Torre Isozaki Location: Milano, ex polo urbano della Fiera Developer: CityLife S.p.A. Architetti: Arata Isozaki, con Andrea Maffei Destinazione: uffici Tenant: Gruppo Allianz General contractor: Colombo Costruzioni S.p.A. Inizio / fine lavori: 2012‐2015 Altezza: 202 m (207m rispetto al piano città) Piani: 50 (46 per uffici, 2 piani lobby, 2 piani tecnici) Superficie per uffici: 50.000 mq circa GLA Superficie media piano: 1.080 mq circa GLA Capienza: 3.800 persone Parcheggi sotterranei: 600 Certificazione: Leed Gold Posizione e concept architettonico Torre Isozaki si colloca in una posizione strategica e delimita, insieme a Torre Hadid e Torre Libeskind, la piazza centrale di CityLife denominata “Tre Torri”. L’orientamento dell’edificio segue l’asse pedonale che scende da via Domodossola al fine di mantenere la maglia urbana che si sviluppa nella zona nord‐ovest di Milano. La scelta architettonica del grattacielo ‐ progettato da Arata Isozaki con Andrea Maffei ‐ si basa sul concetto di una forma senza fine, come una sorta di endless tower. E’ stato applicato il concetto di un sistema modulare che si può ripetere all’infinito senza soluzione di continuità. Il modulo prescelto si compone di 6 piani con una pianta stretta e allungata. La facciata del modulo è composta da una pelle in vetro di forma appena bombata verso l’esterno. I prospetti dei lati corti sono vetrati in corrispondenza degli ascensori panoramici. 1 di 7 Le Tre Torri vista Sud Torre Isozaki e piazza vista dall’alto Lobby di ingresso alla torre 2 di 7 Peculiarità strutturali e costruttive Data la sua peculiarità dimensionale e geometrica, l’edificio (realizzato prevalentemente in cemento armato) presenta alcuni elementi strutturali che lo caratterizzano fortemente. Tra gli aspetti più significativi: – La torre poggia su una fondazione mista su platea (con spessore variabile da un minimo di 2,50 m a un massimo di 3,50 m)con pali riduttori di cedimento profondi 31,50 m (52 pali con diametro 1,20 m e 10 con diametro 1,50 m). Il trasferimento dei carichi al terreno avviene pertanto sia a livello superficiale al di sotto della platea sia a livello profondo lungo il fusto ed alla base dei pali, in modo da minimizzare i cedimenti differenziali tra l’edificio e le strutture interrate circostanti (caso unico o tra i pochi in Italia). – L’edificio ha un’elevata resistenza grazie all’utilizzo di materiali ad alte prestazioni, quali ad esempio calcestruzzi ad alta resistenza (fino alla classe C70/85), armature in barre con diametro fino a 40 mm e acciai classe SR355 con spessori fino a 100 mm. – La Torre vanta un sistema di stabilità globale studiato secondo una concezione strutturale innovativa, che vede l’inserimento di belt trusses (letteralmente “travi di cintura”), poste al 24° piano (in acciaio) e in sommità (in cemento armato) per rendere collaboranti i due nuclei in c.a. alle estremità di ogni piano. Tali elementi, posti in continuità con le colonne di facciata, contribuiscono a irrigidire la struttura, limitando i movimenti della torre sotto le sollecitazioni di vento e sisma, garantendo il soddisfacimento dei requisiti di resistenza, deformabilità e stabilità globale della costruzione. – Alla base della Torre verranno installati quattro puntoni in acciaio (color oro) alti 40/60 metri, ai piedi dei quali sono previsti dissipatori viscosi, a loro volta connessi ai nuclei in c.a. a circa un quarto dell’altezza della torre. Puntoni e dissipatori forniscono smorzamento aggiuntivo all’edificio, riducendo così le accelerazioni percepite ai piani più alti e l’intensità della componente risonante del vento. In questo modo vengono garantite le più elevate prestazioni di comfort abitativo. Grazie a un sistema di industrializzazione del processo costruttivo, che ha visto l’impiego dei cosiddetti casseri rampanti, progettati e costruiti ad hoc per la realizzazione dei muri in c.a., è stato possibile garantire cicli di produzione molto elevati, permettendo la costruzione di un piano alla settimana. Dati i tempi ristretti previsti per la chiusura dell’appalto, particolare attenzione è stata posta nella programmazione dei lavori, che ha consentito un’accurata gestione delle attività di cantiere man mano che la torre cresceva. Infatti, mentre venivano realizzati i getti dei solai in sommità, ai piani sottostanti venivano di volta in volta avviate le attività di montaggio degli impianti e delle opere civili, compreso il montaggio delle cellule di facciata per assicurarne la chiusura e consentire il completamento delle finiture interne. L’assidua organizzazione delle lavorazioni e la gestione integrata dei diversi subappaltatori selezionati dal General Contractor hanno permesso di avere 20 piani interamente finiti e oltre 35 piani chiusi perimetralmente dalle facciate definitive, mentre ancora venivano realizzati gli ultimi getti strutturali in cima all’edificio. Allo stesso tempo, ai piedi della torre venivano realizzati quasi 50.000 mq di superfici costruite con solai post‐tesi (più di 7 campi da calcio) destinate prevalentemente a parcheggi pubblici e privati, zone commerciali e piazza esterna. Al centro di questa estesa superficie nascevano infine le centrali impiantistiche: imponenti macchine, grovigli di tubi e canali, che costituiranno il motore funzionale dell’imponente edificio. Nella costruzione, il General Contractor Colombo Costruzioni S.p.A. ha registrato una presenza media giornaliera di maestranze di circa 400 operai con punte di 450 uomini al giorno nei momenti di maggiore produzione. 3 di 7 Torre Isozaki: sezione e funzioni Sostenibilità e certificazioni Torre Isozaki, così come Torre Hadid e Torre Libeskind, ha ottenuto la precertificazione LEED Gold, avendo soddisfatto i prerequisiti di sostenibilità ambientale previsti dagli standard internazionali Leed™. L’ottenimento di questa pre‐certificazione conferma l’impegno di CityLife nel rispetto per l’ambiente, ponendosi in coerenza e continuità con l’obiettivo di realizzare un intero quartiere rispettoso dell’ambiente e a emissioni zero. Promosso dai Green Building Council, Leed™ è un sistema di rating leader a livello internazionale nella valutazione dell’impatto ambientale degli edifici, che tiene conto di una molteplicità di fattori: dall’efficienza energetica alla gestione efficiente delle acque, dalla scelta dei materiali allo smaltimento dei rifiuti, dal comfort alla salubrità degli spazi interni. Si tratta di un sistema che fornisce strumenti oggettivi per misurare le prestazioni di un edificio in termini di sostenibilità ambientale. 4 di 7 Cronologia Scavi ‐ settembre 2011 Getto della platea di fondazione – marzo 2012 Maggio 2013 Ottobre 2013 5 di 7 Novembre 2013 – Montaggio belt truss al 24° piano Marzo 2014 Maggio 2014 6 di 7 Luglio 2014 – Getto per belt truss superiore Luglio 2014 7 di 7