Tutti i documenti digitali di questo corso (PDF, MP3, QuickTime, MPEG, eccetera) sono firmati con firma digitale e marcatura temporale ufficiali e sono di proprietà dell'autore. Qualsiasi tentativo di copia o duplicazione anche parziale sarà perseguito legalmente. Azienda in America – Modulo 4 – Lezione 10 Comprendere i bilanci (Financial Statements) Balance Sheet - Parte 1 In questa Lezione parleremo di un altro componente importante dei Financial Statements, ossia il Balance Sheet, lo stato patrimoniale. A differenza dell'Income Statement, che abbiamo visto nella lezione precedente e che si concentra di più su attività produttive, il Balance Sheet dà una foto complessiva dello stato aziendale, quindi è più complesso visto che non include soltanto i guadagni e le spese correnti operative dell'azienda, ma include anche tutti i beni che l'azienda ha acquisito, tutti i debiti anche a lunga scadenza che l'azienda ha assunto, in più c'è una fotografia precisa anche del capitale fornito dai soci oppure dagli azionisti. Il Balance Sheet si chiama stato patrimoniale perché dà una situazione economica complessiva della società in un dato momento. E' come una specie di fotografia dell'azienda scattata in un preciso istante. La prima parte del Balance Sheet mostra tutti i beni o attività (Assets) posseduti dalla società. Qui per attività s’intende il termine contabile, quindi quegli elementi che sono un attivo, dal punto di vista contabile della società. La seconda parte del Balance Sheet mostra invece tutti i debiti o passività, ossia liabilities in inglese, la differenza tra i due valori, quindi gli assets, o le attività, e le liabilities, o le passività ci dà il patrimonio netto (net worth oppure equity). Sinonimo di Balance Sheet è Statement of Financial Position. Ora vediamo la formula chiave su cui il Balance Sheet si basa. Modulo 4 Lezione 10 - Comprendere i bilanci – Balance Sheet - Parte 1 - Corso Azienda Pag. 1/7 AZIENDAINAMERICA.COM – © Copyright 2012-2014 Roberto Mazzoni All rights reserved – Tutti i diritti riservati La formula è: Assets = Liabilities + Equity (Net Worth) Totale dell’attivo = totale della passività + patrimonio netto. Un altro nome per Equity è anche (Net Worth). Per definizione l'equazione dev'essere sempre bilanciata, infatti si chiama Balance Sheet con gli asset (attività) che equivalgono sempre alla somma tra liabilities (debiti) ed equity (patrimonio netto). La stessa identica formula girata in un verso differente diventa l'equazione fondamentale di un sistema contabile, ossia : Assets – Liabilities = Equity (Net Worth) In pratica tutto quello che possediamo, meno tutti i debiti che abbiamo, ci dà il nostro valore corrente. La struttura tipica di un Balance Sheet comincia con un elenco di tutti gli assets e prosegue con un elenco delle liabilities e si chiude con la componente del capitale, equity. Ora vediamo le definizioni relative alla prima parte che è appunto relative agli assets. Per assets (ossia beni – attività), s’intende qualsiasi oggetto che abbia un valore economico oppure a cui si possa attribuire un valore economico e che sia di proprietà di un'azienda o di un individuo. Infatti noi potremo avere anche un Balance Sheet individuale, si può calcolare ad esempio quando una persona va a chiedere un prestito. La banca gli fa compilare un prospetto che elenca i suoi assets (beni – attività), le sue liabilities, per vedere quanto la persona vale in termini economici. Gli assets sono beni che possono essere venduti e convertiti in contante oppure che possono essere utilizzati per produrre e per fornire servizi che a loro volta possono essere venduti. Un esempio di assets sono le attrezzature dell'azienda, i conti bancari, gli immobili, i veicoli di proprietà dell'azienda, i crediti vantati nei confronti di terzi, l'impianto di produzione di una fabbrica, eccetera. Negli assets sono incluse anche cose intangibili, ma che tuttavia hanno un valore come i marchi registrati e i brevetti. Gli assets vengono elencati nel Balance Sheet in ordine Modulo 4 Lezione 10 - Comprendere i bilanci – Balance Sheet - Parte 1 - Corso Azienda Pag. 2/7 AZIENDAINAMERICA.COM – © Copyright 2012-2014 Roberto Mazzoni All rights reserved – Tutti i diritti riservati discendente di liquidità. Cominciamo dalle definizione. Current assets (le attività correnti) sono quelle attività, quegli assets che verranno liquidate entro un anno oppure entro il ciclo produttivo tipico della società. Un'impresa edile ad esempio, che abbia un ciclo di costruzione medio di tre anni, avrà attività correnti con una vita massima di tre anni. Di solito il ciclo di produzione medio di un azienda è di un anno, quindi current assets si considerano assets che possono essere liquidati in 12 mesi. Seguendo la struttura del Balance Sheet, i current assets sono raggruppati in ordine di liquidità: 1. Cash (cassa e disponibilità liquide) 2. Securities (i titoli disponibili per la vendita del breve termine) 3. Accounts Receivable (i crediti correnti) 4. Inventory (il magazzino) 5. Prepaid Expenses (i risconti attivi) Un sinonimo per current assets è working assets (attività operative). Quindi sono in pratica beni attivi, le attività che sono disponibili per il lavoro corrente dell'azienda. Ora definiamoli uno per uno. Su cash, contante, cassa non c'è molto da dire, sono i soldi disponibili sul conto corrente bancario oppure i soldi contanti disponibili in azienda. Le securities (titoli), sono invece uno strumento finanziario che dimostra la proprietà di una quota del capitale di una altra società oppure che dimostra il diritto a ricevere la restituzione di un debito, come ad esempio il contratto per un prestito o mutuo concesso ad altri, eccetera. Qui s’intende titoli che tuttavia possono essere liquidati a breve, che sono disponibili per la vendita. La terza voce è: accounts receivable (crediti correnti) che corrisponde al valore di prodotti o servizi già consegnati a credito e che i clienti hanno promesso di pagare. Alcuni prodotti o servizi vengono forniti con pagamento differito a 30 o 60 giorni e vengono quindi contati negli accounts receivable. Modulo 4 Lezione 10 - Comprendere i bilanci – Balance Sheet - Parte 1 - Corso Azienda Pag. 3/7 AZIENDAINAMERICA.COM – © Copyright 2012-2014 Roberto Mazzoni All rights reserved – Tutti i diritti riservati L'inventory, detto anche magazzino o rimanenze, è l’insieme dei prodotti finiti o semifiniti, quindi (in lavorazione), oppure dei materiali grezzi necessari a produrli che sono a disposizione dell’azienda in un dato momento. Le prepaid expenses, in italiano i risconti attivi, sono spese sostenute prima della fruizione del servizio per cui sono state pagate. Ad esempio l’affitto anticipato, il premio assicurativo pagato in anticipo, il deposito versato per aprire un’utenza telefonica, anticipi sugli stipendi, eccetera. A differenza degli altri assets, non possono essere convertite in contante, ma rappresentano contante risparmiato nel prossimo futuro visto che sono già state pagate in anticipo. C'è un ciclo che unisce in modo continuo in dissolubile tre di questi current asseta. Il primo è il cash (cassa o disponibilità liquide) che permette di acquistare materiali che vanno nell’inventory (magazzino) per essere lavorati e quindi venduti e trasformarsi in accounts receivable che una volta pagati diventano di nuovo cash e il ciclo comincia di nuovo. Questi tre assets vengono chiamati “working assets” (attività operative) perché alimentano il continuo ciclo produttivo della società. Vediamo come appare nel suo complesso questa prima sezione del Balance Sheet. Abbiamo Cash seguito da Securities seguito da Accounts Receivable, seguito da Inventory, seguito da Prepaid Expenses e Current Assets sono la somma di tutte le voci. 1 Cash 2 Securities 3 Accounts Receivable 4 Inventory 5 Prepaid Expenses _____________________________ 1+2+3+4+5=A Current Assets Naturalmente non è detto che le 5 voci siano sempre presenti perché alcune potrebbero semplicemente mancare nell'azienda in un particolare momento. Tuttavia nel caso ci Modulo 4 Lezione 10 - Comprendere i bilanci – Balance Sheet - Parte 1 - Corso Azienda Pag. 4/7 AZIENDAINAMERICA.COM – © Copyright 2012-2014 Roberto Mazzoni All rights reserved – Tutti i diritti riservati siano, questa è la posizione in cui si troverebbero. Può darsi che anche i nomi possano essere diversi però i concetti fondamentali sono questi. Passiamo ora alla prossima categoria di assets, che sono: non-current assets ( gli attivi non correnti). Sono gli assets che non vengono convertiti in contante nel corso delle normali attività dell’azienda. Sono acquisiti per uso interno produttivo dell’azienda e non per essere rivenduti ai clienti. Si dividono in fixed assets (immobilizzazioni materiali) e other assets (immobilizzazioni immateriali). Sinonimo di non-current assets è long term assets (che potremmo tradurre come attivi di lungo termine). Cominciamo quindi dai fixed assets, (le immobilizzazioni materiali). Si tratta degli impianti produttivi, delle attrezzature e delle proprietà di beni mobili o immobili usati abitualmente per la produzione, che l’azienda non intende vendere nel breve periodo. Il loro valore corrisponde al prezzo di acquisto originale. Esempi sono: terreni, edifici,veicoli, apparati e macchine di vario tipo usati per lavoro e qualunque genere di attrezzatura che l'azienda utilizzi per la propria produzione. Sinonimo è: Property, Plant and Equipment (impianti, immobili e macchinari). Abbiamo visto quindi che, per definizione, i fixed assets vengono inseriti nel Balance Sheet, nello stato patrimoniale, al valore del prezzo di acquisto originale. Esiste però un meccanismo che si chiama depreciation (ossia ammortamento – deprezzamento): dove il costo di un fixed asset (immobilizzazione materiale) viene spalmato nel tempo della sua vita utile stimata. Ogni anno quindi si detrae una quota del valore di acquisto iniziale del bene dai profitti dell’azienda così da ridurre le tasse e riflettere dell’usura e la diminuzione di valore. Quindi il depreciation, l'ammortamento viene tolto dal valore originale del fixed asset un po' alla volta, ogni anno. Abbiamo anche un altro termine collegato a depreciation, che si chiama accumulated Depreciation (ossia l'ammortamento maturato o fondo ammortamento maturato) nel Balance Sheet compare come la somma di tutti gli addebiti di ammortamento fatti fino a quella data. Perciò voi avete acquistato un particolare bene, diciamo un apparato produttivo, un computer, e l'avete pagato un certo prezzo. Modulo 4 Lezione 10 - Comprendere i bilanci – Balance Sheet - Parte 1 - Corso Azienda Pag. 5/7 AZIENDAINAMERICA.COM – © Copyright 2012-2014 Roberto Mazzoni All rights reserved – Tutti i diritti riservati Quello è un fixed asset e viene registrato nello stato patrimoniale del Balance Sheet al valore di acquisto originale. Dopo che lo avete deprezzato anno per anno, secondo formule che vengono stabilite dall'agenzia dell'entrate statunitense dall'IRS, in modo da ridurre il valore fino a zero, passato il periodo di vita utile stimata. Questo valore di riduzione, detto depreciation, si accumula di anno, e anno e quindi accumulated depreciation si sottrae al valore originale del bene, il cui valore residuo viene detto anche book value (valore contabile) ossia il valore in quel momento attribuito al particolare oggetto, a quel particolare bene partendo dal suo costo originale di acquisto meno l’accumulated depreciation che abbiamo già detratto dal costo originale. Sottraendo l’accumulated depreciation dai valori di acquisto originali dei fixed assets, otteniamo quello che si chiama net fixed assets, ossia (immobilizzazioni nette), che rappreseta appunto la differenza tra i valori originali di acquisto dei fixed assets, l'immobilizzazzioni materiali, meno l’accumulated depreciation, l'ammortamento maturato fino a quel momento. In aggiunta ai fixed assets, abbiamo un’altra categoria che si chiama other assets, che in italiano viene tradotto con immobilizzazioni immateriali: è una categoria che semplicemente riunisce tutti gli assets che non possono essere classificati altrimenti e che tipicamente sono intangibili. E qui inseriamo un altro concetto che è quello degli intangible assets (le attività intangibili). Si tratta di assets (ossia beni – attività) immateriali che hanno valore per la società, come ad esempio: brevetti, i marchi, eccetera. Ora riepiloghiamo i vari tipi di non-current assets (attività non correnti) guardando a come apparirebbero sull'Balance Sheet. Abbiamo quindi fixed assets, che vengono registrati al loro costo originale, seguiti poi dall'accumulate depreciation, appunto il valore complessivo che è stato sottratto al valore originale di acquisto, nel corso del tempo. Seguiti dagli other assets, che sono appunto assets intangibili, il valore netto detto net fixed assets, (immobilizzazioni nette), c'è dato dai fixed assets meno l'accumulate depreciation, dopo di che sommando i current assets, che abbiamo calcolato prima, gli other assets, che riportiamo in questa sezione inferiore del Balance Sheet e il totale di net fixed assets, abbiamo i total assets, ossia il totale dell'attivo per questa particolare società, e in questo particolare momento. Modulo 4 Lezione 10 - Comprendere i bilanci – Balance Sheet - Parte 1 - Corso Azienda Pag. 6/7 AZIENDAINAMERICA.COM – © Copyright 2012-2014 Roberto Mazzoni All rights reserved – Tutti i diritti riservati Notate che, come avveniva anche nell'Income Statement, i totali complessivi, come in questo caso i total assets, sono sottolineati due volte in modo da metterli in evidenza. Prima di abbandonare il discorso degli assets, definiamo la parola che incontrerete di tanto in tanto, nella descrizione di un azienda e che è goodwill. Il goodwill non è riportato nel Balance Sheet, quindi non è una voce che compare nello stato patrimoniale, tuttavia viene ricavato da alcune voci che sono presenti nello stato patrimoniale. Goodwill (che significa avviamento in italiano) è la differenza tra il prezzo di acquisto di un’attività e la somma dei suoi current assets (le attività correnti) e dei suoi net fixed assets (le immobilizzazioni nette). Per prezzo di acquisto, s’intende il prezzo che qualcun altro sarebbe disposto a pagare per questa particolare società. In pratica è il valore attribuito alla clientela della società e ai potenziali guadagni futuri dell'azienda. In sostanza è il valore in più rispetto ai beni contabilizzati che un acquirente è disposto a riconoscere alla società in ragione del suo buon nome, in ragione appunto dell'avviamento dell'attività in un mercato magari consolidato o con una clientela fedele che lascia presupporre che questa azienda avrà guadagni in futuro e che questi guadagni saranno, magari, superiori alla media rispetto ad altre aziende che hanno caratteristiche simili e in ogni caso tali da garantire un livello di utile interessante per i suoi proprietari soci o azionisti. Roberto Mazzoni Questa pubblicazione ha l’obiettivo di fornire informazioni accurate e autorevoli sull’argomento trattato basandosi sulle informazioni disponibili al momento della pubblicazione. 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