Edward Heron-Allen www.segnideltempo.it Se si volesse scrivere una seria biografia di Edward Heron-Allen dovrebbe essere un lavoro a più mani. È altamente improbabile che un qualsiasi biografo possa esprimere una valutazione dei numerosi e diversificati interessi di Heron-Allen. R.B. Russell In epoca di specializzazione estrema, la poligrafia non è particolarmente apprezzata. Un tempo sembrava normale che uno scienziato come il Redi scrivesse anche un divertente poemetto intitolato Bacco in Toscana. E, probabilmente non sembrò strano ai suoi contemporanei cinquecenteschi il fatto che il Ruscelli scrivesse un famoso Rimario, volgarizzasse la Geografia di Tolomeo, compilasse vocabolari e trattati sulle imprese, traducesse l'Ovidio. La “cultura enciclopedica”, una volta guardata con rispetto, oggi viene speso liquidata col termine ironico di “tuttologia”, intendendo così sottolineare il carattere inevitabilmente raffazzonato, dilettantistico, di un sapere che, per voler interessarsi di tutto, alla fine si alimenta di nozioni generiche, superficiali, di seconda mano. E se questo è ritenuto vero anche per la cultura letterariaumanistica, a maggior ragione lo si considera vero a proposito della cultura scientifica. Se oggi si può passare la vita a studiare non tanto una corrente letteraria, ma un solo autore della stessa corrente, ancor più si dà per scontato che ci si interessi non tanto di microbiologia, ma di un solo batterio. Questa posizione, non immotivata se si parte dal presupposto delle finalità “pratiche” della cultura e del sapere, trova minor fondamento, ed appare anche ingiusta, quando si considerino la cultura ed il sapere come fini a se stessi. Se è normale che esistano chirurghi che, per finalità professionali pratiche, eseguono un solo tipo di operazione, non dovrebbe però sembrare così strano che gli stessi chirurghi possano, per passione, anche essere ottimi pittori, o poeti, o scrittori, o esperti d'arte in generale, al punto da potersi permettere anche di scrivere saggi su questi argomenti, esporre le proprie opere, cambiare perfino mestiere al bisogno. Chi conosce bene il mondo della bibliofilia non si meraviglia più di tanto, a dire il vero, quando scopre che un architetto di fama, tanto per fare un esempio, colleziona prime edizioni del Novecento ed è espertissimo di letteratura contemporanea, o che un medico colleziona libri d'arte e non c'è traccia nella sua biblioteca di testi antichi del Morgagni e del Malpighi. Di contro, non è impensabile che un laureato in lettere antiche collezioni testi di scienza naturale... Anche se agli occhi della gente, non necessariamente degli incolti, tale tendenza appare spesso come segno di bizzarra eccentricità, in realtà non è né rara né incomprensibile. Chissà cosa penserebbero costoro di uno dei più bizzarri scrittori inglesi, vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento: Edward Heron-Allen. Un vero e proprio polymath, come dicono gli inglesi. Nato nel 1861, era figlio di un affermato avvocato che aveva uno studio a Soho. Anche Edward seguì la carriera del padre, e tuttavia fin dalla gioventù palesò questo strano talento che gli consentiva di avere molteplici interessi, senza cadere affatto nel dilettantismo. 1 Edward Heron-Allen www.segnideltempo.it Fin dalla scuola mostrò un notevole interesse nei confronti del violino, sia dal punto di vista artistico, sia da quello dell'estetica e dell'acustica. Grazie alla supervisione di un liutaio francese emigrato, Georges Chanot, il giovane Heron-Hallen costruì due violini e compilò un trattato sulla liuteria nel 1884, a soli 23 anni. E non si tratta, si badi bene, della compilazione di un dilettante appassionato, dato che il testo è stato ristampato per oltre cento anni. Sarebbe già una bella performance, per un avvocato, non fosse per il fatto che poco dopo lo stesso autore pubblicò vari trattati di Chiromanzia, che conobbero un numero incalcolabile di ristampe. Su questo argomento tenne lezioni di grande successo per molti mesi in America, dove si avvicinò alla letteratura fantastica e fantascientifica.. Tra l'altro, la vita dell'autore fu afflitta da numerose disgrazie, compresa la morte della prima moglie e della figlia. Eventi, che, a sentir lui, avrebbe predetto molto tempo prima, proprio grazie alla lettura della mano. Del resto, era famoso per aver letto anche la mano di Oscar Wilde e dei suoi familiari. Sempre continuando la carriera di avvocato, si appassionò di lingue orientali, e tradusse un manoscritto del Rubaiyat di Omar Khayam conservato alla Bodleian Library, seguito dal Lamento di Baba Tahir, testo sufico scritto in un semisconosciuto dialetto persiano antico, noto come Luri . La morte del fratello, ennesima tragedia personale, lo convinse a ritirarsi dall'attività di avvocato. Aveva comprato una casa nel Sussex, a Selsey Bill , destinata in origine alle vacanze estive, e decise di andare a vivere definitivamente da quelle parti nel 1917, per paura dei bombardamenti che minacciavano Londra durante la prima guerra mondiale. Lì lo veniva trovare spesso uno dei figli del suo amico Oscar Wilde. Non si limitò, naturalmente, ad arredare casa. Attrezzò la nuova biblioteca a ricevere il consistente numero di volumi che possedeva, e si dedicò allo studio delle scienze naturali, in particolar modo dei foraminiferi, protozoi dal guscio perforato, diventando anche presidente della Royal Microscopical Society. Non male per un individuo che, in origine, non aveva alcuna preparazione scientifica. Insieme alle pubblicazioni scientifiche si dilettò anche a scrivere racconti di fantascienza di notevole successo, utilizzando svariati pseudonimi, il più noto dei quali è Christopher Blayre. Fu a Selsey Bill che Heron-Allen scrisse uno dei suo libri più famosi: una voluminosa storia locale, Selsey Bill Historic and Prehistoric, dove descrive non solo la storia e le ricchezze artistiche del luogo, ma anche l'evoluzione geologica e i fossili della zona. La sua collezione di fossili, che donò poi al Museo di Scienza Naturale di Londra, è considerata ancora una delle più importanti del mondo. Negli ultimi anni della sua vita studiò e scrisse di agricoltura, in particolare degli asparagi. Morì a Large Acres nel marzo del 1943 Il suo Giornale della Grande Guerra, una sporta di gigantesco diario del periodo della prima guerra, dove l'attenzione è più che altro rivolta ai cambiamenti sociali provocati dalla guerra nel Sussex, descritti giorno per giorno con minuzia incredibile (Heron-Allen era un appassionato lettore, un bibliografo ostinato, e soprattutto uno scrittore compulsivo) è stato pubblicato, in forma ridotta, solo nel 2002, un anno dopo la creazione della Edward Heron-Allen Society. 2 Edward Heron-Allen www.segnideltempo.it BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE Chiromancy or the Science of Palmistry, Routledge, 1883 Violin as it was and is, Ward Lock, 1884 A Manual of Cvheirosophy, Ward Lock, 1885 Practical Cheirosophy, Putnam,s, 1887 The princess Daphne, Belford, 1888, insieme a Selina Dolaro (1849 – 1889, famosa attrice teatrale dell'epoca. Il racconto in questione è una storia di vampirismo e mesmerismo). The Romance of a Quiet Watering Place, Clarke, 1888, con lo pseudonimo di Nora Ellen Warddell Kisses of Fate, Clarke, 1888 Bella Demonia, Belford, 1889. ( Come “ghost writer” di Selina Dolaro. Si tratta di una novella storica, ambientata nella guerra tra Russi e Turchi) The Vengeance of Maurice Denalguez, Ditto, 1889 (con Selina Dolaro) The Fatal Fiddle, Ditto, 1889 The Love Letters of a Vagabond, Drane, 1889 The Ruba'iyat of Omar Khayyam, Nichols, 1898 (1022 copie) Some Light Sides Upon Edward Fitzgerald, Nichols, 1898 Selsey Bill Historic and Prehistoric, Duckworth, 1911 The Foraminifera of the Clare Island Distrisct, Dublin, 1913 The Fossil Foraminifera of the Blue Marl, Manchester, 1919 The Purple Sapphire, Allan, 1921, come Christopher Blayre The Cheetah Girl, Ed. Privata, 1923, come Christopher Blayre Barnacles in Nature and Myth, Milford, 1928 Some Women of the University, Sorelle, 1934 The Parish Church of St. Peter on Selsey Bill, Sussex, Willis, 1935 (100 copie numerate) Journals of the Great War, Phillimore, 2002 3 Edward Heron-Allen www.segnideltempo.it Tutte le prime edizioni di Edward Heron-Allen hanno valore collezionistico e sono molto ricercate, soprattutto nel mercato anglosassone. La sua fama nel mondo del collezionismo librario è legata in particolare al successo, in un'asta di Sotheby's, di The Cheetah Girl . Si tratta di un libro misterioso e quasi leggendario, stampato in sole venti copie (!) con lo pseudonimo di Christopher Blayre , e fatto sparire dalla censura negli anni Venti per il contenuto erotico alquanto spinto: tratta di sessualità non convenzionale, sadismo, lesbismo, pedofilia, bestialità. Ma ben pochi conoscevano il testo prima del passaggio in asta nel 1990, dove realizzò 1600 sterline. Negli ultimi anni, grazie al solerte lavoro di suo nipote, Ivor Jones, si è fatta molta luce sul lavoro di questo originale autore. A lui sono state attribuite anche opere scritte con lo pseudonimo di Dryasdust, ma senza nessuna prova definitiva. SELSEY BILL: Heron-Allen storiografo locale "The Homestead" Selsey; Residence of Dr. P. Crompe Barford. Tavola a colori in antiporta al volume Selsey Bill: Historic and Prehistoric. Duckworth 1911 Alcuni dei testi più famosi ed apprezzati di Edward Heron-Allen appartengono a quel ramo della storiografia che i bibliofili definiscono Storia Locale. Sono opere dedicate a Selsey Bill, località nel West Sussex, inizialmente scelta dall'autore come residenza estiva, divenuta poi residenza permanente in seguito alla guerra. Anche in questi testi, tuttavia, la varietà di interessi, passioni, e conoscenze dell'autore si rivela in tutta la sua pienezza. Non semplici “storie”, o guide storico-artistiche, come usualmente avviene in libri di questo genere, ma anche storie naturali del luogo, dove si manifesta in particolare l'interesse di Haron-Allen per lo studio dei fossili. Si tratta di lavori molto ricercati, come tutti i lavori di questo genere, e apprezzati dai bibliofili e dai collezionisti -e non solo dagli appassionati di storia locale, ma anche dagli appassionati di storia della scienza e di prime edizioni di autori importanti- e raggiungono di solito valutazioni commerciali più che apprezzabili nel mercato anglosassone. Tra queste, l'opera più importante è sicuramente: Selsey Bill: Historic and Prehistoric, by Edward Heron-Allen. London, Duckwort & C, 1911. Un volume in 4°(25 x 34,5); pp. XVI, 404 su carta pesante, + una veduta a colori in antiporta f.t., uno stemma in nero fuori testo, veduta fotografica dell'ingresso al villaggio, fuori testo di fronte al cap. I; LVI tavole numerate fuori testo; una tavola a colori (Pebble -Agate, Calcedony, and Choanites- from Selsey Shingle Beach) + tre cartine geografiche fuori testo, ripiegate su tasca in fine al volume. Tutte le tavole sono protette da velina. 4 Edward Heron-Allen www.segnideltempo.it L'impostazione scientifica di questa ponderosa opera, in bella veste tipografica, rilegata in tela ocra, è evidente fin dall'indice dei capitoli: The place of Selsey in Geological Time, The Geology of Selsey Bill, Coast Erosion at Selsey Bill. The Shore-sands, and Marine Geology, Natural History Notes, The Climate and Meteorology. Naturalmente, accanto a questi, ci sono i “classici” capitoli di storia e di arte, l'elenco dei Vescovi, le chiese, le monete, la documentazione antica. Ad Heron-Allen si devono altri importanti scritti su Selsey Bill, tra i quali una celebre “lettura”: Nature and History at Selsey Bill. Ma qui segnaliamo un'altra pubblicazione, semi-sconosciuta e non comune nemmeno sui cataloghi librari anglosassoni: The Parish Church of St. Peter on Selsey Bill, Sussex, by Edward Heron-Allen. Selsey, W.G. & T. R. Willis, 1935. Un volume in 4°(23 x 29); brossura; pp. 42, (2), con molte illustrazioni fotografiche nel testo. Si tratta di un raffinato studio storico-artistico sull'antica chiesetta parrocchiale, poco noto perché, come specificato nelle note tipografiche del volume stesso, fu stampato da Willis su richiesta dell'autore per la “circolazione privata”, cioè fuori commercio, in sole 100 copie numerate. Si tratta di una piccola “chicca” per bibliofili, evidentemente da riscoprire (manca in genere nelle comuni bibliografie dell'autore presenti in rete, tutte, a dire il vero, un po' raffazzonate), come, probabilmente, molti altri lavori di questo particolarissimo autore. 5