STADIAZIONE ISTOLOGICA (post-chirurgica): 1. ISTOTIPO (papillare, follicolare, insulare, anaplastico) 2. GRADO di DIFFERENZAZIONE (ben differenziato ad incerto potenziale maligno, differenziato, scarsamente differenziato, indifferenziato). 3. VARIANTE ISTOLOGICA ( es. carcinoma papillare variante classica, follicolare, a cellule alte, colonnare, sclerosante diffusa). 4. 5. DIMENSIONI della NEOPLASIA ESTENSIONE della NEOPLASIA (uni o multifocalità, mono o bilateralità). 6. 7. 8. 9. 10. ANGIOINVASITA’ INDICE di NECROSI INTERESSAMENTO della CAPSULA TIROIDEA INFILTRAZIONI delle STRUTTURE ADIACENTI METASTASI GESTIONE del carcinoma DIFFERENZIATO della tiroide 1 CHIRURGIA TIROIDECTOMIA TOTALE 2 RADIOIODIO • CITOTOSSICITA’ CAUSATA DA RADIAZIONI BETA: A ABLAZIONE DEL RESIDUO CHIRURGICO B TRATTAMENTO DELLE RECIDIVE I 131 150mCi(5550 MBq) 150/200 mCi (5550-7400 MBq) • IMAGING PER DOCUMENTARE LA RECIVA 3 TERAPIA SOPPRESSIVA I 29mCi(1073 MBq) se < 3cm 100mCi (3700 MBq) 131I 2-5mCi(74/185MBq) 131 La stadiazione post-chirurgica dei carcinomi tiroidei consente: • una valutazione prognostica di un singolo paziente affetto da CDT. • Una personalizzazione delle strategie terapeutiche post-operatorie. • un follow-up a frequenza ed intensità più intensive nei pazienti con rischio più elevato. Linee Guida ATA 2009 Sistema di classificazione TNM per il carcinoma differenziato della tiroide (AJCC/TNM) descrive l’estensione del tumore: TX = Tumore primitivo non valutabile. T0 = Nessuna evidenza di tumore primitivo. T1 = Diametro tumorale ≤2 cm limitato alla tiroide: - T1a: Tumore ≤ 1 cm limitato alla tiroide. - T1b: Tumore > 1 cm ma ≤ 2 cm limitato alla tiroide. T2 = Diametro tumorale >2 cm, fino a 4 cm limitato alla tiroide. T3 = Diametro tumorale > 4 cm e intra-tiroideo o qualsiasi tumore con minima estensione extratiroidea (m. sternotiroideo, m. pretiroidei, tessuti molli pretiroidei). T4a = Tumore di qualunque dimensione, che supera la capsula tiroidea, con invasione di tessuti molli peri-tiroidei, laringe, trachea, esofago o nervo laringeo ricorrente. T4b = Tumore che invade la fascia prevertebrale, o ingloba la carotide interna o i vasi mediastinici. NX = Linfonodi non accertati chirurgicamente. N0 = Assenza di metastasi linfonodali. N1a = Metastasi linfonodali del livello VI (pre-tracheali, paratracheali e linfonodo prelaringeo. N1b = Metastasi dei linfonodi cervicali unilaterali, bilaterali, controlaterali o del mediastino superiore. MX = Metastasi a distanza non accertate. M0 = Assenza di metastasi a distanza. M1 = Presenza di metastasi a distanza. CLASSI di RISCHIO di MORTALITA’ tumore-specifica: Stadiazione AICC-UICC 2010 del carcinoma tiroideo derivato dall’epitelio follicolare ( CDP e CDF) Stadi Stadio I Stadio II Stadio III Stadio IV A Stadio IV B Stadio IV C Età pazienti <45 anni T qualunque, N qualunque, M0 T qualunque, N qualunque, M1 Età pazienti ≥45 anni T1, N0, M0 T2, N0, M0 T3, N0, M0 T1, N1a, M0 T2, N1a, M0 T3, N1a, M0 T4a, N0, M0 T4a, N1a, M0 T1, N1b, M0 T2, N1b, M0 T3, N1b, M0 T4a, N1b, M0 T4b, N qualunque, M0 T qualunque, N qualunque, M1 Linee Guida ATA 2009 Stadiazione AJCC-UICC del carcinoma tiroideo anaplastico: (tutti considerati di stadio IV) Stadio IVA T4a, tutte le N, M0 Stadio IVB T4b, tutte le N, M0 Stadio IVC Tutte le T, tutte le N, M1 SI: ABLAZIONE POST-CHIRURGICA con RADIOIODIO Tumore >1cm ma < 2 cm di diametro limitato alla tiroide (T1b) Metastasi a distanza note (M1) Tumore con macroscopica estensione extratiroidea indipendentemente dalle sue dimensioni o >4cm (T3, T4) T1N1, T2N2 NO: Carcinoma unifocale < 1 cm in assenza di altri fattori di rischio Carcinoma multifocale, se la somma di tutti i foci è < 1 cm in assenza di altri fattori di rischio Linee Guida ATA 2009 Rilievo precoce di recidiva della malattia •Esame clinico ed ecotomografico •Radiografia del torace e delle ossa •Determinazione della tireoglobulina •Scintigrafia con iodio e captazione total body •TAC/RMN •PET La classificazione ATA 2009 prevede tre classi di rischio di recidiva/persistenza di malattia e di mortalità tumore-specifica sulla base dell’istotipo, della stadiazione post-chirurgica, della scintigrafia post-dose terapeutica (WBS-PT) e dei livelli di Tireoglobulina: INTERMEDIO ELEVATO InBASSO base all’andamento clinico della malattia e alla risposta alla terapia, il rischio di recidivaM1ed il N0M0 N1M0 rischio di morte possono cambiare nel Radicalità Radicalità Nontempo. radicalità chirurgica chirurgica chirurgica Pertanto diventa necessaria una rivalutazione in T1/T2 T3 (microscopica) T4 (macroscopica) itinere del rischio di recidiva e di mortalita tumoreIstologia Non istologia specifica alla luce di nuovi aggressiva e/o elementi clinici durante aggressiva né invasione il follow-up. invasione vascolare vascolare WBS negativa WBS con captazione compatibile con persistenza di malattia loco-regionale WBS con captazione compatibile con M1 Tireoglobulina elevata E’ sufficiente un solo criterio per stabilire la classe di appartenenza del nostro paziente. A. GESTIONE POST-CHIRURGICA del CDT • TSH < 0.1 mU/L ↔ • TSH = 0.1- 0.5 mU/L ↔ pazienti ad ALTO RISCHIO e RISCHIO INTERMEDIO pazienti NON SOTTOPOSTI AD ABLAZIONE POST-CHIRURGICA e nei pazienti a BASSO RISCHIO Linee Guida ATA 2009 Paziente a BASSO RISCHIO senza patologia clinica a 6 131 mesi/un anno da intervento per CDT ed ablazione con I Dosaggio hTG durante terapia soppressiva non determinabile hTG a 72 ore da rhTSH hTG </= 2 ng/ml Determinabile (>10 ng/ml) Iniezioni di 0.9 mg di rhTSH 96 e 72 ore Prima della misura di hTG hTG >2 ng/ml Ripetere RAI fino a risoluzione BENEFICI A LUNGO comleta o finchè il tumore è TERMINE INCERTI responsivo Eco del collo e TC spirale del torace, MA Se NEGATIVE Nuovo trattamento radioablativo (100-200 mCi) POSITIVA ma chirurgia non possibile No resezione Whole body scanchirurgica allora ricorrere alla post terapia radioterapia esterna, 18FDGchemioterapia, PET/TC NEGATIVA chemioembolizzazione, etc B. GESTIONE A LUNGO TERMINE del CDT: • TSH < 0.1 mU/L per un tempo indefinito se c’è persistenza di malattia. • TSH = 0.1 – 0.5 mU/L per 5 – 10 anni in pazienti ad ALTO RISCHIO liberi da malattia. • TSH = 0.3 – 2.0 mU/L in pazienti: • a BASSO RISCHIO di recidiva sottoposti a RAI • non sottoposti a RAI liberi da malattia Linee Guida ATA 2009 - CASO CLINICO - A luglio 2009 giunge alla nostra osservazione: • • • • • • • Donna 58 anni, Familiarità per cardiopatia ischemica, Fumatrice (15 sig/die dall’età di 25 aa), Nega gravidanze, 1 aborto spontaneo a 38 aa, Menopausa a 44 anni, Nega allergie degne di nota a farmaci , Diagnosi di tireopatia nodulare nel 1995 Ecocolordoppler marzo 2009: Gozzo plurinodulare della tiroide parzialmente immerso nel mediastino (lobo dx> lobo sn); presenza di multiple formazioni nodulari solide frammiste ad areole colloido-cistiche, e linfoadenopatia laterocervicale bilaterale di natura reattiva (max 16 mm in sede paratiroidea sn). Vascolarizzazione ghiandolare aumentata. Quadro diagnosticato circa 15 anni fà (controlli annuali sporadici fino ad oggi). Gozzo colloido-cistico Vascolarizzazione ghiandolare aumentata Linfoadenopatia reattiva Gli esami ematochimici portati in visione mostrano: • • • • • • TSH 1.50 microUI/ml (0.27-4.2) eutiroidismo FT4 6 ng/dl FT3 2.7 pg/dl HTG 1172 ng/ml (1.4-78) ABTPO e ABTG negativi Esami ematochimici di routine nella norma All’E.O. Tiroide: ghiandola apprezzabile alla palpazione, di volume e consistenza aumentata, mobile rispetto ai piani profondi. La paziente non riferisce disfagia e senso di oppressione.