Rassegna del 12/12/2015
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 12/12/2015
SI PARLA DI NOI
Gazzetta Mantova
12/12/15 P. 15
Ecco un nuovo acquirente proroga per la Valdaro
La Voce Di Mantova
12/12/15 P. 21
Analisi sul compost? "Non valide"
Gabriele De Stefani
2
Gazzetta Mantova
12/12/15 P. 20
Udienza Siem Slitta l'audizione dei tecnici Arpa
3
Gazzetta Mantova
12/12/15 P. 28
Riapre la palestra delle scuole
Gazzetta Mantova
12/12/15 P. 38
Ecco il carretto per la gioia dei bimbi
5
La Voce Di Mantova
12/12/15 P. 13
"Strapedibus" oggi apre la via a S. Lucia
6
12/12/15 P. 21
Voi: una commissione vigili sull'ipotesi centrale Burgo
7
Pastacci batte cassa all'Autobrennero
8
Ugo Buganza
1
4
ENERGIA
Gazzetta Mantova
POLITICA LOCALE
La Voce Di Mantova
12/12/15 P. 8
CPL CONCORDIA
Resto Del Carlino Modena
12/12/15 P. 4
Cpl, dalle intercettazioni spunta un'inchiesta sugli appalti militari
Viviana Bruschi
10
12/12/15 P. 11
A2A e Loggia alleati per il futuro più green
Lisa Cesco
12
Corriere Della Sera Brescia 12/12/15 P. 1-7
Nozze A2A-Lgh, Valotti: «Sì entro fine mese»
Pietro Gorlani
15
Gazzetta Di Modena
Vetro riciclato: il Consiglio si spacca in due su una mozione
Rino Filippin
17
COMPETITORS
Brescia Oggi
12/12/15 P. 19
ACQUA: SCENARIO
Brescia Oggi
12/12/15 P. 53
L'acqua, bene da preservare
18
Corriere Della Sera Brescia 12/12/15 P. 7
«Differenziata», via alla campagna informativa
19
Giornale Di Brescia
Conto alla rovescia per la differenziata «Così si compie la svolta green di A2A»
RIFIUTI: SCENARIO
12/12/15 P. 12
Davide Bacca
20
ENERGIA: SCENARIO
Sole 24 Ore
12/12/15 P. 18
Il biogas arriverà nei tubi del metano
22
Sole 24 Ore
12/12/15 P. 23
Il rapporto: il gas «valida opzione» per il mix energetico del domani
23
Sole 24 Ore
12/12/15 P. 23
«Il greggio tornerà a 80 dollari solo nel 2020»
Celestina Dominelli
24
Sole 24 Ore
12/12/15 P. 29
Il petrolio ancora in caduta tocca i minimi da sette anni
Balduino Ceppetelli
26
Sole 24 Ore - Plus
12/12/15 P. 9
Perché il crollo del greggio innervosirà l'azionario
Andrea Gennai
27
Indice Rassegna Stampa
Pagina I
Ecco un nuovo acquirente
Proroga per la Vdaro
operatore della logistica tratta un terreno per quattro milioni di euro
Le banche danno l'okal liquidatore per riscrivere il progetto di salvataggio
dl Gabriele De Stefanl
Nella sua infinita oscillazione,
il pendolo della Valdaro ora si
sposta verso il lato buono,
quello della salvezza della società con robusto sconto delle
banche verso la spa primatista
di indebitamento. Ma siccome non solo di pendolo ma
anche di gioco dell'oca si tratta, intanto tocca comunque ri tornare al punto di partenza:
c'è l'accordo di massima tra il
Comune (azionista di maggioranza) e gli istituti di credito
per la ristrutturazione del debito, ma c'è anche l'obbligo di
riscrivere l'operazione entro
Natale per poi ripassare dai
consigli di amministrazione
delle banche. Che ieri al Comune hanno riservato sia
qualche applauso (per l'ok ai
fondi destinati alla bretella
con A22) sia qualche tirata
d'orecchi (perché Sodano non
chiese l'ok ai revisori? E perché Palazzi ha atteso l'ultimo
momento utile per rendere
noto il niet incassato?).
A spostare gli equilibri in
senso positivo sono due elementi: il finanziamento della
bretella per l'Autobrennero
votato da Comune e Provincia
che consente di attirare Rossetto e i suoi 8 milioni di euro
(e questo si sapeva) e soprattutto la novità di giornata, presentata ieri dal sindaco Mattia
Palazzi al vertice con le banche ospitato dalla Popolare di
Sondri o in corso Vittorio Emanuele: l'arrivo di un nuovo attore. È un gruppo attivo nel
settore della logistica che ha
aperto una trattativa per circa
200mila metri quadrati per un
esborso superiore ai 4 milioni
di euro. Sul nome dell'azienda
il sindaco Mattia Palazzi non
si sbilancia («ci è stata chiesta
Si parla di noi
riservatezza e non possiamo
rischiare di far saltare tutto»),
ma l'affidabilità - giura sempre l'inquilino di via Roma - è
certa.
Ne sarebbero sufficientemente convinte anche le banche (Unicredit, Mps, Popolari
di Mantova e di Sondrio), che
infatti ieri hanno lasciato perdere l'ipotesi di presentare
istanza di fallimento (e ci avevano seriamente ragionato) e
deciso di concedere un'ulteriore proroga: ora tocca al liquidatore Riccardo Ronda stilare un piano di ristrutturazione del debito da consegnare
entro Natale e da far successivamente approvare ai consigli
di amministrazione.
Quali le linee-guida? Le ban-
che tacciono, Palazzi quasi.
«Abbiamo avuto la loro disponibilità a valutare un nuovo
documento che ora Ronda
predisporrà- dichiara il sindaco al termine di due ore e mezza di confronto, a cui si è presentato con il capo di gabinetto di via Roma, Alessandro Beltrami - e per questo le ringraziamo molto. Hanno molto
apprezzato il nostro finanziamento alla bretella di Valdaro
che consentirà di rispettare il
preliminare con Rossetto. Gli
istituti hanno anche confermato la disponibilità ad accettare gli equilibri previsti dal
piano di Sodano, che abbiamo dovuto cancellare». Tradotto: resta il maxi-sconto che
fa scendere il debito da 24 a 15
milioni di euro. Come si pagheranno? Non più con un
prestito dal Comune alla spa
ma direttamente con il ricavato della vendita dei terreni.
Ecco perché la novità del
nuovo acquirente fa la differenza: otto milioni da Rossetto, più quattro dalla fresca
azienda della logistica e più
un altro dalla Tea che ha già
comprato fanno un totale di
13. A un passo dai quindici
pattuiti ed evitando le lungaggini da procedura fallimentare: così si può fare. Ammesso
che i cda dicano sì, che gli acquirenti non evaporino, che la
bretella non solo si annunci
ma anche si faccia. Il pendolo
va dalla parte giusta, ma non
si è ancora fermato.
sorpreso dal cronista: Palazzi con Beltrarni entra alla Popolare di sondrio per l'incontro sulia vaidaro (Sc ,n;. )
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Pagina 1
La difesa stronca i test eseguiti. Il giudice prende tempo: si va al 2016
Analisi sul compost? Non valide"
Scontro sulle perizie nell'ambito del processo a quattro ex vertici di Siem
CERESARA/PIEVE DI CORIANO - Scontro totale di perizie al processo che vede imputati i vertici di Siem per il
caso del compost fuori norma
sparso nelle campagne mantovane. Durante l'udienza
che si è tenuta ieri davanti al
gup i legali difensori degli ex
membri del Cda attaccano la
validità delle analisi della
Pubblica Accusa eseguite sui
campioni prelevati dal compost.
"Quegli esami e quei test eseguti sul compost non sono regolari". Questa in sostanza la
tesi avanzata ieri dai difensori
di quattro ex componenti il
consiglio di amministrazione
di Siem (Società intercomunale ecologica mantovana),
assorbita ancora quasi dieci
anni fa dall' attuale multiutility mantovana Tea.
La vicenda del cromo fuori
norma nel compost prodotto
da Siem e destinato agli agricoltori, che ha portato al processo che vede alla sbarra gli
ex
membri
del
Cda
dell'azienda, si è ora trasformata in una vera e propria
guerra delle perizie.
Secondo quanto sostiene l'ac-
cusa, nel 2009 dagli stabilimenti di Siem di Pieve di Coriano, nella Bassa, e Ceresara,
nell'Alto Mantovano, sarebbe uscito del compost che in
realtà avrebbe dovuto essere
classificato come rifiuto speciale.
Ciò che avrebbe consentito
all' azienda di risparmiare una
somma compresa tra i 3 e i 5
milioni di euro di costi di produzione.
Una
economia
aziendale che in quello stesso
anno portò i carabinieri del
Nas a sequestrare oltre alle
balle di compost, anche i terreni sui quali le sostanze incriminate sarebbero state disperse, nonché a controllare
gli impianti di produzione
della stessa Siem. Terreni e
compost che all'epoca erano
stati prelevati da tre aziende
agricole di Mantova, Quingentole e delle Calandre, una
piccola località di Ostiglia
che si trova in aperta campagna sul confine con la provincia di Verona.
Ieri le difese dei quattro imputati hanno portato il loro affondo all'impianto accusatorio: le analisi svolte tanto sui
terreni che sul compost sequestrati, all'epoca affidate
ad un perito della Procura,
non sarebbero utilizzabili. In
violazione alla procedura,
tanto l'accesso quanto la lavorazione dei campioni, non
sarebbero stati comunicati
agli indagati. Quanto basta
perché ora i risultati non possano essere utilizzati in
un' aula di tribunale. Il giudice
che sta seguendo il procedimento si è preso tempo per
decidere. Se ne riparlerà con il
nuovo anno.
La vicenda, prima di finire tra
gli incartamenti del Tribunale
di Mantova, aveva visto anche
alcuni ricorsi e controricorsi
al Tar. Nell' ambito della questione, anche la Provincia di
Mantova aveva espresso il
proprio parere, sostenendo
che quel compost venisse prodotto, come si suol dire, a regola d'arte, seguendo tutte le
norme e tutte le regole in materia di produzione di fertilizzanti naturali.
I sequestri
erano stati
compiuti
dai carabinieri
(foto repertorio)
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Analisi sul compost ? " Non valide"
Si parla di noi
Pagina 2
udienza Síe m
Slitta l'audizione
dei tecnící Arpa
Gestione illecita dei rifiuti,
destinando compost
all'agricoltura. Ieri, in
tribunalea Mantova, seconda
udienza che vede alla sbarra gli
ex vertici della Siena Fabrizio
Crlstofori(ex direttore), Luigi
Salardi (ex presidente),Irvano
Loatelli e l laria Chiaventi (ex
consiglieri di
amministrazione). la vicenda
risale al 2009 in occasione dei
sequestro del compost,
derivato da rifiuti solidi urbani.
Secondo i tecnici Arpa quel
concime era da considerarsi
rifiuto speciale non pericoloso
e, quindi, non andava utilizzato
in agricoltura. Nell'udienzadi
ieri era prevista proprio
l'audizione dei tecnici Arpa,
testi dell'accusa. Ma, il pool
difensivo - rappresentato dagli
avvocati Genovesi, Gianollo, De
Antouf, Pasetti - ha sollevato
una serie di obiezioni, in
particolare l'inutilizzabilità del
test di analisi e il poca Silvia
Bertuzzi, Inoltre, ha chiesto
tempo per depositare una
memoria. Quindi, sentiti
soltanto tre agricoltori e un
contoterzista, l'udienza è stata
rinviata al 22 gennaio, quando
verranno sentiti tutti ì
rimanenti otto testi
Si parla di noi
Pagina 3
Riapre la palestra delle scuole
Magnacavallo. Adeguamento sismico da 99mila euro. A Natale niente luminarie, ma venti alberi
U MAGNACAVALLO
Il sindaco di Magnacavallo, Arnaldo Marchetti, e il tecnico comunale Angela Faini hanno comunicato le ultime novità che
connotano questo fine 2015.
Ad iniziare dalla riapertura della palestra attigua alla scuola
elementare, chiusa il30 giugno
di quest'anno e oggetto di lavori di adeguamento sismico per
un onere di 99.100 curo. La
struttura, utilizzata da scuole e
attività sportive, è l'ultimo edificio pubblico sistemato (dopo
il polivalente, il magazzino comunale e altri) a seguito danni
del terremoto.
Dopo un incontro del sindaco con Tea e Provincia, si è
giunti ad un accordo sulla
vexata quaestio di Via Alessandrina (provinciale 39 Borgofranco-Magnacavallo) che per
un tratto di circa 300 metri presenta avvallamenti e buche per
cedimento della sottostante fognatura. Il tratto sarà ripavianentato dalla Provincia, mentre la sistemazione del sottofondo sarà a carico di Tea.
Anche Magnacavallo, a inizio 2016, attiverà "Allarm Sistem" una iniziativa del Consorzio Oltrepò Mantovano in
collaborazione con la Protezione Civile lombarda. Un servizio da usare sul telefono cellulare in caso di allerta direttamente dalla stessa Protezione
Civile. La app permetterà di ri-
La palestra di Magnacavallo appena riaperta
Si parla di noi
cevere una notifica in tempo
reale per ogni avviso di criticità
regionale e consultare le condizioni di rischio sul territorio.
Infine, per il secondo anno
consecutivo, non verranno installate luminarie nel centro a
causa dei costi e dell'impianto
obsoleto. Con la somma risparrniata (circa 4.000 euro) si installerà un pannello informativo in una via centrale. Clima e
immagine natalizia saranno assicurati anche attraverso 20 alberi di Natale acquistati da altrettanti commercianti e posti
davanti ai loro negozi sulla via
principale del paese. Alla relativa spesa ha contribuito anche
la Pro Loco.
Ugo Buganza
(foto ub)
Pagina 4
ficco il carretto per la gioia dei bimbi
Feste in tutti i paesi, dolcetti, giochi e animazione. A Sermide Santa Lucia arriva in barca
Sono numerosi gli appuntamenti di animazione e di svago previsti a Mantova e in provincia oggi e domani per Santa Lucia, la festa più attesa dai
bambini . In città oggi lo
"Strapedibus" apre la strada a
Santa Lucia. I bambini e le
bambine potranno darsi appuntamento a partire dalle
15.30 all'interno di una piazzetta artificiale ricavata all'intersezione tra via Goito e la
Loggia dei Mercanti. Ad attenderli troveranno un bibliobus
sapientemente governato da
Cooperativa Charta e carico di
sorprese. Tra le 15.30 e le
17.30 sono invitati ad accomodarsi all'interno del bibliobus
per partire all'avventura sull'
onda del carburante più ecosostenibile che ci sia: la fantasia. Il bibliobus custodisce
una mostra bibliografica accuratamente selezionata, che sarà possibile sfogliare , leggere
e farsi leggere. Tra le 16 e le
16.30 "Tutti in coda!", il titolo
delle fantastiche letture ani-
mate per bambini e bambine
dai 4 anni in su. Giulia Caldana e Chiara Salomoni aiuteranno i partecipanti a indossare i panni di detective speciali
pronti a riconoscere le impronte di misteriosi amici a
quattro zampe. Tra le 16.30 e
le 17.30 , Arianna Maiocchi e il
suo laboratorio pittorico-letterario battezzato "Viaggiare"
condurranno bambiniie bambine dai 3 anni in su alla scoperta della città da un insolito
punto di vista: quello, per la
precisione, di un piccolo visitatore alato . Nella Santa Lucia
di "Millepiedini " fa capolino
anche un altro pacchetto con
tanti scaldacollo per i coraggiosi e le coraggiose che ogni
mattina non rinunciano al loro posto sulle corse pedibus
sfidando il freddo invernale. I
gadget, realizzati grazie al prezioso contributo del Gruppo
Tea, saranno distribuiti nei
prossimi giorni ai pedipasseggeri al momento di salire in
carrozza.
1,111 l etrrei io per la p'oi,i
Si parla di noi
Pagina 5
"Strapedibus"
oggi apre la
via a S. Lucia
Nel pomeriggio di oggi lo
"strapedibus" apre la strada a Santa Lucia. Continua, dunque, il calendario di eventi speciali che
mese dopo mese affiancheranno la corsa del progetto "pedibus". I bambini potranno darsi appuntamento dalle 15,30
all'interno di una piazzetta artificiale ricavata tra
via Goito e la Loggia dei
Mercanti. Ad attenderli
troveranno il bibliobus"
governato dalla cooperativa Charta carico di sorprese.
Tra le 15,30 e le 17,30
sono invitati ad accomodarsi all'interno del bibliobus per partire all'avventura sull' onda del carburante più ecosostenibile che ci sia: la fantasia. Il
bibliobus custodisce una
mostra bibliografica accuratamente selezionata,
che sarà possibile sfogliare, leggere e farsi leggere.
Tra le 16 e le 16,30 "Tutti
in coda!", il titolo delle
fantastiche letture animate per bambini dai 4 anni
in su. Giulia Caldana e
Chiara Salomoni aiuteranno i partecipanti a indossare i panni di detective speciali pronti a riconoscere le impronte di
misteriosi amici a quattro
zampe.
Tra le 16,30 e le 17,30,
Arianna Maiocchi e il
suo laboratorio pittorico-letterario battezzato
Viaggiare condurranno
bambini e bambine dai 3
anni in su alla scoperta
della città da un insolito
punto di vista: quello, per
la precisione, di un piccolo visitatore alato. Nella
Santa Lucia di "Millepiedini" fa capolino anche un
altro pacchetto con tanti
scaldacollo per i coraggiosi e le coraggiose che
ogni mattina non rinunciano al loro posto sulle
corse pedibus sfidando il
freddo invernale. I gadget,
realizzati col contributo
della Tea, saranno distribuiti nei prossimi giorni.
Si parla di noi
Vaidaro,siMnMa.PnlassiaSiena
Pagina 6
PORTO MANTOVANO
Voi: una co
PORTO MANTOVANO
Costituire una commissione
ambiente per discutere della
possibile costruzione dellanuova centrale termoelettrica a pochi passi dal territorio di Porto.
È la richiesta avanzata all'amministrazione dal capogruppo
di opposizione Giampaolo Voi,
che ha presentato un ordine del
giorno da discutere durante il
Energia
prossimo consiglio comunale.
«È diventata di attualità la
possibile costruzione di una
nuova centrale termoelettrica a
Turbogas, che secondo le intenzioni della proprietà della ex
Cartiera Burgo, risulterebbe indispensabile per la ripresa della
produzione in tale sito e per la
sostenibilità economica dell'investimento - premette Voi Quindi saremmo di fronte ad
un nuovo impianto, in una zona già ad alta criticità ambientale».
La commissione avrebbe il
compito di monitorare la situazione: «Visto che il tutto avviene nel comune di Mantova, a
noi vicinissimo, ritengo corretto che anche la nostra cittadinanza, e il consiglio tramite la
commissione che propongo, ne
vengano informati. Potremo co-
sì far conoscere il nostro parere
nel merito agli organi autorizzativi competenti, anche se sappiamo non vincolante e magari
non richiesto, ma visto che si
parla della salute dei nostri cittadini è giusto che l'amministrazione faccia sentire la propria voce su tale problema». Il
nuovo organo, secondo Voi, potrebbe affrontare anche altre tematiche ambientali.
(ele.car)
Pagina 7
Ma la società autostradale prende tempo e predispone l'ennesimo ricorso al Consiglio di Stato
Pastacci balte cassa all'Autobrennero
La Provincia aspetta 40 milioni entro il 31 dicembre. Trattative in corso a Trento
Venti giorni di tempo per dare
compimento alla deliberazione
della Provincia di Mantova che
chiedeva la liquidazione di tutte
le proprie quote azionarie della
società Autobrennero (o parte di
esse). Un affare da 40 milioni di
curo per i quali Palazzo di Bagno
ha già sostenuto - con soddisfazione piena - un giudizio di merito al Tar, ma contro il quale la
stessa società A22 è decisa a ricorrere al Consiglio di Stato.
Forse anche di questo potrebbe
parlare martedì prossimo il presidente dell'A22 Paolo Duiella
quando sarà in città assieme
all'amministratore
delegato
Walter Pardatsher per consegnare un cronotachigrafo alla Polizia stradale virgiliana atta al
controllo dei mezzi pesanti. Sul
tavolo virgiliano c'è infatti la delibera provinciale approvata in
consiglio nel novembre 2014 con
i voti unanimi della maggioranza
- compresi quelli dei consiglieri
Pd che oggi, forse dietro sollecitazioni romane, sono invitati a fare marcia indietro. Ma per il presidente
dell' amministrazione
Alessandro Pastacci ci sono due
colonne a tutela della posizione
assunta: il voto unanime della sua
maggioranza difeso anche durante l'ultimo consiglio di novembre, e la sentenza del Tar pubblicata in ottobre sul portale
www giustizia-amministrati-
tare il pronunciamento del Tar. In
difetto, saranno costretti ad acquistare a prezzo di mercato le
azioni mantovan e portando nelle
casse di via Principe Amedeo circa40 milioni da tradursi in opere
infrastrutturali - peraltro già annunciate da Pastacci. Allo stato
dei fatti, l' A22 ha tempo 12 mesi
per acquistare quei titoli, salvo
sospensiva del Consiglio di Stato. Il termine ultimo sarà infatti il
31 dicembre.
Annunciata da tempo l'opposizione di Camera di Commercio e
del Comune capoluogo all'azione della Provincia, anche alla luce del deliberato dell'assemblea
provinciale del Partito democratico che ha già messo nero su
bianco la propria contrarietà a
questa sostanziosa manovra.
va. it, che dà piena ragione a Palazzo di Bagno contro il tentativo
della società autostradale di annullare gli effetti di quella delibera che costringe l'A22 ad acquistare il pacchetto azionario
della Provincia (4,2%).
L'ultima chance i trentini se la
stanno giocando al Consiglio di
Stato, dove cercheranno di ribal-
De Marchi, °carhane" al sinda..
Politica locale
Pagina 8
AZIONI TRADOTTE IN OPERE
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Al momento la Cpl non è coinvolta in alcuna indagine
aggiuntiva , ma un manager indagato in un ' intercettazione
parla di un personaggio con entrature in ambiente militare
ge r della coop indica un uo
di VIVIANA BRUSCHI
DAL VASO di Pandora delle
intercettazioni telefoniche degli
ex manager Cpl di Concordia,
spunta un'altra inchiesta. La
cooperativa finita al centro di un
sistema corruttivo messo in atto,
secondo le accuse degli
inquirenti, dall'ex presidente
Roberto Casari e da alcuni ex
dirigenti, tra cui Nicola Verrini,
alla sbarra per le presunte
tangenti sulla metanizzazione di
Ischia, sarebbe infatti coinvolta
in una aseconda indagine
condotta dalla Procura di
Velletri e dai carabinieri del Noe
che porta dritto agli ambienti
dell'Aeronautica Militare, con
otto arresti eccellenti e 17
indagati per i reati di
associazione per delinquere
finalizzata alla turbativa d'asta e
di corruzione, tra imprenditori,
dipendenti civili della Difesa e
ufficiali dell'Aeronautica. Due
inchieste, Cpl da una parte e
l'Aeronautica dall'altra, distanti e
scollegate tra di loro, ma di fatto
unite dal fil rouge delle
conversazioni telefoniche,
intercettate dalle forze
dell'ordine. Dai dialoghi, datati
2014, tra alcuni ex dirigenti Cpl,
influente nell'aeronautica
interessati alle opere di
efficientamento energetico
dell'aeroporto militare di Pratica
di Mare, emerge, infatti, la figura
di Giovanni Sabetti. E' l'ex
dirigente Cpl Nicola Verrini a
spiegare all'interlocutore di
turno, un altro dirigente Cpl di
cui non si conosce il nome, chi è
Sabetti. «E' uno - racconta
Verrini nel corso del colloquio che può garantire una certa
entratura negli ambienti
militari».
UNO, insomma, dalle ottime conoscenze negli ambienti che
contano e che potrebbe agevolare
eventuali assegnzioni di lavori
importanti da eseguire. Sabetti,
tra gli otto arrestati, è uomo di
fiducia di Giovanni Santilli, vice
segretario generale della
Fondazione Icsa, impegnata nel
settore degli studi e analisi sulla
sicurezza interna ed esterna,
estraneo alla vicenda. La
conversazione tra Verrini e il
collega non va oltre,
semplicemente racconta chi è
Giovanni Sabetti. Ad andare
oltre, invece, sono i magistrati e
le forze dell'ordine, che
cominciano le indagini. Per i
magistrati di Velletri, infatti,
Sabetti è trait d'union tra gli
imprenditori e gli ambienti
militari.
DALLE indagini iniziali dei pm
napoletani Woodcock, Carrano,
Loreto su Cpl, si è aperto il
nuovo filone delle tangenti per
l'aggiudicazione degli appalti
`militari'. Da cosa nasce cosa,
anche se Cpl è estranea a questo
secondo filone d'inchiesta nato,
forse è il caso di dire, quasi per
caso, da una chiacchierata di
Verrini. «Non c'è alcun dirigente
Cpl tra i diciassette indagati, né
tantomeno tra gli arrestati», ha
precisato ieri il colonnello del
Noe, De Rosa. Anche la `nuova'
Cpl, la cooperativa `rinata' dopo
l'azzeramento degli ex vertici
arrestati, assieme al sindaco di
Ischia Giosi Ferrandino, e ora
agli arresti domiciliari, precisa
che «gli ex dirigenti comunque
non c'entrano con questa nuova
inchiesta».
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A2A e Loggia alleatìperí1iuturopiugreen
*
L'INIZIATIVA.«Scegliamo L'ambiente»: è il messaggio lanciato con la campagna di comunicazione sul nuovo sistema di gestione dei rifiuti al via da dopodomani
Nella raccolta differenziata
l'obiettivo è fissato al 65 per cento
Per colmare il gap è stato scelto
di responsabilizzare i cittadini
.............................................................................
Lisa Cesco
Obiettivo 65 per cento. È questo il tasso di raccolta differenziata dei rifiuti che la Loggia intende raggiungere, una
volta a regime, con il sistema
misto che partirà il prossimo
marzo nei pruni quartieri della zona sud-est della città. Il
gap da colmare non è di poco
conto, quasi 30 punti percentuali rispetto ad oggi, e per
centrare l'obiettivo il Comune con A2A Ambiente ha scelto di far leva sulla «responsabilizzazione» dei cittadini.
«Scegliamo l'ambiente» è il
messaggio lanciato con la
campagna di comunicazione
che prenderà il via lunedì fino alla fine di dicembre, e si
declinerà su quotidiani locali, siti web, social media, totem digitali e affissioni, per
sensibilizzare i bresciani sull'
importanza del riciclo dei rifiuti e della sostenibilità ambientale. La seconda fase della campagna, invece, partirà
a febbraio e punterà a informare più nel dettaglio sulle
modalità del sistema misto
di raccolta differenziata. In
gennaio, inoltre, tutte le famiglie riceveranno una lettera
del sindaco sul nuovo modello di raccolta.
«Il successo della raccolta
differenziata dipenderà per il
50 per cento daA2AAmbiente, per il 50 per cento da tutti
i cittadini», dice il presidente
A2A Giovanni Valotti, sgombrando il campo da fraintendimenti sul termoutilizzatore: «Non c'è contrasto fra recupero rifiuti e inceneritore,
perché in quest'ultimo finisce ciò che non è recuperabile. Di colore verde è diventato il logo A2A Ambiente, società che stiamo riorganiz-
Competitors
zando per grandi aree con
una precisa direzione strategica e da gennaio un unico gestionale , per essere a tutti gli
effetti la "holding dell'ambiente"». Una scelta, quella
di A2A di investire sul territorio per migliorare la qualità
ambientale, rimarcata dal
sindaco Emilio Del Bono,
che coglie l'occasione per sfatare quelle che definisce leggende metropolitane: «Fra
queste l'idea che la causa
dell'inquinamento sia il termoutilizzatore , e la convinzione che differenziare i rifiuti si inutile perché tanto alla
fine viene tutto buttato
nell'inceneritore - dice -. Bisogna confutare queste convinzioni errate con dati scientifici, e bisogna lavorare sulle
condizioni "culturali" della
città in termini di sensibilità
e conoscenza».
PERCHÉ «I RIFIUTI si possono
trasformare in risorse» - questo uno dei messaggi della
campagna - e l'impegno nel
riciclo e nella sostenibilità
ambientale hanno un ritorno
in termini di salute e ricchezza collettiva. Tra l'altro, come
annunciato dall'assessore Gigi Fondra, l'osservatorio sul
termoutilizzatore ha concluso il suo lavoro, licenziando
un testo che è in fase di stampa e che diventerà uno «strumento di confronto e conoscenza». I bandi per calotte e
altri dispositivi sono conclusi, informa Fulvio Roncari, alla guida di A2A Ambiente. Il
nuovo modello di raccolta potrà contare su 50 mezzi euro
6, l'intera operazione costerà
10 milioni di euro, cui va aggiunto il potenziamento dell'
organico con 35 nuovi addetti al servizio. •
RIVRODUZ IONE RISERVATA
Pagina 12
Polveri fini oltre il limite
i in La ia le m isure
Il limite di inquinamento da
polveri sottili (Pm 10) è stato
superato ieri. Sono infatti
dodici giorni consecutivi che le
tre centraline di Broletto,
Rezzato e Chiesanuova
denunciano lo sforamento dei
50 microgrammi al metro cubo.
Il che comporta l'attivazione
obbligatoria del protocollo con
le misure di «sicurezza».
previsto nell'area critica. In
pratica il comune deve
prendere immediati
provvedimenti, come bloccare
la circolazione delle auto la
prossima domenica.
COSA FARA la Loggia però lo
dirà oggi il sindaco dopo
essersi consultato con gli
assessori, la Provincia e tutti i
soggetti coinvolti in eventuali
provvedimenti. Come già
annunciato infatti, DEI Bono ha
messo a punto un pacchetto di
misure, che hanno l'ambizione di
essere strutturali. Di intervenire e
semmai invertire i valori
dell'inquinamento attraverso una
strategia di medio periodo e non
con iniziative spot. E' dunque
possibile che oggi ci sia
un'accelerazione su questa
piattaforma di misure, con la
messa in pratica di alcune di esse.
Il sindaco ha accennato alla
possibilità di chiudere la città alle
auto con motori diesel Euro 3,
l'abbassamento dei limiti di
velocità da 110 a 90 sulla
tangenziale sud dal casello di
Brescia Centro a quello di Brescia
Est, e sull'autostrada A4 nel tratto
che coincide con la città. Inoltre in
Loggia hanno proposto di
permettere ai padri con figli
minori di 10 annidi salire sui mezzi
pubblici. Questa e quella sul veto
per i motori Euro 3 sono
provvedimenti che sono stati
adottati dal Comune di Milano,
anch'esso come altri della Pianura
Padana afflitto dai problemi di
concentrazioni eccessive di
polveri fini, che in questi giorni di
pochissima pioggia si sono
accentuati notevolmente.
L'annuncio di queste misure non
ha trovato tutti d'accordo in città.
Il tema della qualità dell'aria del
resto si interseca con quelli della
mobilità e del commercio e
individuare misure che mettano
tutti d'accordo è praticamente
impossibile. Fermo restando che
l'obiettivo principale è comunque
la salute dei cittadini.
@ R I PROOU ZI O NE R I SE RV A iA
Smog e Pm10
Legambiente:
«Linea dura»
La «danza della pioggia» non
può risolvere i problemi
dell'aria bresciana.
Legambiente chiede alla
Loggia un intervento più
deciso, a livello strutturale, per
migliorare la qualità dell'aria
che si respira in città: vanno
bene le misure annunciate dal
sindaco, Emilio Del Bono, ma
«sonotardive e insufficienti e
nutriamo qualche dubbio sulla
possibilità legale del Comune
di poter bloccare la
circolazione delle automobili
diesel Euro 3 - ha commentato
il presidente di Legambiente
Brescia, Carmine Trecroci -. La
direzione va bene, il metodo no:
sono misure che andavano
prese per tempo e riecheggia il
balletto delle passate
amministrazioni, con
domeniche ecologiche e targhe
alterne, provvedimenti inutili e
emergenziali».
LEGAMBIENTE ha voluto dire
la sua anche sulla volontà di
A2A di continuare a puntare sul
teleriscaldamento: «Oggi è una
scelta anacronistica: negli anni
Settanta era una buona idea,
con il tempo si è estesa la rete
e ciò ha causato una
dispersione del 15 per cento
dell'energia - ha notato Isaac
Scaramella, del direttivo
lombardo di Legambiente -.
Abbiamo nuove tecnologie con
caldaie che hanno rendimenti di
oltre il 100 per cento o pompe
di calore alimentate da energia
rinnovabile: dobbiamo
smettere di pensare a come
produrre energia e puntare alla
riduzione dei consumi».
Trecroci spiega che l'obiettivo
di Legambiente è «la chiusura
della terza linea del
termoutilizzatore». MANE.
Due dei camion a caricamento posteriore che verranno utilizzati nel nuovo sistema roro u vE/c attura
Competitors
CARIPR
OOUZIO NERSERVA'A
Pagina 13
Alfa Acciai:
la ciclabile
«riparte»
Riprendono i lavori perla
realizzazione della pista
ciclabile e della collinetta che
Alfa Acciai, in collaborazione
con il Comune di Brescia, ha
progettato a Sud dell'azienda
per mitigare l'impatto visivo ed
acustico dell'impianto nel
quartiere di San Polo. Il
completamento dei lavori, che
prevedono anche una
postazione di «Bicimia»
proprio di fronte alla
stabilimento, è previsto entro
Natale.
LO HA COMUNICATO Alfa
Acciai ricordando che, a
seguito di alcune perplessità
emerse sull'utilizzo del
Sinstone, il materiale prodotto
dallo stabilimento di San Polo
che verrà impiegato peri lavori
in questione, pur convinta della
piena rispondenza del
sottoprodotto stesso alle
normative vigenti perla
protezione dell'ambiente,
aveva sospeso i lavori di
ultimazione dell'opera per
rispondere comunque ai quesiti
sollevati. «Nello scorso mese di
ottobre, all'interno
dell'Osservatorio Alfa Acciai e
con la collaborazione dell'Arpa
-afferma ancora la nota
dell'azienda siderurgica - è
stato messo a punto un
progetto operativo,
denominato " Piano di
campionamento Sinstone".
Questo prevedeva, in primo
luogo la verifica della
corrispondenza alla scheda di
omologazione del Sinstone
rilasciata dal Chemical Safety
Report (Rapporto sulla
Sicurezza Chimica pubblicato
dal Consorzio Europeo dei
Registranti) finalizzata alla
valutazione e alla garanzia della
non pericolosità del materiale».
Competitors
Pagina 14
PV U
LTIUTILITY
Nozze A2A-Lgh Valoll
,
di Pietro Goriani
«Con i nuovi pareri legali» che indicano la non necessità di una gara pubblica
per la partnership tra A2A e Lgh, e le posizioni favorevoli della maggioranza dei
sindaci franciacortini anche le «riserve»
espresse da Cogeme stanno venendo me-
Competitors
i:
t
«
RITORIO
S i entro f ne mese
'
i
/ /
»
no: il presidente della multiutility di Brescia e Milano, Giovanni Valotti, si dichiara
quindi molto ottimista sulla futura nascita della super-utility lombarda. E ribadisce le scadenze imposte dall'offerta vincolante, da sottoscrivere entro il 21 dicembre.
a pagina 7
Pagina 15
Nozze A2A-Lgh
Per Valotti è fatta:
sì entro dine mese
Mercoledì l'incontro dei soci storici Coge e
Verrà, rispettato l'ultimatum del 21 dicembre
di Pietro Goriani
«Ho apprezzato la serietà
con cui tutti i Comuni coinvolti hanno valutato il progetto di
partnership tra A2A e Lgh: sia
nei contenuti industriali sia
nella procedura necessaria all'attuazione. Le riserve attuali,
anche alla luce dei nuovi pareri legali acquisiti, stanno venendo meno». A parlare è il
presidente di A2A, Giovanni
Valotti, che dopo l'iniziale bocciatura dell'offerta da parte di
Cogeme, vede vicinissima la
nascita di una super-utility
lombarda.
Il punto di svolta al quale si
riferisce Valotti è stato il pressing effettuato dai molti comuni franciacortini sul consiglio di amministrazione di Cogeme, che in una prima battuta aveva avanzato dubbi sul
matrimonio tra le due società,
chiedendo approfondimenti
sulla necessità di aprire una
gara pubblica. Mentre tutti gli
altri comuni soci (Cremona,
Crema, Lodi, Pavia) avevano
già detto sì. Erano quindi «insorti» i sindaci di molti paesi
dell'Ovest. Erbusco, Castegnato e Paderno Franciacorta, tre
soci di peso della multiutility
dell'ovest, avevano chiesto
un'assemblea straordinaria di
Competitors
Cogeme e avevano addirittura
parlato di azioni di responsabilità contro i tre consiglieri
(Centemero, Giannotti, Troncana) che avevano detto «no»
al matrimonio.
Le cose sono però cambiate
nel cda del i dicembre, dove
tutti i consiglieri Cogeme hanno preso atto del nuovo parere
legale dell'esperto Fabio Angelini, che ricalcava quelli già
espressi da Bonelli erede Pappalardo e Gianni Origoni &
partners (i due studi legali di
A2A e Lgh). Dice, in buona sostanza, che non serve una gara
pubblica per iniziare una partnership con A2A.
Tutti (a parte Rovato, Cazzago
e Pontoglio, che da soli hanno
il 36,7% delle quote) da tempo
sono per il sì. Il 17 dicembre ci
sarà poi l'assemblea di tutti i
settanta comuni soci. 11 via libera definitivo arriverà nell'ultimo Cda fissato per il 19 dicembre, due giorni prima dell'ultimatum lanciato da A2A.
«Certo ora si devono esprimere gli organi competenti
commenta Valotti
. Attendiamo ma siamo fiduciosi che
la questione si possa risolvere,
perché crediamo nel progetto
industriale».
Valotti ribadisce che i termini dell'offerta non sono mai
stati messi in discussione: «La
nostra offerta è un'offerta vincolante con scadenza il 21 dicembre. Noi confermiamo sia
la scadenza che il contributo
dell'offerta». Contributo stabilito in 125,4 milioni di euro,
che A2A pagherà parte in cash
e in parte in azioni. Ai 7o comuni Cogeme arriveranno
quindi 40 milioni di euro (8
milioni solo a Rovato, 4 a Cazzago San Martino). Nel futuro
cda siederanno sette consiglieri di A2A e 6 scelti da Lgh
(uno per ogni realtà territoriale) alla quale spetterà anche il
presidente.
RIPRODUZIONE RISERVATA
In quell'occasione sono state stabilite anche i futuri step.
Martedì 15 dicembre ci sarà un
altro consiglio di amministrazione. Ma cruciale sarà la riunione del giorno successivo (il
16 dicembre) tra i soci storici
di Cogeme: i quindici comuni
fondatori che da soli detengono oltre il 90% delle quote.
L'offerta
A2A entrerà nel 51%
di Lgh pagando 125,4
milioni, parte in cash
e parte in azioni
La sede di Lgh
a Cremona,
comune che
aveva già detto
si alle nozze
con A2A così
come Crema,
Pavia e Lodi.
Solo Cogeme
era contraria
ma dopo il
pressing dei
comuni
franciacortini
ha cambiato
iedea: ora è
atteso un «sì»
il 19 dicembre
Vu'ot`i
Coninuovi
pareli legali
vengono
meno le
riserve
di Cogeme
Apprezzo
la serietà
con cui i
comuni
hanno
valutato
il progetto
Pagina 16
M5STELLE
Vetro riciclato :
il C onsiglio
Sl. spacca in due
.
su una mozio ne
Consiglio comunale spaccato
sul caso di Aimag ed Emiliana
Rottami, azienda che raccoglie sul nostro territorio il vetro
da riciclare ma che invece risulta essere per la maggior parte stoccato in un enorme deposito a San Cesario. Un deposito che, a causa della polvere di
vetro che viene trasportata
nell'aria, sta creando parecchi
problemi di salute ai residenti.
Il Movimento 5 Stelle aveva
chiesto di impegnare sindaco
e Giunta a chiedere ad Aimag
(in cui Carpi ha una quota societaria importante), di effettuare controlli e verifiche al fine di capire se fosse il caso di
continuare a utilizzare l'Emiliana come fornitore di servizio. Il Pd compatto, almeno
all'apparenza, ha votato no al
documento integrale perché
«ci sono già gli organi di controllo deputati che si occupano della questione».
Medici, del MSStelle, ha replicato che dopo controlli e diffide, «il massimo inflitto
all'azienda è stata una multa
di 2mila euro, e che quindi deve essere la politica a intervenire». Tutte le minoranze hanno
appoggiato la mozione dei
SStelle che però, ovviamente,
non è passata essendo il Pd in
maggioranza. «Il Comune di
Carpi - commenta Piccinini,
della lista civica Nuova S. Cesario - neppure osa chiedere ad
Aimag di ripensare al contratto con Emiliana Rottami nel ri-
spetto del codice etico. Bella
spinta morale... Se questi sono
i segnali che arrivano da chi ci
governa, si capisce perché dopo tanti anni di lavoro, denunce, petizioni, assemblee di comitati, dichiarazioni di intenti
e diffide, i cumuli se ne stanno
sempre lì, schiaffo a cielo aperto per Amministratori inconcludenti e per tanti cittadini
che ancora credono nella raccolta differenziata del vetro».
Rino Filippin
Competitors
Pagina 17
L'acqua, bene
da preservare
Egregio direttore, sotto i 2 mila metri di quota l'apertura
della stagione sciistica è sempre più «inaugurata» dalle...
fabbriche della neve. Migliaia di cannoni (sparaneve) sparano acqua dolce, una risorsa
scarsa e mal distribuita. Dopo l'anno internazionale
dell'acqua, indetto nel 2002
dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e la prima
edizione del «Rapporto sullo
sviluppo idrico mondiale», le
previsioni per il 2025 dipingono ancora carenze d'acqua
per circa due terzi della popolazione mondiale e ogni anno due milioni di persone
muoiono per malattie associate a condizioni idriche e sanitarie scadenti. I contatori
esistenti sulle nostre montagne quanti metri cubi d'acqua dolce hanno registrato
per garantire piste sciabili negli ultimi dieci anni? Per la
riduzione del rischio climatico è tempo di agire. I rischi
per l'ambiente interessano il
bene comune presente e futuro. Ora disponiamo dei materiali e degli accordi della Conferenza mondiale sul clima
di Parigi, preceduta dalla
«Lettera enciclica sulla cura
della casa comune» di Papa
Francesco. I consumi certi di
energia elettrica per lafunzionalità dei cannoni «sparaneve» possono integrare la lettura dei contatori dell'acqua
dolce (non sempre esistenti,
neppure per l'acqua potabile
sulle montagne italiane) permettendo di rilevare (almeno, ma non solo) una frazione del costo-produzione-neve al metro cubo. Nell'era digitale, dei Big data, dei dati
aperti che aiutano a decodificare la realtà complessa, anche il possibile calcolo dell'
evaporazione dell'acqua dolce sparata come neve potrebbe consentire all'amministrazione pubblica di fissare norme di prelievo locali misurate considerando anche la quota sul livello del mare e le temperature, note e previste, per
i cambiamenti climatici in
corso nel pianeta.
Benito P. Barni
PRESIDENTE ASSOCIAZIONE «I CANTIERI
ECOLOGICI D'ITALIA» ONLUS
Acqua: Scenario
Pagina 18
1" tiziativa
«Differenziata», via alla campagna informativa
Parte lunedì la massiccia campagna
informativa di A2A e Loggia sulla nuova
raccolta differenziata che entrerà in
vigore a marzo. «Scegliamo l'ambiente»
lo slogan che dovrà spingere i cittadini a
differenziare il più possibile e che si
leggerà su quotidiani locali e manifesti
affissi in città (la spesa è di un milione di
Rifiuti: Scenario
euro). «Abbiamo tutto l'interesse
affinché i bresciani riciclino il più
possibile
ha spiegato ieri in Loggia il
presidente A2A Giovanni Valotti
perché non è affatto vero che abbiamo
interesse ad avere più rifiuti urbani da
bruciare nel termoutilizzatore. Il nostro
obiettivo è passare dal 38 al 65% di
differenziata. E settimanalmente i dati
saranno pubblicati sui totem installati in
città». Se nel 2016 il costo della nuova
raccolta aumenterà di 1,7 milioni (da 28,9
a 30,6 milioni), l'assessore all'Ambiente
Gigi Fondra ricorda che «il rincaro sarà
minore perle famiglie che faranno una
buona raccolta differenziata». Dal 2017 le
bollette potranno diventare più leggere
visto che un badge registrerà ogni
conferimento ai cassonetti, premiando i
piùricicloni. (p.gor.)
@ RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 19
Conto a rove sc per la differenziata
« Così si co mpie la svo lta gre en di A2A»
« Scegliamo
l'ambiente »:
parte la campagna
per la nuova raccolta rifiuti
Del Bono: impegno collettivo
Rif iuti
Davide Bacca
d.bacca@giornaled ibrescia.it
■ Lo sfondo resta azzurro, colore sociale diA2A. Ma in mezzo compare una foglia verde,
che richiama il tema della natura e anticipa il nuovo colore
di A2A Ambiente. In bianco la
grande scritta «Scegliamo
concetti che vogliono enfatizzare la «scelta di sostenibilità»
e l'importanza del riciclo dei rifiuti. La campagna riempirà
quotidiani, siti internet, affissioni, social network. Ma anche i sei totem che l'azienda
ha sparpagliato per la città per
rendere sempre più «trasparenti» i dati sul cromo nell'acqua e le emissioni dell'inceneritore. Nei manifesti il rifiuto
diventa una «risorsa» e i cittadini sono chiamati a «partecipare» a questo salto culturale.
Nel contempo Logl'Ambiente».
Si
gia e A2A avvertopresenta così la Lunedì manifesti,
no che è in arrivo il
campagna di co- sodai network,
sistema misto: pormunicazione del siti web e totem
ta aporta per vetro,
nuovo sistema di coi nuovo slogan
carta e plastica, caraccolta rifiuti in
Valotti:
lattaper umido e incittà. Un'anticipadifferenziato. Si inizione che i brescia- «Vogliamo essere
ni incontreranno un'azienda verde» zierà a marzo, dai
quartieri sud-est.
da lunedì fino a line anno, in attesa che a gennaio parta la fase «informativa» L'obiettivo. Brescia è ferma da
anni al 38% di raccolta diffevera e propria: lettera a casa,
renziata. Si cambia sistema
brochure che spiega come diviper arrivare al 65%. Ma per ragdere la spazzatura, kit distribugiungere il risultato, spiega il
ito a ogni famiglia.
presidente diA2A Giovateti Valotti, Al 50% del lavoro è sulle
La filosofia. Intanto però si inizia dai fondamentali, pochi spalle dei cittadini. Per questo
Rifiuti: Scenario
è importante smitizzare alcune credenze, dare un'informazione corretta e sensibilizzare
i cittadini». Per dire: «Non c'è
alcun contrasto tra un maggior recupero di materia e gli
investimenti sull'inceneritore. Noi vogliamo ridurrei ri fiuti in discarica e recuperare tutto quello che si riesce. Ma ciò
che resta è il miglior combustibile possibile, che a Brescia ha
permesso di spegnere 20mila
caldaie». E, al di là delle «leggende metropolitana», come
le definisce il sindaco Emilio
Del Bono, per la qualità
dell'aria è stato un bene.
La svolta . Ma quello dei rifiuti
è solo l'ultimo tassello della
svolta green di A2A, spiega Del
Bono. «A2A vuole essere
un'azienda verde» conferma
Valotti. Anche perché lì ci sono opportunità di business.
«L'ambiente non è solo una
slogan, ma è un impegno comunitario e collettivo» rilancia il sindaco. Che ricorda il ritorno degli investimenti sul
territorio e le azioni per migliorare la qualità ambientale della città. Propaganda? Teoria?
«No, ci sono fatti e dati» spiega
il sindaco. Da «scatola vuota»
A2A Ambiente si è strutturata
recuperando il know how della vecchia Asm. Nel 2014 sono
stati investiti 100 milioni, si è
puntato sul solare termico (a
Varese), il cromo nell'acqua è
stato azzerato, l'illuminazione
pubblica passerà tutta a Led (a
Brescia spesi 12 milioni). Un
«ruolo sempre più strategico,
che ha radici bresciane «,ne sono orgoglioso» dice Valotti)
ma che è già sbarcato in Inghilterra, Spagna, Grecia. E l'esperienza di Expo può essere un
trampolino, visto che lì A2A
Ambiente ha sollevato l'interesse di 22 Paesi, dalla Francia
alla Cina. i1
Pagina 20
Sistema misto.
Il Comune dì Brescia passerà a
un sistema di raccolta rifiuti
«misto»: porta a porta per
carta, vetro e plastica e
cassonetti per indifferenziato
e umido. Per aprire i cassonetti
servirà un badge.
Comunicazione.
1114 dicembre partirà la prima
campagna di comunicazione
per sensibilizzare i cittadini
sull'importanza dei recupero
dei rifiuto. Poi a gennaio la
campagna informativa.
Le tappe.
L'introduzione dei nuovo
sistema sarà a step e durerà 14
mesi. La città è stata suddivisa
in cinque zone: si parte dai
quartieri sud-est, a marzo,
Lo slogan . Il manifesto «Scegliamo l'ambiente» comparirà anche sui nuovi autocarri
mentre l'ultima zona sarà il
centro storico, ad aprile 2017.
Da scarto a risorsa.
A2AAmbiente nel Bresciano
tratta 1,2 milioni di tonnellate
l'annodi rifiuti, il 56,7% viene
riciclato, il 40,8% recuperato
con il termovalorizzatore e il
2,5% smaltito in discarica.
Le azioni.
II 52,9% dell'energia di A2A è
prodotta da fonti rinnovabili.
Trai progetti attivati Bs Smart
Living, l'abbattimento del
cromo nell'acqua, e-moving,
l'illuminazione a Led.
Rifiuti: Scenario
Pagina 21
Confagricoltura, Cib e Snam
Ii biogas arriverà
nei tubi del metano
Proposta: in una quindicina d'anni nelle condutture del gas potrebbe passare almeno il 1o% di metano prodotto dalla fermentazione
degli
scarti
d'agricoltura, invece di essere estratto dai giacimenti del sottosuolo. E questa
una delle buone idee contenute in un "position paper" realizzato
dalla
Confagricoltura, dal Consorzio italiano biogas e
dalla Snam, i quali hanno
presentato il loro progetto
al Governo.
Ilbiometano è il gas ottenuto dalla fermentazione
dei composti organici come il letame, il cui smaltimento è uno dei più rilevanti problemi ambientali
dell'allevamento, o come i
residui di lavorazione dei
vegetali. Si sviluppa anche
dalle discariche.
A volte il gas viene raccolto e usato in generatori
per produrre corrente
elettrica, ma uno sviluppo
intelligente di questa risorsa potrebbe avere mille
usi a basso impatto ambientale per sostituire una
parte del gas che viene importato da Paesi lontani o
che viene estratto dai giacimenti nazionali.
Oltre che essere immesso nella rete convenzionale
del metano, in modo da riscaldare le case e cuocere i
cibi, questo gas di origine
agricola è un carburante
per le auto a metano, come
avviene per esempio all'estero dove non sono rari i
distributori digas-auto collegati con un tubo al fermentatore della vicina
azienda agricola.
Ma per far marciare anche in Italia le automobili
servirebbe un «aggiornamento della normativa na-
Energia: Scenario
zionale vigente sui biocarburanti avanzati», rileva il
documento di Snam,
Confagricoltura e Cib, come chiede anche la direttiva europea 2015/1513 entrata in vigore due mesi fa.
Secondo il documento
congiunto, il ricorso a questo combustibile può essere
utile per la produzione a
basso costo di elettricità da
fonti rinnovabili ma soprattutto «contribuisce a ridurre in modo significativo anche le emissioni del settore
agricolo che, come noto,
rappresentano oltre il 14%
delle emissioni complessive di gas climalteranti».
Queste le proposte delle
tre organizzazioni: cambiare le regole sugli incentivi al
settore, fissare un target annuo minimo di immissione
di biometano nella rete del
gas, svecchiare le normative, strumenti di contabilizzazione della produzione,
una garanzia d'origine, un
prezzo minimo garantito.
J.G.
O RIPRODUZIONE RISERVATA
7
le emissioni di C02 agricola
I l settore primario rappresenta
una quota rilevante di
emissioni in atmosfera, che
possono essere ridotte con la
fermentazione degli scarti.
nelle condotte del metano
L'obiettivo è riuscire a
immettere nella rete del gas
circa 7-8 miliardi di metri cubi
di metano da fermentazione
agricola.
Pagina 22
Il rapporto: il gas
«validaopzione»
per il n-úx energetico
del domani
e il futuro delle politiche energetiche
deve puntare su un mix in grado di ridurrele emissioni, larottaapparepiuttosto chiara. E il World Energy Outlook2oi5 osservachemoltipaesihanno quindifinitoperincentivarel'usodifontietecnologie a più bassa intensità di carbonio, con la
quota delle fonti non fossili che passa dall'attuale 19% al25% del mix energetico mondiale
nel 2040. Mentre, tra quelle fossili, solo il gas
naturale registra un aumento del suo pesorelativo. «Siachevengausato in sostituzione dei
combustibili fossili a maggiore intensità carbonica - si legge nel rapporto - sia che venga
impiegato come capacitàdiriservapergarantire un'affidabile integrazione dell'elettricità
darinnovabili, il gas naturale rappresentauna
valida opzione nel processo di graduale decarbonizzazione del sistema energetico».
Cina e Medioriente sono iprincipali centri
di crescita della domanda di gas e sono destinati a diventare consumatori più importanti
dell'Unione Europea Coniprezzigiàdepressi in Nord America e ulteriormente zavorrati
anche altrove dal surplus di offertae dall'indicizzazione contrattuale ai prezzi del petrolio,
«la prima parte del periodo di proiezione spiegaquindi l'Agenzia-risulta caratterizzata
da abbondanti volumi disponibili a prezzi
competitivi e in cerca di acquirente». Tuttavia,nelpiùlungo termine, il ritmo diespansione delgas saràlimitato daalcuni fattori, apartire dalla concorrenza delle rinnovabili e del
carbone (in alcuni paesi) nella generazione
elettrica Senza contare ipossibili rischi di deficit di offerta nel decennio 2020 generati dal
differimento degli investimenti nell'attuale
contesto di prezzi bassi. Un quinto dell'atteso
aumentodelladomandamondiale,sottolinea
infattil'Aie,riguardagas associato apipeline e
aprogettiGnladaltissimaintensitàdicapitale.
Per questo, affinché questa fonte si mantenga
competitiva, «sarà di cruciale importanza-rimarca il rapporto - tenere sotto controllo i costi di questi progetti».
Ce. Do.
Energia: Scenario
Pagina 23
Il greggio tornerà a 80 dollari solo nel 2020»
LAie suggerisce di puntare con decisione su opzioni energetiche meno inquinanti
di Celestina Dominelli
aunlato, il drastico calo delprezzo del
petrolio che, per dirla con le parole di
Emma Marcegaglia, presidente dell'Eni,haconosciuto «negliultimidodici mesi un movimento estremamente violento»
costringendole compagnie a rive dere le proprie
strategie e i propri piani di investimento. Dall'altro, il cambiamento climatico che impone, come
tappa non più procastinabile, la transizione verso un sistema energetico a più bassaintensitadi
carbonio e più efficiente. Approdo tutt'altro che
semplice, sul qualeipaesiriunitiinquestigiorni a
Parigisono allafaticosaricercadiunaquadrache
non vanifichi gli sforzi fatti finora.
Mai quadro fotografato puntualmente come
ogni anno dal World Energy Outlook e tratteggiato ieri nella sede dell'Eni dal direttore del['Agenzia internazionale per l'Energia, Fatih Birol, alla presenza dei vertici del gruppo, il presidente EmmaMarcegaglia e l'ad Claudio Descalzi, e dei ministri dello Sviluppo Economico e
degli Esteri, Federica Guidi e Paolo Gentiloni,
suggerisce la necessità di imboccare con maggiore decisione la strada che porta a opzioni
energetiche meno inquinanti (si veda anche altro articolo in pagina). E disegna, per le compagniecome Eni,uno s cenariofuturo ancoramolto
fosco incuiiprezzo delpetrolio-cheieri viaggiava sui nuovi minimi pluriennali, sotto quota 39
dollari, per laprimavolta dal 2009 - «tornerà a 8o
dollari al barile solo nel 2020 con un successivo
gradualeulteriorerialzo».Edunque comporterà
ancoraperleimprese,come sottolineaconestrema lucidità Marcegaglia, «scelte importanti e
molto difficili», che, peraltro, con lungimiranza,
dCane aseizampehagiàmessoincampo datempo e che devono essere oraulteriormente implementate.LadirezionelaindicaIlnumerounoDescalzi. «Dobbiamo puntare - dice - a essere poco
costosi, a cambiare la nostra cultura sia all'internocheall'esterno.Nonsiamo Paperonde' Paperoni, bisogna essere rigorosi anche se abbiamo
asset che sono estremamente positivi». In questo momento, prosegue l'ad di Eni, «dobbiamo
riuscire avivere conunprezzo che oscilla tra un
floor di 4o dollari a un ceiling di 55, massimo 6o
dollari. Potrebbe rimanere così per 4-5 anni,
Energia: Scenario
quindi dobbiamo potervivere conquesto tipo di
scenario. Chi può sopravvivere? Ipaesi che hanno risorse che costano poco e per le compagnie
vale lastessa cosa».
La strada dabattere, quindi, è quasi obbligata.
Tanto più che iprezzi - e la stessaAgenzia non fa
che sottolinearlo -, potrebbero rimanere bassi
più a lungo di quanto previsto. E, dunque, ribadisceDescalzi,« lecompagniechehannofattoscelte costose, quelli che hanno scommesso su uno
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Ministro dello
Sviluppo economico
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scenario a no dollari fanno molta fatica perché
non è solo questione di tagliare i c osti, ma devono
ta are i progetti». E il rischio, come evidenzia
ancheBirol,è che unprolungatoribasso deiprezzi rappresenti «una minaccia per la sicurezza
delle forniture energetiche» poiché finirebbe
per impattare sulla realizzazione degli investimenti sul lato dell'offerta. Perché se è vero che il
calo delBrentharappresentato, come spiegaanche il ministro Guidi, «un elemento facilitatore
perunpaesecomeinostroperusciredallacrisi»,
contribuendo, tral'altro, allariduzione dellabollettaenergetica, nonsipuòp eròsottacere «d'altra
facciadellamedaglia»,ecioèl'inevitabIleimpatto sugli investimenti di quei settori e di quelle filiereindustriali ad esso collegati. «I prezzibassisottolinealaGuidi- cihanno aiutato auscire dalla
crisi, ma ora dobbiamo creare una struttura di
policy adeguata». Che chiama in causa certo i
singoli Stati, maesige anche uno sforzo comune.
Ed è per questo che inevitabilmente lo sguardo si sposta sul cons es s o frances e. «Credo che da
Parigi -sottolineaiministro Gentiloni-verràun
accordo positivo, ma con meccanismi di attuazione e verifica non semplici e non chiarissimi.
Non credo che avremo sorprese circagli obiettivi che la conferenza cerca di raggiungere, ma temo non avremo sorprese an che sui meccanismi
diverificadi questi obiettivi, che saranno aperti».
In sostanza, le modalità di addio al carbone «saranno complesse e stiquestel'Italiaavràun ruolo
da giocare, perché la nostra capacità di innovazione e di green economy sono asset che in questafase potranno farsivalere», chiosa Gentiloni,
che guarda anche all a Libia e all a conferenza di
domenica «in cui dobbiamo dare un messaggio
molto semplice e cioè che ci sono le condizioni
per la stabilità in Libia. Noi possiamo favorirla,
dopodichél'intesadeve essereun'intesatralibici
e sufficientemente inclusivaperpoipoter essere
difes a e mantenuta». Una Libia che rimand a a un
continente, come l'Africa, che offre, afferma
Gentiloni, «un'agenda positiva di opportunità».
EDescalziche,conilsuogruppo,haappenaportato a casa la scoperta del maxi-giacimento egiziano diZohrehascommessosull'hubdelMediterraneo orientale, imperniato sull'asse EgittoCipro-Israele, nonpuò che essere d'accordo.
C) RIPRODDZIO NE RISERVATA
Pagina 24
Clima: Nord e Sud ancora divisi, forse oggi l'intesa
Il pressingdella presidenza francese non è
bastato. L'accordo di Parigi sul clima non è
arrivato ieri pomeriggio, come previsto dal
calendario della Cop21 che si è aperta 1130
novembre in pompa magna. L'intesa
dovrebbe essere trovata questa mattina,
dopo una terza nottata di trattative tra i
ministri dei 195 Paesi (e i commissari della
Ue). Ma a questo punto non è escluso un
ulteriore slittamento. Com'è peraltro nella
tradizione di queste conferenze Onu (nel
2011 a Durban accadde lo stesso).
Energia: Scenario
L'ultima bozza del documento - che peraltro
conteneva ancora una quarantina di opzioni
alternative - ha rilanciato i contrasti tra Nord e
Sud del mondo, tra Paesi sviluppati,
emergenti e in via di sviluppo. Sulla
distribuzione degli sforzi da compiere, sulla
partecipazione al fondo da 100 miliardi di
dollari da destinare ai Paesi "poveri" e
persino sull'obiettivo finale. Per alcuni grandi
inquinatori, il riferimento all'obiettivo di 1,5
gradi di aumento della temperatura terrestre
a fine secolo è inaccettabile. (M.Mou.)
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1. Il Brent perde oltre il 5% e sfiora i 37 dollari per poi risalire - Il Wti sotto quota 36
Il petrolio ancora in caduta
tocca i minimi da sette anni
Iea: surplus più ampio, frena la crescita dei consumi
Balduino Ceppetelli
L'eccesso di offerta sui mercati continua deprimere le quotazioni del petrolio che ieri hanno accusato l'ennesino scivolone correggendo i recentissimi
minimi da sette anni. 11 Brent infatti durante la seduta ha toccato
unminimo di37,36 dollari al barile, contro i39,73 di giovedì (livelli
simili non si vedevano dal dicembre del2oo8). Ribassi superiori al 3% per il Wti- il greggio di
riferimento per i mercati nordamericani - sceso ampiamente
sotto la soglia dei 35,7o dollari.
Ieri a confermare il surplus di
disponibilità è stata la volta della
Iea, l'International energy agency, secondo cui la situaizone potrebbe peggiorare durante il
prossimo anno poichè lacrescita
dei consumi sta cominciando a
rallentare.
I prezzi del barile nell'ultimo
Energia: Scenario
mesehanno accusatounaserie di
scivoloni dopo che l' Op e c - il cartello dei Paesi esportatori - durante l'annuale metting di Viennanonè riuscita aporrelimitialle
estrazioni. E questo in un momento in cui i ritmi produttivi
della stessa Opec sono saliti a livelli record: 31,7 milioni di barili
al giorno (mbg) in novembre, il
massimo mensile da fine 2008.
Quanto ai consumi mondiali la
Tea ha sottolineato il fatto che
questi «sembrano aver aver toccato un picco nel terzo trimestre
del 2015» ma che evidenziano segnali di rallentamento. Secondo
le ultime stime la crescita per il
20016 rischia di rallentare in media a un +1,2 mbg, livello sembra
considerato elevato, ma forse insufficiente a favorire una ripresa
dei prezzi. Inoltre, ha riordato la
Iea, il mercato a brece potrebbe
ritrovare alle prese conlaripresa
Brent
Ice -1° posizione. Dollari/barile
ss
30/10
dell'exprt iraniano una volta tolte definitivamente l e sanzioniinternazionali a Teheran.
Inoltre il prossimo futuro rischiadi essere difficile per ilmercato, considerando che ingenere
- spiega Richard Gorry, responsabile della ricerca alla Jbc Energy Asia «sui passa da un trimestre caratterizzato da consumi
elevati a uno in cui la domanda
rallenta». Difficile comunque ha aggiunto - assistere a nuovi e
forti ribassi; e difficile sarà rivedere il barile a 20 dollari, come
ipotizzato da Goldman Sachs
sulla scia del rischio che siesauriscala cxapacità di stoccaggio del
greggio in eccesso. Un supporto,
infine, potrebbe arrivare dall'assottigliamento delle estrazioni
neiPaesinon-Opec e soprattutto
negli Usa, dove il settore dello
shale oil continua a rallentare.
C) RIP RODD ZION E RISERVATA
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ASSET ALLOCATION
Perché il crollo del greggio
innervosirà l'azionario
Saltano le correlazioni
e aumentano i rischi
Serve prudenza
con le Borse esposte
sempre più a scivoloni
Andrea Gennai
a Il crollo del prezzo del petrolio degli ultimi giorni, con le quotazioni
scivolate ai minimi dal 2009, è un
elemento da seguire con grande attenzione per le ripercussioni che
può avere sugli altri mercati finanziari. Intanto il greggio in picchiata
significa allontanare una ripresa
stabile dell'inflazione, con le ricadute sui bond e sulle politiche dei tassi.
Ma ancora più impattante, anche se i
segnali ancora non si vedono pienamente, è l'effetto sulle azioni.
Storicamente c'è sempre stata
una certa correlazione tra mercato
azionario e materie prime (trainate
dal petrolio). Un'economia in crescita sostiene in lineadi massimatutti e
due i mercati. Da un po' di tempo
azioni e commodity hanno imboccato strade diverse. «La loro correlazione diretta - spiega Wlademir Biasia, partner WB Advisors, intervenuto all'ItForum Winter 2015 appena concluso a Milano - si è interrotta
nel mese di settembre del 2011,
quando a Jackson Hole il numero
uno della Fed, Ben Bernanke, annunciò l'Operation Twist, una nuova operazione di allentamento monetario dopo i due precedenti quantitative easing. In quel momento gli
investitori hanno percepito che gli
interventi delle banche centrali sarebbero stati strutturali, oltre al fatto
che iniziamo i primi segnali di ral-
lentamento dalla Cina».
L'azionario negli ultimi anni si è
aggrappato alle banche centrali perdendo un po' il contatto con la congiuntura globale. Oggi con l'indice
S&P 5oo a Wall Street vicino ai massimi storici e con il tedesco Dax non
lontanissimo dai livelli record, i
mercati non appaiono particolarmente economici sui fondamentali e
la debolezza delle commodity ci dice
che le prospettive di crescita globale
non sono così allettanti. Non solo il
petrolio ai minimi, ma spicca anche
la debolezza delle commodity agricole e dei metalli industriali: insomma, gli operatori credono che i consumi delle commodity resteranno
contenuti a fronte di un'offerta sempre più ampia.
Salgono gli interrogativi sulla
exit strategy delle stesse banche
centrali a partire dalla Fed. Riusciranno gli istituti centrali a governare
la massa di liquidità che hanno creato in questi anni? I dubbi aumentano. «Le due ampie correzioni sulle
Borse - continua Biasia - che si sono
viste ad ottobre dello scorso anno e
quella di agosto settembre, hanno
creato dei vuoti d'aria che potremmo incontrare nuovamente lungo la
rotta del 2016. Chi investe sull'equity deve agire con grande prudenza,
oggi più che in passato. Meglio avvalersi di profe s sioni sti con unapproccio graduale, basato su piani di accumulo o strategie attive total return».
Molti strategist suggeriscono di
sottopesare l'azionarioUsain favore
dell'Europa. Ma questa tesi, in un
mercato fortemente concentrato su
Wall Street, deve essere messa alla
prova: difficile immaginare Borse
europee in rialzo qualora l'indice
S&P 5oo dovesse imboccare la strada del ribasso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Energia: Scenario
Pagina 27
Gli indicatori
LA DIVERGENZA
Andamento dell'indice S&P 500 e dell'indice Crb (materie prime) da fine 2007.
Base 31/12/2007=100
160
31/12/2007
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
FONTE: Elaborazione Ufficio Studi II Sole 24 Ore
L'INDICE DELLA PAURA
Andamento del Vix, volatilità implicita dell'S&P 500 da fine 2007. Dati in punti
0
31/12/2007
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
FONTE: Elaborazione Ufficio Studi II Sole 24 Ore
AZIONI E MATERIE PRIME
Il colpo d'occhio dei raffronto tra
commodity e azioni è
impressionante. Dal 2011 le due
asset class hanno preso strade
opposte. Una situazione anomala.
Energia: Scenario
Secondo gli esperti questa
prolungata debolezza delle materie
prime, a partire dal petrolio, potrebbe
rappresentare un rischio elevato per
l'azionario. Intanto però la volatità
dell'equity resta sotto controllo.
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Rassegna del 12/12/2015