QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI l’Altopiano La voce degli 8 Comuni www.giornalealtopiano.it pag.10 ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” N. 360 - ANNO XIV - EURO 1,50 Il testamento di un campione vero di don Marco Pozza Dell’impietosa legge dell’epica sportiva s’è già fatta paladina wikipedia che, pochi attimi dopo l’annuncio, l’ha relegato impietosamente fra gli ex di lusso. La storia degli annali lo ricorderà per quei due ori olimpici strappati alle Olimpiadi di Torino 2006, per quelle lame affilate e sottili, per quel corpo aerodinamico e quella prestanza fisica che permisero ad uno sport di periferia di salire alle cronache degli altari. Fino a diventare il modello della costanza che premia e dell’impossibile che un giorno s’avvera. Lo ricorderanno così: come si ricordano gli eroi dello sport nel mentre s’attorcigliano addosso la corona d’alloro. La gente di montagna – quella che gli ha dato i natali e il sangue combattente – lo ricorderà sempre come il ragazzo timidissimo e veloce, educato quasi sino all’ingenuità e riservato nel parlare. Continua a pagina 22 Dopo i flop dello scorso inverno, i comuni attesi alla prova spalatura Ecco cosa cambia nel Piano neve di Asiago Piano ex colonie, si torna in tribunale - Il Comune impugna la sentenza del Consiglio di Stato Pagina 3 Pagina 2 Natale Pista da motocross: via libera alla realizzazione Curiosità Pagina 3 Ad Asiago torna il presepe vivente: sarà fatto dai bambini del Regina Margherita ARTE Viabilità Gli eventi delle Pagina 4 proposti dalla LUSIANA Pro Loco Pagina 12 Solidarietà Concerto pro alluvionati della banda musicale Monte Lemerle Pagina 11 Inizieranno in primavera i lavori per la rotonda all’entrata di Asiago Pagina 4 Hockey su Ghiaccio In Danimarca prova Continental per gli stellati All’Odegar i Mondiali femminili Under 18 Dal Monte Bove, in provincia di Macerata, sgorga l’acqua minerale “Roana” Pagina 10 Pagina 3 festività Grafica Altopiano SABATO 26 NOVEMBRE 2011 STAGIONE INVERNALE ASIAGO GALLIO I SAPORI DELLA TRADIZIONE Raccolta rifiuti: arriva il porta a porta Pagina 18 Pagina 20 Si inaugura al Museo Le Carceri la mostra di Massagrande 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 2 Spalatura neve, i Comuni attesi alla prova In attesa delle prime nevicate, memori delle tante lamentele dei cittadini raccolte negli inverni scorsi, ci occupiamo della spalatura neve e del nuovo piano formulato in merito dal Comune di Asiago. “Per il prossimo triennio – spiega l’assessore Giampaolo Rigoni Camplan – sono cambiati i criteri per l’assegnazione degli appalti. La variazione più importante riguarda le modalità d’intervento in caso di nevicate. Se prima il servizio funzionava su chiamata da parte del dipendente comunale incaricato, che dava sostanzialmente il via all’entrata in funzione dei mezzi sgombraneve, ora saranno gli stessi appaltatori a decidere se, come e quando intervenire. Gli appaltatori, che saranno dunque i diretti responsabili del servizio, si dovranno occupare oltre che della pulizia, anche dello spargimento di sale e ghiaino”. Questo per quanto riguarda tutte le strade comunali esterne al centro. Per il cuore cittadino invece gli accordi sono diversi: il servizio funziona su chiamata e a ore (sostanzialmente come prima), con in più un appalto specifico che riguarda l’asporto della neve. “La spalatura del centro- sottolinea Rigoni – rappresenta sempre un capitolo a parte, vista la difficoltà determinata dalla notevole presenza di auto in transito e parcheggiate lungo le strade anche di notte”. Le nuove modalità hanno suscitato inizialmente qualche perplessità negli appaltatori che si sono sentiti investiti di eccessiva responsabilità. “Tant’è vero – dicono alcuni appaltatori – che l’appalto era inizialmente andato deserto o quasi e che per la copertura del servizio in tutti i 14 lotti in cui è stata suddivisa la rete stradale comunale (circa 100 chilometri di strade in totale, ndr) è stato necessario ricorrere alla trattativa privata”. “La responsabilità c’è – afferma Giampaolo Rigoni – ma a mio avviso non è così gravosa. Esistono eventualmente anche le assicurazioni e, dovessero esserci dei problemi grossi, ricordo che il Comune stesso è assicurato. Credo comunque che in questo modo le cose dovrebbero funzionare meglio poiché ognuno degli appaltatori, anche per una questione di or- goglio personale, si sentirà chiamato a svolgere il servizio nel migliore dei modi. Lo stesso sistema viene adottato da tempo dai comuni di Roana e Gallio. Certo che la prima responsabilità è quella personale di ogni cittadino che deve prendere le dovute precauzioni prima di mettersi in strada con neve e ghiaccio (ruote invernali, catene a bordo, velocità ridotta, maggiore attenzione) e che non può pretendere di avere in montagna d’inverno strade pulite come ad agosto”. Altra obiezione sollevata da alcuni appaltatori è quella di una retribuzione forse non adeguata all’impegno, in pratica per la spalatura neve, secondo il parere di qualcuno, il Comune dovrebbe destinare maggiori finanziamenti. “Il Comune – ribatte Camplan – destina a questo scopo circa 120 mila euro all’anno, soldi che tra l’altro, per fortuna, la Regione, che ringrazio, rimborsa al 50%. Il compenso destinato agli appaltatori del servizio è stato determinato sulla base di una media delle uscite effettuate negli ultimi dieci anni, quindi crediamo possa considerarsi congruo”. Accanto alla pulizia strade, c’è da considerare anche quella dei marciapiedi che, come da ordinanza del sindaco, spetterebbe ai frontisti ai quali è richiesta come sempre piena collaborazione. Collaborazione che chiede anche il nostro giornale invitando tutti i cittadini, in un’ottica di miglioramento dei servizi, a segnalarci prontamente le situazioni di disagio ma anche l’eventuale soddisfazione per una spalatura ben eseguita. Stefania Longhini 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 3 Lottizzazione ambito ex Colonie: nuovo ricorso Il Comune ha impugnato la sentenza del Consiglio di Stato che accordava alle società immobiliari il diritto di chiedere il risarcimento del danno e ne ha richiesto la revoca Per l’area “ex – Colonie” si ritorna in tribunale. La storia infinita della lottizzazione ritornerà sui banchi dei giudici del Consiglio di Stato per l’impugnazione della sentenza e la richiesta di revoca perché “in contrasto con la sentenza precedente n. 4368 del 2008” e per “errore di fatto, avendo il Collegio travisato l’atto presupposto della delibera comunale”. La vicenda è oramai conosciutissima. Ma volendo ricapitolare, per chi avesse perso qualche capitolo, si è svolta grosso modo in questi termini: nel 1996 viene stilato il nuovo prg di Asiago che prevede quattro zone di espansione: Berga, Colonie, Ebene nord e Lumera. L’amministrazione comunale di Andrea Gios, appena insediata ha, con una variante, ridotto i volumi edificabili (in pratica togliendo il 20% dell’edificato di ogni lottizzazione riservata ai residenti) ed abbassato di 3 metri le altezze degli edifici. Nel 2008 le società immobiliari interessate comunque allo sviluppo dell’area hanno presentato un piano attuativo di I motocrossisti scaldino i motori la pista sarà finalmente realizzata La pista per motocross ad Asiago diventa finalmente realtà. Da molti anni gli appassionati di questo sport attendevano la realizzazione di un tracciato riservato ed attrezzato per i fuoristrada a due ruote. L’intervento è stato uno dei punti che più ha animato la discussione politica durante l’ultima tornata elettorale con entrambe le liste che promettevano la sua realizzazione e che già dal 2007 era nell’agenda dell’amministrazione. Nell’ultimo consiglio comunale con voto unanime è stato approvato il progetto esecutivo. Approvazione che, di fatto, dà il via al bando di assegnazione dei lavori che in due stralci (di circa 200 mila euro l’uno) regaleranno agli appassionati di questo sport una pista che sulla carta è già considerata molto bella. La pista, e tutte le strutture accessorie, sarà realizzata in località Val Chiama, lungo la strada comunale che conduce alla frazione Sasso. Inizialmente la prima zona individuata, nei pressi di malga Mosca, è stata negata dalla Sovrintendenza ai Beni Ambientali. Successivamente, in altre aree prese in considerazione si presentavano difficoltà nell’acquisto dei terreni, fino a quando si è arrivati a considerare la zona in località Val Chiama di oltre 16.000 metri quadrati di cui la metà già di proprietà comunale mentre gli altri sono stati acquisiti dai privati con 52 mila euro stanziati dalle casse comunali. Un progetto che intende non solo dare un’area adibita e attrezzata per il motocross, evitando così che i motocrossisti si inoltrino per strade silvo pastorali, ma che vuole anche creare un punto di richiamo utile agli esercizi della frazione Sasso. “La pista avrà tutte le caratteristiche per il motocross sia dilettantesco che agonistico – spiega l’assessore al Patrimonio Guido Carli, che ha seguito il progetto assieme all’assessorato ai Lavori Pubblici – In più si potrà pensare a manifestazioni ad hoc così da creare un ulteriore indotto turistico nell’Altopiano”. “Da parecchi anni che si sta lavorando su questo progetto che ha purtroppo incontrato molti ostacoli tra cui un primo veto della Sovrintendenza dei Beni Ambientale che ha mutato parere dopo un sopralluogo tecnico sull’area – prosegue Carli Ora la questione è finalmente arrivata alla conclusione che tutti attendevano e grazie al contributo regionale ricevuto si avvierà il primo stralcio dei lavori. Preciso che la realizzazione di quest’opera non avrà alcuna influenza nella rete ecologica, fatto appurato sia con i tecnici comunali sia con la Sovrintendenza”. Il tutto è stato reso possibile grazie ad un contributo regionale di 100 mila euro comunicato appena qualche giorno prima dall’assessore regionale Giorgetti. A gestire la struttura sarà un’associazione locale formata da appassionati motocrossisti. In più la pista potrà essere usata d’inverno per le motoslitte creando un altro volano turistico ed aprendo nuove possibilità per manifestazioni di richiamo. Gerardo Rigoni Grande successo della prima Rassegna Teatrale per adulti Un successo forse inatteso ma che ben ripaga gli organizzatori di tutto l’impegno profuso. E’ quello suscitato dalla rassegna teatrale per adulti fortemente voluta ed accuratamente realizzata dalla Pro Loco Asiago e Sasso assieme al Comune di Asiago apertasi martedì 22 novembre al teatro Millepini. 180 abbonamenti più i singoli biglietti staccati per un pubblico attento e divertito che ha sfiorato le 250 unità. Prima dello spettacolo in programma intitolato: “Cena di Famiglia (Cognate)”, ad opera della compagnia “Nautilus” Cantiere Teatrale di Vicenza, c’è stato il saluto dell’assessore alla cultura Roberto Rigoni. “Era una scommessa, con l’intenzione di organizzare qualcosa interamente dedicato ai residenti. Fa piacere constatare la risposta più che positiva non solo degli asiaghesi ma di residenti in altri comuni. Ringrazio chi si è impegnato nell’organizzazione, tra cui Lucia Rigoni, Marco Passuello e Nicola Basso e ringrazio chi ha reso possibile questa iniziativa, prima di tutto la Regione Veneto che ha stanziato allo scopo 100 mila euro. Tengo a sottolineare che la rassegna è praticamente a costo zero per il Comune”. Il successo riscosso da questa prima serata, non fa che sperare di ottenere un risultato ancora migliore per i prossimi interessanti appuntamenti che animeranno nuovamente il Teatro Millepini. Le serate in programma a partire dal 6 Dicembre prossimo, vedranno sulla scena tradizionali spettacoli in dialetto Veneto, i “grandi classici”, recite in ricordo di Mario Rigoni Stern, l’immancabile Concerto di Natale e la rappresentazione Teatrale con la partecipazione esclusiva di Anna Valle. Per informazioni ed abbonamenti, rivolgersi allo Sportello Informazioni Turistiche di Piazza Carli al seguente numero: 0424 – 464081. sviluppo (che avrebbe prodotto dagli 80 ai 100 nuovi appartamenti) richiedendo l’autorizzazione a procedere. Autorizzazione che la maggioranza, in un consiglio infuocato, ha poi negato aprendo un contenzioso che da 4 anni tiene banco ad Asiago. Il penultimo capitolo dell’epopea viene scritto durante l’estate, a luglio, quando il Consiglio di Stato ha determinato che il Comune, nel negare l’autorizzazione allo sviluppo dell’area come previsto dal Prg vigente (con un piano attuativo che le società immobiliari avevano più volte modificato per cercare di realizzare la lottizzazione), ha cagionato un danno alle società stesse. Una sentenza che pareva aver messo la parola fine alla questione e che accordava alle società il diritto di chiedere il risarcimento del danno. Invece in questi giorni il Comune ha depositato un ricorso per revocazione della sentenza con la quale il Consiglio di Stato aveva accolto la tesi delle due società immobiliari affermando che “il tema della viabilità esterna alla Panoramica dell’area tratta da Goggle earth lottizzazione in questione era escluso dalla base di giudizio su cui doveva esprimersi il Comune di Asiago il relazione alla domanda proposta dalle società”. Ovvero il diniego di sviluppo dell’area non poteva basarsi su questioni di viabilità fuori dal contesto della lottizzazione. “Una sentenza in contrasto con la precedente sentenza della stessa sezione nella quale il Collegio giudicate ha af- fermato la necessità che il consiglio comunale valutasse la sufficienza della viabilità nell’area lottizzata in rapporto all’area più vasta in cui la lottizzazione si inserisce – spiega il sindaco Andrea Gios – In più il Consiglio di Stato non ha preso in considerazione l’impatto ambientale della lottizzazione e il suo aggravio sui servizi già messi a dura prova in periodo di alta stagionalità”. Gerardo Rigoni 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 4 Nuova rotatoria per l’accesso ad Asiago ASIAGO A Palazzo Folco a Vicenza, una delle sedi degli uffici provinciali, è stato presentato il progetto per la realizzazione della rotatoria che regolerà l’incrocio in entrata ad Asiago tra le vie Stazione, Verdi e Lavarone sulla strada provinciale 349. La rotatoria ha come obiettivo di migliorare la circolazione che, soprattutto nei periodi di maggior flusso turistico, diventa difficoltosa. 350 mila euro il costo complessivo, con 250 mila euro a cari- L’avvio dei lavori previsto nella primavera del 2012. Rigoni: “Porterà un aumento dei livelli di sicurezza per il transito, ma ci sarà anche una significativa riqualificazione dell’entrata in paese” co della Provincia, su finanziamento regionale, e 100 mila del Comune, che si occuperà sia della progettazione, sia della realizzazione. “Provincia e Comune di Asiago giungono così a raccogliere il frutto di una positiva collaborazione -ha spiegato l’Assessore provinciale alla Viabilità Giovanni Forteper sistemare un’intersezione certamente strategica per la circolazione sull’Altipiano. La sinergia tra i due enti consentirà di realizzare quest’opera nonostante le difficoltà di un momento non facile per gli investimenti”. La rotatoria regolerà l’intersezione fra le provinciali e le due strade comunali, in un punto che oggi crea rallentamenti per il traffico con la formazione, soprattutto nei periodi di afflusso turistico, di code e ingorghi. “Desidero ringraziare la Provincia per la puntuale collaborazione – ha tenuto a ribadire l’Assessore ai Lavori Pubblici di Asiago Giampaolo Rigoni- Beneficio primo sarà l’aumento dei livelli di sicurezza per il transito. Non solo, ma avremo anche una significativa riqualificazione del primo accesso al paese, proprio nel punto in cui abbiamo come Comune realizzato il palazzo del Turismo e dove sorge lo Stadio del Ghiaccio, insomma in un punto strategico e primo biglietto da visita per chi si reca nel cuore della nostra monta- gna”. E proprio della montagna vicentina, l’Assessore Forte ha voluto ribadire l’importanza e la necessità di tutela, come inestimabile patrimonio naturalistico e preziosa risorsa di turismo. “ Vorremmo poter fare molto di più- ha detto Forte- E’ un rammarico vedere quanto possono fare a pochi chilometri di distanza, in Trentino, con ben altre risorse. Come Provincia siamo impegnati nel progetto di riqualificazione della provin- ciale 349 da Tresche Conca ad Asiago ed è costante la nostra ricerca di risorse adeguate. Ideale sarebbe poter realizzare una variante di zona per evitare l’attraversamento del centro abitato. Sono linee progettuali che stiamo curando e ci auguriamo possano trovare in futuro le premesse concrete”. Per la rotatoria intanto si parla di tempi . L’avvio lavori si prevede nei mesi primaverili del 2012, circa un anno per i lavori, considerato che in montagna i cantieri sono fortemente condizionati dalle condizioni meteorologiche. Nel progetto della rotatoria una particolare attenzione è dedicata agli arredi, con previsione di sistemazione a verde e con la collocazione di abbellimenti che creino un’isola decorativa coerente con il paesaggio . “Attenzione dovuta – ha concluso Forte – in considerazione della volontà di valorizzare il territorio con interventi di qualità”. LE NIUZ DI PEPPINO MORDEGAN UNA ROTONDA.... Una famosa canzone di Fred Bongusto diceva “Una rotonda sul mare, il nostro disco che suona... “adesso il Comune di Asiago ha deciso di dedicare l’ingresso del paese in onore al nuovo Premier con una canzone del famoso Toni Mandolin che dice” Una rotonda sui “Monti”, il nostro disco che suona ….” Speriamo che GIRA GIRA non valga il detto “cambiano i suonatori ma il disco è sempre lo stesso”. Peppino Mordegan Ad Asiago una serata con Tom Perry Presepe vivente all’asilo Regina Margherita Un ritorno alla tradizione guardando al futuro Il Cinema Lux di Asiago, in collaborazione con Tom Perry Adventure, presenta la proiezione dei film documentari: “Eritrea, l’altra faccia del mondo. Un’impresa al limite del possibile” e “Tom Perry e la profezia Maya. Immagini forti del Guatemala misterioso e selvaggio”. L’appuntamento, che sarà allietato dalla presenza del Coro Asiago con il suo repertorio di canti di montagna, è fissato per sabato 10 dicembre alle 20.45 al Cinema Lux di Asiago. Entrata biglietto unico 6 euro Cosa succede all’asilo Regina Margherita? Gente che va e che viene; un muro di pannelli che oscurano il giardino; rumori di seghe elettriche e di martelli. Nulla di strano, semplicemente un gruppo di genitori, sostenuti dal consiglio di intersezione e dal consiglio di amministrazione, hanno deciso di allestire un presepio animato dagli stessi bambini dell’asilo ovvero il “Piccolo presepio vivente”. Un percorso lungo il quale il visitatore potrà trovare il falegname, il fornaio, il negozio di tessuti, l’ortolano e il venditore di spezie. E chiaramente il bambin Gesù circondato da Giuseppe, Maria, pastori e pastorelli, animali…e dalla gioia delle festività natalizie. Il presepio sarà visitabile nei giorni 26 e 30 dicembre nonché il 2 e 6 gennaio dalle 16.30 alle La prevenzione per sconfiggere il cancro Sabato 10 dicembre, alle 16.00, nella Sala della Reggenza della Comunità Montana ad Asiago si terrà l’incontro dibattito sul tema “La prevenzione per sconfiggere il cancro”. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Asiago, Ufficio politiche sociali, dall’Ulss 3 e dall’Associazione oncologica “Mai soli” allo scopo di informare correttamente, sensibilizzare, rendere tutti consapevoli che la prevenzione rappresenta l’arma migliore per vincere la malattia. Dopo il saluto del sindaco di Asiago Andrea Gios, Silvia Corà presenterà l’associazione “Mai soli”. Spazio poi all’intervento del dottor Isacco Falco, oncologo dell’azienda sanitaria Ulss 3 sul tema “L’importanza della diagnosi precoce”. La dottoressa Rossella Rigoni parlerà degli aspetti psicologici di auto mutuo aiuto. Moderatore dell’incontro sarà il dottor Maurizio Ferracin, medico di medicina generale di Asiago. La partecipazione è aperta a tutti aspettandovi numerosi. L’assemblea elettiva degli “Amici del cuore” Soci e simpatizzanti dell’associazione “Amici del cuore – Altopiano 7 Comuni” si ritroveranno domenica 27 novembre alle 12.30 all’hotel Paradiso di Asiago per l’annuale assemblea con rinnovo delle cariche sociali e pranzo sociale. Nell’occasione, dopo le relazioni del segretario amministrativo e del presidente sull’attività dell’associazione, e dopo le elezioni del nuovo consiglio, verrà anche presentato il calendario 2012 degli “Amici del cuore”. Il ricavato delle vendite del calendario andrà a finanziare le attività associative. Cinema Lux Asiago Venerdì 2 dicembre ore 18.30 Sabato 3 dicembre ore 15.30 17.45 20.00 22.10 Domenica 4 dicembre ore 15.30 17.45 21.00 Lunedì 5 dic. ore 17.00 21.00 Martedì 6 dicembre ore 21.00 18.30 mentre il 4 gennaio sarà aperto dalle 10.30 alle 12.30. Ad animare le rappresentazioni ci saranno cori locali e letture di brani natalizi; e soprattutto i bambini che con la loro genuinità sapranno trasmettere il vero spirito natalizio. La realizzazione di questa bella iniziativa è possibile anzitutto grazie alla buona volontà dei volontari che stanno realizzando oltre che le casette anche i vestiti, gli arredi e anche un libro d’accompagnamento alla manifestazione (e che riproduce i primi tre racconti natalizi di Giancarlo Bortoli gentilmente offerti dall’autore). Ma anche il Comune, in particolare l’ufficio patrimonio, c’ha messo del suo fornendo i pezzi del vecchio presepio nonché del legname. Così come tanti benefattori grandi e piccoli che hanno offerto materiale, attrezzatura e preziosi consigli su cosa fare (e soprattutto non fare). Finalità dell’iniziativa è chiaramente la raccolta di fondi da destinare all’asilo. Ma anche quella di riprendere contatto con la tradizione del presepe, con un occhio sul passato e uno sul futuro per garantire un avvenire sereno a questa importante realtà. G.R. 8 Sabato 26 novembre 2011 TURISMO l’Altopiano Inaugurata la stagione invernale con l’apertura dei “Giardini di Natale” I “Giardini di Natale” di Asiago, organizzati dal Comune in collaborazione con i Commercianti, non sono solo uno speciale mercatino pensato per gli acquisti natalizi, ma costituiscono una bella attrazione turistica, un’animazione della città nei weekend che precedono le feste e durante le feste stesse. Non solo, essi fungono da vera e propria animazione con la programmazione in quella sede di una serie di eventi. Il 27 Novembre alle ore 17.00 ci sarà per esempio l’esibizione “In…Cantando sotto a neve” con il gruppo Dea & Friends. Il 10 Dicembre alle ore 16.00 si terrà invece lo spettacolo di Mangia fuoco e giocolieri; il 18 Dicembre alle ore 16.00, Favolandia – Laboratori creativi per bambini – l’appuntamento successivo è previsto per il 29 di Dicembre alle ore 17.00 con lo Show del boscaiolo e per finire l’8 di Gennaio alle ore 17.00 torna “In…Cantando sotto la neve” con il gruppo Francesco & Manuel. Festa ed intrattenimento ci sono stati anche domenica 20 novembre in occasione della cerimonia di apertura dei “Giardini di Natale” con tanto di taglio del nastro ed esibizione della banda musicale “Konisberger Musikanten”, band folk tirolese, che in veste di costumi rievocanti la tradizione, ha proposto un simpatico e spontaneo repertorio composto dalle più belle e famose musiche di tutto l’arco alpino, animando così il centro cittadino ed i suoi ospiti. Tra i vari espositori, si riscopre un vero viaggio all’insegna della tradizione, attraverso le variegate prelibatezze locali, tra cui i caseari formaggi di malga, i prodotti da forno, la golosa pasticceria con i suoi panfrutti e le crostate alle marmellate biologiche, passando poi all’assaggio delle bevande calde, tra cui vin brulè, bombardino, thè del cacciatore e “parampampoli”, - tipica bevanda ottenuta dalla miscela di sfiziosi ingredienti, servita alla fiamma - fino ai mieli tipici e alla cosmesi naturale. Un curioso viaggio alla riscoperta anche dei più svariati prodotti artigianali, dalle statuette in ceramica, agli addobbi in latta e legno, dai presepi, alle pantofole in lana cotta e montone, alle bambole tirolesi, fino ai tessuti e all’arredo casa in stile folk, il tutto allietato da una dolce e calorosa atmosfera Natalizia. “Nonostante il difficile periodo che stiamo vivendo – sottolinea l’assessore al Turismo Roberto UniCredit festeggia 100 anni ad Asiago Lo scorso 11 novembre si è festeggiato il centenario della storica agenzia UniCredit di Asiago: l’istituto infatti allora Cassa di Risparmio aprì la filiale nel 1911. All’evento celebrativo sono intervenuti Aldo Morello, Direttore Area Commerciale Vicenza Ovest UniCredit che ha aperto la cerimonia con il discorso di benvenuto, il Direttore dell’agenzia Antonio Zanin, il sindaco di Asiago Dottor Andrea Gios, il Vicesindaco, alcuni consiglieri comunali e, fra gli altri, alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine. «Sono felice che si sia celebrato il pri- 5 mo secolo di vita della nostra Agenzia all’interno dei locali dove, ogni giorno, si conferma e si rinnova il nostro impegno verso il territorio nel quale operiamo – afferma Claudio Aldo Rigo, Responsabile di Territorio Nord Est di UniCredit-. Si tratta di un impegno costante che non smette di appassionarci e che ha appassionato i colleghi nel corso degli anni, ascoltando le esigenze della nostra clientela, affrontando insieme le sfide quotidiane, costruendo e rinsaldando relazioni di qualità, dando anche a noi l’opportunità di crescere, per diventare oggi un Gruppo che opera in 50 Paesi, con 162.000 dipen- denti e 9.600 filiali – sottolinea-. Cento anni di storia. Una storia che si basa su tre pilastri fondamentali: l’affidabilità e stabilità nel tempo; l’importanza del capitale umano; la confluenza in UniCredit di esperienze e storie di diverse Banche dando continuità ai loro valori. La nostra è una presenza moderna, dinamica, al passo con i tempi, ma che si fonda su valori antichi e radicati nel tempo. Valori fatti di persone, di volti e di uomini: quei volti e quegli uomini che in cent’anni i nostri clienti hanno imparato a conoscere e ad apprezzare». Rigoni - anche quest’anno, grazie alla passione ed all’entusiasmo dei nostri operatori, siamo stati in grado di dotare la Città di un mercatino permanente durante tutto il periodo natalizio. Un evento elegante e di qualità che arricchisce la nostra programmazione turistica, valorizza i rinnovati giardini pubblici e diviene motivo di attrazione per i molti avventori che giungeranno dalla pianura per godere del nostro clima natalizio. Devo ringraziare l’associazione “Giardini di Natale” per aver voluto allestire il mercatino superando le difficoltà derivanti dal riposizionamento delle casette”. I “Giardini di Natale” saranno aperti nelle seguenti date: Novembre: 26-27; Dicembre: 3-4-8-9-10-11-17-18 e da venerdì 23 Dicembre a domenica 8 gennaio dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00. Viaggio culturale a Salisburgo e Vienna in piena atmosfera Natalizia! Dopo il successo ottenuto dal precedente Viaggio in Russia, prosegue l’iniziativa “I giovani incontrano l’Europa” promossa dall’Assessorato al Turismo di Asiago in collaborazione con la Pro Loco Asiago e Sasso, questa volta all’insegna di un viaggio culturale in piena atmosfera Natalizia alla scoperta delle fascinose Salisburgo e Vienna. Il soggiorno culturale della durata di quattro giorni, si svolgerà tra il 17 ed il 20 Dicembre prossimo e toccherà da vicino oltre alla storia anche l’atmosfera magica che l’Inverno crea in queste due meravigliose città, conosciute ed ambite in tutto il mondo anche per i loro maestosi mercatini di Natale. La programmazione di tale soggiorno, prevede per il primo giorno il passaggio in Baviera nella bellissima Berchtesgaden, famosa per essere una delle più belle località di cure termali, in questa visita sarà compresa l’escursione alle famose miniere di sale del Salzbergwerk, con il suo lago sotterraneo illuminato al quale si accede tramite il tipico trenino dei minatori e lungo scivoli di legno. A Berghtesgaden, passeggiata anche nei famosi mercatini di Natale. Il giorno seguente sarà dedicato alla visita gui- data dell’incantevole città d’arte di Salisburgo, patria di Mozart, compresa la sua casa Natale, la Fortezza di Hohensalzburg e i noti mercatini di Natale. A seguire trasferimento nella meravigliosa Vienna, una della più prestigiose metropoli dell’Europa centrale, di nobile aspetto per Chiese, imponenti Palazzi Barocchi e vasti giardini. Prevista la visita del centro storico compreso S. Stefano, il Ring, Il Belvedere, e l’immancabile visita guidata del celebre Palazzo di Schonbrunn, del suggestivo mercatino di Natale e in serata partecipazione al concerto di musica classica presso il Kursalon. “Si tratta di una nuova iniziativa culturale aperta ai nostri giovani - sostiene l’assessore al turismo ed alla cultura di Asiago, Roberto Rigoni - che si pone tra i suoi obiettivi quelli del rafforzamento dello spirito di cittadinanza europea, dello sviluppo della comunicazione fra persone di origine, lingua e costumi diversi ma pur sempre appartenenti ad un’unica grande entità Europea nonché quello dell’incentivazione dei ragazzi alla mobilità con la creazione di importanti occasioni di amicizia e di aggregazione fra i giovani, il tutto anche per migliorare la loro competenza linguistica e la conoscenza delle altre culture”. Per informazioni ed iscrizioni contattare lo Sportello Informazioni Turistiche di Piazza Carli al seguente numero: 0424-464081. 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 6 Traffic Deadline: arriva nelle scuole di Asiago il progetto che esorta la sicurezza sulle strade In Italia ci sono mediamente in un anno 215 mila incidenti stradali con oltre 4 mila morti e oltre 307 mila feriti. Costituiscono per gli under 25 la prima causa di morte con oltre 400 morti all’anno; cioè più di uno al giorno. Peggio di una guerra. Ecco perché l’Associazione nazionale Carabinieri dell’Altopiano ha voluto, in collaborazione con la direzione didattica, portare il progetto Traffic Deadline ed il suo ideatore, il medico dell’associazione Rommel Jadaan, nelle scuole asiaghesi. Il dottor Rommel Jadaan non usa mezzi termini per parlare di incidenti stradali: “Non ci sono scuse nel guidare veloce né nel non mettere la cintura o il casco, né nel guidare alterati, né nel distruggere la vita con l’irresponsabilità. Ovvero non ci sono scuse per il vostro egoismo”. Jadaan è specialista e docente di Medicina d’emergenza e, in tanti anni di carriera, di “disastri” ne ha visti tanti, troppi. “Non è con le carezze che svegliamo le coscienze dei nostri giovani – dice – Meglio frasi secche, sbraitate e magari anche dure ma che rimangono, che fanno riflettere, che facciano alzare quanto basta il piede dall’acceleratore la prossima volta che qualcuno si sente Superman”. Ad affiancare Jadaan e l’Associazione Carabinieri nell’incontro altopianese c’erano anche l’autoscuola Vivian, il 118 altopianese ed i Carabinieri della stazione di Asiago. Una mattinata trascorsa assieme ai ragazzi delle quarte e quinte per spiegare alcuni fondamentali del primo soccorso; dal concetto di “non nuocere” a come intervenire dinanzi ad un’emergenza a come comunicare con l’elisoccorso. Centinaia di ragazzi che, sorprendentemente nell’epoca di internet e dell’informazione totale, si cimentavano per la prima volta con tecniche di massaggio cardiaco e di respirazione artificiale. E che si misuravano con le conseguenze degli incidenti stradali. Alcune delle cose insegnate durante la mattinata: braccia aperte a Y per indicare all’elicottero dove c’è l’incidente, un pizzicotto altezza sterno per vedere se una persona è cosciente, il massaggio cardiaco (Jadaan: “non importa se fatto bene o male basta che faccia girare il sangue”), grida per attirare l’attenzione. “Non si pretende che con un’ora di spiegazioni questi ragazzi possano imparare il primo soccorso – illustra Jadaan – Però acquisire la consapevolezza sì; la consa- pevolezza di come agire, di cosa fare e di cosa non fare, di non bloccarsi come inebetiti di fronte ad una situazione di emergenza”. Assieme a prove pratiche (condite di ordini impartiti come da un sergente), il dott. Jadaan ha proiettato immagini, alcune anche scioccanti, di incidenti e dei loro effetti. Il tutto spiegato con il linguaggio dei ragazzi, senza fronzoli e senza delicatezze. Una terminologia cruda per imprimere nei ragazzi i pericoli che la strada, ed una guida irresponsabile, rappresentano. Gerardo Rigoni Il carcere entra a scuola, le scuole entrano in carcere L’Istituto superiore di Asiago si sta preparando all’incontro con i detenuti della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova. Per il quarto anno consecutivo l’istituto aderisce al progetto “Il carcere entra a scuola, le scuole entrano in carcere” proposto dall’Associazione “ Granello di Senape” del Comune di Padova e dalla stessa casa di reclusione. Fin dai primi giorni di scuola tutti gli alunni delle classi quinte del liceo, dell’istituto tecnico e professionale, si sono impegnati ad affrontare le innumerevoli sfaccettature e contraddizioni che i temi della Giustizia e della Legalità suscitano quando si affrontano con responsabilità e senso civico. Gli studenti, guidati dai docenti responsabili dell’iniziativa, hanno approfondito giuridicamente il concetto di pena a partire dall’articolo 27 della Costituzione, hanno riflettuto sul significato della giustizia riparativa e sul senso delle misure alternative alla detenzione. Attraverso la lettura di articoli informativi sul carcere e dal carcere, gli studenti si sono misurati con un approccio e una lettura più umanizzante del rapporto vittime- autori di reato. Il progetto, unanimemente approvato dal collegio docenti, intende raggiungere tre obiettivi principali: definire e “smontare” i luoghi comuni connessi alla detenzione (il carcere è un hotel a cinque stelle, dal carcere si esce subito, le pene nel nostro Paese sono brevi e quasi nessuno finisce in carcere); aumentare la consapevolezza degli studenti sul fatto che il carcere non riguarda solo “gli altri”, ma può essere molto vicino alle loro esistenze di giovani, sempre più tentati da comportamenti a rischio: (il recente pacchetto sicurezza, per esempio, aumenta notevol- mente le pene per l’omicidio commesso guidando in stato di ebbrezza); promuovere spazi di dialogo e confronto tra persone libere e detenute. Il momento più importante e “forte” dell’intero progetto sarà determinato dall’incontro con i detenuti che i cento ragazzi dell’istituto avranno nei giorni 6 e 7 dicembre all’interno del carcere padovano. Il carcere, in quanto istituzione totale, viene spesso considerato un mondo a parte, impenetrabile, quasi irreale nella percezione del cittadino comune. La mancanza di informazione sulla vita all’interno delle mura penitenziarie e sulle storie dei detenuti può indurre a percepire il carcere come un’esperienza distante ed estranea, dando l’illusione ai giovani che esso non costituisca la conseguenza delle azioni illegali eventualmente commesse. Per queste ragioni parlare della vita in carcere con chi il carcere lo abita aiuta gli studenti a farsi un’idea della detenzione non più intesa come mera punizione, e consente loro di acquisire una rinnovata sensibilità nel diventare cittadini responsabili. 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 7 Successo per l’incontro promosso dal Rotary “Dalla masseria delle allodole al Cortile dei girasoli parlanti” Armenia ed Armeni una storia negata approfondimento con la prof. Antonia Arslan Gremita di un attento ed interessato pubblico la sempre accogliente e prestigiosa Sala della Reggenza della Comunità Montana in occasione dell’incontro – evento di venerdì 18 novembre con la saggista e scrittrice Antonia Arslan. L’appuntamento, dal titolo”Dalla masseria delle allodole al Cortile dei girasoli parlanti” - Armenia ed Armeni una storia negata, è stato promosso dal Rotary Club di Asiago Altopiano dei 7 Comuni presieduto da Giampaolo Baù in collaborazione con la Libreria Giunti al Punto di Asiago. I libri della scrittrice padovana di origine armena (da “La Masseria delle Allodole”, il suo primo romanzo del 2004 che ha riscosso svariati riconoscimenti, attraverso il suo seguito “Sulla strada di Smirne” del 2009, fino all’ultimo lavoro “Il cortile dei girasoli parlanti” edito nel 2011), sono stati solo il pretesto, lo spunto per Antonia Arslan per trattare il tema del “Mez Yeghèrn”, il “grande male” (la Shoah del popolo armeno), il genocidio perpetrato dai nazionalisti turchi ai danni di quel popolo nei primi anni della Grande Guerra (1915-1917), una questione, quella che riguarda la tragica storia del popolo di questa ora piccola repubblica caucasica dell’Anatolia tuttora irrisolta. Parlando di questo termine tremendo, la Arslan ha ricordato come il vocabolo genocidio fu coniato nel 1944 dal giurista polacco di origine ebraica Raphael Lemkin, studioso ed esperto del genocidio armeno per definire la distruzione di un gruppo nazionale o di un gruppo etnico ma di cui ha dato come definizione “sterminio di un popolo programmato dall’alto per motivi religiosi, razziali, culturali da parte di un dittatore o di un gruppo ristretto di potere”. “Della questione armena si parlò e scrisse molto in quegli anni della grande Guerra – ha ricordato - ma poi tutto fu cercato di far passare nel dimenticatoio”. Per l’autrice è stata non tanto l’occasione per promuovere il suo ultimo lavoro quanto, come da anni si impegna a fare a livello internazionale, per dar voce al dramma dimenticato di questo popolo “senza odio, ma con la voglia di testimoniare e di ricordare” come ebbe modo di sottolineare la stessa autrice; la sua voce, ferma e coinvolgente, ha delineato i tratti di un capitolo oscuro della storia del Novecento di cui la Turchia non vuole dare riconoscimento, ha raccontato di storie, di testimonianze, di fatti, di situazioni, di persone, lasciando un segno profondo nelle numerose persone pre- senti in sala. Va fra l’altro sottolineato come il Comune di Asiago sia stato uno fra i primi ad adottare una delibera per invitare il governo turco a riconoscere quello sterminio. Nella convinta, puntuale e sentita introduzione del socio Nereo Sartori, ricca di implicazioni e di coinvolgimenti a carattere anche personale e documentata con interessanti e significativi flash fotografici, Sartori ha inserito anche la pubblicizzazione di un service di respiro internazionale rivolto al popolo armeno da parte del Rotary Club altopianese. Grazie infatti alla sua preziosa opera “in loco” si provvederà a “riscaldare” il tetto dell’ospedale “Redemptoris Mater” di Ashotsk (villaggio a 11 km dal confine con la Georgia), per prevenire la formazione del ghiaccio ed i danni che questo causa sulla struttura prefabbricata, e quindi più esposta ad essere danneggiata dal gelo, visto che sorge su di una brulla piana ad oltre 2000 metri di quota, dove in inverno si raggiungono i -40°. L’ospedale, costruito dalla Caritas italiana e donato alla popolazione locale dopo il terremoto che il 7 dicembre 1988 distrusse tutto e causò più di 100 mila morti, fu inaugurato il 6 ottobre 1991 ed è amministrato dalla fondazione “San Camillo” dell’Ordine dei Camilliani; a gestirlo sono padre Mario Cuccarollo l’anziana madre Noel. Con una disponibilità di 100 posti letto l’ospedale copre un bacino di utenza è di circa 17.000 persone e copre 25 villaggi, ma vi giungono pazienti anche dalla vicina Georgia e da ogni parte dell’Armenia ed è l’unica struttura funzionante che eroga un’assistenza qualificata e gratuita. L’ospedale, che dà lavoro ad oltre 200 persone, è dotato di un pronto soccorso, di un poliambulatorio, di un laboratorio di analisi e radiologia, di un reparto di pediatria (fra l’altro intitolato proprio ad Antonia Arslan),ecc; ogni anno vengono effettuati oltre 2000 ricoveri, circa 1500 interventi e vengono alla luce 300 bambini. La prof.ssa Arslan è stata poi ospite in serata della conviviale del locale Rotary Club, che ha visto fra gli altri la partecipazione anche del regista Ermanno Olmi e che è stata occasione per ulteriori approfondimenti sulla spigolosa tematica. 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 8 Nuove forze per il Patronato di Asiago ASIAGO Domenica 20 novembre si è aperto il nuovo anno pastorale in tutto il Vicariato. Nella Parrocchia di S. Matteo, la nostra Parrocchia, le attività sono già tutte avviate: il catechismo, i corsi di preparazione al matrimonio, la preparazione per la cresima, il gruppo SCOUT, l’animazione del gioco per i bambini. C’è stato anche il rinnovo della presidenza del Patronato, il gruppo di persone che affianca e sostiene don Federico nella gestione delle attività educative e del mantenimento della struttura (edifici e campi). Nella presidenza è in atto un graduale cambio della guardia. Del passato consiglio restano Roberta Arduini, Beatrice Pesavento, Silvano Benetti e Gianpaolo Strazzabosco oltre naturalmente a Don Federico. I nuovi entrati, ben più giovani, sono Rossella Rabito, Giuliana Rossetto, Luca Dal Sasso, Rossana Vellar, Laura Remorini, Chiara Frigo e Barbara Costa. Cogliamo l’occasione per ringraziarli per il loro coraggio e per la loro voglia di mettersi in gioco e mettersi al servizio della Comunità. Essi ed altri si sono resi disponibili a febbraio durante il mese del volontariato, 4 domeniche in cui abbiamo cercato di coinvolgere il numero più alto di persone presentando alla S. Messa della domenica il valore del volontariato, le necessità della Parrocchia e le opportunità per i volontari. Ci rendiamo conto però che così facendo abbiamo coinvolto Rinnovata la presidenza ovvero il gruppo di persone che affianca e sostiene don Federico nella gestione delle attività educative e del mantenimento della struttura (edifici e campi). Intensa l’opera di volontariato e ricco il programma di iniziative aperte a tutti solo una parte della comunità asiaghese, quando invece le nostre attività sono rivolte a tutti. Collaboriamo fattivamente con l’assessorato alle politiche sociali, con le scuole, con le società sportive e con le famiglie per tentare di ridurre il disagio giovanile offrendo alternative ed opportunità. Ma proviamo anche a prevenire il disagio lavorando con i bambini delle elementari e delle medie, offrendo loro attività di gioco guidato da adulti, laboratori in cui mettere alla prova la manualità (pasticceria, falegnameria, decoupage, pasta di sale, cucina ,ecc…) e in cui continuare il lavoro della scuola sulla socializzazione,sul rispetto delle regole, sui valori etici e morali. Come vedete non è necessario essere “de cesa” per condividere questi obiettivi e non è necessario essere “de cesa” per tentare di realizzarli. L’importante è credere che la nostra comu- nità abbia la forza e la capacità di offrire ai nostri ragazzi un progetto così alto e di accompagnarli nella Sua realizzazione. Soprattutto è importante che chi ha qualche talento non lo tenga nascosto ma lo faccia fruttare. Sarebbe bello se qualcuno dei nostri artisti (pittori, scultori, fotografi) facesse dono alla comunità di un po’ del suo talento e di un po’ del suo tempo per trasmettere ai ragazzi in un laboratorio un po’ della sua arte. Sarebbe bello che un naturalista svelasse un po’ dei segreti della bellezza della nostra terra facendo sì che i ragazzi se ne innamorino e così imparino ancor di più a rispettarla e difenderla. E quante persone dotate di abilità particolari potrebbero condividerle con la comunità? Basta solo un po’ di coraggio per mettersi in gioco. Ma in maggioranza siamo solo persone normali… Certo! C’è bisogno anche di noi e non cre- diate che il tempo regalato da noi sia meno prezioso. Organizziamo anche corsi per adulti per diventare animatori di gruppi di ragazzi per cui la nostra non sarà più solo custodia ma animazione costruttiva. C’è posto anche per chi vuole collaborare durante le feste ( Pedalata, Patronight, Castagnata ecc…) o durante tutto l’anno per il servizio, le pulizie, per la malga, per le piccole manutenzioni che sono piccole ma sono tante…. Anche solo un’ora del vostro tempo sarà un grande regalo per la Comunità. Se aumenteranno i volontari aumen- teranno le proposte da offrire ai nostri ragazzi. Se aumenteranno i volontari molte più persone capiranno che il nostro patronato non è un distributore di servizi (compro il servizio e chiuso!) ma un modo che tutta la comunità asiaghese ha per attrezzare meglio i nostri ragazzi per andare incontro al loro futuro. Se avete colto l’invito e se avete voglia di offrire un po’ del vostro tempo chiamate in Patronato 042463433, Don Federico 3470333738, Gianpaolo 3492327675. Gianpaolo Strazzabosco Nuova vita per il tuo usato da Affari Tuoi! Da oggi anche sull’Altopiano, c’è la possibilità di compravendita dell’usato, opportunità già ben collaudata in pianura, che arriva da noi grazie all’apertura di Affari Tuoi, a Gallio in via Palladio (ex Punto Sport) su iniziativa del giovane Francesco Finco. Chi compra risparmia e chi vende guadagna, e intanto si contribuisce anche alla riduzione dei rifiuti, esigenza sempre più sentita ai giorni nostri, tanto che da tre anni a questa parte a novembre viene proposta una settimana europea di sensibilizzazione sul tema. “L’idea di avviare questo tipo di attività, assolutamente nuova da noi – commenta Francesco – mi è venuta … guardando una serie televisiva! Ma anche vedendo lo sviluppo che i mercatini dell’usato hanno avuto negli ultimi anni, e notando la grande quantità di articoli e prodotti che la gente smette di usare quando sono ancora quasi nuovi. Ne è un esempio l’attrezzatura sportiva per i bambini, come sci e scarponi, o biciclette. Ma anche giocattoli, abbigliamento, accessori, mobili, elettrodomestici, oggettistica, musica e libri”. Chissà quanti di noi hanno tenuto in casa oggetti inutilizzati per tanto tempo e alla fine se ne sono disfati buttandoli nei rifiuti, una pratica che va evitata e che trova una soluzione alternativa nella vendita dell’usato. Non buttare un oggetto significa dargli una seconda vita, perché quello che a noi non serve più qualcuno lo sta già cercando. Per chi vende c’è la possibilità di ricavare un guadagno da qualcosa che si riteneva già senza valore, per chi acquista invece ci possono essere interessanti possibilità di risparmiare, riutilizzando oggetti che ad altri non servono più. Affari Tuoi, nell’ampio spazio espositivo approntato sulla strada Asiago – Gallio (ex Punto Sport) è a disposizione di chiunque voglia vendere, comprare o anche solo dare un’occhiata senza impegno e in assoluta tranquillità. Il sistema di vendita è semplice e non impegnativo: chi ha qualcosa da vendere si mette in contatto con Francesco Finco che fa una valutazione di quello che può essere il valore della merce e insieme viene deciso il prezzo di vendita. La merce viene esposta gratuitamente, e se la vendita va a buon fine all’espositore viene riconosciuta la percentuale pattuita. Gli articoli e i prodotti che si intende vendere devono naturalmente essere in buone condizioni, puliti e funzionanti. Per oggetti ingombranti Francesco Finco è a disposizione per valutazioni gratuite a casa. Affari Tuoi sarà aperto dal 1° dicembre, ma chi vuole proporre qualcosa da vendere si può già mettere in contatto con Francesco, telefonando al n. 340.6784835, o scrivendo all’indirizzo email: affari_tuoi2011 @libero.it. Affari Tuoi: semplice e comodo per chi vende e guadagna, semplice e comodo per chi compra e risparmia! Servizio redazionale 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 9 La “Casa del Pastore” non è chiusa ASIAGO Gli ospiti residenziali sono stati trasferiti a Fontanelle di Conco, ma al Kaberlaba è sempre aperto il Centro diurno che serve 22 famiglie - I prodotti realizzati in vendita nei mercatini “Stiamo bene grazie; vivi e vegeti quassù sul Kaberlaba”. La battuta è del personale del centro diurno “Casa del Pastore” che troppi credono chiuso con gli utenti tutti trasferiti nella struttura di Fontanelle“Forse non abbiamo mai spiegato bene che la cooperativa “La Madonnina”, che tra parentesi non ha nulla a che vedere con quella con sede a Bassano, era costituita da due sezioni – spiega Luisa Scaggiari – una residenziale, situata al primo piano della casa del Pastore, cioè con gli ospiti fissi che ci vivevano e oggi sono sistemati nella strut- prossimi. “Mercatino il cui ricavato sarà riservato e gestito dagli utenti stessi – spiega la psicologa Carmen Traverso – Così che il loro lavoro, che è servito a dare loro maniera di esprimersi, servirà per proseguire con questa attività e, perché no, togliersi anche qualche sfizio”. La Casa del Pastore è una struttura a servizio del dipartimento di salute mentale dell’Ulss 3 riservata esclusivamente agli utenti altopianesi aperta nel 2000. In oltre 10 anni di servizio alla comunità ha dato assistenza e appoggio a più di 40 famiglie oltre a creare programmi individuali di breve, media e lun- tura di Fontanelle; l’altra invece con il centro diurno che è qui e che serve 22 famiglie altopianesi ospitando durante il giorno i loro cari”. Un servizio essenziale che permette alle famiglie di lavorare e compiere le incombenze quotidiane ma che serve anche agli utenti (con disagi psichici, che vanno dai 28 ai 60 anni) per farli sentire integrati, utili e non più emarginati. Un inserimento che si vede e si sente; basta guardare i lavori artigianali fatti dagli utenti nei laboratori di bricolage e falegnameria e che saranno posti in vendita nella casetta della solidarietà dei mercatini natalizi di Asiago venerdì 9 e martedì 28 dicembre Per Lilly un grande tributo di affetto E’ già trascorso un mese. Lunedì 28 novembre ricorre infatti il trigesimo della morte di Lilly Tessari. L’improvvisa e inaspettata scomparsa della giovane dj e speaker radiofonica asiaghese ha scosso profondamente la comunità dell’Altopiano, tutt’oggi incredula per quanto accaduto e per le molteplici incredibili coincidenze verificatesi che abbiamo già avuto modo di sottolineare nel numero precedente del nostro giornale. In questo mese Lilly è stata ricordata in varie sedi e in tanti modi. Come non parlare di lei e non mandarle un saluto nel “Tutti dentro” svoltosi dopo pochi giorni il tragico evento ai Due Mori? Lì avrebbe dovuto essere, come sempre, in prima fila ad animare la serata. E la festa della classe 1981, della cui organizzazione anche lei si stava occupando, alla fine è stata annullata in segno di lutto. “Non avevamo lo spirito adatto per pensare al divertimento” hanno detto i coscritti di Lilly. Già, come non sentire forte la sua mancanza? Sul suo profilo personale di facebook ogni tanto qualcuno lascia un messaggio e parla con lei come ci fosse ancora e potesse leggere. Un semplice “Lilly…” oppure un “Ti voglio bene” o ancora un “Buona domenica Lillina” si riempiono di mille profondi significati. Quante volte poi il suo nome si è sentito su Radio Vicenza, ripetuto dai cronisti sportivi che avrebbero voluto poterle ancora restituire la linea e interloquire con lei. Un gruppo di amici, attraverso il giornale, invita tutti quanti la vogliano ricordare a mettere una candela accesa alla finestra nella serata di lunedì 28. Una luce che brilla, come lo rimarrà lei nel cuore di tanti, nel cuore di tutti noi. Una bella e calda luce come lo è stata sempre soprattutto per la sua carissima e amatissima nonna Ma- ria, madre di sua madre, che dopo la morte di Betty ha riversato ancor più amore, se possibile, su questa nipote speciale. Il legame tra nonna e nipote è stato sempre fortissimo: l’una per l’altra rappresentavano quel cordone che le teneva unite alla cara Betty, che ha tenuto sempre viva questa figlia e mamma scomparsa prematuramente. Incolmabile è il vuoto che Lilly ha lasciato nella casa e nella vita di nonna Maria abituata a sentirla e a vederla se non tutti i giorni, quasi. Abituata a starle vicino da sempre, da quando è rimasta senza mamma e lei piccolina ha vissuto con la nonna per due anni. E poi comunque sempre con lei presente, con il suo amore, le sue cure, la sua attenzione, il suo aiuto nei momenti difficili, i suoi consigli. “Era il mio primo pensiero. Le preparavo spesso il pranzo – ricorda nonna Maria – e le stiravo la biancheria. Mi piaceva fare queste cose per lei. Mi sembra ancora di vederla seduta a tavola o sul divanetto della cucina, o in soggiorno mentre, contenta, si divertiva a far giocare le cuginette che amava tantissimo. Tutto mi sembra ancora impossibile e mi chiedo: perché non io che ho già ottant’anni…?!” Uno dei tantissimi interrogativi senza risposta che questa prematura dipartita inevitabilmente lascia. Per continuare a ricordare Lilly si sta comunque pensando a varie iniziative. Si parla di uno Slegar Gazingar, cioè una rassegna delle band altopianesi, tutta dedicata a lei che spesso in passato si era trovata a presentarla. Insomma un grande tributo di amore, di stima e di affetto verso questa ragazza dal dolce e contagioso sorriso che in queste settimane i familiari hanno potuto verificare direttamente e per il quale intendono ringraziare tutti con le parole che riportiamo qui sotto. ga durata per il reinserimento sociale o, per i casi di psicosi più gravi, comunque rispettando una continuità terapeutica e permettere lo sviluppo di competenze relazionali e cognitive. Nella struttura lavorano 4 persone tra tecnici e operatori che, tra i desideri scritti nella lettera a Babbo Natale, mettono in primis il bisogno di una nuova struttura perché quella del Kaberlaba non è più adeguata agli standard richiesti oltre ad avere dei costi di gestione alti. Problematica su cui stanno lavorando insieme a Ulss e Comune e che gli utenti auspicano possa essere risolta con il nuovo anno. Gerardo Rigoni Altopiano, mossi i primi passi per una condotta Slow Food Patate di Rotzo, formaggi e salumi altopianesi, porcini dei boschi locali, manzo allevato in loco e persino verdure di stagione degli orti di Asiago. Il tutto coronato con uno strudel di mele e torta di pere di antiche qualità autoctone dell’altopiano. Con questo menù preparato dalle mani esperte di Annamaria, moglie di Diego Rigoni e mente creativa del loro agriturismo, il comitato “Pro condotta slow food” si è ufficialmente presentato alla popolazione altopianese riuscendo nella serata a raccogliere ben oltre le 50 adesioni necessarie per avviare la pratica per il riconoscimento di una condotta Slowfood sull’Altopiano. “Chiamata proprio condotta come il vecchio medico, chiamato a risanare il territorio – spiega Mirko Rigoni, uno dei promotori dell’iniziativa assieme ad Antonio Cantele e sua figlia Lisa – L’altopiano può offrire tanti prodotti slow food. Prodotti di nicchia che se selezionati bene, curati nella loro produzione e promozionati in maniera corretta possono costituire non solo un valore aggiunto in termini d’immagine turistica ma anche, e soprattutto, fonte di entrate per le aziende agricole messe in difficoltà dalla monocultura lattiera”. “Le mele, le pere, le patate (di Rotzo ma anche quelle viola), i “fasoi sechle”, la stessa pecora di Foza sono solo alcuni dei prodotti che con un aiuto economico e buona volontà potrebbero costituire la base di un’offerta agroalimentare di grande qualità – elenca Cantele – Le realtà ci sono ancora così come la storia gastronomica: Altri prodotti crescono in maniera spontanea sui nostri prati come il “kumo”, le “farinelle” e le erbe selvatiche che costituiscono il “kraut”, senza elencare tutti i funghi considerati di qualità eccellente, però serve investire prima di tutto nella conoscenza del territorio, sconosciuto a troppi altopianesi”. Gerardo Rigoni “Vivete con il sorriso nel ricordo di Lilly” Il 28 ottobre 2011 è un giorno che ricorderemo in molti. Da quel giorno la voce di Lilly Tessari ha il solo potere di riecheggiare nei cuori di chi le voleva bene perché, purtroppo, non andrà più in onda, non animerà più sere e giornate, estive ed invernali, dal vivo. Potrà animarle nei ricordi con le sue battute, le sue smorfie, la sua forza e capacità di mettersi in gioco in ogni occasione e con chiunque. Volevamo scrivere poche righe per esprimere la nostra gratitudine nei confronti di tutti coloro che ci sono stati vicini in questo momento di difficoltà e tristezza. È complicato elencare tutti, ma comunque tutti coloro che ci sono stati fisicamente vicini, ci hanno scritto, ci hanno chiamati, che sono venuti a farci visita a casa, che hanno mandato dei fiori, che ci hanno aiu- tato in miriadi di modi in questi giorni, che ci hanno anche solo abbracciati per la strada, che sono stati presenti alle esequie, che sono passati a trovare Lilly al cimitero, che sono stati suoi amici, conoscenti e parte del suo sorriso. Tutte queste persone sono state fondamentali per noi. Renderci conto di quanti le volevano bene e di quanti ci vogliono bene è stato di giorno in giorno confortante e di sostegno, ci ha fatto coraggio per affrontare questo evento così improvviso e devastante. Ciò che ci auguriamo è che ognuno di voi possa conservare un ricordo di Lilly gioioso e divertente, e che viviate appieno ogni momento e sempre con il sorriso, come faceva lei in ogni momento della sua vita. Renzo, Lorena, Veronica e Stefania Tessari La pizzeria Khèllar vi offre una serie di incredibili offerte. Ottime per i vostri compleanni, feste della classe, ma anche solo se vi va di gustare una pizza ascoltando della buona musica in un ambiante tipico ed accogliente, da soli o in compagnia 8 Sabato 26 novembre 2011 ROANA di Martina Rossi Anche quest’anno, il Comitato “Sagra di Santa Giustina” ha organizzato la tradizionale Festa Patronale, grazie ai presidenti (o ai loro delegati) di gruppi e associazioni del territorio che, ogni anno, si uniscono per organizzare questa importante manifestazione; oltre alla Parrocchia Santa Giustina e alla Pro Loco di Roana, hanno partecipato alla realizzazione dell’evento il Gruppo Alpini di Roana, la Scuola Materna “Sacra Famiglia”, il coro “Le Voci della Spelonca”, il gruppo folkloristico “De Grützigar”, l’Associazione “San Giovanni Battista”, l’Associazione ArteMusica, la Corale Cimbra, il Coro Parrocchiale Giovanile, l’Istituto di Cultura Cimbra e il Consiglio Pastorale Parrocchiale, con il contributo di commercianti, di artigiani, di altre ditte e privati del territorio dell’Altopiano e dalla pianura. L’intero ricavato delle festa, quest’anno sentita in modo particolare e ricca di eventi, è stato devoluto alla Casa di Riposo “San Giuseppe” di Roana. Se- l’Altopiano Il ricavato della Festa di Santa Giustina interamente devoluto a favore della Casa di Riposo “San Giuseppe” condo dati certi, la struttura è nata all’alba del secolo scorso, nel 1907, anche se alcuni ritengono che possa essere esistito un nucleo embrionale antecedente, come ci ha gentilmente spiegato il direttore della Casa di Riposo, Ivano Rossi; l’edificio, infatti, era stato creato per accogliere la popolazione che, provenendo da recenti immigrazioni, trovavano un alloggio accogliente, ma anche per dare ospitalità alla parte meno fortunata della popolazione. Durante il primo conflitto mondiale, l’alloggio fu chiuso e la sede spostata a Poiana Maggiore, per poi ritornare nuovamente nel comprensorio altopianese: il numero degli utenti doveva essere abbastanza elevato se si pensò di riaprire i battenti all’indomani della Guerra. Rimanendo sempre di proprietà parrocchiale, la struttura ha aderito, nel corso degli anni Settanta, a una serie di convenzioni regionali e, negli anni Novanta, è stata totalmente rinnovata e ampliata, grazie all’appoggio del Comune di Roana, che da sempre la ritiene un valore aggiunto al paese, dalla Provincia di Vicenza e dalla Regione Veneto, ma anche grazie all’apporto di enti (pubblici e privati) e di privati cittadini: questo sottolinea come la Casa di Riposo ‘San Giuseppe’ sia ra- dicata nel territorio e profondamente integrata nel tessuto sociale. Nel 2011, l’opera è stata completata grazie all’aggiunta di una nuova ala, che è andata a completare il servizio offerto dalla struttura: non solo accoglienza finalizzata alla cura di bisogni patologici e di riabilitazioni, come spesso erroneamente si è portati a credere, ma anche un servizio di pasti a domicilio, che, oltre a soddisfare un bisogno empirico di 35/40 E se per le prossime feste brindassimo con l’acqua Roana? Noi lo immaginiamo già, e siamo fiduciosi che possa avvenire per davvero, e presto: un bel brindisi tra il sindaco di Roana Valentino Frigo e l’amministratore delegato della S.I.BE Spa Dino Frascarelli, con ospite d’onore e testimone di un nuovo patto d’amicizia il dottor Vittorio Longo, padovano di Rubano, con casa a Roana. Nei calici niente spumante o champagne, ma solo ottima acqua minerale etichettata “Roana” ! Impossibile, direte: in Altopiano non ci sono sorgenti da sfruttare per l’imbottigliamento e la commercializzazione di acque minerali! Vero, ma è altrettanto vero che l’acqua minerale “Roana” esiste, e la sua sorgente si trova a quota 1.300 metri, in uno scenario incantevole, come ce ne sono molti tra le cime che circondano il nostro Altopiano! A rimanere sorpreso nel vedersi servire l’acqua con etichetta Roana, è stato lo scorso luglio il dottor Longo, funzionario dell’azienda che eroga acqua e gas a Padova, che in un hotel del maceratese dopo aver ordinato per cena primo, secondo e due bottiglie d’acqua, una 10 frizzante e una naturale, ha visto arrivare in tavola l’acqua con il nome “Roana”. Incuriosito, ha chiesto informazioni e si è sentito rispondere che l’acqua è della zona, ma non gli han saputo dire la provenienza del nome. “Divertito dall’aver scoperto un’acqua minerale con questo nome –racconta – ho pensato di acquistarne un po’ di bottiglie, e alcune le ho portate poi sull’Altopiano, convinto che possa essere interessante per i roanesi approfondire questa curiosità, e magari pensare a una sorta di gemellaggio tra il comune di Roana e la zona dove viene prodotta l’omonima acqua minerale”. Inevitabile, per saperne di più, digitare “acqua Roana” sulla tastiera del pc, ed ecco rivelarsi un bel sito con la gamma completa delle acque e tante notizie ad esse legate. L’acqua in questione viene prodotta e commercializzata dalla S.I.BE Spa, con sede ad Ussita (Macerata), e sgorga spontaneamente dal Monte Bove, nel cuore del Parco dei Monti Sibillini a 1300 metri di quota. La gamma dei prodotti comprende vari formati in vetro e pet, compresa un’elegante bottiglia da 75 cl “Special Edition” in vetro bianco pensata per l’alta ristorazione. Ma il nome Roana da dove deriva? Esiste forse nelle Marche un paese o una località che si chiama così? Per saperne di più abbiamo contattato l’azienda, e visto che a volte le coincidenze curiosamente si combinano, abbiamo saputo che di questa omonimia si era parlato da quelle parti pro- prio poco tempo fa. “Sono stato recentemente sull’Altopiano – racconta l’amministratore delegato Dino Frascarelli – ho visto Asiago e i paesi vicini, compreso Roana. Al ritorno ho raccontato questa curiosa scoperta qui in azienda, dicendo che avevo visitato una zona di montagna molto bella dove esiste un paese che si chiama come la nostra acqua, ipotizzando la possibilità di dare vita a qualche iniziativa con cui suggellare questa simpatica omonimia. Purtroppo non sappiamo con certezza da dove provenga il nome dell’acqua Roana il cui logo raffigura una tigre e la cui storia è iniziata una trentina d’anni fa: rimane un segreto che si è portato via il fondatore dell’azienda. C’è più di un’ ipotesi, tra queste quella che egli avesse voluto chiamarla come un suo cavallo, abbinandola all’immagine di una tigre, perché si dice che quest’acqua, per i calcoli, sia aggressiva come una tigre”. “Acqua Roana: buona per la sete, ottima per la salute” recita uno slogan del prodotto, e chissà che presto non si possa dire anche “ideale per favorire nuove amicizie”. Si farà questo cincin con l’Acqua Roana? Silvana Bortoli anziani, consente a chi ne usufruisce di poter scambiare una parola, una chiacchiera o, più semplicemente, un sorriso. Insomma, il termine più appropriato per definire questo tipo di struttura è senz’altro “Centro Servizi”: a breve diventerà anche un centro diurno per lo svolgimento di attività ricreative che consentiranno agli anziani del paese di ritrovarsi in compagnia per svolgere attività diverse. Come Ivano Rossi stesso ha più volte sottolineato, bisognerebbe sfatare la convinzione che la Casa di Riposo sia “l’anticamera della morte”, come spesso si sente dire, o un “ricovero”, come molti ancora arcaicamente la definiscono: è un servizio utile, sia dal punto di vista medico che familiare, ma anche un centro ricreativo, un punto di incontro, un servizio alla popolazione (a oggi, sono 65 gli ospiti della ‘San Giuseppe’ e 35/40 gli utenti del servizio di pasti a domicili). Inoltre, non dimentichiamoci che la Casa di Riposo di Roana costituisce una fonte occupazionale per la popolazione, se si pensa che odiernamente vi lavorano circa quaranta persone: una struttura di utilità sociale a vari titoli attiva 24 ore al giorno, un’oasi nel deserto in questo periodo di grave crisi economico-sociale. “L’attenzione – ha sottolineato il direttore Ivano Rossi – non è rivolta a fare cassa, ma a investire sulla struttura, per essere utili al territorio. Una nota di merito – ha proseguito Rossi – va alla Parrocchia che, negli anni, ha visto avvicendarsi diversi parroci che hanno proseguito l’attività del predecessore anche nella gestione della struttura”. Infatti, anche Don Lino, orgoglioso dell’operato della Casa di Riposo “San Giuseppe”, ritiene che essa dia solidità al territorio: una struttura che costituisce a tutti gli effetti un plus valore. Lo stabilimento dell’Acqua Roana ad Ussita (Macerata) E c’è anche la birra “Cimbra” Da qualche settimana è in vendita sull’Altopiano e in molti negozi del vicentino una nuova bevanda che si rifa agli antichi abitanti dei 7 Comuni Non solo “Acqua di Roana”, ora anche la birra pare aver trovato casa e tradizioni presso l’Altopiano dei 7 Comuni. È recente infatti la produzione della bevanda che per antonomasia, alla pari dello spritz, sembra vada per la maggiore tra i giovani. Si tratta di birra prodotta in Austria, esattamente in Carinzia, regione più a meridione fra i Länder austriaci, rinomata località turistica dal clima ideale che assicura d’inverno abbondanti nevicate e in estate garantisce ore di sole in gran quantità. “Cimbra” è il nome che risalta sull’etichetta, dove a far da sfondo è stata posta un’accetta, esattamente si tratta di una “daldora”. Stando ai due giovani imprenditori che la commercializzano – uno è di Asiago – il logo è frutto di una collaborazione con l’Istituto di Cultura Cimbra roanese, poiché fonde la storia di questi luoghi montani con i primitivi abitanti, i cimbri per l’appunto. Su internet il prodotto è ben pubblicizzato, inoltre puntando ad un consumo tra i giovani, è oggetto di discussioni su vari forum, tra cui Facebook e Twitter. La birra “Cimbra” di tipo artigianale non pastorizzata, abbina al prodotto commerciale, la voglia di avvicinare le nuove generazioni alle radici della tradizione locale. Giovanni Dalle Fusine 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 11 ROANA Celebrati gli 80 anni della chiesetta dello Spillek Un’atmosfera molto suggestiva ha accolto nella serata di domenica 20 novembre i partecipanti alla fiaccolata organizzata dalla Parrocchia di Roana, in collaborazione con il Gruppo Alpini di Roana e Mezzaselva, per celebrare l’ottantesimo anniversario di costruzione della chiesetta dello Spillek. Coloro che sono partiti da via Laghetto, ma anche chi ha preferito salire in auto e unirsi poi al gruppo in processione, hanno potuto riscaldarsi grazie ai particolari fuochi che erano stati accesi su tronchi alti poco più di un metro, preparati dagli alpini insieme a luci e lumini ad ornamento della chiesetta. Dopo la recita del rosario, il parroco don Lino Prearo ha letto una breve storia della chiesetta, La storia del piccolo tempio inaugurata il 21 novembre 1931, sono seguiti i canti delle litanie e quindi sono state presentate e distribuite due cartoline, una con rappresenta la chiesetta com’è oggi, interno ed esterno, e l’altra raffigurante la cappella del 1904 (ingrandita qualche anno più tardi) e l’attuale. Terminata la celebrazione, tutti i convenuti hanno potuto ristorarsi grazie a cioccolata calda, vin brulè, dolci e bi- scotti preparati e serviti dagli Alpini e dagli organizzatori della cerimonia. I cenni storici sulla storia della chiesetta, a cui si è data lettura durante la serata allo Spillek e che qui riportiamo, sono stati tratti dal libro di Remo Azzolini “Roana, un tuffo nel passato tra chiese e capitelli”, che verrà presentato il prossimo 30 dicembre in chiesa parrocchiale a Roana. Silvana Bortoli Concerto di beneficenza della Banda di Cesuna per gli alluvionati Venerdì 9 dicembre, ore 20.45, al Teatro “Grillo Parlante” di Asiago si terrà l’iniziativa, dovuta soprattutto alla grande amicizia che lega il gruppo musicale con molte persone delle terre liguri Venerdì 9 dicembre 2011, alle ore 20.45, la Banda Musicale “Monte Lèmerle” di Cesuna si esibirà in concerto presso il Cinema-Teatro “Grillo Parlante” di Asiago. Il prezzo minimo del biglietto d’entrata sarà di 5 euro e il ricavato della serata verrà interamente devoluto a favore della Banda Musicale di Monterosso e delle 5 Terre liguri, la cui sede è stata completamente distrutta dall’alluvione perdendo completamente anche l’archivio musicale e gran parte degli strumenti. Il perché di questa iniziativa parte da molto lontano. Infatti, già dai primi anni ’80 era nata un’amicizia fra un gruppetto di alpini cesunesi e alcune Penne Nere di Migliarina-La Spezia. Da qui i contatti poi furono consolidati e la Banda Musicale “Monte Lèmerle” fu ospite della Banda “Giacomo Puccini” di La Spezia in occasione dell’Adunata Nazionale Alpini, che nel 1985 si tenne proprio in quel centro ligure. L’Amicizia fra le due entità musicali venne, dopo qualche anno, ufficializzata con un vero e proprio gemellaggio, suggellato fra i due sodalizi nel 1992. Ma la cosa non si fermò lì e, grazie alla tenacia e all’abnegazione del maestro spezzino Gabriele Castellani, le amicizie si allargarono un po’ all’anno, coinvolgendo altre Bande musicali e Gruppi corali viciniori a La Spezia. Fu così che i gemellaggi, di anno in anno, si allargarono fra la Banda Musicale di Cesuna e il Gruppo Folk di Vezzano Ligure, la Banda Musicale “La Monterossina” di Monterosso, il Gruppo Corale di Sesta Godano e gli Amici di Manarola. Sul finire degli anni ’90 i vari gruppi spezzini iniziarono a partecipare anche alle rassegna del Carnevale Roanese, portando nel bel mezzo del rigido inverno altopianese una ventata di allegria dal mare e dal Golfo dei Poeti, con carri alle- gorici ispirati alle 5 Terre Liguri. Ed ancora oggi, ogni anno, il sabato grasso, gli amici spezzini salgono a Cesuna per rinnovare il sodalizio con la Banda di Cesuna e per festeggiare con la gente della nostra montagna qualche giorno di Carnevale fra la neve. Quest’anno, infine, il 3 e il 4 settembre scorsi, la Banda Musicale di Cesuna ha partecipato alla tradizionale rassegna bandistica di Monterosso, giusto due mesi prima della tragedia che poi ha colpito quelle terre. L’ultima visita degli Amici spezzini sull’Altopiano è stata il 7 e l’8 ottobre scorsi, con il Gruppo Folk di Vezzano Ligure e il Coro di Sesta Godano diretto dal Maestro Cesare Garibaldi, che è anche maestro direttore della Banda di Monterosso. In quell’occasione, oltre che la cerimonia e il concerto a Cesuna, i due Gruppi liguri si sono esibiti anche ad Asiago, nella Loggia del Municipio, ricevuti e salutati dal vice sindaco Roberto Rigoni. Il Concerto di Beneficenza che terrà la Banda Musicale di Cesuna ad Asiago vuol essere un piccolo segno di solidarietà fra persone che hanno fatto nascere, coltivata ed accresciuta nel tempo un’Amicizia dalla Musica e nella Musica. Giovanni Dalle Fusine Dove oggi è situata la chiesetta dei Frati, in località “Spillek”, prima del 1900 esistevano incomplete le mura di una cappelletta, non si sa bene se lasciate incompiute o se avanzo di un capitello distrutto: certa la denominazione del luogo Pilleche in riferimento ai resti del capitello, divenuto poi Spillek, che vuol dire “altura del gioco”. La costruzione dell’oratorio, sorto appunto in quel luogo e non dove attualmente esiste la Chiesetta, iniziò nel 1900 e venne ultimata verso la fine del 1903, dedicandolo alla Madonna Immacolata di Lourdes e a Cristo Redentore come omaggio all’alba del secolo XX. L’oratorio fu eretto agli inizi del 1900 con le offerte dei buoni Roanesi e con l’appoggio del parroco di allora Don Giobatta Sartori. L’inaugurazione avvenne il 12 maggio 1904. In un secondo tempo, tra il 1910 e il 1912, don Giovanni Cavalli curò l’ampliamento della piccola cappella con l’aggiunta all’interno di una grotta ad imitazione di quella di Lourdes. L’oratorio così abbellito divenne centro di frequenti e numerose visite di devoti da tutti i paesi circostanti, fino da Asiago. L’oratorio fu distrutto dalla guerra e al termine dell’immane conflitto, ritornata la massa dei profughi, sul posto dove sorgeva la chiesetta si realizzò un Ospizio dei RR Frati Cappuccini, ma, su iniziativa dei roanesi, a poche centinaia di metri più a sud, fu costruita l’attuale chiesetta, oggi in posizione più dominante, su di una prominenza un tempo resa calva dalla guerra, oggi rinfoltita di larici e di abeti. La statua della Madonna assieme a quella di Bernardette, oggi all’interno della Chiesetta, vennero portate in processione partendo dalla chiesa parrocchiale il 21 novembre del 1931. La chiesetta, di stile romanico moderno, fu costruita su disegno del geometra Domenico Simone Frigo dall’impresa Giovanni De Guio per incarico del Comune che aveva in mano la pratica sul risarcimento dei danni per l’ Oratorio distrutto. L’ inaugurazione, con la maggiore solennità e con grande concorso di popolo avvenne il 21 novembre 1931. Il sacerdote don Giuseppe Rebeschini vi celebrò per primo la Messa nel nuovo Oratorio. In seguito, il parroco D. Angelo Cerato nel 1933 fece deco- rare la chiesetta con affreschi e ornamenti. I due dipinti che troviamo al suo interno raffigurano entrando sul lato destro la Beata Giovanna Maria Bonomo nell’atto di ricevere la comunione da un angelo e sul lato sinistro Sant’Antonio di Padova. (tratto dal libro “Roana, un tuffo nel passato tra chiese e capitelli” di Remo Azzolini) Il nuovo quaderno di cultura cimbra E’ uscito il nuovo quader- te importante del quaderno no di cultura cimbra. No- viene dedicata, attraverso nostante le grosse difficol- un vero reportage storico tà economiche che l’Isti- effettuato da Giancarlo tuto di cultura cimbra è Zizola, all’amicizia e al lecostretto ad affrontare per game teologico – filosofico il taglio dei trasferimenti, che legava Papa Ratzinger si è voluto far uscire il tra- al teologo roanese Luigi dizionale quaderno di cul- Sartori ritenuto, anche da tura cimbra riassuntivo Papa Benedetto XVI, “il dell’anno appena trascor- principale teologo so. ecumenico italiano”. Il volume apre con due ar- Zizola dedica anche un riticoli dedicati allo scritto- cordo particolare al maere Mario Rigoni Stern, uno stro Igino Rebeschini che dei fautori della tanto si prodigò per mante“riscoperta” culZizola turale e storica Giancarlo (1936-2011) dell’altopiano. Il primo, scritto da Marie Helene Angelici, mette in evidenza il gusto dell’avventura nell’opera sterniana mentre nel secondo Domenica Stefani espone il tema del ritorno analizzando “La storia di Tönle”. Una par- nere vivo l’interesse per il cimbro mentre Karin Heller porta il lettore a Vienna alla scoperta di una marcata toponomastica cimbra dalle origini diverse, alcune ancora da scovare. Danillo Finco invece si sofferma su molte “reliquie” dell’antica parlata ancora in uso a Gallio e nelle sue contrade. L’ultima parte del quaderno si sofferma su quanto pubblicato e organizzato nell’anno che sta per chiudere; dai libri, ai racconti alla serata folk cimbro al M i l l e p i n i . Auspicando che anche il 2012 potrà essere un anno proficuo nella diffusione della cultura locale che serve anche all’ospite che così forse potrà capire, ed apprezzare meglio, l’Altopiano e la sua gente. 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 12 GALLIO Pro Loco Gallio, dopo il successo dell’Oktober Ghel Fest, si annunciano gli eventi di rilievo per le prossime festivià Il presidente Schivo: “Grazie a quanto si riesce a concretizzare con la festa, è possibile mettere in cartello serate di grande valore e richiamo, come il tributo a Celentano in programma il 29 dicembre “Le varie manifestazioni che organizziamo a Gallio io e i miei collaboratori della Pro Loco vengono pensate non solo per i nostri paesani e ospiti, ma per tutti gli altopianesi, in un’ottica di avvicinamento fra paesi e abbattimento dei campanilismi, oltre che di contributo all’offerta turistica globale”. A parlare è Carlo Schivo, presidente della Pro Loco Gallio, che ancora una volta ci tiene a mettere in luce questo aspetto dell’attività portata avanti dall’ associazione che presiede, Un defibrillatore per l’Associazione Soccorritori Un defibrillatore scuola semiautomatico: è il dono che l’Immobiliare Neve di Gallio ha recentemente fatto all’Associazione Italiana Soccorritori, sezione Altopiano 7 Comuni. Una donazione che verrà ufficializzata, con la consegna di un riconoscimento alla società immobiliare, domenica 11 dicembre in occasione della XXI Giornata del soccorritore. L’appuntamento, organizzato dall’Associazione stesa prevede alle 11 il ritrovo nella chiesa di Gallio per partecipare insieme alla Messa. Alle 12, nella sala consiliare del Municipio, dopo i saluti delle autorità, ci sarà la consegna dei diplomi ai nuovi soccorritori (quelli che hanno frequentato l’ultimo corso). Si procederà poi alla consegna del riconoscimento all’Immobiliare Neve di Gallio. Energia elettrica dai rifiuti della discarica Baktall I rifiuti prodotti negli anni precedenti all’introduzione della raccolta differenziata non sono del tutto inutili. Quelli prodotti in Altopiano fino al 2001, afferiti alla discarica Baktall stanno producendo energia elettrica. La discarica situata nella Val di Nos a Gallio, e gestita fin dagli anni ’80 dalla Comunità Montana, è stata, dopo la dismissione avvenuta nel 2003, ricoperta e ricomposta. Entrando in una fase detta di “gestione post mortem” della durata di 30 anni dove la Comunità Montana è tenuta a mantenerla e monitorarla per assicurarsi che non inquini né le acque, con il percolato, né l’aria con il biogas. Ed è proprio con l’estrazione del biogas, prodotto finale della degradazione microbica della materia organica in assenza d’aria, che si produce l’energia elettrica. “Dal 2005, il biogas prodotto viene inviato ad una centrale di recupero energetico – spiega il presidente Lucio Spagnolo - Che ha consentito ad oggi di produrre da fonte rinnovabile circa 1.000 MWh di energia elettrica, attraverso il recupero di circa 800.000 Nm3 di biogas ed evitando in questo modo l’emissione in atmosfera di circa 700 tonnellate equivalenti di CO2". G.R. così come ha fatto anche durante il suo discorso di ringraziamento nella serata conclusiva dell’ Oktober Ghel Fest, dedicata proprio alla “Festa dell’Altopiano”. “Penso a tre anni fa – ha esordito Schivo – quando abbiamo deciso di organizzare questa festa, senza grandi pretese e con tante perplessità. Visto come siamo riusciti a farla crescere, richiamando e riunendo così tante persone provenienti da tutti i paesi dell’Altopiano, non possiamo che esserne soddisfatti e orgogliosi, oltre che spronati nel proseguire, con la speranza di contribuire ad unire sempre più gli altopianesi”. Quest’anno, proprio per dare un segno tangibile di unione simbolica tra persone e realtà diverse, è stata introdotta una nuova iniziativa, una sorta di “patto di amicizia e solidarietà” suggellato da uno scambio di targhe, che ha visto come primi protagonisti i componenti di due Onlus, gli “Amici di Antonio Pertile e Sonia Sartori” e gli “Amici di Silvia, Lisa e Roberta”. Chiusa con successo la 3^ edizione dell’Oktober Ghel Fest, occasione di ritrovo e divertimento in un periodo extra stagionale, i componenti della Pro Loco si sono rimessi al lavoro per definire il programma in vista del periodo natalizio, annunciando in particolare tre importanti eventi. Sabato 10 dicembre alle ore 20.30 in Piazza Italia si terrà la “Festa di Benvenuto a Gallio”, con fiaccolata dei maestri di sci e degli atleti dello sci club, che arriveranno in centro partendo dal monte Spill; a seguire gli auguri dell’amministrazione comunale con la consegna simbolica delle chiavi del paese ai nuovi maggiorenni di Gallio. A rendere luminosa la serata contribuirà lo spettacolo pirotecnico dalla chiesa e l’accensione dell’albero di Natale; infine, grazie al Gruppo Alpini Gallio, verranno distribuiti vin brulé e cioccolata calda. Si preannuncia come evento di assoluto prestigio il concerto in programma giovedì 29 dicembre alle 21 all’Auditorium dedicato interamente ad Adriano Celentano, con la tribute band “Lui e gli amici del Re”, che ha all’attivo oltre settecento concerti improntati sulle canzoni e gli spettacoli del supermolleggiato. “E’ proprio grazie alla Festa della Birra e a quanto si riesce a realizzare con essa – commenta Carlo Schivo – che è possibile proporre eventi musicali di tale portata”. Durante il periodo natalizio, da segnalare anche lo spettacolo all’aperto in Piazza Italia, dove venerdì 30 dicembre alle 16.30 si terrà la Rappresentazione della Natività a cura della Pro Loco di San Piero in Gu, con la partecipazione di oltre cento figuranti. Silvana Bortoli ROTZO Rotzo si conferma sempre più “terra cimbra” È partito il giorno 24 novembre il corso di lingua e tradizione cimbra. A Rotzo, terra dei cimbri con profonde radici storiche e culturali legate all’antica lingua. Basti pensare che quasi tutti i nomi di luoghi, prati, pascoli, boschi e valli portano con sé la storia di questa cultura: Pack per dire valle, Eck per dire colle, Wassara per ricordare un’antica sorgente e così via. Centinaia di toponimi cimbri che mantengono in vita un, seppur piccolo, vocabolario dell’antico tedesco. Da anni questa iniziativa viene riproposta grazie anche alle appassionate sollecitazioni di don Sergio Stefani, nato e cresciuto a Rotzo , ora parroco a Grisignano di Zocco, che propone ogni anno, presso la chiesetta di Santa Margherita di Rotzo, tra le più antiche dell’altopiano, la Messa ed il Rosario cimbro nel mese di maggio. Il corso si suddividerà in due parti: la prima riguarderà l’alfabetizzazione di base e vi parteciperanno studenti e appassionati che si approcciano per la prima volta al cimbro. Queste lezioni saranno tenute da Lauro Tondello, cultore della storia e delle tradizioni locali, che si proporrà in questo nuovo ruolo. Il secondo corso riguarderà gli appassionati, gli esperti, coloro che hanno coltivato nel passato esperienze relative al cimbro. Questo corso sarà tenuto da Angelo Fabris da tutti conosciuto come “Enghele” un personaggio noto e per molti aspetti davvero mitico per ciò che attiene al mondo cimbro in altopiano. Il corso potrà vantare la supervisione dell’Istituto di Cultura Cimbra di Roana e del suo Presidente Prof. Sergio Bonato che si prodiga da una vita perché l’importanza della lingua dei nostri avi sia apprezzata da tutti e le nostri radici non siano dimenticate. “L’amministrazione comunale di Rotzo, l’assessorato alla Cultura e la Biblioteca comunale - dice il sindaco Lucio Spagnolo - sono ben lieti di patrocinare e di poter ospitare nei propri spazi gli studenti del corso che apprenderanno quel po’ di cimbro “an minzik cimbrish” che sarà vanto per questo comune e per questa terra altopianese”. Al Ristorante con il Caseificio Pennar Asiago l’Altopiano Sabato 26 novembre 2011 8 Al Kaberlaba, vicino al bosco e a ridosso delle piste da sci: ecco l’Orthal, stupenda oasi di svago e relax Questa volta grazie al Caseificio Pennar Asiago facciamo tappa all’Orthal del Kaberlaba, in una zona bellissima con peculiarità uniche, immersa nel verde ai piedi di un meraviglioso bosco di abeti, alla partenza degli impianti di risalita del comprensorio sciistico. Sia d’estate che d’inverno è un’isola di svago e relax, soprattutto per le famiglie con bambini, che qui possono essere lasciati liberi di giocare e divertirsi tra il verde o sulla neve, a seconda della stagione, tra i giochi fissi e i gonfiabili, a ridosso delle piste da sci e per lo slittino. E mentre i più piccoli si dedicano alle attività preferite i genitori possono rilassarsi scambiando quattro chiacchiere, leggendo o prendendo il sole. Il locale è stato aperto nel 1958 da Dino Rigoni Zurlo e la moglie Bianca: là dove c’era una malga hanno dato vita a un piccolo bar, chiamato Orthal, che significa “fondovalle”. Varie e continue le trasformazioni negli anni, che hanno permesso la trasformazione in albergo - ristorante, e poi maneggio e parco giochi, il tutto immerso in una meravigliosa oasi verde. Uno sviluppo che non si ferma: dopo aver portato a termine la completa ristrutturazione degli interni, ora si lavora per completare anche quella degli esterni. Bianca e Dino hanno gestito l’Orthal fino al 1995, aiutati nel tempo dai cinque figli, Loredana, Massimo, Paolo, Chiara e Federico. Oggi è Paolo ad occuparsi dell’albergo, mentre Massimo gestisce il maneggio. La nostra visita all’Orthal ci permette di ricordare anche le novità del comprensorio sciistico, visto che siamo proprio alla vigilia dell’apertura della stagione invernale. Per i primissimi giorni di dicembre o comunque per il ponte dell’Immacolata, se le temperature lo permetteranno verrà aperta la pista centrale, grazie a un impianto di innevamento artificiale all’avanguardia e, finalmente, alla disponibilità di tutta l’acqua necessaria. All’Orthal sottolineano inoltre l’importanza dell’accordo raggiunto tra albergatori, gestori degli impianti di risalita e maestri di sci che permette di offrire ai turisti un pacchetto estremamente conveniente, ben pubblicizzato già dalla scorsa estate. Una calda ospitalità per tutte le esigenze Oltre che per passarci un periodo di vacanza ospiti dell’albergo, l’Orthal è ideale per trascorrere una giornata tra il verde o sulla neve, godendo di piste adatte a tutti. Vista la vicinanza al centro di Asiago e agli altri paesi, anche la gente del posto trova opportunità di passare qualche ora sciando e magari mangiare un boccone. A mezzogiorno si offre un servizio veloce e poco impegnativo, Tagliolini con petto d’oca affumicato e Pennarone pur sempre con scelta vasta e ben curata. La sera è più ricercata, nell’apposita sala si propone qualsiasi tipo di cena, da gustare in tutta tranquillità, circondati da un’atmosfera calda e familiare. Mamma Bianca ha lasciato in eredità una cucina tradizionale fatta di sapori gustosi ma al tempo stesso leggera, con ingredienti freschi, senza tanti grassi e facilmente digeribile. E’ molto ampio il menù Filetti al ginepro con crema di Asiago proposto, che comprende naturalmente anche diversi piatti in cui vari formaggi riescono a donare un gusto particolare, a volte intenso, altre delicato. Citiamo i 13 LA RICETTA Torta di ricotta dei Pennar e uvetta Ingredienti per 8 persone - Per la pasta frolla: 250 gr. di farina, 125 gr. di burro, 125 gr. di zucchero, 1 uovo, 1 pizzico di sale. Per il ripieno: 300 gr. di ricotta dei Pennar, 2 mele tagliate a fettine molto sottili, 100 gr. di uvetta sultanina fatta ammorbidire in acqua tiepida e zucchero, 2 uova intere, la scorza grattugiata di un limone non trattato, mezza bustina di lievito per dolci. Si prepara la pasta frolla lavorando velocemente insieme tutti gli ingredienti, formando una palla da lasciare riposare per una mezz’oretta in luogo fresco. Intanto si impasta la crema per il ripieno, montando innanzitutto a neve fermissima i due albumi, ai quali si aggiungono lo zucchero, i tuorli, la ricotta, l’uvetta sultanina scolata e asciugata, le fettine di mela, la scorza di limone grattuggiata e mezza bustina di lievito fatto sciogliere in un po’ di latte tiepido. Dopo aver tirato la pasta frolla con il mattarello e aver foderato la tortiera, si farcisce con il composto, piegando poi leggermente la pasta tutto intorno, in modo da formare un piccolo bordo. La torta va cotta per una cinquantina di minuti in forno caldo a 160/180 gradi a seconda del forno. Sformato e raffreddato, il dolce è pronto per una bella spolverizzata di zucchero a velo, e via… in tavola! Buono da gustare a fine pasto, è ottimo anche a merenda. tagliolini fatti in casa con petto d’oca affumicato e Pennarone, i bigoli casalinghi all’asiaghese, gli gnocchi allo speck e Asiago fresco, il pasticcio all’Asiago e finferli, il pasticcio con zucchine, pancetta e Asiago. Tra i secondi nominiamo i filetti al ginepro con crema di Asiago, i bocconcini di vitello alla cimbra, la selvaggina con polenta, i formaggi misti con marmellate, la tosèla dei Pennar con polenta. Non mancano squisiti dolci, tra cui quello della ricetta che vi proponiamo, con ricotta dei Pennar e uvetta. Asiago Stagionato Prodotto della Montagna, una squisitezza dalle qualità eccezionali E’ così chiamato perché si presta a prolungata stagionatura, da quattro mesi fino a tre anni. Può essere “Mezzzano”, “Vecchio” o “Stravecchio”. L’utilizzo, due, tre volte alla settimana come “piatto principale” in alternativa a carne o pesce, accompagnato da una bella porzione di verdure, si inserisce a pieno titolo in una dieta sana ed equilibrata. In poche parole, un ottimo prodotto, apprezzato anche dai palati più esigenti, che allo stesso tempo fa anche bene. GUSTA LA DIFFERENZA! SERVIZIO REDAZIONALE 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano TURISMO 14 ARTISTI DI CASA NOSTRA I capolavori di Giovanna Ambrosini “Masch” Lavorare il legno è la passione che ha ereditato dalla sua famiglia di provetti falegnami. Nel vecchio laboratorio paterno di Canove crea sculture e cornucopie scolpendo tavole di cirmolo Nel laboratorio della famiglia Ambrosini a Canove aleggia un forte profumo di legno e di resine. Il Giornale Altopiano già tempo fa si era occupato di Aldo “Masch”, padre di quella Giovanna che solo oggi scopriamo appassionata artista e scultrice. Nel silenzio della piccola officina di Canove, tra seghe e raspe appartenute a tre generazioni di falegnami, crea le sue opere scolpendo il legno cirmolo, dando vita a piccoli capolavori che non sfigurerebbero se posti vicino a quelli di ben più blasonati intagliatori. I suoi soggetti sono molteplici: dagli animali del bosco alle teste equine, dalle nature morte all’iconografia sacra di Cristo e della Madonna. Giovanna, artista schiva quanto poliedrica, non cerca le luci della ribalta, lavora alle sue creazioni per passione personale, nei momenti liberi dall’impegno di accudire all’anziana madre. “Anni fa seguii ad Asiago le lezioni di Gian Angelo Longhini e del professor Paganin – spiega l’artista – mi son servite da base per una impostazione pratica e teorica, poi ho cercato di applicare quelle nozioni sui materiali da modellare, e ogni tavola da intarsiare diventa una storia a sé. Se anche il soggetto fosse sempre lo stesso, il risultato a fine lavoro sarebbe unico perché diverso dai precedenti. Nelle variabili bisogna inserire il fatto di lavorare a mano libera, poi ci sono le venature dell’essenza lignea, la compattezza della fibra data dalla stagionatura, e i nodi, tanto dispettosi quanto belli da vedere. Non dimentichiamo l’estro dell’artista, sempre legato a situazioni di vita, agli stati d’animo”. Il banco da lavoro è zeppo di attrezzi, “sgube”, pialle e mazzuoli si mescolano a disegni su cartoncini e a vecchi oggetti torniti da chi ha dato i natali a Giovanna. La foto del bisnonno Catterino (con due “t”) è appesa tra seghe e trivelle di ogni misura, quasi a creare un filo di congiunzione tra passato e presente. Le sculture appoggiate alla rinfusa creano il caos tipico di un laboratorio d’altri tempi, qui il tempo pare essersi fermato nei lontani gior- ni in cui qualcuno entrava per commissionare credenze, madie o per far aggiustare la cassapanca tipica del corredo nuziale d’allora. Su un angolo son riposti alcuni piccoli ceppi di nocciolo e maggiociondolo. “Li prendo dalla nostra legnaia – dice Giovanna – con piccoli interventi di intarsio metto più in chiaro volti e fisionomie di cose che la natura ha solo abbozzato. Ma devo nasconderle da mia madre Eddy, che altrimenti le userebbe per quel che sono, semplici “stele” da infilare nella stufa”. Nei prossimi mesi l’aspetta l’impegnativo compito di terminare alcuni pezzi iniziati durante la stagione estiva, sculture complesse che richiedono lunghe ore di lavoro e andranno a far parte di un’esposizione tematica presso una frazione di Roana e tra le sale del Museo Etnografico del Legno di San Vito di Leguzzano. Giovanni Dalle Fusine Fotografia Augusto Rigoni si racconta Quando mi è stato proposto di scrivere un articolo in cui mi racconto come fotografo, dopo la naturale sensazione di orgoglio provata inizialmente, mi sono trovato in grande difficoltà. È davvero molto difficile scrivere un articolo del genere senza rischiare di apparire troppo pieni di sé! Di solito lascio che siano le mie immagini a parlare di ciò che sono e sento. Approfitterò allora di questa preziosa occasione per raccontarvi come è nata questa passione e cos’è per me la fotografia. Non ricordo quando ho preso in mano la macchina per la prima volta, ma so che ero incantato da questo “oggetto misterioso” che imprigionava in uno scatto il mondo che mi circondava e che mi regalava particolari che spesso sfuggivano a un occhio non ancora allenato alla cura del dettaglio. L’attenzione a questo elemento fondamentale è arrivata ovviamente con il tempo e soprattutto grazie alla guida di mio padre che, da sempre amante dell’arte e pittore per passione, mi ha portato a capire che per ottenere il perfetto risultato in fotografia e forse anche nella vita, occorre un mix di pazienza, esperienza e capacità di visualizzare il risultato che vuoi ottenere già prima di cominciare. Naturalmente avere una base tecnica è fondamentale, per questo, pur muovendo i primi passi da autodidatta ho seguito alcuni corsi, ma nessun corso sarà mai tanto prezioso quanto i consigli di cari amici fotografi che hanno condiviso con me i loro piccoli trucchi appresi in anni di pratica di quest’arte. Tornando alla capacità di pre-visualizzare il risultato da ottenere e applicandolo in particolare alla fotografia naturalistica, vorrei dire che, per riuscire nell’impresa, è basilare conoscere alla perfezione quello che ci accingiamo a inquadrare nel nostro obiettivo: l’ambiente in cui si muove e le abitudini di vita di un animale, o il ciclo vitale di un fiore o di un insetto, o, ancora, i cambiamenti cromatici, ad esempio, di un bosco, se il nostro soggetto sarà un paesaggio; tutto questo, per riuscire a fermare in uno scatto l’”attimo perfetto”. Quando decido di dedicarmi a immortalare un preciso soggetto, perciò, la prima fase è sempre di ricerca e studio e solo dopo aver raccolto abbastanza informazioni comincia il “lavoro sul campo”. Alleata fondamentale di qualunque fotografo, o sua acerrima nemica, a seconda dei momenti, è la luce: da lei dipende almeno il 50% del risultato! Puoi avere sul display o nel mirino della tua macchina anche il soggetto più espressivo mai esistito, ma con la luce sbagliata non otterrai mai un risultato memorabile! Questo per raccontarvi come nasce sul piano tecnico una mia opera; quello che provo, invece, quando mi dedico alla fotografia è tutta un’altra cosa.Amo la fotografia naturalistica perché trovo nel silenzio dei boschi, nel fruscio delle foglie, nel canto di un uccello o semplicemente nell’aspettare il momento giusto per lo scatto guardandomi attorno, il mio mondo perfetto. La natura riesce sempre a incantarmi con le sue meraviglie e mi regala momenti di puro stupore. Questo stupore e la magia di un mondo che pochi hanno il tempo di fermarsi ad osservare, è quello che cerco di trasmettere con i miei lavori e a breve avrò l’onore di poterlo fare allestendo una piccola mostra personale all’interno della rassegna “Bassano Fotografia 2011”. Se vi ho incuriosito almeno un po’ e volete visionare alcuni miei scatti sul sito www.augustorigoni.com. Augusto Rigoni 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano Le opere di Matteo Massagrande al museo “Le Carceri” di Asiago Dal 3 dicembre fino al 26 febbraio la mostra dedicata all’artista padovano Dal 3 dicembre, con inaugurazione alle 18, fino al 26 febbraio Asiago propone un’importante mostra antologica dell’artista padovano Matteo Massagrande. L’esposizione è organizzata dal Comune di Asiago, con il patrocinio della Regione del Veneto e in collaborazione con l’Associazione Alberto Buffetti. Nei suggestivi spazi del Museo Le Carceri, già sede di importanti eventi d’arte, tra cui ricordiamo la retrospettiva del grande maestro Leonardo Cremonini, la personale del giovane scultore padovano Ettore Greco, e le avvincenti nature presentate dal pittore milanese Maurizio Bottoni, saranno esposte circa 80 opere, realizzate con tecnica mista su tela e su tavola, di uno dei più famosi e apprezzati pittori e incisori dell’attuale panorama artistico. Saranno esposte anche molte incisioni, la cui raffinata tecnica, appresa negli anni giovanili dal maestro Giovanni Barbisan, ha portato alcuni suoi lavori a far parte del Gabinetto delle Stampe degli Uffizi di Firenze. Questa importante mostra antologica, curata da Nino Sindoni e Alberto Buffetti, vuole essere un riconoscimento e un omaggio all’opera di un grande artista, molto apprezzato in Italia e all’estero da critici e collezionisti. Dopo la mostra di sue opere, che nel 2009, allestita nella Esedra di Levante di Villa Manin a Passariano, rende omaggio al paesaggio ungherese e si accosta alle tele degli Impressionisti esposti a Villa Manin nella grande mostra “L’età di Courbet e Monet”, curata da Marco Goldin, questa esposizione propone le incessanti ricerche del pittore padovano sulla materia e sulla luce, che restano caratteristiche inconfondibili della sua pittura. L’Associazione Alberto Buffetti già nel 2007 ha curato la mostra del ma- estro Massagrande a Padova, presso il prestigioso Museo al Santo e ha voluto partecipare attivamente anche a questo grande evento. La mostra è un segno tangibile della ferma volontà da parte del Comune di Asiago di diffondere la Cultura, in ambito locale e non solo; anzi vuole dimostrare chiaramente l’impegno concreto della Città per fare di Asiago e del suo Altopiano anche un centro importante della cultura.Con questa esposizione Asiago continua il proprio dialogo con la cultura, e in particolare con l’arte contemporanea, per ritrovare e approfondire quel rapporto antico e forte che ha sempre avuto con questi fondamentali elementi della civiltà. Le sue tele dialogano con l’animo di ciascuno Massagrande dipinge le luci, i rumori, i sapori di ciò che lo circonda, di tutto ciò che può toccare,annusare, respirare, mettere in tasca, in testa, nel cuore. Non dipinge mai temi lontani dai suoi sensi e per lui nel mondo tutto è collegato: le luci, gli odori, i tempi. Li tiene con sé e dipingendo li ritrova in un quadro, e noi con lui. Abituato ad immagini che abbagliano e stordiscono, davanti alle opere di Massagrande l’osservatore si stupisce di provare quella sorta di commossa leggerezza che coglie quando si è a contatto con le stanze più intime di sé. Matteo Massagrande è in grado di trasfondere emozione pura nelle sue tele, che spaziano dal figurativo alla natura morta, al paesaggio. Matteo ha avuto la fortuna - o la condanna - di sentire sin da bambino il trascorrere del tempo, dei decenni: era palpabile sui muri, nelle pietre, nelle stanze delle case in cui ha trascorso la sua infanzia. Un mondo caratterizzato dalle luci che vi penetravano e che le animavano, così come al tempo era collegato anche il paesaggio circostante. Queste luci, questo saper stare solo con se stesso in un ambiente che dialoga con lui, ha formato anche la sua personalità. Sono queste le stanze vuote e i paesaggi dei suoi quadri, insieme alle altre case della sua vita, le case del quotidiano, quelle reali e quelle idealizzate. A questi suoi temi si sono aggiunti i paesaggi dell’Ungheria, in cui l’artista a trent’anni ha ritrovato tutte le cose già familiari. Qui ha imparato che può essere diversa la dimensione attraverso la quale viene intuito lo spazio: un ungherese - racconta Matteo - ama dire “io vivo dentro il paesaggio, non ce l’ho solo davanti”. Massagrande dipinge come se veramente ci fosse dentro. In Ungheria gli alberi a volte sono blu; magari per cinque minuti, per uno strano gioco di luce, lo sono davvero. E Matteo ha imparato a conoscere l’alfabeto segreto di quel paesaggio, per poterlo leggere e poi trasferirlo nelle sue opere. Ha imparato a far vivere nei suoi quadri i suoi ricordi di quel mondo, per farci vedere il blu o il verde, di cui forse non ti accorgeresti mai. Le tele di Massagrande instaurano un dialogo intimo con l’animo di ciascuno, perché sanno intrecciare nella loro sapiente tessitura cromatica il fremito della vita e il sospiro della poesia. 15 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 16 Giardineria Drago: l’atmosfera e la qualità dei più rinnomati mercatini di Natale Conoscete già la Giardineria Drago di Schio? Allora sicuramente converrete con noi su quello che stiamo per dire, ma se invece non ci siete mai stati, non perdetevi l’occasione, soprattutto in questo periodo, di farvi visita. In ogni stagione è piacevole scoprire la vastissima gamma di proposte dei vari reparti, dall’oggettistica alle splendide piante d’appartamento e da esterni per giardini e balconi fioriti, dalle orchidee alle confezioni regalo. Ma è soprattutto quando si avvicina il Natale che si può cogliere la magia di un mondo fatto di cose bellissime, che vi sorprenderanno per l’eleganza, il buongusto e l’originalità di ogni particolare. Immergendovi nella calda e luminosa atmosfera natalizia che la Giardineria Drago crea per i vostri momenti di festa, scoprirete addobbi e decorazioni natalizie tradizionali e sempre nuovi, che vi faranno trovare la qualità dei più rinomati mercatini di Natale, offrendovi una scelta davvero molto vasta e di assoluta qualità. Alberi di Natale di ogni misura, anche pronti per essere protagonisti del vostro ambiente domestico, idee regalo per grandi e piccini, complementi d’arredo, homeweare e mobili, oltre a una vastissima gamma di piante e composizioni natalizie. Personale altamente qualificato è a vostra disposizione per valorizzare e personalizzare la vostra scelta, con le confezioni regalo più belle ed eleganti. Un piccolo assaggio del tocco raffinato che sanno dare le creazioni di Drago lo potete avere facendo due passi ad Asiago, in Via Scajaro: dalla scorsa estate i commercianti hanno scelto proprio la Giardineria Drago per abbellire e rendere più accogliente la via, con vasi in cui alternare bellissime composizioni di piante idonee alla stagione. Ma è solo recandovi a Schio, strada Maranese, che potrete ammirare, in 50.000 metri quadri di superficie dedicata alla coltivazione e vendita di tutto ciò che significa vivere verde, quello che, forte di oltre 30 anni di attività, può considerarsi il maggior Garden dell’Alto Vicentino. Oltre allo stupendo show room dove vengono ricreati ambienti coordinati tra mobili, tessuti d’arredo e oggettistica, ora dedicato tutto al Natale, troverete una selezione sempre nuova di fiori recisi, per creare i migliori bouquet e gli addobbi floreali anche per le vostre ricorrenze e cerimonie. Vanto della Giardineria sono poi le piante d’arredamento: stelle di Natale, ciclamini, piante da balcone, gerani e piante da orto biologiche e aromatiche: in ogni stagione trovate le ultime e migliori varietà per creare un angolo verde raffinato e mai scontato nella vostra casa, in giardino e nell’orto. Una citazione particolare meritano poi le orchidee, che arrivano ogni settimana e sono quanto di meglio per durata e resistenza. Proprio alle tante varietà di queste stupende piante è dedicata la mostra in programma domenica 27 novembre in concomitanza con l’apertura dello showroom natalizio 2011. Ancora due parole sul vivaio, dove le piante ven- gono coltivate con passione e metodi innovativi a basso impatto ambientale: per il benessere delle 500.00 piante prodotte viene aggiunto al terreno un concime a lenta cessione omoscote che garantisce un’ottima concimazione di base. La Giardineria Drago, nel circuito delle Fattorie Didattiche, è abilitata alle visite per le scuole che ne fanno richiesta, con spiegazione e dimostrazione di coltivazione: all’interno delle serre viene mostrato come si sviluppano le piante, dal seme alla fioritura. Vengono organizzati inoltre corsi di giardinaggio. Se vi piacciono le cose belle, allora non potete perdervi una visita da Drago a Schio! Arrivarci è facile, anche perché si trova nelle adiacenze di una zona dove esistono diverse attività commerciali conosciute anche a noi altopianesi. Alla nuova rotatoria di Santorso, svoltate a sinistra passando per le Garziere, poi girate verso Schio; dopo avere oltrepassato la zona industriale continuate diritti fino a passare il passaggio a livello, immettendovi nella rotatoria, dove, svoltando a sinistra prenderete strada Maranese. Dopo un chilometro, sulla destra, caratterizzata dal grande drago che ne è il simbolo, trovate la Giardineria. Parcheggiate, entrate, e….. ammirate! La Giardineria Drago è aperta tutti i giorni (escluso il mercoledì pomeriggio) domenica mattina compresa. Informazioni allo 0445 516140. Servizio Redazionale La magia delle Fate dona bellezza e benessere La cura dei capelli in un percorso di benessere. E’ quanto propongono Maria e Sara al salone “Le Fate” di Asiago, in via Matteotti, 14. Parrucchiera ed estetista sono a disposizione del cliente per trattamenti innovativi che sanno coniugare salute, benessere e bellezza. Una questione di prodotti, ma soprattutto della filosofia olistica (che si prende cioè cura della persona nella sua globalità) che sta alla base della loro creazione e del loro impiego. Importante e basilare è comunque soprattutto lo spirito che anima il lavoro delle due giovani imprenditrici altopianesi. Il salone “Le Fate” può essere infatti definito il salone del tempo moderno che basa il proprio operare sulla filosofia ecologista e sulla crescente riscoperta dei valori naturali. Maria e Sara si sono specializzate in terapie bionaturali per le quali utilizzano prodotti Tecna e L’Oreal formulati con principi attivi innovativi privi di ammoniaca, di acidi e di nichel e con sostanze naturali quali ad esempio tea tree, miele, sali minerali e olio di jojoba. Non solo: l’approccio è talmente comple- La “Giornata benessere” abbina il massaggio parziale del corpo al trattamento dei capelli to che si va dalla parrucchiera per prendersi cura non solo dei capelli, ma anche del corpo, della mente e dell’anima. Maria e Sara propongono insomma un nuovo modo di volersi bene perché loro hanno adottato un nuovo modo di essere parrucchiere che non significa solo lavare, mettere in piega, tagliare o colorare i capelli ma lavorare a 360° occupandosi anche di relax e di coccole, a cui volendo si può aggiungere l’estetica. Vasta la gamma di trattamenti per capelli tutti personalizzabili che il salone “Le Fate” offre: per la ricostruzione dei capelli danneggiati, ad esempio, che si avvale della nuovissima tecnologia enzimatica, supportata dall’esclusivo ingrediente coenzima Q10; oppure per la salubrità dei capelli con l’impiego di olio di Argan proveniente da cultura biologica certificata; o ancora per proteggere e trattare i capelli che vengono sottoposti a lavaggi frequenti con prodotti a base di burro di karitè, estremamente indicata per le persone attive che fanno sport ed attività fisica. Queste ed altre linee sono da provare rivolgendosi direttamente al salone “Le Fate” di Asiago in via Matteotti, 14 (telefono 340.3851388) Servizio Redazionale Una buona occasione è fornita dall’imperdibile “Giornata benessere” programmata per martedì 13 dicembre (da prenotare telefonando al 340.3851388) in cui Maria e Sara propongono un massaggio parziale del corpo al trattamento di cute e capelli. In una magica atmosfera fatta di luci soffuse, fiammelle di candele e aria intrisa di delicati profumi, ci si affida a mani esperte per un benefico e rilassante massaggio alla schiena. Poi si procede alla cura dei capelli con i salutari trattamenti personalizzati che Maria e Sara vi sapranno ben consigliare. Il tutto per ottenere una piacevolissima e profonda sensazione di totale benessere. Un momento di vero piacere per il corpo, la testa e lo spirito. Da oggi la magia de “Le Fate” di Asiago cattura i vostri sogni e vi regala benessere e bellezza. Servizio Redazionale 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 17 CONCO Festeggiato un compleanno speciale A Conco si è idealmente soffiato sulla torta delle 330 candeline per il Comune nato il 20 novembre 1681. Consegnata al Sindaco una mappa del 1794, la più antica che si conosca Sabato 20 novembre 2011 a Conco si è festeggiato un compleanno davvero speciale. Il festeggiato era il Comune che nasceva con un “concordio di separazione” il 20 novembre del 1681. A soffiare idealmente sulla torta con 330 candeline il Sindaco Graziella Stefani aiutata da Bruno Pezzin che ha illustrato ai presenti com’è avvenuto quel “parto” non proprio facile. In Paese non si era mai saputo con precisione quando il Comune era nato. Alcuni storici accennavano al 1796, ma in realtà quegli avvenimenti riguardavano il Comune di Dossanti che era nato da una costola di Conco. Conco, cioè c’era già e le frazioni di S. Caterina e di Fontanelle si erano staccate formando un nuovo Comune. Che poi, per la cronaca, è stato riassorbito dal capoluogo nel 1810. Dalle ricerche storiche fatte dal Pezzin, si è venuti a conoscenza di documenti che attestano in maniera inequivocabile che Conco è nato nel 1681 da una divisione dell’antico Comune di Roveredo Alto che a seguito di liti interne si era spaccato in due dando vita oltre a Conco anche al Comune di Crosara. Quest’ultimo, poi, nel 1939 si aggregherà al Comune di Marostica. Conco e Crosara, i due Comuni nati 330 anni or sono, erano in lite da lungo tempo così come lo erano anche altri paesi dell’Altipiano: Valstagna litigava costantemente con Asiago, Gallio, Valrovina e Rovedero Alto cioè con i suoi confinanti. A dirimere le “baruffe” ci pensò la Serenissima, dopo che a seguito di una lite furibonda tra Valstagna e Valrovina ci scapparono dei morti. Il Consiglio di X ordinò al Capitanio di Vicenza Benedetto Cappello di salire sull’Altopiano e “sedare li litiggj” per riportare la pace. Il Cappello fece un buon lavoro e, sentite le parti, fece firmare degli accordi che poi furono rispettati anche perché, per i trasgressori, erano previste pesanti sanzioni. Tra questi accordi c’è anche quello che riguarda Conco e Crosara firmato a Vicenza il 20 novembre 1681. Il Concordio venne poi ratificato da Venezia il successivo primo dicembre e la nascita dei due nuovi Comuni ebbe così il sigillo della legge. Già otto giorni dopo, alla presenza di molte persone, si inviarono i periti a Nuova raccolta rifiuti: taglio del nastro a Conco Quasi 200 i contenitori per la differenziata distribuiti nel Comune Anche a Conco ha preso il via il nuovo sistema di raccolta differenziata. Circa un mese fa è entrato in funzione un servizio rifiuti rinnovato con le modifiche già annunciate nei mesi scorsi. Riepilogando: conferimento separato dalle altre frazioni per l’umido, che dovrà essere inserito in sacchetti biode- gradabili e compostabili e quindi portato negli appositi contenitori stradali dotati di serratura. Una prima fornitura di sacchetti, così come la chiave per aprire i contenitori, è stata consegnata agli Etra point; per le forniture successive l’amministrazione comunale ha attivato delle convenzioni con alcuni negozi del territorio per la vendita dei sacchi a un prezzo agevolato. Ecco gli esercizi commerciali che hanno aderito finora: “La Bottega - Specialità alimentari” di via Roma n. 1 e “La Bottega del Nani” di Umberto Dalle Nogare in Contra’ Conco di Sopra n. 111; a Fontanelle il negozio di formaggi e ali- Le celebrazioni del 4 Novembre a Conco Due sono state a Conco le giornate commemorative del 93° anniversario della fine della grande Guerra. Il 4 novembre l’amministrazione comunale di Conco ha invitato gli alunni delle classi 4^5^ elementare e gli alunni delle scuola media, oltre agli Alpini, alla cerimonia di commemorazione davanti al monumento ai Caduti per trasmettere la memoria di fatti che ormai rischiano di cadere nell’oblio . Il Sindaco Graziella Stefani, nel suo discorso ai ragazzi,ha spiegato che ricordare la fine della guerra a 93 anni di distanza significa soprattutto trasmettere oggi la memoria di un evento che concluse quel processo di unità nazionale iniziato con il Risorgimento e che fu non solo raggiungimento di unità territoriale ,ma unità di popolo. Ha inoltre spiegato che la presenza di un Monumento ai Caduti serve a tenere i fili con il passato, conoscere la nostra storia , capire come è stata costruita la nostra nazione e guardare in avanti con maggiore consapevolezza. Si è proseguito poi con la lettura di brani e pensieri da parte dei ragazzi. La commemorazione si è conclusa con l’Inno Nazionale cantato da tutti i presenti. Domenica 6 novembre amministratori, alpini, e reduci si sono ritrovati davanti il Municipio per poi raggiungere la chiesa per la Messa e la benedizione delle corone di alloro. Al termine, autorità e cittadini , accompagnati dalla banda “Attilio Boscato” di Fontanelle, si sono soffermati davanti al monumento ai Caduti per le celebrazioni di rito . La banda ha eseguito brani patriottici concludendo la commemorazione con l’esecuzione dell’Inno Nazionale. Giulia Crestani mentari di Pietro Dalle Nogare in via Giovanni Poli n. 19 e “Alimentari da Cinzia” in piazza 1° maggio n. 20; a Rubbio il panificio e alimentari di Luciano Bertacco in Contra’ Rossi n. 16. Nelle scorse settimane Etra è intervenuta per posizionare i contenitori destinati anche alle altre frazioni: gli utenti potranno dunque usufruire di 57 cassonetti per carta e cartone (che hanno mandato in pensione le vecchie campane), di 57 contenitori per gli imballaggi in plastica e i metalli e di 42 campane per il vetro, che dovrà essere conferito da solo. Per il secco non riciclabile, seguire le modalità di conferimento specifiche per la zona in cui si è residenti. Verde e ramaglie, rifiuti ingombranti e quelli derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) continueranno ad avere come destinazione ultima il centro di raccolta, mentre gli olii alimentari esausti, una volta versati in un qualsiasi contenitore domestico, o nelle taniche che Etra ha distribuito alle famiglie durante le serate informative, dovranno essere travasati nelle cisterne predisposte all’uso nell’isola ecologica di Conco e nel parcheggio del cimitero di Fontanelle. Infine i cittadini non residenti che detengono o conducono un immobile in uno dei Comuni, e che non si sono recati agli Etra point, ora potranno ritirare i materiali necessari al nuovo servizio all’Ufficio tecnico comunale di Conco dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. tracciare i nuovi confini. Quegli accordi si rispettarono per 120 anni, ma una volta caduta la Repubblica e passati sotto l’Austria, i Crosaresi intentarono causa a Conco perché – secondo loro – quel concordio era ingiusto ed iniquo nei loro confronti. E’ dalla lettura degli atti e dei documenti allegati a questa causa che il Pezzin è risalito alla nascita del Comune. Al termine dell’intervento storico è stata consegnata al Sindaco una mappa del 1794 redatta in occasione della divisione del Comune di Dossanti da Conco, che è la più antica mappa di Conco che si conosca. Per completare la festa non poteva, ovviamente, mancare un momento conviviale con prodotti autunnali: castagne, noci, patate americane, vini, ecc. preparati per l’occasione dalle signore del Gruppo Conco Insieme. ENEGO Raccolta differenziata: Enego entra nell’elenco dei Comuni “virtuosi” “Con la buona volontà, un’informazione capillare e un radicato senso civico, gli obiettivi si raggiungono”. Il commento è del sindaco di Enego Igor Rodeghiero e si riferisce alla raccolta rifiuti nel suo Comune. Un programma di raccolta differenziata spinta che in pochi mesi sfiora già il 60%. “Sono già 250 tonnellate di rifiuti non differenziati in meno prodotte in questi mesi – spiega Rodeghiero – Tonnellate che non devono essere avviate agli inceneritori e successivamente convogliate alle discariche. Ciò si traduce in costi minori e quindi ad un risparmio per la collettività oltre al non trascurabile aspetto ambientale”. Un successo che toglie Enego dalle “parti basse” della sconfortante classifica dei Comuni meno ricicloni (nel periodo giugno – settembre 2010 la differenziata ad Enego si attestava attorno al 6%) proiettandolo invece tra i Comuni più “eco friendly”. Un risultato reso possibile dall’opera di informazione e sensibilizzazione attuata e dai cambiamenti introdotti per migliorare il sistema tra cui il kit per l’umido conferibile in oltre 100 contenitori appositi distribuiti sul territorio. Un’operazione che ha, singolarmente, “tolto” nel solo mese di agosto 22 tonnellate di rifiuto umido dai cassonetti dell’indifferenziato. Per quanto riguarda plastica, lattine e vetro dalle 15 tonnellate conferite l’anno scorso tra giugno e settembre, si è passati alle oltre 71 nello stesso periodo. Carta e cartone sono passati da 6 tonnellate a 45. Dati che hanno ridotto il non riciclato da 404 tonnellate a 153. G.R. 8 l’Altopiano Sabato 26 novembre 2011 18 LUSIANA Lusiana fa da “pioniere” nel secco porta a porta Il servizio di raccolta rifiuti a Lusiana non è più lo stesso dal 24 ottobre 2011. Il Comune di Lusiana infatti, per primo in Altopiano, ha avviato il nuovo sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti. “Le ragioni che ci hanno portato a fare questa scelta - riferisce l’Assessore Ronny Villanova - sono l’impegno dell’amministrazione comunale per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente, la necessità di aumentare la quantità di rifiuti avviati a riciclo, per raggiungere entro il 31 dicembre 2012 la soglia del 65% di raccolta differenziata stabilita dalla legge italiana e l’obiettivo di incentivare le famiglie alla pratica quotidiana del conferimento con una maggiore separazione dei rifiuti”. “Il nuovo sistema - continua l’Assessore Villanova - ha apportato importanti novità quali la raccolta dell’umido separatamente dagli altri rifiuti e con conferimento nei contenitori dotati di serratura distribuiti in paese (chi pra- Oltre 200 i contenitori stradali installati invece per i rifiuti riciclabili tica già il compostaggio domestico continuerà a conferire l’umido al proprio composter), il ritiro del secco non riciclabile a domicilio con frequenza settimanale in gran parte del territorio comunale mentre nelle altre zone si proseguirà con la raccolta nei cassonetti stradali dotati però di serratura e la raccolta di carta e cartone a domicilio per le attività produttive, commerciali e ristorative che ne producono in grande quantità”. Si tratta sicuramente di una svolta nella raccolta finora attuata nel Comune di Lusiana anche perché il nuovo sistema permette un maggior controllo dei rifiuti conferiti e responsabilizza di più il cittadino. Carta e cartone, plastica e lattine ed il vetro possono così essere separati dal rifiuto non riciclabile e conferiti nei numerosissimi punti di raccolta dislocati in tutto il Comune (che sono stati ulteriormente incrementati per l’avvio del nuovo sistema) ed essere avviati ad un nuovo utilizzo. L’umido, costituito da materiali biodegradabili quali scarti di cucina, fazzoletti di carta, piccoli sfalci di giardino ecc., anch’esso separato dal 24 ottobre 2011 dal rifiuto secco, viene conferito in sacchetti biodegradabili compostabili nei contenitori dotati di serratura distribuiti in paese mentre le famiglie dotate di composter continuano a trattarlo con il solo compostaggio domestico. Il secco infine, quale novità principale del nuovo sistema, viene raccolto settima- nalmente porta a porta in gran parte del territorio comunale (zona Piazza-Campana, Lusiana centro e limitrofi, zona Vitarolo e limitrofi, zona Santa CaterinaSoster, zona PilastroVelo), consentendo così un maggior controllo della qualità del rifiuto non avviato al riciclo. Nelle rimanenti zone invece, come esplicitato dall ’ A s s e s s o r e Villanova, si continua con la raccolta in cassonetti stradali dotati però di serratura al fine di evitare il conferimento di rifiuti da parte di utenti di altri comuni. Ultima novità introdotta è una giornata di raccolta di ingombranti per 6 volte durante l’anno in una della frazione del paese a rotazione, raccolta che verrà comunicata di volta in volta dall’Amministrazione Comunale. “Siamo soddisfatti del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti – conclude Villanova - anche perché con il metodo porta a porta vengono raccolti i rifiuti del 71% dei cittadini residenti e del 65% delle utenze complessive (comprese quindi le seconde case) e prevediamo quindi nei prossimi mesi percentuali di differenziata elevate che, oltre ad essere le più alte in Altopiano, saranno molto simili a quelle dei paesi di pianura. Ovviamente il servizio potrebbe avere bisogno di piccoli aggiustamenti ma già dal primo mese di attività si stanno vedendo i primi risultati. Un plauso, unito anche ai ringraziamenti da parte di tutta l’Amministrazione Comunale e mia, va invece ai lusianesi che hanno accolto favorevolmente le novità introdotte e si sono dimostrati dei veri ecologisti, segno che i tempi erano quindi maturi per introdurre il cambiamento”. Tutto pronto per il Palio delle cariole Rimesso in piedi il Sabato 26 novembre, al pomeriggio, monumento… caduto in concomitanza della Fiera Franca Una carriola posta sul muretto della piazza con sopra fiori e un cuore per annunciare il palio di Santa Caterina (che venerdi 25 e sabato 26 propone il mandorlato e le trippe) la Polisportiva “PSC Santa Caterina) propone il “Primo palio delle cariole”, gara per equipaggi, che prenderà il via alle 14,30 . Il regolamento prevede che la carriola sia addobbata in modo da renderla spiritosa e simpatica, senza alterare la struttura originale del mezzo. Sia per il conducente che per il navigatore è obbligatorio il casco e le casacche di riconoscimento che saranno consegnate dagli organizzatori. La gara si svolgerà su un circuito ad ostacoli e ogni batteria sarà composta da 6 carriole e sono consentiti anche lo scambio dei ruoli per i due componenti dell’equipaggio. Sarà stilata una classifica e al vincitore sarà consegnato il palio e un buono valore di 200 euro. Per il secondo e terzo equipaggio classificato sarà consegnato un cesto enogastronomico. Sono obbligatori i campanacci e si possono applicare alle carriole marchi di sponsor. E.Z. Un viaggio in Nepal e Bhutan Il gruppo Viaggiatori per sognare Antonio, Liliana, Alfredo, Vanna, Flavio, Nadia, Renato, Eve, Augusto, Rinetta, presenta “Un viaggio in Nepal e Bhutan”. L’appuntamento è per mercoledì 7 dicembre a Lusiana alle 20.30 presso la sala dell’ex cinema (Piazzale Divisione Aqui, 1). Si parte dalla mitica Katmandù con i suoi templi e palazzi magnifici, la sua religiosità e la sua immutabile atmosfera per proseguire poi fino alla giungla tropicale nel sud del Nepal ed infine visitare il piccolo e incontaminato Bhutan, paese immerso nel b u d d i s m o tantrico dove regna una pace senza tempo. L’incontro viene proposto nell’ambito della rassegna di film, viaggi e incontri “Senza orario, senza bandiera”. Il monumento ai caduti posto davanti alle scuole elementari, all’angolo di via Piazzetta, parco della rimembranza e via del Donatore, che era stato demolito di sera da un furgone in manovra, è stato rimesso un piedi con la scritta di riconoscenza degli abitanti della vallata e la colonna mozza. Poiché il mezzo investitore era assicurato, la spesa sarà a cura della compagnia assicuratrice. E.Z. Nella foto, il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, ripristinato. L’Autunno letterario verso la chiusura Ultimi due appuntamenti di “Autunno letterario, LusianaConco”: sabato 3 dicembre alle 20.45, presso la sala “Luigi Poli” della biblioteca di Conco, Giorgio Rigoni Candida presenterà il libro “Storie della vita” e sabato 10 dicembre alle 20.45, presso la sala Consiliare del Palazzon a Lusiana, si terrà “Ricordando Mario Rigoni Stern, l’uomo e lo scrittore”, saranno presenti la sorella Maria e il figlio Alberico. Il Gardaland Winter Day dell’AVIS L’AVIS Altopiano invita soci e simpatizzanti a partecipare al Gardaland Winter Day, organizzato dall’AVIS provinciale di Padova per il 4 gennaio 2012. Un’occasione di festa e di scambio di auguri tra avisini. Costo del biglietto d’ingresso 15 euro (più 5 euro per il pullman). La prenotazione è da effettuarsi entro il 9 dicembre rivolgendosi a Franco Stefani 334.3220723. La gita verrà confermata con almeno 35 a d e s i o n i . 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 19 LA RUBRICA DELLA MEDICINA Uno dei più esperti chirurghi del Piede, il Prof. Pisani, ama dire che “una persona ha i piedi sani quando si dimentica di averli…”. Questa frase, apparentemente leggera e banale, in realtà presenta un contenuto quanto mai veritiero: quando i piedi hanno un problema è impossibile dimenticarselo, anche un banale dolorino diviene un compagno fastidioso ad ogni passo, mentre, ad esempio per controllare un dolore ad una mano è sufficiente tenerla ferma. Il piede è una struttura assai complessa, formata da 20 piccole ossa che sebbene non sembri, ad ogni passo si articolano tra di loro esercitando dei micromovimenti che nel loro insieme possono essere schematizzati come un elica che si avvolge e si svolge; questo movimento avviene circa 6000 volte al giorno, quindi anche un Meglio stare con i piedi per terra... se non fanno male! piccolo disturbo diviene pesante e penalizzante se si pensa a quante volte può dar segni di se durante un’intera giornata. Sono moltissime le cause di dolore ai piedi e possono colpire la parte posteriore (tallodinie), la parte intermedia (tarsalgie) o anteriore (metatarsalgie), oppure le singole dita. Tallodinie - Le tallodinie sono caratterizzate da un dolore in regione calcaneare, e possono essere dovute in alcuni casi a patologie dell’osso (sindrome di Haglund o spina calcaneale) oppure a patologie dei tendini che si inseriscono al calcagno (tendinite calcaneare o fascite plantare) Per quanto riguarda le tendiniti, la fascite plantare e la spina calcaneare il trattamento è quasi sempre medico, con infiltrazioni locali o laserterapia e molto raramente è necessario provvedere con metodiche cruente. Solo in caso di sindrome di Haglund, in cui il calcagno presente una escrescenza ossea che causa dolore il trattamento è quasi sempre chirurgico e consiste in una asportazione della parte di osso in eccesso ed in genere si ha una risoluzione del problema in circa 15 giorni. Tarsalgie - Questo dolore, localizzato al cosiddetto collo del piede può essere dovuto ad un infiammazione della fascia dorsale del piede, molto spesso in seguito all’utilizzo di una calzatura stretta. In altri casi invece si manifesta quando vi siano cedimenti strutturali della struttura ossea del piede, ad esem- pio in un piede cavo in cui i legamenti perdono di tono e la struttura comincia ad appiattirsi come un ponte al quale manchino le fondamenta o in un piede piatto in cui le articolazioni tra le ossa del piede siano usurate. Il trattamento di un infiammazione della fascia dorsale del piede è abbastanza semplice, e consta di ghiaccio, qualche anti infiammatorio e soprattutto nell’utilizzo di calzature morbide sul dorso. Nei casi in cui invece l’origine di tale dolore sia ascrivibile a problemi strutturali, piede cavo o piede piatto, è quasi sempre sufficiente l’utilizzo di un idoneo plantare la cui funzione è quella di “sostenere” la struttura del piede. Solo in rari casi è necessario procedere ad interventi chirurgici complessi di “ristrutturazione” del piede, con sezioni dell’osso ed utilizzo di viti per fissare in determinate ed opportune posizioni tra di loro le ossa del piede. Metatarsalgie Le metatarsalgie sono identificate da un dolore alla pianta del piede, appena prima dell’attacco delle dita. Sono quasi sempre espressione di una meccanica del passo alterata, o da alterazioni della lunghezza ossea dei segmenti scheletrici del piede, tutte condizioni che causano un aumento della pressione sull’avampiede durante la cinetica del passo. Molto spesso si formano delle callosità plantari in corrispondenza dei punti dolenti, inspessimenti della cute che hanno la funzione di ridurre l’attrito tra ossa e pavimento. Il trattamento delle meta tarsalgie è molto complesso, infatti sono numerosi i fattori che le scatenano. Il primo approccio è quello di posizionare un plantare con uno scarico metatarsale, in modo tale da alleggerire il peso del corpo in corrispondenza del punto dolente; se ciò non è sufficiente vanno ricercate le cause di questi squilibri, quasi sempre dismetrie delle ossa del piede e in questi casi non resta che procedere ad interventi chirurgici di riallineamento dei metatarsi. Deformità delle dita - Le più comuni sono l’alluce valgo e le dita a martello, deformità che si sviluppano sia per cause estrinseche (utilizzo di scarpe strette, traumi) che intrinseche (ereditarietà, artrosi, problemi neurologici..). Per queste patologie, nonostante la moltitudine di tutori proposti nei negozi, l’unica soluzione definiti- Dott. Christian Comelato Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia - Diploma in posturologia clinica Drigente medico presso UOC Ortopedia Asiago Diploma UEFA allenatore calcio a 11 [email protected] va è quella chirurgica. Esistono decine di tecniche differenti con incisioni cutanee da 1 a 4 cm, con viti o senza, ma in realtà i risultati clinici sono pressoché identici per tutte ( a patto che vengano eseguite in modo opportuno) e portano ad un recupero completo del piede dopo 2-4 mesi dall’intervento. In conclusione, le patologie che possono causare dolore ai piedi sono una moltitudine e si riscontrano con elevata frequenza, soprattutto nel sesso femminile a causa dell’utilizzo di scarpe strette e con il tacco. La diagnosi è quasi sempre basata sull’esame manuale e richiede al massimo una normale radiografia di conferma, mentre sono spesso superflui indagini complesse come la risonanza magnetica o le ecografie. LA RUBRICA DELL’ECONOMIA LEGGE DI STABILITÀ 2012: LE PRINCIPALI NOVITÀ La Legge di stabilità 2012, approvata in tempi da record dal nostro Parlamento, contiene una serie di misure e novità molte delle quali volute dall’Europa. Le disposizioni e gli ambiti di interesse sono molteplici, per cui di seguito cercheremo di sintetizzare i più significativi. Trattamenti pensionistici: Dal 2026 si andrà in pensione a 67 anni. Per chi andrà in pensione a partire dal 2026, l’età minima di accesso alla pensione di vecchiaia sarà di 67 anni. Dismissioni dei beni immobili pubblici: Trasferimento degli immobili pubblici attraverso il conferimento degli stessi a uno o più fondi comuni di investimento immobiliari e a una o più società di nuova costituzione. Un primo decreto per l’individuazione degli immobili sarà emanato entro il 30 aprile 2012 e dovrà prevedere anche una quota non inferiore al 20% delle carceri inutilizzate e delle caserme assegnate in uso alle forze armate. Dismissioni di terreni agricoli :Entro tre mesi il ministero delle Politiche agricole individuerà i terreni dello Stato a vocazione agricola e non utilizzabili per altre finalità da vendere. L’Agenzia del Demanio se ne occuperà mediante trattativa privata per gli immobili di importi inferiori a 400mila euro e mediante asta pubblica per quelli di valore pari o superiore a 400mila euro. Viene riconosciuto un diritto di prelazione ai giovani imprenditori. Riforma degli ordini professionali e società tra professionisti: La riforma degli ordinamenti degli ordini professionali dovrà avvenire entro 12 mesi all’entrata in vigore del presente decreto. È consentita la costituzione di società per l’esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico secondo i modelli societari regolati dai titoli V e VI del libro V del codice civile. Costituzione di società tra professionisti anche per l’esercizio di più attività professionali. Tra le novità anche l’abolizione delle tariffe professionali. Semplificazioni societarie: a partire dal 1° gennaio 2012, le società a responsabilità limitata che non abbiano nominato il Collegio Sin- dacale possono redigere il bilancio secondo uno schema semplificato. Obbligatorietà per le società a responsabilità limitata di adottare il sindaco unico, in sostituzione del collegio sindacale, qualora esse abbiano determinati requisiti dimensionali. Anche nelle Spa con meno di 1 milione di euro di patrimonio netto o di ricavi perdono il collegio sindacale e potrà bastare un unico sindaco. Mobilità per gli statali: Se in un’amministrazione i dipendenti Pubblici verranno ritenuti in soprannumero o si rilevino comunque eccedenze di personale gli statali potranno essere posti in mobilità. Rispetto alle procedure previste dal 2001, la messa a disposizione dei lavoratori in mobilità non avverrà più previo accordo sindacale ma dopo una semplice comunicazione ai sindacati. Finanziamento di infrastrutture mediante defiscalizzazione: Vengono previste delle defiscalizzazioni per realizzare nuove autostrade. La defiscalizzazione riguarderà Irap e Iva. Misure occupazione: Stop per i primi tre anni dei contributi ai Contratti di apprendistato. Dal 1 gennaio 2012 è previsto per la promozione dell’occupazione giovanile, che per i contratti di apprendistato stipulati successivamente alla medesima data ed entro il 31 dicembre 2016, è riconosciuto ai datori di lavoro, che occupano alle dipendenze un numero di addetti pari o inferiore a nove, uno sgravio contributivo del 100 per cento con riferimento alla contribuzione per i periodi contributivi maturati nei primi tre anni di contratto. Restando fermo il livello di aliquota del 10 per cento per i periodi contributivi maturati negli anni di contratto successivi al terzo. Occupazione femminile: Arriva il contratto di inserimento per le donne nelle aree territoriali in cui è più accentuata la differenza di genere nel tasso di disoccupazione. Riguarda donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in una area geografica in cui il tasso di occupazione femminile sia inferiore almeno di 20 punti percentuali di quello maschile o in cui il tasso di disoccupazione femminile superi di 10 punti percentuali quello maschile. Contratto di lavoro a tempo parziale: Maggiore ricorso al contratto di lavoro part-time, agevolando l’utilizzo delle clausole flessibili (relative alla variazione della collocazione temporale della prestazione lavorativa) ed elastiche (relative alla variazione in aumento della durata della prestazione stessa), che potranno nuovamente essere liberamente stabilite dalle parti individuali, nel rispetto di quanto eventualmente stabilito dalla contrattazione collettiva. Posta elettronica certificata nel processo civile: Viene previsto l’impiego e l’utilizzo della posta elettronica certificata nel processo civile. Misure straordinarie per la riduzione del contenzioso civile: Nei procedimenti civili pendenti davanti alla Corte di cassazione, aventi ad oggetto ricorsi avverso le pronunce pubblicate prima dell’entrata in vigore della legge 18 giugno 2009, n. 69, e in quelli pendenti davanti alle corti di appello da oltre due anni prima dell’entrata in vigore Dott. Riccardo Mosele della presente legge, la can- Dottore Commercialista e celleria avvisa le parti costi- Revisore Legale dei Conti Andrea Benetti tuite dell’onere di presentare Dott. Commercialista Esperto istanza di trattazione del pro- Contabile e Revisore Legale dei Conti cedimento. 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 20 Non convince del tutto la settimana che precede l’impegno europeo SPORT Pagina a cura di Cesare Pivotto Adesso c’è da pensare all’Europa. Per la Migross il campionato va da subito in freezer, dove trova posto una settimana che avrebbe dovuto dare certezze e che invece ha alimentato incertezze e dubbi sulla reale condizione e sulle effettive potenzialità attuali della squadra campione d’Italia. Tre prestazioni ravvicinate, quelle contro ValPusteria, Bolzano e Cortina, difficili da leggere e da interpretare, con le buone sensazioni sollevate dalla vittoria contro i pusteresi, la pessima condotta di gara nella sconfitta interna col falcidiato Bolzano e l’interlocutorio successo ai rigori di Cortina. Positivo, quest’ultimo, perché ha riportato la vittoria; positivo perché ha dato la conferma di un ottimo Lerg (che ha firmato il primo shutout asiaghese) e di una più attenta fase difensiva; positivo perché ha visto l’esordio stagionale di un Intranuovo, pedina di qualità e d’ordine, subito entrato nella sua parte. Ma molti interrogativi riman- MIGROSS PRONTA PER L’EUROPA? gono ancora aperti. A Cortina non hanno giocato, oltre agli infortunati Tura, Benetti e Nicola Tessari, anche tre <pezzi da novanta> come capitan Borrelli, Henrich ed Ulmer “non in perfette condizioni fisiche e preservati per la Continental Cup”, come ci ha confermato all’indomani il Alla final-four di Continental Cup, giunta quest’anno alla sua 15^ edizione, si sono finora qualificate due sole squadre italiane: i Milano Vipers, che giunsero al secondo posto nel 2001/02, ed il Bolzano, terzo nell’edizione 2008/09. Asiago che affronta per la quinta volta il palcoscenico europeo della Continental Cup; per tre volte vicina (due delle quali vicinissima) a vincere il girone ed a qualificarsi per la final four, la squadra asiaghese affronta per la prima volta una semifinale in trasferta e, oltre a riscattare la brutta figura del quarto del 2003 a Rouen, prova il colpaccio in terra danese. Questi i precedenti. - L’esordio assoluto risale al 2001 quando ad Asiago si organizzò dal 23 al 25 novembre uno dei due gironi di semifinale e la squadra, fresca vincitrice del suo primo scudetto, sfiorò subito la qualificazione. Battuto il Minsk all’esordio (5-2) e pareggiato (2-2) la gara con i Milano Vipers, l’A&O Ad Herning deve venir fuori il miglior Asiago della stagione presidente Mantovani che così sintetizza il momento della squadra. “C’è un progressivo miglioramento a quelli che erano i problemi atletici e di confidenza. Manca soprattutto la continuità ma mi auguro che questa, finora lenta, crescita possa subire un’accelerazione in Danimarca dove ai nostri non mancheranno certo le motivazioni. Anche le altre tre protagoniste non stanno attraversando un grandissimo momento nei rispettivi tornei nazionali, e questo ci potrebbe dare una mano, ma sappiamo che per tutti l’Europa ha un sapore particolare”. Saprà la squadra cancellare con un colpo di spugna tutte le negatività che hanno preceduto questo appuntamento per trovare nella “full immersion” di questi giorni la giusta concentrazione, le motivazioni e la determinazione giuste per fare il tanto atteso salto di qualità? “Nelle aspettative sono prudente, anche perchè non siamo in perfette condizioni, ma questi palcoscenici sono occasioni particolari, sono una cosa a sé; questa squadra ha dimostrato in passato di sapersi riscoprire di fronte a situazioni importanti e confido possa farlo ancora. Non riesco a collegare oggi campionato e Continental; lo scorso anno eravamo fortissimi ma, seppur di poco, non ce l’abbiamo fatta; chissà che quest’anno, che al momento non siamo allo stesso livello, le cose non possano andare diversamente. Dopo tre semifinali ed un quarto di finale di Continental Cup – conclu- de Mantovani - l’esperienza ci fa doverosamente essere prudenti ma guardiamo avanti comunque positivamente, con una gran voglia di riuscire nell’impresa”. L’ALBO D’ORO DELLACONTINENTALCUP 1997-98 1998-99 1999-00 2000-01 2001-02 2002-03 2003-04 2004-05 2005-06 2006-07 2007-08 2008-09 2009-10 2010-11 Košice Ambrì-Piotta Ambrì-Piotta ZSC Lions ZSC Lions Jokerit Helsinki S.Bratislava Zvolen Lada Tol’jatti Yunost Minsk Ak Bars Kazan MHC Martin Salisburgo Yunost Minsk Questo il programma del week end europeo di Herning: VENERDI’ 25 NOVEMBRE ore 15.00 Sheffield - Migross Asiago ore 19.00 Dab. Docler - Herning SABATO 26 NOVEMBRE ore 15.00 Migross Asiago - Dab. Docler ore 19.00 Herning - Sheffield DOMENICA 27 NOVEMBRE ore 15.00 Dab. Docler - Sheffield ore 19.00 Herning - Migross Asiago I precedenti giallorossi andò vicinissimo al successo sul titolatissimo Lugano che riuscì a pareggiare ad 11 secondi dalla sirena finale. Finì 4-4 e così a passare il turno furono i Milano Vipers che finirono a quota 5 punti, davanti ad Asiago (4), Lugano (3) e Minsk (0). - L’anno dopo arrivò il bis; dal 22 al 24 novembre 2002 all’Odegar altro girone di semifinale; l’A&O impattò (33) gara uno contro il Minsk, piegò il Lubiana (3-2) in gara due e venne sconfitto di misura (1-2) in gara tre dallo Jukurit. La classifica finale promosse Minsk alla finale, primo con 5 punti, davanti a Jukurit (4), Asiago (3) e Lubiana (0). - Nel 2003 Asiago impegnato per la prima volta in trasferta a Rouen, in Francia, ma in un girone dei quarti, dal 17 al 19 ottobre; trasferta disastrosa quella in terra fran- cese per un Asiago battuto 3-2 dall’Amiens, 6-0 dall’Amsterdam e 4-0 dai padroni di casa del Rouen. Impietosa la classifica finale: primo Rouen con 5 punti, davanti ad Amiens (4), Amsterdam (3) ed Asiago (0). - L’ultimo precedente risale allo scorso anno quando fu ancora l’Odegar, dal 26 al 28 novembre 2011, teatro di un girone di semifinale in cui la Migross fu protagonista fino all’ultimo secondo. Battuto ai rigori (4-3) il Kiev all’esordio, Asiago inflisse un tennistico 6-1 al Miercurea. Decisivo il confronto finale con i danesi del SonderjyskE di Mario Simioni; dopo l‘avvincente 3 a 3 dei tempi regolamentari e l’infruttuoso overtime, furono necessari 9 rigori per parte per decretare il successo dei danesi ed il loro passaggio alla final four. La classifica finale vide infatti primo il SonderjyskE con 8 punti, davanti ad Asiago (6), Kiev (4) e Miercurea (0). Dal 29 novembre al 4 dicembre le qualificazioni ai Mondiali Under 18 ALL’ODEGAR APPUNTAMENTO ROSA CON L’HOCKEY INTERNAZIONALE Ben otto le selezioni nazionali in lizza nell’intenso programma Asiago che, a conferma della sua vocazione e credibilità organizzativa, sarà teatro nei prossimi giorni di un altro appuntamento di caratura internazionale. Dopo i Campionati Mondiali Under 18 del 2004 e del 2009 ed il Mondiale Femminile di II^ Divisione del 2005, l’Odegar tornerà a vestire i colori dell’internazionalità con la disputa, dal 29 novembre al 4 dicembre prossimi, del torneo di qualificazione ai Mondiali Femminili Under 18 di prima divisione. Sei le selezioni nazionali che daranno vita all’intenso programma; oltre alle azzurrine di coach Massimo Fedrizzi saranno in pista le rappresentative di Inghilterra, Francia, Cina, Ungheria e Kazakistan. Questo il programma: martedì 29/11/11 ore 13:00 Inghilterra – Francia ore 16:00 Cina – Ungheria ore 19:00 cerimonia d’apertura ore 20:30 Kazakistan – ITALIA mercoledì 30/11/11 ore 14:00 Francia - Ungheria ore 17:00 Kazakistan - Inghilterra ore 20:30 ITALIA - Cina venerdì 2/12/11 ore 14:00 Kazakistan - Cina ore 17:00 Inghilterra - Ungheria ore 20:30 Francia - ITALIA sabato 3/12/11 ore 14:00 Ungheria - Kazakistan ore 17:00 Cina - Francia ore 20:30 ITALIA - Inghilterra domenica 4/12/11 ore 13:00 Inghilterra – Cina ore 16:00 Francia - Kazakistan ore 19:30 Ungheria – ITALIA al termine cerimonia di chiusura 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 21 Il testamento di un campione vero Ora lo ripetiamo: “Enrico, grazie!” “Enrico…grazie in tutte le lingue del mondo”. La copertina del nostro giornale datata sabato 25 febbraio 2006 è una di quelle che abbiamo voluto incorniciare e appendere alle pareti della nostra redazione a ricordo e testimonianza di uno degli eventi storici per l’Altopiano che con il nostro lavoro abbiamo avuto il piacere di documentare. Il “raitalar volante” dei Toccoli ci aveva appena regalato una grandissima e difficilmente ripetibile emozione. Che festa per re Enrico, che orgoglio nel sapersi conterranei del neo campione olimpico di Torino 2006. A poco meno di sei anni da quel magico momento, che rimane vividamente impresso nelle nostre menti e nei nostri cuori, Enrico Fabris ci sorprende con l’annuncio del suo ritiro. Una gara andata storta, la prima del circuito di coppa del mondo tenutasi a Cheliabynsk, in Russia, gli suggerisce una decisione che uno come lui, abituato a viaggiare ad alti livelli, non vorrebbe prendere mai, ma che ad un certo punto diventa la cosa più saggia e giusta da fare. “Ho scoperto – ha detto Enrico al rientro dalla Russia - che per un atleta è difficile smettere. Però, prima di tutto, bisogna essere onesti con se stessi. Fino a qualche tempo fa a fronte di risultati tecnici oggettivamente non significativi ero propenso a trovare delle giustificazioni nella preparazione inadeguata o nella mia incapacità nel concentrarmi sulla gara. Però da un po´, dentro di me, veniva sempre più a mancare la voglia di mettermi in gioco. Il divertimento che da sempre provavo andando in gara si stava affievolendo. Il “fuoco” che mi sentivo dentro al momento del via ed in pista si andava spegnendo. Mi sembrava - prosegue ancora - di essere diventato un lavoratore del ghiaccio più che un atleta d´alto livello nel senso pieno e completo del termine. Inevitabile a questo punto trarne le conclusioni tanto più che pure sul piano fisico la condizione stentava a manifestarsi ed anche negli ultimi giorni la salute non era del tutto ottimale». E così ecco l’annuncio contenuto in un comunicato diramato dalla Federazione, una decisione per la quale Enrico dice di aver trovato il massimo rispetto sia in famiglia come in Federazione e nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro del quale fa parte. Spiaciuti, ma rispettosi anche i suoi tanti tifosi. “Ora – dice Enrico - per un po´ me ne starò tranquillo in famiglia poi vedrò se e come restare nel mio mondo. Dipenderà anche dalle possibilità che mi verranno offerte. Di certo come atleta ho chiuso». Non è solo per le tre medaglie olimpiche che ora lo vogliamo ringraziare, ma per il suo esempio di serietà ed impegno, per la sua faccia pulita, il suo sguardo quasi schivo e timido, la sua semplicità. Lo ringraziamo per gli indelebili ricordi delle sue imprese, le immagini registrate di Enrico con le braccia al cielo e la bocca aperta in un urlo liberatorio, delle sue passerelle con il tricolore sulle spalle, dei suoi baci alle medaglie. Un’insegna all’entrata di Roana resterà sempre a ricordare che quello è il paese del campione olimpico. Restano le sue figure scolpite nel legno che fanno bella mostra di sé nelle sedi della Cassa Rurale di Roana. Resta anche la bella copertina, con tanto di dedica autografata dal campione, di un piccolo giornale locale che gli rende omaggio. Resta la voglia di ripetere ora più di allora: “Enrico, grazie in tutte le lingue del mondo”. Stefania Longhini e Renato Angonese La Sportivi Ghiaccio Roana, al termine della sua lunga e splendida attività agonistica, ringrazia Enrico Fabris per tutto quello che è stato capace di fare nel e per il Pattinaggio Velocità, per aver portato in alto il nome della nostra società e del nostro Altopiano e gli augura di trovare, per sé stesso e per tutti noi, altre nuove soddisfazioni oltre a quelle che ha saputo dare da atleta in tutti questi lunghi anni di attività. Ancora un immenso GRAZIE ENRICO! Enrico Fabris chiude la sua carriera con un palmares invidiabile. Ha all’attivo la partecipazione a tre olimpiadi: Salt Lake City 2002, Torino 2006 e Vancouver 2010. Nella storia restano le sue medaglie ottenute a Torino, ben tre, due ori e un bronzo. Le annate successive alle Olimpiadi italiane hanno garantito ad Enrico Fabris ancora molte soddisfazioni in termini di risultati importanti senza tuttavia raggiungere più i picchi sportivi e mediatici di quell´irripetibile febbraio 2006. Nel gennaio di quest´anno, agli Europei di Collalbo, Enrico Fabris ci ha messo, come al solito, la volontà ma una brutta caduta che aveva rimediato in pista il dicembre precedente lo ha condizionato in maniera drastica oltre a peggiorarne lo stato di salute. Con grinta Fabris ha comunque tentato ancora il recupero fisico. Ad ottobre un test in Germania lo incoraggia. Venerdì scorso nella città russa di Chelyabinsk, negli Urali, la sua ultima gara. R.A. Continua da pagina 1 Fosse stato un amante della pratica sportiva, il buon conterraneo Rigoni Stern non avrebbe forse tardato ad annoverarlo nella squadra di Tonle Bintarn e di Giacomo, a raccontare quelle stagioni lunghe e profumate dentro le quali si conserva ancor oggi l’elisir di un’esistenza ben fatta e ordinata: i prati erbosi, le greggi e le bianche vette, gli autunni dal rosso pastello delle foglie, gli inverni silenziosi e il fumo odoroso della legna nel camino. A Torino 2006 ne inneggiarono le gesta, a Vancouver 2010 ne criticarono la preparazione fatta: in quel giorno tinto di sconfitta, apprezzammo ancor più la sagace saggezza di un ragazzo che diede al mondo la lezione più bella, che forse ancor oggi pochi hanno compreso: nella vita si può vincere o si può perdere, l’importante è essere persone felici. Quella felicità che, sul limitare del bosco, ha il nome della sua famiglia e dei suoi affetti, del miracolo di una piccola nascita e dell’emozione di un amore gigantesco. Certo, perché anche la sconfitta ha una sua bellezza: strana, complicata, inafferrabile eppure metafora bellissima della vita stessa. La natura – silenziosa interprete delle sue passeggiate quotidiane – gli ha insegnato che la vita ha i suoi tempi e le sue stagioni: c’è la stagione della primavera e dei successi, dell’estate e delle conferme, dell’autunno e della prima stanchezza, dell’inverno col suo riposo. E anche se per lui l’inverno è sempre significato gloria e sudore, al- l’approssimarsi dell’inverno stavolta ha salutato il suo mondo con il commiato che solo i giganti hanno il coraggio di dare: “in gara non mi diverto più, sono venute meno le motivazioni”. Nessuna presa in giro, ma il gesto dignitoso di chi non accetta d’accanirsi contro quella vocina che gli ha detto “stop”. Quella stessa voce che in anni passati lo faceva alzare presto la mattina, sopportare allenamenti stremanti nelle piste d’Europa, pedalate assolate nei meriggi d’estate, palestre e centri sportivi all’approssimarsi dell’esordio stagionale. Quella voce ha detto basta ed Enrico le ha dato ascolto, come un figlio obbediente che sa rispettare i limiti che la Natura gli racconta. Addentrarsi un po’ oltre a volte è sinonimo di fallimento e derisione. In bacheca rimane il luccichio dell’oro, dell’argento e del bronzo, colori che il gigante buono dell’Altopiano ha imparato ad assaporare dopo esserseli sudati nelle lunghe notti di veglia. Eppure domani – con i pattini veloci appesi al chiodo – lo ringrazieremo per tutt’altro: per averci saputo raccontare la bellezza di non essere immortale e di non sentirsi sempre in obbligo di inseguire l’ombra di se stesso a tutti i costi. Lo disse pure Christof Innerhofer, altro gigante buono dello sci italiano: “Per andare forte qualche volta bisogna fermarsi”. L’oro olimpico di Torino l’ha capito al volo: c’è una vita davanti tutta da giocarsi. E non sempre vivere sotto il peso dei riflettori è la postazione migliore per essere uomini felici. Don Marco Pozza 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 22 PATTINAGGIO SU GHIACCIO Pattinaggio: la Sportivi Ghiaccio Roana sempre pronta per scendere in pista Le giornate si accorciano, il clima si fa freddo, si avvicina la stagione degli Sport invernali e la sezione Pattinaggio Velocità della Polisportiva Comune di Roana, rappresentata dalla Sportivi Ghiaccio Roana, è pronta per lo sparo d’inizio sulle piste ghiacciate. Il lavoro estivo, con tutte le categorie, è stato intenso, sotto la direzione del nuovo staff tecnico guidato da Maurizio Carnino già medaglia d’oro alle Olimpiadi di Lillehammer nello short track coadiuvato dagli istruttori Gianni e Matteo che han portato tutti gli atleti ad un ottimo stato di forma già da questo periodo preagonistico. Ora la stagione agonistica è al via. I nostri atleti sono stati da subito impegnati su tre fronti. Il principale è costituito dalla prima prova di Coppa del Mondo Junior ad Erfurt in Germania e qui la sorpresa è stata la convocazione di Nicola Tumolero dopo gli ottimi tempi fatti registrare nei test di selezione svolti ad Inzell e a Baselga. Una convocazione meritata, frutto di un lavoro serio e costante svolto da Nicola e dai suoi preparatori nonchè dalla società che ha creduto in questo progetto e l’ha portato avanti nel migliore dei modi nonostante le difficoltà. Assieme a Nicola c’è l’ormai veterano Andrea Stefani membro della Selezione Nazionale Junior già dallo scorso anno. Un secondo gruppo di atleti ha affrontato una tre giorni di grande impegno a Bormio, al “20° Valtellina Trophy”, prestigiosa gara internazionale alla quale la nostra Società ha partecipato per la prima volta. E’ il turno di Alessia Tumolero e Marco Zovi cimentarsi con atleti provenienti da tutta Europa e l’augurio è di fare un’ottima prestazione. Infine, per i più giovani, a Baselga di Pinè, c’è stato il Primo Grand Prix. Gara nazionale per tutte le categorie. A questa gara erano presenti, per affinare la preparazione in vista dell’imminente inizio della Coppa del Mondo anche i Nazionali altopianesi Enrico Fabris e Luca Stefani. Quindi, come si vede, inizio scoppiettante per la nostra Società che sta dando prova di vivacità di programmi e accuratezza di preparazione. Speriamo che le giovani leve che nel frattempo svolgono gli allenamenti e attività di avviamen- to al pattinaggio allo stadio Odegar di Asiago il martedì e il giovedì dalle 17 alle 18 possano trarre buon esempio dai loro compagni più evoluti mirando a raggiungere anch’essi grandi soddisfazioni sportive. La Sportivi Ghiaccio Roana con l’inizio della propria attività agonistica 2011/2012, ringrazia fin d’ora quanti, sponsor, sostenitori, Comuni di Asiago e Roana, per il l’aiuto e la disponibilità a favorire lo svolgimento della nostra attività. V.F. CALCIO - Prima categoria Arrivano due sconfitte consecutive per i gialloblu Non ci siamo. Dopo due vittorie che, oltre a fare bene al morale e alla classifica avevano messo in evidenza un Canove tecnicamente migliore di quello visto ad inizio campionato, i gialloblu ricadono nelle vecchie abitudini subendo due sconfitte consecutive. Dopo aver dominato il Tezze Calcio (un 2 – 0 finale conquistato con decisione e carattere), gli altopianesi ritornano a ripetere errori e incertezze, fase che tutta la tifoseria sperava che i ragazzi avessero superato. Errori spesso da imputare all’inesperienza ma anche alla sfortuna; anche mercoledì scorso nel recupero contro il Gambugliano sia il tiro di Matteo Rigoni sia quello di Fabio Rigoni meritavano maggior fortuna. Indice che que- Immobiliare Stella Asiago - Calcio a 5 Doppio successo nello scorso weekend Ottima serie di vittorie conseguite dalla formazione asiaghese di calcio a 5 nello scorso fine settimana. Importantissima, soprattutto per il morale, la vittoria contro la capolista Marano Vicentino, sconfitta all’IPSIA di Asiago con il perentorio risultato di 10 a 3. Con questa vittoria l’Immobiliare Stella Calcio a 5 si porta al quinto posto in classifica generale; nel prossimo fine settimana impegno in trasferta sull’ostico terreno del Malo, che segue immediatamente l’Asiago nella classifica generale.Lunedì scorso si è invece giocata a Gallio la seconda giornata della Coppa Veneto, nella quale era in programma l’atteso derby tra l’Asiago e il Gallio. La formazione asiaghese ha vinto per 6 a 3, disputando una buona gara contro la coriacea formazione locale. I prossimi impegni casalinghi, presso la palestra IPSIA di Asiago, sono in calendario per mercoledì 7 dicembre, ore 21, per la disputa del terzo ed ultimo turno della Coppa Veneto contro il Cogollo, nel quale l’Immobiliare Stella Asiago, vincendo, passerebbe matematicamente il turno, accedendo al girone finale. L’ultimo appuntamento casalingo previsto per il campionato Regionale di serie D, prima della sosta natalizia, è invece previsto per venerdì 16/12/11, ore 21, presso la palestra IPSIA, nel quale l’Asiago affronterà la compagine del Thienese C5. Troverete maggiori informazioni sul sito www.asiagocalcioa5.it. Alessandro Cunico sto campionato è proprio “una di quelle annate”. Anche nel match sul campo del Chiampoarso in più occasioni i gialloblu hanno sfiorato il gol ma alla fine la tabellina dell’arbitro segnava un bruciante 3 a 0 a favore dei padroni di casa. Sconfitta che ha spinto nuovamente il Canove verso le parti basse della classifica. Altra sconfitta è stata servita dal Gambugliano in una gara che ha visto il Canove spesso spinto in avanti cercando la vittoria ed invece subendo il micidiale contropiede dei padroni di casa. Difficile individuare le cause dei pochi risultati del Canove; difficoltà da imputare a tutti i reparti ma senza incolpare nessuno. Spesso una squadra troppo allungata, la mancanza di un regista che smista palloni, ancora poca intesa tra gli uomini di fascia, un gioco schematico che l’avversario riesce a disinnescare con troppa facilità … mister Baù dovrà, giocoforza, prendere dei provvedimenti, ma rimane fiducioso sulle sorti della sua squadra. Ancora qualche partita a Canove è poi i gialloblu saranno costretti al loro solito pellegrinaggio invernale; ancora qualche incontro dove i gialloblu devono portare a casa qualche punto. Perché l’inverno è lungo e notoriamente è momento in cui il Canove perde punti e posizioni in classifica per poi risalire la china in primavera. Un lusso che non ci si può proprio permettere visto la situazione attuale. Forza Canove, forza gialloblu … crederci sempre. G.R. 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 23 VOLLEY Caseificio Pennar: prove di fuga IL VOLLEY CESUNA ALLARGA I RANGHI Il tanto atteso avvio del campionato di Seconda Divisione maschile è stato accompagnato da una ventata di sano agonismo che ha riempito interamente gli stendardi del Volley Cesuna innalzati a festa. A patirne le spese le avversarie delle prime due giornate: il Volley Cartigliano ed il Volley Rosà. Nella gara casalinga d’esordio di venerdì 15 novembre la nuova divisa, generosamente offerta dal Caseificio Pennar, sponsor costantemente al fianco della squadra maschile fin dalla sua costituzione, abbaglia gli ospiti del Cartigliano a cui non viene lasciata alcuna occasione di mettere in dubbio la supremazia tecnica degli altopianesi. Una gara a senso unico contro una squadra inesperta anche se capace, a tratti, di controbattere all’offensiva del Cesuna, col risultato di rendere più frizzante un confronto che sembrava spegnersi già dopo i primi scambi. L’esito finale del match premia i padroni di casa che intascano vittoria e bottino pieno per 3 a 0, parziali di 25-16, 25-15 e 25-22. Com’era nell’aria non delude le attese la successiva sfida a Rosà contro la squadra locale. La formazione del Volley Rosà è infatti come di consueto impregnata di giovani talenti che cercano il pass per far parte dell’organico di serie C, la squadra di vertice dei rosatesi. Inaspettatamente però i padroni di casa si lasciano sorprendere in avvio di partita dalle insidiose battute di Fabio Carli, il talentuoso giovane regista del Cesuna, tanto che l’allenatore avversario si vede costretto a chiedere una prima interruzione del gioco già nei minuti iniziali del set. Ciò nonostante non riesce al Rosà il tentativo di interrompere l’egemonia degli altopianesi che si aggiudicano il primo parziale. Nei set successivi sale il livello di agonismo con entrambe le squadre intente a sfruttare ogni indecisione degli avversari. Una partita intensa fra le formazioni probabilmente meglio strutturate del girone che dopo quattro set ha premiato la maggior coesione e cinismo degli altopianesi. 1 a 3 il risultato finale, parziali di 19-25, 22-25, 26-24 e 24-26, con i tre punti annotati sul taccuino del Cesuna che si insedia al vertice della classifica con 6 punti in compagnia dell’ACS Volley Povolaro. È questo il biglietto di presentazione che sfoggia la squadra accogliendo il prestigioso rientro fra i propri ranghi di Andrea Magnabosco, reduce da due stagioni in serie D e che per impegni di lavoro ha dovuto rinunciare, suo malgrado, al campionato di Sono quattro i nuovi allenatori serie C. Nel mentre il maschile se la ride, purtroppo la squadra femminile di Seconda Divisione stenta ancora a sbloccarsi e trovare quella compattezza di gruppo fondamentale per arrivare direttamente all’obiettivo. Obiettivo che non necessariamente deve essere rappresentato dalla vittoria, ma sicuramente dalla percezione di riuscire a far valere le proprie capacità mettendosi allo stesso livello dell’avversario di turno. Dopo la quarta giornata nel girone A La Bussola si posizione a metà classifica con quattro punti che ha collezionato facendo valere il fattore campo nelle due partite disputate al Palazzetto dello Sport di Roana contro il Volley Sottoriva ed il Longare. Sicuramente il campionato è ancora agli inizi e ci sarà modo di perfezionare un po’ alla volta le prestazioni che al momento sono piuttosto altalenanti. Sfortunatamente l’ospite della prossima giornata di campionato, sabato 26 novembre alle 21,00 a Roana, è la squadra del Volley Castellana, indomito mattatore di questa prima fase del campionato. A tener alto l’orgoglio femminile ci pensa però la squadra dell’U16 – Polisportiva Comune di Roana che continua imperterrita la marcia di avvicinamento alla prima posizione del girone, la sola che consente l’accesso alla fase regionale del Campionato di categoria. Dopo la prima giornata di ritorno, nella quale la capolista Volley Sottoriva osserva il proprio turno di riposo, il Volley Cesuna ha collezionato un’altra vittoria ai danni della Fulgor di Thiene, consentendole di abbassare ad un solo punto il distacco dalla formazione di Marano Vicentino. Osservando i risultati delle partite finora disputate sembrerebbe poter essere determinante il confronto diretto fra le due formazione che il Cesuna ha l’opportunità di giocare fra le mura amiche il prossimo sabato 3 dicembre alle 18,30. Infine Dopo sette mesi passati a sviscerare tutti gli aspetti tecnico tattici della pallavolo, è arrivato il momento anche per Serena Allodi, Stefania Costa, Glenda Forte e Daniele Magnabosco di potersi fregiare del titolo di allievo allenatore. Un percorso di approfondimento iniziato a maggio di quest’anno proprio al Palazzetto dello Sport di Roana, segno della consolidata capacità organizzativa della P.G.S. Pallavolo Cesuna che la Federazione vicentina ha voluto ancora una volta premiare, e che è terminato ai primi di novembre con la verifica delle capacità acquisite. Un’altra sfida vinta dalla società altopianese che da qualche anno mira ad accrescere il bagaglio tecnico dei propri allenatori con l’intento di offrire la migliore preparazione possibile agli atleti. Il passaggio di tutte le formazioni ai campionati di Federazione è senza dubbio la cartina di tornasole dell’aumentato livello agonistico raggiunto dal Volley Cesuna, come lo è l’inserimento di alcuni elementi negli organici nazionali e regionali (vale la pena di ricordare la presenza di Christian Rebeschini nella B1 nazionale e di Barbara Stella nonché Andrea Magnabosco in serie C). Per i nuovi allenatori si apre ora la possibilità, impegni di studio e di lavoro permettendo, di poter gestire in proprio una squadra o di essere d’ausilio agli allenatori già presenti, un’opportunità che il Direttivo del Cesuna accompagna all’apprezzamento unanime per il risultato meritatamente conseguito. merita ancora una volta l’onore della cronaca la formazione dell’U13 maschile che, imitando la squadra maggiore, non trova ostacoli alla propria avanzata e, dopo tre partite, si trova ad occupare la posizione di vertice del girone B con 8 punti seguita dal prossimo avversario, la Fulgor Thiene che incontrerà in trasferta il 4 dicembre dopo aver osservato il proprio turno di riposo. Un indice della progressione tecnica acquisita dai nostri giovani atleti, con grande soddisfazione di tutta la società, è rappresentato dalla convocazione di ben tre di loro alla rappresentativa provinciale U14. Ecco i loro nomi: si tratta di Jacopo Bardelli, Leonardo Cuffolo e Gabriele Lambrini. VOLLEYASIAGO ALTOPIANO Debutto stagionale faticoso per la squadra di Terza Divisione Bene invece l’Under 14 che va a segno anche a Marano. Esordio dell’Under 13 con giallo e Under 18 sconfitta a Nove Week end a tinte bianche e nere per il Volley Asiago Altopiano che è sceso in campo con tutte le sue formazioni tra sabato 19 e lunedì 21 scorsi nelle quattro categorie di 3a DIV FIPAV, Under 18 AICS, Under 14 FIPAV e Under 13 AICS. Alla bella vittoria delle Under 14, che tengono il passo della capolista Cogollo, fanno da contraltare una vittoria al tie break (2 punti) delle ragazze della Terza Div e le sconfitte delle Under 18 e delle Under 13 in AICS. Ma andiamo con ordine partendo dalla vittoria da 2 punti ottenuta dalla squadra di coach Munari contro le pari categoria della Tecnoforni Volley Nove: 3 – 2 il finale con parziali di 21:25, 25:19, 25:21, 19:25 e 15:10. Asiago che accusa ancora un certo ritardo di preparazione e non riesce a conquistare i tre punti contro un avversario, almeno sulla carta, alla portata della squadra altopianese. “Non siamo ancora al top della preparazione - commenta Munari - abbiamo alcune ragazze ancora alle prese con qualche acciacco fisico e siamo in deficit di allenamento: a questo livello, due soli allenamenti settimanali non bastano, bisognerebbe riuscissimo a trovare uno spiraglio per farne un terzo che ci consentirebbe di stare al passo con le nostre avversarie. Purtroppo la palestra è una sola ed è anche molto richiesta, per cui sarà difficile poter trovare altre due ore... dovremo fare di necessità virtù ma non siamo certamente nel- le condizioni ideali di allenamento per mirare alla promozione in seconda divisione”. Rimanendo sempre in Federazione, da segnalare un’altra bella vittoria secca dell’Under 14 che consente alla squadra del trio Plebs, Gatti e Ilenia Basso di mantenere il distacco minimo di tre punti dalla capolista Cogollo. Divario maturato proprio nella partita di esordio in federazione quando le ragazze asiaghesi vennero sconfitte a Cogollo per 3 a 0. Nell’ultimo match disputato lunedì scorso l’Under 14 si è imposta a Marano sul Volley Sottoriva per 3 a 0 con parziali di 13:25, 11:25 e 17:25. “Stiamo giocando bene - commenta Lucio Plebs - facciamo il nostro compitino con diligenza e cerchiamo di ridurre il più possibile l’errore che, a questo livello, può essere un fattore determinante. L’importante è che si riesca a mantenere il passo del Cogollo che dovremo affrontare in casa il 3 Dicembre. Se facciamo risul- tato pieno riscattiamo l’unica sconfitta finora subita in questo campionato e potremmo agganciarle in vetta alla classifica.” Positivo, o comunque utile per trarre le prime conclusioni, anche l’esordio assoluto dell’Under 18 del Volley Asiago che a Nove è stata sconfitta pre 3 a 1 dal Volley Nove (22:25, 25:13, 25:19 e 25-11 i parziali). Partono bene le ragazze di Mister Luca Cafaro vincendo il primo set, ma l’emozione dell’esordio non gioca di certo a favore della compagine asiaghese che si fa rimontare il set. Sull’ 1 a 1 rientra in partita l’Asiago giocando alla pari di un avversario sicuramente più esperto e limitando il parziale al 19esimo punto. Senza storia poi il terzo set che è completamente a favore del Nove. Buono complessivamente il debutto di questa squadra che ha mostrato ampi margini di miglioramento sia sul piano tecnico individuale che del collettivo. Siamo infine al ritorno sui campi anche per l’Under 13, detentrice del titolo provinciale AICS, che deve cedere, in un match nato sotto il segno del giallo, alle pari età dell’Argine Volley: 0 – 3 il finale con parziali di 20:25, 23:25 e 23:25. La partita infatti è stata completamente falsata dalla differenza di età tra le due squadre in campo: l’Argine Volley ha schierato ben sei ragazze del ’98 (quindi fuori quota!) con tanto di autorizzazione concessa dall’AICS. In un comunicato AICS emesso il giorno dopo (e a valle della segnalazione da parte del Volley Asiago) l’AICS comunica che all’Argine Volley e’ stata concessa la deroga di poter schierare due ragazze fuori quota per set e che il punteggio non e’ valido ai fini dell’accesso ai play off, il che farebbe pensare che la partita sia stata, di fatto, vinta a tavolino dall’Asiago. Questo sarà da verificare nei prossimi giorni, resta il fatto che l’Argine Volley ha schierato le fuori quota in un numero maggiore rispetto a quanto concesso per set, e la società Volley Asiago esprime parere negativo riguardo a certe concessioni ritenendo che questo non sia un atteggiamento corretto nei confronti degli atleti di entrambe le squadre che, già a questa età, si trovano ad essere protagonisti passivi di irregolarità sportive. Il Volley Asiago Altopiano, come società, ritiene di avere l’obbligo di crescere i propri atleti nel rispetto delle regole e di un etica sportiva che deve essere la stessa per tutti. Concludiamo con il calendario dei prossimi incontri del VolleyAsiago che vedrà impegnate sabato 26 Novembre all’IPSIA di Asiago l’Under 14 contro il Fulgor Thiene (ore 18:30) e l’Under 18 contro l’ASD Schio (alle 20:30). Sempre Sabato, ma in trasferta, giocherà anche l’Under 13 contro l’Estel San Paolo di Vicenza e infine, lunedì 28, all’IPSIA,VolleyAsiagoAltopiano vs Perlena per la terza giornata del campionato di Terza DIV Femminile di Federazione. 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 24 Scacchi - Gran Prix del Veneto Fioccano le promozioni alle categorie superiori per i giovani alfieri altopianesi Domenica 13 novembre a Padova, si è svolta la sesta tappa del XIV Gran Prix del Veneto 2011-2012 con Tornei A e B per Under 16 e Torneo Open aperto a tutti. La partecipazione, sebbene inferiore a quella avutasi a Lusiana, è stata nella norma per i Tornei A ed Open. Meno sentita la partecipazione al Torneo B per principianti alle prime armi. La Neo “Gabbiano” Complessivamente 46 gli Giorgia Rigoni a premio scacchisti partecipanti: 6 al Torneo B, 22 al Torneo A e 18 al Torneo Open. Il Circolo Scacchistico Altopianese ha partecipato con una rappresentativa non numerosa ma variegata e di qualità. Al Torneo Open il buon “Vincio” Rigoni da Gallio, al Torneo A i lusianesi Federico e Lorenzo Scarsella e Sebastien Callegari ed al Torneo B le giovani scacchiste galliesi Gaia Baù e Giorgia Rigoni. Questi i risultati ottenuti: Gaia Baù (2,5 punti su 5) è risultata quarta classificata nel Torneo B ed è stata promossa “Rondine” mentre Giorgia Rigoni (2,5 punti su 5) è risultata 3^ classificata ed è stata promossa “Gabbiano”. Anche per lei, quindi, si aprono le porte del Torneo A e, sono sicuro, presto sentiremo parlare dei buoni risultati che saprà cogliere. Al Torneo A si conferma in ripresa il giovane Sebastien che conquista 2 punti su 5 ma pare in ripresa rispetto agli ultimi tornei per cui il suo 17 posto in classifica finale non gli rende giustizia. Sempre alto il livello di risultati ottenuti dai fratelli Scarsella che rispetto a Lusiana si sono scambiati le posizioni finali in classifica. Lorenzo è risultato classificato 6^ assoluto con 3,5 punti su 5 mentre Federico è risultato 4^ assoluto e 1^ degli Sparvieri sempre con 3,5 punti su 5 ma con un Bucholtz migliore. Avendo battuto un “Falco” il bottino punti promozione incassato da Federico è stato complessivamente di 4 punti che insieme ai 3 punti promozione incassati alla tappa di Lusiana gli permettono il passaggio alla categoria dei “Falchi”. La promozione a “Falchi” insieme al 4^ posto assoluto ottenuto all’Open di Vicenza di due settimane fa ed alla qualificazione alla fase Nazionale Under 16 di Ragusa ottenuta nella tappa Lusianesi del Gran Prix ci fanno sperare in un sua prossima partecipazione definitiva ai Tornei di tipo Open. Peccato per Lorenzo che è andato vicinissimo al passaggio di categoria: fatale gli è stata la prima partita del torneo persa con un avversario del circolo Vergani di Montebelluna. Il podio del Torneo A è stato il seguente: al 1^ posto Riccardo Carraro del CVP-Vicenza. Al 2^ posto Blazan Marco del Circolo Vergani di Montebelluna ed al 3^ posto Ridolfo Enrico sempre del Circolo Vergani. Tutti e tre i primi classificati hanno chiuso il Tor- La neo “Rondine”Gaia Baù a premio neo con 4 punti su 5 e solo il diverso Bucholtz ha permesso di stilare la classifica finale. Al Torneo Open hanno partecipato 18 scacchisti di cui ben 15 Classificati Nazionali (tre CM, sei 1N, cinque 2N ed un 3N). Buona la qualità di gioco vista nel complesso. Il nostro “Vincio” , con 2,5 punti su 5, ha chiuso in 10^ posizione. Fatale gli stata l’ultima partita dove in vista del “matto in una mossa” … ha inciampato in una contromossa dell’avversario e perso la partita. Il Torneo Open ha visto la vittoria del 2N Jacopo Gennari del CVPVicenza con 4,5 punti su 5 seguito al secondo posto dal CM Alessandro Luisetto (4,0 punti su 5) e dal 2N Lorenzo Lodici da Venezia con 3,5 punti su 5. Esemplari i risultati agonistici di questo ragazzo (classe 2000) e già campione Nazionale Under 8 in quel di Courmayeur qualche anno fa. Prima di chiudere si avvisa chiunque voglia partecipare che, sabato 26 novembre presso il Bar Fortuna e presso la Sala Verde a Gallio, si terrà il 5^ Memorial “Mingo” in onore dello scacchista galliese prematuramente scomparso quasi cinque anni fa. Quest’anno, in accordo con la famiglia, si terranno due sezioni distinte: una aperta ai giovanissimi Under 12 ed una Open aperta a tutti ma con premi sia per gli Under 16 sia per i NC sia per i classificati nazionali. Giacomo Scarsella Il neo Falco Federico Scarsella a premio Le vecchie glorie Old Bears Asiago In questa foto inviataci da Fabio Rigoni Nappa sono riconoscibili numerosi giocatori che hanno militato nelle file dell’Asiago Hockey negli indimenticabili anni 80/90: è la squadra degli Old Bears Asiago, che ha patecipato al 5° Torneo Internazionale di Auronzo classificandosi al 2° posto dietro alla forte formazione tedesca Eishochey Oldies Straubing. L’augurio è quello di rivederli presto proprio sul ghiaccio dell’Odegar. I giocatori porgono un grosso ringraziamento al dottor Costacurta che ha sostenuto la squadra al Torneo di Auronzo. Sci nordico: i giovani verso le Olimpiadi Dal 23 al 27 novembre si tiene un raduno del “Progetto Giovani” della Fisi nazionale. Tra i 4 atleti del Comitato Veneto convocati anche la vicentina Deborah Rosa (1995, Us Asiago Sci). Proprio a Santa Caterina Valfurva sabato e domenica prenderà il via la stagione nazionale 2011-2012. Quello lombardo sarà un appuntamento importantissimo in quanto costituirà la prima prova di selezione in vista della partecipazione (riservata a un solo maschio e a una sola femmina italiani nati nel 1994 o nel 1995) alle Olimpiadi Giovanili in programma a Innsbruck dal 13 al 22 gennaio 2012. Oltre a Deborah Rosa, a Santa Caterina gareggeranno altri due altopianesi Simone Bertacco (1994, Us Asiago Sci) e Luca Rigoni (1993, Us Asiago Sci). 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 25 Aborti ad Asiago: “Sarà il tempo Le doppiette sono sempre in prima a rendere onore alla verità” linea per difendere l’ambiente Egregio Direttore, in merito alla risposta del D.G. Valerio Alberti, vorrei fare alcune considerazioni conclusive sulla questione. Ho sollevato il problema dell’attività abortiva eseguita presso l’Ospedale di Asiago a favore di tutta l’Azienda Sanitaria ULSS n. 3 anzitutto per mettere a conoscenza i miei concittadini di questo fatto. Ho inviato anche lettere ai giornali provinciali e veneti per rendere nota la notizia a un pubblico più vasto, e spero siano pubblicate a breve. Ringrazio quindi il giornale L’Altopiano per la sua serietà e professionalità per aver reso prontamente un servigio ai suoi lettori, colmando un debito di conoscenza. Per esperienza personale quando si risponde ad un quesito preciso, quale quello da me posto, contestando il fatto che non si sia dato atto di tutta una serie di attività rese dall’Ospedale di Asiago, si introduce nella risposta un elemento di debolezza che ha come unico scopo quello di spostare altrove l’attenzione, evitando di focalizzare il problema sollevato. Infatti non capisco il perché di tanti “spiace” riferiti alle molte attività di eccellenza che il Dr. Grazie a tutti per l’aiuto Desideriamo ringraziare, non avendo potuto farlo personalmente, tutte le persone che hanno fornito i primi aiuti dopo l’incidente occorsoci giovedì 17 novembre in zona Boscon, la Polizia Locale e lo staff medico e non del Pronto Soccorso di Asiago. Un ringraziamento vivissimo anche alle istituzioni, associazioni, volontari e tutte le persone che si sono prodigate nella ricerca della nostra cagnolina Bea, persasi dopo l’incidente e ritrovata, grazie alle numerose segnalazioni, dopo sole 24 ore. Un ringraziamento speciale a Palmirosa di Treschè Conca e alla sua famiglia per il prezioso aiuto materiale e morale datoci. Dopo anni che frequentiamo l’Altopiano per le sue bellezze naturali, la sua storia, la sua cultura e il suo stile di vita a misura d’uomo, dobbiamo proprio dire che, grazie alla generosità, solidarietà e umanità della sua gente, è anche un posto speciale ed unico. Grazie a tutti. Anna Rita e Massimo Campacci di Forlì ma quasi altopianesi Alberti ha saputo avviare e c o n s o l i d a re nel nostro Ospedale. Non ho messo in discussione quei servizi, anzi esprimo tutta il mio compiacimento e il mio apprezzamento per l’attenzione che il Direttore Generale riserva al nostro territorio. Ma non ho parlato di ciò e non intendevo rattristare la dirigenza dell’Azienda Sanitaria parlando esclusivamente delle interruzioni di gravidanza ad Asiago. Ho solo sollevato un problema chiedendo rassicurazioni, un problema sul quale da sindaco avrei avuto sicuramente qualcosa da ridire. Non era necessario scrivere mezza pagina di giornale: bastavano le “sei” righe finali dell’articolo, magari fatte con meno intento polemico. Prendo atto pertanto delle dichiarazioni rese dal Dr. Alberti, che destituiscono di fondamento notizie che reputo aver raccolto certamente non nel “corridoio sbagliato”, tant’è che continuano a giungermi voci di conferma del raddoppio dell’attività abortiva ad Asiago a breve. Sarà il tempo a rendere onore alla verità, e in caso di non raddoppio delle interruzioni di gravidanza, con conseguente mantenimento dell’attuale operatività del servizio di endoscopia, ringrazierò per quanto dovuto il Dr. Alberti, in caso contrario la valutazione sarà ovviamente diversa sia da parte mia che da parte dei miei concittadini. Francesco Gattolin Il Comprensorio Alpino n.4 e la Riserva Alpina di caccia di Asiago vogliono tranquillizzare tutti quanti hanno a cuore, non solo il “gallo forcello”, ma tutta la fauna tipica alpina e ricordano di aver da sempre operato con competenza, professionalità e buon senso, (riconosciuti anche dall’Amministrazione Provinciale di Vicenza), nel primario interesse del ter- ritorio e della fauna selvatica introducendo delle regolamentazioni all’esercizio venatorio che sono state adottate successivamente anche da altre Riserve Alpine e dall’Amministrazione Provinciale stessa. Nell’anno 1986, con grande senso di responsabilità, veniva sospeso l’esercizio venatorio alla “pernice bianca” per iniziativa dei Dirigenti della Riserva di Asiago, altresì, dopo le copiose nevicate degli inverni dell’inizio degli anni 2000 è stata sospesa per 3 anni la caccia al “capriolo” ed attivate le opportune operazioni di foraggiamento che hanno consentito la ripresa della specie ed il suo reinserimento nel piano di prelievo dall’anno 2009; quanto sopra, non per provvedimenti degli Enti superiori, né tantomeno per esternazioni di qualche pseudo ambientalista o di personaggi in cerca pubblicità. Negli anni ottanta, sempre per iniziativa della Riserva di Asiago, veniva introdotto il “camoscio”, il successo di tale progetto è sotto gli occhi di tutti. Da oltre un decennio sono stati attuati, tra mille difficoltà burocratiche, progetti per il recupero ed il ripristino ambientale in alta quota con operazioni di diradamento e contenimento del “pino mugo” iniziato in via sperimentale nell’oasi di protezione del Portule, il tutto finanziato con contributi erogati dall’Amministrazione Provinciale di Vicenza e con le quote associative versate annualmente dai Soci cacciatori; sempre per opera dei Soci del Comprensorio sono annualmente effettuate manutenzioni di sentieri, recupero di pozze d’alpeggio, arature, semine a perdere, sfalci di prati incolti, etc. Altre iniziative e progetti di miglioramento ambientale Il Giornale pubblica le Vostre lettere! Inviatele a: Giornale dell’Altopiano e-mail: [email protected] Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibile riceverle via posta elettronica. E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo: Piazzetta delle Poste n.3 36012 Asiago Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere devono riportare sempre firma e indirizzo e numero di telefono del mittente. La redazione si riserva anche eventualmente di ridurre, modificare o non accettare eventuali testi di cattivo gusto. Domenica 27 novembre ASIAGO: Q8 – Via Verdi FOZA: TOTAL – Via Lazzaretti Domenica 4 dicembre ASIAGO: ESSO – Via Verdi ENEGO: MOVE 2 – Via Roma Giovedì 8 dicembre ASIAGO: AGIP – Via Verdi LUSIANA: IP – Via Europa sono già approvati dagli Organi competenti e saranno attuati a partire dalla prossima primavera, dimostrando che i cacciatori sono le vere “sentinelle del territorio” e, per questo motivo, invitiamo tutto il mondo ambientalista responsabile ad unirsi operativamente nella gestione della “nostra terra” e non a limitarsi ad esternare creando gratuite polemiche che non contribuiscono certamente alla coesione sociale e al miglioramento dell’ambiente. Tornando al “gallo forcello”, la caccia era stata sospesa negli anni 2009 e 2010 dall’Amministrazione Provinciale in via precauzionale per una verifica sui metodi di ricognizione delle risorse faunistiche e per stilare un protocollo operativo a cui tutti i Comprensori dovevano attenersi. Nella Riserva di Asiago la presenza e le densità faunistiche della specie erano sempre nei parametri previsti dalla normativa vigente e avrebbero consentito prelievi, seppur numericamente ridotti, come dimostrano le proposte di piano di prelievo effettuate dal Comprensorio Alpino n.4 e dalla Riserva di Asiago anche per le stagioni 2009 e 2010. Nella corrente stagione venatoria, confortati anche dai dati dei censimenti che confermano una lenta e continua ripresa numerica della specie, la Provincia, supportata dalla relazione del proprio Ufficio faunistico e da precauzioni previste nel calendario venatorio che consentissero un prelievo oculato, ha accolto la nostra proposta di piano di prelievo. Due sole giornate di caccia (una per cacciatore), orario limitato dalle ore 7,00 alle ore 14,00 e l’apertura al 12 di novembre, data per la quale le difficoltà dell’esercizio venatorio sono molteplici e vanno dalla presenza di neve, al quasi impossibile avvicinamento del selvatico fattosi diffidente e riunito anche a gruppi di più esemplari. Guido Carli (Presidente Comprensorio Alpino di caccia n.4) Piergiorgio Rigoni (Direttore Riserva Alpina di caccia di Asiago) Dalle ore 8.45 di sabato 26 novembre alle ore 8.45 di sabato 3 dicembre ROANA: Farmacia di Roana sas della dr.ssa Silvia Passuello – Piazza S. Giustina, 23 FOZA: Farmacia della dr.ssa Gilda Scaffidi Militone – Via Roma, 7 Dalle ore 8.45 di sabato 3 alle ore 8.45 di sabato 10 dicembre GALLIO: Farmacia di Gallio snc del dr. Stefano Dalla Valle – Via Prestinari, 34 ROTZO: Farmacia della dr.ssa Anna Bottura – Via Roma 9/a 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 26 Hockey Inline a cura di Giovanni Dalle Fusine Da sabato 26 novembre a venerdì 9 dicembre 2011 Il 26 novembre è il 330° giorno del calendario Gregoriano, mancano 35 giorni alla fine del 2011 Sabato 26 novembre S. Corrado Domenica 27 I d’Avvento Lunedì 28 S. Giocondo Martedì 29 S. Saturnino Mercoledì 30 S. Andrea Giovedì 1 S. Eligio Venerdì 2 S. Bibiana (nel dipinto) Sabato 3 S. Francesco Domenica 4 II d’Avvento Lunedì 5 S. Giulio Martedì 6 S. Nicola Mercoledì 7 S. Ambrogio Giovedì 8 Immacolata Conc. Venerdì 9 B.V. di Loreto Il 26 novembre il sole sorge alle ore 7.24 e tramonta alle 16.35. La Luna sorge: 08:45 (azimuth 123.5°) e tramonta: 17:44 (azimuth 236.7°) Il mese di dicembre è molto probabilmente il periodo dell’anno nel quale convergono maggiormente le tradizioni di moltissime religioni che hanno origine molto antica, con i loro rituali arcaici profondamente radicati nei popoli. Il tema principale è sempre legato alla luce ed alle tenebre, al solstizio d’inverno ed all’eterno passaggio da una condizione all’altra, dalla fine di un ciclo all’inizio di quello nuovo. Nell’antica tradizione romana erano i “Saturnalia” le feste di dicembre, dove si ribaltavano i ruoli tradizionali e gli schiavi comandavano e venivano serviti dai padroni. Ciò avveniva per ricordare “l’età dell’oro”, un tempo molto remoto che aveva come regnante del Lazio l’antico dio Saturno, giunto dal mare e accolto con amicizia dall’ancor più arcaico dio Giano, che gli insegnò a coltivare la terra. Il periodo in cui Saturno regnò sul territorio, fu molto felice, sia per la pace che per il miglioramento del tenore di vita della popolazione, che godeva dell’assoluta uguaglianza tra gli individui. Quando il dio sparì improvvisamente come era venuto, Giano gli dedicò il luogo in cui si era manifestato ed una ricorrenza sacra da cui si pensa che abbiano avuto origine le feste dei Saturnali Eventi: il Banco Alimentare organizza ogni anno, l´ultimo sabato di novembre (quest’anno cade il 26), la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Ormai giunta alla 15ª edizione, la GNCA è diventata dal 1997 un importante momento che coinvolge e sensibilizza la società civile al problema della povertà attraverso l’invito a un gesto concreto di gratuità e di condivisione: fare la spesa per chi ha bisogno. Durante questa giornata, presso una fittissima rete di supermercati coinvolti su tutto il territorio nazionale, ciascuno può donare parte della propria spesa per rispondere al bisogno di quanti vivono nella povertà. I numeri: 120.000 volontari che donano parte del loro tempo, permettono la realizzazione di questa giornata. 5.000.000 gli italiani che acquistano cibo per chi non può farlo. 9.400 tonnellate di l’Altopiano Sabato 12 novembre 2011 L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 E-mail: [email protected] [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello, Riccardo Mosele Aurora Carli, Gianpaolo Strazzabosco, Andrea Benetti Alessandro Siviero, Ilario De Guio, Giacomo Scarsella, Giulia Crestani, Augusto Rigoni, Alessandro Cunico Valerio Fabris, Alessandro Comelato Responsabile grafico ed impaginazione: Fabrizio Favaro Impaginazione giornale: Davide Degiampietro Foto: Archivio Giornale Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova cibo donato e raccolto durante l’edizione 2010. 8.159 strutture caritative aiutate (accolgono 1.400.000 poveri in Italia). Giornata mondiale contro l’AIDS: In occasione del 1° dicembre 2011, i Giovani della Croce Rossa Italiana hanno organizzato numerose iniziative volte a diffondere comportamenti al riparo da rischi. Durante il week-and, domenica 4 dicembre, è organizzato un convegno a Roma, presso il Comitato Centrale dela Croce Rossa Italiana, momento in cui si ripercorreranno i momenti salienti partendo dal lancio della campagna nazionale di prevenzione nel 2006, nata come campagna nazionale “impara l’ABC, Abstinance, Be Faithfull, Condom” ad oggi, per ragionare sul rilancio dell’attività ammodernata secondo le nuove esigenze della società. Durante la settimana saranno poi organizzati quasi 100 punti informativi sul territorio nazionale con attività previste in università, discoteche, centri di ritrovo giovanili, locali e piazze per consentire ai giovani di approfondire la tematica con coetanei esperti. Al termine del confronto con gli animatori della Croce Rossa, sarà regalato un gadget grazie alla pluriennale collaborazione con Akuel Preservativi che quest’anno supporterà le spese di tutto il materiale informativo e gadget delle iniziative del territorio nazionale. Un santo per volta: santa Bibiana. Non vi sono notizie precise riguardo la vita di questa santa, alla quale papa Simplicio, nel V secolo, dedicò una chiesa sull’Esquilino. Eppure il culto di Bibiana è stato assai vivace, forse anche grazie al suo nome, che ha la stessa origine del nome di Viviana: un nome, nell’etimologia popolare, legato al verbo «vivere», e quindi sinonimo di vitalità, vivacità, e augurio di spirituale sopravvivenza. Secondo la «Passio Bibianae», questa santa sarebbe una delle vittime della persecuzione anticristiana dell’imperatore Giuliano l’Apostata (361 - 363), un devoto pagano che ostacolò la fede cristiana nonostante la libertà di culto proclamata grazie a Costantino nel 313. Secondo questa Passio, priva di valore storico, il governatore Apronio avrebbe mandato a morte i coniugi Fausto e Dafrosa, per impadronirsi dei loro beni. Poi volle costringere all’apostasia le loro figlie: Demetria e Bibiana. La prima sarebbe morta sotto tortura, mentre Bibiana, salda nella propria fede, dopo aver subito ogni tipo di angheria fu legata alla colonna e flagellata a morte. La chiesa sull’Esquilino sorgerebbe sulla tomba della martire. Etimologia: Bibiana (forse) variante di Viviana = che ha vita, che è vitale, dal latino. Emblema: Palma. Patrona dei bevitori di birra. Patrona delle vittime della tortura. Protettrice delle donne incinte e delle donne nubili. Nel medio evo era invocata contro il mal di testa e l’epilessia. Altri santi protettori del periodo: 3 S. Francesco Saverio (protettore di marinai, missionari, turisti); 4 S. Barbara (santa protettrice dei vigili del fuoco e di tutti quelli che lavorano con gli esplosivi, architetti, artiglieri, campanari, carpentieri, lavoratori del metallo, minatori); 6 S. Nicola di Bari (patrono di bambini, avvocati, scolari, ragazze da marito, bottai, droghieri, farmacisti, marinai, navigatori, profumieri, viaggiatori, oppressi, poveri, prigionieri); 7 S. Ambrogio (santo protettore della città di Milano); I proverbi, la saggezza degli antichi. -Un ovo appena nato, vale un ducato. -A buona ora in pescheria, tardi in beccheria. Il contadino meteorologo: -Dicembre variabile e mite, tutto l’inverno sarà temperato. -Se la Notte Santa è chiara e limpida, ci sarà un anno benedetto. Accadeva in dicembre, 100 anni fa. -Gli italiani mobilitati per raccogliere regali da mandare ai soldati al fronte libico. Erano partiti in 34mila con la prima missione, ma in quel periodo gli uomini impegnati nell’Africa del Nord erano 100mila. -Alla scala ha ballato Mata Hari, principessa indiana, mima e danzatrice ad un tempo. Per lei uno straordinario successo. - Il critico Renato Serra è stato affrontato per le strade di Cesana da un Luigi Tondi, commerciante di biciclette, sposato con una donna bellissima e convinto che il critico se la intendesse con sua moglie. Tondi prima lo ha assalito a colpi di spranga, poi gli ha sparato diversi colpi di revolver su tutto il corpo. Serra si è difeso sparando pure lui, ma l’arma gli si è inceppata e si è salvato solo nascondendosi in un negozio. —L’esploratore norvegese Roald Amundsen ha raggiunto per primo il Polo Sud con quattro compagni di spedizione. -Gaetano Salvemini ha fondato il settimanale L’Unità. -V. Ascoli introduce le precipitine (particolari anticorpi) nelle diagnosi cliniche. -Balla dipinge Dinamismo di un cane al guinzaglio. A.G. Bragaglia esegue una serie di studi di fotodinamica (la dattilografa, il violinista) ed evidenzia l’effetto di scia luminescente lasciata dall’oggetto in movimento. -Carrà dipinge I funerali dell’anarchico Galli. –Benedetto Croce pubblica La filosofia di G.B. Vico. -Prima rappresentazione di Le martyre de Saint Sébastien di D’Annunzio con musiche di C. Debussy. -G. De Chirico avvia le serie metafisica delle Piazze e delle Torri. -Gozzano pubblica I colloqui. -Moretti pubblica Poesie di tutti i giorni. -Prima rappresentazione di Isabeau di Mascagni. -F. Balilla Petrella redige il manifesto del futurismo musicale. ARIETE I vostri desideri sono una spinta ad agire per il meglio: ovvio che l’amore in genere si avvantaggia della vostra dedizione a un partner non sempre attento ai vostri bisogni. Ora sappiate però sollecitare la sua attenzione ricorrendo all’antico detto “in amor vince chi fugge”: eviterete inutili contrasti e farete centro sfruttando la vostra proverbiale intuizione. TORO Il vostro insopprimibile desiderio di indipendenza vi vale l’ammirazione di qualcuno che ancora non conoscete bene e che potrebbe diventarvi amico. Questo favorirà nuove relazioni e un maggior coinvolgimento, non soltanto nell’amore, ma anche nel lavoro e negli studi, utile soprattutto se siete di fronte a una scelta importante per il vostro futuro. GEMELLI La prudenza vi permette di evitare una spiacevole discussione, per di più inutile. Mettendo qualche paletto a difesa della vostra riservatezza, non permettete a nessuno di immischiarsi nei vostri affari di cuore e ancor meno nei vostri rapporti di lavoro. Grazie a Plutone sapete di doverli affrontare in modo diverso, chiarendo anzitutto a voi stessi i vostri bisogni. CANCRO Prendete in esame una proposta ambiziosa, ma non fatevi eccessive illusioni: non sempre quello che luccica è oro o argento, può trattarsi di ferro vecchio o altro materiale inutile. Con Saturno non si scherza, meglio agire sulla base di informazioni attendibili provenienti da fonti sicure, specie per spese impegnative delle quali potreste pentirvi. LEONE Evitate di insistere troppo se non volete provocare le critiche di chi non chiede altro che cogliervi in fallo, forse anche per prendere il vostro posto nel cuore di qualcuno cui tenete o negli affari che avete in corso. Nettuno sta per aprirvi nuovi orizzonti non soltanto nel lavoro ma anche nelle questioni d’amore dove finora è mancata una sufficiente chiarezza. VERGINE Mirate in alto, specialmente se avete la coscienza a posto: in particolare nel lavoro, ma anche nella vita di relazione, potrete decisamente migliorare l’atmosfera generale dimostrando a chi vi sta a cuore che non trascurate le sue ragioni. In attesa di informazioni attendibili cominciate a preparare il terreno per un’inversione di rotta. BILANCIA Affrontate con coraggio un periodo di novità forse eccitanti: sarete così in grado di scegliere con sicurezza quello che vi è più congeniale senza rimpiangere niente e nessuno. In amore avete il sostegno, alquanto contradditorio, di Venere e Marte e anche Saturno. Vi daranno comunque il coraggio per affrontare una scelta difficile su cui siete perplessi. SCORPIONE Se non volete essere giudicati, dimostrate come si agisce in una situazione delicata: che sia d’amore che di lavoro fa lo stesso. Tatto e buonsenso sono le carte vincenti, specie se avete a che fare con qualcuno che vi contesta senza motivo e potrebbe provocarvi al punto da indurvi a un comportamento non soltanto impulsivo, ma forse anche eccessivo. SAGITTARIO Una sosta per riflettere e riposarvi prima di riprendere la strada, tutta in salita, che vi siete posti come obiettivo è possibile e soprattutto consigliabile: fate il pieno di riposo e di energia in vista di un futuro successo e muovetevi con metodo e buon gusto, senza mostrare quel tanto di ansia che sempre provate quando si tratta di qualcosa cje vi sta davvero a cuore. CAPRICORNO Il vostro estro e la vostra fantasia sono sollecitati dal favore di Giove e Urano: il destino vi offre una gratificazione dove meno ve l’aspettate. Guardatevi attorno con ottimismo e agite sulla base di un progetto che avete messo a punto seguendo il consiglio di qualcuno che stimate. Per l’amore non ci sono controindicazioni: è già abbastanza, no? ACQUARIO Non vi mancano gli argomenti da sfruttare per fare sentire il vostro peso a chi si è permesso qualche libertà di troppo. Sappiate organizzarvi a livello pratico per ottenere quello che desiderate e non temete di fare una brutta figura, perché siete favoriti da ben 3 pianeti importanti: Venere, Marte e Saturno. Che volete di più? Date fiducia a chi la merita. PESCI L’entusiasmo non vi manca: si tratta di usarlo per cogliere i frutti del vostro coraggio e della vostra iniziativa, sia in amore che nelle finanze. Con Giove e Urano appena entrati nel vostro segno, sarebbe un peccato sprecare l’occasione di farvi avanti con successo, puntando sulle vostre capacità e valorizzandole con il buon gusto. Citazioni Francescane a cura della fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Roana Grande cosa è il silenzio opportuno, è il padre del pensiero penetrante. San Diadoco di Foticea 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 27 Gallio. Ben riuscita anche quest’anno la Pesca di beneficienza dell’asilo Presso il tendone della Ghel Oktober Fest, il 23 ottobre scorso, per tutta la giornata, si è svolta la Pesca di beneficienza organizzata dal gruppo di genitori (in prevalenza mamme) della scuola materna San Giuseppe di Gallio. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di raccogliere dei fondi da destinare alla scuola, gestiti dalle educatrici e dalle suore per svolgere delle attività aggiuntive e di supporto alla normale attività didattica e pedagogica della scuola stessa, come il corso di nuoto e di musica per i bimbi. L’affluenza alla Pesca di Beneficienza è stata meravigliosa: quanti si avvicinavano non erano interessati solo ai premi, ma si ravvisava in tutti, mamme, papà, nonne, nonni, zie, zii, la volontà di contribuire al fine ultimo, ossia all’Asilo, considerato bene di tutti. Per ciò ci sentiamo in dovere di ringraziare quanti ci sono venuti a trovare. Tutto ciò è stato possibile grazie al grandioso contributo che moltissimi negozi, esercizi pubblici, imprese, nonchè singole persone, del nostro territorio ci hanno fornito. E qui intendiamo territorio allargato, che va oltre in nostro caro Gallio e relativo Altopiano, ma giunge fino a Thiene e Vicenza. Il gruppo genitori vuole ringraziare per la disponibilità offerta quanti hanno donato qualcosa: chi un buono acquisto, chi un oggetto, chi alimenti, chi giochi e quant’altro. E in particolare si vuol ricordare l’Associazione Amici di Antonio Pertile e Sonia Sartori, sempre disponibile in modo fattivo alle richieste del nostro Asilo. Per chiudere, ma non certo per ultimi, ringraziamo il Comune e la pro Loco di Gallio, le educatrici e Fatevi gli auguri con il giornale Domenico e Anna Biasia di Foza hanno da poco le suore dell’Asilo “San Giuseppe” per la fattiva collaborazione prestata in questo periodo. (Sempre buono e caldo il caffè del pomeriggio di Suor Giulivia!). E un applauso anche ai genitori, mamme e papà, che hanno investito con dedizione e amorevole attenzione, il loro tempo, le loro conoscenze e le loro abilità, perchè la Pesca di Beneficienza, oramai esperienza più che decennale dell’Asilo, si potesse realizzare anche quest’anno. All’anno prossimo! Le mamme volenterose W el 93!! Neanche la pioggia ha fermato la festa della classe del ’93 a Cesuna! A fare festa, come da tradizione, è toccato stavolta ai coscritti Luca, Alberto, Amedeo, Carlo, Omar, Marco, Davide, Serena, Ilaria, Nadia, e Stefania, che anche attraverso il giornale ringraziano gli autisti, “el Giovanin” e tutti i paesani che hanno contribuito alla buona riuscita della festa! W EL ’93!! festeggiato il 60° anniversario di matrimonio Tanti cari auguri dai figli, dal genero, dalle nuore e da tutti i nipoti e pronipoti Il prossimo 3 dicembre la piccola Maria Giovanna compie due anni. Questa bella foto la ritrae con la sorella Valentina (a sinistra) e la cuginetta Giorgia (a destra) che a loro volta hanno festeggiato il compleanno rispettivamente il 5 novembre e il 13 ottobre. A tutte e tre, con infinito amore, giungano gli affettuosi auguri da parte dei nonni Anita e Toni. 8 Sabato 26 novembre 2011 l’Altopiano 28