Il saluto del
Sindaco
Voglio riflettere assieme a voi, anziché sui molteplici e quotidiani aspetti che riguardano più da
vicino l’operato della nostra amministrazione, per
i quali abbiamo già riservato e riserveremo nei
prossimi mesi altri momenti diretti di discussione,
sui temi di ordine urbanistico e infrastrutturale della
provincia, che in questi mesi delineano una nuova
cornice, all’interno della quale verrà rappresentato nei prossimi anni il nostro territorio.
Affrontare assieme a tutti voi argomenti che
abbracciano orizzonti più vasti della nostra quotidianità, è anche recuperare e condividere quel
gusto di ragionare assieme, attraverso una visione di medio e lungo periodo, sul futuro del nostro
paese, su quello che dovrà essere e sarà Aldeno
nei prossimi decenni.
Le scelte che oggi la nostra amministrazione
sta facendo, non possono più svilupparsi in una
visione di “reti corte”, solo entro il confine comunale, ma vanno assolutamente pensate e ragionate in termini di “reti lunghe”, in cui il nostro paese deve entrare in maniera armonica e
integrata nella programmazione con il territorio
che ci circonda.
Diventa fondamentale la costruzione e la pianificazione con le amministrazioni del nostro territorio, tanto con Trento, quanto con la Vallagarina e Rovereto, con Cimone e Garniga Terme,
per il rapporto che da sempre ci lega a queste
comunità.
Stiamo attraversando un momento importante della storia del nostro paese e del nostro territorio, un momento per certi versi maturo, nelle
condizioni e nella giusta tensione, per avviare un
percorso comune, in cui tutti i soggetti coinvolti
possano e debbano giocare le proprie carte, i
propri ruoli, mobilitando le proprie energie sia
pubbliche che private.
In questo processo di trasformazione, il nostro
paese e il suo territorio, per la loro collocazione
orografica, vengono a trovarsi in una posizione
alquanto “di mezzo” rispetto, ad esempio, alla
mobilità, o al il rapporto tra le città e la periferia.
La nostra viene definita, da una ricerca socioeconomica, un’area di mezzo fra due città, ambito significativo della nostra provincia, perché
rappresenta ancora oggi la zona agricola più bella
e integra dell’intera valle dell’Adige.
Per noi questa è la risorsa ambientale più importante, il valore e l’elemento primario da considerare, nell’elaborazione di qualsiasi progetto.
Il territorio tra le città di Trento e Rovereto,
negli ultimi mesi è stato interessato da importanti progetti riguardanti la mobilità, quali la linea
ad alta capacità della ferrovia Berlino-Napoli, la
possibile realizzazione del raccordo autostradale
con la Valdastico e la realizzazione del Trento tre
, il nuovo depuratore che raccoglierà anche gli
scarichi di Aldeno.
Senza volere esprimere giudizi in merito ai progetti proposti, essendo questi ancora non definiti, mi preme tuttavia ribadire, come abbiamo fatto anche in sede provinciale, che qualsiasi progetto infrastrutturale deve prendere l’avvio dal
valore che il nostro territorio rappresenta per noi,
i nostri paesi e le nostre città.
La discussione riguardo alle nuove infrastrutture viarie ha avuto, tra gli altri, il merito di avvicinare le diverse amministrazioni comunali:
Trento, Aldeno, Nomi, Pomarolo, Rovereto, Volano, Calliano, e Besenello.
Quest’area oggi è priva di un progetto inte-
grato per il proprio sviluppo e corre il rischio che
la sua originale vocazione agricola venga cancellata da un’occupazione indiscriminata e irrazionale.
La tutela del territorio non si concretizza però
soltanto ponendo attenzione nell’utilizzazione del
suolo, ma si deve accompagnare anche alla protezione delle principali risorse naturali quali le
acque e la qualità dell’aria. Sono elementi determinanti per la qualità del territorio e la qualità
della vita dei suoi cittadini.
Tradurre in atti e comportamenti amministrativi questi impegni, significa affrontare il problema ricorrente dell’inquinamento dell’aria causato dalle polveri sottili anche attraverso un piano
del trasporto pubblico più razionale ed efficace
tra la città ed i comuni vicini, così come abbiamo
avuto modo di riaffermare al tavolo di programmazione sia con il comune di Trento, che con Trentino Trasporti e PAT.
Per quanto riguarda l’acqua, noi vogliamo che
la realizzazione del nuovo depuratore diventi l’occasione per avviare un percorso di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio idrico.
Un’altra questione che attiene direttamente la
qualità della vita è quella del pendolarismo quotidiano e residenziale dei cosiddetti “city user”: la-
voratori che negli anni 70, richiamati dalla città,
lasciarono le nostre periferie. Oggi la città li restituisce, innescando un processo di migrazione inversa che impegna le amministrazioni periferiche
ad un ruolo attivo e nuovo di pianificazione.
Su questi temi e su quelli correlati cerco il confronto con tutti voi: mi attendo idee e suggerimenti che aiutino a gestire questa delicata fase
in modo adeguato ai bisogni ed alle sensibilità,
dato che il nostro impegno intende garantire nel
tempo l’identità stessa del paese.
Questo non significa contenere lo sviluppo in
limiti statici, ma preservare il modello sociale e
culturale del nostro paese, al quale dovranno fare
riferimento le scelte amministrative per la crescita economica, per nuovi servizi, per altri luoghi
di incontro, con l’idea che tutti i cittadini possano continuare a percepire il proprio paese come il
“luogo dei luoghi” nel quale ritrovare tranquillità e sicurezza di vita: un’insieme di relazioni economiche, umane e sociali dentro le quali si definisce la storia individuale e collettiva.
Nel congedarmi, auguro a tutti una divertente
e serena estate
Daniele Baldo
Riforma scolastica:
avanti con giudizio
Una scelta attendista e prudente, quella del Collegio Docenti
dell’Istituto Comprensivo Aldeno – Mattarello, che non aderisce per
ora al protocollo sperimentale fra Provincia e Ministro Moratti.
Una riflessione sulle principali novità della riforma.
Maggio 2003: negli edifici
La scuola
scolastici e nelle aule già si comincia a sentire aria di vacanza. L’abbigliamento degli scolari, il caldo
delle ore pomeridiane, ma soprattutto il lavoro organizzativo e di
progettazione degli insegnanti, danno l’idea di un anno scolastico che
sta ormai per chiudersi e di come
al prossimo sia proiettata la gran
parte degli sforzi.
Quest’anno il lavoro organizzativo è stato vissuto in maniera
speciale, visto che in questo momento la scuola si sta preparando
ad una trasformazione che, sia nella dimensione nazionale che in
quella provinciale, toccherà tutti i
livelli dell’istruzione obbligatoria, e
non solo. Il Ministero dell’Istruzione ha infatti predisposto al riguardo una riforma nazionale i cui decreti attuativi e i vari passaggi in
Parlamento per la copertura finanziaria andranno a completarsi nei
prossimi due anni. Per ora sono
partite 250 sperimentazioni in
scuole statali e parificate distribuite su tutto il territorio nazionale e
limitate alle classi prime elementari, ma già per i prossimi mesi estivi sono attese nuove indicazioni
obbligatorie e vincolanti per tutti.
4
A RIONE
L’
Il contenuto della riforma può piacere o non piacere, è però chiaro
che nei prossimi anni, se l’iter burocratico rispetterà i tempi di realizzazione, qualcosa all’interno dell’organizzazione scolastica cambierà, sia per il corpo docente che
per l’utenza.
Ricordo, a livello elementare, i
punti principali: possibilità di iscrizione anticipata per i bambini della prima classe (questo già dal
prossimo Settembre), riduzione del
tempo-scuola con una scansione
rigida di 27 ore settimanali per la
prima classe e di 30 per le altre,
abolizione dell’esame di quinta elementare, valutazione degli alunni a
scansione biennale, introduzione di
un nuovo impianto disciplinare,
con le novità della lingua inglese e
dell’alfabetizzazione informatica,
stesura dei cosiddetti “Piani di studio personalizzati” che spostano
l’obiettivo didattico sull’alunno e
sulla centralità dell’apprendimento, rispetto all’insegnamento e, per
finire, introduzione del docente
“tutor” per il quale, oltre ad una
presenza maggioritaria sulla classe rispetto ai colleghi, è prevista
una diversa organizzazione ed articolazione della funzione docen-
di Maria Chiara
Giovannini
te. Tra questi, vi sono compiti di
coordinamento didattico del team
docente, di collegamento con le
famiglie e di stesura del portfolio
delle competenze individuali, uno
strumento di valutazione, orientamento e documentazione dei processi formativi di ogni alunno. Con
quest’ultima acquisizione, la scuola
dei moduli viene sostanzialmente
modificata proprio in considerazione di questa ridefinizione delle
funzioni all’interno del gruppo docenti; la sostanziale parità di responsabilità, di presenza e di competenza dei docenti del modulo
viene sostituita da differenze di ruoli
e di funzioni.
La riforma, presentata dal Ministro dell’Istruzione alle varie realtà regionali, nel caso della nostra
Provincia ha ottenuto la condivisione dei principi base attraverso
un protocollo d’intesa siglato un
anno fa dal Presidente Dellai e dal
Ministro Letizia Moratti. L’accordo Pat – Miur anticipa nella nostra Provincia la riforma nazionale, offrendo però alcune opportunità di sperimentazione che aiutano ad adeguare la riforma nazionale alla nostra realtà, cercando
soprattutto di salvarne gli elementi
protocollo hanno una durata temporanea e una validità provvisoria
(3 anni, uno dei quali si sta per
concludere) e verranno cancellate
non appena saranno approvati i
decreti attuativi della riforma, la
nostra Provincia ha investito molto su questo e ha messo in atto una
forte campagna di convincimento.
Ogni istituto è stato chiamato, entro il 30 aprile, ad esprimere la
propria eventuale adesione al
protocollo e ad elaborare gli eventuali progetti sperimentali rientranti
nell’intesa Provincia – Ministero.
La posta in gioco per il Trentino
oltrepassava gli aspetti meramente scolastici e didattici: una massiccia adesione avrebbe significato ribadire un’autonomia forte,
condivisa e legittimata da tutti gli
operatori scolastici.
La risposta non è certo stata
plebiscitaria. Molte preoccupazioni, perplessità e incertezze hanno
accompagnato la scelta dei vari
Collegi Docenti che, nella maggior
parte degli istituti, hanno preferito
respingere il protocollo o postici-
parne l’applicazione in attesa di
vedere e capire meglio ciò che
succederà a livello nazionale.
Anche il Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo Aldeno –
Mattarello, di cui noi facciamo
parte, se pur con maggioranza risicata, ha preferito non aderire alla
sperimentazione offerta dal protocollo Pat – Miur e organizzare il
prossimo anno scolastico sulla
base della continuità con l’attuale.
Nella scuola elementare di Aldeno continuerà quindi l’offerta tempo pieno – tempo modulare per le
classi II-III-IV-V, mentre per le
future prime si è cercato, con un
adattamento razionale e proficuo
dell’esistente e in base alle risorse
disponibili, di rispondere nel miglior modo possibile alle richieste
dell’utenza, quest’anno particolarmente numerosa con 42 nuovi
bambini iscritti, e una grossa predominanza di richieste per il tempo pieno rispetto al tempo modulare. Non una sperimentazione
quindi, ma un adattamento dell’esistente.
La scuola
positivi e di aggiustare o, in parte
modificare, quelli negativi, sulla
base di una ormai consolidata
esperienza trentina.
Novità quindi, cercando però
di garantire quella flessibilità e
quella continuità dell’offerta formativa che ogni istituto ha già elaborato con ampi spazi di sperimentazione e di programmazione, resi
possibili dalle competenze in materia di autonomia scolastica che
già la Provincia detiene.
Le opportunità del protocollo
riguardano soprattutto il temposcuola, più flessibile e caratterizzato da una distinzione fra il tempo per l’attività didattica (27 ore
settimanali obbligatorie più 3 facoltative) e il tempo educativosocializzante per mensa e interscuola, di ulteriori 10 ore. Questo
consentirà da una parte il mantenimento dell’offerta del tempo pieno, dall’altra l’individuazione di
piani di studio personalizzati che
puntano su una più forte personalizzazione dei percorsi formativi,
grazie alla flessibilità didattica e alla
definizione di curricoli verticali per
gli 8 anni di scuola elementare –
scuola media. Inoltre la prevalenza di insegnamento dell’insegnante tutor sarà portata a 15 ore anziché 18 per garantire il mantenimento di una maggior collegialità
delle responsabilità. Va sottolineato tuttavia che anche in questo
caso saranno indispensabili dei riferimenti più precisi e chiari di quali
e quanti siano veramente gli oneri
della figura del tutor.
Anche se le opportunità del
A RIONE
L’
5
La prima riforma
“Il popolo va tolto dall’ignoranza, ad esso va data istruzione al fine
di poter migliorare la propria condizione, essere utile a se stesso,
allo Stato, alla prosperità della collettività.” Erano le parole con le
quali Maria Theresia d’Austria motivava la sua riforma scolastica,
nel 1774.
E, 18 anni dopo, anche la scuola elementare aldenese conobbe la
prima “ristorazione”, la prima riforma.
Si chiamava “Ristorazione
La scuola
della scuola elementare di Aldeno” la riforma scritta a mano
in una “Capitolata di 36 articoli”.
I maestri erano chiamati reverendi e lo scopo della riforma era quello “…Di promuovere la morale cristiana e civile, la disciplina economica
e lo studio scientifico e agronomo della popolazione.”
L’istruzione scolastica iniziava allora con il primo di Novembre e finiva con l’ultimo giorno
di aprile; i corsi erano divisi in
tre classi maschili e due femminili, ma ai maschi era riservata
una lunga appendice di lezioni
durante i mesi di Luglio e di
Agosto, per completare così il
corso scolastico della durata
stabilita in otto mesi di scuola.
La ripetizione delle lezioni veniva inoltre ripresa durante tutto l’anno, nei giorni festivi e domenicali, sia per i maschi che
per le femmine, esclusi i mesi di
settembre e ottobre, che erano
6
A RIONE
L’
riservati per le vacanze dei reverendi maestri.
L’obbligo scolastico durava
sette anni o più se qualcuno veniva bocciato.
La lezione doveva essere
aperta in ogni classe con la seguente giaculatoria : “Sia lodato e ringraziato ogni momento il Vero Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo,
nel Santissimo e Divinissimo
Sacramento”.
Incominciando dalla prima
classe elementare si insegnava
agli alunni il catechismo picco-
Maria Theresia d’Austria
di Camillo Stedile
lo, comunicato a viva voce dal
catechista; poi si insegnava
“…la cognizione delle lettere,
il compitare, il numerare e si
ripeteva il catechismo”. Nella seconda classe si imparava a
sillabare, a scrivere a leggere e
a numerare; si curava in particolare l’ortografia e la grammatica. Nella terza si insegnava il
compendio del Catechismo, i
Santi Vangeli, la Storia Biblica,
nonché l’aritmetica, l’avviamento al comporre e lo scrivere sotto dettatura. Gli alunni che approfittavano per concorrere al
Ginnasio o per accedere poi alle
Scuole Reali, dovevano apprendere anche gli esercizi della lingua tedesca. Nelle classi femminili si insegnavano anche i lavori a mano e di cucito.
La gerarchia scolastico era
rappresentata dal direttore, dal
catechista e dall’ispettore scolastico. L’ispettore scolastico
era il primo consigliere comunale, che unicamente al catechista e al direttore, doveva fare
Verso la fine della cosiddetta Capitolata, l’art. 34 prescriveva il dovere di rimuovere in
ogni tempo e circostanza i cani,
gli uccelli e qualunque animale
od oggetto non coordinato all’istruzione scolastica e quindi
pregiudizievole all’attenzione
degli alunni. Era pure prescritto
che in ogni aula scolastica fosse
eretto un Santissimo Crocifisso,
“…che è il primo libro che
deve imparare a leggere ogni
redento”. L’ultimo articolo stabiliva che nel primo giorno di
scuola di ogni anno “…doveva
essere cantato in Chiesa il
Veni Creator Spiritus e doveva essere tenuta analoga allocuzione, con l’apparato di
una Funzione congruente all’importanza della scuola, nella quale si sviluppa l’avvenire felice ed infelice della Patria”.
Tutto questo è quanto era
prescritto nel disciplinare scolastico redatto nel fascicolo della cosiddetta Ristorazione scolastica della Scuola Elementare
di Aldeno, “redatta nell’anno
del Signore 1792” .
La scuola
relazione alla Rappresentanza
Comunale ogni primo giorno del
mese. Alla fine di ogni trimestre
veniva poi convocata una Conferenza Comunale, con l’intervento di tutte le persone preposte all’educazione della gioventù: la discussione doveva mirare ”… soprattutto ad abbattere il vizio del gioco, del bere,
della lascivia della lingua,
della procacità delle mani turpi e ladre e della bestemmia,
facendo così le veci anche dei
genitori trascurati e talora
scandalosi”.
Una mappa del paese di Aldeno dell’anno 1860.
A RIONE
L’
7
Sabato magico al
nido “P
rimo volo”
“Primo
Cappelli, bacchette fatate e fantasia per coinvolgere bimbi e genitori
nell’atmosfera delle favole, con la complicità delle nonne
L’asilo nido “Primo Volo” ha
La scuola
aperto il servizio nell’ottobre del
1997 per soli sette bambini e, gradualmente, il suo spazio è stato ampliato e modificato per adeguarsi al
costante aumento delle richieste
d’iscrizione, raggiungendo la capienza massima di 25 posti.
Come lo spazio di una casa, anche quello del nido si modifica e si
trasforma in relazione ai bisogni dei
suoi piccoli abitanti, e questo è particolarmente legato alle diverse esigenze evolutive del singolo bambino e del gruppo dei bambini che in
esso vivono.
L’asilo nido funziona dall’ini-
Al lavoro per il magico appuntamento
8
A RIONE
L’
zio di Settembre alla fine di Luglio, con apertura dalle 7.30 alle
17.30 e può accogliere bambini
dai 3 mesi ai 3 anni, seguiti con
dedizione dalle educatrici, in
base ad un progetto pedagogico e ad una programmazione
educativa riferita alle diverse
fasce di età dei piccoli utenti.
Durante il pomeriggio di sabato
10 maggio, il nido “Primo Volo” ha
proposto ai bambini e a tutta la
comunità un momento di festa dedicato alla “magia”.
Sono stati invitati anche i genitori dei bambini iscritti per il prossimo anno, dando loro l’occasione
di Antonella Zaccaria*
Fatine e maghetti
di avvicinarsi alla struttura e di conoscere personalmente la realtà
educativa che presto li ospiterà.
Le porte del nido sono state
aperte alle 14.30 e gli ospiti hanno
potuto accedere nell’atrio comune
con la scuola dell’Infanzia dove, in
una bacheca riservata all’asilo nido,
è stata esposta una breve storia del
servizio educativo con le fotografie
del personale che vi lavora.
All’ingresso vi era una “fatina”
che accoglieva e dava il benvenuto
a chi entrava, invitando ad accedere dalle scale per entrare a far
parte del mondo fatato preparato
da tutto il personale del nido.
Ci si immergeva così in una nuvola di veli colorati in molte tonalità
di azzurro e blu, fingendo un cielo
costellato di stelle che portava verso un mondo incantato.
Arrivati all’ingresso dei locali del
nido, una dolce musica portava ad
entrare nelle stanze e l’atmosfera richiamava il regno magico e fantastico, sfondo di tutto il programma
pomeridiano.
Alcune educatrici invitavano i
bambini a realizzare, insieme a
mamma o papà, bacchette magiche, cappelli incantati e, seguendo
un percorso “obbligato”, arrivavano a dipingere un fatato medaglione.
Infine indossavano un meraviglioso mantello (argento, blu o giallo) realizzato da alcune delle bra-
vissime nonne che hanno dedicato
il loro tempo alla creazione di autentiche meraviglie.
Dopo aver indossato il mantello, insieme ai propri genitori i bambini sono stati invitati a scendere al
salone della Scuola dell’Infanzia,
dove la compagnia teatrale Bandus
aveva allestito lo scenario per rappresentare fiabe e storie animate.
È stato un momento molto bello e partecipato e i bambini sono
riusciti a farsi catturare dalla bravura delle “attrici” che hanno presentato le loro creazioni.
Alla fine della rappresentazioni
tutti sono stati invitati ad un magico
rinfresco preparato dalle abili mani
delle nostre collaboratrici.
“Creare” le stelle, un’altra magia
Considerando la folta partecipazione alla nostra iniziativa, il personale del nido, l’ente gestore del
servizio ed il Comune di Aldeno
ringraziano chi ha aiutato per la realizzazione di questo momento e
chiunque abbia voluto intervenire a
questa giornata.
*La coordinatrice del nido
L’ accoglienza familiare
“Il venerdì Luca ed io giochiamo insieme. La sua mamma è molto simpatica e ci prepara la
merenda…” Patrick
L’accoglienza è un intervento a sostegno di famiglie in momentanea difficoltà.
E’ volontaria e consiste nel prendersi cura temporaneamente di un bambino o di un ragazzo quando
i genitori, per motivi di lavoro e/o per difficoltà personali e relazionali, non sono in grado di occuparsi
autonomamente dei propri figli.
L’intervento integra l’aiuto fornito dai parenti, dagli amici e dai vicini di casa e ha lo scopo di attivare
una rete sociale a favore della famiglia per ridurre il suo isolamento e i suoi problemi.
L’accoglienza può variare a seconda della disponibilità di tempo, dell’età del bambino, delle problematiche presenti nella famiglia d’origine.
Chi si rende disponibile per l’accoglienza si rende disponibile ad “aprire la porta della propria casa”
ed a costruire una rete sociale con famiglie in difficoltà.
Se pensi di essere interessato a tale iniziativa ed aderire a questa nuova forma di solidarietà puoi
telefonare per informazioni ai Servizi Sociali di zona del Comprensorio Valle dell’Adige.
SERVIZI SOCIALI DI ZONA
LAVIS
Mercoledì ore 10-12 Tel. 0461/241988 Referente ass. soc. Flavia Chilovi
A RIONE
L’
9
La scuola
Bambini o ragazzi di famiglie in momentanea difficoltà possono avere bisogno di un po’ del tuo
tempo…La tua disponibilità per un’ora, un giorno, un mese o più.
L’ultimo abbraccio
sul Don
Il commovente, ultimo incontro di due fratelli in guerra, sulle steppe
del fiume Don, nel 1942.
Chi ci parla di questo in-
La storia
contro è l’artigliere alpino
Remo Ruzz, nato il 2 febbraio
1922 ad Aldeno, fratello di
Gino, deceduto nel campo di
prigionia n° 56 di Uciostoje il
17 marzo 1943, nostro portabandiera del gruppo ex alpini
di Aldeno.
E’ il 29 gennaio 2003: Remo
Ruzz e la moglie Lina, che abitano a Bolzano, decidono di
farmi visita come vecchi amici,
ma anche per farmi vedere un
articolo del periodico “Scarpe
grosse” della sezione degli alpini di Bolzano e uno del quotidiano “Alto Adige”, che riportano i ricordi di un reduce dal
fronte russo. Il reduce intervi-
La ritirata di Russia
10
A RIONE
L’
stato è proprio Remo Ruzz ed
io gli chiedo perché non racconta qualche cosa anche a me.
Remo fu arruolato il 20 gennaio 1942 e assegnato al gruppo Vicenza del II Reggimento
artiglieria alpina della divisione
Tridentina e spedito a Chiasso
al corso di radiotelegrafista. Al
termine del corso entra nella
compagnia comando dello
stesso reggimento. Nel mese di
luglio 1942 viene formato il
Corpo d’armata alpino, con le
divisioni Julia, Cuneense e Tridentina, destinate al fronte russo per servire sulle montagne
del Caucaso. Il viaggio della
Tridentina dura circa 15 giorni. La divisione si schiera poi
di Sergio Bisesti
sulle steppe del fiume Don, con
al fianco le altre divisioni alpine. Altro che montagne del
Caucaso, era in corso la tremenda battaglia di Stalingrado!
Remo ci parla dei primi mesi
sulla linea del Don a scavare
trincee e a preparare nidi di mitragliatrici e posizioni per i cannoni. Con i primi freddi arrivano la neve e il vento e cominciano i primi scontri tra grosse
pattuglie in perlustrazione, ci
sono i primi feriti e morti. “In
quei giorni ci si vedeva più
spesso con pattuglie delle altre divisioni alpine”, dice
Remo, così seppi che a 8-10
chilometri di distanza si era
schierata la divisione Julia,
Remo Ruzz con la moglie Lina
dopo aver salutato anche gli
alpini presenti. Riuscii a raggiungere il mio reparto seguendo i pali di una linea telegrafica, ma purtroppo di
mio fratello non avrei avuto
più notizie”.
Intanto sul fronte del Don
iniziava la controffensiva russa,
che impegnava il corpo degli
alpini a sostenere vere battaglie,
specialmente la divisione Julia
che fu anche citata nel bollettino di guerra tedesco del 29 dicembre 1942 riconoscendo il
valore degli alpini. Poi l’esercito russo, forte di uomini, carri
armati T 34 e cannoni, lanciava l’attacco passando sul fiume Don ghiacciato e sfondando le linee tenute da rumeni e
ungheresi, trascinando italiani e
tedeschi in una serie di battaglie che lasciarono sul terreno
migliaia di morti, feriti e prigio-
nieri. I combattimenti continuarono fino a Nikolajewka il 26
gennaio 1943, dopo oltre duecento chilometri di ritirata. Un
ultimo assalto trascinò gli alpini e tutti gli altri soldati come
una valanga sulla lineasovietica, che, sorpresa da tanta furia, abbandonò sul terreno armi
e munizioni, dandosi a precipitosa fuga e lasciando così libero il passaggio ai resti delle varie armate. La battaglia di Nikolajewka viene ricordata ogni
anno il 26 gennaio, specialmente dalle divisioni alpine. Così
l’ultimo assalto riuscì a rompere l’accerchiamento delle forze
russe e a porre in salvo i superstiti. Durissimo fu il prezzo pagato dal corpo d’armata alpino.
Il nostro alpino Remo Ruzz,
pochi giorni dopo questa battaglia, venne caricato su un treno e portato fino a Varsavia.
Rientrato in Italia, venne ricoverato all’ospedale di Lecco
per congelamento dei piedi.
Uscì con una convalescenza di
180 giorni. Quando quest’ultima stava per finire, venne l’8
settembre.
Solo 50 anni dopo viene a
conoscenza che Gino era deceduto nel campo di prigionia
n° 56 di Uciostoje il 7 marzo
1943. L’alpino artigliere Remo
è stato decorato della croce di
guerra e insignito del titolo di
cavaliere della Repubblica.
La storia
sapevo che mio fratello Gino
era con quei reparti e allora
chiesi il permesso al capitano di fare una visita a mio
fratello. Eravamo verso la
metà del mese di dicembre,
ottenuto il permesso di due
giorni, con gli scii ai piedi mi
misi in viaggio. Dopo ore di
girovagare, tra campi minati
e colpi di cannone, vidi del
fumo uscire dalla neve. Era
un camino di un posto di comando nascosto, entrai e
chiedendo trovai le indicazioni precise. Era un comando
del battaglione alpini Vicenza, così fu facile rintracciare
mio fratello Gino che era addetto alla cucina. Non puoi
sapere, caro Sergio, l’emozione e la gioia provata in quel
momento, ci siamo abbracciati piangendo sulle spalle
l’uno dell’altro e attorno a
noi altri alpini vedendoci così
uniti piangevano, cercando
anche loro notizie del fronte
e di altri reparti. Così per un
giorno e mezzo è passata davanti a noi la vita dei nostri
vent’anni, la mamma, il papà,
i fratelli, le sorelle, gli amici,
la vita del paese, i giorni belli
e brutti, i rimpianti, i pensieri e il tempo che forse non
torna più. Ci siamo salutati
con la speranza di rivederci
a Natale, altro momento di
emozioni e lacrime, poi via,
A RIONE 11
L’
S ognare con i
bambini
di Daniela Larentis
E’ uscito in queste settimane il primo libro di racconti per bambini scritto ed illustrato da Danie-
Cultura
la Larentis. Si intitola”Le meravigliose avventure di Jim” ed è stato pubblicato dalla Effe & Erre di
Trento.
L’autrice è nata ad Aldeno nel 1967 e qui è andata a scuola fino al 1974, quando la sua famiglia
si è trasferita a Romagnano. E’ figlia di Benito Larentis, fondatore dell’omonima azienda di costruzioni metalliche, ora trasferita a Trento, nella quale anche Daniela lavora.
Daniela Larentis ha due figli: Massimo di otto anni e Francesca di tre anni. “Le meravigliose
avventure di Jim” è un libro ispirato da loro, indubbiamente, e tuttavia sintesi di una innata sensibilità, coltivata per tutta la vita nel rapporto con gli altri e con la natura.
Leggerlo, per un adulto che ancora conservi quell’istinto della meraviglia che il Fanciullino di
Pascoli ci ricorda , rappresenta l’investimento di un’ora. Centellinarlo ad un bimbo significa invece
compiere con lui un lungo, avvincente viaggio nella vita, sollecitare le sue domande, la sua curiosità,
insegnargli a guardare dentro le sensazioni e le persone, per ricavarne sentimenti.
Un libro-utensile, insomma, come lo fu per generazioni – e fortunatamente lo è ancora – il viaggio
altrettanto fantastico e saggio di Saint Exupery e del suo Piccolo Principe.
Ecco, nelle righe che seguono, le motivazioni e…le istruzioni per l’uso, direttamente dall’autrice.
In attesa di un altro racconto, così come promette la conclusione dell’ultima storia.
Daniela Larentis Gorfer
12
A RIONE
L’
Scrivere e disegnare sono i
miei hobby fin da bambina.
Quando sono nati i miei figli ho
iniziato a raccontare loro delle storie inventate, che ho poi iniziato a
raccogliere e trascrivere; ho poi
avuto la fortuna di incontrare
l’editore Effe & Erre, a cui è piaciuto il mio lavoro e che ha pubblicato il mio libro (età consigliata: dai sei anni in su). Servendomi
di allegorie e metafore ho cercato di descrivere vizi , virtù e sentimenti umani, trasferendoli in pia-
neti lontani e di spiegare concetti, non facilmente spiegabili in
maniera diretta a dei bambini.
Il frontespizio del libro
sistema solare incontrerà dei
bambini extraterrestri ed insieme
formeranno un gruppo di amici
inseparabili che, uniti dalla curiosità e dalla voglia di conoscere
mondi nuovi, esploreranno pia-
A
di Alida Cramerotti*
Che nella comunità di Aldeno
ci fossero delle aspettative molto
forti sul debutto della compagnia
teatrale nata in seno all’Associazione Teatro e Spettacolo era nell’aria. Ma quando, dopo soli pochi minuti dall’apertura della biglietteria, in sala non c’era un solo
posto libero ed in molti hanno dovuto rinunciare, è stato evidente
come il ritorno in paese della filodrammatica fosse ormai da tempo un appuntamento tanto atteso.
Applausi a non finire e tante risate hanno accompagnato dall’inizio alla fine l’esibizione degli attori
che, diretti da Mauro Bandera,
sono riusciti a far trascorrere al
pubblico una serata davvero indimenticabile. Un vero e proprio
evento, considerato che da più di
quarant’anni la gente di Aldeno
non applaudiva i propri paesani sul
neti meravigliosi in galassie lontane; mettendo in luce ognuno le
proprie caratteristiche dispenseranno consigli e saggezza e riusciranno a risolvere i vari problemi che via via incontreranno.
aperta
scena aper
ta
Torna dopo quarant’anni la Fildrammatica di Aldeno. La storia di
un ennesimo dualismo paesano, rievocata nella memoria dei testimoni.
palcoscenico del teatro comunale.
Il debutto della compagnia teatrale ha segnato il ritorno di una
tradizione, quella del teatro amatoriale, fortemente presente nella
storia del nostro paese fin dai primi del 900, allorchè ben due erano le filodrammatiche: una sociale
e l’altra parrocchiale.
La Filodrammatica sociale fu
fondata dal professor Giuseppe
Cultura
Il libro parla di Jim, un bambino che ama sognare, osservare la luna e scrutare il cielo. Talvolta nella vita i sogni si realizzano davvero e lui riesce a viaggiare nello spazio. All’interno del
Da sinistra Annalisa Baldo, Cecilia Dell’Anna, Giuseppe Angeri, Marina Tomasoni,
Mauro Bandera, Diego Cont, Franco Bottura, Veronica Enderle, Ivan Mosci, Sandro
Pederzolli, Claudia Beozzo, Chiara Innocenti, Elisa Beozzo, Lea Peterlini, Paola Davi.
Seduti: Elena Bandera, Alberto Maistri, Marilena Zandonai
A RIONE 13
L’
Cultura
Bridi ed era una filodrammatica
mista e si esibiva nell’allora teatro
comunale sito in via dei Cesarei a
fianco di casa Baldo. Dopo la prima guerra mondiale questo teatro
fu abbandonato e successivamente demolito. Più o meno negli stessi
anni veniva costruito il nuovo teatro comunale situato in via Roma
sull’incrocio con via Rosmini. Questo teatro sarà poi venduto alla
famiglia di Dallago Guido detto “el
Rodelèr” che vi collocò la sua officina per la costruzione delle parti
in legno dei carri. Da quel momento in poi sede delle rappresentazioni della Filodrammatica sociale
sarà l’attuale teatro che, nato come
teatro parrocchiale, sarà poi acquistato dal comune.
Sotto la guida di Marsilio Bisesti, che subentrò al professor
Bridi nella direzione della compagnia, la Filodrammatica sociale
partecipò al concorso nazionale
tra le filodrammatiche sociale tenutosi a Trento piazzandosi al primo posto con la commedia “L’av-
Il regista Mauro Bandera con Lea Peterlini
14
A RIONE
L’
Alberto Maistri e Claudia Beozzo
vocato difensore”. Fu una grande
soddisfazione per il direttore Bisesti e gli attori Ida e Livio Lucianer, Fanni Baldo, Lina Nicolodi,
Giovanni Mazzurana e Olivo Muraglia, in quanto tale riconoscimento dava alla compagnia la possibilità di recitare in tutti i teatri
d’Italia. Durante la seconda guerra mondiale l’attività della Filodrammatica sociale fu temporaneamente interrotta, ma riprese alla
fine del conflitto fino al 1952, anno
in cui, sotto la guida di Sergio Bisesti, viene messa in scena l’ultima rappresentazione dal titolo “Un
pugno in incognito” alla quale seguiva la farsa “L’uomo d’affari”.
In tutti questi anni di attività, la
Filodrammatica sociale ha messo
in scena decine di opere teatrali
quasi tutte in italiano. Si trattava
quasi sempre di drammi, storie
commoventi e struggenti perché,
come raccontano gli ultimi attori,
il pubblico amava questo genere
di testi. Tra i più famosi in molti
ricordano “La Nemica” che, interpretata dalla professoressa Maria
Bridi nel 1948, riuscì a strappare
lacrime anche al più freddo tra gli
spettatori, ma anche altre famose
rappresentazioni come “Addio
Giovinezza”, “Il Conte di San
Gennaro”, “Le Miserie del Signor
Travet”, “La Morte Civile”, un testo in cui il protagonista, interpretato da Iginio Bridi, muore in scena. In tale occasione non fu utilizzato il titolo originale dell’opera
essendo questo vietato. Le prove
si tennero presso la Trattoria alla
Torre cercando di mantenere il più
assoluto riserbo sul soggetto.
Come spesso accade qualcuno
non fu così riservato ed il pubblico seppe anzitempo che si trattava di un dramma ed anche in quell’occasione ci fu una gran folla che
applaudiva entusiasta. Attraverso
i ricordi degli ex filodrammatici si
delineano i tratti di una società
contadina in cui la gente riesce a
divertirsi con poco e in cui è molto forte la solidarietà tra le perso-
Da sinistra Silvano Baldo, don Mario Miorelli, Erminio Peterlini, Sergio Bisesti, Alberto
Lucianer, Marisa Bauer, Italo Nicolodi, Marcello Enderle, Mario Muraglia, Dario Battisti, Raffaella Baffetti, attori con la Filodrammatica del 1959 in “Credo”
vanta radici lontane nel tempo.
Esistono testimonianze dell’esistenza di una filodrammatica legata alla parrocchia attiva fin da prima della Grande Guerra che si ritrovava a recitare nei “vòlti”. A
partire dagli anni ‘20 sede delle
recite della Filodrammatica parrocchiale divenne l’attuale teatro
costruito per volontà della parrocchia e successivamente acquisito
dal comune. Verso gli anni ’30,
presso le stanze della canonica,
era stato ricavato anche un teatrino utilizzato solo per le rappresentazioni minori. La Filodrammatica
parrocchiale nasce come compagnia esclusivamente maschile e
quindi nelle opere rappresentate
non sono previste parti femminili.
Il genere messo in scena è soprattutto il dramma. Tra i più famosi ci
sono i drammi di don Valerio Bottura “Gli ultimi giorni di Pietro Busio” e “Valstorna”. La prima opera del sacerdote aldenese, fu portata in scena nel 1942 da Natale
Baldo, Giuseppe Cramerotti, Bru-
no Giovannini, Carlo Giovannini,
Dario Lucianer, Oscar e Diego
Mazzurana. Nel corso del primo
atto c’è una scena che rappresenta gli aguzzini di Nomi che si apprestano a raccogliere presso un
vecchio contadino la decima, ossia il 10% del raccolto di grano. Il
pover uomo non ha nulla, siamo
nel 1525 e sono anni di carestia e
siccità, e per evitare che questo
soccomba intervengono a sua difesa gli altri contadini armati di zappe. L’autore ricorda ancora il forte coinvolgimento del pubblico
che, come sempre molto numeroso, in sala invitava concitato alla
rivolta. Nel repertorio della Filodrammatica parrocchiale ritroviamo inoltre il testo in dialetto trentino “El malgar ma che om” ed alcune opere in italiano sulla mafia
siciliana. Anche la Filodrammatica parrocchiale interruppe la propria attività durante gli anni della
seconda guerra mondiale. Nel corso dell’estate del 1945 in occasione di una visita del coro par-
Cultura
ne. Le scenografie utilizzate per le
recite sono molto semplici (dopo
la guerra Ivo Mazzurana attraverso lo zio pittore Metodio Ottolini
riesce a sistemare quel poco che
era rimasto di quinte); le parti non
si fotocopiano ma ogni attore si
ricopia a mano il proprio copione;
le trasferte nei paesi vicini si fanno
sul carro trainato dal cavallo o in
bicicletta. Ritorna spesso il ricordo di una gita di due giorni a Venezia nel 1946. In corriera fino a
Mattarello, con alcuni che, non
trovando posto, si sistemano sul
tetto, e poi in treno. Nella città lagunare una serata al teatro la Fenice ad assistere all’opera “Il pescatore di perle” di Bizet e poi i
maschi che cantano l’Inno al Trentino sotto le finestre delle ragazze
con la gente che si ferma numerosa ad ascoltarli.
Verso la fine del 1945 la Filodrammatica sociale e quella parrocchiale realizzarono insieme uno
spettacolo con lo scopo di raccogliere fondi da destinare all’acquisto delle campane a motore. Si
trattò dell’unico episodio in cui le
due compagnie teatrali collaborarono: pare che l’allora parroco don
Rigotti, a fine spettacolo, avesse
avuto parole di elogio solo per i
componenti della sua Filodrammatica. Ciò suscitò il malcontento
degli attori della Filodrammatica
sociale, la quale storicamente non
godeva delle simpatie dei rappresentanti del clero per la presenza
al proprio interno del gentil sesso.
Così come la Filodrammatica
sociale, anche quella parrocchiale
A RIONE 15
L’
Cultura
rocchiale a Centa, dove don Valerio era parroco, nasce l’idea di
costituire la C.O.F.A. (Coro, Orchestra, Filodrammatica, Aldeno).
Il progetto si concretizza quando
presso l’abitazione di Modesto
Baldo fu stilato lo statuto e nominato primo Presidente Tullio Maistri. La nascita della COFA segnò una nuova era per la Filodrammatica parrocchiale che privilegiò il genere dell’operetta, le
riviste e soprattutto segnò l’ingresso delle donne nella compagnia. E’ di quegli anni la partecipazione alla trasmissione radiofonica “Campanile sera” in occasione della quale la RAI di Torino
registrò dalla piazza della Chiesa
di Aldeno ben quarantacinque
minuti di canzoni. Tra i vari brani
eseguiti ci fu il duetto “In fondo
al bicchier” di Dario Battisti e
Rina Cont detta anche la Nilla
Pizzi della COFA per la somiglianza della sua voce con quella
della più famosa cantante. Per
l’occasione fu anche registrato un
disco con le campane del paese
Bruna Cimadon e Dario Battisti nell’operetta “Fiocco di Rosa” del 1961
in sottofondo, spedito poi ai nostri emigrati in America. Il genere
più rappresentato dalla COFA fu
comunque la rivista. Le riviste erano delle canzonette sceneggiate.
Una rivista molto ben riuscita fu
“Qua e là per il mondo”. In questo spettacolo uno dei luoghi visitati è Venezia. In molti ricordano ancora la scenografia con la
gondola e le onde di legno mosse
da sei persone che ben riproducevano il movimento dell’acqua.
Tra le operette più famose invece
ci fu “Il casino di campagna” rappresentata per la prima volta negli anni ’40 e “Fiocco di Rosa”
scritta da don Valerio Bottura e
Mario Muraglia, Marisa Bauer e Raffaella Baffetti
16
A RIONE
L’
musicata da don Giongo e dal
professor Fauri. Il debutto di
“Fiocco di Rosa” avvenne nel
maggio del 1961 e tra i numerosi
attori che vi parteciparono si ricordano Raffaella Baffetti, Bruna
Cimadom, Lorenza Bottura, Dario Battisti, Mario Baldo, Bruno
Motta, Mario Muraglia. Per l’occasione don Giongo volle far venire dalla città gli orchestrali facendo così lievitare i costi tanto
che per sanare i conti fu necessario riproporre poco tempo dopo
“Il casino di campagna”. Fu questa, agli inizi degli anni ‘60 l’ultima rappresentazione teatrale realizzata dalla COFA che, come
era accaduto un decennio prima
alla Filodrammatica sociale, cessava la propria attività lasciando
il posto al cinema e soprattutto
alla concorrenza della televisione.
Qualche settimana fa con il
debutto della compagna dell’Associazione Teatro e Spettacolo
tenuta a battesimo da Sergio Bisesti, ultimo direttore della Filodrammatica sociale, e don Valerio Bottura in rappresentanza della Filodrammatica parrocchiale,
che hanno simbolicamente passato il testimone, si è riaffermata la
passione della gente di Aldeno per
il Teatro. Alla nuova compagnia
teatrale l’augurio di cogliere il testimone per tener viva una tradizione che per decenni ha contribuito a scrivere la storia del nostro paese.
*Presidente Associazione Teatro e Spettacolo
Perché c’è sempre
un perché
Eco di parole che parte d’Oriente
e arriva a Occidente.
Domanda d’un bimbo
che soffia leggero nel vento
e va nel mondo intero chiedendo un perché
Perché si fanno le armi anziché i giocattoli?
Perché si spreca denaro quando c’è gente che muore di fame?
Perché s’inquina la terra s’è di tutti la casa?
Perché si insegna vendetta anzi del perdono?
Perché si sparge del sangue al posto dell’acqua che porta speranza?
Perché si piange la morte se è meglio una lacrima festosa di vita?
Perché c’è sempre un perché
e nessuno risponde
a questo bambino che non sarà il solo a farsi domande.
Perché non siamo capaci
di dare risposta a tutti i pensieri di questo bambino
che aspetta da un secolo la giusta risposta.
E’ ormai invecchiato, è solo un anziano
che ha visto i fratelli morire di guerra,
ma prima di andarsene attende il momento per vivere in pace!
Lo spazio della poesia
di Virginia De Leon Barral
Virginia De Leon è nata nel 1971 in Uruguay a Montevideo dove ha frequentato per sei anni
l’Accademia di poesia e recitazione. I suoi bisnonni, trentini di Arco, emigrarono in Uruguay nel
1923.
In Trentino dal 1991, da quattro anni vive ad Aldeno con il marito e i quattro figli.
Tutte le sue poesie sono dedicate a Miriam, la mamma che da qualche anno la guarda dal cielo.
A RIONE 17
L’
La guerra ad
Aldeno
Un’indagine statistica tra bambini, ragazzi ed adulti in paese mette
in luce una sostanziale differenza di atteggiamento riguardo alla
guerra in Iraq. Rivela che il bombardamento mediatico non ha affatto risolto i dubbi profondi e l’angoscia che ogni guerra riversa
anche in una comunità pacifica. Ma soprattutto evidenzia la paura
ed un incombente senso di minaccia che le guerre lasciano in eredità a tutti.
La guerra in Iraq. E’ stata per
Società
più di una stagione pensiero frequente e oggetto di riflessioni per
ciascuno di noi. Il nostro giornale
non poteva sorvolare sulla vicenda dandola ormai come una preoccupazione del passato. Inutile
sperare che il problema della guerra sia sepolto.
Tendiamo a “digerire” quantità
di notizie negative che quotidianamente ci arrivano dai mezzi di informazione e man mano dimenticare ogni evento, anche un conflitto internazionale.
Questa volta ogni persona ed
interi popoli hanno sentito la ne-
cessità di esprimersi sui “se”, sui
“ma”, sui “senza se e senza ma”, a
favore o contro, comprendendo
che non ci si poteva permettere
l’indifferenza e l’inconsapevolezza.
Altre guerre del passato recente non avevano scosso così il mondo e suscitato tali reazioni collettive, non solo di partiti, ma di gente.
Perché? Il motivo più evidente è il massiccio e continuo martellamento dei mass media, in primis la TV, ma non è motivo sufficiente. Mai come questa volta
abbiamo avuto la sensazione del-
Il messaggio dei bambini sulla facciata delle elementari
18
A RIONE
L’
di Ancilla Dominici
la piccolezza del mondo, di
come il processo di globalizzazione abbia legato tutti in un unico gioco, su una scacchiera
dove una singola mossa (forse
però non di un pedone qualsiasi…) può coinvolgere ogni altro
personaggio sconvolgendo gli
equilibri e gli squilibri esistenti,
destabilizzando il pianeta. Ciò
crea una crescente insicurezza in
ognuno.
L’introduzione del concetto di
“guerra preventiva” segna inoltre
un elemento emblematico. Tutti
hanno capito, forse anche solo
emotivamente, che ciò implica uno
sconvolgimento di valori, la ridiscussione di diritti umani e diritto
internazionale.
Moltissime persone hanno reagito, esprimendo il loro dissenso
in varie forme.
E la gente di Aldeno? Chiedere ad ognuno un’opinione sarebbe stato un lavoro certamente interessante, ma troppo lungo. Mi
sono limitata a distribuire a cento
persone una breve serie di domande da completare.
Nessuna pretesa di correttezza a livello statistico, dato che la
rappresentatività del campione
non è verificabile, ma solo un possibile idea delle valutazioni degli
“aldeneri”. Hanno compilato il
questionario: i ragazzi di quinta elementare, una classe di terza media, alcuni studenti delle superiori
e universitari, i dipendenti di
un’azienda, i componenti di due
famiglie, un gruppo di persone al
centro anziani. Sono rappresentate
tutte le fasce di età, anche se non
in proporzione corretta rispetto
agli abitanti. Tutti si sono prestati
con pazienza e per questo li ringrazio.
Ecco i risultati.
Prima dell’inizio del conflitto 70
persone sulle 100 oggetto dell’inchiesta erano contrari alla guerra,
30 favorevoli.
Vittime civili
Motivi importanti sono anche
ritenuti il terrorismo (53 persone),
la dittatura (46), le armi di distruzione di massa (39) e il potere sulla
zona (32 persone, delle quali 25
tra i contrari alla guerra).
Pochissime persone ritengono
che la differente religione e la diversa cultura siano stati fra le possibili cause (6 persone).
Alla domanda: “C’è oggi per
europei e americani minore, mag-
Anche i bambini della Scuola Materna chiedono la pace
giore o la stessa sicurezza di prima?” 39 ritengono che ci sia meno
sicurezza, 29 più sicurezza, 31 la
stessa di prima, 1 non risponde.
Un’osservazione che mi pare
interessante: c’è poca differenza
tra il numero di favorevoli e contrari nelle diverse fasce di età. La
percentuale più alta di contrari è
tra i diciotto/trentenni (79%) e gli
alunni della quinta elementare
(76%), mentre la più bassa si trova nella fascia tra i 12 e i 16 anni
(56%). Tra gli adulti oltre i 30 anni
e gli anziani le differenze sono piccolissime.
Il questionario terminava con
alcune righe sulle quali ognuno
poteva scrivere un pensiero. Molti
lo hanno completato e vorrei qui
copiarne alcuni per intero o in parte
perché possano essere spunto di
riflessione. Ho scelto le frasi che
mi sembravano maggiormente rappresentative delle varie tendenze,
che esprimessero idee diverse.
- “La guerra…porta distruzione, destabilizza l’economia e le
coscienze…”
- “Ritengo che un dittatore
come Saddam andava fermato in
ogni modo e con qualunque mezzo.”
- “Credo che la guerra sia la
prova tangibile dell’uomo non
umano…poco importa se nel conflitto tra elefanti muoiono persone..”
- “…la diplomazia dovrebbe
giocare un ruolo più incisivo in
questo genere di decisioni…”
- “La miglior difesa è l’attacco.”
Società
La sala-stampa della guerra, in Qatar
Oggi, visto come sono andate
le cose, qualcuno ha cambiato
idea: 6 dei contrari e 7 dei favorevoli.
I motivi della guerra. Il petrolio
è ritenuto da ben 86 persone una
causa del conflitto, tra loro anche
22 persone che erano a favore
dell’intervento.
A RIONE 19
L’
La fine di Saddam
- “…l’idea che questa guerra
ci ha trasmesso è che sia stata
mossa dal puro interesse economico e politico…”
- “Una guerra ci voleva per
mettere a posto le cose in quel
paese.”
- “Una domanda: perché i primi
ad eliminare le armi chimiche e batteriologiche non sono stati gli stessi
che hanno iniziato la guerra?”
- “ Non è giusto distruggere un
paese per un bene che ha.”
- “Nel
mondo ci
sono altri dittatori e altra
gente che
muore nelle
guerre in
corso, ma
siccome non
c’è l’interesse lasciamoli
morire, anzi
forniamo loro
le armi che
costruiamo Pensieri che esprimono posizioni diverse, volontà lontane, nei questionari
noi anche in raccolti dall’autrice
Trentino.”
Voglio aggiungere una frase maggior ragione nelle relazioni
mia: credo che la violenza crei tra nazioni, dove tutto è più comsempre catene di violenze. Se plesso e rischioso. Questa guerquesto è sicuramente vero nei ra non credo sfuggirà alla regola
rapporti tra singole persone, a e creerà nuovo terrorismo.
Le due Baghdad
Quando Baghdad era la magica città delle Mille e una notte. Quando
Baghdad era la città di splendide principesse, tappeti volanti e
lampade magiche. Le proposte della Biblioteca comunale per
ricordare il mito di una città oggi devastata dalla guerra.
Baghdad. Città di fiamme, di
Società
polvere grigia, di fumo denso ed
oleoso, di trincee di petrolio incendiato.
Baghdad. Muri anneriti, scheletri di edifici bombardati, rovine
ancora fumanti sotto un cielo plumbeo, senza un solo raggio di sole.
Baghdad. Suoni di guerra: sirene d’allarme, fragore di armi,
20
A RIONE
L’
raffiche di mitra, colpi della contraerea, boati, deflagrazioni.
Baghdad. Città violata, saccheggiata nei suoi sontuosi palazzi, uffici, musei e biblioteche: opere d’arte, reperti archeologici, libri, sedie ed arredi, computer, ventilatori trafugati.
Baghdad. Bombe intelligenti
sfuggite alla programmazione dei
di Cristina Cont
computer che non riescono a cernere tra soldati, donne e infanti.
Città di dolore negli occhi terrorizzati dei bambini e in quelli rassegnati dei vecchi.
Questa è la Baghdad che per
un paio di mesi ci ha tenuto in pugno, questa la città impressa nella
memoria collettiva dei nostri figli.
Fino a qualche tempo fa erano
E’ dipinto tutto il mondo arabo-musulmano nei racconti delle Mille e una notte: India, Persia, Egitto, Iraq, con le rispettive civiltà e culture. Nel ciclo di
Baghdad - Il giardino degli incantesimi, La storia del profumiere, Il falso califfo – per citare qualche fiaba - ci imbattiamo in alcune tra le più popolari
figure delle Mille e una notte,
molte delle quali sono anche personaggi storici: il visir Giaafar, il
poeta di corte Abu Nuwas, il
marinaio Sindbad eroe dei celebri viaggi, la seducente schiava
Marjana, il Barbiere di Baghdad,
il Gran Califfo.
E’ inevitabile e altresì piacevole, leggendo le Mille e una notte,
calarsi nell’atmosfera e nel clima
della civiltà islamica, la quale raggiunse il suo apice proprio con il
sovrano Harun al Rashid (766809), uomo colto e saggio, che
incoraggiò gli studi scientifici, l’ar-
te, la poesia, la musica e la letteratura.
E proprio Baghdad, con il suo
milione di abitanti, era, nel Medioevo, la capitale dell’impero islamico, il suo principale centro culturale, multietnico e multireligioso.
Anche se la magia la
fa da padrona, è la
vita quotidiana e la
cultura del Medioevo islamico ad
emergere con prepotenza da queste fiabe.
I veri protagonisti
sono i sensali, i bagnini, i ladri e le schiave,
gli asinai ed i barbieri,
i sarti e i tintori che s’incontrano nei suk odoranti di spezie e frutta fresca, nei
caffè pieni di narghilè, nell’hammam, il cosiddetto bagnoturco.
La raccolta delle Mille e una
notte con le sue fantasiose e meravigliose storie ha incantato numerose generazioni, dai bambini
agli adulti, in tutto il mondo. Nella
lettura si ritrova d’incanto tutta la
magia dell’Oriente: pile di seta e
broccato, lampade magiche, scrigni colmi d’oro e pietre preziose,
dolci musiche di liuti ed arpe, effluvi d’ambra e d’incensi che inebriano e seducono al solo sussurrarne il nome.
Queste storie hanno così il potere di riportarci, almeno per qualche istante, ad una Baghdad magica, intrigante e meravigliosa. E’
la stessa Shahrazad a rivelarci, nel
primo racconto, come le storie
hanno due grandi poteri: possono
cambiare gli uomini e possono vivere per sempre.
Proposte di lettura
Le fiabe delle Mille e una notte,
con i loro scenari esotici, la magia
e le trame avvincenti conquistano
soprattutto i giovani lettori e così
vengono costantemente riproposte
dall’editoria per ragazzi.
Di seguito i titoli che si possono
trovare presso la Biblioteca comunale di Aldeno.
Per bambini:
Aladdin Walt Disney Company Italia, 1994, (Disney Junior)
Aladdin Walt Disney Company Italia, 1998, (Disneyana)
Aladino Piemme, 2002 (Il battello a vapore. Le mie prime fiabe)
Alì Babà e i 40 ladroni
Patatrac, 1991 (Carte in tavola)
Le più belle fiabe persiane,
arabe, indiane Crealibri, 2001
(Fiabe di tutto il mondo)
Il ritorno di Jafar W a l t
Disney Mondatori, 1995 (Disneyana)
Sindbad il marinaio
Patatrac, 1997 (Carte in tavola)
Per ragazzi:
Aladino e altri racconti da
Le Mille e una notte di Rosalind
Kerven; De Agostani, 1999 (In
primo piano. Classici)
Aladino e la lampada magica
C’era una volta, 1993
Alì Babà e i quaranta ladroni
E.Elle, 1993 (Un libro per
leggere. Racconti)
Fiabe arabe
Primavera, 1994 (Universale economica della fiaba)
Le mille e una nottea cura di
F. Saba Sardi
Mondatori,
1990 (I libri da leggere)
Simbad il marinaio a cura di
Roberto Piumini E.Elle, 1991
(Un libro per leggere. Racconti)
La vera storia di Aladino
A. Galland Bompiani, 1994 (I
Delfini Bompiani. Classici)
Società
ben diversi i pensieri che ci evocavano nomi quali Baghdad, Bassora, Iraq e più in generale l’intera
Arabia: splendide ed astute principesse dagli occhi nerissimi, seducenti schiave danzatrici vestite
di veli, sete e damasco, affascinanti
e dorate moschee, sontuosi palazzi
di principi e sultani. Descrizioni di
splendori che si sogliono appunto
chiamare “da Mille e una notte”.
E chi non ricorda Shahrazad, la
saggia e colta principessa che intrattiene il re crudele per mille
notti con i suoi racconti, ottenendone alla fine la grazia e
l’amore?
A RIONE 21
L’
G enitori adottivi
Una lettera di ringraziamento dalla Colombia alle famiglie aldenesi impegnate nelle adozioni a distanza.
Venti famiglie di Aldeno si
Società
stanno prendendo cura di altrettanti bambini colombiani, aderendo al progetto di adozioni a
distanza del Gruppo Missionario Folgaretano. Un progetto
che tra i promotori ebbe, alcuni
anni fa, anche don Giampietro
Baldo, all’epoca parroco a Folgaria, il quale diede lo spunto
per il nome dell’associazione
che, a questo scopo, venne fondata nella cittadina colombiana
di La Tebaida. Da don “Giampi” si ricavò infatti Fundacion
Jiampi, sigla che significa “Infanzia assistita da padri e madri
italiani”.
Padre Hernando Arcila Ospina
22
A RIONE
L’
Padre Hernando come sempre
circondato di bambini
Il Gruppo Folgaretano è una
delle associazioni umanitarie
trentine che vanta maggior anzianità, risalendo al 1979. Da
dieci anni si dedica anche alle
adozioni a distanza. Ne conta in
Uganda, Bulgaria, ma soprattutto in Colombia, con seicento
genitori adottivi di 750 bambini
(vari genitori hanno ha più
d’uno).
Nell’immenso mare dei bisogni del mondo, l’iniziativa
colombiana fu la risposta di
Folgaria ad un accorato appel-
di Maurizio Struffi
lo arrivato da un religioso di
La Tebaida, don Hernando
Arcila Ospina, che raccontò la
drammatica situazione della
foltissima popolazione minorile
della sua regione (il Quindio),
in un Paese devastato dalla
guerriglia e dai trafficanti di
droga.
I genitori adottivi sono di varie parti d’Italia (conoscono
l’associazione folgaretana perché in zona soggiornano come
turisti) e naturalmente di varie
località trentine, dal capoluogo
alle vallate.
I venti genitori adottivi di Aldeno ne costituiscono uno dei
gruppi più consistenti, a tutto
merito della capacità del paese di dimostrarsi solidale davanti ad ogni situazione di necessità. A loro è recentemente
arrivato un affettuoso messaggio di riconoscenza dallo stesso padre Hernando, che ora è
il responsabile di Fundacion
Jiampi, fedele al motto “chi salva una generazione salva una
nazione”.
Lo riportiamo integralmente
anche nelle imprecisioni linguistiche.
Padri Adottivi di Aldeno
(TN).
FONDAZIONE SOCIALE
JIAMPI.
Carissimi:
Un saluto di gratitudini
innanzitutto per quello che
fate per i nostri piccoli della Colombia; che grazie
alla vostra adozione sono
diventati anche i vostri
bambini che vi amano e vi
pensano tanto, giaché la
loro speranza é un giorno
conoscervi. Intanto faciamo il bene e con tanto
amore.
Vi ricordo sopratutto a
quelli che avete fatto l’adozione all’inizio; ma voi sapete che ho uno speciale
amore per voi di Aldeno in
zione, speriamo continuare
avanti e che il numero
d’adozioni si moltiplicheno
anche ad Aldeno per cosí
arrivare ad ùn numero piú
grande di bambini e bambine bisognosi.
Gesù Risorto vi riempa
di felicitá a tutti voi e tutti i
vostri famigliare che generosamente portano avanti
un’adozione a distanza o ci
aiutano attraverso diverse
forme.
¡ Ricordatevi che chi
salva una generazione salva una Nazione !
Grazie di cuore e che il
signore vi benedica.
Don Hernando Arcila
Ospina
Presidente
Fondazione Sociale
JIAMPI
Padre Hernando sul fuoristrada donato a Jiampi dalla Croce Rossa di Folgaria
A RIONE 23
L’
Società
Nel refettorio di Jiampi
quanto per mezzo di Don
Giampietro Baldo e sua carissima mamma Tulia io
sono stato tra voi tante volte addirittura da quando
ero studente a Roma nel
Anno Santo 1975. Voglio
abraciare ciascuno di voi
perché siete cosí generosi
di aiutarmi a portare avanti
questa opera sociale che
porta il nome del carissimo
Don Giampi.
Ad oggi siamo arrivati
ad aiutare 1300 bambini, ci
mancano tanti, soltanto al
nostro paese 800 bambini
aspettano adozioni a distanza per poter studiare e
tanti altri bambini in tutta la
regione al meno per avere
il minimo necesario per vivire.
Siamo molto felice del
lavoro che si fa, grazie alla
vostra continua collabora-
M erlot d’Italia:
atto IV°
Un concorso per premiare i migliori bordolesi e per qualificare la
rassegna nazionale aldenese che di anno in anno diventa punto di
riferimento sempre più importante per le cantine del settore.
Ottobre, tempo di vendem-
Economia
mia. Ottobre, tempo di Merlot. Si
rinnova anche quest’anno l’appuntamento più importante per Aldeno: quello con la Mostra dei Merlot d’Italia.
La manifestazione che si svolgerà nei giorni 25, 26 e 27 sta infatti ritagliandosi uno spazio prestigioso nel panorama delle rassegne di settore e, anno dopo anno,
sta confermandosi come evento di
riferimento nazionale per produttori, tecnici, giornalisti ed appassionati di questo nobile vino.
Il binomio Aldeno-Merlot comincia pian piano a divenire realtà
e sempre più spesso il nostro pa-
La sala self-tasting
24
A RIONE
L’
ese viene associato alla rassegna
ottobrina.
Il crescente consenso degli addetti ai lavori (tecnici e operatori
di settore, produttori, esperti) e dei
visitatori che a migliaia hanno animato l’edizione dello scorso anno,
dimostra una volta di più che la
strada intrapresa dall’amministrazione comunale per promuovere
qualitativamente l’iniziativa era
quella giusta.
Eccoci allora anche quest’anno al lavoro preliminare per organizzare al meglio questo quarto
appuntamento con la Mostra e con
la grande novità del 1° Concorso
nazionale dei Merlot: un evento
di Emiliano Beozzo*
unico nel suo genere che migliorerà ulteriormente la qualità della
manifestazione. Una commissione
di esperti, ufficialmente riconosciuta dal Ministero delle Politiche
Agricole, “giudicherà” i vini delle
aziende che vorranno aderire al
confronto. Verranno quindi premiati con la denominazione ”Merlot d’Italia 2003” i primi tre vini
classificati nelle quattro categorie
previste.
Sono confermati inoltre i momenti più importanti della rassegna
come il convegno, interessante
confronto anche per il mondo viticolo locale, il self-tasting e le degustazioni guidate che hanno riscosso grande apprezzamento fra
i visitatori.
Una conferma anche per le
manifestazioni collaterali, dalla ristorazione con intrattenimento
musicale, alla rassegna autunnale
sui ricami, dalla mostra di pittura,
a tutte le altre iniziative di contorno che possono essere vissute anche dall’intera comunità aldenese
come occasione di incontro e di
festa.
Come si diceva, è già partita la
macchina organizzativa della quarta edizione della Mostra e conte-
Le degustazioni di Luciano Rappo
stualmente anche le prime comunicazioni sull’evento con distribuzione di materiale pubblicitario realizzato appositamente (Vinitaly di
Verona, Dulcenda di Castel Toblino, Biteg di Riva del Garda, Vinart di Trento e Rovereto, le principali APT del Trentino).
A giorni saranno avviate le
prossime mosse per consolidare
contatti ed iniziative utili a prepa-
rare bene questo appuntamento
che, vogliamo qui ricordarlo, avrà
bisogno del concreto sostegno da
parte dei nostri sponsor tradizionali quali Cassa Rurale di Aldeno
e Cadine, Vinicola Aldeno, Provincia Autonoma di Trento (assessorati al commercio, turismo e
agricoltura) oltre alla preziosa e
insostituibile collaborazione della
Camera di Commercio di Trento,
dell’Associazione Italiana Sommelier del Trentino e delle tante
persone che, a titolo gratuito, offrono il loro tempo libero per questa iniziativa.
A tutti quanti un grazie anticipato per essere con noi ancora una
volta in questo progetto che rilan-
Usi e costumi della cultura contadina
cia Aldeno e il Merlot in un contesto nazionale dal quale, ne siamo
certi, a medio termine potranno arrivare anche grandi soddisfazioni.
*Assessore all’Agricoltura,
Viabilità, Territorio, Foreste,
Cooperazione Economica e Sviluppo
Un brindisi sotto le stelle
manifestazione promossa dall’Associazione Nazionale Città del Vino alla quale aderisce anche il Comune di Aldeno.
L’evento che già nella scorsa edizione ha registrato un buon successo, coinvolgendo un
grande numero di persone, si svolgerà la sera di venerdì 8 Agosto.
La manifestazione, come oramai molti sapranno, nasce dall’idea di brindare all’aperto (sotto le stelle appunto) per festeggiare la notte di S. Lorenzo, la notte delle stelle cadenti.
Abbastanza naturale poi il pensiero di accostare al brindisi anche la possibilità di degustare
produzioni gastronomiche tipiche locali.
Nasce così questa “Festa d’estate in piazza” che vede l’abbinamento fra vino (o spumante)
e pietanze, con l’accompagnamento di buona musica.
Una bella occasione per la nostra gente e per gli ospiti che arriveranno dai comuni limitrofi
per trascorrere insieme una piacevole serata sulla piazza di Aldeno.
Ci sono quindi le premesse per riproporre anche quest’anno un momento che possa riscuotere il gradimento e il consenso del pubblico.
Sono sicuro che l’organizzazione di questa edizione 2003 potrà contare ancora una volta su
quanti (associazioni, aziende, enti, persone) con il loro indispensabile aiuto hanno permesso,
in passato, la realizzazione di questo evento.
Per tutti l’appuntamento è sotto le stelle dell’8 Agosto.
Oscar Beozzo
A RIONE 25
L’
Economia
L’estate aldenese ripropone anche quest’anno il classico appuntamento con “Calici di Stelle”,
d’arte
te
M aestri d’ar
Continua la rassegna delle imprese artigiane. Segno della vitalità
imprenditoriale aldenese, costruita su solide radici familiari, le aziende offrono importanti opportunità di lavoro al paese.
Economia
Azienda Guido Stech
Guido Stech, di Romagnano,
inizia nel 1956 l’attività idraulica nel
suo paese, dove arriva a dare lavoro a sedici dipendenti tra apprendisti e operai. Si stabilisce
ad Aldeno, grazie alla costruzione
dei primi capannoni artigianali, nel
1981. Alla bella età di oltre settant’anni continua imperterrito,
coadiuvato dal figlio Fausto, la
posa in opera di tubazioni ed impianti di irrigazione di quasi tutta
la Val d’Adige e della Vallagarina.
I momenti più intensi del suo lavoro sono in primavera, quando sono
necessari gli interventi di controllo
ai vari impianti antibrina. Guido,
ciclista ancora da giovane, vince il
Guido Stech nella sua officina
giro della Bolghera da allievo e
diverse corse da dilettante. Amante
della montagna e di tutti gli sport,
divide le sue innumerevoli gite
montane con l’amico Marco Mo-
Sassi a vista: una delle specialità di Luigi Eccheli
26
A RIONE
L’
di Stefano Piffer
e Renato Bisesti
sna. Spera di poter trascorrere
l’età della pensione senza essere
troppo sollecitato dalle continue
esigenze dei nostri agricoltori.
Impresa costruzioni Luigi
Eccheli
Ferruccio Eccheli, conclusa
l’attività lavorativa per raggiunti limiti di età, lascia nel 1978 nelle
mani dei figli Luigi e Renzo il timone dell’impresa edile. Le sorti della
ditta sono rette con successo dai
due fratelli per diverso tempo.
Dopo otto anni Renzo abbandona l’azienda per dedicarsi ad altra
attività, lasciando il fratello Luigi a
seguire e curare i lavori e gli interessi della ditta. All’inizio l’impre-
sa Eccheli conta fino a otto dipendenti, per poi ridimensionarsi al
solo proprietario. Luigi, rimasto
unico lavoratore, esegue ristrutturazioni di appartamenti e particolari rifiniture esterne. E’ sposato
con Flora, sua collaboratrice e attenta segretaria ed ha due figlie di
25 e 19 anni. Continua la sua attività nel circondario di Aldeno e
spera anche lui di giungere alla tanto meritata pensione.
Aldo Pescador con il padre, Roberto, fondatore dell’azienda
ampliare sempre di più la propria
attività, con l’assunzione di un paio
di dipendenti e la fondazione di una
società. I lavori di routine della ditta
sono gli impianti civili, impianti TV,
allarmi antifurto, aspirazioni centralizzate per aziende industriali.
Data la mole di lavoro, con commesse fino al 2004, sta cercando
personale specializzato nel settore. E’ coniugato e padre di una
bella bimbetta. Auguriamo all’azienda, già molto stimata e brillante, ottimi risultati per il futuro.
Mirko Malfer in laboratorio con Cesare Celia
Officina meccanica Aldo
Pescador
Comincia il padre Roberto nel
1945, dopo aver trascorso il periodo bellico alla Caproni ad aggiustare pezzi di aerei.All’inizio nel
paese ci sono soltanto biciclette e
due tre moto da riparare, ma il lavoro non manca e Roberto continua da solo fino al 1981. Il figlio
Aldo, dopo aver frequentato la
scuola professionale per autoriparatori, lavora assieme al padre in
officina per continuare poi da solo,
seguendone la tradizione. Aldo è
tra i primissimi a computerizzare
l’officina e nel 1989 si dota di uno
speciale apparecchio elettronico.
Si aggiorna in continuazione: soltanto il corso per l’uso di attrezzature computerizzate gli costa due
anni di impegno extralavorativo. E’
molto versatile nelle riparazioni di
autoveicoli ed ha una notevole
passione per il suo lavoro. Chi
entra nella sua officina trova un
ordine ed una pulizia assai rari a
trovarsi in questo settore. Il papà
Economia
Ditta CEMA di Mirko Malfer & C.
Terminata la scuola dell’obbligo, Mirko Malfer viene assunto
dalla “L. B. Elettronica” di Luciano Battisti, che in quel periodo è
all’avanguardia nel settore elettrico. Apprende con disinvoltura il
mestiere di elettricista e rimane
presso la ditta per diciannove anni,
lavorando in cantieri di tutta Italia,
arrivando a essere il responsabile
di tutti i cantieri della stessa. Nel
1998 fa il grande salto e si mette
in proprio. All’inizio si occupa di
piccoli impianti elettrici, per poi
A RIONE 27
L’
Roberto, quasi sempre presente in
officina, non si sottrae a qualche
piccolo lavoretto.
Economia
Il Tetto S.n.c. di Stefano
Baldo
La ditta Pio Foladori, mamma
di quasi tutti i carpentieri aldenesi, istruisce nella specialità anche
i fratelli Stefano e Modesto Baldo, che nel 1991 iniziano in proprio l’attività di maestri carpentieri, ottenendo un notevole successo nel settore, dovuto soprattutto alla solerzia e alla passione
per questo lavoro. Assumono alcuni dipendenti ed il primo intervento di rilievo dell’azienda è la
copertura della palestra di Cimone. Ampliano poi il proprio raggio d’azione in tutto il territorio regionale. Seguono quindi i lavori
di risanamento architettonico di
tutte le coperture degli edifici sull’isola di San Servolo a Venezia,
per non parlare della zona di Mirandola e Modena, dove ormai
sono di casa da più di otto anni.
Al centro, Stefano Baldo con due collaboratori, sul tetto di una costruzione a Venezia
La costruzione di tetti espone,
come tutti sanno, ad un continuo
rischio e richiede un grado di
massima concentrazione ed abilità. Modesto è sposato con Maria Rosa, che è la segretaria tuttofare della ditta. Stefano, novello babbo, vedrebbe più di buon
occhio quei clienti che onorano
con regolarità i pagamenti.
Ditta Spagnolli Silvano
Brillante e giovanile sessantaquattrenne, Silvano continua im-
Piscina in Valle di Non, una delle tante costruite da Silvano Spagnolli
28
A RIONE
L’
perterrito la sua attività di piastrellista. Comincia a diciassette anni
come apprendista presso la ditta
Tramontin di Trento. Dopo essersi specializzato nel ramo, a
vent’anni inizia l’attività in proprio. Il suo lavoro consiste principalmente nella posa di pavimenti
e rivestimenti di appartamenti. La
fatica è continua, perché rimane
per ore piegato a terra e se non
sei un buon atleta soprattutto la
schiena ne risente duramente. La
soddisfazione maggiore è stata la
costruzione di una piscina nella
casa dei signori Zambiasi di Taio
in Val di Non, con motivi geometrici decorativi. Silvano è ammogliato da anni con Carla Bisesti,
sua instancabile segretaria e consigliera. Ha quattro figli, un maschio e tre femmine, queste ultime tutte laureate, con grande soddisfazione dei genitori. Quel poco
tempo libero che gli rimane lo
dedica all’orto e al giardinaggio,
non disdegnando qualche bella
partitina a biliardo nella sede locale degli alpini.
In alto e lontano
di Lorenzo Lucianer
La storia di Renzo Cramerotti, l’unico aldenese ad aver partecipato
ad un’Olimpiade, primo campione europeo del giavellotto con la
maglia azzurra, sette volte campione italiano.
Ho fatto sessantaquattro! Ho fatto sessan-
Una delle tante vittorie
Tra questi, Renzo Cramerotti aveva scelto il salto
in lungo ed il salto in alto. Erano tutti discepoli di
Aldo Schmidt che faceva il pittore ma che all’avviamento di Aldeno insegnava ginnastica. Lui ed Italo
Nicolodi, dirigente della Sportiva, avevano voluto
nel piazzale delle scuola la buca di sabbia per i salti,
la pedana per il getto del peso. Si organizzavano le
In allenamento al Quercia di Rovereto
A RIONE 29
L’
Protagonisti
taquattro metri!” Renzo Cramerotti attraversava le
corsie di carbonella nera dello stadio e correva a
braccia levate incontro a mio padre, a lato della
pista. Era il 1966, quella era la prima gara dell’anno e quei 64 metri erano il record regionale di tiro
del giavellotto. Un record davanti agli occhi del sindaco che era andato al Briamasco per vedere di
persona questo aldenese di 19 anni di cui si cominciava a parlare negli ambienti dell’atletica e sui giornali.
L’atletica leggera faceva presa in quegli anni sulla
nuova generazione di Aldeno, quella del dopoguerra, affiancando la tradizione del tamburello, insieme
al ciclismo. Nel ’60 c’erano state le Olimpiadi a
Roma con 13 medaglie d’oro italiane, ma soprattutto con la strepitosa vittoria ed il record di Livio
Berruti nei 200 metri, il bronzo di Giuseppina Leone nei 100, quello di Abdom Pamich nei 50 chilometri della marcia. Allo stadio di Trento arrivavano
i grandi campioni per le riunioni in pista: Berruti,
Sergio Ottolina, Eddy Ottoz, Roberto Frinolli, Antonio Ambu, Alfredo Rizzo, Salvatore Morale,
Adolfo Consolini, Silvano Simeon, Carlo Lievore,
Franco Radman. Tra gli olivi di del Garda maturava
il giovane Renato Dionisi, più che una promessa del
salto con l’asta.
All’ombra di Mauro Cont, saltatore già affermato con l’ATA Battisti, in odore di nazionale, cresceva così ad Aldeno un piccolo gruppo di ragazzi
appassionati delle pedane: Renato Coser, velocista
come Alberto Schir, Lorenzo Maistri, saltatore con
l’asta, Marcello Lucianer, mezzofondista.
gare, le selezioni per le Olimpiadi Vitt, sotto l’egida
de “Il Vittorioso” il giornale con i fumetti di Jacovitti, che, all’epoca, contendeva i lettori al Corrierino
dei Piccoli.
I ragazzini più piccoli sostavano ammirati ad osservare gli allenamenti di quei protagonisti, i nuovi
gesti atletici che apparivano così diversi dalla consueta e possente bracciata del tamburello, rincorse
e movimenti quantomai eleganti e raffinati, un gergo
tecnico da iniziati che creava la differenza. Colpivano in modo particolare le acrobazie aeree di Lorenzo Maistri che si innalzava con un’asta di bambù sopra la cordicella posta a tre metri e mezzo,
sulla quale era steso un fazzoletto bianco. Lorenzo
non ci vedeva molto bene ed aveva escogitato quel
sistema per individuare l’ostacolo in alto, durante
la rincorsa e lo stacco. Volava sopra la pezzuola e
poi precipitava da quell’altezza su un letto di sabbia dura, senza mai ferirsi. Stupiti ed affascinati, si
cercava poi, nei giornali del lunedì, il riscontro di
tanta bravura.
La prima medaglia
Protagonisti
Di quella pattuglia di atleti si occuparono le cronache, eccome, dopo il campionato provinciale CSI
del ’61. Episodio memorabile: Coser, Schir, Maistri e Lucianer avevano al collo una medaglia d’oro
ciascuno quando, alla sera, tornarono da Trento ad
Aldeno con la corriera della Degaspari. C’era stato un oro anche per Cramerotti, nella staffetta, con
la quale la pattuglia aldenese aveva chiuso quella
sua straordinaria giornata allo stadio. A quell’epoca Renzo non sapeva nemmeno che cosa fosse un
giavellotto, nonostante a Milano, proprio in quel-
30
A RIONE
L’
l’anno, Carlo Lievore avesse fatto il record del mondo, con 86 metri e 74 centimetri, mandando la lancia a conficcarsi nella pista di terra rossa, al di là
del prato. Ignaro di tutto, Renzo Cramerotti aveva
fatto il suo esordio d’atleta con una medaglia d’argento nel salto in alto.
***
Fu presto evidente però che le modeste disponibilità della Sportiva non avrebbero consentito alle
promesse aldenesi grandi progressi. E così, nel
1963, il nucleo dell’atletica leggera migrò in blocco
alla Quercia di Rovereto. Era presidente Armando Gramegna, gli allenamenti, curati da Ezio Tomasi, si svolgevano su un malandato campo sportivo mentre Edo Benedetti, il sindaco di Trento, era
paradossalmente impegnato nella realizzazione del
nuovo stadio di Rovereto, inaugurato l’anno dopo.
In maglia gialloverde c’erano tra gli altri Carlo Giordani, già in evidenza sui 400 ad ostacoli, Cavalieri,
lunghista, anche lui alla soglia della maglia azzurra.
E c’era un calciatore di Borgo Sacco con il pallino
del giavellotto: Renzo Benedetti, finalista ai campionati italiani, autore di buone misure intorno ai
sessanta metri. Cramerotti si fece prestare l’attrezzo e si fece istruire sui rudimenti del lancio. E sotto
lo sguardo allibito dei presenti, lo scagliò a 43 metri. Forse fu la consuetudine con la spallata del tamburello che Renzo, come tutti i coetanei, praticava
tra scuola e campi, o forse, preferisce ricordare,
furono i muscoli temprati dalle gare a sassate sulle
rive dell’Adige, a chi riusciva a scagliare le pietre
sulla sponda di Mattarello: di fatto quella zagaglia
appuntita saettava lontano, spinta da un dinamismo
non comune, quasi innato. Abbandonare i salti fu
naturale come lo fu puntare tutto sul giavellotto.
Cominciò a fare il pendolare fra Trento - dove
si stava diplomando elettricista alle professionali e Rovereto, dove Sandro Maistri, ex atleta aldenese trapiantato in riva al Leno e sua moglie, Doris, lo
avevano quasi adottato. Con Marcello Lucianer,
Renzo andava di corsa a piedi a Rovereto ed arrivava stremato al campo sportivo, dove lo aspettavano gli esercizi tecnici. Poi era Sandro che li ri-
rina, che organizzava intanto casa e campagna. Intuivano che quella forza naturale, quella muscolatura coordinata e potente avrebbe potuto persino
aprire una strada per il futuro. Ma Renzo comprese
allo stesso tempo che continuare da autodidatta non
lo avrebbe portato lontano, così come voleva.
Scrisse di pugno una lettera alla Federazione ed
ottenne di potersi trattenere due settimane al mese
a Formia, il tempio dell’atletica italiana, con il tecnico allora più in auge, Raffaele Drei, ex giavellottista ed allenatore dei più grandi lanciatori azzurri.
Carlo Lievore
Con tutto il tempo a disposizione ed un tecnico
di prim’ordine, la progressione di Renzo Cramerotti divenne inarrestabile: nel 1966, ancora con la
maglia della Quercia, fu convocato nella nazionale
under 23, con Giordani e Cavalieri. Fu un momento irripetibile per l’atletica roveretana che, dai lontani confini della provincia italiana, fornì alla squadra azzurra tre campioni di razza.
Quando, nel Luglio di quell’anno, a Pisa, superò
per la prima volta i 70 metri, la Guardia di Finanza
si decise ad arruolarlo. Renzo firmò il contratto una
settimana prima degli europei juniores di Odessa.
Sul Baltico fece la sua gara-capolavoro. Si trovò
ad inseguire un giovane tedesco, Abraham, che aveva tirato a 73 metri.
Protagonisti
portava in auto a casa, la sera tardi. E che spesso
provvedeva a sedare il vorace appetito di quei ragazzi sempre affamati. Come quella volta, mi racconta Renzo ridendoci ancora, che lui e Marcello
arrivarono al fondo di uno di quei grossi barattoli
da cinque chili di marmellata, con l’accompagnamento di un’adeguata quantità di ciòpe de pam,
prima ancora che il buon Sandro si rendesse conto
dell’enormità.
Era un’atletica naïf, a pane e marmellata, appunto. Ben lontana dai forsennati calendari di oggi,
dalla pressione degli sponsor. Era sport a misura
d’uomo o, meglio, di contadino. Ci si allenava col
bello, si riposava col brutto. D’inverno le sedute in
palestra a Rovereto si contavano su una mano, poi
si riprendeva cautamente in primavera. Le competizioni erano la periodica verifica degli allenamenti,
il confronto con il lavoro degli avversari, non un’esibizione. Nel ’63 ci furono soltanto tre gare per la
categoria degli Allievi. Renzo Cramerotti sfiorò i
50 metri nell’ultima, record regionale della categoria. Passò tra gli Juniores l’anno successivo, due
sole gare in calendario: arrivò a 51 metri. Poi, nel
’64, l’impegno scolastico, il diploma di elettricista,
lo assorbirono del tutto.
Tuttavia, nonostante gli allenamenti approssimativi e spesso solitari salì, l’anno dopo, alla ribalta nazionale: nel meeting di Bolzano arrivò a
59 metri e guadagnò la sua prima maglia azzurra.
Esordì all’estero in Svizzera, a Lucerna, con 61
metri, il giorno prima dei Campionati nazionali
CSI. Viaggiò tutta la notte da Lucerna a Macerata, arrivò allo stadio, vinse con il record il suo
primo titolo italiano.
Renzo capì che a questo punto la sua vita era
ad un bivio: o l’atletica o il lavoro. Sapeva che nelle sue braccia e nelle sue spalle c’erano potenzialità in larga misura, così come lo sapeva chi gli stava
vicino: suo padre Vito che mandava avanti la famiglia rompendosi la schiena a scaricare camion a
Trento e che scrollava il capo osservando quel suo
ragazzone scagliare lontano le fròsche, le bacchette
di nocciolo, tra i filari delle vigne, e sua madre, Pie-
A RIONE 31
L’
La medaglia di Odessa
Protagonisti
Pareva irraggiungibile, anche perché il record
italiano era ancora nelle mani del triestino Vincenzo
Saiz, con 73,22. Cramerotti non era mai andato
così lontano. Ma all’ultimo lancio indovinò una superba traiettoria che fece veleggiare l’attrezzo a 73
metri e 32 centimetri. Furono titolo europeo, il primo mai vinto dall’Italia tra gli Juniores, e primato.
Con un po’ di rammarico: quel blasone continentale, conquistato per le Fiamme Gialle, una settimana
prima sarebbe finito nella bacheca della Quercia.
Quando tornò a casa, alla medaglia d’oro europea
si aggiunse quella del comune di Aldeno, che attribuì al suo giovane alfiere gli onori civici.
Non era finita: a fine estate di quell’anno, nel
meeting dell’Acquacetosa a Roma, Cramerotti ritoccò ancora il primato italiano juniores, 42 centimetri più in là dei 75 metri. Stava volando tra i grandi. Lievore era nel mirino del ragazzo aldenese e lo
stesso Janis Lusis, il fuoriclasse sovietico, aveva
vinto il bronzo a Tokyo due anni prima con poco
più di 80 metri.
Pur cominciando ad immaginare le Olimpiadi,
Renzo mantenne tuttavia i piedi ben saldi per terra.
Riprese gli studi di geometra, pensando ad un futuro al di là dell’atletica. Un carico di lavoro che lo
portò, per qualche tempo, all’ipertensione. L’inverno
tra il ‘66 ed il ‘67 non fu tra i migliori: non riuscì ad
allenarsi bene a causa della salute e si presentò sottotono all’esordio stagionale del ’67, a Carpi, in
Aprile.
Al primo lancio gli crollò il mondo addosso: frattura parcellare da strappamento, dissero i medici.
32
A RIONE
L’
Il tendine ed un pezzetto d’osso strappati dal gomito destro. Una lesione che, all’epoca, decretava
la fine di qualsiasi carriera sportiva. Non per il coriaceo aldenese che, pur pensando di aver perso la
sua prima occasione olimpica – Messico ’68 aveva una gran voglia di rivincita sulla sorte. Portò
il gesso per tutta l’estate poi, con l’inverno, cominciò a rieducare l’arto. Rientrò in gara il 1° Maggio
del 1968, con un modesto 65 metri. Troppo lontano dai 78 richiesti per la partecipazione all’Olimpiade messicana. Ma già in Giugno, alla selezione di
Asiago, con Lievore, Rodighiero e Radman, era
arrivato a 73 metri. A Luglio sfiorò il miracolo. A
Roma c’era Italia – Svezia, nella cornice delle Terme di Caracalla. Ake Nielsson, lanciò sulla luna, ad
88 metri. Cramerotti sparò il giavellotto a 77,52,
quarantotto centimetri sotto il limite. La federazione, illacrimabile, lo lasciò a casa.
L’abbraccio con Pietro Mennea
Si consolò superando gli esami di maturità al
Leon Battista Alberti ed iscrivendosi all’Istituto Superiore di Educazione Fisica. Il limite olimpico arrivò la stagione successiva, all’avvio del nuovo quadrienno olimpico, quello di Monaco ‘72. Ai campionati italiani lanciò a 78 metri ed 88 centimetri,
Con le sette maglie tricolori
Ancora nel ’71 vince i Giochi del Mediterraneo
in Turchia, stabilisce a Madrid il primato mondiale
universitario con 82,60 metri, ad Agosto ottiene il
record personale a Turku, in Finlandia, con 83,50
metri, una settimana dopo l’ottavo posto agli europei di Helsinki, e poco dopo si laurea in educazione fisica. Decide subito di sciogliere il legame con le
Fiamme Gialle per seguire, alle medie di Aldeno, la
sua passione per l’insegnamento. “Un errore”, dice
con il senno di oggi. “A Trento non c’erano tecnici in grado di seguirmi nell’avvicinamento all’Olimpiade, non c’erano strutture adeguate”.
E poi, nell’inverno tra il ’71 ed il ’72, la sfortuna si
accanisce di nuovo: questa volta è una dolorosa tendinite che gli blocca il gomito destro e frena la preparazione per Monaco. L’olimpiade di Renzo Cramerotti si chiude con 71,12 metri al primo lancio di
qualificazione e due nulli. E’ il ventesimo posto di
una graduatoria che Wolfermann domina con 90,48
metri, appena due centimetri più di Lusis. Monaco
si chiude nel sangue di un assalto di feddayn che
distrugge la squadra israeliana e Cramerotti, come
tutti coloro che hanno concluso le gare, viene allontanato in tutta fretta dal villaggio olimpico. Renzo ha
25 anni e l’appuntamento è rinviato a Montreal. Ma,
ancora una volta, una serie di infortuni, l’accumulo
di allenamenti severi su un fisico già forzato da una
disciplina traumatica come poche, sbarra la strada
al campione aldenese. Cedono i legamenti delle ginocchia, i postumi della frattura al braccio si fanno
sentire, l’orgoglio aldenese non basta più. Nel 1977
vince il suo ultimo titolo tricolore, prima dell’ennesimo infortunio. Medita l’abbandono, ma sente di
avere ancora un debito da saldare: quello con
l’Unione Sportiva Quercia, che lo ha accompagnato agli esordi e che non ha goduto del suo titolo
europeo. Con i colori roveretani rientra in gara nel
1978 a Roma, per i Campionati italiani. Cramerotti
vuole portare nella sede della Quercia un titolo che
sente ancora alla sua portata. Ma di nuovo, al primo lancio, il ginocchio non regge all’impatto con la
pedana. Lo riporta a casa dolorante Renato Dionisi, in macchina. Ed il campione rivano dell’asta è il
primo a conoscere la decisione del ritiro definitivo
dagli stadi.
**
Protagonisti
nella gara in cui il “vecchio” Lievore tornò a superare, dopo sette anni ed a 32 anni di età, gli 80
metri. Fu l’avvio di un’amicizia, per Cramerotti, al
quale Lievore consegnò pian piano tutti si suoi segreti, quasi un secondo allenatore.
***
Gli anni ’70 si dipanano tra promesse e delusioni. Nel 1970 Renzo Cramerotti vince il primo
dei suoi sette titoli italiani assoluti ed entra per la
prima volta in una finale di Coppa Europa, battendo il tedesco Klaus Wolfermann che, gonfio di ormoni, sarà campione olimpico due anni dopo. Nel
’71 sale al quinto posto del ranking mondiale, superando per 13 volte gli 80 metri, “…Di cui 9 volte
all’estero”, ci tiene a sottolineare, tanto per chiarire che lui, dai giudici italiani, non ha mai ottenuto
benevolenze particolari. E, per la verità, la sua caratteriale schiettezza non sempre lo ha favorito dentro le federazioni. La sua avversione dichiarata per
ogni pratica di doping, nell’epoca degli steroidi che
gonfiavano i muscoli nei laboratori della Germania
dell’Est e dell’Unione Sovietica, le sue reiterate denunce delle frodi chimiche, gli avevano inimicato
una parte dell’ambiente.
A RIONE 33
L’
è lì, nella storia. Non serve rimarcarlo con le medaglie in vetrina”.
Protagonisti
Renzo Cramerotti oggi e’ in pensione. Ha insegnato educazione fisica per 31 anni, la maggior parte
dei quali all’Istituto Tambosi di Trento, dove i ragazzi
stentavano a credere di avere tanto di campione per
docente e dove ha conosciuto sua moglie, Mariangela. Ha due figli, Martina, 19 anni e Marco, 9 anni.
Si dedica al campo “…Con zappa e badile, come
una volta…” ed insegna gli scacchi al piccolo Marco, che sembra preferire alfieri e regine ai campi sportivi. Lo guarda, esile e vivace, com’era lui alla sua
età e, forse, aspetta di vederlo alla prova con un giavellotto. “Ma lo sport – dice – ti riscatta dalle fatiche soltanto ad alti livelli”. Conserva ancora il
suo primo vero giavellotto, di legno, con l’impugnatura di corda, da qualche parte, in soffitta, con le
tante coppe e le tante medaglie che hanno costellato
la sua lunga carriera di lanciatore. “Quello che ho
fatto è fatto”, dice, ribadendo alla mia meraviglia
per questi cimeli trascurati. “Quello che sono stato, ciò che ho rappresentato per lo sport italiano
Renzo Cramerotti insegnante all’ITC Europa di Trento
34
A RIONE
L’
Con Gigi Buffon, figlio del compagno di squadra nelle
Fiamme Gialle, Adriano
Non ha nostalgie, Renzo Cramerotti. Solo qualche rammarico per le sfortune patite, alle quali sovente si accompagnava la pragmatica indifferenza dei
vertici federali. Vi rimedia il ricordo vivido e bello
dell’entusiasmo che muoveva le sue fatiche e quelle
dei suoi coetanei sui campi di gara. Con lo sport ha
girato il mondo, Renzo. Ha maturato amicizie solide
ed importanti, come quella con Adriano Buffon, suo
compagno di squadra nelle Fiamme Gialle e padre
di Gianluigi, il portiere della nazionale del quale Renzo è il padrino. E’ un uomo sereno: “Se non mi fossi
fatto male avrei avuto soddisfazioni forse diverse, certamente non più intense. Ho sempre fatto
il massimo - mi dice salutandomi - per quello che
la fortuna mi ha concesso di fare”.
“Luci di pace”:
“Non vi sarà uno stato di
vera pace fino a quando la pace
non sarà diventata una vocazione,
una passione, una fede capace di
ispirare e di illuminare.” Questa
frase di Marìa Zambrano, una pensatrice spagnola che ha marcato
in modo sentito e deciso momenti
cruciali della storia novecentesca,
mi sembra riassumere bene i sentimenti che in una fredda serata di
fine marzo hanno animato “Luci di
pace”, fiaccolata per la pace pro-
La fiaccolata per la pace, voluta dal Comune e dalla Parrocchia.
Non basta l’assenza della guerra, la giustizia è la più forte garanzia.
mossa, congiuntamente, da Amministrazione Comunale e Parrocchia.
La pace come vocazione, passione, fede che illumina: questo è
ciò che il fiume di luce, che ha inondato le vie del nostro paese, mi
sembrava chiedere sia all’arcobaleno delle bandiere esposte su
molti balconi che al buio di una
notte che portava con sé il vento
freddo di una nuova guerra e non
la brezza di una nuova primavera.
La luce variopinta delle fiaccole,
la fiamma tremula delle cinque candele accese lungo il percorso, una
per ogni seme di pace piantato
dagli uomini nei cinque continenti,
ha gridato per noi che, anche se
non contiamo nulla e anche se non
saremo noi a determinare il corso
della storia, non vorremmo più tornare ad esprimere dolore, cordoglio, condanna per nuove guerre,
nuove vittime, per la maledetta
catena del sacrificio degli innocenti
Attualità
di Andrea Schir
segni di speranza
nel buio del terrore
A RIONE 35
L’
Attualità
che il secolo scorso con le sue
guerre mondiali, i suoi lager ed i
suoi gulag, i suoi conflitti etnici e
civili, le sue bombe atomiche ed i
suoi genocidi ha intrecciato.
Mentre percorrevo le strade
della nostra quotidianità, in un
corteo aperto da numerosi giovani
con uno striscione che recava
l’eloquente scritta “Pace in terra,
impegno permanente!”, pensavo
a quale consegna ci abbia lasciato il secolo scorso, se non pro-
36
A RIONE
L’
prio quella di affermare una volta
per sempre le ragioni della pace…
Essa a me, ma anche a molti
esponenti del pensiero cosiddetto “realista” (da Macchiavelli a
Max Weber, a Raymond Aron),
sembra la risposta più realistica
alla violenza che rischia di trascinare l’umanità in un abisso senza
fondo. Perché, allora, oggi si tende a far passare la non violenza e
l’impegno per la pace come passività, viltà, buonismo angelico
incapace di vedere il male che c’è
nell’uomo e nelle organizzazioni
degli uomini? Perché permettiamo che anche un valore così importante, come la ricerca continua della pace, sia trasformato in
argomento di tenzoni e polemiche
politiche? No, l’impegno per la
pace non è accettazione di quello
che accade, come inevitabile.
Esso è impegno costante e quotidiano per arginare, ridurre, combattere il male. A partire da sé
stessi. È impegno totale, instancabile azione personale e politica
per trovare strade pacifiche ed
efficaci alla soluzione dei conflitti,
ed ancora prima per prevenire i
conflitti, per contenere e ridurre
la violenza. Si tratta, insomma, di
un modo di vivere, di abitare il
pianeta, di essere uomo che non
si accontenta dell’assenza di
guerra.
Anche una fiaccolata può essere, dunque, un’iniziativa importante: quelle “Luci di pace” ci hanno invitato a continuare a credere in una umanità capace di far
diminuire la violenza e di far crescere la giustizia, capace di più
fraternità. Malgrado tutte le delusioni e tutti i fallimenti. Malgrado i giorni neri dell’orrore, che
sembrano ridicolizzare ogni sogno di umanità fraterna… Sono
le luci che accendono la speranza e ci permettono di costruire
una nuova forma di relazioni internazionali, illuminando un sentiero su cui muovere passi più
sicuri di quelli che portano sempre verso la guerra.
L’ indifferenza
che uccide
Non è un caso che dopo aver
ascoltato Rita Borsellino, sorella
del magistrato assassinato dalla
mafia a Palermo nel 1992, senta
forte il desiderio di descrivere questa donna innanzitutto nel suo
aspetto fisico. Forse perché, non
avendola conosciuta fino a quel
momento, mi aspettavo, come
molti altri potrebbero aspettarsi,
una sorta di icona o di stereotipo
dell’eroe.
E invece no. Rita Borsellino è
una donna semplice, che passa
quasi inosservata; è una moglie e
madre di famiglia come tante altre, che non vuole essere per nulla
appariscente, che utilizza un linguaggio diretto e volontariamente
poco ricercato; una donna a suo
stesso dire quasi colpevolmente
troppo timida e che, per sua stessa ammissione, afferma di aver intrapreso ormai più di dieci anni fa
un percorso durissimo di ricordo
e testimonianza, parlando a dei
bambini impauriti di una scuola
elementare, con la forza derivatagli quasi esclusivamente dal suo
spirito materno. Descrivo tutto ciò
perché assai difficile se non impossibile mi risulta il compito di trasmettere anche solo in parte l’emo-
La drammatica testimonianza di Rita Borsellino, sorella di Paolo, il
giudice ammazzato dalla mafia. Un incontro per ricordare che la
cultura della legalità è un patrimonio collettivo.
zione, il trasporto e perché no, la
commozione, che ha pervaso tutti
i presenti a quell’incontro.
Ascoltare Rita Borsellino ha
significato infatti conoscere, non
tanto dal punto di vista della cronaca, ma soprattutto dal punto di
vista dei risvolti umani ed emozionali, la storia di una donna colpita duramente da una tragedia
familiare annunciata con largo anticipo.
La storia di una donna appartenente ad una famiglia stimata e
benestante, riluttante alla ribalta,
che come tante ad un certo punto
della vita ha deciso di dedicarsi
quasi esclusivamente alla cura dei
propri figli e che, come lei stessa
ha testimoniato, ha vissuto fino all’età di quarant’anni all’interno di
un guscio che l’ha riparata da ogni
contatto diretto o incidentale con
la mafia. Una sorta di scudo protettivo che le permetteva di guardare ciò che accadeva fuori dalla
famiglia con distacco ed incolpevole indifferenza.
Ecco perché Rita Borsellino è
una testimone credibile e le sue parole colpiscono direttamente il cuore di chi l’ascolta. E’ una persona
Attualità
di Alida Cramerotti*
Rita Borsellino ad Aldeno
A RIONE 37
L’
Un momento dell’incontro nella sala del Consiglio Comunale
Attualità
come noi. Una persona che si accorge poco per volta di un destino che le si sta inesorabilmente
abbattendo contro in maniera brutale e devastante. Tralascio qui la
descrizione dettagliata che Rita ha
fatto dei giorni immediatamente
precedenti l’attentato e di quelli
successivi, anche perché questi
sono fatti di cronaca che tutti più
o meno conosciamo.
Quello che importa veramente
è avere coscienza del fatto che,
dopo quell’incontro, anche la nostra comunità dovrà essere protagonista di un percorso che muove
dalla convinzione che la lotta alla
mafia non può essere solo o in gran
parte una distaccata opera di re-
38
A RIONE
L’
pressione affidata a magistrati e
forze dell’ordine, ma deve essere
anche e soprattutto un movimento
culturale, morale e religioso che
coinvolga tutta la società civile.
Un percorso che è innanzitutto
un impegno teso ad alimentare la
voglia di ribellarsi, di resistere e di
alzare la testa di fronte alle ingiustizie che molto spesso portano,
come nel caso di Rita Borsellino,
ad un dolore che è sì personale,
ma è ancor più un dolore collettivo.
E questo è molto importante
perché, anche se oggi esiste concretamente una forte presa di coscienza e un coinvolgimento contro tutte le ingiustizie, soprattutto
da parte dei giovani, è purtroppo
normale e fisiologico che la società civile si stanchi di testimoniare
ininterrottamente il proprio disagio,
la propria rabbia e la propria opposizione ad un sistema che ci vuole singolarmente incapaci del benché minimo mutamento di rotta.
Ma c’è da essere ottimisti. E
qui voglio riprendere la frase che
Paolo Borsellino scrisse, quasi sapesse di non avere ormai più scampo dal destino che la mafia gli aveva riservato, la mattina dell’attentato in una lettera destinata a degli
studenti universitari di Padova: “
…sono ottimista perché so che
le nuove generazioni avranno
una consapevolezza ben diversa dalla colpevole indifferenza
che io ebbi fino a quarant’anni”. Una frase che, pur denotando un forte senso autocritico, rappresenta oggi, alla luce di ciò che
è significato il suo sacrificio, una
sorta di testamento spirituale che
impegna, in particolare i giovani, ad
una forte presa di coscienza rispetto alla necessità di imparare a guardare anche ciò che non si vuol vedere e a capire anche ciò che non
si vuol conoscere solamente perché, apparentemente, non ci riguarda o non ci tocca personalmente.
*Assessore alla cultura e politiche giovanili
L’evento di
I.G.F.. Eventi
I.G.F
Chi passava per viale Europa
nella calda serata del 29 Maggio,
poteva notare le sale al piano terra dell’IGF Eventi illuminate in
modo inconsueto per quell’ora.
Fermandosi, sicuri di non esser
visti grazie alla complicità di quelle vetrate tanto in voga che non
permettono di guardar fuori quando le luci sono accese, si poteva
notare una strana concitazione. Un
brulichio indaffarato di donne operose che si muovevano fra tavoli,
mobili antichi, lampade, una scala
(ma era poi una scala?), composizioni floreali, un letto…c’era una
persona che non partecipava ma
rimaneva sempre imperterrita nella sua statica posizione, e c’era
anche un uomo, uno solo…(forse
una vittima?).
Lo spettacolo non forniva elementi chiari d’interpretazione, certo era però, che l’atmosfera che
traspariva dalle grandi vetrate, era
quella tipica che si respira nelle vigilie importanti, quando il tempo
si mette improvvisamente a correre più del solito e non sembra
essere più sufficiente per arrivare
a completare tutto, a preparare la
miglior sintesi possibile di un lungo lavoro. Comunque è bastata
“Alla ricerca della manualità perduta”, rassegna di arte antica,
con stoffa e filo, pennelli e ceramiche. Sintesi dei corsi offerti dalla
Biblioteca comunale, per un confronto fra epoche diverse, capace
di far riflettere.
qualche ora per risolvere l’enigma
e mettere sul giusto binario tutte le
fantasie di quella notte di Maggio…
Alle 17.30 del giorno dopo infatti, assiepata davanti all’entrata
dell’IGF Eventi, una miriade di
persone attendeva di assistere all’inaugurazione della 7a mostra
“Alla riscoperta della manualità
perduta”. La curiosita’ di quelle
centinaia di persone, unite alle altre 2000 che nel corso dei giorni e
fino all’8 di Giugno si sono avvicendate nel far visita all’esposizione, ha potuto essere soddisfatta ed
il vago, indistinguibile mistero della vigilia si e’ finalmente svelato.
Tutto ha preso corpo: dopo una
prima sala dove facevano gli onori di casa volti ritratti a matita ed
incorniciati, quasi a vigilare quadri
e tovagliette ricamate a punto croce con colori che si fondevano in
sfumature delicate, ecco i tavoli,
ricoperti di tovaglie finemente intarsiate di motivi eseguiti a tombolo dove una magica tela che segue tortuose volute conduce ad un
centro, centrini e strisce lavorate
con quella tecnica il cui nome, tanto
rigido e perentorio – hardanger
– e’ reso dolcissimo da mani esperte che eseguono geometriche figure. Lampade accese che trasformano il bianco ricamo d’Assia dei
paralumi, in disegni colorati dalla
fantasia degli osservatori. C’era un
Attualità
di Lorenza Vivori
Ricamatrici al lavoro
A RIONE 39
L’
Attualità
angolo che proponeva l’ambientazione di una stanza da letto con
l’armadio della nonna da cui si affacciava della biancheria ferita da
sfilature elaborate, un letto di ferro battuto vestito di candide lenzuola rese preziose da merletti e
ricami sui quali liberare la mente,
dietro sogni d’altri tempi. Poi, sopra ogni spazio che ne offrisse
l’adeguato supporto, campeggiavano piatti, piattini, vassoi e panciuti vasetti di porcellana, dipinti
con soggetti floreali, che cercavano di contendere la realtà alle spettacolari composizioni di fiori freschi che ornavano sapientemente
ogni angolo, trasformato in piccola oasi di sosta. Piattini dipinti trovavano spazio anche sopra una
scala, solido sostegno a maglie e
maglioni impettiti a far mostra dei
loro filati e dei punti che le loro
creatrici avevano scelto. Anche un
manichino (ecco l’uomo immobile
intravisto dal vetro…) vestito da
indumenti di lino traforati da punti
La sala dell’esposizione
a giorno, compariva come irremovibile custode dei tesori d’arte e
pazienza che lo spettatore poteva
ammirare. Questo è stato l’evento dell’IGF Eventi, il coronamento dei corsi di ricamo, tombolo e
merletto, disegno, pittura su porcellana, lavoro a maglia e tanti altri promossi dalla Biblioteca comunale di Aldeno.
Uno spettacolo ed un invito a
riflettere su questi manufatti dal
Particolare di paralume ricamato a punto croce
40
A RIONE
L’
sapore antico, tanto comuni forse
al tempo dei nostri avi, quando il
giorno finiva presto e le donne
riempivano le sere con l’arte del
ricamo senza fretta, con il tempo
diluito nelle chiacchiere salottiere
o nelle stalle riscaldate dagli animali.
Tanto più rari e preziosi oggi,
questi capolavori, frutto d’amore
e passione generosamente donata
da parte di donne che vivono
adesso, nel terzo millennio.
Mamme, mogli, zie, ragazze,
professioniste, manager che lottano con ritmi frenetici e spazi sempre più angusti, con giornate che
non lasciano spazio all’improvvisazione e all’estro ma obbligano a
corse ed equilibrismi da atleta per
assolvere a tutti i compiti che vengono loro affidati.
Manualità perduta ma ritrovata, a dimostrazione che la volontà,
l’amore e la dedizione delle donne non conosce ostacoli.
Chissà se un giorno potremo
dirlo di tanti uomini?
Università della
terza età
Nel Gennaio 2003 hanno
preso il via ad Aldeno i corsi dell’Università della terza età e del
tempo disponibile del Trentino. Si
tratta di una proposta culturale che
vanta una tradizione ventennale e
una diffusione capillare sul territorio provinciale, e si rivolge alla
popolazione adulta con una proposta formativa a forte valenza culturale. Il termine Università non
deve spaventare, poiché i corsi
sono tenuti da docenti che da anni
lavorano con gli adulti e pertanto
hanno acquisito capacità e competenze specifiche rivolte a gruppi
abbastanza omogenei dal punto di
vista anagrafico, ma spesso molto
diversi sotto il profilo culturale.
Questo non significa banalizzare o
semplificare ciò che viene insegnato, ma essere in grado di presen-
Grazie alla collaborazione fra Aldeno, Cimone e Garniga Terme,
gli adulti dei tre paesi hanno accesso a corsi di varia cultura. Adesione
e frequenza molto alte.
tare qualsiasi argomento in modo
comprensibile e chiaro a tutti. La
sede di Aldeno è il frutto della collaborazione di tre comuni, Aldeno, Cimone e Garniga Terme, che
hanno deciso di unirsi e condividere le spese per offrire ai propri
cittadini un’occasione di crescita
culturale e di socializzazione e aggregazione. La volontà delle tre
amministrazioni ed in particolare
dei sindaci hanno fatto sì che la
sede di Aldeno abbia avviato la
propria attività con tre corsi culturali: geografia (docente prof. Giuseppe Meneghelli) aspetti medici
della terza età (docente dott. Maurizio Virdia) storia dell’arte (docente prof.ssa Maria Martinelli) e
una conferenza sul diritto successorio (docente dott.ssa Barbara
Flessati). La risposta è stata mol-
to buona, considerato che già al
primo anno ci sono stati ben 56
iscritti, un numero senza dubbio
ragguardevole per una sede appena nata, con una media di frequenza di 52 persone.
Coronamento di questo primo
anno di attività è stata la gita a
Modena con visita al Palazzo Ducale, alla Reggia di Sassuolo, e la
visita al Mart di Rovereto.
La conclusione dell’anno accademico si è svolta presso la sede
degli anziani con la presenza della
dott.ssa Antoniaci, della dott.ssa
Tomasi dell’Università della terza
età e del sindaco Daniele Baldo.
Nell’occasione si è discusso sull’inizio e sulla programmazione del
prossimo anno accademico che
prenderà il via a Novembre con il
proseguimento dei corsi iniziati e
la richiesta di un’eventuale inserimento di un ulteriore corso di Diritto.
I presenti hanno rivolto un caloroso ed entusiasmante ringraziamento ai rappresentanti dell’Università della terza età ed in particolare
al sindaco Baldo per aver dato a
tutti la possibilità di partecipare ai
corsi e poter così migliorare la propria preparazione culturale.
Attualità
di Marcello Enderle
A RIONE 41
L’
“Nonni e nipoti
al PC”
Chi l’ha detto che la distanza fra generazioni è incolmabile? Un
luogo comune smentito, questa volta, proprio grazie al più attuale
degli strumenti di comunicazione: il computer.
Da lunedì tre Marzo a mer-
Attualità
coledì nove Aprile, per un totale
di dodici incontri e venti ore di lezione, si è svolta l’iniziativa
“Nonni e nipoti al P.C.”, un
percorso di avvicinamento al
computer per anziani, proposto
all’interno delle attività di Progetto Giovani, coordinato da
Andrea Schir e condotto da
Massimo Giaimo.
Ci si potrebbe chiedere che
senso abbia proporre un progetto di questo tipo in una serie di
attività rivolte alle fasce di età più
giovani della nostra comunità.
Domanda più che comprensibile
42
A RIONE
L’
in un contesto sociale, qual è quello in cui ci troviamo a vivere, in
cui le persone in ragione dell’età
sono state fra loro isolate: fanciulli
ed adolescenti da una parte, giovani dall’altra, adulti a se stanti ed
anziani e vecchi emarginati. Il tutto con pochissime possibilità ed
occasioni di incontrarsi ed interagire vicendevolmente, scambiandosi reciprocamente esperienze e testimonianze.
“Nonni e nipoti al PC” è un
progetto che dà la possibilità a
persone non più giovani di potersi inserire e capire i metodi di informatica e di comunicazione mo-
di Marcello Enderle
derni, in modo da non sentirsi isolati e inferiori ad altri.
Questo progetto si è potuto
realizzare grazie alla sensibilità del
sindaco Daniele Baldo ed ha raccolto l’adesione di 15 persone
che hanno seguito tutte le lezioni
inserite nel percorso, con un entusiasmo ed un interesse inimmaginabile.
Forse è proprio creando questo tipo di rapporto tra giovani e
non più giovani che si può costruire un nuovo dialogo intergenerazionale e quindi l’augurio è quello
che questa esperienza venga ripetuta e magari si inserisca in un
progetto futuro anche la possibilità di avere un locale attrezzato
con PC e collegamento Internet
ad uso di questi corsi.
Cramerotti:
arbacovi-Cramerotti:
Barbacovistaffetta sul campo
Dopo 6 anni di presidenza,
Giorgio Barbacovi ha deciso di
lasciare la guida della Società
Sportiva Aldeno; il testimone è
passato all’amico Remo Cramerotti, che vanta un’esperienza ultradecennale nella S.S.A..
Giorgio Barbacovi era diventato Presidente nel 1997, in un
momento che definire delicato
sembra solo un eufemismo. Era
in corso infatti una profonda crisi
societaria, dovuta in primo luogo
al forte indebitamento finanziario
accumulato, che aveva provocato da un lato l’uscita di ben 8 componenti dal direttivo e dall’altro
una progressiva disaffezione della
popolazione aldenese verso la società. Basti pensare che nel 1996
i tesserati furono soltanto 80!
A ciò si aggiungevano le difficoltà che stava attraversando il
settore giovanile, il cui sviluppo,
come sappiamo, è il principale
obiettivo di una società sportiva.
Nel corso di questi 6 anni Giorgio è riuscito, con la collaborazione di un gruppo di “coraggiosi” che
insieme a lui si sono esposti personalmente, tra i quali non possiamo dimenticare il compianto Italo
Nicolodi, a traghettare la società
Dopo sei anni, Giorgio Barbacovi lascia la presidenza della Società
Sportiva Aldeno. Il testimone passa a Remo Cramerotti. Il difficile
transito dal baratro finanziario ai successi di oggi.
verso la riconquista della stabilità
finanziaria, oltre che della fiducia
di soci, enti e sponsor.
E questo percorso è stato sempre contrassegnato dalla volontà
di mantenere un gruppo unito, che
condivide obiettivi e collabora al
loro raggiungimento.
Con la rinuncia alla Presidenza, Giorgio Barbacovi non abbandona la Società Sportiva Aldeno,
ma rimane come responsabile della Scuola Calcio, dove, tra l’altro,
militano i due figli, Luan e Ruan.
La Società Sportiva Aldeno
conta ad oggi circa 500 tesserati.
Il nuovo direttivo, eletto nel
corso dell’annuale assemblea dei
soci tenutasi lo scorso 31 gennaio, è così composto:
Da sinistra Remo Cramerotti, Luigi Baldo, Giorgio Barbacovi ed il sindaco Daniele Baldo in un momento dell’ultima Assemblea della Società Sportiva
Così si è festeggiato il passaggio di consegna ai vertici della Società Sportiva Aldeno: da sinistra Remo Cramerotti e Giorgio Barbacovi
Presidente: Remo Cramerotti,
Presidenti di sezione: Alberto Ioriatti (calcio); Luciano Moratelli
(tamburello); Segretario: Milena
Innocenti; Tesoriere: Barbara Piffer; Revisori dei conti: Silva Enderle, Francesco Clappa, Paolo
Mazzurana; Consiglieri: Giorgio
Barbacovi, Fabrizio Bazzanella,
Ivano Carpentari, Fabrizio Coser,
Giovanni Gottardi, Enzo Lucianer,
Damiano Nicolodi, Giorgia Pescador, Mariano Peterlini, Maurizio Rossi, Marco Schir.
Membri di diritto sono il Sindaco Daniele Baldo e il cav. Luciano Larentis, Presidente onorario.
Lo sport
di Barbara Piffer
A RIONE 43
L’
Ginnastica
con la stella
Il primo lustro dell’A. S. Ginnastica Aldeno, con tanti successi alle
spalle e tanti progetti per il futuro.
L’anno sportivo 2002/2003
Lo sport
rappresenta per L’A.S. Ginnastica Aldeno una tappa molto importante, dal punto di vista dei traguardi raggiunti. In primo luogo
è da ben 20 anni che esiste la ginnastica artistica ad Aldeno e
questo consentirà all’Associazione di essere candidata dalla
FGI per ottenere dal CONI
un’ambitissima onorificenza: l’assegnazione della “Stella al merito sportivo”. Inoltre l’A.S. Ginnastica Aldeno compie il suo primo lustro, infatti è da ben 5 anni
che la sezione ginnastica si è stac-
cata dalla S.S. Aldeno, dando
vita appunto ad un’altra Associazione.
Per questo motivo nel Saggio
di ginnastica artistica edizione
2003, dal titolo “La Nostra Storia: 20 anni di Ginnastica, 10
anni di ginnastica: gioco-artesport, 5 anni di A.S. Ginnastica Aldeno”, rappresentato nel
teatro comunale di Aldeno il 24
ed il 25 maggio, abbiamo voluto
raccontare attraverso le nostre
coreografie, la storia della ginnastica ad Aldeno ed in particolare il periodo dal 1993 al 2003,
Squadra serie C2 “Ragazze”. Da sinistra dietro: Sheila Mosna, Ilaria Baldo, Monica Pallaver; davanti: Irene Maistri, Sara Rossi, Jessica Mosna, Annalisa Cramerotti, Silvia Bertoldi
44
A RIONE
L’
di Sheila Mosna
perché nel corso di questo decennio si è sviluppato e concretizzato gradualmente un grande
progetto e una nuova filosofia
della ginnastica, che brevemente abbiamo riassunto in due slogan: “GINNASTICA: SPORT
PER TUTTI” e “GINNASTICA: GIOCO-ARTE-SPORT!”
Questo spettacolo ha concluso l’attività ordinaria di una stagione sportiva che è stata particolarmente ricca di soddisfazioni e di risultati prestigiosi per le
nostre ginnaste, sia a livello di
gare di squadra che individuali.
In merito all’attività agonistica infatti, anche quest’anno abbiamo battuto tutti i record regionali. In particolare nel TROFEO TOPOLINO Regionale,
TUTTE LE SQUADRE dell’A.S. Ginnastica Aldeno, di tutte le categorie, SI SONO PIAZZATE SUL PODIO:
- ESORDIENTI (5-6 anni):
I classificati
- GIOVANISSIMI (7-10
anni): II classificati
- RAGAZZI (11-13 anni): I
classificati.
Il risultato non è stato da
meno per quanto riguarda la
(1° al volteggio e trave, 2° al trampolino e suolo)
2° class.: Jessica Mosna (1° al
trampolino e suolo, 2° al volteggio)
3° class.: Sara Rossi (2° alla
trave, 3° al volteggio e suolo).
Anche nella categoria Giovanissimi abbiamo conquistato il titolo di Campionessa regionale assoluta con Silvia Bertoldi (1° al
trampolino e suolo, 2° alla trave e
3° al volteggio), mentre si è distinta per specialità Irene Maistri che
si è classificata prima al volteggio
e terza al suolo.
Anche la qualificazione in questa competizione consentirà la partecipazione, come individualiste,
alle fasi nazionali del Mare di Ginnastica.
Gli appuntamenti in Regione
proseguiranno il 31 maggio a
Nomi, con un’esibizione coreografica del gruppo di danza dell’A.S.
Ginnastica Aldeno “Esprit de Folies”, nell’ambito del COMUN
COMUNALE LAGARINO e
durante l’estate nei Castelli del
Trentino.
Lo sport
SERIE C2 Regionale, dove le
“Ragazze” si sono laureate
CAMPIONESSE REGIONALI, vincendo anche le classifiche
di specialità per attrezzo: suolo,
volteggio, trampolino elastico e
corpo libero collettivo. La squadra era composta da Baldo Ilaria, Bertoldi Silvia, Cramerotti
Annalisa, Maistri Irene, Mosna
Jessica e Rossi Sara.
La conquista della palma
d’oro a livello regionale consentirà la partecipazione, come rappresentanti del Trentino Alto Adige, ai CAMPIONATI NAZIONALI DI SERIE C 2 che si svolgeranno a Fiuggi, dal 26 al 29 giugno, nell’ambito della manifestazione più importante della F. G.
I.: “GINNASTICA IN FESTA
2003”.
In quest’occasione una rappresentativa dell’A.S. Ginnastica
Aldeno, parteciperà, dopo l’ottima esibizione alla Regionale, anche alla GYMNAESTRADA
NAZIONALE (Festa della Ginnastica Nazionale).
Quest’anno inoltre le ginnaste
dell’A.S. Ginnastica Aldeno si
sono cimentate in un nuovo tipo di
competizione denominata “MARE
DI GINNASTICA”, per la prima
volta come individualiste e non
come squadra. Anche in questo
caso le Ragazze hanno fatto
l’enplein occupando l’intero podio nella classifica assoluta e primeggiando in tutte le classifiche di
specialità:
1° Class. Campionessa regionale assoluta: Annalisa Cramerotti
Da sinistra: Sara Rossi, Silvia Bertoldi, Jessica Mosna, Annalisa Cramerotti, Sheila Mosna
A RIONE 45
L’
80
anni di musica
e cultura
Tre giornate memorabili di festa per ricordare una lunga storia di
uomini e musica. Il gran finale, con la banda civica di Padova, ha
suscitato forti emozioni nel pubblico.
Si sono conclusi, con una ma-
Associazioni
gistrale esecuzione da parte della
Civica Banda Musicale di Padova, i festeggiamenti per l’80° anniversario di fondazione della Banda Sociale di Aldeno, che per l’occasione ha pensato di allargare
l’oramai consolidata Serata Concerto a tre giorni di musica di ottimo livello.
Venerdì 30 maggio ha visto il
concerto della Banda Sociale di
Aldeno, esibitasi con brani di buon
livello, anche a detta dei maestri
delle due formazioni ospiti che si
sono susseguite al sabato e alla
46
A RIONE
L’
domenica. Durante il concerto
sono stati premiati con una targa
ricordo tutti coloro che hanno permesso alla Banda Sociale di Aldeno di diventare quella realtà che
oggi è sotto gli occhi di tutti. Sono
stati premiati gli ex presidenti Luciano Larentis e Lorenzo Nicolodi, gli ex maestri Giuseppe Saccomani, Gianni Moser, Michele
Dallago, Massimo Simoncelli e
Mario Garniga, la nostra madrina
Gina Gottardi, i soci onorari Camillo Mosna, Virginio Larentis,
Ferdinando Dallago, Giuseppe
Beozzo e Ezio Piffer, e tutte le as-
di Federico Clappa
sociazioni culturali, ricreative,
sportive del comune di Aldeno.
Una particolare targa è stata consegnata dalla direzione all’attuale
presidente Walter Rossi: una sorpresa per ringraziarlo del grande
lavoro compiuto nei suoi sedici
anni di presidenza. A tutte queste
ti, le autorità politiche, religiose e
militari del paese, i soci onorari e
la nostra madrina. Nel pomeriggio, altro momento di musica con
la sfilata di cinque formazioni Faver, Mattarello, Vigo Meano,
Caldonazzo e Aldeno - attraverso
le vie del paese addobbate con
bandierine. L’ultimo momento ufficiale è stato poi il concerto della
Civica Banda Musicale di Padova diretta dal trentino Marco Bazzoli che ha offerto al pubblico di
Aldeno una spettacolare esibizione, capace di suscitare forti emozioni nell’animo di tutti i presenti,
Associazioni
persone va il nostro più caloroso
grazie per ciò che hanno fatto per
la Banda Sociale di Aldeno.
Durante la serata sono stati
premiati alcuni componenti per la
loro anzianità bandistica: Walter
Rossi e Antonio Perini (30 anni);
Lucio Bernardi, Gastone Dallago,
Bruna Coser e Paolo Perini (più
di 20 anni); Luca Beozzo, Iari
Dallago, Fabrizio Peterlini, Marco Schir, Carlo Nicolodi, Alessandro Bridi e Tomas Cramerotti (più
di 10 anni).
Sabato 31 maggio è stata la Filarmonica Cittadina “G. Andreolli”
di Mirandola ad intrattenere il pubblico di Aldeno con un repertorio
che spaziava dalle marce militari alle
opere di Verdi e Rossini, e nonostante il tempo non clemente, la
serata è stata senz’altro piacevole.
Il giorno più lungo è stato però
la domenica: dopo la Santa Messa delle ore 10:30, alla quale la
Banda era presente per accompagnare la celebrazione, si è svolto il
pranzo ufficiale al quale sono stati
invitati, oltre a parenti e amici, anche gli ex maestri, gli ex presiden-
grazie alla bravura dei suoi componenti, del direttore e della cantante che ha accompagnato la Banda in due brani.
La banda Sociale di Aldeno
coglie questa occasione anche per
ringraziare tutti coloro che hanno
aiutato la realizzazione di questo
nostro anniversario.
Per quanto riguarda l’attività
futura della Banda Sociale di Aldeno, domenica 8 giugno, ad ore
18:00 si esibirà alla sagra di San
Modesto, mercoledì 25 giugno
nella splendida cornice di piazza
Duomo a Trento in occasione delle “Feste Vigiliane” e sabato 12
luglio a Condino.
La Banda Sociale di Aldeno
vuole rivolgere un ultimo ringraziamento particolarmente importante al pubblico che ha fatto da cornice alle tre esibizioni serali e alla
sfilata, pubblico sempre attento,
caloroso e numeroso, che ha sottolineato con lunghi applausi soprattutto il concerto della formazione veneta, una delle migliori a
livello italiano.
A RIONE 47
L’
Voce e creatività
“La produzione musicale potrebbe allora aiutarci a provare che gli
uomini sono creature potenzialmente più capaci di quanto la maggior
parte della società permetta loro di essere”
John Blacking
D
Associazioni
a Gennaio di quest’anno
ha preso il via l’attività del Coro
delle Voci Bianche di Aldeno,
che per questi primi mesi è stata caratterizzata da un avviamento dei bambini all’uso della
voce e ai primi concetti di teoria musicale.
I bambini hanno accolto quest’attività con grande entusiasmo, considerandola un momento di svago e di gioco.
Dimostrando in questo
modo la prima e importante
Le voci Bianche con la maestra Evelin
48
A RIONE
L’
funzione della musica: la sua
capacità comunicativa e socializzante.
Spesso erroneamente si
pensa che solo chi studia può
essere considerato un “musicista”, dimenticando che tutti noi
abbiamo lo strumento “voce”
da usare, sviluppare, curare.
Oggi si canta molto meno di un
tempo e anche per i bambini ci
sono poche occasioni di fare
musica. Nella scuola, a parte
qualche eccezione, la musica ha
di Evelin Baldo
un ruolo marginale e spesso
viene trattata in modo noioso,
a livello teorico, con poca pratica.
I tanti cori di voci bianche
che stanno aderendo alla Federazione dei cori del Trentino, dimostrano che invece c’è
una grande voglia e un grande
bisogno di “fare” musica e non
solamente “ascoltare” prodotti
musicali già confezionati che
spesso subiamo passivamente
da radio, televisioni, videogiochi, ecc.
Il nostro coro ha per ora iniziato a mettere radici e la strada è ancora lunga, ma già ci
sono alcuni impegni importanti.
L’8 Giugno scorso a Susà di
Pergine, infatti, abbiamo partecipato, con altri cori delle voci
bianche, ad una giornata di preparazione per il concerto che si
terrà verso la metà di Novembre per festeggiare i 40 anni
della Federazione dei Cori del
Trentino. Un esordio preparato
in paese con il piccolo saggio
che si è tenuto il giorno precedente nell’aula magna della
scuole elementari.
Più in là delle
speranze
Doveva essere nelle previsioni dei dirigenti del Ruzz un anno di
transizione e di risultati non eccelsi. Per un soffio non si è trasformato nell’anno migliore della storia del circolo scacchi. I giovani
nell’autunno mostravano segni di
stanchezza negli allenamenti. Per
gli adulti si prospettava un girone
di serie C del campionato italiano
a squadre a dir poco terribile.
I tornei primaverili hanno invece confermato che i giocatori aldenesi quando si tratta di affrontare competizioni importanti, la
volontà e la grinta la sanno esprimere in pieno.
Gli adulti nel girone di serie C
con una partenza molto forte sta-
Risultati migliori delle aspettative nella stagione del Circolo Scacchi.
Al decimo assalto, è mancata per un soffio la promozione alla serie
B.
vano per ipotecare la promozione
in B che sfuggiva da 10 anni, bloccando sul pari i maestri di Rovereto e battendo altre forti formazioni. Nel match decisivo con la
squadra bresciana del Salò, gli
scacchisti aldenesi erano però a
loro volta bloccati sul pari, finendo per essere raggiunti e superati
dalla squadra di Rovereto per un
solo punto individuale. Per fare un
parallelo, si può dire che nel campionato di calcio si è stati superati
all’ultima giornata con pari punti ma
miglior differenza reti.
Ci hanno pensato i ragazzi prima nel campionato provinciale individuale con ben cinque qualificati alla finale italiana di Aosta di
inizio luglio e soprattutto i campionati provinciali scolastici ad ottenere brillanti risultati. Da sottolineare in particolar modo la prova
della squadra delle scuole medie
composta da Klaudjio Klaser, Alfredo Zanotelli, Simone Spagnolli
e Stefania Degasperi che ha dominato la competizione provinciale riservata alle scuole. Inaspettatamente si è qualificata anche la squadra dei più piccoli (Marco Cramerotti, Niccolò Maule, Matteo
Maule e Tashi Bisesti) vincendo il
torneo riservato alle scuole elementari. Tutte e due le scuole hanno
rappresentato il Trentino alla finale
nazionale, disputata a Lignano Sabbiadoro il 24 e 25 Maggio.
Associazioni
di Enzo Maistri
L’allenatore Mario Franceschini con la squadra delle scuole medie
A RIONE 49
L’
Una rete fra boschi
e cime
Prosegue con successo l’operazione di ripristino dei sentieri da parte
della SAT di Aldeno. La crescente frequentazione dei percorsi rimessi
a nuovo incoraggia i volontari a completare il progetto.
Come era stato anticipato in
Associazioni
un precedente numero di questo
Bollettino comunale, uno degli
obiettivi che la SAT si era prefissata consiste nel ripristino e nella
valorizzare dei vecchi sentieri nei
dintorni del paese e verso la nostra montagna: il Bondone. Scopo finale dell’iniziativa quello di arrivare sulle Cime con un sentiero
che parta direttamente dal fondovalle.
Ed è con soddisfazione dei
promotori e di quanti, satini e non,
Il riordino dei sentieri SAT
50
A RIONE
L’
partecipano con generosa e disinteressata disponibilità alla realizzazione del progetto che si possono
già constatare i primi risultati. Dopo
oltre un anno dal riassetto del sentiero del “Pèrc”, che dai Vignai del
Zìzol arriva al Vecchio Mulino, e
di quello che da località San Zeno
porta a Pianézze, si può affermare
senza tema di smentite che sono
frequentati ed apprezzati da un
crescente numero di appassionati.
Ora un altro percorso nell’am-
di Gino Bridi
bito dell’iniziativa “Sentiero aperto” è stato di recente terminato e
messo a disposizione della popolazione. Con il benestare concesso dalle famiglie Andrea Gottardi
e Giuseppe Prada, proprietari dei
terreni interessati al ripristino, si
è reso agibile un anello provvisto
di opportuna segnaletica che da
Balbàgner tocca la chiesetta di
Postàl, punto panoramico e storico del nostro paese, e arriva fino
alla località “Acqua del Mal de
òci”, da dove scendendo per la
“Val dele Fontanèle”, si ritorna al
punto di partenza. E’ una passeggiata facile ed adatta anche alle
famiglie con bambini che amano
trascorrere un paio d’ore immersi nel verde per un’overdose di
ossigeno.
Per completare il progetto, con
l’aiuto dei volonterosi, resta ora da
fare nella prossima primavera, l’ultimo tratto che da Postal attraverso le frazioni Zòbbio, Gàter, Rocàl
e Malga Albi si allaccia al sentiero
Sat 630.
C.A.I.
S.A.T.
Sezione di Aldeno
Via Roma 35/2
carte
te
Leggere le car
Tutti noi sappiamo cos’è una
carta geografica e ne conosciamo
la sua grande utilità. Nell’immaginario collettivo al termine “carta
geografica” viene associata l’idea
della rappresentazione su carta di
un vasto territorio e della relativa
rete stradale che ci consente di individuare il giusto percorso per
raggiungere la destinazione prefissata. Tali corrispondono alle carte
stradali che tutti conosciamo ed
utilizziamo e che in gran parte sappiamo leggere, anche se alcune
informazioni, pur presenti sulla carta stessa, non vengono considerate o per poco interesse o perché non siamo stati abituati a riconoscerle.
La carta topografica, o per
meglio dire la carta escursionistica, invece deve essere presa in
considerazione soprattutto per le
molte informazioni che ci propone. Su queste carte, con scale di
lettura molto basse, sono inseriti
innumerevoli punti di orientamento e di valutazioni varie tanto da
permetterci di programmare con
precisione qualsiasi escursione ed
affrontarla senza rischi.
Ecco allora l’importanza di decifrare le informazioni che una car-
Informazioni e curiosità dal presidente della SAT di Aldeno,
cartografo di professione, per usare correttamente le carte
geografiche, sui sentieri di montagna, ma anche nelle città e sulle
strade.
ta contiene e che possono essere
colte solo conoscendo alcune nozioni fondamentali di topografia e
cartografia. Saper leggere una
“carta” significa essere in grado di
riconoscere la configurazione del
terreno, stabilendo in ogni momento la propria posizione, anche
quando le condizioni atmosferiche
creano qualche difficoltà, in ultima
analisi, sapersi orientare.
Per poter meglio leggere la
mole di informazioni che contiene
una carta topografica si ricorre ai
“segni convenzionali” che sono
raccolti e spiegati nella
“legenda”sempre presente su una
qualsiasi carta geografica. Tali “segni convenzionali” sono dei sim-
Carta in scala 1:25.000
boli che normalmente hanno una
forma imitativa dell’oggetto che si
vuole rappresentare e colori diversi
in modo da facilitare la lettura. I
colori che normalmente vengono
utilizzati sono:
il nero, per la toponomastica,
gli edifici, le rocce
il giallo, per le strade rotabili
principali
il bistro, per le curve di livello
il blu, per l’idrografia, i ghiacciai ed i nomi ad essi relativi
il verde, per la vegetazione
il rosso, per i sentieri numerati
o con segnaletica, i punti di appoggio (rifugi o bivacchi, posti di ristoro, alberghi, etc.) ed anche infrastrutture turistico sportive quali
palestre di rocce, siti archeologici, etc.
Per potersi orientare correttamente è bene tener presente che,
per convenzione, tutte le carte topografiche a meno che non vi sia
un’indicazione diversa, sono orientate NORD-SUD; vale a dire:
quando si apre una carta e la si
dispone in modo da poter leggere
correttamente i toponimi, avremo
il NORD in alto ed il SUD in basso. Per orientare correttamente
Associazioni
di Dario Scarpa*
A RIONE 51
L’
Associazioni
una carta con l’ausilio di una bussola, è sufficiente appoggiare la
bussola sul bordo laterale della
carta e ruotare la stessa finché
l’ago della bussola risulta parallela al bordo.
Qualora non si fosse provvisti
di bussola, ci si può aiutare con un
orologio, sempre che ci sia il sole.
Basterà infatti disporre l’orologio
in modo che la lancetta delle ore
sia nella direzione del sole. A questo punto dovremo dividere per
due l’ora al momento dell’osservazione; il risultato sarà la direzione sulla quale si trova il NORD;
oppure tenendo la lancetta delle
ore in direzione del sole si dimezza l’angolo tra il sole e le 12, al
centro si trova il SUD e opposto il
NORD.
Altro elemento basilare da
tenere presente per l’utilizzo corretto di una carta escursionistica è
la conformazione del terreno evidenziato dalle “isoipse” più comu-
52
A RIONE
L’
nemente
chiamate
“curve di livello”.
Attraverso questa simbologia
siamo in grado di
stabilire quanto sia impegnativo o addirittura difficile
il percorso, che stiamo programmando.
Tenendo presente
che in carte geografiche in
scala 1:25000 l’equidistanza
delle curve di livello è generalmente di 25 metri e che in
quelle in scala 1:50000 l’equidistanza è generalmente di 50 metri, si deduce che più vicine sono
le curve di livello, più ripido è il
pendio, più distanti sono le curve
di livello, più pianeggiante è il terreno.
Quindi, un sentiero che corre lungo una curva di livello, è pia-
neggiante; più acuto è l’angolo con
cui un sentiero taglia la curva di livello più pianeggiante è, mentre un
sentiero che taglia la curva di livello ad angolo retto è molto ripido.
Così osservando le curve di
livello è possibile riconoscere la
conformazione del terreno: le curve di livello ravvicinate rappresentano un pendio ripido; curve di livello distanti fra loro indicano un
pendio dolce; una serie di curve
concentriche verso l’interno indicano un’altura.
Per rendere più immediata
la morfologia del terreno e dare
plasticità alla carta escursionistica, oltre alle curve di livello viene
impiegata la tecnica dell’ombreggiatura che rappresenta l’illuminazione di un fascio di raggi paralleli con direzione nord-ovest e
sud-est.
Basta tener presente che
attraverso la scala della carta topografica riusciamo a determinare la distanza (es. scala 1:25000=
a 4 cm. corrisponde 1 km.) attraverso l’orientamento abbiamo la
corretta direzione e attraverso le
curve di livello possiamo determinare l’impegno o le difficoltà del
percorso.
Applicando correttamente
questi pochi elementi, siamo in grado di calcolare quanto tempo impiegheremo a percorrere il tragitto programmato.
*Presidente della SAT e cartografo
Pro LLoco
oco
oco,,
vertice
cambio al ver
tice
Nel giugno del 2002 si è assistito, con l’assemblea generale
dei soci, al cambio dei vertici nella
Pro Loco di Aldeno. Ho avuto
l’onore di essere il nuovo presidente e la fortuna di essere affiancato dai componenti di un valido
direttivo: Fernando Boscolo, Luciano Cont, Michela Dallago, Renzo Folladori e Mario Perini.
La nostra prima impressione è
stata quella che, fortunatamente, il
paese di Aldeno è ricco di associazioni, gruppi di volontariato o
comunque di persone che, a vario
La “Santa Lùzia” tra i vecchi porticati
Nutrita l’offerta di manifestazioni e momenti di aggregazione. Si
tratta di scegliere bene e di incoraggiare la promozione di Aldeno.
Primo, positivo riscontro con la S. Lucia.
titolo organizzano per la popolazione serate, incontri culturali e ricreativi durante tutto l’anno. Quindi per
noi si è posto il problema del “Che
cosa facciamo? Che cosa proponiamo di nuovo per il paese?”.
Ed ecco l’idea: “Chiamiamo in
aiuto S. Lucia”.
La sera del 13 dicembre 2002
si è svolta per le vie del paese con
ritrovo in piazza della Chiesa la
manifestazione “S. Lucia vien di
notte…” E stato per noi fonte di
preoccupazione perché è stato il
“varo” del nostro gruppo ma sicuramente, alla fine, ci ha riempito
di enorme soddisfazione.
Abbiamo distribuito più di 400
sacchetti di dolcetti che, assieme
a panettoni, vim brulé e the caldo
hanno fatto la gioia di grandi e piccini. Il nostro ringraziamento va
certamente al gruppo “Ragazzi del
Campeggio” che ci ha dato una
mano nella distribuzione delle bevande, alla Banda Sociale che allietato la serata, ai Vigili del fuoco
che ha mantenuto l’ordine in piazza e a tutte le persone che, a vario
titolo si sono prodigate affinché la
nostra prima manifestazione avesse un esito positivo.
Nel corso di quest’anno abbia-
Tutti in piazza per i doni
mo già in programma altri momenti
d’incontro che saranno pubblicizzati più avanti.
Nel corso della serata “S. Lucia vien di notte…” sono state
scattate diverse foto con i bambini protagonisti assieme a S. Lucia
e il suo asinello. Chi fosse interessato a ritirare la foto che ritrae il
proprio bambino, è pregato di
mettersi in contatto con il fotografo Remo Mosna.
Associazioni
di Gianluca Oliana*
*Presidente della Pro Loco
Aldeno
A RIONE 53
L’
Carabinieri
da 40 anni
Una festa al parco per ricordare gli otto lustri della sezione aldenese
dell’Associazione d’Arma.
Domenica 18 maggio scorso,
Associazioni
si è svolta al Parco delle Albere la
cerimonia del 40° anniversario di
costituzione della Sezione aldenese dell’Associazione d’Arma dei
Carabinieri.
Dopo il ritrovo delle 9.30 si è
celebrata la Messa sul campo, seguita, alle ore 11.00, dal saluto
delle autorità, con la consegna di
targhe ricordo ed onorificenze. Il
concerto della Banda Sociale di
Aldeno ha preceduto il pranzo all’aperto, mentre il pomeriggio è
stato caratterizzato dalle esibizioni delle unità cinofile dell’Associazione Nazionale Carabinieri e di un
elicottero dell’Arma.
La spettacolare esibizione delle unità cinofile
54
A RIONE
L’
Il successo ottenuto dalla festa,
alla quale hanno preso parte non
meno di 700 persone e che è proseguita in allegria fino a sera, merita un racconto dettagliato.
Su di un palco abbellito da
meravigliosi fiori con i colori blu e
rosso dell’Arma ed alla presenza
di due Carabinieri in alta uniforme
- per sottolineare il carattere ufficiale della manifestazione - si è
celebrata la Santa Messa. Dopo
la funzione religiosa hanno preso
la parola il Presidente della Sezione M.llo Magg. cav. Tommaso
Saccomanno, l’Ispettore regionale
dell’Associazione Nazionale Carabinieri Ten. Enrico Barone, il Sin-
di TTommaso
ommaso
Saccomanno*
Il saluto del Presidente Saccomanno al
maresciallo Erminio Paternuosto, comandante ad Aldeno
daco di Aldeno dott. Daniele Baldo, l’On. Giovanni Kessler. Tra le
autorità c’erano il Comandante la
Compagnia Carabinieri di Rovereto, cap. Erasmo Fontana, ed il
M.llo Erminio Paternuosto, Comandante la Stazione Carabinieri
di Aldeno, nonché rappresentanze di varie associazioni d’Arma
con le rispettive bandiere. Il Presidente Saccomanno, dopo aver
ricordato che la Sezione è intitolata al giovane Carabiniere Primo
Daldoss, deceduto nel corso del
secondo conflitto mondiale sul
fronte russo, ha sintetizzato i vari
impegni, sostenuti dalla Sezio- cav. Rino Baldo, Carabinieri Anne negli ultimi anni. Nel prosie- gelo Prada, Italo Linardi, Mario
guo del discorso il presidente ha Peterlini, Albino Beozzo, Eligio
tenuto a ricordare, elencandoli Moratelli.
uno ad uno, i nomi dei soci fonIl primo presidente del Sodalidatori la Sezione, costituita nel
zio è stato Rino Baldo, seguito da
1963.
Alberto Cont, da Antioco Serra e,
Eccoli:
- Deceduti:
Brig. Baingio
Merella, Brig.
Fortunato
Cont, Carabinieri Egidio
Rossi, Stefano
Cont, Erminio
Baldo, Verino
Baldo, Petro
Maffei, Francesco Maistri,
Uberto Dallapiazza, Cornelio Battisti, Ermete Cont.
- Viventi:
M.llo Capo La festa dei Carabinieri “allargata” sui prati delle Albere
*Presidente Sezione Carabinieri di Aldeno
Associazioni
Autorità sul palco della celebrazione
dal Gennaio del 2000,
da Tommaso Saccomanno.
Dopo la consegna
delle varie onorificenze, la Banda di Aldeno ha offerto ai presenti un applaudito
concerto. Dopo il
pranzo, un nucleo cinofili dell’A.N.C. con
dieci splendidi pastori
tedeschi, ha dato un
saggio delle proprie
capacità, suscitando
nel pubblico molto
entusiasmo. Infine, un elicottero dell’Arma ha chiuso con
un’esibizione la parte ufficiale
della festa, proseguita poi in
modo informale fino a sera inoltrata.
A RIONE 55
L’
Un
nuovo club per
dire no all’alcool
L’esigenza di dare risposte alle tante domande di aiuto che vengono
dalle famiglie con problemi di alcool, ha indotto il Club Altinum ad
aprire un’altra porta.
a cura del Club
degli Alcolisti in
Trattamento Altinum
Per il nostro Club questo è un
anno importante perché siamo
arrivati alla vigilia dell’apertura di
un nuovo Club. Infatti vari elementi
favorevoli (la scuola territoriale di
Cimone, la sensibilità di Enti e
persone) hanno contribuito
all’ingresso nel Club di nuove
famiglie che hanno intrapreso la
strada della sobrietà e frequentano
le riunioni del giovedì sera.
Il gruppo è diventato numeroso
superando il limite massimo
consigliato per dare modo ai
partecipanti di parlare e scambiarsi
notizie condividere i progressi
realizzati, pertanto è maturata la
consapevolezza di “moltiplicare” il
gruppo aprendone uno “nuovo” in
modo da favorire anche l’ulteriore
ingresso di altre famiglie.
Associazioni
Alcuni componenti del Club
sono astemi da 4 - 8 - 11 anni, i
nuovi invece festeggiano i primi
cento giorni, per tutti però resta
l’impegno di accogliere ancora gli
amici che non riescono a staccarsi
dal “bicchiere” e vorremmo
attraverso questo articolo
informare che staccarsi dalla
bottiglia è possibile sia per
qualche “bevitore incallito” sia
56
A RIONE
L’
per qualche “giovane bevitore”.
Il “vecchio” gruppo e anche il
“nuovo” saranno lieti di accogliere
“nuovi uomini” e “nuove donne”
che vogliono intraprendere la
strada della sobrietà. Per queste
persone e per le loro famiglie i due
Club daranno tutta la disponibilità
di chi è già stato aiutato a uscire
dal tunnel buio dell’alcool e a
trasmettere aiuto, fiducia e la
testimonianza che dalla dipendenza
dell’alcool si può uscire.
Club Altinum Aldeno
Famiglie degli alcolisti in
trattamento
Via Damiano Chiesa, 15
L a sfida sempre
nuova della liber
tà
libertà
Febbraio, marzo, aprile e
maggio sono stati mesi assai intensi
per Progetto Giovani. Sono stati, infatti, i giorni in cui è proseguito l’impegno per offrire ai ragazzi
del nostro paese ed ai loro genitori momenti ed occasioni formative in cui sperimentarsi, confrontarsi con la realtà ed acquisire gli
strumenti culturali e concettuali
necessari per vivere in una società
sempre più complessa, come è
quella in cui ci troviamo a trascorrere la nostra esistenza.
Dopo le iniziative illustrate nell’articolo apparso sull’ ultimo numero del notiziario “L’Arione”, ho
ritenuto opportuno proporre alcuni
progetti che potessero permettere di offrire ai ragazzi momenti di
costruttiva aggregazione e, nello
stesso tempo, di iniziare a creare
un contesto sociale sempre più
idoneo alla loro crescita umana, in
quanto permeato di una sensibilità
educativa diffusa, responsabile ed
il più possibile condivisa dai vari
“luoghi” di cui è fatta la loro quotidianità. Penso, infatti, che se noi
adulti vogliamo davvero essere
utili, o per lo meno non di ostacolo, ai giovani del nostro paese,
dobbiamo incominciare a metter-
La formazione di una coscienza etica, attraverso un confronto trasversale di esperienze che pongono generazioni diverse su un comune terreno di impegno.
ci in discussione, a cercare di mettere a fuoco innanzitutto noi, per
primi, quali siano per noi i valori
importanti ed il tipo di società che
vogliamo costruire. Penso che, a
volte, sia più facile porsi su un piano diverso da quello delle giovani
generazioni e pensare ad esse in
termini di “problema” e non di “risorsa”: è più consolante e meno
impegnativo porsi nella prospettiva dei compartimenti stagni e
guardare ai giovani come a una
categoria a sé stante ed ai loro
problemi come a frutti dei tempi
moderni, alla cui genesi sentirsi
estranei. È più facile limitarsi ad
offrire ad essi solamente occasioni ricreative, ritenendo che l’animazione più azzeccata sia quella
che meglio sa inseguire i loro gusti, o meglio il modello di divertimento che la società degli adulti e
del consumo impone loro. Credo,
invece, che l’umanità sia la somma costante delle individualità e
delle idee proprie di ciascun uomo
e di ciascuna donna che abita la
Terra e che l’unica possibilità che
ci è data, per sostenerci vicendevolmente nell’aiutare ciascun individuo a realizzare e completare la
propria personalità, sia quella di
potersi incontrare, di fare interagire le varie agenzie educative presenti sul territorio e di creare tempi e luoghi determinati in cui generazioni diverse possano stare assieme, non già ad ascoltare o a
fare prediche e discorsi retorici, ma
per collaborare, per operare insieme a ragion veduta, dopo aver fatto, però, noi adulti per primi, la fatica di ricercare idee, valori e progetti per cui vale la pena vivere e
nei quali possano credere con fiducia anche i giovani.
Ho cercato per questi motivi di
proporre occasioni di aggregazione come il progetto “A teatro,
ragazzi!”, un laboratorio teatrale
per ragazzi delle scuole medie e
delle superiori, molto partecipato,
condotto dall’attore Giacomo Anderle con la collaborazione dalla
compagnia Finisterrae Teatri e
dedicato alla conoscenza dei segreti dell’attore comico e del
clown. É stato proposto, poi, il
progetto “Salta in bici”, un percorso di educazione stradale teorico e pratico, che ha coinvolto
circa 70 bambini della nostra comunità e che è stato realizzato in
collaborazione con la Scuola Elementare, occasione per creare si-
Associazioni
di Andrea Schir
A RIONE 57
L’
Annaliese Knoop-Graf con Paolo Ghezzi direttore de L’Adige, nella serata “Resistere
DiversaMENTE”
Associazioni
nergie con il mondo della scuola e
per proporre un tipo di aggregazione nello stesso tempo formativa e divertente. Sempre per quanto riguarda il tentativo di costruire
rapporti significativi tra mondo
della scuola, famiglie e realtà del
volontariato, è stato proposto, in
collaborazione con il gruppo “Ragazzi del campeggio”, il progetto annuale di animazione e sostegno scolastico “Volontari a scuola”.
Un interessante esperimento di
costruzione di dialogo intergenerazionale è stato il progetto “Nonni e nipoti al PC”, un corso di
approccio all’uso del computer
destinato agli anziani e tenuto da
giovani appassionati di informatica. Si è trattato di ore e giornate
in cui giovani ed anziani sono stati
a diretto contatto operativo per una
precisa finalità: occasione reale di
vicendevole scambio culturale,
poiché la vicinanza dei due poli
opposti ha fatto naturalmente scattare la scintilla del reciproco aiuto
di crescita.
Per quanto riguarda, infine, il
tentativo di costruire un contesto
sociale e culturale idoneo a favo-
58
A RIONE
L’
rire uno sviluppo sereno della personalità dei nostri giovani, ho ritenuto opportuno proporre un percorso di laboratori pratici e momenti formativi per genitori dal titolo “Essere, sentirsi e fare i
genitori”, di cui mi limito a ricordare il laboratorio dedicato alla
quotidianità mass-mediologica dei
nostri giovani tenuto dal dott. Cesare Bertassi e quello dedicato all’universo musicale, condotto dal
D.J. di Radio Dolomiti Gabriele
Biancardi.
Nell’intento, infine, di offrire a
tutta la comunità un’occasione per
confrontarsi con storie e testimonianze di impegno civile, ho considerato utile proporre l’iniziativa
“Resistere diversaMENTE”.
Essa è consistita in una mostra
storico-documentaria dal titolo:
“La Rosa Bianca: studenti
contro Hitler, Monaco 1942/
43”, che si è tenuta presso il Teatro Comunale ed è stata accompagnata da incontri culturali in cui
la storia dei cinque studenti universitari, che formavano il nucleo
originario del gruppo che oggi conosciamo come “Weisse Rose”
(Rosa Bianca) di Monaco di Ba-
viera, è stata rivissuta ed attualizzata. Questi studenti formavano
un gruppo informale, senza sigla
e senza struttura; una cerchia di
amici che non hanno consegnato
la loro coscienza al macero ed
hanno pronunciato e scritto su dei
semplici volantini, con spontaneità
ingenua ed un giovanile istinto di
ribellione sopravvissuto alla narcotizzazione scientifica degli anni
dell’adolescenza, parole in grado
di resistere alle parole del regime. Libertà contro obbedienza,
persona contro massa, coscienza contro fanatismo. Una resistenza che, sia pure schiacciata dalla
forza brutale della ghigliottina,
rappresenta la vittoria della cultura, dell’intelligenza, della libertà di pensiero e di parola. Testimoni ed esponenti della cultura
del nostro tempo, come Rita Borsellino, sorella del magistrato ucciso dieci anni fa dalla mafia ed
Anneliese Knoop-Graf, sorella
di uno degli studenti della Rosa
Bianca ed unica sopravvissuta del
gruppo, hanno commentato, in
serate davvero molto partecipate, le parole della Rosa Bianca,
traducendole in un messaggio per
l’oggi: la mia scommessa è, infatti, che abbiano saputo comunicare qualcosa a qualcuno (le idee
profonde non sono mai di massa) dei giovani del nostro paese,
a cui è stata risparmiata fino ad
oggi l’esperienza della dittatura,
ma non può essere risparmiata la
provocazione della coscienza critica e la sempre nuova sfida della
libertà.
riparte
te
T erme: si ripar
Ringraziando il Sindaco di Aldeno per avermi riservato, ancora
una volta, uno spazio editoriale
sulla rivista semestrale “L’Arione”,
sottolineo quanto ciò sia importante per l’Amministrazione di Garniga Terme che, sprovvista di uno
strumento informativo, non avrebbe altrimenti l’opportunità di far
conoscere le proprie recenti iniziative.
Tra le azioni che hanno caratterizzato il primo semestre dell’anno merita di essere evidenziata
la costituzione - avvenuta lo scorso febbraio - della società GARNIGA TERME BAGNI NELL’ERBA S.r.l., istituita al principale fine di gestire il complesso
termale secondo un modello
avente carattere di marcata imprenditorialità. Nel corso di poco
più di un decennio di attività, le
Terme di Garniga hanno conosciuto diverse forme gestionali:
dall’amministrazione diretta comunale dei primi anni novanta all’affidamento a terzi prima del
solo stabilimento termale poi dell’albergo, ultimato nel 1997.
L’esperienza pregressa ha mostrato tutte le difficoltà derivanti
dalla scelta di affidare a terzi la
Un nuovo assetto societario per lo stabilimento dei bagni di fieno,
con la partecipazione dei comuni di Trento, di Cimone e di Aldeno.
Qualifica il programma l’intervento diretto delle Farmacie Comunali
trentine.
gestione dello stabilimento termale tanto da indurre l’Amministrazione comunale, tornata nella piena disponibilità dell’intera struttura a far data dal 16 ottobre
2002, a valutare l’opportunità di
adottare una formula gestionale di
tipo privatistico. In ragione di ciò
si è manifestata l’intenzione di costituire una società di capitali, nella
specie una società a responsabilità limitata, coinvolgendo in primo luogo altre Amministrazioni
comunali. Il primo e fondamentale passo compiuto nel senso soprindicato è rappresentato da un
protocollo d’intenti sottoscritto
congiuntamente dal Comune di
Garniga Terme e dal Comune di
Cimone e Garniga Terme
di Italo Dallago*
Trento l’11 ottobre 2002; detto
protocollo s’inserisce nel più ampio contesto del Patto Territoriale per il Monte Bondone ed in
esso è espressamente previsto
l’impegno di “ricercare unitariamente soluzioni per la gestione
dell’attuale stabilimento termale di
Garniga Terme”.
E’ in attuazione del menzionato impegno che si colloca la costituzione della società GARNIGA TERME BAGNI NELL’ERBA S.r.l., il cui aspetto più importante è dato dalla composizione
della compagine societaria. In
essa sono stati, infatti, coinvolti i
Comuni di Trento, attraverso la
partecipazione delle Farmacie
A RIONE 59
L’
Cimone e Garniga Terme
Comunali S.p.A. (società di cui il
Comune di Trento è socio di maggioranza), di Cimone e di Aldeno,
che anche se non direttamente interessato dai patti Territoriali del
Monte Bondone rappresenta un
tassello rilevante per lo sviluppo
turistico della zona (si guarda con
interesse al progetto della strada
del vino ad esempio). Con questa
nuova formula gestionale l’attività
termale riprenderà a far data dal
prossimo mese di giugno, ben consapevole che non tutte le problematiche sorte nel corso degli anni
precedenti possono trovare pronta
soluzione necessitando per tale
fine di maggior tempo. Il cambiamento fortemente perseguito dall’Amministrazione comunale che
60
A RIONE
L’
rappresento comporta per essa un
maggior rischio ed una maggiore
responsabilità - posto che il Comune di Garniga Terme è il socio
di maggioranza della neonata S.r.l.
- cui non intende sottrarsi considerata la qualità e la capacità professionale dei soci che hanno aderito all’operazione.
Questa nuova esperienza parte con il rinnovato entusiasmo dato
dalla certezza di potere verificare
i risultati attesi non nell’immediato
ma nel prossimo futuro. Contestualmente alla costituzione della
società un altro rilevante impegno
sta coinvolgendo l’amministrazione: è stata finalmente avviata la
procedura di appalto dei lavori per
la realizzazione delle opere di com-
pletamento dello stabilimento termale.
Si tratta dell’opera pubblica più
complessa e imponente tra quelle
programmate non solo per il costo - finanziato totalmente dalla
Provincia Autonoma di Trento - ma
anche per la tipologia dei lavori
che si andranno a realizzare.
Concludo il mio breve intervento ricordando che già da qualche
mese sono operativi i Patti Territoriali del Monte Bondone con disponibilità, per chiunque fosse interessato, di rivolgersi agli sportelli informativi operanti presso le
Amministrazioni dei Comuni pattisti.
*Sindaco di Garniga Terme
Un paese che
cresce
Lo scorso venerdì 16 maggio,
presso l’aula magna delle Scuole
Elementari, l’Amministrazione
Comunale ha promosso una serata dal titolo “Un paese che cresce:
illustrazione dei principali progetti
in corso di realizzazione da parte
dell’Amministrazione Comunale”.
L’incontro, particolarmente
partecipato dalla popolazione, ha
rappresentato un’occasione di
approfondimento, una sorta di fotografia sul territorio dell’abitato di
Aldeno, in un momento di particolare dinamismo sul fronte delle
opere pubbliche in fase di realizzazione o di ormai prossima cantierizzazione. Opere che saranno
in grado di dare, nel breve volgere di alcuni anni, un volto rinnovato al nostro paese.
Riprendiamo dunque i principali temi dibattuti nel corso della
serata, allo scopo di sottolineare
ed approfondire ulteriormente la
tempistica e le modalità di realizzazione dei numerosi cantieri.
Per quanto riguarda le opere
contenute nell’ambito del Piano di
valorizzazione e recupero del centro storico del nostro abitato, gli
E’ un momento di grande attività nelle contrade di Aldeno, dove
sono in corso lavori di sistemazione del centro storico e di
realizzazione di nuove strutture. Progetti per il nucleo antico, per
piazze e strade, ma anche per lo sport, per le attività economiche,
per la scuola e per gli anziani.
Si sta concretizzando l’ampio disegno di riordino e ristrutturazione
del paese.
L’abbattimento della caserma dei Carabinieri, l’evento urbanistico del semestre
interventi prossimi alla realizzazione, o già in fase di esecuzione sono
cinque.
Per la fine del mese di Maggio
è prevista l’assegnazione dei lavori
di pavimentazione di Piazza della
Torre, destinati a completare l’intervento iniziato lo scorso anno
con il restauro della Torre di S.
Zeno. La piazza verrà completamente ricoperta con cubetti di porfido, posati secondo il tradizionale sistema ad “archi contrastanti”.
Contestualmente si provvederà al
restauro della fontana di pietra
bianca, che verrà riportata alle
caratteristiche originarie sostituen-
Amministrazione e politica
di Massimo Scartezzini*
do i quattro angolari di calcestruzzo, collocati in epoca recente.
Nel corso dell’estate prenderanno avvio anche i lavori di realizzazione del parcheggio di via alla
Busa, appaltati dalla Cooperativa
Parcheggi Aldeno, nata – su stimolo dell’Amministrazione Comunale – con il concorso di numerosi
censiti, interessati alla realizzazione di parcheggi pertinenziali al servizio del centro storico. Si tratta
di un intervento di particolare importanza che permetterà la realizzazione in superficie di un ampio
parcheggio per trenta autovetture
e, nell’interrato, di ventitré box
A RIONE 61
L’
Plastico della nuova scuola materna ed asilo nido
Amministrazione e politica
auto già quasi tutti acquistati da
altrettanti censiti. E’ importante
sottolineare come, nell’ambito di
questa realizzazione, che consentirà anche l’allargamento di via alla
Busa, l’ITEA ha già prenotato
l’acquisto di cinque box auto destinati ai futuri residenti nel Castello delle Flecche.
Rimanendo nell’ambito degli
interventi destinati al nucleo di più
antica origine del nostro abitato, è
in fase di progettazione il secondo
lotto dell’intervento di rifacimento
dell’impianto di illuminazione che
verrà ad interessare via Roma, via
Grez e la località Caff. Queste ultime verranno illuminate con gli
apparecchi utilizzati in tutto il centro storico, mentre per via Roma,
alla luce della morfologia della
strada, estranea al tessuto urbano
più antico, si è preferito l’uso dei
corpi illuminanti a luce indiretta già
utilizzati in piazza Cesare Battisti.
Sono invece in fase realizzativa già avanzata i lavori di completo rifacimento della caserma dei
62
A RIONE
L’
Carabinieri, destinati a dare all’Arma una struttura moderna e
funzionale. L’intervento, che riguarda la porzione Nord dell’edificio che ospita il Municipio, potrà
concludersi, salvo imprevisti di
cantiere, all’inizio del prossimo
anno.
L’ultimo intervento del quale è
importante dare conto, nell’ambito del Piano di valorizzazione
del centro storico, riguarda la realizzazione dei parcheggi di Piazza del Melograno, per i quali è in
fase di istruttoria la necessaria
procedura di acquisizione dell’area.
Va infine ricordato che, per
quanto riguarda l’arredo urbano di
Piazza C. Battisti, è stato richiesto
alla Provincia Autonoma di Trento uno speciale finanziamento su
fondi europei (i cosiddetti fondi
Docup) per il quale è attesa una
risposta imminente.
L’intervento sul centro storico
si va quindi progressivamente concretizzando, rispettando il preciso
impegno assunto da Aldeno Insieme in sede di campagna elettorale.
Va peraltro messo in evidenza
come, anche all’esterno del perimetro del nucleo di più antica origine, l’impegno dell’Amministrazione Comunale non sia stato di
poco conto e riguardi numerosi
altri lavori dei quali è altrettanto
opportuno riferire.
E’ già in fase di esecuzione il
percorso pedonale e ciclabile lungo il torrente Arione, dal polo scolastico al centro sportivo. L’intervento, realizzato dal servizio Ripristino Ambientale della Provincia,
sulla base di un progetto dell’Amministrazione Comunale e di un finanziamento della Comunità Europea, sarà ultimato per la fine
dell’anno.
Garantirà, come detto, la connessione esclusivamente pedonale e ciclabile, in assoluta sicurezza, dal polo scolastico al centro
sportivo ed alla nuova, grande
palestra che l’ITEA realizzerà il
prossimo anno. Quest’opera, particolarmente attesa dalla nostra
comunità, era stata originariamente
ipotizzata nel comparto dell’ex
Cantina Sociale. La necessità di
provvedere alla realizzazione di
una struttura di dimensioni consone alle esigenze del nostro paese
ha successivamente suggerito lo
spostamento nell’area sportiva,
naturalmente deputata ad ospitarla.
Si prevede dunque la realizzazione di una nuova, grande struttura su parte del terreno attualmente occupato dai campi da ten-
zione Comunale e dall’Istituto
Trentino per l’Edilizia Abitativa,
troveranno realizzazione anche la
nuova caserma dei Vigili del Fuoco Volontari di Aldeno, la sede del
Gruppo Alpini, il deposito del cantiere comunale ed infine una innovativa struttura destinata alla promozione del vino e dei prodotti
enogastronomici. L’appalto per la
realizzazione dei lavori è previsto
per la primavera 2004.
Sulla scorta del finanziamento
concesso di recente dalla Provincia, si provvederà alla progettazione esecutiva della nuova scuola
materna e dell’asilo nido, immaginata sul terreno posto ad est delle
scuole elementari, ampio quasi il
doppio di quello occupato dalla
struttura attuale di via Florida.
La nuova struttura, che completerà magnificamente un polo
scolastico dalla spiccata valenza
urbanistica, sarà caratterizzata dai
più moderni standard progettuali
per rispondere pienamente alle
esigenze dei bimbi più piccoli della nostra Comunità.
Va infine dato accenno ai lavori di rettifica ed allargamento di via
della Croce, anch’essi già finanziati ed in fase avanzata di progettazione, nonché ai lavori di realizzazione della nuova rotatoria Nord
di svincolo con la S.P. 90 Destra
Adige e di sistemazione degli svincoli Sud e di via del Perèr. La progettazione e la procedura di appalto, curati direttamente dal Servizio Viabilità della Provincia Autonoma di Trento, sono ormai concluse. L’inizio lavori è atteso per
l’estate, con tempo di realizzazione di circa sei mesi.
*Ass. LL.PP e Urbanistica.
Come sarà la nuova struttura nell’area ex cantine in una elaborazione al computer
A RIONE 63
L’
Amministrazione e politica
nis e su parte dello spazio antistante, allo scopo mantenuto fino ad
oggi sterrato. Secondo il progetto
già elaborato dall’ufficio di progettazione dell’ITEA, ora in fase esecutiva, la palestra sarà in grado di
ospitare (oltre alla pallavolo ed alla
pallacanestro) anche le partite di
pallamano e calcio a cinque delle
categorie minori. Sarà inoltre dotata di ampi spazi per il pubblico e
soprattutto di una sala laterale pluriuso, separata dalla palestra e
dotata di un ingresso dal piazzale
prospiciente che verrà completamente pavimentato.
Verso Nord verrà realizzato (in
direzione Est-Ovest) un nuovo
campo da tennis, in grado di usufruire comodamente degli adiacenti
spogliatoi della struttura in progetto, con possibilità di una successiva copertura.
Pensata per le manifestazioni
sportive, la palestra potrà validamente proporsi anche come contenitore di manifestazioni di diversa caratterizzazione (feste, manifestazioni musicali ed altro) che in
passato hanno caratterizzato con
forza il costume del nostro paese.
Contemporaneamente alla palestra è in fase di progettazione
esecutiva, sempre da parte dell’ITEA, l’innovativa struttura di
co-residenza e del centro servizi
destinati alla popolazione della
cosiddetta “terza età”, presso la ex
Cantina Sociale. Entro questo
ambito, del quale si è potuto discutere nel corso dei numerosi incontri promossi dall’Amministra-
Aldeno Insieme
Passati sei mesi dall’uscita del
Amministrazione e politica
ultimo numero del notiziario comunale “ L’Arione” comunichiamo gli aggiornamenti più importanti presi in esame in Consiglio
Comunale e in maggioranza.
Il più importante è sicuramente il passaggio in Consiglio
Comunale del progetto definitivo riguardante la nuova Scuola
Materna redatto dall’arch. Righi. La successiva fase sarà il
progetto esecutivo e di conseguenza l’appalto. Si risolve così
un problema che da anni si trascinava e che impediva di trovare soluzioni definitive rispetto
al vecchio edificio Emanuele
Mosna, diventato ormai troppo
piccolo.
Sicuramente anche l’inizio
dei lavori per la nuova passeggiata che collegherà il centro con
gli impianti sportivi e il progetto
della nuova palestra completerà in maniera definitiva l’area
scelta per la pratica dello sport
e per lo svago.
La costituzione di una coo-
di Danilo Micheletti*
perativa ha permesso di superare i problemi di ordine burocratico riguardante i parcheggi
interrati in via alla Busa, dando
la possibilità in questo modo di
assegnare ai richiedenti in via
diretta la proprietà dell’area
interrata dove verranno edificati
i garage, completando così tutte le richieste pervenute in Municipio.
Sono stati terminati i due
stralci programmati della nuova
illuminazione riguardanti il centro storico. Da questo capitolo
di spesa e con la rimanenza recuperata dal ribasso d’asta andremo a completare anche via
Roma, via Grezz e via Caff.
In questi sette anni di governo per Aldeno Insieme è stato
un periodo di programmazione,
e in parte anche di realizzazione, di strutture e servizi che il
paese richiedeva con insistenza.
Per questo motivo sono stati
elaborati progetti in grado di
soddisfare i bisogni dell’infanzia, degli anziani e delle associazioni.
Ora l’impegno della maggioranza consiste soprattutto nei
diversi quesiti che le grandi trasformazioni del nostro territorio
comporteranno. Nel prossimo
64
A RIONE
L’
grado di soddisfare le esigenze
del paese. Caduta l’ipotesi della realizzazione di un C.R.M. in
collaborazione con la circoscrizione Ravina-Romagnano, stiamo valutando di localizzare la
zona migliore che possa rispondere maggiormente ai nostri bisogni. Ciò comporterà inoltre
una trasformazione del sistema
di conferimento, che sarà supportata da una precisa campagna informativa e di sensibilizzazione in vista del raggiungimento dei parametri che la legge ci impone.
Il nostro auspicio per il prossimo futuro è quello di programmare una serie di incontri
e confronti con le categorie
economiche e sociali, affinché
possiamo recepire le loro istanze ed elaborare possibili soluzioni comuni, sia nello specifico sia nei riguardi delle più
ampie tematiche che abbiamo
precedentemente citato. Rimane in ogni caso l’impegno di
valorizzare costruttivamente i
segnali di interesse di chi vuole
mettersi in gioco a servizio della
collettività.
Amministrazione e politica
futuro saremo coinvolti, ad
esempio, dalla realizzazione della
nuova linea ferroviaria dell’alta
capacità che inciderà sicuramente sull’aspetto della nostra valle.
Grazie al confronto con le
comunità vicine, in particolar
modo Trento, Aldeno si trova a
ridefinire la propria identità di
paese, con le indubbie peculiarità che lo caratterizzano e, allo
stesso tempo, le nuove opportunità che le relazioni con la città comportano. Riscontriamo,
inoltre, che l’immigrazione sviluppatasi negli ultimi dieci anni
ha portato nuovo vigore al tessuto sociale, permettendo un
reciproco riconoscimento da
parte di tutti all’interno di un
unico mondo-paese.
Sicuramente a tutto ciò hanno contribuito anche le numerose iniziative culturali e gli incontri informativi (anche da parte dell’Amministrazione) che
hanno creato confronto sulle tematiche più urgenti.
Una delle scommesse all’orizzonte rimane la raccolta e
il trattamento dei rifiuti. Già da
tempo stiamo ragionando per
trovare la soluzione adeguata in
A RIONE 65
L’
Aldeno 2000
Amministrazione e politica
Spett.le Redazione de
“L’Arione”
Visto che alla nostra minoranza non viene concesso in tutte le
sedi alcun spazio né propositivo nè
critico, considerato che nei precedenti numeri di questo notiziario
abbiamo ampliamente illustrato le
nostre posizioni, riteniamo che
potrebbe risultare ripetitivo e non
più di interesse continuare a ribattere la nostra opposizione su al-
66
A RIONE
L’
di Fabio Perini*
cuni punti dell’operato dell’attuale amministrazione. Pertanto ci riserviamo di utilizzare lo spazio per
il nostro gruppo, quando si potrà
fare un bilancio più esauriente e
realistico degli effetti conseguenti
agli interventi programmatici di
questa giunta.
Distinti saluti
*Per il gruppo “Aldeno 2000”
Le scelte
della giunta e del
consiglio
D elibere della Giunta Comunale 2002/2003
Del. n 131 del 12.12.2002
Pubblico concorso per esami al
posto di Assistente Contabile a tempo pieno e indeterminato – Cat. C
base P. retr. 9 – Approvazione Graduatoria finale e nomina vincitore.
Del. n. 133 del 20.12.2002
Costituzione della cooperativa
per la realizzazione di parcheggi pertinenziali, denominata Cooperativa
Parcheggi Aldeno S.c.a.r.l.
Del. n. 136 del 20.12.2002
Asilo Nido – Chiusura per festività natalizie.
Del. n. 138 del 23.12.2002
Determinazione contributo al
Comune di Garniga Terme per organizzazione del 43° Congresso
Nazionale dell’Associazione Italiana di Tecnica Termale.
Del. n. 139 del 30.12.2002
Approvazione della perizia di variante n. 1 relativa ai lavori di realizzazione di un’autorimessa interrata in via Dante e di parte dei lavori
del I e II lotto di riqualificazione del
nucleo centrale dell’abitato di Aldeno.
Del. n. 140 del 30.12.2002
Acquisizione definitiva di parte
della p.f. 1437/3 P.T. C.C. Aldeno
di proprietà dei signori Foladori
Claudia e Cramerotti Marco nell’ambito del progetto esecutivo delle opere di arredo a verde e di valorizzazione del percorso storico di
Aldeno.
Del. n. 141 del 30.12.2002
Determinazione contributo straordinario alla Sezione Cacciatori di
Aldeno.
Del. n. 143 del 30.12.2002
Determinazione, ai fini del bilancio finanziario di previsione 2003,
dei residui di stanziamento in conto capitale.
Del. n. 7 del 23.01.2003
Atto di indirizzo politico – amministrativo per l’istituzione delle
posizioni di lavoro beneficiarie dell’indennità per l’area direttiva per
l’anno 2003.
Del. n. 8 del 28.01.2003
Atto ad indirizzo politico – amministrativo per l’istituzione della
posizione organizzativa (P.O.) e per
la determinazione delle indennità
connesse per l’anno 2003.
Amministrazione e politica
Del. n. 130 del 12.12.2002
Incarico per organizzazione 3^
edizione della “Mostra dei Merlot
d’Italia” all’Agenzia L’Orizzonte
S.a.s. di Aldeno. Integrazione impegno di spesa.
Del. n. 10 del 03.02.2003
Approvazione in linea tecnica
del progetto esecutivo delle opere
di completamento inerente il restauro della torre (campanile) di San
Zeno (sistemazione delle adiacenze esterne).
Del. n. 1 del 02.01.2003
Approvazione proposta definitiva del bilancio di previsione 2003 e
pluriennale 2003 – 2005. Provvedimenti conseguenti.
Del. n. 11 del 03.02.2003
Nomina della Commissione giudicatrice per il concorso di idee, indetto nella forma del pubblico incanto e relativo alla riqualificazione urbanistica ed al riuso del territorio
dell’area S.O.A. ad Aldeno.
Del. n. 4 del 23.01.2003
Approvazione dello schema di
convenzione con l’Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale di Trento per le attività fornite dall’Università della Terza Età e del Tempo Disponibile.
Del. n. 12 del 11.02.2003
Approvazione in linea tecnica
dell’elaborato progettuale relativo ai
lavori socialmente utili (Azione 10/
2003). Manutenzione ordinaria e
straordinaria parco giochi, parco
“Albere”, Cimitero, marciapiedi e
A RIONE 67
L’
strade interne, impianti sportivi,
aiuole, fiorerie aree verdi.
Del. n. 13 del 13.02.2003
Costituzione della Società a responsabilità limitata per la gestione del complesso termale (albergo
– bar – ristorante e struttura termale) per lo svolgimento dell’attività
terapeutica denominata “Garniga
Terme S.r.l.” (fitobalneoterapia – art.
10 della L. 24.10.2000 n.323).
Del. n. 14 del 13.02.2003
Adesione al programma sperimentale di edilizia residenziale denominato “Alloggi in affitto per gli
anziani degli anni 2000”, approvato
dal Ministero delle infrastrutture e
trasporti con decreto del 27 dicembre 2001, e da svolgere in collaborazione con ITEA.
Amministrazione e politica
Del. n. 15 del 24.02.2003
Richiesta all’Ufficio Forestale di
Trento per la realizzazione di interventi diretti al miglioramento del
patrimonio silvo – pastorale comunale.
Del. n. 16 del 24.02.2003
Convenzione con l’Istituto Comprensivo Aldeno – Mattarello per
l’utilizzo dell’aula di informatica della
Scuola Media.
Del. n. 17 del 24.02.2003
Autorizzazione giornate di chiusura uffici comunali. Anno 2003.
Del. n. 19 del 24.02.2003
Concessione contributo straordinario finanziario per organizzazione del Carnevale dei Ragazzi. Edizione 2003.
Del. n. 22 del 11.03.2003
Adesione alla II Rassegna Internazionale “La Selezione del Sindaco”.
Del. n. 23 del 11.03.2003
Realizzazione parcheggi pertinenziali in Via alla Busa da parte
della Cooperativa Parcheggi Aldeno S.c.a.r.l.. Versamento quota a
titolo di finanziamento.
68
A RIONE
L’
Del. n. 25 del 11.03.2003
Atto di indirizzo politico – amministrativo in ordine alle osservazioni presentate nei confronti del
progetto definitivo relativo alle opere di allargamento di Via della Croce (tratto Via G. Pascoli – Circonvallazione).
Del. n. 26 del 11.03.2003
Atto di indirizzo politico – amministrativo relativo all’acquisizione
di una consulenza in ordine alla
vendita di un bene pubblico di proprietà comunale.
Del. n. 28 del 25.03.2003
Asilo Nido – Chiusura per festività pasquali.
Del. n. 29 del 25.03.2003
Determinazione contributo straordinario alla Sezione A.V.I.S. Aldeno – Cimone – Garniga.
Del. n. 30 del 25.03.2003
Determinazione contributo straordinario alla Sezione di Aldeno
dell’Associazione Nazionale Carabinieri per il 40° di fondazione.
Del. n. 31 del 25.03.2003
Contratto di locazione alla T.I.M.
S.p.A. di una porzione di terreno per
installazione attrezzature per telefonia mobile. Modifiche.
Del. n. 34 del 01.04.2003
Incarico all’ing. Pietro Castellan
di Trento della progettazione esecutiva dei lavori di bonifica nel tratto di parete compreso fra la parte
iniziale della SP 25 ed il cimitero di
Aldeno.
Del. n. 35 del 01.04.2003
Incarico al dott. ing. Sergio Andrighettoni di redigere il progetto
esecutivo delle opere di allargamento stradale di Via della Croce.
Del. n. 36 del 01.04.2003
Incarico all’ing. Renato Coser di
Aldeno per la progettazione esecutiva, la direzione lavori ed altre prestazioni accessorie nell’ambito del-
la realizzazione dell’impianto di illuminazione pubblica del centro storico di Aldeno – II lotto.
Del. n. 38 del 08.04.2003
Incarico all’arch. Renzo Micheletti per la stesura del progetto definitivo inerente i lavori del II lotto di
riqualificazione del nucleo centrale
dell’abitato di Aldeno.
Del. n. 39 del 14.04.2003
Approvazione in linea tecnica
del progetto definitivo inerente i lavori del II lotto di riqualificazione del
nucleo centrale dell’abitato di Aldeno.
Del. n. 40 del 15.04.2003
Autorizzazione a presentare richiesta di riconoscimento ufficiale
del Concorso Enologico “Concorso Nazionale dei Merlot d’Italia” e
di conseguente rilascio di distinzioni.
Del. n. 42 del 15.04.2003
Erogazione della retribuzione di
risultato al Segretario Comunale per
l’anno 2002 in base all’Accordo del
15 giugno 2001 relativo all’area della Dirigenza e dei Segretari.
Del. n. 43 del 22.04.2003
Autorizzazione sessione straordinaria graduatoria per Asilo Nido
“Primo Volo” di Aldeno.
Del. n. 44 del 22.04.2003
Proroga dei termini per la presentazione delle domande di iscrizione al Servizio di Asilo Nido “Primo Volo” di Aldeno e per la formazione delle graduatorie.
Del. n. 45 del 22.04.2003
Accettazione in cessione gratuita delle pp.ff. 957/4, 969/1, 1025/3,
1438/5 e 1620/3 PT 882 CC. Aldeno dalla Provincia Autonoma di
Trento.
Del. n. 47 del 22.04.2003
Parere in ordine alla proposta del
IV aggiornamento del Piano Provin-
ciale di utilizzazione delle sostanze minerali ai sensi della L.P.
04.03.1980 n. 6 e s.m..
Del. n. 48 del 30.04.2003
Autorizzazione all’acquisto
delle pp.ff. 1427/1 PT 1876, 1429/
1 PT 1876 e 1435/1 PT 1348 C.C.
Aldeno di proprietà dei signori
Schir Mirella, Alberto, Maria Chiara, Andrea e Marco nell’ambito del
progetto definitivo di realizzazione della nuova sede della scuola
materna e dell’asilo nido comunale.
Del. n. 51 del 20.05. 2003
Concessione contributo straordinario al Corpo Volontario dei Vigili del Fuoco.
Del. n. 52 del 20.05.2003
Determinazione contributo
straordinario per organizzazione
della Sagra Patronale di San Modesto.
Del. n. 53 del 20.05.2003
Determinazione contributo finanziario per organizzazione manifestazione “Il Comun Comunale:
i giochi e la regola”. Edizione
2003.
Del. n 54 del 20.05.2003
Determinazione contributo straordinario alla Associazione culturale non riconosciuta “CORO VOCI
BIANCHE DI ALDENO” per organizzazione saggio di fine anno.
D elibere del Consiglio Comunale 2002/2003
Del. n. 61 del 30.12.2002
Autorizzazione alla gestione del
bilancio di previsione 2003in esercizio provvisorio.
Del. n. 62 del 30.12.2002
Modifica al regolamento del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi
urbani.
Del. n. 63 del 30.12.2002
Determinazioni tariffarie in materia di Imposta Comunale sugli Immobili (I.C.I.) per l’anno 2003.
Del. n. 64 del 30.12.2002
Determinazioni tariffarie in materia di T.A.R.S.U. (Tassa asporto
rifiuti solidi urbani) per l’anno 2003.
Del. n. 65 del 30.12.2002
Determinazioni tariffarie in
materia di Imposta sulla Pubblicità per l’anno 2003.
Del. n. 66 del 30.12.2002
Determinazioni in materia di ta-
riffa comunale per l’Occupazione
degli Spazi ed Aree pubbliche
(C.O.S.A.P.) per l’anno 2003.
Del. n. 67 del 30.12.2002
Determinazioni tariffarie per il
servizio di acquedotto per l’anno
2003.
Del. n. 68 del 30.12.2002
Determinazioni tariffarie per il
servizio di fognatura per l’anno 2003.
Del. n. 2 del 28.01.2003
Approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario
2003 e pluriennale 2003 – 2005,
nonché del relativo programma generale delle opere pubbliche ( art.
13 lett. B della L.R. 04.01.1993 n.
1 e s.m. e art. 69 dello Statuto).
Del. n. 5 del 28.01.2003
Approvazione del Piano per gli
Insediamenti Produttivi (P.I.P.) nel
Comune di Aldeno a sensi dell’art.
67 c. 2 e c. 5 della L.P. 05.09.1991
n. 22.
P.R.G. del Comune di Aldeno (zona
centro storico – via alla Busa).
Amministrazione e politica
Del. n. 60 del 30.12.2002
Interrogazione sulla co – residenza, presentata dal gruppo consiliare “ALDENO 2000”.
Del. n. 8 del 28.01.2002
Esame ed approvazione della
mozione in merito al taglio del finanziamento del Consiglio Provinciale al Forum Trentino per la Pace.
Del. n. 11 del 10.04.2003
Esame ed approvazione del Regolamento per la disciplina del
“Gruppo allievi vigili del fuoco volontari”.
Del. n. 12 del 10.04.2003
Modifica al Regolamento dei Servizi di Smaltimento dei Rifiuti Urbani.
Del. n. 13 del 10.04.2003
Esame ed approvazione del Regolamento per la disciplina degli interventi di natura economica a favore dei soggetti portatori di handicap e dei relativi familiari e per la
compartecipazione alle spese di ricovero e cura degli assistiti in istituti specializzati.
Del. n. 6 del 28.01.2002
Adozione definitiva della Variante
Urbanistica per opere pubbliche al
A RIONE 69
L’
D eterminazioni segretario comunale 2002/2003
Det. n. 325 del 28.11.2002
Organizzazione ciclo di serate
di formazione per genitori nell’ambito del Progetto Giovani.
Det. n. 329 del 03.12.2002
Manutenzione straordinaria acquedotto. Incarico alla Società Industriale Trentina p.A. di Trento per
sostituzione idrante.
Det. n. 330 del 03.12.2002
Impegno di spesa per pubblicità legale relativamente all’adozione della variante urbanistica per
opere pubbliche al PRG del Comune di Aldeno.
Amministrazione e politica
Det. n. 334 del 04.12.2002
Spettacolo di burattini per Scuola Elementare.
Det. n. 335 del 05.12.2002
Servizio pronta reperibilità per
sgombero neve stagione 2002/2003.
Det. n. 338 del 09.12.2002
Approvazione preventivo di spesa relativo ai lavori di ripristino servizi igienici a piano rialzato della
Scuola Materna di Aldeno.
Det. n. 339 del 09.12.2002
Incarico alla Ditta NEXIS S.r.l.
di Trento dell’appalto per la fornitura di n. 1 armadio dati e collegamento rete dati dell’aula informatica della Scuola Media di Aldeno.
Det. n. 340 del 09.12.2002
Incarico alla Ditta I.L.M.A. di
Giorgio Fiorentini di Argenta (FE)
dell’appalto per la fornitura di n. 2
chiusure laterali per palco modulare.
Det. n. 341 del 11.12.2002
Approvazione preventivo di spesa relativo ai lavori di integrazione
punti luce e predisposizione appa-
70
A RIONE
L’
recchi citofonici presso il Teatro
Comunale di Aldeno.
Det. n. 342 del 11.12.2002
Incarico alla Ditta LUCE E DESIGN di Trento dell’appalto per la
fornitura di n. 4 corpi illuminanti per
l’impianto di illuminazione pubblica
del centro storico di Aldeno.
Det. n. 343 del 11.12.2002
Incarico alla Ditta GIOCHIMPARA S.n.c. di Pergine Valsugana dell’appalto per la fornitura di n. 20
sedie per la nuova Scuola Elementare. Proroga termini consegna.
Det. n. 351 del 18.12.2002
Anno 2002 dipendenti comunali. – Rideterminazione delle ore autorizzate per lavoro straordinario.
Det. n. 352 del 19.12.2002
Organizzazione laboratori formativi per genitori nell’ambito del
Progetto Giovani.
Det. n. 353 del 19.12.2002
Assunzione con contratto a tempo indeterminato della Sig.ra Frapporti Laura nel posto di Assistente
contabile, cat. C, livello base, posizione retributiva C9 (ex VI qualifica
funzionale).
Det. n. 356 del 24.12.2002
Autorizzazione fornitura ulteriore ed aggiuntiva dei corpi illuminanti destinati al rifacimento dell’impianto di illuminazione pubblica del
Centro Storico di Aldeno.
Fenice Laura di Melta di Gardolo
(TN) dell’appalto per l’esecuzione
dei lavori di pulizia ordinaria dei locali adibiti a sede Municipale per il
periodo 01.01.2003 - 28.02.2003.
Det. n. 362 del 31.12.2002
Progettazione grafica e pubblicazione del notiziario comunale. Integrazione impegno di spesa.
Det. n. 364 del 31.12.2002
Fondo per la produttività e il miglioramento dei servizi per l’anno
2002: quantificazione del fondo.
Det. n. 365 del 31.12.2002
Approvazione preventivo di spesa relativo ai lavori di manutenzione e messa a norma del “Parco
Giochi” di Aldeno.
Det. n 01 del 02.01.2003
Incarico alla Ditta Puligarden di
Fenice Laura di Melta di Gardolo
(TN) per l’esecuzione del servizio
di sorveglianza e pulizia ordinaria
del teatro comunale di Aldeno. Periodo dal 02.01.2003 al 30.06.2003.
Det. n 02 del 07.01.2003
Anno 2003 dipendenti comunali. Autorizzazione a prestare lavoro
straordinario.
Det. n 03 del 07.01.2003
Utilizzo del proprio automezzo
per ragioni di servizio. Provvedimento ricognitivo di autorizzazione ai
dipendenti.
Det. n. 358 del 30.12.2002
Acquisto software per la gestione del Settore Edilizia Privata nell’ambito del Servizio Territorio e Lavori Pubblici.
Det. n 05 del 14.01.2003
Incarico alla ditta EUROBRICO
S.p.a. di Borgo Valsugana dell’appalto per la fornitura dei prodotti per
il piano di concimazione annuale del
campo da calcio in località Albere.
Det. n. 360 del 31.12.2002
Incarico alla Ditta Puligarden di
Det. n 12 del 27.01.2003
Istituzione delle posizioni di la-
Det. n 14 del 28.01.2003
Nomina del collaudatore tecnico – amministrativo per il II° lotto
dei lavori di ampliamento e riqualificazione degli impianti sportivi nella
persona dell’arch. Ennio Dandrea.
Det. n 15 del 28.01.2003
Approvazione contabilità finale
dei lavori di riqualificazione ed ampliamento degli impianti sportivi– II°
lotto.
Det. n 18 del 29.01.2003
Istituzione della posizione organizzativa (P.O.) e determinazione
dell’indennità connessa per l’anno
2003.
Det. n 19 del 29.01.2003
Attribuzione dell’indennità relativa alla posizione organizzativa
(P.O.) a favore del rag. Flavio Pedrotti per l’anno 2003.
Det. n 20 del 29.01.2003
Attribuzione dell’indennità relativa alla posizione organizzativa
(P.O.) a favore dell’arch. Claudio
Gardelli per l’anno 2003.
Det. n 22 del 30.01.2003
Approvazione contabilità finale e
regolare esecuzione dei lavori riguardanti l’adeguamento dei quadri elettrici dell’impianto di illuminazione
pubblica di Aldeno.
Det. n 30 del 04.02.2003
Affidamento alla ditta Energy
Service S.r.l. di Trento del servizio
concernente l’esercizio, la manutenzione ordinaria e straordinaria
dell’impianto termico dell’edificio
comunale “Castello delle Flecche”
per la stagione 2002 – 2003.
Det. n 31 del 06.02.2003
Approvazione capitolato speciale d’appalto per l’affidamento del
servizio di pulizia del Municipio di
Aldeno per il periodo dal 01.03.2003
al 31.08.2004. Determinazione
modalità di appalto.
Det. n 32 del 06.02.2003
Approvazione dello schema di
lettera invito e dell’elenco delle ditte da invitare alla procedura negoziale per l’affidamento del servizio
di pulizia del Municipio di Aldeno
per il periodo dal 01.03.2003 al
31.08.2003. Atto riservato sino ad
esaurimento procedure, ai sensi
della L.R. 31.07.1993 n. 13.
Det. n 35 del 12.02.2003
Incarico alla Ditta TECNOEDIL
S.r.l. di Gardolo (TN) dell’appalto
per la fornitura di n. 8 pannelli mobili e n. 1 box in lamiera zincata.
Det. n 37 del 14.02.2003
Dipendente arch. Claudio Gardelli. Dimissioni volontarie dal servizio. Presa d’atto.
Det. n 38 del14.02.2003
Proroga assunzione con contratto determinato del signor SCALA UGO nel posto di Assistente
Bibliotecario, Cat. C, livello base,
posizione retributiva C.9 (ex VI°
q.f.).
Det. n 39 del 14.02.2003
Indizione del concorso pubblico
per soli esami relativo alla copertura di n. 1 posto di Funzionario Tecnico a tempo determinato e a tempo pieno – cat. D livello base posizione retributiva 14, presso il Servizio Territorio e Lavori Pubblici.
Det. n 40 del 24.02.2003
Incarico alla Ditta BenelliGru
S.r.l. dell’appalto per la fornitura di
un cestello porta operatore monoposto in ferro per gru Benelli 4510/
2S2.
Det. n 42 del 28.02.2003
Approvazione contabilità finale e
regolare esecuzione dei lavori di
prevenzione da crolli rocciosi dalla
parete rocciosa soprastante il cimitero di Aldeno.
Det. n 43 del 28.02.2003
Approvazione contabilità finale e
regolare esecuzione dei lavori da
termoidraulico nell’ambito dei lavo-
ri di manutenzione straordinaria e
adeguamento funzionale del teatro
comunale.
Det. n 44 del 28.02.2003
Approvazione dei programmi di
attività e dei premi – obiettivo nell’ambito del Fondo per la produttività e il miglioramento dei servizi
(anno 2002).
Det. n 48 del 04.03.2003
Fornitura materiale documentario per Biblioteca comunale – Impegno di spesa fino al 31.12.2004.
Det. n 51 del 05.03.2003
Approvazione prospetto riepilogativo delle spese sostenute per il
progetto Azione 12 – Anno 2002.
Det. n 53 del 05.03.2003
Approvazione contabilità finale
dei lavori di costruzione della nuova Scuola Elementare di Aldeno –
I° e II° parte. Det. n 61 del 14.03.2003
Incarico di consulenza legale
all’avv. Damiano Florenzano in ordine alla vendita di un bene pubblico di proprietà comunale.
Amministrazione e politica
voro beneficiarie dell’indennità per
area direttiva per l’anno 2003.
Det. n 62 del 14.03.2003
Approvazione ai sensi dell’art.
16 della L.P. 10.09.1993 n. 26 del
progetto definitivo relativo alle opere di allargamento di Via della Croce (tratto Via G. Pascoli – Circonvallazione) previo esame delle osservazioni presentate da parte dei
privati interessati.
Det. n 63 del 14.03.2003
Progetto esecutivo dei lavori di
prevenzione da crolli rocciosi dalla
parete rocciosa soprastante il cimitero di Aldeno – attivazione procedura espropriativa ai sensi della L.P.
6/93 e s.m. ed integrazione impegno di spesa per espropri e servitù.
Det. n 64 del 14.03.2003
Approvazione nuovo preventivo
di spesa relativo ai lavori di sistemazione della tubazione di scarico
del depuratore comunale di Aldeno
A RIONE 71
L’
in sostituzione di quello adottato
con determinazione segretarile n.
261/2001 prot. n. 10516 dd.
31.12.2001.
Det. n 65 del 14.03.2003
Affidamento dell’esecuzione in
economia dei lavori di sistemazione della tubazione di scarico del
depuratore comunale di Aldeno
alla ditta COATI S.n.c. di Mori
(TN).
Det. n 67 del 24.03.2003
Approvazione preventivo di spesa relativo ai lavori di separazione
della linea elettrica di alimentazione dei cavi scaldanti e realizzazione del collegamento degli aspiratori dei bagni della nuova Scuola
Elementare.
Amministrazione e politica
Det. n 68 del 24.03.2003
Approvazione preventivo di spesa relativo ai lavori di pulizia delle
strade comunali dell’abitato di Aldeno.
Det. n 71 del 25.03.2003
Incarico a trattativa privata allo
Studio Associato Giovanelli dott.
Marcello & C. di Trento per consulenza in materia di commercio, pubblici esercizi e ambulantato. Durata: un anno.
Det. n 74 del 26.03.2003
Approvazione capitolato speciale d’appalto per il servizio di pulizia
e manutenzione parchi, aree verdi,
fiori, piante per il periodo dal
15.04.2003 al 31.10.2003. Determinazione modalità di appalto.
Det. n 75 del 26.03.2003
Approvazione della lettera invito
e dell’elenco delle ditte da invitare
per l’affidamento del servizio di pulizia e manutenzione parchi, aree
verdi, fiori e piante (15.04.2003 –
31.10.2003).Atto riservato sino ad
esaurimento procedure, ai sensi
della L.R. 31.07.1993 n. 13
Det. n 78 del 26.03.2003
Organizzazione di un percorso
di educazione al teatro per ragazzi
72
A RIONE
L’
delle Scuole Medie e superiori nell’ambito del “Progetto Giovani”.
area direttiva per l’anno 2002 a favore della rag. Emanuela Endrighi.
Det. n 79 del 26.03.2003
Organizzazione proposta culturale nell’ambito del “Progetto Giovani”.
Det. n 92 del 07.04.2003
Dipendente arch. Claudio Gardelli. Presa d’atto del differimento
termine dimissioni.
Det. n 80 del 27.03.2003
Incarico di consulenza legale
all’avv. Umberto Deflorian in merito
alla problematica urbanistica ed
edilizia riguardante interventi situati in Centro Storico.
Det. n 94 del 08.04.2003
Approvazione contabilità finale e
regolare esecuzione dei lavori di
restauro conservativo della Torre
(campanile) di San Zeno ad Aldeno.
Det. n 81 del 27.03.2003
Affidamento all’ing. Renato Coser dell’incarico di eseguire il collaudo e le verifiche elettriche dell’impianto di illuminazione pubblica
nell’ambito dei lavori di riqualificazione ed ampliamento degli impianti
sportivi – II° lotto.
Det. n 96 del 09.04.2003
Riconoscimento del premio di incentivazione nell’ambito dei lavori di
costruzione della Nuova Scuola Elementare di Aldeno – I° e II° parte.
Det. n 82 del 28.03.2003
Incarico alla Ditta Carli Paolo di
Mezzocorona (TN) dell’appalto per la
fornitura e posa in opera di un impianto da pallacanestro e di un impianto
da pallavolo, compreso formazione di
segnaletica regolamentare per gli impianti sportivi in località “Albere”.
Det. n 85 del 31.03.2003
Schede di Valutazione personale dipendente a tempo indeterminato anno 2002.
Det. n 86 del 31.03.2003
Attribuzione dell’indennità di risultato relativa alla posizione organizzativa (P.O.) a favore dell’arch.
Claudio Gardelli per l’anno 2002.
Det. n 87 del 31.03.2003
Attribuzione dell’indennità di risultato relativa alla posizione organizzativa (P.O.) a favore del rag. Flavio Pedrotti per l’anno 2002.
Det. n 97 del 10.04.2003
Lavori di ristrutturazione della
Caserma Carabinieri di Aldeno: anticipazione alla ditta Sandrini Costruzioni S.p.a. di Trento.
Det. n 101 del 11.04.2003
Approvazione della relazione riservata ai sensi dell’art. 175 del
D.P.R. 21.12.1999 n. 554 nell’ambito dei lavori di costruzione della
nuova Scuola Elementare di Aldeno – I° e II° parte. Det. n 104 del 15.04.2003
Pubblico concorso per esami al
posto di Funzionario Tecnico a tempo pieno e indeterminato – Cat. D
base, P. retr. 15 – Nomina commissione giudicatrice.
Det. n 105 del 15.04.2003
Pubblico concorso per esami al
posto di Funzionario Tecnico a tempo pieno e indeterminato – Cat. D
base P. retr. 15 – Aspiranti ammessi.
Det. n 88 del 31.03.2003
Erogazione dell’indennità per
area direttiva per l’anno 2002 a favore della sig.ra Cristina Cont.
Det. n 106 del 15.04.2003
Dipendente arch. Claudio Gardelli. Rimborso spese iscrizione
Albo degli Architetti della Provincia
di Trento.
Det. n 89 del 31.03.2003
Erogazione dell’indennità per
Det. n 112 del 18.04.2003
Organizzazione iniziativa di pro-
mozione dell’Asilo Nido comunale
“Primo Volo” di Aldeno.
ni amministrative del Codice della
Strada.
Det. n 113 del 18.04.2003
Approvazione preventivo di spesa relativo ai lavori di ripristino e
manutenzione del manto stradale
di Via Martignoni di Aldeno.
Det. n 125 del 05.05.2003
Incarico alla Ditta Eurobrico
S.p.a. di Borgo Valsugana (TN) dell’appalto per la fornitura di prodotti
diserbanti e concimi per il campo
da calcio in località Albere.
Det. n 119 del 30.04.2003
Approvazione a tutti gli effetti del
progetto esecutivo delle opere di
completamento inerente il restauro
della torre (campanile) di San Zeno
(sistemazione delle adiacenze
esterne).
Det. n 122 del 05.05.2003
Affidamento incarico per la verifica e la redazione degli elaborati
per la modifica dell’impianto elettrico delle ex Scuole Elementari di
Aldeno.
Det. n 123 del 05.05.2003
Incarico alla Ditta Minestrina
S.n.c. di Segonzano (TN) dell’appalto per la fornitura di n. 4 pannelli
in alluminio per operazioni cimiteriali.
Det. n 124 del 05.05.2003
Approvazione del Ruolo Ordinario per la riscossione delle sanzio-
Det. n 126 del 05.05.2003
Affidamento incarico per l’elaborazione del tipo di frazionamento per
la divisione della p.f. 1396/4 C.C.
Aldeno al geom. Luca Prada di Aldeno.
Det. n 140 del 14.05.2003
Proroga assunzione con contratto a tempo determinato del signor Schir Andrea nel posto di Assistente animatore del progetto di
prevenzione e promozione rivolto ai
giovani ed agli adolescenti, Cat. C,
livello base, posizione retributiva C.9
(ex VI° q.f.).
Det. n 128 del 06.05.2003
Acquisto di materiali nell’ambito dei Giochi del “Comun Comunale” edizione 2003.
Det. n 145 del 21.05.2003
Riconoscimento contributo ordinario al Corpo Volontario dei Vigili
del Fuoco di Aldeno.
Det. n 129 del 06.05.2003
Approvazione della lettera invito
e dell’elenco delle ditte da invitare
per la gara relativa all’esecuzione
dei lavori di completamento del restauro conservativo della Torre
(campanile) di San Zeno in Aldeno
– sistemazione delle adiacenze
esterne -. Atto riservato sino ad
esaurimento procedure, ai sensi
della L.P. 10.09.1993 n. 26.
Det. n 150 del 23.05.2003
Approvazione preventivo di spesa relativo ai lavori di rifacimento
della segnaletica stradale orizzontale del Comune di Aldeno.
Det. n 137 del 09.05.2003
Rinnovo bacheca comunale sul
portale Internet www.Trentinoshop.com
– Impegno di spesa fino al 30.06.2005.
Det. n 153 del 26.05.2003
Incarico alla Ditta Oscar Marta
S.a.s. di Marta Oscar & C. di Caselle T.se (TO) dell’appalto per la
fornitura di tabelloni per propaganda elettorale e cabine elettorali per
disabili.
Det. n 138 del 12.05.2003
Approvazione preventivo di spe-
Amministrazione e politica
Det. n 118 del 30.04.2003
Lavori di adeguamento dei quadri elettrici dell’impianto di illuminazione pubblica di Aldeno. Approvazione prospetto della spesa complessivamente sostenuta.
sa relativo ai lavori di realizzazione
delle opere per la raccolta e lo scarico delle acque bianche provenienti
dalla p.f. 3305 in C.C. Aldeno, nella
Fossa Maestra in località Lago del
Comune di Aldeno.
Det. n. 151 del 23.05.2003
Approvazione preventivo di spesa relativa ai lavori di sistemazione
presso la Torre di San Zeno di Aldeno.
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L’
Notizie utili
PROMEMORIA
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A RIONE
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Notizie utili
PROMEMORIA
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A RIONE
L’
Notizie utili
PROMEMORIA
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A RIONE
L’
PROMEMORIA
Informazioni utili, di pronto impiego, per accedere ai servizi del Comune di Aldeno
COMUNE DI ALDENO tel. 842523 - 842711
Orario di apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30
Orario ricevimento Sindaco
Lunedì
dalle 8.00 alle 10.00
Venerdì
dalle 10.00 alle 12.00
Orario ricevimento Assessori
previo appuntamento
Numero utile segnalazione guasti - Ufficio Tecnico 0461.843222 Segreteria attiva 24 ore
BIBLIOTECA COMUNALE DI ALDENO tel. 0461.842816 Orario di apertura al pubblico:
Lunedì
14.00 - 18.00
20.00 - 22.00
Martedì
8.30 - 11.30
14.00 - 18.00
Mercoledì
14.00 - 18.00
8.30 - 11.30
Giovedì
14.00 - 18.00
14.00 - 18.00
Venerdì
FARMACIA DOTT. G. BARBACOVI
Orario di apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 Chiusura: mercoledì e sabato pomeriggio
DOTT. M. GIOVANNINI tel. 0461.843221 - cell. 335.364950 Orario di ricevimento:
Aldeno
Lunedì
8.30 - 10.00
Martedì
17.00 - 18.00
Giovedì
8.30 - 10.00
Venerdì
8.30 - 10.00
Sabato
su appuntamento
Cimone
Mercoledì
11.00 - 12.00
Garniga
Mercoledì
9.30 - 10.30
DOTT. LUNELLI tel. 0461.230976 Orario di ricevimento:
Aldeno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Venerdì
Sabato
Cimone
Mercoledì
Garniga
Martedì
9.00 - 12.30
9.00 - 12.30
9.00 - 12.30
15.00 - 18.00
9.00 - 12.30
15.00 - 16.30
15.00 - 16.00
DOTT. PIFFER tel. 0461.842865 Orario di ricevimento:
Aldeno
Lunedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Martedì
Martedì
Cimone
Garniga
9.00 - 12.00
9.00 - 12.00
16.00 - 19.00
9.00 - 12.00
9.00 - 11.00
11.00 - 12.00
Notizie utili
AMBULATORIO IGIENE SANITÀ PUBBLICA (Ufficiale Sanitario) tel. 0461.843221
Orario di apertura: Lunedì 14.30 alle ore 16.00 - previo appuntamento al CUP tel. 848816816
CONSULTORIO GINECOLOGICO
E’ stato soppresso a decorrere dal 1° Aprile 2003
DOTT. LANFRANCO LORETANO - Pediatra. Aldeno: via Florida, 2 Tel. 0461.842997 - Trento: Via
Menguzzato, 85 Tel cell. 338.3944169
Orario: Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì: Trento 9.30-10.30
Lunedì, Mercoledì, Giovedì: Aldeno 15.00-16.00
DOTT. DE IORIO tel. 0461.238232 - cell. 338.1580420
Mercoledì
8.00 - 9.00
Cimone
CONSULTORIO INFERMIERISTICO tel. 0461.843221
Lunedì
9.30 - 10.30
Martedì
9.30 - 10.30
Mercoledì
9.30 - 10.30
Giovedì
9.30 - 10.30
9.30 - 10.30
Venerdì
ASSISTENZA SOCIALE tel.0461.843313
Assistente Sociale MARCO DEGASPERI - area minori - Lunedì 09.00 - 11.00
Assistente Sociale SARTORI MONICA - area adulti ed anziani - Mercoledì 09.00 - 11.00.
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L’
L’
La scuola
RIONE
NOTIZIARIO DEL COMUNE
DI ALDENO
Anno 7 - N. 12 - Giugno 2003
Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997
del Tribunale di Trento
Direttore responsabile:
Lorenzo Lucianer
Comitato di Redazione:
Daniele Baldo
Renato Bisesti
Cristina Cont
Katia Cont
Ancilla Dominici
Maria Chiara Giovannini
Italo Pancheri
Stefano Piffer
Dario Scarpa
Andrea Schir
Direzione - Redazione Amministrazione:
presso Comune di Aldeno
Piazza Cesare Battisti, 3
Lettere e comunicazioni a:
L’ARIONE
presso Biblioteca comunale
Via Giacometti, 8
38060 Aldeno
Tel. 0461/842816
[email protected]
Grafica e impaginazione:
L’ORIZZONTE
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Foto:
Remo Mosna
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Riforma scolastica: avanti con giudizio di Maria Chiara Giovannini
La prima riforma di Camillo Stedile
Sabato magico al nido “Primo volo” di Antonella Zaccaria
L’accoglienza familiare
La storia
L’ultimo abbraccio sul Don di Sergio Bisesti
Cultura
Sognare con i bambini di Daniela Larentis
A scena aperta di Alida Cramerotti
Lo spazio della poesia
Perché c’è sempre un perché di Virginia De Leon Barral
Società
La guerra ad Aldeno di Ancilla Dominici
Le due Baghdad di Cristina Cont
Genitori adottivi di Maurizio Struffi
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Economia
Merlot d’Italia: atto IV° di Emiliano Beozzo
Un brindisi sotto le stelle di Oscar Beozzo
Maestri d’arte di Stefano Piffer e Renato Bisesti
Protagonisti
In alto e lontano di Lorenzo Lucianer
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Attualità
“Luci di pace”: segni di speranza nel buio del terrore di Andrea Schir
L’indifferenza che uccide di Alida Cramerotti
L’evento di IGF Eventi di Lorenza Vivori
Università della terza età di Marcello Enderle
“Nonni al PC” di Marcello Enderle
Lo sport
Barbacovi-Cramerotti: staffetta sul campo di Barbara Piffer
Ginnastica con la stella di Sheila Mosna
Associazioni
80 anni di musica e cultura di Federico Clappa
Voce e creatività di Evelin Baldo
Più in là delle speranze di Enzo Maistri
Una rete fra boschi e cime di Gino Bridi
Leggere le carte di Dario Scarpa
Pro Loco, cambio al vertice di Gianluca Oliana
Carabinieri da 40 anni di Tommaso Saccomanno
Un nuovo club per dire no all’alcool a cura del Club Altinum
La sfida sempre nuova della libertà di Andrea Schir
Cimone e Garniga Terme
Terme: si riparte di Italo Dallago
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Amministrazione e politica
Un paese che cresce di Massimo Scartezzini
Aldeno Insieme di Danilo Micheletti
Aldeno 2000 di Fabio Perini
Le scelte della giunta e del consiglio
Aldeno da non scordare
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Indice
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Il Saluto del sindaco di Daniele Baldo
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L’
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Anno 7 - N. 12 - Giugno 2003