Analisi tecnica •Molti pensano che l’analisi tecnica sia questione di grafici e di numeri. •L’analisi tecnica studia la psicologia umana e le molle che muovono i traders nella loro attività speculativa. •Il trading è una questione di equilibrio tra avidità e paura: AVIDITA’ PAURA Principi basilari dell’analisi tecnica • Il mercato sconta tutto (I prezzi di mercato incorporano tutte le informazioni fondamentali, politiche, psicologiche ). • La storia si ripete (chi non la conosce è condannato a riviverla). • I prezzi seguono i trend (è essenziale identificare il trend PAURA che è destinato a proseguire se non ci sono reversal point). The trend is your friend Analisi tecnica vs. Analisi fondamentale L’analisi fondamentale cerca di spiegare le cause macroeconomiche dei movimenti di mercato (se si tratta di mercati governativi) o (se si tratta di titoli corporate o azionari) le cause aziendali, quali ad esempio informazioni societarie, bilanci, andamenti di settore. A volte l’analista fondamentale cerca di ricondurre a “fattori tecnici” i movimenti che non riesce a spiegare. Per l’analista tecnico, lo studio dei fondamentali è irrilevante. Critiche all’analisi tecnica • E’ autoappagante L’analisi tecnica guida i mercati, invece di interpretarli e prevederli. Se molti players pensano che il mercato abbia un target si muovono di conseguenza e finiscono per spingere il mercato verso il target price. • Gli indicatori tecnici esistono solo nella testa degli analisti tecnici. • I mercati seguono un random walk. La teoria del ‘random walk’ viene pubblicata nel 1965 da E. Fama, sostiene la tesi che le variazioni di prezzo sui mercati finanziari seguano un andamento casuale, quindi i prezzi futuri non dipendono da quelli passati. Grafici: grafico a barre(due trattini sinistra apertura, destra chiusura) P rice US D QEUR = , Bid , Bar 5 / 1 2 / 2 0 0 5 1 .2 8 0 3 1 .2 8 1 5 1 .2 6 8 9 1 .2 7 0 2 Il mercato chiude vicino ai minimi: tipico di un mercato ribassista 1 .3 3 1 .3 2 1 .3 1 1 .3 Il mercato chiude vicino all’apertura: tipico di un mercato in range (andamento piatto assenza di trend) 02 09 16 23 M ar 0 5 30 06 1 .2 9 Il mercato chiude vicino ai minimi: tipico di un mercato ribassista 13 20 A pr 05 27 04 11 M ay 0 5 1 .2 8 1 .2 7 Grafici: grafico candlestick Il mercato chiude vicino all’apertura: tipico di un mercato in range Il mercato chiude vicino ai minimi: tipico di un mercato ribassista Le candele( estremo superiore prezzo massimo, estremo inferiore prezzo minimo) blu indicano sedute in cui il prezzo di apertura> prezzo chiusura, quelle trasparenti in cui il prezzo apertura<prezzo chiusura Grafici: grafico lineare ( non indicano come i prezzi si sono formati nel corso delle sedute) Il mercato chiude vicino all’apertura: tipico di un mercato in range Il mercato chiude vicino ai minimi: tipico di un mercato ribassista LA TEORIA DI DOW (Charles H. Dow, 1851-1902 E’ il caposaldo dell’analisi tecnica, si fonda su 6 principi base: 1. La media sconta tutto. La teoria si basa sull’assunto che il prezzo di mercato rifletta tutti i fattori che guidano domanda e offerta. In altre parole, il prezzo che si forma sul mercato riflette le convinzioni, le aspettative e le paure di tutti i players 2. Il mercato chiude Esistono tre tipi di trend sul mercato: primary, secondary e minor. vicino all’apertura: tipico di un mercato in range Il mercato chiude vicino ai minimi: tipico di un mercato ribassista TREND PRIMARI: rappresentano la direzione di fondo del mercato, durano anche 1-2 anni SECONDARI: interruzioni correttive del trend primario (3 settimane-3 mesi) MINOR : fluttuazioni di brevissimo periodo TRENDS Il mercato chiude vicino ai minimi: tipico di un mercato ribassista 3. I major trends seguono 3 fasi: ACCUMULAZIONE, ACCELERAZIONE, SCARICO Trend rialzista: ACCUMULAZ. Gli speculatori astuti iniziano a comprare mentre la massa è nel panico e crede che il peggio debba venire. Anche i commenti degli ‘esperti’ e dei media prevedono il peggio ACCEL. La price action accelera perchè i professionisti cavalcano il trend. Massa ancora scettica, si lecca le ferite non crede al trend. SCARICO Convinti dalla robustezza del trend, entrano tutti i pesci piccoli, per fare profitti facili comprando nel bull market. In questa fase i professionisti scaricano e realizzano, i meno esperti si cullano nell’euforia convinti che il trend non finirà mai. Trend ribassista ACCUM. I professionisti vendono quando il mercato è ancora euforico. ACCELER. Panico: gli investitori si rendono conto di aver commesso un errore e liquidano SCARICO Vendite forzate. Gli eterni ottimisti sono costretti a liquidare. I professionisti rientrano. 4. Un trend rialzista o ribassista richiede conferme tra indici La teoria originaria si applicava al Dow Jones Industrial e cercava conferme nel Dow Jones Rail Road, ma gli esempi possono essere svariati EUR/USD EUR/JPY 5. Un trend deve essere confermato dai volumi Il mercato chiude vicino ai minimi: tipico di un mercato ribassista 6. Un trend deve considerarsi in corso finchè non si è manifestato un segnale evidente di reversal. Il failure swing è una conferma di un’inversione imminente ESEMPIO di reversal pattern: bottom D B Failure swing B1 C non va sotto A segnale di acquisto C A ESEMPIO di reversal pattern: top A C non supera A. segnale di vendita C B1 B Il mercato chiude vicino ai minimi: tipico di un mercato ribassista D Failure swing ? Il mercato sta cambiando trend? A C B1 B TREND - definizione • In un mercato RIALZISTA la price action segue uno zig-zag ascendente, dove ad un massimo succede un altro massimo • In un mercato RIBASSISTA la price action segue uno zig-zag discendente, dove ad un minimo succede un altro minimo • Quanto i minimi e massimi si susseguono per lo più invariati si dice che il mercato è “in range” B1 TREND – esempi A C Uptrend Downtrend Trading range B B1 SUPPORTI E RESISTENZE In un trend ascendente, i massimi e i minini ascendenti definiscono aree di SUPPORTO e RESISTENZA. • SUPPORTO area di reazione dove la forza dei compratori sovrasta quella dei venditori • RESISTENZA area di reazione dove la forza dei venditori sovrasta quella dei compratori Resistenza Supporto Resistenza Supporto Supporto TRENDLINES • Una UPTREND LINE è una linea retta, disegnata da sinistra a destra, sottostante almeno 2 minimi di reazione. Il secondo punto di reazione deve essere più alto del primo • Una DOWNTREND LINE è una linea retta disegnata da sinistra a destra, sovrastante almeno 2 minimi di reazione. Il secondo punto di reazione deve essere più basso del primo TRENDLINES 1 3 2 1 2 THE FAN PRINCIPLE ( ventilatore) E’ una figura che richiede 3 trendlines. Quando un trend viene rotto, si disegna un altro trend con un angolo minore. Quando anche il secondo è rotto, se ne disegna un altro ancora minore. Quando anche il terzo è rotto, si prefigura un reversal completo, i trend 1 e 2 diventano linee di resistenza. 1 3 2 1 2 CANALE Quando si disegna un trend, possiamo spesso disegnare una linea parallela, e tra le due linee collocare la price action. Queste parallele si chiamano CANALE. Un failure nel raggiungere la linea superiore di un canale ascendente può segnalare una perdita di forza del trend, e un imminente reversal. 1 2 Canale ascendente REVERSALS I più comuni sono: 1. 2. Head and Shoulders (Testa-spalla e testa-spalla rovesciato) Double top e double bottom (Doppio massimo e minimo) E, meno usati: 3. 4. 5. 6. 7. Triple top e triple bottom Spike (picco) top e bottom Broadening formation Rounding top o bottom Triangolo (simmetrico, ascendente, discendente) HEAD & SHOULDER T Sp Sp DOUBLE BOTTOM DOUBLE TOP TRIPLE BOTTOM MEDIE MOBILI La media mobile è senza dubbio il più semplice tra tutti gli strumenti tecnici generati con l’ausilio del computer. Una MEDIA MOBILE è la media degli ultimi giorni di trading. Ovviamente possiamo costruire medie mobili sui periodi che vogliamo. Scegliendo il numero di giorni si costruiscono infinite medie mobili. Per esempio una media mobile a 5 giorni è semplicemente la media dei prezzi di chiusura degli ultimi 5 giorni. E’ importante tenere presente che la media mobile è un LAGGING INDICATOR, (indicatore di ritardo) non uno strumento previsionale, ma una conferma. MEDIE MOBILI OSCILLATORI Sono strumenti tecnici, generati da un computer, utilizzati per scoprire opportunità di trading in mercati che non mostrano trend molto evidenti, o che si muovono in range.. Sono indicatori concepiti per generare segnali semplici da leggere, tipicamente mirano a individure situazioni in cui il mercato è OVERBOUGHT (ipercomprato) o OVERSOLD (ipervenduto) • MOMENTUM OSCILLATORS: segnalano accelerazioni o decelerazioni della price action. Per esempio un 5-day momentum è la differenza tra il prezzo del giorno e quello di 5 giorni prima. • RATE OF CHANGE OSCILLATORS: sono momentum oscillators espressi in percentuale invece che in prezzo. Per esempio un 7-days ROC si ottiene dividendo il prezzo corrente per il prezzo di 7 giorni prima. Si moltiplica per 100 e si ottiene in termini percentuali. RSI: RELATIVE STRENGTH INDEX E’ un oscillatore del tipo ROC che misura la velocità di movimento dei prezzi. Per ragioni intuitive viene costruito su scala 0-100: valori superiori a 80 o inferiori a 20 mostrano situazioni di overbough o di oversold. Viene spesso usato come indicatore di conferma di altri dati. La formula di calcolo è RSI = 100-[100 / (1+ RS)] Dove RS= la media di tutte le variazioni rialziste / la media di tutte le variazioni ribassiste nel periodo considerato STOCHASTICS E’ più sensibile del RSI. L’indicatore usa due linee chiamate %D e %K. Il principio sottostante è che in un trend ascendente il mercato tende a chiudere al top del range giornaliero, in un downtrend succede il contrario. Possiamo usare incroci della linea %K e della linea %D in territorio oversold e overbought per segnalare un buy o un sell. La %D è normalmente la più lenta RSI: RELATIVE STRENGTH INDEX STOCHASTICS