mercoledì 30 settembre 2015
RASSEGNA STAMPA
PROFESSIONI
Formazione tecnica imprescindibile
Italia Oggi pag. 39 del 30/09/2015
Innovazione per crescita e lavoro
Italia Oggi pag. 37 del 30/09/2015
Tirocini liberi per nuovi diplomati tecnici
Italia Oggi pag. 36 del 30/09/2015
GEOMETRI
Mercoledì 30 Settembre 2015
39
Il presidente del Cngegl Savoncelli sulle novità legate al parere del Consiglio di stato n. 2539
Competenze: dialogo avviato
Un pronunciamento innovativo che segna un nuovo corso
DI
MAURIZIO SAVONCELLI,
PRESIDENTE CNGEGL
i è ampiamente discusso, soprattutto
nell’ambito delle professioni tecniche, del
parere n. 2539 espresso dal
Consiglio di stato in merito
alle competenze dei geometri. Un parere che ho subito
definito innovativo rispetto ai
precedenti pronunciamenti,
non sempre in grado di sciogliere le ambiguità più ricorrenti. A distanza di qualche
settimana e di un numero
imprecisato di letture, approfondimenti e confronti, aggiungo un secondo aggettivo:
inequivocabile. Partendo dalla disamina degli argomenti
presentati nel 2013 dall’interpellante Regione Toscana, i
giudici di palazzo Spada hanno sancito con estrema chiarezza: l’abrogazione del Rd
S
del 1939, che elimina riserve
in capo ad alcune categorie;
il principio generale della
«collaborazione tra titolari
di diverse competenze professionali», precisando che
ciascun tecnico risponderà
della progettazione «per la
parte di sua competenza e
sotto la sua responsabilità»; anche per le modeste
costruzioni civili, il geometra può progettare, con l’uso
del cemento armato, «piccole
costruzioni accessorie, che
non richiedano particolari
operazioni di calcolo e non
implichino per destinazione
pericolo per l’incolumità delle persone»; la competenza
dei geometri nell’attività di
«progettazione e direzione
dei lavori, incentrata sugli
aspetti architettonici della
modesta costruzione civile»; solo nelle zone ad alto
rischio sismico il professioni-
La sede del Consiglio di stato
sta strutturista interverrà fin
dalle prime fasi della progettazione, assumendo il ruolo
di capofila e interagendo con
il progettista architettonico
NEL 2015 UN NUOVO CICLO PER L’EDILIZIA ITALIANA
Immobiliare, focus sul mercato
Si è svolto a Milano lo scorso 24 settembre il Guinetti (Cgegl Provincia di Milano) sono
quarto appuntamento del ciclo Geometrinex- significativamente assonanti nell’indicare le
po, dedicato a «Focus Immobiliare. Patrimo- priorità: riforma strutturale delle procedure
nio architettonico e ambientale: re-inventare amministrative per consentire agli operatori
l’esistente». Nell’introdurre i lavori Cesare di affrontare responsabilmente la trasformaGalbiati, consigliere nazionale Cngegl, ha zione del territorio, operando con certezza di
evidenziato l’importanza della discussione tempo e risultato; revisione delle misure e
per la categoria dei geometri e per i profes- delle politiche incentivanti; «fare rete»: più ci
sionisti di area tecnica in generale: «La quasi si ritrova su temi comuni da difendere, più
totalità degli immobili oggetto di compraven- l’azione della rappresentanza assume peso e
dita attiva un processo di intervento edilizio valore; innovazione della progettazione, sulla
finalizzato a rispondere alle esigenze dell’ope- scorta di quanto accade in Europa: edifici inseratore immobiliare o dell’acquirente finale. riti in contesti sociali, urbani e di quartiere e
Comprendere l’evoluzione della domanda nuova vita per le periferie attraverso l’agevolazione e l’incentivazione alla
consente di pianificare risposostituzione edilizia; sinergia
ste adeguate». Al termine di
con il mondo dell’istruzione
una disamina tanto impietoper sensibilizzare prima di
sa quanto veritiera dello stato
tutto i giovani al tema amin cui versa il settore edilizio
bientale, sia in termini culitaliano (secondo i dati Ance,
turali che di intervento.
dall’inizio della crisi ad oggi
Nel chiudere i lavori, il pregli investimenti in costruzioni
sono scesi del 32% e gli occupati di un quarto), sidente del Cngegl Maurizio Savoncelli ha
Galbiati ha invitato i relatori a riflettere sulla sottolineato: «Il tema prioritario deve essere
comparsa di qualche segnale incoraggiante la responsabilità nei confronti delle genera(«Rispetto allo stesso periodo dell’anno pre- zioni future. Se nell’immediato dopoguerra
cedente, nel I semestre 2015 l’Abi registra un era importante ricostruire, oggi è necessario
aumento dell’erogazione di mutui e l’Istat del riqualificare, riconvertire, rigenerare. Assienumero degli addetti impiegati nei cantieri») me alla Rete delle professioni tecniche la noe di incrociare questi dati con quelli relativi: stra categoria fornisce contributi importanti
all’aumento delle compravendite nel mercato per giungere a una reale semplificazione della
immobiliare della «città termometro» Milano normativa urbanistico-edilizia e all’adozione
(dati Fimaa), alla tendenza e alle motivazio- di misure volte a garantire la certezza del dini che spingono gli acquirenti a privilegiare ritto e con essa la drastica riduzione del conl’usato da ristrutturare rispetto al nuovo, agli tenzioso. Inoltre, intendiamo proporre misure
interventi normativi volti a ridurre il consumo di agevolazione fiscale che possano essere di
di suolo non antropizzato. Il risultato dell’ope- maggiore appeal per i privati, ed estenderne
razione è coinciso con l’obiettivo del conve- l’applicazione anche alle aziende». Approfongno: delineare modelli di business differenti dimenti sui siti www.geometrinrete.it e www.
da quelli del passato, in linea con l’edilizia geometrinexpo.it
del futuro, post-crisi, ispirata
al concetto di qualità del coAPPUNTAMENTI
struito e rispettosa dei limiti
al consumo di suolo. Le rispoSi conclude il ciclo di incontri «Sviluppo sostenibile:
ste fornite dai relatori Marco
Dettori (Tema, Assimpredil
cultura, ambiente società. Geometri per la qualità
Ance), Vincenzo Albanese (Fidella vita». Ultimo appuntamento: «La tecnologia al
maa), Paolo Baccolo (regione
servizio dell’edilizia: il futuro è smart e sostenibile»
Lombardia), Gaetano Fasa(27 ottobre, Milano). Approfondimenti al sito www.
no (Enea), Antonio Tangorra
geometrinexpo.it
(Agenzia delle entrate), Ivan
(la progettazione statica, in
questi casi, avrà la prevalenza sulla progettazione architettonica).
Ho più volte sostenuto che
il tema delle competenze
nell’ambito delle costruzioni debba essere affrontato e
risolto tra le categorie direttamente interessate: ingegneri, architetti e geometri,
un bacino di quasi 500 mila
professionisti. L’attuale e
generalizzato clima positivo induce a pensare che il
parere possa rappresentare
il terreno comune sul quale
approfondire un dialogo da
tempo avviato all’interno
delle Rete delle professioni
tecniche: l’obiettivo condiviso è arrivare in tempi brevi
a una definizione chiara ed
esaustiva delle reciproche
competenze, a patrimonio dei
liberi professionisti e dell’intera collettività.
Pagina a cura
CONSIGLIO NAZIONALE
GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI
DEL
IL PRESUPPOSTO DELL’ATTIVITÀ PERITALE
Formazione tecnica
imprescindibile
Nel comunicato stampa emesso al termine del suo intervento al convegno «Ricostruttori dinamica incidenti
stradali», organizzato lo scorso 15 settembre a Roma
dal Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati e dal Consiglio nazionale degli
ingegneri, il sottosegretario del ministero della giustizia Cosimo Maria Ferri ha dichiarato di ritenere «indispensabile il lavoro svolto dai periti che devono, da una
parte, controllare preventivamente che siano rispettate le norme di sicurezza e, dall’altra,
ricostruire la dinamica degli incidenti
e fare valutazioni
sul comportamento
dei conducenti. Il lavoro svolto dai periti
costituisce un punto
di riferimento per i
giudici e per questo
reputo importante
il loro impegno rivolto a una sempre
maggiore specializzazione e attenzione
per le tecnologie».
«Un’esortazione che
non può che essere
Cosimo Maria Ferri
condivisa», commenta Maurizio Savoncelli, presidente Cngegl. «Nel ruolo
di Ctu, molti geometri professionisti sono chiamati a
svolgere perizie d’infortunistica stradale, un’attività
molto complessa che prevede operazioni di rilievo, ricostruzione della dinamica dell’incidente e valutazione
del danno.
L’auspicio», conclude Savoncelli, «è che nella discussione del ddl sull’omicidio stradale approdato in Commissione giustizia alla camera, i limiti alla competenza
siano dettati dalla comprovata capacità dei professionisti iscritti nei relativi albi professionali. Una corretta ricostruzione della dinamica del sinistro, unitamente all’equa valutazione del danno, sono gli strumenti
più efficaci per evitare controversie e speculazioni nei
confronti di automobilisti e parenti delle vittime della
strada. Per i periti, geometri e non, un obbligo etico e
morale, prima ancora che professionale».
La versione integrale del comunicato stampa è
disponibile sul sito www.geometrinrete.it
INGEGNERI
Mercoledì 30 Settembre 2015
37
Via al 60° Congresso nazionale degli ingegneri in programma a Venezia fino al 2 ottobre
Innovazione per crescita e lavoro
Dalla categoria un focus su occupazione, sanità e turismo
S
arà ancora il lavoro
il quadro di riferimento del prossimo
congresso del Cni, il
sessantesimo, organizzato
a Venezia dal 30 settembre
al 2 ottobre. L’uscita dalla
recessione non è ancora
definitiva e resta il deficit
occupazionale l’elemento
di maggiore criticità economica italiana da affrontare. Capire perciò in quale
direzione le politiche del
Paese si stanno orientando, confrontarle con le necessità più dirette espresse
dall’ingegneria, ridefinire i
perimetri del mercato del
lavoro nei diversi settori
così come il rapporto tra i
livelli generazionali, sono
alcune delle ancore attorno
alle quali l’assise di Venezia si propone di annodare
i propri contenuti e le istanze espresse dalla categoria:
dalla riqualificazione degli
edifici esistenti alla tutela
del territorio, dalla digitalizzazione della p.a. all’ammodernamento tecnologico
della sanità e del turismo,
solo alcuni dei segmenti
chiave che verranno approfonditi nelle varie tavole rotonde dell’assise veneta in
chiave di creazione di nuovi
posti di lavoro. Banda larga,
Comunication Information
& Tecnology, infrastrutture
immateriali, sono parole e
concetti che, per gli ingegneri, dovranno trasferirsi
nell’applicazione quotidiana delle politiche governative ed insieme nella consapevolezza culturale delle
realtà economiche e sociali
che operano per la crescita
del paese. Sono molteplici
i settori dove la tecnologia
incide, e potrebbe farlo in
misura ancora maggiore
con investimenti più cospicui, in merito a sviluppo e
occupazione, secondo il Cni.
Alcuni dati appaiono molto
significativi in questo senso:
secondo una ricerca commissionata da Google a Oxford
Economics, incrementando
e migliorando l’accesso ai
contenuti turistici online si
potrebbe dare un impulso
all’economia italiana tale
da generare 250 mila posti
di lavoro, con un aumento
del pil dell’1%. Nel comparto sanità la rivoluzione
digitale potrebbe finanziare la modernizzazione del
sistema, fornendo benefici
per circa 15 miliardi l’anno.
L’Italia non può rinunciare
ad investire nell’innovazione, pena l’accumulo di un
ritardo sempre più grave
sul versante occupazione»,
spiega il presidente del
Cni Armando Zambrano,
che riprende: «A Venezia
si parlerà dei possibili scenari e dell’innovazione di
sistema per gli ingegneri
IL PROGRAMMA DELLA TRE GIORNI
Si alza il sipario
Il presidente del Cni Armando Zambrano
I lavori inizieranno oggi alle ore 9 con la registrazione
(delegati-osservatori), per poi proseguire alle 10:30
con i saluti istituzionali e alle 11:30 con «Narrare
l’ingegno di Sandro Veronesi», scrittore. Prevista, poi,
per le 12, la relazione di apertura del congresso con
il presidente del Cni Armando Zambrano; alle 13 il
lunch. A conclusione del lunch si terranno gli interventi di: Associazione italiana zincatura, «Durabilità
e prevenzione per le strutture in acciaio». Relatore:
Romeo Fratesi, Prof. ord. di Scienza e tecnologia dei
materiali Università politecnica delle Marche presso
sala Pasinetti; Mapei, «partner nella progettazione e
realizzazione di grandi opere». Relatore: Arch. Claudio
Azzena, Divisione grandi progetti Mapei Spa, presso
Sala Zorzi. In programma alle 14:30 la tavola rotonda
«Professioni in Europa tra concorrenza e deontologia»
e, alle 16.45 la tavola rotonda «Ingegneri, industria:
creazione di valore tecnologico sociale». Alle 18:30 la
Chiusura dei lavori.
Giovedì 1° ottobre avrà inizio alle 9.30 la relazione di
Fabio Bonfà, vicepresidente vicario del Consiglio nazionale ingegneri; alle ore 10 Barbara Degani, sottosegretario Ambiente, tutela del territorio e del mare; alle
10:15 avrà luogo la tavola rotonda «Ingegneri, pubblica
amministrazione: scenari possibili e innovazione di
sistema» e alle 12 la tavola rotonda «Fare professione:
mercato, competizione e ricambio generazionale». Alle
13.30 lunch. A conclusione del lunch si terranno gli
interventi di: Dual Italia per gli Ingegneri: un’offerta
a 360°. Le nostre polizze di Rc Professionale, relatore: Mauro Semenza, Underwriting & Sales Director,
presso Sala Pasinetti; Creation Italia: Riqualificazione energetica con la Facciate Ventilate, relatore: Dott.
Stefano Zanchetta, presso Sala Zorzi. Alle 15 ci saranno gli interventi programmati, alle 15:45 il dibattito
congressuale per preparazione mozione e alle 18:30 la
conclusione lavori.
Venerdì 2 ottobre chiusura lavori all’insegna di Immaginare, creare opportunità e innovare. Via alle ore 9
con la presentazione di Gianni Massa, vicepresidente
Consiglio nazionale ingegneri, alle 9:15 Talks Scintille;
alle 10:15 Ingenio al femminile, alle 10:35 Premiazione
Borse di Studio Issnaf, alle 11 Immaginare il futuro,
Edoardo Boncinelli. Prevista alle 11.30 la presentazione mozione, approvazione e alle 13:30 presentazione
Congresso 2016 - chiusura Congresso 2015; alle 14
lunch.
Il vicepresidente vicario Cni Fabio Bonfà
liberi professionisti e quelli dipendenti pubblici e
privati, della creazione di
valore tecnologico sociale
per i colleghi che operano
nel campo dell’industria,
di mercato, competizione e
ricambio generazionale per
chi esercita la libera professione». L’Ingegno andrebbe
inteso quindi anche come
fucina di idee e di progetti
per diventare sempre più
competitivi.
«Uno degli obiettivi di
Venezia», continua Fabio
Bonfà vicepresidente vicario Cni, «sarà pertanto quello di avanzare una serie di
proposte utili alla ripresa
economica che focalizzino le
modalità con cui l’ingegneria può contribuirvi le risorse che possiamo mettere a
disposizione per esperienza e capacità sono davvero
molte e di elevata qualità.
Purché le istituzioni comprendano l’importanza di
sviluppare una politica di
investimenti consistente
e di medio/lungo periodo:
dalle infrastrutture materiale e immateriali alla prevenzione, dalla biomedica
all’energia ad oggi soltanto
il 4,8% del prodotto interno
lordo italiano è riconducibile a ICTechnology, mentre la
Germania impiega il 6,9%,
la Francia il 7%.
Un divario che si traduce
in 25 miliardi di euro l’anno di mancati investimenti
in innovazione digitale rispetto alla media europea,
un divario che, se colmato,
garantirebbe al pil italiano
un’ulteriore crescita aggiuntiva di un punto e mezzo
percentuale e consentirebbe la creazione di 700 mila
nuovi posti di lavoro». «Se
l’investimento rappresenta
una chiave di crescita indispensabile, l’altro pilastro
su cui agire», concludono gli
ingegneri, «è lo snellimento
della pubblica amministrazione. Lento, imbrigliato in
un sovrannumero di regole
complesse, il sistema Italia
è obsoleto».
Infine, spazio alle iniziative della giornata conclusiva: si inizia con Scintille,
format dedicato a progetti
e idee innovative. Ora l’iniziativa si avvale di una nuova prestigiosa partnership,
quella con il Cern di Ginevra, con cui è sto siglato un
accordo nei mesi scorsi.
Quindi la presentazione
di Ingenio al femminile,
progetto di valorizzazione
della figura femminile, già
selezionato da forum «We Women for Expo» di Padiglione Italia. A Venezia sarà
illustrata la terza edizione
prevista per il 2016.
Quindi la premiazione delle Borse di studio,
progetto ideato dal Cni in
collaborazione con Isnaaf,
avente come obiettivo quello di facilitare il contatto
e l’interazione tra gli ingegneri italiani e il mondo
della ricerca, dell’industria
e delle professioni del Nord
America.
Pagina a cura
DELL’UFFICIO STAMPA
DEL
CONSIGLIO
NAZIONALE DEGLI INGEGNERI
36
PROFESSIONI
Mercoledì 30 Settembre 2015
COMMERCIALISTI/ Codice deontologico tra i temi del Congresso
INARSIND
Deve finire
la svendita
Compensi per iscritto. Niente spot sui siti dei Ctu
Un galateo negli studi
DI
I
Le novità principali
GABRIELE VENTURA
n arrivo il nuovo codice
deontologico dei commercialisti. Che vieta la
pubblicità sul sito Internet del professionista o dello
studio associato di cui fa parte, obbliga il commercialista
a pattuire per iscritto la misura del compenso, garantire
un rimborso spese forfettario
al tirocinante dopo i primi
sei mesi di pratica, osservare una serie di regole in caso
di sostituzione di un collega
nello svolgimento di un incarico e in caso di irreperibilità
del cliente. Sono le principali novità contenute nel nuovo codice deontologico della
professione, aggiornato e revisionato dalla Commissione
nazionale di studi «Deontologia» del Cndcec, e in pubblica
consultazione sul sito Internet istituzionale. Le eventuali osservazioni al testo, specifica nella nota informativa n.
73/2015, il presidente Gerardo Longobardi, dovranno pervenire al Consiglio nazionale
entro il 23 ottobre prossimo
all’indirizzo e-mail dedicato.
Al termine della consultazione, il Cndcec approverà il
testo definitivo, che sostituirà
quello emanato nel 2008. Categoria che si appresta quindi
a rinnovare le proprie regole
deontologiche e che, il 15 e 16
ottobre prossimi, si riunirà a
Milano per il congresso nazionale, che sarà focalizzato
sulla semplificazione, come
annunciato ieri in conferenza stampa.
Responsabilità
professionale
Responsabilità
disciplinare
Tirocinio
Pubblicità
Compenso
professionale
DI
Previsto l’obbligo di copertura assicurativa per i rischi
professionali
Introdotto il riferimento al consiglio di disciplina quale
giudice disciplinare
Trascorsi i primi sei mesi obbligo di rimborso spese
forfettario
Divieto di riferimenti pubblicitari sul sito Internet del
professionista
Obbligo di individuare per iscritto la misura del
compenso
Le novità del codice.
«Il nuovo testo posto in consultazione in questi giorni»,
afferma Giorgio Lucchetta,
consigliere nazionale delegato, «risponde innanzitutto
all’esigenza di aggiornare
i contenuti alla novità legislative intervenute in questi
ultimi anni in materia di
professioni intellettuali». In
particolare, infatti, per quanto riguarda la responsabilità
professionale è stato previsto
l’obbligo di copertura assicurativa per i rischi professionali. In tema di responsabilità disciplinare, invece, sono
stati precisati alcuni parametri riguardo alla proporzionalità della sanzione da
prendere in considerazione
in sede di procedimento disciplinare (gravità del fatto,
grado della colpa, eventuale
sussistenza del dolo e sua
intensità ecc). In materia di
tirocinio, è stata ribadita la
natura gratuita del rapporto,
che «non determina l’instaurazione di rapporto di lavoro
subordinato anche occasionale». «Tuttavia», si legge
nel testo, «trascorsi i primi
sei mesi di tirocinio, il professionista dovrà concordare
con il tirocinante un rimborso
spese forfettario». In tema di
pubblicità informativa, invece, è stato introdotto il principio secondo il quale «il sito
internet del professionista o
dello studio associato di cui
fa parte non può contenere
riferimenti commerciali o
pubblicitari». Inoltre, «sono
state introdotte importanti
precisazioni alla luce della
casistica emersa in questi
primi anni di applicazione del codice deontologico»,
spiega Lucchetta. In particolare, sulle condotte da porre
in essere nei rapporti con i
colleghi, con i clienti e con i
dipendenti e i collaboratori.
Il congresso. Ieri a Milano, come detto, si è svolta la
presentazione del congresso di categoria, dal titolo
«Semplifi care per crescere.
I commercialisti, energia
per lo sviluppo». Alla giornata, oltre a Longobardi,
hanno partecipato il presidente dell’Ordine di Milano,
Alessandro Solidoro, il vice
presidente della Camera di
commercio di Milano, Alberto Meomartini, il vice
presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi, l’assessore all’economia, crescita
e semplifi cazione della regione Lombardia, Massimo
Garavaglia e il direttore
delle Entrate Lombardia,
Giovanna Alessio. «Il nostro
obiettivo», ha sottolineato
Longobardi, «è fornire delle proposte al legislatore
mettendoci dei panni del
cittadino, dell’imprenditore
e anche del fisco».
IL MIUR SULLE SORTI DEGLI ASPIRANTI GEOMETRI, PERITI INDUSTRIALI, PERITI AGRARI E AGROTECNICI
Tirocini liberi per i nuovi diplomati tecnici
Porte aperte per le iscrizioni ai tirocini
e ai percorsi di accesso per l’esame di
abilitazione per i neodiplomati tecnici
Gelmini. I ragazzi che hanno completato il percorso scolastico tra giugno
e luglio 2015 potranno liberamente
ambire all’accesso all’esame di abilitazione per le rispettive categorie, ovvero geometri, periti industriali, periti
agrari e agrotecnici. Il loro diploma è,
infatti, da considerarsi equipollente
rispetto a quello pre-riforma Gelmini.
In salvo, quindi, l’immediato futuro
di migliaia di ragazzi. E a mettere la
parola fine, almeno per ora, a una questione particolarmente delicata per le
categorie interessate è intervenuto
direttamente l’Ufficio legislativo del
Miur che, interpellato sul punto, ha rilasciato un parere all’interno del quale
è stabilito che i diplomi della nuova
istruzione tecnica targata Gelmini
sono equipollenti a quelli ottenuti prima dell’entrata in vigore della riforma
andando, quindi, a garantire la continuità tra il vecchio e il nuovo ordinamento. Tesi sostenuta fin da subito dal
Consiglio nazionale dei geometri e dei
geometri laureati, dai periti agrari e
dagli agrotecnici ma non condivisa dai
periti industriali che, per non rischia-
re di dover far fare retromarcia in un
secondo momento agli aspiranti periti industriali, avevano momentaneamente dato ordine di non accogliere le
iscrizioni per i tirocini. E, a tal proposito, deve essere comunque sottolineato
il fatto che il Miur, per quanto chiaro
nel parere, ritiene esplicitamente che
sia necessario anche l’intervento del
ministero della giustizia, in quanto
ministero vigilante. In particolare il
Miur nel parere sottolinea come «per
venire incontro alle esigenze degli ordini e dei collegi professionali e per
tutelare il valore e la qualità dell’iscrizione ai relativi albi, si ritiene opportuno chiedere uno specifico parere al
ministero della giustizia, quale organo
vigilante sui collegi professionali, in
merito all’opportunità di prevedere
l’obbligo del titolo di studio della laurea (almeno triennale) per l’esercizio
delle professioni di geometra, perito
industriale, perito agrario e perito
agrotecnico». E in attesa di conoscere le eventuali contromisure del Cnpi
guidati da Giampiero Giovannetti,
soddisfazione per il risultato ottenuto
è arrivata dalle altre categorie. Primi
tra tutti i geometri. «L’aver avuto conferma da parte del Miur della tesi da
noi sostenuta ci conforta e ci spinge
ancora di più a portare avanti il nostro operato nelle scuole», ha spiegato
a ItaliaOggi il presidente del Cngegl
Maurizio Savoncelli, «adesso possiamo preoccuparci solo delle migliaia di
ragazzi che ambiscono a completare
il percorso di formazione e all’eccesso
all’esame di abilitazione per la professione». Opinione condivisa anche dal
Collegio nazionale dei periti agrari e
dei periti agrari laureati. «Il fatto che
il Miur abbia messo nero su bianco
che non sussistono differenze tra i
vecchi diplomi e i nuovi titoli di cui
sono in possesso i ragazzi che si sono
diplomati tra giugno e luglio con la
nuova istruzione tecnica», ha spiegato a ItaliaOggi il presidente Lorenzo
Benanti, «ci permettere di concentrarci sui giovani aspiranti periti agrari
che, anche quest’anno, saranno qualche centinaio». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Collegio nazionale
degli agrotecnici e degli agrotecnici
laureati, guidato da Roberto Orlandi
che ha espresso «piena soddisfazione
per il parere del Miur in condivisione
con il Coordinatore della Consulta nazionale dell’istruzione agraria».
Beatrice Migliorini
VALERIO STROPPA
Stop alla svendita dei Ctu
nelle esecuzioni immobiliari. Per effetto delle
modifiche apportate dalla
legge 132/2015, un professionista chiamato a stimare il valore dei beni finiti
all’asta guadagnerà circa
20 euro netti al giorno,
con tempi di pagamento
che potrebbero arrivare a
diversi anni. La denuncia
arriva da Inarsind, il sindacato nazionale ingegneri e
architetti liberi professionisti, che ha inviato ieri
una lettera al ministro
della giustizia Andrea
Orlando per chiedere un
incontro urgente. L’art. 14
del decreto «Giustizia per
la crescita» (dl 83/2015) ha
stabilito che il compenso
degli esperti nominati dal
giudice nelle esecuzioni
immobiliari deve essere
calcolato in base al prezzo ricavato dalla vendita.
Prima del perfezionamento dell’operazione al professionista non possono
essere liquidati acconti
superiori al 50% dell’onorario complessivo. Un meccanismo alla luce del quale
i Ctu «potranno ottenere
il loro compenso solo dopo
la procedura esecutiva»,
sottolinea il presidente
di Inarsind, Salvatore Garofalo, senza dimenticare
che «la vendita potrebbe
andare deserta più volte,
sino ad arrivare a un prezzo definitivo irrisorio». Oltre alle lungaggini nell’erogazione dei compensi,
il sindacato stigmatizza
anche gli importi attribuiti, fissati a circa 4 euro
lordi all’ora. Il dm di aggiornamento delle tariffe,
di prossima emanazione,
dovrebbe recepire dopo
13 anni gli adeguamenti
Istat sul costo della vita,
portando l’importo orario
a circa 5 euro. «Un consulente che prestasse la sua
opera esclusivamente per
la giustizia guadagnerebbe
dalle vacazioni circa 460
euro al mese nette, cioè
meno di qualunque categoria di lavoratori e in netto
contrasto con l’art. 36 della Costituzione», aggiunge
la missiva. Inarsind chiede
pertanto al Guardasigilli di
rivedere i compensi per le
prestazioni, ipotizzando
un onorario di 45 euro
lordi all’ora. «Considerato che a pagare gli oneri
della stima del Ctu sono
le parti», chiosa Garofalo, «riteniamo che questo
provvedimento sia utile
solo alle banche, vere protagoniste delle procedure
espropriative, a discapito
dei professionisti».
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