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DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014
Parma
POLEMICA DOPO IL BANDO PER LA CONCESSIONE DEGLI SPAZI DI PROPRIETA' COMUNALE
CIRCOLO CULTURALE LUNEDI' 29 LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Il Theatro del Vicolo sull'orlo Il Borgo punta sui giovani
della chiusura: «Abbandonati» e sulla cittadinanza attiva
Il grido d'allarme di Egidio Tibaldi: «Dall'amministrazione solo silenzi»
Chiara Pozzati
II Un bando finito nel «dimenticatoio» e un destino che sembra
segnato. Dopo quasi 40 anni rischia di calare (definitivamente)
il sipario sul Theatro del Vicolo.
«Un gioiellino, avamposto di cultura, piccolo come dimensioni ma
grande nell’attività»: si condensa
in questo pensiero l’amarezza di
Egidio Tibaldi, anima del teatro
oltretorrentino. E si stringe il cuore a pensare che lo storico «tempio» di vicolo Asdente potrebbe
chiudere i battenti a breve.
«Parliamo di settemila euro
d’affitto annuale del locale, altri 4
mila solo per le bollette. Cifre sicuramente importanti, ma abbiamo sempre reperito i fondi perché
crediamo profondamente nella
cultura a servizio della città», sceglie con cautela le parole Tibaldi.
E lo dimostrano le dieci realtà artistiche (tra compagnie teatrali e
associazioni) che gravitano attorno al teatro. Occorre fare un passo
indietro per ricostruire la travagliata storia di quest’ultimi mesi.
Lo avevamo lasciato a giugno con
l’uscita di un bando per la concessione degli spazi di proprietà
comunale, come previsto dal sistema teatrale a 5 stelle. «A oggi
l’amministrazione non ha più dato notizie».
Un silenzio assordante e totale:
«Non ci è stato comunicato ne l’esito del bando, né l’eventuale prolungamento dell’uso dei locali - si
Il presidente Scarpa:
«Una grande scommessa
nella quale
crediamo molto»
Luca Molinari
II «Il Borgo» punta sui giovani e
concede un significativo sospirone Tibaldi -. Oltre alla comprensibile ansia, questo ha avuto non
poche ripercussioni in merito all’organizzazione teatrale».
In altre parole, la stagione del
Theatro rischia di saltare completamente.
Del resto, e addetti ai lavori e
cultori lo sanno bene, occorrono
come minimo tre mesi «per organizzare una programmazione
di qualità con professionalità e serietà – si lascia sfuggire Tibaldi –.
Come peraltro facciamo da 40 anni a questa parte». Poi parla a ruota libera: «Solitamente un bando
ha senso se il locale del Comune è
vuoto e occorre un’assegnazione,
oppure nel caso in cui manchi la
trasparenza da parte degli occupanti. Certo il Municipio ha fatto
come reputava necessario, ma ora
esiste il concreto rischio di distruggere una realtà che funziona
ed è preziosa per tutto il territorio.
Eccetto il Regio e fondazioni comprese, è dovere e impegno di tutti i
teatri essere al servizio della città». Una mission «che il Vicolo ha
sempre preso molto seriamente:
aprendosi ai giovani talenti, promuovendo cultura attraverso film
e rappresentazioni di alto livello».
E oggi? Oggi scatta la corsa contro il tempo, perché non è un mistero per nessuno: solitamente le
stagioni prendono il via a ottobre.
La speranza è che si riesca a scongiurare ciò che adesso sembra ineluttabile. u
lancia un innovativo laboratorio
di cittadinanza attiva. Lunedì 29
settembre è in programma la
presentazione ufficiale del progetto alla città con una giornata
di studi.
L’obiettivo di fondo è quello di
aiutare i nostri giovani a guardare con consapevolezza al futuro ed essere protagonisti dello
sviluppo.
«E’ una grande scommessa
in cui crediamo molto – dichiara Paolo Scarpa, presidente del
circolo culturale “Il Borgo” –.
L’obiettivo è quello di sviluppare un progetto formativo per
i giovani, per favorire la loro
partecipazione attiva alla vita
collettiva. Il Borgo punta molto sui giovani perché rappresentano la speranza presente e
futura della città».
L’iniziativa è stata accolta da
subito con grande entusiasmo.
«Il tipo di formazione che proporremo ai giovani (rivolta a studenti delle superiori e universitari) – sottolinea Scarpa – sarà
interattiva e svilupperà metodi
di apprendimento innovativi.
Avremo dei confronti con dei
professori universitari e laboratori, grazie alla stretta collaborazione con l’Università e il
Il programma
Un workshop
e una tavola rotonda
nn Lunedì
29 settembre
«Lab», il laboratorio di
cittadinanza attiva destinato
ai giovani promosso da «Il
Borgo», verrà presentato
durante un convegno, dal
titolo «Democrazia e
cittadinanza attiva: i giovani
protagonisti dello sviluppo.
Lab: un laboratorio di
cittadinanza attiva». La
giornata prevede un
workshop al mattino
(nell’aula congressi di
Economia) e una tavola
rotonda al pomeriggio
(nell’aula dei Filosofi a
partire dalle 17,30).
mondo della scuola».
Non si tratta di un laboratorio
politico per i giovani. «Non è una
scuola di partito o ideologica –
precisa Scarpa – ma un laboratorio che mira a creare dei cittadini consapevoli e protagonisti della vita della comunità. In
una città depressa come la nostra, che ha subito dei forti traumi con un conseguente disorientamento politico, culturale e valoriale, vogliamo aiutare i giovani ad essere cittadini attivi.
Parleremo anche di politica, ma
soltanto a livello di istituzioni, di
democrazia. Non mancheranno
inoltre le riflessioni e gli approfondimenti su valori fondamentali come la solidarietà e il rispetto della persona».
Altro fattore sui cui Il Borgo
intende puntare è la cultura, come elemento basilare per favorire il rilancio di una città dalle
mille potenzialità inespresse.
A giugno è iniziato un primo
ciclo di incontri sulla cultura –
Parma Cultura - alla Galleria Nazionale, che proseguiranno tra
settembre e ottobre con altri tre
appuntamenti, il primo dei quali
venerdì 26 settembre con Vittorio Gallese, neuro-scienziato
parmigiano di fama internazionale.
«Parma ha bisogno di ripartire
– ha concluso Scarpa – da parte
nostra crediamo che questa ripartenza possa avvenire attraverso la cultura e la formazione.
Per questo abbiamo dato vita a
un ciclo di incontri culturali che
proseguirà con Vittorio Gallese». u
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Il Theatro del Vicolo sull`orlo della chiusura: «Abbandonati»