Etnografia di un rifiuto. Le rivolte anti-discarica a Napoli e in Campania Titolo SSD Tipologia del progetto Etnografia di un rifiuto. Le rivolte anti-discarica a Napoli e in Campania SPS/07 Progetto di ricerca Responsabile Prof. Antonello Petrillo Altri collaboratori alla ricerca URiT – Unità di Ricerca sulle Topografie sociali Tematica di ricerca Analisi delle rivolte anti-discarica in Campania durante l'emergenza rifiuti del 2008. Biopolitica, parresia, emergenza rifiuti, Campania Parole chiave Abstract Biopolitics, parrhesia, waste emergency, Campania A partire dal tardo autunno del 2007, a Napoli e in Campania, una lunga serie di rivolte ha opposto per mesi le popolazioni ai vari piani di localizzazione delle discariche per i rifiuti predisposti dalle autorità sull’onda dell’emergenza rifiuti. Entro quali piani dell’interazione sociale e politica si sono prodotte le condizioni di possibilità delle rivolte? Territorio e popolazione costituiscono il tradizionale campo d’esercizio del potere moderno, come riperimetrazione incessante dell’uno e dell’altra, margine in perenne movimento. Nel caso campano, il punto di crisi è precisamente quello nel quale la gestione spaziale dei rifiuti, fatalmente, incontra la gestione speciale delle popolazioni. Biopolitica alla stato puro, sull’uno e sull’altro fronte delle barricate costituite dalla "monnezza". La ricerca sulle lotte contro le discariche in Campania, attraverso il racconto in presa diretta delle donne e degli uomini che ne sono stati protagonisti, prova a restituire non solo tutto ciò che i media non hanno narrato in quei mesi, ma anche una riflessione a più voci sui movimenti popolari e sulle resistenze possibili al tempo della biopolitica e dell’emergenza come tecnologie di governo. For the past nineteen years, much of Campania has been engulfed in a “waste emergency,” with urban waste invading the region’s cities and toxic waste being deposited in dumping grounds. The waste crisis overlaps speculative socioeconomic planning, based largely on investment in the construction and waste disposal sectors, that characterizes recent economic development in the region. The land in the provinces of Naples, Caserta, and Avellino is increasingly subjected to intense soil exploitation, private real estate speculation, and incremental industrial dislocation, all accompanied by displacement of the service industry and ongoing establishment of legal and illegal landfills. Pervasive speculation has also contributed to the progressive impoverishment of Campania’s Anno inizio rural areas. This research examines a significant but widely misconstrued piece of this complex puzzle: the protests against the landfill construction during the waste crisis in 2007–2008. If territory and population are the primary variables of modern power, the research inquires the relation between the spatial waste management, the profound transformation of the territory and government of population. Through socio-ethnographic method, the research inquires the sociopolitical and economic context where the conditions of possibility of this protest are raised; which skills, knowledge, techniques, practices and the devices introduced; which discourse elements the population has claimed, reversed or recalled about several issues, like health, safety and individual responsibility, but also referring to an idea of development, and on the relationship between justice and law. 2007 Durata 2007-2009 Afferenza Facoltà di Scienze della Formazione Pubblicazioni Petrillo A. (a cura di), Biopolitica di un rifiuto. Le rivolte anti-discarica a Napoli e in Campania, Ombre corte, Verona 2009.