Il saluto del Sindaco Voglio riflettere assieme a voi, anziché sui molteplici e quotidiani aspetti che riguardano più da vicino l’operato della nostra amministrazione, per i quali abbiamo già riservato e riserveremo nei prossimi mesi altri momenti diretti di discussione, sui temi di ordine urbanistico e infrastrutturale della provincia, che in questi mesi delineano una nuova cornice, all’interno della quale verrà rappresentato nei prossimi anni il nostro territorio. Affrontare assieme a tutti voi argomenti che abbracciano orizzonti più vasti della nostra quotidianità, è anche recuperare e condividere quel gusto di ragionare assieme, attraverso una visione di medio e lungo periodo, sul futuro del nostro paese, su quello che dovrà essere e sarà Aldeno nei prossimi decenni. Le scelte che oggi la nostra amministrazione sta facendo, non possono più svilupparsi in una visione di “reti corte”, solo entro il confine comunale, ma vanno assolutamente pensate e ragionate in termini di “reti lunghe”, in cui il nostro paese deve entrare in maniera armonica e integrata nella programmazione con il territorio che ci circonda. Diventa fondamentale la costruzione e la pianificazione con le amministrazioni del nostro territorio, tanto con Trento, quanto con la Vallagarina e Rovereto, con Cimone e Garniga Terme, per il rapporto che da sempre ci lega a queste comunità. Stiamo attraversando un momento importante della storia del nostro paese e del nostro territorio, un momento per certi versi maturo, nelle condizioni e nella giusta tensione, per avviare un percorso comune, in cui tutti i soggetti coinvolti possano e debbano giocare le proprie carte, i propri ruoli, mobilitando le proprie energie sia pubbliche che private. In questo processo di trasformazione, il nostro paese e il suo territorio, per la loro collocazione orografica, vengono a trovarsi in una posizione alquanto “di mezzo” rispetto, ad esempio, alla mobilità, o al il rapporto tra le città e la periferia. La nostra viene definita, da una ricerca socioeconomica, un’area di mezzo fra due città, ambito significativo della nostra provincia, perché rappresenta ancora oggi la zona agricola più bella e integra dell’intera valle dell’Adige. Per noi questa è la risorsa ambientale più importante, il valore e l’elemento primario da considerare, nell’elaborazione di qualsiasi progetto. Il territorio tra le città di Trento e Rovereto, negli ultimi mesi è stato interessato da importanti progetti riguardanti la mobilità, quali la linea ad alta capacità della ferrovia Berlino-Napoli, la possibile realizzazione del raccordo autostradale con la Valdastico e la realizzazione del Trento tre , il nuovo depuratore che raccoglierà anche gli scarichi di Aldeno. Senza volere esprimere giudizi in merito ai progetti proposti, essendo questi ancora non definiti, mi preme tuttavia ribadire, come abbiamo fatto anche in sede provinciale, che qualsiasi progetto infrastrutturale deve prendere l’avvio dal valore che il nostro territorio rappresenta per noi, i nostri paesi e le nostre città. La discussione riguardo alle nuove infrastrutture viarie ha avuto, tra gli altri, il merito di avvicinare le diverse amministrazioni comunali: Trento, Aldeno, Nomi, Pomarolo, Rovereto, Volano, Calliano, e Besenello. Quest’area oggi è priva di un progetto inte- grato per il proprio sviluppo e corre il rischio che la sua originale vocazione agricola venga cancellata da un’occupazione indiscriminata e irrazionale. La tutela del territorio non si concretizza però soltanto ponendo attenzione nell’utilizzazione del suolo, ma si deve accompagnare anche alla protezione delle principali risorse naturali quali le acque e la qualità dell’aria. Sono elementi determinanti per la qualità del territorio e la qualità della vita dei suoi cittadini. Tradurre in atti e comportamenti amministrativi questi impegni, significa affrontare il problema ricorrente dell’inquinamento dell’aria causato dalle polveri sottili anche attraverso un piano del trasporto pubblico più razionale ed efficace tra la città ed i comuni vicini, così come abbiamo avuto modo di riaffermare al tavolo di programmazione sia con il comune di Trento, che con Trentino Trasporti e PAT. Per quanto riguarda l’acqua, noi vogliamo che la realizzazione del nuovo depuratore diventi l’occasione per avviare un percorso di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio idrico. Un’altra questione che attiene direttamente la qualità della vita è quella del pendolarismo quotidiano e residenziale dei cosiddetti “city user”: la- voratori che negli anni 70, richiamati dalla città, lasciarono le nostre periferie. Oggi la città li restituisce, innescando un processo di migrazione inversa che impegna le amministrazioni periferiche ad un ruolo attivo e nuovo di pianificazione. Su questi temi e su quelli correlati cerco il confronto con tutti voi: mi attendo idee e suggerimenti che aiutino a gestire questa delicata fase in modo adeguato ai bisogni ed alle sensibilità, dato che il nostro impegno intende garantire nel tempo l’identità stessa del paese. Questo non significa contenere lo sviluppo in limiti statici, ma preservare il modello sociale e culturale del nostro paese, al quale dovranno fare riferimento le scelte amministrative per la crescita economica, per nuovi servizi, per altri luoghi di incontro, con l’idea che tutti i cittadini possano continuare a percepire il proprio paese come il “luogo dei luoghi” nel quale ritrovare tranquillità e sicurezza di vita: un’insieme di relazioni economiche, umane e sociali dentro le quali si definisce la storia individuale e collettiva. Nel congedarmi, auguro a tutti una divertente e serena estate Daniele Baldo Riforma scolastica: avanti con giudizio Una scelta attendista e prudente, quella del Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo Aldeno – Mattarello, che non aderisce per ora al protocollo sperimentale fra Provincia e Ministro Moratti. Una riflessione sulle principali novità della riforma. Maggio 2003: negli edifici La scuola scolastici e nelle aule già si comincia a sentire aria di vacanza. L’abbigliamento degli scolari, il caldo delle ore pomeridiane, ma soprattutto il lavoro organizzativo e di progettazione degli insegnanti, danno l’idea di un anno scolastico che sta ormai per chiudersi e di come al prossimo sia proiettata la gran parte degli sforzi. Quest’anno il lavoro organizzativo è stato vissuto in maniera speciale, visto che in questo momento la scuola si sta preparando ad una trasformazione che, sia nella dimensione nazionale che in quella provinciale, toccherà tutti i livelli dell’istruzione obbligatoria, e non solo. Il Ministero dell’Istruzione ha infatti predisposto al riguardo una riforma nazionale i cui decreti attuativi e i vari passaggi in Parlamento per la copertura finanziaria andranno a completarsi nei prossimi due anni. Per ora sono partite 250 sperimentazioni in scuole statali e parificate distribuite su tutto il territorio nazionale e limitate alle classi prime elementari, ma già per i prossimi mesi estivi sono attese nuove indicazioni obbligatorie e vincolanti per tutti. 4 A RIONE L’ Il contenuto della riforma può piacere o non piacere, è però chiaro che nei prossimi anni, se l’iter burocratico rispetterà i tempi di realizzazione, qualcosa all’interno dell’organizzazione scolastica cambierà, sia per il corpo docente che per l’utenza. Ricordo, a livello elementare, i punti principali: possibilità di iscrizione anticipata per i bambini della prima classe (questo già dal prossimo Settembre), riduzione del tempo-scuola con una scansione rigida di 27 ore settimanali per la prima classe e di 30 per le altre, abolizione dell’esame di quinta elementare, valutazione degli alunni a scansione biennale, introduzione di un nuovo impianto disciplinare, con le novità della lingua inglese e dell’alfabetizzazione informatica, stesura dei cosiddetti “Piani di studio personalizzati” che spostano l’obiettivo didattico sull’alunno e sulla centralità dell’apprendimento, rispetto all’insegnamento e, per finire, introduzione del docente “tutor” per il quale, oltre ad una presenza maggioritaria sulla classe rispetto ai colleghi, è prevista una diversa organizzazione ed articolazione della funzione docen- di Maria Chiara Giovannini te. Tra questi, vi sono compiti di coordinamento didattico del team docente, di collegamento con le famiglie e di stesura del portfolio delle competenze individuali, uno strumento di valutazione, orientamento e documentazione dei processi formativi di ogni alunno. Con quest’ultima acquisizione, la scuola dei moduli viene sostanzialmente modificata proprio in considerazione di questa ridefinizione delle funzioni all’interno del gruppo docenti; la sostanziale parità di responsabilità, di presenza e di competenza dei docenti del modulo viene sostituita da differenze di ruoli e di funzioni. La riforma, presentata dal Ministro dell’Istruzione alle varie realtà regionali, nel caso della nostra Provincia ha ottenuto la condivisione dei principi base attraverso un protocollo d’intesa siglato un anno fa dal Presidente Dellai e dal Ministro Letizia Moratti. L’accordo Pat – Miur anticipa nella nostra Provincia la riforma nazionale, offrendo però alcune opportunità di sperimentazione che aiutano ad adeguare la riforma nazionale alla nostra realtà, cercando soprattutto di salvarne gli elementi protocollo hanno una durata temporanea e una validità provvisoria (3 anni, uno dei quali si sta per concludere) e verranno cancellate non appena saranno approvati i decreti attuativi della riforma, la nostra Provincia ha investito molto su questo e ha messo in atto una forte campagna di convincimento. Ogni istituto è stato chiamato, entro il 30 aprile, ad esprimere la propria eventuale adesione al protocollo e ad elaborare gli eventuali progetti sperimentali rientranti nell’intesa Provincia – Ministero. La posta in gioco per il Trentino oltrepassava gli aspetti meramente scolastici e didattici: una massiccia adesione avrebbe significato ribadire un’autonomia forte, condivisa e legittimata da tutti gli operatori scolastici. La risposta non è certo stata plebiscitaria. Molte preoccupazioni, perplessità e incertezze hanno accompagnato la scelta dei vari Collegi Docenti che, nella maggior parte degli istituti, hanno preferito respingere il protocollo o postici- parne l’applicazione in attesa di vedere e capire meglio ciò che succederà a livello nazionale. Anche il Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo Aldeno – Mattarello, di cui noi facciamo parte, se pur con maggioranza risicata, ha preferito non aderire alla sperimentazione offerta dal protocollo Pat – Miur e organizzare il prossimo anno scolastico sulla base della continuità con l’attuale. Nella scuola elementare di Aldeno continuerà quindi l’offerta tempo pieno – tempo modulare per le classi II-III-IV-V, mentre per le future prime si è cercato, con un adattamento razionale e proficuo dell’esistente e in base alle risorse disponibili, di rispondere nel miglior modo possibile alle richieste dell’utenza, quest’anno particolarmente numerosa con 42 nuovi bambini iscritti, e una grossa predominanza di richieste per il tempo pieno rispetto al tempo modulare. Non una sperimentazione quindi, ma un adattamento dell’esistente. La scuola positivi e di aggiustare o, in parte modificare, quelli negativi, sulla base di una ormai consolidata esperienza trentina. Novità quindi, cercando però di garantire quella flessibilità e quella continuità dell’offerta formativa che ogni istituto ha già elaborato con ampi spazi di sperimentazione e di programmazione, resi possibili dalle competenze in materia di autonomia scolastica che già la Provincia detiene. Le opportunità del protocollo riguardano soprattutto il temposcuola, più flessibile e caratterizzato da una distinzione fra il tempo per l’attività didattica (27 ore settimanali obbligatorie più 3 facoltative) e il tempo educativosocializzante per mensa e interscuola, di ulteriori 10 ore. Questo consentirà da una parte il mantenimento dell’offerta del tempo pieno, dall’altra l’individuazione di piani di studio personalizzati che puntano su una più forte personalizzazione dei percorsi formativi, grazie alla flessibilità didattica e alla definizione di curricoli verticali per gli 8 anni di scuola elementare – scuola media. Inoltre la prevalenza di insegnamento dell’insegnante tutor sarà portata a 15 ore anziché 18 per garantire il mantenimento di una maggior collegialità delle responsabilità. Va sottolineato tuttavia che anche in questo caso saranno indispensabili dei riferimenti più precisi e chiari di quali e quanti siano veramente gli oneri della figura del tutor. Anche se le opportunità del A RIONE L’ 5 La prima riforma “Il popolo va tolto dall’ignoranza, ad esso va data istruzione al fine di poter migliorare la propria condizione, essere utile a se stesso, allo Stato, alla prosperità della collettività.” Erano le parole con le quali Maria Theresia d’Austria motivava la sua riforma scolastica, nel 1774. E, 18 anni dopo, anche la scuola elementare aldenese conobbe la prima “ristorazione”, la prima riforma. Si chiamava “Ristorazione La scuola della scuola elementare di Aldeno” la riforma scritta a mano in una “Capitolata di 36 articoli”. I maestri erano chiamati reverendi e lo scopo della riforma era quello “…Di promuovere la morale cristiana e civile, la disciplina economica e lo studio scientifico e agronomo della popolazione.” L’istruzione scolastica iniziava allora con il primo di Novembre e finiva con l’ultimo giorno di aprile; i corsi erano divisi in tre classi maschili e due femminili, ma ai maschi era riservata una lunga appendice di lezioni durante i mesi di Luglio e di Agosto, per completare così il corso scolastico della durata stabilita in otto mesi di scuola. La ripetizione delle lezioni veniva inoltre ripresa durante tutto l’anno, nei giorni festivi e domenicali, sia per i maschi che per le femmine, esclusi i mesi di settembre e ottobre, che erano 6 A RIONE L’ riservati per le vacanze dei reverendi maestri. L’obbligo scolastico durava sette anni o più se qualcuno veniva bocciato. La lezione doveva essere aperta in ogni classe con la seguente giaculatoria : “Sia lodato e ringraziato ogni momento il Vero Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, nel Santissimo e Divinissimo Sacramento”. Incominciando dalla prima classe elementare si insegnava agli alunni il catechismo picco- Maria Theresia d’Austria di Camillo Stedile lo, comunicato a viva voce dal catechista; poi si insegnava “…la cognizione delle lettere, il compitare, il numerare e si ripeteva il catechismo”. Nella seconda classe si imparava a sillabare, a scrivere a leggere e a numerare; si curava in particolare l’ortografia e la grammatica. Nella terza si insegnava il compendio del Catechismo, i Santi Vangeli, la Storia Biblica, nonché l’aritmetica, l’avviamento al comporre e lo scrivere sotto dettatura. Gli alunni che approfittavano per concorrere al Ginnasio o per accedere poi alle Scuole Reali, dovevano apprendere anche gli esercizi della lingua tedesca. Nelle classi femminili si insegnavano anche i lavori a mano e di cucito. La gerarchia scolastico era rappresentata dal direttore, dal catechista e dall’ispettore scolastico. L’ispettore scolastico era il primo consigliere comunale, che unicamente al catechista e al direttore, doveva fare Verso la fine della cosiddetta Capitolata, l’art. 34 prescriveva il dovere di rimuovere in ogni tempo e circostanza i cani, gli uccelli e qualunque animale od oggetto non coordinato all’istruzione scolastica e quindi pregiudizievole all’attenzione degli alunni. Era pure prescritto che in ogni aula scolastica fosse eretto un Santissimo Crocifisso, “…che è il primo libro che deve imparare a leggere ogni redento”. L’ultimo articolo stabiliva che nel primo giorno di scuola di ogni anno “…doveva essere cantato in Chiesa il Veni Creator Spiritus e doveva essere tenuta analoga allocuzione, con l’apparato di una Funzione congruente all’importanza della scuola, nella quale si sviluppa l’avvenire felice ed infelice della Patria”. Tutto questo è quanto era prescritto nel disciplinare scolastico redatto nel fascicolo della cosiddetta Ristorazione scolastica della Scuola Elementare di Aldeno, “redatta nell’anno del Signore 1792” . La scuola relazione alla Rappresentanza Comunale ogni primo giorno del mese. Alla fine di ogni trimestre veniva poi convocata una Conferenza Comunale, con l’intervento di tutte le persone preposte all’educazione della gioventù: la discussione doveva mirare ”… soprattutto ad abbattere il vizio del gioco, del bere, della lascivia della lingua, della procacità delle mani turpi e ladre e della bestemmia, facendo così le veci anche dei genitori trascurati e talora scandalosi”. Una mappa del paese di Aldeno dell’anno 1860. A RIONE L’ 7 Sabato magico al nido “P rimo volo” “Primo Cappelli, bacchette fatate e fantasia per coinvolgere bimbi e genitori nell’atmosfera delle favole, con la complicità delle nonne L’asilo nido “Primo Volo” ha La scuola aperto il servizio nell’ottobre del 1997 per soli sette bambini e, gradualmente, il suo spazio è stato ampliato e modificato per adeguarsi al costante aumento delle richieste d’iscrizione, raggiungendo la capienza massima di 25 posti. Come lo spazio di una casa, anche quello del nido si modifica e si trasforma in relazione ai bisogni dei suoi piccoli abitanti, e questo è particolarmente legato alle diverse esigenze evolutive del singolo bambino e del gruppo dei bambini che in esso vivono. L’asilo nido funziona dall’ini- Al lavoro per il magico appuntamento 8 A RIONE L’ zio di Settembre alla fine di Luglio, con apertura dalle 7.30 alle 17.30 e può accogliere bambini dai 3 mesi ai 3 anni, seguiti con dedizione dalle educatrici, in base ad un progetto pedagogico e ad una programmazione educativa riferita alle diverse fasce di età dei piccoli utenti. Durante il pomeriggio di sabato 10 maggio, il nido “Primo Volo” ha proposto ai bambini e a tutta la comunità un momento di festa dedicato alla “magia”. Sono stati invitati anche i genitori dei bambini iscritti per il prossimo anno, dando loro l’occasione di Antonella Zaccaria* Fatine e maghetti di avvicinarsi alla struttura e di conoscere personalmente la realtà educativa che presto li ospiterà. Le porte del nido sono state aperte alle 14.30 e gli ospiti hanno potuto accedere nell’atrio comune con la scuola dell’Infanzia dove, in una bacheca riservata all’asilo nido, è stata esposta una breve storia del servizio educativo con le fotografie del personale che vi lavora. All’ingresso vi era una “fatina” che accoglieva e dava il benvenuto a chi entrava, invitando ad accedere dalle scale per entrare a far parte del mondo fatato preparato da tutto il personale del nido. Ci si immergeva così in una nuvola di veli colorati in molte tonalità di azzurro e blu, fingendo un cielo costellato di stelle che portava verso un mondo incantato. Arrivati all’ingresso dei locali del nido, una dolce musica portava ad entrare nelle stanze e l’atmosfera richiamava il regno magico e fantastico, sfondo di tutto il programma pomeridiano. Alcune educatrici invitavano i bambini a realizzare, insieme a mamma o papà, bacchette magiche, cappelli incantati e, seguendo un percorso “obbligato”, arrivavano a dipingere un fatato medaglione. Infine indossavano un meraviglioso mantello (argento, blu o giallo) realizzato da alcune delle bra- vissime nonne che hanno dedicato il loro tempo alla creazione di autentiche meraviglie. Dopo aver indossato il mantello, insieme ai propri genitori i bambini sono stati invitati a scendere al salone della Scuola dell’Infanzia, dove la compagnia teatrale Bandus aveva allestito lo scenario per rappresentare fiabe e storie animate. È stato un momento molto bello e partecipato e i bambini sono riusciti a farsi catturare dalla bravura delle “attrici” che hanno presentato le loro creazioni. Alla fine della rappresentazioni tutti sono stati invitati ad un magico rinfresco preparato dalle abili mani delle nostre collaboratrici. “Creare” le stelle, un’altra magia Considerando la folta partecipazione alla nostra iniziativa, il personale del nido, l’ente gestore del servizio ed il Comune di Aldeno ringraziano chi ha aiutato per la realizzazione di questo momento e chiunque abbia voluto intervenire a questa giornata. *La coordinatrice del nido L’ accoglienza familiare “Il venerdì Luca ed io giochiamo insieme. La sua mamma è molto simpatica e ci prepara la merenda…” Patrick L’accoglienza è un intervento a sostegno di famiglie in momentanea difficoltà. E’ volontaria e consiste nel prendersi cura temporaneamente di un bambino o di un ragazzo quando i genitori, per motivi di lavoro e/o per difficoltà personali e relazionali, non sono in grado di occuparsi autonomamente dei propri figli. L’intervento integra l’aiuto fornito dai parenti, dagli amici e dai vicini di casa e ha lo scopo di attivare una rete sociale a favore della famiglia per ridurre il suo isolamento e i suoi problemi. L’accoglienza può variare a seconda della disponibilità di tempo, dell’età del bambino, delle problematiche presenti nella famiglia d’origine. Chi si rende disponibile per l’accoglienza si rende disponibile ad “aprire la porta della propria casa” ed a costruire una rete sociale con famiglie in difficoltà. Se pensi di essere interessato a tale iniziativa ed aderire a questa nuova forma di solidarietà puoi telefonare per informazioni ai Servizi Sociali di zona del Comprensorio Valle dell’Adige. SERVIZI SOCIALI DI ZONA LAVIS Mercoledì ore 10-12 Tel. 0461/241988 Referente ass. soc. Flavia Chilovi A RIONE L’ 9 La scuola Bambini o ragazzi di famiglie in momentanea difficoltà possono avere bisogno di un po’ del tuo tempo…La tua disponibilità per un’ora, un giorno, un mese o più. L’ultimo abbraccio sul Don Il commovente, ultimo incontro di due fratelli in guerra, sulle steppe del fiume Don, nel 1942. Chi ci parla di questo in- La storia contro è l’artigliere alpino Remo Ruzz, nato il 2 febbraio 1922 ad Aldeno, fratello di Gino, deceduto nel campo di prigionia n° 56 di Uciostoje il 17 marzo 1943, nostro portabandiera del gruppo ex alpini di Aldeno. E’ il 29 gennaio 2003: Remo Ruzz e la moglie Lina, che abitano a Bolzano, decidono di farmi visita come vecchi amici, ma anche per farmi vedere un articolo del periodico “Scarpe grosse” della sezione degli alpini di Bolzano e uno del quotidiano “Alto Adige”, che riportano i ricordi di un reduce dal fronte russo. Il reduce intervi- La ritirata di Russia 10 A RIONE L’ stato è proprio Remo Ruzz ed io gli chiedo perché non racconta qualche cosa anche a me. Remo fu arruolato il 20 gennaio 1942 e assegnato al gruppo Vicenza del II Reggimento artiglieria alpina della divisione Tridentina e spedito a Chiasso al corso di radiotelegrafista. Al termine del corso entra nella compagnia comando dello stesso reggimento. Nel mese di luglio 1942 viene formato il Corpo d’armata alpino, con le divisioni Julia, Cuneense e Tridentina, destinate al fronte russo per servire sulle montagne del Caucaso. Il viaggio della Tridentina dura circa 15 giorni. La divisione si schiera poi di Sergio Bisesti sulle steppe del fiume Don, con al fianco le altre divisioni alpine. Altro che montagne del Caucaso, era in corso la tremenda battaglia di Stalingrado! Remo ci parla dei primi mesi sulla linea del Don a scavare trincee e a preparare nidi di mitragliatrici e posizioni per i cannoni. Con i primi freddi arrivano la neve e il vento e cominciano i primi scontri tra grosse pattuglie in perlustrazione, ci sono i primi feriti e morti. “In quei giorni ci si vedeva più spesso con pattuglie delle altre divisioni alpine”, dice Remo, così seppi che a 8-10 chilometri di distanza si era schierata la divisione Julia, Remo Ruzz con la moglie Lina dopo aver salutato anche gli alpini presenti. Riuscii a raggiungere il mio reparto seguendo i pali di una linea telegrafica, ma purtroppo di mio fratello non avrei avuto più notizie”. Intanto sul fronte del Don iniziava la controffensiva russa, che impegnava il corpo degli alpini a sostenere vere battaglie, specialmente la divisione Julia che fu anche citata nel bollettino di guerra tedesco del 29 dicembre 1942 riconoscendo il valore degli alpini. Poi l’esercito russo, forte di uomini, carri armati T 34 e cannoni, lanciava l’attacco passando sul fiume Don ghiacciato e sfondando le linee tenute da rumeni e ungheresi, trascinando italiani e tedeschi in una serie di battaglie che lasciarono sul terreno migliaia di morti, feriti e prigio- nieri. I combattimenti continuarono fino a Nikolajewka il 26 gennaio 1943, dopo oltre duecento chilometri di ritirata. Un ultimo assalto trascinò gli alpini e tutti gli altri soldati come una valanga sulla lineasovietica, che, sorpresa da tanta furia, abbandonò sul terreno armi e munizioni, dandosi a precipitosa fuga e lasciando così libero il passaggio ai resti delle varie armate. La battaglia di Nikolajewka viene ricordata ogni anno il 26 gennaio, specialmente dalle divisioni alpine. Così l’ultimo assalto riuscì a rompere l’accerchiamento delle forze russe e a porre in salvo i superstiti. Durissimo fu il prezzo pagato dal corpo d’armata alpino. Il nostro alpino Remo Ruzz, pochi giorni dopo questa battaglia, venne caricato su un treno e portato fino a Varsavia. Rientrato in Italia, venne ricoverato all’ospedale di Lecco per congelamento dei piedi. Uscì con una convalescenza di 180 giorni. Quando quest’ultima stava per finire, venne l’8 settembre. Solo 50 anni dopo viene a conoscenza che Gino era deceduto nel campo di prigionia n° 56 di Uciostoje il 7 marzo 1943. L’alpino artigliere Remo è stato decorato della croce di guerra e insignito del titolo di cavaliere della Repubblica. La storia sapevo che mio fratello Gino era con quei reparti e allora chiesi il permesso al capitano di fare una visita a mio fratello. Eravamo verso la metà del mese di dicembre, ottenuto il permesso di due giorni, con gli scii ai piedi mi misi in viaggio. Dopo ore di girovagare, tra campi minati e colpi di cannone, vidi del fumo uscire dalla neve. Era un camino di un posto di comando nascosto, entrai e chiedendo trovai le indicazioni precise. Era un comando del battaglione alpini Vicenza, così fu facile rintracciare mio fratello Gino che era addetto alla cucina. Non puoi sapere, caro Sergio, l’emozione e la gioia provata in quel momento, ci siamo abbracciati piangendo sulle spalle l’uno dell’altro e attorno a noi altri alpini vedendoci così uniti piangevano, cercando anche loro notizie del fronte e di altri reparti. Così per un giorno e mezzo è passata davanti a noi la vita dei nostri vent’anni, la mamma, il papà, i fratelli, le sorelle, gli amici, la vita del paese, i giorni belli e brutti, i rimpianti, i pensieri e il tempo che forse non torna più. Ci siamo salutati con la speranza di rivederci a Natale, altro momento di emozioni e lacrime, poi via, A RIONE 11 L’ S ognare con i bambini di Daniela Larentis E’ uscito in queste settimane il primo libro di racconti per bambini scritto ed illustrato da Danie- Cultura la Larentis. Si intitola”Le meravigliose avventure di Jim” ed è stato pubblicato dalla Effe & Erre di Trento. L’autrice è nata ad Aldeno nel 1967 e qui è andata a scuola fino al 1974, quando la sua famiglia si è trasferita a Romagnano. E’ figlia di Benito Larentis, fondatore dell’omonima azienda di costruzioni metalliche, ora trasferita a Trento, nella quale anche Daniela lavora. Daniela Larentis ha due figli: Massimo di otto anni e Francesca di tre anni. “Le meravigliose avventure di Jim” è un libro ispirato da loro, indubbiamente, e tuttavia sintesi di una innata sensibilità, coltivata per tutta la vita nel rapporto con gli altri e con la natura. Leggerlo, per un adulto che ancora conservi quell’istinto della meraviglia che il Fanciullino di Pascoli ci ricorda , rappresenta l’investimento di un’ora. Centellinarlo ad un bimbo significa invece compiere con lui un lungo, avvincente viaggio nella vita, sollecitare le sue domande, la sua curiosità, insegnargli a guardare dentro le sensazioni e le persone, per ricavarne sentimenti. Un libro-utensile, insomma, come lo fu per generazioni – e fortunatamente lo è ancora – il viaggio altrettanto fantastico e saggio di Saint Exupery e del suo Piccolo Principe. Ecco, nelle righe che seguono, le motivazioni e…le istruzioni per l’uso, direttamente dall’autrice. In attesa di un altro racconto, così come promette la conclusione dell’ultima storia. Daniela Larentis Gorfer 12 A RIONE L’ Scrivere e disegnare sono i miei hobby fin da bambina. Quando sono nati i miei figli ho iniziato a raccontare loro delle storie inventate, che ho poi iniziato a raccogliere e trascrivere; ho poi avuto la fortuna di incontrare l’editore Effe & Erre, a cui è piaciuto il mio lavoro e che ha pubblicato il mio libro (età consigliata: dai sei anni in su). Servendomi di allegorie e metafore ho cercato di descrivere vizi , virtù e sentimenti umani, trasferendoli in pia- neti lontani e di spiegare concetti, non facilmente spiegabili in maniera diretta a dei bambini. Il frontespizio del libro sistema solare incontrerà dei bambini extraterrestri ed insieme formeranno un gruppo di amici inseparabili che, uniti dalla curiosità e dalla voglia di conoscere mondi nuovi, esploreranno pia- A di Alida Cramerotti* Che nella comunità di Aldeno ci fossero delle aspettative molto forti sul debutto della compagnia teatrale nata in seno all’Associazione Teatro e Spettacolo era nell’aria. Ma quando, dopo soli pochi minuti dall’apertura della biglietteria, in sala non c’era un solo posto libero ed in molti hanno dovuto rinunciare, è stato evidente come il ritorno in paese della filodrammatica fosse ormai da tempo un appuntamento tanto atteso. Applausi a non finire e tante risate hanno accompagnato dall’inizio alla fine l’esibizione degli attori che, diretti da Mauro Bandera, sono riusciti a far trascorrere al pubblico una serata davvero indimenticabile. Un vero e proprio evento, considerato che da più di quarant’anni la gente di Aldeno non applaudiva i propri paesani sul neti meravigliosi in galassie lontane; mettendo in luce ognuno le proprie caratteristiche dispenseranno consigli e saggezza e riusciranno a risolvere i vari problemi che via via incontreranno. aperta scena aper ta Torna dopo quarant’anni la Fildrammatica di Aldeno. La storia di un ennesimo dualismo paesano, rievocata nella memoria dei testimoni. palcoscenico del teatro comunale. Il debutto della compagnia teatrale ha segnato il ritorno di una tradizione, quella del teatro amatoriale, fortemente presente nella storia del nostro paese fin dai primi del 900, allorchè ben due erano le filodrammatiche: una sociale e l’altra parrocchiale. La Filodrammatica sociale fu fondata dal professor Giuseppe Cultura Il libro parla di Jim, un bambino che ama sognare, osservare la luna e scrutare il cielo. Talvolta nella vita i sogni si realizzano davvero e lui riesce a viaggiare nello spazio. All’interno del Da sinistra Annalisa Baldo, Cecilia Dell’Anna, Giuseppe Angeri, Marina Tomasoni, Mauro Bandera, Diego Cont, Franco Bottura, Veronica Enderle, Ivan Mosci, Sandro Pederzolli, Claudia Beozzo, Chiara Innocenti, Elisa Beozzo, Lea Peterlini, Paola Davi. Seduti: Elena Bandera, Alberto Maistri, Marilena Zandonai A RIONE 13 L’ Cultura Bridi ed era una filodrammatica mista e si esibiva nell’allora teatro comunale sito in via dei Cesarei a fianco di casa Baldo. Dopo la prima guerra mondiale questo teatro fu abbandonato e successivamente demolito. Più o meno negli stessi anni veniva costruito il nuovo teatro comunale situato in via Roma sull’incrocio con via Rosmini. Questo teatro sarà poi venduto alla famiglia di Dallago Guido detto “el Rodelèr” che vi collocò la sua officina per la costruzione delle parti in legno dei carri. Da quel momento in poi sede delle rappresentazioni della Filodrammatica sociale sarà l’attuale teatro che, nato come teatro parrocchiale, sarà poi acquistato dal comune. Sotto la guida di Marsilio Bisesti, che subentrò al professor Bridi nella direzione della compagnia, la Filodrammatica sociale partecipò al concorso nazionale tra le filodrammatiche sociale tenutosi a Trento piazzandosi al primo posto con la commedia “L’av- Il regista Mauro Bandera con Lea Peterlini 14 A RIONE L’ Alberto Maistri e Claudia Beozzo vocato difensore”. Fu una grande soddisfazione per il direttore Bisesti e gli attori Ida e Livio Lucianer, Fanni Baldo, Lina Nicolodi, Giovanni Mazzurana e Olivo Muraglia, in quanto tale riconoscimento dava alla compagnia la possibilità di recitare in tutti i teatri d’Italia. Durante la seconda guerra mondiale l’attività della Filodrammatica sociale fu temporaneamente interrotta, ma riprese alla fine del conflitto fino al 1952, anno in cui, sotto la guida di Sergio Bisesti, viene messa in scena l’ultima rappresentazione dal titolo “Un pugno in incognito” alla quale seguiva la farsa “L’uomo d’affari”. In tutti questi anni di attività, la Filodrammatica sociale ha messo in scena decine di opere teatrali quasi tutte in italiano. Si trattava quasi sempre di drammi, storie commoventi e struggenti perché, come raccontano gli ultimi attori, il pubblico amava questo genere di testi. Tra i più famosi in molti ricordano “La Nemica” che, interpretata dalla professoressa Maria Bridi nel 1948, riuscì a strappare lacrime anche al più freddo tra gli spettatori, ma anche altre famose rappresentazioni come “Addio Giovinezza”, “Il Conte di San Gennaro”, “Le Miserie del Signor Travet”, “La Morte Civile”, un testo in cui il protagonista, interpretato da Iginio Bridi, muore in scena. In tale occasione non fu utilizzato il titolo originale dell’opera essendo questo vietato. Le prove si tennero presso la Trattoria alla Torre cercando di mantenere il più assoluto riserbo sul soggetto. Come spesso accade qualcuno non fu così riservato ed il pubblico seppe anzitempo che si trattava di un dramma ed anche in quell’occasione ci fu una gran folla che applaudiva entusiasta. Attraverso i ricordi degli ex filodrammatici si delineano i tratti di una società contadina in cui la gente riesce a divertirsi con poco e in cui è molto forte la solidarietà tra le perso- Da sinistra Silvano Baldo, don Mario Miorelli, Erminio Peterlini, Sergio Bisesti, Alberto Lucianer, Marisa Bauer, Italo Nicolodi, Marcello Enderle, Mario Muraglia, Dario Battisti, Raffaella Baffetti, attori con la Filodrammatica del 1959 in “Credo” vanta radici lontane nel tempo. Esistono testimonianze dell’esistenza di una filodrammatica legata alla parrocchia attiva fin da prima della Grande Guerra che si ritrovava a recitare nei “vòlti”. A partire dagli anni ‘20 sede delle recite della Filodrammatica parrocchiale divenne l’attuale teatro costruito per volontà della parrocchia e successivamente acquisito dal comune. Verso gli anni ’30, presso le stanze della canonica, era stato ricavato anche un teatrino utilizzato solo per le rappresentazioni minori. La Filodrammatica parrocchiale nasce come compagnia esclusivamente maschile e quindi nelle opere rappresentate non sono previste parti femminili. Il genere messo in scena è soprattutto il dramma. Tra i più famosi ci sono i drammi di don Valerio Bottura “Gli ultimi giorni di Pietro Busio” e “Valstorna”. La prima opera del sacerdote aldenese, fu portata in scena nel 1942 da Natale Baldo, Giuseppe Cramerotti, Bru- no Giovannini, Carlo Giovannini, Dario Lucianer, Oscar e Diego Mazzurana. Nel corso del primo atto c’è una scena che rappresenta gli aguzzini di Nomi che si apprestano a raccogliere presso un vecchio contadino la decima, ossia il 10% del raccolto di grano. Il pover uomo non ha nulla, siamo nel 1525 e sono anni di carestia e siccità, e per evitare che questo soccomba intervengono a sua difesa gli altri contadini armati di zappe. L’autore ricorda ancora il forte coinvolgimento del pubblico che, come sempre molto numeroso, in sala invitava concitato alla rivolta. Nel repertorio della Filodrammatica parrocchiale ritroviamo inoltre il testo in dialetto trentino “El malgar ma che om” ed alcune opere in italiano sulla mafia siciliana. Anche la Filodrammatica parrocchiale interruppe la propria attività durante gli anni della seconda guerra mondiale. Nel corso dell’estate del 1945 in occasione di una visita del coro par- Cultura ne. Le scenografie utilizzate per le recite sono molto semplici (dopo la guerra Ivo Mazzurana attraverso lo zio pittore Metodio Ottolini riesce a sistemare quel poco che era rimasto di quinte); le parti non si fotocopiano ma ogni attore si ricopia a mano il proprio copione; le trasferte nei paesi vicini si fanno sul carro trainato dal cavallo o in bicicletta. Ritorna spesso il ricordo di una gita di due giorni a Venezia nel 1946. In corriera fino a Mattarello, con alcuni che, non trovando posto, si sistemano sul tetto, e poi in treno. Nella città lagunare una serata al teatro la Fenice ad assistere all’opera “Il pescatore di perle” di Bizet e poi i maschi che cantano l’Inno al Trentino sotto le finestre delle ragazze con la gente che si ferma numerosa ad ascoltarli. Verso la fine del 1945 la Filodrammatica sociale e quella parrocchiale realizzarono insieme uno spettacolo con lo scopo di raccogliere fondi da destinare all’acquisto delle campane a motore. Si trattò dell’unico episodio in cui le due compagnie teatrali collaborarono: pare che l’allora parroco don Rigotti, a fine spettacolo, avesse avuto parole di elogio solo per i componenti della sua Filodrammatica. Ciò suscitò il malcontento degli attori della Filodrammatica sociale, la quale storicamente non godeva delle simpatie dei rappresentanti del clero per la presenza al proprio interno del gentil sesso. Così come la Filodrammatica sociale, anche quella parrocchiale A RIONE 15 L’ Cultura rocchiale a Centa, dove don Valerio era parroco, nasce l’idea di costituire la C.O.F.A. (Coro, Orchestra, Filodrammatica, Aldeno). Il progetto si concretizza quando presso l’abitazione di Modesto Baldo fu stilato lo statuto e nominato primo Presidente Tullio Maistri. La nascita della COFA segnò una nuova era per la Filodrammatica parrocchiale che privilegiò il genere dell’operetta, le riviste e soprattutto segnò l’ingresso delle donne nella compagnia. E’ di quegli anni la partecipazione alla trasmissione radiofonica “Campanile sera” in occasione della quale la RAI di Torino registrò dalla piazza della Chiesa di Aldeno ben quarantacinque minuti di canzoni. Tra i vari brani eseguiti ci fu il duetto “In fondo al bicchier” di Dario Battisti e Rina Cont detta anche la Nilla Pizzi della COFA per la somiglianza della sua voce con quella della più famosa cantante. Per l’occasione fu anche registrato un disco con le campane del paese Bruna Cimadon e Dario Battisti nell’operetta “Fiocco di Rosa” del 1961 in sottofondo, spedito poi ai nostri emigrati in America. Il genere più rappresentato dalla COFA fu comunque la rivista. Le riviste erano delle canzonette sceneggiate. Una rivista molto ben riuscita fu “Qua e là per il mondo”. In questo spettacolo uno dei luoghi visitati è Venezia. In molti ricordano ancora la scenografia con la gondola e le onde di legno mosse da sei persone che ben riproducevano il movimento dell’acqua. Tra le operette più famose invece ci fu “Il casino di campagna” rappresentata per la prima volta negli anni ’40 e “Fiocco di Rosa” scritta da don Valerio Bottura e Mario Muraglia, Marisa Bauer e Raffaella Baffetti 16 A RIONE L’ musicata da don Giongo e dal professor Fauri. Il debutto di “Fiocco di Rosa” avvenne nel maggio del 1961 e tra i numerosi attori che vi parteciparono si ricordano Raffaella Baffetti, Bruna Cimadom, Lorenza Bottura, Dario Battisti, Mario Baldo, Bruno Motta, Mario Muraglia. Per l’occasione don Giongo volle far venire dalla città gli orchestrali facendo così lievitare i costi tanto che per sanare i conti fu necessario riproporre poco tempo dopo “Il casino di campagna”. Fu questa, agli inizi degli anni ‘60 l’ultima rappresentazione teatrale realizzata dalla COFA che, come era accaduto un decennio prima alla Filodrammatica sociale, cessava la propria attività lasciando il posto al cinema e soprattutto alla concorrenza della televisione. Qualche settimana fa con il debutto della compagna dell’Associazione Teatro e Spettacolo tenuta a battesimo da Sergio Bisesti, ultimo direttore della Filodrammatica sociale, e don Valerio Bottura in rappresentanza della Filodrammatica parrocchiale, che hanno simbolicamente passato il testimone, si è riaffermata la passione della gente di Aldeno per il Teatro. Alla nuova compagnia teatrale l’augurio di cogliere il testimone per tener viva una tradizione che per decenni ha contribuito a scrivere la storia del nostro paese. *Presidente Associazione Teatro e Spettacolo Perché c’è sempre un perché Eco di parole che parte d’Oriente e arriva a Occidente. Domanda d’un bimbo che soffia leggero nel vento e va nel mondo intero chiedendo un perché Perché si fanno le armi anziché i giocattoli? Perché si spreca denaro quando c’è gente che muore di fame? Perché s’inquina la terra s’è di tutti la casa? Perché si insegna vendetta anzi del perdono? Perché si sparge del sangue al posto dell’acqua che porta speranza? Perché si piange la morte se è meglio una lacrima festosa di vita? Perché c’è sempre un perché e nessuno risponde a questo bambino che non sarà il solo a farsi domande. Perché non siamo capaci di dare risposta a tutti i pensieri di questo bambino che aspetta da un secolo la giusta risposta. E’ ormai invecchiato, è solo un anziano che ha visto i fratelli morire di guerra, ma prima di andarsene attende il momento per vivere in pace! Lo spazio della poesia di Virginia De Leon Barral Virginia De Leon è nata nel 1971 in Uruguay a Montevideo dove ha frequentato per sei anni l’Accademia di poesia e recitazione. I suoi bisnonni, trentini di Arco, emigrarono in Uruguay nel 1923. In Trentino dal 1991, da quattro anni vive ad Aldeno con il marito e i quattro figli. Tutte le sue poesie sono dedicate a Miriam, la mamma che da qualche anno la guarda dal cielo. A RIONE 17 L’ La guerra ad Aldeno Un’indagine statistica tra bambini, ragazzi ed adulti in paese mette in luce una sostanziale differenza di atteggiamento riguardo alla guerra in Iraq. Rivela che il bombardamento mediatico non ha affatto risolto i dubbi profondi e l’angoscia che ogni guerra riversa anche in una comunità pacifica. Ma soprattutto evidenzia la paura ed un incombente senso di minaccia che le guerre lasciano in eredità a tutti. La guerra in Iraq. E’ stata per Società più di una stagione pensiero frequente e oggetto di riflessioni per ciascuno di noi. Il nostro giornale non poteva sorvolare sulla vicenda dandola ormai come una preoccupazione del passato. Inutile sperare che il problema della guerra sia sepolto. Tendiamo a “digerire” quantità di notizie negative che quotidianamente ci arrivano dai mezzi di informazione e man mano dimenticare ogni evento, anche un conflitto internazionale. Questa volta ogni persona ed interi popoli hanno sentito la ne- cessità di esprimersi sui “se”, sui “ma”, sui “senza se e senza ma”, a favore o contro, comprendendo che non ci si poteva permettere l’indifferenza e l’inconsapevolezza. Altre guerre del passato recente non avevano scosso così il mondo e suscitato tali reazioni collettive, non solo di partiti, ma di gente. Perché? Il motivo più evidente è il massiccio e continuo martellamento dei mass media, in primis la TV, ma non è motivo sufficiente. Mai come questa volta abbiamo avuto la sensazione del- Il messaggio dei bambini sulla facciata delle elementari 18 A RIONE L’ di Ancilla Dominici la piccolezza del mondo, di come il processo di globalizzazione abbia legato tutti in un unico gioco, su una scacchiera dove una singola mossa (forse però non di un pedone qualsiasi…) può coinvolgere ogni altro personaggio sconvolgendo gli equilibri e gli squilibri esistenti, destabilizzando il pianeta. Ciò crea una crescente insicurezza in ognuno. L’introduzione del concetto di “guerra preventiva” segna inoltre un elemento emblematico. Tutti hanno capito, forse anche solo emotivamente, che ciò implica uno sconvolgimento di valori, la ridiscussione di diritti umani e diritto internazionale. Moltissime persone hanno reagito, esprimendo il loro dissenso in varie forme. E la gente di Aldeno? Chiedere ad ognuno un’opinione sarebbe stato un lavoro certamente interessante, ma troppo lungo. Mi sono limitata a distribuire a cento persone una breve serie di domande da completare. Nessuna pretesa di correttezza a livello statistico, dato che la rappresentatività del campione non è verificabile, ma solo un possibile idea delle valutazioni degli “aldeneri”. Hanno compilato il questionario: i ragazzi di quinta elementare, una classe di terza media, alcuni studenti delle superiori e universitari, i dipendenti di un’azienda, i componenti di due famiglie, un gruppo di persone al centro anziani. Sono rappresentate tutte le fasce di età, anche se non in proporzione corretta rispetto agli abitanti. Tutti si sono prestati con pazienza e per questo li ringrazio. Ecco i risultati. Prima dell’inizio del conflitto 70 persone sulle 100 oggetto dell’inchiesta erano contrari alla guerra, 30 favorevoli. Vittime civili Motivi importanti sono anche ritenuti il terrorismo (53 persone), la dittatura (46), le armi di distruzione di massa (39) e il potere sulla zona (32 persone, delle quali 25 tra i contrari alla guerra). Pochissime persone ritengono che la differente religione e la diversa cultura siano stati fra le possibili cause (6 persone). Alla domanda: “C’è oggi per europei e americani minore, mag- Anche i bambini della Scuola Materna chiedono la pace giore o la stessa sicurezza di prima?” 39 ritengono che ci sia meno sicurezza, 29 più sicurezza, 31 la stessa di prima, 1 non risponde. Un’osservazione che mi pare interessante: c’è poca differenza tra il numero di favorevoli e contrari nelle diverse fasce di età. La percentuale più alta di contrari è tra i diciotto/trentenni (79%) e gli alunni della quinta elementare (76%), mentre la più bassa si trova nella fascia tra i 12 e i 16 anni (56%). Tra gli adulti oltre i 30 anni e gli anziani le differenze sono piccolissime. Il questionario terminava con alcune righe sulle quali ognuno poteva scrivere un pensiero. Molti lo hanno completato e vorrei qui copiarne alcuni per intero o in parte perché possano essere spunto di riflessione. Ho scelto le frasi che mi sembravano maggiormente rappresentative delle varie tendenze, che esprimessero idee diverse. - “La guerra…porta distruzione, destabilizza l’economia e le coscienze…” - “Ritengo che un dittatore come Saddam andava fermato in ogni modo e con qualunque mezzo.” - “Credo che la guerra sia la prova tangibile dell’uomo non umano…poco importa se nel conflitto tra elefanti muoiono persone..” - “…la diplomazia dovrebbe giocare un ruolo più incisivo in questo genere di decisioni…” - “La miglior difesa è l’attacco.” Società La sala-stampa della guerra, in Qatar Oggi, visto come sono andate le cose, qualcuno ha cambiato idea: 6 dei contrari e 7 dei favorevoli. I motivi della guerra. Il petrolio è ritenuto da ben 86 persone una causa del conflitto, tra loro anche 22 persone che erano a favore dell’intervento. A RIONE 19 L’ La fine di Saddam - “…l’idea che questa guerra ci ha trasmesso è che sia stata mossa dal puro interesse economico e politico…” - “Una guerra ci voleva per mettere a posto le cose in quel paese.” - “Una domanda: perché i primi ad eliminare le armi chimiche e batteriologiche non sono stati gli stessi che hanno iniziato la guerra?” - “ Non è giusto distruggere un paese per un bene che ha.” - “Nel mondo ci sono altri dittatori e altra gente che muore nelle guerre in corso, ma siccome non c’è l’interesse lasciamoli morire, anzi forniamo loro le armi che costruiamo Pensieri che esprimono posizioni diverse, volontà lontane, nei questionari noi anche in raccolti dall’autrice Trentino.” Voglio aggiungere una frase maggior ragione nelle relazioni mia: credo che la violenza crei tra nazioni, dove tutto è più comsempre catene di violenze. Se plesso e rischioso. Questa guerquesto è sicuramente vero nei ra non credo sfuggirà alla regola rapporti tra singole persone, a e creerà nuovo terrorismo. Le due Baghdad Quando Baghdad era la magica città delle Mille e una notte. Quando Baghdad era la città di splendide principesse, tappeti volanti e lampade magiche. Le proposte della Biblioteca comunale per ricordare il mito di una città oggi devastata dalla guerra. Baghdad. Città di fiamme, di Società polvere grigia, di fumo denso ed oleoso, di trincee di petrolio incendiato. Baghdad. Muri anneriti, scheletri di edifici bombardati, rovine ancora fumanti sotto un cielo plumbeo, senza un solo raggio di sole. Baghdad. Suoni di guerra: sirene d’allarme, fragore di armi, 20 A RIONE L’ raffiche di mitra, colpi della contraerea, boati, deflagrazioni. Baghdad. Città violata, saccheggiata nei suoi sontuosi palazzi, uffici, musei e biblioteche: opere d’arte, reperti archeologici, libri, sedie ed arredi, computer, ventilatori trafugati. Baghdad. Bombe intelligenti sfuggite alla programmazione dei di Cristina Cont computer che non riescono a cernere tra soldati, donne e infanti. Città di dolore negli occhi terrorizzati dei bambini e in quelli rassegnati dei vecchi. Questa è la Baghdad che per un paio di mesi ci ha tenuto in pugno, questa la città impressa nella memoria collettiva dei nostri figli. Fino a qualche tempo fa erano E’ dipinto tutto il mondo arabo-musulmano nei racconti delle Mille e una notte: India, Persia, Egitto, Iraq, con le rispettive civiltà e culture. Nel ciclo di Baghdad - Il giardino degli incantesimi, La storia del profumiere, Il falso califfo – per citare qualche fiaba - ci imbattiamo in alcune tra le più popolari figure delle Mille e una notte, molte delle quali sono anche personaggi storici: il visir Giaafar, il poeta di corte Abu Nuwas, il marinaio Sindbad eroe dei celebri viaggi, la seducente schiava Marjana, il Barbiere di Baghdad, il Gran Califfo. E’ inevitabile e altresì piacevole, leggendo le Mille e una notte, calarsi nell’atmosfera e nel clima della civiltà islamica, la quale raggiunse il suo apice proprio con il sovrano Harun al Rashid (766809), uomo colto e saggio, che incoraggiò gli studi scientifici, l’ar- te, la poesia, la musica e la letteratura. E proprio Baghdad, con il suo milione di abitanti, era, nel Medioevo, la capitale dell’impero islamico, il suo principale centro culturale, multietnico e multireligioso. Anche se la magia la fa da padrona, è la vita quotidiana e la cultura del Medioevo islamico ad emergere con prepotenza da queste fiabe. I veri protagonisti sono i sensali, i bagnini, i ladri e le schiave, gli asinai ed i barbieri, i sarti e i tintori che s’incontrano nei suk odoranti di spezie e frutta fresca, nei caffè pieni di narghilè, nell’hammam, il cosiddetto bagnoturco. La raccolta delle Mille e una notte con le sue fantasiose e meravigliose storie ha incantato numerose generazioni, dai bambini agli adulti, in tutto il mondo. Nella lettura si ritrova d’incanto tutta la magia dell’Oriente: pile di seta e broccato, lampade magiche, scrigni colmi d’oro e pietre preziose, dolci musiche di liuti ed arpe, effluvi d’ambra e d’incensi che inebriano e seducono al solo sussurrarne il nome. Queste storie hanno così il potere di riportarci, almeno per qualche istante, ad una Baghdad magica, intrigante e meravigliosa. E’ la stessa Shahrazad a rivelarci, nel primo racconto, come le storie hanno due grandi poteri: possono cambiare gli uomini e possono vivere per sempre. Proposte di lettura Le fiabe delle Mille e una notte, con i loro scenari esotici, la magia e le trame avvincenti conquistano soprattutto i giovani lettori e così vengono costantemente riproposte dall’editoria per ragazzi. Di seguito i titoli che si possono trovare presso la Biblioteca comunale di Aldeno. Per bambini: Aladdin Walt Disney Company Italia, 1994, (Disney Junior) Aladdin Walt Disney Company Italia, 1998, (Disneyana) Aladino Piemme, 2002 (Il battello a vapore. Le mie prime fiabe) Alì Babà e i 40 ladroni Patatrac, 1991 (Carte in tavola) Le più belle fiabe persiane, arabe, indiane Crealibri, 2001 (Fiabe di tutto il mondo) Il ritorno di Jafar W a l t Disney Mondatori, 1995 (Disneyana) Sindbad il marinaio Patatrac, 1997 (Carte in tavola) Per ragazzi: Aladino e altri racconti da Le Mille e una notte di Rosalind Kerven; De Agostani, 1999 (In primo piano. Classici) Aladino e la lampada magica C’era una volta, 1993 Alì Babà e i quaranta ladroni E.Elle, 1993 (Un libro per leggere. Racconti) Fiabe arabe Primavera, 1994 (Universale economica della fiaba) Le mille e una nottea cura di F. Saba Sardi Mondatori, 1990 (I libri da leggere) Simbad il marinaio a cura di Roberto Piumini E.Elle, 1991 (Un libro per leggere. Racconti) La vera storia di Aladino A. Galland Bompiani, 1994 (I Delfini Bompiani. Classici) Società ben diversi i pensieri che ci evocavano nomi quali Baghdad, Bassora, Iraq e più in generale l’intera Arabia: splendide ed astute principesse dagli occhi nerissimi, seducenti schiave danzatrici vestite di veli, sete e damasco, affascinanti e dorate moschee, sontuosi palazzi di principi e sultani. Descrizioni di splendori che si sogliono appunto chiamare “da Mille e una notte”. E chi non ricorda Shahrazad, la saggia e colta principessa che intrattiene il re crudele per mille notti con i suoi racconti, ottenendone alla fine la grazia e l’amore? A RIONE 21 L’ G enitori adottivi Una lettera di ringraziamento dalla Colombia alle famiglie aldenesi impegnate nelle adozioni a distanza. Venti famiglie di Aldeno si Società stanno prendendo cura di altrettanti bambini colombiani, aderendo al progetto di adozioni a distanza del Gruppo Missionario Folgaretano. Un progetto che tra i promotori ebbe, alcuni anni fa, anche don Giampietro Baldo, all’epoca parroco a Folgaria, il quale diede lo spunto per il nome dell’associazione che, a questo scopo, venne fondata nella cittadina colombiana di La Tebaida. Da don “Giampi” si ricavò infatti Fundacion Jiampi, sigla che significa “Infanzia assistita da padri e madri italiani”. Padre Hernando Arcila Ospina 22 A RIONE L’ Padre Hernando come sempre circondato di bambini Il Gruppo Folgaretano è una delle associazioni umanitarie trentine che vanta maggior anzianità, risalendo al 1979. Da dieci anni si dedica anche alle adozioni a distanza. Ne conta in Uganda, Bulgaria, ma soprattutto in Colombia, con seicento genitori adottivi di 750 bambini (vari genitori hanno ha più d’uno). Nell’immenso mare dei bisogni del mondo, l’iniziativa colombiana fu la risposta di Folgaria ad un accorato appel- di Maurizio Struffi lo arrivato da un religioso di La Tebaida, don Hernando Arcila Ospina, che raccontò la drammatica situazione della foltissima popolazione minorile della sua regione (il Quindio), in un Paese devastato dalla guerriglia e dai trafficanti di droga. I genitori adottivi sono di varie parti d’Italia (conoscono l’associazione folgaretana perché in zona soggiornano come turisti) e naturalmente di varie località trentine, dal capoluogo alle vallate. I venti genitori adottivi di Aldeno ne costituiscono uno dei gruppi più consistenti, a tutto merito della capacità del paese di dimostrarsi solidale davanti ad ogni situazione di necessità. A loro è recentemente arrivato un affettuoso messaggio di riconoscenza dallo stesso padre Hernando, che ora è il responsabile di Fundacion Jiampi, fedele al motto “chi salva una generazione salva una nazione”. Lo riportiamo integralmente anche nelle imprecisioni linguistiche. Padri Adottivi di Aldeno (TN). FONDAZIONE SOCIALE JIAMPI. Carissimi: Un saluto di gratitudini innanzitutto per quello che fate per i nostri piccoli della Colombia; che grazie alla vostra adozione sono diventati anche i vostri bambini che vi amano e vi pensano tanto, giaché la loro speranza é un giorno conoscervi. Intanto faciamo il bene e con tanto amore. Vi ricordo sopratutto a quelli che avete fatto l’adozione all’inizio; ma voi sapete che ho uno speciale amore per voi di Aldeno in zione, speriamo continuare avanti e che il numero d’adozioni si moltiplicheno anche ad Aldeno per cosí arrivare ad ùn numero piú grande di bambini e bambine bisognosi. Gesù Risorto vi riempa di felicitá a tutti voi e tutti i vostri famigliare che generosamente portano avanti un’adozione a distanza o ci aiutano attraverso diverse forme. ¡ Ricordatevi che chi salva una generazione salva una Nazione ! Grazie di cuore e che il signore vi benedica. Don Hernando Arcila Ospina Presidente Fondazione Sociale JIAMPI Padre Hernando sul fuoristrada donato a Jiampi dalla Croce Rossa di Folgaria A RIONE 23 L’ Società Nel refettorio di Jiampi quanto per mezzo di Don Giampietro Baldo e sua carissima mamma Tulia io sono stato tra voi tante volte addirittura da quando ero studente a Roma nel Anno Santo 1975. Voglio abraciare ciascuno di voi perché siete cosí generosi di aiutarmi a portare avanti questa opera sociale che porta il nome del carissimo Don Giampi. Ad oggi siamo arrivati ad aiutare 1300 bambini, ci mancano tanti, soltanto al nostro paese 800 bambini aspettano adozioni a distanza per poter studiare e tanti altri bambini in tutta la regione al meno per avere il minimo necesario per vivire. Siamo molto felice del lavoro che si fa, grazie alla vostra continua collabora- M erlot d’Italia: atto IV° Un concorso per premiare i migliori bordolesi e per qualificare la rassegna nazionale aldenese che di anno in anno diventa punto di riferimento sempre più importante per le cantine del settore. Ottobre, tempo di vendem- Economia mia. Ottobre, tempo di Merlot. Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento più importante per Aldeno: quello con la Mostra dei Merlot d’Italia. La manifestazione che si svolgerà nei giorni 25, 26 e 27 sta infatti ritagliandosi uno spazio prestigioso nel panorama delle rassegne di settore e, anno dopo anno, sta confermandosi come evento di riferimento nazionale per produttori, tecnici, giornalisti ed appassionati di questo nobile vino. Il binomio Aldeno-Merlot comincia pian piano a divenire realtà e sempre più spesso il nostro pa- La sala self-tasting 24 A RIONE L’ ese viene associato alla rassegna ottobrina. Il crescente consenso degli addetti ai lavori (tecnici e operatori di settore, produttori, esperti) e dei visitatori che a migliaia hanno animato l’edizione dello scorso anno, dimostra una volta di più che la strada intrapresa dall’amministrazione comunale per promuovere qualitativamente l’iniziativa era quella giusta. Eccoci allora anche quest’anno al lavoro preliminare per organizzare al meglio questo quarto appuntamento con la Mostra e con la grande novità del 1° Concorso nazionale dei Merlot: un evento di Emiliano Beozzo* unico nel suo genere che migliorerà ulteriormente la qualità della manifestazione. Una commissione di esperti, ufficialmente riconosciuta dal Ministero delle Politiche Agricole, “giudicherà” i vini delle aziende che vorranno aderire al confronto. Verranno quindi premiati con la denominazione ”Merlot d’Italia 2003” i primi tre vini classificati nelle quattro categorie previste. Sono confermati inoltre i momenti più importanti della rassegna come il convegno, interessante confronto anche per il mondo viticolo locale, il self-tasting e le degustazioni guidate che hanno riscosso grande apprezzamento fra i visitatori. Una conferma anche per le manifestazioni collaterali, dalla ristorazione con intrattenimento musicale, alla rassegna autunnale sui ricami, dalla mostra di pittura, a tutte le altre iniziative di contorno che possono essere vissute anche dall’intera comunità aldenese come occasione di incontro e di festa. Come si diceva, è già partita la macchina organizzativa della quarta edizione della Mostra e conte- Le degustazioni di Luciano Rappo stualmente anche le prime comunicazioni sull’evento con distribuzione di materiale pubblicitario realizzato appositamente (Vinitaly di Verona, Dulcenda di Castel Toblino, Biteg di Riva del Garda, Vinart di Trento e Rovereto, le principali APT del Trentino). A giorni saranno avviate le prossime mosse per consolidare contatti ed iniziative utili a prepa- rare bene questo appuntamento che, vogliamo qui ricordarlo, avrà bisogno del concreto sostegno da parte dei nostri sponsor tradizionali quali Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, Vinicola Aldeno, Provincia Autonoma di Trento (assessorati al commercio, turismo e agricoltura) oltre alla preziosa e insostituibile collaborazione della Camera di Commercio di Trento, dell’Associazione Italiana Sommelier del Trentino e delle tante persone che, a titolo gratuito, offrono il loro tempo libero per questa iniziativa. A tutti quanti un grazie anticipato per essere con noi ancora una volta in questo progetto che rilan- Usi e costumi della cultura contadina cia Aldeno e il Merlot in un contesto nazionale dal quale, ne siamo certi, a medio termine potranno arrivare anche grandi soddisfazioni. *Assessore all’Agricoltura, Viabilità, Territorio, Foreste, Cooperazione Economica e Sviluppo Un brindisi sotto le stelle manifestazione promossa dall’Associazione Nazionale Città del Vino alla quale aderisce anche il Comune di Aldeno. L’evento che già nella scorsa edizione ha registrato un buon successo, coinvolgendo un grande numero di persone, si svolgerà la sera di venerdì 8 Agosto. La manifestazione, come oramai molti sapranno, nasce dall’idea di brindare all’aperto (sotto le stelle appunto) per festeggiare la notte di S. Lorenzo, la notte delle stelle cadenti. Abbastanza naturale poi il pensiero di accostare al brindisi anche la possibilità di degustare produzioni gastronomiche tipiche locali. Nasce così questa “Festa d’estate in piazza” che vede l’abbinamento fra vino (o spumante) e pietanze, con l’accompagnamento di buona musica. Una bella occasione per la nostra gente e per gli ospiti che arriveranno dai comuni limitrofi per trascorrere insieme una piacevole serata sulla piazza di Aldeno. Ci sono quindi le premesse per riproporre anche quest’anno un momento che possa riscuotere il gradimento e il consenso del pubblico. Sono sicuro che l’organizzazione di questa edizione 2003 potrà contare ancora una volta su quanti (associazioni, aziende, enti, persone) con il loro indispensabile aiuto hanno permesso, in passato, la realizzazione di questo evento. Per tutti l’appuntamento è sotto le stelle dell’8 Agosto. Oscar Beozzo A RIONE 25 L’ Economia L’estate aldenese ripropone anche quest’anno il classico appuntamento con “Calici di Stelle”, d’arte te M aestri d’ar Continua la rassegna delle imprese artigiane. Segno della vitalità imprenditoriale aldenese, costruita su solide radici familiari, le aziende offrono importanti opportunità di lavoro al paese. Economia Azienda Guido Stech Guido Stech, di Romagnano, inizia nel 1956 l’attività idraulica nel suo paese, dove arriva a dare lavoro a sedici dipendenti tra apprendisti e operai. Si stabilisce ad Aldeno, grazie alla costruzione dei primi capannoni artigianali, nel 1981. Alla bella età di oltre settant’anni continua imperterrito, coadiuvato dal figlio Fausto, la posa in opera di tubazioni ed impianti di irrigazione di quasi tutta la Val d’Adige e della Vallagarina. I momenti più intensi del suo lavoro sono in primavera, quando sono necessari gli interventi di controllo ai vari impianti antibrina. Guido, ciclista ancora da giovane, vince il Guido Stech nella sua officina giro della Bolghera da allievo e diverse corse da dilettante. Amante della montagna e di tutti gli sport, divide le sue innumerevoli gite montane con l’amico Marco Mo- Sassi a vista: una delle specialità di Luigi Eccheli 26 A RIONE L’ di Stefano Piffer e Renato Bisesti sna. Spera di poter trascorrere l’età della pensione senza essere troppo sollecitato dalle continue esigenze dei nostri agricoltori. Impresa costruzioni Luigi Eccheli Ferruccio Eccheli, conclusa l’attività lavorativa per raggiunti limiti di età, lascia nel 1978 nelle mani dei figli Luigi e Renzo il timone dell’impresa edile. Le sorti della ditta sono rette con successo dai due fratelli per diverso tempo. Dopo otto anni Renzo abbandona l’azienda per dedicarsi ad altra attività, lasciando il fratello Luigi a seguire e curare i lavori e gli interessi della ditta. All’inizio l’impre- sa Eccheli conta fino a otto dipendenti, per poi ridimensionarsi al solo proprietario. Luigi, rimasto unico lavoratore, esegue ristrutturazioni di appartamenti e particolari rifiniture esterne. E’ sposato con Flora, sua collaboratrice e attenta segretaria ed ha due figlie di 25 e 19 anni. Continua la sua attività nel circondario di Aldeno e spera anche lui di giungere alla tanto meritata pensione. Aldo Pescador con il padre, Roberto, fondatore dell’azienda ampliare sempre di più la propria attività, con l’assunzione di un paio di dipendenti e la fondazione di una società. I lavori di routine della ditta sono gli impianti civili, impianti TV, allarmi antifurto, aspirazioni centralizzate per aziende industriali. Data la mole di lavoro, con commesse fino al 2004, sta cercando personale specializzato nel settore. E’ coniugato e padre di una bella bimbetta. Auguriamo all’azienda, già molto stimata e brillante, ottimi risultati per il futuro. Mirko Malfer in laboratorio con Cesare Celia Officina meccanica Aldo Pescador Comincia il padre Roberto nel 1945, dopo aver trascorso il periodo bellico alla Caproni ad aggiustare pezzi di aerei.All’inizio nel paese ci sono soltanto biciclette e due tre moto da riparare, ma il lavoro non manca e Roberto continua da solo fino al 1981. Il figlio Aldo, dopo aver frequentato la scuola professionale per autoriparatori, lavora assieme al padre in officina per continuare poi da solo, seguendone la tradizione. Aldo è tra i primissimi a computerizzare l’officina e nel 1989 si dota di uno speciale apparecchio elettronico. Si aggiorna in continuazione: soltanto il corso per l’uso di attrezzature computerizzate gli costa due anni di impegno extralavorativo. E’ molto versatile nelle riparazioni di autoveicoli ed ha una notevole passione per il suo lavoro. Chi entra nella sua officina trova un ordine ed una pulizia assai rari a trovarsi in questo settore. Il papà Economia Ditta CEMA di Mirko Malfer & C. Terminata la scuola dell’obbligo, Mirko Malfer viene assunto dalla “L. B. Elettronica” di Luciano Battisti, che in quel periodo è all’avanguardia nel settore elettrico. Apprende con disinvoltura il mestiere di elettricista e rimane presso la ditta per diciannove anni, lavorando in cantieri di tutta Italia, arrivando a essere il responsabile di tutti i cantieri della stessa. Nel 1998 fa il grande salto e si mette in proprio. All’inizio si occupa di piccoli impianti elettrici, per poi A RIONE 27 L’ Roberto, quasi sempre presente in officina, non si sottrae a qualche piccolo lavoretto. Economia Il Tetto S.n.c. di Stefano Baldo La ditta Pio Foladori, mamma di quasi tutti i carpentieri aldenesi, istruisce nella specialità anche i fratelli Stefano e Modesto Baldo, che nel 1991 iniziano in proprio l’attività di maestri carpentieri, ottenendo un notevole successo nel settore, dovuto soprattutto alla solerzia e alla passione per questo lavoro. Assumono alcuni dipendenti ed il primo intervento di rilievo dell’azienda è la copertura della palestra di Cimone. Ampliano poi il proprio raggio d’azione in tutto il territorio regionale. Seguono quindi i lavori di risanamento architettonico di tutte le coperture degli edifici sull’isola di San Servolo a Venezia, per non parlare della zona di Mirandola e Modena, dove ormai sono di casa da più di otto anni. Al centro, Stefano Baldo con due collaboratori, sul tetto di una costruzione a Venezia La costruzione di tetti espone, come tutti sanno, ad un continuo rischio e richiede un grado di massima concentrazione ed abilità. Modesto è sposato con Maria Rosa, che è la segretaria tuttofare della ditta. Stefano, novello babbo, vedrebbe più di buon occhio quei clienti che onorano con regolarità i pagamenti. Ditta Spagnolli Silvano Brillante e giovanile sessantaquattrenne, Silvano continua im- Piscina in Valle di Non, una delle tante costruite da Silvano Spagnolli 28 A RIONE L’ perterrito la sua attività di piastrellista. Comincia a diciassette anni come apprendista presso la ditta Tramontin di Trento. Dopo essersi specializzato nel ramo, a vent’anni inizia l’attività in proprio. Il suo lavoro consiste principalmente nella posa di pavimenti e rivestimenti di appartamenti. La fatica è continua, perché rimane per ore piegato a terra e se non sei un buon atleta soprattutto la schiena ne risente duramente. La soddisfazione maggiore è stata la costruzione di una piscina nella casa dei signori Zambiasi di Taio in Val di Non, con motivi geometrici decorativi. Silvano è ammogliato da anni con Carla Bisesti, sua instancabile segretaria e consigliera. Ha quattro figli, un maschio e tre femmine, queste ultime tutte laureate, con grande soddisfazione dei genitori. Quel poco tempo libero che gli rimane lo dedica all’orto e al giardinaggio, non disdegnando qualche bella partitina a biliardo nella sede locale degli alpini. In alto e lontano di Lorenzo Lucianer La storia di Renzo Cramerotti, l’unico aldenese ad aver partecipato ad un’Olimpiade, primo campione europeo del giavellotto con la maglia azzurra, sette volte campione italiano. Ho fatto sessantaquattro! Ho fatto sessan- Una delle tante vittorie Tra questi, Renzo Cramerotti aveva scelto il salto in lungo ed il salto in alto. Erano tutti discepoli di Aldo Schmidt che faceva il pittore ma che all’avviamento di Aldeno insegnava ginnastica. Lui ed Italo Nicolodi, dirigente della Sportiva, avevano voluto nel piazzale delle scuola la buca di sabbia per i salti, la pedana per il getto del peso. Si organizzavano le In allenamento al Quercia di Rovereto A RIONE 29 L’ Protagonisti taquattro metri!” Renzo Cramerotti attraversava le corsie di carbonella nera dello stadio e correva a braccia levate incontro a mio padre, a lato della pista. Era il 1966, quella era la prima gara dell’anno e quei 64 metri erano il record regionale di tiro del giavellotto. Un record davanti agli occhi del sindaco che era andato al Briamasco per vedere di persona questo aldenese di 19 anni di cui si cominciava a parlare negli ambienti dell’atletica e sui giornali. L’atletica leggera faceva presa in quegli anni sulla nuova generazione di Aldeno, quella del dopoguerra, affiancando la tradizione del tamburello, insieme al ciclismo. Nel ’60 c’erano state le Olimpiadi a Roma con 13 medaglie d’oro italiane, ma soprattutto con la strepitosa vittoria ed il record di Livio Berruti nei 200 metri, il bronzo di Giuseppina Leone nei 100, quello di Abdom Pamich nei 50 chilometri della marcia. Allo stadio di Trento arrivavano i grandi campioni per le riunioni in pista: Berruti, Sergio Ottolina, Eddy Ottoz, Roberto Frinolli, Antonio Ambu, Alfredo Rizzo, Salvatore Morale, Adolfo Consolini, Silvano Simeon, Carlo Lievore, Franco Radman. Tra gli olivi di del Garda maturava il giovane Renato Dionisi, più che una promessa del salto con l’asta. All’ombra di Mauro Cont, saltatore già affermato con l’ATA Battisti, in odore di nazionale, cresceva così ad Aldeno un piccolo gruppo di ragazzi appassionati delle pedane: Renato Coser, velocista come Alberto Schir, Lorenzo Maistri, saltatore con l’asta, Marcello Lucianer, mezzofondista. gare, le selezioni per le Olimpiadi Vitt, sotto l’egida de “Il Vittorioso” il giornale con i fumetti di Jacovitti, che, all’epoca, contendeva i lettori al Corrierino dei Piccoli. I ragazzini più piccoli sostavano ammirati ad osservare gli allenamenti di quei protagonisti, i nuovi gesti atletici che apparivano così diversi dalla consueta e possente bracciata del tamburello, rincorse e movimenti quantomai eleganti e raffinati, un gergo tecnico da iniziati che creava la differenza. Colpivano in modo particolare le acrobazie aeree di Lorenzo Maistri che si innalzava con un’asta di bambù sopra la cordicella posta a tre metri e mezzo, sulla quale era steso un fazzoletto bianco. Lorenzo non ci vedeva molto bene ed aveva escogitato quel sistema per individuare l’ostacolo in alto, durante la rincorsa e lo stacco. Volava sopra la pezzuola e poi precipitava da quell’altezza su un letto di sabbia dura, senza mai ferirsi. Stupiti ed affascinati, si cercava poi, nei giornali del lunedì, il riscontro di tanta bravura. La prima medaglia Protagonisti Di quella pattuglia di atleti si occuparono le cronache, eccome, dopo il campionato provinciale CSI del ’61. Episodio memorabile: Coser, Schir, Maistri e Lucianer avevano al collo una medaglia d’oro ciascuno quando, alla sera, tornarono da Trento ad Aldeno con la corriera della Degaspari. C’era stato un oro anche per Cramerotti, nella staffetta, con la quale la pattuglia aldenese aveva chiuso quella sua straordinaria giornata allo stadio. A quell’epoca Renzo non sapeva nemmeno che cosa fosse un giavellotto, nonostante a Milano, proprio in quel- 30 A RIONE L’ l’anno, Carlo Lievore avesse fatto il record del mondo, con 86 metri e 74 centimetri, mandando la lancia a conficcarsi nella pista di terra rossa, al di là del prato. Ignaro di tutto, Renzo Cramerotti aveva fatto il suo esordio d’atleta con una medaglia d’argento nel salto in alto. *** Fu presto evidente però che le modeste disponibilità della Sportiva non avrebbero consentito alle promesse aldenesi grandi progressi. E così, nel 1963, il nucleo dell’atletica leggera migrò in blocco alla Quercia di Rovereto. Era presidente Armando Gramegna, gli allenamenti, curati da Ezio Tomasi, si svolgevano su un malandato campo sportivo mentre Edo Benedetti, il sindaco di Trento, era paradossalmente impegnato nella realizzazione del nuovo stadio di Rovereto, inaugurato l’anno dopo. In maglia gialloverde c’erano tra gli altri Carlo Giordani, già in evidenza sui 400 ad ostacoli, Cavalieri, lunghista, anche lui alla soglia della maglia azzurra. E c’era un calciatore di Borgo Sacco con il pallino del giavellotto: Renzo Benedetti, finalista ai campionati italiani, autore di buone misure intorno ai sessanta metri. Cramerotti si fece prestare l’attrezzo e si fece istruire sui rudimenti del lancio. E sotto lo sguardo allibito dei presenti, lo scagliò a 43 metri. Forse fu la consuetudine con la spallata del tamburello che Renzo, come tutti i coetanei, praticava tra scuola e campi, o forse, preferisce ricordare, furono i muscoli temprati dalle gare a sassate sulle rive dell’Adige, a chi riusciva a scagliare le pietre sulla sponda di Mattarello: di fatto quella zagaglia appuntita saettava lontano, spinta da un dinamismo non comune, quasi innato. Abbandonare i salti fu naturale come lo fu puntare tutto sul giavellotto. Cominciò a fare il pendolare fra Trento - dove si stava diplomando elettricista alle professionali e Rovereto, dove Sandro Maistri, ex atleta aldenese trapiantato in riva al Leno e sua moglie, Doris, lo avevano quasi adottato. Con Marcello Lucianer, Renzo andava di corsa a piedi a Rovereto ed arrivava stremato al campo sportivo, dove lo aspettavano gli esercizi tecnici. Poi era Sandro che li ri- rina, che organizzava intanto casa e campagna. Intuivano che quella forza naturale, quella muscolatura coordinata e potente avrebbe potuto persino aprire una strada per il futuro. Ma Renzo comprese allo stesso tempo che continuare da autodidatta non lo avrebbe portato lontano, così come voleva. Scrisse di pugno una lettera alla Federazione ed ottenne di potersi trattenere due settimane al mese a Formia, il tempio dell’atletica italiana, con il tecnico allora più in auge, Raffaele Drei, ex giavellottista ed allenatore dei più grandi lanciatori azzurri. Carlo Lievore Con tutto il tempo a disposizione ed un tecnico di prim’ordine, la progressione di Renzo Cramerotti divenne inarrestabile: nel 1966, ancora con la maglia della Quercia, fu convocato nella nazionale under 23, con Giordani e Cavalieri. Fu un momento irripetibile per l’atletica roveretana che, dai lontani confini della provincia italiana, fornì alla squadra azzurra tre campioni di razza. Quando, nel Luglio di quell’anno, a Pisa, superò per la prima volta i 70 metri, la Guardia di Finanza si decise ad arruolarlo. Renzo firmò il contratto una settimana prima degli europei juniores di Odessa. Sul Baltico fece la sua gara-capolavoro. Si trovò ad inseguire un giovane tedesco, Abraham, che aveva tirato a 73 metri. Protagonisti portava in auto a casa, la sera tardi. E che spesso provvedeva a sedare il vorace appetito di quei ragazzi sempre affamati. Come quella volta, mi racconta Renzo ridendoci ancora, che lui e Marcello arrivarono al fondo di uno di quei grossi barattoli da cinque chili di marmellata, con l’accompagnamento di un’adeguata quantità di ciòpe de pam, prima ancora che il buon Sandro si rendesse conto dell’enormità. Era un’atletica naïf, a pane e marmellata, appunto. Ben lontana dai forsennati calendari di oggi, dalla pressione degli sponsor. Era sport a misura d’uomo o, meglio, di contadino. Ci si allenava col bello, si riposava col brutto. D’inverno le sedute in palestra a Rovereto si contavano su una mano, poi si riprendeva cautamente in primavera. Le competizioni erano la periodica verifica degli allenamenti, il confronto con il lavoro degli avversari, non un’esibizione. Nel ’63 ci furono soltanto tre gare per la categoria degli Allievi. Renzo Cramerotti sfiorò i 50 metri nell’ultima, record regionale della categoria. Passò tra gli Juniores l’anno successivo, due sole gare in calendario: arrivò a 51 metri. Poi, nel ’64, l’impegno scolastico, il diploma di elettricista, lo assorbirono del tutto. Tuttavia, nonostante gli allenamenti approssimativi e spesso solitari salì, l’anno dopo, alla ribalta nazionale: nel meeting di Bolzano arrivò a 59 metri e guadagnò la sua prima maglia azzurra. Esordì all’estero in Svizzera, a Lucerna, con 61 metri, il giorno prima dei Campionati nazionali CSI. Viaggiò tutta la notte da Lucerna a Macerata, arrivò allo stadio, vinse con il record il suo primo titolo italiano. Renzo capì che a questo punto la sua vita era ad un bivio: o l’atletica o il lavoro. Sapeva che nelle sue braccia e nelle sue spalle c’erano potenzialità in larga misura, così come lo sapeva chi gli stava vicino: suo padre Vito che mandava avanti la famiglia rompendosi la schiena a scaricare camion a Trento e che scrollava il capo osservando quel suo ragazzone scagliare lontano le fròsche, le bacchette di nocciolo, tra i filari delle vigne, e sua madre, Pie- A RIONE 31 L’ La medaglia di Odessa Protagonisti Pareva irraggiungibile, anche perché il record italiano era ancora nelle mani del triestino Vincenzo Saiz, con 73,22. Cramerotti non era mai andato così lontano. Ma all’ultimo lancio indovinò una superba traiettoria che fece veleggiare l’attrezzo a 73 metri e 32 centimetri. Furono titolo europeo, il primo mai vinto dall’Italia tra gli Juniores, e primato. Con un po’ di rammarico: quel blasone continentale, conquistato per le Fiamme Gialle, una settimana prima sarebbe finito nella bacheca della Quercia. Quando tornò a casa, alla medaglia d’oro europea si aggiunse quella del comune di Aldeno, che attribuì al suo giovane alfiere gli onori civici. Non era finita: a fine estate di quell’anno, nel meeting dell’Acquacetosa a Roma, Cramerotti ritoccò ancora il primato italiano juniores, 42 centimetri più in là dei 75 metri. Stava volando tra i grandi. Lievore era nel mirino del ragazzo aldenese e lo stesso Janis Lusis, il fuoriclasse sovietico, aveva vinto il bronzo a Tokyo due anni prima con poco più di 80 metri. Pur cominciando ad immaginare le Olimpiadi, Renzo mantenne tuttavia i piedi ben saldi per terra. Riprese gli studi di geometra, pensando ad un futuro al di là dell’atletica. Un carico di lavoro che lo portò, per qualche tempo, all’ipertensione. L’inverno tra il ‘66 ed il ‘67 non fu tra i migliori: non riuscì ad allenarsi bene a causa della salute e si presentò sottotono all’esordio stagionale del ’67, a Carpi, in Aprile. Al primo lancio gli crollò il mondo addosso: frattura parcellare da strappamento, dissero i medici. 32 A RIONE L’ Il tendine ed un pezzetto d’osso strappati dal gomito destro. Una lesione che, all’epoca, decretava la fine di qualsiasi carriera sportiva. Non per il coriaceo aldenese che, pur pensando di aver perso la sua prima occasione olimpica – Messico ’68 aveva una gran voglia di rivincita sulla sorte. Portò il gesso per tutta l’estate poi, con l’inverno, cominciò a rieducare l’arto. Rientrò in gara il 1° Maggio del 1968, con un modesto 65 metri. Troppo lontano dai 78 richiesti per la partecipazione all’Olimpiade messicana. Ma già in Giugno, alla selezione di Asiago, con Lievore, Rodighiero e Radman, era arrivato a 73 metri. A Luglio sfiorò il miracolo. A Roma c’era Italia – Svezia, nella cornice delle Terme di Caracalla. Ake Nielsson, lanciò sulla luna, ad 88 metri. Cramerotti sparò il giavellotto a 77,52, quarantotto centimetri sotto il limite. La federazione, illacrimabile, lo lasciò a casa. L’abbraccio con Pietro Mennea Si consolò superando gli esami di maturità al Leon Battista Alberti ed iscrivendosi all’Istituto Superiore di Educazione Fisica. Il limite olimpico arrivò la stagione successiva, all’avvio del nuovo quadrienno olimpico, quello di Monaco ‘72. Ai campionati italiani lanciò a 78 metri ed 88 centimetri, Con le sette maglie tricolori Ancora nel ’71 vince i Giochi del Mediterraneo in Turchia, stabilisce a Madrid il primato mondiale universitario con 82,60 metri, ad Agosto ottiene il record personale a Turku, in Finlandia, con 83,50 metri, una settimana dopo l’ottavo posto agli europei di Helsinki, e poco dopo si laurea in educazione fisica. Decide subito di sciogliere il legame con le Fiamme Gialle per seguire, alle medie di Aldeno, la sua passione per l’insegnamento. “Un errore”, dice con il senno di oggi. “A Trento non c’erano tecnici in grado di seguirmi nell’avvicinamento all’Olimpiade, non c’erano strutture adeguate”. E poi, nell’inverno tra il ’71 ed il ’72, la sfortuna si accanisce di nuovo: questa volta è una dolorosa tendinite che gli blocca il gomito destro e frena la preparazione per Monaco. L’olimpiade di Renzo Cramerotti si chiude con 71,12 metri al primo lancio di qualificazione e due nulli. E’ il ventesimo posto di una graduatoria che Wolfermann domina con 90,48 metri, appena due centimetri più di Lusis. Monaco si chiude nel sangue di un assalto di feddayn che distrugge la squadra israeliana e Cramerotti, come tutti coloro che hanno concluso le gare, viene allontanato in tutta fretta dal villaggio olimpico. Renzo ha 25 anni e l’appuntamento è rinviato a Montreal. Ma, ancora una volta, una serie di infortuni, l’accumulo di allenamenti severi su un fisico già forzato da una disciplina traumatica come poche, sbarra la strada al campione aldenese. Cedono i legamenti delle ginocchia, i postumi della frattura al braccio si fanno sentire, l’orgoglio aldenese non basta più. Nel 1977 vince il suo ultimo titolo tricolore, prima dell’ennesimo infortunio. Medita l’abbandono, ma sente di avere ancora un debito da saldare: quello con l’Unione Sportiva Quercia, che lo ha accompagnato agli esordi e che non ha goduto del suo titolo europeo. Con i colori roveretani rientra in gara nel 1978 a Roma, per i Campionati italiani. Cramerotti vuole portare nella sede della Quercia un titolo che sente ancora alla sua portata. Ma di nuovo, al primo lancio, il ginocchio non regge all’impatto con la pedana. Lo riporta a casa dolorante Renato Dionisi, in macchina. Ed il campione rivano dell’asta è il primo a conoscere la decisione del ritiro definitivo dagli stadi. ** Protagonisti nella gara in cui il “vecchio” Lievore tornò a superare, dopo sette anni ed a 32 anni di età, gli 80 metri. Fu l’avvio di un’amicizia, per Cramerotti, al quale Lievore consegnò pian piano tutti si suoi segreti, quasi un secondo allenatore. *** Gli anni ’70 si dipanano tra promesse e delusioni. Nel 1970 Renzo Cramerotti vince il primo dei suoi sette titoli italiani assoluti ed entra per la prima volta in una finale di Coppa Europa, battendo il tedesco Klaus Wolfermann che, gonfio di ormoni, sarà campione olimpico due anni dopo. Nel ’71 sale al quinto posto del ranking mondiale, superando per 13 volte gli 80 metri, “…Di cui 9 volte all’estero”, ci tiene a sottolineare, tanto per chiarire che lui, dai giudici italiani, non ha mai ottenuto benevolenze particolari. E, per la verità, la sua caratteriale schiettezza non sempre lo ha favorito dentro le federazioni. La sua avversione dichiarata per ogni pratica di doping, nell’epoca degli steroidi che gonfiavano i muscoli nei laboratori della Germania dell’Est e dell’Unione Sovietica, le sue reiterate denunce delle frodi chimiche, gli avevano inimicato una parte dell’ambiente. A RIONE 33 L’ è lì, nella storia. Non serve rimarcarlo con le medaglie in vetrina”. Protagonisti Renzo Cramerotti oggi e’ in pensione. Ha insegnato educazione fisica per 31 anni, la maggior parte dei quali all’Istituto Tambosi di Trento, dove i ragazzi stentavano a credere di avere tanto di campione per docente e dove ha conosciuto sua moglie, Mariangela. Ha due figli, Martina, 19 anni e Marco, 9 anni. Si dedica al campo “…Con zappa e badile, come una volta…” ed insegna gli scacchi al piccolo Marco, che sembra preferire alfieri e regine ai campi sportivi. Lo guarda, esile e vivace, com’era lui alla sua età e, forse, aspetta di vederlo alla prova con un giavellotto. “Ma lo sport – dice – ti riscatta dalle fatiche soltanto ad alti livelli”. Conserva ancora il suo primo vero giavellotto, di legno, con l’impugnatura di corda, da qualche parte, in soffitta, con le tante coppe e le tante medaglie che hanno costellato la sua lunga carriera di lanciatore. “Quello che ho fatto è fatto”, dice, ribadendo alla mia meraviglia per questi cimeli trascurati. “Quello che sono stato, ciò che ho rappresentato per lo sport italiano Renzo Cramerotti insegnante all’ITC Europa di Trento 34 A RIONE L’ Con Gigi Buffon, figlio del compagno di squadra nelle Fiamme Gialle, Adriano Non ha nostalgie, Renzo Cramerotti. Solo qualche rammarico per le sfortune patite, alle quali sovente si accompagnava la pragmatica indifferenza dei vertici federali. Vi rimedia il ricordo vivido e bello dell’entusiasmo che muoveva le sue fatiche e quelle dei suoi coetanei sui campi di gara. Con lo sport ha girato il mondo, Renzo. Ha maturato amicizie solide ed importanti, come quella con Adriano Buffon, suo compagno di squadra nelle Fiamme Gialle e padre di Gianluigi, il portiere della nazionale del quale Renzo è il padrino. E’ un uomo sereno: “Se non mi fossi fatto male avrei avuto soddisfazioni forse diverse, certamente non più intense. Ho sempre fatto il massimo - mi dice salutandomi - per quello che la fortuna mi ha concesso di fare”. “Luci di pace”: “Non vi sarà uno stato di vera pace fino a quando la pace non sarà diventata una vocazione, una passione, una fede capace di ispirare e di illuminare.” Questa frase di Marìa Zambrano, una pensatrice spagnola che ha marcato in modo sentito e deciso momenti cruciali della storia novecentesca, mi sembra riassumere bene i sentimenti che in una fredda serata di fine marzo hanno animato “Luci di pace”, fiaccolata per la pace pro- La fiaccolata per la pace, voluta dal Comune e dalla Parrocchia. Non basta l’assenza della guerra, la giustizia è la più forte garanzia. mossa, congiuntamente, da Amministrazione Comunale e Parrocchia. La pace come vocazione, passione, fede che illumina: questo è ciò che il fiume di luce, che ha inondato le vie del nostro paese, mi sembrava chiedere sia all’arcobaleno delle bandiere esposte su molti balconi che al buio di una notte che portava con sé il vento freddo di una nuova guerra e non la brezza di una nuova primavera. La luce variopinta delle fiaccole, la fiamma tremula delle cinque candele accese lungo il percorso, una per ogni seme di pace piantato dagli uomini nei cinque continenti, ha gridato per noi che, anche se non contiamo nulla e anche se non saremo noi a determinare il corso della storia, non vorremmo più tornare ad esprimere dolore, cordoglio, condanna per nuove guerre, nuove vittime, per la maledetta catena del sacrificio degli innocenti Attualità di Andrea Schir segni di speranza nel buio del terrore A RIONE 35 L’ Attualità che il secolo scorso con le sue guerre mondiali, i suoi lager ed i suoi gulag, i suoi conflitti etnici e civili, le sue bombe atomiche ed i suoi genocidi ha intrecciato. Mentre percorrevo le strade della nostra quotidianità, in un corteo aperto da numerosi giovani con uno striscione che recava l’eloquente scritta “Pace in terra, impegno permanente!”, pensavo a quale consegna ci abbia lasciato il secolo scorso, se non pro- 36 A RIONE L’ prio quella di affermare una volta per sempre le ragioni della pace… Essa a me, ma anche a molti esponenti del pensiero cosiddetto “realista” (da Macchiavelli a Max Weber, a Raymond Aron), sembra la risposta più realistica alla violenza che rischia di trascinare l’umanità in un abisso senza fondo. Perché, allora, oggi si tende a far passare la non violenza e l’impegno per la pace come passività, viltà, buonismo angelico incapace di vedere il male che c’è nell’uomo e nelle organizzazioni degli uomini? Perché permettiamo che anche un valore così importante, come la ricerca continua della pace, sia trasformato in argomento di tenzoni e polemiche politiche? No, l’impegno per la pace non è accettazione di quello che accade, come inevitabile. Esso è impegno costante e quotidiano per arginare, ridurre, combattere il male. A partire da sé stessi. È impegno totale, instancabile azione personale e politica per trovare strade pacifiche ed efficaci alla soluzione dei conflitti, ed ancora prima per prevenire i conflitti, per contenere e ridurre la violenza. Si tratta, insomma, di un modo di vivere, di abitare il pianeta, di essere uomo che non si accontenta dell’assenza di guerra. Anche una fiaccolata può essere, dunque, un’iniziativa importante: quelle “Luci di pace” ci hanno invitato a continuare a credere in una umanità capace di far diminuire la violenza e di far crescere la giustizia, capace di più fraternità. Malgrado tutte le delusioni e tutti i fallimenti. Malgrado i giorni neri dell’orrore, che sembrano ridicolizzare ogni sogno di umanità fraterna… Sono le luci che accendono la speranza e ci permettono di costruire una nuova forma di relazioni internazionali, illuminando un sentiero su cui muovere passi più sicuri di quelli che portano sempre verso la guerra. L’ indifferenza che uccide Non è un caso che dopo aver ascoltato Rita Borsellino, sorella del magistrato assassinato dalla mafia a Palermo nel 1992, senta forte il desiderio di descrivere questa donna innanzitutto nel suo aspetto fisico. Forse perché, non avendola conosciuta fino a quel momento, mi aspettavo, come molti altri potrebbero aspettarsi, una sorta di icona o di stereotipo dell’eroe. E invece no. Rita Borsellino è una donna semplice, che passa quasi inosservata; è una moglie e madre di famiglia come tante altre, che non vuole essere per nulla appariscente, che utilizza un linguaggio diretto e volontariamente poco ricercato; una donna a suo stesso dire quasi colpevolmente troppo timida e che, per sua stessa ammissione, afferma di aver intrapreso ormai più di dieci anni fa un percorso durissimo di ricordo e testimonianza, parlando a dei bambini impauriti di una scuola elementare, con la forza derivatagli quasi esclusivamente dal suo spirito materno. Descrivo tutto ciò perché assai difficile se non impossibile mi risulta il compito di trasmettere anche solo in parte l’emo- La drammatica testimonianza di Rita Borsellino, sorella di Paolo, il giudice ammazzato dalla mafia. Un incontro per ricordare che la cultura della legalità è un patrimonio collettivo. zione, il trasporto e perché no, la commozione, che ha pervaso tutti i presenti a quell’incontro. Ascoltare Rita Borsellino ha significato infatti conoscere, non tanto dal punto di vista della cronaca, ma soprattutto dal punto di vista dei risvolti umani ed emozionali, la storia di una donna colpita duramente da una tragedia familiare annunciata con largo anticipo. La storia di una donna appartenente ad una famiglia stimata e benestante, riluttante alla ribalta, che come tante ad un certo punto della vita ha deciso di dedicarsi quasi esclusivamente alla cura dei propri figli e che, come lei stessa ha testimoniato, ha vissuto fino all’età di quarant’anni all’interno di un guscio che l’ha riparata da ogni contatto diretto o incidentale con la mafia. Una sorta di scudo protettivo che le permetteva di guardare ciò che accadeva fuori dalla famiglia con distacco ed incolpevole indifferenza. Ecco perché Rita Borsellino è una testimone credibile e le sue parole colpiscono direttamente il cuore di chi l’ascolta. E’ una persona Attualità di Alida Cramerotti* Rita Borsellino ad Aldeno A RIONE 37 L’ Un momento dell’incontro nella sala del Consiglio Comunale Attualità come noi. Una persona che si accorge poco per volta di un destino che le si sta inesorabilmente abbattendo contro in maniera brutale e devastante. Tralascio qui la descrizione dettagliata che Rita ha fatto dei giorni immediatamente precedenti l’attentato e di quelli successivi, anche perché questi sono fatti di cronaca che tutti più o meno conosciamo. Quello che importa veramente è avere coscienza del fatto che, dopo quell’incontro, anche la nostra comunità dovrà essere protagonista di un percorso che muove dalla convinzione che la lotta alla mafia non può essere solo o in gran parte una distaccata opera di re- 38 A RIONE L’ pressione affidata a magistrati e forze dell’ordine, ma deve essere anche e soprattutto un movimento culturale, morale e religioso che coinvolga tutta la società civile. Un percorso che è innanzitutto un impegno teso ad alimentare la voglia di ribellarsi, di resistere e di alzare la testa di fronte alle ingiustizie che molto spesso portano, come nel caso di Rita Borsellino, ad un dolore che è sì personale, ma è ancor più un dolore collettivo. E questo è molto importante perché, anche se oggi esiste concretamente una forte presa di coscienza e un coinvolgimento contro tutte le ingiustizie, soprattutto da parte dei giovani, è purtroppo normale e fisiologico che la società civile si stanchi di testimoniare ininterrottamente il proprio disagio, la propria rabbia e la propria opposizione ad un sistema che ci vuole singolarmente incapaci del benché minimo mutamento di rotta. Ma c’è da essere ottimisti. E qui voglio riprendere la frase che Paolo Borsellino scrisse, quasi sapesse di non avere ormai più scampo dal destino che la mafia gli aveva riservato, la mattina dell’attentato in una lettera destinata a degli studenti universitari di Padova: “ …sono ottimista perché so che le nuove generazioni avranno una consapevolezza ben diversa dalla colpevole indifferenza che io ebbi fino a quarant’anni”. Una frase che, pur denotando un forte senso autocritico, rappresenta oggi, alla luce di ciò che è significato il suo sacrificio, una sorta di testamento spirituale che impegna, in particolare i giovani, ad una forte presa di coscienza rispetto alla necessità di imparare a guardare anche ciò che non si vuol vedere e a capire anche ciò che non si vuol conoscere solamente perché, apparentemente, non ci riguarda o non ci tocca personalmente. *Assessore alla cultura e politiche giovanili L’evento di I.G.F.. Eventi I.G.F Chi passava per viale Europa nella calda serata del 29 Maggio, poteva notare le sale al piano terra dell’IGF Eventi illuminate in modo inconsueto per quell’ora. Fermandosi, sicuri di non esser visti grazie alla complicità di quelle vetrate tanto in voga che non permettono di guardar fuori quando le luci sono accese, si poteva notare una strana concitazione. Un brulichio indaffarato di donne operose che si muovevano fra tavoli, mobili antichi, lampade, una scala (ma era poi una scala?), composizioni floreali, un letto…c’era una persona che non partecipava ma rimaneva sempre imperterrita nella sua statica posizione, e c’era anche un uomo, uno solo…(forse una vittima?). Lo spettacolo non forniva elementi chiari d’interpretazione, certo era però, che l’atmosfera che traspariva dalle grandi vetrate, era quella tipica che si respira nelle vigilie importanti, quando il tempo si mette improvvisamente a correre più del solito e non sembra essere più sufficiente per arrivare a completare tutto, a preparare la miglior sintesi possibile di un lungo lavoro. Comunque è bastata “Alla ricerca della manualità perduta”, rassegna di arte antica, con stoffa e filo, pennelli e ceramiche. Sintesi dei corsi offerti dalla Biblioteca comunale, per un confronto fra epoche diverse, capace di far riflettere. qualche ora per risolvere l’enigma e mettere sul giusto binario tutte le fantasie di quella notte di Maggio… Alle 17.30 del giorno dopo infatti, assiepata davanti all’entrata dell’IGF Eventi, una miriade di persone attendeva di assistere all’inaugurazione della 7a mostra “Alla riscoperta della manualità perduta”. La curiosita’ di quelle centinaia di persone, unite alle altre 2000 che nel corso dei giorni e fino all’8 di Giugno si sono avvicendate nel far visita all’esposizione, ha potuto essere soddisfatta ed il vago, indistinguibile mistero della vigilia si e’ finalmente svelato. Tutto ha preso corpo: dopo una prima sala dove facevano gli onori di casa volti ritratti a matita ed incorniciati, quasi a vigilare quadri e tovagliette ricamate a punto croce con colori che si fondevano in sfumature delicate, ecco i tavoli, ricoperti di tovaglie finemente intarsiate di motivi eseguiti a tombolo dove una magica tela che segue tortuose volute conduce ad un centro, centrini e strisce lavorate con quella tecnica il cui nome, tanto rigido e perentorio – hardanger – e’ reso dolcissimo da mani esperte che eseguono geometriche figure. Lampade accese che trasformano il bianco ricamo d’Assia dei paralumi, in disegni colorati dalla fantasia degli osservatori. C’era un Attualità di Lorenza Vivori Ricamatrici al lavoro A RIONE 39 L’ Attualità angolo che proponeva l’ambientazione di una stanza da letto con l’armadio della nonna da cui si affacciava della biancheria ferita da sfilature elaborate, un letto di ferro battuto vestito di candide lenzuola rese preziose da merletti e ricami sui quali liberare la mente, dietro sogni d’altri tempi. Poi, sopra ogni spazio che ne offrisse l’adeguato supporto, campeggiavano piatti, piattini, vassoi e panciuti vasetti di porcellana, dipinti con soggetti floreali, che cercavano di contendere la realtà alle spettacolari composizioni di fiori freschi che ornavano sapientemente ogni angolo, trasformato in piccola oasi di sosta. Piattini dipinti trovavano spazio anche sopra una scala, solido sostegno a maglie e maglioni impettiti a far mostra dei loro filati e dei punti che le loro creatrici avevano scelto. Anche un manichino (ecco l’uomo immobile intravisto dal vetro…) vestito da indumenti di lino traforati da punti La sala dell’esposizione a giorno, compariva come irremovibile custode dei tesori d’arte e pazienza che lo spettatore poteva ammirare. Questo è stato l’evento dell’IGF Eventi, il coronamento dei corsi di ricamo, tombolo e merletto, disegno, pittura su porcellana, lavoro a maglia e tanti altri promossi dalla Biblioteca comunale di Aldeno. Uno spettacolo ed un invito a riflettere su questi manufatti dal Particolare di paralume ricamato a punto croce 40 A RIONE L’ sapore antico, tanto comuni forse al tempo dei nostri avi, quando il giorno finiva presto e le donne riempivano le sere con l’arte del ricamo senza fretta, con il tempo diluito nelle chiacchiere salottiere o nelle stalle riscaldate dagli animali. Tanto più rari e preziosi oggi, questi capolavori, frutto d’amore e passione generosamente donata da parte di donne che vivono adesso, nel terzo millennio. Mamme, mogli, zie, ragazze, professioniste, manager che lottano con ritmi frenetici e spazi sempre più angusti, con giornate che non lasciano spazio all’improvvisazione e all’estro ma obbligano a corse ed equilibrismi da atleta per assolvere a tutti i compiti che vengono loro affidati. Manualità perduta ma ritrovata, a dimostrazione che la volontà, l’amore e la dedizione delle donne non conosce ostacoli. Chissà se un giorno potremo dirlo di tanti uomini? Università della terza età Nel Gennaio 2003 hanno preso il via ad Aldeno i corsi dell’Università della terza età e del tempo disponibile del Trentino. Si tratta di una proposta culturale che vanta una tradizione ventennale e una diffusione capillare sul territorio provinciale, e si rivolge alla popolazione adulta con una proposta formativa a forte valenza culturale. Il termine Università non deve spaventare, poiché i corsi sono tenuti da docenti che da anni lavorano con gli adulti e pertanto hanno acquisito capacità e competenze specifiche rivolte a gruppi abbastanza omogenei dal punto di vista anagrafico, ma spesso molto diversi sotto il profilo culturale. Questo non significa banalizzare o semplificare ciò che viene insegnato, ma essere in grado di presen- Grazie alla collaborazione fra Aldeno, Cimone e Garniga Terme, gli adulti dei tre paesi hanno accesso a corsi di varia cultura. Adesione e frequenza molto alte. tare qualsiasi argomento in modo comprensibile e chiaro a tutti. La sede di Aldeno è il frutto della collaborazione di tre comuni, Aldeno, Cimone e Garniga Terme, che hanno deciso di unirsi e condividere le spese per offrire ai propri cittadini un’occasione di crescita culturale e di socializzazione e aggregazione. La volontà delle tre amministrazioni ed in particolare dei sindaci hanno fatto sì che la sede di Aldeno abbia avviato la propria attività con tre corsi culturali: geografia (docente prof. Giuseppe Meneghelli) aspetti medici della terza età (docente dott. Maurizio Virdia) storia dell’arte (docente prof.ssa Maria Martinelli) e una conferenza sul diritto successorio (docente dott.ssa Barbara Flessati). La risposta è stata mol- to buona, considerato che già al primo anno ci sono stati ben 56 iscritti, un numero senza dubbio ragguardevole per una sede appena nata, con una media di frequenza di 52 persone. Coronamento di questo primo anno di attività è stata la gita a Modena con visita al Palazzo Ducale, alla Reggia di Sassuolo, e la visita al Mart di Rovereto. La conclusione dell’anno accademico si è svolta presso la sede degli anziani con la presenza della dott.ssa Antoniaci, della dott.ssa Tomasi dell’Università della terza età e del sindaco Daniele Baldo. Nell’occasione si è discusso sull’inizio e sulla programmazione del prossimo anno accademico che prenderà il via a Novembre con il proseguimento dei corsi iniziati e la richiesta di un’eventuale inserimento di un ulteriore corso di Diritto. I presenti hanno rivolto un caloroso ed entusiasmante ringraziamento ai rappresentanti dell’Università della terza età ed in particolare al sindaco Baldo per aver dato a tutti la possibilità di partecipare ai corsi e poter così migliorare la propria preparazione culturale. Attualità di Marcello Enderle A RIONE 41 L’ “Nonni e nipoti al PC” Chi l’ha detto che la distanza fra generazioni è incolmabile? Un luogo comune smentito, questa volta, proprio grazie al più attuale degli strumenti di comunicazione: il computer. Da lunedì tre Marzo a mer- Attualità coledì nove Aprile, per un totale di dodici incontri e venti ore di lezione, si è svolta l’iniziativa “Nonni e nipoti al P.C.”, un percorso di avvicinamento al computer per anziani, proposto all’interno delle attività di Progetto Giovani, coordinato da Andrea Schir e condotto da Massimo Giaimo. Ci si potrebbe chiedere che senso abbia proporre un progetto di questo tipo in una serie di attività rivolte alle fasce di età più giovani della nostra comunità. Domanda più che comprensibile 42 A RIONE L’ in un contesto sociale, qual è quello in cui ci troviamo a vivere, in cui le persone in ragione dell’età sono state fra loro isolate: fanciulli ed adolescenti da una parte, giovani dall’altra, adulti a se stanti ed anziani e vecchi emarginati. Il tutto con pochissime possibilità ed occasioni di incontrarsi ed interagire vicendevolmente, scambiandosi reciprocamente esperienze e testimonianze. “Nonni e nipoti al PC” è un progetto che dà la possibilità a persone non più giovani di potersi inserire e capire i metodi di informatica e di comunicazione mo- di Marcello Enderle derni, in modo da non sentirsi isolati e inferiori ad altri. Questo progetto si è potuto realizzare grazie alla sensibilità del sindaco Daniele Baldo ed ha raccolto l’adesione di 15 persone che hanno seguito tutte le lezioni inserite nel percorso, con un entusiasmo ed un interesse inimmaginabile. Forse è proprio creando questo tipo di rapporto tra giovani e non più giovani che si può costruire un nuovo dialogo intergenerazionale e quindi l’augurio è quello che questa esperienza venga ripetuta e magari si inserisca in un progetto futuro anche la possibilità di avere un locale attrezzato con PC e collegamento Internet ad uso di questi corsi. Cramerotti: arbacovi-Cramerotti: Barbacovistaffetta sul campo Dopo 6 anni di presidenza, Giorgio Barbacovi ha deciso di lasciare la guida della Società Sportiva Aldeno; il testimone è passato all’amico Remo Cramerotti, che vanta un’esperienza ultradecennale nella S.S.A.. Giorgio Barbacovi era diventato Presidente nel 1997, in un momento che definire delicato sembra solo un eufemismo. Era in corso infatti una profonda crisi societaria, dovuta in primo luogo al forte indebitamento finanziario accumulato, che aveva provocato da un lato l’uscita di ben 8 componenti dal direttivo e dall’altro una progressiva disaffezione della popolazione aldenese verso la società. Basti pensare che nel 1996 i tesserati furono soltanto 80! A ciò si aggiungevano le difficoltà che stava attraversando il settore giovanile, il cui sviluppo, come sappiamo, è il principale obiettivo di una società sportiva. Nel corso di questi 6 anni Giorgio è riuscito, con la collaborazione di un gruppo di “coraggiosi” che insieme a lui si sono esposti personalmente, tra i quali non possiamo dimenticare il compianto Italo Nicolodi, a traghettare la società Dopo sei anni, Giorgio Barbacovi lascia la presidenza della Società Sportiva Aldeno. Il testimone passa a Remo Cramerotti. Il difficile transito dal baratro finanziario ai successi di oggi. verso la riconquista della stabilità finanziaria, oltre che della fiducia di soci, enti e sponsor. E questo percorso è stato sempre contrassegnato dalla volontà di mantenere un gruppo unito, che condivide obiettivi e collabora al loro raggiungimento. Con la rinuncia alla Presidenza, Giorgio Barbacovi non abbandona la Società Sportiva Aldeno, ma rimane come responsabile della Scuola Calcio, dove, tra l’altro, militano i due figli, Luan e Ruan. La Società Sportiva Aldeno conta ad oggi circa 500 tesserati. Il nuovo direttivo, eletto nel corso dell’annuale assemblea dei soci tenutasi lo scorso 31 gennaio, è così composto: Da sinistra Remo Cramerotti, Luigi Baldo, Giorgio Barbacovi ed il sindaco Daniele Baldo in un momento dell’ultima Assemblea della Società Sportiva Così si è festeggiato il passaggio di consegna ai vertici della Società Sportiva Aldeno: da sinistra Remo Cramerotti e Giorgio Barbacovi Presidente: Remo Cramerotti, Presidenti di sezione: Alberto Ioriatti (calcio); Luciano Moratelli (tamburello); Segretario: Milena Innocenti; Tesoriere: Barbara Piffer; Revisori dei conti: Silva Enderle, Francesco Clappa, Paolo Mazzurana; Consiglieri: Giorgio Barbacovi, Fabrizio Bazzanella, Ivano Carpentari, Fabrizio Coser, Giovanni Gottardi, Enzo Lucianer, Damiano Nicolodi, Giorgia Pescador, Mariano Peterlini, Maurizio Rossi, Marco Schir. Membri di diritto sono il Sindaco Daniele Baldo e il cav. Luciano Larentis, Presidente onorario. Lo sport di Barbara Piffer A RIONE 43 L’ Ginnastica con la stella Il primo lustro dell’A. S. Ginnastica Aldeno, con tanti successi alle spalle e tanti progetti per il futuro. L’anno sportivo 2002/2003 Lo sport rappresenta per L’A.S. Ginnastica Aldeno una tappa molto importante, dal punto di vista dei traguardi raggiunti. In primo luogo è da ben 20 anni che esiste la ginnastica artistica ad Aldeno e questo consentirà all’Associazione di essere candidata dalla FGI per ottenere dal CONI un’ambitissima onorificenza: l’assegnazione della “Stella al merito sportivo”. Inoltre l’A.S. Ginnastica Aldeno compie il suo primo lustro, infatti è da ben 5 anni che la sezione ginnastica si è stac- cata dalla S.S. Aldeno, dando vita appunto ad un’altra Associazione. Per questo motivo nel Saggio di ginnastica artistica edizione 2003, dal titolo “La Nostra Storia: 20 anni di Ginnastica, 10 anni di ginnastica: gioco-artesport, 5 anni di A.S. Ginnastica Aldeno”, rappresentato nel teatro comunale di Aldeno il 24 ed il 25 maggio, abbiamo voluto raccontare attraverso le nostre coreografie, la storia della ginnastica ad Aldeno ed in particolare il periodo dal 1993 al 2003, Squadra serie C2 “Ragazze”. Da sinistra dietro: Sheila Mosna, Ilaria Baldo, Monica Pallaver; davanti: Irene Maistri, Sara Rossi, Jessica Mosna, Annalisa Cramerotti, Silvia Bertoldi 44 A RIONE L’ di Sheila Mosna perché nel corso di questo decennio si è sviluppato e concretizzato gradualmente un grande progetto e una nuova filosofia della ginnastica, che brevemente abbiamo riassunto in due slogan: “GINNASTICA: SPORT PER TUTTI” e “GINNASTICA: GIOCO-ARTE-SPORT!” Questo spettacolo ha concluso l’attività ordinaria di una stagione sportiva che è stata particolarmente ricca di soddisfazioni e di risultati prestigiosi per le nostre ginnaste, sia a livello di gare di squadra che individuali. In merito all’attività agonistica infatti, anche quest’anno abbiamo battuto tutti i record regionali. In particolare nel TROFEO TOPOLINO Regionale, TUTTE LE SQUADRE dell’A.S. Ginnastica Aldeno, di tutte le categorie, SI SONO PIAZZATE SUL PODIO: - ESORDIENTI (5-6 anni): I classificati - GIOVANISSIMI (7-10 anni): II classificati - RAGAZZI (11-13 anni): I classificati. Il risultato non è stato da meno per quanto riguarda la (1° al volteggio e trave, 2° al trampolino e suolo) 2° class.: Jessica Mosna (1° al trampolino e suolo, 2° al volteggio) 3° class.: Sara Rossi (2° alla trave, 3° al volteggio e suolo). Anche nella categoria Giovanissimi abbiamo conquistato il titolo di Campionessa regionale assoluta con Silvia Bertoldi (1° al trampolino e suolo, 2° alla trave e 3° al volteggio), mentre si è distinta per specialità Irene Maistri che si è classificata prima al volteggio e terza al suolo. Anche la qualificazione in questa competizione consentirà la partecipazione, come individualiste, alle fasi nazionali del Mare di Ginnastica. Gli appuntamenti in Regione proseguiranno il 31 maggio a Nomi, con un’esibizione coreografica del gruppo di danza dell’A.S. Ginnastica Aldeno “Esprit de Folies”, nell’ambito del COMUN COMUNALE LAGARINO e durante l’estate nei Castelli del Trentino. Lo sport SERIE C2 Regionale, dove le “Ragazze” si sono laureate CAMPIONESSE REGIONALI, vincendo anche le classifiche di specialità per attrezzo: suolo, volteggio, trampolino elastico e corpo libero collettivo. La squadra era composta da Baldo Ilaria, Bertoldi Silvia, Cramerotti Annalisa, Maistri Irene, Mosna Jessica e Rossi Sara. La conquista della palma d’oro a livello regionale consentirà la partecipazione, come rappresentanti del Trentino Alto Adige, ai CAMPIONATI NAZIONALI DI SERIE C 2 che si svolgeranno a Fiuggi, dal 26 al 29 giugno, nell’ambito della manifestazione più importante della F. G. I.: “GINNASTICA IN FESTA 2003”. In quest’occasione una rappresentativa dell’A.S. Ginnastica Aldeno, parteciperà, dopo l’ottima esibizione alla Regionale, anche alla GYMNAESTRADA NAZIONALE (Festa della Ginnastica Nazionale). Quest’anno inoltre le ginnaste dell’A.S. Ginnastica Aldeno si sono cimentate in un nuovo tipo di competizione denominata “MARE DI GINNASTICA”, per la prima volta come individualiste e non come squadra. Anche in questo caso le Ragazze hanno fatto l’enplein occupando l’intero podio nella classifica assoluta e primeggiando in tutte le classifiche di specialità: 1° Class. Campionessa regionale assoluta: Annalisa Cramerotti Da sinistra: Sara Rossi, Silvia Bertoldi, Jessica Mosna, Annalisa Cramerotti, Sheila Mosna A RIONE 45 L’ 80 anni di musica e cultura Tre giornate memorabili di festa per ricordare una lunga storia di uomini e musica. Il gran finale, con la banda civica di Padova, ha suscitato forti emozioni nel pubblico. Si sono conclusi, con una ma- Associazioni gistrale esecuzione da parte della Civica Banda Musicale di Padova, i festeggiamenti per l’80° anniversario di fondazione della Banda Sociale di Aldeno, che per l’occasione ha pensato di allargare l’oramai consolidata Serata Concerto a tre giorni di musica di ottimo livello. Venerdì 30 maggio ha visto il concerto della Banda Sociale di Aldeno, esibitasi con brani di buon livello, anche a detta dei maestri delle due formazioni ospiti che si sono susseguite al sabato e alla 46 A RIONE L’ domenica. Durante il concerto sono stati premiati con una targa ricordo tutti coloro che hanno permesso alla Banda Sociale di Aldeno di diventare quella realtà che oggi è sotto gli occhi di tutti. Sono stati premiati gli ex presidenti Luciano Larentis e Lorenzo Nicolodi, gli ex maestri Giuseppe Saccomani, Gianni Moser, Michele Dallago, Massimo Simoncelli e Mario Garniga, la nostra madrina Gina Gottardi, i soci onorari Camillo Mosna, Virginio Larentis, Ferdinando Dallago, Giuseppe Beozzo e Ezio Piffer, e tutte le as- di Federico Clappa sociazioni culturali, ricreative, sportive del comune di Aldeno. Una particolare targa è stata consegnata dalla direzione all’attuale presidente Walter Rossi: una sorpresa per ringraziarlo del grande lavoro compiuto nei suoi sedici anni di presidenza. A tutte queste ti, le autorità politiche, religiose e militari del paese, i soci onorari e la nostra madrina. Nel pomeriggio, altro momento di musica con la sfilata di cinque formazioni Faver, Mattarello, Vigo Meano, Caldonazzo e Aldeno - attraverso le vie del paese addobbate con bandierine. L’ultimo momento ufficiale è stato poi il concerto della Civica Banda Musicale di Padova diretta dal trentino Marco Bazzoli che ha offerto al pubblico di Aldeno una spettacolare esibizione, capace di suscitare forti emozioni nell’animo di tutti i presenti, Associazioni persone va il nostro più caloroso grazie per ciò che hanno fatto per la Banda Sociale di Aldeno. Durante la serata sono stati premiati alcuni componenti per la loro anzianità bandistica: Walter Rossi e Antonio Perini (30 anni); Lucio Bernardi, Gastone Dallago, Bruna Coser e Paolo Perini (più di 20 anni); Luca Beozzo, Iari Dallago, Fabrizio Peterlini, Marco Schir, Carlo Nicolodi, Alessandro Bridi e Tomas Cramerotti (più di 10 anni). Sabato 31 maggio è stata la Filarmonica Cittadina “G. Andreolli” di Mirandola ad intrattenere il pubblico di Aldeno con un repertorio che spaziava dalle marce militari alle opere di Verdi e Rossini, e nonostante il tempo non clemente, la serata è stata senz’altro piacevole. Il giorno più lungo è stato però la domenica: dopo la Santa Messa delle ore 10:30, alla quale la Banda era presente per accompagnare la celebrazione, si è svolto il pranzo ufficiale al quale sono stati invitati, oltre a parenti e amici, anche gli ex maestri, gli ex presiden- grazie alla bravura dei suoi componenti, del direttore e della cantante che ha accompagnato la Banda in due brani. La banda Sociale di Aldeno coglie questa occasione anche per ringraziare tutti coloro che hanno aiutato la realizzazione di questo nostro anniversario. Per quanto riguarda l’attività futura della Banda Sociale di Aldeno, domenica 8 giugno, ad ore 18:00 si esibirà alla sagra di San Modesto, mercoledì 25 giugno nella splendida cornice di piazza Duomo a Trento in occasione delle “Feste Vigiliane” e sabato 12 luglio a Condino. La Banda Sociale di Aldeno vuole rivolgere un ultimo ringraziamento particolarmente importante al pubblico che ha fatto da cornice alle tre esibizioni serali e alla sfilata, pubblico sempre attento, caloroso e numeroso, che ha sottolineato con lunghi applausi soprattutto il concerto della formazione veneta, una delle migliori a livello italiano. A RIONE 47 L’ Voce e creatività “La produzione musicale potrebbe allora aiutarci a provare che gli uomini sono creature potenzialmente più capaci di quanto la maggior parte della società permetta loro di essere” John Blacking D Associazioni a Gennaio di quest’anno ha preso il via l’attività del Coro delle Voci Bianche di Aldeno, che per questi primi mesi è stata caratterizzata da un avviamento dei bambini all’uso della voce e ai primi concetti di teoria musicale. I bambini hanno accolto quest’attività con grande entusiasmo, considerandola un momento di svago e di gioco. Dimostrando in questo modo la prima e importante Le voci Bianche con la maestra Evelin 48 A RIONE L’ funzione della musica: la sua capacità comunicativa e socializzante. Spesso erroneamente si pensa che solo chi studia può essere considerato un “musicista”, dimenticando che tutti noi abbiamo lo strumento “voce” da usare, sviluppare, curare. Oggi si canta molto meno di un tempo e anche per i bambini ci sono poche occasioni di fare musica. Nella scuola, a parte qualche eccezione, la musica ha di Evelin Baldo un ruolo marginale e spesso viene trattata in modo noioso, a livello teorico, con poca pratica. I tanti cori di voci bianche che stanno aderendo alla Federazione dei cori del Trentino, dimostrano che invece c’è una grande voglia e un grande bisogno di “fare” musica e non solamente “ascoltare” prodotti musicali già confezionati che spesso subiamo passivamente da radio, televisioni, videogiochi, ecc. Il nostro coro ha per ora iniziato a mettere radici e la strada è ancora lunga, ma già ci sono alcuni impegni importanti. L’8 Giugno scorso a Susà di Pergine, infatti, abbiamo partecipato, con altri cori delle voci bianche, ad una giornata di preparazione per il concerto che si terrà verso la metà di Novembre per festeggiare i 40 anni della Federazione dei Cori del Trentino. Un esordio preparato in paese con il piccolo saggio che si è tenuto il giorno precedente nell’aula magna della scuole elementari. Più in là delle speranze Doveva essere nelle previsioni dei dirigenti del Ruzz un anno di transizione e di risultati non eccelsi. Per un soffio non si è trasformato nell’anno migliore della storia del circolo scacchi. I giovani nell’autunno mostravano segni di stanchezza negli allenamenti. Per gli adulti si prospettava un girone di serie C del campionato italiano a squadre a dir poco terribile. I tornei primaverili hanno invece confermato che i giocatori aldenesi quando si tratta di affrontare competizioni importanti, la volontà e la grinta la sanno esprimere in pieno. Gli adulti nel girone di serie C con una partenza molto forte sta- Risultati migliori delle aspettative nella stagione del Circolo Scacchi. Al decimo assalto, è mancata per un soffio la promozione alla serie B. vano per ipotecare la promozione in B che sfuggiva da 10 anni, bloccando sul pari i maestri di Rovereto e battendo altre forti formazioni. Nel match decisivo con la squadra bresciana del Salò, gli scacchisti aldenesi erano però a loro volta bloccati sul pari, finendo per essere raggiunti e superati dalla squadra di Rovereto per un solo punto individuale. Per fare un parallelo, si può dire che nel campionato di calcio si è stati superati all’ultima giornata con pari punti ma miglior differenza reti. Ci hanno pensato i ragazzi prima nel campionato provinciale individuale con ben cinque qualificati alla finale italiana di Aosta di inizio luglio e soprattutto i campionati provinciali scolastici ad ottenere brillanti risultati. Da sottolineare in particolar modo la prova della squadra delle scuole medie composta da Klaudjio Klaser, Alfredo Zanotelli, Simone Spagnolli e Stefania Degasperi che ha dominato la competizione provinciale riservata alle scuole. Inaspettatamente si è qualificata anche la squadra dei più piccoli (Marco Cramerotti, Niccolò Maule, Matteo Maule e Tashi Bisesti) vincendo il torneo riservato alle scuole elementari. Tutte e due le scuole hanno rappresentato il Trentino alla finale nazionale, disputata a Lignano Sabbiadoro il 24 e 25 Maggio. Associazioni di Enzo Maistri L’allenatore Mario Franceschini con la squadra delle scuole medie A RIONE 49 L’ Una rete fra boschi e cime Prosegue con successo l’operazione di ripristino dei sentieri da parte della SAT di Aldeno. La crescente frequentazione dei percorsi rimessi a nuovo incoraggia i volontari a completare il progetto. Come era stato anticipato in Associazioni un precedente numero di questo Bollettino comunale, uno degli obiettivi che la SAT si era prefissata consiste nel ripristino e nella valorizzare dei vecchi sentieri nei dintorni del paese e verso la nostra montagna: il Bondone. Scopo finale dell’iniziativa quello di arrivare sulle Cime con un sentiero che parta direttamente dal fondovalle. Ed è con soddisfazione dei promotori e di quanti, satini e non, Il riordino dei sentieri SAT 50 A RIONE L’ partecipano con generosa e disinteressata disponibilità alla realizzazione del progetto che si possono già constatare i primi risultati. Dopo oltre un anno dal riassetto del sentiero del “Pèrc”, che dai Vignai del Zìzol arriva al Vecchio Mulino, e di quello che da località San Zeno porta a Pianézze, si può affermare senza tema di smentite che sono frequentati ed apprezzati da un crescente numero di appassionati. Ora un altro percorso nell’am- di Gino Bridi bito dell’iniziativa “Sentiero aperto” è stato di recente terminato e messo a disposizione della popolazione. Con il benestare concesso dalle famiglie Andrea Gottardi e Giuseppe Prada, proprietari dei terreni interessati al ripristino, si è reso agibile un anello provvisto di opportuna segnaletica che da Balbàgner tocca la chiesetta di Postàl, punto panoramico e storico del nostro paese, e arriva fino alla località “Acqua del Mal de òci”, da dove scendendo per la “Val dele Fontanèle”, si ritorna al punto di partenza. E’ una passeggiata facile ed adatta anche alle famiglie con bambini che amano trascorrere un paio d’ore immersi nel verde per un’overdose di ossigeno. Per completare il progetto, con l’aiuto dei volonterosi, resta ora da fare nella prossima primavera, l’ultimo tratto che da Postal attraverso le frazioni Zòbbio, Gàter, Rocàl e Malga Albi si allaccia al sentiero Sat 630. C.A.I. S.A.T. Sezione di Aldeno Via Roma 35/2 carte te Leggere le car Tutti noi sappiamo cos’è una carta geografica e ne conosciamo la sua grande utilità. Nell’immaginario collettivo al termine “carta geografica” viene associata l’idea della rappresentazione su carta di un vasto territorio e della relativa rete stradale che ci consente di individuare il giusto percorso per raggiungere la destinazione prefissata. Tali corrispondono alle carte stradali che tutti conosciamo ed utilizziamo e che in gran parte sappiamo leggere, anche se alcune informazioni, pur presenti sulla carta stessa, non vengono considerate o per poco interesse o perché non siamo stati abituati a riconoscerle. La carta topografica, o per meglio dire la carta escursionistica, invece deve essere presa in considerazione soprattutto per le molte informazioni che ci propone. Su queste carte, con scale di lettura molto basse, sono inseriti innumerevoli punti di orientamento e di valutazioni varie tanto da permetterci di programmare con precisione qualsiasi escursione ed affrontarla senza rischi. Ecco allora l’importanza di decifrare le informazioni che una car- Informazioni e curiosità dal presidente della SAT di Aldeno, cartografo di professione, per usare correttamente le carte geografiche, sui sentieri di montagna, ma anche nelle città e sulle strade. ta contiene e che possono essere colte solo conoscendo alcune nozioni fondamentali di topografia e cartografia. Saper leggere una “carta” significa essere in grado di riconoscere la configurazione del terreno, stabilendo in ogni momento la propria posizione, anche quando le condizioni atmosferiche creano qualche difficoltà, in ultima analisi, sapersi orientare. Per poter meglio leggere la mole di informazioni che contiene una carta topografica si ricorre ai “segni convenzionali” che sono raccolti e spiegati nella “legenda”sempre presente su una qualsiasi carta geografica. Tali “segni convenzionali” sono dei sim- Carta in scala 1:25.000 boli che normalmente hanno una forma imitativa dell’oggetto che si vuole rappresentare e colori diversi in modo da facilitare la lettura. I colori che normalmente vengono utilizzati sono: il nero, per la toponomastica, gli edifici, le rocce il giallo, per le strade rotabili principali il bistro, per le curve di livello il blu, per l’idrografia, i ghiacciai ed i nomi ad essi relativi il verde, per la vegetazione il rosso, per i sentieri numerati o con segnaletica, i punti di appoggio (rifugi o bivacchi, posti di ristoro, alberghi, etc.) ed anche infrastrutture turistico sportive quali palestre di rocce, siti archeologici, etc. Per potersi orientare correttamente è bene tener presente che, per convenzione, tutte le carte topografiche a meno che non vi sia un’indicazione diversa, sono orientate NORD-SUD; vale a dire: quando si apre una carta e la si dispone in modo da poter leggere correttamente i toponimi, avremo il NORD in alto ed il SUD in basso. Per orientare correttamente Associazioni di Dario Scarpa* A RIONE 51 L’ Associazioni una carta con l’ausilio di una bussola, è sufficiente appoggiare la bussola sul bordo laterale della carta e ruotare la stessa finché l’ago della bussola risulta parallela al bordo. Qualora non si fosse provvisti di bussola, ci si può aiutare con un orologio, sempre che ci sia il sole. Basterà infatti disporre l’orologio in modo che la lancetta delle ore sia nella direzione del sole. A questo punto dovremo dividere per due l’ora al momento dell’osservazione; il risultato sarà la direzione sulla quale si trova il NORD; oppure tenendo la lancetta delle ore in direzione del sole si dimezza l’angolo tra il sole e le 12, al centro si trova il SUD e opposto il NORD. Altro elemento basilare da tenere presente per l’utilizzo corretto di una carta escursionistica è la conformazione del terreno evidenziato dalle “isoipse” più comu- 52 A RIONE L’ nemente chiamate “curve di livello”. Attraverso questa simbologia siamo in grado di stabilire quanto sia impegnativo o addirittura difficile il percorso, che stiamo programmando. Tenendo presente che in carte geografiche in scala 1:25000 l’equidistanza delle curve di livello è generalmente di 25 metri e che in quelle in scala 1:50000 l’equidistanza è generalmente di 50 metri, si deduce che più vicine sono le curve di livello, più ripido è il pendio, più distanti sono le curve di livello, più pianeggiante è il terreno. Quindi, un sentiero che corre lungo una curva di livello, è pia- neggiante; più acuto è l’angolo con cui un sentiero taglia la curva di livello più pianeggiante è, mentre un sentiero che taglia la curva di livello ad angolo retto è molto ripido. Così osservando le curve di livello è possibile riconoscere la conformazione del terreno: le curve di livello ravvicinate rappresentano un pendio ripido; curve di livello distanti fra loro indicano un pendio dolce; una serie di curve concentriche verso l’interno indicano un’altura. Per rendere più immediata la morfologia del terreno e dare plasticità alla carta escursionistica, oltre alle curve di livello viene impiegata la tecnica dell’ombreggiatura che rappresenta l’illuminazione di un fascio di raggi paralleli con direzione nord-ovest e sud-est. Basta tener presente che attraverso la scala della carta topografica riusciamo a determinare la distanza (es. scala 1:25000= a 4 cm. corrisponde 1 km.) attraverso l’orientamento abbiamo la corretta direzione e attraverso le curve di livello possiamo determinare l’impegno o le difficoltà del percorso. Applicando correttamente questi pochi elementi, siamo in grado di calcolare quanto tempo impiegheremo a percorrere il tragitto programmato. *Presidente della SAT e cartografo Pro LLoco oco oco,, vertice cambio al ver tice Nel giugno del 2002 si è assistito, con l’assemblea generale dei soci, al cambio dei vertici nella Pro Loco di Aldeno. Ho avuto l’onore di essere il nuovo presidente e la fortuna di essere affiancato dai componenti di un valido direttivo: Fernando Boscolo, Luciano Cont, Michela Dallago, Renzo Folladori e Mario Perini. La nostra prima impressione è stata quella che, fortunatamente, il paese di Aldeno è ricco di associazioni, gruppi di volontariato o comunque di persone che, a vario La “Santa Lùzia” tra i vecchi porticati Nutrita l’offerta di manifestazioni e momenti di aggregazione. Si tratta di scegliere bene e di incoraggiare la promozione di Aldeno. Primo, positivo riscontro con la S. Lucia. titolo organizzano per la popolazione serate, incontri culturali e ricreativi durante tutto l’anno. Quindi per noi si è posto il problema del “Che cosa facciamo? Che cosa proponiamo di nuovo per il paese?”. Ed ecco l’idea: “Chiamiamo in aiuto S. Lucia”. La sera del 13 dicembre 2002 si è svolta per le vie del paese con ritrovo in piazza della Chiesa la manifestazione “S. Lucia vien di notte…” E stato per noi fonte di preoccupazione perché è stato il “varo” del nostro gruppo ma sicuramente, alla fine, ci ha riempito di enorme soddisfazione. Abbiamo distribuito più di 400 sacchetti di dolcetti che, assieme a panettoni, vim brulé e the caldo hanno fatto la gioia di grandi e piccini. Il nostro ringraziamento va certamente al gruppo “Ragazzi del Campeggio” che ci ha dato una mano nella distribuzione delle bevande, alla Banda Sociale che allietato la serata, ai Vigili del fuoco che ha mantenuto l’ordine in piazza e a tutte le persone che, a vario titolo si sono prodigate affinché la nostra prima manifestazione avesse un esito positivo. Nel corso di quest’anno abbia- Tutti in piazza per i doni mo già in programma altri momenti d’incontro che saranno pubblicizzati più avanti. Nel corso della serata “S. Lucia vien di notte…” sono state scattate diverse foto con i bambini protagonisti assieme a S. Lucia e il suo asinello. Chi fosse interessato a ritirare la foto che ritrae il proprio bambino, è pregato di mettersi in contatto con il fotografo Remo Mosna. Associazioni di Gianluca Oliana* *Presidente della Pro Loco Aldeno A RIONE 53 L’ Carabinieri da 40 anni Una festa al parco per ricordare gli otto lustri della sezione aldenese dell’Associazione d’Arma. Domenica 18 maggio scorso, Associazioni si è svolta al Parco delle Albere la cerimonia del 40° anniversario di costituzione della Sezione aldenese dell’Associazione d’Arma dei Carabinieri. Dopo il ritrovo delle 9.30 si è celebrata la Messa sul campo, seguita, alle ore 11.00, dal saluto delle autorità, con la consegna di targhe ricordo ed onorificenze. Il concerto della Banda Sociale di Aldeno ha preceduto il pranzo all’aperto, mentre il pomeriggio è stato caratterizzato dalle esibizioni delle unità cinofile dell’Associazione Nazionale Carabinieri e di un elicottero dell’Arma. La spettacolare esibizione delle unità cinofile 54 A RIONE L’ Il successo ottenuto dalla festa, alla quale hanno preso parte non meno di 700 persone e che è proseguita in allegria fino a sera, merita un racconto dettagliato. Su di un palco abbellito da meravigliosi fiori con i colori blu e rosso dell’Arma ed alla presenza di due Carabinieri in alta uniforme - per sottolineare il carattere ufficiale della manifestazione - si è celebrata la Santa Messa. Dopo la funzione religiosa hanno preso la parola il Presidente della Sezione M.llo Magg. cav. Tommaso Saccomanno, l’Ispettore regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri Ten. Enrico Barone, il Sin- di TTommaso ommaso Saccomanno* Il saluto del Presidente Saccomanno al maresciallo Erminio Paternuosto, comandante ad Aldeno daco di Aldeno dott. Daniele Baldo, l’On. Giovanni Kessler. Tra le autorità c’erano il Comandante la Compagnia Carabinieri di Rovereto, cap. Erasmo Fontana, ed il M.llo Erminio Paternuosto, Comandante la Stazione Carabinieri di Aldeno, nonché rappresentanze di varie associazioni d’Arma con le rispettive bandiere. Il Presidente Saccomanno, dopo aver ricordato che la Sezione è intitolata al giovane Carabiniere Primo Daldoss, deceduto nel corso del secondo conflitto mondiale sul fronte russo, ha sintetizzato i vari impegni, sostenuti dalla Sezio- cav. Rino Baldo, Carabinieri Anne negli ultimi anni. Nel prosie- gelo Prada, Italo Linardi, Mario guo del discorso il presidente ha Peterlini, Albino Beozzo, Eligio tenuto a ricordare, elencandoli Moratelli. uno ad uno, i nomi dei soci fonIl primo presidente del Sodalidatori la Sezione, costituita nel zio è stato Rino Baldo, seguito da 1963. Alberto Cont, da Antioco Serra e, Eccoli: - Deceduti: Brig. Baingio Merella, Brig. Fortunato Cont, Carabinieri Egidio Rossi, Stefano Cont, Erminio Baldo, Verino Baldo, Petro Maffei, Francesco Maistri, Uberto Dallapiazza, Cornelio Battisti, Ermete Cont. - Viventi: M.llo Capo La festa dei Carabinieri “allargata” sui prati delle Albere *Presidente Sezione Carabinieri di Aldeno Associazioni Autorità sul palco della celebrazione dal Gennaio del 2000, da Tommaso Saccomanno. Dopo la consegna delle varie onorificenze, la Banda di Aldeno ha offerto ai presenti un applaudito concerto. Dopo il pranzo, un nucleo cinofili dell’A.N.C. con dieci splendidi pastori tedeschi, ha dato un saggio delle proprie capacità, suscitando nel pubblico molto entusiasmo. Infine, un elicottero dell’Arma ha chiuso con un’esibizione la parte ufficiale della festa, proseguita poi in modo informale fino a sera inoltrata. A RIONE 55 L’ Un nuovo club per dire no all’alcool L’esigenza di dare risposte alle tante domande di aiuto che vengono dalle famiglie con problemi di alcool, ha indotto il Club Altinum ad aprire un’altra porta. a cura del Club degli Alcolisti in Trattamento Altinum Per il nostro Club questo è un anno importante perché siamo arrivati alla vigilia dell’apertura di un nuovo Club. Infatti vari elementi favorevoli (la scuola territoriale di Cimone, la sensibilità di Enti e persone) hanno contribuito all’ingresso nel Club di nuove famiglie che hanno intrapreso la strada della sobrietà e frequentano le riunioni del giovedì sera. Il gruppo è diventato numeroso superando il limite massimo consigliato per dare modo ai partecipanti di parlare e scambiarsi notizie condividere i progressi realizzati, pertanto è maturata la consapevolezza di “moltiplicare” il gruppo aprendone uno “nuovo” in modo da favorire anche l’ulteriore ingresso di altre famiglie. Associazioni Alcuni componenti del Club sono astemi da 4 - 8 - 11 anni, i nuovi invece festeggiano i primi cento giorni, per tutti però resta l’impegno di accogliere ancora gli amici che non riescono a staccarsi dal “bicchiere” e vorremmo attraverso questo articolo informare che staccarsi dalla bottiglia è possibile sia per qualche “bevitore incallito” sia 56 A RIONE L’ per qualche “giovane bevitore”. Il “vecchio” gruppo e anche il “nuovo” saranno lieti di accogliere “nuovi uomini” e “nuove donne” che vogliono intraprendere la strada della sobrietà. Per queste persone e per le loro famiglie i due Club daranno tutta la disponibilità di chi è già stato aiutato a uscire dal tunnel buio dell’alcool e a trasmettere aiuto, fiducia e la testimonianza che dalla dipendenza dell’alcool si può uscire. Club Altinum Aldeno Famiglie degli alcolisti in trattamento Via Damiano Chiesa, 15 L a sfida sempre nuova della liber tà libertà Febbraio, marzo, aprile e maggio sono stati mesi assai intensi per Progetto Giovani. Sono stati, infatti, i giorni in cui è proseguito l’impegno per offrire ai ragazzi del nostro paese ed ai loro genitori momenti ed occasioni formative in cui sperimentarsi, confrontarsi con la realtà ed acquisire gli strumenti culturali e concettuali necessari per vivere in una società sempre più complessa, come è quella in cui ci troviamo a trascorrere la nostra esistenza. Dopo le iniziative illustrate nell’articolo apparso sull’ ultimo numero del notiziario “L’Arione”, ho ritenuto opportuno proporre alcuni progetti che potessero permettere di offrire ai ragazzi momenti di costruttiva aggregazione e, nello stesso tempo, di iniziare a creare un contesto sociale sempre più idoneo alla loro crescita umana, in quanto permeato di una sensibilità educativa diffusa, responsabile ed il più possibile condivisa dai vari “luoghi” di cui è fatta la loro quotidianità. Penso, infatti, che se noi adulti vogliamo davvero essere utili, o per lo meno non di ostacolo, ai giovani del nostro paese, dobbiamo incominciare a metter- La formazione di una coscienza etica, attraverso un confronto trasversale di esperienze che pongono generazioni diverse su un comune terreno di impegno. ci in discussione, a cercare di mettere a fuoco innanzitutto noi, per primi, quali siano per noi i valori importanti ed il tipo di società che vogliamo costruire. Penso che, a volte, sia più facile porsi su un piano diverso da quello delle giovani generazioni e pensare ad esse in termini di “problema” e non di “risorsa”: è più consolante e meno impegnativo porsi nella prospettiva dei compartimenti stagni e guardare ai giovani come a una categoria a sé stante ed ai loro problemi come a frutti dei tempi moderni, alla cui genesi sentirsi estranei. È più facile limitarsi ad offrire ad essi solamente occasioni ricreative, ritenendo che l’animazione più azzeccata sia quella che meglio sa inseguire i loro gusti, o meglio il modello di divertimento che la società degli adulti e del consumo impone loro. Credo, invece, che l’umanità sia la somma costante delle individualità e delle idee proprie di ciascun uomo e di ciascuna donna che abita la Terra e che l’unica possibilità che ci è data, per sostenerci vicendevolmente nell’aiutare ciascun individuo a realizzare e completare la propria personalità, sia quella di potersi incontrare, di fare interagire le varie agenzie educative presenti sul territorio e di creare tempi e luoghi determinati in cui generazioni diverse possano stare assieme, non già ad ascoltare o a fare prediche e discorsi retorici, ma per collaborare, per operare insieme a ragion veduta, dopo aver fatto, però, noi adulti per primi, la fatica di ricercare idee, valori e progetti per cui vale la pena vivere e nei quali possano credere con fiducia anche i giovani. Ho cercato per questi motivi di proporre occasioni di aggregazione come il progetto “A teatro, ragazzi!”, un laboratorio teatrale per ragazzi delle scuole medie e delle superiori, molto partecipato, condotto dall’attore Giacomo Anderle con la collaborazione dalla compagnia Finisterrae Teatri e dedicato alla conoscenza dei segreti dell’attore comico e del clown. É stato proposto, poi, il progetto “Salta in bici”, un percorso di educazione stradale teorico e pratico, che ha coinvolto circa 70 bambini della nostra comunità e che è stato realizzato in collaborazione con la Scuola Elementare, occasione per creare si- Associazioni di Andrea Schir A RIONE 57 L’ Annaliese Knoop-Graf con Paolo Ghezzi direttore de L’Adige, nella serata “Resistere DiversaMENTE” Associazioni nergie con il mondo della scuola e per proporre un tipo di aggregazione nello stesso tempo formativa e divertente. Sempre per quanto riguarda il tentativo di costruire rapporti significativi tra mondo della scuola, famiglie e realtà del volontariato, è stato proposto, in collaborazione con il gruppo “Ragazzi del campeggio”, il progetto annuale di animazione e sostegno scolastico “Volontari a scuola”. Un interessante esperimento di costruzione di dialogo intergenerazionale è stato il progetto “Nonni e nipoti al PC”, un corso di approccio all’uso del computer destinato agli anziani e tenuto da giovani appassionati di informatica. Si è trattato di ore e giornate in cui giovani ed anziani sono stati a diretto contatto operativo per una precisa finalità: occasione reale di vicendevole scambio culturale, poiché la vicinanza dei due poli opposti ha fatto naturalmente scattare la scintilla del reciproco aiuto di crescita. Per quanto riguarda, infine, il tentativo di costruire un contesto sociale e culturale idoneo a favo- 58 A RIONE L’ rire uno sviluppo sereno della personalità dei nostri giovani, ho ritenuto opportuno proporre un percorso di laboratori pratici e momenti formativi per genitori dal titolo “Essere, sentirsi e fare i genitori”, di cui mi limito a ricordare il laboratorio dedicato alla quotidianità mass-mediologica dei nostri giovani tenuto dal dott. Cesare Bertassi e quello dedicato all’universo musicale, condotto dal D.J. di Radio Dolomiti Gabriele Biancardi. Nell’intento, infine, di offrire a tutta la comunità un’occasione per confrontarsi con storie e testimonianze di impegno civile, ho considerato utile proporre l’iniziativa “Resistere diversaMENTE”. Essa è consistita in una mostra storico-documentaria dal titolo: “La Rosa Bianca: studenti contro Hitler, Monaco 1942/ 43”, che si è tenuta presso il Teatro Comunale ed è stata accompagnata da incontri culturali in cui la storia dei cinque studenti universitari, che formavano il nucleo originario del gruppo che oggi conosciamo come “Weisse Rose” (Rosa Bianca) di Monaco di Ba- viera, è stata rivissuta ed attualizzata. Questi studenti formavano un gruppo informale, senza sigla e senza struttura; una cerchia di amici che non hanno consegnato la loro coscienza al macero ed hanno pronunciato e scritto su dei semplici volantini, con spontaneità ingenua ed un giovanile istinto di ribellione sopravvissuto alla narcotizzazione scientifica degli anni dell’adolescenza, parole in grado di resistere alle parole del regime. Libertà contro obbedienza, persona contro massa, coscienza contro fanatismo. Una resistenza che, sia pure schiacciata dalla forza brutale della ghigliottina, rappresenta la vittoria della cultura, dell’intelligenza, della libertà di pensiero e di parola. Testimoni ed esponenti della cultura del nostro tempo, come Rita Borsellino, sorella del magistrato ucciso dieci anni fa dalla mafia ed Anneliese Knoop-Graf, sorella di uno degli studenti della Rosa Bianca ed unica sopravvissuta del gruppo, hanno commentato, in serate davvero molto partecipate, le parole della Rosa Bianca, traducendole in un messaggio per l’oggi: la mia scommessa è, infatti, che abbiano saputo comunicare qualcosa a qualcuno (le idee profonde non sono mai di massa) dei giovani del nostro paese, a cui è stata risparmiata fino ad oggi l’esperienza della dittatura, ma non può essere risparmiata la provocazione della coscienza critica e la sempre nuova sfida della libertà. riparte te T erme: si ripar Ringraziando il Sindaco di Aldeno per avermi riservato, ancora una volta, uno spazio editoriale sulla rivista semestrale “L’Arione”, sottolineo quanto ciò sia importante per l’Amministrazione di Garniga Terme che, sprovvista di uno strumento informativo, non avrebbe altrimenti l’opportunità di far conoscere le proprie recenti iniziative. Tra le azioni che hanno caratterizzato il primo semestre dell’anno merita di essere evidenziata la costituzione - avvenuta lo scorso febbraio - della società GARNIGA TERME BAGNI NELL’ERBA S.r.l., istituita al principale fine di gestire il complesso termale secondo un modello avente carattere di marcata imprenditorialità. Nel corso di poco più di un decennio di attività, le Terme di Garniga hanno conosciuto diverse forme gestionali: dall’amministrazione diretta comunale dei primi anni novanta all’affidamento a terzi prima del solo stabilimento termale poi dell’albergo, ultimato nel 1997. L’esperienza pregressa ha mostrato tutte le difficoltà derivanti dalla scelta di affidare a terzi la Un nuovo assetto societario per lo stabilimento dei bagni di fieno, con la partecipazione dei comuni di Trento, di Cimone e di Aldeno. Qualifica il programma l’intervento diretto delle Farmacie Comunali trentine. gestione dello stabilimento termale tanto da indurre l’Amministrazione comunale, tornata nella piena disponibilità dell’intera struttura a far data dal 16 ottobre 2002, a valutare l’opportunità di adottare una formula gestionale di tipo privatistico. In ragione di ciò si è manifestata l’intenzione di costituire una società di capitali, nella specie una società a responsabilità limitata, coinvolgendo in primo luogo altre Amministrazioni comunali. Il primo e fondamentale passo compiuto nel senso soprindicato è rappresentato da un protocollo d’intenti sottoscritto congiuntamente dal Comune di Garniga Terme e dal Comune di Cimone e Garniga Terme di Italo Dallago* Trento l’11 ottobre 2002; detto protocollo s’inserisce nel più ampio contesto del Patto Territoriale per il Monte Bondone ed in esso è espressamente previsto l’impegno di “ricercare unitariamente soluzioni per la gestione dell’attuale stabilimento termale di Garniga Terme”. E’ in attuazione del menzionato impegno che si colloca la costituzione della società GARNIGA TERME BAGNI NELL’ERBA S.r.l., il cui aspetto più importante è dato dalla composizione della compagine societaria. In essa sono stati, infatti, coinvolti i Comuni di Trento, attraverso la partecipazione delle Farmacie A RIONE 59 L’ Cimone e Garniga Terme Comunali S.p.A. (società di cui il Comune di Trento è socio di maggioranza), di Cimone e di Aldeno, che anche se non direttamente interessato dai patti Territoriali del Monte Bondone rappresenta un tassello rilevante per lo sviluppo turistico della zona (si guarda con interesse al progetto della strada del vino ad esempio). Con questa nuova formula gestionale l’attività termale riprenderà a far data dal prossimo mese di giugno, ben consapevole che non tutte le problematiche sorte nel corso degli anni precedenti possono trovare pronta soluzione necessitando per tale fine di maggior tempo. Il cambiamento fortemente perseguito dall’Amministrazione comunale che 60 A RIONE L’ rappresento comporta per essa un maggior rischio ed una maggiore responsabilità - posto che il Comune di Garniga Terme è il socio di maggioranza della neonata S.r.l. - cui non intende sottrarsi considerata la qualità e la capacità professionale dei soci che hanno aderito all’operazione. Questa nuova esperienza parte con il rinnovato entusiasmo dato dalla certezza di potere verificare i risultati attesi non nell’immediato ma nel prossimo futuro. Contestualmente alla costituzione della società un altro rilevante impegno sta coinvolgendo l’amministrazione: è stata finalmente avviata la procedura di appalto dei lavori per la realizzazione delle opere di com- pletamento dello stabilimento termale. Si tratta dell’opera pubblica più complessa e imponente tra quelle programmate non solo per il costo - finanziato totalmente dalla Provincia Autonoma di Trento - ma anche per la tipologia dei lavori che si andranno a realizzare. Concludo il mio breve intervento ricordando che già da qualche mese sono operativi i Patti Territoriali del Monte Bondone con disponibilità, per chiunque fosse interessato, di rivolgersi agli sportelli informativi operanti presso le Amministrazioni dei Comuni pattisti. *Sindaco di Garniga Terme Un paese che cresce Lo scorso venerdì 16 maggio, presso l’aula magna delle Scuole Elementari, l’Amministrazione Comunale ha promosso una serata dal titolo “Un paese che cresce: illustrazione dei principali progetti in corso di realizzazione da parte dell’Amministrazione Comunale”. L’incontro, particolarmente partecipato dalla popolazione, ha rappresentato un’occasione di approfondimento, una sorta di fotografia sul territorio dell’abitato di Aldeno, in un momento di particolare dinamismo sul fronte delle opere pubbliche in fase di realizzazione o di ormai prossima cantierizzazione. Opere che saranno in grado di dare, nel breve volgere di alcuni anni, un volto rinnovato al nostro paese. Riprendiamo dunque i principali temi dibattuti nel corso della serata, allo scopo di sottolineare ed approfondire ulteriormente la tempistica e le modalità di realizzazione dei numerosi cantieri. Per quanto riguarda le opere contenute nell’ambito del Piano di valorizzazione e recupero del centro storico del nostro abitato, gli E’ un momento di grande attività nelle contrade di Aldeno, dove sono in corso lavori di sistemazione del centro storico e di realizzazione di nuove strutture. Progetti per il nucleo antico, per piazze e strade, ma anche per lo sport, per le attività economiche, per la scuola e per gli anziani. Si sta concretizzando l’ampio disegno di riordino e ristrutturazione del paese. L’abbattimento della caserma dei Carabinieri, l’evento urbanistico del semestre interventi prossimi alla realizzazione, o già in fase di esecuzione sono cinque. Per la fine del mese di Maggio è prevista l’assegnazione dei lavori di pavimentazione di Piazza della Torre, destinati a completare l’intervento iniziato lo scorso anno con il restauro della Torre di S. Zeno. La piazza verrà completamente ricoperta con cubetti di porfido, posati secondo il tradizionale sistema ad “archi contrastanti”. Contestualmente si provvederà al restauro della fontana di pietra bianca, che verrà riportata alle caratteristiche originarie sostituen- Amministrazione e politica di Massimo Scartezzini* do i quattro angolari di calcestruzzo, collocati in epoca recente. Nel corso dell’estate prenderanno avvio anche i lavori di realizzazione del parcheggio di via alla Busa, appaltati dalla Cooperativa Parcheggi Aldeno, nata – su stimolo dell’Amministrazione Comunale – con il concorso di numerosi censiti, interessati alla realizzazione di parcheggi pertinenziali al servizio del centro storico. Si tratta di un intervento di particolare importanza che permetterà la realizzazione in superficie di un ampio parcheggio per trenta autovetture e, nell’interrato, di ventitré box A RIONE 61 L’ Plastico della nuova scuola materna ed asilo nido Amministrazione e politica auto già quasi tutti acquistati da altrettanti censiti. E’ importante sottolineare come, nell’ambito di questa realizzazione, che consentirà anche l’allargamento di via alla Busa, l’ITEA ha già prenotato l’acquisto di cinque box auto destinati ai futuri residenti nel Castello delle Flecche. Rimanendo nell’ambito degli interventi destinati al nucleo di più antica origine del nostro abitato, è in fase di progettazione il secondo lotto dell’intervento di rifacimento dell’impianto di illuminazione che verrà ad interessare via Roma, via Grez e la località Caff. Queste ultime verranno illuminate con gli apparecchi utilizzati in tutto il centro storico, mentre per via Roma, alla luce della morfologia della strada, estranea al tessuto urbano più antico, si è preferito l’uso dei corpi illuminanti a luce indiretta già utilizzati in piazza Cesare Battisti. Sono invece in fase realizzativa già avanzata i lavori di completo rifacimento della caserma dei 62 A RIONE L’ Carabinieri, destinati a dare all’Arma una struttura moderna e funzionale. L’intervento, che riguarda la porzione Nord dell’edificio che ospita il Municipio, potrà concludersi, salvo imprevisti di cantiere, all’inizio del prossimo anno. L’ultimo intervento del quale è importante dare conto, nell’ambito del Piano di valorizzazione del centro storico, riguarda la realizzazione dei parcheggi di Piazza del Melograno, per i quali è in fase di istruttoria la necessaria procedura di acquisizione dell’area. Va infine ricordato che, per quanto riguarda l’arredo urbano di Piazza C. Battisti, è stato richiesto alla Provincia Autonoma di Trento uno speciale finanziamento su fondi europei (i cosiddetti fondi Docup) per il quale è attesa una risposta imminente. L’intervento sul centro storico si va quindi progressivamente concretizzando, rispettando il preciso impegno assunto da Aldeno Insieme in sede di campagna elettorale. Va peraltro messo in evidenza come, anche all’esterno del perimetro del nucleo di più antica origine, l’impegno dell’Amministrazione Comunale non sia stato di poco conto e riguardi numerosi altri lavori dei quali è altrettanto opportuno riferire. E’ già in fase di esecuzione il percorso pedonale e ciclabile lungo il torrente Arione, dal polo scolastico al centro sportivo. L’intervento, realizzato dal servizio Ripristino Ambientale della Provincia, sulla base di un progetto dell’Amministrazione Comunale e di un finanziamento della Comunità Europea, sarà ultimato per la fine dell’anno. Garantirà, come detto, la connessione esclusivamente pedonale e ciclabile, in assoluta sicurezza, dal polo scolastico al centro sportivo ed alla nuova, grande palestra che l’ITEA realizzerà il prossimo anno. Quest’opera, particolarmente attesa dalla nostra comunità, era stata originariamente ipotizzata nel comparto dell’ex Cantina Sociale. La necessità di provvedere alla realizzazione di una struttura di dimensioni consone alle esigenze del nostro paese ha successivamente suggerito lo spostamento nell’area sportiva, naturalmente deputata ad ospitarla. Si prevede dunque la realizzazione di una nuova, grande struttura su parte del terreno attualmente occupato dai campi da ten- zione Comunale e dall’Istituto Trentino per l’Edilizia Abitativa, troveranno realizzazione anche la nuova caserma dei Vigili del Fuoco Volontari di Aldeno, la sede del Gruppo Alpini, il deposito del cantiere comunale ed infine una innovativa struttura destinata alla promozione del vino e dei prodotti enogastronomici. L’appalto per la realizzazione dei lavori è previsto per la primavera 2004. Sulla scorta del finanziamento concesso di recente dalla Provincia, si provvederà alla progettazione esecutiva della nuova scuola materna e dell’asilo nido, immaginata sul terreno posto ad est delle scuole elementari, ampio quasi il doppio di quello occupato dalla struttura attuale di via Florida. La nuova struttura, che completerà magnificamente un polo scolastico dalla spiccata valenza urbanistica, sarà caratterizzata dai più moderni standard progettuali per rispondere pienamente alle esigenze dei bimbi più piccoli della nostra Comunità. Va infine dato accenno ai lavori di rettifica ed allargamento di via della Croce, anch’essi già finanziati ed in fase avanzata di progettazione, nonché ai lavori di realizzazione della nuova rotatoria Nord di svincolo con la S.P. 90 Destra Adige e di sistemazione degli svincoli Sud e di via del Perèr. La progettazione e la procedura di appalto, curati direttamente dal Servizio Viabilità della Provincia Autonoma di Trento, sono ormai concluse. L’inizio lavori è atteso per l’estate, con tempo di realizzazione di circa sei mesi. *Ass. LL.PP e Urbanistica. Come sarà la nuova struttura nell’area ex cantine in una elaborazione al computer A RIONE 63 L’ Amministrazione e politica nis e su parte dello spazio antistante, allo scopo mantenuto fino ad oggi sterrato. Secondo il progetto già elaborato dall’ufficio di progettazione dell’ITEA, ora in fase esecutiva, la palestra sarà in grado di ospitare (oltre alla pallavolo ed alla pallacanestro) anche le partite di pallamano e calcio a cinque delle categorie minori. Sarà inoltre dotata di ampi spazi per il pubblico e soprattutto di una sala laterale pluriuso, separata dalla palestra e dotata di un ingresso dal piazzale prospiciente che verrà completamente pavimentato. Verso Nord verrà realizzato (in direzione Est-Ovest) un nuovo campo da tennis, in grado di usufruire comodamente degli adiacenti spogliatoi della struttura in progetto, con possibilità di una successiva copertura. Pensata per le manifestazioni sportive, la palestra potrà validamente proporsi anche come contenitore di manifestazioni di diversa caratterizzazione (feste, manifestazioni musicali ed altro) che in passato hanno caratterizzato con forza il costume del nostro paese. Contemporaneamente alla palestra è in fase di progettazione esecutiva, sempre da parte dell’ITEA, l’innovativa struttura di co-residenza e del centro servizi destinati alla popolazione della cosiddetta “terza età”, presso la ex Cantina Sociale. Entro questo ambito, del quale si è potuto discutere nel corso dei numerosi incontri promossi dall’Amministra- Aldeno Insieme Passati sei mesi dall’uscita del Amministrazione e politica ultimo numero del notiziario comunale “ L’Arione” comunichiamo gli aggiornamenti più importanti presi in esame in Consiglio Comunale e in maggioranza. Il più importante è sicuramente il passaggio in Consiglio Comunale del progetto definitivo riguardante la nuova Scuola Materna redatto dall’arch. Righi. La successiva fase sarà il progetto esecutivo e di conseguenza l’appalto. Si risolve così un problema che da anni si trascinava e che impediva di trovare soluzioni definitive rispetto al vecchio edificio Emanuele Mosna, diventato ormai troppo piccolo. Sicuramente anche l’inizio dei lavori per la nuova passeggiata che collegherà il centro con gli impianti sportivi e il progetto della nuova palestra completerà in maniera definitiva l’area scelta per la pratica dello sport e per lo svago. La costituzione di una coo- di Danilo Micheletti* perativa ha permesso di superare i problemi di ordine burocratico riguardante i parcheggi interrati in via alla Busa, dando la possibilità in questo modo di assegnare ai richiedenti in via diretta la proprietà dell’area interrata dove verranno edificati i garage, completando così tutte le richieste pervenute in Municipio. Sono stati terminati i due stralci programmati della nuova illuminazione riguardanti il centro storico. Da questo capitolo di spesa e con la rimanenza recuperata dal ribasso d’asta andremo a completare anche via Roma, via Grezz e via Caff. In questi sette anni di governo per Aldeno Insieme è stato un periodo di programmazione, e in parte anche di realizzazione, di strutture e servizi che il paese richiedeva con insistenza. Per questo motivo sono stati elaborati progetti in grado di soddisfare i bisogni dell’infanzia, degli anziani e delle associazioni. Ora l’impegno della maggioranza consiste soprattutto nei diversi quesiti che le grandi trasformazioni del nostro territorio comporteranno. Nel prossimo 64 A RIONE L’ grado di soddisfare le esigenze del paese. Caduta l’ipotesi della realizzazione di un C.R.M. in collaborazione con la circoscrizione Ravina-Romagnano, stiamo valutando di localizzare la zona migliore che possa rispondere maggiormente ai nostri bisogni. Ciò comporterà inoltre una trasformazione del sistema di conferimento, che sarà supportata da una precisa campagna informativa e di sensibilizzazione in vista del raggiungimento dei parametri che la legge ci impone. Il nostro auspicio per il prossimo futuro è quello di programmare una serie di incontri e confronti con le categorie economiche e sociali, affinché possiamo recepire le loro istanze ed elaborare possibili soluzioni comuni, sia nello specifico sia nei riguardi delle più ampie tematiche che abbiamo precedentemente citato. Rimane in ogni caso l’impegno di valorizzare costruttivamente i segnali di interesse di chi vuole mettersi in gioco a servizio della collettività. Amministrazione e politica futuro saremo coinvolti, ad esempio, dalla realizzazione della nuova linea ferroviaria dell’alta capacità che inciderà sicuramente sull’aspetto della nostra valle. Grazie al confronto con le comunità vicine, in particolar modo Trento, Aldeno si trova a ridefinire la propria identità di paese, con le indubbie peculiarità che lo caratterizzano e, allo stesso tempo, le nuove opportunità che le relazioni con la città comportano. Riscontriamo, inoltre, che l’immigrazione sviluppatasi negli ultimi dieci anni ha portato nuovo vigore al tessuto sociale, permettendo un reciproco riconoscimento da parte di tutti all’interno di un unico mondo-paese. Sicuramente a tutto ciò hanno contribuito anche le numerose iniziative culturali e gli incontri informativi (anche da parte dell’Amministrazione) che hanno creato confronto sulle tematiche più urgenti. Una delle scommesse all’orizzonte rimane la raccolta e il trattamento dei rifiuti. Già da tempo stiamo ragionando per trovare la soluzione adeguata in A RIONE 65 L’ Aldeno 2000 Amministrazione e politica Spett.le Redazione de “L’Arione” Visto che alla nostra minoranza non viene concesso in tutte le sedi alcun spazio né propositivo nè critico, considerato che nei precedenti numeri di questo notiziario abbiamo ampliamente illustrato le nostre posizioni, riteniamo che potrebbe risultare ripetitivo e non più di interesse continuare a ribattere la nostra opposizione su al- 66 A RIONE L’ di Fabio Perini* cuni punti dell’operato dell’attuale amministrazione. Pertanto ci riserviamo di utilizzare lo spazio per il nostro gruppo, quando si potrà fare un bilancio più esauriente e realistico degli effetti conseguenti agli interventi programmatici di questa giunta. Distinti saluti *Per il gruppo “Aldeno 2000” Le scelte della giunta e del consiglio D elibere della Giunta Comunale 2002/2003 Del. n 131 del 12.12.2002 Pubblico concorso per esami al posto di Assistente Contabile a tempo pieno e indeterminato – Cat. C base P. retr. 9 – Approvazione Graduatoria finale e nomina vincitore. Del. n. 133 del 20.12.2002 Costituzione della cooperativa per la realizzazione di parcheggi pertinenziali, denominata Cooperativa Parcheggi Aldeno S.c.a.r.l. Del. n. 136 del 20.12.2002 Asilo Nido – Chiusura per festività natalizie. Del. n. 138 del 23.12.2002 Determinazione contributo al Comune di Garniga Terme per organizzazione del 43° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Tecnica Termale. Del. n. 139 del 30.12.2002 Approvazione della perizia di variante n. 1 relativa ai lavori di realizzazione di un’autorimessa interrata in via Dante e di parte dei lavori del I e II lotto di riqualificazione del nucleo centrale dell’abitato di Aldeno. Del. n. 140 del 30.12.2002 Acquisizione definitiva di parte della p.f. 1437/3 P.T. C.C. Aldeno di proprietà dei signori Foladori Claudia e Cramerotti Marco nell’ambito del progetto esecutivo delle opere di arredo a verde e di valorizzazione del percorso storico di Aldeno. Del. n. 141 del 30.12.2002 Determinazione contributo straordinario alla Sezione Cacciatori di Aldeno. Del. n. 143 del 30.12.2002 Determinazione, ai fini del bilancio finanziario di previsione 2003, dei residui di stanziamento in conto capitale. Del. n. 7 del 23.01.2003 Atto di indirizzo politico – amministrativo per l’istituzione delle posizioni di lavoro beneficiarie dell’indennità per l’area direttiva per l’anno 2003. Del. n. 8 del 28.01.2003 Atto ad indirizzo politico – amministrativo per l’istituzione della posizione organizzativa (P.O.) e per la determinazione delle indennità connesse per l’anno 2003. Amministrazione e politica Del. n. 130 del 12.12.2002 Incarico per organizzazione 3^ edizione della “Mostra dei Merlot d’Italia” all’Agenzia L’Orizzonte S.a.s. di Aldeno. Integrazione impegno di spesa. Del. n. 10 del 03.02.2003 Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo delle opere di completamento inerente il restauro della torre (campanile) di San Zeno (sistemazione delle adiacenze esterne). Del. n. 1 del 02.01.2003 Approvazione proposta definitiva del bilancio di previsione 2003 e pluriennale 2003 – 2005. Provvedimenti conseguenti. Del. n. 11 del 03.02.2003 Nomina della Commissione giudicatrice per il concorso di idee, indetto nella forma del pubblico incanto e relativo alla riqualificazione urbanistica ed al riuso del territorio dell’area S.O.A. ad Aldeno. Del. n. 4 del 23.01.2003 Approvazione dello schema di convenzione con l’Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale di Trento per le attività fornite dall’Università della Terza Età e del Tempo Disponibile. Del. n. 12 del 11.02.2003 Approvazione in linea tecnica dell’elaborato progettuale relativo ai lavori socialmente utili (Azione 10/ 2003). Manutenzione ordinaria e straordinaria parco giochi, parco “Albere”, Cimitero, marciapiedi e A RIONE 67 L’ strade interne, impianti sportivi, aiuole, fiorerie aree verdi. Del. n. 13 del 13.02.2003 Costituzione della Società a responsabilità limitata per la gestione del complesso termale (albergo – bar – ristorante e struttura termale) per lo svolgimento dell’attività terapeutica denominata “Garniga Terme S.r.l.” (fitobalneoterapia – art. 10 della L. 24.10.2000 n.323). Del. n. 14 del 13.02.2003 Adesione al programma sperimentale di edilizia residenziale denominato “Alloggi in affitto per gli anziani degli anni 2000”, approvato dal Ministero delle infrastrutture e trasporti con decreto del 27 dicembre 2001, e da svolgere in collaborazione con ITEA. Amministrazione e politica Del. n. 15 del 24.02.2003 Richiesta all’Ufficio Forestale di Trento per la realizzazione di interventi diretti al miglioramento del patrimonio silvo – pastorale comunale. Del. n. 16 del 24.02.2003 Convenzione con l’Istituto Comprensivo Aldeno – Mattarello per l’utilizzo dell’aula di informatica della Scuola Media. Del. n. 17 del 24.02.2003 Autorizzazione giornate di chiusura uffici comunali. Anno 2003. Del. n. 19 del 24.02.2003 Concessione contributo straordinario finanziario per organizzazione del Carnevale dei Ragazzi. Edizione 2003. Del. n. 22 del 11.03.2003 Adesione alla II Rassegna Internazionale “La Selezione del Sindaco”. Del. n. 23 del 11.03.2003 Realizzazione parcheggi pertinenziali in Via alla Busa da parte della Cooperativa Parcheggi Aldeno S.c.a.r.l.. Versamento quota a titolo di finanziamento. 68 A RIONE L’ Del. n. 25 del 11.03.2003 Atto di indirizzo politico – amministrativo in ordine alle osservazioni presentate nei confronti del progetto definitivo relativo alle opere di allargamento di Via della Croce (tratto Via G. Pascoli – Circonvallazione). Del. n. 26 del 11.03.2003 Atto di indirizzo politico – amministrativo relativo all’acquisizione di una consulenza in ordine alla vendita di un bene pubblico di proprietà comunale. Del. n. 28 del 25.03.2003 Asilo Nido – Chiusura per festività pasquali. Del. n. 29 del 25.03.2003 Determinazione contributo straordinario alla Sezione A.V.I.S. Aldeno – Cimone – Garniga. Del. n. 30 del 25.03.2003 Determinazione contributo straordinario alla Sezione di Aldeno dell’Associazione Nazionale Carabinieri per il 40° di fondazione. Del. n. 31 del 25.03.2003 Contratto di locazione alla T.I.M. S.p.A. di una porzione di terreno per installazione attrezzature per telefonia mobile. Modifiche. Del. n. 34 del 01.04.2003 Incarico all’ing. Pietro Castellan di Trento della progettazione esecutiva dei lavori di bonifica nel tratto di parete compreso fra la parte iniziale della SP 25 ed il cimitero di Aldeno. Del. n. 35 del 01.04.2003 Incarico al dott. ing. Sergio Andrighettoni di redigere il progetto esecutivo delle opere di allargamento stradale di Via della Croce. Del. n. 36 del 01.04.2003 Incarico all’ing. Renato Coser di Aldeno per la progettazione esecutiva, la direzione lavori ed altre prestazioni accessorie nell’ambito del- la realizzazione dell’impianto di illuminazione pubblica del centro storico di Aldeno – II lotto. Del. n. 38 del 08.04.2003 Incarico all’arch. Renzo Micheletti per la stesura del progetto definitivo inerente i lavori del II lotto di riqualificazione del nucleo centrale dell’abitato di Aldeno. Del. n. 39 del 14.04.2003 Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo inerente i lavori del II lotto di riqualificazione del nucleo centrale dell’abitato di Aldeno. Del. n. 40 del 15.04.2003 Autorizzazione a presentare richiesta di riconoscimento ufficiale del Concorso Enologico “Concorso Nazionale dei Merlot d’Italia” e di conseguente rilascio di distinzioni. Del. n. 42 del 15.04.2003 Erogazione della retribuzione di risultato al Segretario Comunale per l’anno 2002 in base all’Accordo del 15 giugno 2001 relativo all’area della Dirigenza e dei Segretari. Del. n. 43 del 22.04.2003 Autorizzazione sessione straordinaria graduatoria per Asilo Nido “Primo Volo” di Aldeno. Del. n. 44 del 22.04.2003 Proroga dei termini per la presentazione delle domande di iscrizione al Servizio di Asilo Nido “Primo Volo” di Aldeno e per la formazione delle graduatorie. Del. n. 45 del 22.04.2003 Accettazione in cessione gratuita delle pp.ff. 957/4, 969/1, 1025/3, 1438/5 e 1620/3 PT 882 CC. Aldeno dalla Provincia Autonoma di Trento. Del. n. 47 del 22.04.2003 Parere in ordine alla proposta del IV aggiornamento del Piano Provin- ciale di utilizzazione delle sostanze minerali ai sensi della L.P. 04.03.1980 n. 6 e s.m.. Del. n. 48 del 30.04.2003 Autorizzazione all’acquisto delle pp.ff. 1427/1 PT 1876, 1429/ 1 PT 1876 e 1435/1 PT 1348 C.C. Aldeno di proprietà dei signori Schir Mirella, Alberto, Maria Chiara, Andrea e Marco nell’ambito del progetto definitivo di realizzazione della nuova sede della scuola materna e dell’asilo nido comunale. Del. n. 51 del 20.05. 2003 Concessione contributo straordinario al Corpo Volontario dei Vigili del Fuoco. Del. n. 52 del 20.05.2003 Determinazione contributo straordinario per organizzazione della Sagra Patronale di San Modesto. Del. n. 53 del 20.05.2003 Determinazione contributo finanziario per organizzazione manifestazione “Il Comun Comunale: i giochi e la regola”. Edizione 2003. Del. n 54 del 20.05.2003 Determinazione contributo straordinario alla Associazione culturale non riconosciuta “CORO VOCI BIANCHE DI ALDENO” per organizzazione saggio di fine anno. D elibere del Consiglio Comunale 2002/2003 Del. n. 61 del 30.12.2002 Autorizzazione alla gestione del bilancio di previsione 2003in esercizio provvisorio. Del. n. 62 del 30.12.2002 Modifica al regolamento del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Del. n. 63 del 30.12.2002 Determinazioni tariffarie in materia di Imposta Comunale sugli Immobili (I.C.I.) per l’anno 2003. Del. n. 64 del 30.12.2002 Determinazioni tariffarie in materia di T.A.R.S.U. (Tassa asporto rifiuti solidi urbani) per l’anno 2003. Del. n. 65 del 30.12.2002 Determinazioni tariffarie in materia di Imposta sulla Pubblicità per l’anno 2003. Del. n. 66 del 30.12.2002 Determinazioni in materia di ta- riffa comunale per l’Occupazione degli Spazi ed Aree pubbliche (C.O.S.A.P.) per l’anno 2003. Del. n. 67 del 30.12.2002 Determinazioni tariffarie per il servizio di acquedotto per l’anno 2003. Del. n. 68 del 30.12.2002 Determinazioni tariffarie per il servizio di fognatura per l’anno 2003. Del. n. 2 del 28.01.2003 Approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2003 e pluriennale 2003 – 2005, nonché del relativo programma generale delle opere pubbliche ( art. 13 lett. B della L.R. 04.01.1993 n. 1 e s.m. e art. 69 dello Statuto). Del. n. 5 del 28.01.2003 Approvazione del Piano per gli Insediamenti Produttivi (P.I.P.) nel Comune di Aldeno a sensi dell’art. 67 c. 2 e c. 5 della L.P. 05.09.1991 n. 22. P.R.G. del Comune di Aldeno (zona centro storico – via alla Busa). Amministrazione e politica Del. n. 60 del 30.12.2002 Interrogazione sulla co – residenza, presentata dal gruppo consiliare “ALDENO 2000”. Del. n. 8 del 28.01.2002 Esame ed approvazione della mozione in merito al taglio del finanziamento del Consiglio Provinciale al Forum Trentino per la Pace. Del. n. 11 del 10.04.2003 Esame ed approvazione del Regolamento per la disciplina del “Gruppo allievi vigili del fuoco volontari”. Del. n. 12 del 10.04.2003 Modifica al Regolamento dei Servizi di Smaltimento dei Rifiuti Urbani. Del. n. 13 del 10.04.2003 Esame ed approvazione del Regolamento per la disciplina degli interventi di natura economica a favore dei soggetti portatori di handicap e dei relativi familiari e per la compartecipazione alle spese di ricovero e cura degli assistiti in istituti specializzati. Del. n. 6 del 28.01.2002 Adozione definitiva della Variante Urbanistica per opere pubbliche al A RIONE 69 L’ D eterminazioni segretario comunale 2002/2003 Det. n. 325 del 28.11.2002 Organizzazione ciclo di serate di formazione per genitori nell’ambito del Progetto Giovani. Det. n. 329 del 03.12.2002 Manutenzione straordinaria acquedotto. Incarico alla Società Industriale Trentina p.A. di Trento per sostituzione idrante. Det. n. 330 del 03.12.2002 Impegno di spesa per pubblicità legale relativamente all’adozione della variante urbanistica per opere pubbliche al PRG del Comune di Aldeno. Amministrazione e politica Det. n. 334 del 04.12.2002 Spettacolo di burattini per Scuola Elementare. Det. n. 335 del 05.12.2002 Servizio pronta reperibilità per sgombero neve stagione 2002/2003. Det. n. 338 del 09.12.2002 Approvazione preventivo di spesa relativo ai lavori di ripristino servizi igienici a piano rialzato della Scuola Materna di Aldeno. Det. n. 339 del 09.12.2002 Incarico alla Ditta NEXIS S.r.l. di Trento dell’appalto per la fornitura di n. 1 armadio dati e collegamento rete dati dell’aula informatica della Scuola Media di Aldeno. Det. n. 340 del 09.12.2002 Incarico alla Ditta I.L.M.A. di Giorgio Fiorentini di Argenta (FE) dell’appalto per la fornitura di n. 2 chiusure laterali per palco modulare. Det. n. 341 del 11.12.2002 Approvazione preventivo di spesa relativo ai lavori di integrazione punti luce e predisposizione appa- 70 A RIONE L’ recchi citofonici presso il Teatro Comunale di Aldeno. Det. n. 342 del 11.12.2002 Incarico alla Ditta LUCE E DESIGN di Trento dell’appalto per la fornitura di n. 4 corpi illuminanti per l’impianto di illuminazione pubblica del centro storico di Aldeno. Det. n. 343 del 11.12.2002 Incarico alla Ditta GIOCHIMPARA S.n.c. di Pergine Valsugana dell’appalto per la fornitura di n. 20 sedie per la nuova Scuola Elementare. Proroga termini consegna. Det. n. 351 del 18.12.2002 Anno 2002 dipendenti comunali. – Rideterminazione delle ore autorizzate per lavoro straordinario. Det. n. 352 del 19.12.2002 Organizzazione laboratori formativi per genitori nell’ambito del Progetto Giovani. Det. n. 353 del 19.12.2002 Assunzione con contratto a tempo indeterminato della Sig.ra Frapporti Laura nel posto di Assistente contabile, cat. C, livello base, posizione retributiva C9 (ex VI qualifica funzionale). Det. n. 356 del 24.12.2002 Autorizzazione fornitura ulteriore ed aggiuntiva dei corpi illuminanti destinati al rifacimento dell’impianto di illuminazione pubblica del Centro Storico di Aldeno. Fenice Laura di Melta di Gardolo (TN) dell’appalto per l’esecuzione dei lavori di pulizia ordinaria dei locali adibiti a sede Municipale per il periodo 01.01.2003 - 28.02.2003. Det. n. 362 del 31.12.2002 Progettazione grafica e pubblicazione del notiziario comunale. Integrazione impegno di spesa. Det. n. 364 del 31.12.2002 Fondo per la produttività e il miglioramento dei servizi per l’anno 2002: quantificazione del fondo. Det. n. 365 del 31.12.2002 Approvazione preventivo di spesa relativo ai lavori di manutenzione e messa a norma del “Parco Giochi” di Aldeno. Det. n 01 del 02.01.2003 Incarico alla Ditta Puligarden di Fenice Laura di Melta di Gardolo (TN) per l’esecuzione del servizio di sorveglianza e pulizia ordinaria del teatro comunale di Aldeno. Periodo dal 02.01.2003 al 30.06.2003. Det. n 02 del 07.01.2003 Anno 2003 dipendenti comunali. Autorizzazione a prestare lavoro straordinario. Det. n 03 del 07.01.2003 Utilizzo del proprio automezzo per ragioni di servizio. Provvedimento ricognitivo di autorizzazione ai dipendenti. Det. n. 358 del 30.12.2002 Acquisto software per la gestione del Settore Edilizia Privata nell’ambito del Servizio Territorio e Lavori Pubblici. Det. n 05 del 14.01.2003 Incarico alla ditta EUROBRICO S.p.a. di Borgo Valsugana dell’appalto per la fornitura dei prodotti per il piano di concimazione annuale del campo da calcio in località Albere. Det. n. 360 del 31.12.2002 Incarico alla Ditta Puligarden di Det. n 12 del 27.01.2003 Istituzione delle posizioni di la- Det. n 14 del 28.01.2003 Nomina del collaudatore tecnico – amministrativo per il II° lotto dei lavori di ampliamento e riqualificazione degli impianti sportivi nella persona dell’arch. Ennio Dandrea. Det. n 15 del 28.01.2003 Approvazione contabilità finale dei lavori di riqualificazione ed ampliamento degli impianti sportivi– II° lotto. Det. n 18 del 29.01.2003 Istituzione della posizione organizzativa (P.O.) e determinazione dell’indennità connessa per l’anno 2003. Det. n 19 del 29.01.2003 Attribuzione dell’indennità relativa alla posizione organizzativa (P.O.) a favore del rag. Flavio Pedrotti per l’anno 2003. Det. n 20 del 29.01.2003 Attribuzione dell’indennità relativa alla posizione organizzativa (P.O.) a favore dell’arch. Claudio Gardelli per l’anno 2003. Det. n 22 del 30.01.2003 Approvazione contabilità finale e regolare esecuzione dei lavori riguardanti l’adeguamento dei quadri elettrici dell’impianto di illuminazione pubblica di Aldeno. Det. n 30 del 04.02.2003 Affidamento alla ditta Energy Service S.r.l. di Trento del servizio concernente l’esercizio, la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto termico dell’edificio comunale “Castello delle Flecche” per la stagione 2002 – 2003. Det. n 31 del 06.02.2003 Approvazione capitolato speciale d’appalto per l’affidamento del servizio di pulizia del Municipio di Aldeno per il periodo dal 01.03.2003 al 31.08.2004. Determinazione modalità di appalto. Det. n 32 del 06.02.2003 Approvazione dello schema di lettera invito e dell’elenco delle ditte da invitare alla procedura negoziale per l’affidamento del servizio di pulizia del Municipio di Aldeno per il periodo dal 01.03.2003 al 31.08.2003. Atto riservato sino ad esaurimento procedure, ai sensi della L.R. 31.07.1993 n. 13. Det. n 35 del 12.02.2003 Incarico alla Ditta TECNOEDIL S.r.l. di Gardolo (TN) dell’appalto per la fornitura di n. 8 pannelli mobili e n. 1 box in lamiera zincata. Det. n 37 del 14.02.2003 Dipendente arch. Claudio Gardelli. Dimissioni volontarie dal servizio. Presa d’atto. Det. n 38 del14.02.2003 Proroga assunzione con contratto determinato del signor SCALA UGO nel posto di Assistente Bibliotecario, Cat. C, livello base, posizione retributiva C.9 (ex VI° q.f.). Det. n 39 del 14.02.2003 Indizione del concorso pubblico per soli esami relativo alla copertura di n. 1 posto di Funzionario Tecnico a tempo determinato e a tempo pieno – cat. D livello base posizione retributiva 14, presso il Servizio Territorio e Lavori Pubblici. Det. n 40 del 24.02.2003 Incarico alla Ditta BenelliGru S.r.l. dell’appalto per la fornitura di un cestello porta operatore monoposto in ferro per gru Benelli 4510/ 2S2. Det. n 42 del 28.02.2003 Approvazione contabilità finale e regolare esecuzione dei lavori di prevenzione da crolli rocciosi dalla parete rocciosa soprastante il cimitero di Aldeno. Det. n 43 del 28.02.2003 Approvazione contabilità finale e regolare esecuzione dei lavori da termoidraulico nell’ambito dei lavo- ri di manutenzione straordinaria e adeguamento funzionale del teatro comunale. Det. n 44 del 28.02.2003 Approvazione dei programmi di attività e dei premi – obiettivo nell’ambito del Fondo per la produttività e il miglioramento dei servizi (anno 2002). Det. n 48 del 04.03.2003 Fornitura materiale documentario per Biblioteca comunale – Impegno di spesa fino al 31.12.2004. Det. n 51 del 05.03.2003 Approvazione prospetto riepilogativo delle spese sostenute per il progetto Azione 12 – Anno 2002. Det. n 53 del 05.03.2003 Approvazione contabilità finale dei lavori di costruzione della nuova Scuola Elementare di Aldeno – I° e II° parte. Det. n 61 del 14.03.2003 Incarico di consulenza legale all’avv. Damiano Florenzano in ordine alla vendita di un bene pubblico di proprietà comunale. Amministrazione e politica voro beneficiarie dell’indennità per area direttiva per l’anno 2003. Det. n 62 del 14.03.2003 Approvazione ai sensi dell’art. 16 della L.P. 10.09.1993 n. 26 del progetto definitivo relativo alle opere di allargamento di Via della Croce (tratto Via G. Pascoli – Circonvallazione) previo esame delle osservazioni presentate da parte dei privati interessati. Det. n 63 del 14.03.2003 Progetto esecutivo dei lavori di prevenzione da crolli rocciosi dalla parete rocciosa soprastante il cimitero di Aldeno – attivazione procedura espropriativa ai sensi della L.P. 6/93 e s.m. ed integrazione impegno di spesa per espropri e servitù. Det. n 64 del 14.03.2003 Approvazione nuovo preventivo di spesa relativo ai lavori di sistemazione della tubazione di scarico del depuratore comunale di Aldeno A RIONE 71 L’ in sostituzione di quello adottato con determinazione segretarile n. 261/2001 prot. n. 10516 dd. 31.12.2001. Det. n 65 del 14.03.2003 Affidamento dell’esecuzione in economia dei lavori di sistemazione della tubazione di scarico del depuratore comunale di Aldeno alla ditta COATI S.n.c. di Mori (TN). Det. n 67 del 24.03.2003 Approvazione preventivo di spesa relativo ai lavori di separazione della linea elettrica di alimentazione dei cavi scaldanti e realizzazione del collegamento degli aspiratori dei bagni della nuova Scuola Elementare. Amministrazione e politica Det. n 68 del 24.03.2003 Approvazione preventivo di spesa relativo ai lavori di pulizia delle strade comunali dell’abitato di Aldeno. Det. n 71 del 25.03.2003 Incarico a trattativa privata allo Studio Associato Giovanelli dott. Marcello & C. di Trento per consulenza in materia di commercio, pubblici esercizi e ambulantato. Durata: un anno. Det. n 74 del 26.03.2003 Approvazione capitolato speciale d’appalto per il servizio di pulizia e manutenzione parchi, aree verdi, fiori, piante per il periodo dal 15.04.2003 al 31.10.2003. Determinazione modalità di appalto. Det. n 75 del 26.03.2003 Approvazione della lettera invito e dell’elenco delle ditte da invitare per l’affidamento del servizio di pulizia e manutenzione parchi, aree verdi, fiori e piante (15.04.2003 – 31.10.2003).Atto riservato sino ad esaurimento procedure, ai sensi della L.R. 31.07.1993 n. 13 Det. n 78 del 26.03.2003 Organizzazione di un percorso di educazione al teatro per ragazzi 72 A RIONE L’ delle Scuole Medie e superiori nell’ambito del “Progetto Giovani”. area direttiva per l’anno 2002 a favore della rag. Emanuela Endrighi. Det. n 79 del 26.03.2003 Organizzazione proposta culturale nell’ambito del “Progetto Giovani”. Det. n 92 del 07.04.2003 Dipendente arch. Claudio Gardelli. Presa d’atto del differimento termine dimissioni. Det. n 80 del 27.03.2003 Incarico di consulenza legale all’avv. Umberto Deflorian in merito alla problematica urbanistica ed edilizia riguardante interventi situati in Centro Storico. Det. n 94 del 08.04.2003 Approvazione contabilità finale e regolare esecuzione dei lavori di restauro conservativo della Torre (campanile) di San Zeno ad Aldeno. Det. n 81 del 27.03.2003 Affidamento all’ing. Renato Coser dell’incarico di eseguire il collaudo e le verifiche elettriche dell’impianto di illuminazione pubblica nell’ambito dei lavori di riqualificazione ed ampliamento degli impianti sportivi – II° lotto. Det. n 96 del 09.04.2003 Riconoscimento del premio di incentivazione nell’ambito dei lavori di costruzione della Nuova Scuola Elementare di Aldeno – I° e II° parte. Det. n 82 del 28.03.2003 Incarico alla Ditta Carli Paolo di Mezzocorona (TN) dell’appalto per la fornitura e posa in opera di un impianto da pallacanestro e di un impianto da pallavolo, compreso formazione di segnaletica regolamentare per gli impianti sportivi in località “Albere”. Det. n 85 del 31.03.2003 Schede di Valutazione personale dipendente a tempo indeterminato anno 2002. Det. n 86 del 31.03.2003 Attribuzione dell’indennità di risultato relativa alla posizione organizzativa (P.O.) a favore dell’arch. Claudio Gardelli per l’anno 2002. Det. n 87 del 31.03.2003 Attribuzione dell’indennità di risultato relativa alla posizione organizzativa (P.O.) a favore del rag. Flavio Pedrotti per l’anno 2002. Det. n 97 del 10.04.2003 Lavori di ristrutturazione della Caserma Carabinieri di Aldeno: anticipazione alla ditta Sandrini Costruzioni S.p.a. di Trento. Det. n 101 del 11.04.2003 Approvazione della relazione riservata ai sensi dell’art. 175 del D.P.R. 21.12.1999 n. 554 nell’ambito dei lavori di costruzione della nuova Scuola Elementare di Aldeno – I° e II° parte. Det. n 104 del 15.04.2003 Pubblico concorso per esami al posto di Funzionario Tecnico a tempo pieno e indeterminato – Cat. D base, P. retr. 15 – Nomina commissione giudicatrice. Det. n 105 del 15.04.2003 Pubblico concorso per esami al posto di Funzionario Tecnico a tempo pieno e indeterminato – Cat. D base P. retr. 15 – Aspiranti ammessi. Det. n 88 del 31.03.2003 Erogazione dell’indennità per area direttiva per l’anno 2002 a favore della sig.ra Cristina Cont. Det. n 106 del 15.04.2003 Dipendente arch. Claudio Gardelli. Rimborso spese iscrizione Albo degli Architetti della Provincia di Trento. Det. n 89 del 31.03.2003 Erogazione dell’indennità per Det. n 112 del 18.04.2003 Organizzazione iniziativa di pro- mozione dell’Asilo Nido comunale “Primo Volo” di Aldeno. ni amministrative del Codice della Strada. Det. n 113 del 18.04.2003 Approvazione preventivo di spesa relativo ai lavori di ripristino e manutenzione del manto stradale di Via Martignoni di Aldeno. Det. n 125 del 05.05.2003 Incarico alla Ditta Eurobrico S.p.a. di Borgo Valsugana (TN) dell’appalto per la fornitura di prodotti diserbanti e concimi per il campo da calcio in località Albere. Det. n 119 del 30.04.2003 Approvazione a tutti gli effetti del progetto esecutivo delle opere di completamento inerente il restauro della torre (campanile) di San Zeno (sistemazione delle adiacenze esterne). Det. n 122 del 05.05.2003 Affidamento incarico per la verifica e la redazione degli elaborati per la modifica dell’impianto elettrico delle ex Scuole Elementari di Aldeno. Det. n 123 del 05.05.2003 Incarico alla Ditta Minestrina S.n.c. di Segonzano (TN) dell’appalto per la fornitura di n. 4 pannelli in alluminio per operazioni cimiteriali. Det. n 124 del 05.05.2003 Approvazione del Ruolo Ordinario per la riscossione delle sanzio- Det. n 126 del 05.05.2003 Affidamento incarico per l’elaborazione del tipo di frazionamento per la divisione della p.f. 1396/4 C.C. Aldeno al geom. Luca Prada di Aldeno. Det. n 140 del 14.05.2003 Proroga assunzione con contratto a tempo determinato del signor Schir Andrea nel posto di Assistente animatore del progetto di prevenzione e promozione rivolto ai giovani ed agli adolescenti, Cat. C, livello base, posizione retributiva C.9 (ex VI° q.f.). Det. n 128 del 06.05.2003 Acquisto di materiali nell’ambito dei Giochi del “Comun Comunale” edizione 2003. Det. n 145 del 21.05.2003 Riconoscimento contributo ordinario al Corpo Volontario dei Vigili del Fuoco di Aldeno. Det. n 129 del 06.05.2003 Approvazione della lettera invito e dell’elenco delle ditte da invitare per la gara relativa all’esecuzione dei lavori di completamento del restauro conservativo della Torre (campanile) di San Zeno in Aldeno – sistemazione delle adiacenze esterne -. Atto riservato sino ad esaurimento procedure, ai sensi della L.P. 10.09.1993 n. 26. Det. n 150 del 23.05.2003 Approvazione preventivo di spesa relativo ai lavori di rifacimento della segnaletica stradale orizzontale del Comune di Aldeno. Det. n 137 del 09.05.2003 Rinnovo bacheca comunale sul portale Internet www.Trentinoshop.com – Impegno di spesa fino al 30.06.2005. Det. n 153 del 26.05.2003 Incarico alla Ditta Oscar Marta S.a.s. di Marta Oscar & C. di Caselle T.se (TO) dell’appalto per la fornitura di tabelloni per propaganda elettorale e cabine elettorali per disabili. Det. n 138 del 12.05.2003 Approvazione preventivo di spe- Amministrazione e politica Det. n 118 del 30.04.2003 Lavori di adeguamento dei quadri elettrici dell’impianto di illuminazione pubblica di Aldeno. Approvazione prospetto della spesa complessivamente sostenuta. sa relativo ai lavori di realizzazione delle opere per la raccolta e lo scarico delle acque bianche provenienti dalla p.f. 3305 in C.C. Aldeno, nella Fossa Maestra in località Lago del Comune di Aldeno. Det. n. 151 del 23.05.2003 Approvazione preventivo di spesa relativa ai lavori di sistemazione presso la Torre di San Zeno di Aldeno. A RIONE 73 L’ Notizie utili PROMEMORIA 74 A RIONE L’ Notizie utili PROMEMORIA 74 A RIONE L’ Notizie utili PROMEMORIA 74 A RIONE L’ PROMEMORIA Informazioni utili, di pronto impiego, per accedere ai servizi del Comune di Aldeno COMUNE DI ALDENO tel. 842523 - 842711 Orario di apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30 Orario ricevimento Sindaco Lunedì dalle 8.00 alle 10.00 Venerdì dalle 10.00 alle 12.00 Orario ricevimento Assessori previo appuntamento Numero utile segnalazione guasti - Ufficio Tecnico 0461.843222 Segreteria attiva 24 ore BIBLIOTECA COMUNALE DI ALDENO tel. 0461.842816 Orario di apertura al pubblico: Lunedì 14.00 - 18.00 20.00 - 22.00 Martedì 8.30 - 11.30 14.00 - 18.00 Mercoledì 14.00 - 18.00 8.30 - 11.30 Giovedì 14.00 - 18.00 14.00 - 18.00 Venerdì FARMACIA DOTT. G. BARBACOVI Orario di apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 Chiusura: mercoledì e sabato pomeriggio DOTT. M. GIOVANNINI tel. 0461.843221 - cell. 335.364950 Orario di ricevimento: Aldeno Lunedì 8.30 - 10.00 Martedì 17.00 - 18.00 Giovedì 8.30 - 10.00 Venerdì 8.30 - 10.00 Sabato su appuntamento Cimone Mercoledì 11.00 - 12.00 Garniga Mercoledì 9.30 - 10.30 DOTT. LUNELLI tel. 0461.230976 Orario di ricevimento: Aldeno Lunedì Martedì Mercoledì Venerdì Sabato Cimone Mercoledì Garniga Martedì 9.00 - 12.30 9.00 - 12.30 9.00 - 12.30 15.00 - 18.00 9.00 - 12.30 15.00 - 16.30 15.00 - 16.00 DOTT. PIFFER tel. 0461.842865 Orario di ricevimento: Aldeno Lunedì Mercoledì Giovedì Venerdì Martedì Martedì Cimone Garniga 9.00 - 12.00 9.00 - 12.00 16.00 - 19.00 9.00 - 12.00 9.00 - 11.00 11.00 - 12.00 Notizie utili AMBULATORIO IGIENE SANITÀ PUBBLICA (Ufficiale Sanitario) tel. 0461.843221 Orario di apertura: Lunedì 14.30 alle ore 16.00 - previo appuntamento al CUP tel. 848816816 CONSULTORIO GINECOLOGICO E’ stato soppresso a decorrere dal 1° Aprile 2003 DOTT. LANFRANCO LORETANO - Pediatra. Aldeno: via Florida, 2 Tel. 0461.842997 - Trento: Via Menguzzato, 85 Tel cell. 338.3944169 Orario: Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì: Trento 9.30-10.30 Lunedì, Mercoledì, Giovedì: Aldeno 15.00-16.00 DOTT. DE IORIO tel. 0461.238232 - cell. 338.1580420 Mercoledì 8.00 - 9.00 Cimone CONSULTORIO INFERMIERISTICO tel. 0461.843221 Lunedì 9.30 - 10.30 Martedì 9.30 - 10.30 Mercoledì 9.30 - 10.30 Giovedì 9.30 - 10.30 9.30 - 10.30 Venerdì ASSISTENZA SOCIALE tel.0461.843313 Assistente Sociale MARCO DEGASPERI - area minori - Lunedì 09.00 - 11.00 Assistente Sociale SARTORI MONICA - area adulti ed anziani - Mercoledì 09.00 - 11.00. 74 A RIONE L’ L’ La scuola RIONE NOTIZIARIO DEL COMUNE DI ALDENO Anno 7 - N. 12 - Giugno 2003 Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997 del Tribunale di Trento Direttore responsabile: Lorenzo Lucianer Comitato di Redazione: Daniele Baldo Renato Bisesti Cristina Cont Katia Cont Ancilla Dominici Maria Chiara Giovannini Italo Pancheri Stefano Piffer Dario Scarpa Andrea Schir Direzione - Redazione Amministrazione: presso Comune di Aldeno Piazza Cesare Battisti, 3 Lettere e comunicazioni a: L’ARIONE presso Biblioteca comunale Via Giacometti, 8 38060 Aldeno Tel. 0461/842816 [email protected] Grafica e impaginazione: L’ORIZZONTE Agenzia di pubblicità 38060 Aldeno Via Verdi, 15/1 Tel. 0461/843200 Fax 0461/842943 www.lorizzonte.it [email protected] Stampa: GRAFICHE DALPIAZ 38010 Ravina (TN) z.i. 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