Già quand’era al liceo Silvio amava
scrivere testi in latino e leggere le
opere degli antichi. Quando cominciò anche a studiare il greco, capì
che questa era la sua strada. All’università scelse la filologia classica, con
la musicologia come seconda disciplina secondaria.
La filologia classica tratta le lingue e
le letterature greca e latina, dalle
origini tramandate all’età tardo-antica.
Non ci si occupa solo di poesia e
prosa, ma anche di storiografia, retorica e filosofia, testi scientifici e
medici. Silvio è affascinato da tutte
le opere che hanno attraversato i
secoli per giungere fino a noi, e che
conservano ancora qualcosa da dirci, perché la nostra cultura è radicata nel mondo classico. Molti fe-
ficio pubblico (un anfiteatro, un tempio, un tratto di strada lastricata, un acquedotto) o una settimana di spettacoli circensi. La comprensione
delle culture antiche ci arricchisce, facendoci percepire il presente anche da un’altra prospettiva.
Gli studiosi delle culture antiche leggono le loro
fonti più lentamente e con maggior accuratezza
e profondità di quanto si legga un giallo alla moda.
L’apprendimento del greco e del latino ha lo scopo primario di avvicinare il lettore al testo, ma
facilita anche la comprensione di come funzioni il
fenomeno della lingua in sé e per sé. Il latino e il
greco non sono semplici lingue straniere: sono la
chiave d’accesso a una modalità di pensiero.
Gli studenti devono impegnarsi a fondo, specialmente all’inizio della formazione, quando sarà necessario perfezionare le conoscenze linguistiche
liceali.
La grammatica è rivista nei particolari ed è esercitata con innumerevoli esercizi di traduzione. Lo
studio personale assume un ruolo decisivo per la
nomeni che ci sembrano nuovi, in
realtà esistevano già due millenni or
sono. Per esempio, già i greci conoscevano la sponsorizzazione di un
evento artistico o sportive. Le persone ricche si sentivano in obbligo
di offrire ai loro concittadini un edi-
riuscita, perciò sono indispensabili la costanza e
l’autonomia.
Silvio ha conseguito il diploma in tredici semestri.
Troppi? A Silvio non è sembrato, perché la materia lo appassionava e vi si dedicava volentieri.
All’istituto di filologia classica si trovava bene,
perché tutti gli studenti si conoscevano e i rap-
perspektiven no. 4/2005
(Perspektiven no. 4/2005, pag. 50)
LA FILOLOGIA CLASSICA
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Gli studenti i filologia classica acquisiscono una vasta formazione culturale,
esercitano il pensiero analitico e riflettono sulla struttura delle lingue, non
solo greca e latina.
porti con i professori erano stretti. A volte, una
lezione si svolgeva di fronte a cinque o dieci allievi soltanto.
A volte, qualche conoscente domanda a Silvio
come potrà avvalersi del suo titolo nel mondo
professionale.
Chi non ha studiato il latino e il greco al liceo
fatica a capirne il senso. Silvio non si sente tenuto
a giustificare la sua scelta, ma cerca sempre di
spiegare quello che fa. Silvio non teme troppo di
rimanere disoccupato, perché già ora, accanto alla
sua attività di assistente universitario, è insegnante di latino in un liceo. Durante gli studi, inoltre,
ha compiuto qualche esperienza come giornalista e critico musicale. La vasta cultura generale, le
capacità di pensiero critico e le competenze linguistiche lo rendono adatto, mediante l’acquisizione di conoscenze e tecniche di lavoro supplementari, a inserirsi in numerosi settori della nostra società della comunicazione.
Le possibilità di lavoro
La situazione occupazionale dei filologi classici è
simile a quella di molti diplomati in lettere, salvo
che le conoscenze linguistiche di anglisti e
germanisti sono più direttamente utilizzabili nel
mondo del lavoro.
Un filologo classico sa come analizzare dati complessi, compiere ricerche scientifiche e redigere
testi di ogni livello di difficoltà. L’attività più adeguata agli studi compiuti è l’insegnamento del latino nelle scuole medie e nei licei e/o del greco a
livello liceale. Attenzione, il numero delle ore di
insegnamento, negli ultimi decenni, è diminuito.
Inoltre, non sappiamo quanti allievi sceglieranno
come materie opzionali queste discipline in futuro. Alcuni diplomati compiono ricerche all’università, mentre altri sono docenti liceali di un’altra materia, studiata come secondaria e trasformata più tardi in seconda principale, oppure, imparata con un secondo studio.
Altri, che hanno acquisito una formazione professionale con corsi paralleli a quelli universitari
oppure con l’esperienza pratica, lavorano in settori culturali non direttamente attinenti alla
filologia classica: archivi, biblioteche, servizi di
documentazione o di traduzione. Si incontrano
filologi classici anche nel giornalismo e nel servizio diplomatico.
Altri ancora trovano occasioni lavorative in settori lontani dalla loro specializzazione, a cui si sono
preparati con corsi speciali, formazioni parallele
all’attività professionale, soggiorni all’estero: in
banche e assicurazioni (per esempio negli archivi
o nel settore del personale e del perfezionamento
aziendale, responsabili della comunicazione, capi
progetto, specialisti delle ricerche di mercato).
Inoltre, non ci stupiremmo se qualche addetto
stampa fosse in grado di tenere una conferenzastampa in greco antico…
Come migliorare le vostre prospettive di lavoro
Completate i vostri studi di latino e/o greco con
una materia che offre migliori opportunità professionali, per esempio l’economia aziendale, l’informatica di gestione, una lingua e letteratura moderna, la matematica, la teologia eccetera. I consiglieri degli studenti, gli assistenti e gli studenti
degli ultimi semestri vi possono dare ulteriori suggerimenti.
Cercate di destreggiarvi bene con vari programmi informatici.
perspektiven no. 4/2005
A colloquio con una studentessa
Nicoletta sta studiando lingua e letteratura greca
(materia principale) e latina a Zurigo. La sua terza materia è l’archeologia classica. Sta per conseguire la licenza (che, in futuro, sarà sostituita dal
master).
Cercate di fare pratica durante gli studi, specialmente nelle vacanze estive, per conoscere professionisti di vari settori. L’aver lavorato in diversi
settori mostrerà che siete versatili.
Fate supplenze in licei e scuole medie, anche se
la professione di docente non vi interessa.
Perfezionate la vostra conoscenza delle lingue
moderne, sia scegliendone una come disciplina
secondaria sia con soggiorni di studio estivi o con
gli scambi studenteschi (Erasmus).
Dopo pochi mesi di studi economici a San Gallo,
che non le dispiacevano e stavano procedendo
discretamente, Nicoletta si accorse che non era
questo il suo mondo e che i suoi interessi erano
volti verso il mondo antico, più che verso il com2
mercio del futuro. Si recò al seminario di filologia
classica a Zurigo, dove fu ricevuta molto cordialmente da un’assistente, che le dedicò molto tempo per rispondere a tutte le sue domande. I professori furono disposti ad accettarla come allieva
ospite, incoraggiandola anche a prendere la parola durante le versioni di testi. Si sentì talmente
a proprio agio, da non esitare nella sostituzione
di una disciplina dal futuro relativamente garantito con una dalle prospettive vaghe. Non ha mai
rimpianto questa decisione neppure per un momento. L’analisi testuale puntigliosa, l’immersione nella vita degli antichi, le discussioni con compagni particolarmente motivati e competenti, l’atmosfera familiare dell’istituto e l’accoglienza calorosa, le escursioni nelle regioni dove la cultura
greca e latina avevano raggiunto il massimo del
loro splendore le hanno reso piacevoli gli anni di
studio.
Ora, le prospettive di trovare un’attività professionale che sia in stretto contatto con le conoscenze acquisite non sono molto elevate. Una
parte dei diplomati farà l’insegnante liceale. Questa opportunità è facilitata dalle supplenze assunte nella seconda parte degli studi. Altri si occuperanno di giornalismo, relazioni pubbliche, attività
economiche in banche e assicurazioni.
Per i prossimi anni, Nicoletta ha il futuro assicurato, perché ha ottenuto una borsa di ricerca del
Fondo nazionale. Per un paio d’anni, vivrà ancora
a stretto contatto col mondo antico. Poi, si vedrà.
Lo studio
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scienze dell’antichità con indirizzo filologico.
Zurigo, accanto a un bachelor in latino e greco,
propone un bachelor in scienze culturali dell’antichità.
Queste materie sono accettate per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento.
Esiste anche un curricolo in “latino medievale”,
che tratta testi dal sesto al sedicesimo secolo,
provenienti da tutta l’Europa, assieme alla cultura
e alla storia delle idee che rappresentano e alle
particolarità di come la cultura antica è stata recepita nel medioevo.
Il latino medievale può anche essere studiato
nell’ambito delle lingue e letterature francesi e
latine medievali offerte all’università di Ginevra
come disciplina principale o secondaria oppure
come secondaria a Zurigo.
perspektiven no. 4/2005
La filologia classica tratta la letteratura latina e
greca dall’antichità all’età tardo-antica. Si occupa
di tutta la tradizione letteraria in poesia e prosa,
ma anche di retorica, storiografia, filosofia, opere
di medicina e scienze naturali o tecnica, epistolari,
testi di circostanza di ogni genere. L’intero sapere dell’epoca greca e romana impregna la nostra
immagine del mondo e di noi stessi.
Gli studi universitari di latino e greco (basati sulle
conoscenze acquisite al liceo) possono essere
compiuti alle università di Basilea, Berna, Friburgo,
Ginevra (che offre anche il greco moderno),
Losanna, Neuchâtel e Zurigo. Una delle due
materie può essere principale, l’altra secondaria.
A volte questa combinazione è obbligatoria. Si
conseguono i titoli di bachelor e master. A Basilea,
per esempio, il master si fonda su un bachelor in
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