Territorio Territorio Il Circeo ad un bivio di Carlo Saverio Zanni Ambiente Il Parco Nazionale del Circeo di Niso Solo due “vele” a San Felice Circeo di Legambiente a pag. 3 a pag. 4 Territorio Intervista Il raddoppio del porto può attendere di Rocco “La Cultura del Mare” Incontro con F. Agresti a pag. 7 a pag. 10 a pag. 8, 9 CENTRO STORICO ASSOCIAZIONE CULTURALE “IL CENRO sotto STORICO” SAN FELICE CIRCEO BIMESTRALE GRATUITO - ANNO 2 N. 7 - AGOSTO 2004 VUOTI DI MEMORIA la notizia Il personaggio Sic itur ad astra “Il Circeo, amava dire, è uno dei luoghi di più grande avvenire nelle vicinanze di Roma” Così si sale alle stelle Da cittadino civilmente impegnato commento le recenti elezioni provinciali e osservo gli eletti dal popolo, in particolare il dott. Giuseppe Schiboni, clamorosamente confermato a consigliere provinciale e attualmente Sindaco di San Felice Circeo alle ultime battute di questo suo mandato. Quali sono i meriti acquisiti dal dott. Schiboni nel precedente quinquennio di consigliere provinciale, meriti tali da giustificare un sostegno elettorale così elevato? Oppure le sue capacità sono emerse durante il suo incarico di sindaco di San Felice Circeo? Come originario di questo Paese, suo frequentatore da sempre ed anche con riferimento ad altre realtà comunali da me conosciute, posso più facilmente esaminare l’operato del Sindaco e della sua “corte” nell’amministrazione di un paese che, già avviato ad un lento degrado, proprio negli anni del suo mandato ha accelerato la sua caduta. Incarichi esterni Nell’ambito delle indagini sugli onerosi incarichi esterni affidati dalla Giunta presieduta da Schiboni, si è ormai giunti alla fase critica dal momento che, da parte della Procura Regionale della Corte dei Conti, sono stati notificati al sindaco e ad alcuni assessori gli “Inviti a fornire deduzioni”. Dalla lettura di questi atti si rileva, tra l’altro, che “dall’analisi continua a pag. 6 Luigi Aguet nel ricordo delle nipoti Maria Cristina, Anna, Estella e Vera Blanc L uglio del 1950, suona il telefono, una voce con un forte accento inglese chiede del signor Luigi Aguet. Una breve conversazione conduce ad un incontro sulla terrazza della villa Aguet al Circeo, davanti al mare. Con voce commossa il tenente inglese racconta della sua decisione, durante un’incursione aerea da lui comandata nei primi anni quaranta, di non bombardare la bellissima villa circondata da alberi di alto fusto, che si apriva sul mare pontino. Aveva ricevuto un ordine e lo aveva trasgredito, ora voleva vedere da LUIGI AGUET vicino il bel posto che aveva salvato dalla distruzione. Villa Aguet, ex casino di caccia costruito dal Principe Poniatowsky, faceva parte della proprietà comprata da James Aguet, padre di Luigi, nel 1898, il quale, come riferito nel precedente numero del S o m Vuoti di memoria Luigi Aguet Territorio Il Circeo ad un bivio Territorio Due “vele” a San Felice Circeo Territorio Hotel Punta Rossa Editoriale Sic Itur ad astra Ambiente Il parco nazionale del Circeo Territorio Il raddoppio del porto Per la serie “vuoti di memoria – i grandi personaggi legati a San Felice Circeo”, in questo numero parliamo di Luigi Aguet, figlio del barone James, già conosciuto attraverso l’intervista alla nipote Lucilla De Fabii Negro, riportata nel precedente numero del nostro giornale. Di Luigi Aguet ci hanno parlato le quattro nipoti, figlie di Elenita Aguet Blanc, Maria Cristina - Anna - Estella - Vera, soffermandosi in particolare sul suo grande amore per la Villa di famiglia, ex casino di caccia del nonno James, che Luigi restaurò occupandosi personalmente del parco intorno ad essa. Dai racconti emerge la figura di un uomo attento e meticoloso, grande esperto di botanica e studioso della natura del posto con particolare attenzione ai climi stagionali. Le sue ricerche sono raccolte nel suo libro “Il Circeo”, redatto e pubblicato in tre edizioni, di cui la prima nel 1936. giornale sull’articolo che riguardava la sua vita, dispose nel suo testamento che le proprietà di San Felice andassero tutte all’unico figlio maschio. La villa venne ristrutturata e poi abitata da Luigi Aguet di ritorno da un lungo soggiorno nel Sud America dove lavorava come rappresentante della Nestlè. Avventuroso e intraprendente il giovane Luigi, nato a Torino il 10 m 2 3 4 5 6 7 8,9 a r novembre 1879, era partito per l’Argentina e poi era andato anche in Cile per crearsi una esperienza internazionale. Durante un breve ritorno, di passaggio a Donaueschingen (Foresta Nera – Germania), rimase colpito da una giovanissima fanciulla locale, Cristina Mack, incontrata casualmente. Se ne innamorò continua a pag. 2 i Cultura La Cultura del Mare Territorio Borgo Montenero Dalla cittàà Delibere - Lettere Intrattenimento Personaggi - Oroscopo Sport Canoa - Tempo Libero Tempo libero Cucina - Poesia - Cinema o 10 11 12 13 14 15 Editore: Associazione culturale “Il centro storico” di San Felice Circeo (LT). Corso Vittorio Emanuele, 23. Tel. 333 1904459, fax 06 51985217. E-mail: [email protected] - Reg. Trib. di Latina n. 796 del 12/09/2003 - Direttore responsabile: Gloria Gabrielli - Direttore editoriale: Alessandro Cresti . Redazione Carlo Gallone, Tommaso Di Prospero, Maurizio Paolini, Alessia Bravo - Stampato da CSR, via di Pietralata, Roma IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 2 VUOTI DI MEMORIA Il personaggio verse pratiche sportive (canottaggio, pesca, sport pedestre, alpinismo, ciclismo ed altro) ed un’alimentazione fatta di cibi genuini locali, nonché la coltivazione di interessi culturali di vario follemente e, dopo averne faticosamente convinto i genere quali la paleontologia, l’archeologia, genitori, la sposò nell’arco di tre giorni dal primo inla botanica, la pittura e la fotografia, “… è contro e ripartì con la giovane moglie per il Sud Ameuno dei luoghi di più grande avvenire nelle virica, dove nacquero i due figli, James junior ed Elena cinanze di Roma.” (madre di Maria Cristina, Anna, Estella e Vera). Così cominciò a vendere degli appezzamenti Alla morte del padre nel 1932, Luigi tornò con la fadi terreno a Punta Rossa, che dovevano rigomiglia al Circeo, apprezzandone con il tempo sempre rosamente essere di cinquemila metri e le costruzioni che vi venivano fatte non Luigi Aguet nasce a Torino il 10 novembre 1879, dovevano superare una certa altezza da giovane parte per l’’Argentina e il Cile per crearsi una per salvaguardare la macchia mediVilla Aguet terranea. Cercò di vendere a gente esperienza internazionale qualificata e nota: alla Magnani, ad vava con le botti portate dal somaro dalla Bagnaia, un grosso industriale del tempo che si chiaantica sorgente romana. di più la bellezza e la particolarità della natura. Decimava Ballesio, all’archiatra Galeazzi Risi e ad un altro La seconda guerra mondiale arrivò come un fulmine a se di ristrutturare l’antico casino di caccia per creare archiatra Rocchi, diventando amico degli acquirenti, ciel sereno. I tedeschi occuparono la villa e cacciarouna nuova abitazione in mezzo al verde. Questa didi cui seguiva le costruzioni dando loro consigli e no la famiglia Aguet, che si rifugiò in alcune grotte mora, piccola ma un gioiello, con un piano di meno suggerimenti. Si augurava che dopo l’atroce periodo del bosco sottostante. Incapace di sopportare la rispetto a quello attuale, aveva una balconata tutta di sconvolgimento della guerra e del dopo guerra, grande umidità, Cristina, la dolce moglie di Luigi, amtraforata, colorata di celeste e giallo e con il ritorno malata di reni, vi morì nell’inverno del 1944. Il figlio appariva meravigliosa. Si occupò del Pensò anche al turismo perché era inco- alla completa James si era già stabilito in Svizzera, dove si era sporestauro del parco intorno alla Villa, minciata la bonifica e si rese conto che il “Pae- normalità, non sato. La figlia Elena, sposata al barone Alberto Carlo essendo esperto di botanica, ecologia se”” avrebbe avuto un differente sviluppo si tardasse Blanc, aveva vissuto prima al Circeo per trasferirsi poi e climatologia, sfruttando anche le “… a vedere sue esperienze sud americane. Infatti piantò il mais bianco, dolce e tenero, alberi e piante la rinascita della tipica villegtropicali, cactus giganti, ecc.. Tra l’ingresso grande e giatura moderna in luoghi già l’ingressetto fece costruire un parco giochi per noi niprediletti dagli antichi romani poti. perché situati in posizione meravigliosa che ricorda Capri, col vantaggio di essere una Capri a meno di due ore di auto da Roma e dove per andarci non c’è bisogno di attraversare il mare”. Come nipoti lo ricordiamo uomo alto e forte, estremamente preciso e metodico, ma anche molto dolce. Ci comandava a bacchetta. Se andavamo al L. Aguet con i nipoti. Da sinistra a destra Vera, Estella, Serge, Anna, Gabriella, mare (una lunga discesa e riGünther, Maria Cristina salita a piedi, molto ripida) ci aspettava di ritorno esattamente a mezzogiorno per il pranzo, l’orologio in a Roma e si avviava a diventare quattro volte mamma. mano, e se eravamo in ritardo anche di poco pioFinita la guerra Luigi Aguet riprese il suo lavoro di vevano punizioni. Ricordiamo ancora le corse ed il fiato corto! Insisteva nel darci ogni mattina una cucchiaiata di olio di fegato Donò al Municipio un pezzo di costiera a di merluzzo, che noi regolarmente, con l’aiuto della zia Quarto Caldo e dispose la donazione delAnna, sorella minore della nonna Cristina, davamo al l’’antico palazzo baronale e della torre dei grande cane danese Balkis, molto ben nutrito. L. Aguet con le nipoti Anna, Estella, Vera, e Templari con relativo cortile Luigi si fece ben amare dalla popolazione locale. Era Maria Cristina semplice e stabilì amicizie a volte profonde con persone del posto, come il dottore Malandrucco e il proagricoltore innovativo e di scrittore (scrisse il libro “Il Alla morte del padre nel 1932, Luigi torfessore d’italiano don Marcello d’Antrassi. Circeo – Cenni di agricoltura pratica. Impressioni e nò con la famiglia al Circeo e decise di ristrutEra pronto ad andare personalmente sul luogo denote diverse intorno al monte Circeo”). Donò al Muturare l’’antico casino di caccia gli incendi (grave calamità dell’epoca) e bruciarsi le nicipio un pezzo di costiera a Quarto Caldo che compiante dei piedi per portare acqua e viveri alle squaprendeva la Grotta delle Capre e diversi passaggi a dre di operai che costruivano gli stradelli anti-inmare, perché ne facessero uso gli abitanti del Paese, Trasferì al neo Parco Nazionale del Circeo tutte le sue cendio. Girava a cavallo o in calesse per esplorare la dato che lentamente la montagna del Circeo veniva conoscenze in campo botanico, frutto della sua espeselva e controllare la manutenzione degli stradelli scoperta dai romani come posto di villeggiatura. Disrienza straniera e locale, ma anche della sua sconfiattorno al lago di Sabaudia, assieme al suo amminipose la donazione dell’antico palazzo baronale, resinata passione per la natura unita ad una meticolosità stratore Giovanni Pol. Era disponibile ed attento ai denza del padre, della torre dei Templari con relativo e precisione nella pratica. bisogni della popolazione locale e dei suoi dipencortile alla Municipalità di San Felice Circeo. Il pasPensò anche al turismo perché era incominciata la denti. Regolamentava con cura il taglio della legna saggio avvenne nel 1957 ad opera dei figli di lui, Elebonifica e si rese conto che il “Paese” avrebbe avuper non fare torto a nessuno e c’era sempre un bricna e James junior Aguet, e attualmente quegli immoto un differente sviluppo. Dirà infatti nel suo libro “Il co di latte fresco delle sue mucche per i dipendenbili sono sedi di un museo e degli uffici comunali. Circeo”, dopo aver descritto le bellezze naturali, il cliti. Mina, moglie di Nisio il giardiniere, faceva il pama favorevole, la possibilità di una vita sana con dine e impastava le fettuccine. L’acqua da bere arrisegue a pag. 16 segue dalla pag. 1 Luigi Aguet “ ” “ ” “ “ ” ” IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 3 IL TERRITORIO Turismo Voi da che parte andreste? Il Circeo ad un bivio Una teoria sui cicli evolutivi delle località turistiche M i è stato proposto di scrivere una serie di articoli. A che titolo vi chiederete, infatti, il mio arco ha solo due frecce: un forte legame con il Circeo ed una tesi sociologica. Sono nato a Roma a fine Giugno e faceva caldo. Mangiavo e non assimilavo così i miei decisero di portarmi a San Felice e ripresi a crescere. Mi piace pensa- “ la teoria di Richard W. Butler sulle fasi di evoluzione di una località turistica sembra scritta appositamente per il comune di San Felice Circeo ” re ad una magia e poi come non rimanere affascinati da questi luoghi, dai colori, dalla storia. Eppure qualcuno insensibile a tanta bellezza sembra ci sia, e qui arriviamo al secondo dardo. Uno studio che ha cercato di valutare quanto turismo, urbanizzazione invasiS.F. C. Foto aerea anno 1956 va, agricoltura industriale e pesca indiscriminata abmanda e quindi dall’adeguamento dell’offerta. L’ambiano modificato il paesaggio, degradato l’ambiente, biente comincia a subire importanti trasformazioni e depauperato le risorse naturali e messo in pericolo i perde la sua identità originaria. Dalla fine degli anni beni storici; di risalirne alle responsabilità, spesso riCinquanta, le presenze turistiche crescono vertiginoconducibili alle amministrazioni locali fin qui succesamente fino a far parlare di vero e proprio boom nel dutesi; di capire quanto residenti e turisti abbiano decennio 1970-80. Lo percezione dello stato di stesso accade per gli aldegrado in cui versa il nola prima fase è quella della scoperta, se- loggi privati, sempre in stro territorio. guita dalla fase del decollo che ha inizio con buona parte abusivi, e In questo articolo vi parleper gli addetti alle attiviil completamento dell’’opera di bonifica rò di un’interessante teotà del commercio, dell’eria formulata da Richard dilizia e dei servizi in geW. Butler sulle fasi di evonere. Sta nascendo il turismo di massa, concentrato luzione di una località turistica, dalla sua scoperta finel tempo e nello spazio, tipico di una società induno al possibile declino. Teoria che, confrontata con i striale. Se da una parte si è cercato di trarre il massidati statistici disponibili presso l’Azienda di Promomo profitto in termini economici, dall’altra pochissizione Turistica della Provincia di Latina, sembra scritmo è stato fatto per minimizzare gli impatti negativi ta appositamente per il comune di San Felice Circeo. sul territorio e sulla popolazione locale. Un tipo di La prima fase è quella della scoppertta. Pochi visitatosviluppo tutt’altro che sostenibile e non supportato ri, generalmente spinti da motivi di lavoro, cominciada una politica di tutela delle risorse ambientali, stono a frequentare una località priva di attrezzature d’accoglienza e difficile da raggiungere. Pensiamo ai bonificatori, ai mercanti, ai medici, ai proprietari terrieri che tra fine Ottocento e primi Novecento misero piede sulle terre pontine, paludose e malariche. La fase del decolllo ha inizio con il completamento dell’opera di bonifica integrale (fine anni Trenta) ed è caratterizzata dal crescente interesse verso San Felice Circeo: arrivano i primi turisti, si costruiscono le prime strutture ricettive, quasi esclusivamente abitazioni private abusive, ed inizia il degrado paesaggistico ed ambientale. San Felice Circeo entra quindi nella successiivamente, con fase turistica dello la terza fase, San Felli- sviiluppo, caratterizce Ciirceo entra nelllo svii- zata da un decisivo aumento della doS.F. C. anno 2004 lupppo turiistiico “ ” “ ” A ssociazione c ulturale “ I l C entro S torico” Sono iniziate le iscrizioni all’Associazione per l’anno 2004-2005 Se vuoi aderire telefona al n. 333 1904459 oppure invia una e-mail a: [email protected] di Carlo Saverio Zanni riche e socioculturali. Gli anni Ottanta hanno costituito il periodo della matturiità per San Felice. Le presenze stagionali sono sempre in crescita ma in misura minore rispetto agli anni precedenti ed arrivano così a superare la popolazione residente; il comparto turistico ha coinvolto buona parte della comunità sanfeliciana, dell’economia e delle risorse locali; il patrimonio storico ed ambientale risulta di fatto seriamente compromesso. Siamo ora già nel pieno della fase della sttagnaziione, la massima espressione di un turismo in cui le presenze sono ormai al limite e la domanda turistica ha raggiunto un diverso livello socioculturale. Le conseguenze che questi flussi hanno sull’ambiente fisico e sociale sono evidenti: massima concentrazione stagionale, sovraffollamento, inquinamento, traffico, carenza d’infrastrutture, perdita d’identità culturale soprattutto nelle fasce più giovani, ecc. gli anni ottanta hanno Continuare su que- costituito il periodo della sta strada porta maturità per San Felice Cirverso la fase del ceo decllino. Bisogna, invece, spingere con decisione verso una riinasciita del Circeo. Una piccola grande rivoluzione culturale che coinvolga l’amministrazione comunale, gli enti e le associazioni, la popolazione ed i turisti: considerare il patrimonio storico ed ambientale non più solo materia prima per l’economia turistica ma anche risorsa limitata da tutelare, valorizzare e preservare per le generazioni future. Un esempio ci viene dalla vicina Sperlonga, la cui amministrazione ha lo stesso colore politico di quella di San Felice. Da ben sei anni può sventolare la sua Bandiera Blu, riconoscimento europeo della Fondazione per l’Educazione Ambientale. Il sindaco Armando Cusani ha così spiegato: «…il segreto sta nell’aver cercato di coniugare le bellezze dell’ecosistema con l’economia locale. Abbiamo puntato tutto sulla balneabilità e abbiamo costretto le attività produttive più importanti e la maggior parte delle abitazioni a collegarsi con la condotta fognaria e quindi con il depuratore. La Bandiera Blu ha un ottimo ritorno da un punto di vista della presenza turistica, soprattutto durante la bassa stagione». “ ” siamo ora nel pieno della fase di stagnazione, continuare su questa strada porta verso la fase del declino “ ” IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 4 TERRITORIO Ambiente Pubblicata la “Guida Blu” di Legambiente Solo due “vele” assegnate a San Felice Circeo Legambiente risponde alle accuse del Sindaco Schiboni Pubblichiamo, condividendone le argomentazioni, una nota della Legambiente – Regione Lazio in risposta ad una arbitraria affermazione sul suo operato del sindaco di San Felice Circeo, dott. Giuseppe Schiboni. P overe quelle città amministrate da chi non sa guardare al di là del proprio naso: il sindaco Schiboni perde una occasione per riflettere su come amministra San Felice Circeo !! Legambiente risponde alle accuse presuntuose del Sindaco di San Felice Circeo Schiboni che, in un comunicato stampa afferma: “ ……..L’ho detto e lo ripeto ancora una volta: nell’aggiudicazione delle due “vele” a San Felice Circeo da parte di Legambiente hanno pesato non tanto dati ed elementi oggettivi, ma anche elementi virtuali. Quello dell’associazione ambientalista è un voto politico e qualche volta anche un vero e proprio processo alle intenzioni. Da qui quindi proporrò attraverso i nostri parlamentari una interrogazione ai Ministeri competenti per capire se Legambiente in via autonoma decide di assegnare vele con criteri politici o valuta l’esatto stato della costa e del mare, come da regolamento proprio della associazione che, da un conto effettuato dagli uffici comunali, assegnerebbe al nostro comune quattro vele. Altresì l’interrogazione chiederà di sospendere le rilevazioni per l’assegnazione delle vele, qualora le stesse venissero effettuate con soldi pubblici, oltre a chiedere la sospensione di qualsiasi corresponsione di denaro pubblico”. Basterebbe ricordare al sindaco Schiboni, che accusa di “voto politico” l’associazione, che ai vertici della classifica nazionale, con ben cinque vele, figurano località come Otranto e Castiglion della Pescaia, solidamente amministrate da giunte di centrodestra. E del resto, senza neppure bisogno di cambiare regione e provincia, basterebbe considerare il numero di vele Goletta Verde attribuite a Ventotene e Sperlonga, ben quattro. In quest’ultimo caso si tratta poi di un’amministrazione di centrodestra guidata addirittura dal neoeletto presidente della provincia di Latina. Qual è il motivo per cui dovremmo privilegiare Ventotene e Sperlonga a San Felice e Sabaudia? Non sarà perchè la qualità complessivamente offerta da altre località è superiore a quella di San Felice Circeo e perché le iniziative messe in atto da quelle amministrazioni sono più rispondenti ai criteri trasparenti definiti per l’assegnazione delle vele della Guida Blu? A questo proposito vale la pena ricordare a Schiboni cosa è e come si legge la Guida Blu. Dei 483 comuni definiti “centri balneari” dal Touring Club, Legambiente insieme ai suoi circoli locali ne ha selezionati 250, che uniscono un’offerta turistica di qualità a un buono stato di conservazione dell’ambiente marino e costiero. In ognuno di questi Comuni sono stati raccolti dati sulle caratteristiche ambientali e ricettive, integrati con le valutazioni espresse dai circoli di Legambiente e dall’equipaggio della Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente che da 19 anni tutte le estati passa al microscopio il mare italiano. Il giudizio attribuito a ciascuna località, dalle 5 vele assegnate alle dieci migliori fino a 1 vela, è dunque il frutto di valutazioni ricche e approfondite. Grosso modo i parametri presi in esame possono essere suddivisi in due categorie: la qualità dei servizi ricettivi e la qualità ambientale del territorio del Comune. Così, vi sono certamente località naturalisticamente più significative delle dieci premiate con le 5 vele, ma che non offrono servizi turistici di eccellenza. Come ve ne sono con strutture ricettive impeccabili dove, però, il territorio marino e costiero è stato più o meno gravemente compromesso. Complessivamente gli indicatori considerati sono 128, provenienti dalle banche dati di Istat, Ancitel, Sist, Cerved, Ministero della Sanità, Enit, Touring Club, Enel, Istituto Ambiente Italia e naturalmente da Legambiente. I 128 indicatori sono stati raggruppati nelle seguenti 15 classi: • Paesaggio Naturale - (aspetti naturalistici di rilievo su tutto il territorio comunale, stato di integrità, ecc.) • Paesaggio Costiero - (aspetti naturalistici di rilievo limitati alla fascia costiera, erosione delle spiagge, strutture portuali o cantieri, livello di privatizzazione delle spiagge, ecc.) • Paesaggio Urbano - (Presenza e conservazione del centro storico, arredo urbano, aree verdi, lungomare, ecc.) • Qualità del costruito - (Rapporto fra seconde case e residenti, speculazioni, abusivismo, scempi edilizi vecchi e nuovi, ecc.) • Vivibilità - (Traffico e rumore, livello di congestione, ecc.) • Pressione turistica - (Rapporto fra presenze turistiche e residenti, fra presenze turistiche e posti let- to, ecc.) • Servizi Turistici - (Servizi pubblici generali, pronto soccorso, assistenza medica, assistenza al turista, ecc.) • Mobilità (Aree pedonali, piste ciclabili, qualità del trasporto pubblico, parcheggi, ecc.) • Ciclo dei rifiuti - (Smaltimento dei rifiuti, presenza di discariche abusive, raccolta differenziata, ecc.) • Ciclo delle acque - (Approvigionamento idrico, qualità dell’acqua erogata, distribuzione, presenza e funzionamento degli impianti fognari e di depurazione, crisi idriche, scarichi a mare abusivi, ecc.) • Mare e spiaggia - (Qualità delle acque di balneazione, stato delle spiagge, pulizia del litorale, ecc.) • Oltre il mare - (Percorsi culturali e/o naturalistici, ecoturismo, presenza di siti archeologici, prodotti tipici e di qualità, ecc.) • Disabili - (Rampe d’accesso al mare per disabili, cabine telefoniche attrezzate, servizi sanitari, ecc.) • Sub - (Qualità dei fondali, ricchezza ittica e faunistica in genere, presenza di scuole sub, ecc.) • Sostenibilità - (Iniziative ambientali pubbliche o private, convegnistica dedicata all’ambiente, attività di risparmio energetico, iniziative di destagionalizzazione, ecc.). A ciascun comune è stato assegnato un punteggio da 1 a 100, poi sintetizzato nell’assegnazione delle vele E’ bene specificare che tutte le località prese in considerazione hanno totalizzato un punteggio superiore alla sufficienza: come dire che ognuna delle 250 località presenti nella Guida Blu merita di essere scelta come meta per una vacanza più o meno breve, per una gita durante il fine settimana o almeno per una visita di passaggio. Tranquillizziamo comunque il sindaco di San Felice Circeo che neppure un euro di fondi pubblici è stato speso per la realizzazione della Guida Blu che è e rimane un’iniziativa realizzata in proprio da Legambiente e pubblicata a cura del Touring Club Italiano. L’assegnazione delle vele viene fatta in maniera assolutamente trasparente secondo criteri dichiarati e verificabili. Chiedere la sospensione delle rilevazioni equivale ad invocare una sorta di censura sul legittimo diritto di critica sull’operato dell’amministrazione. E questo sarebbe veramente inaccettabile. IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 5 TERRITORIO Ambiente Gli alberghi che hanno fatto la storia al Circeo L’Hotel Punta Rossa Una vita per realizzare un’oasi di pace di Alessandro Cresti A lessandra Venuti Battaglia arrivò al Circeo nei primi anni ’20 con la sua famiglia d’origine e conobbe un paese lontano dalla civiltà con un promontorio forte e verde che si ergeva dai miasmi delle paludi e stagliava ben visibile il profilo della maga. Diventata adulta conobbe “un meraviglioso ragazzo dagli occhi grigi”, lo sposò coinvolgendolo nella sua passione per il Circeo e soprattutto per il suo promontorio. Scelsero il punto più alto del terreno da dove si vedeva il maHotel Punta Rossa re per costruire la loro prima casetta, ricordandosi di un brano del libro “Il promontorio Circeo” di Giuseppe Capponi che indicava quel punto come la sommità di ”Creta Rossa”. Appena la casina fu ultimata e arredata, venne il divieto di raggiungerla perché era scoppiata la guerra e i confini sul mare interdetti. Anni di incubo: morti, bombardamenti, privazioni, borsa nera. Un giorno Alessandra decise che, anche se era proibito, avrebbe raggiunto la sua casetta per ritrovare la pace insieme con la figlia Fiorella, il fido Antonio, la cuoca grassa e fedele e l’asino Oreste. Con il loro ritorno Alessandra Venuti Battaglia arrivò al Circeo nei nella casa di latta primi anni ’20 con la sua famiglia d’’origine tutto era tornato in perfetto ordine. E là, tra il profumo dei fiori a primavera, la pesca subacquea d’estate, i freddi inverni con il caminetto sempre acceso, i libri, il padre che la raggiunse, i vari amici che venivano a trovarla, Alessandra trascorse due anni tra i più belli della sua vita. La popolazione di Punta Rossa, compresa quella animale, viveva una vita tranquilla e beata, meno l’asino Oreste che si era innamorato follemente di una somara che pascolava sulle montagne con le compagne. Un bel giorno, per questo amore disperato, arrivò ad Alessandra una citazione. Doveva recarsi in pretura a Terracina, accompagnata dal suo avvocato, per difendersi da un reato non commesso da lei. L’asino Oreste aveva saltato la staccionata di confine per raggiungere la sua amata e mangiava l’erba, che non gli apparteneva. Era un affronto che il proprietario di tutta la montagna, il barone Luigi Aguet, non poteva sopportare e così Alessandra si trovò costretta a difendersi legalmente per una causa che fece ridere tutti i presenti. Finalmente la guerra finì e a Punta Rossa, nella “casetta di latta”, la vita ricominciò a scorrere più intensamente. Arrivò Nina, una cammella, in piroscafo a Napoli. L’ufficiale cammelliere con il quale Alessandra si era sposata e poi divisa, soggiornava spesso a Tangeri per ragioni di lavoro e l’avvertì di averle spedito un regalo senza precisarle di cosa si trattasse. Il regalo era un cammello, Nina piccola, che nel viaggio aveva perso la madre. Arrivata a Punta Rossa Nina fece amicizia con la capra Margherita-Bianca, il caprone suo marito, il cane lupo Tref e il somaro Oreste. Quando era inverno Nina si ricopriva di un morbido fitto pelo, aggrumato sulla gobba e sui fianchi. A primavera solo Alessandra poteva rasarla. Agli altri fingeva di mordere e tirava calci, facendo solo un’eccezione con Antonio. Probabilmente nella sua mente di cammello Alessandra era sua madre e Antonio suo padre. Durante i suoi anni felici a Punta Rossa, Nina divenne celebre dando il suo nome al night che nacque in quel periodo e che ancora esiste: “Chez Nina”. Ci saranno ancora persone conosciute e sconosciute che ricordano quelle serate d’estate quando andava di moda il twist e lei, Nina, lo ballava all’ingresso, bilanciandosi e dondolandosi sulle sue lunghe zampe? La storia di Nina si chiude con tristezza. Quando desiderava accoppiarsi diventava prepotente ed urlava, per cui ve- “ Nina, una cammella che divenne celebre dando il suo nome al night “CChez Nina”” “ ” ” La casa di latta niva rinchiusa in un grande recinto. Il direttore del giardino zoologico di Roma la fece accoppiare e Nina morì partorendo un piccolo. Un vecchio cacciatore, amico di Alessandra, giunto a Punta Rossa le consigliò di scavare in un certo punto perché vi avrebbe trovato l’acqua. Fu scavato a lungo e in profondità. I lavori furono faticosi e si protrassero per mesi. Quando ormai si erano perse le speranze, ecco apparire un inequivocabile luccichio nel profondo pozzo: era l’acqua ed era abbondante. Dopo la scoperta dell’acqua, l’asino Oreste fu messo a riposo e trascorse una dignitosa vecchiaia diventando irascibile e di cattivo carattere per l’ozio forzato al quale non era abituato, finché il morso di una vipera non lo mise a riposo per sempre. Tanti carissimi amici di Alessandra premevano per avere un posto a Punta Rossa. Ormai c’era la strada, c’era l’acqua, e anche se mancava ancora la luce e il telefono, si poteva vivere sportivamente usando il gas per illuminare e cuocere i cibi. Così fu costruita la prima casetta come quelle che Alessandra aveva visto in Spagna, a Marbella. Un’unica cosa minacciava la pace di Punta Rossa: le vipere. La montagna ne era piena. Il Dopo 10 anni di lavori problema fu risolto allevando e addomesticando nacque l’’albergo Punta due cuccioli di manguste in una grande gabbia, Rikki Tikki e Tavi. In una settimana, appena libe- Rossa con ospiti illustri da re, bonificarono tutto il terreno dalle vipere. Il tutto il mondo tempo passava e i lavori delle costruzioni procedevano alacremente, le casine seguitavano a venire su come funghi. Contemporaneamente fu costruito il ristorante e l’albergo vero e proprio, otto camere con bagno e lumi a petrolio comperati nei negozi di ferramenta, perché erano una rimanenza dei lumi a petrolio delle case coloniche mussoliniane. Così nacque l’albergo Punta Rossa, che coinvolse più di dieci anni della vita di Alessandra. In questo piccolo albergo fuori dal mondo, senza luce, senza telefono, con l’acqua calda nelle camere data da una grande caldaia azionata a carbone e a legna come le cucine economiche e senza tante altre comodità, piovve la clientela più bella del mondo. Tra gli ospiti vi furono Brigitte Bardot con uno dei suoi mariti e Faruk d’Egitto, che adorava l’uva fragola delle pergole di Punta Rossa, e ne mangiava quantità enormi. Nel frattempo che Punta Rossa dilagava, erano arrivate le varie comodità e soprattutto le licenze per gestire senza ricevere la quotidiana visita dei carabinieri. Il telefono e la luce cambiarono Punta Rossa in un albergo … quasi serio e aumentarono il desiderio di Alessandra di inventare altri muri. Fu decisa una scala sotterranea che avrebbe unito il corpo delle camere che era in alto e il ristorante, il bar, cucine, ecc., più in basso di una trentina di metri. Finito il sottopassaggio, Alessandra pensò di costruire un villaggio sul mare a pochi metri dalle onde e portò come al solito le sue idee all’architetto Antonio Valente, che si faceva coinvolgere nella fantasia e nell’entusiasmo di questa donna intraprendente. Intanto la figlia di Alessandra, Fiorella, ormai giovane donna, si andava interessando a Punta Rossa. Era per lei un lavoro serio, cui dedicare la vita con intelligenza e passione, rinnovando l’amore che la legava dall’infanzia a quel luogo stupendo. Quanto ad Alessandra capì che era venuto il momento di staccarsi, perché Punta Rossa, che aveva costruito con slancio si era trasformata, suo malgrado, in un serio complesso alberghiero. Sotto la guida di Fiorella, Punta Rossa negli anni cresce, si accomoda, si restaura, fa capricci, si rompe, si riaccomoda, si sporca, si pulisce, ed è ancora lì a rappresentare nel suo giardino e nelle sue bianche mura il ritratto di Alessandra Venuti Battaglia, che l’ha fortemente voluta e amata. “ ” IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 6 SOTTO LA NOTIZIA Editoriale segue dalla prima Sic itur ad astra Così si sale alle stelle delle delibere emerge il comportamento gravemente colposo degli amministratori del Comune di San Felice Circeo, per aver conferito tali incarichi in violazione di elementari norme di economicità, correttezza e trasparenza dell’azione amministrativa”. Ora i presunti responsabili (così li chiama il Procuratore) sono stati invitati a “depositare le proprie deduzioni in ordine ai profili di responsabilità innanzi delineati”; e se non saranno convincenti il loro rinvio a giudizio sembra ormai certo. Si aggiunga a ciò la sgradevole sorpresa di sapere che alcune di queste decisioni di Giunta risultano approvate anche da un Assessore assente e dissenziente. Trattasi di un fatto gravissimo che denota complicità e se ciò è vero la Magistratura dovrebbe intervenire rapidamente per evitare che vengano inquinate le prove e per debellare una pericolosa cultura. Raddoppio del porto Il Consiglio di Stato, il 18 giugno 2004 ha confermato la sentenza del Tar di Latina, che boccia il raddoppio del Porto del Circeo, individuando troppe irregolarità nell’iter fortemente voluto dal Sindaco G. Schiboni. Ventisei anni di incarichi e progetti! Nomina di Alberto Castagna e sue dimissioni un anno dopo Incarico inutile e oltretutto oneroso per i cittadini di San Felice Circeo, già da noi criticato, che si è inevitabilmente risolto con le dimissioni dello stesso Castagna ed un nulla di fatto nel periodo del suo mandato. Giudizio di Legambiente a San Felice Circeo La Legambiente assegna solo “due vele” su cinque a San Felice Circeo. Il Sindaco Schiboni risponde accusando di faziosità l’Associazione, che, indignata, gli replica con una lunga risposta, nella quale sono precisati i parametri di giudizio che portano ai riconoscimenti finali, garantendo una oggettiva neutralità. Calendario delle manifestazioni estive – Anno 2004 Con una delibera dell’ultima decade di luglio è stato approvato un calendario di manifestazioni estive anno 2004 del tutto inconsistente. Proporre intrattenimenti, spettacoli e divertimenti a cittadini e villeggianti non è un impegno da prendere sottogamba, perché il “consumatore” in questo caso ha delle aspettative ben precise per la sua vacanza e, se deluso, giudica negativamente il posto scelto soprattutto perché il sogno infranto non è più recuperabile. Questo per il prossimo futuro, ma noi non dimentichiamo gli innumerevoli flop del passato, tra tutti il tanto pubblicizzato intervento della Fondazione Giorgio Almirante per commemorare il trentennale della scomparsa di Anna Magnani, che cadeva a settembre del 2003. Tanto rumore, tante promesse, tante reazioni alle critiche dell’opposizione … e poi nulla, proprio nulla di fatto! Parcheggi L’estate 2004 ha riservato ad abitanti e frequentatori di San Felice Circeo una sgradita sorpresa: quasi tutte le aree di parcheggio sono a pagamento e con un “pedaggio” veramente salato. E’ chiaramente una nuova tassa per i cittadini a fronte di nessun servizio offerto, quale ad esempio quello, da anni auspicabile, di una migliore viabilità. Questi aspetti negativi dell’attuale Amministrazione guidata dal dott. Schiboni sono noti a me come a tutti gli abitanti che, ciò nonostante, il 12 e 13 giugno scorsi lo hanno consistentemente sostenuto. E questo non solo dimenticando i gravi aspetti negativi nella gestione locale, ma anche senza volgere lo sguardo e l’attenzione a ciò che stava maturando nel resto d’Italia, dove i rappresentanti di questo tipo di politica, che fanno principalmente riferimento a Forza Italia, sono stati fortemente penalizzati. Alla consapevolezza analitica dei fatti come quelli che ho ricordato non corrisponde quindi un ragionevole coinvolgimento di contrasto delle persone in un’azione democratica, qual è il voto, per affrontare un cammino nuovo; prevale come al solito un ottimistico fatalismo che induce a non abbandonare facilmente la strada intrapresa invece di essere stimolati da fatti oggettivamente negativi ad una più lucida passione civile. E in nome di questo atteggiamento così italiano mi viene da ripetere parafrasando Indro Montanelli, che lo diceva a proposito di Silvio Berlusconi, che per decidere di liberarsene il sanfeliciano deve assaggiarlo fino in fondo! Oppure va riconosciuto al dott. Schiboni il merito di saper nascondere le realtà negative e rappresentare i fallimenti come dei successi così che i sanfeliciani vedano in lui il dott. Jekyll elargitore di incarichi ben remunerati, e non anche il mister Hyde, indagato dalla Corte dei Conti? Amara considerazione: sic itur ad astra, in questo modo si ottengono alti incarichi! Noi attenti osservatori dell’Amministrazione di San Felice conosciamo bene questa doppia personalità dell’uomo in questione e invitiamo tutti per le prossime sessioni di voto ad essere più attenti osservatori esercitando il proprio diritto con maggiore consapevolezza e senso civico. Ciò nonostante continuiamo ad essere disponibili a riprendere il dialogo appena iniziato dal punto in cui ci siamo lasciati, ribadendo la nostra ferma volontà di seguire le strade corrette e lineari già indicate. Alessandro Cresti che anche questa volta una nostra richiesta, inoltrata dal sottoscritto, a nome dell’Associazione Culturale “Il Centro Storico” di San Felice Circeo, il 15 maggio 2004 non ha avuto seguito. Con la lettera in questione si chiedeva: • di essere informati/convocati. nella ipotesi venga attivata la conferenza dei sevizi per gli interventi di cui all’oggetto; • di acquisire copia della documentazione trasmessa alla Soprintendenza in base alla legge 241/90 e successive integrazioni e modificazioni.; • di essere informati degli avanzamenti del procedimento amministrativo sugli interventi di cui all’oggetto Poiché sono trascorsi i termini previsti dall’art. 2 della legge 241/1990 e dall’art. 10 del Regolamento di attuazione della suddetta legge, stante il perdurare del silenzio di codesta Amministrazione, il sottoscritto, diffida e mette in mora la S. V., ai sensi dell’art. 328 comma 2° del c.p., affinché provveda, nei modi e termini di legge, al soddisfacimento di quanto richiesto, avvertendola che in contrario esporrà denuncia all’Autorità Giudiziaria per omissione di atti d’ufficio. In attesa di un riscontro in merito, invio distinti saluti. Alessandro Cresti La corrispondenza con l’Amministrazione Comunale di San Felice Circeo 10 luglio 2004 Egregio Signor Dottt. Giiusepppe Schhibonii, Sindaco di San Felice Circeo (LT) p. c. Salvatore La Rosa Prefetto di Latina Archh. Costtanttino Centtronii Soprintendente Regione Lazio Signori Capigruppo Vincenzo Cerasoli Eugenio Saputo Maria Grazia Colambrosi Oggetto: interventi per il recupero architettonico e cromatico del Centro Storico di San Felice Circeo. Legge 241/90. Atto di messa in mora Con rammarico devo constatare IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 7 TERRITORIO Ambiente Un gioiello che l’Europa ci invidia Il Parco Nazionale del Circeo A 70 anni dalla fondazione, il Parco è al centro dell’interesse sia in Italia che in Europa di Niso resse comunitario non includono i centri urbani di San Felice Circeo e di Sabaudia. Includono invece quelle aree pregiate dove c’e’ una modesta presenza di abitazioni, come le dune di Sabaudia e Quarto Caldo. E’ immaginabile come l’idea di nuovi vincoli possa allarmare chi vive in questi territori e come questo timore possa essere facilmente utilizzato per alimentare miti e leggende sull’impossibilità di fare qualsiasi cosa nel Parco o, peggio, sul rischio che attività commerciali esistenti vengano chiuse e così strade o addirittura abita- I “Siti di Interesse Comunitario”” sono territori con fauna considerata essenziale per il mantenimento di una buona qualità dell’’ambiente “ ” Lago di Caprolace del Circeo O gni sanfeliciano sa bene quanto sia bello il suo paese nativo, ma forse la maggior parte di noi ignora gli importanti riconoscimenti che il nostro territorio ha ricevuto dalle più svariate entità sopranazionali. Da ultimo l’Unione europea ha inserito buona parte del territorio del Comune di San Felice Circeo (quella stessa parte già ricompressa nel Parco Nazionale) tra le aree più pregiate d’Europa e tra le Zone di Protezione Speciale e i Siti di Interesse comunitario, nel quadro della Rete Natura L’’Unione euro2000. pea ha inserito L’iter normativo che ha buona parte del terportato all’inclusione ritorio del Comune del Parco del Circeo di San Felice Circeo nell’elenco delle aree tra le aree piùù preprotette dalla legislagiate d’’Europa zione europea è iniziato addirittura nel 1979: è in quell’anno che il Parlamento Europeo approva una direttiva (ossia una legge europea) che prescrive l’individuazione di una serie di territori lungo le rotte migratorie degli uccelli a rischio estinzione. Gli Stati dovranno quindi individuare, all’interno dei propri confini, quelle aree dove la presenza dei tipi di uccelli indicati dalla stessa direttiva transitano e si riproducono e dovranno mantenere quei territori intatti. Il nome dato a questi territori e’ “zone di protezione speciale”. Nel 1992 viene adottata una seconda direttiva, che “ ” Le “zone di protezione speciale”” individuano territori dove determinati tipi di uccelli transitano e si riproducono “ ” individua alcune tipologie di territori (denominati “habitat”) e alcune specie viventi (mammiferi, pesci, insetti, addirittura alghe) la cui conservazione viene considerata assolutamente essenziale per il mantenimento di una buona qualità dell’ambiente in cui viviamo. I territori vengono denominati “Siti di Interesse Comunitario”. L’iter previsto per l’applicazione di questa seconda direttiva è più complesso e le norme in essa contenuta arrivano a vietare interventi che non siano adottati per la conservazione degli habitat. Coerentemente con questa imposizione, i siti di inte- zioni private. Nulla di più inesatto: le norme europee, al contrario, hanno anche lo scopo di sensibilizzare i cittadini sul fatto che ci sono migliaia di cose che possono essere fatte nel Parco e solo alcune sono vietate e proprio per questo la Regione Lazio sta spendendo milioni di Euro per diffondere una più corretta conoscenza delle norme e dell’immenso tesoro naturalistico presente nel Parco, perché i cittadini, per primi, siano coscienti di quello che si può o non si può fare quando si ha la fortuna di vivere in uno dei contesti ambientali più pregiati (e preziosi) d’Europa. Se ne è parlato proprio al Parco Nazionale lo scorso 19 giugno e ne diamo conto perché l’occasione ha “rivelato” la vera natura dei vincoli, ben diversi da quelli che tutti i sanfeliciani temono e, diciamo la verità, mal sopportano. Infatti, la normativa europea, ben lungi dal vietare a priori ogni intervento umano sul territorio, suddivide i progetti in due categorie: quelli necessari per la conservazione dell’habitat e della pregevolezza del territorio protetto (di per sé ammessi) e quelli che alla conservazione non sono invece necessari. Questi ultimi possono comunque essere realizzati, ma se ne devono valutare le “incidenze”, ossia le conseguenze concrete che tali progetti possono avere sul territorio. Quando queste conseguenze vengono considerate importanti, ma comunque sopportabili, chi promuove il progetto (un parcheggio, una nuova strada, una lottizzazione) e gli enti che l’autorizzano devono farsi carico di trovare il modo perché le conseguenze dannose siano mitigate e l’eventuale danno ristorato con l’adozione di misure che vengono chiamate “compensative”. In sostanza, se si decide di realizzare un parcheggio nel territorio delle zone protette, si dovrà trovare un’altra area ancora non protetta, ma comunque simile a quella su cui s’interviene, che andrà a sostituire la precedente, così che la superficie totale dell’area protetta rimanga sempre uguale. Se il ragionamento sembra complesso a dirsi, in realtà le difficoltà dovrebbero essere risolte da un monitoraggio delle specie protette e dell’habitat pregiato che permetterà in futuro di sapere quale parte del territorio del nostro comune potrà vedere il sorgere di nuove iniziative economiche. Alcuni territori, però, sembrano destinati a restare immodificabili: è il caso di Quarto Freddo, nella sua parte più prossima al lago di Paola, che sarebbe l’area più pregiata del nostro promontorio e che difficilmente, quindi, potrà trasformarsi nel campo da golf di cui si è favoleggiato nel corso della campagna elettorale del 2002. E’ quindi evidente che per evitare il peggioramento dello stato di conservazione di queste aree (che potrebbe dare luogo ad una condanna dell’Italia davanti alla Corte Europea di Giustizia e quindi ad una minore disponibilità di fondi da distribuire tra le iniziative economiche presenti nel Parco) è necessaria non tanto la mano della legge, i controlli e la repressione, quanto una crescita civile e la consapevolezza che la furbizia del singolo potrebbe compromettere il futuro economico di tutto il territorio. E’ quello che auspichiamo e che incontri come quelli organizzati dal Parco in occasione del settantesimo anniversario dalla fondazione certamente produrranno. IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 8 TERRITORIO Ambiente Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del TAR Latina Il raddoppio del porto può attendere Troppe irregolarità nell’iter procedurale su un progetto voluto con determinazione dall’Amministrazione comunale di Rocco ge chiaramente che la creazione di ssenza del nulla osta dell’Ente Parco, una nuova darsena priva di qualsivoassenza della certificazione antimafia, glia servizio non è accettabile. I risulassenza della valutazione di impatto tati delle commissioni vengono portaambientale: sono questi i tre macigni che hanno ti in Consiglio Comunale, dove la netta affondato la corazzata che, a partire dal 1999, ha opposizione al progetto viene mitigasostenuto e fortemente voluto che il porto del ta, richiedendosi come sola condizioCirceo venisse raddoppiato prima ancora che si ne la preventiva garanzia della realizcompletasse quello che già c’è. Una vicenda che zazione delle opere a terra mediante ha visto cambi di parere e di progetto; opere a convenzione. terra che appaiono e scompaiono; funzionari che La Penta, allora, predispone uno stucambiano idea o che vengono sostituiti; firme dio che investe la zona a monte della apposte al Ministero il 24 dicembre (!) e autorizvecchia darsena, ipotizzando negozi e zazioni della Corte dei Conti rilasciate il 2 genuffici. Ma a questo punto è la Regione naio. Insomma, una storia di incredibile efficiena dettare le proprie condizioni: niente za, in un panorama dove solitamente regnano prolungamento del molo di sopraflutlentezza e burocrazia, cancellata da due sentento, una più razionale sistemazione dei ze che non lasciano alcun spazio al dubbio sui servizi a terra, eliminazione dei parnumerosi errori commessi dall’autorità procedenPorto Foto M. Isotton cheggi sui moli e quindi reperimento te, il Comune di San Felice Circeo: nella fretta di far fronte alle aspettative della società Penta di Froconcessionaria Mercedes-Benz di Frosinone) presensinone (nata come maglificio, cresciuta come ricamAssenza del nulla osta dell’’Ente ta un progetto per l’ampliamento del porto esistente. bista di pezzi d’auto, evoluta come aspirante costrutParco, assenza della certificazioL’intervento prevede il prolungamento del molo di tore e gestore di porti), il sindaco Schiboni ha conne antimafia, assenza della valutazione sopraflutto (quello più lungo) di circa 200 metri ed vocato una conferenza di servizi cui mancava una di impatto ambientale un nuovo molo di sottoflutto parallelo a quello esigamba. E se la magistratura penale ha sostenuto che, stente. Il tutto avrebbe permesso l’attracco di circa non essendo stata rilasciata alcuna concessione edi200 barche e la messa in funzione di tre traghetti. Il lizia, non era stato commesso alcun reato, desta coprogetto viene portato in commissione urbanistica e dei posti auto nell’area portuale a terra. munque incredulità l’atteggiamento di chi non si è la reazione, sorprendentemente, non è per nulla enDi nuovo la Penta mette mano ai disegni e nel noposto il problema di quella sedia vuota al tavolo che tusiastica: dai verbali di due sedute infuocate emervembre del 2000 deposita il progetto definitivo. Queavrebbe dovuto sancire il decollo della nautica d’alto sta volta tutto dovrebbe filabordo al Circeo: possibile che il Parco, a cui si rimanre liscio: ci sono le strade di dano tutti gli accidenti di cui soffre questo Comune, accesso; ci sono le opere a ritenuto a torto o a ragione la palla al piede dello sviterra per la cantieristica, la luppo del territorio, il prezzemolo di ogni discussiodelegazione di spiaggia e i ne sull’immobilismo nei lavori pubblici e nelle iniziapescatori; c’e’ la previsione tive private, non avrebbe dovuto metter becco in che le opere stesse saranno quell’affare? solo in parte realizzate da Il dubbio rimane anche perché, se è vero che il Parco Penta e quelle di servizio a del Circeo non ha una fascia di rispetto marina e che, carico del Comune tra cui i si sa, i porti stanno in mare, é altrettanto vero però servizi per la darsena esiche i pochissimi fortunati che hanno potuto consultastente, la viabilità e i parre il progetto della Penta assicurano che di terra cocheggi e c’e’ la firma di un involta ce n’era parecchia: si parla di due edifici di tre prestigioso progettista, dopiani per circa 7 mila metri cubi da realizzare in zona cente di Ingegneria MarittiF1 di piano regolatore, di un cantiere nautico e di una ma all’Università La Sapientorre di controllo con vetri a specchio. E poi c’erano i za. Eppure qualcosa non va: parcheggi, previsti nella villa Aguet, che sicuramente lo sa bene l’ingegnere costa nel Parco del Circeo. Sta di fatto, però, che nesmunale responsabile del sun rappresentante dell’Ente Parco ha mai partecipaprocedimento che chiede di to alle riunioni. Ci ha pensato il TAR, la cui interpreessere rimosso dall’incarico. tazione è stata validata il 18 giugno scorso dal ConIl progetto viene approvato siglio di Stato, a stabilire in via definitiva la sua comsuccessivamente il 21 giupetenza in materia. gno 2001. Ripercorriamo tutta la vicenda: è il maggio del 1999 Progetto del nuovo porto Passa qualche mese e i proquando la Penta s.r.l. (di proprietà della Autostern, A “ ” IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 9 TERRITORIO Ambiente ture e la Regione Lazio si preparano a dare spiegazioni sul proprio operato. La società Penta propone appello, ma si ritrova appoggiata solo dal Comune: infatti tutti gli altri enti che avevano approvato il progetuna storia di incredibile efficienza, to scelgono di ritiin un panorama dove solitamente rarsi in buon ordine. regnano lentezza e burocrazia In maggio i proprietari dei terreni che sovrastano il porto completamento del porto esistente viene bloccato esistente presentaperché non è stata fatta la Valutazione di Impatto no un nuovo progetAmbientale, mentre per realizzare un intero porto to di raddoppio, completamente nuovo, secondo il Comune, la V.I.A. mentre alcuni soci non ci vuole? E soprattutto come mai nessuno semEd ora? La Penta si ritrova, grazie all’oculata superdella cooperativa che lo gestisce progettano un altro bra sapere come questo progetto sia fatto in realtà? visione procedimentale proposta dal Comune, con un porto a Torre Olevola, subito impallinato dal Sindaco. Nell’ottobre 2001 il TAR annulla le elezioni svoltesi pugno di mosche in mano. Il sindaco Schiboni, che Un esposto contro ignoti presentato da Rifondazione a maggio e il Comune viene commissariato. Ma la sembra ormai vivere la questione come un fatto perComunista e Verdi per i fatti che hanno portato alstrada del raddoppio prosegue liscia come l’olio. Grasonale, ha già fatto sapere che l’iter verrà subito l’approvazione del raddopzie all’intervento del mimesso nuovamente in moto. Vedremo se questa volpio viene archiviato nell’otnistro Lunardi (così si ta la Penta o chiunque intenda completare, ampliare legge in un articolo apnessun rappresentante dell’’Ente tobre 2003, proprio mentre, o raddoppiare il porto del Circeo seguirà i consigli parso sul Corriere della Parco ha mai partecipato alle ri- nella confusione generale tecnici di persone più affidabili. Intanto chi si reca al Sera del 22 maggio unioni, il TAR ha stabilito, in via definiti- che si è generata, il Consi- porto (quello che si è iniziato a costruire nel 1956) glio di Stato sceglie di chia2002), la Penta ottiene continua a trovarsi davanti il solito desolante paeva, la sua competenza in materia mare una ad una tutte le aututti i permessi necessari saggio fatto di sterpaglie, cemento, cassonetti stratorità che hanno autorizzato per cominciare la costrucolmi, acqua maleodorante e barchette abbandonate. il raddoppio per farsi spiegare cosa sia successo vezione del raddoppio e il giorno successivo la rieleMa restano ancora alcune domande senza risposta: ramente nel corso delle conferenze di servizi. E a zione di Schiboni l’Amministrazione comunale annunchi restituirà ai cittadini del Circeo le svariate migliaia questo punto cade l’ultima foglia di fico con cui l’Amcia l’inizio dei lavori. Arriva la nave per i sondaggi di euro spese dal Comune per difendere un progetto ministrazione Comunale ha tentato di giustificare la geotecnici e il porto brulica per giorni di geometri ed tutto privato? E come mai invece il Comune si disinsua posizione, quella che il Consiglio di Stato non ingegneri che a piedi, in macchina e in canotto prenteressa delle sorti del porto esistente, un porto pubesita a definire un “artificio”: lo spezzettamento del dono misure a tutto spiano. blico, che gli appartiene? progetto in più fasi distinte per aggirare la necessità Ma la convenzione per i servizi a terra continua a non Ma si sa che al Circeo i progetti portuali fioriscono in di convocare l’Ente Parco. Il Comune viene escluso esserci, tanto meno si procede all’esproprio dei terestate. In estate è iniziata la vicenda del raddoppio, dal giudizio: secondo il Consiglio di Stato, infatti, il reni della villa Aguet dove sono previsti i parcheggi. in estate ugualmente è spuntato il progetto di MariComune avrebbe dovuto impugnare la sentenza, Qualcosa si inceppa e la lunga corsa, fino a quel mona di Torre Olevola. L’estate 2004 è ormai in pieno mentre si è limitato ad intervenire nel giudizio promento speditissima, della società Penta rallenta e si svolgimento: aspettiamo, curiosi, di conoscere il posto dai privati. Dulcis in fundo, la condanna alle arresta nel dicembre 2002. Tutto da rifare, sentenzia nuovo coniglio che potrebbe uscire a giorni dal cilinspese processuali. il TAR di Latina, sposando la tesi della Maga Circe e dro di Schiboni. dell’associazione ambientalista Legambiente e sconfessando quella del Comune, della Regione e dell’Avvocatura dello Stato. Ricominciano le grandi manovre: nel febbraio 2003 la Giunta Schiboni predispone una bozza di convenzione con l’ipotetico futuro costruttore del raddoppio, Collegato alla realizzazione del raddoppio del porto è lo sbancamento di 1,2 ettari di bosco nel parco ma dimentica di cancellare il nome della società Pendi Villa Aguet, in pieno Parco del Circeo ed in area di immodificabilità prevista dal Piano Paesistico Reta dalle premesse della delibera. Scoppia il putiferio gionale. Il progetto, già presente nella proposta di piano regolatore del 1974, è stato cancellato dalla e la delibera viene ritirata dall’ordine del giorno. InRegione Lazio in sede di approvazione per la presenza documentata dei resti di due ville romane. Setanto Rifondazione Comunista, Democratici di sinicondo il Libro Bianco della Rifondazione Comunista il terreno in questione è stato acquistato da una sostra, Margherita e Verdi presentano interrogazioni a cietà collegata alla Penta subito dopo l’elezione del sindaco Schiboni nel giugno 2002. Nonostante petutti i livelli, fino ad arrivare all’apertura di una prorò le segnalazioni fatte dal consigliere di minoranza al Comune Maria Grazia Colambrosi, né la Sovrincedura di infrazione davanti alla Commissione Eurotendenza né il competente Ministero hanno sollevato la questione all’attenzione degli amministratori lopea guidata da Romano Prodi. Bonelli, consigliere recali, che hanno approvato il parcheggio in sede di variante di piano regolatore nell’aprile 2004. gionale d’assalto, esulta; il Ministero delle Infrastrutprietari dell’hotel Maga Circe presentano un ricorso contro il raddoppio. Intanto si comincia a parlare di strane incongruenze: come mai il progetto parla di 200 posti barca, mentre il sito internet della società che ha progettato il porto dichiara un ampliamento di 300 posti barca? Come mai ancora non è stata portata in consiglio comunale la “preventiva” convenzione per la realizzazione dei servizi a terra? Come mai il “ ” “ ” Archeo-parcheggio Ventisei anni di incarichi e progetti È il 1978 quando gli ingegneri Ferruccio Scalzi e Vincenzo Ceccarelli vengono incaricati dal Comune di progettare il “completamento” del porto del Circeo. Il progetto, che prevede il prolungamento del molo di sopraflutto e una nuova darsena a levante di quella esistente, riceve dure critiche dallo Studio Volta che, su incarico della Regione Lazio, individua nella realizzazione del porto del Circeo la causa scatenante del rovinoso fenomeno erosivo della costa tra Capo Circeo e Terracina. Dieci anni dopo il medesimo progetto, con piccoli aggiustamenti, arriva in consiglio comunale: vengono approvati solo il banchinamento del molo di sopraflutto e i servizi a terra, mentre viene stralciata la previsione del raddoppio della bacino. Per dieci anni, inspiegabilmente, i lavori non vengono iniziati, fino a quando quello stesso progetto viene messo in concorrenza con una richiesta di concessione trentennale presentata dalla cooperativa che gestisce il porto. L’iter è bloccato dal 2001 davanti al TAR di Latina. IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 10 CULTURA Intervista Premio Internazionale di Letteratura La Cultura del Mare Una breve storia dolce e amara di Alessandro Cresti D opo ben quindici edizioni il Premio Internazionale di Letteratura La Cultura del Mare, gestito dalla Associazione “Gli Amici del Mare” passa all’Amministrazione comunale. A prima vista, la notizia potrebbe far pensare ad un risvolto del tutto positivo, invece il Premio, evento culturale di grande spessore internazionale, che era riuscito a veicolare il nome del Circeo nel mondo e ad ospitare sul nostro territorio i più bei nomi della letteratura internazionale, ha già cominciato a perdere il suo smalto. Chiediamo spiegazioni al fondatore ed ex segretario generale Francesco Agresti. “L’associazione “Gli Amici del Mare”, - esordisce Agresti - sin dalla sua fondazione si è occupata, come ancora si occupa, oltre che di varie iniziative di carattere culturale e letterario, essenzialmente del Premio Internazionale di Letteratura “La Cultura del Mare” ed ha tra i suoi scopi precipui quello di sensibilizzare le nuove generazioni ad un maggior rispetto dell’ambiente marino e paesaggistico attraverso la voce dei maggiori scrittori e poeti contemporanei. Il Premio, la cui giuria era composta, oltre che dal sottoscritto (segretario generale) da Martha Canfield, Rino Icardi, Dacia Maraini e Stanislao Nievo, è nato a Sabaudia nel 1988, nella casa di Alberto Moravia, e si è sempre svolto al Circeo per l’enorme patrimonio ambientale e paesaggistico del Paese che sorge a ridosso del Parco Nazionale del Circeo, oltre che per il suo passato storico e mitologico. Il Circeo è anche ricco di presenze archeologiche, risalenti alla Roma Imperiale, ed antropologiche legate essenzialmente all’Uomo di Neanderthal. Tra i vincitori delle passate edizioni figurano tra gli italiani Piero Ottone, Raffaele La Capria, Folco Quilici, Cesare de Seta, Enzo Siciliano, Alessandro Baricco, Piero Angela, Ermanno Rea, Raffaele Nigro, Fabrizia Remondino, Maria Luisa Spaziani, Nico Orengo e Corrado Calabrò e tra gli stranieri Dava Sobel (Stati Uniti), Alvaro Mutis (Colombia), Mario Benedetti (Uruguay ), Nasos Vaghenàs (Grecia), Vasco Graça Moura (Portogallo), Juan Picheras Spagna) e Bjorn Larsson (Svezia). Premi per 1’ambiente sono stati assegnati a Gianfranco Merli, Enzo Maiorca ed Alessandro Cecchi Paone. Per il giornalismo a Clemente Mimun, Alberto Ronchey, Indro Montanelli ed Enzo Biagi. Per il teatro a Maurizio Scaparro. Il Premio, sin dalla sua prima edizione, si era sempre svolto in collaborazione con il Comune di San Felice Circeo e con l’Azienda di Promozione Turistica di Latina e, da diversi anni, si era avvalso del contributo e della collaborazione della Regione Lazio e del Parco Nazionale del Circeo, godendo anche del Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri”. A maggior ragione, dopo questi trascorsi così illustri non si riesce a capire il motivo di un suo disimpegno cosi drastico. Ci spieghi. “Purtroppo, tutte le cose, quindi anche i premi letterari, nascono e muoiono. Per quanto mi riguarda, non vorrei innescare delle polemiche, ma, per amore della verità, penso che alcune cose vadano dette. Era da tempo, e più precisamente, dall’epoca dell’Amministrazione retta da Norberto Campioni - 1’unico ad aver veramente capito il reale spessore letterario del Premio - che andavo dicendo quanto la Cultura del Mare avesse bisogno di mani forti, nel senso che una semplice associazione non era più in grado di poterlo gestire a livello internazionale. Campioni mi aveva promesso tutto 1’appoggio dell’Amministrazione comunale e suo personale per reperire insieme i mezzi necessari a far decollare realmente la Cultura del Mare. Purtroppo, tutti a Francesco Agresti San Felice sanno come andò a finire 1’esperienza Campioni: tradito dai suoi stessi fedelissimi in una serena notte d’estate. Con Giuseppe Schiboni, per alcuni anni l’intesa si rivelò perfetta. Mi misi totalmente a sua disposizione pensando unicamente a far crescere il Premio. Durò poco. L’intesa si ruppe e lui non fu in grado di tutelarmi, soprattutto in seno all’Amministrazione provinciale di Latina, della quale Schiboni era membro, la quale per alcuni anni, pur avendomi promesso solennemente sostegno e collaborazione, sistematicamente, in assestamento di bilancio, trasferiva quanto promessomi, ad altre manifestazioni, non consentendomi di onorare gli impegni assunti in fase di programmazione. A quel punto ho capito che né Schiboni, né i suoi più stretti collaboratori, desideravano che il premio crescesse ulteriormente sotto la mia responsabilità e pur di salvare il Premio l’ho ceduto gratuitamente al Comune, convinto che La Cultura del Mare, fuori dal Circeo, non ha proprio motivo di esistere. Quindi, auguro lunga vita al Premio e a Giuseppe Schiboni” Dai suoi toni, ci pare di cogliere del risentimento nei confronti dell’Amministrazione Schiboni? Per il futuro, c’è la possibilità che lei torni alla guida del PreFrancesco Agresti con la poetessa Valeria Bordoni mio? “Si metta per un attimo nei panni di uno che ha creduto ad un progetto, che per raggiungere questo obiettivo aveva messo in campo tutte le sue migliori energie e che, per dei motivi ancora sconosciuti, soprattutto in questi ultimi anni, era stato costretto a lavorare in solitudine e tra mille difficoltà. Ciò premesso, se cambiano radicalmente le condizioni, considerando ssociazione il Premio una mia creatura, davanti ulturale a proposte serie e non seml entro torico plicemente chiacchiere, riSe vuoi aderire all’Associazione prenderei il telefona al n. 333 1904459 cammino da dooppure invia una e-mail a: centrostorive sono stato [email protected] stretto a interromperlo.” A c “I C S ” IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 11 TERRITORIO I borghi del Circeo Borgo Montenero Le colture cicliche diventano una realtà con l’arrivo degli agricoltori dalle province di Napoli e Salerno di Bi. Gi. N el primo articolo sulla nascita di Borgo Montenero ho ricordato che i primi gruppi di persone, che vi si insediarono, furono prettamente d’origine veneta, friulana, toscana ed emiliana. “ Intorno agli anni ’50 si verificò un cambiamento nella nostra comunità di Borgo Montenero ” Furono anni di miseria, di tenacia e di speranza. Uomini, donne e bambini tutti insieme lavoravano per migliorare la propria condizione di vita. Ed era la famiglia e nella famiglia la forza da dove si traeva la volontà per andare avanti. Con la guerra e la mancanza di braccia maschili, si era fatta ancora più dura la lotta per la sopravvivenza familiare e le condizioni erano ancora più penose per le donne con figli piccoli che si vedevano costrette a lasciarli soli per ore nei lettini, per andare a lavorare nei campi, e ritrovarli al loro ritorno piangenti e in condizioni indicibili. Tempi duri … durissimi … quanta sofferenza! E chi, come me, non li ha vissuti fa fatica ad immaginare come genitori e nonni abbiano potuto resistere a quegli eventi, ma forse proprio l’aver affrontato queste difficoltà ha temprato i loro caratteri. Finita la guerra, il ritorno degli uomini nelle campagne segnò l’inizio della ripresa, faticosa, ma piena di tante speranze. Intorno agli anni ‘50, si verificò un cambiamento nella nostra comunità, interi nuclei familiari sono stati sostituiti con altri provenienti dal meridione. La nostra terra è stata sempre La Cassa del Mezzogiorno molto sabbiosa, nel 1952 fece realizzare il per poterla colprimo impianto di irrigazione a tivare ed ottepioggia a Borgo Montenero in nere un buon Via Duca d’Aosta raccolto era necessaria tanta acqua, non si poteva continuare con i secchi, le colture erano limitate agli orti di casa; bisognava ampliare e migliorare le coltivazioni. Solo in zone circoscritte c’erano sorgenti naturali e il terreno era più fertile. Per rimediare a questa situazione si ricorse alla Cassa del Mezzogiorno, in particolare al prof. Gabriele Pescatore, il quale, dietro insistenza della locale se- “ ” Borgo Montenero - Veduta d’insieme anno 1935 zione dei coltivatori diretti, nel 1952 fece realizzare il primo impianto di irrigazione a pioggia in Provincia di Latina proprio a Montenero in Via Duca d’Aosta. La rete di irrigazione delle terre in tempi successivi fu delle proprie oriallargata fino a coprire l’intero territorio. I poderi furono comgini, del proprio Poco tempo prima, l’Opera Nazionale combattenti prati soprattutto da dialetto, convinti aveva deciso il passaggio della proprietà dei terreni napoletani e salernitani, entrambi di non riagricoli ai concessionari occupanti con il cosiddetto che portarono la loro espeuscire mai ad acriscatto: il colono diventava a tutti gli effetti proprierienza di agricoltori cettare un altro tario della terra e, coltivandola, cominciava a costruimodo di pensare re il suo benessere. se non il loro, unico ed infallibile. Potendo ora anche vendere i poderi, parecchie famiEppure, anche se diffidenti si sono sempre rispettati, glie decisero di cambiare zona, trasferendosi sopratnon ci sono mai stati gravi episodi d’intolleranza, latutto nel nord pontino, dove le opere di ricostruziovoravano la terra tutti con grande zelo e forza d’anine richiedevano mano d’opera e l’allargamento delle mo, i piedi rovinati e i calli alle mani testimoniavano città offriva più opportunità di lavoro. che erano tutte persone oneste, semplici, che voleI poderi furono comprati soprattutto da napoletani, vano lavorare per le proprie famiglie, accomunate dal più precisamente da famiglie provenienti dalle prodesiderio di dare ai propri figli un futuro migliore. A vince di Napoli e di Salerno, che portarono la loro poco a poco, grazie anche all’impegno di Don Capiesperienza di coltivatori, consentendo lo sfruttamentanio e degli altri parroci che si sono succeduti, i rapto del terreno tutto l’anno con le colture cicliche. porti tra i due gruppi sono andati stringendosi. La Sarebbe stato più logico che fossero stati i Sanfelispinta ad ottenere servizi comuni ha fatto dimenticaciani ad acquistare questi appezzamenti di terra, ma re tanti piccoli dissapori, i matrimoni tra settentrionai soldi erano pochi e, soprattutto, non c’era in loro la li e meridionali hanno facilitato ancor di più il procultura del lavoro della terra come nei napoletani. cesso d’integrazione: oggi non si capisce più chi è Probabilmente a diffondere la notizia che in questa napoletano e chi no. zona si vendevano dei poderi a prezzi molto più conA questo punto viene spontanea un’osservazione: venienti rispetto ai terreni della Campania, furono dei perché con i nativi del posto questa comunione d’incommercianti, che giungevano sul posto per vendere tenti si è realizzata molto più lentamente e faticosaolio e noccioline americane, i cosiddetti “bagigi”. mente? Certo è che l’insediamento di questa gente non deve essere stato facile all’inizio: terra asciutta, poca erba per le bestie, niente soldi perché o avevano acquistato il podere, o dovevano l’afIl Centro Anziani di Borgo Montenero fitto all’O.N.C. Inoltre, si ritrovarono a convivere con gente completamente Caro Direttore, diversa per cultura e tradizioni. anch’io sono un pensionato di Borgo Montenero I nuclei si divisero praticamente in regolarmente iscritto all’Associazione Pensionati, due: da una parte i napoletani dall’ale mi dispiace esser venuto a conoscenza dello svolgimento tra i polentoni, così definiti perché il cibo forte dei settentrionali era la podelle votazioni per la nomina del Presidente, lenta, e poi tra loro c’erano anche i senza esser stato convocato. sanfeliciani, detti i marocchini. E’ stata una dimenticanza solo per il mio nominativo? Inutile nascondere che all’inizio i rapDesidererei un chiarimento. porti furono alquanto freddi, ognuno Grazie era geloso delle proprie tradizioni, or(segue firma) goglioso della propria cultura, fiero “ ” L e t t e r e IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 12 CENTRO STORICO Lettere - Delibere Schiamazzi notturni ✉ Diritto di replica Egregio direttore, in relazione alla lettera pubblicata dal suo giornale, numero 6 di giugno 2004, dal titolo “schiamazzi notturni”, mi permetto di fare alcune considerazioni e precisazioni in quanto direttamente riferita alla mia attività. Preliminarmente vorrei suggerire per i suoi prossimi articoli, anche se sotto forma di lettere al direttore, di verificare la veridicità di quanto asserito. Infatti, non credo che il mio locale abbia tolto pace e tranquillità agli abitanti di Piazza Dante, semmai, credo, stia offrendo un servizio agli abitanti stessi di Piazza Dante ai cittadini di San Felice Circeo e ai numerosi turisti che frequentano il nostro centro storico. La attività si svolge in modo tranquillo e sereno, con musica di sottofondo all’interno, non percepibile all’esterno del locale, come è facilmente verificabile da chiunque abbia la fortuna di passeggiare la sera lungo Piazza Dante. Posso dimostrare di non aver mai (neanche una volta!) acquistato o venduto lattine contenenti una qualsiasi bevanda. E’ ridicolo pensare che il servizio di vigilanza possa cessare ad una certa ora dopo la quale ognuno può sfogare liberamente la propria natura criminale senza rischiare nulla, ma se dovesse avere qualche dubbio in merito potrà avere conferma dai rappresentanti delle forze dell’ordine, o collegarsi ai loro siti internet scoprendo che la vigilanza sul territorio viene effettuata 24 ore su 24. La mia richiesta di prolungamento di orario di apertura è stata effettuata al solo ed unico scopo di incrementare il livello qualitativo del servizio reso, venendo incontro ai bisogni di clienti, cittadini (segue pagina 14) Delibbere dell’’Amminisstrazione Comuunale di San Felice Circeo N. 36/G.C. 69/G.C. 70/G.C. 71/G.C. 72/G.C. 73/G.C. 74/G.C. 75/G.C. 76/G.C. 77/G.C. 78/G.C. 79/G.C. 80/G.C. 81/G.C. 82/G.C. 83/G.C. 84/G.C. 85/G.C. 86/G.C. 87/G.C. 88/G.C. 89/G.C. 90/G.C. 91/G.C. 92/G.C. 93/G.C. 94/G.C. 95/G.C. 96/G.C. 97/G.C. 98/G.C. 99/G.C. 100/G.C. 101/G.C. 102/G.C. 103/G.C. 104/G.C. 105/G.C. 106/G.C. 107/G.C. 108/G.C. 109/G.C. 110/G.C. 111/G.C. 112/G.C. 113/G.C. 114/G.C. 115/G.C. 116/G.C. 33/C.C. 34/C.C. 35/C.C. 36/C.C. 37/C.C. 38/C.C. 39/C.C. 40/C.C. 41/C.C. 42/C.C. 43/C.C. 44/C.C. 45/C.C. 46/C.C. 47/C.C. Data 01/03/04 Oggetto Approvazione progetto preliminare lavori completamento e ampliamento struttura sportiva Ballarin. Presentazione domanda per l’ammissione ai benefici di cui all’art.1 legge 65/87 07/05/04 Elezioni amministrative Consiglio Provinciale. Determinazione e delimitazione spazi propaganda indiretta. 07/05/04 Elezioni Parlamento Europeo. Determinazione e delimitazione spazi propaganda diretta. 07/05/04 Patrocinio e contributo Ass.ne Turino HI FI Competition manifestazione del 16.05.2004 (200 €)). 07/05/04 Patrocinio manifestazione sportiva “Circeo natura” del 23.05.2004. 07/05/04 Creazione logo e sito internet del premio internazionale di letteratura “La cultura del Mare” (2320 €)). 07/05/04 Progetto “Centro servizi integrato per immigrati” (chiesto finanziamento di 25.000 € alla Provincia). 07/05/04 Contributo Ass.ne “Lions Club” Sabaudia S. F. Circeo Corso didattico informativo per insegnanti (1.500 €)). 07/05/04 Proroga concessione locale comunale Ass.ne “Il collezionista” fino al 31.12.2004. 07/05/04 Nomina componenti segreteria del premio di letteratura “La cultura del mare”. 13/05/04 Elezioni Parlamento Europeo. Assegnazione spazi propaganda indiretta 13/05/04 Elezioni Consiglio Provinciale. Assegnazione spazi propaganda diretta 13/05/04 Risoluzione conciliativa della controversia di lavoro Cambio Lorenzo 14/05/04 Distacco dipendente Rosina Giuseppe presso Ufficio UMA Comune di Terracina fino al 31/12/2004 15/05/04 Parlamento Europeo. Assegnazione spazi propaganda elettorale diretta 21/05/04 Elezione del Presidente della Provincia e di n. 30 consiglieri prov.li. Assegnazione spazi propaganda elettorale diretta 21/05/04 Erogazione finanziamento per decennale fondazione complesso “Santa Maria degli Angeli” anno giubilare 2004 (10.000 €)) 21/05/04 Conferimento incarico professionale avv. Giada Gervasi Studio fattibilità per la costituzione di aziende speciali e miste (500 €)) 28/05/04 Assunzione a tempo pieno e determinato per tre mesi di n. 4 agenti P.M. categ.. C per esigenze estive (14.220+2.336 €)) 28/05/04 Cnferma approvazione progetto CSL e finanziamento a totale carico del bilancio comunale (37.164,37 €)) 28/05/04 Modifica ed integrazione programma di esercizio linea trasporto urbano. Linea speciale servizio Prontobus 28/05/04 Rideterminazione emolumento di cui all’art. 90, comma 3 D. Lgs. 267/2000 dipendente Pica Viziano ((1135 €)) 28/05/04 Approvazione convenzione Istituto Filosi di Terracina per stage formativo presso gli uffici comunali 28/05/04 Affidamento di servizio di segretariato sociale Cooperativa Calypso a.r.l. (6.050 €)) 28/05/04 Patrocinio e contributo al concorso “Circeo 2000”V edizione organizzato dall’Istituto Comprensivo “L. da Vinci” di S.F C. (3.000 €)) 28/05/04 Variazione n. 1 al Bilancio di previsione anno 2004 28/05/04 Art. 16 D. Lgs. 503/92 e successive modifiche: Trattenimento in servizio dipendente D’Argenio Pellegrino fino al 10/11/2006 28/05/04 Presa d’atto del disciplinare contenente le modalità, le condizioni e le procedure per le affrancazioni dei canoni enfiteutici 05/06/04 Patrocinio e contributo all’ass.ne amici del cane per primo raduno del cane meticcio (200 €) 05/06/04 Idem “Il Collezionista” per la realizzazione di mostre di disegnoe numismatica (500 €) 05/06/04 Assistenza legale al Resp. Settore urbanistico. Nomina legale. Prelievo dal Fondo di Riserva (1.505 €) 05/06/04 Conferma delibera G.C. n. 179/03 ed integrazione a proposta ricorso in opposizione di terzo ex art. 404 c.p.c. c/o Commissariato Usi Civici 09/06/04 Ulteriore contributo Ass.ne “Il Collezionista” per mostre di disegno e numismatica (500 €) 09/06/04 Erogazione finanziamento per ristrutturazione Parrocchia S. Francesco d’Assisi Borgo Montenero (8.000 €) 09/06/04 Preso d’atto decreto Presidente Repubblica in data 27/04/2004. De Bellis Gianni 10/06/04 Patrocinio contributo all’infiorata del Corpus Domini 13.06.2004 (200 €) 17/06/04 Approvazione protocollo d’intesa tra Comune di San Felice Circeo e il Lions Club Sabaudia San Felice Circeo 17/06/04 Nomina commissione per alloggi edilizia residenziale pubblica destinata all’assistenza abitativa. Prelievo dal fondo di riserva (500 €) 17/06/04 Patrocinio contributo al centro danza Giselle per saggio del 12 e 13 giugno 2004. Prelievo dal fondo di riserva (1.000 €) 17/06/04 Patrocinio alla A.R.L.I. Ass.ne regionale leucemie infantili per campagna di informazione in data 3 luglio 2004 17/06/04 Concessione gratuita suolo pubblico alla coop. Laudari per campagna di prevenzione sul problema droga aids 17/06/04 Assistenza legale al Sindaco. Prelievo dal fondo di riserva (1.505 €) 30/04/04 Approvazione della relazione illustrativa della gestione dell’esercizio finanziario 2003 30/04/04 Richiesta inserimento biblioteca “M. Insogna nell’O.B.R. L.R. 42/97 30/04/04 Richiesta contributi economici da parte di persone disagiate. Prelievo fondo di riserva per fini sociali (4.000 €) 25/06/04 Patrocinio e contributo alla scuola di danza “La Sylphide” per saggio fine anno (1.000 €) 25/06/04 Cantiere scuola-lavoro L. R. 29/96. Approvazione bando pubblico per reclutamento n. 6 addetti al controllo (37.164,37 € di cui il 50% a carico del Comune) 25/06/04 Acquisto palco modulare prefabbricato (16.800 €) 25/06/04 Concessione gratuita suolo pubblico alla Coop. Laudari in p.zza Ceccarelli per campagna prevenzione droga e aids 078/05/04 Verbale di seduta deserta 13/05/04 Interrogazioni 13/05/04 Annullamento delibera C.C. n. 62/2001 perizia di stima foglio 16, particelle 1148p, 371p, 381p, 425p, e atto di alienazione repertorio 1358/02 13/05/04 Annullamento delibera C.C. n. 69/2001 perizia di stima foglio 15, particelle 709p, 711, 712, e atto di alienazione repertorio 1359/02 13/05/04 Annullamento delibera C.C. n. 63/2001 perizia di stima foglio 17, particelle 16 e atto di alienazione repertorio 1365/02 13/05/04 Annullamento delibera C.C. n. 31/2000 perizia di stima foglio 16, particelle 271p, 1149 e atto di alienazione repertorio 1378/03 13/05/04 Annullamento delibera C.C. n. 17/2003 perizia di stima foglio 16, particella 1325 e atto di alienazione repertorio 1384/03 13/05/04 Annullamento delibera C.C. n. 15/2003 perizia di stima foglio 15, particelle 41, 233 e atto di alienazione repertorio 1387/03 28/05/04 Interrogazione. Verbale di seduta 28/05/04 Acquisto immobile località porto turistico di proprietà poste italiane (53.004,40 €) 28/05/04 Reiterazione vincoli villa M.E. Lepido 28/05/04 Approvazione piani di recupero in variante al P.R.G. per recupero nuclei abusivi sorti spontaneamente legge 47/85 e D.L. 55/94 e successive modifiche ed integrazioni 28/05/04 Approvazione convezione e affidamento area sportiva in via Acropoli all’Ass.ne Sportiva Circolo Club “The Core” 28/05/04 Approvazione protocollo d’intesa per applicazione canone COSAP area mercato 28/05/04 Concessione della cittadinanza onoraria ad Ambrogina Nardelli (suor Amabilis) IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 13 PERSONAGGI TIPICI Anneddoti Ju’ giuuddi de “Munnezza” G iuseppe detto Munnézza”, forse perché saltuariamente faceva lo spazzino. Un giorno, di domenica, si trovava nella piazza principale del paese, Principessa Elena, ora P.zza V. Veneto. Era giù di corda, perché completamente squattrinato. Ad un certo punto intravide Gigge jù pustine, che usciva dalla stalla, dove aveva rimesso il suo carretto con il suo cavallo. Gigge (Luigi), jù postine, perché portava la corrispondenza da San Felice a Terracina e viceversa. Con il suo carrettino, trainato da un solo cavallo, scendeva dal paese e prima di arrivare alla Cona, imboccava sulla destra Via del Principe, diretto a Torre Vittoria. Da qui proseguiva lungo la spiaggia fino a Terracina. Quasi sempre lo accompagnavano dei passeggeri, quattro, massimo cinque, che dovevano recarsi a Terracina per affari. Al ritorno, i viaggiatori scendevano a “Funtana Cupella”, dove iniziava la salita e proseguivano a piedi, dietro il calesse. Dunque Giuseppe si avvicinò a Gigge e lo salutò: “Bon giorne sor Gì!” e Gigge: “Bon giorne Giusè! Comme va?” – “Eh! Care sor Gigge ! Va propeta male. A uéglie ne ntènghe manche nu bocche; nem me pozze accattà nemméne lu tabbacche! (Oggi non ho alcun soldo e non posso comprarmi nemmeno il tabacco). Perché nem me priste cinche lire, ca po’ te vènghe a scuntà?”. “Perché no?! Ecchete na palombella (moneta da cinque lire); po’, quande te fa commede, me vié a dà na jurnata alla vigna a jù Prate”. – Grazie sor Gi! Giuuddì prossime te vanghe a scuntà”. - “Vabbè! Giusè!, allora giuuddì t’aspette. Se pe case nen ce stanghe i, truéve sèmpe quachedune de la famiglia mia.” Giovedì Giuseppe non si presentò alla vigna e, la domenica, incontrandolo nella stessa piazza, Gigge lo rimproverò. Giuseppe si giustificò adducendo motivi vari e promettendo di non mancare il giovedì seguente. Passa il secondo giovedì ed il terzo e Giuseppe non si vede. Un giorno Gigge lo incontrò e l’apostrofò: “A Giusè! E che te credive ca giuuddì nen venéva maie?! Da qui jù giuuddi de Munnézza. Ancora oggi, quando qualcuno stabilisce una data, un orario con un operaio o un artigiano, gli raccomanda: “Mò nen fa comme a jù giuuddì de Munnezza|” E cioè, sii puntuale. da O’KEA’MUS di Andrea De Sisti Oroscopo di Agosto 2004 Usi e Costumi Tempo libero e proposte di matrimonio al tempo dei nostri nonni di Alessia Bravo A nnoiati dalla televisione, insoddisfatti dai videogames, saturi di pubblicità che bombardano di aspettative i ragazzi di oggi, ci chiediamo spesso, come facevano i nostri nonni a passare il loro tempo libero, sempre che ne avessero a disposizione. Perché non sono passati secoli, ma solo una cinquantina di anni e la società è cambiata radicalmente. Se oggi i ragazzi sono impegnati tra la scuola, lo sport, i videogames, e altro, anni addietro i nostri nonni, allora bambini ed adolescenti avevano impegni ben maggiori, quali la casa, il lavoro, e nel loro tempo libero gli unici divertimenti che potevano permettersi erano giochi semplici. Bastava una corda, o una trottola costruita artigianalmente con un pezzo di legno di forma piramidale ed un chiodo come punta, per trascorrere alcuni momenti di svago; ma come oggi anche allora, i bambini sognavano.Ed allora si giocava a nascondere pezzi di vetro colorati e fingere che fosse il proprio tesoro. Ma la giovinezza sfuggiva con eccessiva rapidità, ed ecco che dalle bambole di pezza ed i vestitini cuciti a mano, si era pronti per il matrimonio. Generalmente si chiedeva la mano della ragazza al capo famiglia, il quale a sua discrezione decideva se il “partito” meritava la illibata fanciulla. Più inusuale, ma altrettanto tipico dell’epoca era usanza dello spasimante mettere la sera, un ciocco di legno (nu ciuecche) fuori dalla porta della fanciulla che si intendeva prendere in moglie. La mattina se il padre accettava la proposta matrimoniale per la figlia, il ciocco veniva portato in casa, come simbolo di accettazione del giovane nel nucleo familiare. Da qui il detto: “fijema s’anciuccata”. cantonate i sentimenti: siete troppo confusi. (dal 24/8 al 22/9) di Aldebaran Bilancia Ariete Tranne la prima settimana di agosto, eccitante ed intrigante, non siete in vena di storie sentimentali. E’ preferibile coltivare simpatiche amicizie. Evitate la tendenza a spendere troppo. Siate pratici. (dal 23/9 al 22/10) Toro In questo periodo estivo dovete ritemprarvi in vista degli impegni professionali futuri. Non soffocate il vostro fascino e le vostre emozioni: anche in amore la fortuna vi sorride. Un problema troverà la sua soluzione in maniera insperata. (dal 23/10 al 21/11) Gemelli Protagonisti nel vostro settore, sarete in grado di affrontare positivamente anche una questione delicata. Le critiche vi possono deprimere invece di stimolarvi. In compenso l’amore va bene soprattutto se si tratta di una storia recente. (dal 22/11 al 21/12) Il mese di Agosto inizia bene, ma senza particolari stimoli. Per qualcuno gli amori estivi saranno deludenti; vi rifarete in autunno. Miglioreranno le condizioni di lavoro o il tipo di lavoro che svolgete abitualmente. Salute ottima. (dal 21/3 al 20/4) Le energie sono ottime in questo periodo, ma potrete ugualmente mostrarvi un po’ polemici e litigiosi … cercate di evitare! Ogni tanto … cedete su qualcosa, sarà una vittoria su voi stessi. L’amore vi suscita un momento magico ed indimenticabile: vi cambierà profondamente. (dal 21/4 al 21/5) La situazione finanziaria è soddisfacente, la salute in generale è buona: che cosa aspettate per programmare un bel viaggio? In amore? Abbandonatevi al sentimento e ad un periodo di grosse sorprese! (dal 22/5 al 21/6) Cancro Nella settimana di agosto Venere sarà con voi: vi sentirete affettuosi e socievoli poiché il magnetismo del pianeta vi renderà irresistibili. Se avete capacità artistiche, la creatività sarà al massimo. (dal 22/6 al 22/7) Leone Il cielo d’agosto sta lavorando a vostro favore. Marte vi Trasmette forza ed entusiasmo e voi cercate di realizzare cose valide. Un viaggio d’affari verso la fine del mese vi aprirà una nuova strada per il futuro. (dal 23/7 al 23/8) Vergine Avete grinta e ottimismo: Mercurio, Marte e Giove vi accompagnano per quasi tutto il mese e per farvi lavorare con la mente meglio del solito. Per il momento ac- Scorpione Sagittario Capricorno Senza troppa fatica otterrete ciò che vi interessa, ma non siate eccessivamente ostinati su una questione economica. Se siete in vacanza, lontani dal solito ambiente, superate le delusioni e ritrovate l’ottimismo necessario per ripartire più grintosi di prima. Attenti ai possibili dolori muscolari. (dal 22/12 al 20/1) Acquario La seconda parte di agosto sarà decisamente migliore e favorevole per il vostro umore e per i cambiamenti che farete al rientro delle vacanze. Lasciatevi trasportare dalla vostra sensibilità: i rapporti sentimentali miglioreranno. (dal 21/1 al 19/2) Pesci In questo momento c’è bisogno di guardare dentro di voi: solo così troverete la soluzione dei vostri problemi. Sostituite le parole con le coccole per instaurare una dolcissima intesa amorosa. Gioverà ai nativi ascoltare molta buona musica. (dal 20/2 al 20/3) IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 14 SPORT Canoa e Tempo Libero Eleonora e Denise Di Matteo Le sorelle vincenti di Tommaso Di Prospero Le nuove generazioni non hanno la cultura del movimento Educazione motoria nei bambini a canoa è da sempre considerata la parente povera del canottaggio, ma non per questo è priva di quel fascino egli ultimi anni abcomune agli sport che si praticano in acqua. Nel nostro biamo lamentato una paese possiamo vantare la presenza delle sorelle Di Matteo che carenza di talenti in nella loro breve carriera possono già ostentare una bacheca ricquella che viene considerata ca di trofei. Denise, nata nel 1989, è la più piccola ma anche come la regina di tutti gli sport quella su cui gli addetti ai lavori stanno puntando maggiormene cioè l’atletica. te per il suo indubbio talento e per la razzia di premi fatta lo I motivi possono essere i più scorso anno, quando ha lasciato pochissime briciole per le sue svariati, poca voglia di soffrire dirette avversarie. Reclutata con occhi sapienti dai preparatori nelle sedute di allenamento delle Fiamme Gialle, la sua è stata una crescita esponenziale, giornaliero, una certa mancanza surrogata da alcuni successi di grande prestigio. Su tutti ricordi vocazione per le discipline diamo nel 2001 la gara regionale di Castel Gandolfo dove si è dell’atletica con una fuga geneclassificata prima sui 2000 metri nel K1, nel 2002, in provincia ralizzata verso sport che da di Catania, l’Interrequalche tempo hanno un maggior seguito (pallavolo, pallacagionale dove si è nestro e nuoto su tutti), metodipiazzata seconda che di allenamento non sempre sempre nei 2000 azzeccate per carenza di attrezmetri, nel 2003 con zature e per mancanza di mateil primo posto nel riale umano su cui lavorare. K1 sui 200 e 2000 Il vero problema è che le nuometri, nell’Interreve generazioni non hanno gionale in provincia quella cultura del movimento di Messina e Cosenche in passato veniva coltivata za e nel Meeting di attraverso i giochi all’aperto che ora non si praticano più. I Caccamo in provinbambini di una volta erano cia di Macerata, nel molto più dinamici, soprattutto 2004 prima classifiin una realtà rurale come quelcata a Castel Ganla italiana degli anni 40-50, dolfo, sui 1000 ed i quando anche per esigenze fa5000 metri sempre miliari si dava una mano nei nel K1 e soprattutto campi, si andava a scuola a Denise ed Eleonora Di Matteo i tre titoli italiani otpiedi, a volte percorrendo tenuti a Mantova sui qualche chilometro. I bambini 500-1000-5000 metri. L’unico cruccio per l’atleta delle Fiamme avevano gia sviluppato premaGialle sta nel non aver centrato la qualificazione per i Mondiali di turamente una base aerobica e quelle capacità coordinative Bochum in Germania, dove però ha dovuto lottare con delle atche sono ancora oggi il prelete più grandi. Eleonora, nata nel 1987 ha ottenuto risultati imsupposto fondamentale per otportanti soprattutto nelle gare a squadra ed in particolare nel K2 tenere risultati di “alta qualifie nel K4. Nel 2001 a Castel Gandolfo, terza classificata nei 200 cazione personale”. Oggi, metri nel K1, nel 2003 sempre a Castel Gandolfo prima nel K2 sui quegli stessi esercizi fatti in 1000 metri, a Mantova nel K4 prima classificata e seconda nei modo ludico e disimpegnato 5000 metri nel K2, a Torino sui 12 km settimo posto nel camvengono proposti ai bambini di pionato italiano nel K1, a Verbania sui 500 metri seconda clasetà compresa tra i 5 ed i 10 ansificata nel K2, nel 2004 sul lago Trasimeno, seconda classificata nella 24 Km nel K1. Da sottolineare che la crescita della più grande delIl concorso “Lo Spazio della Memoria. San Felice Circeo … … un mare di ricordi” che si è concluso con la cerimonia di le sorelle Di Matteo è stata premiazione del 30 aprile 2004, presso l’hotel Maga Circe, condizionata da una serie di avrà un seguito. problemi fisici che comunque Una delegazione di ragazzi dell’Istituto Comprensivo “L. da non gli hanno impedito di toVinci” sarà invitata a visitare la Camera dei Deputati – Mongliersi più di una soddisfaziotecitorio, un’altra a trascorrere una giornata presso la tenuta ne. Il nostro auspicio è quello Presidenziale di Castel Porziano. di vederle vogare in coppia Inoltre, il Presidente della Regione Lazio, on.le Francesco Stotra qualche anno, magari a race, rammaricandosi di non essere potuto intervenire alla mafianco delle migliori di questo nifestazione conclusiva del concorso, ha inviato una lettera che rende merito a tutti coloro che vi hanno partecipato, contrisport, a caccia di medaglie buendo alla sua buona riuscita. olimpiche! L N Lo spazio della Memoria ni, esercizi di coordinazione, di controllo della forza, di percezione (capacità di percepire la tecnica) attraverso il semplice lancio di una pallina da tennis e via dicendo. Fondamentali gli esercizi per l’equilibrio, sia esso statico o dinamico (es: su una trave o nel salto in lungo),per l’orientamento, per reazione a stimoli sonori o visivi, per il ritmo; esercizi veramente importanti in un periodo nel quale è molto sviluppato il sistema nervoso centrale ed i bambini recepiscono con grande facilità; gli stessi esercizi dopo i 10 anni d’età non danno i stessi risultati. Quando ho acquisito la qualifica di “Istruttore d’atletica leggera”, sono rimasto affascinato da una lezione del professor Paci, docente universitario e multispecialista nell’insegnamento dell’atletica alla facoltà di scienze motorie a Roma, che, attraverso un semplice esempio, mi fece capire quanto sia facile insegnare ai bambini. Se, per esempio, un atleta evoluto effettua un salto in lungo con 18-20 appoggi di rincorsa, accelera il suo corpo provocando uno spostamento, anche un bambino con un salto da fermo(un gesto molto naturale) accelera il suo corpo con susseguente spostamento. Ed è proprio il salto in lungo da fermo nella sua prima essenza quello che noi andremo ad insegnare, perché i salti, così come i lanci e la corsa sono tutti gesti naturali. Il lancio della pallina da tennis, con l’impostazione del braccio nelle varie posizioni, può simulare il diritto ed il rovescio nel tennis, il lancio del peso, del disco, del giavellotto, creando così un primo stadio di memorie che torna utile quando, dopo qualche anno, i ragazzi saranno pronti per cimentarsi con attrezzatura più idonea. L’amore per lo sport viene costruito durante l’infanzia, mai perdere di vista nella crescita di un bambino l’importanza del gioco all’aria aperta, i futuri campioni si formano in questa età. Tommaso Di Prospero notturni ✉ Schiamazzi Diritto di replica (segue da pagina 12) e turisti, ospiti del nostro territorio. Certamente l’amministrazione dovrebbe dimostrare un maggiore senso di responsabilità difendendo in modo più efficace il territorio dai suoi detrattori, in particolare difendendo le strutture ricettive di qualità come la Corte Pub da attacchi terroristici come quello effettuato per mezzo del suo giornale, magari mediante querele puntuali. Il centro storico di San Felice Circeo ha dei problemi da risolvere, relativi alla sicurezza e certamente la situazione può e deve essere migliorata, ma non si può dipingere come un luogo in mano a bande di delinquenti, come in alcuni films americani, tutti tra l’altro raccolti nel mio locale; si rischia: di palesare la propria faziosità politica, il senso del ridicolo, ma soprattutto di allontanare chi ancora non è giunto in quello che può senza dubbio essere definito un paradiso in terra. Allfredo Ciicconii Titolare del Pub - La Corte n..d..r.. Il conttenuuto dellla letttera cii sembbra riiferiirsii ad alltre realltà e non a San Fellice Ciirceo,, dove i diisagii sono nuumerosii legatti anchhe alll’eserciiziio dii allcuune atttiviità commerciialli, chhe nessuuno conttestta,, ma chhe eviidenttementte priima dii essere auutoriizzatte vanno preceduute da adeguuatte organiizzaziionii terriitoriialli. L’Ammiiniisttraziione dii San Fellice Ciirceo,, e lo abbbiamo dettto più vollte,, non ha chhiara la viisiione dii tutte le probblemattichhe dell Paese e procede nellla suua atttiviità,, ivii comppreso il riilasciio dii auutoriizzaziionii a svollgere atttiviità commerciialli, con tropppa suuperfiiciiallità e indiifferenza.. IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 15 TEMPO LIBERO Lo spazio della città Papencole I film più visti 50 volte .... il primo bacio di Alessia Bravo Incredienti 500 grammi di papencole* , 200 grammi di pomodori rossi, aglio, olio, prezzemolo In una casseruola fate imbiondire nell’olio uno spicchio d’aglio e il peperoncino, versate le papencole e lasciate cuocere a fuoco vivace per 5 minuti. Aggiungete il pomodoro e mezzo bicchiere d’acqua, salate e fate cuocere per 10 minuti. Cospargete di prezzemolo tritato e servite. *le “papencole” sono granchi che i sanfeliciani pescano nelle acque salmastre del lago di Paola. da LA VISCOTTA Ricette di S. Felice Circeo di Angela Bassani Piste ciclabili - Raccolta Firme Sul numero di Aprile abbiamo pubblicato la lettera del Sig. Marinelli che chiedeva la realizzazione di una piccola ma importante rete di piste ciclabili. L’Associazione Culturale “Il Centro Storico”, certa del sostegno di molti residenti e turisti che amerebbero utilizzare la loro bicicletta in sicurezza, si fa promotrice di una raccolta di firme per chiedere al Comune di San Felice Circeo di procedere in tempi ragionevoli alla progettazione e quindi alla realizzazione di una serie di marciapiedi che prevedano anche la possibilità d’utilizzo per i ciclisti. Un segnale di civiltà che darebbe prestigio al nostro territorio e che ci collocherebbe tra quelle località che sanno...pedalare. La raccolta delle firme avverrà presso tutte quelle attività che vorranno dare il loro appoggio all’iniziativa. Tali attività saranno opportunamente segnalate da un cartello posto all’ingresso. Per informazioni e contatti telefona al 333.1904459 S e fate parte del club delle donne il cui uomo puntualmente scorda il giorno del primo appuntamento e, ancora peggio, il giorno del compleanno o semplicemente è troppo indaffarato per pensare a piccoli gesti romantici, non preoccupatevi è arrivato nelle sale il film che capovolge il ruolo di eterno smemorato, con un tocco di sano romanticismo. 50 volte il primo bacio di Peter Segal, vede come protagonisti una splendida Drew Barrimore, una ragazza che soffre di una strana forma di amnesia a breve termine per cui ogni mattina scorda ciò che le è successo il giorno precedente, e un sorprendente Adam Sandler veterinario e scapolo impenitente che scopertosi innamorato della fanciulla, dovrà corteggiarla e riconquistarla ogni giorno come fosse il loro primo incontro. Ambientato alle Hawaii, il film gode dell’eccezionale bravura dei protagonisti che riescono a rendere anche le più piccole sfumature degne di nota. Ma non è la solita commedia romantica strappalacrime, anzi è il giusto connubio tra romanticismo e risate, perché, al contrario di che se ne dica, l’amore non è bello se è “ litigarello”. Poesie ORA LEGALE di Fabio Serrecchia e Antonio di Salvo … sono in affitto in una casa a San Felice Circeo, dove si è verificato all’improvviso un grave guasto idraulico, che richiedeva un immediato intervento per evitare danni ingenti. Ciò mi ha indotto a fare eseguire tempestivamente i lavori di riparazione senza il dovuto preavviso al padrone di casa, che ora mi crea problemi per il rimborso delle spese da me sostenute. Gradirei un suo parere. (firma) Si segnala all’attenzione del lettore una recente sentenza della Corte di Cassazione (Sez. III, 23.10.2003 n. 16089 in Foro It. aprile 2004, 1155) in materia di locazione/riparazioni urgenti. La Corte di Cassazione ha affermato che «… il diritto del conduttore al rimborso della spesa per le riparazioni urgenti da lui direttamente effettuate nell’immobile locato, riconosciutegli dall’art. 1577 c.c. non è escluso in caso di mancato previo avviso al locatore …». La norma richiamata recita: «… Quando la cosa locata abbisogna di riparazioni che non sono a carico del conduttore, questi è tenuto a darne avviso al locatore. Se si tratta di riparazioni urgenti, il conduttore può eseguirle direttamente, salvo rimborso, purché ne dia contemporaneamente avviso al locatore. …» (cfr. art. 1577 c.c.). Il codice civile, quindi, sembra subordinare il diritto al rimborso spettante al conduttore che effettui direttamente le riparazioni urgenti, all’avviso al locatore. Tale interpretazione ristrettiva è stata, però, “corretta” dalla giurisprudenza nel senso di cui alla massima (cfr. da ultimo: Cass. 23.10.2003 n. 16089) osservando, da un lato, che l’avviso non è prescritto a pena di decadenza e, dall’altro che la norma non richiede la preventiva autorizzazione del locatore. Analogamente la dottrina ha rilevato che il mancato avviso non priva il conduttore del diritto al rimborso, ma, eventualmente, può soltanto limitarne la misura, qualora un tempestivo avviso avrebbe consentito al locatore di effettuare le riparazioni urgenti e necessarie con minore spesa (cfr. da ultimo: F. Lazzaro – M. Di Marzio, “Le Locazioni per uso abitativo”, Milano, 2002, 704 e ss. dove si segnala, peraltro, la difforme opinione espressa sul punto dal Tribunale Civile di Roma in data 18.07.2001, inedita). Supermarket CARLETTO di Lucci Evasio & C. s.a.s. V.le T. Tittoni, 70/72 – S. Felice Circeo La Cona Tel. 0773.540497 – Fax 0773.541102 Ristorante “peperoncino e cioccolata” Via Terracina Km 11.700 – Golfo Sereno Tel. 339.8583110 Immunità Guardanno er video, sento ‘na matina, che più d’un tizzio della maggioranza se sta a da fa, co tutta na manfrina, p’allontanà dar gabbio l’alleanza.1 P’allontanà de più de ‘nindagato, “che guarda caso” n’ha mollato er posto, anzi, tanto ha magnato ner passato2 che grazzie alla poltrona, stà nascosto. Er primo e quello che mo stà ar ‘governo che me conzenta non è tanto matto -da fasse mette n’gatta in sempiternodoppo d’avé zompato come er gatto.3 Tutta stà gente vo sumà4 a misura, ‘na legge che già er popolo italiano aveva messo ‘a degna sepoltura, ma questi che te fanno? Caso strano la vonno riciclà facendo un coro – dicono: famo questo per paese! Quale paese? Pe li c… loro! Pasquino di S. Felice 1 Per allontanare dai processi i presunti colpevoli della maggioranza. 2 Copertura politica che gli permette di godere il maltolto. 3 Dopo aver eluso, glissato, schivato. 4 Ricominciare, riportare alla luce. Pasta all’uovo di Federico Fedeli V.le T. Tittoni, 113 – S. Felice Circeo La Cona Tutti i tipi di pasta della migliore qualità Tel. 0773.540608 IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO PAG . 16 VARIE Annunci - Numeri Utili segue dalla pag. 2 Luigi Aguet Ricordiamo che noi quattro nipoti Blanc accompagnavamo il nonno al Quarto Freddo, sotto la punta Circe, insieme a vari operai, alla ricerca del resto della statua di Circe, figlia del Sole, di cui era stata trovata solo la testa, attualmente esposta ai musei capitolini. Ricordiamo quando, durante i picnic nella selva, ci mostrava i pezzettini di mosaici colorati caduti nel lago, oppure ci illustrava le rovine della villa di Lucullo e quelle della vicina piscina romana di Paolo, detta di Lucullo, perché era un uomo sempre pieno di interessi e di curiosità. La villa Aguet era diventata per noi un giardino incantato. D’estate arrivavano tutti i nipoti di nonno Luigi e tutti insieme giocavamo a ping pong o palla a volo, raccoglievamo le carrube per gli animali ed il nonno ci pagava a sacco, pochi soldini per il gelato; ci arrampicavamo sui cespugli di more e giocavamo a nascondino tra fienili. Si facevano anche grandi raccolte di mandorle dolci ed amare e di pinoli che poi sgranocchiavamo con grande soddisfazione. Era quello un mondo di aria, di sole e di amore della natura, che il nonno ci trasmetteva ogni giorno coinvolgendoci nell’osservazione e cura delle piante esotiche fatte venire da lontano e facendoci partecipare alle sue sperimentazioni e scoperte. Luigi Aguet morì il 20 giugno 1955, a settantacinque anni, in un incidente stradale ad Orbetello, di ritorno dalla Svizzera, nel quale rimase gravemente ferito il giovane e fedele autista Luigi Cinquegranelli e la zia Annie Mack. E’ sepolto nella tomba di famiglia, dov’era già il padre James, al cimitero degli stranieri al quartiere Testaccio di Roma. PRINCIPE Ristorante Caffè Piazza V. Veneto – S. Felice Circeo Centro storico tel. 0773.547962 Rinomata Macelleria COCCIA Annunci gratuiti Annunci gratuiti Annunci gratuiti Annunci gratuiti Laurea Il 23 aprile 2004 si è brillantemente laureata in sociologia Alessia Bravo discutendo una tesi su “Turismo e società a San Felice Circeo”. Auguri da papà, mamma e Stefano Anniversario Il 4 agosto è un felice anniversario per Fulvio e Anna Matrone. Auguri da Giovanni e Nunzia. Compleanni • Auguri da Graziella, Riccardo e Federico a Manuel Marin, il 27 giugno ha compiuto 33 anni. • Il 18 luglio ha compiuto 51 anni Pino Nocella. Auguri da Graziella, Riccardo e Federico • Il 21 luglio, Flavia ha compiuto 14 anni. Auguri da Federico • Il 26 luglio Fernando D’Auria ha festeggiato 65 anni. Auguri da tutta la famiglia • Amelia Monetti il 6 agosto compie 76 anni. Auguri dai figli Renzo, Giuliana e Luciano, dalla nuora Licia e da tutti i nipoti. • Il 6 agosto è il compleanno di nonna Amelia. Auguri da Giordana e cugini. • L’8 agosto compie gli anni Monica. Auguri da Annarita. • Giovanni e Nunzia augurano buon compleanno (18 agosto) ad Assunta Rognoni. • Buon compleanno (28 agosto) Vittorio per i tuoi 29 anni. Auguri affettuosi da Fabiana. • Marco Marini compie 3 anni il 23 agosto e Chiara Cerasoli il 30 agosto compie 4 anni. Auguri dai nonni e dagli zii Stefano e Marco • Il 31 agosto è il compleanno di Serena Gatti. Auguri da zio Luciano e zia Licia. • Elenia compie 21 anni il 1° settembre. Auguri da Stefano e Alessia Cerco / offro • Vendo film amatoriale, formato VHS o DVD, girato a San Felice Circeo anni ’60. Oscar 333.7961105 • Regalo cuccioli di gatto. Poca razza ma tanta simpatia. Pina 0773.597978 • Cedo antico servizio da dodici di piatti anni ’50 decorati a mano dalla pittrice “Buttari del Circeo”. Luigi 333.7391042 • Cedo gratuitamente cuccioli di pastore tedesco. Maria Grazia 335.6407980 • Vendo moto CAGIVA Raptor anno 2001. Ottimo stato. Tarquinio 333.2013848 Per pubblicare il tuo annuncio invia una e-mail a: [email protected] o un fax al n. 06.51985217 oppure telefonando al 333.1904459 Numeri utili • Comune • Vigili Urbani • Carabinieri • Guardia Medica Notturna • Parr. S. Maria degli Angeli • Parrocchia S. Felice Martire • Parr. S. Francesco d’Assisi • Chiesa dell’Immacolata • Farmacie Bonomi (La Cona) Di Pasquale (Centro Storico) Persichini (Borgo Montenero) • A.S.L. Via XX Settembre, 13 S. Felice Circeo Centro storico tel. 0773-5221 tel. 0773-547549 tel. 0773-548003 tel. 0773-662175 tel. 0773-661038 tel. 0773-540566 tel. 0773-546178 tel. 0773-597188 tel. 0773-548002 tel. 0773-546398 tel. 0773-549100 tel. 0773-597957 tel. 0773-520885 tel. 0773-548074 tel. 0773.546454 PAOLA Il Gelatone Al Circeo Gelateria Pasticceria Bar Viale Tittoni, 160 S Felice Circeo La Cona tel. 0773.540601 Parrucchiera Via XXIV Maggio, 18 - S. Felice Circeo tel. 0773.549010 - riceve per appuntamento G io iel l eri a Luigina Bartelloni Piazza Vittorio Veneto - S. Felice Circeo Centro Storico tel. 0773.548292 • Ospedale di Terracina tel. 0773-7081 • Pronto Soccorso di Sabaudia tel. 0773-520861 tel. 0773-520864 • Uffici Postali Via De Gasperi tel. 0773-546475 Piazza Dante (Centro Storico) tel. 0773-546602 Borgo Montenero tel. 0773-597995 • Pro Loco Piazza Lanzuisi tel. 0773-547770 • Porta del Parco (Informazioni Parco Nazionale) Piazza Lanzuisi tel. 0773-549038 • Parco Nazionale del Circeo tel. 0773-511385 fax 0773-510503 • ENEL tel. 800900800 • Comando di Porto tel. 0773-548072 • Porto Turistico tel. 0773-547336 EDILIMMOBILIARE Via Terracina Km 11.700 n. 126 tel. 0773.542053 – fax 0773.542053 cell. 338.9586023 04010 Borgo Montenero – Circeo (LT) www.edilimmobiliare - [email protected] Vendite-Affitti-Valutazioni-Manutenzioni Gioielleria Oreficeria Maria Grazia Colambrosi C.so V. Emanuele, 20 – S. Felice Circeo Centro storico tel. 0773.548580