QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
www.giornalealtopiano.it
pag.10
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
N. 360 - ANNO XIV - EURO 1,50
Il testamento
di un campione vero
di don Marco Pozza
Dell’impietosa legge dell’epica sportiva s’è già fatta paladina wikipedia che,
pochi attimi dopo l’annuncio,
l’ha
relegato
impietosamente fra gli ex di
lusso. La storia degli annali lo ricorderà per quei due
ori olimpici strappati alle
Olimpiadi di Torino 2006,
per quelle lame affilate e
sottili, per quel corpo aerodinamico e quella prestanza fisica che permisero ad
uno sport di periferia di salire alle cronache degli altari. Fino a diventare il modello della costanza che
premia e dell’impossibile
che un giorno s’avvera. Lo
ricorderanno così: come si
ricordano gli eroi dello sport
nel mentre s’attorcigliano
addosso la corona d’alloro.
La gente di montagna –
quella che gli ha dato i natali e il sangue combattente – lo ricorderà sempre
come il ragazzo timidissimo
e veloce, educato quasi sino
all’ingenuità e riservato nel
parlare.
Continua a
pagina 22
Dopo i flop dello scorso
inverno, i comuni attesi
alla prova spalatura
Ecco cosa cambia nel
Piano neve di Asiago
Piano ex colonie, si torna in
tribunale - Il Comune impugna la
sentenza del Consiglio di Stato
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Natale
Pista da
motocross:
via libera alla
realizzazione
Curiosità
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Ad Asiago torna
il presepe
vivente: sarà
fatto dai
bambini del
Regina
Margherita
ARTE
Viabilità
Gli eventi delle
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proposti dalla
LUSIANA
Pro Loco
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Solidarietà
Concerto pro
alluvionati della
banda musicale
Monte Lemerle
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Inizieranno in primavera
i lavori per la rotonda
all’entrata di Asiago
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Hockey su Ghiaccio
In Danimarca prova
Continental per gli stellati
All’Odegar i Mondiali
femminili Under 18
Dal Monte
Bove, in
provincia di
Macerata,
sgorga l’acqua
minerale
“Roana”
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festività
Grafica Altopiano
SABATO 26 NOVEMBRE 2011
STAGIONE INVERNALE
ASIAGO
GALLIO
I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
Raccolta rifiuti:
arriva il
porta a porta
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Si inaugura
al Museo
Le Carceri
la mostra di
Massagrande
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Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
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Spalatura neve, i Comuni attesi alla prova
In attesa delle prime nevicate, memori delle tante lamentele dei cittadini raccolte negli inverni scorsi, ci occupiamo della spalatura neve e del
nuovo piano formulato in
merito dal Comune di Asiago.
“Per il prossimo triennio –
spiega l’assessore Giampaolo
Rigoni Camplan – sono cambiati i criteri per l’assegnazione degli appalti. La variazione più importante riguarda le
modalità d’intervento in caso
di nevicate. Se prima il servizio funzionava su chiamata da
parte del dipendente comunale incaricato, che dava sostanzialmente il via all’entrata in funzione dei mezzi
sgombraneve, ora saranno gli
stessi appaltatori a decidere
se, come e quando intervenire. Gli appaltatori, che saranno dunque i diretti responsabili del servizio, si dovranno
occupare oltre che della pulizia, anche dello spargimento
di sale e ghiaino”.
Questo per quanto
riguarda tutte le
strade comunali
esterne al centro.
Per il cuore cittadino invece gli accordi sono diversi:
il servizio funziona
su chiamata e a ore
(sostanzialmente
come prima), con
in più un appalto
specifico che riguarda l’asporto
della neve. “La
spalatura del centro- sottolinea
Rigoni – rappresenta sempre un
capitolo a parte, vista la difficoltà determinata dalla notevole presenza di auto in transito e parcheggiate lungo le strade anche di notte”.
Le nuove modalità hanno suscitato inizialmente qualche
perplessità negli appaltatori
che si sono sentiti investiti di
eccessiva responsabilità.
“Tant’è vero – dicono alcuni
appaltatori – che l’appalto era
inizialmente andato deserto o
quasi e che per la
copertura del servizio in tutti i 14 lotti
in cui è stata suddivisa la rete stradale comunale (circa 100 chilometri
di strade in totale,
ndr) è stato necessario ricorrere alla
trattativa privata”.
“La responsabilità
c’è – afferma
Giampaolo Rigoni
– ma a mio avviso
non è così gravosa.
Esistono eventualmente anche le assicurazioni e, dovessero esserci dei
problemi grossi, ricordo che il Comune stesso è assicurato. Credo comunque che in questo
modo le cose dovrebbero
funzionare meglio poiché
ognuno degli appaltatori, anche per una questione di or-
goglio personale, si sentirà
chiamato a svolgere il servizio nel migliore dei modi. Lo
stesso sistema viene adottato da tempo dai comuni di
Roana e Gallio. Certo che la
prima responsabilità è quella
personale di ogni cittadino
che deve prendere le dovute
precauzioni prima di mettersi in strada con neve e ghiaccio (ruote invernali, catene a
bordo, velocità ridotta, maggiore attenzione) e che non
può pretendere di avere in
montagna d’inverno strade
pulite come ad agosto”.
Altra obiezione sollevata da
alcuni appaltatori è quella di
una retribuzione forse non
adeguata all’impegno, in pratica per la spalatura neve, secondo il parere di qualcuno,
il Comune dovrebbe destinare maggiori finanziamenti.
“Il Comune – ribatte
Camplan – destina a questo
scopo circa 120 mila euro
all’anno, soldi che tra l’altro,
per fortuna, la Regione, che
ringrazio, rimborsa al 50%. Il
compenso destinato agli
appaltatori del servizio è stato determinato sulla base di
una media delle uscite effettuate negli ultimi dieci anni,
quindi crediamo possa considerarsi congruo”.
Accanto alla pulizia strade,
c’è da considerare anche
quella dei marciapiedi che,
come da ordinanza del sindaco, spetterebbe ai frontisti
ai quali è richiesta come sempre piena collaborazione.
Collaborazione che chiede
anche il nostro giornale invitando tutti i cittadini, in un’ottica di miglioramento dei servizi, a segnalarci prontamente le situazioni di disagio ma
anche l’eventuale soddisfazione per una spalatura ben
eseguita.
Stefania Longhini
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Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
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Lottizzazione ambito ex Colonie: nuovo ricorso
Il Comune ha impugnato la sentenza del Consiglio di Stato che accordava alle società
immobiliari il diritto di chiedere il risarcimento del danno e ne ha richiesto la revoca
Per l’area “ex – Colonie” si
ritorna in tribunale. La storia infinita della lottizzazione
ritornerà sui banchi dei giudici del Consiglio di Stato per
l’impugnazione della sentenza e la richiesta di revoca
perché “in contrasto con la
sentenza precedente n. 4368
del 2008” e per “errore di fatto, avendo il Collegio travisato l’atto presupposto della
delibera comunale”. La vicenda
è
oramai
conosciutissima. Ma volendo ricapitolare, per chi avesse perso qualche capitolo, si
è svolta grosso modo in questi termini: nel 1996 viene
stilato il nuovo prg di Asiago
che prevede quattro zone di
espansione: Berga, Colonie,
Ebene nord e Lumera. L’amministrazione comunale di
Andrea Gios, appena
insediata ha, con una variante, ridotto i volumi edificabili
(in pratica togliendo il 20%
dell’edificato di ogni
lottizzazione riservata ai residenti) ed abbassato di 3
metri le altezze degli edifici.
Nel 2008 le società immobiliari interessate comunque allo
sviluppo dell’area hanno presentato un piano attuativo di
I motocrossisti scaldino i motori
la pista sarà finalmente realizzata
La pista per
motocross
ad
Asiago diventa finalmente realtà. Da
molti anni gli appassionati di questo
sport attendevano
la realizzazione di
un tracciato riservato ed attrezzato
per i fuoristrada a
due ruote. L’intervento è stato uno
dei punti che più ha
animato la discussione politica
durante l’ultima tornata elettorale con entrambe le liste che
promettevano la sua realizzazione e che già dal 2007 era nell’agenda dell’amministrazione.
Nell’ultimo consiglio comunale con voto unanime è stato approvato il progetto esecutivo.
Approvazione che, di fatto, dà
il via al bando di assegnazione
dei lavori che in due stralci (di
circa 200 mila euro l’uno) regaleranno agli appassionati di
questo sport una pista che sulla carta è già considerata molto bella. La pista, e tutte le
strutture accessorie, sarà realizzata in località Val Chiama,
lungo la strada comunale che
conduce alla frazione Sasso.
Inizialmente la prima zona individuata, nei pressi di malga
Mosca, è stata negata dalla Sovrintendenza ai Beni Ambientali. Successivamente, in altre
aree prese in considerazione si
presentavano difficoltà nell’acquisto dei terreni, fino a quando si è arrivati a considerare la
zona in località Val Chiama di
oltre 16.000 metri quadrati di
cui la metà già di proprietà comunale mentre gli altri sono stati
acquisiti dai privati con 52 mila
euro stanziati dalle casse comunali. Un progetto che intende
non solo dare un’area adibita e
attrezzata per il motocross, evitando così che i motocrossisti
si inoltrino per strade silvo pastorali, ma che vuole anche creare un punto di richiamo utile
agli esercizi della frazione Sasso. “La pista avrà tutte le caratteristiche per il motocross sia
dilettantesco che agonistico –
spiega l’assessore al Patrimonio Guido Carli, che ha seguito
il progetto assieme all’assessorato ai Lavori Pubblici – In più
si potrà pensare a manifestazioni
ad hoc così da creare un ulteriore indotto turistico
nell’Altopiano”.
“Da parecchi anni
che si sta lavorando su questo progetto che ha purtroppo incontrato
molti ostacoli tra
cui un primo veto
della Sovrintendenza dei Beni
Ambientale che ha
mutato parere
dopo
un
sopralluogo tecnico sull’area – prosegue Carli Ora la questione è finalmente
arrivata alla conclusione che tutti
attendevano e grazie al contributo regionale ricevuto si avvierà il primo stralcio dei lavori. Preciso che la realizzazione di quest’opera non avrà
alcuna influenza nella rete
ecologica, fatto appurato sia
con i tecnici comunali sia
con la Sovrintendenza”. Il
tutto è stato reso possibile
grazie ad un contributo regionale di 100 mila euro comunicato appena qualche
giorno prima dall’assessore
regionale Giorgetti. A gestire la struttura sarà un’associazione locale formata da
appassionati motocrossisti.
In più la pista potrà essere usata d’inverno per le motoslitte creando un altro volano turistico ed
aprendo nuove possibilità per manifestazioni di richiamo.
Gerardo Rigoni
Grande successo della prima
Rassegna Teatrale per adulti
Un successo forse inatteso ma che ben ripaga
gli organizzatori di tutto l’impegno profuso. E’
quello suscitato dalla rassegna teatrale per adulti
fortemente voluta ed accuratamente realizzata
dalla Pro Loco Asiago e Sasso assieme al Comune di Asiago apertasi martedì 22 novembre
al teatro Millepini. 180 abbonamenti più i singoli
biglietti staccati per un pubblico attento e divertito che ha sfiorato le 250 unità. Prima dello spettacolo in programma intitolato: “Cena di Famiglia (Cognate)”, ad opera della compagnia
“Nautilus” Cantiere Teatrale di Vicenza, c’è stato
il saluto dell’assessore alla cultura Roberto
Rigoni. “Era una scommessa, con l’intenzione
di organizzare qualcosa interamente dedicato ai
residenti. Fa piacere constatare la risposta più
che positiva non solo degli asiaghesi ma di residenti in altri comuni. Ringrazio chi si è impegnato nell’organizzazione, tra cui Lucia Rigoni,
Marco Passuello e Nicola Basso e ringrazio
chi ha reso possibile questa iniziativa, prima di
tutto la Regione Veneto che ha stanziato allo
scopo 100 mila euro. Tengo a sottolineare che
la rassegna è praticamente a costo zero per il
Comune”. Il successo riscosso da questa prima serata, non fa che sperare di ottenere un
risultato ancora migliore per i prossimi interessanti appuntamenti che animeranno nuovamente il Teatro Millepini. Le serate in programma a partire dal 6 Dicembre prossimo, vedranno sulla scena tradizionali spettacoli in dialetto Veneto, i “grandi classici”, recite in ricordo di Mario Rigoni Stern, l’immancabile Concerto di Natale e la rappresentazione Teatrale
con la partecipazione esclusiva di Anna Valle.
Per informazioni ed abbonamenti, rivolgersi allo
Sportello Informazioni Turistiche di Piazza
Carli al seguente numero: 0424 – 464081.
sviluppo (che avrebbe prodotto dagli 80 ai 100 nuovi appartamenti) richiedendo l’autorizzazione a procedere.
Autorizzazione che la maggioranza, in un consiglio infuocato, ha poi negato
aprendo un contenzioso che
da 4 anni tiene banco ad
Asiago. Il penultimo capitolo dell’epopea viene scritto
durante l’estate, a luglio,
quando il Consiglio di Stato
ha determinato che il Comune, nel negare l’autorizzazione allo sviluppo dell’area
come previsto dal Prg vigente (con un piano attuativo
che le società immobiliari
avevano più volte modificato per cercare di realizzare
la lottizzazione), ha cagionato un danno alle società stesse. Una sentenza che pareva aver messo la parola fine
alla questione e che accordava alle società il diritto di
chiedere il risarcimento del
danno. Invece in questi
giorni il Comune ha depositato un ricorso per
revocazione della sentenza
con la quale il Consiglio di
Stato aveva accolto la tesi
delle due società immobiliari
affermando che “il tema della
viabilità esterna alla
Panoramica
dell’area tratta da
Goggle earth
lottizzazione in questione era
escluso dalla base di giudizio su cui doveva esprimersi il Comune di Asiago il relazione alla domanda proposta dalle società”. Ovvero il
diniego di sviluppo dell’area
non poteva basarsi su questioni di viabilità fuori dal
contesto della lottizzazione.
“Una sentenza in contrasto
con la precedente sentenza
della stessa sezione nella quale il Collegio giudicate ha af-
fermato la necessità che il
consiglio comunale valutasse
la sufficienza della viabilità
nell’area lottizzata in rapporto
all’area più vasta in cui la
lottizzazione si inserisce – spiega
il sindaco Andrea Gios – In più
il Consiglio di Stato non ha preso in considerazione l’impatto
ambientale della lottizzazione e
il suo aggravio sui servizi già
messi a dura prova in periodo
di alta stagionalità”.
Gerardo Rigoni
8
Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
4
Nuova rotatoria per l’accesso ad Asiago
ASIAGO
A Palazzo Folco a Vicenza,
una delle sedi degli uffici provinciali, è stato presentato il
progetto per la realizzazione
della rotatoria che regolerà l’incrocio in entrata ad Asiago tra
le vie Stazione, Verdi e
Lavarone sulla strada provinciale 349. La rotatoria ha
come obiettivo di migliorare la
circolazione che, soprattutto
nei periodi di maggior flusso turistico, diventa difficoltosa.
350 mila euro il costo complessivo, con 250 mila euro a cari-
L’avvio dei lavori previsto nella primavera del 2012. Rigoni: “Porterà un aumento dei livelli di
sicurezza per il transito, ma ci sarà anche una significativa riqualificazione dell’entrata in paese”
co della Provincia, su finanziamento regionale, e 100 mila del
Comune, che si occuperà sia
della progettazione, sia della
realizzazione. “Provincia e Comune di Asiago giungono così
a raccogliere il frutto di una positiva collaborazione -ha spiegato l’Assessore provinciale
alla Viabilità Giovanni Forteper sistemare un’intersezione
certamente strategica per la
circolazione sull’Altipiano. La
sinergia tra i due enti consentirà di realizzare quest’opera
nonostante le difficoltà di un
momento non facile per gli investimenti”. La rotatoria regolerà l’intersezione fra le provinciali e le due strade comunali, in un punto che oggi crea
rallentamenti per il traffico con
la formazione, soprattutto nei
periodi di afflusso turistico, di
code e ingorghi. “Desidero ringraziare la Provincia per la puntuale collaborazione – ha tenuto a ribadire l’Assessore ai
Lavori Pubblici di Asiago
Giampaolo Rigoni- Beneficio
primo sarà l’aumento dei livelli di sicurezza per il transito. Non solo, ma avremo
anche una significativa
riqualificazione del primo
accesso al paese, proprio
nel punto in cui abbiamo
come Comune realizzato il
palazzo del Turismo e dove
sorge lo Stadio del Ghiaccio, insomma in un punto
strategico e primo biglietto
da visita per chi si reca nel
cuore della nostra monta-
gna”. E proprio della montagna vicentina, l’Assessore Forte ha voluto ribadire l’importanza e la necessità di tutela,
come inestimabile patrimonio
naturalistico e preziosa risorsa di turismo.
“ Vorremmo poter fare molto
di più- ha detto Forte- E’ un
rammarico vedere quanto possono fare a pochi chilometri di
distanza, in Trentino, con ben
altre risorse. Come Provincia
siamo impegnati nel progetto
di riqualificazione della provin-
ciale 349 da Tresche Conca
ad Asiago ed è costante la
nostra ricerca di risorse adeguate. Ideale sarebbe poter realizzare una variante di zona
per evitare l’attraversamento
del centro abitato. Sono linee
progettuali che stiamo curando e ci auguriamo possano trovare in futuro le premesse
concrete”. Per la rotatoria intanto si parla di tempi . L’avvio lavori si prevede nei mesi
primaverili del 2012, circa un
anno per i lavori, considerato
che in montagna i cantieri sono
fortemente condizionati dalle
condizioni meteorologiche.
Nel progetto della rotatoria una
particolare attenzione è dedicata agli arredi, con previsione di sistemazione a verde e
con la collocazione di
abbellimenti che creino un’isola decorativa coerente con il
paesaggio . “Attenzione dovuta – ha concluso Forte – in
considerazione della volontà di
valorizzare il territorio con interventi di qualità”.
LE NIUZ DI PEPPINO MORDEGAN
UNA ROTONDA....
Una famosa canzone di Fred Bongusto diceva “Una rotonda sul mare, il nostro disco che
suona... “adesso il Comune di Asiago ha
deciso di dedicare l’ingresso del paese
in onore al nuovo Premier con una canzone del famoso Toni Mandolin che dice”
Una rotonda sui “Monti”, il nostro disco
che suona ….” Speriamo che GIRA
GIRA non valga il detto “cambiano i
suonatori ma il disco è sempre lo stesso”.
Peppino Mordegan
Ad Asiago una
serata con Tom Perry
Presepe vivente all’asilo Regina Margherita
Un ritorno alla tradizione guardando al futuro
Il Cinema Lux di Asiago, in collaborazione con Tom
Perry Adventure, presenta la proiezione dei film documentari: “Eritrea, l’altra faccia del mondo. Un’impresa
al limite del possibile” e “Tom Perry e la profezia Maya.
Immagini forti del Guatemala misterioso e selvaggio”.
L’appuntamento, che sarà allietato dalla presenza del
Coro Asiago con il suo repertorio di canti di montagna,
è fissato per sabato 10 dicembre alle 20.45 al Cinema
Lux di Asiago. Entrata biglietto unico 6 euro
Cosa succede all’asilo Regina Margherita? Gente
che va e che viene; un
muro di pannelli che oscurano il giardino; rumori di
seghe elettriche e di martelli. Nulla di strano, semplicemente un gruppo di
genitori, sostenuti dal consiglio di intersezione e dal
consiglio di amministrazione, hanno deciso di allestire un presepio animato dagli stessi bambini dell’asilo
ovvero il “Piccolo presepio
vivente”. Un percorso lungo il quale il visitatore potrà trovare il falegname, il
fornaio, il negozio di tessuti, l’ortolano e il venditore
di spezie. E chiaramente il
bambin Gesù circondato da
Giuseppe, Maria, pastori e
pastorelli, animali…e dalla
gioia delle festività natalizie. Il presepio sarà
visitabile nei giorni 26 e 30
dicembre nonché il 2 e 6
gennaio dalle 16.30 alle
La prevenzione per sconfiggere il cancro
Sabato 10 dicembre, alle 16.00, nella Sala della Reggenza della Comunità Montana ad
Asiago si terrà l’incontro dibattito sul tema “La prevenzione per sconfiggere il cancro”.
L’iniziativa è organizzata dal Comune di Asiago, Ufficio politiche sociali, dall’Ulss 3 e
dall’Associazione oncologica “Mai soli” allo scopo di informare correttamente, sensibilizzare,
rendere tutti consapevoli che la prevenzione rappresenta l’arma migliore per vincere la
malattia. Dopo il saluto del sindaco di Asiago Andrea Gios, Silvia Corà presenterà l’associazione “Mai soli”. Spazio poi all’intervento del dottor Isacco Falco, oncologo dell’azienda sanitaria Ulss 3 sul tema “L’importanza della diagnosi precoce”. La dottoressa Rossella Rigoni
parlerà degli aspetti psicologici di auto mutuo aiuto. Moderatore dell’incontro sarà il dottor
Maurizio Ferracin, medico di medicina generale di Asiago. La partecipazione è aperta a tutti
aspettandovi numerosi.
L’assemblea elettiva degli “Amici del cuore”
Soci e simpatizzanti dell’associazione “Amici del cuore – Altopiano 7 Comuni” si ritroveranno domenica 27 novembre alle 12.30 all’hotel Paradiso di Asiago per l’annuale assemblea con rinnovo delle cariche sociali e pranzo sociale. Nell’occasione, dopo le relazioni del
segretario amministrativo e del presidente sull’attività dell’associazione, e dopo le elezioni
del nuovo consiglio, verrà anche presentato il calendario 2012 degli “Amici del cuore”. Il
ricavato delle vendite del calendario andrà a finanziare le attività associative.
Cinema Lux Asiago
Venerdì 2 dicembre ore 18.30
Sabato 3 dicembre
ore 15.30 17.45 20.00 22.10
Domenica 4 dicembre
ore 15.30 17.45 21.00
Lunedì 5 dic. ore 17.00 21.00
Martedì 6 dicembre ore 21.00
18.30 mentre il 4 gennaio
sarà aperto dalle 10.30 alle
12.30. Ad animare le rappresentazioni ci saranno
cori locali e letture di brani
natalizi; e soprattutto i bambini che con la loro genuinità sapranno trasmettere il
vero spirito natalizio. La
realizzazione di questa bella iniziativa è possibile anzitutto grazie alla buona
volontà dei volontari che
stanno realizzando oltre che
le casette anche i vestiti, gli
arredi e anche un libro d’accompagnamento alla manifestazione (e che riproduce
i primi tre racconti natalizi
di Giancarlo Bortoli gentilmente offerti dall’autore).
Ma anche il Comune, in
particolare l’ufficio patrimonio, c’ha messo del suo
fornendo i pezzi del vecchio
presepio nonché del legname. Così come tanti benefattori grandi e piccoli che
hanno offerto materiale, attrezzatura e preziosi consigli su cosa fare (e soprattutto non fare). Finalità dell’iniziativa è chiaramente la
raccolta di fondi da destinare all’asilo. Ma anche
quella di riprendere contatto con la tradizione del presepe, con un occhio sul passato e uno sul futuro per
garantire un avvenire sereno a questa importante realtà.
G.R.
8
Sabato 26 novembre 2011
TURISMO
l’Altopiano
Inaugurata la stagione invernale
con l’apertura dei “Giardini di Natale”
I “Giardini di Natale” di
Asiago, organizzati dal Comune in collaborazione con i
Commercianti, non sono solo
uno speciale mercatino pensato per gli acquisti natalizi,
ma costituiscono una bella
attrazione turistica, un’animazione della città nei weekend
che precedono le feste e durante le feste stesse. Non
solo, essi fungono da vera e
propria animazione con la
programmazione in quella
sede di una serie di eventi. Il
27 Novembre alle ore 17.00
ci sarà per esempio l’esibizione “In…Cantando sotto a
neve” con il gruppo Dea &
Friends. Il 10 Dicembre alle
ore 16.00 si terrà invece lo
spettacolo di Mangia fuoco e
giocolieri; il 18 Dicembre alle
ore 16.00, Favolandia – Laboratori creativi per bambini – l’appuntamento successivo è
previsto per il 29 di Dicembre alle ore 17.00 con lo Show
del boscaiolo e per finire l’8 di Gennaio alle ore 17.00 torna
“In…Cantando sotto la neve” con il gruppo Francesco &
Manuel.
Festa ed intrattenimento ci sono stati anche domenica 20
novembre in occasione della cerimonia di apertura dei “Giardini di Natale” con tanto di taglio del nastro ed esibizione
della banda musicale “Konisberger Musikanten”, band folk
tirolese, che in veste di costumi rievocanti la tradizione, ha proposto un
simpatico e spontaneo repertorio
composto dalle più belle e famose musiche di tutto l’arco alpino, animando
così il centro cittadino ed i suoi ospiti. Tra i vari espositori, si riscopre
un vero viaggio all’insegna della tradizione, attraverso le variegate
prelibatezze locali, tra cui i caseari
formaggi di malga, i prodotti da forno, la golosa pasticceria con i suoi
panfrutti e le crostate alle marmellate biologiche, passando poi all’assaggio delle bevande
calde, tra cui vin brulè,
bombardino, thè del
cacciatore
e
“parampampoli”, - tipica bevanda ottenuta
dalla miscela di sfiziosi
ingredienti, servita alla
fiamma - fino ai mieli tipici e alla cosmesi naturale. Un curioso viaggio alla riscoperta anche dei più svariati prodotti artigianali, dalle
statuette in ceramica, agli addobbi in latta e legno, dai presepi, alle pantofole in lana cotta e
montone, alle bambole tirolesi, fino ai tessuti e
all’arredo casa in stile folk, il tutto allietato da
una dolce e calorosa atmosfera Natalizia.
“Nonostante il difficile periodo che stiamo vivendo – sottolinea l’assessore al Turismo Roberto
UniCredit festeggia 100 anni ad Asiago
Lo scorso 11 novembre si è
festeggiato il centenario della storica agenzia UniCredit
di Asiago: l’istituto infatti allora Cassa di Risparmio aprì la filiale nel 1911. All’evento celebrativo sono intervenuti Aldo Morello, Direttore Area Commerciale
Vicenza Ovest UniCredit
che ha aperto la cerimonia
con il discorso di benvenuto, il Direttore dell’agenzia
Antonio Zanin, il sindaco di
Asiago Dottor Andrea Gios,
il Vicesindaco, alcuni consiglieri comunali e, fra gli altri,
alcuni rappresentanti delle
forze dell’ordine. «Sono felice che si sia celebrato il pri-
5
mo secolo di vita della nostra
Agenzia all’interno dei locali
dove, ogni giorno, si conferma
e si rinnova il nostro impegno
verso il territorio nel quale operiamo – afferma Claudio Aldo
Rigo, Responsabile di Territorio Nord Est di UniCredit-. Si
tratta di un impegno costante
che non smette di appassionarci e che ha appassionato i colleghi nel corso degli anni, ascoltando le esigenze della nostra
clientela, affrontando insieme
le sfide quotidiane, costruendo
e rinsaldando relazioni di qualità, dando anche a noi l’opportunità di crescere, per diventare oggi un Gruppo che opera
in 50 Paesi, con 162.000 dipen-
denti e 9.600 filiali – sottolinea-. Cento anni di storia.
Una storia che si basa su tre
pilastri fondamentali:
l’affidabilità e stabilità nel
tempo; l’importanza del capitale umano; la confluenza
in UniCredit di esperienze e
storie di diverse Banche dando continuità ai loro valori. La
nostra è una presenza moderna, dinamica, al passo con
i tempi, ma che si fonda su
valori antichi e radicati nel
tempo. Valori fatti di persone, di volti e di uomini: quei
volti e quegli uomini che in
cent’anni i nostri clienti hanno imparato a conoscere e
ad apprezzare».
Rigoni - anche quest’anno, grazie alla passione ed all’entusiasmo dei nostri operatori, siamo stati in grado di dotare la
Città di un mercatino permanente durante tutto il periodo
natalizio. Un evento elegante e di qualità che arricchisce la
nostra programmazione turistica, valorizza i rinnovati giardini pubblici e diviene motivo di attrazione per i molti avventori
che giungeranno dalla pianura per godere del nostro clima
natalizio. Devo ringraziare l’associazione “Giardini di Natale” per aver voluto allestire il mercatino superando le difficoltà derivanti dal riposizionamento delle casette”. I “Giardini di Natale” saranno aperti nelle seguenti date: Novembre:
26-27; Dicembre: 3-4-8-9-10-11-17-18 e da venerdì 23 Dicembre a domenica 8 gennaio dalle ore 10.30 alle ore 12.30
e dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Viaggio culturale a Salisburgo e
Vienna in piena atmosfera Natalizia!
Dopo il successo ottenuto dal
precedente Viaggio in Russia, prosegue l’iniziativa “I
giovani incontrano l’Europa”
promossa dall’Assessorato al
Turismo di Asiago in collaborazione con la Pro Loco
Asiago e Sasso, questa volta
all’insegna di un viaggio culturale in piena atmosfera
Natalizia alla scoperta delle
fascinose Salisburgo e
Vienna. Il soggiorno culturale della durata di quattro giorni, si svolgerà tra il 17 ed il
20 Dicembre prossimo e toccherà da vicino oltre alla storia anche l’atmosfera magica che l’Inverno crea in queste due meravigliose città,
conosciute ed ambite in tutto
il mondo anche per i loro
maestosi mercatini di Natale. La programmazione di
tale soggiorno, prevede per
il primo giorno il passaggio in
Baviera nella bellissima
Berchtesgaden, famosa per
essere una delle più belle località di cure termali, in questa visita sarà compresa
l’escursione alle famose miniere
di
sale
del
Salzbergwerk, con il suo lago
sotterraneo illuminato al quale si accede tramite il tipico
trenino dei minatori e lungo
scivoli di legno. A
Berghtesgaden, passeggiata
anche nei famosi mercatini di
Natale. Il giorno seguente
sarà dedicato alla visita gui-
data dell’incantevole città
d’arte di Salisburgo, patria di
Mozart, compresa la sua
casa Natale, la Fortezza di
Hohensalzburg e i noti
mercatini di Natale. A seguire trasferimento nella meravigliosa Vienna, una della più
prestigiose metropoli dell’Europa centrale, di nobile aspetto per Chiese, imponenti Palazzi Barocchi e vasti giardini. Prevista la visita del centro storico compreso S. Stefano, il Ring, Il Belvedere, e
l’immancabile visita guidata
del celebre Palazzo di
Schonbrunn, del suggestivo
mercatino di Natale e in serata partecipazione al concerto di musica classica presso il Kursalon.
“Si tratta di una nuova iniziativa culturale aperta ai
nostri giovani - sostiene
l’assessore al turismo ed alla
cultura di Asiago, Roberto
Rigoni - che si pone tra i
suoi obiettivi quelli del rafforzamento dello spirito di
cittadinanza europea, dello sviluppo della comunicazione fra persone di origine, lingua e costumi diversi ma pur sempre appartenenti ad un’unica grande entità Europea nonché
quello dell’incentivazione
dei ragazzi alla mobilità
con la creazione di importanti occasioni di amicizia
e di aggregazione fra i giovani, il tutto anche per migliorare la loro competenza linguistica e la conoscenza delle altre culture”.
Per informazioni ed iscrizioni contattare lo Sportello Informazioni Turistiche di Piazza Carli al seguente numero:
0424-464081.
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Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
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Traffic Deadline: arriva nelle scuole di Asiago
il progetto che esorta la sicurezza sulle strade
In Italia ci sono mediamente
in un anno 215 mila incidenti
stradali con oltre 4 mila morti
e oltre 307 mila feriti. Costituiscono per gli under 25 la prima causa di morte con oltre
400 morti all’anno; cioè più di
uno al giorno. Peggio di una
guerra. Ecco perché l’Associazione nazionale Carabinieri
dell’Altopiano ha voluto, in
collaborazione con la direzione didattica, portare il progetto Traffic Deadline ed il suo
ideatore, il medico dell’associazione Rommel Jadaan, nelle
scuole asiaghesi. Il dottor
Rommel Jadaan non usa mezzi termini per parlare di incidenti stradali: “Non ci sono
scuse nel guidare veloce né
nel non mettere la cintura o il
casco, né nel guidare alterati,
né nel distruggere la vita con
l’irresponsabilità. Ovvero non
ci sono scuse per il vostro egoismo”.
Jadaan è specialista e docente di Medicina d’emergenza e,
in tanti anni di carriera, di “disastri” ne ha visti tanti, troppi.
“Non è con le carezze che
svegliamo le coscienze dei
nostri giovani – dice – Meglio
frasi secche, sbraitate e magari anche dure ma che rimangono, che fanno riflettere, che
facciano alzare quanto basta
il piede dall’acceleratore la
prossima volta che qualcuno
si sente Superman”.
Ad affiancare Jadaan e l’Associazione Carabinieri nell’incontro altopianese c’erano
anche l’autoscuola Vivian, il
118 altopianese ed i Carabinieri
della stazione di Asiago. Una
mattinata trascorsa assieme ai
ragazzi delle quarte e quinte
per spiegare alcuni fondamentali del primo soccorso; dal concetto di “non nuocere” a come
intervenire dinanzi ad
un’emergenza a come comunicare con l’elisoccorso.
Centinaia di ragazzi che,
sorprendentemente nell’epoca
di internet e dell’informazione
totale, si cimentavano per la
prima volta con tecniche di
massaggio cardiaco e di respirazione artificiale. E che si
misuravano con le conseguenze degli incidenti stradali.
Alcune delle cose insegnate
durante la mattinata: braccia
aperte a Y per indicare all’elicottero dove c’è l’incidente,
un pizzicotto altezza sterno per
vedere se una persona è cosciente, il massaggio cardiaco
(Jadaan: “non importa se fatto
bene o male basta che faccia
girare il sangue”), grida per
attirare l’attenzione.
“Non si pretende che con
un’ora di spiegazioni questi
ragazzi possano imparare il
primo soccorso – illustra
Jadaan – Però acquisire la
consapevolezza sì; la consa-
pevolezza di come agire, di
cosa fare e di cosa non fare,
di non bloccarsi come inebetiti di fronte ad una situazione di
emergenza”. Assieme a prove pratiche (condite di ordini
impartiti come da un sergente), il dott. Jadaan ha proiettato immagini, alcune anche
scioccanti, di incidenti e dei
loro effetti. Il tutto spiegato con
il linguaggio dei ragazzi, senza fronzoli e senza delicatezze. Una terminologia cruda per
imprimere nei ragazzi i pericoli che la strada, ed una guida irresponsabile, rappresentano.
Gerardo Rigoni
Il carcere entra a scuola,
le scuole entrano in carcere
L’Istituto superiore di Asiago
si sta preparando all’incontro
con i detenuti della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova. Per il quarto anno consecutivo l’istituto aderisce al
progetto “Il carcere entra a
scuola, le scuole entrano in
carcere” proposto dall’Associazione “ Granello di Senape”
del Comune di Padova e dalla
stessa casa di reclusione. Fin
dai primi giorni di scuola tutti
gli alunni delle classi quinte del
liceo, dell’istituto tecnico e professionale, si sono impegnati
ad affrontare le innumerevoli
sfaccettature e contraddizioni
che i temi della Giustizia e della Legalità suscitano quando
si affrontano con responsabilità e senso civico.
Gli studenti, guidati dai docenti responsabili dell’iniziativa,
hanno approfondito giuridicamente il concetto di pena a
partire dall’articolo 27 della
Costituzione, hanno riflettuto
sul significato della giustizia
riparativa e sul senso delle
misure alternative alla detenzione. Attraverso la lettura di
articoli informativi sul carcere
e dal carcere, gli studenti si
sono misurati con un approccio e una lettura più
umanizzante del rapporto vittime- autori di reato.
Il progetto, unanimemente approvato dal collegio docenti,
intende raggiungere tre obiettivi principali: definire e “smontare” i luoghi comuni connessi
alla detenzione (il carcere è un
hotel a cinque stelle, dal carcere si esce subito, le pene nel
nostro Paese sono brevi e quasi nessuno finisce in carcere);
aumentare la consapevolezza
degli studenti sul fatto che il
carcere non riguarda solo “gli
altri”, ma può essere molto vicino alle loro esistenze di giovani, sempre più tentati da
comportamenti a rischio: (il
recente pacchetto sicurezza,
per esempio, aumenta notevol-
mente le pene per l’omicidio
commesso guidando in stato di
ebbrezza); promuovere spazi
di dialogo e confronto tra persone libere e detenute.
Il momento più importante e
“forte” dell’intero progetto
sarà determinato dall’incontro
con i detenuti che i cento ragazzi dell’istituto avranno nei
giorni 6 e 7 dicembre all’interno del carcere padovano.
Il carcere, in quanto istituzione totale, viene spesso considerato un mondo a parte, impenetrabile, quasi irreale nella
percezione del cittadino comune. La mancanza di informazione sulla vita all’interno delle mura penitenziarie e sulle
storie dei detenuti può indurre
a percepire il carcere come
un’esperienza distante ed
estranea, dando l’illusione
ai giovani che esso non costituisca la conseguenza
delle azioni illegali eventualmente commesse. Per
queste ragioni parlare della vita in carcere con chi
il carcere lo abita aiuta gli
studenti a farsi un’idea della detenzione non più intesa come mera punizione, e
consente loro di acquisire
una rinnovata sensibilità nel
diventare cittadini responsabili.
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l’Altopiano
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Successo per l’incontro promosso dal Rotary “Dalla masseria delle allodole al Cortile dei girasoli parlanti”
Armenia ed Armeni una storia
negata approfondimento con
la prof. Antonia Arslan
Gremita di un attento ed interessato pubblico la sempre accogliente e prestigiosa Sala della Reggenza
della Comunità Montana in occasione dell’incontro
– evento di venerdì 18 novembre con la saggista e
scrittrice Antonia Arslan. L’appuntamento, dal
titolo”Dalla masseria delle allodole al Cortile
dei girasoli parlanti” - Armenia ed Armeni una
storia negata, è stato promosso dal Rotary Club di
Asiago Altopiano dei 7 Comuni presieduto da
Giampaolo Baù in collaborazione con la Libreria
Giunti al Punto di Asiago.
I libri della scrittrice padovana di origine armena
(da “La Masseria delle Allodole”, il suo primo
romanzo del 2004 che ha riscosso svariati riconoscimenti, attraverso il suo seguito “Sulla strada di
Smirne” del 2009, fino all’ultimo lavoro “Il cortile
dei girasoli parlanti” edito nel 2011), sono stati
solo il pretesto, lo spunto per Antonia Arslan per
trattare il tema del “Mez Yeghèrn”, il “grande male”
(la Shoah del popolo armeno), il genocidio perpetrato dai nazionalisti turchi ai danni di quel popolo
nei primi anni della Grande Guerra (1915-1917), una
questione, quella che riguarda la tragica storia del popolo di
questa ora piccola repubblica caucasica dell’Anatolia tuttora irrisolta.
Parlando di questo termine tremendo, la Arslan ha ricordato
come il vocabolo genocidio fu coniato nel 1944 dal giurista
polacco di origine ebraica Raphael Lemkin, studioso ed esperto del genocidio armeno per definire la distruzione di un gruppo
nazionale o di un gruppo etnico ma di cui ha dato come definizione “sterminio di un popolo programmato dall’alto
per motivi religiosi, razziali, culturali da parte di un dittatore o di un gruppo ristretto di potere”.
“Della questione armena si parlò e scrisse molto in quegli
anni della grande Guerra – ha ricordato - ma poi tutto fu
cercato di far passare nel dimenticatoio”.
Per l’autrice è stata non tanto l’occasione per promuovere il
suo ultimo lavoro quanto, come da anni si impegna a fare a
livello internazionale, per dar voce al dramma dimenticato di
questo popolo “senza odio, ma con la voglia di testimoniare e di ricordare” come ebbe modo di sottolineare la
stessa autrice; la sua voce, ferma e coinvolgente, ha delineato i tratti di un capitolo oscuro della storia del Novecento di
cui la Turchia non vuole dare riconoscimento, ha raccontato
di storie, di testimonianze, di fatti, di situazioni, di persone,
lasciando un segno profondo nelle numerose persone pre-
senti in sala.
Va fra l’altro sottolineato come il Comune di Asiago
sia stato uno fra i primi ad adottare una delibera per
invitare il governo turco a riconoscere quello sterminio. Nella convinta, puntuale e sentita introduzione
del socio Nereo Sartori, ricca di implicazioni e di
coinvolgimenti a carattere anche personale e documentata con interessanti e significativi flash fotografici, Sartori ha inserito anche la pubblicizzazione di
un service di respiro internazionale rivolto al popolo
armeno da parte del Rotary Club altopianese.
Grazie infatti alla sua preziosa opera “in loco” si provvederà a “riscaldare” il tetto dell’ospedale
“Redemptoris Mater” di Ashotsk (villaggio a 11 km
dal confine con la Georgia), per prevenire la formazione del ghiaccio ed i danni che questo causa sulla
struttura prefabbricata, e quindi più esposta ad essere danneggiata dal gelo, visto che sorge su di una
brulla piana ad oltre 2000 metri di quota, dove in inverno si raggiungono i -40°.
L’ospedale, costruito dalla Caritas italiana e donato
alla popolazione locale dopo il terremoto che il 7 dicembre 1988 distrusse tutto e causò più di 100 mila morti, fu
inaugurato il 6 ottobre 1991 ed è amministrato dalla fondazione “San Camillo” dell’Ordine dei Camilliani; a gestirlo sono
padre Mario Cuccarollo l’anziana madre Noel. Con una disponibilità di 100 posti letto l’ospedale copre un bacino di
utenza è di circa 17.000 persone e copre 25 villaggi, ma vi
giungono pazienti anche dalla vicina Georgia e da ogni parte
dell’Armenia ed è l’unica struttura funzionante che eroga
un’assistenza qualificata e gratuita.
L’ospedale, che dà lavoro ad oltre 200 persone, è dotato di
un pronto soccorso, di un poliambulatorio, di un laboratorio di
analisi e radiologia, di un reparto di pediatria (fra l’altro intitolato proprio ad Antonia
Arslan),ecc; ogni anno
vengono effettuati oltre
2000 ricoveri, circa 1500
interventi e vengono alla
luce 300 bambini.
La prof.ssa Arslan è stata poi ospite in serata
della conviviale del locale Rotary Club, che ha
visto fra gli altri la partecipazione anche del regista Ermanno Olmi e
che è stata occasione per
ulteriori approfondimenti sulla spigolosa
tematica.
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Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
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Nuove forze per il Patronato di Asiago
ASIAGO
Domenica 20 novembre si è
aperto il nuovo anno pastorale in tutto il Vicariato. Nella Parrocchia di S. Matteo,
la nostra Parrocchia, le attività sono già tutte avviate: il
catechismo, i corsi di preparazione al matrimonio, la preparazione per la cresima, il
gruppo SCOUT, l’animazione del gioco per i bambini.
C’è stato anche il rinnovo
della presidenza del Patronato, il gruppo di persone che
affianca e sostiene don Federico nella gestione delle
attività educative e del mantenimento della struttura (edifici e campi). Nella presidenza è in atto un graduale cambio della guardia. Del passato consiglio restano Roberta
Arduini, Beatrice Pesavento,
Silvano Benetti e Gianpaolo
Strazzabosco oltre naturalmente a Don Federico. I
nuovi entrati, ben più giovani, sono Rossella Rabito, Giuliana Rossetto, Luca Dal Sasso, Rossana Vellar, Laura
Remorini, Chiara Frigo e
Barbara Costa. Cogliamo
l’occasione per ringraziarli
per il loro coraggio e per la
loro voglia di mettersi in gioco e mettersi al servizio della Comunità. Essi ed altri si
sono resi disponibili a febbraio
durante il mese del
volontariato, 4 domeniche in
cui abbiamo cercato di coinvolgere il numero più alto di
persone presentando alla S.
Messa della domenica il valore del volontariato, le necessità della Parrocchia e le
opportunità per i volontari. Ci
rendiamo conto però che così
facendo abbiamo coinvolto
Rinnovata la presidenza ovvero il gruppo di persone che affianca e sostiene don Federico
nella gestione delle attività educative e del mantenimento della struttura (edifici e campi).
Intensa l’opera di volontariato e ricco il programma di iniziative aperte a tutti
solo una parte della comunità asiaghese, quando invece
le nostre attività sono rivolte
a tutti. Collaboriamo
fattivamente con l’assessorato alle politiche sociali, con
le scuole, con le società sportive e con le famiglie per tentare di ridurre il disagio giovanile offrendo alternative ed
opportunità. Ma proviamo
anche a prevenire il disagio
lavorando con i bambini delle elementari e delle medie,
offrendo loro attività di gioco guidato da adulti, laboratori in cui mettere alla prova
la manualità (pasticceria,
falegnameria, decoupage,
pasta di sale, cucina ,ecc…)
e in cui continuare il lavoro
della
scuola
sulla
socializzazione,sul rispetto
delle regole, sui valori etici e
morali. Come vedete non è
necessario essere “de cesa”
per condividere questi obiettivi e non è necessario essere “de cesa” per tentare di
realizzarli. L’importante è
credere che la nostra comu-
nità abbia la forza e la
capacità di offrire ai
nostri ragazzi un progetto così alto e di accompagnarli nella Sua
realizzazione. Soprattutto è importante che
chi ha qualche talento
non lo tenga nascosto
ma lo faccia fruttare.
Sarebbe bello se qualcuno dei nostri artisti
(pittori, scultori, fotografi) facesse dono
alla comunità di un po’
del suo talento e di un
po’ del suo tempo per trasmettere ai ragazzi in un laboratorio un po’ della sua
arte. Sarebbe bello che un
naturalista svelasse un po’
dei segreti della bellezza della
nostra terra facendo sì che i
ragazzi se ne innamorino e
così imparino ancor di più a
rispettarla e difenderla. E
quante persone dotate di abilità particolari potrebbero condividerle con la comunità?
Basta solo un po’ di coraggio
per mettersi in gioco. Ma in
maggioranza siamo solo persone normali… Certo! C’è bisogno anche di noi e non cre-
diate che il tempo regalato da
noi sia meno prezioso. Organizziamo anche corsi per adulti per diventare animatori di
gruppi di ragazzi per cui la nostra non sarà più solo custodia
ma animazione costruttiva. C’è
posto anche per chi vuole collaborare durante le feste ( Pedalata, Patronight, Castagnata
ecc…) o durante tutto l’anno
per il servizio, le pulizie, per la
malga, per le piccole manutenzioni che sono piccole ma sono
tante…. Anche solo un’ora del
vostro tempo sarà un grande
regalo per la Comunità. Se aumenteranno i volontari aumen-
teranno le proposte da offrire
ai nostri ragazzi. Se aumenteranno i volontari molte più persone capiranno che il nostro
patronato non è un distributore di servizi (compro il servizio e chiuso!) ma un modo che
tutta la comunità asiaghese ha
per attrezzare meglio i nostri
ragazzi per andare incontro al
loro futuro. Se avete colto l’invito e se avete voglia di offrire
un po’ del vostro tempo chiamate in Patronato 042463433,
Don Federico 3470333738,
Gianpaolo 3492327675.
Gianpaolo Strazzabosco
Nuova vita per il tuo usato da Affari Tuoi!
Da
oggi
anche
sull’Altopiano, c’è la
possibilità di compravendita dell’usato, opportunità già ben collaudata in pianura, che
arriva da noi grazie all’apertura di Affari
Tuoi, a Gallio in via
Palladio (ex Punto
Sport) su iniziativa del
giovane Francesco
Finco. Chi compra risparmia e chi vende guadagna, e
intanto si contribuisce anche alla riduzione dei rifiuti, esigenza sempre più sentita ai giorni nostri, tanto che da
tre anni a questa parte a novembre viene proposta una
settimana europea di sensibilizzazione sul tema. “L’idea di
avviare questo tipo di attività, assolutamente nuova da noi
– commenta Francesco – mi è venuta … guardando una
serie televisiva! Ma anche vedendo lo sviluppo che i
mercatini dell’usato hanno avuto negli ultimi anni, e notando la grande quantità di articoli e prodotti che la gente
smette di usare quando sono ancora quasi nuovi. Ne è un
esempio l’attrezzatura sportiva per i bambini, come sci e
scarponi, o biciclette. Ma anche giocattoli, abbigliamento,
accessori, mobili, elettrodomestici, oggettistica, musica
e libri”. Chissà
quanti di noi hanno
tenuto in casa oggetti inutilizzati per
tanto tempo e alla
fine se ne sono
disfati buttandoli nei
rifiuti, una pratica
che va evitata e che
trova una soluzione
alternativa nella
vendita dell’usato.
Non buttare un oggetto significa dargli
una seconda vita,
perché quello che a
noi non serve più
qualcuno lo sta già
cercando. Per chi
vende c’è la possibilità di ricavare un
guadagno da qualcosa che si riteneva già
senza valore, per chi
acquista invece ci
possono essere interessanti possibilità di
risparmiare,
riutilizzando oggetti
che ad altri non servono più. Affari Tuoi, nell’ampio spazio espositivo approntato sulla strada Asiago – Gallio (ex Punto Sport) è a disposizione di chiunque voglia vendere, comprare o anche solo
dare un’occhiata senza impegno e in assoluta tranquillità.
Il sistema di vendita è semplice e non impegnativo: chi ha
qualcosa da vendere si mette in contatto con Francesco
Finco che fa una valutazione di quello che può essere il
valore della merce e insieme viene deciso il prezzo di vendita. La merce viene esposta gratuitamente, e se la vendita va a buon fine all’espositore viene riconosciuta la percentuale pattuita. Gli articoli e i prodotti che si intende vendere devono naturalmente essere in buone condizioni, puliti
e funzionanti. Per oggetti ingombranti Francesco Finco
è a disposizione per valutazioni gratuite a casa. Affari
Tuoi sarà aperto dal
1° dicembre, ma chi
vuole proporre qualcosa da vendere si
può già mettere in
contatto con Francesco, telefonando al n.
340.6784835, o scrivendo all’indirizzo email: affari_tuoi2011
@libero.it.
Affari Tuoi: semplice
e comodo per chi
vende e guadagna,
semplice e comodo
per chi compra e risparmia!
Servizio redazionale
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Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
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La “Casa del Pastore” non è chiusa
ASIAGO
Gli ospiti residenziali sono stati trasferiti a Fontanelle di Conco, ma al Kaberlaba è sempre
aperto il Centro diurno che serve 22 famiglie - I prodotti realizzati in vendita nei mercatini
“Stiamo bene grazie; vivi e
vegeti
quassù
sul
Kaberlaba”. La battuta è
del personale del centro
diurno “Casa del Pastore”
che troppi credono chiuso
con gli utenti tutti trasferiti
nella
struttura
di
Fontanelle“Forse non abbiamo mai spiegato bene
che la cooperativa “La
Madonnina”, che tra parentesi non ha nulla a che vedere
con quella con sede a
Bassano, era costituita da due
sezioni – spiega Luisa
Scaggiari – una residenziale,
situata al primo piano della
casa del Pastore, cioè con gli
ospiti fissi che ci vivevano e
oggi sono sistemati nella strut-
prossimi. “Mercatino il cui
ricavato sarà riservato e
gestito dagli utenti stessi –
spiega la psicologa
Carmen Traverso – Così
che il loro lavoro, che è servito a dare loro maniera di
esprimersi, servirà per proseguire con questa attività
e, perché no, togliersi anche qualche sfizio”. La
Casa del Pastore è una struttura a servizio del dipartimento di
salute mentale dell’Ulss 3 riservata esclusivamente agli utenti
altopianesi aperta nel 2000. In
oltre 10 anni di servizio alla comunità ha dato assistenza e appoggio a più di 40 famiglie oltre a creare programmi individuali di breve, media e lun-
tura di Fontanelle; l’altra invece con il centro diurno che è
qui e che serve 22 famiglie
altopianesi ospitando durante il
giorno i loro cari”. Un servizio
essenziale che permette alle famiglie di lavorare e compiere le
incombenze quotidiane ma che
serve anche agli utenti (con disagi psichici, che vanno dai 28 ai
60 anni) per farli sentire integrati, utili e non più emarginati. Un
inserimento che si vede e si sente; basta guardare i lavori artigianali fatti dagli utenti nei laboratori di bricolage e falegnameria
e che saranno posti in vendita
nella casetta della solidarietà dei
mercatini natalizi di Asiago venerdì 9 e martedì 28 dicembre
Per Lilly un grande tributo di affetto
E’ già trascorso un mese. Lunedì 28 novembre ricorre infatti il
trigesimo della morte di Lilly Tessari. L’improvvisa e inaspettata scomparsa della giovane dj e speaker radiofonica asiaghese
ha scosso profondamente la comunità dell’Altopiano, tutt’oggi
incredula per quanto accaduto e per le molteplici incredibili
coincidenze verificatesi che abbiamo già avuto modo di sottolineare nel numero precedente del nostro giornale. In questo
mese Lilly è stata ricordata in varie sedi e in tanti modi. Come
non parlare di lei e non mandarle un saluto nel “Tutti dentro”
svoltosi dopo pochi giorni il tragico evento ai Due Mori? Lì
avrebbe dovuto essere, come sempre, in prima fila ad animare
la serata. E la festa della classe 1981, della cui organizzazione
anche lei si stava occupando, alla fine è stata annullata in segno di lutto. “Non avevamo lo spirito adatto per pensare al
divertimento” hanno detto i coscritti di Lilly. Già, come non
sentire forte la sua mancanza? Sul suo profilo personale di
facebook ogni tanto qualcuno lascia un messaggio e parla con
lei come ci fosse ancora e potesse leggere. Un semplice
“Lilly…” oppure un “Ti voglio bene” o ancora un “Buona domenica Lillina” si riempiono di mille profondi significati. Quante volte poi il suo nome si è sentito su Radio Vicenza, ripetuto
dai cronisti sportivi che avrebbero voluto poterle ancora restituire la linea e interloquire con lei. Un gruppo di amici, attraverso il giornale, invita tutti quanti la vogliano ricordare a mettere una candela accesa alla finestra nella serata di lunedì 28.
Una luce che brilla, come lo rimarrà lei nel cuore di tanti, nel
cuore di tutti noi. Una bella e calda luce come lo è stata sempre soprattutto per la sua carissima e amatissima nonna Ma-
ria, madre di sua madre, che dopo la morte di Betty ha riversato ancor più amore, se possibile, su questa nipote speciale. Il
legame tra nonna e nipote è stato sempre fortissimo: l’una per
l’altra rappresentavano quel cordone che le teneva unite alla
cara Betty, che ha tenuto sempre viva questa figlia e mamma
scomparsa prematuramente. Incolmabile è il vuoto che Lilly
ha lasciato nella casa e nella vita di nonna Maria abituata a
sentirla e a vederla se non tutti i giorni, quasi. Abituata a starle
vicino da sempre, da quando è rimasta senza mamma e lei
piccolina ha vissuto con la nonna per due anni. E poi comunque sempre con lei presente, con il suo amore, le sue cure, la
sua attenzione, il suo aiuto nei momenti difficili, i suoi consigli.
“Era il mio primo pensiero. Le preparavo spesso il pranzo –
ricorda nonna Maria – e le stiravo la biancheria. Mi piaceva
fare queste cose per lei. Mi sembra ancora di vederla seduta a
tavola o sul divanetto della cucina, o in soggiorno mentre, contenta, si divertiva a far giocare le cuginette che amava tantissimo. Tutto mi sembra ancora impossibile e mi chiedo: perché
non io che ho già ottant’anni…?!” Uno dei tantissimi interrogativi senza risposta che questa prematura dipartita inevitabilmente lascia. Per continuare a ricordare Lilly si sta comunque
pensando a varie iniziative. Si parla di uno Slegar Gazingar,
cioè una rassegna delle band altopianesi, tutta dedicata a lei
che spesso in passato si era trovata a presentarla. Insomma
un grande tributo di amore, di stima e di affetto verso questa
ragazza dal dolce e contagioso sorriso che in queste settimane
i familiari hanno potuto verificare direttamente e per il quale
intendono ringraziare tutti con le parole che riportiamo qui sotto.
ga durata per il reinserimento
sociale o, per i casi di psicosi
più gravi, comunque rispettando una continuità terapeutica
e permettere lo sviluppo di
competenze relazionali e
cognitive. Nella struttura lavorano 4 persone tra tecnici e operatori che, tra i desideri scritti
nella lettera a Babbo Natale,
mettono in primis il bisogno di
una nuova struttura perché quella del Kaberlaba non è più adeguata agli standard richiesti oltre
ad avere dei costi di gestione alti.
Problematica su cui stanno lavorando insieme a Ulss e Comune e che gli utenti auspicano
possa essere risolta con il nuovo
anno.
Gerardo Rigoni
Altopiano, mossi
i primi passi
per una condotta
Slow Food
Patate di Rotzo, formaggi e salumi altopianesi, porcini dei boschi
locali, manzo allevato in loco e persino verdure di stagione degli
orti di Asiago. Il tutto coronato con uno strudel di mele e torta di
pere di antiche qualità autoctone dell’altopiano. Con questo menù
preparato dalle mani esperte di Annamaria, moglie di Diego
Rigoni e mente creativa del loro agriturismo, il comitato “Pro
condotta slow food” si è ufficialmente presentato alla popolazione altopianese riuscendo nella serata a raccogliere ben oltre
le 50 adesioni necessarie per avviare la pratica per il riconoscimento di una condotta Slowfood sull’Altopiano. “Chiamata proprio condotta come il vecchio medico, chiamato a risanare il
territorio – spiega Mirko Rigoni, uno dei promotori dell’iniziativa
assieme ad Antonio Cantele e sua figlia Lisa – L’altopiano può
offrire tanti prodotti slow food. Prodotti di nicchia che se selezionati bene, curati nella loro produzione e promozionati in maniera corretta possono costituire non solo un valore aggiunto in
termini d’immagine turistica ma anche, e soprattutto, fonte di
entrate per le aziende agricole messe in difficoltà dalla
monocultura lattiera”. “Le mele, le pere, le patate (di Rotzo ma
anche quelle viola), i “fasoi sechle”, la stessa pecora di Foza
sono solo alcuni dei prodotti che con un aiuto economico e buona volontà potrebbero costituire la base di un’offerta
agroalimentare di grande qualità – elenca Cantele – Le realtà ci
sono ancora così come la storia gastronomica: Altri prodotti crescono in maniera spontanea sui nostri prati come il “kumo”, le
“farinelle” e le erbe selvatiche che costituiscono il “kraut”, senza elencare tutti i funghi considerati di qualità eccellente, però
serve investire prima di tutto nella conoscenza del territorio, sconosciuto a troppi altopianesi”.
Gerardo Rigoni
“Vivete con il sorriso nel ricordo di Lilly”
Il 28 ottobre 2011 è un giorno che ricorderemo in molti. Da quel giorno la voce
di Lilly Tessari ha il solo
potere di riecheggiare nei
cuori di chi le voleva bene
perché, purtroppo, non andrà più in onda, non animerà più sere e giornate, estive ed invernali, dal vivo.
Potrà animarle nei ricordi
con le sue battute, le sue
smorfie, la sua forza e capacità di mettersi in gioco
in ogni occasione e con
chiunque. Volevamo scrivere poche righe per esprimere la nostra gratitudine
nei confronti di tutti coloro
che ci sono stati vicini in
questo momento di difficoltà e tristezza. È complicato elencare tutti, ma comunque tutti coloro che ci
sono stati fisicamente vicini, ci
hanno scritto, ci hanno chiamati, che sono venuti a farci
visita a casa, che hanno mandato dei fiori, che ci hanno aiu-
tato in miriadi di modi in questi
giorni, che ci hanno anche solo
abbracciati per la strada, che
sono stati presenti alle esequie,
che sono passati a trovare Lilly
al cimitero, che sono stati
suoi amici, conoscenti e parte del suo sorriso. Tutte queste persone sono state fondamentali per noi. Renderci conto di quanti le volevano bene e di quanti ci vogliono bene è stato di giorno in giorno confortante e
di sostegno, ci ha fatto coraggio per affrontare questo evento così improvviso
e devastante. Ciò che ci auguriamo è che ognuno di voi
possa conservare un ricordo di Lilly gioioso e divertente, e che viviate appieno
ogni momento e sempre
con il sorriso, come faceva
lei in ogni momento della sua
vita.
Renzo, Lorena, Veronica
e Stefania Tessari
La pizzeria Khèllar vi offre una serie di incredibili offerte.
Ottime per i vostri compleanni, feste della classe, ma anche solo
se vi va di gustare una pizza ascoltando della buona musica in un
ambiante tipico ed accogliente, da soli o in compagnia
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Sabato 26 novembre 2011
ROANA
di Martina Rossi
Anche quest’anno, il Comitato
“Sagra di Santa Giustina” ha organizzato la tradizionale Festa
Patronale, grazie ai presidenti (o
ai loro delegati) di gruppi e associazioni del territorio che,
ogni anno, si uniscono per organizzare questa importante
manifestazione; oltre alla Parrocchia Santa Giustina e alla
Pro Loco di Roana, hanno partecipato alla realizzazione dell’evento il Gruppo Alpini di
Roana, la Scuola Materna “Sacra Famiglia”, il coro “Le Voci
della Spelonca”, il gruppo
folkloristico “De Grützigar”,
l’Associazione “San Giovanni
Battista”, l’Associazione
ArteMusica, la Corale Cimbra,
il Coro Parrocchiale Giovanile,
l’Istituto di Cultura Cimbra e il
Consiglio Pastorale Parrocchiale, con il contributo di commercianti, di artigiani, di altre ditte
e privati del territorio
dell’Altopiano e dalla pianura.
L’intero ricavato delle festa,
quest’anno sentita in modo particolare e ricca di eventi, è stato devoluto alla Casa di Riposo
“San Giuseppe” di Roana. Se-
l’Altopiano
Il ricavato della Festa di Santa Giustina
interamente devoluto a favore della
Casa di Riposo “San Giuseppe”
condo dati certi, la
struttura è nata all’alba
del secolo scorso, nel
1907, anche se alcuni
ritengono che possa essere esistito un nucleo
embrionale antecedente, come ci ha gentilmente spiegato il direttore della Casa di Riposo, Ivano Rossi; l’edificio, infatti, era stato
creato per accogliere la
popolazione che, provenendo da recenti immigrazioni, trovavano un
alloggio accogliente, ma
anche per dare ospitalità alla
parte meno fortunata della popolazione. Durante il primo conflitto mondiale, l’alloggio fu
chiuso e la sede spostata a
Poiana Maggiore, per poi ritornare
nuovamente
nel
comprensorio altopianese: il
numero degli utenti doveva essere abbastanza elevato se si
pensò di riaprire i battenti all’indomani della Guerra.
Rimanendo sempre di proprietà parrocchiale, la struttura ha
aderito, nel corso degli anni
Settanta, a una serie di convenzioni regionali e, negli anni Novanta, è stata totalmente rinnovata e ampliata, grazie all’appoggio del Comune di Roana,
che da sempre la ritiene un valore aggiunto al paese, dalla Provincia di Vicenza e dalla Regione Veneto, ma anche grazie all’apporto di enti (pubblici e privati) e di privati cittadini: questo sottolinea come la Casa di
Riposo ‘San Giuseppe’ sia ra-
dicata nel territorio e profondamente integrata nel tessuto
sociale. Nel 2011, l’opera è stata
completata grazie all’aggiunta
di una nuova ala, che è andata
a completare il servizio offerto
dalla struttura: non solo accoglienza finalizzata alla cura di
bisogni patologici e di riabilitazioni, come spesso erroneamente si è portati a credere, ma
anche un servizio di pasti a domicilio, che, oltre a soddisfare
un bisogno empirico di 35/40
E se per le prossime feste
brindassimo con l’acqua Roana?
Noi lo immaginiamo già, e siamo fiduciosi che possa avvenire per davvero, e presto: un
bel brindisi tra il sindaco di
Roana Valentino Frigo e
l’amministratore delegato
della S.I.BE Spa Dino
Frascarelli, con ospite d’onore e testimone di un nuovo
patto d’amicizia il dottor Vittorio Longo, padovano di
Rubano, con casa a Roana.
Nei calici niente spumante o
champagne, ma solo ottima
acqua minerale etichettata
“Roana” ! Impossibile, direte: in Altopiano non ci sono
sorgenti da sfruttare per
l’imbottigliamento e la
commercializzazione di acque minerali! Vero, ma è altrettanto vero che l’acqua
minerale “Roana” esiste,
e la sua sorgente si trova
a quota 1.300 metri, in
uno scenario incantevole, come ce ne sono
molti tra le cime che
circondano il nostro
Altopiano! A rimanere
sorpreso nel vedersi
servire l’acqua con
etichetta Roana, è stato lo scorso luglio il
dottor Longo, funzionario dell’azienda che
eroga acqua e gas a
Padova, che in un hotel del maceratese dopo
aver ordinato per cena
primo, secondo e due
bottiglie d’acqua, una
10
frizzante e una naturale, ha
visto arrivare in tavola l’acqua con il nome “Roana”.
Incuriosito, ha chiesto informazioni e si è sentito rispondere che l’acqua è della zona, ma non gli han saputo dire la provenienza del
nome.
“Divertito dall’aver scoperto un’acqua minerale con
questo nome –racconta – ho
pensato di acquistarne un
po’ di bottiglie, e alcune le
ho
portate
poi
sull’Altopiano, convinto che
possa essere interessante per
i roanesi approfondire questa curiosità, e magari pensare a una sorta di
gemellaggio tra il comune di
Roana e la zona dove viene
prodotta l’omonima acqua
minerale”. Inevitabile, per
saperne di più, digitare “acqua Roana” sulla tastiera
del pc, ed ecco rivelarsi un
bel sito con la gamma completa delle acque e tante notizie ad esse legate. L’acqua
in questione viene prodotta
e commercializzata dalla
S.I.BE Spa, con sede ad
Ussita (Macerata), e sgorga spontaneamente dal
Monte Bove, nel cuore del
Parco dei Monti Sibillini a
1300 metri di quota. La
gamma dei prodotti comprende vari formati in vetro e pet, compresa
un’elegante bottiglia da
75 cl “Special Edition”
in vetro bianco pensata
per l’alta ristorazione.
Ma il nome Roana da
dove deriva? Esiste
forse nelle Marche un
paese o una località che
si chiama così? Per saperne di più abbiamo
contattato l’azienda, e
visto che a volte le coincidenze curiosamente si
combinano, abbiamo
saputo che di questa
omonimia si era parlato da quelle parti pro-
prio poco tempo fa.
“Sono stato recentemente
sull’Altopiano – racconta
l’amministratore delegato
Dino Frascarelli – ho visto
Asiago e i paesi vicini, compreso Roana. Al ritorno ho
raccontato questa curiosa
scoperta qui in azienda, dicendo che avevo visitato una
zona di montagna molto bella dove esiste un paese che si
chiama come la nostra acqua,
ipotizzando la possibilità di
dare vita a qualche iniziativa con cui suggellare questa
simpatica omonimia. Purtroppo non sappiamo con certezza da dove provenga il
nome dell’acqua Roana il cui
logo raffigura una tigre e la
cui storia è iniziata una trentina d’anni fa: rimane un segreto che si è portato via il
fondatore dell’azienda. C’è
più di un’ ipotesi, tra queste
quella che egli avesse voluto
chiamarla come un suo cavallo, abbinandola all’immagine di una tigre, perché si
dice che quest’acqua, per i
calcoli, sia aggressiva come
una tigre”.
“Acqua Roana: buona per la
sete, ottima per la salute” recita uno slogan del prodotto,
e chissà che presto non si possa dire anche “ideale per favorire nuove amicizie”. Si
farà questo cincin con l’Acqua Roana?
Silvana Bortoli
anziani, consente a chi
ne usufruisce di poter
scambiare una parola,
una chiacchiera o, più
semplicemente, un
sorriso. Insomma, il
termine più appropriato per definire questo
tipo di struttura è
senz’altro “Centro Servizi”: a breve diventerà anche un centro
diurno per lo svolgimento di attività ricreative che consentiranno agli anziani del paese di ritrovarsi in
compagnia per svolgere attività diverse. Come Ivano Rossi
stesso ha più volte sottolineato, bisognerebbe sfatare la convinzione che la Casa di Riposo
sia “l’anticamera della morte”,
come spesso si sente dire, o un
“ricovero”, come molti ancora
arcaicamente la definiscono: è
un servizio utile, sia dal punto
di vista medico che familiare,
ma anche un centro ricreativo,
un punto di incontro, un servizio alla popolazione (a oggi,
sono 65 gli ospiti della ‘San Giuseppe’ e 35/40 gli utenti del servizio di pasti a domicili). Inoltre, non dimentichiamoci che
la Casa di Riposo di Roana costituisce una fonte occupazionale per la popolazione, se si
pensa che odiernamente vi lavorano circa quaranta persone:
una struttura di utilità sociale a
vari titoli attiva 24 ore al giorno, un’oasi nel deserto in questo periodo di grave crisi economico-sociale. “L’attenzione
– ha sottolineato il direttore
Ivano Rossi – non è rivolta a
fare cassa, ma a investire sulla
struttura, per essere utili al territorio. Una nota di merito –
ha proseguito Rossi – va alla
Parrocchia che, negli anni, ha
visto avvicendarsi diversi parroci che hanno proseguito l’attività del predecessore anche
nella gestione della struttura”.
Infatti, anche Don Lino, orgoglioso dell’operato della Casa di
Riposo “San Giuseppe”, ritiene
che essa dia solidità al territorio:
una struttura che costituisce a tutti
gli effetti un plus valore.
Lo stabilimento
dell’Acqua
Roana ad Ussita
(Macerata)
E c’è anche la birra “Cimbra”
Da qualche settimana è in vendita sull’Altopiano
e in molti negozi del vicentino una nuova bevanda
che si rifa agli antichi abitanti dei 7 Comuni
Non solo “Acqua di Roana”,
ora anche la birra pare aver
trovato casa e tradizioni presso l’Altopiano dei 7 Comuni.
È recente infatti la produzione della bevanda che per
antonomasia, alla pari dello
spritz, sembra vada per la
maggiore tra i giovani. Si tratta
di birra prodotta in Austria,
esattamente in Carinzia, regione più a meridione fra i Länder
austriaci, rinomata località turistica dal clima ideale che assicura d’inverno abbondanti
nevicate e in estate garantisce
ore di sole in gran quantità.
“Cimbra” è il nome che risalta sull’etichetta, dove a far da
sfondo è stata posta un’accetta, esattamente si tratta di una
“daldora”. Stando ai due giovani imprenditori che la
commercializzano – uno è di
Asiago – il logo è frutto di una
collaborazione con l’Istituto di
Cultura Cimbra roanese, poiché fonde la storia di questi luoghi montani con i primitivi abitanti, i cimbri per l’appunto. Su
internet il prodotto è ben
pubblicizzato, inoltre puntando
ad un consumo tra i giovani, è
oggetto di discussioni su vari
forum, tra cui Facebook e
Twitter. La birra “Cimbra” di
tipo artigianale non pastorizzata, abbina al prodotto commerciale, la voglia di avvicinare le
nuove generazioni alle radici
della tradizione locale.
Giovanni Dalle Fusine
8
Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
11
ROANA
Celebrati gli 80 anni della chiesetta dello Spillek
Un’atmosfera molto suggestiva ha
accolto nella serata di domenica 20
novembre i partecipanti alla fiaccolata
organizzata dalla
Parrocchia
di
Roana, in collaborazione con il Gruppo Alpini di Roana
e Mezzaselva, per
celebrare l’ottantesimo anniversario
di costruzione della
chiesetta dello
Spillek. Coloro che sono partiti da via Laghetto, ma anche chi ha preferito salire in
auto e unirsi poi al gruppo in
processione, hanno potuto riscaldarsi grazie ai particolari fuochi che erano stati accesi su tronchi alti poco più
di un metro, preparati dagli
alpini insieme a luci e lumini ad ornamento della
chiesetta. Dopo la recita
del rosario, il parroco don
Lino Prearo ha letto una
breve storia della chiesetta,
La storia del piccolo tempio
inaugurata il 21 novembre
1931, sono seguiti i canti
delle litanie e quindi sono
state presentate e distribuite due cartoline, una con
rappresenta la chiesetta
com’è oggi, interno ed
esterno, e l’altra raffigurante la cappella del 1904 (ingrandita qualche anno più
tardi) e l’attuale. Terminata
la celebrazione, tutti i convenuti hanno potuto ristorarsi grazie a cioccolata
calda, vin brulè, dolci e bi-
scotti preparati e serviti dagli Alpini e dagli organizzatori della cerimonia. I cenni
storici sulla storia della
chiesetta, a cui si è data lettura durante la serata allo
Spillek e che qui riportiamo,
sono stati tratti dal libro di
Remo Azzolini “Roana, un
tuffo nel passato tra chiese
e capitelli”, che verrà presentato il prossimo 30 dicembre in chiesa parrocchiale a Roana.
Silvana Bortoli
Concerto di beneficenza della
Banda di Cesuna per gli alluvionati
Venerdì 9 dicembre, ore 20.45, al Teatro “Grillo Parlante” di
Asiago si terrà l’iniziativa, dovuta soprattutto alla grande amicizia
che lega il gruppo musicale con molte persone delle terre liguri
Venerdì 9 dicembre 2011, alle
ore 20.45, la Banda Musicale
“Monte Lèmerle” di Cesuna
si esibirà in concerto presso il
Cinema-Teatro “Grillo Parlante” di Asiago. Il prezzo minimo del biglietto d’entrata sarà
di 5 euro e il ricavato della serata verrà interamente devoluto a favore della Banda
Musicale di Monterosso e
delle 5 Terre liguri, la cui sede
è stata completamente distrutta dall’alluvione perdendo completamente anche l’archivio musicale e gran parte
degli strumenti. Il perché di
questa iniziativa parte da molto lontano. Infatti, già dai primi anni ’80 era nata un’amicizia fra un gruppetto di alpini
cesunesi e alcune Penne Nere
di Migliarina-La Spezia. Da
qui i contatti poi furono consolidati e la Banda Musicale
“Monte Lèmerle” fu ospite
della Banda “Giacomo
Puccini” di La Spezia in occasione dell’Adunata Nazionale Alpini, che nel 1985 si
tenne proprio in quel centro
ligure. L’Amicizia fra le due
entità musicali venne, dopo
qualche anno, ufficializzata con
un vero e proprio gemellaggio,
suggellato fra i due sodalizi nel
1992. Ma la cosa non si fermò
lì e, grazie alla tenacia e all’abnegazione del maestro spezzino Gabriele Castellani, le amicizie si allargarono un po’ all’anno, coinvolgendo altre
Bande musicali e Gruppi corali viciniori a La Spezia. Fu
così che i gemellaggi, di anno
in anno, si allargarono fra la
Banda Musicale di Cesuna e
il Gruppo Folk di Vezzano
Ligure, la Banda Musicale “La
Monterossina” di Monterosso,
il Gruppo Corale di Sesta Godano e gli Amici di Manarola.
Sul finire degli anni ’90 i vari
gruppi spezzini iniziarono a partecipare anche alle rassegna
del Carnevale Roanese, portando nel bel mezzo del rigido
inverno altopianese una ventata di allegria dal mare e dal
Golfo dei Poeti, con carri alle-
gorici ispirati alle 5 Terre
Liguri. Ed ancora oggi, ogni
anno, il sabato grasso, gli amici spezzini salgono a Cesuna
per rinnovare il sodalizio con
la Banda di Cesuna e per festeggiare con la gente della
nostra montagna qualche giorno di Carnevale fra la neve.
Quest’anno, infine, il 3 e il 4
settembre scorsi, la Banda
Musicale di Cesuna ha partecipato alla tradizionale rassegna bandistica di Monterosso,
giusto due mesi prima della tragedia che poi ha colpito quelle
terre. L’ultima visita degli Amici spezzini sull’Altopiano è stata il 7 e l’8 ottobre scorsi, con
il Gruppo Folk di Vezzano
Ligure e il Coro di Sesta Godano diretto dal Maestro Cesare Garibaldi, che è anche
maestro direttore della Banda
di Monterosso. In quell’occasione, oltre che la cerimonia e
il concerto a Cesuna, i due
Gruppi liguri si sono esibiti anche ad Asiago, nella Loggia del
Municipio, ricevuti e salutati dal
vice sindaco Roberto Rigoni.
Il Concerto di Beneficenza che
terrà la Banda Musicale di
Cesuna ad Asiago vuol essere
un piccolo segno di solidarietà
fra persone che hanno fatto
nascere, coltivata ed accresciuta nel tempo un’Amicizia
dalla Musica e nella Musica.
Giovanni Dalle Fusine
Dove oggi è situata la
chiesetta dei Frati, in località
“Spillek”, prima del 1900 esistevano incomplete le mura
di una cappelletta, non si sa
bene se lasciate incompiute
o se avanzo di un capitello
distrutto: certa la denominazione del luogo Pilleche in
riferimento ai resti del capitello, divenuto poi Spillek, che
vuol dire “altura del gioco”.
La costruzione dell’oratorio,
sorto appunto in quel luogo e
non dove attualmente esiste
la Chiesetta, iniziò nel 1900
e venne ultimata verso la fine
del 1903, dedicandolo alla
Madonna Immacolata di
Lourdes e a Cristo
Redentore come omaggio
all’alba del secolo XX. L’oratorio fu eretto agli inizi del
1900 con le offerte dei buoni
Roanesi e con l’appoggio del
parroco di allora Don
Giobatta Sartori. L’inaugurazione avvenne il 12 maggio
1904. In un secondo tempo,
tra il 1910 e il 1912, don Giovanni Cavalli curò l’ampliamento della piccola cappella
con l’aggiunta all’interno di
una grotta ad imitazione di
quella di Lourdes. L’oratorio
così abbellito divenne centro
di frequenti e numerose visite di devoti da tutti i paesi circostanti, fino da Asiago.
L’oratorio fu distrutto dalla
guerra e al termine
dell’immane conflitto, ritornata la massa dei profughi,
sul posto dove sorgeva
la chiesetta si realizzò
un Ospizio dei RR Frati
Cappuccini, ma, su iniziativa dei roanesi, a
poche centinaia di metri più a sud, fu costruita l’attuale chiesetta,
oggi in posizione più
dominante, su di una
prominenza un tempo
resa calva dalla guerra, oggi rinfoltita di larici e di abeti. La statua della Madonna assieme a quella di
Bernardette, oggi all’interno
della
Chiesetta, vennero portate in processione partendo dalla chiesa parrocchiale il 21 novembre del 1931. La
chiesetta, di stile romanico moderno, fu costruita su disegno del
geometra Domenico
Simone Frigo dall’impresa Giovanni De
Guio per incarico del
Comune che aveva in
mano la pratica sul risarcimento dei danni per l’
Oratorio distrutto. L’ inaugurazione, con la maggiore solennità e con grande concorso di popolo avvenne il 21 novembre 1931. Il sacerdote
don Giuseppe Rebeschini vi
celebrò per primo la Messa
nel nuovo Oratorio. In seguito, il parroco D. Angelo
Cerato nel 1933 fece deco-
rare la chiesetta con affreschi e ornamenti. I due dipinti
che troviamo al suo interno
raffigurano entrando sul lato
destro la Beata Giovanna
Maria Bonomo nell’atto di
ricevere la comunione da un
angelo e sul lato sinistro Sant’Antonio di Padova.
(tratto dal libro “Roana, un tuffo nel
passato tra chiese e capitelli” di
Remo Azzolini)
Il nuovo quaderno di cultura cimbra
E’ uscito il nuovo quader- te importante del quaderno
no di cultura cimbra. No- viene dedicata, attraverso
nostante le grosse difficol- un vero reportage storico
tà economiche che l’Isti- effettuato da Giancarlo
tuto di cultura cimbra è Zizola, all’amicizia e al lecostretto ad affrontare per game teologico – filosofico
il taglio dei trasferimenti, che legava Papa Ratzinger
si è voluto far uscire il tra- al teologo roanese Luigi
dizionale quaderno di cul- Sartori ritenuto, anche da
tura cimbra riassuntivo Papa Benedetto XVI, “il
dell’anno appena trascor- principale
teologo
so.
ecumenico italiano”.
Il volume apre con due ar- Zizola dedica anche un riticoli dedicati allo scritto- cordo particolare al maere Mario Rigoni Stern, uno stro Igino Rebeschini che
dei
fautori
della tanto si prodigò per mante“riscoperta” culZizola
turale e storica Giancarlo
(1936-2011)
dell’altopiano. Il
primo, scritto da
Marie Helene
Angelici, mette in
evidenza il gusto
dell’avventura
nell’opera
sterniana mentre
nel secondo Domenica Stefani
espone il tema del
ritorno analizzando “La storia di
Tönle”. Una par-
nere vivo l’interesse per il
cimbro mentre Karin
Heller porta il lettore a
Vienna alla scoperta di una
marcata toponomastica
cimbra dalle origini diverse, alcune ancora da scovare. Danillo Finco invece si sofferma su molte
“reliquie” dell’antica parlata ancora in uso a Gallio
e nelle sue contrade.
L’ultima parte del quaderno si sofferma su quanto
pubblicato e organizzato
nell’anno che sta per chiudere; dai libri, ai
racconti alla serata folk cimbro al
M i l l e p i n i .
Auspicando che
anche il 2012 potrà essere un anno
proficuo nella diffusione della cultura locale che serve anche all’ospite che così forse
potrà capire, ed
apprezzare meglio,
l’Altopiano e la
sua gente.
8
Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
12
GALLIO
Pro Loco Gallio, dopo il successo dell’Oktober Ghel Fest,
si annunciano gli eventi di rilievo per le prossime festivià
Il presidente Schivo: “Grazie a quanto si riesce a concretizzare con la festa, è possibile mettere
in cartello serate di grande valore e richiamo, come il tributo a Celentano in programma il 29 dicembre
“Le varie manifestazioni che organizziamo a Gallio io e
i miei collaboratori della Pro Loco vengono pensate non
solo per i nostri paesani e ospiti, ma per tutti gli
altopianesi, in un’ottica di avvicinamento fra paesi e abbattimento dei campanilismi, oltre che di contributo all’offerta turistica globale”.
A parlare è Carlo Schivo, presidente della Pro Loco Gallio,
che ancora una volta ci tiene a mettere in luce questo aspetto dell’attività portata avanti dall’ associazione che presiede,
Un defibrillatore per
l’Associazione Soccorritori
Un defibrillatore scuola semiautomatico: è il dono che
l’Immobiliare Neve di Gallio ha recentemente fatto all’Associazione Italiana Soccorritori, sezione Altopiano
7 Comuni. Una donazione che verrà ufficializzata, con
la consegna di un riconoscimento alla società immobiliare, domenica 11 dicembre in occasione della XXI Giornata del soccorritore. L’appuntamento, organizzato dall’Associazione stesa prevede alle 11 il ritrovo nella chiesa di Gallio per partecipare insieme alla Messa. Alle 12,
nella sala consiliare del Municipio, dopo i saluti delle
autorità, ci sarà la consegna dei diplomi ai nuovi soccorritori (quelli che hanno frequentato l’ultimo corso).
Si procederà poi alla consegna del riconoscimento all’Immobiliare Neve di Gallio.
Energia elettrica dai rifiuti
della discarica Baktall
I rifiuti prodotti negli anni precedenti all’introduzione della raccolta differenziata non sono del tutto inutili. Quelli prodotti in
Altopiano fino al 2001, afferiti alla discarica Baktall stanno
producendo energia elettrica. La discarica situata nella Val di
Nos a Gallio, e gestita fin dagli anni ’80 dalla Comunità Montana, è stata, dopo la dismissione avvenuta nel 2003, ricoperta e
ricomposta. Entrando in una fase detta di “gestione post mortem”
della durata di 30 anni dove la Comunità Montana è tenuta a
mantenerla e monitorarla per assicurarsi che non inquini né le
acque, con il percolato, né l’aria con il biogas. Ed è proprio con
l’estrazione del biogas, prodotto finale della degradazione
microbica della materia organica in assenza d’aria, che si produce l’energia elettrica. “Dal 2005, il biogas prodotto viene
inviato ad una centrale di recupero energetico – spiega il presidente Lucio Spagnolo - Che ha consentito ad oggi di produrre
da fonte rinnovabile circa 1.000 MWh di energia elettrica, attraverso il recupero di circa 800.000 Nm3 di biogas ed evitando
in questo modo l’emissione in atmosfera di circa 700 tonnellate
equivalenti di CO2".
G.R.
così come ha fatto anche durante il suo discorso di ringraziamento nella serata conclusiva dell’ Oktober Ghel Fest, dedicata proprio alla “Festa dell’Altopiano”.
“Penso a tre anni fa – ha esordito Schivo – quando abbiamo deciso di organizzare questa festa, senza grandi pretese e con tante perplessità. Visto come siamo riusciti a
farla crescere, richiamando e riunendo così tante persone provenienti da tutti i paesi dell’Altopiano, non possiamo che esserne soddisfatti e orgogliosi, oltre che spronati nel proseguire, con la
speranza di contribuire ad
unire sempre più gli
altopianesi”.
Quest’anno, proprio per dare
un segno tangibile di unione
simbolica tra persone e realtà diverse, è stata introdotta
una nuova iniziativa, una sorta di “patto di amicizia e solidarietà” suggellato da uno
scambio di targhe, che ha visto come primi protagonisti i
componenti di due Onlus, gli
“Amici di Antonio Pertile e
Sonia Sartori” e gli “Amici di
Silvia, Lisa e Roberta”. Chiusa con successo la 3^ edizione dell’Oktober Ghel Fest,
occasione di ritrovo e divertimento in un periodo extra stagionale, i componenti della
Pro Loco si sono rimessi al
lavoro per definire il programma
in vista del periodo natalizio, annunciando in particolare tre importanti eventi. Sabato 10 dicembre alle ore 20.30 in Piazza Italia si terrà la “Festa di Benvenuto a Gallio”, con fiaccolata dei
maestri di sci e degli atleti dello
sci club, che arriveranno in centro partendo dal monte Spill; a
seguire gli auguri dell’amministrazione comunale con la consegna simbolica delle chiavi del
paese ai nuovi maggiorenni di
Gallio. A rendere luminosa la serata contribuirà lo spettacolo
pirotecnico dalla chiesa e l’accensione dell’albero di Natale;
infine, grazie al Gruppo Alpini Gallio, verranno distribuiti vin
brulé e cioccolata calda. Si preannuncia come evento di assoluto prestigio il concerto in programma giovedì 29 dicembre alle 21 all’Auditorium dedicato interamente ad Adriano
Celentano, con la tribute band “Lui e gli amici del Re”, che
ha all’attivo oltre settecento concerti improntati sulle canzoni
e gli spettacoli del supermolleggiato.
“E’ proprio grazie alla Festa della Birra e a quanto si
riesce a realizzare con essa – commenta Carlo Schivo –
che è possibile proporre eventi musicali di tale portata”.
Durante il periodo natalizio, da segnalare anche lo spettacolo
all’aperto in Piazza Italia, dove venerdì 30 dicembre alle 16.30
si terrà la Rappresentazione della Natività a cura della Pro
Loco di San Piero in Gu, con la partecipazione di oltre cento
figuranti.
Silvana Bortoli
ROTZO
Rotzo si conferma sempre più “terra cimbra”
È partito il giorno 24 novembre il corso
di lingua e tradizione cimbra. A Rotzo,
terra dei cimbri con profonde radici storiche e culturali legate all’antica lingua.
Basti pensare che quasi tutti i nomi di
luoghi, prati, pascoli, boschi e valli portano con sé la storia di questa cultura:
Pack per dire valle, Eck per dire colle,
Wassara per ricordare un’antica sorgente e così via. Centinaia
di toponimi cimbri che mantengono in vita un, seppur piccolo,
vocabolario dell’antico tedesco. Da anni questa iniziativa viene
riproposta grazie anche alle appassionate sollecitazioni di don
Sergio Stefani, nato e cresciuto a Rotzo , ora parroco a
Grisignano di Zocco, che propone ogni anno, presso la
chiesetta di Santa Margherita
di Rotzo, tra le più antiche
dell’altopiano, la Messa ed il
Rosario cimbro nel mese di
maggio. Il corso si suddividerà
in due parti: la prima riguarderà l’alfabetizzazione di base e
vi parteciperanno studenti e appassionati che si approcciano
per la prima volta al cimbro.
Queste lezioni saranno tenute
da Lauro Tondello, cultore della storia e delle tradizioni locali,
che si proporrà in questo nuovo ruolo. Il secondo corso riguarderà gli appassionati, gli
esperti, coloro che hanno coltivato nel passato esperienze relative al cimbro. Questo corso
sarà tenuto da Angelo Fabris
da tutti conosciuto come
“Enghele” un personaggio noto
e per molti aspetti davvero
mitico per ciò che attiene al
mondo cimbro in altopiano. Il corso
potrà vantare la supervisione dell’Istituto di Cultura Cimbra di Roana e del
suo Presidente Prof. Sergio Bonato
che si prodiga da una vita perché l’importanza della lingua dei nostri avi sia
apprezzata da tutti e le nostri radici
non siano dimenticate. “L’amministrazione comunale di Rotzo, l’assessorato alla Cultura e la Biblioteca comunale - dice il sindaco Lucio Spagnolo - sono ben lieti
di patrocinare e di poter ospitare nei propri spazi gli studenti del
corso che apprenderanno quel po’ di cimbro “an minzik cimbrish”
che sarà vanto per questo comune e per questa terra altopianese”.
Al Ristorante con il Caseificio Pennar Asiago
l’Altopiano
Sabato 26 novembre 2011
8
Al Kaberlaba, vicino al bosco e a
ridosso delle piste da sci: ecco l’Orthal,
stupenda oasi di svago e relax
Questa volta grazie al
Caseificio Pennar Asiago
facciamo tappa all’Orthal del
Kaberlaba, in una zona bellissima con peculiarità uniche,
immersa nel verde ai piedi di
un meraviglioso bosco di abeti, alla partenza degli impianti
di risalita del comprensorio
sciistico. Sia d’estate che
d’inverno è un’isola di svago
e relax, soprattutto per le famiglie con bambini, che qui
possono essere lasciati liberi
di giocare e divertirsi tra il
verde o sulla neve, a seconda della stagione, tra i giochi
fissi e i gonfiabili, a ridosso delle piste da sci e per lo slittino.
E mentre i più piccoli si dedicano alle attività preferite i genitori possono rilassarsi scambiando quattro chiacchiere, leggendo o prendendo il sole. Il locale è stato aperto nel 1958
da Dino Rigoni Zurlo e la moglie Bianca: là dove c’era una
malga hanno dato vita a un piccolo bar, chiamato Orthal, che
significa “fondovalle”. Varie e continue le trasformazioni negli
anni, che hanno permesso la trasformazione in albergo - ristorante, e poi maneggio e parco giochi, il tutto immerso in
una meravigliosa oasi verde. Uno sviluppo che non si ferma:
dopo aver portato a termine
la
completa
ristrutturazione degli interni, ora si lavora per completare anche quella degli
esterni. Bianca e Dino
hanno gestito l’Orthal fino
al 1995, aiutati nel tempo
dai cinque figli, Loredana,
Massimo, Paolo, Chiara e
Federico. Oggi è Paolo ad
occuparsi dell’albergo,
mentre Massimo gestisce
il maneggio. La nostra visita all’Orthal ci permette
di ricordare anche le novità del comprensorio
sciistico, visto che siamo proprio alla vigilia dell’apertura della stagione invernale. Per i primissimi giorni di dicembre o
comunque per il ponte dell’Immacolata, se le temperature lo
permetteranno verrà aperta la pista centrale, grazie a un impianto di innevamento artificiale all’avanguardia e, finalmente, alla disponibilità di tutta l’acqua necessaria. All’Orthal
sottolineano inoltre l’importanza dell’accordo raggiunto tra
albergatori, gestori degli impianti di risalita e maestri di sci
che permette di offrire ai turisti un pacchetto estremamente
conveniente, ben pubblicizzato già dalla scorsa estate.
Una calda ospitalità per tutte le esigenze
Oltre che per passarci un periodo di
vacanza ospiti dell’albergo, l’Orthal
è ideale per trascorrere una giornata tra il verde o
sulla neve, godendo di piste adatte a
tutti. Vista la vicinanza al centro di
Asiago e agli altri
paesi, anche la
gente del posto trova opportunità di
passare qualche
ora sciando e magari mangiare un
boccone. A mezzogiorno si offre un
servizio veloce e
poco impegnativo,
Tagliolini con petto d’oca
affumicato e Pennarone
pur sempre con
scelta vasta e ben
curata. La sera è più ricercata, nell’apposita
sala si propone qualsiasi tipo di cena, da gustare in tutta tranquillità,
circondati da un’atmosfera calda e familiare.
Mamma Bianca ha lasciato in eredità una cucina tradizionale fatta di sapori gustosi ma al tempo
stesso leggera, con ingredienti freschi, senza tanti
grassi e facilmente digeribile. E’ molto ampio il menù
Filetti al
ginepro con
crema di Asiago
proposto, che comprende naturalmente anche diversi
piatti in cui vari formaggi riescono a donare un gusto
particolare, a volte intenso, altre delicato. Citiamo i
13
LA RICETTA
Torta di ricotta dei Pennar e uvetta
Ingredienti per 8 persone - Per la pasta frolla: 250
gr. di farina, 125 gr. di burro, 125 gr. di zucchero,
1 uovo, 1 pizzico di sale. Per il ripieno: 300 gr. di
ricotta dei Pennar, 2 mele tagliate a fettine molto
sottili, 100 gr. di uvetta sultanina fatta ammorbidire in acqua tiepida e zucchero, 2 uova intere, la
scorza grattugiata di un limone non trattato, mezza bustina di lievito per dolci.
Si prepara la pasta frolla lavorando velocemente insieme tutti gli ingredienti, formando una palla da lasciare riposare per una mezz’oretta in luogo fresco.
Intanto si impasta la crema per il ripieno, montando
innanzitutto a neve
fermissima i due albumi, ai quali si aggiungono lo zucchero, i tuorli, la ricotta,
l’uvetta sultanina
scolata e asciugata,
le fettine di mela, la
scorza di limone
grattuggiata e mezza bustina di lievito
fatto sciogliere in un
po’ di latte tiepido.
Dopo aver tirato la
pasta frolla con il
mattarello e aver
foderato la tortiera,
si farcisce con il
composto, piegando
poi leggermente la
pasta tutto intorno,
in modo da formare
un piccolo bordo.
La torta va cotta
per una cinquantina di
minuti in forno caldo a
160/180 gradi a seconda del forno. Sformato e raffreddato, il
dolce è pronto per una
bella spolverizzata di
zucchero a velo, e
via… in tavola! Buono da gustare a fine
pasto, è ottimo anche
a merenda.
tagliolini fatti in casa con petto d’oca affumicato e
Pennarone, i bigoli casalinghi all’asiaghese, gli gnocchi allo speck e Asiago fresco, il pasticcio all’Asiago
e finferli, il pasticcio con zucchine, pancetta e Asiago.
Tra i secondi nominiamo i filetti al ginepro con crema
di Asiago, i bocconcini di vitello alla cimbra, la selvaggina con polenta, i formaggi misti con marmellate, la tosèla dei Pennar con polenta. Non mancano
squisiti dolci, tra cui quello della ricetta che vi proponiamo, con ricotta dei Pennar e uvetta.
Asiago Stagionato Prodotto della Montagna, una squisitezza dalle qualità eccezionali
E’ così chiamato perché si presta a prolungata stagionatura, da quattro mesi fino a tre
anni. Può essere “Mezzzano”, “Vecchio” o “Stravecchio”. L’utilizzo, due, tre volte alla
settimana come “piatto principale” in alternativa a carne o pesce, accompagnato da
una bella porzione di verdure, si inserisce a pieno titolo in una dieta sana ed equilibrata.
In poche parole, un ottimo prodotto, apprezzato anche dai palati più esigenti, che allo
stesso tempo fa anche bene.
GUSTA LA DIFFERENZA!
SERVIZIO REDAZIONALE
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Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
TURISMO
14
ARTISTI DI CASA NOSTRA
I capolavori di Giovanna
Ambrosini “Masch”
Lavorare il legno è la passione che ha ereditato dalla sua famiglia di
provetti falegnami. Nel vecchio laboratorio paterno di Canove
crea sculture e cornucopie scolpendo tavole di cirmolo
Nel laboratorio della famiglia
Ambrosini a Canove aleggia un
forte profumo di legno e di resine. Il Giornale Altopiano già
tempo fa si era occupato di
Aldo “Masch”, padre di quella
Giovanna che solo oggi scopriamo appassionata artista e scultrice. Nel silenzio della piccola officina di Canove, tra seghe e raspe
appartenute a tre generazioni di
falegnami, crea le sue opere scolpendo il legno cirmolo, dando vita
a piccoli capolavori che non sfigurerebbero se posti vicino a
quelli di ben più blasonati intagliatori. I suoi soggetti sono molteplici: dagli animali del bosco alle
teste equine, dalle nature morte
all’iconografia sacra di Cristo e
della Madonna. Giovanna, artista
schiva quanto poliedrica, non
cerca le luci della ribalta, lavora
alle sue creazioni per passione personale, nei momenti liberi dall’impegno di accudire all’anziana
madre.
“Anni fa seguii ad Asiago le lezioni di Gian Angelo Longhini
e del professor Paganin – spiega l’artista – mi son servite da
base per una impostazione pratica e teorica, poi ho cercato
di applicare quelle nozioni sui
materiali da modellare, e ogni
tavola da intarsiare diventa
una storia a sé. Se anche il soggetto fosse sempre lo stesso, il
risultato a fine lavoro sarebbe
unico perché diverso dai precedenti. Nelle variabili bisogna
inserire il fatto di lavorare a
mano libera, poi ci sono le
venature dell’essenza lignea, la
compattezza della fibra data
dalla stagionatura, e i nodi,
tanto dispettosi quanto belli da
vedere. Non dimentichiamo
l’estro dell’artista, sempre legato a situazioni di vita, agli
stati d’animo”.
Il banco da lavoro è zeppo di
attrezzi, “sgube”, pialle e
mazzuoli si mescolano a disegni su cartoncini e a vecchi
oggetti torniti da chi ha dato i
natali a Giovanna. La foto del
bisnonno Catterino (con due
“t”) è appesa tra seghe e trivelle di ogni misura, quasi a creare un filo di congiunzione tra
passato e presente. Le sculture
appoggiate alla rinfusa creano
il caos tipico di un laboratorio
d’altri tempi, qui il tempo pare
essersi fermato nei lontani gior-
ni in cui qualcuno entrava per
commissionare credenze, madie
o per far aggiustare la cassapanca tipica del corredo nuziale d’allora. Su un angolo son
riposti alcuni piccoli ceppi di
nocciolo e maggiociondolo. “Li
prendo dalla nostra legnaia –
dice Giovanna – con piccoli
interventi di intarsio metto più
in chiaro volti e fisionomie di
cose che la natura ha solo abbozzato. Ma devo nasconderle
da mia madre Eddy, che altrimenti le userebbe per quel che
sono, semplici “stele” da infilare nella stufa”. Nei prossimi
mesi l’aspetta l’impegnativo compito di terminare alcuni pezzi iniziati durante la stagione estiva,
sculture complesse che richiedono lunghe ore di lavoro e andranno a far parte di un’esposizione
tematica presso una frazione di
Roana e tra le sale del Museo
Etnografico del Legno di San
Vito di Leguzzano.
Giovanni Dalle Fusine
Fotografia
Augusto Rigoni si racconta
Quando mi è stato proposto di scrivere
un articolo in cui mi racconto come fotografo, dopo la naturale sensazione di
orgoglio provata inizialmente, mi sono
trovato in grande difficoltà. È davvero
molto difficile scrivere un articolo del
genere senza rischiare di apparire troppo pieni di sé! Di solito lascio che siano
le mie immagini a parlare di ciò che sono
e sento. Approfitterò allora di questa preziosa occasione per raccontarvi come è
nata questa passione e cos’è per me la
fotografia. Non ricordo quando ho preso in mano la macchina per la prima
volta, ma so che ero incantato da questo “oggetto misterioso” che imprigionava in uno scatto il mondo che mi circondava e che mi regalava particolari che spesso sfuggivano a un occhio non ancora allenato
alla cura del dettaglio.
L’attenzione a questo elemento fondamentale è
arrivata ovviamente con
il tempo e soprattutto
grazie alla guida di mio
padre che, da sempre
amante dell’arte e pittore per passione, mi ha
portato a capire che per
ottenere il perfetto risultato in fotografia e forse
anche nella vita, occorre
un mix di pazienza, esperienza e capacità di
visualizzare il risultato
che vuoi ottenere già
prima di cominciare.
Naturalmente avere una base tecnica è fondamentale, per questo, pur muovendo i primi passi
da autodidatta ho seguito alcuni corsi, ma nessun corso sarà mai tanto prezioso quanto i consigli di cari amici fotografi che hanno condiviso con me i loro piccoli trucchi appresi in anni
di pratica di quest’arte. Tornando alla capacità
di pre-visualizzare il risultato da ottenere e applicandolo in particolare alla fotografia
naturalistica, vorrei dire che, per riuscire nell’impresa, è basilare conoscere alla perfezione
quello che ci accingiamo a inquadrare nel nostro
obiettivo: l’ambiente in cui si muove e le abitudini
di vita di un animale, o il ciclo vitale di un fiore o
di un insetto, o, ancora, i cambiamenti cromatici, ad esempio, di un bosco, se il nostro
soggetto sarà un paesaggio;
tutto questo, per riuscire a fermare in uno scatto l’”attimo
perfetto”. Quando decido di
dedicarmi a immortalare un
preciso soggetto, perciò, la
prima fase è sempre di ricerca e studio e solo dopo aver
raccolto abbastanza informazioni comincia il “lavoro sul
campo”. Alleata fondamentale di qualunque fotografo, o
sua acerrima nemica, a seconda dei momenti, è la luce: da
lei dipende almeno il 50% del
risultato! Puoi avere sul display
o nel mirino della tua macchina anche il soggetto più
espressivo mai esistito, ma con la luce sbagliata
non otterrai mai un risultato memorabile! Questo
per raccontarvi come nasce sul piano tecnico una
mia opera; quello che provo, invece, quando mi
dedico alla fotografia è tutta un’altra cosa.Amo
la fotografia naturalistica perché trovo nel silenzio dei boschi, nel fruscio delle foglie, nel canto
di un uccello o semplicemente nell’aspettare il
momento giusto per lo scatto guardandomi attorno, il mio mondo perfetto. La natura riesce
sempre a incantarmi con le sue meraviglie e mi
regala momenti di puro stupore. Questo
stupore e la magia di un mondo che pochi
hanno il tempo di fermarsi ad osservare, è
quello che cerco di trasmettere con i miei
lavori e a breve avrò l’onore di poterlo fare
allestendo una piccola mostra personale
all’interno della rassegna “Bassano Fotografia 2011”. Se vi ho incuriosito almeno
un po’ e volete visionare alcuni miei scatti
sul sito www.augustorigoni.com.
Augusto Rigoni
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Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
Le opere di Matteo Massagrande
al museo “Le Carceri” di Asiago
Dal 3 dicembre fino al 26 febbraio la mostra dedicata all’artista padovano
Dal 3 dicembre, con inaugurazione alle 18, fino al 26 febbraio Asiago propone un’importante mostra antologica
dell’artista padovano Matteo
Massagrande. L’esposizione
è organizzata dal Comune di
Asiago, con il patrocinio della Regione del Veneto e in
collaborazione con l’Associazione Alberto Buffetti.
Nei suggestivi spazi del Museo Le Carceri, già sede di
importanti eventi d’arte, tra
cui ricordiamo la retrospettiva del grande maestro
Leonardo Cremonini, la personale del giovane scultore
padovano Ettore Greco, e le
avvincenti nature presentate dal pittore milanese Maurizio Bottoni, saranno esposte circa 80 opere, realizzate con tecnica mista su tela
e su tavola, di uno dei più
famosi e apprezzati pittori e
incisori dell’attuale panorama
artistico. Saranno esposte
anche molte incisioni, la cui
raffinata tecnica, appresa
negli anni giovanili dal maestro Giovanni Barbisan, ha
portato alcuni suoi lavori a
far parte del Gabinetto delle
Stampe degli Uffizi di Firenze. Questa importante mostra antologica, curata da
Nino Sindoni e Alberto
Buffetti, vuole essere un riconoscimento e un omaggio
all’opera di un grande artista, molto apprezzato in Italia e all’estero da critici e collezionisti.
Dopo la mostra di sue opere, che nel 2009, allestita nella Esedra di Levante di Villa
Manin a Passariano, rende
omaggio al paesaggio ungherese e si accosta alle tele degli Impressionisti esposti a Villa Manin nella grande mostra
“L’età di Courbet e Monet”,
curata da Marco Goldin, questa esposizione propone le incessanti ricerche del pittore
padovano sulla materia e sulla luce, che restano caratteristiche inconfondibili della
sua pittura. L’Associazione
Alberto Buffetti già nel 2007
ha curato la mostra del ma-
estro Massagrande a Padova, presso il prestigioso Museo al Santo e ha voluto partecipare attivamente anche a
questo grande evento. La
mostra è un segno tangibile
della ferma volontà da parte
del Comune di Asiago di diffondere la Cultura, in ambito
locale e non solo; anzi vuole
dimostrare chiaramente l’impegno concreto della Città per
fare di Asiago e del suo
Altopiano anche un centro
importante della cultura.Con
questa esposizione Asiago
continua il proprio dialogo con
la cultura, e in particolare con
l’arte contemporanea, per ritrovare e approfondire quel
rapporto antico e forte che ha
sempre avuto con questi fondamentali elementi della civiltà.
Le sue tele dialogano con l’animo di ciascuno
Massagrande dipinge le luci, i rumori, i sapori di ciò che
lo circonda, di tutto ciò che può toccare,annusare, respirare, mettere in tasca, in testa, nel cuore. Non dipinge mai temi lontani dai suoi sensi e per lui nel mondo
tutto è collegato: le luci, gli odori, i tempi. Li tiene con sé
e dipingendo li ritrova in un quadro, e noi con lui. Abituato ad immagini che abbagliano e stordiscono, davanti
alle opere di Massagrande l’osservatore si stupisce di
provare quella sorta di commossa leggerezza che coglie quando si è a contatto con le stanze più intime di sé.
Matteo Massagrande è in grado di trasfondere emozione pura nelle sue tele, che spaziano dal figurativo alla
natura morta, al paesaggio. Matteo ha avuto la fortuna
- o la condanna - di sentire sin da bambino il trascorrere
del tempo, dei decenni: era palpabile sui muri, nelle pietre, nelle stanze delle case in cui ha trascorso la sua
infanzia. Un mondo caratterizzato dalle luci che vi penetravano e che le animavano, così come al tempo era
collegato anche il paesaggio circostante. Queste luci,
questo saper stare solo con se stesso in un ambiente
che dialoga con lui, ha formato anche la sua personalità. Sono queste le stanze vuote e i paesaggi dei suoi
quadri, insieme alle altre case della sua vita, le case del
quotidiano, quelle reali e quelle idealizzate. A questi suoi
temi si sono aggiunti i paesaggi dell’Ungheria, in cui
l’artista a trent’anni ha ritrovato tutte le cose già familiari. Qui ha imparato che può essere diversa la dimensione attraverso la quale viene intuito lo spazio: un ungherese - racconta Matteo - ama dire “io vivo dentro il
paesaggio, non ce l’ho solo davanti”. Massagrande dipinge come se veramente ci fosse dentro. In Ungheria
gli alberi a volte sono blu; magari per cinque minuti, per
uno strano gioco di luce, lo sono davvero. E Matteo ha
imparato a conoscere l’alfabeto segreto di quel paesaggio, per poterlo leggere e poi trasferirlo nelle sue opere.
Ha imparato a far vivere nei suoi quadri i suoi ricordi di
quel mondo, per farci vedere il blu o il verde, di cui forse
non ti accorgeresti mai. Le tele di Massagrande instaurano un dialogo intimo con l’animo di ciascuno, perché
sanno intrecciare nella loro sapiente tessitura cromatica
il fremito della vita e il sospiro della poesia.
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Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
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Giardineria Drago: l’atmosfera e la qualità
dei più rinnomati mercatini di Natale
Conoscete già la Giardineria Drago di Schio? Allora sicuramente
converrete con noi su quello che
stiamo per dire, ma se invece non
ci siete mai stati, non perdetevi l’occasione, soprattutto in questo periodo, di farvi visita. In ogni stagione è piacevole scoprire la vastissima gamma di proposte dei vari reparti, dall’oggettistica alle splendide piante d’appartamento e da
esterni per giardini e balconi fioriti,
dalle orchidee alle confezioni regalo. Ma è soprattutto quando si avvicina il Natale che si può cogliere
la magia di un mondo fatto di cose
bellissime, che vi sorprenderanno
per l’eleganza, il buongusto e l’originalità di ogni particolare. Immergendovi nella calda e luminosa atmosfera natalizia che la Giardineria
Drago crea per i vostri momenti di festa, scoprirete addobbi e decorazioni natalizie tradizionali e sempre nuovi,
che vi faranno trovare la qualità dei più rinomati mercatini
di Natale, offrendovi una scelta davvero molto vasta e di
assoluta qualità. Alberi di Natale di ogni misura, anche
pronti per essere protagonisti del vostro ambiente domestico, idee regalo per grandi e piccini, complementi d’arredo, homeweare e mobili, oltre a una vastissima gamma di
piante e composizioni natalizie. Personale altamente qualificato è a vostra disposizione per valorizzare e
personalizzare la vostra scelta, con le confezioni regalo
più belle ed eleganti. Un piccolo assaggio del tocco raffinato che sanno dare le creazioni di Drago lo potete avere
facendo due passi ad Asiago, in Via Scajaro: dalla scorsa
estate i commercianti hanno scelto proprio la Giardineria
Drago per abbellire e rendere più accogliente la via, con
vasi in cui alternare bellissime composizioni di piante idonee alla stagione. Ma è solo recandovi a Schio, strada
Maranese, che potrete ammirare, in
50.000 metri quadri di superficie dedicata
alla coltivazione e vendita di tutto ciò che
significa vivere verde, quello che, forte di
oltre 30 anni di attività, può considerarsi il
maggior Garden dell’Alto Vicentino. Oltre
allo stupendo show room dove vengono
ricreati ambienti coordinati tra mobili, tessuti d’arredo e oggettistica, ora dedicato
tutto al Natale, troverete una selezione
sempre nuova di fiori recisi, per creare i
migliori bouquet e gli addobbi floreali anche per le vostre ricorrenze e cerimonie.
Vanto della Giardineria sono poi le piante
d’arredamento: stelle di Natale, ciclamini,
piante da balcone, gerani e piante da orto
biologiche e aromatiche: in ogni stagione trovate le ultime e migliori varietà per creare un
angolo verde raffinato e mai scontato nella
vostra casa, in giardino e nell’orto. Una citazione particolare meritano poi le orchidee,
che arrivano ogni settimana e sono quanto di meglio per durata e resistenza. Proprio alle tante varietà
di queste stupende piante è dedicata la
mostra in programma domenica 27 novembre in concomitanza con l’apertura
dello showroom natalizio 2011. Ancora
due parole sul vivaio, dove le piante ven-
gono coltivate con passione
e metodi innovativi a basso
impatto ambientale: per il benessere delle 500.00 piante prodotte viene aggiunto al terreno un concime a lenta cessione omoscote che garantisce
un’ottima concimazione di base. La Giardineria Drago, nel circuito delle Fattorie Didattiche, è abilitata alle visite per le scuole che ne fanno richiesta, con spiegazione e dimostrazione di
coltivazione: all’interno delle serre viene mostrato come si sviluppano le piante, dal seme alla fioritura. Vengono organizzati
inoltre corsi di giardinaggio. Se vi piacciono le cose belle, allora non potete perdervi una visita da Drago a Schio! Arrivarci è
facile, anche perché si trova nelle adiacenze di una zona dove
esistono diverse attività commerciali conosciute anche a noi
altopianesi. Alla nuova rotatoria di Santorso, svoltate a sinistra passando per le Garziere, poi girate verso Schio;
dopo avere oltrepassato la zona industriale continuate diritti fino a passare il passaggio a livello, immettendovi nella
rotatoria, dove, svoltando a sinistra prenderete strada
Maranese. Dopo un chilometro, sulla destra, caratterizzata dal grande drago che ne è il simbolo, trovate la
Giardineria. Parcheggiate, entrate, e….. ammirate! La
Giardineria Drago è aperta tutti i giorni (escluso il mercoledì pomeriggio) domenica mattina compresa. Informazioni allo 0445 516140. Servizio Redazionale
La magia delle Fate dona bellezza e benessere
La cura dei capelli in un
percorso di benessere.
E’ quanto propongono
Maria e Sara al salone
“Le Fate” di Asiago, in
via Matteotti, 14. Parrucchiera ed estetista sono
a disposizione del cliente per trattamenti innovativi che sanno coniugare salute, benessere
e bellezza. Una questione di prodotti, ma soprattutto della filosofia
olistica (che si prende
cioè cura della persona
nella sua globalità) che
sta alla base della loro
creazione e del loro impiego. Importante e basilare è comunque soprattutto lo spirito che anima il
lavoro delle due giovani
imprenditrici altopianesi.
Il salone “Le Fate” può essere infatti definito il salone del tempo moderno che
basa il proprio operare sulla filosofia ecologista e sulla crescente riscoperta dei
valori naturali. Maria e Sara
si sono specializzate in terapie bionaturali per le quali utilizzano prodotti Tecna e
L’Oreal formulati con principi attivi innovativi privi di
ammoniaca, di acidi e di nichel e con sostanze naturali quali ad esempio tea
tree, miele, sali minerali e
olio di jojoba. Non solo: l’approccio è talmente comple-
La “Giornata benessere” abbina
il massaggio parziale del corpo
al trattamento dei capelli
to che si va dalla parrucchiera per prendersi cura
non solo dei capelli, ma anche del corpo, della mente
e dell’anima. Maria e Sara
propongono insomma un
nuovo modo di volersi bene
perché loro hanno adottato un nuovo modo di essere parrucchiere che non significa solo lavare, mettere
in piega, tagliare o colorare i capelli ma lavorare a
360° occupandosi anche di
relax e di coccole, a cui volendo si può aggiungere
l’estetica. Vasta la gamma
di trattamenti per capelli tutti
personalizzabili che il salone “Le Fate” offre: per la ricostruzione dei capelli danneggiati, ad esempio, che
si avvale della nuovissima
tecnologia enzimatica,
supportata dall’esclusivo ingrediente coenzima Q10;
oppure per la salubrità dei
capelli con l’impiego di olio
di Argan proveniente da cultura biologica certificata; o
ancora per proteggere e
trattare i capelli che vengono sottoposti a lavaggi frequenti con prodotti a base
di burro di karitè, estremamente indicata per le persone attive che fanno sport ed
attività fisica. Queste ed altre linee sono da provare rivolgendosi direttamente al
salone “Le Fate” di Asiago
in via Matteotti, 14 (telefono
340.3851388)
Servizio Redazionale
Una buona occasione è
fornita dall’imperdibile
“Giornata benessere”
programmata per martedì 13 dicembre (da prenotare telefonando al
340.3851388) in cui Maria e Sara propongono un
massaggio parziale del
corpo al trattamento di
cute e capelli. In una magica atmosfera fatta di luci
soffuse, fiammelle di candele e aria intrisa di delicati profumi, ci si affida a
mani esperte per un benefico e rilassante massaggio alla schiena. Poi si
procede alla cura dei capelli con i salutari trattamenti
personalizzati che Maria e
Sara vi sapranno ben consigliare. Il tutto per ottenere
una piacevolissima e profonda sensazione di totale
benessere. Un momento di
vero piacere per il corpo, la
testa e lo spirito. Da oggi la
magia de “Le Fate” di
Asiago cattura i vostri sogni e vi regala benessere e bellezza.
Servizio Redazionale
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Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
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CONCO
Festeggiato un compleanno speciale
A Conco si è idealmente soffiato sulla torta delle 330 candeline per il Comune nato il
20 novembre 1681. Consegnata al Sindaco una mappa del 1794, la più antica che si conosca
Sabato 20 novembre 2011 a Conco si è festeggiato un compleanno davvero speciale.
Il festeggiato era il Comune che nasceva
con un “concordio di separazione” il 20 novembre del 1681. A soffiare idealmente sulla
torta con 330 candeline il Sindaco Graziella
Stefani aiutata da Bruno Pezzin che ha illustrato ai presenti com’è avvenuto quel “parto” non proprio facile. In Paese non si era
mai saputo con precisione quando il Comune era nato. Alcuni storici accennavano al
1796, ma in realtà quegli avvenimenti riguardavano il Comune di Dossanti che era nato
da una costola di Conco. Conco, cioè c’era
già e le frazioni di S. Caterina e di Fontanelle
si erano staccate formando un nuovo Comune. Che poi, per la cronaca, è stato
riassorbito dal capoluogo nel 1810. Dalle ricerche storiche
fatte dal Pezzin, si è venuti a conoscenza di documenti che
attestano in maniera inequivocabile che Conco è nato nel
1681 da una divisione dell’antico Comune di Roveredo Alto
che a seguito di liti interne si era spaccato in due dando vita
oltre a Conco anche al Comune di Crosara. Quest’ultimo,
poi, nel 1939 si aggregherà al Comune di
Marostica. Conco e Crosara, i due Comuni
nati 330 anni or sono, erano in lite da lungo
tempo così come lo erano anche altri paesi
dell’Altipiano: Valstagna litigava costantemente con Asiago, Gallio, Valrovina e
Rovedero Alto cioè con i suoi confinanti. A
dirimere le “baruffe” ci pensò la Serenissima, dopo che a seguito di una lite furibonda
tra Valstagna e Valrovina ci scapparono dei
morti. Il Consiglio di X ordinò al Capitanio
di Vicenza Benedetto Cappello di salire
sull’Altopiano e “sedare li litiggj” per riportare la pace.
Il Cappello fece un buon lavoro e, sentite le
parti, fece firmare degli accordi che poi furono rispettati anche perché, per i trasgressori, erano previste pesanti sanzioni. Tra questi accordi c’è
anche quello che riguarda Conco e Crosara firmato a Vicenza
il 20 novembre 1681. Il Concordio venne poi ratificato da
Venezia il successivo primo dicembre e la nascita dei due
nuovi Comuni ebbe così il sigillo della legge. Già otto giorni
dopo, alla presenza di molte persone, si inviarono i periti a
Nuova raccolta rifiuti: taglio del nastro a Conco
Quasi 200 i contenitori per la differenziata distribuiti nel Comune
Anche a Conco ha preso il
via il nuovo sistema di raccolta differenziata. Circa un
mese fa è entrato in funzione un servizio rifiuti rinnovato con le modifiche già annunciate nei mesi scorsi.
Riepilogando: conferimento
separato dalle altre frazioni
per l’umido, che dovrà essere inserito in sacchetti biode-
gradabili e compostabili e
quindi portato negli appositi
contenitori stradali dotati di
serratura. Una prima
fornitura di sacchetti, così
come la chiave per aprire i
contenitori, è stata consegnata agli Etra point; per le
forniture successive l’amministrazione comunale ha attivato delle convenzioni con
alcuni negozi del territorio per
la vendita dei sacchi a un
prezzo agevolato. Ecco gli
esercizi commerciali che hanno aderito finora: “La Bottega - Specialità alimentari” di
via Roma n. 1 e “La Bottega
del Nani” di Umberto Dalle
Nogare in Contra’ Conco di
Sopra n. 111; a Fontanelle il
negozio di formaggi e ali-
Le celebrazioni del 4 Novembre a Conco
Due sono state a Conco le giornate commemorative del 93° anniversario della fine della grande
Guerra. Il 4 novembre l’amministrazione comunale di Conco ha
invitato gli alunni delle classi 4^5^ elementare e gli alunni delle
scuola media, oltre agli Alpini, alla
cerimonia di commemorazione
davanti al monumento ai Caduti
per trasmettere la memoria di fatti
che ormai rischiano di cadere nell’oblio . Il Sindaco Graziella Stefani, nel suo discorso ai
ragazzi,ha spiegato che ricordare la fine della guerra a 93 anni di distanza significa soprattutto trasmettere oggi la memoria di un evento che concluse quel processo di unità nazionale
iniziato con il Risorgimento e che fu non solo raggiungimento di unità territoriale ,ma unità di
popolo. Ha inoltre spiegato che la presenza di un Monumento ai Caduti serve a tenere i fili
con il passato, conoscere la nostra storia , capire come è stata costruita la nostra nazione e
guardare in avanti con maggiore consapevolezza. Si è proseguito poi con la lettura di brani e
pensieri da parte dei ragazzi. La commemorazione si è conclusa con l’Inno Nazionale cantato da tutti i presenti. Domenica 6 novembre amministratori, alpini, e reduci si sono ritrovati
davanti il Municipio per poi
raggiungere la chiesa per la
Messa e la benedizione delle
corone di alloro. Al termine,
autorità e cittadini , accompagnati dalla banda “Attilio
Boscato” di Fontanelle, si sono
soffermati davanti al monumento ai Caduti per le celebrazioni di rito . La banda ha
eseguito brani patriottici concludendo la commemorazione
con l’esecuzione dell’Inno
Nazionale.
Giulia Crestani
mentari di Pietro Dalle
Nogare in via Giovanni Poli
n. 19 e “Alimentari da
Cinzia” in piazza 1° maggio
n. 20; a Rubbio il panificio e
alimentari di Luciano
Bertacco in Contra’ Rossi n.
16. Nelle scorse settimane
Etra è intervenuta per posizionare i contenitori destinati
anche alle altre frazioni: gli
utenti potranno dunque usufruire di 57 cassonetti per
carta e cartone (che hanno
mandato in pensione le vecchie campane), di 57 contenitori per gli imballaggi in plastica e i metalli e di 42 campane per il vetro, che dovrà
essere conferito da solo. Per
il secco non riciclabile, seguire le modalità di conferimento
specifiche per la zona in cui si
è residenti.
Verde e ramaglie, rifiuti ingombranti e quelli derivanti da
apparecchiature elettriche ed
elettroniche (Raee) continueranno ad avere come destinazione ultima il centro di raccolta, mentre gli olii alimentari
esausti, una volta versati in un
qualsiasi contenitore domestico, o nelle taniche che Etra
ha distribuito alle famiglie
durante le serate informative, dovranno essere travasati
nelle cisterne predisposte all’uso nell’isola ecologica di
Conco e nel parcheggio del
cimitero di Fontanelle. Infine i cittadini non residenti che
detengono o conducono un
immobile in uno dei Comuni,
e che non si sono recati agli
Etra point, ora potranno ritirare i materiali necessari al nuovo servizio all’Ufficio tecnico
comunale di Conco dal lunedì
al venerdì dalle 9 alle 12.
tracciare i nuovi confini.
Quegli accordi si rispettarono per 120 anni, ma una volta
caduta la Repubblica e passati sotto l’Austria, i Crosaresi
intentarono causa a Conco
perché – secondo loro – quel
concordio era ingiusto ed iniquo nei loro confronti. E’ dalla lettura degli atti e dei documenti allegati a questa causa
che il Pezzin è risalito alla
nascita del Comune.
Al termine dell’intervento storico è stata consegnata al Sindaco una mappa del 1794 redatta in occasione della divisione del Comune di Dossanti da Conco, che è la più antica
mappa di Conco che si conosca.
Per completare la festa non poteva, ovviamente, mancare
un momento conviviale con prodotti autunnali: castagne, noci,
patate americane, vini, ecc. preparati per l’occasione dalle
signore del Gruppo Conco Insieme.
ENEGO
Raccolta differenziata:
Enego entra nell’elenco
dei Comuni “virtuosi”
“Con la buona volontà, un’informazione capillare e un radicato senso civico, gli obiettivi si raggiungono”. Il commento è del sindaco di Enego
Igor Rodeghiero e si riferisce
alla raccolta rifiuti nel suo
Comune. Un programma di
raccolta differenziata spinta
che in pochi mesi sfiora già il
60%. “Sono già 250 tonnellate di rifiuti non differenziati
in meno prodotte in questi
mesi – spiega Rodeghiero –
Tonnellate che non devono
essere avviate agli inceneritori e successivamente convogliate alle discariche. Ciò si traduce in costi minori e quindi
ad un risparmio per la collettività oltre al non trascurabile aspetto ambientale”. Un successo che toglie Enego dalle “parti basse” della sconfortante classifica dei Comuni meno ricicloni (nel
periodo giugno – settembre 2010 la differenziata ad Enego si
attestava attorno al 6%) proiettandolo invece tra i Comuni più
“eco friendly”. Un risultato reso possibile dall’opera di informazione e sensibilizzazione attuata e dai cambiamenti introdotti
per migliorare il sistema tra cui il kit per l’umido conferibile in
oltre 100 contenitori appositi distribuiti sul territorio. Un’operazione che ha, singolarmente, “tolto” nel solo mese di agosto
22 tonnellate di rifiuto umido dai cassonetti
dell’indifferenziato. Per quanto riguarda plastica, lattine e
vetro dalle 15 tonnellate conferite l’anno scorso tra giugno e
settembre, si è passati alle oltre 71 nello stesso periodo. Carta
e cartone sono passati da 6 tonnellate a 45. Dati che hanno
ridotto il non riciclato da 404 tonnellate a 153.
G.R.
8
l’Altopiano
Sabato 26 novembre 2011
18
LUSIANA
Lusiana fa da “pioniere” nel secco porta a porta
Il servizio di raccolta rifiuti a
Lusiana non è più lo stesso
dal 24 ottobre 2011. Il Comune di Lusiana infatti, per
primo in Altopiano, ha avviato il nuovo sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti.
“Le ragioni che ci hanno portato a fare questa scelta - riferisce l’Assessore Ronny
Villanova - sono l’impegno
dell’amministrazione comunale per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente, la necessità di aumentare la quantità di rifiuti avviati a riciclo,
per raggiungere entro il 31
dicembre 2012 la soglia del
65% di raccolta differenziata stabilita dalla legge italiana e l’obiettivo di incentivare le famiglie alla pratica quotidiana del conferimento con
una maggiore separazione
dei rifiuti”.
“Il nuovo sistema - continua
l’Assessore Villanova - ha
apportato importanti novità
quali la raccolta dell’umido
separatamente dagli altri rifiuti e con conferimento nei
contenitori dotati di serratura distribuiti in paese (chi pra-
Oltre 200 i contenitori stradali installati invece per i rifiuti riciclabili
tica già il compostaggio
domestico continuerà a
conferire l’umido al proprio composter), il ritiro
del secco non riciclabile
a domicilio con frequenza settimanale in gran
parte del territorio comunale mentre nelle altre zone si proseguirà
con la raccolta nei
cassonetti stradali dotati però di serratura e la
raccolta di carta e cartone a domicilio per le
attività produttive, commerciali e ristorative che
ne producono in grande
quantità”.
Si tratta sicuramente di una
svolta nella raccolta finora
attuata nel Comune di
Lusiana anche perché il nuovo sistema permette un maggior controllo dei rifiuti conferiti e responsabilizza di più
il cittadino.
Carta e cartone, plastica e
lattine ed il vetro possono
così essere separati dal rifiuto non riciclabile e conferiti
nei numerosissimi punti di
raccolta dislocati in tutto il
Comune (che sono stati ulteriormente incrementati per
l’avvio del nuovo sistema) ed
essere avviati ad un nuovo
utilizzo.
L’umido, costituito da materiali biodegradabili quali scarti
di cucina, fazzoletti di carta,
piccoli sfalci di giardino ecc.,
anch’esso separato dal 24
ottobre 2011 dal rifiuto secco, viene conferito in sacchetti
biodegradabili
compostabili nei contenitori
dotati di serratura distribuiti
in paese mentre le famiglie
dotate di composter continuano a trattarlo con il solo
compostaggio domestico. Il
secco infine, quale novità
principale del nuovo sistema, viene raccolto settima-
nalmente porta a porta in gran parte del
territorio comunale
(zona Piazza-Campana, Lusiana centro e
limitrofi,
zona
Vitarolo e limitrofi,
zona Santa CaterinaSoster, zona PilastroVelo), consentendo
così un maggior controllo della qualità del
rifiuto non avviato al
riciclo. Nelle rimanenti zone invece,
come esplicitato dall ’ A s s e s s o r e
Villanova, si continua
con la raccolta in
cassonetti stradali dotati
però di serratura al fine di
evitare il conferimento di
rifiuti da parte di utenti di
altri comuni. Ultima novità
introdotta è una giornata di
raccolta di ingombranti per
6 volte durante l’anno in
una della frazione del paese a rotazione, raccolta che
verrà comunicata di volta in
volta dall’Amministrazione
Comunale.
“Siamo soddisfatti del nuovo servizio di raccolta dei
rifiuti – conclude Villanova
- anche perché con il metodo porta a porta vengono
raccolti i rifiuti del 71% dei
cittadini residenti e del 65%
delle utenze complessive
(comprese quindi le seconde case) e prevediamo
quindi nei prossimi mesi
percentuali di differenziata
elevate che, oltre ad essere le più alte in Altopiano,
saranno molto simili a quelle dei paesi di pianura. Ovviamente il servizio potrebbe avere bisogno di piccoli
aggiustamenti ma già dal
primo mese di attività si
stanno vedendo i primi risultati. Un plauso, unito anche ai ringraziamenti da
parte di tutta l’Amministrazione Comunale e mia, va
invece ai lusianesi che hanno accolto favorevolmente
le novità introdotte e si
sono dimostrati dei veri
ecologisti, segno che i tempi erano quindi maturi per
introdurre il cambiamento”.
Tutto pronto per il Palio delle cariole Rimesso in piedi il
Sabato 26 novembre, al pomeriggio,
monumento… caduto
in concomitanza della Fiera Franca
Una carriola posta sul muretto della piazza con
sopra fiori e un cuore per annunciare il palio
di Santa Caterina (che venerdi 25 e
sabato 26 propone il mandorlato e le
trippe) la Polisportiva “PSC Santa
Caterina) propone il “Primo palio
delle cariole”, gara per equipaggi,
che prenderà il via alle 14,30 . Il regolamento prevede che la carriola sia
addobbata in modo da renderla spiritosa e simpatica, senza alterare la
struttura originale del mezzo. Sia per il conducente che per il navigatore è obbligatorio il
casco e le casacche di riconoscimento che saranno consegnate dagli organizzatori. La gara
si svolgerà su un circuito ad ostacoli e ogni batteria sarà composta da 6 carriole e sono
consentiti anche lo scambio dei ruoli per i due componenti dell’equipaggio. Sarà stilata una
classifica e al vincitore sarà consegnato il palio e un buono valore di 200 euro. Per il secondo
e terzo equipaggio classificato sarà consegnato un cesto enogastronomico. Sono obbligatori
i campanacci e si possono applicare alle carriole marchi di sponsor.
E.Z.
Un viaggio in Nepal e Bhutan
Il gruppo Viaggiatori per sognare Antonio, Liliana, Alfredo, Vanna, Flavio,
Nadia, Renato, Eve, Augusto, Rinetta, presenta “Un viaggio in Nepal e Bhutan”.
L’appuntamento è per mercoledì 7 dicembre a Lusiana alle 20.30 presso la sala
dell’ex cinema (Piazzale Divisione Aqui, 1). Si parte dalla mitica Katmandù con
i suoi templi e palazzi magnifici, la sua religiosità e la sua immutabile atmosfera
per proseguire poi
fino alla giungla
tropicale nel sud
del Nepal ed infine visitare il piccolo
e
incontaminato
Bhutan, paese
immerso
nel
b u d d i s m o
tantrico dove regna una pace
senza tempo. L’incontro viene proposto nell’ambito
della rassegna di
film, viaggi e incontri
“Senza
orario, senza bandiera”.
Il monumento ai caduti posto davanti alle scuole elementari, all’angolo di via Piazzetta, parco della
rimembranza e via del Donatore, che era stato demolito di sera da un furgone in manovra, è stato rimesso
un piedi con la scritta di riconoscenza degli abitanti della
vallata e la colonna mozza. Poiché il mezzo investitore
era assicurato, la spesa sarà a cura della compagnia
assicuratrice.
E.Z.
Nella foto, il monumento ai caduti della Prima Guerra
Mondiale, ripristinato.
L’Autunno letterario verso la chiusura
Ultimi due appuntamenti di “Autunno letterario, LusianaConco”: sabato 3 dicembre alle 20.45, presso la sala
“Luigi Poli” della biblioteca di Conco, Giorgio Rigoni
Candida presenterà il libro “Storie della vita” e sabato
10 dicembre alle 20.45, presso la sala Consiliare del
Palazzon a Lusiana, si terrà “Ricordando Mario Rigoni
Stern, l’uomo e lo scrittore”, saranno presenti la sorella
Maria e il figlio Alberico.
Il Gardaland Winter Day dell’AVIS
L’AVIS Altopiano invita soci e simpatizzanti a partecipare al Gardaland
Winter Day, organizzato dall’AVIS provinciale di Padova per il 4 gennaio
2012. Un’occasione di festa e di scambio di auguri tra avisini. Costo
del
biglietto
d’ingresso 15 euro
(più 5 euro per il
pullman).
La
prenotazione è da
effettuarsi entro il
9
dicembre
rivolgendosi
a
Franco
Stefani
334.3220723. La
gita
verrà
confermata con
almeno
35
a d e s i o n i .
8
Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
19
LA RUBRICA DELLA MEDICINA
Uno dei più esperti chirurghi del
Piede, il Prof. Pisani, ama dire
che “una persona ha i piedi
sani quando si dimentica di
averli…”. Questa frase, apparentemente leggera e banale, in
realtà presenta un contenuto
quanto mai veritiero: quando i
piedi hanno un problema è impossibile dimenticarselo, anche
un banale dolorino diviene un
compagno fastidioso ad ogni
passo, mentre, ad esempio per
controllare un dolore ad una
mano è sufficiente tenerla ferma. Il piede è una struttura
assai complessa, formata da 20
piccole ossa che sebbene non
sembri, ad ogni passo si articolano tra di loro esercitando
dei micromovimenti che nel
loro insieme possono essere
schematizzati come un elica che
si avvolge e si svolge; questo
movimento avviene circa 6000
volte al giorno, quindi anche un
Meglio stare con i piedi per
terra... se non fanno male!
piccolo disturbo diviene pesante e penalizzante se si pensa a
quante volte può dar segni di
se durante un’intera giornata.
Sono moltissime le cause di
dolore ai piedi e possono colpire la parte posteriore
(tallodinie), la parte intermedia (tarsalgie) o anteriore
(metatarsalgie), oppure le singole dita. Tallodinie - Le
tallodinie sono caratterizzate da
un dolore in regione
calcaneare, e possono essere
dovute in alcuni casi a patologie
dell’osso (sindrome di Haglund
o spina calcaneale) oppure a
patologie dei tendini che si inseriscono al calcagno (tendinite
calcaneare o fascite plantare)
Per quanto riguarda le tendiniti,
la
fascite
plantare e la spina calcaneare il
trattamento è quasi sempre medico, con infiltrazioni locali o
laserterapia e molto raramente
è necessario provvedere con
metodiche cruente. Solo in caso
di sindrome di Haglund, in cui
il calcagno presente una escrescenza ossea che causa dolore il trattamento è quasi sempre chirurgico e consiste in
una asportazione della parte di
osso in eccesso ed in genere
si ha una risoluzione del problema in circa 15 giorni.
Tarsalgie - Questo dolore, localizzato al cosiddetto collo
del piede può essere dovuto
ad un infiammazione della fascia dorsale del piede, molto
spesso in seguito all’utilizzo di
una calzatura stretta. In altri casi
invece si manifesta quando vi
siano cedimenti strutturali della
struttura ossea del piede, ad
esem-
pio in un piede cavo in cui i legamenti perdono di tono e la
struttura comincia ad appiattirsi
come un ponte al quale manchino le fondamenta o in un
piede piatto in cui le
articolazioni tra le ossa del piede siano usurate. Il trattamento di un infiammazione della
fascia dorsale del piede è abbastanza semplice, e consta di
ghiaccio, qualche anti infiammatorio e soprattutto nell’utilizzo di calzature morbide sul
dorso. Nei casi in cui invece
l’origine di tale dolore sia
ascrivibile a problemi strutturali, piede cavo o piede piatto, è quasi sempre sufficiente l’utilizzo di un idoneo
plantare la cui funzione è quella di “sostenere” la struttura
del piede. Solo in rari casi è
necessario procedere ad interventi chirurgici complessi di
“ristrutturazione” del piede,
con sezioni dell’osso ed utilizzo di viti per fissare in determinate ed opportune posizioni
tra di loro le ossa del piede.
Metatarsalgie
Le
metatarsalgie sono identificate
da un dolore alla pianta del piede, appena prima dell’attacco
delle dita. Sono quasi sempre
espressione di una meccanica
del passo alterata, o da alterazioni della lunghezza ossea dei
segmenti scheletrici del piede,
tutte condizioni che causano un
aumento della pressione
sull’avampiede durante la cinetica del passo. Molto spesso si
formano delle callosità plantari
in corrispondenza dei punti
dolenti, inspessimenti della cute
che hanno la funzione di ridurre l’attrito tra ossa e pavimento. Il trattamento delle meta
tarsalgie è molto complesso,
infatti sono numerosi i fattori
che le scatenano. Il primo approccio è quello di posizionare un plantare con uno scarico metatarsale, in modo tale
da alleggerire il peso del corpo in corrispondenza del punto dolente; se ciò non è sufficiente vanno ricercate le cause di questi squilibri, quasi
sempre dismetrie delle ossa
del piede e in questi casi non
resta che procedere ad interventi chirurgici di riallineamento
dei metatarsi. Deformità delle dita - Le più comuni sono
l’alluce valgo e le dita a martello, deformità che si sviluppano sia per cause estrinseche
(utilizzo di scarpe strette, traumi)
che
intrinseche
(ereditarietà, artrosi, problemi
neurologici..). Per queste
patologie, nonostante la moltitudine di tutori proposti nei negozi, l’unica soluzione definiti-
Dott. Christian Comelato
Medico Chirurgo
Specialista in Ortopedia e
Traumatologia - Diploma
in posturologia clinica
Drigente medico presso
UOC Ortopedia Asiago Diploma UEFA allenatore
calcio a 11
[email protected]
va è quella chirurgica. Esistono decine di tecniche differenti
con incisioni cutanee da 1 a 4
cm, con viti o senza, ma in realtà i risultati clinici sono pressoché identici per tutte ( a patto che vengano eseguite in
modo opportuno) e portano ad
un recupero completo del piede dopo 2-4 mesi dall’intervento. In conclusione, le patologie
che possono causare dolore ai
piedi sono una moltitudine e si
riscontrano con elevata frequenza, soprattutto nel sesso
femminile a causa dell’utilizzo
di scarpe strette e con il tacco.
La diagnosi è quasi sempre basata sull’esame manuale e richiede al massimo una normale radiografia di conferma,
mentre sono spesso superflui
indagini complesse come la risonanza magnetica o le ecografie.
LA RUBRICA DELL’ECONOMIA
LEGGE DI STABILITÀ 2012: LE PRINCIPALI NOVITÀ
La Legge di stabilità 2012, approvata in tempi da record dal nostro Parlamento, contiene una serie di misure e novità molte delle quali volute dall’Europa. Le disposizioni e gli ambiti di interesse sono molteplici, per
cui di seguito cercheremo di sintetizzare i più significativi. Trattamenti pensionistici: Dal 2026 si andrà in
pensione a 67 anni. Per chi andrà in pensione a partire
dal 2026, l’età minima di accesso alla pensione di vecchiaia sarà di 67 anni. Dismissioni dei beni immobili
pubblici: Trasferimento degli immobili pubblici attraverso il conferimento degli stessi a uno o più fondi comuni di investimento immobiliari e a una o più società di
nuova costituzione. Un primo decreto per l’individuazione
degli immobili sarà emanato entro il 30 aprile 2012 e dovrà
prevedere anche una quota non inferiore al 20% delle carceri inutilizzate e delle caserme assegnate in uso alle forze
armate. Dismissioni di terreni agricoli :Entro tre mesi il
ministero delle Politiche agricole individuerà i terreni dello
Stato a vocazione agricola e non utilizzabili per altre finalità
da vendere. L’Agenzia del Demanio se ne occuperà mediante trattativa privata per gli immobili di importi inferiori a
400mila euro e mediante asta pubblica per quelli di valore
pari o superiore a 400mila euro. Viene riconosciuto un diritto
di prelazione ai giovani imprenditori. Riforma degli ordini
professionali e società tra professionisti: La riforma degli
ordinamenti degli ordini professionali dovrà avvenire entro
12 mesi all’entrata in vigore del presente decreto. È consentita la costituzione di società per l’esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico secondo i
modelli societari regolati dai titoli V e VI del libro V del codice civile. Costituzione di società tra professionisti anche per
l’esercizio di più attività professionali. Tra le novità anche
l’abolizione delle tariffe professionali. Semplificazioni
societarie: a partire dal 1° gennaio 2012, le società a responsabilità limitata che non abbiano nominato il Collegio Sin-
dacale possono redigere il bilancio secondo uno schema semplificato.
Obbligatorietà per le società a responsabilità limitata di adottare il sindaco unico, in sostituzione del collegio sindacale,
qualora esse abbiano determinati requisiti dimensionali. Anche nelle Spa con meno di 1 milione di euro di patrimonio
netto o di ricavi perdono il collegio sindacale e potrà bastare
un unico sindaco.
Mobilità per gli statali: Se in un’amministrazione i dipendenti Pubblici verranno ritenuti in soprannumero o si rilevino
comunque eccedenze di personale gli statali potranno essere
posti in mobilità. Rispetto alle procedure previste dal 2001, la
messa a disposizione dei lavoratori in mobilità non avverrà più
previo accordo sindacale ma dopo una semplice comunicazione ai sindacati. Finanziamento di infrastrutture mediante defiscalizzazione: Vengono previste delle defiscalizzazioni
per realizzare nuove autostrade. La defiscalizzazione riguarderà Irap e Iva. Misure occupazione: Stop per i primi tre
anni dei contributi ai Contratti di apprendistato. Dal 1 gennaio
2012 è previsto per la promozione dell’occupazione giovanile,
che per i contratti di apprendistato stipulati successivamente
alla medesima data ed entro il 31 dicembre 2016, è riconosciuto ai datori di lavoro, che occupano alle dipendenze un
numero di addetti pari o inferiore a nove, uno sgravio contributivo del 100 per cento con riferimento alla contribuzione
per i periodi contributivi maturati nei primi tre anni di contratto. Restando fermo il livello di aliquota del 10 per cento
per i periodi contributivi maturati negli anni di contratto
successivi al terzo. Occupazione femminile: Arriva il contratto di inserimento per le donne nelle aree territoriali in
cui è più accentuata la differenza di genere nel tasso di
disoccupazione. Riguarda donne di qualsiasi età prive di
un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in una area geografica in cui il tasso di occupazione
femminile sia inferiore almeno di 20 punti percentuali di
quello maschile o in cui il tasso di disoccupazione femminile
superi di 10 punti percentuali quello maschile. Contratto di
lavoro a tempo parziale: Maggiore ricorso al contratto di
lavoro part-time, agevolando l’utilizzo delle clausole flessibili
(relative alla variazione della collocazione temporale della
prestazione lavorativa) ed elastiche (relative alla variazione
in aumento della durata della prestazione stessa), che potranno nuovamente essere liberamente stabilite dalle parti
individuali, nel rispetto di quanto eventualmente stabilito dalla
contrattazione collettiva. Posta elettronica certificata nel
processo civile: Viene previsto l’impiego e l’utilizzo della
posta elettronica certificata nel processo civile. Misure straordinarie per la riduzione del contenzioso civile: Nei
procedimenti civili pendenti davanti alla Corte di cassazione,
aventi ad oggetto ricorsi avverso le pronunce pubblicate prima dell’entrata in vigore della legge 18 giugno 2009, n. 69, e
in quelli pendenti davanti alle corti di appello da oltre due anni
prima dell’entrata in vigore
Dott. Riccardo Mosele
della presente legge, la can- Dottore Commercialista e
celleria avvisa le parti costi- Revisore Legale dei Conti
Andrea Benetti
tuite dell’onere di presentare Dott.
Commercialista Esperto
istanza di trattazione del pro- Contabile e Revisore Legale
dei Conti
cedimento.
8
Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
20
Non convince del tutto la settimana che precede l’impegno europeo
SPORT
Pagina a cura
di Cesare Pivotto
Adesso c’è da pensare all’Europa. Per la Migross il
campionato va da subito in
freezer, dove trova posto una
settimana che avrebbe dovuto dare certezze e che invece
ha alimentato incertezze e dubbi sulla reale condizione e sulle effettive potenzialità attuali
della squadra campione d’Italia. Tre prestazioni ravvicinate, quelle contro ValPusteria,
Bolzano e Cortina, difficili da
leggere e da interpretare, con
le buone sensazioni sollevate
dalla vittoria contro i pusteresi,
la pessima condotta di gara
nella sconfitta interna col
falcidiato Bolzano e
l’interlocutorio successo ai rigori di Cortina.
Positivo, quest’ultimo, perché
ha riportato la vittoria; positivo perché ha dato la conferma di un ottimo Lerg (che ha
firmato il primo shutout
asiaghese) e di una più attenta fase difensiva; positivo perché ha visto l’esordio stagionale di un Intranuovo, pedina
di qualità e d’ordine, subito
entrato nella sua parte.
Ma molti interrogativi riman-
MIGROSS PRONTA PER L’EUROPA?
gono ancora aperti. A Cortina
non hanno giocato, oltre agli
infortunati Tura, Benetti e Nicola Tessari, anche tre <pezzi
da novanta> come capitan
Borrelli, Henrich ed Ulmer
“non in perfette condizioni
fisiche e preservati per la
Continental Cup”, come ci
ha confermato all’indomani il
Alla final-four di Continental Cup, giunta quest’anno alla
sua 15^ edizione, si sono finora qualificate due sole squadre
italiane: i Milano Vipers, che giunsero al secondo posto nel
2001/02, ed il Bolzano, terzo nell’edizione 2008/09.
Asiago che affronta per la quinta volta il palcoscenico europeo della Continental Cup; per tre volte vicina (due delle
quali vicinissima) a vincere il girone ed a qualificarsi per la
final four, la squadra asiaghese affronta per la prima volta
una semifinale in trasferta e, oltre a riscattare la brutta figura del quarto del 2003 a Rouen, prova il colpaccio in terra
danese. Questi i precedenti.
- L’esordio assoluto risale al 2001 quando ad Asiago si
organizzò dal 23 al 25 novembre uno dei due gironi di semifinale e la squadra, fresca vincitrice del suo primo scudetto,
sfiorò subito la qualificazione. Battuto il Minsk all’esordio
(5-2) e pareggiato (2-2) la gara con i Milano Vipers, l’A&O
Ad Herning deve venir fuori il miglior Asiago della stagione
presidente Mantovani che così
sintetizza il momento della
squadra. “C’è un progressivo miglioramento a quelli
che erano i problemi atletici
e di confidenza. Manca soprattutto la continuità ma mi
auguro che questa, finora
lenta, crescita possa subire un’accelerazione in
Danimarca dove ai nostri
non mancheranno certo
le motivazioni. Anche le
altre tre protagoniste non
stanno attraversando un
grandissimo momento nei
rispettivi tornei nazionali, e questo ci potrebbe
dare una mano, ma sappiamo che per tutti l’Europa ha
un sapore particolare”. Saprà
la squadra cancellare con un
colpo di spugna tutte le negatività
che hanno preceduto questo appuntamento per trovare nella
“full immersion” di questi giorni
la giusta concentrazione, le motivazioni e la determinazione giuste per fare il tanto atteso salto
di qualità?
“Nelle aspettative sono prudente, anche perchè non siamo in perfette condizioni, ma
questi palcoscenici sono occasioni particolari, sono una
cosa a sé; questa squadra ha
dimostrato in passato di sapersi riscoprire di fronte a situazioni importanti e confido
possa farlo ancora. Non riesco a collegare oggi campionato e Continental; lo
scorso anno eravamo fortissimi ma, seppur di poco,
non ce l’abbiamo fatta;
chissà che quest’anno, che
al momento non siamo allo
stesso livello, le cose non
possano andare diversamente. Dopo tre semifinali
ed un quarto di finale di
Continental Cup – conclu-
de Mantovani - l’esperienza ci fa doverosamente essere prudenti ma guardiamo avanti comunque positivamente, con una gran
voglia di riuscire nell’impresa”.
L’ALBO D’ORO
DELLACONTINENTALCUP
1997-98
1998-99
1999-00
2000-01
2001-02
2002-03
2003-04
2004-05
2005-06
2006-07
2007-08
2008-09
2009-10
2010-11
Košice
Ambrì-Piotta
Ambrì-Piotta
ZSC Lions
ZSC Lions
Jokerit Helsinki
S.Bratislava
Zvolen
Lada Tol’jatti
Yunost Minsk
Ak Bars Kazan
MHC Martin
Salisburgo
Yunost Minsk
Questo il programma del
week end europeo di Herning:
VENERDI’ 25 NOVEMBRE
ore 15.00 Sheffield - Migross Asiago
ore 19.00 Dab. Docler - Herning
SABATO 26 NOVEMBRE
ore 15.00 Migross Asiago - Dab. Docler
ore 19.00 Herning - Sheffield
DOMENICA 27 NOVEMBRE
ore 15.00 Dab. Docler - Sheffield
ore 19.00 Herning - Migross Asiago
I precedenti giallorossi
andò vicinissimo al successo sul titolatissimo Lugano che riuscì
a pareggiare ad 11 secondi dalla sirena finale. Finì 4-4 e così
a passare il turno furono i Milano Vipers che finirono a quota
5 punti, davanti ad Asiago (4), Lugano (3) e Minsk (0).
- L’anno dopo arrivò il bis; dal 22 al 24 novembre 2002
all’Odegar altro girone di semifinale; l’A&O impattò (33) gara uno contro il Minsk, piegò il Lubiana (3-2) in gara
due e venne sconfitto di misura (1-2) in gara tre dallo
Jukurit. La classifica finale promosse Minsk alla finale,
primo con 5 punti, davanti a Jukurit (4), Asiago (3) e
Lubiana (0).
- Nel 2003 Asiago impegnato per la prima volta in trasferta a Rouen, in Francia, ma in un girone dei quarti, dal
17 al 19 ottobre; trasferta disastrosa quella in terra fran-
cese per un Asiago battuto 3-2 dall’Amiens, 6-0
dall’Amsterdam e 4-0 dai padroni di casa del Rouen. Impietosa la classifica finale: primo Rouen con 5 punti, davanti ad Amiens (4), Amsterdam (3) ed Asiago (0).
- L’ultimo precedente risale allo scorso anno quando fu
ancora l’Odegar, dal 26 al 28 novembre 2011, teatro di
un girone di semifinale in cui la Migross fu protagonista
fino all’ultimo secondo. Battuto ai rigori (4-3) il Kiev
all’esordio, Asiago inflisse un tennistico 6-1 al Miercurea.
Decisivo il confronto finale con i danesi del SonderjyskE
di Mario Simioni; dopo l‘avvincente 3 a 3 dei tempi regolamentari e l’infruttuoso overtime, furono necessari 9
rigori per parte per decretare il successo dei danesi ed
il loro passaggio alla final four. La classifica finale vide
infatti primo il SonderjyskE con 8 punti, davanti ad Asiago
(6), Kiev (4) e Miercurea (0).
Dal 29 novembre al 4 dicembre le qualificazioni ai Mondiali Under 18
ALL’ODEGAR APPUNTAMENTO ROSA CON L’HOCKEY INTERNAZIONALE
Ben otto le selezioni nazionali in lizza nell’intenso programma
Asiago che, a conferma della sua
vocazione e credibilità
organizzativa, sarà teatro nei
prossimi giorni di un altro appuntamento di caratura internazionale.
Dopo i Campionati Mondiali
Under 18 del 2004 e del 2009 ed
il Mondiale Femminile di II^ Divisione del 2005, l’Odegar tornerà a vestire i colori
dell’internazionalità con la disputa, dal 29 novembre al 4 dicembre prossimi, del torneo di qualificazione ai Mondiali Femminili
Under 18 di prima divisione.
Sei le selezioni nazionali che daranno vita all’intenso programma; oltre alle azzurrine di coach
Massimo Fedrizzi saranno in pista le rappresentative di Inghilterra, Francia, Cina, Ungheria e
Kazakistan.
Questo il programma:
martedì 29/11/11
ore 13:00 Inghilterra – Francia
ore 16:00 Cina – Ungheria
ore 19:00 cerimonia d’apertura
ore 20:30 Kazakistan – ITALIA
mercoledì 30/11/11
ore 14:00 Francia - Ungheria
ore 17:00 Kazakistan - Inghilterra
ore 20:30 ITALIA - Cina
venerdì 2/12/11
ore 14:00 Kazakistan - Cina
ore 17:00 Inghilterra - Ungheria
ore 20:30 Francia - ITALIA
sabato 3/12/11
ore 14:00 Ungheria - Kazakistan
ore 17:00 Cina - Francia
ore 20:30 ITALIA - Inghilterra
domenica 4/12/11
ore 13:00 Inghilterra – Cina
ore 16:00 Francia - Kazakistan
ore 19:30 Ungheria – ITALIA
al termine cerimonia di chiusura
8
Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
21
Il testamento
di un
campione vero
Ora lo ripetiamo: “Enrico, grazie!”
“Enrico…grazie in tutte le lingue del
mondo”. La copertina del nostro
giornale datata sabato 25 febbraio
2006 è una di quelle che abbiamo
voluto incorniciare e appendere alle
pareti della nostra redazione a ricordo e testimonianza di uno degli
eventi storici per l’Altopiano che
con il nostro lavoro abbiamo avuto
il piacere di documentare. Il
“raitalar volante” dei Toccoli ci aveva appena regalato una grandissima e difficilmente ripetibile emozione. Che festa per re Enrico, che
orgoglio nel sapersi conterranei del
neo campione olimpico di Torino
2006. A poco meno di sei anni da
quel magico momento, che rimane vividamente impresso nelle nostre menti e nei nostri cuori,
Enrico Fabris ci sorprende con l’annuncio del suo ritiro. Una
gara andata storta, la prima del circuito di coppa del mondo tenutasi a Cheliabynsk, in Russia, gli suggerisce una decisione che
uno come lui, abituato a viaggiare
ad alti livelli, non vorrebbe prendere mai, ma che ad un certo punto
diventa la cosa più saggia e giusta
da fare. “Ho scoperto – ha detto
Enrico al rientro dalla Russia - che
per un atleta è difficile smettere.
Però, prima di tutto, bisogna essere onesti con se stessi. Fino a qualche tempo fa a fronte di risultati
tecnici oggettivamente non significativi ero propenso a trovare delle giustificazioni nella preparazione inadeguata o nella mia incapacità nel concentrarmi sulla gara.
Però da un po´, dentro di me, veniva sempre più a mancare la voglia di mettermi in gioco. Il divertimento che da sempre provavo andando in gara si stava affievolendo. Il “fuoco” che mi sentivo dentro al momento del via ed in
pista si andava spegnendo. Mi sembrava - prosegue ancora - di
essere diventato un lavoratore del ghiaccio più che un atleta d´alto
livello nel senso pieno e completo del termine. Inevitabile a questo
punto trarne le conclusioni tanto più che pure sul piano fisico la
condizione stentava a manifestarsi ed anche negli ultimi giorni la
salute non era del tutto ottimale».
E così ecco l’annuncio contenuto in un comunicato diramato
dalla Federazione, una decisione per la quale Enrico dice di
aver trovato il massimo rispetto sia in famiglia come in Federazione e nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro del quale fa
parte. Spiaciuti, ma rispettosi anche i suoi tanti tifosi.
“Ora – dice Enrico - per un po´ me ne starò tranquillo in famiglia poi vedrò se e come restare nel mio mondo. Dipenderà
anche dalle possibilità che mi verranno offerte. Di certo come
atleta ho chiuso». Non è solo per le tre medaglie olimpiche che
ora lo vogliamo ringraziare, ma per il suo esempio di serietà
ed impegno, per la sua faccia pulita, il suo sguardo quasi
schivo e timido, la sua semplicità.
Lo ringraziamo per gli indelebili ricordi delle sue imprese, le
immagini registrate di Enrico con le braccia al cielo e la
bocca aperta in un urlo liberatorio, delle sue passerelle con
il tricolore sulle spalle, dei suoi baci alle medaglie. Un’insegna all’entrata di Roana resterà sempre a ricordare che quello è
il paese del campione olimpico. Restano le sue figure scolpite nel
legno che fanno bella mostra di sé nelle sedi della Cassa Rurale di
Roana. Resta anche la bella copertina, con tanto di dedica
autografata dal campione, di un
piccolo giornale locale che gli
rende omaggio. Resta la voglia
di ripetere ora più di allora: “Enrico, grazie in tutte le lingue del
mondo”. Stefania Longhini e
Renato Angonese
La Sportivi Ghiaccio Roana, al termine della sua lunga e splendida attività agonistica, ringrazia Enrico Fabris per tutto quello che è stato capace di fare nel e per il
Pattinaggio Velocità, per aver portato in alto il nome della nostra società e del nostro
Altopiano e gli augura di trovare, per sé stesso e per tutti noi, altre nuove soddisfazioni oltre a quelle che ha saputo dare da atleta in tutti questi lunghi anni di attività.
Ancora un immenso GRAZIE ENRICO!
Enrico Fabris chiude la sua carriera con un palmares invidiabile. Ha all’attivo la
partecipazione a tre olimpiadi: Salt Lake City 2002, Torino 2006 e Vancouver 2010.
Nella storia restano le sue medaglie ottenute a Torino, ben tre, due ori e un bronzo.
Le annate successive alle Olimpiadi italiane hanno garantito ad Enrico Fabris ancora
molte soddisfazioni in termini di risultati importanti senza tuttavia raggiungere più i
picchi sportivi e mediatici di quell´irripetibile febbraio 2006. Nel gennaio di quest´anno,
agli Europei di Collalbo, Enrico Fabris ci ha messo, come al solito, la volontà ma una
brutta caduta che aveva rimediato in pista il dicembre precedente lo ha condizionato in
maniera drastica oltre a peggiorarne lo stato di salute. Con grinta Fabris ha comunque
tentato ancora il recupero fisico. Ad ottobre un test in Germania lo incoraggia. Venerdì
scorso nella città russa di Chelyabinsk, negli Urali, la sua ultima gara. R.A.
Continua da pagina 1
Fosse stato un amante della
pratica sportiva, il buon conterraneo Rigoni Stern non
avrebbe forse tardato ad annoverarlo nella squadra di
Tonle Bintarn e di Giacomo,
a raccontare quelle stagioni
lunghe e profumate dentro le
quali si conserva ancor oggi
l’elisir di un’esistenza ben
fatta e ordinata: i prati erbosi, le greggi e le bianche vette, gli autunni dal rosso pastello delle foglie, gli inverni
silenziosi e il fumo odoroso
della legna nel camino. A
Torino 2006 ne inneggiarono
le gesta, a Vancouver 2010
ne criticarono la preparazione fatta: in quel giorno tinto
di sconfitta, apprezzammo
ancor più la sagace saggezza di un ragazzo che diede al
mondo la lezione più bella,
che forse ancor oggi pochi
hanno compreso: nella vita si
può vincere o si può perdere,
l’importante è essere persone felici. Quella felicità che,
sul limitare del bosco, ha il
nome della sua famiglia e dei
suoi affetti, del miracolo di
una piccola nascita e dell’emozione di un amore gigantesco. Certo, perché anche la sconfitta ha una sua
bellezza: strana, complicata,
inafferrabile eppure metafora bellissima della vita stessa. La natura – silenziosa interprete delle sue passeggiate
quotidiane – gli ha insegnato
che la vita ha i suoi tempi e
le sue stagioni: c’è la stagione della primavera e dei successi, dell’estate e delle conferme, dell’autunno e della
prima stanchezza, dell’inverno col suo riposo. E anche
se per lui l’inverno è sempre
significato gloria e sudore, al-
l’approssimarsi dell’inverno
stavolta ha salutato il suo
mondo con il commiato che
solo i giganti hanno il coraggio di dare: “in gara non mi
diverto più, sono venute
meno le motivazioni”. Nessuna presa in giro, ma il gesto dignitoso di chi non accetta d’accanirsi contro quella vocina che gli ha detto
“stop”. Quella stessa voce
che in anni passati lo faceva
alzare presto la mattina, sopportare allenamenti stremanti
nelle piste d’Europa, pedalate assolate nei meriggi
d’estate, palestre e centri
sportivi all’approssimarsi dell’esordio stagionale. Quella
voce ha detto basta ed Enrico le ha dato ascolto, come
un figlio obbediente che sa rispettare i limiti che la Natura
gli racconta. Addentrarsi un
po’ oltre a volte è sinonimo di
fallimento e derisione. In
bacheca rimane il luccichio
dell’oro, dell’argento e del bronzo, colori che il gigante buono
dell’Altopiano ha imparato ad
assaporare dopo esserseli sudati nelle lunghe notti di veglia.
Eppure domani – con i pattini
veloci appesi al chiodo – lo ringrazieremo per tutt’altro: per
averci saputo raccontare la bellezza di non essere immortale
e di non sentirsi sempre in obbligo di inseguire l’ombra di se
stesso a tutti i costi. Lo disse
pure Christof Innerhofer, altro
gigante buono dello sci italiano:
“Per andare forte qualche volta bisogna fermarsi”. L’oro
olimpico di Torino l’ha capito al
volo: c’è una vita davanti tutta
da giocarsi. E non sempre vivere sotto il peso dei riflettori
è la postazione migliore per
essere uomini felici.
Don Marco Pozza
8
Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
22
PATTINAGGIO SU GHIACCIO
Pattinaggio: la Sportivi Ghiaccio Roana
sempre pronta per scendere in pista
Le giornate si accorciano, il clima si fa freddo, si avvicina la
stagione degli Sport invernali e la sezione Pattinaggio Velocità
della Polisportiva Comune di Roana, rappresentata dalla Sportivi Ghiaccio Roana, è pronta per lo sparo d’inizio sulle piste
ghiacciate. Il lavoro estivo, con tutte le categorie, è stato intenso, sotto la direzione del nuovo staff tecnico guidato da Maurizio Carnino già medaglia d’oro alle Olimpiadi di Lillehammer
nello short track coadiuvato dagli istruttori Gianni e Matteo che
han portato tutti gli atleti ad un ottimo stato di forma già da
questo periodo preagonistico. Ora la stagione agonistica è al
via. I nostri atleti sono stati da subito impegnati su tre fronti. Il
principale è costituito dalla prima prova di Coppa del Mondo
Junior ad Erfurt in Germania e qui la sorpresa è stata la convocazione di Nicola Tumolero dopo gli ottimi tempi fatti
registrare nei test di selezione svolti ad Inzell e a Baselga.
Una convocazione meritata, frutto di un lavoro serio e
costante svolto da Nicola e dai suoi preparatori nonchè
dalla società che ha creduto in questo progetto e l’ha portato
avanti nel migliore dei modi nonostante le difficoltà. Assieme a Nicola c’è l’ormai veterano Andrea Stefani membro della Selezione Nazionale Junior già dallo scorso anno.
Un secondo gruppo di atleti ha affrontato una tre giorni di
grande impegno a Bormio, al “20° Valtellina Trophy”,
prestigiosa gara internazionale alla quale la nostra Società ha
partecipato per la prima volta. E’ il turno di Alessia Tumolero
e Marco Zovi cimentarsi con atleti provenienti da tutta Europa e l’augurio è di
fare un’ottima prestazione. Infine, per i
più giovani, a Baselga di Pinè, c’è stato
il Primo Grand Prix. Gara nazionale per
tutte le categorie. A questa gara erano
presenti, per affinare la preparazione in
vista dell’imminente inizio della Coppa
del Mondo anche i Nazionali altopianesi
Enrico Fabris e Luca Stefani. Quindi,
come si vede, inizio scoppiettante per la
nostra Società che sta dando prova di
vivacità di programmi e accuratezza
di preparazione. Speriamo che le giovani leve che nel frattempo svolgono
gli allenamenti e attività di avviamen-
to al pattinaggio allo stadio Odegar di Asiago il martedì e il
giovedì dalle 17 alle 18 possano trarre buon esempio dai loro
compagni più evoluti mirando a raggiungere anch’essi grandi soddisfazioni sportive.
La Sportivi Ghiaccio Roana con l’inizio della propria attività
agonistica 2011/2012, ringrazia fin d’ora quanti, sponsor, sostenitori, Comuni di Asiago e Roana, per il l’aiuto e la disponibilità
a favorire lo svolgimento della nostra attività.
V.F.
CALCIO - Prima categoria
Arrivano due sconfitte consecutive per i gialloblu
Non ci siamo. Dopo due vittorie che, oltre a fare bene al
morale e alla classifica avevano messo in evidenza un Canove
tecnicamente migliore di quello visto ad inizio campionato, i
gialloblu ricadono nelle vecchie abitudini subendo due sconfitte consecutive.
Dopo aver dominato il Tezze Calcio (un 2 – 0 finale conquistato con decisione e carattere), gli altopianesi ritornano a ripetere errori e incertezze, fase che tutta la
tifoseria sperava che i ragazzi avessero superato. Errori
spesso da imputare all’inesperienza ma anche alla sfortuna; anche mercoledì scorso nel recupero contro il
Gambugliano sia il tiro di Matteo Rigoni sia quello di Fabio Rigoni meritavano maggior fortuna. Indice che que-
Immobiliare Stella Asiago - Calcio a 5
Doppio successo
nello scorso weekend
Ottima serie di vittorie conseguite dalla formazione asiaghese
di calcio a 5 nello scorso fine settimana. Importantissima,
soprattutto per il morale, la vittoria contro la capolista Marano
Vicentino, sconfitta all’IPSIA di Asiago con il perentorio risultato di 10 a 3. Con questa vittoria l’Immobiliare Stella
Calcio a 5 si porta al quinto posto in classifica generale; nel
prossimo fine settimana impegno in trasferta sull’ostico terreno del Malo, che segue immediatamente l’Asiago nella
classifica generale.Lunedì scorso si è invece giocata a Gallio
la seconda giornata della Coppa Veneto, nella quale era in
programma l’atteso derby tra l’Asiago e il Gallio. La formazione asiaghese ha vinto per 6 a 3, disputando una buona
gara contro la coriacea formazione locale. I prossimi impegni casalinghi, presso la palestra IPSIA di Asiago, sono in
calendario per mercoledì 7 dicembre, ore 21, per la disputa
del terzo ed ultimo turno della Coppa Veneto contro il Cogollo,
nel quale l’Immobiliare Stella Asiago, vincendo, passerebbe
matematicamente il turno, accedendo al girone finale. L’ultimo appuntamento casalingo previsto per il campionato Regionale di serie D, prima della sosta natalizia, è invece previsto per venerdì 16/12/11, ore 21, presso la palestra IPSIA,
nel quale l’Asiago affronterà la compagine del Thienese C5.
Troverete
maggiori
informazioni
sul
sito
www.asiagocalcioa5.it.
Alessandro Cunico
sto campionato è proprio “una di quelle annate”.
Anche nel match sul campo del Chiampoarso in più occasioni i gialloblu hanno sfiorato il gol ma alla fine la tabellina
dell’arbitro segnava un bruciante 3 a 0 a favore dei padroni di casa. Sconfitta che ha spinto nuovamente il Canove
verso le parti basse della classifica. Altra sconfitta è stata servita dal Gambugliano in una gara che ha visto il
Canove spesso spinto in avanti cercando la vittoria ed invece subendo il micidiale contropiede dei padroni di casa.
Difficile individuare le cause dei pochi risultati del Canove;
difficoltà da imputare a tutti i reparti ma senza incolpare
nessuno. Spesso una squadra troppo allungata, la mancanza di un regista che smista palloni, ancora poca intesa
tra gli uomini di fascia, un gioco schematico che l’avversario riesce a disinnescare con troppa facilità … mister
Baù dovrà, giocoforza, prendere dei provvedimenti, ma
rimane fiducioso sulle sorti della sua squadra.
Ancora qualche partita a Canove è poi i gialloblu saranno
costretti al loro solito pellegrinaggio invernale; ancora
qualche incontro dove i gialloblu devono portare a casa
qualche punto.
Perché l’inverno è lungo e notoriamente è momento in
cui il Canove perde punti e posizioni in classifica per poi
risalire la china in primavera. Un lusso che non ci si può
proprio permettere visto la situazione attuale. Forza Canove,
forza gialloblu … crederci sempre.
G.R.
8
Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
23
VOLLEY
Caseificio Pennar: prove di fuga
IL VOLLEY CESUNA
ALLARGA I RANGHI
Il tanto atteso avvio del campionato di Seconda Divisione
maschile è stato accompagnato da una ventata di sano
agonismo che ha riempito interamente gli stendardi del
Volley Cesuna innalzati a festa. A patirne le spese le avversarie delle prime due giornate: il Volley Cartigliano ed il
Volley Rosà. Nella gara casalinga d’esordio di venerdì 15
novembre la nuova divisa, generosamente offerta dal
Caseificio Pennar, sponsor
costantemente al fianco della
squadra maschile fin dalla sua
costituzione, abbaglia gli ospiti
del Cartigliano a cui non viene lasciata alcuna occasione di mettere in dubbio la supremazia
tecnica degli altopianesi. Una gara a senso unico contro una squadra inesperta anche se capace, a tratti, di controbattere all’offensiva del Cesuna, col risultato di rendere più frizzante un confronto che sembrava spegnersi già dopo i primi scambi. L’esito finale
del match premia i padroni di casa che intascano vittoria e bottino
pieno per 3 a 0, parziali di 25-16, 25-15 e 25-22. Com’era nell’aria non delude le attese la successiva sfida a Rosà contro la
squadra locale. La formazione del Volley Rosà è infatti come di
consueto impregnata di giovani talenti che cercano il pass per far
parte dell’organico di serie C, la squadra di vertice dei rosatesi.
Inaspettatamente però i padroni di casa si lasciano sorprendere in
avvio di partita dalle insidiose battute di Fabio Carli, il talentuoso
giovane regista del Cesuna, tanto che l’allenatore avversario si
vede costretto a chiedere una prima interruzione del gioco già nei
minuti iniziali del set. Ciò nonostante non riesce al Rosà il tentativo di interrompere l’egemonia degli altopianesi che si aggiudicano il primo parziale. Nei set successivi sale il livello di agonismo
con entrambe le squadre intente a sfruttare ogni indecisione degli
avversari. Una partita intensa fra le formazioni probabilmente
meglio strutturate del girone che dopo quattro set ha premiato la
maggior coesione e cinismo degli altopianesi. 1 a 3 il risultato
finale, parziali di 19-25, 22-25, 26-24 e 24-26, con i tre punti
annotati sul taccuino del Cesuna che si insedia al vertice della
classifica con 6 punti in compagnia dell’ACS Volley Povolaro. È
questo il biglietto di presentazione che sfoggia la squadra accogliendo il prestigioso rientro fra i propri ranghi di Andrea
Magnabosco, reduce da due stagioni in serie D e che per impegni
di lavoro ha dovuto rinunciare, suo malgrado, al campionato di
Sono quattro i nuovi allenatori
serie C. Nel mentre il maschile se la ride, purtroppo la squadra
femminile di Seconda Divisione stenta ancora a sbloccarsi e trovare quella compattezza di gruppo fondamentale per arrivare direttamente all’obiettivo. Obiettivo che non necessariamente deve
essere rappresentato dalla vittoria, ma sicuramente dalla percezione di riuscire a far valere le proprie capacità mettendosi allo stesso livello dell’avversario di turno. Dopo la quarta giornata nel girone A La Bussola si posizione a metà classifica con quattro punti
che ha collezionato facendo valere il fattore campo nelle due partite disputate al Palazzetto dello Sport di Roana contro il Volley
Sottoriva ed il Longare. Sicuramente il campionato è ancora
agli inizi e ci sarà modo di perfezionare un po’ alla volta le
prestazioni che al momento sono piuttosto altalenanti. Sfortunatamente l’ospite della prossima giornata di campionato, sabato 26 novembre alle 21,00 a Roana, è la squadra del Volley
Castellana, indomito mattatore di questa prima fase del campionato. A tener alto l’orgoglio femminile ci pensa però la squadra dell’U16 – Polisportiva Comune di Roana che continua
imperterrita la marcia di avvicinamento alla prima posizione
del girone, la sola che consente l’accesso alla fase regionale
del Campionato di categoria. Dopo la prima giornata di ritorno,
nella quale la capolista Volley Sottoriva osserva il proprio turno
di riposo, il Volley Cesuna ha collezionato un’altra vittoria ai
danni della Fulgor di Thiene, consentendole di abbassare ad un
solo punto il distacco dalla formazione di Marano Vicentino.
Osservando i risultati delle partite finora disputate sembrerebbe poter essere determinante il confronto diretto fra le due
formazione che il Cesuna ha l’opportunità di giocare fra le
mura amiche il prossimo sabato 3 dicembre alle 18,30. Infine
Dopo sette mesi passati a sviscerare tutti gli aspetti tecnico
tattici della pallavolo, è arrivato il momento anche per Serena
Allodi, Stefania Costa, Glenda Forte e Daniele Magnabosco di
potersi fregiare del titolo di allievo allenatore. Un percorso di
approfondimento iniziato a maggio di quest’anno proprio al
Palazzetto dello Sport di Roana, segno della consolidata capacità organizzativa della P.G.S. Pallavolo Cesuna che la Federazione vicentina ha voluto ancora una volta premiare, e che è
terminato ai primi di novembre con la verifica delle capacità
acquisite. Un’altra sfida vinta dalla società altopianese che da
qualche anno mira ad accrescere il bagaglio tecnico dei propri
allenatori con l’intento di offrire la migliore preparazione possibile agli atleti. Il passaggio di tutte le formazioni ai campionati
di Federazione è senza dubbio la cartina di tornasole dell’aumentato livello agonistico raggiunto dal Volley Cesuna, come lo
è l’inserimento di alcuni elementi negli organici nazionali e regionali (vale la pena di ricordare la presenza di Christian
Rebeschini nella B1 nazionale e di Barbara Stella nonché Andrea Magnabosco in serie C). Per i nuovi allenatori si apre ora
la possibilità, impegni di studio e di lavoro permettendo, di poter gestire in proprio una squadra o di essere d’ausilio agli allenatori già presenti, un’opportunità che il Direttivo del Cesuna
accompagna all’apprezzamento unanime per il risultato
meritatamente conseguito.
merita ancora una volta l’onore della cronaca la formazione
dell’U13 maschile che, imitando la squadra maggiore, non trova ostacoli alla propria avanzata e, dopo tre partite, si trova ad
occupare la posizione di vertice del girone B con 8 punti seguita dal prossimo avversario, la Fulgor Thiene che incontrerà in
trasferta il 4 dicembre dopo aver osservato il proprio turno di
riposo. Un indice della progressione tecnica acquisita dai nostri giovani atleti, con grande soddisfazione di tutta la società,
è rappresentato dalla convocazione di ben tre di loro alla rappresentativa provinciale U14. Ecco i loro nomi: si tratta di
Jacopo Bardelli, Leonardo Cuffolo e Gabriele Lambrini.
VOLLEYASIAGO ALTOPIANO
Debutto stagionale faticoso per la squadra di Terza Divisione
Bene invece l’Under 14 che va a segno anche a Marano. Esordio dell’Under 13 con giallo e Under 18 sconfitta a Nove
Week end a tinte bianche e nere
per il Volley Asiago Altopiano
che è sceso in campo con tutte
le sue formazioni tra sabato 19
e lunedì 21 scorsi nelle quattro
categorie di 3a DIV FIPAV,
Under 18 AICS, Under 14
FIPAV e Under 13 AICS. Alla
bella vittoria delle Under 14, che
tengono il passo della capolista
Cogollo, fanno
da contraltare
una vittoria al tie
break (2 punti)
delle ragazze della Terza Div e le
sconfitte delle
Under 18 e delle
Under 13 in
AICS. Ma andiamo con ordine
partendo dalla vittoria da 2 punti ottenuta dalla squadra di
coach Munari contro le
pari categoria della
Tecnoforni Volley Nove:
3 – 2 il finale con parziali
di 21:25, 25:19, 25:21,
19:25 e 15:10. Asiago
che accusa ancora un certo ritardo di preparazione e non riesce a conquistare i tre punti contro un avversario, almeno sulla
carta, alla portata della squadra
altopianese. “Non siamo ancora al top della preparazione
- commenta Munari - abbiamo alcune ragazze ancora alle
prese con qualche acciacco fisico e siamo
in deficit di allenamento: a questo livello, due soli allenamenti settimanali
non bastano, bisognerebbe riuscissimo
a trovare uno spiraglio
per farne un terzo che
ci consentirebbe di stare
al passo con le nostre avversarie. Purtroppo la
palestra è una sola ed è
anche molto richiesta,
per cui sarà difficile
poter trovare altre due
ore... dovremo fare
di necessità virtù
ma non siamo
certamente nel-
le condizioni ideali di allenamento per mirare alla promozione in seconda divisione”.
Rimanendo sempre in Federazione, da segnalare un’altra bella
vittoria secca dell’Under 14 che
consente alla squadra del trio
Plebs, Gatti e Ilenia Basso di
mantenere il distacco minimo
di tre punti dalla capolista
Cogollo. Divario maturato proprio nella partita di esordio in
federazione quando le ragazze
asiaghesi vennero sconfitte a
Cogollo per 3 a 0. Nell’ultimo
match disputato lunedì scorso
l’Under 14 si è imposta a
Marano sul Volley Sottoriva per
3 a 0 con parziali di 13:25, 11:25
e 17:25. “Stiamo giocando bene
- commenta Lucio Plebs - facciamo il nostro compitino con
diligenza e cerchiamo di ridurre il più possibile l’errore che,
a questo livello, può essere un
fattore determinante. L’importante è che si riesca a mantenere il passo del Cogollo che
dovremo affrontare in casa il 3
Dicembre. Se facciamo risul-
tato pieno riscattiamo l’unica
sconfitta finora subita in questo campionato e potremmo agganciarle in vetta alla classifica.” Positivo, o comunque
utile per trarre le prime conclusioni, anche l’esordio assoluto
dell’Under 18 del Volley Asiago
che a Nove è stata sconfitta pre
3 a 1 dal Volley Nove (22:25,
25:13, 25:19 e 25-11 i parziali). Partono bene le ragazze di
Mister Luca Cafaro vincendo
il primo set, ma l’emozione
dell’esordio non gioca di certo
a favore della compagine
asiaghese che si fa rimontare il
set. Sull’ 1 a 1 rientra in partita
l’Asiago giocando alla pari di
un avversario sicuramente più
esperto e limitando il parziale
al 19esimo punto. Senza storia
poi il terzo set che è completamente a favore del Nove. Buono complessivamente il debutto di questa squadra che ha
mostrato ampi margini di miglioramento sia sul piano tecnico individuale che del collettivo. Siamo infine al ritorno sui
campi anche per l’Under 13,
detentrice del titolo provinciale
AICS, che deve cedere, in un
match nato sotto il segno del
giallo, alle pari età dell’Argine
Volley: 0 – 3 il finale con parziali di 20:25, 23:25 e 23:25. La
partita infatti è stata completamente falsata dalla differenza di
età tra le due squadre in campo: l’Argine Volley ha schierato ben sei ragazze del ’98 (quindi fuori quota!) con tanto di
autorizzazione concessa
dall’AICS. In un comunicato
AICS emesso il giorno dopo (e
a valle della segnalazione da parte del Volley Asiago) l’AICS comunica che all’Argine Volley e’
stata concessa la deroga di poter
schierare due ragazze fuori quota per set e che il punteggio non
e’ valido ai fini dell’accesso ai play
off, il che farebbe pensare che la
partita sia stata, di fatto, vinta a
tavolino dall’Asiago. Questo sarà
da verificare nei prossimi giorni,
resta il fatto che l’Argine Volley
ha schierato le fuori quota in un
numero maggiore rispetto a
quanto concesso per set, e la società Volley Asiago esprime parere negativo riguardo a certe
concessioni ritenendo che questo non sia un atteggiamento corretto nei confronti degli atleti di
entrambe le squadre che, già a
questa età, si trovano ad essere
protagonisti passivi di irregolarità
sportive. Il Volley Asiago
Altopiano, come società, ritiene
di avere l’obbligo di crescere i
propri atleti nel rispetto delle regole e di un etica sportiva che
deve essere la stessa per tutti.
Concludiamo con il calendario dei
prossimi incontri del VolleyAsiago
che vedrà impegnate sabato 26
Novembre all’IPSIA di Asiago
l’Under 14 contro il Fulgor
Thiene (ore 18:30) e l’Under 18
contro l’ASD Schio (alle 20:30).
Sempre Sabato, ma in trasferta, giocherà anche l’Under 13
contro l’Estel San Paolo di
Vicenza e infine, lunedì 28,
all’IPSIA,VolleyAsiagoAltopiano
vs Perlena per la terza giornata
del campionato di Terza DIV
Femminile di Federazione.
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Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
24
Scacchi - Gran Prix del Veneto
Fioccano le promozioni alle categorie
superiori per i giovani alfieri altopianesi
Domenica 13 novembre
a Padova, si è svolta la
sesta tappa del XIV
Gran Prix del Veneto
2011-2012 con Tornei A
e B per Under 16 e Torneo Open aperto a tutti.
La partecipazione, sebbene inferiore a quella
avutasi a Lusiana, è stata nella norma per i Tornei A ed Open. Meno
sentita la partecipazione
al Torneo B per principianti alle prime armi.
La Neo “Gabbiano”
Complessivamente 46 gli
Giorgia Rigoni a premio
scacchisti partecipanti: 6
al Torneo B, 22 al Torneo A e 18 al Torneo Open. Il Circolo Scacchistico
Altopianese ha partecipato con una rappresentativa non
numerosa ma variegata e di qualità. Al Torneo Open il
buon “Vincio” Rigoni da Gallio, al Torneo A i lusianesi
Federico e Lorenzo Scarsella e Sebastien Callegari ed al
Torneo B le giovani scacchiste galliesi Gaia Baù e Giorgia
Rigoni. Questi i risultati ottenuti: Gaia Baù (2,5 punti su 5)
è risultata quarta classificata nel Torneo B ed è stata promossa “Rondine” mentre Giorgia Rigoni (2,5 punti su 5) è
risultata 3^ classificata ed è stata promossa “Gabbiano”. Anche per lei, quindi, si aprono le porte del Torneo A e, sono
sicuro, presto sentiremo parlare dei buoni risultati che saprà
cogliere. Al Torneo A si conferma in ripresa il giovane
Sebastien che conquista
2 punti su 5 ma pare in
ripresa rispetto agli ultimi tornei per cui il suo 17
posto in classifica finale
non gli rende giustizia.
Sempre alto il livello di risultati ottenuti dai fratelli
Scarsella che rispetto a
Lusiana si sono scambiati le posizioni finali in
classifica. Lorenzo è risultato classificato 6^ assoluto con 3,5 punti su 5
mentre Federico è risultato 4^ assoluto e 1^ degli Sparvieri sempre con
3,5 punti su 5 ma con un Bucholtz
migliore. Avendo battuto un “Falco” il bottino punti promozione incassato da Federico è stato complessivamente di 4
punti che insieme ai 3 punti promozione incassati alla tappa
di Lusiana gli permettono il passaggio alla categoria dei “Falchi”. La promozione a “Falchi” insieme al 4^ posto assoluto
ottenuto all’Open di Vicenza di due settimane fa ed alla qualificazione alla fase Nazionale Under 16 di Ragusa ottenuta
nella tappa Lusianesi del Gran Prix ci fanno sperare in un
sua prossima partecipazione definitiva ai Tornei di tipo Open.
Peccato per Lorenzo che è andato vicinissimo al passaggio
di categoria: fatale gli è stata la prima partita del torneo persa con un avversario del circolo Vergani di Montebelluna. Il
podio del Torneo A è stato il seguente: al 1^ posto Riccardo
Carraro del CVP-Vicenza. Al 2^ posto
Blazan Marco del Circolo Vergani di
Montebelluna ed al 3^ posto Ridolfo Enrico sempre del Circolo Vergani. Tutti e
tre i primi classificati hanno chiuso il Tor-
La neo “Rondine”Gaia Baù a premio
neo con 4 punti su 5 e solo il diverso Bucholtz ha permesso
di stilare la classifica finale. Al Torneo Open hanno partecipato 18 scacchisti di cui ben 15 Classificati Nazionali (tre
CM, sei 1N, cinque 2N ed un 3N). Buona la qualità di gioco
vista nel complesso. Il nostro “Vincio” , con 2,5 punti su 5,
ha chiuso in 10^ posizione. Fatale gli stata l’ultima partita
dove in vista del “matto in una mossa” … ha inciampato in
una contromossa dell’avversario e perso la partita. Il Torneo Open ha visto la vittoria del 2N Jacopo Gennari del CVPVicenza con 4,5 punti su 5 seguito al secondo posto dal CM
Alessandro Luisetto (4,0 punti su 5) e dal 2N Lorenzo Lodici
da Venezia con 3,5 punti su 5. Esemplari i risultati agonistici
di questo ragazzo (classe 2000) e già campione Nazionale
Under 8 in quel di Courmayeur qualche anno fa.
Prima di chiudere si avvisa chiunque voglia partecipare che,
sabato 26 novembre presso il Bar Fortuna e presso la Sala
Verde a Gallio, si terrà il 5^ Memorial “Mingo” in onore dello scacchista galliese prematuramente scomparso quasi cinque anni fa. Quest’anno, in accordo con la
famiglia, si terranno due
sezioni distinte: una aperta ai giovanissimi Under
12 ed una Open aperta a
tutti ma con premi sia per
gli Under 16 sia per i NC
sia per i classificati nazionali.
Giacomo Scarsella
Il neo Falco
Federico Scarsella
a premio
Le vecchie glorie Old Bears Asiago
In questa foto inviataci da Fabio Rigoni Nappa sono riconoscibili numerosi giocatori che hanno militato nelle file dell’Asiago
Hockey negli indimenticabili anni 80/90: è la squadra degli Old Bears Asiago, che ha patecipato al 5° Torneo Internazionale
di Auronzo classificandosi al 2° posto dietro alla forte formazione tedesca Eishochey Oldies Straubing. L’augurio è quello di
rivederli presto proprio sul ghiaccio dell’Odegar. I giocatori porgono un grosso ringraziamento al dottor Costacurta che ha
sostenuto la squadra al Torneo di Auronzo.
Sci nordico:
i giovani verso
le Olimpiadi
Dal 23 al 27 novembre si tiene un raduno del “Progetto
Giovani” della Fisi nazionale. Tra i 4 atleti del Comitato
Veneto convocati anche la
vicentina Deborah Rosa
(1995, Us Asiago Sci). Proprio a Santa Caterina
Valfurva sabato e domenica
prenderà il via la stagione
nazionale 2011-2012. Quello lombardo sarà un appuntamento importantissimo in
quanto costituirà la prima
prova di selezione in vista
della partecipazione (riservata a un solo maschio e a una
sola femmina italiani nati nel
1994 o nel 1995) alle Olimpiadi Giovanili in programma
a Innsbruck dal 13 al 22
gennaio 2012. Oltre a
Deborah Rosa, a Santa
Caterina gareggeranno altri
due altopianesi Simone
Bertacco (1994, Us Asiago
Sci) e Luca Rigoni (1993, Us
Asiago Sci).
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Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
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Aborti ad Asiago: “Sarà il tempo Le doppiette sono sempre in prima
a rendere onore alla verità”
linea per difendere l’ambiente
Egregio Direttore,
in merito alla risposta del D.G.
Valerio Alberti,
vorrei fare alcune considerazioni conclusive sulla questione.
Ho sollevato il
problema dell’attività abortiva
eseguita presso
l’Ospedale di Asiago a favore di tutta l’Azienda Sanitaria ULSS n. 3 anzitutto per mettere a conoscenza i miei concittadini di
questo fatto. Ho inviato
anche lettere ai giornali
provinciali e veneti per rendere nota la notizia a un
pubblico più vasto, e spero siano pubblicate a breve. Ringrazio quindi il
giornale L’Altopiano per la
sua serietà e professionalità per aver reso prontamente un servigio ai suoi
lettori, colmando un debito di conoscenza.
Per esperienza personale
quando si risponde ad un
quesito preciso, quale
quello da me posto, contestando il fatto che non si
sia dato atto di tutta una
serie di attività rese dall’Ospedale di Asiago, si
introduce nella risposta un
elemento di debolezza che
ha come unico scopo quello di spostare altrove l’attenzione, evitando di focalizzare il problema sollevato. Infatti non capisco il
perché di tanti “spiace” riferiti alle molte attività di
eccellenza che il Dr.
Grazie a tutti per l’aiuto
Desideriamo ringraziare, non avendo potuto farlo personalmente, tutte le persone che hanno fornito i primi aiuti
dopo l’incidente occorsoci giovedì 17 novembre in zona
Boscon, la Polizia Locale e lo staff medico e non del Pronto Soccorso di Asiago. Un ringraziamento vivissimo anche
alle istituzioni, associazioni, volontari e tutte le persone che
si sono prodigate nella ricerca della nostra cagnolina Bea,
persasi dopo l’incidente e ritrovata, grazie alle numerose
segnalazioni, dopo sole 24 ore. Un ringraziamento speciale a Palmirosa di
Treschè Conca e alla
sua famiglia per il prezioso aiuto materiale e
morale datoci. Dopo
anni che frequentiamo
l’Altopiano per le sue
bellezze naturali, la sua
storia, la sua cultura e
il suo stile di vita a misura d’uomo, dobbiamo proprio dire che,
grazie alla generosità,
solidarietà e umanità
della sua gente, è anche un posto speciale
ed unico. Grazie a tutti.
Anna Rita e Massimo
Campacci di Forlì ma
quasi altopianesi
Alberti ha saputo avviare e
c o n s o l i d a re
nel
nostro
Ospedale. Non
ho messo in discussione quei
servizi, anzi
esprimo tutta il
mio compiacimento e il mio
apprezzamento
per l’attenzione che il Direttore Generale riserva al
nostro territorio. Ma non
ho parlato di ciò e non intendevo rattristare la dirigenza dell’Azienda Sanitaria parlando esclusivamente delle interruzioni di
gravidanza ad Asiago.
Ho solo sollevato un problema
chiedendo
rassicurazioni, un problema sul quale da sindaco
avrei avuto sicuramente
qualcosa da ridire. Non
era necessario scrivere
mezza pagina di giornale:
bastavano le “sei” righe
finali dell’articolo, magari fatte con meno intento
polemico. Prendo atto pertanto delle dichiarazioni
rese dal Dr. Alberti, che destituiscono di fondamento
notizie che reputo aver raccolto certamente non nel
“corridoio sbagliato”, tant’è che continuano a giungermi voci di conferma del
raddoppio dell’attività
abortiva ad Asiago a breve. Sarà il tempo a rendere onore alla verità, e in
caso di non raddoppio delle interruzioni di gravidanza, con conseguente mantenimento dell’attuale
operatività del servizio di
endoscopia, ringrazierò
per quanto dovuto il Dr.
Alberti, in caso contrario
la valutazione sarà ovviamente diversa sia da parte
mia che da parte dei miei
concittadini.
Francesco Gattolin
Il Comprensorio Alpino n.4 e la Riserva Alpina di caccia di Asiago vogliono tranquillizzare
tutti quanti hanno a cuore, non solo il “gallo
forcello”, ma tutta la fauna tipica alpina e ricordano di aver da sempre operato con competenza, professionalità e buon senso, (riconosciuti anche dall’Amministrazione Provinciale di Vicenza), nel primario interesse del ter-
ritorio e della fauna selvatica introducendo delle
regolamentazioni all’esercizio venatorio che
sono state adottate successivamente anche da
altre Riserve Alpine e dall’Amministrazione
Provinciale stessa. Nell’anno 1986, con grande senso di responsabilità, veniva sospeso
l’esercizio venatorio alla “pernice bianca”
per iniziativa dei Dirigenti della Riserva di
Asiago, altresì, dopo le copiose nevicate degli
inverni dell’inizio degli anni 2000 è stata sospesa per 3 anni la caccia al “capriolo” ed attivate le opportune operazioni di foraggiamento che hanno consentito la ripresa della specie ed il suo
reinserimento nel piano di prelievo dall’anno 2009; quanto sopra, non per
provvedimenti degli Enti superiori, né
tantomeno per esternazioni di qualche
pseudo ambientalista o di personaggi
in cerca pubblicità. Negli anni ottanta,
sempre per iniziativa della Riserva di
Asiago, veniva introdotto il “camoscio”, il successo di tale progetto è
sotto gli occhi di tutti. Da oltre un decennio
sono stati attuati, tra mille difficoltà burocratiche, progetti per il recupero ed il ripristino ambientale in alta quota con operazioni di
diradamento e contenimento del “pino mugo”
iniziato in via sperimentale nell’oasi di protezione del Portule, il tutto finanziato con
contributi erogati dall’Amministrazione Provinciale di Vicenza e con le quote associative versate annualmente dai Soci cacciatori; sempre
per opera dei Soci del Comprensorio sono annualmente effettuate manutenzioni di sentieri,
recupero di pozze d’alpeggio, arature, semine
a perdere, sfalci di prati incolti, etc. Altre iniziative e progetti di miglioramento ambientale
Il Giornale pubblica le Vostre lettere!
Inviatele a: Giornale dell’Altopiano
e-mail: [email protected]
Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibile
riceverle via posta elettronica.
E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo:
Piazzetta delle Poste n.3 36012 Asiago
Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere
devono riportare sempre firma e indirizzo e numero di
telefono del mittente. La redazione si riserva anche
eventualmente di ridurre, modificare o non accettare
eventuali testi di cattivo gusto.
Domenica 27 novembre
ASIAGO: Q8 – Via Verdi
FOZA: TOTAL – Via Lazzaretti
Domenica 4 dicembre
ASIAGO: ESSO – Via Verdi
ENEGO: MOVE 2 – Via Roma
Giovedì 8 dicembre
ASIAGO: AGIP – Via Verdi
LUSIANA: IP – Via Europa
sono già approvati dagli Organi competenti e
saranno attuati a partire dalla prossima primavera, dimostrando che i cacciatori sono le vere
“sentinelle del territorio” e, per questo motivo, invitiamo tutto il mondo ambientalista responsabile ad unirsi operativamente nella
gestione della “nostra terra” e non a limitarsi ad esternare creando gratuite polemiche che non contribuiscono certamente alla coesione sociale e al miglioramento dell’ambiente. Tornando
al “gallo forcello”, la caccia era stata sospesa negli anni 2009 e 2010 dall’Amministrazione Provinciale in via
precauzionale per una verifica sui metodi di ricognizione delle risorse
faunistiche e per stilare un protocollo
operativo a cui tutti i Comprensori dovevano attenersi. Nella Riserva di
Asiago la presenza e le densità
faunistiche della specie erano sempre
nei parametri previsti dalla normativa vigente
e avrebbero consentito prelievi, seppur numericamente ridotti, come dimostrano le proposte
di piano di prelievo effettuate dal Comprensorio
Alpino n.4 e dalla Riserva di Asiago anche per
le stagioni 2009 e 2010. Nella corrente stagione venatoria, confortati anche dai dati dei
censimenti che confermano una lenta e continua ripresa numerica della specie, la Provincia, supportata dalla relazione del proprio
Ufficio faunistico e da precauzioni previste
nel calendario venatorio che consentissero
un prelievo oculato, ha accolto la nostra proposta di piano di prelievo. Due sole giornate di
caccia (una per cacciatore), orario limitato dalle
ore 7,00 alle ore 14,00 e l’apertura al 12 di novembre, data per la quale le difficoltà dell’esercizio venatorio sono molteplici e vanno dalla
presenza di neve, al quasi impossibile avvicinamento del selvatico fattosi diffidente e riunito anche a gruppi di più esemplari.
Guido Carli (Presidente Comprensorio Alpino di caccia n.4)
Piergiorgio Rigoni (Direttore Riserva Alpina di caccia di Asiago)
Dalle ore 8.45 di sabato 26 novembre
alle ore 8.45 di sabato 3 dicembre
ROANA: Farmacia di Roana sas
della dr.ssa Silvia Passuello – Piazza S. Giustina, 23
FOZA: Farmacia della dr.ssa Gilda Scaffidi Militone
– Via Roma, 7
Dalle ore 8.45 di sabato 3
alle ore 8.45 di sabato 10 dicembre
GALLIO: Farmacia di Gallio snc
del dr. Stefano Dalla Valle – Via Prestinari, 34
ROTZO: Farmacia della
dr.ssa Anna Bottura – Via Roma 9/a
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Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
26
Hockey Inline
a cura di Giovanni Dalle Fusine
Da sabato 26 novembre a venerdì 9 dicembre 2011
Il 26 novembre è il 330° giorno del calendario Gregoriano, mancano 35 giorni alla fine del 2011
Sabato 26 novembre S. Corrado
Domenica 27 I d’Avvento
Lunedì 28 S. Giocondo
Martedì 29 S. Saturnino
Mercoledì 30 S. Andrea
Giovedì 1 S. Eligio
Venerdì 2 S. Bibiana (nel dipinto)
Sabato 3 S. Francesco
Domenica 4 II d’Avvento
Lunedì 5 S. Giulio
Martedì 6 S. Nicola
Mercoledì 7 S. Ambrogio
Giovedì 8 Immacolata Conc.
Venerdì 9 B.V. di Loreto
Il 26 novembre il sole sorge alle ore 7.24 e tramonta alle 16.35. La
Luna sorge: 08:45 (azimuth 123.5°) e tramonta: 17:44 (azimuth
236.7°)
Il mese di dicembre è molto probabilmente il periodo dell’anno nel
quale convergono maggiormente le tradizioni di moltissime religioni che hanno origine molto antica, con i loro rituali arcaici
profondamente radicati nei popoli. Il tema principale è sempre
legato alla luce ed alle tenebre, al solstizio d’inverno ed all’eterno
passaggio da una condizione all’altra, dalla fine di un ciclo all’inizio di quello nuovo. Nell’antica tradizione romana erano i
“Saturnalia” le feste di dicembre, dove si ribaltavano i ruoli tradizionali e gli schiavi comandavano e venivano serviti dai padroni.
Ciò avveniva per ricordare “l’età dell’oro”, un tempo molto remoto che aveva come regnante del Lazio l’antico dio Saturno, giunto dal mare e accolto con
amicizia dall’ancor più arcaico dio Giano, che
gli insegnò a coltivare la terra. Il periodo in cui
Saturno regnò sul territorio, fu molto felice, sia
per la pace che per il miglioramento del tenore
di vita della popolazione, che godeva dell’assoluta uguaglianza tra gli individui. Quando il dio
sparì improvvisamente come era venuto, Giano
gli dedicò il luogo in cui si era manifestato ed
una ricorrenza sacra da cui si pensa che abbiano avuto origine le feste dei Saturnali
Eventi: il Banco Alimentare organizza ogni anno,
l´ultimo sabato di novembre (quest’anno cade il
26), la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Ormai giunta alla 15ª edizione, la
GNCA è diventata dal 1997 un importante momento che coinvolge e sensibilizza la società civile al problema
della povertà attraverso l’invito a un gesto concreto di gratuità e
di condivisione: fare la spesa per chi ha bisogno. Durante questa
giornata, presso una fittissima rete di supermercati coinvolti su
tutto il territorio nazionale, ciascuno può donare parte della propria spesa per rispondere al bisogno di quanti vivono nella povertà. I numeri: 120.000 volontari che donano parte del loro tempo,
permettono la realizzazione di questa giornata. 5.000.000 gli italiani che acquistano cibo per chi non può farlo. 9.400 tonnellate di
l’Altopiano
Sabato 12 novembre 2011
L’Altopiano srl - Società unipersonale
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Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi)
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presso il tribunale di Bassano del Grappa
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Segretaria di redazione: Silvana Bortoli
In redazione:
Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto,
Gerardo Rigoni, Martina Rossi,
Stefania Simi, Egidio Zampese
Hanno collaborato:
don Marco Pozza, Virginia Gianello, Riccardo Mosele
Aurora Carli, Gianpaolo Strazzabosco, Andrea Benetti
Alessandro Siviero, Ilario De Guio, Giacomo Scarsella,
Giulia Crestani, Augusto Rigoni, Alessandro Cunico
Valerio Fabris, Alessandro Comelato
Responsabile grafico ed impaginazione: Fabrizio Favaro
Impaginazione giornale: Davide Degiampietro
Foto: Archivio Giornale
Stampa: Centro Stampa delle Venezie
Via Austria, 19/b - 35217 Padova
cibo donato e raccolto durante l’edizione 2010.
8.159 strutture caritative aiutate (accolgono 1.400.000 poveri
in Italia).
Giornata mondiale contro l’AIDS: In occasione del 1° dicembre
2011, i Giovani della Croce Rossa Italiana hanno organizzato numerose iniziative volte a diffondere comportamenti al riparo da
rischi. Durante il week-and, domenica 4 dicembre, è organizzato
un convegno a Roma, presso il Comitato Centrale dela Croce
Rossa Italiana, momento in cui si ripercorreranno i momenti salienti partendo dal lancio della campagna nazionale di prevenzione
nel 2006, nata come campagna nazionale “impara l’ABC,
Abstinance, Be Faithfull, Condom” ad oggi, per ragionare sul
rilancio dell’attività ammodernata secondo le nuove esigenze della
società.
Durante la settimana saranno poi organizzati quasi 100 punti
informativi sul territorio nazionale con attività previste in
università, discoteche, centri di ritrovo giovanili, locali e piazze
per consentire ai giovani di approfondire la tematica con coetanei
esperti. Al termine del confronto con gli animatori della Croce
Rossa, sarà regalato un gadget grazie alla pluriennale collaborazione con Akuel Preservativi che quest’anno supporterà le spese
di tutto il materiale informativo e gadget delle iniziative del territorio nazionale.
Un santo per volta: santa Bibiana. Non vi sono notizie precise
riguardo la vita di questa santa, alla quale papa Simplicio, nel V
secolo, dedicò una chiesa sull’Esquilino. Eppure il culto di Bibiana
è stato assai vivace, forse anche grazie al suo nome, che ha la
stessa origine del nome di Viviana: un nome, nell’etimologia popolare, legato al verbo «vivere», e quindi sinonimo di vitalità, vivacità, e augurio di spirituale
sopravvivenza. Secondo la «Passio Bibianae»,
questa santa sarebbe una delle vittime della persecuzione anticristiana dell’imperatore Giuliano
l’Apostata (361 - 363), un devoto pagano che
ostacolò la fede cristiana nonostante la libertà di
culto proclamata grazie a Costantino nel 313.
Secondo questa Passio, priva di valore storico,
il governatore Apronio avrebbe mandato a morte i coniugi Fausto e Dafrosa, per impadronirsi
dei loro beni. Poi volle costringere all’apostasia
le loro figlie: Demetria e Bibiana. La prima sarebbe morta sotto tortura, mentre Bibiana, salda
nella propria fede, dopo aver subito ogni tipo di
angheria fu legata alla colonna e flagellata a morte. La chiesa sull’Esquilino sorgerebbe sulla tomba
della martire. Etimologia: Bibiana (forse) variante di Viviana = che
ha vita, che è vitale, dal latino. Emblema: Palma. Patrona dei bevitori di birra. Patrona delle vittime della tortura. Protettrice delle
donne incinte e delle donne nubili. Nel medio evo era invocata
contro il mal di testa e l’epilessia. Altri santi protettori del periodo:
3 S. Francesco Saverio (protettore di marinai, missionari, turisti); 4 S. Barbara (santa protettrice dei vigili del fuoco e di tutti
quelli che lavorano con gli esplosivi, architetti, artiglieri, campanari,
carpentieri, lavoratori del metallo, minatori); 6 S. Nicola di Bari
(patrono di bambini, avvocati, scolari, ragazze da marito, bottai,
droghieri, farmacisti, marinai, navigatori, profumieri, viaggiatori,
oppressi, poveri, prigionieri); 7 S. Ambrogio (santo protettore
della città di Milano);
I proverbi, la saggezza degli antichi. -Un ovo appena nato,
vale un ducato. -A buona ora in pescheria, tardi in beccheria. Il
contadino meteorologo: -Dicembre variabile e mite, tutto l’inverno sarà temperato. -Se la Notte Santa è chiara e limpida, ci
sarà un anno benedetto.
Accadeva in dicembre, 100 anni fa. -Gli italiani mobilitati per
raccogliere regali da mandare ai soldati al fronte libico. Erano
partiti in 34mila con la prima missione, ma in quel periodo gli
uomini impegnati nell’Africa del Nord erano 100mila. -Alla scala
ha ballato Mata Hari, principessa indiana, mima e danzatrice ad un
tempo. Per lei uno straordinario successo. - Il critico Renato Serra è stato affrontato per le strade di Cesana da un Luigi Tondi,
commerciante di biciclette, sposato con una donna bellissima e
convinto che il critico se la intendesse con sua moglie. Tondi
prima lo ha assalito a colpi di spranga, poi gli ha sparato diversi
colpi di revolver su tutto il corpo. Serra si è difeso sparando pure
lui, ma l’arma gli si è inceppata e si è salvato solo nascondendosi
in un negozio. —L’esploratore norvegese Roald Amundsen ha
raggiunto per primo il Polo Sud con quattro compagni di spedizione. -Gaetano Salvemini ha fondato il settimanale L’Unità. -V.
Ascoli introduce le precipitine (particolari anticorpi) nelle diagnosi cliniche. -Balla dipinge Dinamismo di un cane al guinzaglio. A.G. Bragaglia esegue una serie di studi di fotodinamica (la dattilografa, il violinista) ed evidenzia l’effetto di scia luminescente
lasciata dall’oggetto in movimento. -Carrà dipinge I funerali dell’anarchico Galli. –Benedetto Croce pubblica La filosofia di G.B.
Vico. -Prima rappresentazione di Le martyre de Saint Sébastien di
D’Annunzio con musiche di C. Debussy. -G. De Chirico avvia le
serie metafisica delle Piazze e delle Torri. -Gozzano pubblica I
colloqui. -Moretti pubblica Poesie di tutti i giorni. -Prima rappresentazione di Isabeau di Mascagni. -F. Balilla Petrella redige il
manifesto del futurismo musicale.
ARIETE
I vostri desideri sono una spinta ad agire per il
meglio: ovvio che l’amore in genere si avvantaggia della vostra dedizione a un partner non
sempre attento ai vostri bisogni. Ora sappiate però sollecitare la
sua attenzione ricorrendo all’antico detto “in amor vince chi fugge”: eviterete inutili contrasti e farete centro sfruttando la vostra
proverbiale intuizione.
TORO
Il vostro insopprimibile desiderio di indipendenza vi vale l’ammirazione di qualcuno che ancora non conoscete bene e che potrebbe diventarvi amico. Questo favorirà nuove relazioni e un
maggior coinvolgimento, non soltanto nell’amore, ma anche nel
lavoro e negli studi, utile soprattutto se siete di fronte a una scelta
importante per il vostro futuro.
GEMELLI
La prudenza vi permette di evitare una spiacevole discussione,
per di più inutile. Mettendo qualche paletto a difesa della vostra
riservatezza, non permettete a nessuno di immischiarsi nei vostri
affari di cuore e ancor meno nei vostri rapporti di lavoro. Grazie a
Plutone sapete di doverli affrontare in modo diverso, chiarendo
anzitutto a voi stessi i vostri bisogni.
CANCRO
Prendete in esame una proposta ambiziosa, ma non fatevi eccessive illusioni: non sempre quello che luccica è oro o argento, può
trattarsi di ferro vecchio o altro materiale inutile. Con Saturno non
si scherza, meglio agire sulla base di informazioni attendibili provenienti da fonti sicure, specie per spese impegnative delle quali
potreste pentirvi.
LEONE
Evitate di insistere troppo se non volete provocare le critiche di
chi non chiede altro che cogliervi in fallo, forse anche per prendere il vostro posto nel cuore di qualcuno cui tenete o negli affari
che avete in corso. Nettuno sta per aprirvi nuovi orizzonti non
soltanto nel lavoro ma anche nelle questioni d’amore dove finora
è mancata una sufficiente chiarezza.
VERGINE
Mirate in alto, specialmente se avete la coscienza a posto: in
particolare nel lavoro, ma anche nella vita di relazione, potrete
decisamente migliorare l’atmosfera generale dimostrando a chi vi
sta a cuore che non trascurate le sue ragioni. In attesa di informazioni attendibili cominciate a preparare il terreno per un’inversione di rotta.
BILANCIA
Affrontate con coraggio un periodo di novità forse eccitanti: sarete così in grado di scegliere con sicurezza quello che vi è più
congeniale senza rimpiangere niente e nessuno. In amore avete il
sostegno, alquanto contradditorio, di Venere e Marte e anche
Saturno. Vi daranno comunque il coraggio per affrontare una
scelta difficile su cui siete perplessi.
SCORPIONE
Se non volete essere giudicati, dimostrate come si agisce in una
situazione delicata: che sia d’amore che di lavoro fa lo stesso.
Tatto e buonsenso sono le carte vincenti, specie se avete a che
fare con qualcuno che vi contesta senza motivo e potrebbe provocarvi al punto da indurvi a un comportamento non soltanto
impulsivo, ma forse anche eccessivo.
SAGITTARIO
Una sosta per riflettere e riposarvi prima di riprendere la strada,
tutta in salita, che vi siete posti come obiettivo è possibile e
soprattutto consigliabile: fate il pieno di riposo e di energia in
vista di un futuro successo e muovetevi con metodo e buon
gusto, senza mostrare quel tanto di ansia che sempre provate
quando si tratta di qualcosa cje vi sta davvero a cuore.
CAPRICORNO
Il vostro estro e la vostra fantasia sono sollecitati dal favore di
Giove e Urano: il destino vi offre una gratificazione dove meno ve
l’aspettate. Guardatevi attorno con ottimismo e agite sulla base di
un progetto che avete messo a punto seguendo il consiglio di
qualcuno che stimate. Per l’amore non ci sono controindicazioni:
è già abbastanza, no?
ACQUARIO
Non vi mancano gli argomenti da sfruttare per fare sentire il vostro peso a chi si è permesso qualche libertà di troppo. Sappiate
organizzarvi a livello pratico per ottenere quello che desiderate e
non temete di fare una brutta figura, perché siete favoriti da ben 3
pianeti importanti: Venere, Marte e Saturno. Che volete di più?
Date fiducia a chi la merita.
PESCI
L’entusiasmo non vi manca: si tratta di usarlo per cogliere i frutti
del vostro coraggio e della vostra iniziativa, sia in amore che nelle
finanze. Con Giove e Urano appena entrati nel vostro segno,
sarebbe un peccato sprecare l’occasione di farvi avanti con successo, puntando sulle vostre capacità e valorizzandole con il buon
gusto.
Citazioni Francescane
a cura della fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Roana
Grande cosa è il
silenzio opportuno, è il
padre del pensiero
penetrante.
San Diadoco di Foticea
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Sabato 26 novembre 2011
l’Altopiano
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Gallio. Ben riuscita anche quest’anno
la Pesca di beneficienza dell’asilo
Presso il tendone della Ghel
Oktober Fest, il 23 ottobre
scorso, per tutta la giornata,
si è svolta la Pesca di
beneficienza organizzata dal
gruppo di genitori (in prevalenza mamme) della scuola
materna San Giuseppe di
Gallio. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di raccogliere dei
fondi da destinare alla scuola, gestiti dalle educatrici e
dalle suore per svolgere delle
attività aggiuntive e di supporto alla normale attività didattica
e pedagogica della scuola stessa, come il corso di nuoto e di
musica per i bimbi. L’affluenza alla Pesca di Beneficienza è
stata meravigliosa: quanti si avvicinavano non erano interessati solo ai premi, ma si ravvisava in tutti, mamme, papà,
nonne, nonni, zie, zii, la volontà di contribuire al fine ultimo,
ossia all’Asilo, considerato bene di tutti. Per ciò ci sentiamo
in dovere di ringraziare
quanti ci sono venuti a trovare. Tutto ciò è stato possibile grazie al grandioso
contributo che moltissimi negozi, esercizi pubblici, imprese, nonchè singole persone,
del nostro territorio ci hanno fornito. E qui intendiamo
territorio allargato, che va
oltre in nostro caro Gallio e
relativo Altopiano, ma giunge fino a Thiene e Vicenza.
Il gruppo genitori vuole ringraziare per la disponibilità offerta
quanti hanno donato qualcosa: chi un buono acquisto, chi un
oggetto, chi alimenti, chi giochi e quant’altro. E in particolare
si vuol ricordare l’Associazione Amici di Antonio Pertile e
Sonia Sartori, sempre disponibile in modo fattivo alle richieste del nostro Asilo. Per chiudere, ma non certo per ultimi,
ringraziamo il Comune e la pro Loco di Gallio, le educatrici e
Fatevi gli auguri con il giornale
Domenico e Anna
Biasia di Foza
hanno da poco
le suore dell’Asilo “San Giuseppe” per la fattiva collaborazione prestata in questo periodo. (Sempre buono e caldo
il caffè del pomeriggio di Suor
Giulivia!). E un applauso anche
ai genitori, mamme e papà, che
hanno investito con dedizione
e amorevole attenzione, il loro
tempo, le loro conoscenze e le
loro abilità, perchè la Pesca di Beneficienza, oramai esperienza
più che decennale dell’Asilo, si potesse realizzare anche quest’anno. All’anno prossimo!
Le mamme volenterose
W el 93!! Neanche la pioggia ha fermato la festa della classe
del ’93 a Cesuna! A fare festa, come da tradizione, è toccato stavolta ai coscritti Luca, Alberto, Amedeo, Carlo, Omar, Marco, Davide, Serena, Ilaria, Nadia, e Stefania, che anche attraverso il giornale
ringraziano gli autisti, “el Giovanin” e tutti i paesani che hanno contribuito alla buona riuscita della festa! W EL ’93!!
festeggiato il 60°
anniversario di
matrimonio
Tanti cari auguri dai
figli, dal genero,
dalle nuore e da tutti
i nipoti e pronipoti
Il prossimo 3 dicembre la piccola
Maria Giovanna compie due anni.
Questa bella foto la ritrae con la sorella Valentina (a sinistra) e la cuginetta Giorgia (a destra) che a loro
volta hanno festeggiato il compleanno rispettivamente il 5 novembre e il
13 ottobre.
A tutte e tre, con infinito amore, giungano gli affettuosi auguri da parte dei
nonni Anita e Toni.
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