PO FSE 2007-2013
Sovvenzione Globale
“Piccoli Sussidi”
(P.O. Puglia Asse III “Inclusione sociale”)
GIULIA VENEZIANO
Resp. ASSE III “Inclusione Sociale”
La crisi economica in atto ha posto l’attenzione sulle anomalie dei
mercati tradizionali ed aperto il dibattito sull’economia sociale e sulla
sua capacità di coniugare le esigenze di produttività con quelle della
società.
Il mondo del terzo settore ha dato prova del suo valore aggiunto in
termini di coesione sociale e sviluppo del territorio, proteggendo i posti
di lavoro al suo interno.
Le Nazioni Unite, nell’Anno Internazionale della cooperazione,
definiscono il ruolo inestimabile del modello di impresa sociale, con
riferimento alla lotta alla povertà, alla creazione di posti di lavoro e alla
promozione dell’inclusione sociale.
Nella stessa direzione va collocata la Risoluzione del Parlamento Europeo
del 6 luglio 2011 sulla crisi finanziaria, economica e sociale: che tra le
raccomandazioni sulle misure e le iniziative da adottare al punto G. dei
considerando stabilisce che “uno degli obiettivi fondamentali dell'Unione
consiste nel basarsi ulteriormente sull'economia sociale di mercato e sui
suoi valori”, al punto 67. “riconosce il ruolo dell'economia sociale (terzo
settore) in Europa e la sua rilevanza per creare innovazione”;
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LO STRUMENTO DELLA SOVVENZIONE GLOBALE
La Sovvenzione Globale, disciplinata con regolamento (CE) n. 1260/99
permette all’Amministrazione Pubblica di utilizzare uno strumento idoneo
alla sperimentazione di forme di compartecipazione diretta con gli
operatori economici e sociali del territorio, interessati alla realizzazione
degli interventi in un determinato settore, privilegiando"iniziative di
sviluppo locale”.
La Sovvenzione Globale in materia di piccoli sussidi opera mediante il
finanziamento di progetti finalizzati al miglioramento di un sistema
integrato di servizi destinati ai gruppi vulnerabili da parte degli organismi
appartenenti al no-profit, attraverso la creazione d’impresa, microimpresa ed auto-impiego; tramite l’erogazione di contributi, qualificati
appunto come piccoli sussidi, per servizi reali ed incentivi finanziari.
Nelle Sovvenzioni Globali un Organismo Intermediario, dotato delle
necessarie capacità di intervento a livello territoriale, agisce in piena
autonomia, con compiti di interesse pubblico, per il raggiungimento degli
obiettivi previsti dai Programmi Operativi Regionali.
L’innovatività di tale strumento riguarda la possibilità di una maggiore
agilità nella gestione ed una serie di vantaggi immediati:
 l’efficienza specifica a livello territoriale,
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l’unicità di metodo di intervento,
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il monitoraggio costante ed omogeneo,

l’accelerazione dei tempi di realizzazione, lo snellimento delle
procedure.
Tutte caratteristiche tipiche dello strumento Sovvenzione a cui si
aggiunge la possibilità di erogare piccole somme destinate al
finanziamento di progetti nel campo dell’inclusione sociale.
I destinatari dei “piccoli sussidi” sono gli operatori del Terzo Settore
(associazioni, società cooperative, organizzazioni di volontariato,
fondazioni, ONG, altri enti di carattere privato senza scopo di lucro)
che tra le loro finalità hanno la lotta all'emarginazione ed operano
per l'inclusione sociale e lavorativa delle persone vulnerabili.
PO FSE 2007-2013
ASSE III INCLUSIONE SOCIALE PO-Puglia 2007-2013
La Regione Puglia ha approvato l’Avviso Multiasse n. 5/2010 per la
selezione di un Organismo Intermedio cui affidare la gestione della
Sovvenzione Globale denominata “Piccoli sussidi” a valere sugli Assi
II-III-VI del PO PUGLIA 2007-2013
(D.D. n. 530 del 18/03/2010 pubblicata sul BURP n. 60 del
01/04/2010).
Impegno complessivo di spesa = € 6.000.000,00
50% a carico del Fondo Sociale Europeo
40% a carico del Fondo di rotazione di cui all’ art.
5 della Legge n. 183/87, quale contributo
pubblico nazionale
10% a carico del bilancio regionale

Nello specifico, l’Avviso n. 5/2010 – Sovvenzione Globale - “Piccoli
sussidi” ha previsto interventi relativi agli ASSI:
Asse II OCCUPABILITA’
 Obiettivo specifico
 Attuare politiche del lavoro attive e preventive con particolare
attenzione all’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all
’invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all’avvio di imprese
 Obiettivo operativo
 Sostenere la partecipazione al mercato del lavoro e l’inserimento
occupazionale tramite l’offerta di misure attive e preventive rivolte in
particolare a giovani, disoccupati di lunga durata, persone con basso
titolo di studio, e/o con più di 45 anni

Asse III – INCLUSIONE SOCIALE
Obiettivo specifico
 POR 2007-2013 Sviluppare percorsi d’integrazione e migliorare il
(re)inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati per combattere
ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro
Obiettivo operativo
 Promuovere azioni di sistema finalizzate alla rimozione delle cause
di esclusione e discriminazione sociale delle persone svantaggiate
per favorirne l’inserimento sostenibile nel mercato del lavoro,
attraverso l’integrazione tra orientamento,
 Accompagnamento,tutoraggio, strumenti di politica attiva,
collocamento mirato, servizi sociali e sanitari
 • Supportare l’inserimento e il reinserimento lavorativo dei soggetti
svantaggiati
ASSE VI ASSISTENZA TECNICA
Obiettivo specifico
Migliorare l’efficacia e l’efficienza dei Programmi Operativi attraverso
azioni e strumenti di supporto
Obiettivo operativo
Rafforzare la capacità amministrativa connessa al’attuazione delle
politiche finanziate,anche attraverso il sostegno alla circolazione di
pratiche e modelli per migliorare l’efficacia e l’efficienza della
gestione del PO
Avviso n. 5/2010
AZIONI FINANZIABILI
1. consolidamento delle organizzazioni operanti nell’ambito
dell’inclusione sociale e lavorativa, incentivando l’innovazione
tecnologica, il rafforzamento della qualità dei servizi offerti;
2. creazione di nuove imprese operanti nel campo dell’ inclusione
sociale, anche di natura consortile, e di opportunità di auto impiego
per persone appartenenti all’area dello svantaggio;
3. inclusione lavorativa (misure di sostegno, servizi volti a consentire
l’accesso e la permanenza nel mercato del lavoro e nelle attività di
formazione di persone non completamente autonome).
4. animazione territoriale, comunicazione, sensibilizzazione e
promozione rivolte al contesto socio-economico territoriale;
5. attuazione e gestione della Sovvenzione Globale.
Con D.D. n. 18 del 20/01/2011, pubblicata sul BURP n. 15 del
27/01/2011 è stata approvata la proposta progettuale presentata dal
costituendo Raggruppamento Temporaneo di Scopo (R.T.S.) tra “L’APE
consorzio senza scopo di lucro” (Capofila) e “Fondo Sviluppo - fondo
mutualistico”.
Per rendere operative le procedure di conferimento di funzioni in
materia di formazione professionale finanziata a valere sul P.O.
Puglia FSE 2007/2013, è stato necessario procedere alla
sottoscrizione di un Accordo fra la Regione Puglia, quale Autorità di
Gestione del P.O. Puglia FSE 2007/2013, e l’Organismo Intermedio,
ai sensi degli art. 42 e 43 del Regolamento (CE) n. 1083/2006 e
dell’art. 12 del Regolamento (CE) n. 1828/2006.
Con D.G.R. n. 1673 del 26/07/2011 e successiva D.G.R. n. 536 del
20/03/2012 è stato quindi approvato lo Schema di Accordo per la
regolazione dei rapporti tra l’Autorità di Gestione e l’ Organismo
Intermedio.
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Crescita dell’occupazione delle persone svantaggiate;
Sviluppo della cooperazione sociale di tipo B;
Diffusione territoriale dell’economia sociale;
Consolidamento finanziario e miglioramento strutturale del terzo
settore;
Realizzazione di nuovi servizi per le persone svantaggiate;
Implementazione di reti di relazioni al fine di contrastare
l’esclusione sociale delle persone svantaggiate;
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Azione 1: consolidare la dotazione tecnica e strumentale di circa 60
organismi del terzo settore;
Azione 2: realizzare percorsi integrati finalizzati alla creazione di
circa 51 nuove imprese e/o consorzi e/o nuove reti;
Azione 3: favorire l’inserimento in percorsi occupazionali di circa 150
persone svantaggiate, attraverso oltre 50 progetti;
Azione 4: coinvolgere il sistema dell’Associazionismo, il mondo
economico-finanziario, gli enti pubblici, le istituzioni attraverso il
partenariato sociale;
Azione 5: creare relazioni di reti tra i diversi soggetti dell’economia
sociale pugliese.
Complessivamente saranno occupate circa 250 persone
escluse dal mercato del lavoro e coinvolte circa 2000 persone
del mondo dell’economia sociale.
Per la prima volta in Puglia si è intervenuto, in maniera coordinata ed
organica, per potenziare gli investimenti e rafforzare il terzo settore,
con buone ricadute sia in termini occupazionali sia di
potenziamento dei servizi nell’area del disagio.
MISURA 5.3. az. c) del POR-Puglia 2000-2006.
Beneficiari
Az. 1
Az. 2
Az. 3
Az. 4
TOTALI
Coop.
Sociali tipo
A
102
11
31
9
153
Coop.sociali
tipo B
47
5
14
7
73
Consorzi
sociali
10
1
2
4
17
Associazioni
/altro
28
4
5
0
37
totale
187
21
52
20
280

La S.G. Piccoli Sussidi Puglia è stata presentata come buona prassi
nazionale al Convegno organizzato da CECOP a Bruxelles il 2 ottobre
2008 ed è citata nello studio del CESE sul tema “Sviluppare il
principio di partenariato nella politica di coesione dell’UE”.
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