#74 ottobre ‘14 Efficienza e comfort negli edifici di ultima generazione Norme e prassi per la progettazione Come coniugare risparmio energetico, sostenibilità e comfort all’interno degli edifici di ultima generazione, orientandosi correttamente tra le diverse norme in vigore. prodotti in primo piano In questo speciale Benessere e risparmio energetico Il rapporto del progettista con committenza e architetti Intervista all’Ingegnere: Andrea Fornasiero di Manens-Tifs expoclima.net Benessere e risparmio energetico: il sistema edificio di ultima generazione Cosa s’intende per “edifici di ultima generazione” e quali sono le buone prassi per progettare e costruire Non è possibile assegnare tale definizione ad una data temporale di realizzazione poiché esistono molti edifici di recente costruzione realizzati ancora con criteri di troppi anni addietro (vedi impianto a caldaiette). Gli edifici realizzati secondo canoni tradizionali dell’edilizia vedono una struttura in c.a. a travi e pilastri, tamponamenti esterni in laterizio, serramenti in legno o pvc, impianto di riscaldamento con caldaiette o centralizzato a gas e distribuzione a radiatori, impianto di raffrescamento solo predisposto per una installazione autonoma di un split system, illuminazione delle parti comuni in plafoniere fluorescenti. Oggi le legislazioni vigenti richiedono e favoriscono un radicale ripensamento di questi sistemi costruttivi, anche grazie al fatto che il raggiungimento di una classe energetica elevata rende l’immobile più appetibile sul piano della vendita immobiliare. Ancora oggi, purtroppo, molti edifici vengono realizzati con criteri non moderni per una pluralità di cause, alcune legittime, altre discutibili. Uno dei motivi principali è la vetustà del progetto. Nel nostro paese tra la redazione di un progetto e l’esecuzione dei lavori possono passare diversi anni e con la rapida evoluzione normativa degli ultimi anni avere un progetto del 2007 significa essere indietro molto di più dei 7 anni che sono passati. La sola idea che per variare un progetto faticosamente approvato si debba ripetere l’intero iter di approvazione, fa tremare i polsi a progettisti, proprietari e imprenditori. Senza contare che nel campo dell’edilizia pubblica le varianti sono oramai viste come cause di corruzione e alterazione della situazione iniziale della gara. 2 È ad ogni modo possibile sintetizzare un confronto tra tipologie costruttive “tradizionali” e quelle di “ultima generazione”. Una definizione di “edifici di ultima generazione” comprende quindi edifici poco energivori che hanno le seguenti caratteristiche: 1. Orientamento dell’edificio studiato secondo l’esposizione solare, dove possibile; 2. Iper isolamento termico in maniera da ridurre le dispersioni termiche a valori ben al di sopra di quelli di legge; 3. Strutture portanti in legno; 4. Sistemi di ventilazione e ricambio dell’aria controllati e bilanciati che consentano non solo un continuo ricambio dell’aria, ma anche un recupero del calore disperso per ventilazione (che costituisce circa il 30% della dispersione totale); 5. Sistemi di riscaldamento a bassa temperatura con energia soprattutto rinnovabile; 6. Sistemi di raffrescamento passivo costituiti da un insieme di studio dell’orientamento degli ambienti, ombreggiamenti esterni, ricambio dell’aria; 7. Gestione integrata di tutti i sistemi tecnologici dell’edificio tramite applicazioni domotiche in grado di controllare, anche a distanza, il funzionamento dei sistemi. ARTICOLO TECNICO INTERVISTA referenza prodotti news dal portale UNITA’ TECNOLOGICA EDIFICI TRADIZIONALI EDIFICI DI ULTIMA GENERAZIONE SCOPO DELLA VARIAZIONE STRUTTURE PORTANTI Travi e pilastri in c.a. Setti in legno (x-lam) o travi e pilastri in legno Controllo dei ponti termici CHIUSURE VERTICALI ESTERNE OPACHE Tamponamenti in laterizio con isolamento o cappotto Rivestimento a cappotto o tamponamenti a secco con pannelli di vario materiale Semplicità del processo produttivo di cantiere Il controllo della radiazione solare e della luminosità e’ cruciale in termini di risparmio energetico Semplicità del processo produttivo di cantiere Miglioramento delle prestazioni termo acustiche CHIUSE VERTICALI ESTERNE TRASPARENTI Serramenti in legno o alluminio con doppi vetri Serramenti ad alte prestazioni con tripli vetri e gas all’interno dotati di sistemi oscuranti CHIUSURE ORIZZONTALI Copertura piana con impermeabilizzazione o a falde in laterizio Fatto salvo che in certe localita’ la copertura a falde rispecchia una necessità di protezione dagli agenti atmosferici oltre che un rispetto di vincoli edilizi, la copertura piana consente il recupero dello spazio sul tetto per l’installazione di pannelli solari sia termici che fotovoltaici IMPIANTI TECNOLOGICI MECCANICI Riscaldamento con caldaia a combustibile fossile e distribuzione a radiatori Riscaldamento con sistemi a bassa temperatura basati sull’uso di energie rinnovabili quali pompe di calore, pannelli solari, recuperatori di calore, teleriscaldamento Raffrescamento con sistemi split-system IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE Corpi illuminanti a incandescenza o fluorescenti Oltre al notevole risparmio gestionale e l’indubbia efficienza energetica , si hanno anche la possibilità di notevoli incentivi fiscali Raffrescamento con sistemi passivi di ventilazione e ombreggiatura Studio preliminare dell’illuminazione naturale attraverso una più attenta distribuzione degli ambienti Risparmio gestionale Utilizzo di lampade a led 3 expoclima.net Sistemi per il benessere climatico Orientamento dell’edificio studiato secondo l’esposizione solare L’esposizione solare è estremamente importante per l’apporto che il sole può dare attraverso il riscaldamento delle superfici vetrate, ma soprattutto per il controllo dell’esposizione durante la fase estiva, in cui l’esposizione verso sud di alcuni ambienti potrebbe comportare una diminuzione del benessere abitativo a causa dell’eccessiva esposizione al sole. Anche con un edificio ben isolato, con un indice di sfasamento di oltre 10 ore, prima o poi il calore esterno entra negli ambienti che dovrebbero dunque essere efficacemente arieggiati. Se possibile è quindi consigliabile porre verso sud i locali di servizio e di soggiorno e verso nord quelli del riposo notturno. Naturalmente va tenuto conto anche delle eventuali barriere naturali che con la loro presenza garantiscono un’efficace ombreggiatura: alberi d’alto fusto o altri edifici. Alle nostre latitudini l’apporto solare attraverso le pareti opache è da considerarsi minimo. Iper isolamento termico Esso può ridurre le dispersioni termiche a valori ben al di sotto di quelli di legge. Si parla di iper isolamento quando la trasmittanza media di una parete è al di sotto di 0,15 w/mq °K e masse superficiali oltre i 1000kg/mq. Pareti di questo genere hanno uno spessore superiore ai 50 cm e l’isolamento termico (estivo ed invernale) e acustico è pressoché totale. Si tratta di tecniche costruttive sovente utilizzate per le case passive, in cui si mira al benessere climatico soprattutto limitando le dispersioni termiche (invernali) e le rientrate di calore (estive) senza ricorrere ad apparecchiature a motore per la climatizzazione. La dispersione termica complessiva può essere abbattuta di oltre il 25%, considerando anche l’utilizzo di serramenti altamente performanti con valori di trasmittanza inferiore all’1,6 kwh/mq °K. Ovviamente un siffatto edificio richiede una attenta progettazione per ovviare alle problematiche costruttive e soprattutto un deciso orientamento della proprietà anche per i costi di realizzazione. Maria Grazia Novo Borgo San Dalamzzo (CN) 4 Europaconcorsi Tiziano Rossi e Daniela Cattani a Cles (TN) - 2012 ARTICOLO TECNICO INTERVISTA referenza prodotti news dal portale Strutture portanti in legno L’iper isolamento termico può peraltro essere limitato nel caso di utilizzo di strutture portanti in legno, leggere e per loro natura senza porti termici in quanto struttura omogenea. La semplicità del processo produttivo di cantiere quasi interamente realizzato nella fabbrica dove si producono le parti in legno. Si tratta di una delle più importanti innovazioni tecnologiche, benché gli edifici in legno siano di antica tradizione, in quanto ingegnerizza completamente il processo Europaconcorsi Tiziano Rossi e Daniela Cattani a Cles (TN) - 2012 di cantiere trasformandolo nell’assemblaggio di parti pre-fabbricate sulla base di un progetto architettonico che ha specificamente previsto l’utilizzo di quel tipo di materiale. Le innovazioni che stanno dietro ad una tale scelta sono molteplici, a partire dalle dotazioni impiantistiche che, pur con una certa flessibilità, devono essere localizzate preventivamente non essendo possibile poi creare delle tracce in un setto portante di legno (benché vi siano dei sistemi che possono consentire modifiche, di fatto si snaturerebbe la scelta della struttura in legno). Struttura in legno a travi e pilastri Catalogo Orientalux – case in legno - (AQ) Sistemi di ventilazione e ricambio dell’aria Un sistema di ventilazione meccanica consente un controllo continuo dell’umidità degli ambienti interni, ma se ad esso si accoppia anche un sistema di recupero del calore è possibile recuperare circa il 40% delle dispersioni termiche complessive. Considerando che il calore disperso per ventilazione è circa il 60% e che i sistemi di recupero di calore possono arrivare ad un recupero di circa l’80% mantenendo un costante afflusso di aria fresca per il ricambio dell’aria ambiente, il risparmio è notevole. RIEPILOGO DISPERSIONI TERMICHE 10% 20% 7% Riepilogo delle dispersioni termiche in un edificio residenziale di classe B 63% VENTILAZIONE CHIUSURE TRASPARENTI PONTI TERMICI CHIUSURE OPACHE 5 expoclima.net Le tecnologie disponibili sono diverse e vanno dagli apparecchi installati autonomamente in ogni appartamento agli impianti centralizzati collegati a sistemi di riscaldamento acqua in cui il recupero del calore è utilizzato per riscaldare, appunto, un sistema di acqua calda sia per riscaldamento che per usi sanitari. Schema tipico di un recuperatore di calore Sistemi di riscaldamento a bassa temperatura con energia soprattutto rinnovabile I sistemi a bassa temperatura hanno il pregio di aver bisogno di poca energia, anche a fronte di un funzionamento continuo come quello dei pannelli radianti a pavimento, ma soprattutto sono adattissimi a funzionare con energie rinnovabili a basso potere calorifico come le pompe di calore o il teleriscaldamento. Nel caso invece di utilizzo di generatori a combustibile fossile, questi saranno impegnati pochissimo, soprattutto nei periodi in cui vi siano temperature esterne non estremamente rigide (tra i 5 e 15°C) ed il fabbisogno termico risulta quasi dimezzato rispetto alle temperature di progetto più rigide. Si tratta comunque della parte dove può essere maggiore l’innovazione se si tiene conto che gli edifici più moderni puntano ad avere una centrale tecnologica cosiddetta “ibrida”, basata sull’utilizzo di più fonti di calore e regolata convenientemente da un sistema di gestione computerizzato che annulla la complessità dell’impianto. Concludendo, con una nota riguardante l’utilizzo del teleriscaldamento: almeno in Lombardia, l’utilizzo del teleriscaldamento fa compiere un deciso salto di qualità verso classi energetiche più elevate. Esiste poi la questione della estrema semplicità di un impianto così progettato che vede di colpo azzerate tutte le problematiche legate alla prevenzione incendi ed alla manutenzione di una grossa centrale termica. Schema di principio impianto per riscaldamento e produzione acqua calda centralizzata con caldaia e integrazione con pannelli solari e pompa di calore 6 ARTICOLO TECNICO INTERVISTA referenza prodotti news dal portale Rif.: http://m.casapassiva.com Sistemi di raffrescamento passivo Sono costituiti soprattutto da sistemi di ombreggiatura e di passaggi dell’aria dalle zone più calde dell’edificio verso quelle più fresche. I passaggi dell’aria sono attentamente studiati in base all’esposizione geografica e alla destinazione d’uso degli ambienti. In edifici alti è stato sovente utilizzato il vano scale come condotto principale per una ventilazione di raffrescamento estiva. Si tratta di un espediente già utilizzato nei palazzi alti dei primi del ‘900, ma ancora oggi efficientissimo. I sistemi di ventilazione passiva hanno origini antichissime e ancora oggi si possono vedere edifici raffrescati con le torri a vento nelle zone desertiche dell’altopiano iraniano, che sfruttano la grande escursione termica fra il giorno e la notte. I sistemi di raffrescamento passivo sono utilizzati, nelle Passivhaus, per un ricambio dell’aria controllato e sovente il recuperatore di calore sul circuito in uscita consente di far fronte all’intero fabbisogno termico dell’edificio. Gestione integrata di tutti i sistemi tecnologici dell’edificio Tramite moderne applicazioni domotiche si è oggi in grado di controllare anche a distanza tutti i sistemi tecnologici che riguardano i funzionamento climatico dell’edificio, dai sistemi oscuranti alle aperture per la ventilazione, il funzionamento degli impianti di climatizzazione. presto abbandonati tornano ad avere nuovamente l’importanza che meritano grazie alle nuove tecnologie informatiche che, c’è da crederci, continueranno a migliorare sino a rendere in ogni abitazione, il comfort cercato dall’utilizzatore. Si tratta del vero “cervello” del funzionamento di un moderno edificio in cui sistemi materiali tradizionali troppo Schermate di un sistema Honeywell controllabile via smartphone 7 expoclima.net Il rapporto del progettista con committenza e architetti, il sistema edificio e il comfort degli abitanti Intervista all’ing. Andrea Fornasiero di Manens-Tifs Manens-Tifs è uno studio di progettazione con sede a Padova che ha collaborato alla realizzazione di alcuni degli interventi più importanti degli ultimi anni in Italia e all’estero: dalle torri Garibaldi di Porta Nuova a Milano, all’auditorium Parco della musica di Roma, fino al centro commerciale La nave de vero, in provincia di Venezia, di cui abbiamo parlato recentemente in un articolo. In questa intervista Andrea Fornasiero ci offre quindi un punto di vista “privilegiato” sui futuri sviluppi dell’edilizia e dell’impianstica, ma soprattutto sul rapporto tra le due discipline… Negli ultimi 10 anni, com’è cambiato il mercato dell’impiantistica nel residenziale e quali sono state secondo Lei le innovazioni più importanti? «Il mercato si è evoluto in modo sostanziale, principalmente grazie alle leggi e normative sull’efficienza energetica in edilizia e sull’uso di fonti rinnovabili, nonché alle nuove esigenze e pressioni dei committenti. Una volta era molto difficile installare impianti particolari, ci si aspettava sempre la classica caldaia con i radiatori. Adesso invece il mercato si sta evolvendo verso la qualità, per cui si stanno adottando impianti come ad esempio pompe di calore associate a pannelli radianti, sistemi ormai comuni, e la ventilazione meccanica controllata. Altro aspetto fondamentale è la domotica, che negli ultimi anni ha avuto un’evoluzione estremamente forte e rapida, e sta prendendo piede nel mercato come soluzione applicabile senza grosse difficoltà, grazie soprattutto ai cambiamenti tecnologici e alla disponibilità di elettronica a costi inferiori». 8 Per quanto riguarda il mercato dell’impiantistica nel settore terziario, invece? «Anche qui si registra la tendenza, da parte del committente, di voler scegliere e capire maggiormente i costi energetici e di esercizio dell’impianto, ancora una volta derivata dall’attenzione legislativa e normativa degli ultimi anni. Non è più come una volta, o meglio, è più complicato di una volta, perché si deve comprendere con precisione le esigenze del committente, c’è un ventaglio di scelte più completo, e soprattutto la committenza oggi è in grado di capire maggiormente tutti gli aspetti relativi ai costi energetici e alla qualità del comfort ambientale. Di conseguenza, si deve ricorrere al dialogo tra le parti, che non può essere interpretato se non come una cosa positiva». Nel prossimo futuro, pensa che ci saranno ulteriori evoluzioni significative o c’è ancora troppa incertezza normativa? «Negli ultimi anni l’Europa ha capito che l’energia è uno degli aspetti fondamentali della tecnologia odierna, della nostra vita quotidiana, per cui ha emanato una serie di leggi e regolamenti da applicare in tutti gli Stati, non ultimo l’Italia, aumentando la consapevolezza del problema energetico in tutti i cittadini. Adesso siamo nel bel mezzo di un’esplosione tecnologica, costretti a diventare esperti nel campo dell’energia. Fino a pochi anni fa non ci si preoccupava di come fosse prodotta e consumata l’energia, adesso invece siamo tutti consapevoli delle problematiche legate al nucleare, ai costi energetici, al ARTICOLO TECNICO INTERVISTA referenza prodotti news dal portale fotovoltaico, a tutti questi aspetti che sono cresciuti in modo esponenziale e sono destinati a crescere per importanza nei prossimi anni, assieme alle tecnologie e alle maggiori esigenze degli utenti finali». sono in grado di capire qual è il valore insito nell’energia quando si va a realizzare un edificio, e preferiscono investire nell’efficientamento energetico piuttosto che negli aspetti di pregio architettonico». Ritiene possibile che gli sviluppi futuri restino legati allo stimolo normativo, oppure il mercato ha preso un suo orientamento e lo sta seguendo in maniera autonoma? Questo aspetto dell’efficienza energetica, in che modo si lega al comfort negli edifici, ovvero, vi è una correlazione diretta tra i due? «Lo strumento normativo aiuta molto a sostenere le tecnologie. Pensiamo ad esempio al fotovoltaico: è stato spinto con incentivi in modo importante dallo Stato. Solo dopo diversi anni, si è arrivati a dire che il mercato fotovoltaico era maturo e quindi capace di vivere di vita propria. Credo che la stessa cosa succederà anche per le altre tecnologie». «E’ evidente che le due cose non possono essere separate: gli impianti si costruiscono infatti per dare comfort alle persone. L’orientamento dei sistemi impiantistici negli ultimi anni si è rivolto non solo a favore del risparmio energetico, ma anche di un maggiore comfort. In tal senso ha preso sempre più piede il concetto di temperatura operativa, che tiene conto non solo della temperatura dell’aria ma anche delle superfici di un ambiente (pareti, pavimento, soffitto), in grado di definire in modo più corretto il comfort all’interno degli spazi chiusi. Di conseguenza nella progettazione degli impianti si pone maggiore attenzione non solo al sistema di climatizzazione in se stesso ma anche all’involucro edilizio e all’implementazione delle migliori soluzioni in grado di fondere l’aspetto energetico, funzionale ed edilizio. Parlavo prima dei pannelli radianti, nel residenziale o direzionale, è evidente in questo senso che avere una temperatura maggiormente uniforme al variare dell’altezza consente di avere un ambiente più confortevole e gradevole». In merito agli incentivi riservati al settore termico, sappiamo che c’è una seconda versione in arrivo per il Conto Termico (la prima è stata un buco nell’acqua) ed è già in fase di sperimentazione la nuova tariffa per le pompe di calore. Secondo lei questi incentivi sono sufficienti oppure ancora inadeguati? «Sono sicuramente un segnale positivo, anche se è difficile capire ora se siano adeguati o meno, bisognerà attendere la risposta del mercato, che è l’unico in grado di decidere. Il problema principale è che il mercato edilizio, al momento, è ancora molto statico, non circola più denaro; dall’altro lato, l’aspetto positivo è che chi costruisce qualcosa oggi non lo fa solo per costruire, ma perché vuole qualcosa da vivere nel futuro, quindi qualunque incentivo che può aumentare la qualità del costruito, riducendo i costi di investimento, è sicuramente uno strumento positivo e che può dare risultati. Bisogna vedere se le quote di mercato sono in grado di pareggiare i risultati dei benefici, e se questi benefici hanno una penetrazione di riformazione. Per esempio, il fotovoltaico è cresciuto perché si è fatto comprendere alla popolazione che cosa si stava facendo, l’obiettivo era aiutare il mercato». Lei fa parte di uno studio di progettazione piuttosto importante, com’è cambiato il vostro lavoro negli ultimi anni, alla luce delle evoluzioni di cui abbiamo parlato? «Due sono gli aspetti importanti da sottolineare: in primo luogo, vi è oggi una compartecipazione della committenza, ovvero, non c’è più un passaggio di carte dall’architetto allo strutturista all’impiantista, ma piuttosto una progettazione partecipata. Tradizionalmente, l’architetto era la figura principe della progettazione, dal suo progetto, solo successivamente, venivano sviluppati i “dettagli”, tra i quali i sistemi impiantistici. Oggi la situazione è diversa, perché non si parla più, ormai da una decina d’anni, di ‘edificio’, ma di ‘sistema edificio-impianto’. L’energia, non più disponibile illimitatamente e a basso costo, è ad oggi uno degli elementi fondamentali e fondanti del nostro modo di vivere, sia a livello economico che ambientale. In secondo luogo, la certificazione energetica si è molto diffusa in questi anni, così come più recentemente quella ambientale, con il risultato che le persone al di fuori dell’ambito specifico Riuscite ad avere oggi dialogo produttivo con gli architetti o è ancora una cosa difficile? «L’impatto degli impianti ha ancora alcuni punti molto importanti di commistione con l’architettura: l’involucro in primis, gli spazi tecnici, e poi i terminali di distribuzione all’interno degli ambienti (aspetto esteriore, spazi, funzionalità). E’ evidente che gli architetti oggi sono costretti a rapportarsi con gli impiantisti in modo diverso: mentre fino a qualche anno fa c’era molta contrarietà da parte dei primi quando venivano chiesti loro determinati spazi, oggi, pur essendo ancora presente una certa dicotomia, è altrettanto vero che gli architetti si sono resi conto che l’aspetto energetico è diventato parte integrante del loro lavoro, quindi hanno imparato a dialogare con gli impiantisti per la scelta dell’involucro, per la ricerca delle migliori soluzioni capaci di ridurre le problematiche energetiche nell’involucro e a allo stesso tempo mediare l’aspetto esteriore,le esigenze degli spazi per i componenti impiantistici, il comfort delle persone e il risparmio energetico. Gli architetti nel tempo hanno sviluppato maggiore consapevolezza del fatto che l’architettura non è il semplice muro, ma l’edificio.». Questi sistemi più avanzati per il risparmio energetico e il comfort comportano un investimento iniziale spesso più alto, e anzi, molte volte, più basso è il costo di gestione, più alto diventa l’investimento. Come spiegare questo passaggio ai potenziali clienti finali? «Non è sempre vero che a maggiore investimento corrisponde un maggiore risparmio. Questo sta nella professionalità e sensibilità del singolo progettista. Ad esempio, la gamma di 9 expoclima.net sistemi di ventilazione e dei terminali di climatizzazione interni è molto vasta: di conseguenza, sta al singolo impiantista analizzare e ricercare la soluzione migliore dal punto di vista del rapporto costi inziali/ritorno economico, la fruibilità ed il comfort per gli utenti finali. Le spiegazioni di questi concetti alla committenza, vanno quindi necessariamente accompagnate da analisi tecniche e correlazioni tra vantaggi economici, di comfort e energetici. Il committente oggi è sensibile a questi aspetti, soprattutto per gli edifici direzionali, dove lavorano magari centinaia di persone. Diversi studi hanno dimostrato infatti che fornire un ambiente con comfort e funzionalità maggiori migliora la produttività e di conseguenza anche il “benessere” economico dell’azienda». Uno degli aspetti cruciali del risparmio energetico riguarda il modo in cui gli abitanti vivono l’edificio, utilizzano gli impianti. Come possono essere educati quindi gli utenti nella fase successiva alla realizzazione? «In effetti, questa è una delle problematiche maggiori degli edifici, nel senso che l’edificio può essere perfetto, ma se poi le persone che ci vivono non riescono ad usarlo correttamente, tutti gli sforzi progettuali e i maggiori investimenti possono facilmente essere vanificati. Il mercato attualmente richiede che sia assicurato e prima della fine dei lavori, sia rilasciato un manuale d’uso emanutenzione. Qualora possibile, ovvero qualora la committenza abbia individuato i gestori/ Uffici Manens-Tifs, sede di Padova 10 manutentori e ve ne sia la volontà, questi ultimi sono invitati ad accompagnare le ultime fasi di cantiere (ad impianti sostanzialmente pronti). Ciò è vero per gli edifici privati, ma è diverso per gli edifici pubblici, come gli ospedali, dove chi costruisce fa anche la manutenzione, in questo caso si tratta di un connubio perfetto». Dunque non esistono effettivamente delle guide? «Resta la problematica della designazione di chi farà la manutenzione dell’edificio. Per gli edifici privati, molte volte il proprietario non riesce a definire il gruppo di persone che farà la manutenzione e magari contatta persone esterne. Normalmente, tra la fine dei lavori e l’occupazione, vi è sempre un periodo “morto” in cui comunque gli impiantisti mettono a punto gli ultimi dettagli negli edifici, attraverso un sistema BMS, ad esempio, di Building Management System. Questo è il periodo ideale per l’”addestramento” dei futuri occupanti dell’edificio. Altro discorso invece vale se il proprietario decide di investire con il commissioning, un processo integrato di controllo qualitativo in cui esiste un filo logico che unisce i progettisti con gli utenti finali dell’edificio. Questo consente di valutare la situazione reale e la storia di ogni edificio, ed a intervenire in modo efficace e compiuto». Organizza il tuo Business La prima applicazione CRM integrata con un modulo gestionale totalmente in CLOUD. E’ Intuitiva, modulare, di facile utilizzo, economicamente molto competitiva e si adatta a qualsiasi tipo di Attività. www.bconsole.com expoclima.net Tecnologie che migliorano (davvero) la vita e le tasche L’opionione di: Umberto Paracchini Marketing Communication Manager Southern Europe and Mediterranean area EVC di Honeywell La parola “domotica” deriva dall’unione del vocabolo latino “casa” a “robotica”, la scienza che si occupa delle tecnologie che migliorano la vita in casa. La domotica ha avuto negli anni un tasso di utilizzo inversamente proporzionale all’effettivo valore della stessa: in poche parole se ne parlava tanto ma non se ne capivano bene i vantaggi. In marketing c’è un acronimo, RWW (real, worthy, winning) che indica la possibilità di successo di un prodotto sul mercato. Il dispositivo funziona? I vantaggi sono chiari? Cosa porta davvero in termini di benefici e soluzioni dei problemi? Perché parlare di domotica? Perché il 68% dell’energia utilizzata in un’abitazione viene destinata al riscaldamento (Fonte SAIE – Cresme). Per risparmiare energia quindi basta cambiare le lampadine o controllare i picchi della lavatrice? Non solo, occorre rendere più efficiente il riscaldamento. Il xx% degli Italiani che vivono in appartamento hanno davvero il massimo comfort possibile? Quante volte aprono la finestra per regolare la temperatura? Quante volte la cucina è calda e il bagno è freddo (soprattutto al mattino)? Quante volte sono partiti per il fine settimana dimenticandosi il riscaldamento accceso? La risposta la conosciamo tutti. Il collegamento ora mi sembra chiaro: la domotica, di cui si parla tanto, risolve davvero i due problemi, reali e concreti, sopra menzionati: volontà di risparmio ed esigenza di comfort? La risposta però non è così semplice. Proprio per la vastità di implicazioni e per le sfumature contenute nella parola “domotica”. Possiamo però affermare che esiste oggi una “domotica” che risponde alle esigenze delle persone. Prima di approfondire il tema della domotica, pensiamo alle opzioni che le persone considerano per il risparmio energetico. In un focus group del 2011 è stato scoperto che l’intervento ritenuto migliore per il risparmio energetico, in una città come Milano, era l’installazione di pannelli solari. Provate a immaginare quanti pannelli solari un condominio di Milano può accogliere, e pensate 12 Maggiori informazioni su evohome cc sono disponibili su www.evohome.honeywell.com ARTICOLO TECNICO INTERVISTA referenza a quante famiglie ci vivono. Senza parlare di ritorno sull’investimento: sopra i 10 anni. Il grande pubblico non ha le idee chiare. Al momento la domotica non ha ancora preso piede ma si è cominciato a parlarne. Il merito va anche a Nest, recentemente acquisita da Google, che riprende la strategia di Apple: il CEO di Nest, Tony Fadell viene considerato il papà dell’iPod di Apple. Però attualmente Nest non è presente in Italia, anche se il sistema può essere acquistato dall’estero on-line. Non esiste solo Nest ma, anche un’altra soluzione che sfrutta la lunga esperienza di Honeywell nel settore: evohome connected comfort. Evohome cc nasce in Europa ed è sviluppato pensando agli impianti e ai sistemi di riscaldamento europei, molto diversi da quelli americani: risparmio quindi, che si ottiene grazie alla gestione intelligente a zone della casa (in ogni stanza raggiungo la temperatura che davvero mi serve, tenendo conto del tempo che serve a raggiungerla) e che posso gestire direttamente dallo Smartphone (mai più dimenticherò il riscaldamento acceso). Specifichiamo meglio il concetto di intelligente: se voglio 20° alle 7:30, a che ora devo accendere il riscaldamento? Dipende. evohome cc impara il comportamento dell’impianto e lavora in modo tale che alle 7:30 ci siano davvero 20°. Evohome è adatto a tutti i tipi di riscaldamento o abitazione, anche grazie ai numerosi accessori: impianti a termosifoni, a pavimento o misti, caldaia centralizzata, caldaia singola per ogni appartamento, case singole, e anche scuole e dormitori. Si installa facilmente e non richiede opere murarie grazie al sistema in radiofrequenza integrato. Ma come funziona e quanto costa? Immaginate un impianto di riscaldamento classico prodotti news dal portale composto da caldaia e diversi termosifoni. La consolle evohome cc (vedi foto) comanda la caldaia, senza fili grazie alla radiofrequenza, accendendola/spegnendola e ottimizzandone il funzionamento. Su ogni termosifone, in funzione della temperatura desiderata, una valvola elettronica alimentata a batteria, apre e chiude, facendo passare o meno l’acqua calda. Quindi in ogni zona (che può essere composta da più stanze) decido quando avere una determinata temperatura, sulla base del reale utilizzo. Bisogna tenere conto anche di un aspetto tecnico molto importante: nel caso di impianti centralizzati a colonne montanti (cioè quando il termosifone riceve l’acqua calda dal tubo proveniente dal piano di sotto, quindi non c’è un unico ingresso dell’acqua calda in casa), questo sistema è l’unico che permette di controllare la temperatura (a parte le valvole termostatiche su cui torneremo dopo). Il costo? Evohome cc con controllo via smartphone ha un prezzo di 299 € + Iva, più 299 € + Iva per 4 termostati elettronici da radiatore. Tanto o poco? Dipende: immaginando un risparmio del 30% (studi dimostrano si possa arrivare fino al 40%), con una bolletta di 1.000€ all’anno per il riscaldamento, si rientra della spesa in 3 anni. Trovate un investimento altrettanto redditizio! L’alternativa più classica, dicevamo, sono valvole termostatiche meccaniche per radiatore (foto). Meglio di niente, ma garantiscono un risparmio e un controllo limitato. Il consiglio degli esperti è: trova la temperatura corretta e non modificarla più. Ma se cambio utilizzo della stanza? Se mi allontano da casa per qualche giorno? Nel 2014 mi sembra chiaro che la tecnolgia deve (e può) offrire di più. 13 expoclima.net TG165, il nuovo termometro a infrarossi di FLIR Il termometro ad immagine IR TG165 di FLIR, da oltre cinquant’anni leader mondiale nella progettazione e produzione di termocamere adatte ad una vasta gamma di applicazioni, è uno strumento potente, compatto e conveniente per misurare le temperature in maniera accurata, osservare la distribuzione dei punti caldi e freddi normalmente invisibile all’occhio umano, memorizzare le immagini e i dati da integrare nei rapporti. Congetture, diagnosi alla cieca e visualizzazioni a distanze pericolose sono così evitate, grazie al nuovo prodotto TG165 di FLIR, che integra un termometro IR e la potenza di una termocamera in un unico strumento compatto e robusto, veloce e facile da utilizzare. Il termometro TG165 di FLIR, infatti, non richiede alcun corso di formazione. Una combinazione di tecnologie che facilita la visualizzazione dei punti di calore nell’ambiente, con un doppio laser in grado di contrassegnare visivamente i bordi dell’area da misurare e un puntatore che ne identifica il punto centrale, e che semplifica il lavoro dei professionisti, soprattutto in ambito industriale, dove la robustezza del prodotto lo rende capace di sopportare cadute fino a 2m di altezza. TG165 di FLIR, che vanta una rete di distribuzione globale grazie ai suoi uffici sparsi in tutto il mondo, sarà disponibile presso i principali rivenditori di strumenti di misura e test per l’industria a partire da ottobre 2014. L’azienda FLIR Systems è leader mondiale nella progettazione e produzione di termocamere per un’ampia gamma di applicazioni. Vanta oltre 50 anni di esperienza e migliaia di termocamere attualmente in uso in tutto il mondo per la manutenzione predittiva, ispezioni nel campo delle costruzioni, ricerca e sviluppo, sicurezza e sorveglianza, settore marittimo, automotive e per altre applicazioni di visione notturna. FLIR Systems produce in sette stabilimenti negli USA (Portland, Boston, Santa Barbara e Bozeman), Svezia (Stoccolma), Estonia (Tallinn). I suoi uffici sono situati in Australia, Belgio, Brasile, Cina, Corea, Dubai, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Italia, Paesi Bassi, Russia, Spagna, UK ed USA. L’azienda impiega oltre 3200 specialisti dell’infrarosso, e si rivolge ai mercati internazionali attraverso una rete di distribuzione globale, che fornisce localmente attività commerciale e supporto. FLIR Systems Inc - Via Luciano Manara 20051 Limbiate Mi - ITALIA Tel. +39 02 99451017 Fax +39 02 99692408 www.flir.com 14 Scopri Flir su ARTICOLO TECNICO INTERVISTA referenza prodotti news dal portale L’importanza di misurare CO2, temperatura e umidità relativa ai fini dell’efficientamento energetico Per ottenere un Building Management System (BMS) ad alta efficienza e a ridotti costi energetici, è necessario misurare con precisione l’umidità, la temperatura e il livello di CO2 presenti nell’ambiente circostante. La qualità dell’aria in un ambiente è infatti influenzata dal numero di persone presenti e il livello di CO2 in essa contenuto è indicativo della quantità di aria da ricambiare. Controllare la qualità dell’aria significa quindi migliorare il comfort ambientale e ridurre al minimo il relativo consumo di energia. temperatura dell’aria in ingresso può contribuire a garantire un certo livello di comfort, al minor consumo energetico possibile. Anche l’umidità relativa va mantenuta costante ai fini di garantire benessere climatico e minori consumi di energia, sia per l’umidificazione/deumidificazione dell’aria che per il suo riscaldamento/raffreddamento, definendo il giusto apporto di aria condizionata necessaria ai singoli locali, indipendentemente dalla temperatura, dalle condizioni esterne e dai processi interni ai vari ambienti. Allo stesso modo, la temperatura ambiente in un locale deve essere mantenuta costante intorno ai valori predefiniti, e il controllo della L’azienda La Rotronic, azienda a vocazione internazionale, produce e commercializza dal 1967 strumenti di misura dell’umidità per l’industria e il commercio. L’offerta aziendale si completa di strumenti portatili, trasmettitori, sonde industriali, prodotti OEM e data logger. I prodotti Rotronic trovano impiego in vari settori: industria farmaceutica/alimentare, applicazioni per gli impianti di ventilazione e di climatizzazione, processi di essicazione e misurazioni dell’umidità della carta, nonchè metereologia. Il 60% del fatturato aziendale si realizza all’estero con una presenza capillare sui principali mercati globali, quali Stati Uniti, Cina, Singapore, Regno Unito, Francia, Italia e Germania con l’inaugurazione dell’ultima filiale a Milano nel 2010. Rotronic Italia srl - Via Repubblica di San Marino 20157 Milano - ITALIA Tel. +39 02 39007190 Fax +39 02 332762 99 www.rotronic.it Scopri Rotronic su 15 expoclima.net System All in One di Vmec: un sistema unico per riscaldare, raffrescare e produrre ACS, senza gas System All in One è un sistema completo per la climatizzazione estiva e invernale e la produzione di acqua calda sanitaria, che comprende una pompa di calore, un impianto fotovoltaico e la termoregolazione. Caldensa di Vmec, la pompa di calore aria-acqua o acqua-acqua, è ideale sia per nuove installazioni che per rifacimenti di impianti più tradizionali, grazie all’impiego del gas refrigerante R407, che rende possibile alzare la temperatura di mandata fino a 65°. Disponibile in taglie da 10, 15 e 20 kW, capaci di coprire il fabbisogno termico di qualsiasi tipo di abitazione, la pompa di calore Caldensa è provvista di un puffer che permette di regolare il fabbisogno termico, limitando dunque gli sprechi e i consumi elettrici della stessa. In protocollo Modbus, tramite il software Visiprog è possibile programmare in Data Flow Charting tutti i regolatori DDC di Vmec e controllare anche i relativi parametri, sia in locale che da remoto. L’alimentazione elettrica di Caldensa viene dall’impianto fotovoltaico installato. A scelta per il soddisfacimento del fabbisogno energetico, i Kit Fotovoltaici VMEC da 2 a 20 kWp, sia nella loro versione più tradizionale che in quella ad integrazione tecnologica. Il Kit Fotovoltaico VMEC comprende: - Pannelli policristallini delle marche più famose, di produzione europea o asiatica, che rispettano i migliori parametri e le tolleranze necessarie per ottenere il rendimento maggiore; - Inverter SOLARMAX, prodotto da Sputnik Engineering, leader da oltre vent’anni nella costruzione di Inverter di alta qualità ed elevato rendimento, premiata con il riconoscimento “Made in Europe”; - Strutture di produzione VMEC, in lega di alluminio ed acciaio Inox, quindi antiossidanti, che rispettano le caratteristiche strutturali indicate dalla UNI-EN10025. La gamma prodotti VMEC Kit fotovoltaici pre-configurati Storage box VMEC VMEC ENERGY SRL - Via dell’Agricoltura, 12 37051 Bovolone, Verona - ITALIA Tel. +39 045 6680070 - Fax +39 045 6680267 - http://energia.vmec.it 16 Termoregolazione VMEC Scopri VMEC su ARTICOLO TECNICO INTERVISTA referenza prodotti news dal portale Evohome, il regolatore multizona con display touchscreen di Honeywell Prodotto di punta per design, tecnologia e innovazione, Evohome di Honeywell, il termoregolatore capace di gestire fino a 12 diversi spazi dell’abitazione, si adatta perfettamente a qualsiasi ambiente e arredamento, integrandosi facilmente anche agli impianti già esistenti. Dal design moderno ed elegante, grazie alle 3 diverse cornici interscambiabili (disponibili in colore nero satinato, bianco lucido o metallo brunito), e dalle dimensioni ridotte, il regolatore multizona di Honeywell può essere installato ovunque, a muro o su un ripiano, e facilmente, dato che non necessita di particolari opere murarie ed è provvisto di un apposito manuale anche per utenti meno esperti. Uno strumento intelligente che consente all’utente di regolare e personalizzare, tramite l’intuitiva interfaccia touchscreen, il riscaldamento nei diversi ambienti, programmando orari, temperature e zone, e dunque garantendo fino al 30% di risparmio energetico all´anno. Con il sistema di regolazione a radiofrequenza per il riscaldamento a zona Evohome, è disponibile anche la app gratuita Total Connect Comfort, che consente di regolare a distanza la temperatura della propria abitazione direttamente dal proprio smartphone o tablet. Edificius di ACCA software, il software BIM per la progettazione architettonica integrata Il software BIM “Edificius” di ACCA, softwarehouse leader in Italia nella creazione di software tecnici per l’edilizia, è tra i primi al mondo per la progettazione architettonica integrata con calcolo strutturale, prestazioni energetiche, computo metrico, sicurezza cantieri, manutenzione ed impiantistica. Un esempio di tecnologia iBIM (integrated Building Information Modelling), semplice all’uso e intuitivo nell’approccio, capace di integrare, in modo innovativo, i principali aspetti di progettazione e costruzione di edifici all’interno di un unico sistema informativo. Il software Edificius di ACCA opera sia in ambiente 2D che 3D e produce automaticamente tutti gli elaborati architettonici (come piante, sezioni, prospetti, assonometrie, prospettive e rendering), facilmente aggiornabili anche qualora vengano apportate modifiche. i vantaggi di Edificius sono evidenti: meno errori, meno tempo e più semplicità. La nuova versione, che verrà presentata a SAIE 2014, si distinguerà per tecnologia BIM e integrazione, in virtù delle nuove funzioni di rendering in tempo reale, delle innovative soluzioni di integrazione con la sicurezza e la manutenzione, e della maggiore velocità di calcolo anche per progetti di grandi dimensioni, grazie alla tecnologia a 64 bit, all’integrazione con il modellatore di terreno e alla progettazione degli spazi esterni Edificius-LAND. 17 expoclima.net News dal nostro portale Prestazioni energetiche degli edifici: in vigore la nuova UNI/TS 11300-1 e 2 Ponti termici, trasmittanza termica, ventilazione, solare, tutte le novità della UNI/TS 1300-1 e 2, in vigore dal 2 ottobre 2014i Il 2 ottobre 2014 sono entrate ufficialmente in vigore le nuove norme UNI/TS 11300-1 e 2 sulle prestazioni energetiche degli edifici, nuovi e già esistenti, in sostituzione a quelle già pubblicate nel 2008. Acquistabili sul sito dell’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), le due normative forniscono una metodologia univoca di calcolo per la determinazione del fabbisogno di energia termica degli edifici, integrata anche dalle deliberazioni europee in materia. Nello specifico: • La UNI/TS 11300-1:2014, che titola “Determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale”, fornisce dati e metodi, in attuazione della UNI EN ISO 13790:2008, per il calcolo del fabbisogno di energia termica (in condizioni standard o climatiche particolari) per l’umidificazione e deumidificazione degli ambienti; • La UNI/TS 11300-2:2014, come riporta il titolo “Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per la produzione di acqua calda sanitaria, per la ventilazione e per l’illuminazione in edifici non residenziali”, fornisce dati e metodologie non solo relativi al calcolo del fabbisogno energetico per la climatizzazione, ma anche per la misurazione dei rendimenti e delle perdite dei sottosistemi di generazione di calore alimentati a combustibili fossili, liquidi e gassosi. Secondo ANIT (Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico), la revisione della norma UNI/TS 11300, soprattutto nella sua unità 1, ha comportato modifiche sostanziali ai sistemi di calcolo e alle certificazioni energetiche fino ad oggi in uso, basati sulle precedenti normative in fatto di stima del fabbisogno energetico degli edifici per la climatizzazione invernale ed estiva. In particolare, le modifiche apportate riguarderebbero: - Ponti termici e ψe: si calcoleranno solo attraverso i coefficienti lineici ψe; - Trasmittanza termica U: maggiore attenzione e opportune correzioni ai materiali e alla conducibilità termica (λ) impiegati negli edifici; - Ventilazione: il capitolo “perdite”, nell’attuale versione, è stato implementato con considerazioni più approfondite riguardanti gli impianti responsabili della ventilazione all’interno degli edifici; - Solare: attiva la modifica che valuta un solo fattore di riduzione, quello peggiorativo, per l’ombreggiatura da esterno, e migliorata la parte dedicata alla definizione dei fattori di esposizione per trasmittanza di energia solare totale attraverso la vetrata. EVENTI in agenda Salone internazionale dell’edilizia 18 Dal 14/10/2014 al 16/10/2014 Dal 22/10/2014 al 25/10/2014 Dal 28/10/2014 al 29/10/2014 Dal 28/10/2014 al 28/10/2014 Norimberga - GERMANIA Bologna - ITALIA Verona - ITALIA Verona - ITALIA Organizzato per la prima volta con il nome “Chillventa” nel 2008, questo evento è diventato il più importante nel mondo della refrigerazione, condizionamento, ventilazione e pompe di calore. L’edizione di quest’anno di SAIE offre quattro giorni di confronto, approfondimento e proposte che vedono, nei 9 padiglioni occupati da più di 800 espositori su una superficie di 80.000 mq, la partecipazione di oltre 12.000 professionisti iscritti a seminari e workshop del Forum Better Building & Smart Cities. Giunta alla sua sesta edizione, la fiera Home & Building, dedicata alla domotica e alle tecnologie impiegate nel settore delle costruzioni, si svolgerà anche quest’anno a Verona, il 28 e 29 ottobre 2014. Giunto alla sua 14esima edizione, mcTER Cogenerazione Mostra Convegno Applicazioni di Cogenerazione è un evento dedicato alla cogenerazione, alle biomasse, ai bio-gas e all’efficienza energetica, che unisce una componente formativa a una parte espositiva. ARTICOLO TECNICO INTERVISTA referenza prodotti news dal portale News dal nostro portale ENEA, elaborato il Regolamento Tipo per accertamenti e ispezioni degli impianti termici Le linee guida di ENEA per la standardizzazione delle procedure necessarie per la manutenzione e il controllo degli impianti termici Di concerto con il MiSE e il CTI, ENEA (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente) ha elaborato un Regolamento Tipo contenente delle linee guida rivolte a regioni e autorità competenti sul territorio, per il corretto esercizio, manutenzione e controllo degli impianti termici negli edifici, in attuazione della normativa vigente. Il documento, dal titolo “Linee guida per la definizione del Regolamento per l’esecuzione degli accertamenti e delle ispezioni sugli impianti termici degli edifici ai sensi del decreto legislativo 192/05 e ss.mm.ii. e del d.p.r. n. 74/2013”, si compone di un Regolamento e 16 allegati che dovrebbero, auspicabilmente, fungere da riferimento nazionale per la standardizzazione e omogeneizzazione delle procedure relative al corretto funzionamento e ispezione degli impianti termici. La legislazione in materia ha subito negli anni numerose modifiche, l’ultima delle quali impone un rapido adeguamento e omogeneizzazione dei regolamenti regionali e locali alla normativa vigente, in materia di procedure tra autorità competenti e cittadini. Le novità principali introdotte dal recente D.P.R. 74/2013, che sostanzialmente semplifica il compito delle autorità competenti, responsabilizza maggiormente l’operato di installatori e manutentori e diminuisce gli oneri dei cittadini, sono le seguenti: • Nuovi limiti delle potenze degli impianti soggetti a controlli e modifica dei compiti degli ispettori per la valutazione degli interventi di risparmio energetico da effettuare; nello specifico, le ispezioni devono essere effettuate su impianti di climatizzazione invernale ed estiva di potenza termica nominale uguale o superiore a 10 kW e uguale o superiore a 12 kW, rispettivamente. Inoltre, l’ispezione dovrà includere una valutazione circa l’efficienza energetica del generatore, il suo corretto dimensionamento rispetto al fabbisogno energetico per la climatizzazione dell’immobile, ed eventualmente una consulenza sugli interventi correttivi da attuare per migliorare la performance dell’impianto e favorire dunque il risparmio in termini economici; estiva con potenza termica nominale compresa tra 10 kW e 100 kW nel primo caso, e 12 e 100 kW nel secondo; • Maggiori responsabilità in seno all’installatore e manutentore, i quali, oltre al rapporto di efficienza energetica dell’impianto, sono tenuti a dichiarare al committente o all’utente le operazioni di controllo e manutenzione necessarie per garantire la sicurezza delle persone e/o cose e la frequenza delle stesse; • Nuove tempistiche di trasmissione dei rapporti di efficienza energetica, conformi alla tipologia di impianto e relativa potenza; • Requisiti professionali più severi per i nuovi ispettori; • Limitatamente alle regioni e province autonome di Trento e Bolzano, è confermato il compito di coordinare l’attività di ispezione sul territorio di competenza, uniformare le tariffe, istituire il catasto regionale degli impianti termici, sviluppare programmi di qualificazione e aggiornamento professionale degli ispettori e promuovere campagne di informazione per la cittadinanza. Nella pagina web del MiSE è disponibile una sezione FAQ dedicata al tema dell’efficienza energetica degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva, dove vengono chiarite agli utenti le ultime novità in materia di impianti termici, nuovi libretti di impianto e rapporti di efficienza energetica, come prescritto dal DL 63/2013. • Limitazione del numero di ispezioni: il rapporto di efficienza energetica inviato dal manutentore o terzo responsabile è considerato sostitutivo dell’ispezione in presenza di impianti di climatizzazione invernale (alimentati a gas, metano o gpl) ed 19 Clima Drive tutti i vostri documenti più importanti sempre disponibili sul cloud di ExpoClima ClimaDrive è il nuovo servizio che vi permette di archiviare tutta la documentazione tecnica o commerciale utile al vostro lavoro: PDF, DWG, WORD, EXCEL, ODS e renderla sempre disponibile, organizzata e consultabile dal vostro profilo ExpoClima. 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