#74
ottobre ‘14
Efficienza e comfort negli edifici
di ultima generazione
Norme e prassi per la progettazione
Come coniugare risparmio energetico,
sostenibilità e comfort all’interno degli
edifici di ultima generazione, orientandosi
correttamente tra le diverse norme in
vigore.
prodotti in primo piano
In questo speciale
Benessere e risparmio energetico
Il rapporto del progettista con
committenza e architetti
Intervista all’Ingegnere:
Andrea Fornasiero
di Manens-Tifs
expoclima.net
Benessere e risparmio
energetico:
il sistema edificio di ultima
generazione
Cosa s’intende per “edifici di ultima generazione”
e quali sono le buone prassi per progettare e costruire
Non è possibile assegnare tale definizione ad una data
temporale di realizzazione poiché esistono molti edifici di
recente costruzione realizzati ancora con criteri di troppi
anni addietro (vedi impianto a caldaiette). Gli edifici
realizzati secondo canoni tradizionali dell’edilizia vedono
una struttura in c.a. a travi e pilastri, tamponamenti
esterni in laterizio, serramenti in legno o pvc, impianto
di riscaldamento con caldaiette o centralizzato a gas e
distribuzione a radiatori, impianto di raffrescamento solo
predisposto per una installazione autonoma di un split
system, illuminazione delle parti comuni in plafoniere
fluorescenti.
Oggi le legislazioni vigenti richiedono e favoriscono
un radicale ripensamento di questi sistemi costruttivi,
anche grazie al fatto che il raggiungimento di una classe
energetica elevata rende l’immobile più appetibile sul
piano della vendita immobiliare.
Ancora oggi, purtroppo, molti edifici vengono realizzati
con criteri non moderni per una pluralità di cause, alcune
legittime, altre discutibili.
Uno dei motivi principali è la vetustà del progetto. Nel
nostro paese tra la redazione di un progetto e l’esecuzione
dei lavori possono passare diversi anni e con la rapida
evoluzione normativa degli ultimi anni avere un progetto
del 2007 significa essere indietro molto di più dei 7 anni
che sono passati. La sola idea che per variare un progetto
faticosamente approvato si debba ripetere l’intero iter di
approvazione, fa tremare i polsi a progettisti, proprietari
e imprenditori. Senza contare che nel campo dell’edilizia
pubblica le varianti sono oramai viste come cause di
corruzione e alterazione della situazione iniziale della gara.
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È ad ogni modo possibile sintetizzare un confronto tra
tipologie costruttive “tradizionali” e quelle di “ultima
generazione”.
Una definizione di “edifici di ultima generazione”
comprende quindi edifici poco energivori che hanno le
seguenti caratteristiche:
1. Orientamento dell’edificio studiato secondo
l’esposizione solare, dove possibile;
2. Iper isolamento termico in maniera da ridurre le
dispersioni termiche a valori ben al di sopra di quelli di
legge;
3. Strutture portanti in legno;
4. Sistemi di ventilazione e ricambio dell’aria controllati
e bilanciati che consentano non solo un continuo
ricambio dell’aria, ma anche un recupero del calore
disperso per ventilazione (che costituisce circa il 30%
della dispersione totale);
5. Sistemi di riscaldamento a bassa temperatura con
energia soprattutto rinnovabile;
6. Sistemi di raffrescamento passivo costituiti da un
insieme di studio dell’orientamento degli ambienti,
ombreggiamenti esterni, ricambio dell’aria;
7. Gestione integrata di tutti i sistemi tecnologici
dell’edificio tramite applicazioni domotiche in grado
di controllare, anche a distanza, il funzionamento dei
sistemi.
ARTICOLO TECNICO
INTERVISTA
referenza
prodotti
news dal portale
UNITA’ TECNOLOGICA
EDIFICI TRADIZIONALI
EDIFICI DI ULTIMA GENERAZIONE
SCOPO DELLA VARIAZIONE
STRUTTURE
PORTANTI
Travi e pilastri in c.a.
Setti in legno (x-lam) o travi e pilastri in
legno
Controllo dei ponti termici
CHIUSURE VERTICALI
ESTERNE OPACHE
Tamponamenti in laterizio con
isolamento o cappotto
Rivestimento a cappotto o
tamponamenti a secco con pannelli di
vario materiale
Semplicità del processo
produttivo di cantiere
Il controllo della radiazione
solare e della luminosità e’
cruciale in termini di risparmio
energetico
Semplicità del processo
produttivo di cantiere
Miglioramento delle prestazioni
termo acustiche
CHIUSE VERTICALI
ESTERNE TRASPARENTI
Serramenti in legno o
alluminio con doppi vetri
Serramenti ad alte prestazioni con tripli
vetri e gas all’interno dotati di sistemi
oscuranti
CHIUSURE
ORIZZONTALI
Copertura piana con
impermeabilizzazione o a
falde in laterizio
Fatto salvo che in certe localita’ la copertura a falde rispecchia una necessità
di protezione dagli agenti atmosferici oltre che un rispetto di vincoli edilizi, la
copertura piana consente il recupero dello spazio sul tetto per l’installazione
di pannelli solari sia termici che fotovoltaici
IMPIANTI TECNOLOGICI
MECCANICI
Riscaldamento con caldaia
a combustibile fossile e
distribuzione a radiatori
Riscaldamento con sistemi a bassa
temperatura basati sull’uso di energie
rinnovabili quali pompe di calore,
pannelli solari, recuperatori di calore,
teleriscaldamento
Raffrescamento con sistemi
split-system
IMPIANTI
DI ILLUMINAZIONE
Corpi illuminanti a
incandescenza o fluorescenti
Oltre al notevole risparmio
gestionale e l’indubbia efficienza
energetica , si hanno anche la
possibilità di notevoli incentivi
fiscali
Raffrescamento con sistemi passivi di
ventilazione e ombreggiatura
Studio preliminare dell’illuminazione
naturale attraverso una più attenta
distribuzione degli ambienti
Risparmio gestionale
Utilizzo di lampade a led
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expoclima.net
Sistemi per il benessere climatico
Orientamento dell’edificio studiato secondo l’esposizione solare
L’esposizione solare è estremamente importante per l’apporto che il sole può
dare attraverso il riscaldamento delle superfici vetrate, ma soprattutto per il
controllo dell’esposizione durante la fase estiva, in cui l’esposizione verso sud di
alcuni ambienti potrebbe comportare una diminuzione del benessere abitativo
a causa dell’eccessiva esposizione al sole. Anche con un edificio ben isolato,
con un indice di sfasamento di oltre 10 ore, prima o poi il calore esterno
entra negli ambienti che dovrebbero dunque essere efficacemente
arieggiati.
Se possibile è quindi consigliabile porre verso sud i
locali di servizio e di soggiorno e verso nord quelli del
riposo notturno.
Naturalmente va tenuto conto anche delle eventuali
barriere naturali che con la loro presenza garantiscono
un’efficace ombreggiatura: alberi d’alto fusto o altri
edifici.
Alle nostre latitudini l’apporto solare attraverso le pareti
opache è da considerarsi minimo.
Iper isolamento termico
Esso può ridurre le dispersioni termiche a valori ben al di
sotto di quelli di legge. Si parla di iper isolamento quando
la trasmittanza media di una parete è al di sotto di 0,15
w/mq °K e masse superficiali oltre i 1000kg/mq. Pareti di
questo genere hanno uno spessore superiore ai 50 cm
e l’isolamento termico (estivo ed invernale) e acustico è
pressoché totale. Si tratta di tecniche costruttive sovente
utilizzate per le case passive, in cui si mira al benessere
climatico soprattutto limitando le dispersioni termiche
(invernali) e le rientrate di calore (estive) senza ricorrere ad
apparecchiature a motore per la climatizzazione.
La dispersione termica complessiva può essere abbattuta
di oltre il 25%, considerando anche l’utilizzo di serramenti
altamente performanti con valori di trasmittanza inferiore
all’1,6 kwh/mq °K.
Ovviamente un siffatto edificio richiede una attenta
progettazione per ovviare alle problematiche costruttive e
soprattutto un deciso orientamento della proprietà anche
per i costi di realizzazione.
Maria Grazia Novo
Borgo San Dalamzzo (CN)
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Europaconcorsi
Tiziano Rossi e Daniela Cattani a Cles (TN) - 2012
ARTICOLO TECNICO
INTERVISTA
referenza
prodotti
news dal portale
Strutture portanti in legno
L’iper isolamento termico può peraltro essere
limitato nel caso di utilizzo di strutture portanti
in legno, leggere e per loro natura senza porti
termici in quanto struttura omogenea.
La semplicità del processo produttivo di cantiere
quasi interamente realizzato nella fabbrica dove si
producono le parti in legno. Si tratta di una delle
più importanti innovazioni tecnologiche, benché
gli edifici in legno siano di antica tradizione, in
quanto ingegnerizza completamente il processo
Europaconcorsi
Tiziano Rossi e Daniela Cattani a Cles (TN) - 2012
di cantiere trasformandolo nell’assemblaggio di parti
pre-fabbricate sulla base di un progetto architettonico
che ha specificamente previsto l’utilizzo di quel tipo di
materiale.
Le innovazioni che stanno dietro ad una tale scelta
sono molteplici, a partire dalle dotazioni impiantistiche
che, pur con una certa flessibilità, devono essere
localizzate preventivamente non essendo possibile
poi creare delle tracce in un setto portante di legno
(benché vi siano dei sistemi che possono consentire
modifiche, di fatto si snaturerebbe la scelta della
struttura in legno).
Struttura in legno a travi e pilastri
Catalogo Orientalux – case in legno - (AQ)
Sistemi di ventilazione e ricambio dell’aria
Un sistema di ventilazione meccanica consente un
controllo continuo dell’umidità degli ambienti interni,
ma se ad esso si accoppia anche un sistema di recupero
del calore è possibile recuperare circa il 40% delle
dispersioni termiche complessive. Considerando che
il calore disperso per ventilazione è circa il 60% e che
i sistemi di recupero di calore possono arrivare ad
un recupero di circa l’80% mantenendo un costante
afflusso di aria fresca per il ricambio dell’aria ambiente,
il risparmio è notevole.
RIEPILOGO DISPERSIONI TERMICHE
10%
20%
7%
Riepilogo delle dispersioni termiche in un edificio
residenziale di classe B
63%
VENTILAZIONE
CHIUSURE TRASPARENTI
PONTI TERMICI
CHIUSURE OPACHE
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expoclima.net
Le tecnologie disponibili sono diverse
e vanno dagli apparecchi installati
autonomamente in ogni appartamento
agli impianti centralizzati collegati a sistemi
di riscaldamento acqua in cui il recupero
del calore è utilizzato per riscaldare,
appunto, un sistema di acqua calda sia per
riscaldamento che per usi sanitari.
Schema tipico di un
recuperatore di calore
Sistemi di riscaldamento a bassa temperatura con energia soprattutto rinnovabile
I sistemi a bassa temperatura hanno il pregio di
aver bisogno di poca energia, anche a fronte di un
funzionamento continuo come quello dei pannelli
radianti a pavimento, ma soprattutto sono adattissimi
a funzionare con energie rinnovabili a basso potere
calorifico come le pompe di calore o il teleriscaldamento.
Nel caso invece di utilizzo di generatori a combustibile
fossile, questi saranno impegnati pochissimo, soprattutto
nei periodi in cui vi siano temperature esterne non
estremamente rigide (tra i 5 e 15°C) ed il fabbisogno
termico risulta quasi dimezzato rispetto alle temperature
di progetto più rigide.
Si tratta comunque della parte dove può essere maggiore
l’innovazione se si tiene conto che gli edifici più moderni
puntano ad avere una centrale tecnologica cosiddetta
“ibrida”, basata sull’utilizzo di più fonti di calore e
regolata convenientemente da un sistema di gestione
computerizzato che annulla la complessità dell’impianto.
Concludendo, con una nota riguardante l’utilizzo del
teleriscaldamento: almeno in Lombardia, l’utilizzo
del teleriscaldamento fa compiere un deciso salto di
qualità verso classi energetiche più elevate. Esiste poi
la questione della estrema semplicità di un impianto
così progettato che vede di colpo azzerate tutte le
problematiche legate alla prevenzione incendi ed alla
manutenzione di una grossa centrale termica.
Schema di principio impianto per
riscaldamento e produzione acqua calda
centralizzata con caldaia e integrazione
con pannelli solari e pompa di calore
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ARTICOLO TECNICO
INTERVISTA
referenza
prodotti
news dal portale
Rif.: http://m.casapassiva.com
Sistemi di raffrescamento passivo
Sono costituiti soprattutto da sistemi di ombreggiatura
e di passaggi dell’aria dalle zone più calde dell’edificio
verso quelle più fresche. I passaggi dell’aria sono
attentamente studiati in base all’esposizione geografica e
alla destinazione d’uso degli ambienti.
In edifici alti è stato sovente utilizzato il vano scale
come condotto principale per una ventilazione di
raffrescamento estiva. Si tratta di un espediente già
utilizzato nei palazzi alti dei primi del ‘900, ma ancora oggi
efficientissimo.
I sistemi di ventilazione passiva hanno origini antichissime
e ancora oggi si possono vedere edifici raffrescati con le
torri a vento nelle zone desertiche dell’altopiano iraniano,
che sfruttano la grande escursione termica fra il giorno e
la notte.
I sistemi di raffrescamento passivo sono utilizzati, nelle
Passivhaus, per un ricambio dell’aria controllato e sovente
il recuperatore di calore sul circuito in uscita consente di
far fronte all’intero fabbisogno termico dell’edificio.
Gestione integrata di tutti i sistemi tecnologici dell’edificio
Tramite moderne applicazioni domotiche si è oggi in
grado di controllare anche a distanza tutti i sistemi
tecnologici che riguardano i funzionamento climatico
dell’edificio, dai sistemi oscuranti alle aperture per
la ventilazione, il funzionamento degli impianti di
climatizzazione.
presto abbandonati tornano ad avere nuovamente
l’importanza che meritano grazie alle nuove tecnologie
informatiche che, c’è da crederci, continueranno a
migliorare sino a rendere in ogni abitazione, il
comfort cercato dall’utilizzatore.
Si tratta del vero
“cervello” del
funzionamento di un
moderno edificio in
cui sistemi materiali
tradizionali troppo
Schermate di un sistema Honeywell
controllabile via smartphone
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expoclima.net
Il rapporto del progettista con
committenza e architetti,
il sistema edificio e il comfort
degli abitanti
Intervista all’ing. Andrea Fornasiero di Manens-Tifs
Manens-Tifs è uno studio di progettazione con sede a Padova che ha collaborato alla
realizzazione di alcuni degli interventi più importanti degli ultimi anni in Italia e all’estero: dalle
torri Garibaldi di Porta Nuova a Milano, all’auditorium Parco della musica di Roma, fino al centro
commerciale La nave de vero, in provincia di Venezia, di cui abbiamo parlato recentemente in
un articolo.
In questa intervista Andrea Fornasiero ci offre quindi un punto di vista “privilegiato” sui futuri
sviluppi dell’edilizia e dell’impianstica, ma soprattutto sul rapporto tra le due discipline…
Negli ultimi
10 anni, com’è
cambiato il mercato
dell’impiantistica nel
residenziale e quali
sono state secondo
Lei le innovazioni più
importanti?
«Il mercato si è evoluto
in modo sostanziale,
principalmente grazie
alle leggi e normative
sull’efficienza energetica
in edilizia e sull’uso di fonti
rinnovabili, nonché alle
nuove esigenze e pressioni
dei committenti. Una volta
era molto difficile installare
impianti particolari, ci si aspettava sempre la classica caldaia con
i radiatori. Adesso invece il mercato si sta evolvendo verso la
qualità, per cui si stanno adottando impianti come ad esempio
pompe di calore associate a pannelli radianti, sistemi ormai
comuni, e la ventilazione meccanica controllata. Altro aspetto
fondamentale è la domotica, che negli ultimi anni ha avuto
un’evoluzione estremamente forte e rapida, e sta prendendo
piede nel mercato come soluzione applicabile senza grosse
difficoltà, grazie soprattutto ai cambiamenti tecnologici e alla
disponibilità di elettronica a costi inferiori».
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Per quanto riguarda il mercato dell’impiantistica nel
settore terziario, invece?
«Anche qui si registra la tendenza, da parte del committente,
di voler scegliere e capire maggiormente i costi energetici e di
esercizio dell’impianto, ancora una volta derivata dall’attenzione
legislativa e normativa degli ultimi anni. Non è più come una
volta, o meglio, è più complicato di una volta, perché si deve
comprendere con precisione le esigenze del committente,
c’è un ventaglio di scelte più completo, e soprattutto la
committenza oggi è in grado di capire maggiormente tutti
gli aspetti relativi ai costi energetici e alla qualità del comfort
ambientale. Di conseguenza, si deve ricorrere al dialogo tra le
parti, che non può essere interpretato se non come una cosa
positiva».
Nel prossimo futuro, pensa che ci saranno ulteriori
evoluzioni significative o c’è ancora troppa incertezza
normativa?
«Negli ultimi anni l’Europa ha capito che l’energia è uno degli
aspetti fondamentali della tecnologia odierna, della nostra vita
quotidiana, per cui ha emanato una serie di leggi e regolamenti
da applicare in tutti gli Stati, non ultimo l’Italia, aumentando
la consapevolezza del problema energetico in tutti i cittadini.
Adesso siamo nel bel mezzo di un’esplosione tecnologica,
costretti a diventare esperti nel campo dell’energia. Fino a
pochi anni fa non ci si preoccupava di come fosse prodotta
e consumata l’energia, adesso invece siamo tutti consapevoli
delle problematiche legate al nucleare, ai costi energetici, al
ARTICOLO TECNICO
INTERVISTA
referenza
prodotti
news dal portale
fotovoltaico, a tutti questi aspetti che sono cresciuti in modo
esponenziale e sono destinati a crescere per importanza nei
prossimi anni, assieme alle tecnologie e alle maggiori esigenze
degli utenti finali».
sono in grado di capire qual è il valore insito nell’energia
quando si va a realizzare un edificio, e preferiscono investire
nell’efficientamento energetico piuttosto che negli aspetti di
pregio architettonico».
Ritiene possibile che gli sviluppi futuri restino legati allo
stimolo normativo, oppure il mercato ha preso un suo
orientamento e lo sta seguendo in maniera autonoma?
Questo aspetto dell’efficienza energetica, in che modo si
lega al comfort negli edifici, ovvero, vi è una correlazione
diretta tra i due?
«Lo strumento normativo aiuta molto a sostenere le tecnologie.
Pensiamo ad esempio al fotovoltaico: è stato spinto con
incentivi in modo importante dallo Stato. Solo dopo diversi
anni, si è arrivati a dire che il mercato fotovoltaico era maturo e
quindi capace di vivere di vita propria. Credo che la stessa cosa
succederà anche per le altre tecnologie».
«E’ evidente che le due cose non possono essere separate: gli
impianti si costruiscono infatti per dare comfort alle persone.
L’orientamento dei sistemi impiantistici negli ultimi anni si è
rivolto non solo a favore del risparmio energetico, ma anche
di un maggiore comfort. In tal senso ha preso sempre più
piede il concetto di temperatura operativa, che tiene conto
non solo della temperatura dell’aria ma anche delle superfici
di un ambiente (pareti, pavimento, soffitto), in grado di definire
in modo più corretto il comfort all’interno degli spazi chiusi.
Di conseguenza nella progettazione degli impianti si pone
maggiore attenzione non solo al sistema di climatizzazione in
se stesso ma anche all’involucro edilizio e all’implementazione
delle migliori soluzioni in grado di fondere l’aspetto energetico,
funzionale ed edilizio. Parlavo prima dei pannelli radianti, nel
residenziale o direzionale, è evidente in questo senso che avere
una temperatura maggiormente uniforme al variare dell’altezza
consente di avere un ambiente più confortevole e gradevole».
In merito agli incentivi riservati al settore termico,
sappiamo che c’è una seconda versione in arrivo per
il Conto Termico (la prima è stata un buco nell’acqua)
ed è già in fase di sperimentazione la nuova tariffa per
le pompe di calore. Secondo lei questi incentivi sono
sufficienti oppure ancora inadeguati?
«Sono sicuramente un segnale positivo, anche se è difficile
capire ora se siano adeguati o meno, bisognerà attendere la
risposta del mercato, che è l’unico in grado di decidere.
Il problema principale è che il mercato edilizio, al momento,
è ancora molto statico, non circola più denaro; dall’altro lato,
l’aspetto positivo è che chi costruisce qualcosa oggi non lo
fa solo per costruire, ma perché vuole qualcosa da vivere
nel futuro, quindi qualunque incentivo che può aumentare
la qualità del costruito, riducendo i costi di investimento, è
sicuramente uno strumento positivo e che può dare risultati.
Bisogna vedere se le quote di mercato sono in grado di
pareggiare i risultati dei benefici, e se questi benefici hanno
una penetrazione di riformazione. Per esempio, il fotovoltaico è
cresciuto perché si è fatto comprendere alla popolazione che
cosa si stava facendo, l’obiettivo era aiutare il mercato».
Lei fa parte di uno studio di progettazione piuttosto
importante, com’è cambiato il vostro lavoro negli ultimi
anni, alla luce delle evoluzioni di cui abbiamo parlato?
«Due sono gli aspetti importanti da sottolineare: in primo
luogo, vi è oggi una compartecipazione della committenza,
ovvero, non c’è più un passaggio di carte dall’architetto allo
strutturista all’impiantista, ma piuttosto una progettazione
partecipata. Tradizionalmente, l’architetto era la figura principe
della progettazione, dal suo progetto, solo successivamente,
venivano sviluppati i “dettagli”, tra i quali i sistemi impiantistici.
Oggi la situazione è diversa, perché non si parla più, ormai da
una decina d’anni, di ‘edificio’, ma di ‘sistema edificio-impianto’.
L’energia, non più disponibile illimitatamente e a basso costo,
è ad oggi uno degli elementi fondamentali e fondanti del
nostro modo di vivere, sia a livello economico che ambientale.
In secondo luogo, la certificazione energetica si è molto diffusa
in questi anni, così come più recentemente quella ambientale,
con il risultato che le persone al di fuori dell’ambito specifico
Riuscite ad avere oggi dialogo produttivo con gli
architetti o è ancora una cosa difficile?
«L’impatto degli impianti ha ancora alcuni punti molto
importanti di commistione con l’architettura: l’involucro
in primis, gli spazi tecnici, e poi i terminali di distribuzione
all’interno degli ambienti (aspetto esteriore, spazi, funzionalità).
E’ evidente che gli architetti oggi sono costretti a rapportarsi
con gli impiantisti in modo diverso: mentre fino a qualche anno
fa c’era molta contrarietà da parte dei primi quando venivano
chiesti loro determinati spazi, oggi, pur essendo ancora presente
una certa dicotomia, è altrettanto vero che gli architetti si
sono resi conto che l’aspetto energetico è diventato parte
integrante del loro lavoro, quindi hanno imparato a dialogare
con gli impiantisti per la scelta dell’involucro, per la ricerca delle
migliori soluzioni capaci di ridurre le problematiche energetiche
nell’involucro e a allo stesso tempo mediare l’aspetto
esteriore,le esigenze degli spazi per i componenti impiantistici,
il comfort delle persone e il risparmio energetico. Gli architetti
nel tempo hanno sviluppato maggiore consapevolezza del fatto
che l’architettura non è il semplice muro, ma l’edificio.».
Questi sistemi più avanzati per il risparmio energetico e il
comfort comportano un investimento iniziale spesso più
alto, e anzi, molte volte, più basso è il costo di gestione,
più alto diventa l’investimento. Come spiegare questo
passaggio ai potenziali clienti finali?
«Non è sempre vero che a maggiore investimento corrisponde
un maggiore risparmio. Questo sta nella professionalità e
sensibilità del singolo progettista. Ad esempio, la gamma di
9
expoclima.net
sistemi di ventilazione e dei terminali di climatizzazione interni
è molto vasta: di conseguenza, sta al singolo impiantista
analizzare e ricercare la soluzione migliore dal punto di vista
del rapporto costi inziali/ritorno economico, la fruibilità ed il
comfort per gli utenti finali. Le spiegazioni di questi concetti alla
committenza, vanno quindi necessariamente accompagnate
da analisi tecniche e correlazioni tra vantaggi economici, di
comfort e energetici. Il committente oggi è sensibile a questi
aspetti, soprattutto per gli edifici direzionali, dove lavorano
magari centinaia di persone. Diversi studi hanno dimostrato
infatti che fornire un ambiente con comfort e funzionalità
maggiori migliora la produttività e di conseguenza anche il
“benessere” economico dell’azienda».
Uno degli aspetti cruciali del risparmio energetico
riguarda il modo in cui gli abitanti vivono l’edificio,
utilizzano gli impianti. Come possono essere educati
quindi gli utenti nella fase successiva alla realizzazione?
«In effetti, questa è una delle problematiche maggiori degli
edifici, nel senso che l’edificio può essere perfetto, ma se poi le
persone che ci vivono non riescono ad usarlo correttamente,
tutti gli sforzi progettuali e i maggiori investimenti possono
facilmente essere vanificati. Il mercato attualmente richiede
che sia assicurato e prima della fine dei lavori, sia rilasciato
un manuale d’uso emanutenzione. Qualora possibile,
ovvero qualora la committenza abbia individuato i gestori/
Uffici Manens-Tifs, sede di Padova
10
manutentori e ve ne sia la volontà, questi ultimi sono invitati
ad accompagnare le ultime fasi di cantiere (ad impianti
sostanzialmente pronti). Ciò è vero per gli edifici privati, ma
è diverso per gli edifici pubblici, come gli ospedali, dove chi
costruisce fa anche la manutenzione, in questo caso si tratta di
un connubio perfetto».
Dunque non esistono effettivamente delle guide?
«Resta la problematica della designazione di chi farà la
manutenzione dell’edificio. Per gli edifici privati, molte volte
il proprietario non riesce a definire il gruppo di persone che
farà la manutenzione e magari contatta persone esterne.
Normalmente, tra la fine dei lavori e l’occupazione, vi è sempre
un periodo “morto” in cui comunque gli impiantisti mettono
a punto gli ultimi dettagli negli edifici, attraverso un sistema
BMS, ad esempio, di Building Management System. Questo
è il periodo ideale per l’”addestramento” dei futuri occupanti
dell’edificio. Altro discorso invece vale se il proprietario decide
di investire con il commissioning, un processo integrato di
controllo qualitativo in cui esiste un filo logico che unisce i
progettisti con gli utenti finali dell’edificio. Questo consente
di valutare la situazione reale e la storia di ogni edificio, ed a
intervenire in modo efficace e compiuto».
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E’ Intuitiva, modulare, di facile utilizzo, economicamente molto competitiva
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expoclima.net
Tecnologie
che migliorano (davvero)
la vita e le tasche
L’opionione di: Umberto Paracchini Marketing Communication Manager
Southern Europe and Mediterranean area EVC di Honeywell
La parola “domotica” deriva dall’unione del vocabolo latino
“casa” a “robotica”, la scienza che si occupa delle tecnologie
che migliorano la vita in casa. La domotica ha avuto negli
anni un tasso di utilizzo inversamente proporzionale
all’effettivo valore della stessa: in poche parole se ne
parlava tanto ma non se ne capivano bene i vantaggi. In
marketing c’è un acronimo, RWW (real, worthy, winning)
che indica la possibilità di successo di un prodotto sul
mercato. Il dispositivo funziona? I vantaggi sono chiari?
Cosa porta davvero in termini di benefici e soluzioni dei
problemi?
Perché parlare di domotica? Perché il 68% dell’energia
utilizzata in un’abitazione viene destinata al riscaldamento
(Fonte SAIE – Cresme). Per risparmiare energia quindi basta
cambiare le lampadine o controllare i picchi della lavatrice?
Non solo, occorre rendere più efficiente il riscaldamento.
Il xx% degli Italiani che vivono in appartamento hanno
davvero il massimo comfort possibile? Quante volte
aprono la finestra per regolare la temperatura? Quante
volte la cucina è calda e il bagno è freddo (soprattutto al
mattino)? Quante volte sono partiti per il fine settimana
dimenticandosi il riscaldamento accceso? La risposta la
conosciamo tutti.
Il collegamento ora mi sembra chiaro: la domotica, di cui si
parla tanto, risolve davvero i due problemi, reali e concreti,
sopra menzionati: volontà di risparmio ed esigenza di
comfort? La risposta però non è così semplice. Proprio per
la vastità di implicazioni e per le sfumature contenute nella
parola “domotica”. Possiamo però affermare che esiste oggi
una “domotica” che risponde alle esigenze delle persone.
Prima di approfondire il tema della domotica, pensiamo
alle opzioni che le persone considerano per il risparmio
energetico. In un focus group del 2011 è stato scoperto
che l’intervento ritenuto migliore per il risparmio
energetico, in una città come Milano, era l’installazione
di pannelli solari. Provate a immaginare quanti pannelli
solari un condominio di Milano può accogliere, e pensate
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Maggiori informazioni su evohome cc sono disponibili su
www.evohome.honeywell.com
ARTICOLO TECNICO
INTERVISTA
referenza
a quante famiglie ci vivono. Senza parlare di ritorno
sull’investimento: sopra i 10 anni. Il grande pubblico
non ha le idee chiare.
Al momento la domotica non ha ancora preso piede
ma si è cominciato a parlarne. Il merito va anche a
Nest, recentemente acquisita da Google, che riprende
la strategia di Apple: il CEO di Nest, Tony Fadell viene
considerato il papà dell’iPod di Apple. Però attualmente
Nest non è presente in Italia, anche se il sistema può
essere acquistato dall’estero on-line.
Non esiste solo Nest ma, anche un’altra soluzione che
sfrutta la lunga esperienza di Honeywell nel settore:
evohome connected comfort. Evohome cc nasce in
Europa ed è sviluppato pensando agli impianti e ai
sistemi di riscaldamento europei, molto diversi da
quelli americani: risparmio quindi, che si ottiene grazie
alla gestione intelligente a zone della casa (in ogni
stanza raggiungo la temperatura che davvero mi serve,
tenendo conto del tempo che serve a raggiungerla)
e che posso gestire direttamente dallo Smartphone
(mai più dimenticherò il riscaldamento acceso).
Specifichiamo meglio il concetto di intelligente:
se voglio 20° alle 7:30, a che ora devo accendere
il riscaldamento? Dipende. evohome cc impara il
comportamento dell’impianto e lavora in modo tale
che alle 7:30 ci siano davvero 20°.
Evohome è adatto a tutti i tipi di riscaldamento o
abitazione, anche grazie ai numerosi accessori: impianti
a termosifoni, a pavimento o misti, caldaia centralizzata,
caldaia singola per ogni appartamento, case singole,
e anche scuole e dormitori. Si installa facilmente
e non richiede opere murarie grazie al sistema in
radiofrequenza integrato.
Ma come funziona e quanto costa?
Immaginate un impianto di riscaldamento classico
prodotti
news dal portale
composto da caldaia e diversi termosifoni. La consolle
evohome cc (vedi foto) comanda la caldaia, senza fili
grazie alla radiofrequenza, accendendola/spegnendola
e ottimizzandone il funzionamento. Su ogni
termosifone, in funzione della temperatura desiderata,
una valvola elettronica alimentata a batteria, apre e
chiude, facendo passare o meno l’acqua calda. Quindi
in ogni zona (che può essere composta da più stanze)
decido quando avere una determinata temperatura,
sulla base del reale utilizzo.
Bisogna tenere conto anche di un aspetto tecnico
molto importante: nel caso di impianti centralizzati
a colonne montanti (cioè quando il termosifone
riceve l’acqua calda dal tubo proveniente dal piano
di sotto, quindi non c’è un unico ingresso dell’acqua
calda in casa), questo sistema è l’unico che permette
di controllare la temperatura (a parte le valvole
termostatiche su cui torneremo dopo).
Il costo?
Evohome cc con controllo via smartphone ha un
prezzo di 299 € + Iva, più 299 € + Iva per 4 termostati
elettronici da radiatore. Tanto o poco? Dipende:
immaginando un risparmio del 30% (studi dimostrano
si possa arrivare fino al 40%), con una bolletta di 1.000€
all’anno per il riscaldamento, si rientra della spesa in 3
anni. Trovate un investimento altrettanto redditizio!
L’alternativa più classica, dicevamo, sono valvole
termostatiche meccaniche per radiatore (foto). Meglio
di niente, ma garantiscono un risparmio e un controllo
limitato. Il consiglio degli esperti è: trova la temperatura
corretta e non modificarla più. Ma se cambio utilizzo
della stanza? Se mi allontano da casa per qualche
giorno? Nel 2014 mi sembra chiaro che la tecnolgia
deve (e può) offrire di più.
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TG165, il nuovo termometro a infrarossi di FLIR
Il termometro ad immagine IR TG165 di FLIR, da oltre cinquant’anni
leader mondiale nella progettazione e produzione di termocamere
adatte ad una vasta gamma di applicazioni, è uno strumento
potente, compatto e conveniente per misurare le temperature in
maniera accurata, osservare la distribuzione dei punti caldi e freddi
normalmente invisibile all’occhio umano, memorizzare le immagini e i
dati da integrare nei rapporti.
Congetture, diagnosi alla cieca e visualizzazioni a distanze pericolose
sono così evitate, grazie al nuovo prodotto TG165 di FLIR, che
integra un termometro IR e la potenza di una termocamera in un
unico strumento compatto e robusto, veloce e facile da utilizzare.
Il termometro TG165 di FLIR, infatti, non richiede alcun corso di
formazione.
Una combinazione di tecnologie che facilita la visualizzazione dei punti
di calore nell’ambiente, con un doppio laser in grado di contrassegnare
visivamente i bordi dell’area da misurare e un puntatore che ne
identifica il punto centrale, e che semplifica il lavoro dei professionisti,
soprattutto in ambito industriale, dove la robustezza del prodotto lo
rende capace di sopportare cadute fino a 2m di altezza.
TG165 di FLIR, che vanta una rete di distribuzione globale grazie ai
suoi uffici sparsi in tutto il mondo, sarà disponibile presso i principali
rivenditori di strumenti di misura e test per l’industria a partire da
ottobre 2014.
L’azienda
FLIR Systems è leader mondiale nella progettazione e produzione di termocamere per un’ampia gamma di
applicazioni. Vanta oltre 50 anni di esperienza e migliaia di termocamere attualmente in uso in tutto il mondo per
la manutenzione predittiva, ispezioni nel campo delle costruzioni, ricerca e sviluppo, sicurezza e sorveglianza, settore marittimo, automotive e per altre applicazioni di visione notturna. FLIR Systems produce in sette stabilimenti
negli USA (Portland, Boston, Santa Barbara e Bozeman), Svezia (Stoccolma), Estonia (Tallinn). I suoi uffici sono
situati in Australia, Belgio, Brasile, Cina, Corea, Dubai, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Italia, Paesi Bassi,
Russia, Spagna, UK ed USA. L’azienda impiega oltre 3200 specialisti dell’infrarosso, e si rivolge ai mercati internazionali attraverso una rete di distribuzione globale, che fornisce localmente attività commerciale e supporto.
FLIR Systems Inc - Via Luciano Manara 20051 Limbiate Mi - ITALIA
Tel. +39 02 99451017 Fax +39 02 99692408 www.flir.com
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ARTICOLO TECNICO
INTERVISTA
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prodotti
news dal portale
L’importanza di misurare CO2, temperatura e umidità relativa ai
fini dell’efficientamento energetico
Per ottenere un Building Management System (BMS) ad alta efficienza
e a ridotti costi energetici, è necessario misurare con precisione
l’umidità, la temperatura e il livello di CO2 presenti nell’ambiente
circostante.
La qualità dell’aria in un ambiente è infatti influenzata dal numero di
persone presenti e il livello di CO2 in essa contenuto è indicativo della
quantità di aria da ricambiare. Controllare la qualità dell’aria significa
quindi migliorare il comfort ambientale e ridurre al minimo il relativo
consumo di energia.
temperatura dell’aria in ingresso può contribuire a garantire un certo
livello di comfort, al minor consumo energetico possibile.
Anche l’umidità relativa va mantenuta costante ai fini di
garantire benessere climatico e minori consumi di energia, sia
per l’umidificazione/deumidificazione dell’aria che per il suo
riscaldamento/raffreddamento, definendo il giusto apporto di aria
condizionata necessaria ai singoli locali, indipendentemente dalla
temperatura, dalle condizioni esterne e dai processi interni ai vari
ambienti.
Allo stesso modo, la temperatura ambiente in un locale deve essere
mantenuta costante intorno ai valori predefiniti, e il controllo della
L’azienda
La Rotronic, azienda a vocazione internazionale, produce e commercializza dal 1967 strumenti di misura dell’umidità per l’industria e il commercio. L’offerta aziendale si completa di strumenti portatili, trasmettitori, sonde
industriali, prodotti OEM e data logger.
I prodotti Rotronic trovano impiego in vari settori: industria farmaceutica/alimentare, applicazioni per gli impianti
di ventilazione e di climatizzazione, processi di essicazione e misurazioni dell’umidità della carta, nonchè metereologia.
Il 60% del fatturato aziendale si realizza all’estero con una presenza capillare sui principali mercati globali, quali
Stati Uniti, Cina, Singapore, Regno Unito, Francia, Italia e Germania con l’inaugurazione dell’ultima filiale a Milano
nel 2010.
Rotronic Italia srl - Via Repubblica di San Marino 20157 Milano - ITALIA
Tel. +39 02 39007190 Fax +39 02 332762 99 www.rotronic.it
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System All in One di Vmec: un sistema unico per riscaldare,
raffrescare e produrre ACS, senza gas
System All in One è un sistema completo per la climatizzazione estiva e
invernale e la produzione di acqua calda sanitaria, che comprende una
pompa di calore, un impianto fotovoltaico e la termoregolazione.
Caldensa di Vmec, la pompa di calore aria-acqua o acqua-acqua, è
ideale sia per nuove installazioni che per rifacimenti di impianti più
tradizionali, grazie all’impiego del gas refrigerante R407, che rende
possibile alzare la temperatura di mandata fino a 65°.
Disponibile in taglie da 10, 15 e 20 kW, capaci di coprire il fabbisogno
termico di qualsiasi tipo di abitazione, la pompa di calore Caldensa è
provvista di un puffer che permette di regolare il fabbisogno termico,
limitando dunque gli sprechi e i consumi elettrici della stessa.
In protocollo Modbus, tramite il software Visiprog è possibile
programmare in Data Flow Charting tutti i regolatori DDC di Vmec e
controllare anche i relativi parametri, sia in locale che da remoto.
L’alimentazione elettrica di Caldensa viene dall’impianto fotovoltaico
installato. A scelta per il soddisfacimento del fabbisogno energetico,
i Kit Fotovoltaici VMEC da 2 a 20 kWp, sia nella loro versione più
tradizionale che in quella ad integrazione tecnologica.
Il Kit Fotovoltaico VMEC comprende:
- Pannelli policristallini delle marche più famose, di produzione
europea o asiatica, che rispettano i migliori parametri e le tolleranze
necessarie per ottenere il rendimento maggiore;
- Inverter SOLARMAX, prodotto da Sputnik Engineering, leader da
oltre vent’anni nella costruzione di Inverter di alta qualità ed elevato
rendimento, premiata con il riconoscimento “Made in Europe”;
- Strutture di produzione VMEC, in lega di alluminio ed acciaio Inox,
quindi antiossidanti, che rispettano le caratteristiche strutturali
indicate dalla UNI-EN10025.
La gamma prodotti VMEC
Kit fotovoltaici pre-configurati
Storage box VMEC
VMEC ENERGY SRL - Via dell’Agricoltura, 12 37051 Bovolone, Verona - ITALIA
Tel. +39 045 6680070 - Fax +39 045 6680267 - http://energia.vmec.it
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Termoregolazione VMEC
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ARTICOLO TECNICO
INTERVISTA
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prodotti
news dal portale
Evohome, il regolatore multizona
con display touchscreen di Honeywell
Prodotto di punta per design,
tecnologia e innovazione, Evohome
di Honeywell, il termoregolatore
capace di gestire fino a 12 diversi
spazi dell’abitazione, si adatta
perfettamente a qualsiasi ambiente e
arredamento, integrandosi facilmente
anche agli impianti già esistenti.
Dal design moderno ed elegante,
grazie alle 3 diverse cornici
interscambiabili (disponibili in colore
nero satinato, bianco lucido o metallo
brunito), e dalle dimensioni ridotte,
il regolatore multizona di Honeywell
può essere installato ovunque, a
muro o su un ripiano, e facilmente,
dato che non necessita di particolari
opere murarie ed è provvisto di un
apposito manuale anche per utenti
meno esperti.
Uno strumento intelligente che
consente all’utente di regolare e
personalizzare, tramite l’intuitiva
interfaccia touchscreen, il
riscaldamento nei diversi ambienti,
programmando orari, temperature
e zone, e dunque garantendo fino
al 30% di risparmio energetico
all´anno.
Con il sistema di regolazione a
radiofrequenza per il riscaldamento
a zona Evohome, è disponibile
anche la app gratuita Total Connect
Comfort, che consente di regolare
a distanza la temperatura della
propria abitazione direttamente dal
proprio smartphone o tablet.
Edificius di ACCA software, il
software BIM per la progettazione
architettonica integrata
Il software BIM “Edificius” di ACCA,
softwarehouse leader in Italia nella
creazione di software tecnici per
l’edilizia, è tra i primi al mondo per la
progettazione architettonica integrata
con calcolo strutturale, prestazioni
energetiche, computo metrico,
sicurezza cantieri, manutenzione ed
impiantistica. Un esempio di tecnologia
iBIM (integrated Building Information
Modelling), semplice all’uso e intuitivo
nell’approccio, capace di integrare, in
modo innovativo, i principali aspetti
di progettazione e costruzione di
edifici all’interno di un unico sistema
informativo.
Il software Edificius di ACCA opera
sia in ambiente 2D che 3D e produce
automaticamente tutti gli elaborati
architettonici (come piante, sezioni,
prospetti, assonometrie, prospettive e
rendering), facilmente aggiornabili anche
qualora vengano apportate modifiche. i
vantaggi di Edificius sono evidenti: meno
errori, meno tempo e più semplicità.
La nuova versione, che verrà presentata
a SAIE 2014, si distinguerà per tecnologia
BIM e integrazione, in virtù delle nuove
funzioni di rendering in tempo reale,
delle innovative soluzioni di integrazione
con la sicurezza e la manutenzione, e
della maggiore velocità di calcolo anche
per progetti di grandi dimensioni, grazie
alla tecnologia a 64 bit, all’integrazione
con il modellatore di terreno e alla
progettazione degli spazi esterni
Edificius-LAND.
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expoclima.net
News dal nostro portale
Prestazioni energetiche degli edifici: in vigore la nuova
UNI/TS 11300-1 e 2
Ponti termici, trasmittanza termica, ventilazione, solare, tutte le novità della UNI/TS 1300-1
e 2, in vigore dal 2 ottobre 2014i
Il 2 ottobre 2014 sono
entrate
ufficialmente
in
vigore le nuove norme
UNI/TS 11300-1 e 2 sulle
prestazioni energetiche degli
edifici, nuovi e già esistenti,
in sostituzione a quelle già
pubblicate nel 2008.
Acquistabili sul sito dell’UNI
(Ente
Nazionale
Italiano
di Unificazione), le due
normative forniscono una metodologia univoca di calcolo per la
determinazione del fabbisogno di energia termica degli edifici,
integrata anche dalle deliberazioni europee in materia. Nello
specifico:
• La UNI/TS 11300-1:2014, che titola “Determinazione del
fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione
estiva ed invernale”, fornisce dati e metodi, in attuazione della
UNI EN ISO 13790:2008, per il calcolo del fabbisogno di energia
termica (in condizioni standard o climatiche particolari) per
l’umidificazione e deumidificazione degli ambienti;
• La UNI/TS 11300-2:2014, come riporta il titolo “Determinazione
del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la
climatizzazione invernale, per la produzione di acqua calda
sanitaria, per la ventilazione e per l’illuminazione in edifici non
residenziali”, fornisce dati e metodologie non solo relativi al
calcolo del fabbisogno energetico per la climatizzazione, ma
anche per la misurazione dei rendimenti e delle perdite dei
sottosistemi di generazione di calore alimentati a combustibili
fossili, liquidi e gassosi.
Secondo ANIT (Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico
e acustico), la revisione della norma UNI/TS 11300, soprattutto
nella sua unità 1, ha comportato modifiche sostanziali ai sistemi
di calcolo e alle certificazioni energetiche fino ad oggi in uso,
basati sulle precedenti normative in fatto di stima del fabbisogno
energetico degli edifici per la climatizzazione invernale ed estiva.
In particolare, le modifiche apportate riguarderebbero:
- Ponti termici e ψe: si calcoleranno solo attraverso i coefficienti
lineici ψe;
- Trasmittanza termica U: maggiore attenzione e opportune
correzioni ai materiali e alla conducibilità termica (λ) impiegati
negli edifici;
- Ventilazione: il capitolo “perdite”, nell’attuale versione, è stato
implementato con considerazioni più approfondite riguardanti
gli impianti responsabili della ventilazione all’interno degli
edifici;
- Solare: attiva la modifica che valuta un solo fattore di riduzione,
quello peggiorativo, per l’ombreggiatura da esterno, e migliorata
la parte dedicata alla definizione dei fattori di esposizione per
trasmittanza di energia solare totale attraverso la vetrata.
EVENTI in agenda
Salone
internazionale
dell’edilizia
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Dal 14/10/2014
al 16/10/2014
Dal 22/10/2014
al 25/10/2014
Dal 28/10/2014
al 29/10/2014
Dal 28/10/2014
al 28/10/2014
Norimberga - GERMANIA
Bologna - ITALIA
Verona - ITALIA
Verona - ITALIA
Organizzato per la prima volta
con il nome “Chillventa” nel 2008,
questo evento è diventato il più
importante nel mondo della
refrigerazione, condizionamento,
ventilazione e pompe di calore.
L’edizione di quest’anno di SAIE
offre quattro giorni di confronto,
approfondimento e proposte
che vedono, nei 9 padiglioni
occupati da più di 800 espositori
su una superficie di 80.000 mq,
la partecipazione di oltre 12.000
professionisti iscritti a seminari
e workshop del Forum Better
Building & Smart Cities.
Giunta alla sua sesta edizione, la
fiera Home & Building, dedicata
alla domotica e alle tecnologie
impiegate nel settore delle
costruzioni, si svolgerà anche
quest’anno a Verona, il 28 e 29
ottobre 2014.
Giunto alla sua 14esima
edizione, mcTER Cogenerazione
Mostra Convegno Applicazioni
di Cogenerazione è un evento
dedicato alla cogenerazione,
alle biomasse, ai bio-gas e
all’efficienza energetica, che
unisce una componente
formativa a una parte espositiva.
ARTICOLO TECNICO
INTERVISTA
referenza
prodotti
news dal portale
News dal nostro portale
ENEA, elaborato il Regolamento Tipo per accertamenti
e ispezioni degli impianti termici
Le linee guida di ENEA per la standardizzazione delle procedure necessarie per la
manutenzione e il controllo degli impianti termici
Di concerto con il MiSE e il CTI, ENEA (Ente per le nuove
tecnologie, l’energia e l’ambiente) ha elaborato un Regolamento
Tipo contenente delle linee guida rivolte a regioni e autorità
competenti sul territorio, per il corretto esercizio, manutenzione
e controllo degli impianti termici negli edifici, in attuazione della
normativa vigente.
Il documento, dal titolo “Linee guida per la definizione del
Regolamento per l’esecuzione degli accertamenti e delle
ispezioni sugli impianti termici degli edifici ai sensi del decreto
legislativo 192/05 e ss.mm.ii. e del d.p.r. n. 74/2013”, si compone di
un Regolamento e 16 allegati che dovrebbero, auspicabilmente,
fungere da riferimento nazionale per la standardizzazione
e omogeneizzazione delle procedure relative al corretto
funzionamento e ispezione degli impianti termici.
La legislazione in materia ha subito negli anni numerose
modifiche, l’ultima delle quali impone un rapido adeguamento
e omogeneizzazione dei regolamenti regionali e locali alla
normativa vigente, in materia di procedure tra autorità
competenti e cittadini.
Le novità principali introdotte dal recente D.P.R. 74/2013, che
sostanzialmente semplifica il compito delle autorità competenti,
responsabilizza maggiormente l’operato di installatori e
manutentori e diminuisce gli oneri dei cittadini, sono le seguenti:
• Nuovi limiti delle potenze degli impianti soggetti a controlli
e modifica dei compiti degli ispettori per la valutazione degli
interventi di risparmio energetico da effettuare; nello specifico,
le ispezioni devono essere effettuate su
impianti di climatizzazione invernale ed
estiva di potenza termica nominale uguale
o superiore a 10 kW e uguale o superiore a
12 kW, rispettivamente. Inoltre, l’ispezione
dovrà includere una valutazione circa
l’efficienza energetica del generatore, il
suo corretto dimensionamento rispetto al
fabbisogno energetico per la climatizzazione
dell’immobile, ed eventualmente una
consulenza sugli interventi correttivi da
attuare per migliorare la performance
dell’impianto e favorire dunque il risparmio
in termini economici;
estiva con potenza termica nominale compresa tra 10 kW e
100 kW nel primo caso, e 12 e 100 kW nel secondo;
• Maggiori responsabilità in seno all’installatore e manutentore,
i quali, oltre al rapporto di efficienza energetica dell’impianto,
sono tenuti a dichiarare al committente o all’utente le
operazioni di controllo e manutenzione necessarie per
garantire la sicurezza delle persone e/o cose e la frequenza
delle stesse;
• Nuove tempistiche di trasmissione dei rapporti di efficienza
energetica, conformi alla tipologia di impianto e relativa
potenza;
• Requisiti professionali più severi per i nuovi ispettori;
• Limitatamente alle regioni e province autonome di Trento e
Bolzano, è confermato il compito di coordinare l’attività di
ispezione sul territorio di competenza, uniformare le tariffe,
istituire il catasto regionale degli impianti termici, sviluppare
programmi di qualificazione e aggiornamento professionale
degli ispettori e promuovere campagne di informazione per
la cittadinanza.
Nella pagina web del MiSE è disponibile una sezione FAQ dedicata
al tema dell’efficienza energetica degli impianti di climatizzazione
invernale ed estiva, dove vengono chiarite agli utenti le ultime
novità in materia di impianti termici, nuovi libretti di impianto e
rapporti di efficienza energetica, come prescritto dal DL 63/2013.
• Limitazione del numero di ispezioni: il
rapporto di efficienza energetica inviato
dal manutentore o terzo responsabile è
considerato sostitutivo dell’ispezione in
presenza di impianti di climatizzazione
invernale (alimentati a gas, metano o gpl) ed
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Clima Drive
tutti i vostri documenti più importanti sempre disponibili
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ClimaDrive è il nuovo servizio che vi permette di archiviare tutta la
documentazione tecnica o commerciale utile al vostro lavoro:
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e renderla sempre disponibile, organizzata e consultabile dal vostro
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tecnica, commerciale e normativa presente su ExpoClima.
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