Studio sul rafforzamento della competitività e dell’attrazione turistica nel Comune di Macugnaga. GIUGNO 2010
Il presente studio, sviluppato su incarico del Settore Offerta Turistica della Direzione Regionale Cultura, Turismo e Sport, raccoglie e sistematizza gli esiti di specifiche analisi condotte al fine di individuare le condizioni per il rafforzamento e il rilancio turistico del comprensorio di Macugnaga. Tale lavoro di analisi è stato svolto dalla struttura di Finpiemonte con la collaborazione di I.R.E. srl e si inserisce in un più ampio contesto di progettazione territoriale, che la Regione Piemonte ha inteso sviluppare anche a livello sovranazionale attraverso l’utilizzo dello strumento della cooperazione territoriale europea, con l’obiettivo di applicare tale strumento alla realizzazione di progetti turistici. La scelta di Macugnaga si motiva per le sue caratteristiche territoriali: essendo infatti un comune alpino e al confine con la Svizzera, era possibile verificarne l’inserimento in appositi programmi quali il Programma Italia – Svizzera e il Programma Italia – Francia Alcotra. Tuttavia, come verrà illustrato dettagliamente più avanti, gli interventi individuati per il rilancio di Macugnaga non hanno caratteristiche compatibili con le tipologie progettuali ritenute ammssibili nei programmi europei citati, in quanto di carattere più che altro strutturale e contrassegnati da costi molto elevati. Si è tuttavia ritenuto che il lavoro di studio su Macugnaga potesse fungere da spinta per l’avvio di un’attività progettuale diffusa su tutta la valle, per verificarne le caratteristiche e, di conseguenza, valutare le condizioni per lo sviluppo di un’economia turistica su tutto il territorio. Tale aspetto verrà trattato in dettaglio in un altro studio in corso di svolgimento da parte di Finpiemonte, riguardante il potenziamento dello sviluppo turistico della Valle Anzasca, con particolare riferimento alle prospettive di sviluppo termale del Comune di Vanzone con San Carlo. Infine, il presente studio si ricollega all’importante lavoro di ricognizione e analisi svolto dalla Regione in collaborazione con Finpiemonte in merito al sistema Neve in Piemonte. Lo svolgimento di analisi più approfondite sulla realtà specifica di Macugnaga consente infatti di contestualizzarne le risultanze su un piano pratico. Dal momento che, come già evidenziato in precedenza, lo studio è legato al tema della progettazione territoriale, si è ritenuto opportuno svilupparne i contenuti anche in collaborazione con il Comune di Macugnaga, in qualità di principale referente del territorio oggetto di analisi. Con il Comune è stato infatti possibile avviare un confronto utile per l’individuazione delle esigenze e per la definizione di proposte progettuali volte al loro soddisfacimento. Tale confronto ha messo in evidenza la necessità di adattare l’offerta attuale alle nuove tendenze e alle nuove richieste del mercato, aumentando in tal modo la presenza turistica nel periodo invernale. In riferimento a ciò, il Comune ha quindi presentato un elenco di proposte progettuali a vari livelli di definizione, finalizzate al potenziamento dell’attrattività turistica del comprensorio, in termini di offerta sciistica e ricettiva, di immagine e di qualità urbana. Il Comune stesso ha attribuito a ciascun progetto una priorità, determinata, da un lato, dall’urgenza di realizzare alcuni interventi (ad esempio per la parte impiantistica invernale) e, dall’altro, dall’opportunità di avviare iniziative volte al completamento dell’offertà (centro benessere e nuova ricettività). Nella prima parte del documento, grazie ai dati e ai materiali forniti dagli uffici comunali, sono illustrate le diverse proposte, corredate delle informazioni di dettaglio su ognuna. Successivamente, nella seconda parte dello studio, sono riportati gli esiti delle analisi condotte con il contributo di I.R.E. sul contesto economico del comprensorio di Macugnaga e sulle condizioni del sistema dell’offerta turistica, per ciò che concerne sia l’impiantistica invernale, sia la ricettività; in tale ambito, le proposte progettuali individuate con il Comune sono state esaminate e riordinate sulla base di priorità la cui attribuzione è coerente con gli esiti del lavoro di analisi appena citato. A partire da tale lavoro di analisi, integrazione e sistematizzazione dei dati raccolti, è stato infine possibile definire e quindi sottoporre all’attenzione e alla verifica dei competenti uffici regionali alcune possibili linee strategiche da seguire per il rafforzamento e il potenziamento dell’offerta nel comprensorio di Macugnaga. Prima parte Proposte progettuali del Comune di Macugnaga. COMUNE DI MACUGNAGA
PIANO STRATEGICO E DI RIQUALIFICAZIONE URBANA
NOVEMBRE 2009
Nel corso degli ultimi anni, Macugnaga ha avviato una
costellazione di progetti di architettura e di piccola urbanistica, il cui contenuto, scala e tipo sono tra loro diversi. In
comune questi progetti hanno l’obiettivo di preparare Macugnaga alla difficile sfida che nei prossimi decenni dovranno
affrontare quelle località di montagna la cui identità è finora rimasta principalmente ancorata al segmento della villeggiatura sciistica. Oggi, l’obiettivo strategico e condiviso
del territorio di Macugnaga – raggiungibile gradualmente
nel corso degli anni – è la pedonalizzazione; ciò significa
riappropriazione di quella lentezza e di quel silenzio oggi
pressoché scordati, che circa un secolo fa hanno fatto della
montagna luogo di villeggiatura e di stacco rispetto alle città.
Tra le località di montagna, Macugnaga possiede peculiarità, che vanno oltre la bellezza del suo paesaggio. Tra queste:
l’essere composta da una serie di piccole frazioni potenzialmente collegate da una rete di sentieri; il non essere stata investita dall’ultima stagione di crescita immobiliare degli anni
’80 e ’90 e l’aver mantenuto una sua matrice tradizionale; e
infine l’essere ancora caratterizzata dalla presenza di ampi
spazi liberi che rendono possibile, da parte della Pubblica
Amministrazione, la pianificazione della propria identità.
I progetti – pubblici e privati – che il Comune di Macugnaga
ha messo in campo negli ultimi anni non sono riconducibili a
un vero e proprio Piano fatto di regole e di norme, ma piuttosto a un’idea fatta di spunti e di occasioni. Sono riconducibili
a tre obiettivi: una nuova calibratura del rapporto trasporto/sviluppo, un bilanciamento del rapporto attività sportive
/ cultura, e un’apertura nei confronti di tutte le fasce di età.
Un primo gruppo di progetti riguarda la riqualificazione
ambientale ed ecologica, e la tensione verso un nuovo rapporto tra l’ambito stradale e la dimensione pedonale. Le
tre piazze attualmente in fase di progettazione a Staffa, Pecetto e Borca, rappresentano con chiarezza il concetto che
Macugnaga – in quanto collettività - deve riappropriarsi
dei propri luoghi di qualità e ridefinire gradualmente una
nuova strategia per quanto riguarda l’accessibilità automobilistica e i parcheggi di breve e lunga durata; in questa
ottica va letta la possibilità di fondare un parcheggio di
testa a Pestarena. Le isole ecologiche e due nuove piccole
centrali elettriche segnalano un nuovo rapporto con i rifiuti
e con l’energia. La fluidità della strada provinciale della
Valle Anzasca (Galleria Munt Rubi) non è secondaria, dentro questo mosaico fatto di una miriade di piccoli interventi
Un secondo gruppo di progetti riguarda il miglioramento della qualità urbana e dell’offerta culturale. Alcuni
di questi hanno a che vedere con il rapporto con il paesaggio, che negli ultimi decenni si è gradualmente modificato fino a perdere la sua leggibilità (il Riordino del
Verde, il Parco degli Orti), altri hanno a che fare con
un’interpretazione attiva del territorio nei suoi aspetti fisici e artistici (Museo del Minatore, Geomorfosito, Illuminazione del Monte Rosa, Corporale Image).
Un terzo gruppo di progetti riguarda il miglioramento
dell’offerta riferita al turismo tipicamente di montagna.
In questo gruppo ricade l’ambizioso progetto del Walser Express (che entrerebbe in diretta concorrenza con
l’impianto del Gornergrat e con i nuovi impianti progettati sul Monte Binaco), i miglioramenti previsti sulla pista
del Belvedere (che comprendono anche il Pink Ice Hotel), la riqualificazione del Rifugio del Rosareccio, e anche l’Ostello della Gioventù a Pestarena. Il progetto del
Complesso Alberghiero al Lago Secco, dove sono presenti
resti di un antico villaggio walser, è in linea con la vocazione storica di Macugnaga di essere fatta di diversi
villaggi messi in rete, che insieme formano un alpeggio.
Tutte insieme, queste opere eterogenee sono state pensate
dalla Pubblica Amministrazione e da alcuni soggetti privati
interessati; e tutte insieme andranno promosse e attuate in
futuro. Ciascuna è legata alle altre da un filo rosso di collegamento, di matrice sia imprenditoriale che concettuale;
per esempio, risulta improbabile pensare alle nuove piazze
senza una strategia dei parcheggi, oppure al Complesso
alberghiero del Lago Secco senza una strategia del verde. Nei prossimi anni, Macugnaga intende intervenire in
modo diffuso sul proprio territorio comunale, coordinando
tra di loro diversi segmenti economici, diverse tempistiche
attuative e sovrapponendo investimenti pubblici e privati.
PROGETTO DI IMMAGINE COORDINATA PER IL COMUNE DI MACUGNAGA
Progetto di immagine coordinata
per il Comune di Macugnaga
Marchio
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Progetto grafico. Valentina Boffa - Milano
Progetto di immagine coordinata
per il Comune di Macugnaga
Sito Internet
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Home. Nature. The rocks. Trees and flowers. Animals
The rocks
Animals
The Mount Rosa range goes back to the Tertiary period, between
35 and 50 million years ago. In the following Quaternary period
there were four big
glaciations, when the ice moulded the rocks and the ranges.
The Macugnaga's fauna is limited because of the not easy environment to which the animals had to adjust, some of
them with the lethargy, other with the mould of the fur.
Some animals have disappeared in historic times from the territory of Macugnaga: among them the bear, the lynx, the
wolf, the otter. Today on the high paths we can meet the ibex, the chamois, some rare specimen of eagle.
It is believed that, when the ice filled the Anzasca valley, the thickness of the ice reached 1500 meters: the Rosa glacier is still a
rest of this last glaciation.
The marmot, which disappeared, resumed to breed. And so also the squirrel, that can be seen on the trees in spring. It
is difficult to see the dormouse, the hare, the fox and the badger, but one can see their tracks on the snow in winter.
Concerning the birds, many of them are songbirds: among them the sparrows, the blackbirds, the crows, the alpine
choughs. Then there are also the black grouses and the ash grey woodpeckers.
Some of the rocks of this zone were subjected to extremely high
pressure and high temperatures due to volcanic phenomena, so
that they fused and hardened in a high degree. The big fusion
heat caused the emission of gaseous substances and of superheated steam which favoured the infiltration, in the rock's cracks,
of several minerals in their liquid state. The gold and silver mines
of this valley are the evidence of these geologic revolutions.
The Amphibia are represented by the frogs, the black salamanders and the Alpine tritons. Among the reptiles there are
severals lizards and slowworms.
Dangerous are the vipers, both the so called "marasso" (Vipera berus) and the asp (Vipera aspis). They are timid animals which generally avoid man, but they byte to feed or to defend themselves. It is advisable to be careful when walking in the meadows.
The herds of cattles, very frequent in the past, are on the contrary much more infrequent nowadays.
Trees and flowers
The Macugnaga zone is rich in trees and flowers. Going up toward Macugnaga you find mixed broad-leaved woods, with
maple, ash, oak and chestnut trees. In the underwood in spring
you find violets, windflowers, dandelions, red lilies and dog roses.
Going up you find beech, silver fir and spruce trees. Going up further, beeches become more scattered and are replaced by
spruces and, still higher, by larches. The underwood of larch
groves consists mainly of whortleberries, raspberry bushes and
rhododendrons.
In the areas near the streams there are birch and alder trees,
which are able to consolidate the banks subject to landslides. In
the Macugnaga region the pine tree is most uncommon.
At higher than 2000 meters' altitudes, the wood has some difficulties to survive. You can still find isolated examples of larch, but
normally alders and larches in these areas are just a little higher
than rhododendrons. This is the zone of the alpine pastures. In
June, when vegetation resumes, you can find many flowers:
windflowers, asters, gentians.
Higher than the pastures, before reaching the first snow and ice,
you reach the limit of the high altitude steppe and tundra. Some
trees did adapt to this environment, like the alpine bluegrass, the
knitgrass, the dwarf forget-me-not and the gentianella. And,
again, the dwarf willow
Nature
Progetto grafico. Valentina Boffa - Milano
PROGETTO DI TRASFORMAZIONE DELLE PIAZZE DI STAFFA, PECETTO, BORCA
Macugnaga è un insieme di piccole frazioni disgiunte l’una dall’altra senza un unico centro. L’attuale commistione tra auto e percorsi pedonali non esalta le valenze ambientali; i
parcheggi sono dappertutto.
Ma Macugnaga sta riconsiderando la propria identità, fatta di spazi pubblici, parcheggi,
percorsi, strade, ponti, grafica, materiali. Attraverso l’uso del legno e della pietra, si può
creare eccellenza alpina.
Lo studio di fattibilità:
- valorizza il senso urbanistico dell’alpeggio di Macugnaga, attraverso percorsi pedonali,
ciclabili e stagionali
- crea tre nuove piazze delle tre principali frazioni, liberandole dalle automobili: Staffa,
Borca e Pecetto
- presenta un abaco di elementi di decoro cittadino, ripetibili e utilizzabili in più punti: la
fontana, il portico, la panca, l’albero, i gradini.
- identifica luoghi speciali di ricettività nella conca della vallata, la cui posizione strategica
produce una nuova percezione della geografia.
Progetto: Brandolini Gallizia Architetti - Milano
Pizza di Staffa
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In fase di progettazione. Riducendo i posti auto, la nuova piazza di Staffa ricoprirà un
importante ruolo simbolico e come luogo d’incontro. Oltre a un portico e a una fontana,
sono previste una grande seduta in pietra e la piantumazione di un grande albero.
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Progetto: Brandolini Gallizia Architetti - Milano
Piazza di Pecetto
La piccola piazza oggi non viene neppure percepita. Il progetto ne prevede il riordino
e la riqualificazione rispetto agli edifici e alle attività che vi si affacciano, per assumere
nuovamente un decoro cittadino.
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Progetto: Brandolini Gallizia Architetti - Milano
PIAZZA DI BORCA
La piccola piazza oggi non viene neppure percepita. Il progetto ne prevede il riordino
e la riqualificazione rispetto agli edifici e alle attività che vi si affacciano, per assumere
nuovamente un decoro cittadino.
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Progetto: Brandolini Gallizia Architetti - Milano
ISOLE ECOLOGICHE
RIVESTIMENTO ESTERNO IN DOGHE
DI LEGNO DA mm 70x15
CONTENITORE PER RIFIUTI IN POLIETILENE AD
ALTA DENSITA' (HDPE), SPESSORE PARETI 11 mm
CORDONE IN BEOLA A SPACCO, SEZIONE
cm 25x15, PER PROTEZIONE DAI MEZZI
SPAZZANEVE
COPERCHIO IN POLIETILENE
CONTENITORE
DA 1.300 litri
- CARTA -
CONTENITORE
DA 1.300 litri
- PLASTICA -
RIPRISTINO
SOVRASTRUTTURA
STRADALE
I punti di raccolta dei rifiuti, oggi fin troppo visibili in tutte le frazioni di Macugnaga, verranno trasferiti sotto il livello del suolo, così da ridurne l’impatto ambientale.
CONTENITORE
DA 3.000 litri
- RIFIUTO GENERICO
INDIFFERENZIATO -
CONTENITORE
DA 1.300 litri
- VETRO -
VISTA FRONTALE
INSTALLAZIONE TIPO
PARTE INTERRATA CONTENITORE
LISTELLO IN ACCIAIO PER EVENTUALE
ANCORAGGIO A BASAMENTO IN CLS. MAGRO
5,50
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0,90
0,40
0,90
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0,15
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RIPRISTINO
1,60
1,30
0,90
0,15
A
0,90
B
0,15
NORD
COROGRAFIA
LOCALIZZAZIONE
INTERVENTI
CORDONE IN BEOLA A SPACCO, SEZIONE cm 25x15,
PER PROTEZIONE DAI MEZZI SPAZZANEVE
CONTENITORE PER RIFIUTI IN POLIETILENE AD
ALTA DENSITA' (HDPE), SPESSORE PARETI 11 mm
A
PAVIMENTAZIONE IN BEOLA A SPACCO, SPESSORE 3-5 cm,
POSATA AD OPUS INCERTUM SU LETTO DI MALTA
B
ESTRATTO CARTA TECNICA REGIONALE
FOGLI 071040 e 072010 - Scala 1:10.000
PIANTA
Progetto: Arch.Miglio - Macugnaga
INSTALLAZIONE TIPO
CENTRALI ELETTRICHE
A Pestarena e lungo la pista del Belvedere sono in corso di realizzazione due centrali
idroelettriche ben inserite nel paesaggio, ad avvalorare una strategia a favore delle fonti
energetiche rinnovabili.
RIO PEDRIOLA
0.00
-0.50
GALLERIA DEL MUNT RUBI
A pochi chilometri, nel comune di Ceppo Morelli, una galleria lunga un paio di chilometri
andrà finalmente a sostituire i due ponti provvisori di metallo costruiti sull’Anza a fondovalle in seguito a una frana.
PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DEL PALAZZO COMUNALE
Da tempo, il Palazzo Comunale necessita di lavori di adeguamento funzionale (bagni, depositi, ingresso disabili), e di un generale riordino decorativo (le zone aperte al pubblico,
la facciata). In quest’ottica, il Palazzo Comunale e la piazza di Staffa sono due anime
dello stesso progetto.
RIORDINO DEL VERDE
Un’ordinanza impone il taglio delle piante (per lo più infestanti) che si trovano a meno
di tre metri dal confine con le strade comunali: ciò determinerà un riordino visivo, e la
possibilità di abbracciare con lo sguardo l’intera vallata.
PROGETTO DI UN PARCO DEGLI ORTI
Prima dell’avvento del turismo, le valli alpine ospitavano un’agricoltura di sussistenza fatta di patate,
segale, insalata, erbe medicinali, frutta. Gli orti erano piccoli recinti fatti di muri a secco o siepi.
Nelle aree metropolitane gli orti stanno rinascendo: nei parchi cittadini, nelle aree dimesse, lungo le
linee ferroviarie e nei giardini privati; sono segnali di una nuova identità collettiva, una nuova economia, e una nuova idea del tempo libero.
A Macugnaga gli orti saranno nuovi luoghi d’incontro lungo i sentieri; formeranno piccoli giardini
decorativi e produttivi, con un proprio disegno e regolamento; durante i fine settimana e d’estate,
diverse generazioni verranno qui a lavorare e rilassarsi insieme.
Progetto: Brandolini Gallizia Architetti - Milano
GEOMORFOSITO
Il ghiacciaio del Belvedere, ormai staccato dalla parete est del Monte Rosa, rappresenta
un case study molto interessante, soprattutto per quanti vogliono comprendere le conseguenze dell’effetto serra sul paesaggio alpino.
ILLUMINAZIONE PUBBLICA
L’illuminazione pubblica deve avvalorare il concept che Macugnaga è, grazie alla propria strada dorsale, un solo ambito urbano lineare, percorribile a tutte le ore del giorni in
auto o a piedi, in stretto rapporto con gli spazi aperti e il paesaggio.
MUSEO DEL MINATORE
E’ stato ormai redatto il progetto architettonico; il Museo documenterà l’intrigante storia
mineraria della vallata, oggetto negli ultimi anni di affascinanti ritrovamenti e ricerche.
Progetto: Arch.Bruno Arch.Vigliani
MONTEROSA WALSER EXPRESS
Si tratta di un progetto turistico di grande respiro, capace da solo di rilanciare l’economia
di tutta la vallata: un metrò alpino che colleghi Macugnaga al Monte Moro e poi allo Schwarzberghorn a quasi 4.000 metri di altitudine. Il bacino di utenza è di oltre 2.000.000
di turisti all’anno.
TELEMIX - BELVEDERE
E’ in fase di valutazione la realizzazione di un impianto composto da cabine a otto posti
e seggiole quadriposto sulla tratta Precetto-Burki-Belvedere; un potenziamento significativo
rispetto allo stato attuale.
PISTA BELVEDERE
Tramite l’adeguamento, l’allargamento, il potenziamento e una migliore messa in sicurezza, il Belvedere diventa un comparto sciistico eterogeneo con piste di diversi gradi di
difficoltà e molteplici affacci panoramici.
PISTA MONTE MORO - ALPE BIL
In quota, è prevista la prossima riqualificazione della pista Moro-Bil e di altre infrastrutture sciistiche contigue, nel pieno rispetto delle eccezionali qualità ambientali dell’area, sia
per quanto riguarda le zone alte a pietraia che quelle inferiori boschive.
ILLUMINAZIONE MONTE ROSA
Vicinissimo alla pianura padana, il Monte Rosa è una presenza ben visibile da lontano.
Con le moderne tecnologie, può diventare un faro che convoglia su di sé l’attenzione
dell’area metropolitana lombardo piemontese.
PINK ICE HOTEL
Dopo il successo dell’anno scorso, il progetto verrà reiterato nei prossimi anni: il ghiaccio
come materiale unico e suggestivo, in grado di creare un ambiente artistico di grande
fascino.
Progetto: Mazzella - Napoli
OSTELLO DELLA GIOVENTU
’
Da tempo, è in corso di svolgimento il travagliato cantiere, che può ora ripartire ed essere
ultimato.
COMPLESSO ALBERGHIERO LAGO SECCO
Dove un tempo sorgeva il primo insediamento walser poi abbandonato, verranno ricostruite circa sessanta baite, a formare un complesso alberghiero originale e a basso impatto
ambientale. Lo sviluppo sarà accompagnato da parcheggi interrati a fondovalle e una
funicolare.
RIO
TA
M
BA
CH
PIAZZALE
SEGGIOVIA
PATTINAGGIO
TORR
ENTE
ANZA
D
OPACO
D
BACINO
ACQUEDOTTO
GROSSO
MASSO
C
A
R
Grado di definizione
Titolo del progetto
Centrali di produzione energia elettrica
Isole ecologiche eco‐piazzole
Geomorfosito
Illuminazione Monte Rosa
Complesso alberghiero al lago secco
Corporate image e immagine grafica
Museo del minatore
Stato/priorità
in corso
1
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2
3
2
3
Proponente
Idea Preliminare per Definitivo per progettuale approvazione approvazione
Privati
Comune
Comune
Comune
Comune/privati
Comune
1
Comune
Parco degli Orti
Piazza di Borca
Piazza di Pecetto
Piazza di Staffa
Pink Ice Hotel
3
3
3
2
3
Comune
Comune
Comune
Comune
Comune
Piscina e centro benessere
1
Comune
Pista belvedere
Telemix belvedere
Walser express
1
1
2
Comune
Comune
Comune
Costo previsto
Entità e dettaglio sulle quote di copertura ‐ Enti coinvolti e strumenti utilizzati
Grado di copertura finanziaria
Da finanziare
Previsione di cofinanziamento privati
Finanziato e stanziato dal Comune
Finanziato e stanziato da altri Enti
Finanziato e stanziato da privati
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
€ 310.000,00
€ 50.000,00
€ 5.000.000,00
€ 2.000.000,00
€ 50.000,00 Comune/Regione
€ 1.000.000,00 Comune/Regione/Provincia/Comunità Montana
€ 310.000,00
€ 50.000,00
€ 1.000.000,00
€ 1.500.000,00 € 500.000,00
€ 50.000,00
€ 140.000,00 € ‐
€ 1.200.000,00 Comune/Regione/Provincia/Comunità Montana
€ 240.000,00 € ‐
€ 200.000,00
€ 200.000,00 Comune
€ 300.000,00
€ 400.000,00
€ 80.000,00
€ 200.000,00
€ 200.000,00
€ 300.000,00
€ 400.000,00
€ 80.000,00
X
€ 300.000,00
€ 300.000,00
X
€ 500.000,00
€ 12.000.000,00
€ 450.000.000,00
€ 10.800.000,00
X
X
Tempi di realizzazione e messa in opera
Note
In corso di realizzazione
6 mesi
3 mesi
36 mesi
48 mesi
2 mesi
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Comune
Ostello della gioventù
Definitivo approvato
€ 4.000.000,00
€ 129.000,00 € 731.000,00 € ‐
€ 144.000,00 € 816.000,00 € ‐
36 mesi
Il progetto è stato inizialmente co‐finanziato dalla Regione Piemonte per € 731.000 con fondi derivanti dall'Accordo di Programma siglato nell'anno 2003 avente ad oggetto "opere di accompagnamento alle Olimpiadi di Torino 2006". L'esecuzione dei lavori è stata successivamente sospesa a seguito dell'avvio delle procedure di bonifica ai sensi del D.Lgs 152/2006 del sito che si concluderanno nel 2011. Risulterà fondamentale reperire i fondi necessari per adeguare i costi di realizzazione dell'opera (orientativamente previsti in € 140.000) per affidare il contratto e completare il progetto.
12 mesi
Il progetto è stato inizialmente co‐finanziato dalla Regione Piemonte per € 816.000 con fondi derivanti dall'accordo di programma siglato nell'anno 2003 avente ad oggetto "opere di accompagnamento alle Olimpiadi di Torino 2006". A seguito di nr. 3 risoluzioni contrattuali con altrettanti esecutori risulta fondamentale reperire i fondi necessari per adeguare i costi di realizzazione dell'opera (orientativamente previsti in € 240.000) per riaffidare il contratto e completare il progetto.
6 mesi
18 mesi
24 mesi
24 mesi
4 mesi
12 mesi
€ 500.000,00
€ 1.200.000,00
€ 450.000.000,00
12 mesi
24 mesi
72 mesi
Il progetto è stato inizialmente finanziato dalla Regione Piemonte per € 1.637.751,52 con fondi derivanti dall'Accordo di Programma siglato nell'anno 2001 avente ad oggetto "la realizzazione di un Piano Operativo di sviluppo e rilancio turistico del Comune di Macugnaga e della Valle Anzasca". La piscina è pressoché ultimata ma occorre reperire un ulteriore finanziamento di € 300.000 per completare il centro benessere predisposto al primo piano della struttura.
Nel corso degli ultimi anni, Macugnaga ha possibilità di fondare un parcheggio di teavviato una costellazione di progetti di ar- sta a Pestarena. Le isole ecologiche e due
chitettura e di piccola urbanistica, il cui con- nuove piccole centrali elettriche segnalano
tenuto, scala e tipo sono tra loro diversi. In un nuovo rapporto con i rifiuti e con l’enercomune questi progetti hanno l’obiettivo di gia. La fluidità della strada provinciale
preparare Macugnaga alla difficile sfida della Valle Anzasca (Galleria Munt Rubi)
PIAZZA DI PECETTO
PINK ICE HOTEL
Dopo il successo dell’anno scorso, il
progetto verrà reiterato nei prossimi
anni: il ghiaccio come materiale unico e
suggestivo, in grado di creare un
ambiente artistico di grande fascino.
La piccola piazza oggi non viene neppure percepita. Il progetto ne prevede il riordino e la
riqualificazione rispetto agli edifici e alle attività che vi si affacciano, per assumere
nuovamente un decoro cittadino.
1754.6
PISTA MONTE MORO
In quota, è prevista la prossima
riqualificazione della pista Moro-Bil e di
altre infrastrutture sciistiche contigue, nel
pieno rispetto delle eccezionali qualità
ambientali dell’area, sia per quanto
riguarda le zone alte a pietraia che quelle
inferiori boschive.
PARCO DEGLI ORTI
Punto d’incontro con l’agricoltura di montagna,
gli orti occuperanno una posizione baricentrica
tra Chiesa Vecchia e il Tennis; attireranno diverse
fasce d’età e quanti non frequentano la
1626.3
montagna soltanto per le attività sportive.
che nei prossimi decenni dovranno affron- non è secondaria, dentro questo mosaico
2271.0
WALSER EXPRESS
Si tratta di un progetto turistico di grande respiro, capace da solo di rilanciare l’economia di tutta la vallata: un
metrò
alpino che colleghi Macugnaga al Monte Moro e poi allo Schwarzberghorn a quasi 4.000 metri di
1788
altitudine. Il bacino di utenza è di oltre 2.000.000 di turisti all’anno.
CORPORATE IMAGE E IMMAGINE GRAFICA
tare quelle località di montagna la cui iden- fatto di una miriade di piccoli interventi
Per valorizzare la propria identità alpina indipendentemente dagli
1643.6
sport invernali, Macugnaga sta rivedendo la propria immagine
e
posizionamento sul mercato: non soltanto lo sci e il Monte Rosa, ma
anche lo scenario paesaggistico, la tradizione culturale, i sentieri e le
mezze stagioni.
tità è finora rimasta principalmente ancora-
1968.3
2229.9
2232.7
2327.6
1780.4
Val
TELEMIX BELVEDERE
E’ in fase di valutazione la
realizzazione di un impianto
composto da cabine a otto posti
e seggiole quadriposto sulla
tratta Precetto-Burki-Belvedere;
un potenziamento significativo
rispetto allo stato attuale.
PISTA BELVEDERE
Tramite l’adeguamento, l’allargamento, il
potenziamento e una migliore messa in sicurezza, il
Belvedere diventa un comparto sciistico eterogeneo
con piste di diversi gradi di difficoltà e molteplici
affacci panoramici.
2179
1382.2
1397.9
Alb.o
gradualmente nel corso degli anni – è la pe- hanno a che vedere con il rapporto con
1870.8
21
50
Pecetto
donalizzazione; ciò significa riappropria- il paesaggio, che negli ultimi decenni si è
1821.9
1386.5
2178.1
16
5
0
2029.3
Meccia
20
oggi pressoché scordati, che circa un seco- la sua leggibilità (il Riordino del Verde, il
0
155
170
0
50
20
1370
zione di quella lentezza e di quel silenzio gradualmente modificato fino a perdere
16
0
1812.4
175
0
1380.5
0
21
00
Rossa
1417
lo fa hanno fatto della montagna luogo di Parco degli Orti), altri hanno a che fare
00
1364
1363.8
1421.1
Oggi, l’obiettivo strategico e condiviso del da il miglioramento della qualità urbana
territorio di Macugnaga – raggiungibile e dell’offerta culturale. Alcuni di questi
1747.6
1376.7
ta al segmento della villeggiatura sciistica. Un secondo gruppo di progetti riguar-
villeggiatura e di stacco rispetto alle città. con un’interpretazione attiva del territo-
1977.5
1359.8
rio nei suoi aspetti fisici e artistici (Museo
1987.8
GEOMORFOSITO
Il ghiacciaio del Belvedere, ormai staccato dalla
parete est del Monte Rosa, rappresenta un case study
molto interessante, soprattutto per quanti vogliono
comprendere le conseguenze dell’effetto serra sul
paesaggio alpino.
RIORDINO DEL VERDE PUBBLICO
1452.9
1335.1
Vecchia
1368.5
1324.1
dere
Belve
Tra le località di montagna, Macugnaga del Minatore, Geomorfosito, Illuminazio-
Un’ordinanza impone il taglio delle piante (per lo più
infestanti) che si trovano a meno di tre metri dal
confine con le strade comunali: ciò determinerà un
riordino visivo, e la possibilità di abbracciare con lo
sguardo l’intera vallata.
Chiesa
1399.6
1830.2
possiede peculiarità, che vanno oltre la ne del Monte Rosa, Corporale Image).
2081.4
bellezza del suo paesaggio. Tra queste:
l’essere composta da una serie di piccole Un terzo gruppo di progetti riguarda il mi-
1342
1324
1447.2
Staffa
S.
Anz
S.
a
1862.2
1886.9
frazioni potenzialmente collegate da una glioramento dell’offerta riferita al turismo
1887
2019.6
1590.7
1282.3
1367.1
1485.4
1332.3
1734.5
Prati
1327.4
1310.3
1422.9
Opaco
Ripa
ISOLE ECOLOGICHE
PIAZZA DI BORCA
I punti di raccolta rifiuti, oggi fin troppo visibili in tutte
le frazioni di Macugnaga, verranno trasferiti sotto il
livello del suolo, così da ridurne l’impatto
ambientale.
E’ in fase di progettazione la prima delle tre piazze pedonali di Macugnaga,
la cui finalità è valorizzare la qualità ambientale riducendo l’invasività delle
automobili. La piazza conterrà un portico e una fontana.
GALLERIA MUNT RUBI
A pochi chilometri, nel comune di Ceppo Morelli, una
galleria lunga un paio di chilometri andrà finalmente
a sostituire i due ponti provvisori di metallo costruiti
sull’Anza a fondovalle in seguito a una frana.
OSTELLO DELLLA GIOVENTU'
1830.2
Da tempo, è in corso di svolgimento il travagliato
cantiere, che può ora ripartire ed essere ultimato.
una sua matrice tradizionale; e infine l’es- za con l’impianto del Gornergrat e con i
0
0
16
L’illuminazione pubblica deve avvalorare
il concept che Macugnaga è, grazie
N 5 alla
49
propria strada dorsale, un solo ambito
urbano lineare, percorribile a tutte le ore
del giorni
Testain auto o a piedi, in stretto
rapporto con gli spazi aperti e il
paesaggio.
1251.1
te
Ronco
Rosareccio, e anche l’Ostello della Gioven-
A. Cicerwald
I progetti – pubblici e privati – che il Comu- tù a Pestarena. Il progetto del Complesso
00
14
1278
la pianificazione della propria identità. Hotel), la riqualificazione del Rifugio del
0
145
1282.6
da parte della Pubblica Amministrazione, dere (che comprendono anche il Pink Ice
A. di Garda
0
To
rre
n
1692.9
5
15
1533.2
ILLUMINAZIONE STRADALE
1293.9
0
150
Vicinissimo alla pianura padana, il Monte Rosa è una
presenza ben visibile da lontano. Con le moderne
tecnologie, può diventare un faro che convoglia su di
sé l’attenzione dell’area metropolitana lombardo
piemontese.
re degli anni ’80 e ’90 e l’aver mantenuto press (che entrerebbe in diretta concorren-
di ampi spazi liberi che rendono possibile, i miglioramenti previsti sulla pista del Belve-
PALAZZO COMUNALE
Da tempo, il Palazzo Comunale necessita di lavori di
adeguamento funzionale (bagni, depositi, ingresso
disabili), e di un generale riordino decorativo (le
zone aperte al pubblico, la facciata). In quest’ottica,
il Palazzo Comunale e la piazza di Staffa sono due
anime dello stesso progetto.
1462.6
dall’ultima stagione di crescita immobilia- ricade l’ambizioso progetto del Walser Ex-
sere ancora caratterizzata dalla presenza nuovi impianti progettati sul Monte Binaco),
1309.6
ILLUMINAZIONE MONTE ROSA
rete di sentieri; il non essere stata investita tipicamente di montagna. In questo gruppo
ne di Macugnaga ha messo in campo negli Alberghiero al Lago Secco, dove sono pre-
1650.8
ultimi anni non sono riconducibili a un vero senti resti di un antico villaggio walser, è in
1249.5
e proprio Piano fatto di regole e di norme, linea con la vocazione storica di Macugna-
1268.4
ma piuttosto a un’idea fatta di spunti e di ga di essere fatta di diversi villaggi messi
977.6
occasioni. Sono riconducibili a tre obiettivi: in rete, che insieme formano un alpeggio.
1235.9
1273.4
1576.2
una nuova calibratura del
1252.4
00
sporto/sviluppo, un bilanciamento del rap- Tutte insieme, queste opere eterogenee
12
COMPLESSO ALBERGHIERO AL LAGO SECCO
Dove un tempo sorgeva il primo insediamento walser
poi abbandonato, verranno ricostruite circa sessanta
baite, a formare un complesso alberghiero originale
e a basso impatto ambientale. Lo sviluppo sarà
accompagnato1724.3
da parcheggi interrati a fondovalle e
una funicolare.
porto attività sportive / cultura, e un’aper- sono state pensate dalla Pubblica Ammini-
0
115
1273.1
Isella
1439.9
tura nei confronti di tutte le fasce di età. strazione e da alcuni soggetti privati inte-
00
11
1218.4
ressati; e tutte insieme andranno promosse
50
10
1207.1
1281.8
990.7
Un primo gruppo di progetti riguarda la e attuate in futuro. Ciascuna è legata alle
0
Borca
1247
P.te del Vaud
10
0
CENTRALI ELETTRICHE
A Pestarena e lungo la pista del Belvedere sono in
corso di realizzazione due centrali idroelettriche ben
inserite nel paesaggio, ad avvalorare una strategia a
favore delle fonti energetiche rinnovabili.
riqualificazione ambientale ed ecologica, altre da un filo rosso di collegamento, di
1849.2
1829.4
1762.3
N
e la tensione verso un nuovo rapporto tra matrice sia imprenditoriale che concettua-
9
54
1194.1
l’ambito stradale e la dimensione pedona- le; per esempio, risulta improbabile pensale. Le tre piazze attualmente in fase di pro- re alle nuove piazze senza una strategia
1032.4
1181
Piana dell'Oro
S.S.
1055
1062.3
1400
r
To
te
ren
riappropriarsi dei propri luoghi di qualità gnaga intende intervenire in modo diffuso
1184.5
1041
1450
1961.5
2064.9
e ridefinire gradualmente una nuova stra- sul proprio territorio comunale, coordinan-
00
12
1992.2
tegia per quanto riguarda l’accessibilità do tra di loro diversi segmenti economi-
1172.9
50
12
1300.7
Fornalei
1500
Piani
presentano con chiarezza il concetto che berghiero del Lago Secco senza una straMacugnaga – in quanto collettività - deve tegia del verde. Nei prossimi anni, Macu-
50
11
1092.2
N 549
Motta
Pestarena
11
00
1965.9
1070.3
1165.7
1297.3
gettazione a Staffa, Pecetto e Borca, rap- dei parcheggi, oppure al Complesso al-
1239.7
0
1910.5
PIAZZA DI STAFFA
In fase di progettazione. Riducendo i posti auto, la nuova piazza di Staffa
1562.7
ricoprirà un importante ruolo simbolico e come luogo d’incontro. Oltre a un
portico e a una fontana, sono previste una grande seduta in pietra e la
piantumazione di un grande albero.
1016.6
S.S
.
Anz
a
5
10
1256.4
PISCINA E CENTRO BENESSERE
In via di ultimazione. L’intervento, oltre a dimostrare
la possibilità di inserire un edificio contemporaneo in
un contesto delicato, rappresenta un altro tassello
nella creazione di un nucleo di edifici pubblici
accanto alla Chiesa.
rapporto tra-
automobilistica e i parcheggi di breve e ci, diverse tempistiche attuative e sovrap-
1160.5
lunga durata; in questa ottica va letta la ponendo investimenti pubblici e privati.
1169.6
Alti
1181.8
1550
2008.3
2099.5
1673.6
1600
1918.5
1479.6
2030.0
1219.2
1626.7
1176.3
1495.2
2134.8
1308.7
2126.5
A. Bletza'
1810.8
Quarazza
1307.1
Alpetto
1686.9
1380
MUSEO DEL MINATORE
1389.8
1370.7
2167.1
1253.7
E’ stato ormai redatto il progetto architettonico;
il Museo documenterà l’intrigante storia
mineraria della vallata, oggetto negli ultimi anni
di affascinanti ritrovamenti e ricerche.
COMUNE DI MACUGNAGA
PIANO STRATEGICO E DI RIQUALIFICAZIONE URBANA
NOVEMBRE 2009
00
22
Seconda parte Esiti dellŽstudio. A – LINEE STRATEGICHE
1.
LINEE DI SVILUPPO DESUNTE DAI DATI E DALLE VISITE IN LOCO
1.1 Premessa
1.2 Modello di sviluppo e obiettivi
1.3 Offerta sci e sport invernali
1.4 Offerta ricettiva
1.5 Immagine e promozione: miglioramento del brand Macugnaga
1.6 La progettualità in atto
1.7 Le possibili soluzioni
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
2
2
2
2
3
3
4
4
B – DIAGNOSI TERRITORIALE E ANALISI DEI FENOMENI IN ATTO
1.
L’OFFERTA TURISTICA
1.1 Fotografia dell’esistente
1.1.1 Ricettività alberghiera
1.1.2 Ricettività extra alberghiera
1.1.3 Ristorazione
1.1.4 Sistema del commercio
1.1.5 Offerta sportiva
1.1.6 Offerta culturale e animazione del territorio
1.1.7 Servizi di supporto all’attività turistica
1.1.8 Osservazioni analitiche
1.2 Il sistema piste / impianti
1.2.1 Le piste da discesa: lunghezza, dislivello, difficoltà e innevamento
1.2.2 Gli impianti di risalita: tipologia, quote, portata,
costruzione e scadenza
1.2.3 Dati gestionali
1.2.4 Osservazioni analitiche
1.3 Il sistema ricettivo a rotazione
1.3.1 Quadro attuale: 2008
1.3.2 Serie storica 1994-2008
1.3.3 Osservazioni analitiche
pag. 6
pag. 6
pag. 7
pag. 7
pag. 8
pag. 9
pag. 9
pag. 12
pag. 14
pag. 14
pag. 15
pag. 16
pag. 17
pag. 18
pag. 18
pag. 19
pag. 19
pag. 19
pag. 20
2.
I RISULTATI DEL SISTEMA TURISTICO
2.1 Flussi turistici
2.1.1 Distribuzione dei flussi lungo l’anno turistico
2.1.2 Stagione estiva
2.1.3 Stagione invernale
2.1.4 Osservazioni analitiche
2.2 Gli indicatori turistici
2.2.1 Indici di ricettività e turisticità
2.2.2 Grado di utilizzo dei posti letto
2.2.3 Osservazioni analitiche
2.3 Stima delle seconde case: numero e frequentazione
pag. 21
pag. 21
pag. 21
pag. 23
pag. 24
pag. 25
pag. 27
pag. 27
pag. 28
pag. 29
pag. 30
3.
MACUGNAGA: DOMANDA POTENZIALE E COMPETITORI
3.1 Il sistema degli accessi
3.2 I mercati: bacini di utenza rispetto agli accessi e competitori potenziali
3.3 Il benchmark: confronto tra località potenzialmente concorrenti
3.3.1 Osservazioni analitiche
pag. 31
pag. 31
pag. 31
pag. 33
pag. 35
4.
LA PROGETTUALITÀ NEL COMUNE DI MACUGNAGA
pag. 36
1
A - LINEE STRATEGICHE
1.
LINEE DI SVILUPPO DESUNTE DAI DATI E DALLE VISITE IN LOCO
1.1
Premessa
Il turismo di montagna è un settore maturo che vede crescite marginali: poiché in sistemi maturi
lo spazio di crescita è rappresentato da clienti potenziali che sono già clienti dei concorrenti, si
evidenziano due fenomeni.
Il primo: la fase di maturità aumenta e radicalizza la concorrenza, perciò nell’immediato si deve
puntare ad una qualità dell’offerta tale da rimanere nel mercato. Il secondo: non ci si può
sottrarre a questo fenomeno, e appare evidente che ogni sforzo va fatto per stare nel gruppo dei
competitori.
1.2
Modello di sviluppo e obiettivi
- Il modello economico attuale di Macugnaga è quello di una stazione di turismo montano
“arcaico” (ciò non è per forza negativo), legato alla prima fase di sviluppo del turismo di
montagna. Vale a dire un modello dove la stagione estiva è prevalente, a volte anche in
modo rilevante (oltre il 60%). Modelli più recenti, legati allo sci, sono diametralmente
opposti: configurati con una stagione invernale con oltre il 60-70% delle presenze e all’80%
in termini di fatturato, essendo la spesa giornaliera invernale più consistente.
- Nel caso di Macugnaga appare quindi utile un ri-equilibrio delle presenze inverno-estate:
dai dati di queste e considerando l’attuale consistenza dei posti letto è palese che vi sono
notevoli margini di crescita, per cui l’obiettivo più immediato può essere portare le presenze
invernali al livello di quelle estive.
- In estate, stagione più breve dell’invernale, Macugnaga realizza 30.000 presenze1 - di cui
25.000 tra luglio e agosto -, quando in inverno, malgrado una stagione di 4 mesi2, i risultati
si attestano sulle 15.000 presenze. Se la stagione invernale fosse efficiente come quella
estiva3, si dovrebbero perciò raggiungere le 40-45.000 presenze.
- Ponendo questi numeri come obiettivo di un piano strategico di sviluppo, se nel campo
specifico del turismo di montagna è ancora attuale il modello “stazione da sci” per generare
flussi importanti, analizzando l’offerta dei comprensori sciistici di Macugnaga il modello
andrebbe diversificato verso quello più esteso degli “sport invernali”, che ingloba altre
attività di neve (racchette, fondo, fondo escursionismo, sci alpinismo, pattinaggio, slittino,
ecc.) ad integrazione e completamento dei flussi determinati dalla presenza delle piste.
1.3
Offerta sci e sport invernali
- L’analisi delle piste (tipologia, lunghezza, dislivello) indica che vi è un’offerta (lunghezza
piste: 27 km reali - 35 commerciali) che pone Macugnaga nel novero delle stazioni di media
dimensione.
- Quello che potrebbe essere un elemento di debolezza - cioè la presenza di due comprensori,
due zone distinte e non collegate dove sciare - può, se debitamente comunicato, trasformarsi
in punto di forza, data la loro potenziale “specializzazione”: un comprensorio più facile
(Belvedere) destinato all’apprendimento; l’altro (Moro) più tecnico e difficile, con
un’offerta prevalente di piste rosse e nere, destinate ad una clientela tecnicamente medioalta ed evoluta. Una clientela che, se viene accontentata da un punto di vista della qualità
tecnica, risulta invece penalizzata dalla lunghezza del comprensorio e dal dislivello
disponibile (4.000 m) nei soggiorni oltre i 3 giorni. Infatti, considerando il consumo in
termini di dislivello di uno sciatore di media capacità, il dislivello totale disponibile a
1
Stagione estiva “lorda”: quattro mesi, giugno / settembre 2008.
Stagione invernale “lorda”: cinque mesi, dicembre 2007 / aprile 2008.
3
Estate: 12.500 presenze mensili in alta stagione (luglio, agosto), 2.500 in bassa (giugno, settembre); inverno: alta stagione
tre mesi (da metà dicembre a metà marzo), bassa stagione: i due mesi restanti.
2
2
-
-
Macugnaga consente di sciare da 1,5 a 2 giorni senza dovere ripetere le piste. Indirettamente
ciò significa che sarà più difficile coinvolgere clientela sulle settimane bianche senza
integrare con attività diverse.
Emerge pertanto un possibile primo passo che riguarda il recupero di piste esistenti, ma non
più utilizzate, oppure l’eventuale creazione di nuove, in modo da aumentare il dislivello
fruibile.
Poi vi è comunque la necessità di completare l’offerta con altri sport invernali, oltre a centri
wellness o SPA, che appaiono oggi elementi molto richiesti.
- L’arricchimento dell’offerta di attività legate allo sport dovrà essere pensato con
un’attenzione particolare alla loro dimensione ludico / ricreativa e divertente. Se in
passato l’elemento centrale del turismo di montagna è stato principalmente l’alpinismo,
ora è rappresentato in misura maggiore dall’abbinamento natura / sport come fonte di
svago e divertimento e in cui l’aspetto tecnico e l’impegno sportivo sono meno presenti.
In quest’ottica anche il Monte Rosa acquisisce una nuova valenza, più legata all’aspetto
paesaggistico e panoramico che a quello sportivo.
- Sul tema wellness / SPA risponde, almeno in parte, il progetto in corso per piscina e
centro benessere, oltre al possibile collegamento con altre località vicine, caratterizzate
dal termalismo.
Una criticità conclamata e ineluttabile emerge dai dati del “Piano neve regionale”: alcuni
impianti vanno a fine vita tecnica e andranno rimpiazzati a partire dal 2011. Le prime a
scadere sono due seggiovie del comprensorio Monte Moro, seguite nel 2017 da due dei tre
impianti del comprensorio Belvedere. Dovendo fare un investimento di una certa entità, si
dovrà verificare con appositi metodi la corrispondenza tra capacità di trasporto e ricettività
delle piste, al fine di migliorare la percezione di un trasporto efficace e confortevole. Nel
contempo andrà anche verificata la tipologia futura degli impianti, in modo da ottenere il
migliore servizio con investimenti e costi di esercizio minori.
1.4
Offerta ricettiva
- La consistenza numerica dei posti letto a rotazione - di cui non si può in questa sede
analizzare la rispondenza qualitativa alle attese del mercato -, le presenze e il grado di
utilizzo dei posti letto inducono a pensare che, per ora, la capacità ricettiva (p.l.) sia
sufficiente per sostenere gli obiettivi di crescita della stagione invernale. Rimane aperta la
questione sui segmenti di clientela di alta gamma che richiedono strutture con
classificazione più elevata (4 stelle). Tuttavia va notato che questa clientela tende a
frequentare posti ad alto profilo di immagine o addirittura ad alto valore della “socialità” e
dell’animazione, fattori legati in gran parte alla notorietà e all’immagine.
- Perciò in contemporanea ad un lavoro già avviato sulla messa a punto in via definitiva e
costante della qualità delle piste (innevamento, produzione neve, battitura) e del trasporto
(impianti adeguati per velocità e capacità), oltre all’apertura continua di questi impianti,
andrà di pari passo adeguata la fase promozionale per produrre una maggior notorietà e un
riposizionamento dell’immagine (awarness) della località, due miglioramenti necessari per
movimentare nuovi flussi turistici sia in quantità sia in qualità della clientela.
1.5
Immagine e promozione: miglioramento del brand Macugnaga
- Le analisi legate all’andamento dei flussi mettono in luce una situazione di stallo e un
funzionamento del sistema al di sotto delle sue potenzialità.
- Una delle ragioni di questa criticità può risiedere nel “brand Macugnaga” che per il grande
pubblico, in particolare quello degli sciatori, sembra avere perso parte dell’attrattività e nel
caso specifico anche il fascino delle stazioni storiche.
- Appare quindi chiara la necessità di ridefinizione del posizionamento della località, che
dovrà essere concordato con gli attori pubblici e privati locali, tenendo conto della
“personalità” di Macugnaga - località di turismo di montagna più che di sport invernali -
3
adatta alle famiglie più che ai grandi sportivi (escludendo gli alpinisti che però non
rappresentano un segmento economicamente significativo).
1.6
La progettualità in atto
La progettualità in atto nel Comune tocca alcuni punti essenziali delle criticità di Macugnaga:
- il comprensorio sciistico: con la “pista Belvedere”, progetto in fase di elaborazione
preliminare e finanziato da privati e il “Telemix Belvedere”, ancora in fase di idea
progettuale e il cui importo previsto per la realizzazione è per l’86,4% ancora da reperire
- il tema fitness / wellness, con il progetto “Piscina e centro benessere”
- la ricettività, in particolare con il “Complesso alberghiero del Lago Secco”
- l’immagine, con progetti (“Corporate Image e immagine grafica”, “Illuminazione del Monte
Rosa” e “Pink Ice Hotel”) attualmente allo stadio di idee progettuali e che
rappresenterebbero comunque solo un contributo parziale al posizionamento e alla notorietà
del brand.
1.7
Le possibili soluzioni
Macugnaga sembrerebbe avere tutte le carte in regola - ricettivo, attrattori ecc. - per concorrere
sul mercato al pari di altre località affermate, pur tenendo conto delle criticità evidenziate
rispetto all’impiantistica dello sci e ai necessari completamento e diversificazione dell’offerta
sportiva invernale e – in minor misura - di quella estiva e di quella destagionalizzata.
Linee strategiche di sviluppo
Nell’immediato occorre focalizzare l’attenzione sui due elementi chiave che possono fare la
differenza per il futuro di Macugnaga: il miglioramento dell’offerta invernale (sci e altri sport),
che permetterebbe anche un migliore sfruttamento della ricettività, e la messa in campo di
robuste politiche di immagine (brand) e promozionali condivise, mirate e sostenute da tutta la
comunità per generare visibilità e interesse attorno agli attrattori e, di conseguenza, produrre i
flussi nei volumi possibili, ipotizzati in precedenza.
Macugnaga dovrebbe posizionarsi come la “prima località piemontese di turismo di montagna”,
cioè come una località dove non esistono più mono attività stagionali (sci in inverno e
passeggiate d’estate) bensì un’integrazione tra attività diversificate ad ampio spettro e proposte
secondo una visione ludica.
Oggi gli investimenti negli sport di natura (racchette da neve, sci da fondo, slittini, passeggiate
nella neve, parchi avventura, luge d’été, palestre di arrampicata anche indoor, canyoning,
rafting, percorsi mtb cross country e down hill, ecc.) rappresentano una nuova frontiera
perlomeno in Italia, con interessanti vantaggi: poca concorrenza, basso livello degli investimenti
e soprattutto bassi costi di gestione e quindi ritorno economico relativamente rapido. L’unica
criticità è semmai data dal livello della proposta che deve comunque essere di alto profilo.
Oltre a questo va poi posta un’attenzione particolare al “dopo attività” sia come proposte
cultural-ricreative o di animazione/intrattenimento, sia come wellness o SPA.
A tal fine condividere le linee strategiche e la progettualità delle attività connesse assieme agli
operatori dello sport e dell’accompagnamento è fondamentale, tanto quanto trovare sostegno da
parte dei settori ricettivo e della ristorazione perché avere la stazione “aperta” anche in momenti
di “morta” è indispensabile. Nel contempo tenere in funzione gli impianti durante tutto l’arco
della stagione rappresenta sul medio periodo un investimento commerciale con ritorno.
Finanziamento degli impianti di risalita
Affrontando la questione del rinnovo del parco impianti, nei prossimi dieci anni Macugnaga
dovrà effettuare investimenti pesanti, soprattutto a causa dell’imminenza della prima tranche
relativa al comprensorio Belvedere (circa 6 milioni di euro).
Secondo ogni evidenza reperire somme di tale entità, in particolar modo come contributo da
parte degli Enti pubblici, appare sempre più difficile date le loro difficoltà di bilancio.
Andrebbero quindi trovate soluzioni alternative, considerando anche che oggi i privati hanno
4
assunto un atteggiamento a dir poco “prudenziale” rispetto agli investimenti nell’impiantistica,
lasciando di fatto il campo al pubblico. Sarebbe dunque necessario analizzare e percorrere
strade diverse, ricorrendo ad esempio al sistema degli aiuti pubblici su fondi a rotazione, oppure
a formule di locazione a riscatto (leasing o altro).
Promozione del brand
Gli strumenti di promozione dovrebbero essere adeguati al modo con cui oggi circolano le
informazioni, avvalendosi in primis di internet e del web marketing, che presentano il miglior
rapporto tra facilità di utilizzo, ritorno e costi. In questo contesto appare necessario l’uso delle
metodologie e degli strumenti del cosiddetto web 2.0, cioè attivare l’interesse della potenziale
clientela a partire dai social network per creare un effetto “comunità”, indirizzando poi i flussi
sui siti degli operatori, all’interno di una “piazza del mercato” in cui si possa passare
dall’informazione all’acquisto della vacanza, trasformando i flussi virtuali in reali. A tale scopo
il personale dello IAT andrebbe formato su questi strumenti.
5
B - DIAGNOSI TERRITORIALE E ANALISI DEI FENOMENI IN ATTO
1.
L’OFFERTA TURISTICA
1.1
Fotografia dell’esistente
Le schede seguenti riportano in sintesi il censimento del sistema turistico attuale. Sono state
strutturate localizzando sul territorio del Comune di Macugnaga gli elementi che compongono e
caratterizzano oggi la sua offerta. Si tratta di una disamina “fredda” che non tiene conto degli
aspetti qualitativi di strutture, infrastrutture e attività né dei loro ritorni economici, ma che
permette di avere un quadro il più possibile esaustivo delle risorse presenti.
Le informazioni derivano dall’incrocio e dalla verifica tra fonti ufficiali, principalmente i siti
internet di Comune di Macugnaga, ATL Distretto dei Laghi, Monte Rosa Star S.r.l., nonché
documenti quali il Dossier di candidatura e lo Studio di fattibilità relativi all’intervento «Il
comprensorio sciistico di Macugnaga: azioni per una gestione efficiente ed integrata
dell’offerta» (L.R. 4/2000) e il «Piano Generale Progetto Neve» della Regione Piemonte. Nella
tabella si elenca in sequenza il tipo di informazioni raccolte e trattate.
Temi
Contenuti
• Alberghi e R.T.A. per: tipologia, localizzazione,
Ricettività alberghiera
categoria, nome, n. camere e posti letto
• Esercizi extra alberghieri per: tipologia, localizzazione,
Ricettività extra alberghiera
nome. Dove presenti: categoria, n. camere e posti letto,
periodo apertura, eventuali specifiche
Ristorazione
• Esercizi per: localizzazione, tipologia, nome
• N. esercizi (con suddivisione in alimentari e non
Sistema del commercio
alimentari), indicazioni su tipologie merceologiche di
interesse per il turista
• Attività outdoor per: stagioni, tipologia, localizzazione,
Discipline sportive
alcuni dati quantitativi
Centri sportivi e relative • Attività indoor e outdoor in strutture per: tipologia
discipline
strutture, localizzazione, alcuni dati quantitativi
Offerta sportiva
• Organizzazioni (professionali e non) che si occupano di:
Associazioni e Società
didattica, accompagnamento, agonismo, ecc. in sport
diversi
• Indicazioni di sintesi, in base agli sport praticabili e agli
Eventi sportivi
eventi proposti in calendario
Strutture culturali e
• Museali, espositive, congressuali, ecc.
museali
Patrimoni storico• Emergenze e peculiarità relative alle tematiche religiosoarchitettonici
devozionale e della cultura materiale
Offerta
Patrimoni ambientali
• Emergenze e peculiarità naturalistico-ambientali tutelate
culturale e
Eventi di animazione
animazione del
• Indicazioni di sintesi, in base a eventi tradizionali, a
del territorio:
territorio
carattere sovra locale, calendari
manifestazioni ricorrenti
• Organizzazioni che si occupano a vario titolo di
Associazioni
mantenere e diffondere la cultura locale, creare
animazioni, proporre eventi, ecc.
Servizi di supporto all’attività turistica
• Ufficio Informazione Turistica e ATL
6
1.1.1 Ricettività alberghiera
ALBERGHI 4
Località
Frazione Staffa
Classificazione
3 stelle
1 stella
Frazione Pecetto
Frazione Borca
3 stelle
2 stelle
3 stelle
RESIDENZE TURISTICO ALBERGHIERE 5
Località
Classificazione
Frazione Staffa
3 stelle
Frazione Pecetto
3 stelle
Nome
Dufour
Flora
Girasole
Zumstein
Macugnaga
Cristallo
Nuovo Pecetto
Signal
Edelweiss
Alpi
Camere
12
11
senza indicazioni
44
10
20
17
18
23
13
Nome
Cima Jazzi
Monte Rosa
Weissthor
Posti letto
20
31
senza indicazioni
76
22
42
45
42
37
20
Appartamenti
20
14
16
Posti letto
58
39
27
1.1.2 Ricettività extra alberghiera
AFFITTACAMERE
Località
Frazione Staffa
Frazione Pecetto
Nome
Taverna del Rosa
Seggiovia Bar Ristorante
Camere
3
4
Posti letto
7
9
BED & BREAKFAST
Località
Frazione Staffa
Frazione Borca
Classificazione
Nome
2 stelle
Zurbriggen
2 stelle
Eden
Camere
3
2
Posti letto
6
5
CAMPEGGI
Località
Frazione Testa
CASE PER FERIE
Località
Frazione Staffa
Classificazione
Nome
2 stelle
Sporting
Center
Nome
Istituto S. Cuore
Scarteboden
Piazzole
64
Apertura
Annuale
Camere
49
7
Posti letto
86
20
De Filippi
34
99
Casa San Giuseppe
30
72
Soggiorno Alpino
30
101
Frazione Pecetto
Frazione Borca Fornarelli
4
5
Servizi
Bar, giochi bimbi,
ping-pong
Apertura
Luglio e agosto
Luglio e agosto
(solo per gruppi
autogestiti)
Da Natale a marzo;
da giugno a metà
settembre
Da metà giugno a
metà settembre
Da Natale a marzo;
da giugno a metà
settembre
10 esercizi per un totale di 335 posti letto, escluso “Girasole”. 8 ***; 1 **; 1 *.
3 esercizi ***, per un totale di 124 posti letto.
7
RIFUGI E BIVACCHI ALPINI
Località
Nome
CAI Saronno
Belvedere
Wengwald Hutte
Passo del Monte
Gaspare Oberto
Moro
Alpe Pedriola
Zamboni Zappa
Punta Marinelli
Punta Weissthor
Valle Anzasca
Loccia dei
Camosci
Jägerhorn
Roffel
Val Quarazza
Oasi faunistica
del Monte Rosa
Quota (m)
1.914
1.932
2.796
Camere
3
1
5
Posti letto
Servizi
24
12
28
Bar
ristorante
36
Bar
ristorante
-
Apertura
Estiva
-
2.070
8
Damiano Marinelli
Eugenio Sella
Amici della Val
Moriana
Valentino Belloni
3.036
3.029
1.795
-
2.509
-
-
-
-
Città di Gallarate
Città di Luino
Emiliano Lanti
Hinderbalmo
3.969
3.562
2.150
1.950
-
9
-
-
-
Estiva
-
1.1.3 Ristorazione
BAR E RISTORANTI
Località
Nome
Burgener
Chez Felice
Flizzi
Flora
Jäger
Jöder
Fraz. Staffa
Roffel
Taverna del Rosa
Z’ Makanà Stubu
Big Ben House
Mac In
Basaletti
Centro Sportivo
Edelweiss
Mignon
Fraz. Pecetto
Miramonti
Nuovo Pecetto
Seggiovia
Fraz. Borca
Eden
Fraz. Pestarena Il Cantuccio
Val Quarazza
Lanti
Alpino
Belvedere
Ghiacciai del Rosa
Paradiso
Burky
Burky
Monte Moro Hutte
Altre località
Bar
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Ristorante
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
-
Specifiche
Pizzeria
Pasticceria
Pizzeria
Discoclub
Sala giochi
Pasticceria gelateria
Paninoteca birreria trattoria
Degustazione
Al Lago delle Fate
Agriturismo
-
8
1.1.4 Sistema del commercio
È composto da 8 esercizi alimentari e da una cinquantina di imprese non alimentari, incluse
quelle a carattere artigianale. Tra queste, 11 appartengono a tipologie merceologiche di interesse
per lo shopping del turista (“Abbigliamento e articoli sportivi”, “Antiquariato”, “Articoli da
regalo”, “Fotografia”, “Librerie”); 4 al “Noleggio attrezzature sportive”; 4 sono “Agenzie
immobiliari” per affitto e vendita appartamenti. Considerevole, infine, il numero di imprese del
settore edilizio: dall’impiantistica, alla falegnameria, ecc.
1.1.5 Offerta sportiva
STAGIONE INVERNALE
Sport
Descrizione
Sci alpino
Due comprensori non collegati, unico skipass.
• Monte Moro: 6 impianti di risalita
• Belvedere: 3 impianti di risalita (2
(2 funivie, 1 seggiovia, 3 sciovie,
seggiovie, 1 sciovia dalla Frazione
dalla Frazione Staffa a Passo Moro)
Pecetto alla Località Belvedere) più
con 7 piste (2 nere, 4 rosse, 1 blu)
3 tapis roulant, con 6 piste (3 rosse,
per un totale di circa 18 km
3 blu) per un totale di circa 11 km
commerciali. Possibilità di varianti
commerciali.
freeride dalla “pista della Meccia”.
Sci nordico
• L’anello di circa 20 km collega Isella (“pista delle Frazioni”, tratta più
tecnica) e Pecetto (“pista Signal”, adatta anche a principianti).
Snowboard
• “Pink Snow Park”, area riservata sulle piste della sciovia San Pietro
(comprensorio Monte Moro). Altre zone dedicate, di dimensioni inferiori,
vengono allestite ogni stagione in Località Burky (comprensorio Belvedere) e
presso il Centro Sportivo (Frazione Pecetto).
Sci alpinismo
• Numerose mete, per lo più destinate a medi e buoni sciatori alpinisti. Dati i
dislivelli, spesso da effettuare in due giorni, con tappa nei rifugi (es. da
Pecetto, il Pizzo Bianco o lo Joderhorn).
• Altri itinerari sono traversate: es. Monte Moro - Lago Maatmark (CH); Tour
Monte Moro - Zermatt - Alagna.
• Alcuni percorsi consentono di portarsi vicino a vette ambite dagli alpinisti,
es. itinerario Colle delle Locce - Punta Grober.
Arrampicata su
• Parecchie cascate nell’intera Valle Anzasca. A Macugnaga, la più nota si
ghiaccio
trova all’Alpe Burki.
Racchette da neve ed • Diversi itinerari - con ciaspole o a piedi - in tutto il territorio. Tra i classici: i
escursionismo
prati oltre Pecetto verso la Croce; il Rifugio Zamboni e Zappa; la salita da
invernale
Isella al Lago delle Fate e la Val Quarazza in genere.
STAGIONE ESTIVA
Sport
Escursionismo
e trekking
Descrizione
• I sentieri si sviluppano sia alle basse-medie quote sia alle alte, con differenti
gradi di difficoltà, alcuni supportati per abbreviare l’avvicinamento dagli
impianti di Monte Moro e Belvedere aperti in estate.
• Vari motivi di interesse: visitare antichi borghi abbandonati; raggiungere
rifugi e bivacchi per i panorami sul Monte Rosa; scoprire gli aspetti
naturalistici di valli quali la Moriana o la Quarazza; superare i 3.000 m di
vette accessibili a escursionisti esperti.
Trekking di più giorni
• “Traversata dei Camosci” interamente nel territorio di Macugnaga (dal Passo
di Monte Moro al Rifugio Sella).
• Anello del “Tour del Monte Rosa”.
• “Grande Trekking dell’Ossola” che attraversa tutte le valli della Provincia.
• “Grosse Walserweg”, collegamento tra i paesi Walser lungo i valichi e le
rotte di migrazione.
9
Alpinismo
Arrampicata sportiva
Mountain bike
Parapendio
e deltaplano
Equitazione
Pesca sportiva
• “Grande Traversata delle Alpi”, la cui variante alta transita per il Passo di
Monte Moro.
• Le vie sulla Parete Est del Monte Rosa (che hanno segnato molta parte di
storia dell’alpinismo italiano e internazionale) sono impegnative per quota e
livello di difficoltà: richiedono quindi determinate capacità tecniche.
• Innumerevoli e di varia difficoltà gli itinerari sulle altre cime che circondano
la conca di Macugnaga.
• 13 siti a Macugnaga e dintorni con più di 100 itinerari. 6
• Palestre classiche: “Gildo Burgener” e “Luciano Bettineschi” a Pecetto.
• “Skarteboden”: attrezzata negli anni ’90.
• Bouldering: massi sparsi all’Alpe Pedriola.
• Vie in quota: Torrione e Corno di Rosareccio, Contrafforte di Punta Battisti,
Crestone Marinelli, Avancorpo di Cima Jazzi.
• Per allenamento estivo: piste di fondo e tracciati di collegamento tra le
frazioni.
• Non mancano percorsi impegnativi, inclusa una delle sei tappe del “Tour del
Monte Rosa” (anello da/a Gressoney, passando per Cervinia, Zermatt e
Macugnaga) con base al Rifugio Oberto.
• Diversi i percorsi di volo e le possibilità di cross nell’intera Valle Anzasca.
• Decolli: 2 al Passo del Monte Moro, 1 all’Alpe Bill, 1 all’Alpe Roffelstaffel,
1 a Provaccio.
• Atterraggi: a Pecetto (prato del Miger), Isella, Vanzone - Albarina.
• Si può volare tutto l’anno, ma il periodo migliore è tra marzo e maggio. Da
giugno in avanti, grazie ai decolli in quota, l’attività è comunque buona
perché non ci sono fenomeni di inversione e foschia.
• Passeggiate a cavallo lungo le piste di fondo e i sentieri che collegano le
diverse frazioni.
• La Val Quarazza con il Lago delle Fate sembra essere l’unico sito. Infatti il
torrente Anza e i suoi affluenti sono per lo più portatori di acque di fusione:
l’Anza diventa di interesse a partire da Piedimulera.
ALTRI SPORT NELLA VALLE ANZASCA
Sport
Descrizione
Canyoning
Diversi itinerari dal facile all’impegnativo.
• Rio Mondelli: in una forra alpina con una prima parte semplice e una seconda
verticale e molto tecnica (lunghezza totale 1 km, dislivello 360 m, una
trentina di calate).
• Rio Val Bianca: diviso in due tratti di difficoltà differente (3-5 ore).
• Val Segnara: percorso classico e introduttivo al torrentismo (3-4 ore).
• Rio Roletto: breve ma complesso, l’itinerario parte dall’omonimo villaggio
del Comune di Vanzone.
Kayak
• Torrente Anza: interamente in Comune di Calasca-Castiglione il percorso (IV
e V grado) parte in sponda destra dalla diga sino al ponte pedonale in pietra
della Frazione Colombetti. Occorre verificare i livelli dell’acqua nella gola
causa i prelievi a scopo idroelettrico.
6
Cfr. D. Borelli, F. Manoni, M. Pellizzon “Ossola e Valsesia - arrampicate sportive e moderne”, ed. Versante Sud, Milano
2008.
10
CENTRI SPORTIVI E RELATIVE DISCIPLINE
Nome
Località
Centro Sportivo
Frazione Pecetto
Comunale
Campo pattinaggio
e hockey su ghiaccio
Campo da calcio
Frazione Pecetto
Frazione Testa
Attività
• In inverno: “Parco della Neve” dedicato a bambini e
principianti (tapis roulant anche per trasporto bob e
slittino), con Fun Park (area snowboard, snow tubing);
noleggio attrezzature.
• In estate: bocciodromo; 2 campi tennis; 1 campo
calcetto; 1 campo pallavolo; minigolf dieci buche; tavoli
ping pong; half pipe per skateboard; giochi per bambini.
• 1 pista naturale, con illuminazione per aperture in
notturna.
• Regolamentare, in erba, con parcheggio nelle vicinanze.
ASSOCIAZIONI E SOCIETÀ
Nome
Monte Rosa Star S.r.l.
Scuola di sci Macugnaga
Descrizione e attività
• Gestione impianti sciistici.
• Lezioni individuali e collettive e corsi di sci alpino, sci nordico,
snowboard, telemark, carving. Aperta da dicembre a maggio.
Scuola di sci Monte Rosa - • Lezioni individuali e collettive di sci alpino e sci nordico.
Valle Anzasca
• Altri sport: parapendio e pattinaggio.
• Per i bambini: Sci Club “Scoiattoli del Rosa”.
Guide Alpine Macugnaga • Accompagnamento (collettivo e singolo) per: alpinismo invernale ed
estivo, sci alpinismo e fuoripista, heliski, cascate di ghiaccio, racchette
da neve, trekking.
• Durante l’intero arco dell’anno: corsi di arrampicata, alpinismo,
ghiaccio, sci fuoripista, autosoccorso, rivolti a principianti ed esperti.
Hockey Club Macugnaga
• Appartenente alla Federazione Italiana Sport Ghiaccio (F.I.S.G.).
A.S.D.
Associazione sportiva
• Gestione campo da calcio, organizzazione ritiri e allenamenti per
culturale e turistica Monte
squadre e scuola in collaborazione con la Scuola Italiana Calcio.
Rosa Est
Club Parapendio
• Uno dei club di parapendio più antichi d’Italia, ha mantenuto nel nome
Macugnaga - Monte Rosa
la parola “Delta”: oggi è formato da parapendisti, parecchi dei quali ex
(Delta Club Monterosa)
piloti di deltaplano.
Sci Club Macugnaga
• Creato nel 1924 con il nome “Sci Club Monterosa” e inizialmente
dedicato allo sci di fondo. Nel 1948 ha assunto la denominazione
attuale.
• Per i giovani: sci dalla preagonistica ai livelli agonistici più alti.
C.A.I. Sezione Macugnaga • Organizzazione e gestione corsi di alpinismo e sci alpinismo, escursioni,
serate a vario tema.
• La sezione è proprietaria di rifugi e bivacchi: Amici della Val Moriana;
Gaspare Oberto; Bartolomeo Longa (all’alpe Cortenero, sopra
Ceppomorelli); Amedeo Pirozzini (in Val Segnara); Hinderbalmo;
Emiliano Lanti; Eugenio Sella.
Club dei Quattromila
• Fondato a Macugnaga nel 1960, ha oggi circa 400 soci: possono
aderirvi gli alpinisti che hanno scalato una delle cime della parete Est
del Rosa.
• Organizzazione e realizzazione corsi di sci alpinismo e di alpinismo
insieme alla sezione del C.A.I. e alle Guide Alpine locali.
Moto Club Z’Makana
• Organizzazione viaggi e moto raduni.
11
EVENTI SPORTIVI
• Eventi sportivi, competitivi e non, in particolare nel periodo invernale.
Esempi
• “Schneereifa Lóufutu” (in Walser “camminata con le scarpe da montagna”): ciaspolata di 8,5 km (dal
Centro Sportivo di Pecetto al Centro di Fondo di Isella) giunta nel 2010 alla terza edizione, inserita
nel circuito provinciale “Ciaspolando tra laghi e monti” e valida come prova di Coppa Italia.
• “Monte Rosa”: tappa dell’International Ski Tour delle valli del Verbano, Cusio, Ossola, Sesia e
Canton Vallese.
1.1.6 Offerta culturale e animazione del territorio
STRUTTURE CULTURALI E MUSEALI
Nome
Località
Casa Museo Walser Frazione
Alts Walserhüüs Van
Borca
Zer Burfuggu
Museo della Montagna Frazione
Staffa
Museo della Miniera
d’Oro della Guia
Frazione
Fornarelli
Kongresshaus
Frazione
Staffa
Descrizione attività
• A carattere etnografico-storico, allestito in una costruzione
del 1610: illustra, con oltre 650 oggetti d’epoca, la vita
quotidiana dei Walser. Aperto tutto l’anno.
• In origine (fine XVIII secolo) un fienile, dal 1971 museo che
racconta la storia delle Guide alpine di Macugnaga e
dell’alpinismo attraverso attrezzi, materiali, reperti.
• Sulle pareti, il ciclo pittorico-ironico “Quota Pecetto” di Aldo
Mazza, dedicato a un Tartarin italiano alla conquista del
Monte Rosa.
• Una sezione speciale è riservata alla tematica del
contrabbando.
• Visitabile tutto l’anno su prenotazione, sempre aperto a
luglio, agosto e nel periodo natalizio.
• Tra le miniere di Pestarena (oltre 50 km di gallerie per
l’estrazione della pirite aurifera, sfruttate da metà ‘800 sino al
1961) è aperta a fini turistici la Miniera della Guia.
• Le visite guidate (programmabili durante l’anno su
appuntamento e tutti i giorni da giugno a settembre)
consentono di effettuare, in una quarantina di minuti, un
percorso in piano di circa 800 m, accessibile anche a persone
in carrozzina.
• Seminari, dibattiti, congressi, spettacoli di vario genere
(musica, cabaret, folklore, ecc.).
PATRIMONI STORICO-ARCHITETTONICI
Area tematica
Descrizione
Espressioni cultura
• Le origini Walser sono rilevabili e visibili in tutte le frazioni di Macugnaga,
materiale
grazie alla presenza delle tipiche abitazioni in legno con base in pietra,
spesso contrassegnate dalla data di costruzione.
• Il nucleo più antico è in Località Dorf (Frazione Staffa), costituito da un
gruppo di baite e stalle.
Baita Pala
• Classificata Monumento Nazionale, si trova nella Frazione Pecetto di
Sopra.
Luoghi di culto
• Chiesa Vecchia, Frazione Staffa: medioevale, citata già in documenti dei
primi anni del 1300.
• XVIII secolo: Parrocchiale di Santa Maria Assunta (Frazione Staffa);
Chiesa della Madonna Addolorata (Frazione Isella).
• XVII secolo: Chiese di: Pecetto; San Bartolomeo (Frazione Stabioli); San
Giovanni Battista (Frazione Pestarena); San Rocco (Frazione Motta).
• Altri luoghi devozionali: Cappella del Burki all’Alpe omonima; Chiesa di
Borca; Chiesa di San Niklaus in Frazione Quarazza.
12
PATRIMONI AMBIENTALI
Nome
Descrizione e attività
Oasi faunistica di
• Istituita nel 1969 per reintrodurre lo Stambecco (oggi nel territorio del
Macugnaga
Comune si stimano 120 capi), si sviluppa sui versanti vallivi in quota che
costeggiano la base delle cime della Est del Monte Rosa, con un’estensione
di circa 2.750 ettari.
• L’oasi è attraversata da un itinerario ad anello (tempo di percorrenza: 1
giorno).
• Periodi consigliati per la visita: tarda primavera e autunno, quando
stambecchi e camosci stazionano sulle balze inferiori.
Ghiacciaio e morene
• Osservazione dei fenomeni geologici (incluso il ritiro del ghiacciaio) e della
del Belvedere, Lago
flora dell’habitat periglaciale.
delle Locce, Lago
• Mete raggiungibili e percorribili con adeguata attrezzatura escursionistica,
Effimero
seguendo il tracciato segnalato da cartelli indicatori.
• Avvicinamento abbreviato utilizzando per il primo tratto di salita la
seggiovia aperta anche d’estate.
Vecchio Tiglio
• Riconosciuto dalla Regione Piemonte quale “albero storico-monumentale”,
ha un’età presunta di 500 anni, più di 8 m di circonferenza e un’altezza di
12 m. Si trova in Frazione Staffa presso il cimitero.
EVENTI DI ANIMAZIONE DEL TERRITORIO: MANIFESTAZIONI RICORRENTI - ESTATE
Nome
Periodo
Descrizione
Raccolta della segale per il pane
Giugno
Giornate del latte e della lana
Giugno
• Ricostruzione curata dalla Walser Verein Z’Makana
dello svolgimento di alcuni momenti di vita del
passato.
Fiera di San Bernardo
Seconda
• Dal 1987, per riprendere la tradizione di una fiera
domenica
del medioevo: esposizione di prodotti tipici con
luglio
alcune lavorazioni effettuate sul posto dagli
artigiani, manifestazioni culturali e concorso
sculture in legno.
Processione
Ultima
• Da Pecetto sino a ridosso del ghiacciaio, con la
domenica
Madonna dei Ghiacciai custodita nella chiesa della
luglio
frazione.
Mostra Scambio Mineralogica
Luglio
• Nel 2010 la quarta edizione, organizzata da
Comune, Pro Loco e Gruppo mineralogico
Ossolano.
Festa patronale
15 agosto • Dedicata all’Assunta, patrona di Macugnaga.
Rievocazione della panificazione Agosto
• Accensione del caratteristico forno del pane al Dorf.
EVENTI DI ANIMAZIONE DEL TERRITORIO: MANIFESTAZIONI RICORRENTI - INVERNO
Nome
Periodo
Descrizione
Mercatini di Natale
Dicembre
Aspettando il Natale
Concerto di Capodanno
Gennaio
Carnevale
Febbraio • In tutte le frazioni in giorni diversi.
13
ASSOCIAZIONI
Nome
Pro Loco Macugnaga
Alte Lindebaum Gemeinde
Walser Verein Z’Makana
Amici della Val Moriana
Coro Monte Rosa
CAI Macugnaga e
Valle Anzasca
Descrizione e attività
• Organizzazione e gestione eventi di vario tipo.
• La “Comunità del Vecchio Tiglio” si occupa di conservare le antiche
tradizioni attraverso attività diverse, incluse alcune pubblicazioni.
• Gruppo di cultura e tradizione Walser fondato nel 1978. Tra le varie
attività, mantiene i contatti con le altre Comunità Walser.
• Il gruppo di volontari ha ristrutturato una baita del 1700 situata in un
alpeggio a quota 1795 m trasformandola in rifugio/bivacco.
• Partecipa all’organizzazione e alla gestione di alcuni eventi.
• Formato una quarantina di anni fa e composto da guide alpine, maestri
di sci, valligiani e villeggianti, ha un repertorio di canti popolari e
montani e partecipa a rassegne e concerti nazionali e internazionali.
1.1.7 Servizi di supporto all’attività turistica
COMUNICAZIONE E PROMOZIONE
Nome
Descrizione e attività
Ufficio Informazione
• In Piazza Municipio (Frazione Staffa): aperto tutto l’anno, fornisce
Turistica (IAT)
informazioni su alloggio e soggiorno, itinerari, manifestazioni,
fruizione dei siti culturali, storico-architettonici e sportivi del Comune
e della Valle Anzasca.
ATL Distretto Turistico dei • Macugnaga fa parte dell’ATL Distretto Turistico dei Laghi e
Laghi
usufruisce dei canali e dei servizi promo-pubblicitari.
1.1.8 Osservazioni analitiche
Le osservazioni di carattere analitico incentrate sul sistema di ricettività a rotazione sono
inserite nei capitoli seguenti. In questa sede si esaminano invece le altre componenti
dell’offerta.
I sistemi di ristorazione e commercio paiono dimensionati e localizzati in maniera logica
rispetto al territorio e alle necessità dei fruitori, anche se - come è ovvio - gli esercizi dei due
settori sono maggiormente concentrati nelle frazioni principali, dove sono presenti gli impianti
di risalita.
Per quanto riguarda l’offerta sportiva in generale, Macugnaga risulta una stazione dall’effettiva
doppia stagionalità: infatti, sia l’inverno che l’estate consentono a pubblici di diversa tipologia
la pratica di varie attività, appartenenti alle categorie degli sport “classici” ed “emergenti”, per i
quali il polo principale d’attrazione è rappresentato dal Monte Rosa e dalla sua Parete Est,
naturalmente a differenti gradi di approccio e di difficoltà.
Il comprensorio sciistico - pur nelle sue dimensioni contenute - permette di rivolgersi a una
domanda composta da sciatori di buon livello nonché da principianti e famiglie con bambini. Lo
stesso discorso vale per lo sci nordico; mentre gli altri sport invernali costituiscono una gamma
capace di rispondere agli esperti come a quanti si avvicinano per la prima volta o in maniera
sporadica a discipline quali snowboard o racchette da neve. Il tutto supportato da un buon
numero di organizzazioni - professionali e non - che si occupano di didattica,
accompagnamento, agonismo, ecc.
Idem dicasi per la stagione estiva, dove il ventaglio delle possibilità - sia per gli sportivi “attivi”
sia per quelli “contemplativi” - è ampio e variegato.
Si nota invece un parziale punto di debolezza negli aspetti relativi a fitness e benessere,
attualmente non presenti nel Comune di Macugnaga: problema questo in via di soluzione grazie
al progetto in corso per piscina e centro benessere, e al possibile collegamento territoriale con
altre località vicine, caratterizzate dal termalismo.
14
Sul fronte dell’offerta culturale fanno da traino le origini Walser e, in genere, tutte le espressioni
della cultura materiale: anche in questo caso una componente forte in fatto di capacità potenziali
d’attrazione, ben distribuita ed evidente nelle varie frazioni e in grado di essere proposta a
diversi segmenti di clientela, purché supportata da idonee azioni di comunicazione e da un
sistema degli eventi organizzato.
1.2
Il sistema piste / impianti
L’esame delle dotazioni delle piste da discesa e degli impianti di risalita di Macugnaga viene
effettuato sulla base del censimento redatto dalla Regione nel 2009 con il «Progetto “Sistema
Neve”». Tale database offre un quadro completo e dettagliato delle caratteristiche dell’offerta a
tale data; non riporta pertanto il tappeto trasportatore del Centro Sportivo, novità della stagione
2009/2010.
Data l’articolazione dell’area sciabile di Macugnaga in due comprensori separati - Belvedere e
Monte Moro - anche se a skipass unico, l’analisi, dopo una sintesi iniziale a livello di stazione,
considera separatamente ciascun comprensorio, in modo da individuarne le specifiche
caratteristiche. Sono infine elaborati i dati di carattere gestionale della stazione.
15
1.2.1 Le piste da discesa: lunghezza, dislivello, difficoltà e innevamento
Sintesi delle piste da discesa della stazione
- 13 piste da discesa per un totale di 26,5 km e un dislivello di 4.076 m
- 4 piste blu: 5,1 km, 19%
- 7 piste rosse: 18,8 km, 71%
- 2 piste nere: 2,6 km, 10%
- quote di partenza: minima 1.594 m, massima 2.875 m, media 2.277 m
- quote di arrivo: minima 1.377 m, massima 2.792 m, media 1.963 m
- quota media: 2.120 m
- classe di rischio climatico7 rispetto all’innevamento naturale: “basso” (quota media piste
superiore ai 2.000 m)
- innevamento programmato: 6,3 km piste (23,77%)
COMPRENSORIO BELVEDERE
COMPRENSORIO MONTE MORO
6 piste da discesa
Lunghezza totale: 9,4 km
- le più corte: “Rifugio” e “Gara” (0,8 km)
- la più lunga: “Fontanone” (2,5 km)
- lunghezza media: 1,6 km
Dislivello totale: 1.133 metri
3 piste blu: 4,3 km
3 piste rosse: 5,1 km
7 piste da discesa
Lunghezza totale: 17,1 km
- la più corta: “Cresta San Pietro” (0,8 km)
- le più lunghe: “Meccia” e “Moro Bill” (5,0 km)
- lunghezza media: 2,4 km
Dislivello totale: 2.943 metri
1 pista blu: 0,8 km
4 piste rosse: 13,7 km
2 piste nere: 2,6 km
Quote di partenza:
Quote di arrivo:
minima: 2.410 m
minima: 1.700 m
massima: 2.875 m
massima: 2.792 m
media: 2.725 m
media: 2.305 m
Quota media piste: 2.515 m
Esposizione prevalente: SUD
Innevamento programmato: assente
Classe di rischio climatico
“basso”
(innevamento naturale)
Quote di partenza:
Quote di arrivo:
minima: 1.594 m
minima: 1.377 m
massima: 1.920 m
massima: 1.800 m
media: 1.754 m
media: 1.565 m
Quota media piste: 1.659 m
Esposizione prevalente: EST
Innevamento programmato: 6,3 km di piste (67%)
Classe di rischio climatico
“medio”
(innevamento naturale)
Le criticità a breve termine per le aree incluse in classi
di rischio “medio” (quota media tra 1.50 0m e 2.000 m)
sono legate alla variabilità dell’innevamento da un
anno all’altro e alla natura delle precipitazioni, con
possibilità di avvicendamento di pioggia e neve
nell’arco del medesimo inverno.
Le aree in classe di rischio “basso” (quota media
superiore ai 2.000 m) corrono - allo stato attuale degli
studi in materia - limitati rischi di carenza di
innevamento naturale, potendo invece incorrere, in
prospettiva - nell’ipotesi di un riscaldamento globale
importante e di un aumento delle precipitazioni – in
problematiche legate a un innevamento particolarmente
copioso.
7
Il «Progetto “Sistema Neve”» ha individuato quattro classi di rischio rispetto all’innevamento naturale, definite in rapporto
alla quota media delle piste e classificate secondo le più recenti previsioni degli studi sui cambiamenti climatici a breve e
medio termine: rischio molto alto, quota < 1.000 m; rischio alto, quota tra 1.000 e 1.500 m; rischio medio, quota tra 1.500 e
2.000 m; rischio basso quota > 2.000 m.
16
1.2.2 Gli impianti di risalita: tipologia, quote, portata, costruzione e scadenza
Sintesi degli impianti della stazione
- 12 impianti: 2 funivie, 3 seggiovie, 4 sciovie, 3 tappeti8
- quote di partenza: minima 1.340 m, massima 2.802 m, media 1.945 m
- quote di arrivo: minima 1.380 m, massima 2.870 m, media 2.226 m
- portata oraria totale della stazione: 5.720 persone / ora
- anni di costruzione: tra il 1959 e il 2006
- anni di scadenza: tra il 2011 e il 2039
COMPRENSORIO BELVEDERE
COMPRENSORIO MONTE MORO
6 impianti di risalita
- 2 seggiovie
“Pecetto Burki”, “Burki Belvedere”
- 1 sciovia
“Burki 3”
- 3 tappeti trasportatori
“Belvedere”, “Pecetto”, “Centro Sportivo”
Quote di partenza:
Quote di arrivo:
minima: 1.370 m
minima: 1.380 m
massima: 1.980 m
massima: 1.990 m
media: 1.564 m
media: 1.717 m
Portata oraria totale: 2.300 persone / ora
- Min: 700 persone / ora (seggiovie)
- Max: 900 persone / ora (sciovia)
6 impianti di risalita
- 2 funivie
“Staffa - Alpe Bill”, “Alpe Bill - Monte Moro”
-1 seggiovia
“Ruppenstein”
- 3 sciovie
“Smeraldo”, “Joder” e “Cresta San Pietro”
Quote di partenza:
Quote di arrivo:
minima: 1.340 m
minima: 1.711 m
massima: 2.802 m
massima: 2.870 m
media: 2.262 m
media: 2.650 m
Portata oraria totale: 3.420 persone / ora
- Min: 360 persone / ora (funivie)
- Max: 900 persone / ora (seggiovia)*
1959: funivia “Staffa - Alpe Bill”
1962: funivia “Alpe Bill Monte Moro”
Costruzione
1981: sciovie “Smeraldo”, “Joder”
1995: sciovia “Cresta San Pietro”
1999: seggiovia “Ruppenstein”
2011: sciovie “Smeraldo”, “Joder”
2019: funivia “Staffa - Alpe Bill”
2022: funivia “Alpe Bill Scadenza
Monte Moro”
2025: sciovia “Cresta San Pietro”
2039: seggiovia “Ruppenstein”
Costruzione
1977: due seggiovie
1999: tappeto “Belvedere”
2002: tappeto “Pecetto”
2006: sciovia
2009: tappeto “Centro Sportivo”
Scadenza
2017: due seggiovie
2036: sciovia
* sciovie: 600 persone / ora
8
Un tappeto (“Centro Sportivo”) inaugurato nel 2009/10, quindi non censito dal «Progetto “Sistema Neve”» (2009) e di cui
pertanto non sono disponibili i dati tecnici.
17
1.2.3 Dati gestionali
Sono disponibili i dati gestionali delle stagioni 2006/07 e 2007/08, di cui si riporta una sintesi
nella tabella seguente; la mancanza di dati su un arco temporale maggiore non permette
elaborazioni più approfondite, che invece restano di larga massima.
Fatturato, costi e differenza
Stagione 2006/07
Stagione 2007/08
Fatturato
1.038.568
1.084.448
Costi
1.096.943
1.214.741
Differenza: Fatturato - Costi
-58.375
-130.293
In entrambi gli anni i costi sono superiori al fatturato con un’incidenza media nelle due stagioni
del 112%. A fronte di fatturati di entità simile nei due anni, i costi sono più elevati nel secondo
rispetto al primo e, di conseguenza, la differenza tra fatturato e costi.
L’esame delle tipologie di costi evidenzia che la quota maggiore è rappresentata dal personale,
composto da 31 persone di cui 12 fissi e 19 stagionali.
Questa voce nel 2006/07 è stata di 624.217 euro (56,9%), nel 2007/08 di 784.280 euro (64,6%).
Il personale fisso ha inciso per il 73% (453.493 euro) nel primo anno, per l’81% (633.583 euro)
nel secondo.
1.2.4 Osservazioni analitiche
Per quanto a skipass unico e collegati da bus navetta nella stagione invernale, i due comprensori
dell’area sciabile di Macugnaga si configurano come indipendenti da ogni punto di vista:
- funzionalmente, in quanto hanno punti di partenza in due località diverse (Pecetto per
Belvedere e Staffa per Monte Moro)
- per estensione (chilometri di piste e dislivello): più contenuto il Belvedere che ha poco più
della metà dei chilometri di piste di Monte Moro e meno della metà di dislivello
- per difficoltà, maggiore nel Monte Moro, dove si trovano per lo più piste nere e rosse,
rispetto a Belvedere in cui si hanno piste blu e rosse
- per quota delle piste, tendenzialmente più elevate quelle di Monte Moro rispetto a Belvedere
- per esposizione, principalmente a est per Belvedere e a sud per Monte Moro
- per innevamento programmato, presente a Belvedere assente a Monte Moro.
L’estensione per metri di dislivello del Comprensorio Monte Moro (2.943 m) è tale da offrire
allo sciatore medio una intera giornata di sci senza dover ripetere due volte le piste. Studi del
settore hanno infatti individuato in 3.000 metri il dislivello medio giornaliero percorso dallo
sciatore tipo. Il Comprensorio Belvedere è invece più contenuto (1.133 m).
La distribuzione delle piste sui pendii e rispetto alle quote sembrerebbe non porre, almeno
nell’immediato, problemi di innevamento naturale di particolare rilievo.
Tuttavia per quanto riguarda il Comprensorio Monte Moro, posto mediamente ad una quota più
elevata del Belvedere e in fascia di rischio bassa, occorre tenere presente che due piste,
“Meccia” e “Moro-Bill”, si sviluppano fino a quote inferiori al limite suddetto, arrivando
rispettivamente a 1.850 m e a 1.700 m - con la possibilità del verificarsi delle problematiche del
Comprensorio Belvedere. Peraltro la “Meccia”, la cui quota di arrivo è prossima ai 2.000, non
approda in modo indipendente alla partenza di un impianto, ma confluisce nella “Moro-Bill”: ne
condividerebbe pertanto le eventuali criticità di utilizzo legate all’innevamento.
La dotazione del parco impianti include strutture più recenti (2006) e altre più datate (1959). Ne
consegue che a breve alcuni impianti andranno a fine vita tecnica: per prime (2011) due sciovie
del Comprensorio Monte Moro e poi (2017) due dei tre impianti del Comprensorio Belvedere.
Le prime rappresentano una parte importante del Comprensorio maggiore, in quanto, una volta
che lo sciatore è arrivato alle quote più elevate, ha a disposizione, oltre alla funivia “Alpe Bill Monte Moro” che serve le piste “Meccia” e “Moro-Bill”, quattro impianti, di cui i due in
scadenza, che servono le altre piste.
18
Per il Belvedere le seggiovie in scadenza nel 2017 costituiscono l’asse portante del
comprensorio, essendo la sciovia “Burki 3” laterale e la sua fruizione legata all’operatività delle
seggiovie stesse.
Ciò rende evidente l’importanza fondamentale delle scelte che dovranno essere effettuate per
l’adeguamento del parco impianti nei prossimi 5 - 6 anni.
1.3
Il sistema ricettivo a rotazione
L’analisi del sistema ricettivo si articola in un primo quadro della situazione attuale (2008), al
fine di conoscere l’entità della capacità ricettiva e le sue caratteristiche. Segue l’esame delle
variazioni avvenute tra 1994 e 2008, per comprendere quali sono le tendenze in atto a livello di
incremento/decremento generale dell’offerta e quali tipologie sono interessate da questi
cambiamenti. Si è scelto di estendere l’arco temporale oltre il decennio, in quanto nel caso di
Macugnaga tale maggiore ampiezza (15 anni) permette di evidenziare alcuni aspetti qualitativi
delle variazioni avvenute, non ugualmente evidenti nel solo arco decennale. I dati sono stati
forniti dall’Osservatorio Turistico Regionale.
1.3.1 Quadro attuale: 2008
Il ricettivo a rotazione è composto da 37 strutture per 1.350 posti letto, così distribuiti:
- 14 strutture, pari al 38%, e 489 posti letto, pari al 36%, nel comparto alberghiero, di cui fanno
parte alberghi a una, due e tre stelle e R.T.A. a tre stelle;
- 23 strutture, pari al 62%, e 861 posti letto, pari al 64%, nel comparto extra alberghiero, in cui
sono inclusi affittacamere con ristorante, B&B a due stelle, bivacchi fissi, campeggi a due
stelle, case per ferie e rifugi alpini.
Le tipologie in cui si ha la maggiore concentrazione di strutture sono gli alberghi a tre stelle (9
es., 24%), le case per ferie (7 es., 19%), i rifugi alpini (6 es., 16%) e i bivacchi fissi (5 es., 14%).
Considerando i posti letto, a registrare le quote maggiori sono le case per ferie (425 p.l., 31%),
seguite dagli alberghi a tre stelle (314 p.l., 23%), dal campeggio (192 p.l., 14%) e dai rifugi
alpini (172 p.l., 13%).
1.3.2 Serie storica 1994 – 2008
Tra il 1994 e il 2008 si registra un numero costante di strutture (37) e una sostanziale stabilità
dei posti letto (-89, -6%). Le variazioni sono contenute, con gli esercizi compresi tra il minimo
di 36 (2006) e il massimo di 39 (1998, 1999, 2000, 2001), i posti letto tra il minimo di 1.322
(2003) e il massimo di 1.439 (1994).
Distinguendo i due comparti, l’alberghiero è in calo (-1 struttura, -7%; -82 p.l., -14%), l’extra
alberghiero stabile (+1 struttura, +5%; -7 p.l., -1%).
L’esame dettagliato dei dati permette di evidenziare le variazioni avvenute all’interno delle
dotazioni totali del sistema ricettivo a rotazione.
Nel comparto alberghiero si registra una contrazione delle classificazioni inferiori (alberghi a
una e due stelle) e una crescita delle superiori (alberghi e R.T.A. a tre stelle).
19
In particolare, sono in calo:
- gli alberghi a una stella: da 5 a 1 struttura (-4, -80%) e da 212 p.l. a 17 p.l. (-195, -95%)
- gli alberghi a due stelle: da 2 a 1 struttura (-1, -50%) e da 51 p.l. a 37 p.l. (-14, -27%).
Sono in crescita:
- gli alberghi a tre stelle: da 7 a 9 strutture (+2, +29%) e da 247 p.l. a 314 p.l. (+67, +27%)
- le R.T.A. a tre stelle: da 1 a 3 strutture (+2, triplicate) e da 61 p.l. a 121 p.l. (+60, +98%).
Dal 1998 al 2004 inoltre è stata aperta una R.T.A. a due stelle da 25 posti letto.
Nell’extra alberghiero, il quadro è più articolato anche per la gamma di tipologie più estesa e
diversificata.
Sono stabili i bivacchi fissi (1 esercizio e 43 posti letto) e il campeggio a due stelle (1 esercizio
e 192 posti letto).
Subiscono variazioni:
- le case per ferie che, pur avendo lo stesso numero di esercizi (7) a inizio e fine periodo e un
numero stabile di posti letto (-10, -2%), subiscono alcuni cambiamenti nel periodo esaminato.
In particolare: un incremento nei primi tre anni (da 7 a 9 strutture e da 435 p.l. a 473 p.l.), una
stabilità fino al 2001, cui segue un calo l’anno seguente (8 es. e 448 pl.), un incremento di p.l.
nel 2005 a parità di strutture e un calo di esercizi e di posti letto nel 2008 (7 es. e 425 p.l.)
- i rifugi alpini, stabili fino al 2006, crescono nel 2007 (+1 esercizio, +12 posti letto), con valori
confermati nel 2008 (6
esercizi e 172 posti letto).
- gli
affittacamere
con
ristorante calano nel 2007:
da 3 a 2 esercizi e da 28
p.l. a 18 p.l. (-9).
Chiude
nel
2008
l’affittacamere (11 p.l.),
sempre aperto fino all’anno
precedente.
Le nuove aperture riguardano
i B&B: dal 2001 al 2005 è
stato aperto un esercizio a
una stella con 4 posti letto;
nel 2007 apre un B&B a due
stelle (6 p.l.), cui, nel 2008,
se ne aggiunge un secondo sempre a due stelle - per un
totale di 11 posti letto.
1.3.3 Osservazioni analitiche
Le variazioni all’interno delle categorie del comparto alberghiero - diminuzione di capacità
nelle classificazioni a una e due stelle, aumento in quella a tre - indicano un adeguamento del
comparto agli indirizzi della clientela che nel tempo si è fatta più esigente rispetto a servizi e
dotazioni che più facilmente si possono riscontrare negli esercizi delle categorie medio alte.
Tale cambiamento si pone comunque in linea con quanto avvenuto nella maggior parte delle
località turistiche montane peraltro già all’inizio degli anni novanta.
Nonostante tali interventi, i risultati dei flussi annui (-20% arrivi e -43% presenze tra 1994 e
2008) evidenziano che il sistema risente di criticità, che potrebbero essere interne al settore o
esterne e legate alla località nel suo insieme (offerta / immagine).
20
2.
I RISULTATI DEL SISTEMA TURISTICO
L’analisi dei flussi turistici si focalizza dapprima sul quadro più recente disponibile (anno
turistico 2007/08), per comprendere il peso e le caratteristiche dei flussi attuali, esaminando la
distribuzione degli arrivi, delle presenze, la durata media del soggiorno nelle stagioni, nei
comparti ricettivi e tra clientela italiana e straniera.
Si estende poi all’esame delle variazioni e degli andamenti dei principali parametri tra l’anno
turistico 1993/94 e il 2007/08, per cogliere l’entità e la natura dei cambiamenti in corso. I dati
sono stati forniti dall’Osservatorio Turistico Regionale.
2.1
Flussi turistici
2.1.1 Distribuzione dei flussi lungo l’anno turistico
Anno turistico 2007/08: risultati ottenuti e stagionalità
Nell’anno turistico 2007/2008 sono stati realizzati:
- 12.746 arrivi, di cui 8.000 alberghieri (63%) e 1.542 stranieri (12%)
- 47.869 presenze, di cui 27.318 alberghiere (57%) e 5.499 straniere (11%)
- 3,8 giorni di durata media del soggiorno, maggiore in extra alberghiero (4,3 giorni) rispetto
all’alberghiero (3,4 giorni) e tra gli italiani (3,8 giorni) rispetto agli stranieri (3,6 giorni).
La ripartizione tra le stagioni principali e il resto dell’anno, illustrata nella tabella e nei grafici,
evidenzia la prevalenza dell’estate, in particolare per le presenze e la durata media del
soggiorno.
Distribuzione flussi e durata media del soggiorno nell’anno turistico 2007 / 2008
Inverno 2007/08
Estate 2008
Resto Anno 07/08
Arrivi
5.622
44%
6.535
51%
589
5%
Presenze
15.903
33%
30.821
64%
1.145
3%
Durata media soggiorno
2,8 giorni
4,7 giorni
1,9 giorni
Serie storica dei flussi: variazioni e andamenti tra gli anni turistici 1993/94 e 2007/08
Negli ultimi quindici anni si registrano le seguenti variazioni:
- calo di arrivi (-2.840, -18,2%), dovuto più al comparto alberghiero (-1.766) che all’extra
alberghiero (-1.074) e più agli stranieri (-1.750) che agli italiani (-1.090)
- calo di presenze (-28.424, -37,3%), legato in misura maggiore al comparto ricettivo
alberghiero (-19.023) rispetto all’extra alberghiero (-9.401) e più agli italiani (-17.088) che
agli stranieri (-11.336)
- calo della durata media del soggiorno (-1,1 giorni, -23,3%), più elevato nell’alberghiero (-1,3
giorni, -28%) che nell’extra alberghiero (-0,8 giorni, -16%) e superiore tra gli stranieri (-1,5
giorni, -30%) rispetto agli italiani (-1,1 giorni, -22%).
21
Gli arrivi, dopo un decremento iniziale e una ripresa fino al 1996/97 (15.936 valore massimo)
hanno un andamento discontinuo, ma tendenzialmente in contrazione fino al 2001/02; segue una
netta crescita l’anno seguente e un nuovo periodo in calo fino al 2005/06 (10.660, valore
minimo). Gli ultimi anni sono in ripresa.
Le presenze hanno un andamento simile agli arrivi: in calo tra le prime due rilevazioni, in
crescita fino al 1996/97 (80.621, valore massimo), poi sostanzialmente in contrazione fino al
2001/02, marcatamente in ripresa l’anno seguente, in decremento fino al 2005/06 (44.894,
valore minimo) e in leggero aumento nelle ultime rilevazioni.
La durata del soggiorno, sostanzialmente stabile fino al 1996/97 (valore massimo, 5,1 giorni), è
in calo nelle due rilevazioni seguenti, invariata fino al 2003/04, alterna contenuti incrementi e
decrementi negli anni successivi ed è costante nell’ultimo anno. Il minimo (3,8 giorni) si
registra nel 2004/05, 2006/07 e 2007/08.
22
2.1.2 Stagione estiva
Nell’estate 2008 si sono registrati:
- 6.535 arrivi, di cui 3.750 alberghieri (57%) e 857 stranieri (13%)
- 30.821 presenze, di cui 15.427 alberghiere (50%) e 2.017 straniere (7%)
- 4,7 giorni di durata media del soggiorno, maggiore in extra alberghiero (5,5 giorni), che in
alberghiero (4,1 giorni) e tra gli italiani (5,1 giorni) rispetto agli stranieri (2,4 giorni).
Tra il 1994 e il 2008 si registrano le seguenti variazioni:
- calo di arrivi (-1.323, -16,8%), dovuto più al comparto extra alberghiero (-940) che
all’alberghiero (-383) e più agli italiani (-1.227) che agli stranieri (-96).
- calo di presenze (-13.351, -30,2%), legato in misura leggermente maggiore al comparto
ricettivo extra alberghiero (-7.095) rispetto all’alberghiero (-6.256) e dovuto agli italiani (13.588), essendo gli stranieri in crescita (+237)
- calo della durata media del soggiorno (-0,9, giorni, -16,1%), più elevato nell’alberghiero (-1,1
giorni, -22%), che nell’extra alberghiero (-0,5 giorni, -8%) e pari a -1,1 giorni, -17%, tra gli
italiani, mentre tra gli stranieri è in crescita (+0,5 giorni, +26%).
Gli arrivi presentano un andamento con alternanze di incrementi e decrementi - ma
tendenzialmente in calo - fino al 2002 (valor minimo con 6.038), segue una netta ripresa nel
2003 (valor massimo con 8.245), una nuova tendenza in contrazione fino al 2006, una ripresa
l’anno successivo, seguita da un decremento nell’ultima rilevazione.
Le presenze sono in calo tra il 1994 e il 1996, in ripresa nel 1997 (valore massimo con 46.206),
in netta riduzione l’anno seguente e ancora in decremento, seppur più contenuto, negli anni
successivi fino al minimo del 2002 (29.893). Segue una netta ripresa nel 2003, un calo nelle due
rilevazioni successive e una stabilità a fine periodo.
23
2.1.3 Stagione invernale
Nell’inverno 2007/08 si sono registrati:
- 5.622 arrivi, di cui 3.918 alberghieri (70%) e 649 stranieri (12%)
- 15.903 presenze, di cui 11.233 alberghiere (71%) e 3.302 straniere (21%)
- 2,8 giorni di durata media del soggiorno, maggiore in alberghiero (2,9 giorni), che in extra
alberghiero (2,7 giorni) e tra gli stranieri (5,1 giorni) rispetto agli italiani (2,5 giorni).
Tra 1993/94 e 2007/08 si registrano le seguenti variazioni:
- calo di arrivi (-1.584, -22%), dovuto più al comparto alberghiero (-1.309) che all’extra
alberghiero (-275) e agli stranieri (-1.625), essendo agli italiani sostanzialmente stabili (+41)
- calo di presenze (-15.309, -49%), legato in misura maggiore al comparto ricettivo alberghiero
(-12.733) rispetto all’extra alberghiero (-2.576) e più agli stranieri (-11.615) che agli italiani (3.694)
- calo della durata media del soggiorno (-1,5, giorni, -34,7%), più elevato nell’alberghiero (-1,7
giorni, -37%), che nell’extra alberghiero (-0,9 giorni, -25%) e percentualmente superiore tra
gli italiani (-0,8 giorni, -23%) rispetto agli stranieri (-1,5 giorni, -22%).
Gli arrivi, dopo una decrescita iniziale, registrano un incremento fino al 1996/97 (7.687, valore
massimo), un andamento discontinuo, ma in calo, fino al 2001/02, seguito da una ripresa l’anno
seguente; sono in calo fino al 2005/06 (4.105, valore minimo) e in crescita nelle ultime
rilevazioni.
Le presenze hanno un andamento simile; in calo tra le prime due stagioni e in aumento fino al
1996/97 (33.273, valore massimo), segue una serie di stagioni in sostanziale contrazione fino al
2001/02, una marcata ripresa l’anno successivo e un nuovo periodo in calo fino al 2005/06
(12.843, valore minimo); le ultime stagioni sono in leggera ripresa.
24
2.1.4 Osservazioni analitiche
Stagionalità
La prevalenza dell’estate rispetto all’inverno è tanto più marcata se si considera che la stagione
invernale comprende un arco di cinque mesi a fronte dei tre della stagione estiva: le 30.000
presenze estive si realizzano infatti in quattro mesi “lordi”9, mentre le 15.000 invernali sui
cinque mesi “lordi”. Le potenzialità del sistema ricettivo permettono quindi di ipotizzare che
durante la stagione invernale il sistema potrebbe raggiungere, se lavorasse come nell’estivo, le
40-45.000 presenze.
Clientela
Il calo della clientela italiana (-3.694, -23% presenze invernali; -13.588, -32% presenze estive) è
un elemento di criticità importante, non soltanto per il fatto che per Macugnaga rappresenta
storicamente la quota maggiore di presenze - soprattutto in estate -, ma anche per la congiuntura
economica attuale in cui i mercati di prossimità sono quelli a cui guardare con particolare
attenzione, in quanto possono rappresentare bacini di utenza importanti, da non sottovalutare.
Rispetto alla frequentazione degli stranieri si può leggere una duplice veste di Macugnaga: in
estate, porta di ingresso in Italia per coloro che varcano il confine - come indicherebbe anche la
contenuta durata del soggiorno in questa stagione -; in inverno, destinazione della vacanza, con
una permanenza maggiore, ma anche con una criticità importante, visti i riscontri del trend
1994-2008 che presenta un decremento consistente: -78% di presenze, segno forse di
problematiche di attrattività della stazione nella stagione invernale.
Stagione estiva
Comparti ricettivi
I flussi si distribuiscono in
modo equilibrato tra i due
comparti lungo tutto il periodo
esaminato, con l’eccezione di
poche annate: per gli arrivi il
2005 (alberghiero 2.612 ed
extra alberghiero 5.135 - il
valor medio di entrambi è
circa 3.600), per le presenze il
1997 (massimo alberghiero
26.293), il 2002, il 2005 e il
2006 (minimi del comparto
alberghiero, circa 11.000).
L’alberghiero registra una
contrazione di arrivi minore
dell’extra alberghiero (-9%
alberghiero rispetto a -25%
dell’extra alberghiero), mentre
in fatto di presenze le perdite
hanno entità simili (-6/7.000, pari a -29% e -32%) con una maggiore contrazione della durata
del soggiorno dell’alberghiero (-1,1, -22%) rispetto all’extra alberghiero (-0,5, -8%).
9
La stagione “netta” sarebbe da metà giugno a metà settembre - e il “cuore della stagione” i due mesi di luglio e agosto
(25.000 delle 30.000 presenze) - tuttavia il dato statistico considera i mesi interi per cui la stagione si estende su quattro.
25
Clientela
L’andamento dei flussi in
estate dipende essenzialmente
dalla clientela italiana che,
durante tutto l’arco di tempo
esaminato, registra la quasi
totalità dei flussi della
stagione (mediamente 87%
arrivi e 95% presenze). Gli
stranieri non superano mai i
1.300 arrivi (il massimo si è
avuto nel 1997 con 1.278
quando il minimo degli
italiani è stato di 5.277 nel
2002) e le 3.000 presenze
(2.927 nel 1997, con il
minimo degli italiani nel
2002 pari a 28.593).
Le durate del soggiorno sono
sensibilmente diverse: in
media 5,4 giorni per gli italiani e 2 giorni per gli stranieri. Tale differenza può essere legata ad
una diversa tipologia di vacanza: più simile a tappa lungo un percorso per gli stranieri, più
probabilmente parte delle vacanze estive per gli italiani.
Stagione invernale
Comparti ricettivi
Il
comparto
alberghiero
registra valori di arrivi e
presenze sempre superiori
all’extra alberghiero, tuttavia
nel periodo esaminato il
divario tende a ridursi - calo
dell’alberghiero - fino al
2005/06 e ad aumentare
nuovamente,
grazie
all’alberghiero in ripresa.
Questo comparto presenta una
maggiore contrazione dei
flussi - circa un quarto di
arrivi
in
meno
e
dimezzamento di presenze -,
rispetto all’extra alberghiero arrivi -14%, presenze -36% - e
una maggiore variabilità da un
anno all’altro, che può essere legata ad una particolare sensibilità del comparto rispetto ai fattori
meteorologici in generale e alla maggiore o minore presenza di neve.
Tuttavia, il fattore meteorologico non è sufficiente a motivare l’andamento comunque
tendenzialmente in calo del comparto e dovuto probabilmente anche a una perdita di
competitività dell’offerta turistica e di immagine della località nella stagione invernale.
26
Clientela
Gli arrivi italiani sono
mediamente più del doppio di
quelli stranieri; le due
componenti hanno andamenti
tendenzialmente simili, tranne
isolate
eccezioni
(98/99,
01/02) e le ultime tre stagioni,
con gli italiani in crescita e gli
stranieri stabili. Le presenze
si attestano su valori simili
fino al 02/03, con alcune
eccezioni, ad esempio nel
96/97, 97/97 e 00/01; negli
anni successivi si fanno
invece progressivamente più
divergenti:
gli
italiani
sostanzialmente stabili, gli
stranieri prima in calo e poi
stabili.
La diversità di distribuzione dei flussi per nazionalità si riflette nella durata del soggiorno, pari
mediamente a 2,9 giorni per gli italiani e a 5,8 per gli stranieri. Questi valori inducono a
ipotizzare una frequenza principalmente nei week end e per brevi vacanze per gli italiani e una
prevalenza di settimane bianche per gli stranieri.
2.2
Gli indicatori turistici
Si utilizzano tre indicatori: l’indice di ricettività, l’indice di turisticità e il grado di utilizzo dei
posti letto. I primi due mettono in relazione la dotazione del sistema turistico (posti letto) e le
sue risultanze (presenze) con il contesto locale (popolazione residente), in modo da
comprendere l’incidenza del settore sul territorio. Il terzo riguarda più strettamente il sistema
turistico, misurandone l’efficienza: attraverso il rapporto tra presenze e posti letto, si ottengono
infatti i giorni di utilizzo medio di ogni posto letto e, con un opportuno coefficiente, la stima
della durata della stagione turistica (giorni di frequentazione).
Gli indicatori sono stati calcolati utilizzando i dati più recenti disponibili (2008), per formulare
il quadro attuale, e - per il grado di utilizzo - l’arco di tempo (1994-2008), in modo da costruire
il trend delle variazioni avvenute.
I dati dei posti letto e delle presenze sono stati forniti dall’Osservatorio Turistico Regionale; il
numero di abitanti è stato tratto dal sito internet della Banca Dati Demografica Evolutiva della
Regione Piemonte.
2.2.1 Indici di ricettività e turisticità
L’indice di ricettività è pari a 2,15: ci sono circa 2 posti letto per abitante.
L’indice di turisticità è di 74,2: ci sono stati circa 74 pernottamenti per ogni abitante.
Indici di ricettività e turisticità 2008
Alberghiero
Extra alberghiero
Totale
Abitanti
628
628
628
Posti letto
489
861
1.350
I. ricettività
0,78
1,37
2,15
Presenze
26.134
20.485
46.619
I. turisticità
41,6
32,6
74,2
27
2.2.2 Grado di utilizzo dei posti letto
2008
Il grado di utilizzo dei posti letto nel 2008 è stato pari a 34,5: ciò corrisponde al pieno utilizzo di
tutti i posti letto per circa un mese. Considerando che le strutture ricettive non operano quasi
mai con un’occupazione al 100% e adottando l’ipotesi di un’occupazione al 70% - stimato dagli
operatori del settore adeguato e realistico per un sufficiente ritorno economico dell’attività -, si
ottiene una frequentazione effettiva di circa 49 giorni.
Si tratta di un valore medio per le tipologie ricettive e le stagioni. Esaminando separatamente i
due comparti ricettivi al 100% e al 70% di occupazione, emergono gli specifici valori: più
elevati nell’alberghiero - con 53,4 giorni al 100%, corrispondenti a due mesi e mezzo - più
contenuti nell’extra alberghiero - con 23,8 giorni al 100%, equivalente a poco più di un mese.
Grado di utilizzo (GU) 2008 totale e per comparto; occupazione 100% e 70%
Alberghiero
Extra alberghiero
Totale
Posti letto
489
861
1.350
Presenze
26.134
20.485
46.619
GU 100%
53,4 gg
23,8 gg
34,5 gg
GU 70%
76,3 gg
34,0 gg
49,3 gg
Esaminando le due stagioni principali10 assunta l’apertura annuale di tutti gli esercizi, emerge il
valore più elevato dell’estate: 22,8 al 100%, vale a dire un mese di frequentazione, rispetto
all’inverno: 10,9 al 100% pari a circa due settimane.
Grado di utilizzo (GU) 2008 totale e per stagione principale; occupazione 100% e 70%
Inverno
Estate
Posti letto
1.350*
1.350*
Presenze
14.653
30.821
GU 100%
10,9 gg
22,8 gg
GU 70%
15,5 gg
32,6 gg
*Assumendo l’apertura annuale per tutti gli esercizi
Variazioni 1994 - 2008
Il confronto dei dati nell’arco temporale 1994-2008 viene riportato nella tabella seguente, dove
sono indicate le variazioni totali e quelle rispetto all’intermedio (2001). Vengono elaborati i dati
al 100%, essendo le variazioni percentuali identiche per il 70%.
Variazioni 1994 - 2001 - 2008 del grado di utilizzo (100%) per comparto e totale
Alberghiero
Extra alberghiero
Totale
1994
2001
79,9
34,3
52,4
75,4
20,7
38,8
1994-2001
Var.
Var. %
-4,5
-5,6%
-13,6 -39,7%
-13,6 -26,0%
2008
53,4
23,8
34,5
2001-2008
Var.
Var. %
-22,0 -29,2%
+3,1 +15,0%
-4,3 -11,1%
1994-2008
Var.
Var. %
-26,5 -33,2%
-10,5 -30,6%
-17,9 -34,2%
L’alberghiero è sempre superiore all’extra alberghiero e registra un decremento maggiore tra
2001 e 2008 (-29,2%) rispetto a 1994 e 2001 (-5,6%); l’extra alberghiero, in calo marcato tra
1994 e 2001 (-39,7%), è in ripresa tra 2001 e 2008 (15,0%).
Complessivamente i due comparti hanno contrazioni dello stesso ordine di grandezza, attorno al
30%.
10
In questo caso le presenze delle stagioni sono calcolate adottando l’anno solare: è infatti a questo che fa capo la capacità
ricettiva. Di conseguenza, per la stagione invernale le presenze sono date dalla somma dei mesi di gennaio, febbraio, marzo,
aprile e dicembre del 2008.
28
Il grafico degli andamenti evidenzia la marcata discontinuità del comparto alberghiero - che va
dal minimo di 43,7 (2006) al massimo, pari a circa il triplo, di 123,6 (1997) -, maggiore rispetto
all’extra alberghiero - minimo 20,7 (2001), massimo 34,3 (1994).
2.2.3 Osservazioni analitiche
Indice di ricettività e turisticità
L’indice di ricettività mette in evidenza l’incidenza della popolazione turistica teorica rispetto a
quella residente. Nel momento infatti di teorico massimo afflusso (tutti i posti letto occupati),
supponendo che ci siano tutti gli abitanti, la popolazione effettiva potrebbe arrivare fino a tre
volte quella residente (628 ab.) e pari a circa 2.000 abitanti.
L’indice di turisticità invece mette in luce l’incidenza della popolazione turistica reale rispetto a
quella residente. Mentre quest’ultima può essere considerata relativamente costante
(compensazione ferie residenti / lavoratori stagionali del turismo) durante l’anno (628 ab. nel
2008), la prima varia sensibilmente da mese a mese - e anche entro uno stesso mese (dettaglio
non disponibile); nel 2008 oscilla dal minimo di ottobre (279 presenze, pari ad una popolazione
media di 9 turisti al giorno) al massimo di agosto (15.346 presenze, equivalenti ad una
popolazione media di 495 turisti al giorno, pari a circa l’80% dei residenti).
Si potrebbe dunque dire che la popolazione effettiva di Macugnaga nel 2008 è stata compresa
tra 631 (ottobre) e 1.123 (agosto).
Occorre precisare che in entrambi gli indicatori non è stato considerato il contributo delle
seconde case, la cui frequentazione non è rilevata ufficialmente.
Il valore dell’indice di ricettività è dello stesso ordine di grandezza di grandi stazioni sciistiche
in centri demograficamente contenuti come La Thuile (popolazione residente: 795; Ir: 2,9;
2007) e di una certa importanza come Courmayeur (popolazione residente: 2.969; Ir: 2; 2007).
L’indice di turisticità - che esprime innanzitutto il livello di specializzazione economica della
località rispetto al turismo: tanto maggiore, quanto più elevato - invece è confrontabile con
Chamois (It: 84,2; 2007) o Pré-Saint-Didier (It: 105; 2007).
L’indice di turisticità inoltre misura l’entità delle ricadute pro capite - positive e negative generate dalla presenza dei turisti sul territorio. Tra le prime, le risorse economiche che il turista
riversa sul territorio - che indirettamente interessano tutta la collettività -; la disponibilità di
alcune strutture ad esempio sportive, ludico ricreative etc, e di alcuni servizi pubblici del
Comune (es. trasporto pubblico, pubblica sicurezza, nettezza urbana, etc) il cui
dimensionamento deve tenere conto anche dei turisti. Tra le seconde: la condivisione di tali
dotazioni e servizi pubblici e privati, talvolta difficoltosa per la concentrazione dei turisti in
alcuni periodi dell’anno; il congestionamento ad esempio del traffico locale, nel normale
svolgimento della vita quotidiana dei residenti etc.
Grado di utilizzo dei posti letto
La differenza di valori tra comparti può essere in parte legata alla stagionalità di alcuni esercizi
dell’extra alberghiero, considerando che le strutture più sensibili sotto questo aspetto (il
29
campeggio, i rifugi e i bivacchi) rappresentano circa il 30% dei posti letto totali e la metà circa
di quelli del comparto. Il diverso utilizzo per comparto e stagione viene confermato dal
confronto dei dati scorporati, riportati in tabella.
Grado di utilizzo (GU) 2008 per comparto e stagione: occupazione 100% e 70%
PL
Alberghiero - Inverno
Alberghiero - Estate
Alberghiero - Resto dell'anno
Alberghiero TOTALE
Extra alberghiero - Inverno
Extra alberghiero - Estate
Extra alberghiero - Resto dell'anno
Extra alberghiero TOTALE
489
861
Presenze
10.049
15.427
658
26.134
4.604
15.394
487
20.485
GU 100%
20,6 gg
31,5 gg
1,3 gg
53,4 gg
5,3 gg
17,9 gg
0,6 gg
23,8 gg
GU 70% e % anno
29,4 gg
38,5%
45,1 gg
59,0%
1,9 gg
2,5%
76,3 gg
100,0%
7,6 gg
22,5%
25,5 gg
75,1%
0,8 gg
2,4%
34,0 gg
100,0%
Esaminando i dati al 70%, che forniscono la stima della durata della stagione, si vede che l’extra
alberghiero avrebbe una stagione invernale pari a circa una settimana e l’alberghiero di circa un
mese.
Entrambi i comparti ottengono un miglior sfruttamento della capacità ricettiva in estate, con una
stagione di circa un mese e mezzo per l’alberghiero e di poco meno di un mese per l’extra
alberghiero.
Siccome spesso la clientela invernale non è la stessa di quella estiva, la differenza di grado di
utilizzo potrebbe essere legata ad una minore appetibilità della località come destinazione
invernale.
2.3
Stima delle seconde case: numero e frequentazione
Pur non essendoci una rilevazione ufficiale della consistenza del patrimonio delle seconde case
e della loro frequentazione, è possibile effettuare una stima a partire dati ufficiali del
Censimento ISTAT Popolazione e Abitazioni 2001.
Tale ipotesi si basa innanzitutto sul fatto che vi siano state solo contenute variazioni del
panorama immobiliare dal 2001 a oggi, non essendo disponibile un dato ufficiale più recente.
Dal Censimento emerge che il numero totale delle abitazioni nel Comune è 1.636. Di queste,
risultano occupate da residenti 283 abitazioni, per una popolazione di 651 residenti (con una
media di 2,3 persone ad alloggio). Le restanti 1.353 abitazioni sono classificate “occupate da
non residenti”, quindi potrebbero essere vuote, occupate da persone con residenza in altri
comuni, seconde case ad uso turistico.
Considerando per ipotesi che due terzi di queste case siano ad uso turistico, si avrebbero a
disposizione 902 alloggi. Con una media di tre posti letto ad abitazione, si avrebbe un potenziale
di circa 2.706 posti letto.
Stimando la frequentazione media di una seconda casa in 40 giorni annui (15 in estate, 15 nelle
vacanze natalizie e 10 tra pasqua, ponti e altre festività), si ottengo 108.240 presenze teoriche
annue in seconda casa. Si tratta di un valore doppio di quello delle presenze registrate nell’anno
turistico 2008/09 nel ricettivo a rotazione (circa 50.000).
Trattandosi tuttavia di una stima, è difficile determinare l’incidenza dei frequentatori di seconda
casa rispetto agli attrattori presenti a Macugnaga, in particolare rispetto agli impianti di risalita,
cioè quante giornate sci possano essere imputate alla loro presenza.
30
3.
MACUGNAGA: DOMANDA POTENZIALE E COMPETITORI
3.1
Il sistema degli accessi
Il Comune di Macugnaga è situato al fondo della Valle Anzasca; dista circa 30 km dalla dorsale
autostradale (casello Piedimulera - A26 / E62) della Provincia - che dai laghi conduce oltre
confine - e dalle strade provinciali che corrono a fianco all’autostrada (SP65, SP166). A fondo
valle, nel Comune di Piedimulera, si trova la stazione ferroviaria più vicina a Macugnaga.
3.2
I mercati: bacini di utenza rispetto agli accessi e competitori potenziali
Bacini di utenza
La conformazione dei luoghi e il sistema degli accessi determinano le condizioni di appetibilità
dell’area dal punto di vista della comodità e della rapidità di accesso e di conseguenza
concorrono a definire i bacini di utenza. Questi sono descrivibili in funzione del fattore tempo e
rappresentabili graficamente da curve isocrone, che uniscono una serie di punti posti ad uguale
distanza oraria rispetto alla località in esame. Sono state elaborate tre curve isocrone
considerando le seguenti distanze orarie: 1 ora e 15 minuti; 1 ora e 45 minuti e 2 ore e 15
minuti, riportate nell’illustrazione.
L’area inclusa nella curva di 1 ora e 15 minuti comprende il mercato di stretta prossimità,
interessando sostanzialmente comuni entro i confini provinciali: lungo la Valle Anzasca, lungo
la dorsale principale a partire dalle sponde lacuali fino poco oltre Domodossola e in Valle
Antigorio fino a Baceno.
Si tratta di un potenziale importante in quanto include tutti i centri maggiori del Verbano, dal
Capoluogo (circa 31.000 ab.) a Domodossola (circa 18.000 ab.), Omegna (circa 16.000 ab),
Gravellona Toce (circa 8.000 ab.), Villadossola (circa 7.000 ab.) e Stresa (circa 5.000 ab), che
da soli pesano per la metà della popolazione provinciale (circa 85.000 su 162.000, dati Istat
2009).
31
L’area compresa entro la curva 1 ora e 45 minuti si estende principalmente verso est e sud,
includendo il Varesotto e le aree limitrofe al capoluogo milanese, fino a Busto Arsizio e
Legnano, e giungendo alle porte di Vercelli e Novara.
Infine, la curva 2 ore e 15 minuti è quella che si dilata maggiormente - in particolare verso sud
e, in misura più limitata, verso nord est e ovest. Si estende infatti verso nord est fino ad
includere alcune località svizzere (Locarno e Lugano), verso est Como, in direzione sud est
Milano e i comuni limitrofi, verso sud Alessandria, a sud ovest Chivasso, a ovest Ivrea e Biella.
Sistemi competitivi: novarese, varesotto/comasco, area nord est di Milano
Rispetto ad alcuni bacini di utenza tra quelli così individuati si intende ora identificare quali
possono essere le altre località turistiche con un’estensione del comprensorio simile a
Macugnaga, compatibili con le direttrici di accesso e raggiungibili in pari tempi di percorrenza.
Oltre infatti alla tipologia dell’offerta e alla durata del viaggio, la scelta della località è guidata
da assi stradali che, all’interno della conformazione geografica delle valli alpine, rappresentano
direzioni preferenziali di spostamento; si vanno così a escludere alcuni bacini di utenza
potenziali a favore di altre località. Ad esempio, se considerassimo Biella o Vercelli, nello
stesso tempo di viaggio (circa due ore) che occorre per arrivare a Macugnaga, dovremmo
riconoscere
come
competitive le località
di Alagna Valsesia e
Scopello - Alpe di
Mera. Tuttavia proprio
per il fattore delle
direttrici di accesso,
dalle aree di Biella e
Vercelli è decisamente
più probabile che lo
sciatore si diriga verso
le due stazioni del
vercellese
piuttosto
che a Macugnaga.
Per questa ragione per
i sistemi competitivi
sono state scelte come
aree di provenienza: il
novarese (in rosa nella
mappa), il varesotto /
comasco (in verde
nella mappa) e l’area a
nord est di Milano che
include ad esempio
Rho, Busto Arsizio, Legnano, Gallarate (in blu nella mappa).
I potenziali competitori individuati sono:
- per il novarese (circa 100.000 abitanti nel capoluogo, esclusi i comuni limitrofi): Alagna
Valsesia e Scopello - Alpe di Mera
- per il varesotto / comasco (circa 158.000 abitanti nei due capoluoghi, esclusi i comuni
limitrofi): Pian di Bobbio - Barzio e Madesimo
- per l’area nord est di Milano (circa 220.000 abitanti nelle località di Rho, Busto Arsizio,
Legnano, Gallarate): le stazioni di prossimità Domobianca, Mottarone e Piana di Vigezzo.
32
3.3
Il benchmark: confronto tra località potenzialmente concorrenti
Le dotazioni di Macugnaga vengono messe a confronto con quelle delle località potenzialmente
concorrenti, attraverso i dati salienti del comprensorio (piste da discesa: estensione, dislivello e
classificazione) e delle dotazioni ricettive, riportando oltre ai posti letto totali, quelli “invernali”
ottenuti escludendo campeggi, rifugi e bivacchi.
La fonte dei dati è rappresentata per le piste delle località piemontesi dal «Progetto “Sistema
Neve”» e per quelle delle località lombarde dall’incrocio di più fonti: www.pianidibobbio.it e
sito internet Provincia di Lecco per Pian di Bobbio / Barzio; sito internet Consorzio per la
promozione turistica della Valchiavenna (www.valchiavenna.com) per Madesimo. Per
entrambe: sito internet Regione Lombardia dedicato al turismo, sito internet Associazione
Nazionale Esercenti Funiviari – Lombardia (ANEF SKI Lombardia), www.dovesciare.it e
www.neveitalia.it.
Per il ricettivo: per le località piemontesi le fonti sono il «Progetto “Sistema Neve”» (posti letto
invernali) e l’Osservatorio della Regione Piemonte (posti letto totali); per le località lombarde il
sito internet Regione Lombardia dedicato al turismo.
La comparazione viene fatta separatamente per ciascuna delle tre aree territoriali individuate.
Per Macugnaga, data la conformazione dell’area sciabile, vengono riportati i dati dei due
comprensori e il totale della stazione.
Vengono inoltre confrontati, per le stazioni piemontesi, i dati essenziali del funzionamento
economico gestionale delle stazioni11, considerando il rapporto costi / fatturato della stagione
2007/08 e il numero di biglietti venduti in tale inverno.
Macugnaga e competitori potenziali – area del novarese
Macugnaga (VB)
Km piste
N° TOT piste
N° Nere
N° Rosse
N° Blu
Dislivello (m)
Posti letto “invernali” 1)
Posti letto totali
Belvedere
M. Moro
TOT
9,400
6
-3
3
1.133
17,100
7
2
4
1
2.943
943
1.350
26,500
13
2
7
4
4.076
Alagna Valsesia
(VC)
21,528
9
3 (~12 km)
4
2
4.884
315
739
Scopello Alpe di
Mera (VC)
17,025
18
2
14
2
4.040
231
726
1) Esclusi campeggi, rifugi e bivacchi (Progetto “Sistema Neve”)
Il confronto non viene effettuato considerando separatamente il comprensorio Belvedere, in
quanto non confrontabile per km di piste, difficoltà o dislivello con le altre località di
quest’area. Diversa è la situazione per Monte Moro che, seppur con un dislivello inferiore, ha
un’analoga estensione di piste e caratterizzazione per difficoltà di Scopello / Alpe di Mera: in
entrambi i casi la quota maggiore di km sono su piste rosse: l’80% per Monte Moro (18,800
km) e il 70% per Scopello (11,970 km). Alagna Valsesia si presenta invece come stazione per
sciatori più esperti con più della metà dei km del comprensorio classificati in piste nere (12,009
pari al 56%) e il 34% in piste rosse (7,285 km); dispone inoltre del dislivello maggiore.
Una marcata differenza tra Macugnaga e le stazioni esaminate si registra per il numero di posti
letto invernali e totali: tripli nel primo caso, doppi nel secondo, sempre a favore di Macugnaga.
Il numero di biglietti venduti a Macugnaga (circa 34.000) è stato inferiore a Scopello (circa
37.000) e Alagna Valsesia (circa 48.000); sia Macugnaga che Alagna Valsesia hanno registrato
una lieve perdita, mentre Scopello un lieve guadagno.
11
Fonte: «Progetto “Sistema Neve”», 2009
33
Macugnaga e competitori potenziali – area del varesotto / comasco
Macugnaga (VB)
Km piste
N° TOT piste
N° Nere
N° Nere/Rosse
N° Rosse
N° Blu
Dislivello (m)
Posti letto “invernali” 1)
Posti letto totali
Belvedere
M. Moro
TOT
9,400
6
--3
3
1.133
17,100
7
2
-4
1
2.943
943
1.350
26,500
13
2
-7
4
4.076
Pian di Bobbio/
Barzio (LC)
35
17
5
-6
6
N.D.
191
311
Madesimo (SO)
circa 50
31
1
2
13
15
N.D.
971
1.098
1) Esclusi campeggi, rifugi e bivacchi (Progetto “Sistema Neve”)
Le due stazioni lombarde hanno entrambe un’estensione marcatamente superiore del
comprensorio rispetto a Macugnaga. Anche in questo caso il confronto viene effettuato per
Monte Moro e Macugnaga / totale stazione.
Il numero di piste di Barzio è distribuito in modo uniforme tra le classificazioni di difficoltà,
presentando dislivelli maggiori per le piste nere - per lo più concentrate nella discesa dai Piani
di Bobbio / Monte Chiavella (1.700 / 1.785 m di quota) e Valtorta / Loc. Ceresole (1.340 m) - e
minori per le rosse e blu localizzate nell’area dei Piani di Bobbio (1.700 m) con punte nella
zona tra l’Orscellera (1.950 m) e il Rifugio Lecco.
Per numero di piste Madesimo presenta una maggiore quantità tra piste blu (15 su 31) e rosse
(13 su 31), mentre per km di piste, circa la metà dell’estensione è su piste rosse, il 33% su piste
blu e il 13% su piste nere.
Per quota di km in piste nere Madesimo (13%) è affine sia a Macugnaga / totale stazione (10%)
sia al solo Monte Moro (15%), mentre è diversa la distribuzione tra piste rosse e blu:
Macugnaga ha infatti più piste rosse e meno blu, sia a livello di comprensorio Monte Moro
(80% rosse e 5% blu) sia di totale stazione (71% rosse e 19% blu).
I posti letto di Barzio sono circa un terzo di Macugnaga, mentre Madesimo ha valori simili.
Macugnaga e competitori potenziali – area nord est Milano (Rho, Busto Arsizio,
Legnano, Gallarate)
Macugnaga (VB)
Km piste
N° TOT piste
N° Nere
N° Rosse
N° Blu
Dislivello (m)
Posti letto “invernali” 1)
Posti letto totali
Belvedere
M. Moro
TOT
9,400
6
-3
3
1.133
17,100
7
2
4
1
2.943
943
1.350
26,500
13
2
7
4
4.076
Domobianca
(VB)
21
12
4
7
1
2.080
409
409
Mottarone
(VB)
10,161
20
3
9
8
2.071
94 2)
3)
Piana di
Vigezzo (VB)
9,930
10
2
5
3
2.016
85
821
1) Esclusi campeggi, rifugi e bivacchi (Progetto “Sistema Neve”); 2) Posti letti calcolati ad hoc (P.Neve) per
evitare distorsioni da turismo dei laghi e congressuale, in quanto Mottarone si trova nei comuni di Omegna e
Stresa; 3) Non applicabile (cfr. 2) e in quanto il Mottarone si configura come “Stadio della neve”
Tra le stazioni potenzialmente concorrenti di quest’area, Domobianca presenta affinità
soprattutto con Monte Moro, avendo un’analoga estensione del comprensorio e una
distribuzione simile tra le classificazioni per difficoltà: la quantità maggiore di km è infatti su
piste rosse (73%, 15,300 km), una parte importante su piste nere (19%, 4 km) e la più contenuta
su piste blu (8%, 1,7 km).
34
Per l’estensione per km di piste, Piana di Vigezzo e Mottarone possono essere messe a
confronto con Belvedere, rispetto al quale tuttavia hanno un dislivello maggiore, pressoché
doppio. Per quanto riguarda la difficoltà delle piste, tutte e tre le località hanno circa la metà dei
km su piste rosse, ma mentre Belvedere concentra la quota restante su piste blu caratterizzandosi quindi per essere adatta a sciatori non esperti - le potenziali concorrenti
dispongono anche di piste nere, in maggior quantità Piana di Vigezzo (3,120 km, 31%) in
misura minore Mottarone (1,235 km, 12%).
I posti letto di Macugnaga sono superiori sia a Domobianca sia a Piana di Vigezzo.
Il numero di biglietti venduti a Macugnaga (circa 34.000) è stato inferiore a Mottarone (circa
36.000) e maggiore di Domobianca (circa 27.000) e Piana di Vigezzo (circa 22.000). A fronte di
ciò, mentre Macugnaga registra una lieve perdita, con costi superiori al fatturato, Domobianca
ottiene un leggero guadagno, mentre le altre località hanno subito una perdita, più contenuta per
Mottarone, maggiore per Piana di Vigezzo.
3.3.1 Osservazioni analitiche
Il confronto con le altre località non mette in luce debolezze sostanziali dell’offerta di
Macugnaga, a livello di km di piste o difficoltà. L’offerta si presenta quindi con caratteristiche
non meno interessanti rispetto alle altre stazioni per lo sciatore. Tuttavia, per Macugnaga
saranno cruciali gli adeguamenti del sistema impiantistico richiesti dalle scadenze di vita tecnica
degli impianti nei prossimi anni.
La disponibilità di posti letto (anche considerando solo quelli “invernali”) è risultata spesso
superiore a quella delle potenziali concorrenti. L’utilizzo di tale disponibilità di capacità
ricettiva - per ora più efficace nella stagione estiva, come evidenzia l’analisi dei flussi potrebbe essere sostenuto da azioni di sviluppo dell’offerta invernale e dalla promozione di una
nuova immagine di Macugnaga, che valorizzi gli attrattori della stagione invernale.
35
4.
LA PROGETTUALITÀ NEL COMUNE DI MACUGNAGA
Nelle pagine seguenti sono riportati i progetti che interessano il territorio comunale e che hanno
attinenza con il turismo. Per ciascuno sono riportati: il grado di priorità - attribuita dal Comune
(1, 2, 3) -, l’attore proponente, lo stato dei lavori (Grado di definizione), il costo previsto, la
tipologia di copertura finanziaria e i tempi di messa in opera.
Gli interventi sono inoltre stati classificati in categorie, rispetto all’attinenza al turismo.
Di seguito si riportano i quadri di sintesi dei progetti, con i relativi importi e la copertura
finanziaria, secondo le classificazioni per categorie e priorità.
Categoria
Progetto
Offerta Turistica / Neve
Offerta Turistica / Ricettivo
Offerta Turistica / Altro
Immagine e Promozione
Qualità Urbana
Pista Belvedere
Telemix Belvedere
Ostello della gioventù
Complesso alberghiero al Lago Secco
Piscina e centro benessere
Walser express
Museo del minatore
Geomorfosito
Parco degli Orti
Corporate image e immagine grafica
Illuminazione Monte Rosa
Pink Ice Hotel
Isole ecologiche eco-piazzole
Piazza di Staffa
Piazza di Borca
Piazza di Pecetto
Priorità
1
1
1
3
1
2
3
3
3
2
2
3
1
2
3
3
Le maggiori priorità del Comune si orientano essenzialmente su quegli elementi dell’offerta
turistica che costituiscono:
- una necessità relativa all’esistente, vale a dire interventi sul comprensorio sciistico
- un incremento della ricettività rivolto a segmenti specifici (ostello)
- una soluzione ad una carenza peraltro rilevata nelle analisi: la mancanza di strutture dedicate
al fitness / wellness, attraverso la costruzione di piscina e centro benessere
Inoltre, a corollario, viene posta attenzione alla qualità urbana con le eco-piazzole.
A parte queste ultime, completamente finanziate e con progetto definitivo approvato, tre
progetti (Ostello della gioventù, Piscina e centro benessere, Museo del minatore) sono stati già
in parte realizzati, ma richiedono ulteriori fondi per la loro ultimazione.
Costi previsti e copertura finanziaria dei progetti suddivisi per categorie
Costo
previsto (€)
O.T. / Neve
O.T. / Ricettivo
O.T. / Altro
Imm. e Promo.
Qualità Urbana
12.500.000
3.200.000
451.550.000
5.130.000
1.210.000
473.590.000
Da
finanziare
10.800.000
1.740.000
690.000
1.130.000
900.000
15.260.000
Grado di copertura finanziaria (€)
Previsione di Finanziato e Finanziato e Finanziato e
cofinanziamento stanziato dal stanziato da stanziato da
privati
Comune
altri Enti
privati
1.200.000
500.000
500.000
144.000
816.000
450.000.000
129.000
731.000
4.000.000
310.000
450.500.000
1.783.000
5.547.000
500.000
36
Da notare innanzitutto che il consistente costo previsto nella voce “Offerta Turistica / Altro” è
nella quasi totalità dovuto al progetto “Walser express” (450 milioni di euro), peraltro coperto in
previsione da cofinanziamento tra privati.
Sulla restante gamma di progetti, le cifre già stanziate (tra pubblico e privato) rappresentano un
terzo del necessario per la realizzazione.
Il Comune è impegnato su quasi tutte le categorie, con un maggiore importo rivolto al
comprensorio sciistico, che riceve una quota anche da privati, ma resta ancora scoperto per
l’86,4%. Gli altri Enti pubblici hanno contribuito soprattutto per i progetti di “Immagine e
Promozione”, che sono infatti coperti per il 78%.
Costi previsti e copertura finanziaria dei progetti suddivisi per priorità
Costo
previsto (€)
Priorità 1
Priorità 2
Priorità 3
14.310.000
455.450.000
3.830.000
473.590.000
Da
finanziare
11.340.000
1.450.000
2.470.000
15.260.000
Grado di copertura finanziaria (€)
Previsione di Finanziato e Finanziato e Finanziato e
cofinanziament stanziato dal stanziato da stanziato da
o privati
Comune
altri Enti
privati
1.654.000
816.000
500.000
450.000.000
4.000.000
500.000
129.000
731.000
450.500.000
1.783.000
5.547.000
500.000
La quota maggiore dei progetti da finanziare ricade in priorità 1 e si riferisce essenzialmente al
comprensorio sciistico (10,8 milioni di euro per il Telemix Belvedere).
Escludendo il progetto “Walser express”, i costi previsti nelle priorità 2 e 3 sono inferiori e con
necessità di reperimento fondi più contenuto per gli interventi di priorità 2 (27%), maggiore per
quelli di priorità 3 (64%).
37
Progetti per PRIORITA'
Titolo del progeXo
Pista Belvedere
Telemix Belvedere
Categoria
Offerta Turis5ca / Neve
Offerta Turis5ca / Neve
Stato/ priorità
1
1
Comune
Comune
Ostello della gioventù
Offerta Turis5ca / RiceLvo
1
Comune
Piscina e centro benessere
Offerta Turis5ca / Altro
1
Comune
Isole ecologiche eco-­‐piazzole
Qualità Urbana
1
Comune
Walser express
Corporate image e immagine grafica
Illuminazione Monte Rosa
Piazza di Staffa
Complesso alberghiero al Lago Secco
Offerta Turis5ca / Altro
Immagine e Promozione
Immagine e Promozione
Qualità Urbana
Offerta Turis5ca / RiceLvo
2
2
2
2
3
EnUtà e deXaglio sulle Grado di definizione
Proponente
Comune
Comune
Comune
Comune
Idea proge*uale
X
Offerta Turis5ca / Altro
3
Comune
Geomorfosito
Parco degli OrU
Pink Ice Hotel
Piazza di Borca
Piazza di PeceXo
Offerta Turis5ca / Altro
Offerta Turis5ca / Altro
Immagine e Promozione
Qualità Urbana
Qualità Urbana
3
3
3
3
3
Comune
Comune
Comune
Comune
Comune
€ 12.000.000,00
X
X
Da finanziare
Previsione di cofinanziamento priva5
Comune/Regione /Provincia/Comunità Montana
€ 240.000,00
€ 310.000,00
X
TOTALE COSTI PRIORITA' 1 € 14.310.000,00
€ 11.340.000,00
€ -­‐
€ 50.000,00
€ 816.000,00
€ -­‐
€ -­‐
€ 1.654.000,00
€ 1.000.000,00
€ 1.450.000,00
€ 450.000.000,00
€ 2.000.000,00
€ 1.500.000,00
€ 500.000,00
€ 140.000,00
€ 50.000,00
€ 50.000,00
€ 200.000,00
€ 200.000,00
€ 80.000,00
€ 80.000,00
€ 200.000,00 Comune
€ 300.000,00
€ 200.000,00
€ -­‐
€ -­‐
Note
12 mesi
24 mesi
12 mesi
Il proge*o è stato inizialmente co-­‐
finanziato dalla Regione Piemonte per € 816.000 con fondi derivan5 dall'accordo di programma siglato nell'anno 2003 avente ad ogge*o "opere di accompagnamento alle Olimpiadi di Torino 2006". A seguito di nr. 3 risoluzioni contra*uali con altre*an5 esecutori risulta fondamentale reperire i fondi necessari per adeguare i cos5 di realizzazione dell'opera (orienta5vamente previs5 in € 240.000) per riaffidare il contra*o e completare il proge*o.
Il proge*o è stato inizialmente finanziato dalla Regione Piemonte per € 1.637.751,52 con fondi derivan5 dall'Accordo di Programma siglato nell'anno 2001 avente ad ogge*o "la realizzazione di un Piano Opera5vo di sviluppo e rilancio turis5co del Comune di Macugnaga e della Valle Anzasca". La piscina è pressoché ul5mata ma occorre reperire un ulteriore finanziamento di € 300.000 per completare il centro benessere predisposto al primo piano della stru*ura.
6 mesi
€ 816.000,00
€ 500.000,00
72 mesi
2 mesi
36 mesi
24 mesi
€ 4.000.000,00
€ 400.000,00
Comune/Regione /Provincia/Comunità Montana
Tempi di realizzazione e messa in opera
12 mesi
€ 400.000,00
TOTALE COSTI PRIORITA' 3 € 3.830.000,00
€ 144.000,00
€ 450.000.000,00
€ 50.000,00
Comune/Regione
€ 5.000.000,00
€ 1.000.000,00
Finanziato e stanziato da priva5
€ 1.200.000,00
TOTALE COSTI PRIORITA' 2 € 455.450.000,00
X
Finanziato e stanziato da altri En5
€ 310.000,00
€ 450.000.000,00
X
Finanziato e stanziato dal Comune
€ 500.000,00
€ 10.800.000,00
€ 300.000,00
X
X
X
X
X
X
€ 1.200.000,00
Grado di copertura finanziaria
€ 300.000,00
X
X
X
Comune/priva5
Museo del minatore
quote di copertura -­‐ EnU Preliminare Defini5vo per Defini5vo Costo previsto
coinvolU e strumenU per approvazione approvato
approvazione
uUlizzaU
€ 500.000,00
X
€ 4.000.000,00
€ -­‐
48 mesi
€ 129.000,00
€ 731.000,00
€ -­‐
36 mesi
3 mesi
6 mesi
4 mesi
18 mesi
24 mesi
€ 300.000,00
€ 2.470.000,00
€ 500.000,00
€ 129.000,00
€ 731.000,00
€ -­‐
TOTALE COSTI 473.590.000,00 TOTALE COSTI per cop.finanz. 15.260.000,00
450.500.000,00
1.783.000,00
5.547.000,00
500.000,00
Il proge*o è stato inizialmente co-­‐
finanziato dalla Regione Piemonte per € 731.000 con fondi derivan5 dall'Accordo di Programma siglato nell'anno 2003 avente ad ogge*o "opere di accompagnamento alle Olimpiadi di Torino 2006". L'esecuzione dei lavori è stata successivamente sospesa a seguito dell'avvio delle procedure di bonifica ai sensi del D.Lgs 152/2006 del sito che si concluderanno nel 2011. Risulterà fondamentale reperire i fondi necessari per adeguare i cos5 di realizzazione dell'opera (orienta5vamente previs5 in € 140.000) per affidare il contra*o e completare il proge*o.
Progetti per CATEGORIA E PRIORITA'
Titolo del proge\o
Pista Belvedere
Telemix Belvedere
Categoria
Offerta Turis5ca / Neve
Offerta Turis5ca / Neve
Stato/ priorità
1
1
En9tà e de\aglio sulle Grado di definizione
Proponente
Comune
Comune
Ostello della gioventù
Offerta Turis5ca / RiceLvo
1
Comune
Complesso alberghiero al Lago Secco
Offerta Turis5ca / RiceLvo
3
Comune/priva5
Idea proge*uale
quote di copertura -­‐ En9 Preliminare Costo previsto
Defini5vo per Defini5vo coinvol9 e strumen9 per approvazione approvato
approvazione
u9lizza9
€ 500.000,00
X
X
TOTALE COSTI Offerta Turis9ca / Neve € 12.500.000,00
€ 10.800.000,00
X
€ 1.200.000,00
€ 2.000.000,00
X
TOTALE COSTI Offerta Turis9ca / RiceNvo € 3.200.000,00
1
Comune
X
€ 300.000,00
Walser express
Offerta Turis5ca / Altro
2
Comune
X
€ 450.000.000,00
3
Comune
Geomorfosito
Parco degli Or9
Offerta Turis5ca / Altro
Offerta Turis5ca / Altro
3
3
Comune
Comune
Corporate image e immagine grafica
Illuminazione Monte Rosa
Pink Ice Hotel
Isole ecologiche eco-­‐piazzole
Piazza di Staffa
Piazza di Borca
Piazza di Pece\o
Immagine e Promozione
Immagine e Promozione
Immagine e Promozione
Qualità Urbana
Qualità Urbana
Qualità Urbana
Qualità Urbana
2
2
3
1
2
3
3
Comune
Comune
Comune
Comune
Comune
Comune
Comune
Comune/Regione /Provincia/Comunità Montana
X
€ 1.000.000,00
X
X
€ -­‐
€ -­‐
€ 1.500.000,00
€ 500.000,00
€ 1.740.000,00
€ 500.000,00
€ 1.200.000,00
€ -­‐
Comune/Regione /Provincia/Comunità Montana
€ 140.000,00
€ 50.000,00
€ 200.000,00
€ 690.000,00
€ 50.000,00 Comune/Regione
€ 5.000.000,00
€ 50.000,00
€ 80.000,00
€ 80.000,00
TOTALE COSTI Immagine e Promozione € 5.130.000,00
€ 1.130.000,00
€ 144.000,00
€ 816.000,00
€ -­‐
€ 144.000,00
€ 816.000,00
€ -­‐
€ 129.000,00
€ 731.000,00
€ -­‐
€ 450.000.000,00
€ 129.000,00
€ 731.000,00
€ -­‐
€ 200.000,00
2 mesi
36 mesi
4 mesi
€ 4.000.000,00
€ -­‐
€ 4.000.000,00
€ -­‐
6 mesi
24 mesi
18 mesi
24 mesi
€ 300.000,00
€ 900.000,00
TOTALE COSTI € 473.590.000,00 TOTALE COSTI per cop.finanz. € 15.260.000,00
36 mesi
3 mesi
6 mesi
€ 310.000,00
€ 400.000,00
12 mesi
Il proge*o è stato inizialmente co-­‐
finanziato dalla Regione Piemonte per € 816.000 con fondi derivan5 dall'accordo di programma siglato nell'anno 2003 avente ad ogge*o "opere di accompagnamento alle Olimpiadi di Torino 2006". A seguito di nr. 3 risoluzioni contra*uali con altre*an5 esecutori risulta fondamentale reperire i fondi necessari per adeguare i cos5 di realizzazione dell'opera (orienta5vamente previs5 in € 240.000) per riaffidare il contra*o e completare il proge*o.
Il proge*o è stato inizialmente finanziato dalla Regione Piemonte per € 1.637.751,52 con fondi derivan5 dall'Accordo di Programma siglato nell'anno 2001 avente ad ogge*o "la realizzazione di un Piano Opera5vo di sviluppo e rilancio turis5co del Comune di Macugnaga e della Valle Anzasca". La piscina è pressoché ul5mata ma occorre reperire un ulteriore finanziamento di € 300.000 per completare il centro benessere predisposto al primo piano della stru*ura.
72 mesi
€ -­‐
€ 310.000,00
€ 200.000,00 Comune
€ 300.000,00
12 mesi
24 mesi
12 mesi
€ -­‐
Note
48 mesi
€ 1.000.000,00
€ 400.000,00
Tempi di realizzazione e messa in opera
€ 500.000,00
€ 450.000.000,00
€ 200.000,00
TOTALE COSTI Qualità Urbana € 1.210.000,00
Finanziato e stanziato da priva5
€ 300.000,00
€ 50.000,00
X
X
X
X
Finanziato e stanziato da altri En5
€ 1.200.000,00
€ 240.000,00
TOTALE COSTI Offerta Turis9ca / Altro € 451.550.000,00
X
X
X
Finanziato e stanziato dal Comune
€ 500.000,00
€ 10.800.000,00
Offerta Turis5ca / Altro
Offerta Turis5ca / Altro
Da finanziare
€ 12.000.000,00
Piscina e centro benessere
Museo del minatore
Grado di copertura finanziaria
Previsione di cofinanziamento priva5
€ -­‐
€ 310.000,00
€ -­‐
€ -­‐
€ 450.500.000,00
€ 1.783.000,00
€ 5.547.000,00
€ 500.000,00
Il proge*o è stato inizialmente co-­‐
finanziato dalla Regione Piemonte per € 731.000 con fondi derivan5 dall'Accordo di Programma siglato nell'anno 2003 avente ad ogge*o "opere di accompagnamento alle Olimpiadi di Torino 2006". L'esecuzione dei lavori è stata successivamente sospesa a seguito dell'avvio delle procedure di bonifica ai sensi del D.Lgs 152/2006 del sito che si concluderanno nel 2011. Risulterà fondamentale reperire i fondi necessari per adeguare i cos5 di realizzazione dell'opera (orienta5vamente previs5 in € 140.000) per affidare il contra*o e completare il proge*o.
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Studio sul rafforzamento della competitività e dell`attrazione