Sistema parasimpatico Sistema parasimpatico Due tipi di recettori per ACh Muscarinici Nicotinici Esperimento di Dale Sistema parasimpatico Due tipi di recettori per ACh Muscarinici Nicotinici Classificazione recettori muscarinici Recettore nicotinico dell’acetilcolina Giunzione neuromuscolare Agonisti: Succinilcolina, ACh Antagonisti: curari, α-bungarotossina Gangli autonomi Agonisti: Epibatidina, DMPP, ACh Antagonisti: mecamilamina, trimetafano, α-conotossina SNC Agonisti: citosina, Epibatidina, ACh Antagonisti: α-conotossina, α-bungarotossina Risposte all’attivazione del sistema parasimpatico Sistema cardiovascolare • Vasodilatazione (M3) • Effetto cronotropo, dromotropo, inotropo negativo (M2) Tratto gastrointestinale (GI) e urinario • Aumento tono e ampiezza contrazioni del tratto GI, aumento dell’attivita secretoria dello stomaco e intestino (M3, anche M2 e M1) • Contrazione muscolo detrusore vescica (M3) Risposte all’attivazione del sistema parasimpatico Sistema respiratorio • Broncocostrizione (M3) • Stimolazione ghiandole sottomucose e clearance mucociliare (M3, anche M1 e nicotinici) Occhi • Miosi e adattamento dell’occhio per la visione da vicino Risposte all’attivazione del sistema parasimpatico Risposte all’attivazione del sistema parasimpatico AGONISTI COLINERGICI AD AZIONE DIRETTA Acetilcolina Betanecolo Carbacolo Pilocarpina AD AZIONE INDIRETTA (reversibile) Fisostigmina Neostigmina, Piridostigmina Rivastigmina Edrofonio, Tacrina, Donepezil AD AZIONE INDIRETTA (Irreversibile) Organofosforici (Isofluorofosfato, gas nervini) RIATTIVAZIONE ACETILCOLINESTERASI Pralidossima AGONISTI COLINERGICI AD AZIONE DIRETTA Acetilcolina Betanecolo Carbacolo Pilocarpina AD AZIONE INDIRETTA (reversibile) gangliari I farmaci che stimolano i siti recettoriali colinergici (nicotinici e muscarinici) sono attivi anche in altre sedi e non Fisostigmina hanno una rilevanza terapeutica Neostigmina, Piridostigmina Rivastigmina Edrofonio, Tacrina, Donepezil AD AZIONE INDIRETTA (Irreversibile) Organofosforici (Isofluorofosfato, gas nervini) RIATTIVAZIONE ACETILCOLINESTERASI Pralidossima Agonisti colinergici diretti ATTIVANO I RECETTORI COLINERGICI MUSCARINICI O NICOTINICI LEGANDOSI DIRETTAMENTE AD ESSI 1. ACETILCOLINA 2. BETANECOLO 3. CARBACOLO 4. METACOLINA 5. PILOCARPINA 6. CEVIMELINA Scarsamente assorbita per os, limitato passaggio BEE, breve durata d’azione (idrolisi) Scarsamente assorbita per os ma puo’ avere effetti su SNC, prevalente eliminazione renale Buon assorbimento per os, attraversa BEE, eliminazione epatica (attenzione in p. con disf. Epatica) Agonisti colinergici diretti Usi terapeutici • Distensione addominale postoperatoria • Ritenzione urinaria non dovuta ad ostruzioni • Xerostomia • Glaucoma • Diagnosi iperattivita’ vie aeree (test con metacolina) Utilita’ potenziale di agonisti muscarinici nell’Alzheimer Somm. per via s.c. o topica per ottenere risposta acuta, mentre per os per trattamento di condizioni croniche Agonisti colinergici diretti Precauzioni d’uso, tossicita’ e controindicazioni Effetti avversi • Sudorazione • Crampi addominali • Ipersalivazione • Broncocostrizione Controindicati in caso di asma, BCO, malattie cardiovascolari con bradicardia, insufficienza coronarica, ulcera peptica, ostruzioni tratto urinario o GI Se reazioni tossiche sono severe, somministrare atropina (anche adrenalina) Anticolinoesterasici: visione generale Suddivisi in: • AChE irreversibili (esteri organofosforici) Parathion Paraoxon Malathion Malaoxon Esteri oranofosforici furono sintetizzati come armi chimiche (gas nervini) • Preparati per essere dispersi nell’aria (assorbimento attraverso pelle o inalazione) Sarin • Ingestione di 0.01 mg/Kg causa morte nell’uomo nel giro di un minuto Anticolinoesterasici: visione generale Suddivisi in: • AChE irreversibili (esteri organofosforici) Anticolinoesterasici: visione generale Suddivisi in: • AChE irreversibili (esteri organofosforici) • AChE a media durata d’azione (esteri carbammici) Neostigmina Piridostigmina Fisostigmina Rivastigmina Anticolinoesterasici: visione generale Suddivisi in: • AChE irreversibili (esteri organofosforici) • AChE a media durata d’azione (esteri carbammici) Fisostigmina Composto naturale che si trova nella fava del Calabar. Nel Medio Evo veniva utilizzata per determinare l’innocenza o la colpevolezza di chi era accusato di crimini o eresia Anticolinoesterasici: visione generale Suddivisi in: • AChE irreversibili (esteri organofosforici) • AChE a media durata d’azione (esteri carbammici) • AChE non covalenti, a breve durata d’azione Donepezil Tacrina Edrofonio Ciclo di degradazione dell’ACh Ogni AChE idrolizza 6 x 105 molecole di ACh al minuto Uno degli enzimi piu’ efficienti che si conoscano (15 – 30 minuti) Meccanismo d’azione organofosforici Senza intervento Non significativa Atropina (a dosi sufficienti) contro effetti periferici e centrali (esclusa compromissione neuromuscolare periferica – PAM) Misure di supporto generale: - Cessazione esposizione - Mantenimento pervieta’ delle vie aeree - Respirazione artificiale (O2 se necessario) - Controllo convulsioni con diazepam - Trattamento shock No PAM (debole azione anti-ChE) in caso di sovradosaggio da neostigmina o fisostigmina (azione non irreversibile) Anticolinoesterasici: visione generale Gli effetti farmacologici di questi composti sono principalmente dovuti alla inibizione dell’idrolisi dell’ACh (attivazione recettori colinergici M e N) Composti contenenti un’amina terziaria o un ammonio quaternario possono avere anche un’azione stimolatoria colinergica diretta La penetrazione della BEE dipende da carica e liposolubilita’ I sintomi di intossicazione da esteri carbammici sono simili a quelli riscontrati per gli organofosforici, ma sono di durata inferiore e piu’ lievi Inibitori reversibili a struttura carbamica: generalita’ La fisostigmina facilmente assorbita per via orale a differenza della neostigmina e piridostigmina Metabolizzate da parte di esterasi plasmatiche Metaboliti della neostigmina e piridostigmina eliminati con le urine; escr. renale di fisostigmina marginale Il ripristino totale della funzionalita’ enzimatica della AChE avviene in poche ore (per gli organofosforici richiesti giorni o settimane necessari a nuova sintesi di enzima) Composti organofosforici: generalita’ Sono molto bene assorbiti per via orale, dermica e inalatoria (propieta’ lipofile, alcuni alquanto volatili; maggior rischio di tossicita’) Diversi sistemi enzimatici sono implicati nella detossificazione da organofosforici (esterasi plasmatiche ed epatiche, sistemi CYT P-450 dipendenti) Eliminati quasi completamente come prodotti di idrolisi nelle urine Alcuni organofosforici conteneti fluoro (DFP, mipafox) possono provocare neurotossicita’ ritardata (grave polineuropatia con alterazioni muscolari – recupero puo’ richiedere anni) Anticolinoesterasici: usi terapeutici • Atonia della muscolatura liscia dell’intestino e della vescica urinaria • Glaucoma • Miastenia grave • Intossicazione da farmaci anticolinergici • Alzheimer • Velocizzare recupero della paralisi da bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti usati in anestesia chirurgica Normale liberazione neurotrasmettitore (ACh) di Due-terzi dei recettori a livello della giunzione neuromuscolare non sono disponibili Miglioramento con AChE significativo ma non duraturo (alternativa: plasmaferesi, steroidi, immunosoppressori) Dopo edrofonio • Edrofonio utilizzato anche per stabilire adeguatezza di trattamento con inibitori a lunga durata d’azione in pazienti miastenici Antagonisti muscarinici Prevengono gli effetti dell’ACh bloccando il suo legame ai recettori colinergici muscarinici L’atropina e i composti ad essa correlati competono con l’Ach per un comune sito di legame sul recettore muscarinico (antagonismo competitivo) Analoghi dell’atropina contenenti un ammonio quaternario mostrano anche attivita’ bloccante dei recettori nicotinici L’azione della maggior parte degli antagonisti muscarinici disponibili in clinica differisce soltanto quantitativamente da quella dell’atropina (prototipo di questa classe di farmaci) Antagonisti muscarinici Le giunzioni neuroeffettrici parasimpatiche dei diversi organi non sono tutte ugualmente sensibili agli antgonisti muscarinici dose di Atropina ≥ 10.0 mg L’iride e’ praticamente scomparsa; vista offuscata; cute calda e secca; irrequietezza; allucinazioni e delirio; coma 5.0 mg Tutti i sintomi precedenti sono accentuati; difficolta’ nella parola e deglutizione; irrequ.; difficolta’ minzione; ridotta perist. intestinale 2.0 mg Tachicardia; pupilla dilatata e moderato offuscamento visione da vicino; marcata secchezza delle fauci 0.5 mg Leggero rallentamento cardiaco; inibizione della sudorazione; secchezza delle fauci moderata Antagonisti muscarinici Atropina e scopolamina sono due alcaloidi ricavabili dalla pianta Atropa belladonna Alle normali dosi utilizzate in clinica l’atropina non e’ in grado di agire significativamente a livello del SNC (al contrario della scopolamina) A dosi tossiche, si possono avere effetti che vanno da eccitazione centrale (irrequietezza, irritabilita’, disorientamento, allucinazioni) a depressione (collasso circolatorio, insufficienza respiratoria, paralisi e coma) Antagonisti muscarinici Atropina e scopolamina sono due alcaloidi ricavabili dalla pianta Atropa belladonna Alle normali dosi utilizzate in clinica l’atropina non e’ in grado di agire significativamente a livello del SNC (al contrario della scopolamina) Prevenzione cinetosi A dosi terapeutiche anche sonnolenza, amnesia, affaticabilita’, sonno senza sogni, euforia (rischio abuso) In presenza di dolore o ansia intensi, dosi terapeutiche di scopolamina possono provocare eccitazione, irrequietezza, allucinazioni o delirium Antagonisti muscarinici Atropina e scopolamina sono due alcaloidi ricavabili dalla pianta Atropa belladonna Alle normali dosi utilizzate in clinica l’atropina non e’ in grado di agire significativamente a livello del SNC (al contrario della scopolamina) Applicate localmente atrop. e scop. provocano midriasi e cicloplegia (7-12 gg; no atrop. a normali dosi sistem.) Antagonisti muscarinici Atropina e scopolamina sono due alcaloidi ricavabili dalla pianta Atropa belladonna Alle normali dosi utilizzate in clinica l’atropina non e’ in grado di agire significativamente a livello del SNC (al contrario della scopolamina) Applicate localmente atrop. e scop. provocano midriasi e cicloplegia (7-12 gg; no atrop. a normali dosi sistem.) A livello cardiaco l’effetto principale e’ l’alterazione della frequenza (bradicardia e, piu’ spesso, tachicardia); a dosi terapeutiche l’atropina contrasta la vasodilatazione periferica e caduta pressione indotta da esteri della colina (da sola ha scarsi effetti); “rossore da atropina” Antagonisti muscarinici Inibiscono broncocostrizione e secrezione (es. ipratropio, tiotropio); provocano secchezza delle fauci, della faringe e delle mucose delle vie respiratorie Antagonisti muscarinici come ipratropio e tiotropio (broncodilatatori) non esercitano azioni apprezabili sul SNC (non assorbiti da polmoni o tratto GI) Antagonisti muscarinici sviluppati contro disturbi GI: controllo secrezione acida gastrica (es. pirenzepina) o antispastico (es. diciclomina, glicopirrolato) Antagonisti muscarinici come l’atropina sono in grado di sopprimere la sudorazione termoregolatrice (“febbre atropinica”) Antagonisti muscarinici: usi terapeutici Antagonisti muscarinici: usi terapeutici Antagonisti muscarinici: effetti collaterali Secchezza delle fauci Offuscamento della vista Tachicardia Stipsi Nota: lattanti e bambini piccoli sono particolarmente sensibili a effetti tossici di antagonisti muscarinici; fisostigmina e.v. utile per diagnosi e trattamento intossicazione SNC: agitazione, confusione, delirio, allucinazioni Nota: alcuni farmaci come la protriptilina e l’amitriptilina (antidepressivi triciclici), la clozapina e l’olanzapina (antipsicotici), difenidramina (antistaminico) hanno effetti antimuscarinici clinicamente evidenti a dosi terapeutiche Bloccanti gangliari A livello gangliare presenti sia recettori nicotinici che muscarinici I bloccanti gangliari bloccano l’azione dell’ACh e dei suoi analoghi a livello dei recettori nicotinici nei gangli autonomi sia simpatici che parasimpatici Bloccanti gangliari Il blocco gangliare viene spesso usato per sperimentali, ma non ha grande rilevanza clinica studi Le alterazioni fisiologiche indotte da questi farmaci possono essere predette: Esametonio Mecamilamina • blocco gangli simpatici puo’ portare ad una caduta finale della pressione • blocco generalizzato dei gangli puo’ portare atonia vescica e tratto GI, cicloplegia, xerostomia, ipotensione ortostatica Bloccanti gangliari Utilizzati un tempo per il trattamento dell’ipertensione cronica, ora sono stati sostituiti da farmaci migliori Il trimetafano (azione breve) e’ ancora utilizzato in particolari tipi di procedure chirurgiche (infusione endovenosa lenta; inattivo se dato per os) per limitare sanguinamento Il trimetafano utilizzato per abbassare sanguigna come intervento di emergenza pressione Il trimetafano utilizzato anche in pazienti sottoposti a terpia elettroconvulsivante Miorilassanti ad azione centrale e periferica Curaro Curaro Effetto della tubocurarina sulla trasmissione neuromuscolare Bloccanti neuromuscolari Bloccano la funzione della placca motrice Agenti competitivi (stabilizzanti) Es: atracurio, mivacurio, pancuronio Agiscono come ant. competitivi Agenti depolarizzanti Es: succinilcolina Caratteristica comune a tutti i bloccanti neuromuscolari usati in clinica e’ la presenza di uno e due azoti quaternari (scarsa liposolubilita’, inattivi per os, incapaci di attraversare significativamente BEE) Vecuronio Succinilcolina Agenti competitivi (stabilizzanti) • A dosi basse il blocco si determina per legame al sito recettoriale nicotinico • A dosi piu’ elevate gli agenti non depolarizzanti penetrano anche nel canale ionico (blocco e’ piu’ intenso) • Possono bloccare anche i canali nicotinici pregiunzionali Agenti depolarizzanti Agenti competitivi (stabilizzanti) Action of succinylcholine (suxamethonium) Toxicity •Cardiac arrhythmias •Prolonged apnoea •Malignant hyperthermia (which needs treatment with directly acting muscle relaxant Dantrolene i.v.) Blocco da succinilcolina Risposta Fase I Fase II Potenziale placca Depolarizzato a –55 mV Ripolarizzazione a –80 mV Insorgenza Immediata Transizione lenta Dose Minore Piu’ alta o per infusione prolungata Recupero Rapido Piu’ lento Inibizione AChE Aumenta Antagonizza Risposta muscolare Fascicolazioni – paralisi flaccida Paralisi flaccida Neuromuscular Monitoring Traditionally, anaesthesiologists evaluated the degree of neuromuscular block during and after anaesthesia using clinical criteria alone. But the recommendation for application of neuromuscular monitoring to patients receiving NMBs is based on two important issues: first, on the variable individual response to muscle relaxants and second, because of the narrow therapeutic window. There is no detectable block until 75 to 85% of receptors are occupied and paralysis is complete at 90 to 95% receptor occupancy. Therefore adequate muscle relaxation corresponds to a narrow range of 85 to 90% receptor occupancy Neuromuscular monitoring permits administration of NMBs such that optimal surgical relaxation is achieved and yet the block reverses spontaneously or reversed reliably and quickly with antagonists Neuromuscular Monitoring Neuromuscular function is monitored by evaluating the muscular response to supramaximal stimulation of a peripheral motor nerve. Two types of stimulation can be used: electrical (most commonly used) and magnetic (less painful). The reaction of a single muscle fiber to a stimulus follows an all-or-none pattern. In contrast, the response of the whole muscle depends on the number of muscle fibers activated. If a nerve is stimulated with sufficient intensity, all fibers supplied by the nerve will react, and the maximum response will be triggered. For the preceding principles to be in effect, the stimulus must be truly maximal throughout the period of monitoring; therefore, the electrical stimulus applied is usually at least 10% to 25% above that necessary for a maximal response. For this reason the stimulus is said to be supramaximal. Neuromuscular Monitoring In principle, any superficially located peripheral motor nerve may be stimulated. In clinical anesthesia, the ulnar nerve is the most popular site Neuromuscular Monitoring For evaluation of neuromuscular function the most commonly used patterns of electrical nerve stimulation are single-twitch, train-of-four (TOF), tetanic, post-tetanic count (PTC), and double- burst stimulation (DBS) During nondepolarizing block the response to single twitch stimulation is not reduced until at least 75% to 80% of receptors are occupied and therefore does not detect the receptor block of less than 70% 1Hz stimulation results in faster apparent onset of neuromuscular block when compared 0.1Hz single twitch. This is most likely a consequence of stimulation induced increase blood flow with greater relaxant delivery and also neuromuscular fatigue Neuromuscular Monitoring For evaluation of neuromuscular function the most commonly used patterns of electrical nerve stimulation are single-twitch, train-of-four (TOF), tetanic, post-tetanic count (PTC), and double- burst stimulation (DBS) Four successive stimuli are delivered at 2Hz (every 0.5 sec). At this frequency, the immediately available store of acetylcholine is depleted and the amount released by the nerve decreases with each successive stimulus until the fifth or sixth when it levels off. Even this lesser amount of neurotransmitter is enough to elicit contraction of normal muscle because of the wide margin of safety of neuromuscular transmission. Neuromuscular Monitoring For evaluation of neuromuscular function the most commonly used patterns of electrical nerve stimulation are single-twitch, train-of-four (TOF), tetanic, post-tetanic count (PTC), and double- burst stimulation (DBS) The ratio of the height of the fourth response to the first has been defined as the train of four (TOF) ratio First twitch will serve as a accurate control only if 10 sec have elapsed since any previous stimulation. In the presence of non depolarizing relaxants, the margin of safety is decreased such that some end plates fail to develop propagated action potentials Neuromuscular Monitoring For evaluation of neuromuscular function the most commonly used patterns of electrical nerve stimulation are single-twitch, train-of-four (TOF), tetanic, post-tetanic count (PTC), and double- burst stimulation (DBS) During depolarizing neuromuscular blockade the train of four does not fade significantly (ideally, the TOF ratio is approximately 1.0). The height of all the four twitches decreases simultaneously Fade in the TOF response after injection of succinylcholine signifies the development of a phase II block Neuromuscular Monitoring For evaluation of neuromuscular function the most commonly used patterns of electrical nerve stimulation are single-twitch, train-of-four (TOF), tetanic, post-tetanic count (PTC), and double- burst stimulation (DBS) The most commonly used pattern in clinical practice is 50Hz stimulation given for 5 seconds. High frequency stimulation results in sustained or tetanic contraction of the muscle during normal neuromuscular transmission despite decrement in ACh release. During tetanus, progressive depletion of acetylcholine output is balanced by increased synthesis and transfer of transmitter from it’s mobilization stores. (Remember that ACh release is many times greater than the amount necessary to evoke a response). The presence of nondepolarizing muscle relaxants reduces the margin of safety by reducing the number of free cholinergic receptors and also by impairing the mobilization of acetylcholine within the nerve terminal thereby contributing to the fade in the response to tetanic and TOF stimulation During partial nondepolarizing blockade, tetanic nerve stimulation is followed by a posttetanic increase in twitch tension (i.e., post-tetanic facilitation [PTF] of transmission). This event occurs because the increase in mobilization and synthesis of acetylcholine caused by tetanic stimulation continues for some time after discontinuation of stimulation. The degree and duration of PTF depend on the degree of neuromuscular blockade, with PTF usually disappearing within 60 seconds of tetanic stimulation Neuromuscular Monitoring For evaluation of neuromuscular function the most commonly used patterns of electrical nerve stimulation are single-twitch, train-of-four (TOF), post-tetanic count (PTC), and double- burst stimulation (DBS) During profound neuromuscular blockade, when there is no response to single twitch, tetanic or train of four stimulation, quantification of such neuromuscular blockade can be done by using post tetanic count that is based on the principle of post tetanic facilitation Mobilization and enhanced synthesis of acetylcholine continue during and after cessation of tetanic stimulation. Following the end of tetanus, there is an increase in the immediately available store of acetylcholine and the quantal content. Thus after tetanus, there is an increase in the amount of transmitter released in response to nerve stimulation and a single twitch evoked after cessation of tetanus may be stronger than the pretetanic control. Post-tetanic count (PTC) Pattern of electrical stimulation and evoked muscle responses to TOF nerve stimulation, 50-Hz tetanic nerve stimulation for 5 seconds (TE), and 1.0-Hz posttetanic twitch stimulation (PTS) during four different levels of nondepolarizing neuromuscular blockade. During very intense blockade of the peripheral muscles (A), no response to any of the forms of stimulation occurs. During less pronounced blockade (B and C), there is still no response to stimulation, but post-tetanic facilitation of transmission is present. During surgical block (D), the first response to TOF appears and posttetanic facilitation increases further. The post-tetanic count is 1 during intense block (B), 3 during less intense block (C), and 8 during surgical block (D) For a given neuromuscular blocking drug, the time until return of the first response to TOF stimulation is related to the number of post-tetanic twitch responses present at a given time (the post-tetanic count) Following intense neuromuscular blockade by vecuronium, the first detectable response of TOF will appear and average 8.5 min (6 to15min) after appearance of post tetanic twitch. A PTC of 8 to 9 indicates imminent return of TOF. The interval is larger for pancuronium. It takes approximately 38 min after the first post tetanic twitch to reappearance of first response to TOF stimulation. A PTC of 9 to 11 predicts imminent return of TOF response Relationship between the post-tetanic count (PTC) and time when onset of train-of-four (T1) is likely to be elicited for various neuromuscular blocking agents. (From El-Orbany MI, Joseph JN, Salem MR: The relationship of posttetanic count and train-of-four responses during recovery from intense cisatracurium-induced neuromuscular blockade. Anesth Analg 97:80, 2003.) Valutazione del blocco Bloccanti neuromuscolari Bloccano la funzione della placca motrice Agenti competitivi (stabilizzanti) Es: atracurio, mivacurio, pancuronio Agiscono come ant. competitivi Agenti depolarizzanti Es: succinilcolina Classificati anche in base alla durata d’azione (lunga, intermedia e breve) o alla natura chimica (alcaloidi naturali, ammonio-steroidi, benzilisochinoline, esteri, clorofumarati) Bloccanti neuromuscolari Nome Classe chimica Proprieta’ farmacologiche Tempo di insorgenza, min Durata clinica, min Via di eliminazione Succinilcolina* Estere di dicolina Durata ultrabreve 1 – 1.5 5–8 Idrolisi da parte delle esterasi plasmatiche Tubocurarina Alcaloide naturale Lunga durata 4–6 80 Eliminazione renale e epatica Atracurio# Benzilisochin olina Durata intermedia 2–4 30 – 60 Idrolizzato da esterasi plasmatiche Mivacurio Benzilisochin olina Breve durata 2–4 12 – 18 Idrolizzato da esterasi plasmatiche Pancuronio Ammoniosteroide Lunga durata 4–6 120 – 180 Eliminazione renale e epatica Rocuronio Ammoniosteroide Durata intermedia 0.9 – 1.7 60 Eliminazione epatica Vecuronio Ammoniosteroide Durata intermedia 2–4 60 – 90 Eliminazione epatica e renale Gantacurio Clorofumarato Durata ultrabreve 1–2 5 – 10 Addizione di cisteina e idrolisi * depolarizzante; # Cisatracurio ha profilo simile Vecuronio Succinilcolina Pancuronio Tubocurarina Atracurio Mivacurio Bloccanti neuromuscolari: farmacocinetica Somminist per via e.v. (differenze nella velocita’ e durata d’azione). Anche via i.m. Vd di poco superiore a quello ematico (s. idrofile con scarso legame a tessuti perif.) Se escrezione renale, emivita e durata piu’ lunga I bloccanti di natura steroidea metab. dal fegato (3-idrossi, 17-idrossi, 3,17-diidrossi) Atracurio metab da fegato ma anche idrolizzato nel plasma spontaneamente (laudanosina prodotta ha lunga emivita, supera BEE – rischio convulsioni) – meglio cisatracurio; entrambi utili in pazienti con insufficienza renale Bloccanti neuromuscolari: farmacocinetica Succinilcolina e mivacurio metabolizzate da esterasi plasmatiche Gantacurio degradato da due meccanismi non enzimatici (adduzione cisteina e idrolisi) responsabili di durata d’azione estremamente breve – somministrazione di cisteina accelera recupero da blocco Con l’eccezione di atracurio, cisatracurio e gantacurio, durata d’azione dei bloccanti competitivi determinata principalmente da fenomeni di distribuzione verso altri tessuti Gantacurio degradato da due meccanismi non enzimatici (adduzione cisteina e idrolisi) responsabili di durata d’azione estremamente breve – somministrazione di cisteina accelera recupero da blocco Bloccanti neuromuscolari Bloccanti con struttura aminica quaternaria non hanno azioni a livello del SNC (alle dosi terapeutiche) Il blocco a livello gangliare e’ variabile Es.: tubocurarina a dosi cliniche puo’ indurre caduta pressione e tachicardia. No per succinilcolina. Possono causare rilascio di istamina (azione diretta sui mastociti) Bloccanti neuromuscolari Effetti cardiovascolari Sequenze e caratteristiche della paralisi Per bloccanti competitivi come tubocurarina la progressione verso una paralisi flaccida totale segue in genere un ordine: da piccoli muscoli a movimento rapido fino ai muscoli intercostali e il diaframma. Per succinilcolina prima del rilassamento muscolare (<90 s per arti e collo; prolungato per infusione e.v. continua; scompare subito alla sospensione) sopraggiunge una rapida fascicolazione muscolare (torace e addome) Durante depolarizzazione da succinilcolina ci puo’ essere una perdita significativa di K+ dalle cellule (attenzione in pazienti con squilibrio elettrolitico o con lesioni che comportano denervazione muscolare!) Effetto della succinilcolina sulle [K+]p nell’uomo Interazioni farmacologiche e tossicita’ Le interazioni farmacologiche piu’ importanti sono con alcuni antibiotici (es. aminoglicosidi, tetracicline), antiChE, anestetici generali inalatori (es. alotano, isoflurano, enflurano), calcio-antagonisti Gli effetti tossici piu’ importanti includono apnea prolungata fino a paralisi respiratoria, collasso cardiocircolatorio, squilibrio elettrolitico, effetti correlati al rilascio di istamina Succinilcolina (come pure idrocarburi alogenati anestetici) puo’ scatenare l’ipertermia maligna IPERTERMIA MALIGNA IPERTERMIA MALIGNA Early Signs • • • • • • • Skeletal Muscle Rigidity Very Fast Increase in Body Temperature Tachycardia Tachypnea Metabolic and Respiratory Acidosis and Cellular Ion Imbalances Muscle Spasms Sweating Late Signs • • • Within minutes: cardiac arrest Within hours: pulmonary edema or coagulopathy Within days: neurological damage or obstructive renal failure Specific Muscle rigidity Increased CO2 production Non-Specific Tachycardia Tachypnea Marked temperature elevation Rhabdomyolysis Acidosis (respiratory; metabolic) Hyperkalemia Clinical Diagnosis • On average, it may take up to 3 anesthesia encounters before a MH episode is triggered • May happen during anesthesia or within the early post-op period (first few hours) • The primary indicative symptoms include: unexplained elevation of end-tidal carbon dioxide (ETCO2) concentration, muscle rigidity, tachycardia, acidosis & hyperthermia • Diagnosis is difficult because of the high degree of clinical variability in the order of the symptoms and the time of onset IPERTERMIA MALIGNA 45 35 Durante la prima fase dell’espirazione (tratto A-B) la PECO2 (pressione parziale della CO2 espirata) rimane prossima allo zero perché il gas esalato è quello contenuto nello spazio morto anatomico (volume di gas che riempie le vie aeree senza raggiungere la membrana alveolare, non partecipa allo scambio gassoso). La seconda fase (tratto B-C) mostra l’inizio dello svuotamento alveolare, dove la PECO2 aumenta rapidamente a causa del miscelamento dell’aria alveolare con il gas presente nello spazio morto. La terza fase (tratto C-D) è chiamata plateau alveolare e rappresenta effettivamente il gas presente negli alveoli. Il picco finale di questa fase (punto D) è chiamato EtCO2 (End tidal CO2) o CO2 di fine espirazione. Nell’ultima fase (tratto D-E) la PECO2 diminuisce e ritorna a zero a causa dell’inalazione di gas da parte del paziente durante la successiva inspirazione Triggering Agents (Avoid These!!!) All Halogenated inhalational agents: Isoflurane Sevoflurane Desflurane Halothane Depolarizing Muscle Relaxant: Succinlycholine Non-Triggers (Safe to Use) • • • • • • • N2O Nondepolarizing MR Narcotics Benzodiazepines Propofol Etomidate Barbiturates • Ketamine • Local anesthetics oester or amide o+/- vasoconstrictors • NMB reversals • Vasoactive drugs • Catecholamines Treatment of Acute MH Crisis • • • • Discontinue triggering agents Hyperventilation with 100% oxygen to lower end tidal CO2 and eliminate anesthetic from the body IV admin of dantrolene (until all symptoms subside) Cooling measures to reduce fever Management of Complications • • Use bicarbonate to treat acidosis Insulin with glucose to treat hyperkalemia • Antiarrhythmic agents (i.e. beta blockers, lidocaine but not calcium channel blockers) Aggressive hydration to treat myoglobinuria • Treatment of Acute MH Crisis • • • • Discontinue triggering agents Hyperventilation with 100% oxygen to lower end tidal CO2 and eliminate anesthetic from the body IV admin of dantrolene (until all symptoms subside) Cooling measures to reduce fever Management of Complications Calcium channel blockers of the diltiazem/verapamil type: Intravenous treatment with dantrolene and concomitant calcium channel blocker treatment may lead to severe cardiovascular collapse, arrhythmias, • Use bicarbonate to treat acidosis myocardial depressions, and hyperkalemia. • Insulin with glucose to treat hyperkalemia • Antiarrhythmic agents (i.e. beta blockers, lidocaine but not calcium channel blockers) Aggressive hydration to treat myoglobinuria • Monitor Renal Function • • • Muscle breakdown caused elevations in creatine kinase (CK) which may cause renal insufficiency. Monitor CK and know that it may be normal at first and may not peak until 16 hrs after the crisis. In case give mannitol/furosemide to prevent myoglobin induced renal failure Post MH Complications • • • DIC: results from cell destruction + death (Tissue factor released which sets off DIC cascade) Renal failure: myoglobin induced Recrudescence: 24-36 hour window, occurs in 25% of all MH cases Screening Best way to prevent MH: o detection prior to anesthesia. Ask pointed questions: 1. Family /personal history: • MH / anesthetic problems? • Muscular / neuromuscular disorders? 2. Family history: • Unexpected deaths under anesthesia? 3. Personal history: • Dark /tea colored urine after surgery? • High fevers after anesthesia? Muscle Contracture Test Caffeine Halothane Contracture Test(CHCT) Gold Standard MH Muscle Biopsy Center Genetic Testing Ryanodine receptor (RYR1 Gene) Primary genetic focus DNA blood test or biopsy 113 Testing The caffeine halothane contracture test (CHCT) is the gold standard of MH diagnosis. CHCT: Small piece skeletal (thigh) muscle obtained (local anes). Muscle exposed to: • caffeine & halothane separately. Rate & force of muscle contraction recorded electronically. MH susceptible muscle more sensitive & contracts with greater sustained force than normal muscle. CHCT Top graph: positive for MH, showing muscle contraction after exposure to 3% Halothane. Normal muscle (bottom). MH + have exaggerated response to caffeine. Cost approx $6,000-10,000. CK not a reliable test. Genetic testing Blood test for genetic markers. Less expensive $800-$4,000. Less invasive. Sensitivity 25-30% since only a few of the known mutations have been isolated. Very specific if positive for one of the known mutations. Interazioni farmacologiche e tossicita’ Dopo somministrazione e.v. l’azione della succinilcolina normalmente persiste per circa 5 min, ma puo’ essere prolungata (> 24 h) nelle segenti situazioni: • Varianti genetice della colinesterasi plasmatica (ativita’ ridotta o assente) – test “numero di dibucaina” • Presenza di farmaci anticolinesterasici • Neonati e pazienti con disfunzioni epatiche (ridotta attivita’ della colinesterasi plasmatica) Test “numero di dibucaina” PRINCIPIO La pseurdocolinesterasi presente nel siero catalizza l’idrolisi della butirriltiocolina (BTC), formando butirrato e tiocolina. La tiocolina reagisce con l’ac. ditiobisnitrobenzoico (DTNB) originando un composto colorato. L’ incremento di assorbanza nell’unità di tempo a 405 nm è proporzionale alla attività della colinesterasi nel campione. PRINCIPIO DIBUCAINA (inibitore della pseudocolinesterasi) La determinazione della attività Colinesterasica Totale ed Inibita permette di separare le differenti varianti genetiche dell'enzima. Viene generato un indice chiamato NUMERO di DIBUCAINA (N.D.), in grado di selezionare la popolazione in: Omozigote Normale (genotipo normale) >60 Eterozigote (genotipi normale ed atipico) 25-60 Omozigote (genotipo atipico) <25 N.D. = 100 - [(Attività Inibita/Attività Totale) x 100] SOLO i genotipi normali appaiono fortemente inibiti dalla Dibucaina Interazioni farmacologiche e tossicita’ Se si utilizza neostigmina per antagonizzare effetto di bloccanti competitivi, fare attenzione a broncospasmo e ipotensione (in caso, atropina o simpaticomimetici) Per il rocuronio e vecuronio esiste un chelante specifico: il sugammadex (gamma-ciclodestrina) – chelato eliminato per via renale (evitare in caso di disfunzioni renali) Interazioni farmacologiche e tossicita’ Se si utilizza neostigmina per antagonizzare effetto di bloccanti competitivi, fare attenzione a broncospasmo e ipotensione (in caso, atropina o simpaticomimetici) Per il rocuronio e vecuronio esiste un chelante specifico: il sugammadex (gamma-ciclodestrina) – chelato eliminato per via renale (evitare in caso di disfunzioni renali) Con succinilcolina muscolare puo’ manifestarsi indolenzimento Con succinilcolina puo’ manifestarsi un aumento pressione endogastrica (vomito e potenziale rischio aspirazione) Bloccanti neuromuscolari: usi terapeutici Adiuvanti in anestesia chirurgica per rilassamento muscolare Pevenzione traumi durante elettroshock Rilassamento muscolare durante procedure ortopediche And of course…Botox® Aka “The Fountain of Youth” Figure taken from: http://lingua.utdallas.edu:7000/1442/ Farmaci che inibiscono rilascio dell’acetilcolina Tossina botulino (da Clostridium botulinum) – miscela di sette proteine correlate Dose letale nell’uomo per BoNT/A stimata ricade nell’intervallo 0.1 - 0.9 µg (con 1 g morte per oltre 3 x 106 di persone) Major Steps in BoNT Action Figure taken from: Simpson. 2004. Annu. Rev. Pharmacol. Toxicol. 44: 161-193. Farmaci che inibiscono rilascio dell’acetilcolina Tossina botulino (da Clostridium botulinum) – miscela di sette proteine correlate Dose letale nell’uomo per BoNT/A stimata ricade nell’intervallo 0.1 - 0.9 µg (con 1 g morte per oltre 3 x 106 di persone) La durata dell’inibizione del rilascio di ACh varia da alcune settimane a 3-4 mesi – sprouting (gemmazione) richiesto per il recupero Time course of the altered locations of ACh release sites occurring following intramuscular injection of the botulinum neurotoxin BoNT/A. (b) At day 2 after BoNT injection, neurotransmitter release is blocked and the muscle is paralysed. (c) At day 14 after injection, the muscle is still paralysed but some neurotransmitter release occurs from the emerging sprouts (yellow). (d) At day 30, the muscle is no longer paralysed, but neurotransmitter release only occurs from the sprouts and not from the original parent terminal. (e) At day 60, the subcellular location of neurotransmitter release sites retract and shift back to the original terminal. (f) By day 90, the sprouting network is eliminated Farmaci che inibiscono rilascio dell’acetilcolina Avvelenamento causa secchezza delle fauci, offuscamento visione, difficolta’ nella deglutizione, paralisi respiratoria Trattamento con antitossine efficace prima della comparsa dei sintomi o almeno entro 24 h (antitox. non neutralizzano tossine all’interno dei nervi) Se tossina all’interno di neuroni colinergici, i trattamenti sono limitati – supporto per la durata della paralisi, inclusa ventilazione meccanica fino a 3 mesi Anti-AChE non efficaci per ripristino trasmissione Novel therapies to prevent and rescue botulism Vaccino (prodotto militare USA) – problemi pero’ per un successivo uso terapeutico di tossina botulinica Farmaci che inibiscono rilascio dell’acetilcolina Tossina A botulino utilizzata per es. nel trattamento • Strabismo • Blefarospasmo • Spasmo emifacciale • Distonie • Acalasia • Rughe (cosmesi con botox) • Iperidrosi BoNT/A & Pain Management • BoNT use in controlling pain-associated disorders • Data suggests BoNT acts in complex manner – not just controlling overactive muscle • BoNT inhibits the release of neurotransmitters (glutamate and substance P) involved in pain transmission Peripheral and Central Nervous System Sensitization Figure taken from: Aoki, 2003. Botulinum Toxin A Affects Sensitization of PNS & CNS Figure taken from: Aoki, 2003. Spasmolytics O H 3C Benzodiazepines (Diazepam, etc.) N N Cl Diazepam • GABAA Receptors • CNS and Spinal Cord • Side Effects: Sedation Spasmolytics H2 N CO2H Cl Baclofen • GABAB receptor agonist • Activation of K+ channels • CNS and Spinal cord • (-)-Baclofen is the active isomer • Less sedation than BZDs • Intrathecal pumps now used in chronic conditions • Warning for severe withdrawal syndrome from intrathecal use Altered mental status, hyperpyrexia, exaggerated spasticity, muscle rigidity, and rhabdomyolysis Spasmolytics N S N H N Cl Tizanidine N • α2 adrenergic receptor agonist • Congener of clonidine • Presynaptic inhibition of motor neurons N H • 1/10-1/50th potency as clonidine in lowering blood pressure • Side Effects: Drowsiness, hypotension, dry mouth Spasmolytics O O O 2N H C N NN Na+ O Dantrolene Sodium • Interferes with excitation- • contraction coupling • Reduces release of Ca++ from the sedation, rare hepatitis • sarcoplasmic reticulum • Blocks contraction Side Effects: Muscle weakness, Uses: Cerebral palsy, multiple sclerosis • Also Malignant Hyperthermia Altri farmaci utilizzati per lo spasmo muscolare acuto localizzato • Carisoprodolo • Clorofenesina • Clorzoxazone • • • • Ciclobenzaprina Metaxalone Metocarbamolo Orfenadrina • Deprimono il SNC (meccanismo principale) - non agiscono su motoneuroni o sul muscolo • Molti sono sedativi (effetti additivi con altri deprimemti) • Utilizzati per trattamento spasticita’ muscolare acuta da traumatismi tessutali locali o strappi muscolari Spasmolytics • Tricyclic structure • May act at level of brain stem • Strong antimuscarinic effects (sedation) CHCH2CH2N(CH3)2 • Ineffective in the treatment of chronic neurological disorders Cyclobenzaprine • Use: Relief of acute muscle spasm due to injury or strain