Studio sul rafforzamento della competitività e dell’attrazione turistica nel Comune di Macugnaga. GIUGNO 2010 Il presente studio, sviluppato su incarico del Settore Offerta Turistica della Direzione Regionale Cultura, Turismo e Sport, raccoglie e sistematizza gli esiti di specifiche analisi condotte al fine di individuare le condizioni per il rafforzamento e il rilancio turistico del comprensorio di Macugnaga. Tale lavoro di analisi è stato svolto dalla struttura di Finpiemonte con la collaborazione di I.R.E. srl e si inserisce in un più ampio contesto di progettazione territoriale, che la Regione Piemonte ha inteso sviluppare anche a livello sovranazionale attraverso l’utilizzo dello strumento della cooperazione territoriale europea, con l’obiettivo di applicare tale strumento alla realizzazione di progetti turistici. La scelta di Macugnaga si motiva per le sue caratteristiche territoriali: essendo infatti un comune alpino e al confine con la Svizzera, era possibile verificarne l’inserimento in appositi programmi quali il Programma Italia – Svizzera e il Programma Italia – Francia Alcotra. Tuttavia, come verrà illustrato dettagliamente più avanti, gli interventi individuati per il rilancio di Macugnaga non hanno caratteristiche compatibili con le tipologie progettuali ritenute ammssibili nei programmi europei citati, in quanto di carattere più che altro strutturale e contrassegnati da costi molto elevati. Si è tuttavia ritenuto che il lavoro di studio su Macugnaga potesse fungere da spinta per l’avvio di un’attività progettuale diffusa su tutta la valle, per verificarne le caratteristiche e, di conseguenza, valutare le condizioni per lo sviluppo di un’economia turistica su tutto il territorio. Tale aspetto verrà trattato in dettaglio in un altro studio in corso di svolgimento da parte di Finpiemonte, riguardante il potenziamento dello sviluppo turistico della Valle Anzasca, con particolare riferimento alle prospettive di sviluppo termale del Comune di Vanzone con San Carlo. Infine, il presente studio si ricollega all’importante lavoro di ricognizione e analisi svolto dalla Regione in collaborazione con Finpiemonte in merito al sistema Neve in Piemonte. Lo svolgimento di analisi più approfondite sulla realtà specifica di Macugnaga consente infatti di contestualizzarne le risultanze su un piano pratico. Dal momento che, come già evidenziato in precedenza, lo studio è legato al tema della progettazione territoriale, si è ritenuto opportuno svilupparne i contenuti anche in collaborazione con il Comune di Macugnaga, in qualità di principale referente del territorio oggetto di analisi. Con il Comune è stato infatti possibile avviare un confronto utile per l’individuazione delle esigenze e per la definizione di proposte progettuali volte al loro soddisfacimento. Tale confronto ha messo in evidenza la necessità di adattare l’offerta attuale alle nuove tendenze e alle nuove richieste del mercato, aumentando in tal modo la presenza turistica nel periodo invernale. In riferimento a ciò, il Comune ha quindi presentato un elenco di proposte progettuali a vari livelli di definizione, finalizzate al potenziamento dell’attrattività turistica del comprensorio, in termini di offerta sciistica e ricettiva, di immagine e di qualità urbana. Il Comune stesso ha attribuito a ciascun progetto una priorità, determinata, da un lato, dall’urgenza di realizzare alcuni interventi (ad esempio per la parte impiantistica invernale) e, dall’altro, dall’opportunità di avviare iniziative volte al completamento dell’offertà (centro benessere e nuova ricettività). Nella prima parte del documento, grazie ai dati e ai materiali forniti dagli uffici comunali, sono illustrate le diverse proposte, corredate delle informazioni di dettaglio su ognuna. Successivamente, nella seconda parte dello studio, sono riportati gli esiti delle analisi condotte con il contributo di I.R.E. sul contesto economico del comprensorio di Macugnaga e sulle condizioni del sistema dell’offerta turistica, per ciò che concerne sia l’impiantistica invernale, sia la ricettività; in tale ambito, le proposte progettuali individuate con il Comune sono state esaminate e riordinate sulla base di priorità la cui attribuzione è coerente con gli esiti del lavoro di analisi appena citato. A partire da tale lavoro di analisi, integrazione e sistematizzazione dei dati raccolti, è stato infine possibile definire e quindi sottoporre all’attenzione e alla verifica dei competenti uffici regionali alcune possibili linee strategiche da seguire per il rafforzamento e il potenziamento dell’offerta nel comprensorio di Macugnaga. Prima parte Proposte progettuali del Comune di Macugnaga. COMUNE DI MACUGNAGA PIANO STRATEGICO E DI RIQUALIFICAZIONE URBANA NOVEMBRE 2009 Nel corso degli ultimi anni, Macugnaga ha avviato una costellazione di progetti di architettura e di piccola urbanistica, il cui contenuto, scala e tipo sono tra loro diversi. In comune questi progetti hanno l’obiettivo di preparare Macugnaga alla difficile sfida che nei prossimi decenni dovranno affrontare quelle località di montagna la cui identità è finora rimasta principalmente ancorata al segmento della villeggiatura sciistica. Oggi, l’obiettivo strategico e condiviso del territorio di Macugnaga – raggiungibile gradualmente nel corso degli anni – è la pedonalizzazione; ciò significa riappropriazione di quella lentezza e di quel silenzio oggi pressoché scordati, che circa un secolo fa hanno fatto della montagna luogo di villeggiatura e di stacco rispetto alle città. Tra le località di montagna, Macugnaga possiede peculiarità, che vanno oltre la bellezza del suo paesaggio. Tra queste: l’essere composta da una serie di piccole frazioni potenzialmente collegate da una rete di sentieri; il non essere stata investita dall’ultima stagione di crescita immobiliare degli anni ’80 e ’90 e l’aver mantenuto una sua matrice tradizionale; e infine l’essere ancora caratterizzata dalla presenza di ampi spazi liberi che rendono possibile, da parte della Pubblica Amministrazione, la pianificazione della propria identità. I progetti – pubblici e privati – che il Comune di Macugnaga ha messo in campo negli ultimi anni non sono riconducibili a un vero e proprio Piano fatto di regole e di norme, ma piuttosto a un’idea fatta di spunti e di occasioni. Sono riconducibili a tre obiettivi: una nuova calibratura del rapporto trasporto/sviluppo, un bilanciamento del rapporto attività sportive / cultura, e un’apertura nei confronti di tutte le fasce di età. Un primo gruppo di progetti riguarda la riqualificazione ambientale ed ecologica, e la tensione verso un nuovo rapporto tra l’ambito stradale e la dimensione pedonale. Le tre piazze attualmente in fase di progettazione a Staffa, Pecetto e Borca, rappresentano con chiarezza il concetto che Macugnaga – in quanto collettività - deve riappropriarsi dei propri luoghi di qualità e ridefinire gradualmente una nuova strategia per quanto riguarda l’accessibilità automobilistica e i parcheggi di breve e lunga durata; in questa ottica va letta la possibilità di fondare un parcheggio di testa a Pestarena. Le isole ecologiche e due nuove piccole centrali elettriche segnalano un nuovo rapporto con i rifiuti e con l’energia. La fluidità della strada provinciale della Valle Anzasca (Galleria Munt Rubi) non è secondaria, dentro questo mosaico fatto di una miriade di piccoli interventi Un secondo gruppo di progetti riguarda il miglioramento della qualità urbana e dell’offerta culturale. Alcuni di questi hanno a che vedere con il rapporto con il paesaggio, che negli ultimi decenni si è gradualmente modificato fino a perdere la sua leggibilità (il Riordino del Verde, il Parco degli Orti), altri hanno a che fare con un’interpretazione attiva del territorio nei suoi aspetti fisici e artistici (Museo del Minatore, Geomorfosito, Illuminazione del Monte Rosa, Corporale Image). Un terzo gruppo di progetti riguarda il miglioramento dell’offerta riferita al turismo tipicamente di montagna. In questo gruppo ricade l’ambizioso progetto del Walser Express (che entrerebbe in diretta concorrenza con l’impianto del Gornergrat e con i nuovi impianti progettati sul Monte Binaco), i miglioramenti previsti sulla pista del Belvedere (che comprendono anche il Pink Ice Hotel), la riqualificazione del Rifugio del Rosareccio, e anche l’Ostello della Gioventù a Pestarena. Il progetto del Complesso Alberghiero al Lago Secco, dove sono presenti resti di un antico villaggio walser, è in linea con la vocazione storica di Macugnaga di essere fatta di diversi villaggi messi in rete, che insieme formano un alpeggio. Tutte insieme, queste opere eterogenee sono state pensate dalla Pubblica Amministrazione e da alcuni soggetti privati interessati; e tutte insieme andranno promosse e attuate in futuro. Ciascuna è legata alle altre da un filo rosso di collegamento, di matrice sia imprenditoriale che concettuale; per esempio, risulta improbabile pensare alle nuove piazze senza una strategia dei parcheggi, oppure al Complesso alberghiero del Lago Secco senza una strategia del verde. Nei prossimi anni, Macugnaga intende intervenire in modo diffuso sul proprio territorio comunale, coordinando tra di loro diversi segmenti economici, diverse tempistiche attuative e sovrapponendo investimenti pubblici e privati. PROGETTO DI IMMAGINE COORDINATA PER IL COMUNE DI MACUGNAGA Progetto di immagine coordinata per il Comune di Macugnaga Marchio MAC UG N AG A Stampa 1 colore MAC UG N AG A Stampa 1 colore + nero MAC UG N AG A MAC UG N AG A Stampa 2 colori MAC UG N AG A MAC UG N AG A Progetto grafico. Valentina Boffa - Milano Progetto di immagine coordinata per il Comune di Macugnaga Sito Internet MAC UG N AG A Italiano | English | Francais MAC UG N AG A Home. Nature. The rocks. Trees and flowers. Animals The rocks Animals The Mount Rosa range goes back to the Tertiary period, between 35 and 50 million years ago. In the following Quaternary period there were four big glaciations, when the ice moulded the rocks and the ranges. The Macugnaga's fauna is limited because of the not easy environment to which the animals had to adjust, some of them with the lethargy, other with the mould of the fur. Some animals have disappeared in historic times from the territory of Macugnaga: among them the bear, the lynx, the wolf, the otter. Today on the high paths we can meet the ibex, the chamois, some rare specimen of eagle. It is believed that, when the ice filled the Anzasca valley, the thickness of the ice reached 1500 meters: the Rosa glacier is still a rest of this last glaciation. The marmot, which disappeared, resumed to breed. And so also the squirrel, that can be seen on the trees in spring. It is difficult to see the dormouse, the hare, the fox and the badger, but one can see their tracks on the snow in winter. Concerning the birds, many of them are songbirds: among them the sparrows, the blackbirds, the crows, the alpine choughs. Then there are also the black grouses and the ash grey woodpeckers. Some of the rocks of this zone were subjected to extremely high pressure and high temperatures due to volcanic phenomena, so that they fused and hardened in a high degree. The big fusion heat caused the emission of gaseous substances and of superheated steam which favoured the infiltration, in the rock's cracks, of several minerals in their liquid state. The gold and silver mines of this valley are the evidence of these geologic revolutions. The Amphibia are represented by the frogs, the black salamanders and the Alpine tritons. Among the reptiles there are severals lizards and slowworms. Dangerous are the vipers, both the so called "marasso" (Vipera berus) and the asp (Vipera aspis). They are timid animals which generally avoid man, but they byte to feed or to defend themselves. It is advisable to be careful when walking in the meadows. The herds of cattles, very frequent in the past, are on the contrary much more infrequent nowadays. Trees and flowers The Macugnaga zone is rich in trees and flowers. Going up toward Macugnaga you find mixed broad-leaved woods, with maple, ash, oak and chestnut trees. In the underwood in spring you find violets, windflowers, dandelions, red lilies and dog roses. Going up you find beech, silver fir and spruce trees. Going up further, beeches become more scattered and are replaced by spruces and, still higher, by larches. The underwood of larch groves consists mainly of whortleberries, raspberry bushes and rhododendrons. In the areas near the streams there are birch and alder trees, which are able to consolidate the banks subject to landslides. In the Macugnaga region the pine tree is most uncommon. At higher than 2000 meters' altitudes, the wood has some difficulties to survive. You can still find isolated examples of larch, but normally alders and larches in these areas are just a little higher than rhododendrons. This is the zone of the alpine pastures. In June, when vegetation resumes, you can find many flowers: windflowers, asters, gentians. Higher than the pastures, before reaching the first snow and ice, you reach the limit of the high altitude steppe and tundra. Some trees did adapt to this environment, like the alpine bluegrass, the knitgrass, the dwarf forget-me-not and the gentianella. And, again, the dwarf willow Nature Progetto grafico. Valentina Boffa - Milano PROGETTO DI TRASFORMAZIONE DELLE PIAZZE DI STAFFA, PECETTO, BORCA Macugnaga è un insieme di piccole frazioni disgiunte l’una dall’altra senza un unico centro. L’attuale commistione tra auto e percorsi pedonali non esalta le valenze ambientali; i parcheggi sono dappertutto. Ma Macugnaga sta riconsiderando la propria identità, fatta di spazi pubblici, parcheggi, percorsi, strade, ponti, grafica, materiali. Attraverso l’uso del legno e della pietra, si può creare eccellenza alpina. Lo studio di fattibilità: - valorizza il senso urbanistico dell’alpeggio di Macugnaga, attraverso percorsi pedonali, ciclabili e stagionali - crea tre nuove piazze delle tre principali frazioni, liberandole dalle automobili: Staffa, Borca e Pecetto - presenta un abaco di elementi di decoro cittadino, ripetibili e utilizzabili in più punti: la fontana, il portico, la panca, l’albero, i gradini. - identifica luoghi speciali di ricettività nella conca della vallata, la cui posizione strategica produce una nuova percezione della geografia. Progetto: Brandolini Gallizia Architetti - Milano Pizza di Staffa 21 6 211 179 8 170 17 218 12 169 6 In fase di progettazione. Riducendo i posti auto, la nuova piazza di Staffa ricoprirà un importante ruolo simbolico e come luogo d’incontro. Oltre a un portico e a una fontana, sono previste una grande seduta in pietra e la piantumazione di un grande albero. 21 9 221 214 Pe cett o 180 497 22 3 22 2 224 183 265 225 266 262 268 226 3 26 St ra d a pr ov 269 in ci 1 50 471 al e 228 An za sc a 232 408 441 270 271 Progetto: Brandolini Gallizia Architetti - Milano Piazza di Pecetto La piccola piazza oggi non viene neppure percepita. Il progetto ne prevede il riordino e la riqualificazione rispetto agli edifici e alle attività che vi si affacciano, per assumere nuovamente un decoro cittadino. 202 488 203 204 132 208 130 214 125 131 212 210 213 217 215 135 143 219 218 147 136 148 138 146 423 145 379 Strada provin cia le Anzasca 150 422 421 182 177 465 426 253 Progetto: Brandolini Gallizia Architetti - Milano PIAZZA DI BORCA La piccola piazza oggi non viene neppure percepita. Il progetto ne prevede il riordino e la riqualificazione rispetto agli edifici e alle attività che vi si affacciano, per assumere nuovamente un decoro cittadino. 318 3 4 305 303 304 302 306 85 307 86 87 9 309 308 Str ad 89 ap 8 ro vin cia 66 le An za sca 310 287 11 10 288 67 289 Progetto: Brandolini Gallizia Architetti - Milano ISOLE ECOLOGICHE RIVESTIMENTO ESTERNO IN DOGHE DI LEGNO DA mm 70x15 CONTENITORE PER RIFIUTI IN POLIETILENE AD ALTA DENSITA' (HDPE), SPESSORE PARETI 11 mm CORDONE IN BEOLA A SPACCO, SEZIONE cm 25x15, PER PROTEZIONE DAI MEZZI SPAZZANEVE COPERCHIO IN POLIETILENE CONTENITORE DA 1.300 litri - CARTA - CONTENITORE DA 1.300 litri - PLASTICA - RIPRISTINO SOVRASTRUTTURA STRADALE I punti di raccolta dei rifiuti, oggi fin troppo visibili in tutte le frazioni di Macugnaga, verranno trasferiti sotto il livello del suolo, così da ridurne l’impatto ambientale. CONTENITORE DA 3.000 litri - RIFIUTO GENERICO INDIFFERENZIATO - CONTENITORE DA 1.300 litri - VETRO - VISTA FRONTALE INSTALLAZIONE TIPO PARTE INTERRATA CONTENITORE LISTELLO IN ACCIAIO PER EVENTUALE ANCORAGGIO A BASAMENTO IN CLS. MAGRO 5,50 0,40 0,90 0,40 0,90 0,40 1,30 0,15 0,15 RIPRISTINO 1,60 1,30 0,90 0,15 A 0,90 B 0,15 NORD COROGRAFIA LOCALIZZAZIONE INTERVENTI CORDONE IN BEOLA A SPACCO, SEZIONE cm 25x15, PER PROTEZIONE DAI MEZZI SPAZZANEVE CONTENITORE PER RIFIUTI IN POLIETILENE AD ALTA DENSITA' (HDPE), SPESSORE PARETI 11 mm A PAVIMENTAZIONE IN BEOLA A SPACCO, SPESSORE 3-5 cm, POSATA AD OPUS INCERTUM SU LETTO DI MALTA B ESTRATTO CARTA TECNICA REGIONALE FOGLI 071040 e 072010 - Scala 1:10.000 PIANTA Progetto: Arch.Miglio - Macugnaga INSTALLAZIONE TIPO CENTRALI ELETTRICHE A Pestarena e lungo la pista del Belvedere sono in corso di realizzazione due centrali idroelettriche ben inserite nel paesaggio, ad avvalorare una strategia a favore delle fonti energetiche rinnovabili. RIO PEDRIOLA 0.00 -0.50 GALLERIA DEL MUNT RUBI A pochi chilometri, nel comune di Ceppo Morelli, una galleria lunga un paio di chilometri andrà finalmente a sostituire i due ponti provvisori di metallo costruiti sull’Anza a fondovalle in seguito a una frana. PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DEL PALAZZO COMUNALE Da tempo, il Palazzo Comunale necessita di lavori di adeguamento funzionale (bagni, depositi, ingresso disabili), e di un generale riordino decorativo (le zone aperte al pubblico, la facciata). In quest’ottica, il Palazzo Comunale e la piazza di Staffa sono due anime dello stesso progetto. RIORDINO DEL VERDE Un’ordinanza impone il taglio delle piante (per lo più infestanti) che si trovano a meno di tre metri dal confine con le strade comunali: ciò determinerà un riordino visivo, e la possibilità di abbracciare con lo sguardo l’intera vallata. PROGETTO DI UN PARCO DEGLI ORTI Prima dell’avvento del turismo, le valli alpine ospitavano un’agricoltura di sussistenza fatta di patate, segale, insalata, erbe medicinali, frutta. Gli orti erano piccoli recinti fatti di muri a secco o siepi. Nelle aree metropolitane gli orti stanno rinascendo: nei parchi cittadini, nelle aree dimesse, lungo le linee ferroviarie e nei giardini privati; sono segnali di una nuova identità collettiva, una nuova economia, e una nuova idea del tempo libero. A Macugnaga gli orti saranno nuovi luoghi d’incontro lungo i sentieri; formeranno piccoli giardini decorativi e produttivi, con un proprio disegno e regolamento; durante i fine settimana e d’estate, diverse generazioni verranno qui a lavorare e rilassarsi insieme. Progetto: Brandolini Gallizia Architetti - Milano GEOMORFOSITO Il ghiacciaio del Belvedere, ormai staccato dalla parete est del Monte Rosa, rappresenta un case study molto interessante, soprattutto per quanti vogliono comprendere le conseguenze dell’effetto serra sul paesaggio alpino. ILLUMINAZIONE PUBBLICA L’illuminazione pubblica deve avvalorare il concept che Macugnaga è, grazie alla propria strada dorsale, un solo ambito urbano lineare, percorribile a tutte le ore del giorni in auto o a piedi, in stretto rapporto con gli spazi aperti e il paesaggio. MUSEO DEL MINATORE E’ stato ormai redatto il progetto architettonico; il Museo documenterà l’intrigante storia mineraria della vallata, oggetto negli ultimi anni di affascinanti ritrovamenti e ricerche. Progetto: Arch.Bruno Arch.Vigliani MONTEROSA WALSER EXPRESS Si tratta di un progetto turistico di grande respiro, capace da solo di rilanciare l’economia di tutta la vallata: un metrò alpino che colleghi Macugnaga al Monte Moro e poi allo Schwarzberghorn a quasi 4.000 metri di altitudine. Il bacino di utenza è di oltre 2.000.000 di turisti all’anno. TELEMIX - BELVEDERE E’ in fase di valutazione la realizzazione di un impianto composto da cabine a otto posti e seggiole quadriposto sulla tratta Precetto-Burki-Belvedere; un potenziamento significativo rispetto allo stato attuale. PISTA BELVEDERE Tramite l’adeguamento, l’allargamento, il potenziamento e una migliore messa in sicurezza, il Belvedere diventa un comparto sciistico eterogeneo con piste di diversi gradi di difficoltà e molteplici affacci panoramici. PISTA MONTE MORO - ALPE BIL In quota, è prevista la prossima riqualificazione della pista Moro-Bil e di altre infrastrutture sciistiche contigue, nel pieno rispetto delle eccezionali qualità ambientali dell’area, sia per quanto riguarda le zone alte a pietraia che quelle inferiori boschive. ILLUMINAZIONE MONTE ROSA Vicinissimo alla pianura padana, il Monte Rosa è una presenza ben visibile da lontano. Con le moderne tecnologie, può diventare un faro che convoglia su di sé l’attenzione dell’area metropolitana lombardo piemontese. PINK ICE HOTEL Dopo il successo dell’anno scorso, il progetto verrà reiterato nei prossimi anni: il ghiaccio come materiale unico e suggestivo, in grado di creare un ambiente artistico di grande fascino. Progetto: Mazzella - Napoli OSTELLO DELLA GIOVENTU ’ Da tempo, è in corso di svolgimento il travagliato cantiere, che può ora ripartire ed essere ultimato. COMPLESSO ALBERGHIERO LAGO SECCO Dove un tempo sorgeva il primo insediamento walser poi abbandonato, verranno ricostruite circa sessanta baite, a formare un complesso alberghiero originale e a basso impatto ambientale. Lo sviluppo sarà accompagnato da parcheggi interrati a fondovalle e una funicolare. RIO TA M BA CH PIAZZALE SEGGIOVIA PATTINAGGIO TORR ENTE ANZA D OPACO D BACINO ACQUEDOTTO GROSSO MASSO C A R Grado di definizione Titolo del progetto Centrali di produzione energia elettrica Isole ecologiche eco‐piazzole Geomorfosito Illuminazione Monte Rosa Complesso alberghiero al lago secco Corporate image e immagine grafica Museo del minatore Stato/priorità in corso 1 3 2 3 2 3 Proponente Idea Preliminare per Definitivo per progettuale approvazione approvazione Privati Comune Comune Comune Comune/privati Comune 1 Comune Parco degli Orti Piazza di Borca Piazza di Pecetto Piazza di Staffa Pink Ice Hotel 3 3 3 2 3 Comune Comune Comune Comune Comune Piscina e centro benessere 1 Comune Pista belvedere Telemix belvedere Walser express 1 1 2 Comune Comune Comune Costo previsto Entità e dettaglio sulle quote di copertura ‐ Enti coinvolti e strumenti utilizzati Grado di copertura finanziaria Da finanziare Previsione di cofinanziamento privati Finanziato e stanziato dal Comune Finanziato e stanziato da altri Enti Finanziato e stanziato da privati X X X X X X X X X X X X € 310.000,00 € 50.000,00 € 5.000.000,00 € 2.000.000,00 € 50.000,00 Comune/Regione € 1.000.000,00 Comune/Regione/Provincia/Comunità Montana € 310.000,00 € 50.000,00 € 1.000.000,00 € 1.500.000,00 € 500.000,00 € 50.000,00 € 140.000,00 € ‐ € 1.200.000,00 Comune/Regione/Provincia/Comunità Montana € 240.000,00 € ‐ € 200.000,00 € 200.000,00 Comune € 300.000,00 € 400.000,00 € 80.000,00 € 200.000,00 € 200.000,00 € 300.000,00 € 400.000,00 € 80.000,00 X € 300.000,00 € 300.000,00 X € 500.000,00 € 12.000.000,00 € 450.000.000,00 € 10.800.000,00 X X Tempi di realizzazione e messa in opera Note In corso di realizzazione 6 mesi 3 mesi 36 mesi 48 mesi 2 mesi X Comune Ostello della gioventù Definitivo approvato € 4.000.000,00 € 129.000,00 € 731.000,00 € ‐ € 144.000,00 € 816.000,00 € ‐ 36 mesi Il progetto è stato inizialmente co‐finanziato dalla Regione Piemonte per € 731.000 con fondi derivanti dall'Accordo di Programma siglato nell'anno 2003 avente ad oggetto "opere di accompagnamento alle Olimpiadi di Torino 2006". L'esecuzione dei lavori è stata successivamente sospesa a seguito dell'avvio delle procedure di bonifica ai sensi del D.Lgs 152/2006 del sito che si concluderanno nel 2011. Risulterà fondamentale reperire i fondi necessari per adeguare i costi di realizzazione dell'opera (orientativamente previsti in € 140.000) per affidare il contratto e completare il progetto. 12 mesi Il progetto è stato inizialmente co‐finanziato dalla Regione Piemonte per € 816.000 con fondi derivanti dall'accordo di programma siglato nell'anno 2003 avente ad oggetto "opere di accompagnamento alle Olimpiadi di Torino 2006". A seguito di nr. 3 risoluzioni contrattuali con altrettanti esecutori risulta fondamentale reperire i fondi necessari per adeguare i costi di realizzazione dell'opera (orientativamente previsti in € 240.000) per riaffidare il contratto e completare il progetto. 6 mesi 18 mesi 24 mesi 24 mesi 4 mesi 12 mesi € 500.000,00 € 1.200.000,00 € 450.000.000,00 12 mesi 24 mesi 72 mesi Il progetto è stato inizialmente finanziato dalla Regione Piemonte per € 1.637.751,52 con fondi derivanti dall'Accordo di Programma siglato nell'anno 2001 avente ad oggetto "la realizzazione di un Piano Operativo di sviluppo e rilancio turistico del Comune di Macugnaga e della Valle Anzasca". La piscina è pressoché ultimata ma occorre reperire un ulteriore finanziamento di € 300.000 per completare il centro benessere predisposto al primo piano della struttura. Nel corso degli ultimi anni, Macugnaga ha possibilità di fondare un parcheggio di teavviato una costellazione di progetti di ar- sta a Pestarena. Le isole ecologiche e due chitettura e di piccola urbanistica, il cui con- nuove piccole centrali elettriche segnalano tenuto, scala e tipo sono tra loro diversi. In un nuovo rapporto con i rifiuti e con l’enercomune questi progetti hanno l’obiettivo di gia. La fluidità della strada provinciale preparare Macugnaga alla difficile sfida della Valle Anzasca (Galleria Munt Rubi) PIAZZA DI PECETTO PINK ICE HOTEL Dopo il successo dell’anno scorso, il progetto verrà reiterato nei prossimi anni: il ghiaccio come materiale unico e suggestivo, in grado di creare un ambiente artistico di grande fascino. La piccola piazza oggi non viene neppure percepita. Il progetto ne prevede il riordino e la riqualificazione rispetto agli edifici e alle attività che vi si affacciano, per assumere nuovamente un decoro cittadino. 1754.6 PISTA MONTE MORO In quota, è prevista la prossima riqualificazione della pista Moro-Bil e di altre infrastrutture sciistiche contigue, nel pieno rispetto delle eccezionali qualità ambientali dell’area, sia per quanto riguarda le zone alte a pietraia che quelle inferiori boschive. PARCO DEGLI ORTI Punto d’incontro con l’agricoltura di montagna, gli orti occuperanno una posizione baricentrica tra Chiesa Vecchia e il Tennis; attireranno diverse fasce d’età e quanti non frequentano la 1626.3 montagna soltanto per le attività sportive. che nei prossimi decenni dovranno affron- non è secondaria, dentro questo mosaico 2271.0 WALSER EXPRESS Si tratta di un progetto turistico di grande respiro, capace da solo di rilanciare l’economia di tutta la vallata: un metrò alpino che colleghi Macugnaga al Monte Moro e poi allo Schwarzberghorn a quasi 4.000 metri di 1788 altitudine. Il bacino di utenza è di oltre 2.000.000 di turisti all’anno. CORPORATE IMAGE E IMMAGINE GRAFICA tare quelle località di montagna la cui iden- fatto di una miriade di piccoli interventi Per valorizzare la propria identità alpina indipendentemente dagli 1643.6 sport invernali, Macugnaga sta rivedendo la propria immagine e posizionamento sul mercato: non soltanto lo sci e il Monte Rosa, ma anche lo scenario paesaggistico, la tradizione culturale, i sentieri e le mezze stagioni. tità è finora rimasta principalmente ancora- 1968.3 2229.9 2232.7 2327.6 1780.4 Val TELEMIX BELVEDERE E’ in fase di valutazione la realizzazione di un impianto composto da cabine a otto posti e seggiole quadriposto sulla tratta Precetto-Burki-Belvedere; un potenziamento significativo rispetto allo stato attuale. PISTA BELVEDERE Tramite l’adeguamento, l’allargamento, il potenziamento e una migliore messa in sicurezza, il Belvedere diventa un comparto sciistico eterogeneo con piste di diversi gradi di difficoltà e molteplici affacci panoramici. 2179 1382.2 1397.9 Alb.o gradualmente nel corso degli anni – è la pe- hanno a che vedere con il rapporto con 1870.8 21 50 Pecetto donalizzazione; ciò significa riappropria- il paesaggio, che negli ultimi decenni si è 1821.9 1386.5 2178.1 16 5 0 2029.3 Meccia 20 oggi pressoché scordati, che circa un seco- la sua leggibilità (il Riordino del Verde, il 0 155 170 0 50 20 1370 zione di quella lentezza e di quel silenzio gradualmente modificato fino a perdere 16 0 1812.4 175 0 1380.5 0 21 00 Rossa 1417 lo fa hanno fatto della montagna luogo di Parco degli Orti), altri hanno a che fare 00 1364 1363.8 1421.1 Oggi, l’obiettivo strategico e condiviso del da il miglioramento della qualità urbana territorio di Macugnaga – raggiungibile e dell’offerta culturale. Alcuni di questi 1747.6 1376.7 ta al segmento della villeggiatura sciistica. Un secondo gruppo di progetti riguar- villeggiatura e di stacco rispetto alle città. con un’interpretazione attiva del territo- 1977.5 1359.8 rio nei suoi aspetti fisici e artistici (Museo 1987.8 GEOMORFOSITO Il ghiacciaio del Belvedere, ormai staccato dalla parete est del Monte Rosa, rappresenta un case study molto interessante, soprattutto per quanti vogliono comprendere le conseguenze dell’effetto serra sul paesaggio alpino. RIORDINO DEL VERDE PUBBLICO 1452.9 1335.1 Vecchia 1368.5 1324.1 dere Belve Tra le località di montagna, Macugnaga del Minatore, Geomorfosito, Illuminazio- Un’ordinanza impone il taglio delle piante (per lo più infestanti) che si trovano a meno di tre metri dal confine con le strade comunali: ciò determinerà un riordino visivo, e la possibilità di abbracciare con lo sguardo l’intera vallata. Chiesa 1399.6 1830.2 possiede peculiarità, che vanno oltre la ne del Monte Rosa, Corporale Image). 2081.4 bellezza del suo paesaggio. Tra queste: l’essere composta da una serie di piccole Un terzo gruppo di progetti riguarda il mi- 1342 1324 1447.2 Staffa S. Anz S. a 1862.2 1886.9 frazioni potenzialmente collegate da una glioramento dell’offerta riferita al turismo 1887 2019.6 1590.7 1282.3 1367.1 1485.4 1332.3 1734.5 Prati 1327.4 1310.3 1422.9 Opaco Ripa ISOLE ECOLOGICHE PIAZZA DI BORCA I punti di raccolta rifiuti, oggi fin troppo visibili in tutte le frazioni di Macugnaga, verranno trasferiti sotto il livello del suolo, così da ridurne l’impatto ambientale. E’ in fase di progettazione la prima delle tre piazze pedonali di Macugnaga, la cui finalità è valorizzare la qualità ambientale riducendo l’invasività delle automobili. La piazza conterrà un portico e una fontana. GALLERIA MUNT RUBI A pochi chilometri, nel comune di Ceppo Morelli, una galleria lunga un paio di chilometri andrà finalmente a sostituire i due ponti provvisori di metallo costruiti sull’Anza a fondovalle in seguito a una frana. OSTELLO DELLLA GIOVENTU' 1830.2 Da tempo, è in corso di svolgimento il travagliato cantiere, che può ora ripartire ed essere ultimato. una sua matrice tradizionale; e infine l’es- za con l’impianto del Gornergrat e con i 0 0 16 L’illuminazione pubblica deve avvalorare il concept che Macugnaga è, grazie N 5 alla 49 propria strada dorsale, un solo ambito urbano lineare, percorribile a tutte le ore del giorni Testain auto o a piedi, in stretto rapporto con gli spazi aperti e il paesaggio. 1251.1 te Ronco Rosareccio, e anche l’Ostello della Gioven- A. Cicerwald I progetti – pubblici e privati – che il Comu- tù a Pestarena. Il progetto del Complesso 00 14 1278 la pianificazione della propria identità. Hotel), la riqualificazione del Rifugio del 0 145 1282.6 da parte della Pubblica Amministrazione, dere (che comprendono anche il Pink Ice A. di Garda 0 To rre n 1692.9 5 15 1533.2 ILLUMINAZIONE STRADALE 1293.9 0 150 Vicinissimo alla pianura padana, il Monte Rosa è una presenza ben visibile da lontano. Con le moderne tecnologie, può diventare un faro che convoglia su di sé l’attenzione dell’area metropolitana lombardo piemontese. re degli anni ’80 e ’90 e l’aver mantenuto press (che entrerebbe in diretta concorren- di ampi spazi liberi che rendono possibile, i miglioramenti previsti sulla pista del Belve- PALAZZO COMUNALE Da tempo, il Palazzo Comunale necessita di lavori di adeguamento funzionale (bagni, depositi, ingresso disabili), e di un generale riordino decorativo (le zone aperte al pubblico, la facciata). In quest’ottica, il Palazzo Comunale e la piazza di Staffa sono due anime dello stesso progetto. 1462.6 dall’ultima stagione di crescita immobilia- ricade l’ambizioso progetto del Walser Ex- sere ancora caratterizzata dalla presenza nuovi impianti progettati sul Monte Binaco), 1309.6 ILLUMINAZIONE MONTE ROSA rete di sentieri; il non essere stata investita tipicamente di montagna. In questo gruppo ne di Macugnaga ha messo in campo negli Alberghiero al Lago Secco, dove sono pre- 1650.8 ultimi anni non sono riconducibili a un vero senti resti di un antico villaggio walser, è in 1249.5 e proprio Piano fatto di regole e di norme, linea con la vocazione storica di Macugna- 1268.4 ma piuttosto a un’idea fatta di spunti e di ga di essere fatta di diversi villaggi messi 977.6 occasioni. Sono riconducibili a tre obiettivi: in rete, che insieme formano un alpeggio. 1235.9 1273.4 1576.2 una nuova calibratura del 1252.4 00 sporto/sviluppo, un bilanciamento del rap- Tutte insieme, queste opere eterogenee 12 COMPLESSO ALBERGHIERO AL LAGO SECCO Dove un tempo sorgeva il primo insediamento walser poi abbandonato, verranno ricostruite circa sessanta baite, a formare un complesso alberghiero originale e a basso impatto ambientale. Lo sviluppo sarà accompagnato1724.3 da parcheggi interrati a fondovalle e una funicolare. porto attività sportive / cultura, e un’aper- sono state pensate dalla Pubblica Ammini- 0 115 1273.1 Isella 1439.9 tura nei confronti di tutte le fasce di età. strazione e da alcuni soggetti privati inte- 00 11 1218.4 ressati; e tutte insieme andranno promosse 50 10 1207.1 1281.8 990.7 Un primo gruppo di progetti riguarda la e attuate in futuro. Ciascuna è legata alle 0 Borca 1247 P.te del Vaud 10 0 CENTRALI ELETTRICHE A Pestarena e lungo la pista del Belvedere sono in corso di realizzazione due centrali idroelettriche ben inserite nel paesaggio, ad avvalorare una strategia a favore delle fonti energetiche rinnovabili. riqualificazione ambientale ed ecologica, altre da un filo rosso di collegamento, di 1849.2 1829.4 1762.3 N e la tensione verso un nuovo rapporto tra matrice sia imprenditoriale che concettua- 9 54 1194.1 l’ambito stradale e la dimensione pedona- le; per esempio, risulta improbabile pensale. Le tre piazze attualmente in fase di pro- re alle nuove piazze senza una strategia 1032.4 1181 Piana dell'Oro S.S. 1055 1062.3 1400 r To te ren riappropriarsi dei propri luoghi di qualità gnaga intende intervenire in modo diffuso 1184.5 1041 1450 1961.5 2064.9 e ridefinire gradualmente una nuova stra- sul proprio territorio comunale, coordinan- 00 12 1992.2 tegia per quanto riguarda l’accessibilità do tra di loro diversi segmenti economi- 1172.9 50 12 1300.7 Fornalei 1500 Piani presentano con chiarezza il concetto che berghiero del Lago Secco senza una straMacugnaga – in quanto collettività - deve tegia del verde. Nei prossimi anni, Macu- 50 11 1092.2 N 549 Motta Pestarena 11 00 1965.9 1070.3 1165.7 1297.3 gettazione a Staffa, Pecetto e Borca, rap- dei parcheggi, oppure al Complesso al- 1239.7 0 1910.5 PIAZZA DI STAFFA In fase di progettazione. Riducendo i posti auto, la nuova piazza di Staffa 1562.7 ricoprirà un importante ruolo simbolico e come luogo d’incontro. Oltre a un portico e a una fontana, sono previste una grande seduta in pietra e la piantumazione di un grande albero. 1016.6 S.S . Anz a 5 10 1256.4 PISCINA E CENTRO BENESSERE In via di ultimazione. L’intervento, oltre a dimostrare la possibilità di inserire un edificio contemporaneo in un contesto delicato, rappresenta un altro tassello nella creazione di un nucleo di edifici pubblici accanto alla Chiesa. rapporto tra- automobilistica e i parcheggi di breve e ci, diverse tempistiche attuative e sovrap- 1160.5 lunga durata; in questa ottica va letta la ponendo investimenti pubblici e privati. 1169.6 Alti 1181.8 1550 2008.3 2099.5 1673.6 1600 1918.5 1479.6 2030.0 1219.2 1626.7 1176.3 1495.2 2134.8 1308.7 2126.5 A. Bletza' 1810.8 Quarazza 1307.1 Alpetto 1686.9 1380 MUSEO DEL MINATORE 1389.8 1370.7 2167.1 1253.7 E’ stato ormai redatto il progetto architettonico; il Museo documenterà l’intrigante storia mineraria della vallata, oggetto negli ultimi anni di affascinanti ritrovamenti e ricerche. COMUNE DI MACUGNAGA PIANO STRATEGICO E DI RIQUALIFICAZIONE URBANA NOVEMBRE 2009 00 22 Seconda parte Esiti dellŽstudio. A – LINEE STRATEGICHE 1. LINEE DI SVILUPPO DESUNTE DAI DATI E DALLE VISITE IN LOCO 1.1 Premessa 1.2 Modello di sviluppo e obiettivi 1.3 Offerta sci e sport invernali 1.4 Offerta ricettiva 1.5 Immagine e promozione: miglioramento del brand Macugnaga 1.6 La progettualità in atto 1.7 Le possibili soluzioni pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 2 2 2 2 3 3 4 4 B – DIAGNOSI TERRITORIALE E ANALISI DEI FENOMENI IN ATTO 1. L’OFFERTA TURISTICA 1.1 Fotografia dell’esistente 1.1.1 Ricettività alberghiera 1.1.2 Ricettività extra alberghiera 1.1.3 Ristorazione 1.1.4 Sistema del commercio 1.1.5 Offerta sportiva 1.1.6 Offerta culturale e animazione del territorio 1.1.7 Servizi di supporto all’attività turistica 1.1.8 Osservazioni analitiche 1.2 Il sistema piste / impianti 1.2.1 Le piste da discesa: lunghezza, dislivello, difficoltà e innevamento 1.2.2 Gli impianti di risalita: tipologia, quote, portata, costruzione e scadenza 1.2.3 Dati gestionali 1.2.4 Osservazioni analitiche 1.3 Il sistema ricettivo a rotazione 1.3.1 Quadro attuale: 2008 1.3.2 Serie storica 1994-2008 1.3.3 Osservazioni analitiche pag. 6 pag. 6 pag. 7 pag. 7 pag. 8 pag. 9 pag. 9 pag. 12 pag. 14 pag. 14 pag. 15 pag. 16 pag. 17 pag. 18 pag. 18 pag. 19 pag. 19 pag. 19 pag. 20 2. I RISULTATI DEL SISTEMA TURISTICO 2.1 Flussi turistici 2.1.1 Distribuzione dei flussi lungo l’anno turistico 2.1.2 Stagione estiva 2.1.3 Stagione invernale 2.1.4 Osservazioni analitiche 2.2 Gli indicatori turistici 2.2.1 Indici di ricettività e turisticità 2.2.2 Grado di utilizzo dei posti letto 2.2.3 Osservazioni analitiche 2.3 Stima delle seconde case: numero e frequentazione pag. 21 pag. 21 pag. 21 pag. 23 pag. 24 pag. 25 pag. 27 pag. 27 pag. 28 pag. 29 pag. 30 3. MACUGNAGA: DOMANDA POTENZIALE E COMPETITORI 3.1 Il sistema degli accessi 3.2 I mercati: bacini di utenza rispetto agli accessi e competitori potenziali 3.3 Il benchmark: confronto tra località potenzialmente concorrenti 3.3.1 Osservazioni analitiche pag. 31 pag. 31 pag. 31 pag. 33 pag. 35 4. LA PROGETTUALITÀ NEL COMUNE DI MACUGNAGA pag. 36 1 A - LINEE STRATEGICHE 1. LINEE DI SVILUPPO DESUNTE DAI DATI E DALLE VISITE IN LOCO 1.1 Premessa Il turismo di montagna è un settore maturo che vede crescite marginali: poiché in sistemi maturi lo spazio di crescita è rappresentato da clienti potenziali che sono già clienti dei concorrenti, si evidenziano due fenomeni. Il primo: la fase di maturità aumenta e radicalizza la concorrenza, perciò nell’immediato si deve puntare ad una qualità dell’offerta tale da rimanere nel mercato. Il secondo: non ci si può sottrarre a questo fenomeno, e appare evidente che ogni sforzo va fatto per stare nel gruppo dei competitori. 1.2 Modello di sviluppo e obiettivi - Il modello economico attuale di Macugnaga è quello di una stazione di turismo montano “arcaico” (ciò non è per forza negativo), legato alla prima fase di sviluppo del turismo di montagna. Vale a dire un modello dove la stagione estiva è prevalente, a volte anche in modo rilevante (oltre il 60%). Modelli più recenti, legati allo sci, sono diametralmente opposti: configurati con una stagione invernale con oltre il 60-70% delle presenze e all’80% in termini di fatturato, essendo la spesa giornaliera invernale più consistente. - Nel caso di Macugnaga appare quindi utile un ri-equilibrio delle presenze inverno-estate: dai dati di queste e considerando l’attuale consistenza dei posti letto è palese che vi sono notevoli margini di crescita, per cui l’obiettivo più immediato può essere portare le presenze invernali al livello di quelle estive. - In estate, stagione più breve dell’invernale, Macugnaga realizza 30.000 presenze1 - di cui 25.000 tra luglio e agosto -, quando in inverno, malgrado una stagione di 4 mesi2, i risultati si attestano sulle 15.000 presenze. Se la stagione invernale fosse efficiente come quella estiva3, si dovrebbero perciò raggiungere le 40-45.000 presenze. - Ponendo questi numeri come obiettivo di un piano strategico di sviluppo, se nel campo specifico del turismo di montagna è ancora attuale il modello “stazione da sci” per generare flussi importanti, analizzando l’offerta dei comprensori sciistici di Macugnaga il modello andrebbe diversificato verso quello più esteso degli “sport invernali”, che ingloba altre attività di neve (racchette, fondo, fondo escursionismo, sci alpinismo, pattinaggio, slittino, ecc.) ad integrazione e completamento dei flussi determinati dalla presenza delle piste. 1.3 Offerta sci e sport invernali - L’analisi delle piste (tipologia, lunghezza, dislivello) indica che vi è un’offerta (lunghezza piste: 27 km reali - 35 commerciali) che pone Macugnaga nel novero delle stazioni di media dimensione. - Quello che potrebbe essere un elemento di debolezza - cioè la presenza di due comprensori, due zone distinte e non collegate dove sciare - può, se debitamente comunicato, trasformarsi in punto di forza, data la loro potenziale “specializzazione”: un comprensorio più facile (Belvedere) destinato all’apprendimento; l’altro (Moro) più tecnico e difficile, con un’offerta prevalente di piste rosse e nere, destinate ad una clientela tecnicamente medioalta ed evoluta. Una clientela che, se viene accontentata da un punto di vista della qualità tecnica, risulta invece penalizzata dalla lunghezza del comprensorio e dal dislivello disponibile (4.000 m) nei soggiorni oltre i 3 giorni. Infatti, considerando il consumo in termini di dislivello di uno sciatore di media capacità, il dislivello totale disponibile a 1 Stagione estiva “lorda”: quattro mesi, giugno / settembre 2008. Stagione invernale “lorda”: cinque mesi, dicembre 2007 / aprile 2008. 3 Estate: 12.500 presenze mensili in alta stagione (luglio, agosto), 2.500 in bassa (giugno, settembre); inverno: alta stagione tre mesi (da metà dicembre a metà marzo), bassa stagione: i due mesi restanti. 2 2 - - Macugnaga consente di sciare da 1,5 a 2 giorni senza dovere ripetere le piste. Indirettamente ciò significa che sarà più difficile coinvolgere clientela sulle settimane bianche senza integrare con attività diverse. Emerge pertanto un possibile primo passo che riguarda il recupero di piste esistenti, ma non più utilizzate, oppure l’eventuale creazione di nuove, in modo da aumentare il dislivello fruibile. Poi vi è comunque la necessità di completare l’offerta con altri sport invernali, oltre a centri wellness o SPA, che appaiono oggi elementi molto richiesti. - L’arricchimento dell’offerta di attività legate allo sport dovrà essere pensato con un’attenzione particolare alla loro dimensione ludico / ricreativa e divertente. Se in passato l’elemento centrale del turismo di montagna è stato principalmente l’alpinismo, ora è rappresentato in misura maggiore dall’abbinamento natura / sport come fonte di svago e divertimento e in cui l’aspetto tecnico e l’impegno sportivo sono meno presenti. In quest’ottica anche il Monte Rosa acquisisce una nuova valenza, più legata all’aspetto paesaggistico e panoramico che a quello sportivo. - Sul tema wellness / SPA risponde, almeno in parte, il progetto in corso per piscina e centro benessere, oltre al possibile collegamento con altre località vicine, caratterizzate dal termalismo. Una criticità conclamata e ineluttabile emerge dai dati del “Piano neve regionale”: alcuni impianti vanno a fine vita tecnica e andranno rimpiazzati a partire dal 2011. Le prime a scadere sono due seggiovie del comprensorio Monte Moro, seguite nel 2017 da due dei tre impianti del comprensorio Belvedere. Dovendo fare un investimento di una certa entità, si dovrà verificare con appositi metodi la corrispondenza tra capacità di trasporto e ricettività delle piste, al fine di migliorare la percezione di un trasporto efficace e confortevole. Nel contempo andrà anche verificata la tipologia futura degli impianti, in modo da ottenere il migliore servizio con investimenti e costi di esercizio minori. 1.4 Offerta ricettiva - La consistenza numerica dei posti letto a rotazione - di cui non si può in questa sede analizzare la rispondenza qualitativa alle attese del mercato -, le presenze e il grado di utilizzo dei posti letto inducono a pensare che, per ora, la capacità ricettiva (p.l.) sia sufficiente per sostenere gli obiettivi di crescita della stagione invernale. Rimane aperta la questione sui segmenti di clientela di alta gamma che richiedono strutture con classificazione più elevata (4 stelle). Tuttavia va notato che questa clientela tende a frequentare posti ad alto profilo di immagine o addirittura ad alto valore della “socialità” e dell’animazione, fattori legati in gran parte alla notorietà e all’immagine. - Perciò in contemporanea ad un lavoro già avviato sulla messa a punto in via definitiva e costante della qualità delle piste (innevamento, produzione neve, battitura) e del trasporto (impianti adeguati per velocità e capacità), oltre all’apertura continua di questi impianti, andrà di pari passo adeguata la fase promozionale per produrre una maggior notorietà e un riposizionamento dell’immagine (awarness) della località, due miglioramenti necessari per movimentare nuovi flussi turistici sia in quantità sia in qualità della clientela. 1.5 Immagine e promozione: miglioramento del brand Macugnaga - Le analisi legate all’andamento dei flussi mettono in luce una situazione di stallo e un funzionamento del sistema al di sotto delle sue potenzialità. - Una delle ragioni di questa criticità può risiedere nel “brand Macugnaga” che per il grande pubblico, in particolare quello degli sciatori, sembra avere perso parte dell’attrattività e nel caso specifico anche il fascino delle stazioni storiche. - Appare quindi chiara la necessità di ridefinizione del posizionamento della località, che dovrà essere concordato con gli attori pubblici e privati locali, tenendo conto della “personalità” di Macugnaga - località di turismo di montagna più che di sport invernali - 3 adatta alle famiglie più che ai grandi sportivi (escludendo gli alpinisti che però non rappresentano un segmento economicamente significativo). 1.6 La progettualità in atto La progettualità in atto nel Comune tocca alcuni punti essenziali delle criticità di Macugnaga: - il comprensorio sciistico: con la “pista Belvedere”, progetto in fase di elaborazione preliminare e finanziato da privati e il “Telemix Belvedere”, ancora in fase di idea progettuale e il cui importo previsto per la realizzazione è per l’86,4% ancora da reperire - il tema fitness / wellness, con il progetto “Piscina e centro benessere” - la ricettività, in particolare con il “Complesso alberghiero del Lago Secco” - l’immagine, con progetti (“Corporate Image e immagine grafica”, “Illuminazione del Monte Rosa” e “Pink Ice Hotel”) attualmente allo stadio di idee progettuali e che rappresenterebbero comunque solo un contributo parziale al posizionamento e alla notorietà del brand. 1.7 Le possibili soluzioni Macugnaga sembrerebbe avere tutte le carte in regola - ricettivo, attrattori ecc. - per concorrere sul mercato al pari di altre località affermate, pur tenendo conto delle criticità evidenziate rispetto all’impiantistica dello sci e ai necessari completamento e diversificazione dell’offerta sportiva invernale e – in minor misura - di quella estiva e di quella destagionalizzata. Linee strategiche di sviluppo Nell’immediato occorre focalizzare l’attenzione sui due elementi chiave che possono fare la differenza per il futuro di Macugnaga: il miglioramento dell’offerta invernale (sci e altri sport), che permetterebbe anche un migliore sfruttamento della ricettività, e la messa in campo di robuste politiche di immagine (brand) e promozionali condivise, mirate e sostenute da tutta la comunità per generare visibilità e interesse attorno agli attrattori e, di conseguenza, produrre i flussi nei volumi possibili, ipotizzati in precedenza. Macugnaga dovrebbe posizionarsi come la “prima località piemontese di turismo di montagna”, cioè come una località dove non esistono più mono attività stagionali (sci in inverno e passeggiate d’estate) bensì un’integrazione tra attività diversificate ad ampio spettro e proposte secondo una visione ludica. Oggi gli investimenti negli sport di natura (racchette da neve, sci da fondo, slittini, passeggiate nella neve, parchi avventura, luge d’été, palestre di arrampicata anche indoor, canyoning, rafting, percorsi mtb cross country e down hill, ecc.) rappresentano una nuova frontiera perlomeno in Italia, con interessanti vantaggi: poca concorrenza, basso livello degli investimenti e soprattutto bassi costi di gestione e quindi ritorno economico relativamente rapido. L’unica criticità è semmai data dal livello della proposta che deve comunque essere di alto profilo. Oltre a questo va poi posta un’attenzione particolare al “dopo attività” sia come proposte cultural-ricreative o di animazione/intrattenimento, sia come wellness o SPA. A tal fine condividere le linee strategiche e la progettualità delle attività connesse assieme agli operatori dello sport e dell’accompagnamento è fondamentale, tanto quanto trovare sostegno da parte dei settori ricettivo e della ristorazione perché avere la stazione “aperta” anche in momenti di “morta” è indispensabile. Nel contempo tenere in funzione gli impianti durante tutto l’arco della stagione rappresenta sul medio periodo un investimento commerciale con ritorno. Finanziamento degli impianti di risalita Affrontando la questione del rinnovo del parco impianti, nei prossimi dieci anni Macugnaga dovrà effettuare investimenti pesanti, soprattutto a causa dell’imminenza della prima tranche relativa al comprensorio Belvedere (circa 6 milioni di euro). Secondo ogni evidenza reperire somme di tale entità, in particolar modo come contributo da parte degli Enti pubblici, appare sempre più difficile date le loro difficoltà di bilancio. Andrebbero quindi trovate soluzioni alternative, considerando anche che oggi i privati hanno 4 assunto un atteggiamento a dir poco “prudenziale” rispetto agli investimenti nell’impiantistica, lasciando di fatto il campo al pubblico. Sarebbe dunque necessario analizzare e percorrere strade diverse, ricorrendo ad esempio al sistema degli aiuti pubblici su fondi a rotazione, oppure a formule di locazione a riscatto (leasing o altro). Promozione del brand Gli strumenti di promozione dovrebbero essere adeguati al modo con cui oggi circolano le informazioni, avvalendosi in primis di internet e del web marketing, che presentano il miglior rapporto tra facilità di utilizzo, ritorno e costi. In questo contesto appare necessario l’uso delle metodologie e degli strumenti del cosiddetto web 2.0, cioè attivare l’interesse della potenziale clientela a partire dai social network per creare un effetto “comunità”, indirizzando poi i flussi sui siti degli operatori, all’interno di una “piazza del mercato” in cui si possa passare dall’informazione all’acquisto della vacanza, trasformando i flussi virtuali in reali. A tale scopo il personale dello IAT andrebbe formato su questi strumenti. 5 B - DIAGNOSI TERRITORIALE E ANALISI DEI FENOMENI IN ATTO 1. L’OFFERTA TURISTICA 1.1 Fotografia dell’esistente Le schede seguenti riportano in sintesi il censimento del sistema turistico attuale. Sono state strutturate localizzando sul territorio del Comune di Macugnaga gli elementi che compongono e caratterizzano oggi la sua offerta. Si tratta di una disamina “fredda” che non tiene conto degli aspetti qualitativi di strutture, infrastrutture e attività né dei loro ritorni economici, ma che permette di avere un quadro il più possibile esaustivo delle risorse presenti. Le informazioni derivano dall’incrocio e dalla verifica tra fonti ufficiali, principalmente i siti internet di Comune di Macugnaga, ATL Distretto dei Laghi, Monte Rosa Star S.r.l., nonché documenti quali il Dossier di candidatura e lo Studio di fattibilità relativi all’intervento «Il comprensorio sciistico di Macugnaga: azioni per una gestione efficiente ed integrata dell’offerta» (L.R. 4/2000) e il «Piano Generale Progetto Neve» della Regione Piemonte. Nella tabella si elenca in sequenza il tipo di informazioni raccolte e trattate. Temi Contenuti • Alberghi e R.T.A. per: tipologia, localizzazione, Ricettività alberghiera categoria, nome, n. camere e posti letto • Esercizi extra alberghieri per: tipologia, localizzazione, Ricettività extra alberghiera nome. Dove presenti: categoria, n. camere e posti letto, periodo apertura, eventuali specifiche Ristorazione • Esercizi per: localizzazione, tipologia, nome • N. esercizi (con suddivisione in alimentari e non Sistema del commercio alimentari), indicazioni su tipologie merceologiche di interesse per il turista • Attività outdoor per: stagioni, tipologia, localizzazione, Discipline sportive alcuni dati quantitativi Centri sportivi e relative • Attività indoor e outdoor in strutture per: tipologia discipline strutture, localizzazione, alcuni dati quantitativi Offerta sportiva • Organizzazioni (professionali e non) che si occupano di: Associazioni e Società didattica, accompagnamento, agonismo, ecc. in sport diversi • Indicazioni di sintesi, in base agli sport praticabili e agli Eventi sportivi eventi proposti in calendario Strutture culturali e • Museali, espositive, congressuali, ecc. museali Patrimoni storico• Emergenze e peculiarità relative alle tematiche religiosoarchitettonici devozionale e della cultura materiale Offerta Patrimoni ambientali • Emergenze e peculiarità naturalistico-ambientali tutelate culturale e Eventi di animazione animazione del • Indicazioni di sintesi, in base a eventi tradizionali, a del territorio: territorio carattere sovra locale, calendari manifestazioni ricorrenti • Organizzazioni che si occupano a vario titolo di Associazioni mantenere e diffondere la cultura locale, creare animazioni, proporre eventi, ecc. Servizi di supporto all’attività turistica • Ufficio Informazione Turistica e ATL 6 1.1.1 Ricettività alberghiera ALBERGHI 4 Località Frazione Staffa Classificazione 3 stelle 1 stella Frazione Pecetto Frazione Borca 3 stelle 2 stelle 3 stelle RESIDENZE TURISTICO ALBERGHIERE 5 Località Classificazione Frazione Staffa 3 stelle Frazione Pecetto 3 stelle Nome Dufour Flora Girasole Zumstein Macugnaga Cristallo Nuovo Pecetto Signal Edelweiss Alpi Camere 12 11 senza indicazioni 44 10 20 17 18 23 13 Nome Cima Jazzi Monte Rosa Weissthor Posti letto 20 31 senza indicazioni 76 22 42 45 42 37 20 Appartamenti 20 14 16 Posti letto 58 39 27 1.1.2 Ricettività extra alberghiera AFFITTACAMERE Località Frazione Staffa Frazione Pecetto Nome Taverna del Rosa Seggiovia Bar Ristorante Camere 3 4 Posti letto 7 9 BED & BREAKFAST Località Frazione Staffa Frazione Borca Classificazione Nome 2 stelle Zurbriggen 2 stelle Eden Camere 3 2 Posti letto 6 5 CAMPEGGI Località Frazione Testa CASE PER FERIE Località Frazione Staffa Classificazione Nome 2 stelle Sporting Center Nome Istituto S. Cuore Scarteboden Piazzole 64 Apertura Annuale Camere 49 7 Posti letto 86 20 De Filippi 34 99 Casa San Giuseppe 30 72 Soggiorno Alpino 30 101 Frazione Pecetto Frazione Borca Fornarelli 4 5 Servizi Bar, giochi bimbi, ping-pong Apertura Luglio e agosto Luglio e agosto (solo per gruppi autogestiti) Da Natale a marzo; da giugno a metà settembre Da metà giugno a metà settembre Da Natale a marzo; da giugno a metà settembre 10 esercizi per un totale di 335 posti letto, escluso “Girasole”. 8 ***; 1 **; 1 *. 3 esercizi ***, per un totale di 124 posti letto. 7 RIFUGI E BIVACCHI ALPINI Località Nome CAI Saronno Belvedere Wengwald Hutte Passo del Monte Gaspare Oberto Moro Alpe Pedriola Zamboni Zappa Punta Marinelli Punta Weissthor Valle Anzasca Loccia dei Camosci Jägerhorn Roffel Val Quarazza Oasi faunistica del Monte Rosa Quota (m) 1.914 1.932 2.796 Camere 3 1 5 Posti letto Servizi 24 12 28 Bar ristorante 36 Bar ristorante - Apertura Estiva - 2.070 8 Damiano Marinelli Eugenio Sella Amici della Val Moriana Valentino Belloni 3.036 3.029 1.795 - 2.509 - - - - Città di Gallarate Città di Luino Emiliano Lanti Hinderbalmo 3.969 3.562 2.150 1.950 - 9 - - - Estiva - 1.1.3 Ristorazione BAR E RISTORANTI Località Nome Burgener Chez Felice Flizzi Flora Jäger Jöder Fraz. Staffa Roffel Taverna del Rosa Z’ Makanà Stubu Big Ben House Mac In Basaletti Centro Sportivo Edelweiss Mignon Fraz. Pecetto Miramonti Nuovo Pecetto Seggiovia Fraz. Borca Eden Fraz. Pestarena Il Cantuccio Val Quarazza Lanti Alpino Belvedere Ghiacciai del Rosa Paradiso Burky Burky Monte Moro Hutte Altre località Bar Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Ristorante Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì - Specifiche Pizzeria Pasticceria Pizzeria Discoclub Sala giochi Pasticceria gelateria Paninoteca birreria trattoria Degustazione Al Lago delle Fate Agriturismo - 8 1.1.4 Sistema del commercio È composto da 8 esercizi alimentari e da una cinquantina di imprese non alimentari, incluse quelle a carattere artigianale. Tra queste, 11 appartengono a tipologie merceologiche di interesse per lo shopping del turista (“Abbigliamento e articoli sportivi”, “Antiquariato”, “Articoli da regalo”, “Fotografia”, “Librerie”); 4 al “Noleggio attrezzature sportive”; 4 sono “Agenzie immobiliari” per affitto e vendita appartamenti. Considerevole, infine, il numero di imprese del settore edilizio: dall’impiantistica, alla falegnameria, ecc. 1.1.5 Offerta sportiva STAGIONE INVERNALE Sport Descrizione Sci alpino Due comprensori non collegati, unico skipass. • Monte Moro: 6 impianti di risalita • Belvedere: 3 impianti di risalita (2 (2 funivie, 1 seggiovia, 3 sciovie, seggiovie, 1 sciovia dalla Frazione dalla Frazione Staffa a Passo Moro) Pecetto alla Località Belvedere) più con 7 piste (2 nere, 4 rosse, 1 blu) 3 tapis roulant, con 6 piste (3 rosse, per un totale di circa 18 km 3 blu) per un totale di circa 11 km commerciali. Possibilità di varianti commerciali. freeride dalla “pista della Meccia”. Sci nordico • L’anello di circa 20 km collega Isella (“pista delle Frazioni”, tratta più tecnica) e Pecetto (“pista Signal”, adatta anche a principianti). Snowboard • “Pink Snow Park”, area riservata sulle piste della sciovia San Pietro (comprensorio Monte Moro). Altre zone dedicate, di dimensioni inferiori, vengono allestite ogni stagione in Località Burky (comprensorio Belvedere) e presso il Centro Sportivo (Frazione Pecetto). Sci alpinismo • Numerose mete, per lo più destinate a medi e buoni sciatori alpinisti. Dati i dislivelli, spesso da effettuare in due giorni, con tappa nei rifugi (es. da Pecetto, il Pizzo Bianco o lo Joderhorn). • Altri itinerari sono traversate: es. Monte Moro - Lago Maatmark (CH); Tour Monte Moro - Zermatt - Alagna. • Alcuni percorsi consentono di portarsi vicino a vette ambite dagli alpinisti, es. itinerario Colle delle Locce - Punta Grober. Arrampicata su • Parecchie cascate nell’intera Valle Anzasca. A Macugnaga, la più nota si ghiaccio trova all’Alpe Burki. Racchette da neve ed • Diversi itinerari - con ciaspole o a piedi - in tutto il territorio. Tra i classici: i escursionismo prati oltre Pecetto verso la Croce; il Rifugio Zamboni e Zappa; la salita da invernale Isella al Lago delle Fate e la Val Quarazza in genere. STAGIONE ESTIVA Sport Escursionismo e trekking Descrizione • I sentieri si sviluppano sia alle basse-medie quote sia alle alte, con differenti gradi di difficoltà, alcuni supportati per abbreviare l’avvicinamento dagli impianti di Monte Moro e Belvedere aperti in estate. • Vari motivi di interesse: visitare antichi borghi abbandonati; raggiungere rifugi e bivacchi per i panorami sul Monte Rosa; scoprire gli aspetti naturalistici di valli quali la Moriana o la Quarazza; superare i 3.000 m di vette accessibili a escursionisti esperti. Trekking di più giorni • “Traversata dei Camosci” interamente nel territorio di Macugnaga (dal Passo di Monte Moro al Rifugio Sella). • Anello del “Tour del Monte Rosa”. • “Grande Trekking dell’Ossola” che attraversa tutte le valli della Provincia. • “Grosse Walserweg”, collegamento tra i paesi Walser lungo i valichi e le rotte di migrazione. 9 Alpinismo Arrampicata sportiva Mountain bike Parapendio e deltaplano Equitazione Pesca sportiva • “Grande Traversata delle Alpi”, la cui variante alta transita per il Passo di Monte Moro. • Le vie sulla Parete Est del Monte Rosa (che hanno segnato molta parte di storia dell’alpinismo italiano e internazionale) sono impegnative per quota e livello di difficoltà: richiedono quindi determinate capacità tecniche. • Innumerevoli e di varia difficoltà gli itinerari sulle altre cime che circondano la conca di Macugnaga. • 13 siti a Macugnaga e dintorni con più di 100 itinerari. 6 • Palestre classiche: “Gildo Burgener” e “Luciano Bettineschi” a Pecetto. • “Skarteboden”: attrezzata negli anni ’90. • Bouldering: massi sparsi all’Alpe Pedriola. • Vie in quota: Torrione e Corno di Rosareccio, Contrafforte di Punta Battisti, Crestone Marinelli, Avancorpo di Cima Jazzi. • Per allenamento estivo: piste di fondo e tracciati di collegamento tra le frazioni. • Non mancano percorsi impegnativi, inclusa una delle sei tappe del “Tour del Monte Rosa” (anello da/a Gressoney, passando per Cervinia, Zermatt e Macugnaga) con base al Rifugio Oberto. • Diversi i percorsi di volo e le possibilità di cross nell’intera Valle Anzasca. • Decolli: 2 al Passo del Monte Moro, 1 all’Alpe Bill, 1 all’Alpe Roffelstaffel, 1 a Provaccio. • Atterraggi: a Pecetto (prato del Miger), Isella, Vanzone - Albarina. • Si può volare tutto l’anno, ma il periodo migliore è tra marzo e maggio. Da giugno in avanti, grazie ai decolli in quota, l’attività è comunque buona perché non ci sono fenomeni di inversione e foschia. • Passeggiate a cavallo lungo le piste di fondo e i sentieri che collegano le diverse frazioni. • La Val Quarazza con il Lago delle Fate sembra essere l’unico sito. Infatti il torrente Anza e i suoi affluenti sono per lo più portatori di acque di fusione: l’Anza diventa di interesse a partire da Piedimulera. ALTRI SPORT NELLA VALLE ANZASCA Sport Descrizione Canyoning Diversi itinerari dal facile all’impegnativo. • Rio Mondelli: in una forra alpina con una prima parte semplice e una seconda verticale e molto tecnica (lunghezza totale 1 km, dislivello 360 m, una trentina di calate). • Rio Val Bianca: diviso in due tratti di difficoltà differente (3-5 ore). • Val Segnara: percorso classico e introduttivo al torrentismo (3-4 ore). • Rio Roletto: breve ma complesso, l’itinerario parte dall’omonimo villaggio del Comune di Vanzone. Kayak • Torrente Anza: interamente in Comune di Calasca-Castiglione il percorso (IV e V grado) parte in sponda destra dalla diga sino al ponte pedonale in pietra della Frazione Colombetti. Occorre verificare i livelli dell’acqua nella gola causa i prelievi a scopo idroelettrico. 6 Cfr. D. Borelli, F. Manoni, M. Pellizzon “Ossola e Valsesia - arrampicate sportive e moderne”, ed. Versante Sud, Milano 2008. 10 CENTRI SPORTIVI E RELATIVE DISCIPLINE Nome Località Centro Sportivo Frazione Pecetto Comunale Campo pattinaggio e hockey su ghiaccio Campo da calcio Frazione Pecetto Frazione Testa Attività • In inverno: “Parco della Neve” dedicato a bambini e principianti (tapis roulant anche per trasporto bob e slittino), con Fun Park (area snowboard, snow tubing); noleggio attrezzature. • In estate: bocciodromo; 2 campi tennis; 1 campo calcetto; 1 campo pallavolo; minigolf dieci buche; tavoli ping pong; half pipe per skateboard; giochi per bambini. • 1 pista naturale, con illuminazione per aperture in notturna. • Regolamentare, in erba, con parcheggio nelle vicinanze. ASSOCIAZIONI E SOCIETÀ Nome Monte Rosa Star S.r.l. Scuola di sci Macugnaga Descrizione e attività • Gestione impianti sciistici. • Lezioni individuali e collettive e corsi di sci alpino, sci nordico, snowboard, telemark, carving. Aperta da dicembre a maggio. Scuola di sci Monte Rosa - • Lezioni individuali e collettive di sci alpino e sci nordico. Valle Anzasca • Altri sport: parapendio e pattinaggio. • Per i bambini: Sci Club “Scoiattoli del Rosa”. Guide Alpine Macugnaga • Accompagnamento (collettivo e singolo) per: alpinismo invernale ed estivo, sci alpinismo e fuoripista, heliski, cascate di ghiaccio, racchette da neve, trekking. • Durante l’intero arco dell’anno: corsi di arrampicata, alpinismo, ghiaccio, sci fuoripista, autosoccorso, rivolti a principianti ed esperti. Hockey Club Macugnaga • Appartenente alla Federazione Italiana Sport Ghiaccio (F.I.S.G.). A.S.D. Associazione sportiva • Gestione campo da calcio, organizzazione ritiri e allenamenti per culturale e turistica Monte squadre e scuola in collaborazione con la Scuola Italiana Calcio. Rosa Est Club Parapendio • Uno dei club di parapendio più antichi d’Italia, ha mantenuto nel nome Macugnaga - Monte Rosa la parola “Delta”: oggi è formato da parapendisti, parecchi dei quali ex (Delta Club Monterosa) piloti di deltaplano. Sci Club Macugnaga • Creato nel 1924 con il nome “Sci Club Monterosa” e inizialmente dedicato allo sci di fondo. Nel 1948 ha assunto la denominazione attuale. • Per i giovani: sci dalla preagonistica ai livelli agonistici più alti. C.A.I. Sezione Macugnaga • Organizzazione e gestione corsi di alpinismo e sci alpinismo, escursioni, serate a vario tema. • La sezione è proprietaria di rifugi e bivacchi: Amici della Val Moriana; Gaspare Oberto; Bartolomeo Longa (all’alpe Cortenero, sopra Ceppomorelli); Amedeo Pirozzini (in Val Segnara); Hinderbalmo; Emiliano Lanti; Eugenio Sella. Club dei Quattromila • Fondato a Macugnaga nel 1960, ha oggi circa 400 soci: possono aderirvi gli alpinisti che hanno scalato una delle cime della parete Est del Rosa. • Organizzazione e realizzazione corsi di sci alpinismo e di alpinismo insieme alla sezione del C.A.I. e alle Guide Alpine locali. Moto Club Z’Makana • Organizzazione viaggi e moto raduni. 11 EVENTI SPORTIVI • Eventi sportivi, competitivi e non, in particolare nel periodo invernale. Esempi • “Schneereifa Lóufutu” (in Walser “camminata con le scarpe da montagna”): ciaspolata di 8,5 km (dal Centro Sportivo di Pecetto al Centro di Fondo di Isella) giunta nel 2010 alla terza edizione, inserita nel circuito provinciale “Ciaspolando tra laghi e monti” e valida come prova di Coppa Italia. • “Monte Rosa”: tappa dell’International Ski Tour delle valli del Verbano, Cusio, Ossola, Sesia e Canton Vallese. 1.1.6 Offerta culturale e animazione del territorio STRUTTURE CULTURALI E MUSEALI Nome Località Casa Museo Walser Frazione Alts Walserhüüs Van Borca Zer Burfuggu Museo della Montagna Frazione Staffa Museo della Miniera d’Oro della Guia Frazione Fornarelli Kongresshaus Frazione Staffa Descrizione attività • A carattere etnografico-storico, allestito in una costruzione del 1610: illustra, con oltre 650 oggetti d’epoca, la vita quotidiana dei Walser. Aperto tutto l’anno. • In origine (fine XVIII secolo) un fienile, dal 1971 museo che racconta la storia delle Guide alpine di Macugnaga e dell’alpinismo attraverso attrezzi, materiali, reperti. • Sulle pareti, il ciclo pittorico-ironico “Quota Pecetto” di Aldo Mazza, dedicato a un Tartarin italiano alla conquista del Monte Rosa. • Una sezione speciale è riservata alla tematica del contrabbando. • Visitabile tutto l’anno su prenotazione, sempre aperto a luglio, agosto e nel periodo natalizio. • Tra le miniere di Pestarena (oltre 50 km di gallerie per l’estrazione della pirite aurifera, sfruttate da metà ‘800 sino al 1961) è aperta a fini turistici la Miniera della Guia. • Le visite guidate (programmabili durante l’anno su appuntamento e tutti i giorni da giugno a settembre) consentono di effettuare, in una quarantina di minuti, un percorso in piano di circa 800 m, accessibile anche a persone in carrozzina. • Seminari, dibattiti, congressi, spettacoli di vario genere (musica, cabaret, folklore, ecc.). PATRIMONI STORICO-ARCHITETTONICI Area tematica Descrizione Espressioni cultura • Le origini Walser sono rilevabili e visibili in tutte le frazioni di Macugnaga, materiale grazie alla presenza delle tipiche abitazioni in legno con base in pietra, spesso contrassegnate dalla data di costruzione. • Il nucleo più antico è in Località Dorf (Frazione Staffa), costituito da un gruppo di baite e stalle. Baita Pala • Classificata Monumento Nazionale, si trova nella Frazione Pecetto di Sopra. Luoghi di culto • Chiesa Vecchia, Frazione Staffa: medioevale, citata già in documenti dei primi anni del 1300. • XVIII secolo: Parrocchiale di Santa Maria Assunta (Frazione Staffa); Chiesa della Madonna Addolorata (Frazione Isella). • XVII secolo: Chiese di: Pecetto; San Bartolomeo (Frazione Stabioli); San Giovanni Battista (Frazione Pestarena); San Rocco (Frazione Motta). • Altri luoghi devozionali: Cappella del Burki all’Alpe omonima; Chiesa di Borca; Chiesa di San Niklaus in Frazione Quarazza. 12 PATRIMONI AMBIENTALI Nome Descrizione e attività Oasi faunistica di • Istituita nel 1969 per reintrodurre lo Stambecco (oggi nel territorio del Macugnaga Comune si stimano 120 capi), si sviluppa sui versanti vallivi in quota che costeggiano la base delle cime della Est del Monte Rosa, con un’estensione di circa 2.750 ettari. • L’oasi è attraversata da un itinerario ad anello (tempo di percorrenza: 1 giorno). • Periodi consigliati per la visita: tarda primavera e autunno, quando stambecchi e camosci stazionano sulle balze inferiori. Ghiacciaio e morene • Osservazione dei fenomeni geologici (incluso il ritiro del ghiacciaio) e della del Belvedere, Lago flora dell’habitat periglaciale. delle Locce, Lago • Mete raggiungibili e percorribili con adeguata attrezzatura escursionistica, Effimero seguendo il tracciato segnalato da cartelli indicatori. • Avvicinamento abbreviato utilizzando per il primo tratto di salita la seggiovia aperta anche d’estate. Vecchio Tiglio • Riconosciuto dalla Regione Piemonte quale “albero storico-monumentale”, ha un’età presunta di 500 anni, più di 8 m di circonferenza e un’altezza di 12 m. Si trova in Frazione Staffa presso il cimitero. EVENTI DI ANIMAZIONE DEL TERRITORIO: MANIFESTAZIONI RICORRENTI - ESTATE Nome Periodo Descrizione Raccolta della segale per il pane Giugno Giornate del latte e della lana Giugno • Ricostruzione curata dalla Walser Verein Z’Makana dello svolgimento di alcuni momenti di vita del passato. Fiera di San Bernardo Seconda • Dal 1987, per riprendere la tradizione di una fiera domenica del medioevo: esposizione di prodotti tipici con luglio alcune lavorazioni effettuate sul posto dagli artigiani, manifestazioni culturali e concorso sculture in legno. Processione Ultima • Da Pecetto sino a ridosso del ghiacciaio, con la domenica Madonna dei Ghiacciai custodita nella chiesa della luglio frazione. Mostra Scambio Mineralogica Luglio • Nel 2010 la quarta edizione, organizzata da Comune, Pro Loco e Gruppo mineralogico Ossolano. Festa patronale 15 agosto • Dedicata all’Assunta, patrona di Macugnaga. Rievocazione della panificazione Agosto • Accensione del caratteristico forno del pane al Dorf. EVENTI DI ANIMAZIONE DEL TERRITORIO: MANIFESTAZIONI RICORRENTI - INVERNO Nome Periodo Descrizione Mercatini di Natale Dicembre Aspettando il Natale Concerto di Capodanno Gennaio Carnevale Febbraio • In tutte le frazioni in giorni diversi. 13 ASSOCIAZIONI Nome Pro Loco Macugnaga Alte Lindebaum Gemeinde Walser Verein Z’Makana Amici della Val Moriana Coro Monte Rosa CAI Macugnaga e Valle Anzasca Descrizione e attività • Organizzazione e gestione eventi di vario tipo. • La “Comunità del Vecchio Tiglio” si occupa di conservare le antiche tradizioni attraverso attività diverse, incluse alcune pubblicazioni. • Gruppo di cultura e tradizione Walser fondato nel 1978. Tra le varie attività, mantiene i contatti con le altre Comunità Walser. • Il gruppo di volontari ha ristrutturato una baita del 1700 situata in un alpeggio a quota 1795 m trasformandola in rifugio/bivacco. • Partecipa all’organizzazione e alla gestione di alcuni eventi. • Formato una quarantina di anni fa e composto da guide alpine, maestri di sci, valligiani e villeggianti, ha un repertorio di canti popolari e montani e partecipa a rassegne e concerti nazionali e internazionali. 1.1.7 Servizi di supporto all’attività turistica COMUNICAZIONE E PROMOZIONE Nome Descrizione e attività Ufficio Informazione • In Piazza Municipio (Frazione Staffa): aperto tutto l’anno, fornisce Turistica (IAT) informazioni su alloggio e soggiorno, itinerari, manifestazioni, fruizione dei siti culturali, storico-architettonici e sportivi del Comune e della Valle Anzasca. ATL Distretto Turistico dei • Macugnaga fa parte dell’ATL Distretto Turistico dei Laghi e Laghi usufruisce dei canali e dei servizi promo-pubblicitari. 1.1.8 Osservazioni analitiche Le osservazioni di carattere analitico incentrate sul sistema di ricettività a rotazione sono inserite nei capitoli seguenti. In questa sede si esaminano invece le altre componenti dell’offerta. I sistemi di ristorazione e commercio paiono dimensionati e localizzati in maniera logica rispetto al territorio e alle necessità dei fruitori, anche se - come è ovvio - gli esercizi dei due settori sono maggiormente concentrati nelle frazioni principali, dove sono presenti gli impianti di risalita. Per quanto riguarda l’offerta sportiva in generale, Macugnaga risulta una stazione dall’effettiva doppia stagionalità: infatti, sia l’inverno che l’estate consentono a pubblici di diversa tipologia la pratica di varie attività, appartenenti alle categorie degli sport “classici” ed “emergenti”, per i quali il polo principale d’attrazione è rappresentato dal Monte Rosa e dalla sua Parete Est, naturalmente a differenti gradi di approccio e di difficoltà. Il comprensorio sciistico - pur nelle sue dimensioni contenute - permette di rivolgersi a una domanda composta da sciatori di buon livello nonché da principianti e famiglie con bambini. Lo stesso discorso vale per lo sci nordico; mentre gli altri sport invernali costituiscono una gamma capace di rispondere agli esperti come a quanti si avvicinano per la prima volta o in maniera sporadica a discipline quali snowboard o racchette da neve. Il tutto supportato da un buon numero di organizzazioni - professionali e non - che si occupano di didattica, accompagnamento, agonismo, ecc. Idem dicasi per la stagione estiva, dove il ventaglio delle possibilità - sia per gli sportivi “attivi” sia per quelli “contemplativi” - è ampio e variegato. Si nota invece un parziale punto di debolezza negli aspetti relativi a fitness e benessere, attualmente non presenti nel Comune di Macugnaga: problema questo in via di soluzione grazie al progetto in corso per piscina e centro benessere, e al possibile collegamento territoriale con altre località vicine, caratterizzate dal termalismo. 14 Sul fronte dell’offerta culturale fanno da traino le origini Walser e, in genere, tutte le espressioni della cultura materiale: anche in questo caso una componente forte in fatto di capacità potenziali d’attrazione, ben distribuita ed evidente nelle varie frazioni e in grado di essere proposta a diversi segmenti di clientela, purché supportata da idonee azioni di comunicazione e da un sistema degli eventi organizzato. 1.2 Il sistema piste / impianti L’esame delle dotazioni delle piste da discesa e degli impianti di risalita di Macugnaga viene effettuato sulla base del censimento redatto dalla Regione nel 2009 con il «Progetto “Sistema Neve”». Tale database offre un quadro completo e dettagliato delle caratteristiche dell’offerta a tale data; non riporta pertanto il tappeto trasportatore del Centro Sportivo, novità della stagione 2009/2010. Data l’articolazione dell’area sciabile di Macugnaga in due comprensori separati - Belvedere e Monte Moro - anche se a skipass unico, l’analisi, dopo una sintesi iniziale a livello di stazione, considera separatamente ciascun comprensorio, in modo da individuarne le specifiche caratteristiche. Sono infine elaborati i dati di carattere gestionale della stazione. 15 1.2.1 Le piste da discesa: lunghezza, dislivello, difficoltà e innevamento Sintesi delle piste da discesa della stazione - 13 piste da discesa per un totale di 26,5 km e un dislivello di 4.076 m - 4 piste blu: 5,1 km, 19% - 7 piste rosse: 18,8 km, 71% - 2 piste nere: 2,6 km, 10% - quote di partenza: minima 1.594 m, massima 2.875 m, media 2.277 m - quote di arrivo: minima 1.377 m, massima 2.792 m, media 1.963 m - quota media: 2.120 m - classe di rischio climatico7 rispetto all’innevamento naturale: “basso” (quota media piste superiore ai 2.000 m) - innevamento programmato: 6,3 km piste (23,77%) COMPRENSORIO BELVEDERE COMPRENSORIO MONTE MORO 6 piste da discesa Lunghezza totale: 9,4 km - le più corte: “Rifugio” e “Gara” (0,8 km) - la più lunga: “Fontanone” (2,5 km) - lunghezza media: 1,6 km Dislivello totale: 1.133 metri 3 piste blu: 4,3 km 3 piste rosse: 5,1 km 7 piste da discesa Lunghezza totale: 17,1 km - la più corta: “Cresta San Pietro” (0,8 km) - le più lunghe: “Meccia” e “Moro Bill” (5,0 km) - lunghezza media: 2,4 km Dislivello totale: 2.943 metri 1 pista blu: 0,8 km 4 piste rosse: 13,7 km 2 piste nere: 2,6 km Quote di partenza: Quote di arrivo: minima: 2.410 m minima: 1.700 m massima: 2.875 m massima: 2.792 m media: 2.725 m media: 2.305 m Quota media piste: 2.515 m Esposizione prevalente: SUD Innevamento programmato: assente Classe di rischio climatico “basso” (innevamento naturale) Quote di partenza: Quote di arrivo: minima: 1.594 m minima: 1.377 m massima: 1.920 m massima: 1.800 m media: 1.754 m media: 1.565 m Quota media piste: 1.659 m Esposizione prevalente: EST Innevamento programmato: 6,3 km di piste (67%) Classe di rischio climatico “medio” (innevamento naturale) Le criticità a breve termine per le aree incluse in classi di rischio “medio” (quota media tra 1.50 0m e 2.000 m) sono legate alla variabilità dell’innevamento da un anno all’altro e alla natura delle precipitazioni, con possibilità di avvicendamento di pioggia e neve nell’arco del medesimo inverno. Le aree in classe di rischio “basso” (quota media superiore ai 2.000 m) corrono - allo stato attuale degli studi in materia - limitati rischi di carenza di innevamento naturale, potendo invece incorrere, in prospettiva - nell’ipotesi di un riscaldamento globale importante e di un aumento delle precipitazioni – in problematiche legate a un innevamento particolarmente copioso. 7 Il «Progetto “Sistema Neve”» ha individuato quattro classi di rischio rispetto all’innevamento naturale, definite in rapporto alla quota media delle piste e classificate secondo le più recenti previsioni degli studi sui cambiamenti climatici a breve e medio termine: rischio molto alto, quota < 1.000 m; rischio alto, quota tra 1.000 e 1.500 m; rischio medio, quota tra 1.500 e 2.000 m; rischio basso quota > 2.000 m. 16 1.2.2 Gli impianti di risalita: tipologia, quote, portata, costruzione e scadenza Sintesi degli impianti della stazione - 12 impianti: 2 funivie, 3 seggiovie, 4 sciovie, 3 tappeti8 - quote di partenza: minima 1.340 m, massima 2.802 m, media 1.945 m - quote di arrivo: minima 1.380 m, massima 2.870 m, media 2.226 m - portata oraria totale della stazione: 5.720 persone / ora - anni di costruzione: tra il 1959 e il 2006 - anni di scadenza: tra il 2011 e il 2039 COMPRENSORIO BELVEDERE COMPRENSORIO MONTE MORO 6 impianti di risalita - 2 seggiovie “Pecetto Burki”, “Burki Belvedere” - 1 sciovia “Burki 3” - 3 tappeti trasportatori “Belvedere”, “Pecetto”, “Centro Sportivo” Quote di partenza: Quote di arrivo: minima: 1.370 m minima: 1.380 m massima: 1.980 m massima: 1.990 m media: 1.564 m media: 1.717 m Portata oraria totale: 2.300 persone / ora - Min: 700 persone / ora (seggiovie) - Max: 900 persone / ora (sciovia) 6 impianti di risalita - 2 funivie “Staffa - Alpe Bill”, “Alpe Bill - Monte Moro” -1 seggiovia “Ruppenstein” - 3 sciovie “Smeraldo”, “Joder” e “Cresta San Pietro” Quote di partenza: Quote di arrivo: minima: 1.340 m minima: 1.711 m massima: 2.802 m massima: 2.870 m media: 2.262 m media: 2.650 m Portata oraria totale: 3.420 persone / ora - Min: 360 persone / ora (funivie) - Max: 900 persone / ora (seggiovia)* 1959: funivia “Staffa - Alpe Bill” 1962: funivia “Alpe Bill Monte Moro” Costruzione 1981: sciovie “Smeraldo”, “Joder” 1995: sciovia “Cresta San Pietro” 1999: seggiovia “Ruppenstein” 2011: sciovie “Smeraldo”, “Joder” 2019: funivia “Staffa - Alpe Bill” 2022: funivia “Alpe Bill Scadenza Monte Moro” 2025: sciovia “Cresta San Pietro” 2039: seggiovia “Ruppenstein” Costruzione 1977: due seggiovie 1999: tappeto “Belvedere” 2002: tappeto “Pecetto” 2006: sciovia 2009: tappeto “Centro Sportivo” Scadenza 2017: due seggiovie 2036: sciovia * sciovie: 600 persone / ora 8 Un tappeto (“Centro Sportivo”) inaugurato nel 2009/10, quindi non censito dal «Progetto “Sistema Neve”» (2009) e di cui pertanto non sono disponibili i dati tecnici. 17 1.2.3 Dati gestionali Sono disponibili i dati gestionali delle stagioni 2006/07 e 2007/08, di cui si riporta una sintesi nella tabella seguente; la mancanza di dati su un arco temporale maggiore non permette elaborazioni più approfondite, che invece restano di larga massima. Fatturato, costi e differenza Stagione 2006/07 Stagione 2007/08 Fatturato 1.038.568 1.084.448 Costi 1.096.943 1.214.741 Differenza: Fatturato - Costi -58.375 -130.293 In entrambi gli anni i costi sono superiori al fatturato con un’incidenza media nelle due stagioni del 112%. A fronte di fatturati di entità simile nei due anni, i costi sono più elevati nel secondo rispetto al primo e, di conseguenza, la differenza tra fatturato e costi. L’esame delle tipologie di costi evidenzia che la quota maggiore è rappresentata dal personale, composto da 31 persone di cui 12 fissi e 19 stagionali. Questa voce nel 2006/07 è stata di 624.217 euro (56,9%), nel 2007/08 di 784.280 euro (64,6%). Il personale fisso ha inciso per il 73% (453.493 euro) nel primo anno, per l’81% (633.583 euro) nel secondo. 1.2.4 Osservazioni analitiche Per quanto a skipass unico e collegati da bus navetta nella stagione invernale, i due comprensori dell’area sciabile di Macugnaga si configurano come indipendenti da ogni punto di vista: - funzionalmente, in quanto hanno punti di partenza in due località diverse (Pecetto per Belvedere e Staffa per Monte Moro) - per estensione (chilometri di piste e dislivello): più contenuto il Belvedere che ha poco più della metà dei chilometri di piste di Monte Moro e meno della metà di dislivello - per difficoltà, maggiore nel Monte Moro, dove si trovano per lo più piste nere e rosse, rispetto a Belvedere in cui si hanno piste blu e rosse - per quota delle piste, tendenzialmente più elevate quelle di Monte Moro rispetto a Belvedere - per esposizione, principalmente a est per Belvedere e a sud per Monte Moro - per innevamento programmato, presente a Belvedere assente a Monte Moro. L’estensione per metri di dislivello del Comprensorio Monte Moro (2.943 m) è tale da offrire allo sciatore medio una intera giornata di sci senza dover ripetere due volte le piste. Studi del settore hanno infatti individuato in 3.000 metri il dislivello medio giornaliero percorso dallo sciatore tipo. Il Comprensorio Belvedere è invece più contenuto (1.133 m). La distribuzione delle piste sui pendii e rispetto alle quote sembrerebbe non porre, almeno nell’immediato, problemi di innevamento naturale di particolare rilievo. Tuttavia per quanto riguarda il Comprensorio Monte Moro, posto mediamente ad una quota più elevata del Belvedere e in fascia di rischio bassa, occorre tenere presente che due piste, “Meccia” e “Moro-Bill”, si sviluppano fino a quote inferiori al limite suddetto, arrivando rispettivamente a 1.850 m e a 1.700 m - con la possibilità del verificarsi delle problematiche del Comprensorio Belvedere. Peraltro la “Meccia”, la cui quota di arrivo è prossima ai 2.000, non approda in modo indipendente alla partenza di un impianto, ma confluisce nella “Moro-Bill”: ne condividerebbe pertanto le eventuali criticità di utilizzo legate all’innevamento. La dotazione del parco impianti include strutture più recenti (2006) e altre più datate (1959). Ne consegue che a breve alcuni impianti andranno a fine vita tecnica: per prime (2011) due sciovie del Comprensorio Monte Moro e poi (2017) due dei tre impianti del Comprensorio Belvedere. Le prime rappresentano una parte importante del Comprensorio maggiore, in quanto, una volta che lo sciatore è arrivato alle quote più elevate, ha a disposizione, oltre alla funivia “Alpe Bill Monte Moro” che serve le piste “Meccia” e “Moro-Bill”, quattro impianti, di cui i due in scadenza, che servono le altre piste. 18 Per il Belvedere le seggiovie in scadenza nel 2017 costituiscono l’asse portante del comprensorio, essendo la sciovia “Burki 3” laterale e la sua fruizione legata all’operatività delle seggiovie stesse. Ciò rende evidente l’importanza fondamentale delle scelte che dovranno essere effettuate per l’adeguamento del parco impianti nei prossimi 5 - 6 anni. 1.3 Il sistema ricettivo a rotazione L’analisi del sistema ricettivo si articola in un primo quadro della situazione attuale (2008), al fine di conoscere l’entità della capacità ricettiva e le sue caratteristiche. Segue l’esame delle variazioni avvenute tra 1994 e 2008, per comprendere quali sono le tendenze in atto a livello di incremento/decremento generale dell’offerta e quali tipologie sono interessate da questi cambiamenti. Si è scelto di estendere l’arco temporale oltre il decennio, in quanto nel caso di Macugnaga tale maggiore ampiezza (15 anni) permette di evidenziare alcuni aspetti qualitativi delle variazioni avvenute, non ugualmente evidenti nel solo arco decennale. I dati sono stati forniti dall’Osservatorio Turistico Regionale. 1.3.1 Quadro attuale: 2008 Il ricettivo a rotazione è composto da 37 strutture per 1.350 posti letto, così distribuiti: - 14 strutture, pari al 38%, e 489 posti letto, pari al 36%, nel comparto alberghiero, di cui fanno parte alberghi a una, due e tre stelle e R.T.A. a tre stelle; - 23 strutture, pari al 62%, e 861 posti letto, pari al 64%, nel comparto extra alberghiero, in cui sono inclusi affittacamere con ristorante, B&B a due stelle, bivacchi fissi, campeggi a due stelle, case per ferie e rifugi alpini. Le tipologie in cui si ha la maggiore concentrazione di strutture sono gli alberghi a tre stelle (9 es., 24%), le case per ferie (7 es., 19%), i rifugi alpini (6 es., 16%) e i bivacchi fissi (5 es., 14%). Considerando i posti letto, a registrare le quote maggiori sono le case per ferie (425 p.l., 31%), seguite dagli alberghi a tre stelle (314 p.l., 23%), dal campeggio (192 p.l., 14%) e dai rifugi alpini (172 p.l., 13%). 1.3.2 Serie storica 1994 – 2008 Tra il 1994 e il 2008 si registra un numero costante di strutture (37) e una sostanziale stabilità dei posti letto (-89, -6%). Le variazioni sono contenute, con gli esercizi compresi tra il minimo di 36 (2006) e il massimo di 39 (1998, 1999, 2000, 2001), i posti letto tra il minimo di 1.322 (2003) e il massimo di 1.439 (1994). Distinguendo i due comparti, l’alberghiero è in calo (-1 struttura, -7%; -82 p.l., -14%), l’extra alberghiero stabile (+1 struttura, +5%; -7 p.l., -1%). L’esame dettagliato dei dati permette di evidenziare le variazioni avvenute all’interno delle dotazioni totali del sistema ricettivo a rotazione. Nel comparto alberghiero si registra una contrazione delle classificazioni inferiori (alberghi a una e due stelle) e una crescita delle superiori (alberghi e R.T.A. a tre stelle). 19 In particolare, sono in calo: - gli alberghi a una stella: da 5 a 1 struttura (-4, -80%) e da 212 p.l. a 17 p.l. (-195, -95%) - gli alberghi a due stelle: da 2 a 1 struttura (-1, -50%) e da 51 p.l. a 37 p.l. (-14, -27%). Sono in crescita: - gli alberghi a tre stelle: da 7 a 9 strutture (+2, +29%) e da 247 p.l. a 314 p.l. (+67, +27%) - le R.T.A. a tre stelle: da 1 a 3 strutture (+2, triplicate) e da 61 p.l. a 121 p.l. (+60, +98%). Dal 1998 al 2004 inoltre è stata aperta una R.T.A. a due stelle da 25 posti letto. Nell’extra alberghiero, il quadro è più articolato anche per la gamma di tipologie più estesa e diversificata. Sono stabili i bivacchi fissi (1 esercizio e 43 posti letto) e il campeggio a due stelle (1 esercizio e 192 posti letto). Subiscono variazioni: - le case per ferie che, pur avendo lo stesso numero di esercizi (7) a inizio e fine periodo e un numero stabile di posti letto (-10, -2%), subiscono alcuni cambiamenti nel periodo esaminato. In particolare: un incremento nei primi tre anni (da 7 a 9 strutture e da 435 p.l. a 473 p.l.), una stabilità fino al 2001, cui segue un calo l’anno seguente (8 es. e 448 pl.), un incremento di p.l. nel 2005 a parità di strutture e un calo di esercizi e di posti letto nel 2008 (7 es. e 425 p.l.) - i rifugi alpini, stabili fino al 2006, crescono nel 2007 (+1 esercizio, +12 posti letto), con valori confermati nel 2008 (6 esercizi e 172 posti letto). - gli affittacamere con ristorante calano nel 2007: da 3 a 2 esercizi e da 28 p.l. a 18 p.l. (-9). Chiude nel 2008 l’affittacamere (11 p.l.), sempre aperto fino all’anno precedente. Le nuove aperture riguardano i B&B: dal 2001 al 2005 è stato aperto un esercizio a una stella con 4 posti letto; nel 2007 apre un B&B a due stelle (6 p.l.), cui, nel 2008, se ne aggiunge un secondo sempre a due stelle - per un totale di 11 posti letto. 1.3.3 Osservazioni analitiche Le variazioni all’interno delle categorie del comparto alberghiero - diminuzione di capacità nelle classificazioni a una e due stelle, aumento in quella a tre - indicano un adeguamento del comparto agli indirizzi della clientela che nel tempo si è fatta più esigente rispetto a servizi e dotazioni che più facilmente si possono riscontrare negli esercizi delle categorie medio alte. Tale cambiamento si pone comunque in linea con quanto avvenuto nella maggior parte delle località turistiche montane peraltro già all’inizio degli anni novanta. Nonostante tali interventi, i risultati dei flussi annui (-20% arrivi e -43% presenze tra 1994 e 2008) evidenziano che il sistema risente di criticità, che potrebbero essere interne al settore o esterne e legate alla località nel suo insieme (offerta / immagine). 20 2. I RISULTATI DEL SISTEMA TURISTICO L’analisi dei flussi turistici si focalizza dapprima sul quadro più recente disponibile (anno turistico 2007/08), per comprendere il peso e le caratteristiche dei flussi attuali, esaminando la distribuzione degli arrivi, delle presenze, la durata media del soggiorno nelle stagioni, nei comparti ricettivi e tra clientela italiana e straniera. Si estende poi all’esame delle variazioni e degli andamenti dei principali parametri tra l’anno turistico 1993/94 e il 2007/08, per cogliere l’entità e la natura dei cambiamenti in corso. I dati sono stati forniti dall’Osservatorio Turistico Regionale. 2.1 Flussi turistici 2.1.1 Distribuzione dei flussi lungo l’anno turistico Anno turistico 2007/08: risultati ottenuti e stagionalità Nell’anno turistico 2007/2008 sono stati realizzati: - 12.746 arrivi, di cui 8.000 alberghieri (63%) e 1.542 stranieri (12%) - 47.869 presenze, di cui 27.318 alberghiere (57%) e 5.499 straniere (11%) - 3,8 giorni di durata media del soggiorno, maggiore in extra alberghiero (4,3 giorni) rispetto all’alberghiero (3,4 giorni) e tra gli italiani (3,8 giorni) rispetto agli stranieri (3,6 giorni). La ripartizione tra le stagioni principali e il resto dell’anno, illustrata nella tabella e nei grafici, evidenzia la prevalenza dell’estate, in particolare per le presenze e la durata media del soggiorno. Distribuzione flussi e durata media del soggiorno nell’anno turistico 2007 / 2008 Inverno 2007/08 Estate 2008 Resto Anno 07/08 Arrivi 5.622 44% 6.535 51% 589 5% Presenze 15.903 33% 30.821 64% 1.145 3% Durata media soggiorno 2,8 giorni 4,7 giorni 1,9 giorni Serie storica dei flussi: variazioni e andamenti tra gli anni turistici 1993/94 e 2007/08 Negli ultimi quindici anni si registrano le seguenti variazioni: - calo di arrivi (-2.840, -18,2%), dovuto più al comparto alberghiero (-1.766) che all’extra alberghiero (-1.074) e più agli stranieri (-1.750) che agli italiani (-1.090) - calo di presenze (-28.424, -37,3%), legato in misura maggiore al comparto ricettivo alberghiero (-19.023) rispetto all’extra alberghiero (-9.401) e più agli italiani (-17.088) che agli stranieri (-11.336) - calo della durata media del soggiorno (-1,1 giorni, -23,3%), più elevato nell’alberghiero (-1,3 giorni, -28%) che nell’extra alberghiero (-0,8 giorni, -16%) e superiore tra gli stranieri (-1,5 giorni, -30%) rispetto agli italiani (-1,1 giorni, -22%). 21 Gli arrivi, dopo un decremento iniziale e una ripresa fino al 1996/97 (15.936 valore massimo) hanno un andamento discontinuo, ma tendenzialmente in contrazione fino al 2001/02; segue una netta crescita l’anno seguente e un nuovo periodo in calo fino al 2005/06 (10.660, valore minimo). Gli ultimi anni sono in ripresa. Le presenze hanno un andamento simile agli arrivi: in calo tra le prime due rilevazioni, in crescita fino al 1996/97 (80.621, valore massimo), poi sostanzialmente in contrazione fino al 2001/02, marcatamente in ripresa l’anno seguente, in decremento fino al 2005/06 (44.894, valore minimo) e in leggero aumento nelle ultime rilevazioni. La durata del soggiorno, sostanzialmente stabile fino al 1996/97 (valore massimo, 5,1 giorni), è in calo nelle due rilevazioni seguenti, invariata fino al 2003/04, alterna contenuti incrementi e decrementi negli anni successivi ed è costante nell’ultimo anno. Il minimo (3,8 giorni) si registra nel 2004/05, 2006/07 e 2007/08. 22 2.1.2 Stagione estiva Nell’estate 2008 si sono registrati: - 6.535 arrivi, di cui 3.750 alberghieri (57%) e 857 stranieri (13%) - 30.821 presenze, di cui 15.427 alberghiere (50%) e 2.017 straniere (7%) - 4,7 giorni di durata media del soggiorno, maggiore in extra alberghiero (5,5 giorni), che in alberghiero (4,1 giorni) e tra gli italiani (5,1 giorni) rispetto agli stranieri (2,4 giorni). Tra il 1994 e il 2008 si registrano le seguenti variazioni: - calo di arrivi (-1.323, -16,8%), dovuto più al comparto extra alberghiero (-940) che all’alberghiero (-383) e più agli italiani (-1.227) che agli stranieri (-96). - calo di presenze (-13.351, -30,2%), legato in misura leggermente maggiore al comparto ricettivo extra alberghiero (-7.095) rispetto all’alberghiero (-6.256) e dovuto agli italiani (13.588), essendo gli stranieri in crescita (+237) - calo della durata media del soggiorno (-0,9, giorni, -16,1%), più elevato nell’alberghiero (-1,1 giorni, -22%), che nell’extra alberghiero (-0,5 giorni, -8%) e pari a -1,1 giorni, -17%, tra gli italiani, mentre tra gli stranieri è in crescita (+0,5 giorni, +26%). Gli arrivi presentano un andamento con alternanze di incrementi e decrementi - ma tendenzialmente in calo - fino al 2002 (valor minimo con 6.038), segue una netta ripresa nel 2003 (valor massimo con 8.245), una nuova tendenza in contrazione fino al 2006, una ripresa l’anno successivo, seguita da un decremento nell’ultima rilevazione. Le presenze sono in calo tra il 1994 e il 1996, in ripresa nel 1997 (valore massimo con 46.206), in netta riduzione l’anno seguente e ancora in decremento, seppur più contenuto, negli anni successivi fino al minimo del 2002 (29.893). Segue una netta ripresa nel 2003, un calo nelle due rilevazioni successive e una stabilità a fine periodo. 23 2.1.3 Stagione invernale Nell’inverno 2007/08 si sono registrati: - 5.622 arrivi, di cui 3.918 alberghieri (70%) e 649 stranieri (12%) - 15.903 presenze, di cui 11.233 alberghiere (71%) e 3.302 straniere (21%) - 2,8 giorni di durata media del soggiorno, maggiore in alberghiero (2,9 giorni), che in extra alberghiero (2,7 giorni) e tra gli stranieri (5,1 giorni) rispetto agli italiani (2,5 giorni). Tra 1993/94 e 2007/08 si registrano le seguenti variazioni: - calo di arrivi (-1.584, -22%), dovuto più al comparto alberghiero (-1.309) che all’extra alberghiero (-275) e agli stranieri (-1.625), essendo agli italiani sostanzialmente stabili (+41) - calo di presenze (-15.309, -49%), legato in misura maggiore al comparto ricettivo alberghiero (-12.733) rispetto all’extra alberghiero (-2.576) e più agli stranieri (-11.615) che agli italiani (3.694) - calo della durata media del soggiorno (-1,5, giorni, -34,7%), più elevato nell’alberghiero (-1,7 giorni, -37%), che nell’extra alberghiero (-0,9 giorni, -25%) e percentualmente superiore tra gli italiani (-0,8 giorni, -23%) rispetto agli stranieri (-1,5 giorni, -22%). Gli arrivi, dopo una decrescita iniziale, registrano un incremento fino al 1996/97 (7.687, valore massimo), un andamento discontinuo, ma in calo, fino al 2001/02, seguito da una ripresa l’anno seguente; sono in calo fino al 2005/06 (4.105, valore minimo) e in crescita nelle ultime rilevazioni. Le presenze hanno un andamento simile; in calo tra le prime due stagioni e in aumento fino al 1996/97 (33.273, valore massimo), segue una serie di stagioni in sostanziale contrazione fino al 2001/02, una marcata ripresa l’anno successivo e un nuovo periodo in calo fino al 2005/06 (12.843, valore minimo); le ultime stagioni sono in leggera ripresa. 24 2.1.4 Osservazioni analitiche Stagionalità La prevalenza dell’estate rispetto all’inverno è tanto più marcata se si considera che la stagione invernale comprende un arco di cinque mesi a fronte dei tre della stagione estiva: le 30.000 presenze estive si realizzano infatti in quattro mesi “lordi”9, mentre le 15.000 invernali sui cinque mesi “lordi”. Le potenzialità del sistema ricettivo permettono quindi di ipotizzare che durante la stagione invernale il sistema potrebbe raggiungere, se lavorasse come nell’estivo, le 40-45.000 presenze. Clientela Il calo della clientela italiana (-3.694, -23% presenze invernali; -13.588, -32% presenze estive) è un elemento di criticità importante, non soltanto per il fatto che per Macugnaga rappresenta storicamente la quota maggiore di presenze - soprattutto in estate -, ma anche per la congiuntura economica attuale in cui i mercati di prossimità sono quelli a cui guardare con particolare attenzione, in quanto possono rappresentare bacini di utenza importanti, da non sottovalutare. Rispetto alla frequentazione degli stranieri si può leggere una duplice veste di Macugnaga: in estate, porta di ingresso in Italia per coloro che varcano il confine - come indicherebbe anche la contenuta durata del soggiorno in questa stagione -; in inverno, destinazione della vacanza, con una permanenza maggiore, ma anche con una criticità importante, visti i riscontri del trend 1994-2008 che presenta un decremento consistente: -78% di presenze, segno forse di problematiche di attrattività della stazione nella stagione invernale. Stagione estiva Comparti ricettivi I flussi si distribuiscono in modo equilibrato tra i due comparti lungo tutto il periodo esaminato, con l’eccezione di poche annate: per gli arrivi il 2005 (alberghiero 2.612 ed extra alberghiero 5.135 - il valor medio di entrambi è circa 3.600), per le presenze il 1997 (massimo alberghiero 26.293), il 2002, il 2005 e il 2006 (minimi del comparto alberghiero, circa 11.000). L’alberghiero registra una contrazione di arrivi minore dell’extra alberghiero (-9% alberghiero rispetto a -25% dell’extra alberghiero), mentre in fatto di presenze le perdite hanno entità simili (-6/7.000, pari a -29% e -32%) con una maggiore contrazione della durata del soggiorno dell’alberghiero (-1,1, -22%) rispetto all’extra alberghiero (-0,5, -8%). 9 La stagione “netta” sarebbe da metà giugno a metà settembre - e il “cuore della stagione” i due mesi di luglio e agosto (25.000 delle 30.000 presenze) - tuttavia il dato statistico considera i mesi interi per cui la stagione si estende su quattro. 25 Clientela L’andamento dei flussi in estate dipende essenzialmente dalla clientela italiana che, durante tutto l’arco di tempo esaminato, registra la quasi totalità dei flussi della stagione (mediamente 87% arrivi e 95% presenze). Gli stranieri non superano mai i 1.300 arrivi (il massimo si è avuto nel 1997 con 1.278 quando il minimo degli italiani è stato di 5.277 nel 2002) e le 3.000 presenze (2.927 nel 1997, con il minimo degli italiani nel 2002 pari a 28.593). Le durate del soggiorno sono sensibilmente diverse: in media 5,4 giorni per gli italiani e 2 giorni per gli stranieri. Tale differenza può essere legata ad una diversa tipologia di vacanza: più simile a tappa lungo un percorso per gli stranieri, più probabilmente parte delle vacanze estive per gli italiani. Stagione invernale Comparti ricettivi Il comparto alberghiero registra valori di arrivi e presenze sempre superiori all’extra alberghiero, tuttavia nel periodo esaminato il divario tende a ridursi - calo dell’alberghiero - fino al 2005/06 e ad aumentare nuovamente, grazie all’alberghiero in ripresa. Questo comparto presenta una maggiore contrazione dei flussi - circa un quarto di arrivi in meno e dimezzamento di presenze -, rispetto all’extra alberghiero arrivi -14%, presenze -36% - e una maggiore variabilità da un anno all’altro, che può essere legata ad una particolare sensibilità del comparto rispetto ai fattori meteorologici in generale e alla maggiore o minore presenza di neve. Tuttavia, il fattore meteorologico non è sufficiente a motivare l’andamento comunque tendenzialmente in calo del comparto e dovuto probabilmente anche a una perdita di competitività dell’offerta turistica e di immagine della località nella stagione invernale. 26 Clientela Gli arrivi italiani sono mediamente più del doppio di quelli stranieri; le due componenti hanno andamenti tendenzialmente simili, tranne isolate eccezioni (98/99, 01/02) e le ultime tre stagioni, con gli italiani in crescita e gli stranieri stabili. Le presenze si attestano su valori simili fino al 02/03, con alcune eccezioni, ad esempio nel 96/97, 97/97 e 00/01; negli anni successivi si fanno invece progressivamente più divergenti: gli italiani sostanzialmente stabili, gli stranieri prima in calo e poi stabili. La diversità di distribuzione dei flussi per nazionalità si riflette nella durata del soggiorno, pari mediamente a 2,9 giorni per gli italiani e a 5,8 per gli stranieri. Questi valori inducono a ipotizzare una frequenza principalmente nei week end e per brevi vacanze per gli italiani e una prevalenza di settimane bianche per gli stranieri. 2.2 Gli indicatori turistici Si utilizzano tre indicatori: l’indice di ricettività, l’indice di turisticità e il grado di utilizzo dei posti letto. I primi due mettono in relazione la dotazione del sistema turistico (posti letto) e le sue risultanze (presenze) con il contesto locale (popolazione residente), in modo da comprendere l’incidenza del settore sul territorio. Il terzo riguarda più strettamente il sistema turistico, misurandone l’efficienza: attraverso il rapporto tra presenze e posti letto, si ottengono infatti i giorni di utilizzo medio di ogni posto letto e, con un opportuno coefficiente, la stima della durata della stagione turistica (giorni di frequentazione). Gli indicatori sono stati calcolati utilizzando i dati più recenti disponibili (2008), per formulare il quadro attuale, e - per il grado di utilizzo - l’arco di tempo (1994-2008), in modo da costruire il trend delle variazioni avvenute. I dati dei posti letto e delle presenze sono stati forniti dall’Osservatorio Turistico Regionale; il numero di abitanti è stato tratto dal sito internet della Banca Dati Demografica Evolutiva della Regione Piemonte. 2.2.1 Indici di ricettività e turisticità L’indice di ricettività è pari a 2,15: ci sono circa 2 posti letto per abitante. L’indice di turisticità è di 74,2: ci sono stati circa 74 pernottamenti per ogni abitante. Indici di ricettività e turisticità 2008 Alberghiero Extra alberghiero Totale Abitanti 628 628 628 Posti letto 489 861 1.350 I. ricettività 0,78 1,37 2,15 Presenze 26.134 20.485 46.619 I. turisticità 41,6 32,6 74,2 27 2.2.2 Grado di utilizzo dei posti letto 2008 Il grado di utilizzo dei posti letto nel 2008 è stato pari a 34,5: ciò corrisponde al pieno utilizzo di tutti i posti letto per circa un mese. Considerando che le strutture ricettive non operano quasi mai con un’occupazione al 100% e adottando l’ipotesi di un’occupazione al 70% - stimato dagli operatori del settore adeguato e realistico per un sufficiente ritorno economico dell’attività -, si ottiene una frequentazione effettiva di circa 49 giorni. Si tratta di un valore medio per le tipologie ricettive e le stagioni. Esaminando separatamente i due comparti ricettivi al 100% e al 70% di occupazione, emergono gli specifici valori: più elevati nell’alberghiero - con 53,4 giorni al 100%, corrispondenti a due mesi e mezzo - più contenuti nell’extra alberghiero - con 23,8 giorni al 100%, equivalente a poco più di un mese. Grado di utilizzo (GU) 2008 totale e per comparto; occupazione 100% e 70% Alberghiero Extra alberghiero Totale Posti letto 489 861 1.350 Presenze 26.134 20.485 46.619 GU 100% 53,4 gg 23,8 gg 34,5 gg GU 70% 76,3 gg 34,0 gg 49,3 gg Esaminando le due stagioni principali10 assunta l’apertura annuale di tutti gli esercizi, emerge il valore più elevato dell’estate: 22,8 al 100%, vale a dire un mese di frequentazione, rispetto all’inverno: 10,9 al 100% pari a circa due settimane. Grado di utilizzo (GU) 2008 totale e per stagione principale; occupazione 100% e 70% Inverno Estate Posti letto 1.350* 1.350* Presenze 14.653 30.821 GU 100% 10,9 gg 22,8 gg GU 70% 15,5 gg 32,6 gg *Assumendo l’apertura annuale per tutti gli esercizi Variazioni 1994 - 2008 Il confronto dei dati nell’arco temporale 1994-2008 viene riportato nella tabella seguente, dove sono indicate le variazioni totali e quelle rispetto all’intermedio (2001). Vengono elaborati i dati al 100%, essendo le variazioni percentuali identiche per il 70%. Variazioni 1994 - 2001 - 2008 del grado di utilizzo (100%) per comparto e totale Alberghiero Extra alberghiero Totale 1994 2001 79,9 34,3 52,4 75,4 20,7 38,8 1994-2001 Var. Var. % -4,5 -5,6% -13,6 -39,7% -13,6 -26,0% 2008 53,4 23,8 34,5 2001-2008 Var. Var. % -22,0 -29,2% +3,1 +15,0% -4,3 -11,1% 1994-2008 Var. Var. % -26,5 -33,2% -10,5 -30,6% -17,9 -34,2% L’alberghiero è sempre superiore all’extra alberghiero e registra un decremento maggiore tra 2001 e 2008 (-29,2%) rispetto a 1994 e 2001 (-5,6%); l’extra alberghiero, in calo marcato tra 1994 e 2001 (-39,7%), è in ripresa tra 2001 e 2008 (15,0%). Complessivamente i due comparti hanno contrazioni dello stesso ordine di grandezza, attorno al 30%. 10 In questo caso le presenze delle stagioni sono calcolate adottando l’anno solare: è infatti a questo che fa capo la capacità ricettiva. Di conseguenza, per la stagione invernale le presenze sono date dalla somma dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile e dicembre del 2008. 28 Il grafico degli andamenti evidenzia la marcata discontinuità del comparto alberghiero - che va dal minimo di 43,7 (2006) al massimo, pari a circa il triplo, di 123,6 (1997) -, maggiore rispetto all’extra alberghiero - minimo 20,7 (2001), massimo 34,3 (1994). 2.2.3 Osservazioni analitiche Indice di ricettività e turisticità L’indice di ricettività mette in evidenza l’incidenza della popolazione turistica teorica rispetto a quella residente. Nel momento infatti di teorico massimo afflusso (tutti i posti letto occupati), supponendo che ci siano tutti gli abitanti, la popolazione effettiva potrebbe arrivare fino a tre volte quella residente (628 ab.) e pari a circa 2.000 abitanti. L’indice di turisticità invece mette in luce l’incidenza della popolazione turistica reale rispetto a quella residente. Mentre quest’ultima può essere considerata relativamente costante (compensazione ferie residenti / lavoratori stagionali del turismo) durante l’anno (628 ab. nel 2008), la prima varia sensibilmente da mese a mese - e anche entro uno stesso mese (dettaglio non disponibile); nel 2008 oscilla dal minimo di ottobre (279 presenze, pari ad una popolazione media di 9 turisti al giorno) al massimo di agosto (15.346 presenze, equivalenti ad una popolazione media di 495 turisti al giorno, pari a circa l’80% dei residenti). Si potrebbe dunque dire che la popolazione effettiva di Macugnaga nel 2008 è stata compresa tra 631 (ottobre) e 1.123 (agosto). Occorre precisare che in entrambi gli indicatori non è stato considerato il contributo delle seconde case, la cui frequentazione non è rilevata ufficialmente. Il valore dell’indice di ricettività è dello stesso ordine di grandezza di grandi stazioni sciistiche in centri demograficamente contenuti come La Thuile (popolazione residente: 795; Ir: 2,9; 2007) e di una certa importanza come Courmayeur (popolazione residente: 2.969; Ir: 2; 2007). L’indice di turisticità - che esprime innanzitutto il livello di specializzazione economica della località rispetto al turismo: tanto maggiore, quanto più elevato - invece è confrontabile con Chamois (It: 84,2; 2007) o Pré-Saint-Didier (It: 105; 2007). L’indice di turisticità inoltre misura l’entità delle ricadute pro capite - positive e negative generate dalla presenza dei turisti sul territorio. Tra le prime, le risorse economiche che il turista riversa sul territorio - che indirettamente interessano tutta la collettività -; la disponibilità di alcune strutture ad esempio sportive, ludico ricreative etc, e di alcuni servizi pubblici del Comune (es. trasporto pubblico, pubblica sicurezza, nettezza urbana, etc) il cui dimensionamento deve tenere conto anche dei turisti. Tra le seconde: la condivisione di tali dotazioni e servizi pubblici e privati, talvolta difficoltosa per la concentrazione dei turisti in alcuni periodi dell’anno; il congestionamento ad esempio del traffico locale, nel normale svolgimento della vita quotidiana dei residenti etc. Grado di utilizzo dei posti letto La differenza di valori tra comparti può essere in parte legata alla stagionalità di alcuni esercizi dell’extra alberghiero, considerando che le strutture più sensibili sotto questo aspetto (il 29 campeggio, i rifugi e i bivacchi) rappresentano circa il 30% dei posti letto totali e la metà circa di quelli del comparto. Il diverso utilizzo per comparto e stagione viene confermato dal confronto dei dati scorporati, riportati in tabella. Grado di utilizzo (GU) 2008 per comparto e stagione: occupazione 100% e 70% PL Alberghiero - Inverno Alberghiero - Estate Alberghiero - Resto dell'anno Alberghiero TOTALE Extra alberghiero - Inverno Extra alberghiero - Estate Extra alberghiero - Resto dell'anno Extra alberghiero TOTALE 489 861 Presenze 10.049 15.427 658 26.134 4.604 15.394 487 20.485 GU 100% 20,6 gg 31,5 gg 1,3 gg 53,4 gg 5,3 gg 17,9 gg 0,6 gg 23,8 gg GU 70% e % anno 29,4 gg 38,5% 45,1 gg 59,0% 1,9 gg 2,5% 76,3 gg 100,0% 7,6 gg 22,5% 25,5 gg 75,1% 0,8 gg 2,4% 34,0 gg 100,0% Esaminando i dati al 70%, che forniscono la stima della durata della stagione, si vede che l’extra alberghiero avrebbe una stagione invernale pari a circa una settimana e l’alberghiero di circa un mese. Entrambi i comparti ottengono un miglior sfruttamento della capacità ricettiva in estate, con una stagione di circa un mese e mezzo per l’alberghiero e di poco meno di un mese per l’extra alberghiero. Siccome spesso la clientela invernale non è la stessa di quella estiva, la differenza di grado di utilizzo potrebbe essere legata ad una minore appetibilità della località come destinazione invernale. 2.3 Stima delle seconde case: numero e frequentazione Pur non essendoci una rilevazione ufficiale della consistenza del patrimonio delle seconde case e della loro frequentazione, è possibile effettuare una stima a partire dati ufficiali del Censimento ISTAT Popolazione e Abitazioni 2001. Tale ipotesi si basa innanzitutto sul fatto che vi siano state solo contenute variazioni del panorama immobiliare dal 2001 a oggi, non essendo disponibile un dato ufficiale più recente. Dal Censimento emerge che il numero totale delle abitazioni nel Comune è 1.636. Di queste, risultano occupate da residenti 283 abitazioni, per una popolazione di 651 residenti (con una media di 2,3 persone ad alloggio). Le restanti 1.353 abitazioni sono classificate “occupate da non residenti”, quindi potrebbero essere vuote, occupate da persone con residenza in altri comuni, seconde case ad uso turistico. Considerando per ipotesi che due terzi di queste case siano ad uso turistico, si avrebbero a disposizione 902 alloggi. Con una media di tre posti letto ad abitazione, si avrebbe un potenziale di circa 2.706 posti letto. Stimando la frequentazione media di una seconda casa in 40 giorni annui (15 in estate, 15 nelle vacanze natalizie e 10 tra pasqua, ponti e altre festività), si ottengo 108.240 presenze teoriche annue in seconda casa. Si tratta di un valore doppio di quello delle presenze registrate nell’anno turistico 2008/09 nel ricettivo a rotazione (circa 50.000). Trattandosi tuttavia di una stima, è difficile determinare l’incidenza dei frequentatori di seconda casa rispetto agli attrattori presenti a Macugnaga, in particolare rispetto agli impianti di risalita, cioè quante giornate sci possano essere imputate alla loro presenza. 30 3. MACUGNAGA: DOMANDA POTENZIALE E COMPETITORI 3.1 Il sistema degli accessi Il Comune di Macugnaga è situato al fondo della Valle Anzasca; dista circa 30 km dalla dorsale autostradale (casello Piedimulera - A26 / E62) della Provincia - che dai laghi conduce oltre confine - e dalle strade provinciali che corrono a fianco all’autostrada (SP65, SP166). A fondo valle, nel Comune di Piedimulera, si trova la stazione ferroviaria più vicina a Macugnaga. 3.2 I mercati: bacini di utenza rispetto agli accessi e competitori potenziali Bacini di utenza La conformazione dei luoghi e il sistema degli accessi determinano le condizioni di appetibilità dell’area dal punto di vista della comodità e della rapidità di accesso e di conseguenza concorrono a definire i bacini di utenza. Questi sono descrivibili in funzione del fattore tempo e rappresentabili graficamente da curve isocrone, che uniscono una serie di punti posti ad uguale distanza oraria rispetto alla località in esame. Sono state elaborate tre curve isocrone considerando le seguenti distanze orarie: 1 ora e 15 minuti; 1 ora e 45 minuti e 2 ore e 15 minuti, riportate nell’illustrazione. L’area inclusa nella curva di 1 ora e 15 minuti comprende il mercato di stretta prossimità, interessando sostanzialmente comuni entro i confini provinciali: lungo la Valle Anzasca, lungo la dorsale principale a partire dalle sponde lacuali fino poco oltre Domodossola e in Valle Antigorio fino a Baceno. Si tratta di un potenziale importante in quanto include tutti i centri maggiori del Verbano, dal Capoluogo (circa 31.000 ab.) a Domodossola (circa 18.000 ab.), Omegna (circa 16.000 ab), Gravellona Toce (circa 8.000 ab.), Villadossola (circa 7.000 ab.) e Stresa (circa 5.000 ab), che da soli pesano per la metà della popolazione provinciale (circa 85.000 su 162.000, dati Istat 2009). 31 L’area compresa entro la curva 1 ora e 45 minuti si estende principalmente verso est e sud, includendo il Varesotto e le aree limitrofe al capoluogo milanese, fino a Busto Arsizio e Legnano, e giungendo alle porte di Vercelli e Novara. Infine, la curva 2 ore e 15 minuti è quella che si dilata maggiormente - in particolare verso sud e, in misura più limitata, verso nord est e ovest. Si estende infatti verso nord est fino ad includere alcune località svizzere (Locarno e Lugano), verso est Como, in direzione sud est Milano e i comuni limitrofi, verso sud Alessandria, a sud ovest Chivasso, a ovest Ivrea e Biella. Sistemi competitivi: novarese, varesotto/comasco, area nord est di Milano Rispetto ad alcuni bacini di utenza tra quelli così individuati si intende ora identificare quali possono essere le altre località turistiche con un’estensione del comprensorio simile a Macugnaga, compatibili con le direttrici di accesso e raggiungibili in pari tempi di percorrenza. Oltre infatti alla tipologia dell’offerta e alla durata del viaggio, la scelta della località è guidata da assi stradali che, all’interno della conformazione geografica delle valli alpine, rappresentano direzioni preferenziali di spostamento; si vanno così a escludere alcuni bacini di utenza potenziali a favore di altre località. Ad esempio, se considerassimo Biella o Vercelli, nello stesso tempo di viaggio (circa due ore) che occorre per arrivare a Macugnaga, dovremmo riconoscere come competitive le località di Alagna Valsesia e Scopello - Alpe di Mera. Tuttavia proprio per il fattore delle direttrici di accesso, dalle aree di Biella e Vercelli è decisamente più probabile che lo sciatore si diriga verso le due stazioni del vercellese piuttosto che a Macugnaga. Per questa ragione per i sistemi competitivi sono state scelte come aree di provenienza: il novarese (in rosa nella mappa), il varesotto / comasco (in verde nella mappa) e l’area a nord est di Milano che include ad esempio Rho, Busto Arsizio, Legnano, Gallarate (in blu nella mappa). I potenziali competitori individuati sono: - per il novarese (circa 100.000 abitanti nel capoluogo, esclusi i comuni limitrofi): Alagna Valsesia e Scopello - Alpe di Mera - per il varesotto / comasco (circa 158.000 abitanti nei due capoluoghi, esclusi i comuni limitrofi): Pian di Bobbio - Barzio e Madesimo - per l’area nord est di Milano (circa 220.000 abitanti nelle località di Rho, Busto Arsizio, Legnano, Gallarate): le stazioni di prossimità Domobianca, Mottarone e Piana di Vigezzo. 32 3.3 Il benchmark: confronto tra località potenzialmente concorrenti Le dotazioni di Macugnaga vengono messe a confronto con quelle delle località potenzialmente concorrenti, attraverso i dati salienti del comprensorio (piste da discesa: estensione, dislivello e classificazione) e delle dotazioni ricettive, riportando oltre ai posti letto totali, quelli “invernali” ottenuti escludendo campeggi, rifugi e bivacchi. La fonte dei dati è rappresentata per le piste delle località piemontesi dal «Progetto “Sistema Neve”» e per quelle delle località lombarde dall’incrocio di più fonti: www.pianidibobbio.it e sito internet Provincia di Lecco per Pian di Bobbio / Barzio; sito internet Consorzio per la promozione turistica della Valchiavenna (www.valchiavenna.com) per Madesimo. Per entrambe: sito internet Regione Lombardia dedicato al turismo, sito internet Associazione Nazionale Esercenti Funiviari – Lombardia (ANEF SKI Lombardia), www.dovesciare.it e www.neveitalia.it. Per il ricettivo: per le località piemontesi le fonti sono il «Progetto “Sistema Neve”» (posti letto invernali) e l’Osservatorio della Regione Piemonte (posti letto totali); per le località lombarde il sito internet Regione Lombardia dedicato al turismo. La comparazione viene fatta separatamente per ciascuna delle tre aree territoriali individuate. Per Macugnaga, data la conformazione dell’area sciabile, vengono riportati i dati dei due comprensori e il totale della stazione. Vengono inoltre confrontati, per le stazioni piemontesi, i dati essenziali del funzionamento economico gestionale delle stazioni11, considerando il rapporto costi / fatturato della stagione 2007/08 e il numero di biglietti venduti in tale inverno. Macugnaga e competitori potenziali – area del novarese Macugnaga (VB) Km piste N° TOT piste N° Nere N° Rosse N° Blu Dislivello (m) Posti letto “invernali” 1) Posti letto totali Belvedere M. Moro TOT 9,400 6 -3 3 1.133 17,100 7 2 4 1 2.943 943 1.350 26,500 13 2 7 4 4.076 Alagna Valsesia (VC) 21,528 9 3 (~12 km) 4 2 4.884 315 739 Scopello Alpe di Mera (VC) 17,025 18 2 14 2 4.040 231 726 1) Esclusi campeggi, rifugi e bivacchi (Progetto “Sistema Neve”) Il confronto non viene effettuato considerando separatamente il comprensorio Belvedere, in quanto non confrontabile per km di piste, difficoltà o dislivello con le altre località di quest’area. Diversa è la situazione per Monte Moro che, seppur con un dislivello inferiore, ha un’analoga estensione di piste e caratterizzazione per difficoltà di Scopello / Alpe di Mera: in entrambi i casi la quota maggiore di km sono su piste rosse: l’80% per Monte Moro (18,800 km) e il 70% per Scopello (11,970 km). Alagna Valsesia si presenta invece come stazione per sciatori più esperti con più della metà dei km del comprensorio classificati in piste nere (12,009 pari al 56%) e il 34% in piste rosse (7,285 km); dispone inoltre del dislivello maggiore. Una marcata differenza tra Macugnaga e le stazioni esaminate si registra per il numero di posti letto invernali e totali: tripli nel primo caso, doppi nel secondo, sempre a favore di Macugnaga. Il numero di biglietti venduti a Macugnaga (circa 34.000) è stato inferiore a Scopello (circa 37.000) e Alagna Valsesia (circa 48.000); sia Macugnaga che Alagna Valsesia hanno registrato una lieve perdita, mentre Scopello un lieve guadagno. 11 Fonte: «Progetto “Sistema Neve”», 2009 33 Macugnaga e competitori potenziali – area del varesotto / comasco Macugnaga (VB) Km piste N° TOT piste N° Nere N° Nere/Rosse N° Rosse N° Blu Dislivello (m) Posti letto “invernali” 1) Posti letto totali Belvedere M. Moro TOT 9,400 6 --3 3 1.133 17,100 7 2 -4 1 2.943 943 1.350 26,500 13 2 -7 4 4.076 Pian di Bobbio/ Barzio (LC) 35 17 5 -6 6 N.D. 191 311 Madesimo (SO) circa 50 31 1 2 13 15 N.D. 971 1.098 1) Esclusi campeggi, rifugi e bivacchi (Progetto “Sistema Neve”) Le due stazioni lombarde hanno entrambe un’estensione marcatamente superiore del comprensorio rispetto a Macugnaga. Anche in questo caso il confronto viene effettuato per Monte Moro e Macugnaga / totale stazione. Il numero di piste di Barzio è distribuito in modo uniforme tra le classificazioni di difficoltà, presentando dislivelli maggiori per le piste nere - per lo più concentrate nella discesa dai Piani di Bobbio / Monte Chiavella (1.700 / 1.785 m di quota) e Valtorta / Loc. Ceresole (1.340 m) - e minori per le rosse e blu localizzate nell’area dei Piani di Bobbio (1.700 m) con punte nella zona tra l’Orscellera (1.950 m) e il Rifugio Lecco. Per numero di piste Madesimo presenta una maggiore quantità tra piste blu (15 su 31) e rosse (13 su 31), mentre per km di piste, circa la metà dell’estensione è su piste rosse, il 33% su piste blu e il 13% su piste nere. Per quota di km in piste nere Madesimo (13%) è affine sia a Macugnaga / totale stazione (10%) sia al solo Monte Moro (15%), mentre è diversa la distribuzione tra piste rosse e blu: Macugnaga ha infatti più piste rosse e meno blu, sia a livello di comprensorio Monte Moro (80% rosse e 5% blu) sia di totale stazione (71% rosse e 19% blu). I posti letto di Barzio sono circa un terzo di Macugnaga, mentre Madesimo ha valori simili. Macugnaga e competitori potenziali – area nord est Milano (Rho, Busto Arsizio, Legnano, Gallarate) Macugnaga (VB) Km piste N° TOT piste N° Nere N° Rosse N° Blu Dislivello (m) Posti letto “invernali” 1) Posti letto totali Belvedere M. Moro TOT 9,400 6 -3 3 1.133 17,100 7 2 4 1 2.943 943 1.350 26,500 13 2 7 4 4.076 Domobianca (VB) 21 12 4 7 1 2.080 409 409 Mottarone (VB) 10,161 20 3 9 8 2.071 94 2) 3) Piana di Vigezzo (VB) 9,930 10 2 5 3 2.016 85 821 1) Esclusi campeggi, rifugi e bivacchi (Progetto “Sistema Neve”); 2) Posti letti calcolati ad hoc (P.Neve) per evitare distorsioni da turismo dei laghi e congressuale, in quanto Mottarone si trova nei comuni di Omegna e Stresa; 3) Non applicabile (cfr. 2) e in quanto il Mottarone si configura come “Stadio della neve” Tra le stazioni potenzialmente concorrenti di quest’area, Domobianca presenta affinità soprattutto con Monte Moro, avendo un’analoga estensione del comprensorio e una distribuzione simile tra le classificazioni per difficoltà: la quantità maggiore di km è infatti su piste rosse (73%, 15,300 km), una parte importante su piste nere (19%, 4 km) e la più contenuta su piste blu (8%, 1,7 km). 34 Per l’estensione per km di piste, Piana di Vigezzo e Mottarone possono essere messe a confronto con Belvedere, rispetto al quale tuttavia hanno un dislivello maggiore, pressoché doppio. Per quanto riguarda la difficoltà delle piste, tutte e tre le località hanno circa la metà dei km su piste rosse, ma mentre Belvedere concentra la quota restante su piste blu caratterizzandosi quindi per essere adatta a sciatori non esperti - le potenziali concorrenti dispongono anche di piste nere, in maggior quantità Piana di Vigezzo (3,120 km, 31%) in misura minore Mottarone (1,235 km, 12%). I posti letto di Macugnaga sono superiori sia a Domobianca sia a Piana di Vigezzo. Il numero di biglietti venduti a Macugnaga (circa 34.000) è stato inferiore a Mottarone (circa 36.000) e maggiore di Domobianca (circa 27.000) e Piana di Vigezzo (circa 22.000). A fronte di ciò, mentre Macugnaga registra una lieve perdita, con costi superiori al fatturato, Domobianca ottiene un leggero guadagno, mentre le altre località hanno subito una perdita, più contenuta per Mottarone, maggiore per Piana di Vigezzo. 3.3.1 Osservazioni analitiche Il confronto con le altre località non mette in luce debolezze sostanziali dell’offerta di Macugnaga, a livello di km di piste o difficoltà. L’offerta si presenta quindi con caratteristiche non meno interessanti rispetto alle altre stazioni per lo sciatore. Tuttavia, per Macugnaga saranno cruciali gli adeguamenti del sistema impiantistico richiesti dalle scadenze di vita tecnica degli impianti nei prossimi anni. La disponibilità di posti letto (anche considerando solo quelli “invernali”) è risultata spesso superiore a quella delle potenziali concorrenti. L’utilizzo di tale disponibilità di capacità ricettiva - per ora più efficace nella stagione estiva, come evidenzia l’analisi dei flussi potrebbe essere sostenuto da azioni di sviluppo dell’offerta invernale e dalla promozione di una nuova immagine di Macugnaga, che valorizzi gli attrattori della stagione invernale. 35 4. LA PROGETTUALITÀ NEL COMUNE DI MACUGNAGA Nelle pagine seguenti sono riportati i progetti che interessano il territorio comunale e che hanno attinenza con il turismo. Per ciascuno sono riportati: il grado di priorità - attribuita dal Comune (1, 2, 3) -, l’attore proponente, lo stato dei lavori (Grado di definizione), il costo previsto, la tipologia di copertura finanziaria e i tempi di messa in opera. Gli interventi sono inoltre stati classificati in categorie, rispetto all’attinenza al turismo. Di seguito si riportano i quadri di sintesi dei progetti, con i relativi importi e la copertura finanziaria, secondo le classificazioni per categorie e priorità. Categoria Progetto Offerta Turistica / Neve Offerta Turistica / Ricettivo Offerta Turistica / Altro Immagine e Promozione Qualità Urbana Pista Belvedere Telemix Belvedere Ostello della gioventù Complesso alberghiero al Lago Secco Piscina e centro benessere Walser express Museo del minatore Geomorfosito Parco degli Orti Corporate image e immagine grafica Illuminazione Monte Rosa Pink Ice Hotel Isole ecologiche eco-piazzole Piazza di Staffa Piazza di Borca Piazza di Pecetto Priorità 1 1 1 3 1 2 3 3 3 2 2 3 1 2 3 3 Le maggiori priorità del Comune si orientano essenzialmente su quegli elementi dell’offerta turistica che costituiscono: - una necessità relativa all’esistente, vale a dire interventi sul comprensorio sciistico - un incremento della ricettività rivolto a segmenti specifici (ostello) - una soluzione ad una carenza peraltro rilevata nelle analisi: la mancanza di strutture dedicate al fitness / wellness, attraverso la costruzione di piscina e centro benessere Inoltre, a corollario, viene posta attenzione alla qualità urbana con le eco-piazzole. A parte queste ultime, completamente finanziate e con progetto definitivo approvato, tre progetti (Ostello della gioventù, Piscina e centro benessere, Museo del minatore) sono stati già in parte realizzati, ma richiedono ulteriori fondi per la loro ultimazione. Costi previsti e copertura finanziaria dei progetti suddivisi per categorie Costo previsto (€) O.T. / Neve O.T. / Ricettivo O.T. / Altro Imm. e Promo. Qualità Urbana 12.500.000 3.200.000 451.550.000 5.130.000 1.210.000 473.590.000 Da finanziare 10.800.000 1.740.000 690.000 1.130.000 900.000 15.260.000 Grado di copertura finanziaria (€) Previsione di Finanziato e Finanziato e Finanziato e cofinanziamento stanziato dal stanziato da stanziato da privati Comune altri Enti privati 1.200.000 500.000 500.000 144.000 816.000 450.000.000 129.000 731.000 4.000.000 310.000 450.500.000 1.783.000 5.547.000 500.000 36 Da notare innanzitutto che il consistente costo previsto nella voce “Offerta Turistica / Altro” è nella quasi totalità dovuto al progetto “Walser express” (450 milioni di euro), peraltro coperto in previsione da cofinanziamento tra privati. Sulla restante gamma di progetti, le cifre già stanziate (tra pubblico e privato) rappresentano un terzo del necessario per la realizzazione. Il Comune è impegnato su quasi tutte le categorie, con un maggiore importo rivolto al comprensorio sciistico, che riceve una quota anche da privati, ma resta ancora scoperto per l’86,4%. Gli altri Enti pubblici hanno contribuito soprattutto per i progetti di “Immagine e Promozione”, che sono infatti coperti per il 78%. Costi previsti e copertura finanziaria dei progetti suddivisi per priorità Costo previsto (€) Priorità 1 Priorità 2 Priorità 3 14.310.000 455.450.000 3.830.000 473.590.000 Da finanziare 11.340.000 1.450.000 2.470.000 15.260.000 Grado di copertura finanziaria (€) Previsione di Finanziato e Finanziato e Finanziato e cofinanziament stanziato dal stanziato da stanziato da o privati Comune altri Enti privati 1.654.000 816.000 500.000 450.000.000 4.000.000 500.000 129.000 731.000 450.500.000 1.783.000 5.547.000 500.000 La quota maggiore dei progetti da finanziare ricade in priorità 1 e si riferisce essenzialmente al comprensorio sciistico (10,8 milioni di euro per il Telemix Belvedere). Escludendo il progetto “Walser express”, i costi previsti nelle priorità 2 e 3 sono inferiori e con necessità di reperimento fondi più contenuto per gli interventi di priorità 2 (27%), maggiore per quelli di priorità 3 (64%). 37 Progetti per PRIORITA' Titolo del progeXo Pista Belvedere Telemix Belvedere Categoria Offerta Turis5ca / Neve Offerta Turis5ca / Neve Stato/ priorità 1 1 Comune Comune Ostello della gioventù Offerta Turis5ca / RiceLvo 1 Comune Piscina e centro benessere Offerta Turis5ca / Altro 1 Comune Isole ecologiche eco-‐piazzole Qualità Urbana 1 Comune Walser express Corporate image e immagine grafica Illuminazione Monte Rosa Piazza di Staffa Complesso alberghiero al Lago Secco Offerta Turis5ca / Altro Immagine e Promozione Immagine e Promozione Qualità Urbana Offerta Turis5ca / RiceLvo 2 2 2 2 3 EnUtà e deXaglio sulle Grado di definizione Proponente Comune Comune Comune Comune Idea proge*uale X Offerta Turis5ca / Altro 3 Comune Geomorfosito Parco degli OrU Pink Ice Hotel Piazza di Borca Piazza di PeceXo Offerta Turis5ca / Altro Offerta Turis5ca / Altro Immagine e Promozione Qualità Urbana Qualità Urbana 3 3 3 3 3 Comune Comune Comune Comune Comune € 12.000.000,00 X X Da finanziare Previsione di cofinanziamento priva5 Comune/Regione /Provincia/Comunità Montana € 240.000,00 € 310.000,00 X TOTALE COSTI PRIORITA' 1 € 14.310.000,00 € 11.340.000,00 € -‐ € 50.000,00 € 816.000,00 € -‐ € -‐ € 1.654.000,00 € 1.000.000,00 € 1.450.000,00 € 450.000.000,00 € 2.000.000,00 € 1.500.000,00 € 500.000,00 € 140.000,00 € 50.000,00 € 50.000,00 € 200.000,00 € 200.000,00 € 80.000,00 € 80.000,00 € 200.000,00 Comune € 300.000,00 € 200.000,00 € -‐ € -‐ Note 12 mesi 24 mesi 12 mesi Il proge*o è stato inizialmente co-‐ finanziato dalla Regione Piemonte per € 816.000 con fondi derivan5 dall'accordo di programma siglato nell'anno 2003 avente ad ogge*o "opere di accompagnamento alle Olimpiadi di Torino 2006". A seguito di nr. 3 risoluzioni contra*uali con altre*an5 esecutori risulta fondamentale reperire i fondi necessari per adeguare i cos5 di realizzazione dell'opera (orienta5vamente previs5 in € 240.000) per riaffidare il contra*o e completare il proge*o. Il proge*o è stato inizialmente finanziato dalla Regione Piemonte per € 1.637.751,52 con fondi derivan5 dall'Accordo di Programma siglato nell'anno 2001 avente ad ogge*o "la realizzazione di un Piano Opera5vo di sviluppo e rilancio turis5co del Comune di Macugnaga e della Valle Anzasca". La piscina è pressoché ul5mata ma occorre reperire un ulteriore finanziamento di € 300.000 per completare il centro benessere predisposto al primo piano della stru*ura. 6 mesi € 816.000,00 € 500.000,00 72 mesi 2 mesi 36 mesi 24 mesi € 4.000.000,00 € 400.000,00 Comune/Regione /Provincia/Comunità Montana Tempi di realizzazione e messa in opera 12 mesi € 400.000,00 TOTALE COSTI PRIORITA' 3 € 3.830.000,00 € 144.000,00 € 450.000.000,00 € 50.000,00 Comune/Regione € 5.000.000,00 € 1.000.000,00 Finanziato e stanziato da priva5 € 1.200.000,00 TOTALE COSTI PRIORITA' 2 € 455.450.000,00 X Finanziato e stanziato da altri En5 € 310.000,00 € 450.000.000,00 X Finanziato e stanziato dal Comune € 500.000,00 € 10.800.000,00 € 300.000,00 X X X X X X € 1.200.000,00 Grado di copertura finanziaria € 300.000,00 X X X Comune/priva5 Museo del minatore quote di copertura -‐ EnU Preliminare Defini5vo per Defini5vo Costo previsto coinvolU e strumenU per approvazione approvato approvazione uUlizzaU € 500.000,00 X € 4.000.000,00 € -‐ 48 mesi € 129.000,00 € 731.000,00 € -‐ 36 mesi 3 mesi 6 mesi 4 mesi 18 mesi 24 mesi € 300.000,00 € 2.470.000,00 € 500.000,00 € 129.000,00 € 731.000,00 € -‐ TOTALE COSTI 473.590.000,00 TOTALE COSTI per cop.finanz. 15.260.000,00 450.500.000,00 1.783.000,00 5.547.000,00 500.000,00 Il proge*o è stato inizialmente co-‐ finanziato dalla Regione Piemonte per € 731.000 con fondi derivan5 dall'Accordo di Programma siglato nell'anno 2003 avente ad ogge*o "opere di accompagnamento alle Olimpiadi di Torino 2006". L'esecuzione dei lavori è stata successivamente sospesa a seguito dell'avvio delle procedure di bonifica ai sensi del D.Lgs 152/2006 del sito che si concluderanno nel 2011. Risulterà fondamentale reperire i fondi necessari per adeguare i cos5 di realizzazione dell'opera (orienta5vamente previs5 in € 140.000) per affidare il contra*o e completare il proge*o. Progetti per CATEGORIA E PRIORITA' Titolo del proge\o Pista Belvedere Telemix Belvedere Categoria Offerta Turis5ca / Neve Offerta Turis5ca / Neve Stato/ priorità 1 1 En9tà e de\aglio sulle Grado di definizione Proponente Comune Comune Ostello della gioventù Offerta Turis5ca / RiceLvo 1 Comune Complesso alberghiero al Lago Secco Offerta Turis5ca / RiceLvo 3 Comune/priva5 Idea proge*uale quote di copertura -‐ En9 Preliminare Costo previsto Defini5vo per Defini5vo coinvol9 e strumen9 per approvazione approvato approvazione u9lizza9 € 500.000,00 X X TOTALE COSTI Offerta Turis9ca / Neve € 12.500.000,00 € 10.800.000,00 X € 1.200.000,00 € 2.000.000,00 X TOTALE COSTI Offerta Turis9ca / RiceNvo € 3.200.000,00 1 Comune X € 300.000,00 Walser express Offerta Turis5ca / Altro 2 Comune X € 450.000.000,00 3 Comune Geomorfosito Parco degli Or9 Offerta Turis5ca / Altro Offerta Turis5ca / Altro 3 3 Comune Comune Corporate image e immagine grafica Illuminazione Monte Rosa Pink Ice Hotel Isole ecologiche eco-‐piazzole Piazza di Staffa Piazza di Borca Piazza di Pece\o Immagine e Promozione Immagine e Promozione Immagine e Promozione Qualità Urbana Qualità Urbana Qualità Urbana Qualità Urbana 2 2 3 1 2 3 3 Comune Comune Comune Comune Comune Comune Comune Comune/Regione /Provincia/Comunità Montana X € 1.000.000,00 X X € -‐ € -‐ € 1.500.000,00 € 500.000,00 € 1.740.000,00 € 500.000,00 € 1.200.000,00 € -‐ Comune/Regione /Provincia/Comunità Montana € 140.000,00 € 50.000,00 € 200.000,00 € 690.000,00 € 50.000,00 Comune/Regione € 5.000.000,00 € 50.000,00 € 80.000,00 € 80.000,00 TOTALE COSTI Immagine e Promozione € 5.130.000,00 € 1.130.000,00 € 144.000,00 € 816.000,00 € -‐ € 144.000,00 € 816.000,00 € -‐ € 129.000,00 € 731.000,00 € -‐ € 450.000.000,00 € 129.000,00 € 731.000,00 € -‐ € 200.000,00 2 mesi 36 mesi 4 mesi € 4.000.000,00 € -‐ € 4.000.000,00 € -‐ 6 mesi 24 mesi 18 mesi 24 mesi € 300.000,00 € 900.000,00 TOTALE COSTI € 473.590.000,00 TOTALE COSTI per cop.finanz. € 15.260.000,00 36 mesi 3 mesi 6 mesi € 310.000,00 € 400.000,00 12 mesi Il proge*o è stato inizialmente co-‐ finanziato dalla Regione Piemonte per € 816.000 con fondi derivan5 dall'accordo di programma siglato nell'anno 2003 avente ad ogge*o "opere di accompagnamento alle Olimpiadi di Torino 2006". A seguito di nr. 3 risoluzioni contra*uali con altre*an5 esecutori risulta fondamentale reperire i fondi necessari per adeguare i cos5 di realizzazione dell'opera (orienta5vamente previs5 in € 240.000) per riaffidare il contra*o e completare il proge*o. Il proge*o è stato inizialmente finanziato dalla Regione Piemonte per € 1.637.751,52 con fondi derivan5 dall'Accordo di Programma siglato nell'anno 2001 avente ad ogge*o "la realizzazione di un Piano Opera5vo di sviluppo e rilancio turis5co del Comune di Macugnaga e della Valle Anzasca". La piscina è pressoché ul5mata ma occorre reperire un ulteriore finanziamento di € 300.000 per completare il centro benessere predisposto al primo piano della stru*ura. 72 mesi € -‐ € 310.000,00 € 200.000,00 Comune € 300.000,00 12 mesi 24 mesi 12 mesi € -‐ Note 48 mesi € 1.000.000,00 € 400.000,00 Tempi di realizzazione e messa in opera € 500.000,00 € 450.000.000,00 € 200.000,00 TOTALE COSTI Qualità Urbana € 1.210.000,00 Finanziato e stanziato da priva5 € 300.000,00 € 50.000,00 X X X X Finanziato e stanziato da altri En5 € 1.200.000,00 € 240.000,00 TOTALE COSTI Offerta Turis9ca / Altro € 451.550.000,00 X X X Finanziato e stanziato dal Comune € 500.000,00 € 10.800.000,00 Offerta Turis5ca / Altro Offerta Turis5ca / Altro Da finanziare € 12.000.000,00 Piscina e centro benessere Museo del minatore Grado di copertura finanziaria Previsione di cofinanziamento priva5 € -‐ € 310.000,00 € -‐ € -‐ € 450.500.000,00 € 1.783.000,00 € 5.547.000,00 € 500.000,00 Il proge*o è stato inizialmente co-‐ finanziato dalla Regione Piemonte per € 731.000 con fondi derivan5 dall'Accordo di Programma siglato nell'anno 2003 avente ad ogge*o "opere di accompagnamento alle Olimpiadi di Torino 2006". L'esecuzione dei lavori è stata successivamente sospesa a seguito dell'avvio delle procedure di bonifica ai sensi del D.Lgs 152/2006 del sito che si concluderanno nel 2011. Risulterà fondamentale reperire i fondi necessari per adeguare i cos5 di realizzazione dell'opera (orienta5vamente previs5 in € 140.000) per affidare il contra*o e completare il proge*o.