da un insolito punto di vista: quello, per la precisione, di un piccolo visitatore alato. Nella Santa Lucia di "Millepiedini" fa capolino anche un altro pacchetto con tanti scaldacollo per i coraggiosi e le coraggiose che ogni mattina non rinunciano al loro posto sulle corse pedibus sfidando il freddo invernale. I gadget, realizzati col contributo della Tea, saranno distribuiti nei prossimi giorni. Si parla di noi Vaidaro,siMnMa.PnlassiaSiena Pagina 6 PORTO MANTOVANO Voi: una co PORTO MANTOVANO Costituire una commissione ambiente per discutere della possibile costruzione dellanuova centrale termoelettrica a pochi passi dal territorio di Porto. È la richiesta avanzata all'amministrazione dal capogruppo di opposizione Giampaolo Voi, che ha presentato un ordine del giorno da discutere durante il Energia prossimo consiglio comunale. «È diventata di attualità la possibile costruzione di una nuova centrale termoelettrica a Turbogas, che secondo le intenzioni della proprietà della ex Cartiera Burgo, risulterebbe indispensabile per la ripresa della produzione in tale sito e per la sostenibilità economica dell'investimento - premette Voi Quindi saremmo di fronte ad un nuovo impianto, in una zona già ad alta criticità ambientale». La commissione avrebbe il compito di monitorare la situazione: «Visto che il tutto avviene nel comune di Mantova, a noi vicinissimo, ritengo corretto che anche la nostra cittadinanza, e il consiglio tramite la commissione che propongo, ne vengano informati. Potremo co- sì far conoscere il nostro parere nel merito agli organi autorizzativi competenti, anche se sappiamo non vincolante e magari non richiesto, ma visto che si parla della salute dei nostri cittadini è giusto che l'amministrazione faccia sentire la propria voce su tale problema». Il nuovo organo, secondo Voi, potrebbe affrontare anche altre tematiche ambientali. (ele.car) Pagina 7 Ma la società autostradale prende tempo e predispone l'ennesimo ricorso al Consiglio di Stato Pastacci balte cassa all'Autobrennero La Provincia aspetta 40 milioni entro il 31 dicembre. Trattative in corso a Trento Venti giorni di tempo per dare compimento alla deliberazione della Provincia di Mantova che chiedeva la liquidazione di tutte le proprie quote azionarie della società Autobrennero (o parte di esse). Un affare da 40 milioni di curo per i quali Palazzo di Bagno ha già sostenuto - con soddisfazione piena - un giudizio di merito al Tar, ma contro il quale la stessa società A22 è decisa a ricorrere al Consiglio di Stato. Forse anche di questo potrebbe parlare martedì prossimo il presidente dell'A22 Paolo Duiella quando sarà in città assieme all'amministratore delegato Walter Pardatsher per consegnare un cronotachigrafo alla Polizia stradale virgiliana atta al controllo dei mezzi pesanti. Sul tavolo virgiliano c'è infatti la delibera provinciale approvata in consiglio nel novembre 2014 con i voti unanimi della maggioranza - compresi quelli dei consiglieri Pd che oggi, forse dietro sollecitazioni romane, sono invitati a fare marcia indietro. Ma per il presidente dell' amministrazione Alessandro Pastacci ci sono due colonne a tutela della posizione assunta: il voto unanime della sua maggioranza difeso anche durante l'ultimo consiglio di novembre, e la sentenza del Tar pubblicata in ottobre sul portale www giustizia-amministrati- tare il pronunciamento del Tar. In difetto, saranno costretti ad acquistare a prezzo di mercato le azioni mantovan e portando nelle casse di via Principe Amedeo circa40 milioni da tradursi in opere infrastrutturali - peraltro già annunciate da Pastacci. Allo stato dei fatti, l' A22 ha tempo 12 mesi per acquistare quei titoli, salvo sospensiva del Consiglio di Stato. Il termine ultimo sarà infatti il 31 dicembre. Annunciata da tempo l'opposizione di Camera di Commercio e del Comune capoluogo all'azione della Provincia, anche alla luce del deliberato dell'assemblea provinciale del Partito democratico che ha già messo nero su bianco la propria contrarietà a questa sostanziosa manovra. va. it, che dà piena ragione a Palazzo di Bagno contro il tentativo della società autostradale di annullare gli effetti di quella delibera che costringe l'A22 ad acquistare il pacchetto azionario della Provincia (4,2%). L'ultima chance i trentini se la stanno giocando al Consiglio di Stato, dove cercheranno di ribal- De Marchi, °carhane" al sinda.. Politica locale Pagina 8 AZIONI TRADOTTE IN OPERE n } c i-ta e t.) /n. wtr V, 9 1t w, I Y9 r IL - L-Ñ Fiori, 1 II presidente della Provincia Pastacci e, nel riquadro, Duiella (A22) Politica locale m i g li o rativi IL 5 L )Ñt i uÑ- ìe Pagina 9 Al momento la Cpl non è coinvolta in alcuna indagine aggiuntiva , ma un manager indagato in un ' intercettazione parla di un personaggio con entrature in ambiente militare ge r della coop indica un uo di VIVIANA BRUSCHI DAL VASO di Pandora delle intercettazioni telefoniche degli ex manager Cpl di Concordia, spunta un'altra inchiesta. La cooperativa finita al centro di un sistema corruttivo messo in atto, secondo le accuse degli inquirenti, dall'ex presidente Roberto Casari e da alcuni ex dirigenti, tra cui Nicola Verrini, alla sbarra per le presunte tangenti sulla metanizzazione di Ischia, sarebbe infatti coinvolta in una aseconda indagine condotta dalla Procura di Velletri e dai carabinieri del Noe che porta dritto agli ambienti dell'Aeronautica Militare, con otto arresti eccellenti e 17 indagati per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d'asta e di corruzione, tra imprenditori, dipendenti civili della Difesa e ufficiali dell'Aeronautica. Due inchieste, Cpl da una parte e l'Aeronautica dall'altra, distanti e scollegate tra di loro, ma di fatto unite dal fil rouge delle conversazioni telefoniche, intercettate dalle forze dell'ordine. Dai dialoghi, datati 2014, tra alcuni ex dirigenti Cpl, influente nell'aeronautica interessati alle opere di efficientamento energetico dell'aeroporto militare di Pratica di Mare, emerge, infatti, la figura di Giovanni Sabetti. E' l'ex dirigente Cpl Nicola Verrini a spiegare all'interlocutore di turno, un altro dirigente Cpl di cui non si conosce il nome, chi è Sabetti. «E' uno - racconta Verrini nel corso del colloquio che può garantire una certa entratura negli ambienti militari». UNO, insomma, dalle ottime conoscenze negli ambienti che contano e che potrebbe agevolare eventuali assegnzioni di lavori importanti da eseguire. Sabetti, tra gli otto arrestati, è uomo di fiducia di Giovanni Santilli, vice segretario generale della Fondazione Icsa, impegnata nel settore degli studi e analisi sulla sicurezza interna ed esterna, estraneo alla vicenda. La conversazione tra Verrini e il collega non va oltre, semplicemente racconta chi è Giovanni Sabetti. Ad andare oltre, invece, sono i magistrati e le forze dell'ordine, che cominciano le indagini. Per i magistrati di Velletri, infatti, Sabetti è trait d'union tra gli imprenditori e gli ambienti militari. DALLE indagini iniziali dei pm napoletani Woodcock, Carrano, Loreto su Cpl, si è aperto il nuovo filone delle tangenti per l'aggiudicazione degli appalti `militari'. Da cosa nasce cosa, anche se Cpl è estranea a questo secondo filone d'inchiesta nato, forse è il caso di dire, quasi per caso, da una chiacchierata di Verrini. «Non c'è alcun dirigente Cpl tra i diciassette indagati, né tantomeno tra gli arrestati», ha precisato ieri il colonnello del Noe, De Rosa. Anche la `nuova' Cpl, la cooperativa `rinata' dopo l'azzeramento degli ex vertici arrestati, assieme al sindaco di Ischia Giosi Ferrandino, e ora agli arresti domiciliari, precisa che «gli ex dirigenti comunque non c'entrano con questa nuova inchiesta». ( pl dà, intereeU,raoni spunta ° un n L c t ,rOi ppAtr, rnilitari li Cpl Concordia Pagina 10 xY f+ 1. , f i I1..- f : • -,-1 ... :. ¡,; I,5A r ?,i.. ^ ., Af ,• C.i 1' @ • Cpl Concordia . Pagina 11 o "A ok A2A e Loggia alleatìperí1iuturopiugreen * L'INIZIATIVA.«Scegliamo L'ambiente»: è il messaggio lanciato con la campagna di comunicazione sul nuovo sistema di gestione dei rifiuti al via da dopodomani Nella raccolta differenziata l'obiettivo è fissato al 65 per cento Per colmare il gap è stato scelto di responsabilizzare i cittadini ............................................................................. Lisa Cesco Obiettivo 65 per cento. È questo il tasso di raccolta differenziata dei rifiuti che la Loggia intende raggiungere, una volta a regime, con il sistema misto che partirà il prossimo marzo nei pruni quartieri della zona sud-est della città. Il gap da colmare non è di poco conto, quasi 30 punti percentuali rispetto ad oggi, e per centrare l'obiettivo il Comune con A2A Ambiente ha scelto di far leva sulla «responsabilizzazione» dei cittadini. «Scegliamo l'ambiente» è il messaggio lanciato con la campagna di comunicazione che prenderà il via lunedì fino alla fine di dicembre, e si declinerà su quotidiani locali, siti web, social media, totem digitali e affissioni, per sensibilizzare i bresciani sull' importanza del riciclo dei rifiuti e della sostenibilità ambientale. La seconda fase della campagna, invece, partirà a febbraio e punterà a informare più nel dettaglio sulle modalità del sistema misto di raccolta differenziata. In gennaio, inoltre, tutte le famiglie riceveranno una lettera del sindaco sul nuovo modello di raccolta. «Il successo della raccolta differenziata dipenderà per il 50 per cento daA2AAmbiente, per il 50 per cento da tutti i cittadini», dice il presidente A2A Giovanni Valotti, sgombrando il campo da fraintendimenti sul termoutilizzatore: «Non c'è contrasto fra recupero rifiuti e inceneritore, perché in quest'ultimo finisce ciò che non è recuperabile. Di colore verde è diventato il logo A2A Ambiente, società che stiamo riorganiz- Competitors zando per grandi aree con una precisa direzione strategica e da gennaio un unico gestionale , per essere a tutti gli effetti la "holding dell'ambiente"». Una scelta, quella di A2A di investire sul territorio per migliorare la qualità ambientale, rimarcata dal sindaco Emilio Del Bono, che coglie l'occasione per sfatare quelle che definisce leggende metropolitane: «Fra queste l'idea che la causa dell'inquinamento sia il termoutilizzatore , e la convinzione che differenziare i rifiuti si inutile perché tanto alla fine viene tutto buttato nell'inceneritore - dice -. Bisogna confutare queste convinzioni errate con dati scientifici, e bisogna lavorare sulle condizioni "culturali" della città in termini di sensibilità e conoscenza». PERCHÉ «I RIFIUTI si possono trasformare in risorse» - questo uno dei messaggi della campagna - e l'impegno nel riciclo e nella sostenibilità ambientale hanno un ritorno in termini di salute e ricchezza collettiva. Tra l'altro, come annunciato dall'assessore Gigi Fondra, l'osservatorio sul termoutilizzatore ha concluso il suo lavoro, licenziando un testo che è in fase di stampa e che diventerà uno «strumento di confronto e conoscenza». I bandi per calotte e altri dispositivi sono conclusi, informa Fulvio Roncari, alla guida di A2A Ambiente. Il nuovo modello di raccolta potrà contare su 50 mezzi euro 6, l'intera operazione costerà 10 milioni di euro, cui va aggiunto il potenziamento dell' organico con 35 nuovi addetti al servizio. • RIVRODUZ IONE RISERVATA Pagina 12 Polveri fini oltre il limite i in La ia le m isure Il limite di inquinamento da polveri sottili (Pm 10) è stato superato ieri. Sono infatti dodici giorni consecutivi che le tre centraline di Broletto, Rezzato e Chiesanuova denunciano lo sforamento dei 50 microgrammi al metro cubo. Il che comporta l'attivazione obbligatoria del protocollo con le misure di «sicurezza». previsto nell'area critica. In pratica il comune deve prendere immediati provvedimenti, come bloccare la circolazione delle auto la prossima domenica. COSA FARA la Loggia però lo dirà oggi il sindaco dopo essersi consultato con gli assessori, la Provincia e tutti i soggetti coinvolti in eventuali provvedimenti. Come già annunciato infatti, DEI Bono ha messo a punto un pacchetto di misure, che hanno l'ambizione di essere strutturali. Di intervenire e semmai invertire i valori dell'inquinamento attraverso una strategia di medio periodo e non con iniziative spot. E' dunque possibile che oggi ci sia un'accelerazione su questa piattaforma di misure, con la messa in pratica di alcune di esse. Il sindaco ha accennato alla possibilità di chiudere la città alle auto con motori diesel Euro 3, l'abbassamento dei limiti di velocità da 110 a 90 sulla tangenziale sud dal casello di Brescia Centro a quello di Brescia Est, e sull'autostrada A4 nel tratto che coincide con la città. Inoltre in Loggia hanno proposto di permettere ai padri con figli minori di 10 annidi salire sui mezzi pubblici. Questa e quella sul veto per i motori Euro 3 sono provvedimenti che sono stati adottati dal Comune di Milano, anch'esso come altri della Pianura Padana afflitto dai problemi di concentrazioni eccessive di polveri fini, che in questi giorni di pochissima pioggia si sono accentuati notevolmente. L'annuncio di queste misure non ha trovato tutti d'accordo in città. Il tema della qualità dell'aria del resto si interseca con quelli della mobilità e del commercio e individuare misure che mettano tutti d'accordo è praticamente impossibile. Fermo restando che l'obiettivo principale è comunque la salute dei cittadini. @ R I PROOU ZI O NE R I SE RV A iA Smog e Pm10 Legambiente: «Linea dura» La «danza della pioggia» non può risolvere i problemi dell'aria bresciana. Legambiente chiede alla Loggia un intervento più deciso, a livello strutturale, per migliorare la qualità dell'aria che si respira in città: vanno bene le misure annunciate dal sindaco, Emilio Del Bono, ma «sonotardive e insufficienti e nutriamo qualche dubbio sulla possibilità legale del Comune di poter bloccare la circolazione delle automobili diesel Euro 3 - ha commentato il presidente di Legambiente Brescia, Carmine Trecroci -. La direzione va bene, il metodo no: sono misure che andavano prese per tempo e riecheggia il balletto delle passate amministrazioni, con domeniche ecologiche e targhe alterne, provvedimenti inutili e emergenziali». LEGAMBIENTE ha voluto dire la sua anche sulla volontà di A2A di continuare a puntare sul teleriscaldamento: «Oggi è una scelta anacronistica: negli anni Settanta era una buona idea, con il tempo si è estesa la rete e ciò ha causato una dispersione del 15 per cento dell'energia - ha notato Isaac Scaramella, del direttivo lombardo di Legambiente -. Abbiamo nuove tecnologie con caldaie che hanno rendimenti di oltre il 100 per cento o pompe di calore alimentate da energia rinnovabile: dobbiamo smettere di pensare a come produrre energia e puntare alla riduzione dei consumi». Trecroci spiega che l'obiettivo di Legambiente è «la chiusura della terza linea del termoutilizzatore». MANE. Due dei camion a caricamento posteriore che verranno utilizzati nel nuovo sistema roro u vE/c attura Competitors CARIPR OOUZIO NERSERVA'A Pagina 13 Alfa Acciai: la ciclabile «riparte» Riprendono i lavori perla realizzazione della pista ciclabile e della collinetta che Alfa Acciai, in collaborazione con il Comune di Brescia, ha progettato a Sud dell'azienda per mitigare l'impatto visivo ed acustico dell'impianto nel quartiere di San Polo. Il completamento dei lavori, che prevedono anche una postazione di «Bicimia» proprio di fronte alla stabilimento, è previsto entro Natale. LO HA COMUNICATO Alfa Acciai ricordando che, a seguito di alcune perplessità emerse sull'utilizzo del Sinstone, il materiale prodotto dallo stabilimento di San Polo che verrà impiegato peri lavori in questione, pur convinta della piena rispondenza del sottoprodotto stesso alle normative vigenti perla protezione dell'ambiente, aveva sospeso i lavori di ultimazione dell'opera per rispondere comunque ai quesiti sollevati. «Nello scorso mese di ottobre, all'interno dell'Osservatorio Alfa Acciai e con la collaborazione dell'Arpa -afferma ancora la nota dell'azienda siderurgica - è stato messo a punto un progetto operativo, denominato " Piano di campionamento Sinstone". Questo prevedeva, in primo luogo la verifica della corrispondenza alla scheda di omologazione del Sinstone rilasciata dal Chemical Safety Report (Rapporto sulla Sicurezza Chimica pubblicato dal Consorzio Europeo dei Registranti) finalizzata alla valutazione e alla garanzia della non pericolosità del materiale». Competitors Pagina 14 PV U LTIUTILITY Nozze A2A-Lgh Valoll , di Pietro Goriani «Con i nuovi pareri legali» che indicano la non necessità di una gara pubblica per la partnership tra A2A e Lgh, e le posizioni favorevoli della maggioranza dei sindaci franciacortini anche le «riserve» espresse da Cogeme stanno venendo me- Competitors i: t « RITORIO S i entro f ne mese ' i / / » no: il presidente della multiutility di Brescia e Milano, Giovanni Valotti, si dichiara quindi molto ottimista sulla futura nascita della super-utility lombarda. E ribadisce le scadenze imposte dall'offerta vincolante, da sottoscrivere entro il 21 dicembre. a pagina 7 Pagina 15 Nozze A2A-Lgh Per Valotti è fatta: sì entro dine mese Mercoledì l'incontro dei soci storici Coge e Verrà, rispettato l'ultimatum del 21 dicembre di Pietro Goriani «Ho apprezzato la serietà con cui tutti i Comuni coinvolti hanno valutato il progetto di partnership tra A2A e Lgh: sia nei contenuti industriali sia nella procedura necessaria all'attuazione. Le riserve attuali, anche alla luce dei nuovi pareri legali acquisiti, stanno venendo meno». A parlare è il presidente di A2A, Giovanni Valotti, che dopo l'iniziale bocciatura dell'offerta da parte di Cogeme, vede vicinissima la nascita di una super-utility lombarda. Il punto di svolta al quale si riferisce Valotti è stato il pressing effettuato dai molti comuni franciacortini sul consiglio di amministrazione di Cogeme, che in una prima battuta aveva avanzato dubbi sul matrimonio tra le due società, chiedendo approfondimenti sulla necessità di aprire una gara pubblica. Mentre tutti gli altri comuni soci (Cremona, Crema, Lodi, Pavia) avevano già detto sì. Erano quindi «insorti» i sindaci di molti paesi dell'Ovest. Erbusco, Castegnato e Paderno Franciacorta, tre soci di peso della multiutility dell'ovest, avevano chiesto un'assemblea straordinaria di Competitors Cogeme e avevano addirittura parlato di azioni di responsabilità contro i tre consiglieri (Centemero, Giannotti, Troncana) che avevano detto «no» al matrimonio. Le cose sono però cambiate nel cda del i dicembre, dove tutti i consiglieri Cogeme hanno preso atto del nuovo parere legale dell'esperto Fabio Angelini, che ricalcava quelli già espressi da Bonelli erede Pappalardo e Gianni Origoni & partners (i due studi legali di A2A e Lgh). Dice, in buona sostanza, che non serve una gara pubblica per iniziare una partnership con A2A. Tutti (a parte Rovato, Cazzago e Pontoglio, che da soli hanno il 36,7% delle quote) da tempo sono per il sì. Il 17 dicembre ci sarà poi l'assemblea di tutti i settanta comuni soci. 11 via libera definitivo arriverà nell'ultimo Cda fissato per il 19 dicembre, due giorni prima dell'ultimatum lanciato da A2A. «Certo ora si devono esprimere gli organi competenti commenta Valotti . Attendiamo ma siamo fiduciosi che la questione si possa risolvere, perché crediamo nel progetto industriale». Valotti ribadisce che i termini dell'offerta non sono mai stati messi in discussione: «La nostra offerta è un'offerta vincolante con scadenza il 21 dicembre. Noi confermiamo sia la scadenza che il contributo dell'offerta». Contributo stabilito in 125,4 milioni di euro, che A2A pagherà parte in cash e in parte in azioni. Ai 7o comuni Cogeme arriveranno quindi 40 milioni di euro (8 milioni solo a Rovato, 4 a Cazzago San Martino). Nel futuro cda siederanno sette consiglieri di A2A e 6 scelti da Lgh (uno per ogni realtà territoriale) alla quale spetterà anche il presidente. RIPRODUZIONE RISERVATA In quell'occasione sono state stabilite anche i futuri step. Martedì 15 dicembre ci sarà un altro consiglio di amministrazione. Ma cruciale sarà la riunione del giorno successivo (il 16 dicembre) tra i soci storici di Cogeme: i quindici comuni fondatori che da soli detengono oltre il 90% delle quote. L'offerta A2A entrerà nel 51% di Lgh pagando 125,4 milioni, parte in cash e parte in azioni La sede di Lgh a Cremona, comune che aveva già detto si alle nozze con A2A così come Crema, Pavia e Lodi. Solo Cogeme era contraria ma dopo il pressing dei comuni franciacortini ha cambiato iedea: ora è atteso un «sì» il 19 dicembre Vu'ot`i Coninuovi pareli legali vengono meno le riserve di Cogeme Apprezzo la serietà con cui i comuni hanno valutato il progetto Pagina 16 M5STELLE Vetro riciclato : il C onsiglio Sl. spacca in due . su una mozio ne Consiglio comunale spaccato sul caso di Aimag ed Emiliana Rottami, azienda che raccoglie sul nostro territorio il vetro da riciclare ma che invece risulta essere per la maggior parte stoccato in un enorme deposito a San Cesario. Un deposito che, a causa della polvere di vetro che viene trasportata nell'aria, sta creando parecchi problemi di salute ai residenti. Il Movimento 5 Stelle aveva chiesto di impegnare sindaco e Giunta a chiedere ad Aimag (in cui Carpi ha una quota societaria importante), di effettuare controlli e verifiche al fine di capire se fosse il caso di continuare a utilizzare l'Emiliana come fornitore di servizio. Il Pd compatto, almeno all'apparenza, ha votato no al documento integrale perché «ci sono già gli organi di controllo deputati che si occupano della questione». Medici, del MSStelle, ha replicato che dopo controlli e diffide, «il massimo inflitto all'azienda è stata una multa di 2mila euro, e che quindi deve essere la politica a intervenire». Tutte le minoranze hanno appoggiato la mozione dei SStelle che però, ovviamente, non è passata essendo il Pd in maggioranza. «Il Comune di Carpi - commenta Piccinini, della lista civica Nuova S. Cesario - neppure osa chiedere ad Aimag di ripensare al contratto con Emiliana Rottami nel ri- spetto del codice etico. Bella spinta morale... Se questi sono i segnali che arrivano da chi ci governa, si capisce perché dopo tanti anni di lavoro, denunce, petizioni, assemblee di comitati, dichiarazioni di intenti e diffide, i cumuli se ne stanno sempre lì, schiaffo a cielo aperto per Amministratori inconcludenti e per tanti cittadini che ancora credono nella raccolta differenziata del vetro». Rino Filippin Competitors Pagina 17 L'acqua, bene da preservare Egregio direttore, sotto i 2 mila metri di quota l'apertura della stagione sciistica è sempre più «inaugurata» dalle... fabbriche della neve. Migliaia di cannoni (sparaneve) sparano acqua dolce, una risorsa scarsa e mal distribuita. Dopo l'anno internazionale dell'acqua, indetto nel 2002 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e la prima edizione del «Rapporto sullo sviluppo idrico mondiale», le previsioni per il 2025 dipingono ancora carenze d'acqua per circa due terzi della popolazione mondiale e ogni anno due milioni di persone muoiono per malattie associate a condizioni idriche e sanitarie scadenti. I contatori esistenti sulle nostre montagne quanti metri cubi d'acqua dolce hanno registrato per garantire piste sciabili negli ultimi dieci anni? Per la riduzione del rischio climatico è tempo di agire. I rischi per l'ambiente interessano il bene comune presente e futuro. Ora disponiamo dei materiali e degli accordi della Conferenza mondiale sul clima di Parigi, preceduta dalla «Lettera enciclica sulla cura della casa comune» di Papa Francesco. I consumi certi di energia elettrica per lafunzionalità dei cannoni «sparaneve» possono integrare la lettura dei contatori dell'acqua dolce (non sempre esistenti, neppure per l'acqua potabile sulle montagne italiane) permettendo di rilevare (almeno, ma non solo) una frazione del costo-produzione-neve al metro cubo. Nell'era digitale, dei Big data, dei dati aperti che aiutano a decodificare la realtà complessa, anche il possibile calcolo dell' evaporazione dell'acqua dolce sparata come neve potrebbe consentire all'amministrazione pubblica di fissare norme di prelievo locali misurate considerando anche la quota sul livello del mare e le temperature, note e previste, per i cambiamenti climatici in corso nel pianeta. Benito P. Barni PRESIDENTE ASSOCIAZIONE «I CANTIERI ECOLOGICI D'ITALIA» ONLUS Acqua: Scenario Pagina 18 1" tiziativa «Differenziata», via alla campagna informativa Parte lunedì la massiccia campagna informativa di A2A e Loggia sulla nuova raccolta differenziata che entrerà in vigore a marzo. «Scegliamo l'ambiente» lo slogan che dovrà spingere i cittadini a differenziare il più possibile e che si leggerà su quotidiani locali e manifesti affissi in città (la spesa è di un milione di Rifiuti: Scenario euro). «Abbiamo tutto l'interesse affinché i bresciani riciclino il più possibile ha spiegato ieri in Loggia il presidente A2A Giovanni Valotti perché non è affatto vero che abbiamo interesse ad avere più rifiuti urbani da bruciare nel termoutilizzatore. Il nostro obiettivo è passare dal 38 al 65% di differenziata. E settimanalmente i dati saranno pubblicati sui totem installati in città». Se nel 2016 il costo della nuova raccolta aumenterà di 1,7 milioni (da 28,9 a 30,6 milioni), l'assessore all'Ambiente Gigi Fondra ricorda che «il rincaro sarà minore perle famiglie che faranno una buona raccolta differenziata». Dal 2017 le bollette potranno diventare più leggere visto che un badge registrerà ogni conferimento ai cassonetti, premiando i piùricicloni. (p.gor.) @ RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 19 Conto a rove sc per la differenziata « Così si co mpie la svo lta gre en di A2A» « Scegliamo l'ambiente »: parte la campagna per la nuova raccolta rifiuti Del Bono: impegno collettivo Rif iuti Davide Bacca d.bacca@giornaled ibrescia.it ■ Lo sfondo resta azzurro, colore sociale diA2A. Ma in mezzo compare una foglia verde, che richiama il tema della natura e anticipa il nuovo colore di A2A Ambiente. In bianco la grande scritta «Scegliamo concetti che vogliono enfatizzare la «scelta di sostenibilità» e l'importanza del riciclo dei rifiuti. La campagna riempirà quotidiani, siti internet, affissioni, social network. Ma anche i sei totem che l'azienda ha sparpagliato per la città per rendere sempre più «trasparenti» i dati sul cromo nell'acqua e le emissioni dell'inceneritore. Nei manifesti il rifiuto diventa una «risorsa» e i cittadini sono chiamati a «partecipare» a questo salto culturale. Nel contempo Logl'Ambiente». Si gia e A2A avvertopresenta così la Lunedì manifesti, no che è in arrivo il campagna di co- sodai network, sistema misto: pormunicazione del siti web e totem ta aporta per vetro, nuovo sistema di coi nuovo slogan carta e plastica, caraccolta rifiuti in Valotti: lattaper umido e incittà. Un'anticipadifferenziato. Si inizione che i brescia- «Vogliamo essere ni incontreranno un'azienda verde» zierà a marzo, dai quartieri sud-est. da lunedì fino a line anno, in attesa che a gennaio parta la fase «informativa» L'obiettivo. Brescia è ferma da anni al 38% di raccolta diffevera e propria: lettera a casa, renziata. Si cambia sistema brochure che spiega come diviper arrivare al 65%. Ma per ragdere la spazzatura, kit distribugiungere il risultato, spiega il ito a ogni famiglia. presidente diA2A Giovateti Valotti, Al 50% del lavoro è sulle La filosofia. Intanto però si inizia dai fondamentali, pochi spalle dei cittadini. Per questo Rifiuti: Scenario è importante smitizzare alcune credenze, dare un'informazione corretta e sensibilizzare i cittadini». Per dire: «Non c'è alcun contrasto tra un maggior recupero di materia e gli investimenti sull'inceneritore. Noi vogliamo ridurrei ri fiuti in discarica e recuperare tutto quello che si riesce. Ma ciò che resta è il miglior combustibile possibile, che a Brescia ha permesso di spegnere 20mila caldaie». E, al di là delle «leggende metropolitana», come le definisce il sindaco Emilio Del Bono, per la qualità dell'aria è stato un bene. La svolta . Ma quello dei rifiuti è solo l'ultimo tassello della svolta green di A2A, spiega Del Bono. «A2A vuole essere un'azienda verde» conferma Valotti. Anche perché lì ci sono opportunità di business. «L'ambiente non è solo una slogan, ma è un impegno comunitario e collettivo» rilancia il sindaco. Che ricorda il ritorno degli investimenti sul territorio e le azioni per migliorare la qualità ambientale della città. Propaganda? Teoria? «No, ci sono fatti e dati» spiega il sindaco. Da «scatola vuota» A2A Ambiente si è strutturata recuperando il know how della vecchia Asm. Nel 2014 sono stati investiti 100 milioni, si è puntato sul solare termico (a Varese), il cromo nell'acqua è stato azzerato, l'illuminazione pubblica passerà tutta a Led (a Brescia spesi 12 milioni). Un «ruolo sempre più strategico, che ha radici bresciane «,ne sono orgoglioso» dice Valotti) ma che è già sbarcato in Inghilterra, Spagna, Grecia. E l'esperienza di Expo può essere un trampolino, visto che lì A2A Ambiente ha sollevato l'interesse di 22 Paesi, dalla Francia alla Cina. i1 Pagina 20 Sistema misto. Il Comune dì Brescia passerà a un sistema di raccolta rifiuti «misto»: porta a porta per carta, vetro e plastica e cassonetti per indifferenziato e umido. Per aprire i cassonetti servirà un badge. Comunicazione. 1114 dicembre partirà la prima campagna di comunicazione per sensibilizzare i cittadini sull'importanza dei recupero dei rifiuto. Poi a gennaio la campagna informativa. Le tappe. L'introduzione dei nuovo sistema sarà a step e durerà 14 mesi. La città è stata suddivisa in cinque zone: si parte dai quartieri sud-est, a marzo, Lo slogan . Il manifesto «Scegliamo l'ambiente» comparirà anche sui nuovi autocarri mentre l'ultima zona sarà il centro storico, ad aprile 2017. Da scarto a risorsa. A2AAmbiente nel Bresciano tratta 1,2 milioni di tonnellate l'annodi rifiuti, il 56,7% viene riciclato, il 40,8% recuperato con il termovalorizzatore e il 2,5% smaltito in discarica. Le azioni. II 52,9% dell'energia di A2A è prodotta da fonti rinnovabili. Trai progetti attivati Bs Smart Living, l'abbattimento del cromo nell'acqua, e-moving, l'illuminazione a Led. Rifiuti: Scenario Pagina 21 Confagricoltura, Cib e Snam Ii biogas arriverà nei tubi del metano Proposta: in una quindicina d'anni nelle condutture del gas potrebbe passare almeno il 1o% di metano prodotto dalla fermentazione degli scarti d'agricoltura, invece di essere estratto dai giacimenti del sottosuolo. E questa una delle buone idee contenute in un "position paper" realizzato dalla Confagricoltura, dal Consorzio italiano biogas e dalla Snam, i quali hanno presentato il loro progetto al Governo. Ilbiometano è il gas ottenuto dalla fermentazione dei composti organici come il letame, il cui smaltimento è uno dei più rilevanti problemi ambientali dell'allevamento, o come i residui di lavorazione dei vegetali. Si sviluppa anche dalle discariche. A volte il gas viene raccolto e usato in generatori per produrre corrente elettrica, ma uno sviluppo intelligente di questa risorsa potrebbe avere mille usi a basso impatto ambientale per sostituire una parte del gas che viene importato da Paesi lontani o che viene estratto dai giacimenti nazionali. Oltre che essere immesso nella rete convenzionale del metano, in modo da riscaldare le case e cuocere i cibi, questo gas di origine agricola è un carburante per le auto a metano, come avviene per esempio all'estero dove non sono rari i distributori digas-auto collegati con un tubo al fermentatore della vicina azienda agricola. Ma per far marciare anche in Italia le automobili servirebbe un «aggiornamento della normativa na- Energia: Scenario zionale vigente sui biocarburanti avanzati», rileva il documento di Snam, Confagricoltura e Cib, come chiede anche la direttiva europea 2015/1513 entrata in vigore due mesi fa. Secondo il documento congiunto, il ricorso a questo combustibile può essere utile per la produzione a basso costo di elettricità da fonti rinnovabili ma soprattutto «contribuisce a ridurre in modo significativo anche le emissioni del settore agricolo che, come noto, rappresentano oltre il 14% delle emissioni complessive di gas climalteranti». Queste le proposte delle tre organizzazioni: cambiare le regole sugli incentivi al settore, fissare un target annuo minimo di immissione di biometano nella rete del gas, svecchiare le normative, strumenti di contabilizzazione della produzione, una garanzia d'origine, un prezzo minimo garantito. J.G. O RIPRODUZIONE RISERVATA 7 le emissioni di C02 agricola I l settore primario rappresenta una quota rilevante di emissioni in atmosfera, che possono essere ridotte con la fermentazione degli scarti. nelle condotte del metano L'obiettivo è riuscire a immettere nella rete del gas circa 7-8 miliardi di metri cubi di metano da fermentazione agricola. Pagina 22 Il rapporto: il gas «validaopzione» per il n-úx energetico del domani e il futuro delle politiche energetiche deve puntare su un mix in grado di ridurrele emissioni, larottaapparepiuttosto chiara. E il World Energy Outlook2oi5 osservachemoltipaesihanno quindifinitoperincentivarel'usodifontietecnologie a più bassa intensità di carbonio, con la quota delle fonti non fossili che passa dall'attuale 19% al25% del mix energetico mondiale nel 2040. Mentre, tra quelle fossili, solo il gas naturale registra un aumento del suo pesorelativo. «Siachevengausato in sostituzione dei combustibili fossili a maggiore intensità carbonica - si legge nel rapporto - sia che venga impiegato come capacitàdiriservapergarantire un'affidabile integrazione dell'elettricità darinnovabili, il gas naturale rappresentauna valida opzione nel processo di graduale decarbonizzazione del sistema energetico». Cina e Medioriente sono iprincipali centri di crescita della domanda di gas e sono destinati a diventare consumatori più importanti dell'Unione Europea Coniprezzigiàdepressi in Nord America e ulteriormente zavorrati anche altrove dal surplus di offertae dall'indicizzazione contrattuale ai prezzi del petrolio, «la prima parte del periodo di proiezione spiegaquindi l'Agenzia-risulta caratterizzata da abbondanti volumi disponibili a prezzi competitivi e in cerca di acquirente». Tuttavia,nelpiùlungo termine, il ritmo diespansione delgas saràlimitato daalcuni fattori, apartire dalla concorrenza delle rinnovabili e del carbone (in alcuni paesi) nella generazione elettrica Senza contare ipossibili rischi di deficit di offerta nel decennio 2020 generati dal differimento degli investimenti nell'attuale contesto di prezzi bassi. Un quinto dell'atteso aumentodelladomandamondiale,sottolinea infattil'Aie,riguardagas associato apipeline e aprogettiGnladaltissimaintensitàdicapitale. Per questo, affinché questa fonte si mantenga competitiva, «sarà di cruciale importanza-rimarca il rapporto - tenere sotto controllo i costi di questi progetti». Ce. Do. Energia: Scenario Pagina 23 Il greggio tornerà a 80 dollari solo nel 2020» LAie suggerisce di puntare con decisione su opzioni energetiche meno inquinanti di Celestina Dominelli aunlato, il drastico calo delprezzo del petrolio che, per dirla con le parole di Emma Marcegaglia, presidente dell'Eni,haconosciuto «negliultimidodici mesi un movimento estremamente violento» costringendole compagnie a rive dere le proprie strategie e i propri piani di investimento. Dall'altro, il cambiamento climatico che impone, come tappa non più procastinabile, la transizione verso un sistema energetico a più bassaintensitadi carbonio e più efficiente. Approdo tutt'altro che semplice, sul qualeipaesiriunitiinquestigiorni a Parigisono allafaticosaricercadiunaquadrache non vanifichi gli sforzi fatti finora. Mai quadro fotografato puntualmente come ogni anno dal World Energy Outlook e tratteggiato ieri nella sede dell'Eni dal direttore del['Agenzia internazionale per l'Energia, Fatih Birol, alla presenza dei vertici del gruppo, il presidente EmmaMarcegaglia e l'ad Claudio Descalzi, e dei ministri dello Sviluppo Economico e degli Esteri, Federica Guidi e Paolo Gentiloni, suggerisce la necessità di imboccare con maggiore decisione la strada che porta a opzioni energetiche meno inquinanti (si veda anche altro articolo in pagina). E disegna, per le compagniecome Eni,uno s cenariofuturo ancoramolto fosco incuiiprezzo delpetrolio-cheieri viaggiava sui nuovi minimi pluriennali, sotto quota 39 dollari, per laprimavolta dal 2009 - «tornerà a 8o dollari al barile solo nel 2020 con un successivo gradualeulteriorerialzo».Edunque comporterà ancoraperleimprese,come sottolineaconestrema lucidità Marcegaglia, «scelte importanti e molto difficili», che, peraltro, con lungimiranza, dCane aseizampehagiàmessoincampo datempo e che devono essere oraulteriormente implementate.LadirezionelaindicaIlnumerounoDescalzi. «Dobbiamo puntare - dice - a essere poco costosi, a cambiare la nostra cultura sia all'internocheall'esterno.Nonsiamo Paperonde' Paperoni, bisogna essere rigorosi anche se abbiamo asset che sono estremamente positivi». In questo momento, prosegue l'ad di Eni, «dobbiamo riuscire avivere conunprezzo che oscilla tra un floor di 4o dollari a un ceiling di 55, massimo 6o dollari. Potrebbe rimanere così per 4-5 anni, Energia: Scenario quindi dobbiamo potervivere conquesto tipo di scenario. Chi può sopravvivere? Ipaesi che hanno risorse che costano poco e per le compagnie vale lastessa cosa». La strada dabattere, quindi, è quasi obbligata. Tanto più che iprezzi - e la stessaAgenzia non fa che sottolinearlo -, potrebbero rimanere bassi più a lungo di quanto previsto. E, dunque, ribadisceDescalzi,« lecompagniechehannofattoscelte costose, quelli che hanno scommesso su uno '-ì p re zzo C ll ft ._. -eavíve re conun SRa tra Ceffi , _,. w) f i i -,-ítoní Ministro degli Affari esteri I i-1 i1S . non S 1 1 . - Federìca !. 7 i Ministro dello Sviluppo economico rea> scenario a no dollari fanno molta fatica perché non è solo questione di tagliare i c osti, ma devono ta are i progetti». E il rischio, come evidenzia ancheBirol,è che unprolungatoribasso deiprezzi rappresenti «una minaccia per la sicurezza delle forniture energetiche» poiché finirebbe per impattare sulla realizzazione degli investimenti sul lato dell'offerta. Perché se è vero che il calo delBrentharappresentato, come spiegaanche il ministro Guidi, «un elemento facilitatore perunpaesecomeinostroperusciredallacrisi», contribuendo, tral'altro, allariduzione dellabollettaenergetica, nonsipuòp eròsottacere «d'altra facciadellamedaglia»,ecioèl'inevitabIleimpatto sugli investimenti di quei settori e di quelle filiereindustriali ad esso collegati. «I prezzibassisottolinealaGuidi- cihanno aiutato auscire dalla crisi, ma ora dobbiamo creare una struttura di policy adeguata». Che chiama in causa certo i singoli Stati, maesige anche uno sforzo comune. Ed è per questo che inevitabilmente lo sguardo si sposta sul cons es s o frances e. «Credo che da Parigi -sottolineaiministro Gentiloni-verràun accordo positivo, ma con meccanismi di attuazione e verifica non semplici e non chiarissimi. Non credo che avremo sorprese circagli obiettivi che la conferenza cerca di raggiungere, ma temo non avremo sorprese an che sui meccanismi diverificadi questi obiettivi, che saranno aperti». In sostanza, le modalità di addio al carbone «saranno complesse e stiquestel'Italiaavràun ruolo da giocare, perché la nostra capacità di innovazione e di green economy sono asset che in questafase potranno farsivalere», chiosa Gentiloni, che guarda anche all a Libia e all a conferenza di domenica «in cui dobbiamo dare un messaggio molto semplice e cioè che ci sono le condizioni per la stabilità in Libia. Noi possiamo favorirla, dopodichél'intesadeve essereun'intesatralibici e sufficientemente inclusivaperpoipoter essere difes a e mantenuta». Una Libia che rimand a a un continente, come l'Africa, che offre, afferma Gentiloni, «un'agenda positiva di opportunità». EDescalziche,conilsuogruppo,haappenaportato a casa la scoperta del maxi-giacimento egiziano diZohrehascommessosull'hubdelMediterraneo orientale, imperniato sull'asse EgittoCipro-Israele, nonpuò che essere d'accordo. C) RIPRODDZIO NE RISERVATA Pagina 24 Clima: Nord e Sud ancora divisi, forse oggi l'intesa Il pressingdella presidenza francese non è bastato. L'accordo di Parigi sul clima non è arrivato ieri pomeriggio, come previsto dal calendario della Cop21 che si è aperta 1130 novembre in pompa magna. L'intesa dovrebbe essere trovata questa mattina, dopo una terza nottata di trattative tra i ministri dei 195 Paesi (e i commissari della Ue). Ma a questo punto non è escluso un ulteriore slittamento. Com'è peraltro nella tradizione di queste conferenze Onu (nel 2011 a Durban accadde lo stesso). Energia: Scenario L'ultima bozza del documento - che peraltro conteneva ancora una quarantina di opzioni alternative - ha rilanciato i contrasti tra Nord e Sud del mondo, tra Paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo. Sulla distribuzione degli sforzi da compiere, sulla partecipazione al fondo da 100 miliardi di dollari da destinare ai Paesi "poveri" e persino sull'obiettivo finale. Per alcuni grandi inquinatori, il riferimento all'obiettivo di 1,5 gradi di aumento della temperatura terrestre a fine secolo è inaccettabile. (M.Mou.) Pagina 25 1. Il Brent perde oltre il 5% e sfiora i 37 dollari per poi risalire - Il Wti sotto quota 36 Il petrolio ancora in caduta tocca i minimi da sette anni Iea: surplus più ampio, frena la crescita dei consumi Balduino Ceppetelli L'eccesso di offerta sui mercati continua deprimere le quotazioni del petrolio che ieri hanno accusato l'ennesino scivolone correggendo i recentissimi minimi da sette anni. 11 Brent infatti durante la seduta ha toccato unminimo di37,36 dollari al barile, contro i39,73 di giovedì (livelli simili non si vedevano dal dicembre del2oo8). Ribassi superiori al 3% per il Wti- il greggio di riferimento per i mercati nordamericani - sceso ampiamente sotto la soglia dei 35,7o dollari. Ieri a confermare il surplus di disponibilità è stata la volta della Iea, l'International energy agency, secondo cui la situaizone potrebbe peggiorare durante il prossimo anno poichè lacrescita dei consumi sta cominciando a rallentare. I prezzi del barile nell'ultimo Energia: Scenario mesehanno accusatounaserie di scivoloni dopo che l' Op e c - il cartello dei Paesi esportatori - durante l'annuale metting di Viennanonè riuscita aporrelimitialle estrazioni. E questo in un momento in cui i ritmi produttivi della stessa Opec sono saliti a livelli record: 31,7 milioni di barili al giorno (mbg) in novembre, il massimo mensile da fine 2008. Quanto ai consumi mondiali la Tea ha sottolineato il fatto che questi «sembrano aver aver toccato un picco nel terzo trimestre del 2015» ma che evidenziano segnali di rallentamento. Secondo le ultime stime la crescita per il 20016 rischia di rallentare in media a un +1,2 mbg, livello sembra considerato elevato, ma forse insufficiente a favorire una ripresa dei prezzi. Inoltre, ha riordato la Iea, il mercato a brece potrebbe ritrovare alle prese conlaripresa Brent Ice -1° posizione. Dollari/barile ss 30/10 dell'exprt iraniano una volta tolte definitivamente l e sanzioniinternazionali a Teheran. Inoltre il prossimo futuro rischiadi essere difficile per ilmercato, considerando che ingenere - spiega Richard Gorry, responsabile della ricerca alla Jbc Energy Asia «sui passa da un trimestre caratterizzato da consumi elevati a uno in cui la domanda rallenta». Difficile comunque ha aggiunto - assistere a nuovi e forti ribassi; e difficile sarà rivedere il barile a 20 dollari, come ipotizzato da Goldman Sachs sulla scia del rischio che siesauriscala cxapacità di stoccaggio del greggio in eccesso. Un supporto, infine, potrebbe arrivare dall'assottigliamento delle estrazioni neiPaesinon-Opec e soprattutto negli Usa, dove il settore dello shale oil continua a rallentare. C) RIP RODD ZION E RISERVATA Pagina 26 ASSET ALLOCATION Perché il crollo del greggio innervosirà l'azionario Saltano le correlazioni e aumentano i rischi Serve prudenza con le Borse esposte sempre più a scivoloni Andrea Gennai a Il crollo del prezzo del petrolio degli ultimi giorni, con le quotazioni scivolate ai minimi dal 2009, è un elemento da seguire con grande attenzione per le ripercussioni che può avere sugli altri mercati finanziari. Intanto il greggio in picchiata significa allontanare una ripresa stabile dell'inflazione, con le ricadute sui bond e sulle politiche dei tassi. Ma ancora più impattante, anche se i segnali ancora non si vedono pienamente, è l'effetto sulle azioni. Storicamente c'è sempre stata una certa correlazione tra mercato azionario e materie prime (trainate dal petrolio). Un'economia in crescita sostiene in lineadi massimatutti e due i mercati. Da un po' di tempo azioni e commodity hanno imboccato strade diverse. «La loro correlazione diretta - spiega Wlademir Biasia, partner WB Advisors, intervenuto all'ItForum Winter 2015 appena concluso a Milano - si è interrotta nel mese di settembre del 2011, quando a Jackson Hole il numero uno della Fed, Ben Bernanke, annunciò l'Operation Twist, una nuova operazione di allentamento monetario dopo i due precedenti quantitative easing. In quel momento gli investitori hanno percepito che gli interventi delle banche centrali sarebbero stati strutturali, oltre al fatto che iniziamo i primi segnali di ral- lentamento dalla Cina». L'azionario negli ultimi anni si è aggrappato alle banche centrali perdendo un po' il contatto con la congiuntura globale. Oggi con l'indice S&P 5oo a Wall Street vicino ai massimi storici e con il tedesco Dax non lontanissimo dai livelli record, i mercati non appaiono particolarmente economici sui fondamentali e la debolezza delle commodity ci dice che le prospettive di crescita globale non sono così allettanti. Non solo il petrolio ai minimi, ma spicca anche la debolezza delle commodity agricole e dei metalli industriali: insomma, gli operatori credono che i consumi delle commodity resteranno contenuti a fronte di un'offerta sempre più ampia. Salgono gli interrogativi sulla exit strategy delle stesse banche centrali a partire dalla Fed. Riusciranno gli istituti centrali a governare la massa di liquidità che hanno creato in questi anni? I dubbi aumentano. «Le due ampie correzioni sulle Borse - continua Biasia - che si sono viste ad ottobre dello scorso anno e quella di agosto settembre, hanno creato dei vuoti d'aria che potremmo incontrare nuovamente lungo la rotta del 2016. Chi investe sull'equity deve agire con grande prudenza, oggi più che in passato. Meglio avvalersi di profe s sioni sti con unapproccio graduale, basato su piani di accumulo o strategie attive total return». Molti strategist suggeriscono di sottopesare l'azionarioUsain favore dell'Europa. Ma questa tesi, in un mercato fortemente concentrato su Wall Street, deve essere messa alla prova: difficile immaginare Borse europee in rialzo qualora l'indice S&P 5oo dovesse imboccare la strada del ribasso. © RIPRODUZIONE RISERVATA III >\IL\11() .5'I I\II.Sff 1`crclií il 11'o clclgr¡;,io ìni er nvìr. 1a mio Energia: Scenario Pagina 27 Gli indicatori LA DIVERGENZA Andamento dell'indice S&P 500 e dell'indice Crb (materie prime) da fine 2007. Base 31/12/2007=100 160 31/12/2007 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 FONTE: Elaborazione Ufficio Studi II Sole 24 Ore L'INDICE DELLA PAURA Andamento del Vix, volatilità implicita dell'S&P 500 da fine 2007. Dati in punti 0 31/12/2007 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 FONTE: Elaborazione Ufficio Studi II Sole 24 Ore AZIONI E MATERIE PRIME Il colpo d'occhio dei raffronto tra commodity e azioni è impressionante. Dal 2011 le due asset class hanno preso strade opposte. Una situazione anomala. Energia: Scenario Secondo gli esperti questa prolungata debolezza delle materie prime, a partire dal petrolio, potrebbe rappresentare un rischio elevato per l'azionario. Intanto però la volatità dell'equity resta sotto controllo. Pagina 28