mercoledì 30 settembre 2015 RASSEGNA STAMPA PROFESSIONI Formazione tecnica imprescindibile Italia Oggi pag. 39 del 30/09/2015 Innovazione per crescita e lavoro Italia Oggi pag. 37 del 30/09/2015 Tirocini liberi per nuovi diplomati tecnici Italia Oggi pag. 36 del 30/09/2015 GEOMETRI Mercoledì 30 Settembre 2015 39 Il presidente del Cngegl Savoncelli sulle novità legate al parere del Consiglio di stato n. 2539 Competenze: dialogo avviato Un pronunciamento innovativo che segna un nuovo corso DI MAURIZIO SAVONCELLI, PRESIDENTE CNGEGL i è ampiamente discusso, soprattutto nell’ambito delle professioni tecniche, del parere n. 2539 espresso dal Consiglio di stato in merito alle competenze dei geometri. Un parere che ho subito definito innovativo rispetto ai precedenti pronunciamenti, non sempre in grado di sciogliere le ambiguità più ricorrenti. A distanza di qualche settimana e di un numero imprecisato di letture, approfondimenti e confronti, aggiungo un secondo aggettivo: inequivocabile. Partendo dalla disamina degli argomenti presentati nel 2013 dall’interpellante Regione Toscana, i giudici di palazzo Spada hanno sancito con estrema chiarezza: l’abrogazione del Rd S del 1939, che elimina riserve in capo ad alcune categorie; il principio generale della «collaborazione tra titolari di diverse competenze professionali», precisando che ciascun tecnico risponderà della progettazione «per la parte di sua competenza e sotto la sua responsabilità»; anche per le modeste costruzioni civili, il geometra può progettare, con l’uso del cemento armato, «piccole costruzioni accessorie, che non richiedano particolari operazioni di calcolo e non implichino per destinazione pericolo per l’incolumità delle persone»; la competenza dei geometri nell’attività di «progettazione e direzione dei lavori, incentrata sugli aspetti architettonici della modesta costruzione civile»; solo nelle zone ad alto rischio sismico il professioni- La sede del Consiglio di stato sta strutturista interverrà fin dalle prime fasi della progettazione, assumendo il ruolo di capofila e interagendo con il progettista architettonico NEL 2015 UN NUOVO CICLO PER L’EDILIZIA ITALIANA Immobiliare, focus sul mercato Si è svolto a Milano lo scorso 24 settembre il Guinetti (Cgegl Provincia di Milano) sono quarto appuntamento del ciclo Geometrinex- significativamente assonanti nell’indicare le po, dedicato a «Focus Immobiliare. Patrimo- priorità: riforma strutturale delle procedure nio architettonico e ambientale: re-inventare amministrative per consentire agli operatori l’esistente». Nell’introdurre i lavori Cesare di affrontare responsabilmente la trasformaGalbiati, consigliere nazionale Cngegl, ha zione del territorio, operando con certezza di evidenziato l’importanza della discussione tempo e risultato; revisione delle misure e per la categoria dei geometri e per i profes- delle politiche incentivanti; «fare rete»: più ci sionisti di area tecnica in generale: «La quasi si ritrova su temi comuni da difendere, più totalità degli immobili oggetto di compraven- l’azione della rappresentanza assume peso e dita attiva un processo di intervento edilizio valore; innovazione della progettazione, sulla finalizzato a rispondere alle esigenze dell’ope- scorta di quanto accade in Europa: edifici inseratore immobiliare o dell’acquirente finale. riti in contesti sociali, urbani e di quartiere e Comprendere l’evoluzione della domanda nuova vita per le periferie attraverso l’agevolazione e l’incentivazione alla consente di pianificare risposostituzione edilizia; sinergia ste adeguate». Al termine di con il mondo dell’istruzione una disamina tanto impietoper sensibilizzare prima di sa quanto veritiera dello stato tutto i giovani al tema amin cui versa il settore edilizio bientale, sia in termini culitaliano (secondo i dati Ance, turali che di intervento. dall’inizio della crisi ad oggi Nel chiudere i lavori, il pregli investimenti in costruzioni sono scesi del 32% e gli occupati di un quarto), sidente del Cngegl Maurizio Savoncelli ha Galbiati ha invitato i relatori a riflettere sulla sottolineato: «Il tema prioritario deve essere comparsa di qualche segnale incoraggiante la responsabilità nei confronti delle genera(«Rispetto allo stesso periodo dell’anno pre- zioni future. Se nell’immediato dopoguerra cedente, nel I semestre 2015 l’Abi registra un era importante ricostruire, oggi è necessario aumento dell’erogazione di mutui e l’Istat del riqualificare, riconvertire, rigenerare. Assienumero degli addetti impiegati nei cantieri») me alla Rete delle professioni tecniche la noe di incrociare questi dati con quelli relativi: stra categoria fornisce contributi importanti all’aumento delle compravendite nel mercato per giungere a una reale semplificazione della immobiliare della «città termometro» Milano normativa urbanistico-edilizia e all’adozione (dati Fimaa), alla tendenza e alle motivazio- di misure volte a garantire la certezza del dini che spingono gli acquirenti a privilegiare ritto e con essa la drastica riduzione del conl’usato da ristrutturare rispetto al nuovo, agli tenzioso. Inoltre, intendiamo proporre misure interventi normativi volti a ridurre il consumo di agevolazione fiscale che possano essere di di suolo non antropizzato. Il risultato dell’ope- maggiore appeal per i privati, ed estenderne razione è coinciso con l’obiettivo del conve- l’applicazione anche alle aziende». Approfongno: delineare modelli di business differenti dimenti sui siti www.geometrinrete.it e www. da quelli del passato, in linea con l’edilizia geometrinexpo.it del futuro, post-crisi, ispirata al concetto di qualità del coAPPUNTAMENTI struito e rispettosa dei limiti al consumo di suolo. Le rispoSi conclude il ciclo di incontri «Sviluppo sostenibile: ste fornite dai relatori Marco Dettori (Tema, Assimpredil cultura, ambiente società. Geometri per la qualità Ance), Vincenzo Albanese (Fidella vita». Ultimo appuntamento: «La tecnologia al maa), Paolo Baccolo (regione servizio dell’edilizia: il futuro è smart e sostenibile» Lombardia), Gaetano Fasa(27 ottobre, Milano). Approfondimenti al sito www. no (Enea), Antonio Tangorra geometrinexpo.it (Agenzia delle entrate), Ivan (la progettazione statica, in questi casi, avrà la prevalenza sulla progettazione architettonica). Ho più volte sostenuto che il tema delle competenze nell’ambito delle costruzioni debba essere affrontato e risolto tra le categorie direttamente interessate: ingegneri, architetti e geometri, un bacino di quasi 500 mila professionisti. L’attuale e generalizzato clima positivo induce a pensare che il parere possa rappresentare il terreno comune sul quale approfondire un dialogo da tempo avviato all’interno delle Rete delle professioni tecniche: l’obiettivo condiviso è arrivare in tempi brevi a una definizione chiara ed esaustiva delle reciproche competenze, a patrimonio dei liberi professionisti e dell’intera collettività. Pagina a cura CONSIGLIO NAZIONALE GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DEL IL PRESUPPOSTO DELL’ATTIVITÀ PERITALE Formazione tecnica imprescindibile Nel comunicato stampa emesso al termine del suo intervento al convegno «Ricostruttori dinamica incidenti stradali», organizzato lo scorso 15 settembre a Roma dal Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati e dal Consiglio nazionale degli ingegneri, il sottosegretario del ministero della giustizia Cosimo Maria Ferri ha dichiarato di ritenere «indispensabile il lavoro svolto dai periti che devono, da una parte, controllare preventivamente che siano rispettate le norme di sicurezza e, dall’altra, ricostruire la dinamica degli incidenti e fare valutazioni sul comportamento dei conducenti. Il lavoro svolto dai periti costituisce un punto di riferimento per i giudici e per questo reputo importante il loro impegno rivolto a una sempre maggiore specializzazione e attenzione per le tecnologie». «Un’esortazione che non può che essere Cosimo Maria Ferri condivisa», commenta Maurizio Savoncelli, presidente Cngegl. «Nel ruolo di Ctu, molti geometri professionisti sono chiamati a svolgere perizie d’infortunistica stradale, un’attività molto complessa che prevede operazioni di rilievo, ricostruzione della dinamica dell’incidente e valutazione del danno. L’auspicio», conclude Savoncelli, «è che nella discussione del ddl sull’omicidio stradale approdato in Commissione giustizia alla camera, i limiti alla competenza siano dettati dalla comprovata capacità dei professionisti iscritti nei relativi albi professionali. Una corretta ricostruzione della dinamica del sinistro, unitamente all’equa valutazione del danno, sono gli strumenti più efficaci per evitare controversie e speculazioni nei confronti di automobilisti e parenti delle vittime della strada. Per i periti, geometri e non, un obbligo etico e morale, prima ancora che professionale». La versione integrale del comunicato stampa è disponibile sul sito www.geometrinrete.it INGEGNERI Mercoledì 30 Settembre 2015 37 Via al 60° Congresso nazionale degli ingegneri in programma a Venezia fino al 2 ottobre Innovazione per crescita e lavoro Dalla categoria un focus su occupazione, sanità e turismo S arà ancora il lavoro il quadro di riferimento del prossimo congresso del Cni, il sessantesimo, organizzato a Venezia dal 30 settembre al 2 ottobre. L’uscita dalla recessione non è ancora definitiva e resta il deficit occupazionale l’elemento di maggiore criticità economica italiana da affrontare. Capire perciò in quale direzione le politiche del Paese si stanno orientando, confrontarle con le necessità più dirette espresse dall’ingegneria, ridefinire i perimetri del mercato del lavoro nei diversi settori così come il rapporto tra i livelli generazionali, sono alcune delle ancore attorno alle quali l’assise di Venezia si propone di annodare i propri contenuti e le istanze espresse dalla categoria: dalla riqualificazione degli edifici esistenti alla tutela del territorio, dalla digitalizzazione della p.a. all’ammodernamento tecnologico della sanità e del turismo, solo alcuni dei segmenti chiave che verranno approfonditi nelle varie tavole rotonde dell’assise veneta in chiave di creazione di nuovi posti di lavoro. Banda larga, Comunication Information & Tecnology, infrastrutture immateriali, sono parole e concetti che, per gli ingegneri, dovranno trasferirsi nell’applicazione quotidiana delle politiche governative ed insieme nella consapevolezza culturale delle realtà economiche e sociali che operano per la crescita del paese. Sono molteplici i settori dove la tecnologia incide, e potrebbe farlo in misura ancora maggiore con investimenti più cospicui, in merito a sviluppo e occupazione, secondo il Cni. Alcuni dati appaiono molto significativi in questo senso: secondo una ricerca commissionata da Google a Oxford Economics, incrementando e migliorando l’accesso ai contenuti turistici online si potrebbe dare un impulso all’economia italiana tale da generare 250 mila posti di lavoro, con un aumento del pil dell’1%. Nel comparto sanità la rivoluzione digitale potrebbe finanziare la modernizzazione del sistema, fornendo benefici per circa 15 miliardi l’anno. L’Italia non può rinunciare ad investire nell’innovazione, pena l’accumulo di un ritardo sempre più grave sul versante occupazione», spiega il presidente del Cni Armando Zambrano, che riprende: «A Venezia si parlerà dei possibili scenari e dell’innovazione di sistema per gli ingegneri IL PROGRAMMA DELLA TRE GIORNI Si alza il sipario Il presidente del Cni Armando Zambrano I lavori inizieranno oggi alle ore 9 con la registrazione (delegati-osservatori), per poi proseguire alle 10:30 con i saluti istituzionali e alle 11:30 con «Narrare l’ingegno di Sandro Veronesi», scrittore. Prevista, poi, per le 12, la relazione di apertura del congresso con il presidente del Cni Armando Zambrano; alle 13 il lunch. A conclusione del lunch si terranno gli interventi di: Associazione italiana zincatura, «Durabilità e prevenzione per le strutture in acciaio». Relatore: Romeo Fratesi, Prof. ord. di Scienza e tecnologia dei materiali Università politecnica delle Marche presso sala Pasinetti; Mapei, «partner nella progettazione e realizzazione di grandi opere». Relatore: Arch. Claudio Azzena, Divisione grandi progetti Mapei Spa, presso Sala Zorzi. In programma alle 14:30 la tavola rotonda «Professioni in Europa tra concorrenza e deontologia» e, alle 16.45 la tavola rotonda «Ingegneri, industria: creazione di valore tecnologico sociale». Alle 18:30 la Chiusura dei lavori. Giovedì 1° ottobre avrà inizio alle 9.30 la relazione di Fabio Bonfà, vicepresidente vicario del Consiglio nazionale ingegneri; alle ore 10 Barbara Degani, sottosegretario Ambiente, tutela del territorio e del mare; alle 10:15 avrà luogo la tavola rotonda «Ingegneri, pubblica amministrazione: scenari possibili e innovazione di sistema» e alle 12 la tavola rotonda «Fare professione: mercato, competizione e ricambio generazionale». Alle 13.30 lunch. A conclusione del lunch si terranno gli interventi di: Dual Italia per gli Ingegneri: un’offerta a 360°. Le nostre polizze di Rc Professionale, relatore: Mauro Semenza, Underwriting & Sales Director, presso Sala Pasinetti; Creation Italia: Riqualificazione energetica con la Facciate Ventilate, relatore: Dott. Stefano Zanchetta, presso Sala Zorzi. Alle 15 ci saranno gli interventi programmati, alle 15:45 il dibattito congressuale per preparazione mozione e alle 18:30 la conclusione lavori. Venerdì 2 ottobre chiusura lavori all’insegna di Immaginare, creare opportunità e innovare. Via alle ore 9 con la presentazione di Gianni Massa, vicepresidente Consiglio nazionale ingegneri, alle 9:15 Talks Scintille; alle 10:15 Ingenio al femminile, alle 10:35 Premiazione Borse di Studio Issnaf, alle 11 Immaginare il futuro, Edoardo Boncinelli. Prevista alle 11.30 la presentazione mozione, approvazione e alle 13:30 presentazione Congresso 2016 - chiusura Congresso 2015; alle 14 lunch. Il vicepresidente vicario Cni Fabio Bonfà liberi professionisti e quelli dipendenti pubblici e privati, della creazione di valore tecnologico sociale per i colleghi che operano nel campo dell’industria, di mercato, competizione e ricambio generazionale per chi esercita la libera professione». L’Ingegno andrebbe inteso quindi anche come fucina di idee e di progetti per diventare sempre più competitivi. «Uno degli obiettivi di Venezia», continua Fabio Bonfà vicepresidente vicario Cni, «sarà pertanto quello di avanzare una serie di proposte utili alla ripresa economica che focalizzino le modalità con cui l’ingegneria può contribuirvi le risorse che possiamo mettere a disposizione per esperienza e capacità sono davvero molte e di elevata qualità. Purché le istituzioni comprendano l’importanza di sviluppare una politica di investimenti consistente e di medio/lungo periodo: dalle infrastrutture materiale e immateriali alla prevenzione, dalla biomedica all’energia ad oggi soltanto il 4,8% del prodotto interno lordo italiano è riconducibile a ICTechnology, mentre la Germania impiega il 6,9%, la Francia il 7%. Un divario che si traduce in 25 miliardi di euro l’anno di mancati investimenti in innovazione digitale rispetto alla media europea, un divario che, se colmato, garantirebbe al pil italiano un’ulteriore crescita aggiuntiva di un punto e mezzo percentuale e consentirebbe la creazione di 700 mila nuovi posti di lavoro». «Se l’investimento rappresenta una chiave di crescita indispensabile, l’altro pilastro su cui agire», concludono gli ingegneri, «è lo snellimento della pubblica amministrazione. Lento, imbrigliato in un sovrannumero di regole complesse, il sistema Italia è obsoleto». Infine, spazio alle iniziative della giornata conclusiva: si inizia con Scintille, format dedicato a progetti e idee innovative. Ora l’iniziativa si avvale di una nuova prestigiosa partnership, quella con il Cern di Ginevra, con cui è sto siglato un accordo nei mesi scorsi. Quindi la presentazione di Ingenio al femminile, progetto di valorizzazione della figura femminile, già selezionato da forum «We Women for Expo» di Padiglione Italia. A Venezia sarà illustrata la terza edizione prevista per il 2016. Quindi la premiazione delle Borse di studio, progetto ideato dal Cni in collaborazione con Isnaaf, avente come obiettivo quello di facilitare il contatto e l’interazione tra gli ingegneri italiani e il mondo della ricerca, dell’industria e delle professioni del Nord America. Pagina a cura DELL’UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI 36 PROFESSIONI Mercoledì 30 Settembre 2015 COMMERCIALISTI/ Codice deontologico tra i temi del Congresso INARSIND Deve finire la svendita Compensi per iscritto. Niente spot sui siti dei Ctu Un galateo negli studi DI I Le novità principali GABRIELE VENTURA n arrivo il nuovo codice deontologico dei commercialisti. Che vieta la pubblicità sul sito Internet del professionista o dello studio associato di cui fa parte, obbliga il commercialista a pattuire per iscritto la misura del compenso, garantire un rimborso spese forfettario al tirocinante dopo i primi sei mesi di pratica, osservare una serie di regole in caso di sostituzione di un collega nello svolgimento di un incarico e in caso di irreperibilità del cliente. Sono le principali novità contenute nel nuovo codice deontologico della professione, aggiornato e revisionato dalla Commissione nazionale di studi «Deontologia» del Cndcec, e in pubblica consultazione sul sito Internet istituzionale. Le eventuali osservazioni al testo, specifica nella nota informativa n. 73/2015, il presidente Gerardo Longobardi, dovranno pervenire al Consiglio nazionale entro il 23 ottobre prossimo all’indirizzo e-mail dedicato. Al termine della consultazione, il Cndcec approverà il testo definitivo, che sostituirà quello emanato nel 2008. Categoria che si appresta quindi a rinnovare le proprie regole deontologiche e che, il 15 e 16 ottobre prossimi, si riunirà a Milano per il congresso nazionale, che sarà focalizzato sulla semplificazione, come annunciato ieri in conferenza stampa. Responsabilità professionale Responsabilità disciplinare Tirocinio Pubblicità Compenso professionale DI Previsto l’obbligo di copertura assicurativa per i rischi professionali Introdotto il riferimento al consiglio di disciplina quale giudice disciplinare Trascorsi i primi sei mesi obbligo di rimborso spese forfettario Divieto di riferimenti pubblicitari sul sito Internet del professionista Obbligo di individuare per iscritto la misura del compenso Le novità del codice. «Il nuovo testo posto in consultazione in questi giorni», afferma Giorgio Lucchetta, consigliere nazionale delegato, «risponde innanzitutto all’esigenza di aggiornare i contenuti alla novità legislative intervenute in questi ultimi anni in materia di professioni intellettuali». In particolare, infatti, per quanto riguarda la responsabilità professionale è stato previsto l’obbligo di copertura assicurativa per i rischi professionali. In tema di responsabilità disciplinare, invece, sono stati precisati alcuni parametri riguardo alla proporzionalità della sanzione da prendere in considerazione in sede di procedimento disciplinare (gravità del fatto, grado della colpa, eventuale sussistenza del dolo e sua intensità ecc). In materia di tirocinio, è stata ribadita la natura gratuita del rapporto, che «non determina l’instaurazione di rapporto di lavoro subordinato anche occasionale». «Tuttavia», si legge nel testo, «trascorsi i primi sei mesi di tirocinio, il professionista dovrà concordare con il tirocinante un rimborso spese forfettario». In tema di pubblicità informativa, invece, è stato introdotto il principio secondo il quale «il sito internet del professionista o dello studio associato di cui fa parte non può contenere riferimenti commerciali o pubblicitari». Inoltre, «sono state introdotte importanti precisazioni alla luce della casistica emersa in questi primi anni di applicazione del codice deontologico», spiega Lucchetta. In particolare, sulle condotte da porre in essere nei rapporti con i colleghi, con i clienti e con i dipendenti e i collaboratori. Il congresso. Ieri a Milano, come detto, si è svolta la presentazione del congresso di categoria, dal titolo «Semplifi care per crescere. I commercialisti, energia per lo sviluppo». Alla giornata, oltre a Longobardi, hanno partecipato il presidente dell’Ordine di Milano, Alessandro Solidoro, il vice presidente della Camera di commercio di Milano, Alberto Meomartini, il vice presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi, l’assessore all’economia, crescita e semplifi cazione della regione Lombardia, Massimo Garavaglia e il direttore delle Entrate Lombardia, Giovanna Alessio. «Il nostro obiettivo», ha sottolineato Longobardi, «è fornire delle proposte al legislatore mettendoci dei panni del cittadino, dell’imprenditore e anche del fisco». IL MIUR SULLE SORTI DEGLI ASPIRANTI GEOMETRI, PERITI INDUSTRIALI, PERITI AGRARI E AGROTECNICI Tirocini liberi per i nuovi diplomati tecnici Porte aperte per le iscrizioni ai tirocini e ai percorsi di accesso per l’esame di abilitazione per i neodiplomati tecnici Gelmini. I ragazzi che hanno completato il percorso scolastico tra giugno e luglio 2015 potranno liberamente ambire all’accesso all’esame di abilitazione per le rispettive categorie, ovvero geometri, periti industriali, periti agrari e agrotecnici. Il loro diploma è, infatti, da considerarsi equipollente rispetto a quello pre-riforma Gelmini. In salvo, quindi, l’immediato futuro di migliaia di ragazzi. E a mettere la parola fine, almeno per ora, a una questione particolarmente delicata per le categorie interessate è intervenuto direttamente l’Ufficio legislativo del Miur che, interpellato sul punto, ha rilasciato un parere all’interno del quale è stabilito che i diplomi della nuova istruzione tecnica targata Gelmini sono equipollenti a quelli ottenuti prima dell’entrata in vigore della riforma andando, quindi, a garantire la continuità tra il vecchio e il nuovo ordinamento. Tesi sostenuta fin da subito dal Consiglio nazionale dei geometri e dei geometri laureati, dai periti agrari e dagli agrotecnici ma non condivisa dai periti industriali che, per non rischia- re di dover far fare retromarcia in un secondo momento agli aspiranti periti industriali, avevano momentaneamente dato ordine di non accogliere le iscrizioni per i tirocini. E, a tal proposito, deve essere comunque sottolineato il fatto che il Miur, per quanto chiaro nel parere, ritiene esplicitamente che sia necessario anche l’intervento del ministero della giustizia, in quanto ministero vigilante. In particolare il Miur nel parere sottolinea come «per venire incontro alle esigenze degli ordini e dei collegi professionali e per tutelare il valore e la qualità dell’iscrizione ai relativi albi, si ritiene opportuno chiedere uno specifico parere al ministero della giustizia, quale organo vigilante sui collegi professionali, in merito all’opportunità di prevedere l’obbligo del titolo di studio della laurea (almeno triennale) per l’esercizio delle professioni di geometra, perito industriale, perito agrario e perito agrotecnico». E in attesa di conoscere le eventuali contromisure del Cnpi guidati da Giampiero Giovannetti, soddisfazione per il risultato ottenuto è arrivata dalle altre categorie. Primi tra tutti i geometri. «L’aver avuto conferma da parte del Miur della tesi da noi sostenuta ci conforta e ci spinge ancora di più a portare avanti il nostro operato nelle scuole», ha spiegato a ItaliaOggi il presidente del Cngegl Maurizio Savoncelli, «adesso possiamo preoccuparci solo delle migliaia di ragazzi che ambiscono a completare il percorso di formazione e all’eccesso all’esame di abilitazione per la professione». Opinione condivisa anche dal Collegio nazionale dei periti agrari e dei periti agrari laureati. «Il fatto che il Miur abbia messo nero su bianco che non sussistono differenze tra i vecchi diplomi e i nuovi titoli di cui sono in possesso i ragazzi che si sono diplomati tra giugno e luglio con la nuova istruzione tecnica», ha spiegato a ItaliaOggi il presidente Lorenzo Benanti, «ci permettere di concentrarci sui giovani aspiranti periti agrari che, anche quest’anno, saranno qualche centinaio». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati, guidato da Roberto Orlandi che ha espresso «piena soddisfazione per il parere del Miur in condivisione con il Coordinatore della Consulta nazionale dell’istruzione agraria». Beatrice Migliorini VALERIO STROPPA Stop alla svendita dei Ctu nelle esecuzioni immobiliari. Per effetto delle modifiche apportate dalla legge 132/2015, un professionista chiamato a stimare il valore dei beni finiti all’asta guadagnerà circa 20 euro netti al giorno, con tempi di pagamento che potrebbero arrivare a diversi anni. La denuncia arriva da Inarsind, il sindacato nazionale ingegneri e architetti liberi professionisti, che ha inviato ieri una lettera al ministro della giustizia Andrea Orlando per chiedere un incontro urgente. L’art. 14 del decreto «Giustizia per la crescita» (dl 83/2015) ha stabilito che il compenso degli esperti nominati dal giudice nelle esecuzioni immobiliari deve essere calcolato in base al prezzo ricavato dalla vendita. Prima del perfezionamento dell’operazione al professionista non possono essere liquidati acconti superiori al 50% dell’onorario complessivo. Un meccanismo alla luce del quale i Ctu «potranno ottenere il loro compenso solo dopo la procedura esecutiva», sottolinea il presidente di Inarsind, Salvatore Garofalo, senza dimenticare che «la vendita potrebbe andare deserta più volte, sino ad arrivare a un prezzo definitivo irrisorio». Oltre alle lungaggini nell’erogazione dei compensi, il sindacato stigmatizza anche gli importi attribuiti, fissati a circa 4 euro lordi all’ora. Il dm di aggiornamento delle tariffe, di prossima emanazione, dovrebbe recepire dopo 13 anni gli adeguamenti Istat sul costo della vita, portando l’importo orario a circa 5 euro. «Un consulente che prestasse la sua opera esclusivamente per la giustizia guadagnerebbe dalle vacazioni circa 460 euro al mese nette, cioè meno di qualunque categoria di lavoratori e in netto contrasto con l’art. 36 della Costituzione», aggiunge la missiva. Inarsind chiede pertanto al Guardasigilli di rivedere i compensi per le prestazioni, ipotizzando un onorario di 45 euro lordi all’ora. «Considerato che a pagare gli oneri della stima del Ctu sono le parti», chiosa Garofalo, «riteniamo che questo provvedimento sia utile solo alle banche, vere protagoniste delle procedure espropriative, a discapito dei professionisti».