Corso di Formazione ANEV di Primo Livello 2/2012 Eolico di base: tecnica, normativa, ambiente ed esperienza sul campo Eolico: La Tecnologia delle macchine e del sistema. Inserimento paesaggistico degli impianti eolici nel territorio Roma, 5 giugno 2012 Luciano Pirazzi Segretario Scientifico ANEV V90-3.0 MW Nacelle construction Blade Anemometer Blade bearing Oil & water coolers Slip rings Hub Main bearing Gearbox Trafo Hydraulic power unit Generator High speed shaft Yaw gear 4 Principali applicazioni dell’energia eolica (1) • Alimentazione utenze isolate o allacciamento alla rete elettrica BT con aerogeneratori quasi sempre di piccola taglia (<100 kW) per una potenza di norma inferiore a 500 kW. • L’energia prodotta è generalmente utilizzata sul posto Aspetti sociali e strategici prevalenti Sistemi stand-alone, sistemi ibridi • Campo applicativo esteso soprattutto nell’alimentazione delle utenze rurali effettuata con macchine di piccola taglia, singolarmente o abbinate ad altri sistemi (fotovoltaico, biomasse, diesel). • Mercato in continua espansione nei paesi sviluppati e nei PVS Principali applicazioni dell’energia eolica (2) • Immissione energia elettrica nella rete di media-alta tensione con aerogeneratori di potenza compresa tra 500 kW e 3.600 kW, singoli o, generalmente,- in più unità (centrali eoliche) Aerogeneratori di media-grande taglia, centrali eoliche su terraferma e in ambiente marino (offshore) • Applicazione preminente a livello mondiale. Ha contribuito in modo determinante all’evoluzione tecnologica del settore, all’abbattimento dei costi ed allo sviluppo commerciale • Notevoli benefici ambientali La risorsa eolica: energia del vento E’ noto che una massa d'aria di densità che si muove con velocità istantanea V attraverso un'area A, posta ortogonalmente alla direzione della velocità, rende disponibile una potenza pari a: P = 1/2 Cp A V3 Se è data in kg/m3, V in m/s, A in m2, allora P risulta espresso in watt. La densità corrispondente ai valori standard di pressione e temperatura vale = 1.22 kg /m3 Cp, il coefficiente di potenza, dipende dalle caratteristiche e dalle condizioni operative della macchina Wind energy Availability = 98% Capacity factor = 0.20-0.50 900 800 P(V) - (kW) 700 600 500 400 300 200 100 0 0 5 10 15 20 V - wind speed at hub height - (m/s) 25 30 Affidabilità Generalmente alta, come confermato dall’elevata disponibilità delle turbine eoliche attuali Sporadici incidenti con distruzione degli aerogeneratori sono imputabili a condizioni climatiche eccezionali Maggiore il numero di problemi occorsi a singoli componenti, in particolare alle pale e al moltiplicatore di giri Il livello di manutenzione influenza la vita dell’aerogeneratore. In Germania si è stimato che sia necessaria una persona addetta al servizio a tempo pieno per ogni 20 MW installati. Aspetti Innovativi Velocità variabile •Configurazione che si è affermata rapidamente •Controllo della velocità di rotazione del rotore •Funzionamento ad efficienza massima per un tratto della curva di potenza •Maggiore producibilità •Riduzione rumore Velocità variabile Tipical Cp Curve - Variable RPM WTG Vestas V52 0.6 Zona a Cp = Cp max 0.5 Cp 0.4 0.3 0.2 0.1 0.0 0 5 10 15 20 Wind Speed [m/s] 25 30 EOLICO e AMBIENTE •Fonte rinnovabile, inesauribile e gratuita •Non emette sostanze inquinanti di alcun genere •Minore impatto, in confronto delle altre fonti di energia, sulla vita umana •Contenimento dell’uso dei combustibili fossili e delle emissioni ad essi associate •Occupazione del territorio limitata. Mantenimento della preesistente destinazione d’uso •Valorizzazione di aree marginali ed abbandonate •Opposizione di una parte minoritaria di ambientalisti •Ricerca di un inserimento armonico dell’eolico nel paesaggio italiano, in considerazione del pregio ambientale e storico del nostro paese Impatto ambientale • Impatto visivo • Impatto acustico • Collisioni con l’avifauna • Interferenza elettromagnetica • Sostenibilità (sociale, ambientale, economica e culturale) Noise level around a wind turbine distance 500 m 300 m 250 m 200 m 660 kW turbine: 37.4 dBA 42.7 dBA 44.4 dBA 46.5 dBA 1650 kW turbine: 37.9 dBA 43.2 dBA 44.9 dBA 47.0 dBA Noise emission from different sources 150 Jet airplane 140 130 Pneumatic drill 120 Industrial noise 110 Stereo music 100 Inside car 90 80 Typing pool 70 Office 60 50 40 Home Wind turbine 30 Whispering 20 10 0 Falling leaves EOLICO e AMBIENTE Valori noti e normalizzati all’energia eolica del MIPS delle varie fonti MIPS MIPS normalizzato all’energia eolica energia eolica 0,049 / carbone 0,97 19,8 elettricità import. 0,41 8,4 gas naturale 0,2 4,1 petrolio 0,32 6,5 torba 0,7 14,3 idroelettrico 0,11 2,2 nucleare 0,31 6,3 Il Material Input per Unit of Service o MIPS consente di misurare in unità omogenee normalizzate (massa) la quantità di risorse di ogni genere (aria, acqua, biotico, abiotico), che deve essere prelevata dall’ambiente per la realizzazione di un prodotto o di un servizio. Ambiente Water Intensities of Power Generation (m3/kWh) PV – Photovoltaic; NGCC – Natural Gas Combined Cycle; CCS – Carbon Capture and Storage; (Source: Vestas) CSP – Concentrated Solar Power; CT – Cooling Tower; PC – Pulverized Coal Nature Protection • Wind energy emits no greenhouse gases or air pollutants. • Wind energy can have positive local effects on biodiversity, and offers an opportunity to practice ecological restoration onshore and offshore, such as creation of new vegetation and animal habitats, improved fish stocks and other marine life. • Wind farm developers are required to undertake an Environmental Impact • Assessment to gauge all potential environmental effects before construction. • Potential environmental impacts can be avoided and minimised by careful planning and siting, mitigation and compensation measures. Impatto con l’avifauna • L’impatto degli impianti eolici con l’avifauna e altri animali selvatici è estremamente basso, paragonato con le altre attività umane e dei felini Secondo Bird protection NGOs I cambiamenti climatici sono la peggiore minaccia all’avifauna e l’energia eolica è una risposta fondamentale a tali cambiamenti • Molto è stato fatto per evitare di realizzare wind farms in areee migratorie • L’energia eolica è una delle più pulite e amiche fonti di energia • Gli impatti potenzialmente negativi degli aerogeneratori sono molto limitati, e non confrontabili con I benefici di varia specie Torri eoliche: le migliori amiche dell'agricoltura 30-12-2010 Una ricerca effettuata negli Stati Uniti ha dimostrato come la presenza di turbine eoliche aiuti le coltivazioni, favorendo microclimi più miti e aumentando la resistenza delle piante ai parassiti Le turbine eoliche favorirebbero temperature più miti Turbine eoliche amiche dell'agricoltura. Lo affermano i risultati preliminari di una ricerca presentata al convegno annuale dell'American Geophysical Union a San Francisco da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di studi atmosferici dell'Università del Colorado e del settore di scienze del clima all'Università dell'Iowa. Secondo il rapporto, infatti, la presenza di turbine eoliche nei pressi di campi coltivati, migliorerebbe il clima locale, grazie alla ventilazione forzata: in pratica, l'aria mossa dalle pale eoliche creerebbe un microclima più mite, accelerando gli scambi di calore fra il suolo e gli strati più bassi dell'atmosfera. Il risultato sarebbe una lieve diminuzione della temperatura nei giorni caldi d'estate e un lieve aumento nelle notti fresche in primavera e autunno. La ricerca è stata effettuata su coltivazioni di soia e mais e ha riportato come le temperature rese più dolci dalla presenza di torri eoliche in funzione, potenzino la capacità delle coltivazioni stesse di sfruttare l'anidride carbonica per la fotosintesi.. Inoltre i movimenti delle turbine sembra che contribuiscano ad accelerare l'asciugatura della rugiada, con una sensibile riduzione dell'umidità ed un aumento netto della resistenza delle coltivazioni all'attacco di parassiti.Risultati positivi sarebbero stati riscontrati su colture poste fino a una distanza di 400 metri. Per rendere lo sviluppo “sostenibile” bisogna: •Equilibrare le azioni di conservazione con quelle di trasformazione generate dal progresso delle tecnologie e delle conoscenze. •Ottenere che le trasformazioni operate siano tendenti all’incremento e alla valorizzazione della qualità della vita. •Fare in modo che la creazione di nuove risorse, prima sconosciute, sia attuata minimizzando le conseguenze negative e amplificando quelle positive. Lo sviluppo economico e l’aumento dei consumi hanno portato negli ultimi decenni al progressivo deterioramento delle risorse e all’aumento consistente dell’inquinamento prodotto dall’impiego dei combustibili fossili. E’ pertanto necessario un uso più esteso delle fonti rinnovabili di energia, eolico, fotovoltaico, biomasse, solare termico, che a differenza dei combustibili fossili possono essere considerate inesauribili e possono garantire un impatto ambientale contenuto. Oggi l’utilizzo delle fonti alternative è una realtà consolidata: si affermano con grande consapevolezza le scelte politiche energetiche e si raggiungono i primi risultati in termini di produzione e di risparmio di energia, ma soprattutto si pone una particolare attenzione alla diffusione presso i cittadini delle tecnologie innovative e si propone oltre alla “rivoluzione dell’efficienza” anche una “rivoluzione culturale” sui modelli di vita. Negli ultimi 50 anni il paesaggio è cambiato notevolmente: con la motorizzazione di massa strade ed autostrade hanno segnato per lungo e per largo il territorio con una fitta maglia di infrastrutture stradali; una grande quantità di strutture energetiche, centrali termoelettriche, gasdotti, antenne per la telefonia mobile, tralicci dell’ENEL, hanno prodotto mutamenti intorno a noi sensibili e determinanti. A questi mutamenti il nostro occhio e la nostra mente si sono lentamente abituati, considerandoli necessari per una società protesa allo sviluppo dei consumi di massa, come un evento storico e inevitabile, necessario alle nostre esigenze vitali. •Per l’impatto visivo può risultare più rischiosa la disposizione delle macchine a schiera multipla. •Va evitata la visione da punti di vista dominanti di addensamento eccessivo di aeromotori. •Va evitato l’inserimento delle macchine troppo vicino a paesi o nuclei abitati. Risposte regionali alle “Linee guida nazionali per gli impianti di produzione di elettricità da fonti rinnovabili” Regione Puglia, evidenzia il dossier di Legambiente, ha realizzato l’istruttoria più approfondita e ha prodotto la maggiore articolazione delle indicazioni ministeriali, introducendo, a seconda della potenza, della tipologia, e delle opere di connessione necessarie all’esercizio dei vari impianti, i diversi iter autorizzativi, individuandone contestualmente le rispettive aree “non idonee” alla localizzazione degli stessi. Con il D.G.R. 28/12/2010 n. 3029 e con il Regolamento Regionale del 30/12/2010 n. 24, l’amministrazione regionale stabilisce infatti le procedure autorizzative, la costruzione, l’esercizio, nonché i diversi criteri di inserimento nel paesaggio, di impianti eolici, fotovoltaici, a biomassa e biogas mentre, all’interno delle stesse aree, esclude l’installazione di impianti idroelettrici e geotermoelettrici. La Provincia Autonoma di Bolzano, pur non facendo riferimento alle linee guida nazionali e nello specifico ai criteri autorizzativi e localizzativi da esse individuati, ha modificato, attraverso il D.P.P. del 5/10/2010 n. 37, parte della legge urbanistica provinciale proprio in relazione all’individuazione delle aree idonee, e ai rispettivi criteri di installazione, grazie al quale è possibile localizzare gli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili quali l’eolico, il fotovoltaico, gli impianti a biomassa e idroelettrici. La Regione Valle d’Aosta ha recepito e normato l’installazione degli impianti eolici e fotovoltaici attraverso il D.G.R. 5/01/2011 n. 9 il quale, oltre ad indicare le aree inidonee per le due fonti energetiche, stabilisce alcuni criteri per l’inserimento nel paesaggio degli impianti eolici. Calabria, Lazio, Campania e Abruzzo Le amministrazioni regionali di Calabria, Lazio, Campania e Abruzzo si sono limitate invece a recepire “in toto” le linee guida nazionali rinviando a successivi provvedimenti il coordinamento e l’adeguamento della disciplina regionale alle norme contenute nel D.M. 10/09/2010. Lombardia, Friuli, Liguria, Sicilia, Sardegna, Umbria, Provincia di Trento La Lombardia, il Friuli, la Liguria, la Sicilia, la Sardegna, l’Umbria e la Provincia Autonoma di Trento sono le amministrazioni regionali e provinciali che ad oggi non si sono allineate a quanto riportato all’interno delle Linee Guida Nazionali. Regione Sardegna: impugnata la legge di recepimento sulle linee guida Regione Campania: impugnate le disposizioni sugli impianti eolici Nella riunione del Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2011. Regione Emilia-Romagna Per quanto riguarda gli impianti da energia eolica, si è ritenuto di favorire la realizzazione di quelli che risultino di elevata efficienza in termini di alta produttività specifica, definita come numero di ore di funzionamento alla piena potenza nominale; Suddivisione di aree non idonee e aree idonee all’installazione di impianti eolici Benefici • Fonte energetica non inquinante • Gratuita • Disponibilità di energia variabile nel tempo, ma riduzione certa di combustibili fossili in quantità crescente, in funzione dello sviluppo del settore • Contenimento emissioni di gas climalteranti • Sviluppo industriale • Creazione posti di lavoro oltre 200.000 in Europa di cui 30.000 solo in Italia. Nell’industria (costruzione, installazione - comprensiva delle opere civili - e gestione con manutenzione), e servizi (progettazione, sviluppo iniziativa, consulenze, etc.) Situazione al 31-12 2011 Mondo: 237.669MW Europa: 96.607MW Italia: 6.737MW MW 70.000 60.000 50.000 40.000 Cina 62.364 USA 46.919 GERMANIA 29.060 Spagna 21674 30.000 20.000 10.000 India 16.084 Francia 6.800 0 Spagna India Italia Canada Portogallo Cina USA Germania Regno Unito Italia Francia 6.737 EWEA EWEA EWEA EWEA Comunicazione della Commissione Europea del 7 ottobre 2009 sul finanziamento delle tecnologie a basso contenuto di carbonio • Proposta di un budget di 6 miliardi per attività di ricerca sull’energia eolica nei prossimi dieci anni • La wind roadmap eolica è basata sulla European Wind Initiative (EWI) • La roadmap della European Energy Research Alliance (EERA) ha una forte componente sull’eolico e integrerà le attività della European Industrial Initiative (EII) • EERA ha un budget complessivo di 5 miliardi European Industrial Initiative (EII) Energia eolica Obiettivo strategico Migliorare la competitività della tecnologia eolica, sfruttare la risorsa offshore e il suo potenziale dei fondali profondi e facilitare l’integrazione nella rete elettrica L’obiettivo del settore industriale è il raggiungimento della quota del 20% sul consumo elettrico europeo nel 2020 European Industrial Initiative (EII) Energia eolica Obiettivi tecnologici • Nuovi aerogeneratori e componenti • Tecnologia offshore • Integrazione alla rete elettrica • Accertamento risorse eoliche e pianificazione territoriale European Industrial Initiative (EII) Energia eolica Azioni Nuovi aerogeneratori e componenti • Programma di ricerca e sviluppo concentrato sulla progettazione di nuovi aerogeneratori, materiali e componenti accoppiato a un programma dimostrativo di sviluppo e prova di prototipi di grande taglia (10-20MW) • Rete di 5-10 centri di prova europei • Programma di collaborazione industriale incrociata e dimostrazione European Industrial Initiative (EII) Energia eolica Azioni Tecnologia offshore • Programma di sviluppo e dimostrazione di nuove strutture distanti dalla costa a diverse profondità (>30m). Sviluppo e prova di almeno 4 configurazioni • Programma dimostrativo di processi manifatturieri avanzati per strutture offshore European Industrial Initiative (EII) Energia eolica Azioni Integrazione alla rete elettrica • Centrali eoliche offshore interconnesse ad almeno due nazioni con l’impiego di tecniche diverse di allacciamento alla rete • Collegamenti a lunga distanza con corrente continua ad alta tensione European Industrial Initiative (EII) Energia eolica Azioni Accertamento risorse e pianificazione del territorio • Campagne di misure anemologiche • “Data base” di dati eolici, ambientali e vincoli vari • Strumenti e metodologie di pianificazione territoriale European Industrial Initiative (EII) Energia eolica Costi indicativi (2010-2020) Obiettivi tecnologici Costi (Meuro) 1. Nuovi aerogeneratori e componenti 2.500 2. Tecnologie relative alle strutture offshore 1.200 3. Integrazione alla rete 2.100 4. Accertamento risorse e pianificazione territoriale Totale 200 6.000 European Energy Research Alliance (EERA) Azioni relative all’energia eolica Il Joint programming sull’eolico sarà suddiviso in quattro aree principali: • Aerodinamica • Condizioni anemologiche • Centrali eoliche offshore • Integrazione alla rete elettrica Evoluzione tecnologica DIRECTIVE 2009/28/EC OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL of 23 April 2009 on the promotion of the use of energy from renewable sources and amending and subsequently repealing Directives 2001/77/EC and 2003/30/EC ANNEX I National overall targets for the share of energy from renewable sources in gross final consumption of energy in 2020(1) Italia dal 5,2 % del 2005 al 17 % al 2020 di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale di energia primaria Andamento rinnovabili nel 2010 In crescita la produzione* di energia elettrica da fonti fotovoltaica +177% ed eolica +40% nel 2010 rispetto al 2009. Boom dell'eolico e del fotovoltaico, riduzione del 6,6% dell’idroelettrico. Nel 2010 la produzione di energia elettrica e' stata: - Eolico - 9,048TWh - Idroelettrico - 53,795TWH - Geotermica - 5,047TWh Stato dell’Arte: Eolico • Nel panorama delle rinnovabili, la tecnologia eolica ha dimostrato esaurientemente la sua maturità tecnica e la sua competitività economica. • Analisi anemologiche e studi più recenti hanno evidenziato la disponibilità sul territorio italiano di siti idonei, a differenza di quanto affermato precedentemente e anche tuttora da parte dei denigratori. • Valutazioni passate poco incoraggianti e scarsa sensibilità politica e sociale hanno generato un calo di attenzione da parte del sistema nazionale, sia della ricerca e sviluppo, sia delle imprese. • Gli obiettivi dell’Unione europea al 2020 rappresentano un vincolo ma anche, e soprattutto, un’opportunità per un ulteriore sviluppo dell’eolico. Problemi • • • • • Procedure autorizzative complesse e variegate Articoli di legge inapplicati a distanza di anni Allaccio alla rete elettrica Modulazioni imposte dal 2008 a diverse centrali eoliche Informazione ancora carente, mentre continua la disinformazione • Scarsa sensibilità alle problematiche ambientali da parte di molti decisori pubblici e dai media • Percezione non adeguata degli obblighi comunitari • Mancanza di una politica energetica duratura con un quadro di riferimento certo Note positive • • • • • Crescita notevole della potenza installata e dell’energia prodotta nell’ultimo biennio da una fonte rinnovabile, pulita, indigena e gratuita, con conseguente riduzione di emissioni inquinanti Aumento dei posti di lavoro (circa 20.000 addetti, occupazione diretta e indiretta) Presenza dell’industria nazionale (costruzione aerogeneratori, componenti e dispositivi vari) anche se in misura nettamente inferiore alle sue potenzialità Salvaguardia del territorio rurale(monitoraggio continuo, prevenzione incendi, supporto alle attività agricole, etc.) Sviluppo imprenditoria e mano d’opera locale Potenza installata alla fine del 2011 e produzione annuale in GWh 7000 10000 6500 Potenza installata (MW) 5500 9048 Annual MW 8000 5000 4500 7000 Cumulative MW 6484 5055 4000 3500 3000 Annual Energy Production 4074 2971 2500 6000 5000 4000 2340 2000 1837 1500 1000 9000 1179 1404 1458 3000 2000 1000 500 0 0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Anni Produzione di energia annua (GWh) 6000 Numero di unità e potenza media aerogeneratori (kW) al 31 dicembre 2011 1400 Numero di unità e potenza media aerogeneratori (kW) al 30 settembre 2011 Numero annuale di aerogeneratori 1195 1145 Potenza media unitaria (kW) Numero annuale di aerogeneratori 1195 numero cumulativo aerogeneratori Potenza media unitaria (kW) 1041 numero cumulativo aerogeneratori 926 Numero di unità Numero di unità 368 368 403 403 260 260 84 447 447 482 482 521 521 2575 2575 800 800 3581 3581 2945 2945 600 600 2258 2258 1209 1209 84 150 65 823 673 1000 1880 1880 798 798 585 411 402 585 411 402 222 183 150 243243 159 222 183 94 159 65 585 585 561 561 1200 4234 761 673 1200 1000 4234 926 607 607 5419 4849 1041 823 761 4849 1145 1400 1269 5419 1346 1346 137 137 400 400 1491 1491 145 145 389 389 378 378 363 363 370 370 636 636 653 653 615 615 590590 94 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 200 200 0 0 Potenza media cumulata aerogeneratori (kW/unità) Potenza media cumulata aerogeneratori (kW/unità) 1269 End 2011 GE 4.54% Ecotecnia 2.55% REpower 8.26% Nordex 7.17% Vestas Italia 39,92% Enercon 13.56% Gamesa 19.73% Ecotecnia 2,82% Enercon 11,27 Potenza eolica regionale inizio 2012(MW) 2,5 1,35 12,5 25 (2,4) Potenza totale 6.837 MW 16,3 45 Potenza eolica aggiunta ultimamente (tra parentesi) 1.5 229 51 (42) 946(274) 368 1061 (257) 1366 (79) 301 (22) 771 (185) 1676 226) Livello di penetrazione della fonte eolica nel sistema elettrico nazionale (% di energia elettrica fornita ) Industria nazionale • Attività di sviluppo aerogeneratori di piccola, media e grande taglia • Realizzazione componenti aerogeneratori • Attività connesse alla costruzione di centrali eoliche (fornitura sistemi, dispositivi, componenti e servizi) • Incremento addetti del settore (occupazione diretta e indiretta) Offshore 1 Offshore 2 Valutazione del potenziale eolico offshore Identificazione delle zone in Italia E’ stato usato il Sistema Informativo Territoriale costiero del Centro di Ricerca Ambiente Marino ENEA S. Teresa (La Spezia). Con tecniche di overlay, sono stati studiati strati informativi relativi alle carte batimetriche e alla carta del vento appositamente elaborata. La mappa del vento La mappa del vento per gli impianti eolici offshore per il Mediterraneo è stata elaborata dal partner di progetto francese E.E.D. La mappa è stata creata su griglia regolare di 2km x 2km, in cui ciascun punto contiene la stima annuale della velocità del vento a 60 metri di altezza. E’ stata considerata una soglia minima di 6 m/s e sono state individuate due classi di velocità del vento: • tra 6 e 7 m/s • tra 7 e 8 m/s I criteri di selezione delle aree Dettati dalle caratteristiche tecniche degli impianti eolici offshore, distinti in due scenari: SCENARIO Isobata massima Distanza costa di rispetto Altezza rotore Potenza - densità Minimum MWh/MW (velocità vento circa 6 m/s) da 2010 2020 20 m 50 m 3-24 km (12 MN) >3 km 60 m 60 m 8 MW/km2 8 MW/km2 2.500 2.500 Scenario 2020: esempio Sicilia Isobata massima: 50 m ~ 365 km2 buffer 3 km ~ 1400 km2 Velocità del vento 6 –7 m/s 7 - 8 m/s Da area potenziale ad area idonea: aspetti ambientali e socio - economici La valutazione della fattiblità dell’installazione dell’impianto eolico va analizzata considerando aspetti ambientali e socio – economici, tra i quali: • Aree marine protette (istituite, istituende ed aree di reperimento) • aree umide • ZPS: zone a protezione speciale •SIC: siti di interesse comunitario • • • • • • Vincoli (aree militari, etc.) Porti Attività di pesca Distanza centrali elettriche Aereoporti Urbanizzazione 2011 offshore wind power Market • 235 new offshore wind turbines, in nine wind farms, worth some €2.4 billion, were fully grid connected between 1 January and 31 December 2011, totalling 866 MW, 17 MW less than 2010. • 246 turbines were erected during 2011, an average of 2.6 MW per day. 81 of these turbines are awaiting grid connection. • Three experimental floating concepts were erected, one of which was a fullscale grid connected concept. • Offshore work began on a further five projects and preparatory onshore work on nine new projects. The European offshore wind industry key trends and statistics 2011 Cumulative offshore wind power market • 1,371 turbines installed and grid connected, totalling 3,813 MW in 53 wind farms in ten European countries: up from 1,136 turbines, totalling 2,946 MW in 45 wind farms in nine European countries end 2010. • 75% of substructures are monopiles, 21% gravity based, jackets 2% and tripiles 2%. There are also two full scale gridconnected floating turbines. The European offshore wind industry key trends and statistics 2011 Market outlook • Once completed, the nine offshore projects currently under construction will increase installed capacity by a further 2,375 MW, bringing cumulative capacity in Europe to 6,188 MW. • Preparatory work has started on nine other projects, these have a cumulative installed capacity of 2,910 MW. The European offshore wind industry key trends and statistics 2011 Trends: turbines, foundations, water depth and distance to shore • The average offshore wind farm size in 2011 was almost 200MW up 29% (45MW) on the previous year. • Average water depth in 2011 reached 22.8m, substantially more than last year. • Average distance to shore decreased, being 23.4km in 2011 compared to 27.1km the previous year. However, the distance of wind farms under construction is 33.2km. The European offshore wind industry key trends and statistics 2011 Financing highlights and developments • • In 2011 non-recourse debt financing for offshore wind farms increased by 40% on the previous year, from €1.46 billion to €2.05 billion with three transactions (Meerwind, Globaltech I, Baltic 1) closing in 2011. In 2011 with equity finance, more than 3 GW in net planned capacity changed hands, in addition to the investment commitments announced by a number of utilities and developers on projects they already own. DONG Energy has continued to be the most active equity player, both on the acquisition and onthe sale side. New turbine announcements • In 2011, 23 new wind turbine models were announced: 51 new models have been announced by 41 companies over the past two and a half years. The European offshore wind industry key trends and statistics 2011 Industry highlights and developments • During 2010, 29 new offshore turbine models were announced by 21 manufacturers: 44 new turbine models have been announced by 33 manufacturers over the last two years; • European manufacturers are developing 6 and 7 MW prototypes, including dedicated offshore concepts, whilst foreign companies are mainly developing 5 MW turbines. The European offshore wind industry key trends and statistics 2010 Offshore grid developments • The BritNed interconnector between Britain and the Netherlands was completed on time and within the established budget. Operation began in April 2011. • East-West link between Ireland and Britain is on track, whilst NorGer and NordLink cables between Norway and continental Europe have been delayed. • The Cobra cable between Denmark and the Netherlands is awaiting final investment decision. • The European Commission is proposing €9.1 billion to accelerate planning and finance new energy infrastructure. Moreover, the EU’s TEN-E plan has offered a grant to the NorthConnect project between Scotland and Norway. • •A bottleneck in supply of High Voltage (HV) offshore cables is looming, but the prospects for supply of High Voltage Direct Current (HVDC) cables are brighter. The European offshore wind industry key trends and statistics 2011 Un nuovo settore: tra il piccolo e il grande eolico Una nuova opportunità per gli operatori e clienti del settore Produttori: previsione di un mercato nazionale interessante con possibili ricadute sul mercato globale (paesi industrializzati ed emergenti) Clienti: investitori pubblici e privati, cooperative agricole, agriturismo, aziende di medie-piccole dimensioni, proprietari terrieri, agricoltori, etc. Incentivazione mirata • Forme precedenti limitate all’accesso al mercato dei certificati verdi, allo scambio sul posto e a bandi del ministero dell’Ambiente con l’aggiunta di semplificazioni nella procedura amministrativa solo da parte di qualche regione • Equiparazione nella procedura amministrativa agli impianti di taglia maggiore • Drastico cambiamento introdotto con la legge Finanziaria del 2008 e successivo decreto attuativo in vigore con decorrenza inizio 2009 • Limite massimo potenza aerogeneratori ammessi alla tariffa incentivante per un periodo di 15 anni = 200 kW Aspetti territoriali • Distribuzione più capillare del grande eolico nel territorio • Necessità di infrastrutture meno rilevanti (viarie ed elettriche) • Riduzione impatto ambientale (poche unità di dimensioni ridotte nella stesso sito ) • Tecnologia più vicina a un maggior numero di clienti, con diversificazione accentuata sulla loro tipologia • Diffusione dell’informazione anche attraverso una diffusione più ampia della tecnologia • Sviluppo di piccole società • Possibilità di ripresa per un settore precedentemente abbandonato dall’industria nazionale Sviluppo centri di prova e qualificazione • La realizzazione di tali strutture è auspicabile per una maggiore garanzia del prodotto • L’Università di Trento, con il centro di prova aerogeneratori, è già attiva nelle misure delle prestazioni delle piccole macchine sino a 20 kW. In tale ambito si evidenziano i problemi e si trovano le soluzioni che vengono poi indicate ai costruttori • Possibilità di ampliamento delle attività, nel prossimo futuro, anche agli aerogeneratori di potenza maggiore Presenza costruttori nazionali • Diversi operatori nazionali sono attivi nella progettazione e realizzazione di macchine commerciali e prototipi di potenza sino a 50 kW (Ionica Impianti, Blu Mini Power, Terom, Sipe, Klimeko, Layer Electronics, Salmini, Ropatec , Tozzi Nord Wind Turbines, Aria, EolPower, etc. • Presenza del mondo accademico in particolare con le università di Trento, di Napoli e del Politecnico di Milano • Interesse verso il settore manifestato anche da nuovi attori ed espresso da tempo da alcune regioni • Presenza di costruttori americani ed europei nell’intervallo 30-250 kW Tecnologia • Curva di potenza • Rotore ad asse verticale e ad asse orizzontale • Numero di pale • Treno di potenza (presenza o meno del moltiplicatore di giri) • Sistema di controllo • Torre Incentivi per eolico sino a 200 kW Certificato verde CV. Il suo valore nominale attuale è pari a circa 80 €/MWh E' un titolo che è trattato in un mercato apposito ed il suo valore “all'incasso” dipende quindi da fattori negoziali E' incentivo “puro” e ad esso si somma il ricavo di vendita (60-70 €/MWh) o in alternativa il “costo evitato” nel caso di autoconsumo in scambio sul posto Conto energia CE. Il suo valore attuale è pari a 300 €/MWh E' moneta corrente e viene depositato su c.c. del titolare dell'impianto A differenza del CE “fotovoltaico” è incentivo omnicomprensivo. Ad esso non si somma pertanto l'eventuale ricavo per la vendita dell'energia in Rete