INTERNAZIONALE L’evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: piattaforma voce, sistemi di supporto e sviluppi verso IMS GIANFRANCO CICCARELLA L’articolo contiene la seconda parte della descrizione dell’evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia. Se nell’articolo pubblicato sul precedente numero della rivista [1], l’attenzione è stata posta sull’architettura generale della rete e sulle caratteristiche delle piattaforme di trasporto (DWDM/SDH, IP) questa memoria presenta le caratteristiche della piattaforma voce e dei sistemi OSS/BSS che complementano gli elementi di rete. La messa in servizio di soft-switch e la successiva disattivazione delle tradizionali centrali TDM, insieme allo sviluppo di avanzate prestazioni in termini di trattamento della segnalazione, hanno rappresentato e rappresentano un elemento chiave nel livello di competitività di Telecom Italia Sparkle. Nella memoria sono descritte le motivazioni che hanno spinto TI Sparkle a questo passaggio tecnologico ed i risultati ottenuti. A conclusione della descrizione tecnologica delle piattaforme di rete, è utile presentare il ruolo che l’infrastruttura di rete di TI Sparkle assume per le esigenze internazionali del Gruppo e sul mercato degli operatori internazionali. Sono quindi discussi alcuni dati significativi sul traffico gestito dalle varie piattaforme citando l’andamento nel tempo (2000-’07) di alcuni indicatori economici per Mbit/s di banda venduta quali il costo operativo e il valore dell’investimento incrementale. Operando in un contesto con un altissimo livello di innovazione sia a livello tecnologico sia a livello di modelli di business, l’ultimo paragrafo è dedicato a discutere le linee di condotta cheTI Sparkle intende percorrere per la realizzazione di un architettura di rete orientata al modello IMS. 1. La piattaforma voce Nel 2001, la Rete Internazionale di TI Sparkle era costituita da 8 autocommutatori tradizionali (4 in tecnologia Alcatel 1240 e 4 in tecnologia Italtel UT100), collegati con circa 200 Carrier internazionali, con la rete degli SGT di Telecom Italia e con tutti gli operatori mobili italiani. Nel complesso, la consistenza di rete (numeri di circuiti attivi verso i clienti al netto quindi delle giunzioni tra centrali) era pari a circa 120.000 circuiti. Come discusso in [1], tale infrastruttura, simile a quella di altri operatori wholesale, non fu considerata adeguata al contesto internazionale del tempo caratterizzato da: • un processo di evoluzione tecnologica orientato verso un forte e crescente sviluppo di soluzioni VoIP che trovavano numerose applicazioni soprattutto nel contesto internazionale, libero da vincoli regolatori; • un’elevata competitività del mercato internazionale che richiedeva flessibilità e rapidità nell’introduzione di nuovi servizi, cui era sempre più difficile dare risposta con le tecnologie tradizionali; • la necessità di una forte azione di efficienza, in termini di contenimento degli OPEX ed ottimizzazione degli investimenti. NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 1 - Aprile 2008 3 CICCARELLA • L’evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: piattaforma voce, sistemi di supporto e sviluppi verso IMS Era necessario quindi un radicale cambiamento tecnologico che, sfruttando l’impiego di un sottostante livello IP di trasporto [1], fosse in grado di realizzare una piattaforma voce pienamente integrata nelle funzionalità di trasporto (backbone multiservizio), orientata alle emergenti tecnologie VoIP e con investimenti e costi operativi competitivi. Fu quindi fatta la scelta, di concerto con il fornitore Italtel/Cisco Systems, di metter in campo, nell’ambito di una rete NGN (Next Generation Network), un sistema di commutazione soft-switch (sistemi iMSS) Class 4 in grado di gestire servizi voce TDM e VoIP con il massimo livello di integrazione con i router Cisco Systems utilizzati per il trasporto dei pacchetti IP [1]. La figura 1 rappresenta graficamente le macro funzionalità richieste e l’integrazione a livello di PoP multiservizio. Dal punto di vista architetturale, la rete internazionale, si basa su 3 Virtual Swicth (2 per la gestione di traffico TDM e VoIP, il terzo dedicato esclusivamente al traffico VoIP) distribuiti su un certo numero di PoP. Ciascun Virtual Switch incorpora tutte le funzionalità di un sistema di Class 4 mentre le prestazioni integrate di Signalling Gateway insieme con la capacità di gestire i protocolli standard come CCSS7, SIGTRAN (SCTP, M2PA, M3UA) e SIP/SIP-T garantiscono l’interlavoro con reti tradizionali e con altre reti in tecnologia soft-switch. Le principali caratteristiche di un’architettura "distribuita" si riassumono di seguito: • univocità del Piano di Instradamento (PdI) a livello di singolo Virtual Switch, indipendentemente quindi dalla localizzazione geografica (PoP/Paese) del punto di interconnessione con gli operatori clienti; • semplificazione del processo di ottimizzazione dei PdI: la rete interna di raccordo tra i PoP non è più una maglia di collegamenti TDM a capacità definita come nel caso della rete legacy; • semplicità nell’introduzione di funzionalità che sono comuni a livello di Virtual Switch. A titolo di esempio si cita l’offerta dei servizi di segnalazione evoluti. Questi richiedono una capacità crescente, in termini di dimensionamento della rete di segnalazione e di capacità elaborativa dei moduli, che è possibile soddisfare in maniera efficiente (ottimizzazione degli investimenti) solo con un’architettura distribuita attraverso l’introduzione di moduli specializzati e centralizzati. Ogni PoP della piattaforma voce (figura 2) si compone dei seguenti moduli funzionali: • Commutazione TDM e Call control (Signalling Controller e Media Gateway Controller), realizzato dai moduli OPM (Optical Peripheral Module) Italtel; • Conversione TDM/IP, realizzato con nodi ATM Cisco 8850 equipaggiati con schede VISM (Voice Interworking Service Module) e, a partire dal 2005, anche con schede integrate nei moduli OPM (schede USEDSP-A1). Altri moduli funzionali presenti nei PoP principali (Londra, Francoforte, Milano, Roma) sono: • Signalling Gateway , realizzato da moduli OPM_VTCH Italtel, per la gestione dei servizi di segnalazione; • VoIP Manager (solo a Roma e Milano), per la gestione de servizi VoIP. Nel caso di protocollo SIP, si utilizzano moduli OPM_VTCH Italtel; nel caso di protocollo H.323, al modulo OPM_VTCH è affiancato un server PHS (Protocol H.323 Server) che realizza la funzione di adattamento del protocollo H.323 nel protocollo proprietario Italtel ISUP-IVS. Relativamente alle prestazioni della piattaforma iMSS sono da ricordare a livello di segnalazione la capacità di interlavoro tra i vari protocolli di segnalazione gestiti e, a livello di media, la capacità di Pan European Backbone 1 4 7 * 8 0 2 5 Call Handling for VoIP 3 6 9 Domestic customer Call Handling for TDM ISUP H.323/SIP Single Call Handling for TDM and VoIP H.323/SIP End-point Legacy switch Matrix Mobile customer Gatekeeper/ SIP Server Matrix Matrix TDM PoP ISUP MPLS PoP RTP TDM VoIP = = = = = = TDM Network ISDN Signalling User Part Multi Protocol Label Switching Point of Presence Real Time Protocol Time Division Multiplexing Voice over IP Internet Telephony Service Provider PoP IP Core Network Router VoIP RTP Router Voice over IP-MPLS FIGURA 1› Macro funzionalità (TDM+VoIP) della piattaforma voce. 4 VoIP customer NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 1 - Aprile 2008 1 4 7 * 8 0 2 5 3 6 9 Domestic customer Router Voice gateway Mobile customer CICCARELLA • L’evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: piattaforma voce, sistemi di supporto e sviluppi verso IMS • prestazioni aggiuntive in termini di trans-codifica del CRS-1 / GSR 12400 media, gestione della Core Network SBC banda. Data application DWDM Queste prestazioni perNetwork metteranno di: offrire più alti VoIP IP livelli di qualità, azzerare Media Proxy eventuali perdite di ricavi per diverso instradamento H.323 SIP da parte dei clienti e segSer ver TDM Voice mentare a livello commerMGC I-BGF = Media Proxy STM-1 STM-1 ciale l’offerta di raccolta / I-BCF = Signl. Proxy Switch terminazione del traffico MGX 8850 Signl. Proxy OPM VoIP grazie alla disponibilità Class 4 Softswitch di un più ampio insieme di SIP = Session Initiation Protocol DWDM = Dense Wavelength Multiplexing parametri di qualità. TDM = Time Division Multiplexing MGC = Media Gateway Controller La copertura iniziale VoIP = Voice over IP OPM = Optical Peripheral Module SBC = Session Border Controller della rete NGN internazionale di TI Sparkle si basava su 8 PoP multiservizio FIGURA 2› Architettura del PoP multiservizio. distribuiti geograficamente nei principali Paesi europei (Milano, Parigi, Londra, gestire un ampio insieme di codifiche (G.711 a-law; Francoforte, Brussels, Amsterdam, Zurigo e G.711 µ-law, G.729, G.729a, G.729ab, G.723), e Vienna) ed è stata successivamente ampliata in protocolli (p.es. T.38 per la trasmissione di fax). I Spagna (Madrid), Italia (Roma e Palermo) ed USA Virtual Switch iMSS sono inoltre connessi mediante (Newark) tramite la partecipata TI Sparkle North protocollo INAP ad in nodo di rete intelligente per America. Quest’ultimo PoP è particolarmente la gestione delle carte pre-pagate internazionali. importante per l’offerta dei servizi voce a standard L’architettura della piattaforma è completata da americano (ANSI) e per l’offerta del servizio di Session Border Controller in tecnologia Acme conversione tra standard nell’offerta del roaming Packet, che installati in 4 PoP (Milano, Roma, internazionale agli operatori mobili. Francoforte e Newark) provvedono, per il traffico In parallelo al processo di ampliamento della VoIP, a separare il dominio IP della rete TIS dal piattaforma NGN, è stato realizzato il processo mondo esterno operando sia sul traffico di segnadi migrazione di tutti i collegamenti nazionali ed lazione che sul flusso informativo (media). Tra le internazionali dalle centrali TDM sui moduli di 2 principali funzionalità, è utile ricordare: sistemi Italtel iMSS. Questo processo di migra1) Media Firewall dinamico: funzionalità di filtro zione, terminato nel Novembre 2005, ha richiesto per il controllo dei flussi multimediali (es. conun significativo sforzo a livello commerciale trollo di flussi RTP); (contatti con gli operatori clienti), di pianifica2) Traduzione indirizzi IP (NAT/PAT dinamico): trazione ed operativo, sforzo che ha portato TI duzione dinamica di indirizzi IP e porte UDP / Sparkle a gestire a dicembre 2007 una piatTCP sui flussi autorizzati che permette di ottetaforma voce "fully IP" costituita da circa 335.00 nere "Topology Hiding" ovvero disaccoppiacircuiti equivalenti. mento tra le varie reti interconnesse, mascherandone la topologia; 2. I sistemi OSS/BSS 3) prestazioni di sicurezza quali meccanismi di protezione contro attacchi di tipo DOS; Se per ogni operatore di servizi di telecomuni4) Gestione QoS: mediante policing, marking, cazioni, l’efficienza e l’efficacia dei propri sistemi queueing, dropping, scheduling, re-marking dei di OSS/BSS (Operational Support Systems / pacchetti IP. Business Support System) rappresentano un 5) Session Admission Control: accettazione delle aspetto chiave della qualità del servizio offerto ai sessioni in base al soddisfacimento di opporclienti, per un operatore wholesale, che ricava la tune policy più o meno complesse, essenzialpropria redditività dall’arbitraggio tra i prezzi di mente legate ad aspetti di rete. acquisto e vendita, la disponibilità di un efficiente Le motivazioni che hanno spinto TI Sparkle a sistema di gestione degli apparati e dei sistemi di mettere in servizio nel corso del 2007 questa classe ottimizzazione degli instradamenti delle chiamate di apparati sono quindi, elencabili in termini di: è un elemento fondante dell’intera operatività • un maggior livello di protezione e sicurezza dell’Azienda. della rete; Per questo motivo TI Sparkle sin dal 2000 ha • un più semplice e sicuro processo di provisioaderito al modello di riferimento ETOM (Enhanced ning; Telecom Operations Map) promosso in ambito ITU• un più efficace ed esteso controllo dei parameT, al fine di realizzare un’architettura flessibile ed in tri di qualità delle chiamate; DACS 4/4/1 Edge 76XX / 10008 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 1 - Aprile 2008 5 CICCARELLA • L’evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: piattaforma voce, sistemi di supporto e sviluppi verso IMS Customer Strategy, Infrastructure & Product Strategy & Infrastructure Product Commit Lifecycle Lifecycle Management Management Operations Operations Fulfillment Support & Readness Assurance Customer Relationship Management Selling Order Handling CRM, WWW Routing& CRM CRM Pricing Marketing & Offer Management Marketing CRM, WWW Routing& Pricing Service Management & Operations Service Configuration & Activation Routing&Pricing Service Development & Management CRM, WWW Service Quality Mgm CRM Service Problem Mgm TTM Resource Management & Operations (Application, Computing and Network) Resources Development & Management (Application, Computing and Network) Service Provisioning & Allocation NDBR Element & Network Managers Supply Chain Development & Management Strategic & Enterprise Planning QoS&SLA Mgm Problem Handling STS QUID TTM ACCESS NDBR SCATTO Billing Resource Problem Mgm STS ACCESS7 TTM MEMO ABACUS ARBOR GEDDA WWW Service Routing ABACUS ARBOR RAG Resource Collection SGTX, SGCP SGRG,CIGA ABACUS SDA,ACCESS7 Supplier/Partenr Relationship Management Enterprise Risk Management Financial & Asset Management Resource Quality Mgm Billing& Collection Enterprise Effectiveness Management Stakeholder & External Management Knowledgement & Research Management Human Resources Management BSS OSS BSS = Business Support Systems CRM = Customer Relationship Management OSS = Operational Support Systems FIGURA 3› Architettura ETOM nel contesto di TI Sparkle. linea con gli stringenti requisiti del mercato in termini di scalabilità e versatilità (figura 3). Per l’area Operations, che definisce tutti i processi operativi per la gestione dei servizi dalla richiesta del Cliente fino alla configurazione della rete, i criteri fondanti la progettazione dell’architettura dei sistemi OSS/BSS e la sua evoluzione sono riportati di seguito: • Realizzazione di un livello di gestione "Vendor Neutral": seguendo un approccio non orientato alle specifiche tecnologie, è stata attuata una separazione della gestione dei servizi rispetto alla tecnologia della rete mascherando la complessità tecnologica di quest’ultima e fornendo ai sistemi di gerarchia superiore una vista logica del servizio. • Inserimento di package COTS: ove possibile, sono state inserite soluzioni COTS (Commercial Off The Shelf components) a copertura di alcune aree funzionali. A titolo di esempio, sono presenti soluzioni COTS nell’ambito del processo di Network Assurance dove sono state acquisite soluzioni per l’attivazione in rete e la riconciliazione dei dati per i servizi IP. • Integrazione dei processi Commerciali e di Rete: è stata realizzata una forte integrazione dei processi di Service Provisioning ed Network Assurance mediante la presenza di interfacce dirette con i sistemi di CRM (Customer 6 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 1 - Aprile 2008 Relationship Management) e del sistema di ottimizzazione degli instradamenti (Routing & Pricing) rispettivamente per i servizi IP e Voce. 2.1 Sistemi OSS Relativamente ai sistemi OSS, in accordo con il modello ETOM, questi coinvolgono i processi di: • Fulfillment (o Service Delivery) nell’ambito del quale sono attivi: - il database di rete, come "inventory" della rete e dei servizi; - un sistema, integrato con il CRM, responsabile della gestione tecnica degli ordini di lavoro realizza il workflow di gestione dei servizi comprendente le attività di richiesta e documentazione dei code locali (local loop); - Element&Network Managers: responsabili dell’attivazione sui servizi sugli apparati di rete. • Network e Service Assurance nell’ambito del quale sono attivi: - il sistema di Trouble Ticket; - un sistema di correlazione degli allarmi prodotti dai sistemi di Element&Network Management; - un sistema per l’analisi real time delle prestazioni per i servizi voce sulla base dell’analisi dei CDR prodotti dai Softswitch; CICCARELLA • L’evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: piattaforma voce, sistemi di supporto e sviluppi verso IMS - un sistema di data warehouse le analisi delle performance off-line dei servizi IP e Fonia. • Resouce Collection per la fatturazione nell’ambito del quale sono attivi: - un sistema di data collection del traffico IP (misure di jitter, Round Trip Time, packet loss), con cui sono alimentati i sistemi di performance analysis e di fatturazione; - un sistema che raccoglie e analizza i messaggi dei collegamenti SS7 consentendo una gestione proattiva della rete e dei servizi forniti. 2.2 Sistemi BSS delle destinazioni di routing (>1200) per le modalità con cui il routing delle chiamate è differenziato (p.es. su base qualità, tempo). 3. I clienti serviti ed i risultati conseguiti Dopo aver discusso le caratteristiche tecniche della rete internazionale di TI Sparkle, questo paragrafo presenta l’utilizzo di questa infrastruttura che a fine 2007 contava complessivamente circa 100 PoP presenti su scala mondiale. La figura 5 mostra la progressione della banda venduta negli anni 2001 – 2007. Quando il primo Relativamente ai sistemi BSS (figura 4) è utile menServizi IP e Dati Servizi Voce zionare, oltre ai sistemi di AB@CUS GLH CRM e di fatturazione per i Contact Center SAP Common (Accounting (Hubbing Offers (Siebel) (Corporate) servizi dati e voce, il sistema Management) Management) di Routing & Pricing. AB@CUS Questo applicativo, reaRouting & GEDDA Data Warehouse (Usage collection, Pricing (Documentazione lizzato sulla piattaforma (Siebel Analytics) Rating & Discounting, (Ottimizzazione Amministrativa) Billing)) iXTools del fornitore Telarix, del routing voce) supporta il processo di CRM System Billing System identificazione dei migliori WWW/SIM (Siebel) (Arbor) instradamenti commerciali e (Data Warehouse Dati di traffico) tecnici al fine di massimizzare i margini, la relativa realizzazione in rete e la Network & OSS definizione del "pricing" TI CRM = Customer Relationship Management Sparkle. Per ottenere OSS = Operational Support Systems quanto sopra, il sistema effettua un’analisi dei costi FIGURA 4› Architettura Business Support Systems. effettivi (outpayments) ed analizza tutte le possibili vie di instradamento, suggerendo alle forze di vendita di nucleo della rete PEB era operativo nel 2001 la TI Sparkle le opportunità che garantiscono il livello banda totale venduta era pari a circa 25 Gbit/s, a di servizio contrattualizzato al miglior costo di merfine 2007 lo stesso valore ha superato 1 Terabit/s cato. La realizzazione in rete delle variazioni di arrivando a 1.111 Gbit/s e toccherà il valore di instradamento, beneficia del collegamento diretto 1.638 Gbit/s a fine 2008 (+47% rispetto al 2007). del sistema con i moduli di commutazione, con la Questo significativo incremento comporta un’eleconseguente ottimizzazione del "time-to-market". I vata percentuale di utilizzazione dei sistemi traprincipali valori gestionali sono di seguito riassunti: smissivi dove la banda messa a disposizione dalla 24 milioni di CDR gior nalieri (Billable & coppia di fibre e sistemi a DWDM 40l da 10Gbit/s Unanswered), oltre 1200 destinazioni di Routing rischia, per talune direttrici primarie, di non esser per circa 222.000 archi di numerazione oggetto di sufficiente richiedendo un adeguamento tecnolovendita da parte di TI Sparkle. gico e sistemi di trasmissione a 40 Gbit/s per lunUno dei vantaggi più significativi ottenuti dall’inghezza d’onda. A titolo di esempio nella tabella 1 troduzione della piattaforma di Routing&Pricing è di seguito è fornito il numero di canali installati a riassumibile nel seguente confronto: la migliore fine 2007 per la direttrice Milano-Francoforte. performance prima dell’introduzione del sistema consisteva nell’espletare il 30% delle implementazioni in Rete entro il giorno suc2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 cessivo alla richiesta, attual39 29 21 16 12 6 4 PEB mente, tale performance è 38 24 18 TINET passata al 65% delle imple77 53 39 16 12 6 4 Totale mentazioni entro il giorno stesso della richiesta. I dati di targa del sistema TABELLA 1› Incremento del numero dei canali (“lambda”) attivi sulla direttrice Milano-Francoforte. sono riassumibili nel valore di 16.000 come prodotto NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 1 - Aprile 2008 7 CICCARELLA • L’evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: piattaforma voce, sistemi di supporto e sviluppi verso IMS Gbit/s (EOY) 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 BDG 2008 FO MBW IP Voice Others 10 6 5 4 45 13 7 4 74 23 9 7 121 46 14 5 400 87 17 4 674 150 19 13 815 264 22 10 1.173 433 23 10 98% 84% 24% 14% 25 69 113 186 508 856 1.111 1.638 82% TOTAL IMA 01-08 1.800 Altri servizi 1.600 1.400 Fonia 1.200 1.000 IP 800 600 400 MBW 200 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 BDG 2008 FO FIGURA 5› Crescita della banda venduta sulle piattaforme TI Sparkle. Considerando il solo servizio di voce internazionale, la scelta strategica compiuta all’inizio del decennio per la realizzazione di una piattaforma NGN si è rivelata corretta come testimonia la progressione dei minuti commutati nei vari anni (tabella 2). Anno Traffico (Miliardi minuti) 2001 8,71 2002 10,25 2003 11,36 2004 12,89 2005 13,70 2006 13,70 2007 17,11 2008 (budget) 19,50 TABELLA 2› Traffico voce da TI Sparkle. In termini di numerosità di clienti a dicembre 2007 TI Sparkle era interconnessa con oltre 480 operatori (di rete fissa e mobili) con i quali, nel corso del 2007, è stato scambiato traffico voce pari a circa 17,11 miliardi minuti con un incremento rispetto al 2006 del 24,9% e con previsione di salire a 19,50 miliardi minuti nel 2008. I servizi voce VoIP-based sono offerti a circa 150 operatori ed il relativo traffico è aumentato del 48% nel dicembre 2007 rispetto al dicembre 2006, costituendo circa il 12% del traffico totale gestito da TI Sparkle nel 2007. Tale percentuale salirà al 18% nel 2008. L’affermazione di TI Sparkle per questo segmento di mercato è comprovata dal giudizio di Ovum (società di analisi e consulenza inglese) che ha 8 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 1 - Aprile 2008 valutato TI Sparkle nel 2004 e nel 2005 il primo operatore europeo per il servizio di voce wholesale. Notevoli progressi sono stati realizzati anche nel campo dei servizi dati per operatori. Per il servizio di accesso ad Internet TI Sparke ha scalato le posizioni del ranking europeo. Se a fine 2005, era classificata da Renesys (osservatorio indipendente per l’analisi delle relazioni tra operatori su Internet) come ventiduesimo operatore a livello mondiale, l’ultima classifica emessa (01/2008) pone TI Sparkle all’undicesimo posto a livello mondiale, secondo tra gli operatori europei e primo nel bacino del Mediterraneo. Tale progresso ha un’importante ricaduta economica: se nel 2003 l’80% della banda per accedere alla Global Internet era basata su contratti di transito e quindi a pagamento, nel 2007 tutte queste interconnessioni saranno basate su accordi di "peering" e quindi senza alcun onere economico. È importante l’interscambio di traffico con Telecom Italia e le società partecipate all’estero ai cui clienti finali è data la possibilità di raggiungere telefonicamente tutti le numerazioni attive E.164 (fisse e mobili) a livello globale e l’accesso alla Global Internet. Per il servizio voce Telecom Italia è origine di circa 1.800 Mil. minuti commutati nel 2007 (il 10,5% del volume complessivo) mentre per il servizio di IP Transit impiega, al 12-‘07, oltre 120 Gbit/s di banda installata. Con riferimento ai servizi MNCs sono circa 250 le aziende italiane che usufruiscono della piattaforma dati di TI Sparkle per le loro comunicazioni con l’estero. Il traffico scambiato con le principali partecipate è presentato in tabella 3 che mostra i servizi offerti da TI Sparkle nel 2007 con il relativo incremento rispetto al 2006. La crescente competizione, citata nel par. 1 ha richiesto, richiede e richiederà una continua attenzione ai valori economici dell’infrastruttura in questione, primi tra tutti il valore unitario degli investi- CICCARELLA • L’evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: piattaforma voce, sistemi di supporto e sviluppi verso IMS TI France sasu (F) Hansenet (D) BBNED (NL) TIM Brasil (BR) ∆ % vs 2006 Gbit/s per Internet Transit 2007 1294 1388 non fornito 45 72% 71% ---5% 30,0 90,0 non fornito non fornito TABELLA 3› Traffico scambiato con le principali partecipate del Gruppo TI. menti e dei costi operativi. Con riferimento ai costi operativi (op. ex.) il costo unitario per Mbit/s della banda venduta si è ridotto dal 2000 al 2007 di circa 200 volte (IMA= -53%), mentre, a livello degli investimenti i cap. ex. unitari per Mbit/s, relativi alla banda incrementale, si sono ridotti, nello stesso arco temporale, di circa 100 volte (IMA= -47%). Questi risultati sono stati ottenuti sia attraverso economie di scala date dall’aumentare della banda venduta, sia attraverso attente scelte architetturali sia da un’accorta gestione dei fornitori, gestione portata avanti di concerto con le competenti funzioni di TI. Più in particolare valga un esempio della piattaforma trasmissiva. La tabella 4 mostra come dal valore iniziale normalizzato dell’anno 2000 gli investimenti incrementali per canale a 10Gbit/s si sono ridotti (2006) di circa il 90% e che un’ulteriore forte riduzione sarà conseguita nel biennio 2007-’08 (10% e -40%, rispettivamente) mediante l’introduzione di una nuova piattaforma DWDM con caratteristiche ultra long-haul che permetterà di ridurre/azzerare i sistemi di rigenerazione O/E/O del segnale. Valore normalizzato Anno 2000 Rispetto al periodo precedente dei servizi è l’IP Multimedia Subsystem (IMS). Vari organismi di standardizzazione 25% (ITU, ETSI, 3GPP, MSF; 800% IETF) sono impegnati nella ---definizione e standardizza----zione di questa innovativa architettura di riferimento. TI Sparkle, come altri operatori internazionali e di concerto con gli sviluppi della rete domestica di TI, intende far evolvere la propria architettura di rete, relativamente e limitatamente alle funzionalità che sono di interesse per un operatore wholesale, verso un modello IMS-based assumendo come principi fondamentali: • lo sfruttamento della piattaforma softswitch in servizio richiedendo al fornitore una migrazione graduale ed economicamente sostenibile della prestazioni del blocco funzionale Call Session Contro Function (CSCF); • l’impiego di tecnologie esterne al soft-switch se queste portano un "valore aggiunto" in termini di prestazioni / servizi alla architettura oggi in servizio. Un esempio di tecnologia che, nel quadro di un’architettura IMS, TI Sparkle intende mettere in servizio nel corso del 2008 è l’IP Routing Directory. L’IP Routing Directory è un database accessibile via protocollo DNS Enum (Electronic/E.164 NUMber) che potrà permettere la gestione di chiamate, più in generale sessioni, il cui indirizzamento è basato non solo sulla tradizionale numerazione E.164 ma che su alias (per esempio [email protected]). Questo database Enum sarà impiegato per la realizzazione di una comunità di clienti TI Sparkle insieme 2007 2008 alla proposizione ad ITSP di 0,124 0,083 modelli di tariffazione alter- 10% - 40% nativi (p.es. flat per le chiamate all’interno della comunità). L’obiettivo generale è la realizzazione di una piattaforma per il trattamento di sessioni multimediali in grado di gestire l’indirizzamento su base E.164 ed Enum e la tariffazione su base destinazione, tempo, evento e transazione sfruttando algoritmi di Least Cost Routing che operano su base origine, destinazione, tempo, prezzo, qualità, modalità di trasporto e DNS. Ampliando la vista anche agli altri servizi, nella figura 6 è presentata come a medio termine si modificherà l’architettura (2009) della rete TI Sparkle. In linea con le indicazioni strategiche provenienti dalle maggiori società di analisi (Ovum: … shifting from traffic management to platform and apllication management …), l’innovazione è concentrata sui livelli di controllo ed applicativo dove saranno messi in servizio nuovi sistemi per i servizi di SMS / MMS hubbing, per i servizi di carte prepagate ed applicativi per i servizi corporate. Mil. min. Voce 2007 2000 2003 2004 2005 2006 1 0,32 0,261 0,222 0,138 - 68% - 18% - 15% - 38% TABELLA 4› Investimenti incrementali per canale (“lambda”) a 10 Gbit/s. 4. L’innovazione continua: verso un’architettura orientata a IMS In questa memoria è stato più volte ricordato come il livello di competizione e lo sviluppo tecnologico abbiano agito come "motore" per l’innovazione della rete internazionale di TI. Questo processo non si può considerare concluso e nuovi servizi sono in fase di definizione per contrastare sia gli operatori peer-to-peer (p.es. Skype) che i grandi operatori del web (p.es. Google, Microsoft e Yahoo!). Relativamente alla piattaforma "session-based" (voce), il contesto tecnologico che permetterà un ulteriore passo avanti in termini di versatilità nelle modalità di accesso e flessibilità nell’erogazione ∆ % vs 2006 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 1 - Aprile 2008 9 CICCARELLA • L’evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: piattaforma voce, sistemi di supporto e sviluppi verso IMS SMS Server Integrated IMS IBCF (Signall. proxy) C-SCF ENUM DB MMS Server ASON Optical Packet Backbone G + T-Router Distributed Service PoP IBCF (Signal. proxy) Rem - MGW I-BGF (Media proxy) ODXC MGW MGW Multi-Service Edge Node MGW MGW Rem - MGW I-BGF (Media proxy) Edge Router DWDM/SDH CITY RING CSCF DDOS DWDM IBCF IBGF = = = = = Call Session Control Function Distributed Denial Of Service Dense Wavelength Division Multiplexing Interconnect Border Control Function Interconnect Border Gateway Function MGW MNCs ODXC OSS SDH EM Metro & Access = = = = = LC Routing + QoS Appl. Signall. Transit function Control Layer Security Server (DDOS) M-VAS Server OSS Manager Prepaid cards ICT Appl. x MNCs New Innovative Elements Self-Prov SW Appl. Application Layer nn Exixting Elements nn Partly TDM Elements Integrated OSS/RSS Platform nn Media Gateway Multi National Customers Optical Digital cross Connect Operational Support Systems Synchronous Digital Hierarchy FIGURA 6› Evoluzione al 2009 delle funzionalità della rete TI Sparkle. 5. Conclusioni Questo articolo, insieme alla prima parte [1], ha presentato le motivazioni, le linee guida e le realizzazioni seguite da TI Sparkle per far evolvere la propria infrastruttura di rete in risposta ai cambiamenti del mercato ed al diverso scenario regolatorio. Oggi questa infrastruttura si caratterizza per essere integrata, multiservizio, completamente basata sul protocollo IP e priva di vincoli per una successiva migrazione verso un modello IMS e costituisce una leva che il Gruppo Telecom Italia può impiegare sia per lo scambio di traffico verso le partecipate estere sia per acquisire quote di mercato nei servizi wholesale internazionali. [email protected] Gianfranco Ciccarella in qualità di Exec. Vice President, ha dal 2003 la responsabilità della funzione "Network" di Telecom Italia Sparkle e, da marzo 2007 del coordinamento, in ambito "International Wholesale & Broadband Services", dello sviluppo delle reti delle partecipate europee del Gruppo TI. È inoltre membro del CdA di alcune Società del Gruppo Telecom Italia. In passato il Prof. Ciccarella ha ricoperto vari incarichi presso la Scuola Superiore Guglielmo Reiss Romoli (L’Aquila), dove è stato Responsabile della Direzione Didattica. Nel 1997 è diventato Responsabile dell’Information Technology della Direzione Internazionale di Telecom Italia. Ha svolto anche attività di ricerca ed ha insegnato presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università di L’Aquila, divenendo Professore Associato nel 1993. Dal 1990 al 1992 è stato anche "Adjunct Associate Professor" presso Polytechnic University di New York. È autore di due libri e di oltre 60 pubblicazioni e memorie su riviste specializzate e congressi internazionali. 10 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 17 n. 1 - Aprile 2008 — ACRONIMI 3GPP BSS DDoS DNS DWDM ETOM ETSI IETF IMS iMSS IPSec ITSP ITU MSF MNCs NAT NGN OSS PEB RTP SBC SDH SSL TAR VPN — [1] 3G Partnership Program Business Support Systems Distributed Denial of Service Domain Name System Dense Wavelength Division Multiplexing Enhanced Telecom Operations Map European Telecommunication Standard Institute Internet Engineering Task Force IP Multimedia Subsystems Italtel Multi Service Solutions IP Security Internet Telephony Service Provider International Telecommunication Union Multi Service Forum Multi National Customers Network Address Translation Next Generation Network Operational Support Systems Pan European Backbone Real Time Protocol Session Border Controller Synchronous Digital Hierarchy Secure Socket Layer Total Accounting Rate Virtual Private Network BIBLIOGRAFIA Ciccarella G.: “Evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: architettura, copertura geografica e piattaforme di trasporto”. Notiziario Tecnico Telecom Italia, anno 16, n° 3, pp 59-68.