FILMOGRAFIA TATTIC Verso lʼEden Verso l'Eden è un film del 2009, diretto dallo sceneggiatore e regista Premio Oscar Constantin Costa-Gavras e interpretato da Riccardo Scamarcio, Juliane Köhler, Ulrich Tukur ed Anny Duperey. Il film, uscito nelle sale francesi l'11 febbraio 2009 e presentato alla 59ª edizione del Festival di Berlino, è uscito in Italia il 6 marzo 2009. Elias (Riccardo Scamarcio) è un giovane clandestino che approda sulla spiaggia dell'Eden, un paese turistico greco per ricchi. Travestitosi da inserviente, viene scambiato per tale, ricevendo richieste lavorative (svolgendo il mestiere di facchino ed idraulico) e anche sessuali (da parte del capo del personale e di una vacanziera tedesca di Amburgo). Sfuggito per evitare l'arresto, cerca di raggiungere Parigi. Welcome Arriva dalla Francia il film Welcome, diretto da Philippe Lioret con Vincent Lindon, Firat Ayverdi, Audrey Dana, Derya Ayverdi, Thierry Godard, Selim Akgul, Firat Celik, Murat Subasi, Olivier Rabourdin. Ecco la trama: Simon è istruttore di nuoto in una piscina comunale a Calais. Un giorno incontra Bilal, un giovane curdo. Bilal doveva andare a raggiungere la ragazza in Inghilterra ma non è riuscito a varcare la frontiera: ora può solo attraversare la Manica a nuoto. Alza la testa Un film di Alessandro Angelini. Con Sergio Castellitto, Gabriele Campanelli, Giorgio Colangeli, Anita Kravos, Duccio Camerini - Italia 2009. Ad Antonio, ex pugile da quattro soldi, rimane solo il figlio Gabriele dopo che la madre li ha abbandonati entrambi. Di giorno lavora in un cantiere navale e di notte allena il figlio che invece di talento per il pugilato ne ha. Il loro è un rapporto di borgata, fiumicinese, fatto di molte urla che rivelano più affetto che rabbia autentica, fatto di imposizioni ignoranti ed esagerate attenzioni. Per Antonio, Gabriele è tutto, mentre per lui cominciano ad esistere anche altre cose oltre il padre e il pugilato. Come un uomo sulla terra (d) Italia 2008 - Un documentario di Andrea Segre, Dagmawi Yimer con la collaborazione di Riccardo Biadene con il patrocinio di Amnesty International Italia. "Un viaggio di dolore e dignità, attraverso il quale Dagmawi Yimer riesce a dare voce alla memoria di sofferenze umane, rispetto alle quali lʼItalia e lʼEuropa hanno responsabilità che non possono rimanere ancora a lungo nascoste." FILMOGRAFIA TATTIC IL FILM CHE RACCONTA AGLI ITALIANI COSA SI NASCONDE DIETRO GLI ACCORDI CON LA LIBIA. IL FILM CHE DÀ VOCE ALLA DIGNITÀ E AL CORAGGIO DEI MIGRANTI AFRICANI. - UNA PRODUZIONE ASINITAS IN COLLABORAZIONE CON ZALAB. Cover boy. Lʼultima rivoluzione Un film di Carmine Amoroso. Con Eduard Gabia, Luca Lionello, Chiara Caselli, Francesco Dominedò, Gabriel Spahiu - Italia 2006. Ioan, 23 anni, lascia la Romania per cercare fortuna in Italia in compagnia di un amico. Arriva però da solo a Roma e viene aiutato da Michele che lavora alla stazione. L'uomo lo ospita e se ne innamora anche se il ragazzo sembra non accorgersene. La loro vita non è semplice: i lavori di Michele sono precari e Ioan è immigrato irregolarmente. Ma una donna (oltre alla frustrata padrona di casa interpretata con il solito acume da Luciana Littizzetto) entra nella loro vita provocando un inatteso cambiamento. E ora dove andiamo? Un film di Nadine Labaki. Con Nadine Labaki, Claude Msawbaa, Layla Hakim, Yvonne Maalouf, Antoinette Noufaily. Titolo originale Et maintenant, on va où? - Francia, Libano, Egitto, Italia 2011. In un paese in una zona montuosa del Medioriente la piccolo comunità è divisa tra musulmani e cattolici. Se gli uomini sono spesso pronti alla rissa tra opposte fazioni le donne, tra cui spiccano le figure di Amale, Takla, Yvonne, Afaf e Saydeh sono invece solidali nel cercare di distogliere mariti e figli dal desiderio di trasformare i pregiudizi in violenza. Non tralasciano alcun mezzo in questa loro missione, ivi compreso far piangere sangue a una statua della Madonna o far arrivare in paese delle ballerine da avanspettacolo dell'Europa dell'Est affinché i maschi siano attratti da loro più che dal ricorso alle armi. Si arriva però, nonostante tutto, a un punto di tensione tale in cui ogni tentativo di pacificazione se La stoffa di Veronica (d) Un documentario di E. R. Landi e F. Pasquini. Veronica viene dalla Romania, condannata a 8 anni di carcere. Ma è una donna che non si perde d'animo. Veronica è una donna rumena condannata ad 8 anni per traffico di clandestini, dellʼItalia non conosce che il carcere veneziano. Con ironico impegno, Veronica crea abiti di alta sartoria, coinvolgendo le altre detenute in una sfilata di moda e vivendo lʼesperienza del carcere come la condizione di una donna immigrata per lavoro. La sua passione le permette di guadagnare abbastanza soldi per mantenere i suoi quattro figli e di ottenere un permesso premio per vedere per la prima volta Venezia e per riabbracciare la figlia. FILMOGRAFIA TATTIC "La stoffa di Veronica" è un saggio sulla forza di volontà che supera in maniera lucida, ironica e al contempo poetica le mura di un carcere e unisce chi sta da una parte e chi dallʼaltra nel nome della libertà." Primo premio al Bellariafilmfestival 2005. Machan Un film di Uberto Pasolini. Con Dharmapriya Dias, Gihan De Chickera, Dharshan Dharmaraj, Namal Jayasinghe, Sujeewa Priyalal Commedia, durata 108 min. - Italia, Sri Lanka, Germania 2008. Manoj e l'amico d'infanzia Stanley hanno provato più e più volte, invano, a ottenere il visto per trasferirsi in Germania e trovare lavoro in modo da poter mantenere le proprie famiglie nello Sri Lanka. Truffato da un "trafficante di uomini" responsabile della bancarotta di Suresh – il cognato che ha elargito il denaro occorrente per il viaggio clandestino – Stanley è aggravato dal senso di colpa e dal fallimento, soprattutto ora che la sorella è costretta a trasferirsi in Medio Oriente per sostenere, da lontano, marito e figlia. Venuto a sapere che la Germania sarebbe lieta di invitare la Nazionale di palla a mano dello Sri Lanka a un torneo in Baviera, Stanley si ingegna a mettere insieme la squadra tra le sue conoscenze – tutti uomini relegati ai margini della società – e man mano che la voce inizia a girare, si uniscono sempre più personaggi desiderosi di abbandonare una vita di stenti per la propria affermazione come individui. Madri a catena (d) 14 Km Un film di Gerardo Olivares con Mahamadou Alzouma, Aminata Kanta, Adoum Moussa Spagna 2007 Violeta, una ragazzina che vive in un villaggio del Mali, decide di scappare da casa per evitare il matrimonio combinato dalla famiglia con un vecchio uomo lascivo che non le piace proprio. Contemporaneamente, nel vicino Niger, un giovane calciatore di nome Buba, che per vivere fa il meccanico, decide insieme al fratello di tentare la sorte in Europa, "dove nessuno muore di fame". Violeta e i due ragazzi si incontrano durante il viaggio che li deve condurre verso il Marocco, attraversando l'Algeria con mezzi di fortuna. Ad un certo punto si ritrovano però da soli, ancora nel deserto del Ténéré, e sbagliano direzione, incominciando a girare in tondo. E' l'inizio di una durissima odissea... FILMOGRAFIA TATTIC La donna del settimo piano East is east East Is East è un film del 1999 diretto da Damien O'Donnell. Ambientato a Salford, una cittadina inglese del Lancashire, nei pressi di Manchester, agli inizi degli anni settanta, narra le vicende dei Khan: un padre pakistano, da più di vent'anni emigrato in Gran Bretagna, una madre inglese e i loro sette figli. La famiglia gestisce un "fish and chips" in un quartiere operaio dove si iniziano ad avvertire i primi segnali di tensione interetnica: sui muri, infatti, compaiono i manifesti di Enoch Powell, un politico conservatore e xenofobo attivo in quegli anni. La storia è imperniata sulla forte insofferenza dei figli nei confronti della rigida disciplina del capofamiglia - che impone matrimoni combinati ai figli maschi con figlie di altre famiglie di immigrati - e sul conflitto tra tradizione e integrazione in cui i figli si trovano a vivere, ciascuno cercando una propria strada tra l'uno e l'altro estremo, in anni in cui la controcultura giovanile aveva il proprio epicentro proprio in Gran Bretagna. Attorno alla famiglia ruota una serie di personaggi secondari: il prete, l'imam della locale moschea, il vicino di quartiere bianco e razzista, la cui nipote flirta con uno dei ragazzi della famiglia Khan. Il film è una commedia; anche se non mancano momenti di tensione, il taglio con cui il tema è affrontato è sempre ironico. È stato presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al 52º Festival di Cannes. My beautiful laundrette Un film di Stephen Frears. Con Daniel Day-Lewis, Gordon Warnecke, Saed Jaffrey, Roshan Seth, Derrick Branche - Gran Bretagna 1985 - VM 14 Rampollo di una ricca famiglia pachistana a Londra mette su una lavanderia e si prende come socio un coetaneo, inglese e povero, che è anche il suo amante. Il rapporto padrone-servo complica le cose. Una bella e competente sceneggiatura dell'anglopachistano Hanif Kureishi, l'intelligenza registica di Frears, attori giusti, un rapporto d'amore trasgressivo spiegano il grande successo internazionale di questo piccolo film girato in 16 mm per la TV. "La carta vincente del film è senza dubbio la sua apparente semplicità, sotto la quale però lavorano un cinismo e una freddezza pungenti, rintracciabili soprattutto attraverso i film successivi di Frears” (E. Martini) FILMOGRAFIA TATTIC Illegal Un film di Olivier Masset-Depasse. Con Anne Coesens, Esse Lawson, Gabriela Perez, Alexandre Golntcharov, Christelle Cornil - Belgio, Lussemburgo, Francia 2010. Tania ha un figlio di 14 anni, Ivan. Tania ed Ivan sono immigrati illegali provenienti dalla Russia. Vivono in Belgio ormai da otto anni anche se in costante stato di tensione. Tania ha il terrore di essere fermata dalla polizia con il conseguente controllo dei documenti. Fino a quando un giorno ciò accade. Madre e figlio vengono divisi. Tania viene portata in un cosiddetto centro di accoglienza e fa di tutto per potersi ricongiungere ad Ivan. Sulla sua testa pesa la minaccia di un decreto di espulsione. Terraferma Un film di Emanuele Crialese. Con Filippo Pucillo, Donatella Finocchiaro, Mimmo Cuticchio, Beppe Fiorello, Timnit T.- Italia, Francia 2011. In un'isola del Mare Nostrum, Filippo, un ventenne orfano di padre, vive con la madre Giulietta e il Nonno Ernesto, un vecchio e irriducibile pescatore che pratica la legge del mare. Durante una battuta di pesca, Filippo ed Ernesto salvano dall'annegamento una donna incinta e il suo bambino di pochi anni. In barba alla burocrazia e alla finanza, decidono di prendersi cura di loro, almeno fino a quando non avranno la forza di provvedere da soli al loro destino. Diviso tra la gestione di viziati vacanzieri e l'indigenza di una donna in fuga dalla guerra, Filippo cerca il suo centro e una terra finalmente ferma. Nuovomondo Un film di Emanuele Crialese. Con Charlotte Gainsbourg, Vincenzo Amato, Francesco Casisa, Aurora Quattrocchi, Filippo Pucillo. Titolo originale The Golden Door. - Italia, Francia 2006. Nella Sicilia degli inizi del Novecento, Salvatore fa un voto e chiede un segno al cielo: vuole imbarcarsi per il nuovomondo e condurre in America i figli e lʼanziana madre. Il segnale è una cartolina di propaganda che ritrae minuscoli contadini accanto a galline giganti o a carote sproporzionate. Venduta ogni cosa posseduta, Salvatore lascia la Sicilia alla volta dellʼAmerica. Durante la traversata oceanica incontra la bella Lucy, una young lady che indossa il cappello ed è più elegante della figlia del sindaco del paese. Luce parla la lingua dellʼAmerica e cerca un compagno da impalmare per ritornarci da signora. Salvatore, da vero galantuomo, accoglie la sua avance. Il lungo viaggio approderà ad Ellis Island, lʼisola della quarantena dove si decideranno gli ingressi e i rimpatri. FILMOGRAFIA TATTIC Io sono lì Un film di Andrea Segre. Con Zhao Tao, Rade Sherbedgia, Marco Paolini, Roberto Citran, Giuseppe Battiston - Francia, Italia 2011. Shun Li confeziona quaranta camicie al giorno per pagare il debito e i documenti che le permetteranno di riabbracciare suo figlio. Impiegata presso un laboratorio tessile, viene trasferita dalla periferia di Roma a Chioggia, città lagunare sospesa tra Venezia e Ferrara. Barista dell'osteria ʻParadiso', Shun Li impara l'italiano e gli italiani. Malinconica e piena di grazia trova amicizia e solidarietà in Bepi, un pescatore slavo da trent'anni a bagno nella Laguna. Poeta e gentiluomo, Bepi è profondamente commosso dalla sensibilità della donna di cui avverte lo struggimento per quel figlio e quella sua terra lontana. La loro intesa non sfugge agli sguardi limitati della provincia e delle rispettive comunità, mettendo bruscamente fine alla sentimentale corrispondenza. Separati loro malgrado, troveranno diversi destini ma parleranno per sempre la stessa lingua. Quella dellʼamore. Pane e cioccolata Un film di Franco Brusati. Con Nino Manfredi, Paolo Turco, Gianfranco Barra, Tano Cimarosa, Ugo D'Alessio - Italia 1973. Emigrato italiano in Svizzera, perseguitato dalla sfortuna, cerca di farsi passare per svizzero ma è scoperto ed espulso. Continuerà a lottare per conciliare lavoro e dignità. Commedia agrodolce sull'emigrazione. Uno dei migliori film di Manfredi ma il merito è soprattutto di Brusati, sceneggiatore e regista, che tiene in equilibrio umorismo, malinconia, pietà, satira. Lamerica Lamerica è un film italiano del 1994 diretto da Gianni Amelio. I protagonisti della storia sono Carmelo Di Mazzarelli nel ruolo di Spiro ed Enrico Lo Verso nel ruolo di Gino. Tutto avviene nell'Albania degli anni novanta, dopo la fine del regime di Enver Hoxha e il crollo finanziario dovuto al successore Ramiz Alia. Un paese in condizioni molto vicine a quelle del cosiddetto terzo mondo. Fiore e Gino, due faccendieri italiani, arrivano in Albania a bordo del fuoristrada di Gino e vagano per i ministeri, con il supporto di corrotti funzionari locali, per mettere a punto l'ennesima truffa ai danni del loro governo e di quello albanese, rilevado e la finta ristrutturazione di una fatiscente fabbrica di scarpe. Serve anche un incapace presidente, il solito vecchio rimbecillito ma ancora in grado di firmare i documenti dopo un vagabondaggio in un ex carcere, trovano Spiro Tozaj, che non parla ed, alla prima occasione, fugge con il treno. Gino lo insegue col fuoristrada, e lo raggiunge in un ospedale dove lo hanno ricoverato dopo che dei monelli gli hanno rubato le scarpe e tentano di soffocarlo in un bunker col fuoco. A poco a poco, mentre l'agghiacciante realtà di miseria e disperazione del paese emerge in tutta la sua evidenza, Gino scopre non solo che Spiro è in realtà un ex miliziano fascista, Michele Talarico, un disertore che dopo 50 anni di galera ha perso il senno e crede di vivere nell'Italia del '48, ma anche che la gente miserabile e il povero, ignorante ma generoso vecchio, affrontano una realtà che il suo FILMOGRAFIA TATTIC continuo quanto inutile ricorso ai soldi non può certo modificare. Dopo una lunga odissea in camion per tornare a Tirana, Gino telefona a Fiore, che si è dileguato. Poi la polizia lo arresta al rientro in albergo: il funzionario albanese è stato arrestato, e Gino potrà allontanarsi solo firmando una confessione che permetta al funzionario di polizia di incriminarlo. Successivamente Gino tenta di rientrare in Italia con una nave di profughi, e vi ritrova Spiro convinto di andare in America. C.A.R.A. Italia (d) C.A.R.A. Italia è un documentario del regista etiope Dagmawi Yimer, presentato fuori concorso al Festival del cinema africano, d'Asia e America Latina 2010 a Milano. Dopo il successo di Come un uomo sulla terra (2008), Dagmawi Yimer torna a parlare di immigrati. Attraverso la voce di Hassan, il documentario racconta lʼattesa frustrante del riconoscimento dello status di rifugiato nel vuoto del centro e lo smarrimento dopo averlo ottenuto, senza sapere più dove dormire e dove mangiare. Come nel film precedente, anche in C.A.R.A Italia viene data risonanza ai volti, alle parole e ai racconti dei protagonisti per raccontare il vuoto in cui vivono fisicamente ma anche psicologicamente le centinaia di residenti di un centro di accoglienza per richiedenti asilo fuori Roma. La stazione Termini è simbolo di un cammino che è solo all'inizio per chi riesce ad uscire dal centro di accoglienza. Se da una parte gli organismi e certe istituzioni rispondono con generosità ai bisogni dei migranti, dall'altra l'interrogativo sul loro futuro resta drammaticamente forte. Marcinelle Marcinelle è un film di Andrea Frazzi, Antonio Frazzi e interpretato da Wojciech Alaborski, Claudio Amendola, Elena Arvigo, Maria Grazia Cucinotta, Agnieszka Czekanska, Maciej Damiecki, Gioele Dix, Teresa Dzielska, Giorgio Gobbi, Urszula Grabowska. Prodotto nel 2003 in Italia, Polonia. 1956. La tragedia di Marcinelle (una delle più grandi miniere del Belgio nella quale persero la vita centotrentasei emigrati italiani) rievocata attraverso la storia di Antonio, un giovane lì trasferitosi per rifarsi una vita. Il disastro lo farà diventare un eroe. Una scuola italiana (d) Un documentario di Angelo Loy e Giulio Cederna. Italia 2010. In unʼaula di una scuola dʼinfanzia è in corso un laboratorio teatrale. Le maestre raccontano il viaggio di Dorothy nel magico mondo di Oz. Ad ascoltare ci sono bambini tra i tre e i cinque anni, tutti nati in Italia da genitori stranieri. Frequentano la scuola materna Carlo Pisacane, nel cuore di Torpignattara, quartiere storico e popolare di Roma oggi abitato da un numero crescente di famiglie immigrate: un fattore che fa aumentare la conflittualità. E mentre il laboratorio teatrale prosegue, la scuola diventa un vero e proprio caso di cronaca nazionale. FILMOGRAFIA TATTIC Sangue verde (d) Un film di Andrea Segre. Documentario, - Italia 2010. Rosarno, Calabria, gennaio 2010. Gli immigrati africani scendono in strada per manifestare contro chi, dopo averli sfruttati, li minaccia o addirittura li uccide. Hanno paura. Qualcuno non ha il coraggio nemmeno di manifestare: solo il rumore dei petardi gli riporta alla mente la guerra da cui è fuggito, figuriamoci gli spari veri. Ma il governo italiano dice il contrario, afferma pubblicamente che sono loro a far paura e li costringe alla diaspora. Le ferie di Licu Un film di Vittorio Moroni. Con Md Moazzem Hossain, Fancy Khanam, Giulia Di Quilio Italia 2006. Licu è un immigrato regolare del Bangladesh che lavora nella Capitale: nonostante i duri orari di lavoro, non si lamenta e vive da "romano", tifando la squadra di Totti e sforzandosi di parlare il migliore italiano possibile. D'un tratto però, si trova a dover tornare in Patria per celebrare un matrimonio "combinato", usanza tipica e radicata nella cultura e nelle tradizioni del suo paese natale… Il mese di ferie (non pagate) cui si riferisce il titolo è il periodo che serve a Licu per tornare in un Bangladesh devastato dalle alluvioni, e conoscere e sposare Fancy, ragazza a lui del tutto sconosciuta, scelta dalla famiglia per essere la sua promessa sposa. La giusta distanza Un film di Carlo Mazzacurati. Con Giovanni Capovilla, Ahmed Hafiene, Valentina Lodovini, Giuseppe Battiston, Roberto Abbiati, Natalino Balasso - Italia 2007. Quando nel paesino di Concadalbero, alle foci del Po, arriva la nuova maestra elementare, la bella e cittadina Mara, la nebbia sembra diradarsi e gli occhi degli uomini tornano a guardare. È così per Giovanni, diciottenne al primo incarico di inviato per "Il Resto del Carlino" e per Hassan, meccanico tunisino stimato e rispettato, in una parola "integrato". Sotto lo sguardo curioso del più giovane, nasce la storia d'amore tra i due adulti, dapprima sotto il segno dell'inquietudine (Hassan spia la ragazza al buio della sera), poi della passione, infine della tragedia. Solo trasgredendo alla regola della "giusta distanza" raccomandatagli dal direttore del giornale, che lo vorrebbe né indifferente né troppo coinvolto, Giovanni riuscirà a riportare la giustizia nel paese (l'Italia) dei Il vento fa il suo giro Un film di Giorgio Diritti. Con Thierry Toscan, Alessandra Agosti, Dario Anghilante, Giovanni Foresti, Caterina Damiano - Italia 2005. FILMOGRAFIA TATTIC Quando si incontrano sul proprio cammino pellicole simili, vien da gridare che il cinema italiano non solo non è morto, ma si ha voglia di abbassare la testa e volgere lo sguardo altrove, vergognandosi persino di averlo pensato. Girato interamente nelle valli occitane del Piemonte, un ex professore decide di trasferirsi con tutta la sua famiglia – una moglie e tre figli - in un paesino di poche anime, sulle montagne, per poter vivere secondo natura. Nella diffidenza generale, Philippe e sua moglie vivono di pastorizia, cercando di raggiungere quel difficile equilibrio con le cose del mondo e con gli anziani abitanti del posto. Almanya. La mia famiglia va in Germania Un film di Yasemin Samdereli. Con Vedat Erincin, Fahri Ogün Yardim, Lilay Huser, Demet Gül, Denis Moschitto. Titolo originale Almanya - Willkommen in Deutschland - Germania 2011. Dopo aver lavorato per 45 anni come operaio ospite ("Gastarbeiter") Hüseyin Yilmaz, annuncia alla sua vasta famiglia di aver deciso di acquistare una casetta da ristrutturare in Turchia. Vuole che tutti partano con lui per aiutarlo a sistemarla. Le reazioni però non sono delle più entusiaste. La nipote Canan poi è incinta, anche se non lo ha ancora detto a nessuno, e ha altri problemi per la testa. Sarà però lei a raccontare al più piccolo della famiglia, Cenk, come il nonno e la nonna si conobbero e poi decisero di emigrare in Germania dallʼAnatolia. La sposa siriana Un film di Eran Riklis. Con Hiam Abbass, Makram J. Khoury, Clara Khoury, Ashraf Barhoum, Eyad Sheety Titolo originale Hacala Hasurit - The Syrian Bride - Israele, Francia, Georgia 2004. Mona, giovane donna originaria del Golan, sta per convolare a nozze combinate con un cugino siriano conosciuto solo per via epistolare. La felicità per l'evento, già di per se relativa, è soffocata dal fatto che una volta lasciato il Golan, occupato da Israele, non potrà più tornarvi né di conseguenza rivedere la propria famiglia. La ragazza verrà accompagnata al confine, per l'ultimo sofferto saluto, dal padre, attivista filo-siriano diffidato dalle forze di polizia locali, e dai fratelli, in fuga dalla cultura oppressiva e totalizzante dei propri luoghi natali. La sposa turca Un film di Fatih Akin. Con Birol Unel, Sibel Kekrilli, Catrin Striebeck, Cem Akin, Hermann Lause Titolo originale Gegen die Wand-Head On - Germania 2004. FILMOGRAFIA TATTIC Dopo un tentativo di suicidio Cahit incontra Sibel. Sono entrambi di origine turca ma vivono da molti anni in Germania. Sibel vuole uscire dalla sua famiglia in cui gli uomini comandano e propone a Cahit di sposarla. Lei avrà così una copertura per vivere una vita libera anche sul piano sessuale. Ma il ruvido Cahit pian piano se ne innamora. Un bel film tedesco che descrive gli immigrati senza retorica cercando di trovare la verità nela confusione dei sentimenti che sembra essere diffusa tra tutti gli strati della popolazione ma che trova ulteriori ostacoli quando le tradizioni impongono le loro regole assurde e prevaricatrici. Sognando Beckam Un film di Gurinder Chadha. Con Parminder Nagra, Keira Knightley, Jonathan RhysMeyers, Anupam Kher, Archie Panjabi. continua» Titolo originale Bend It Like Beckham. Commedia. - USA, Gran Bretagna, Germania 2002. I genitori vorrebbero che la figlia Jess fosse la classica ragazza indiana: dolce, remissiva e ansiosa di sposarsi con un bravo giovane come la sorella Pinky. Il problema è che Jess, che ha fatto della star del Manchester United Beckham il suo eroe, vorrebbe soprattutto giocare a calcio. Finché la cosa rimane confinata nell'ambito del parco pubblico non ci sono soverchi problemi. Ma quando Jules, giocatrice in una squadra regolare, la vede giocare e la convince ad unirsi al proprio team le cose cambiano. Non solo in famiglia, visto che entrambe sono attratte dal proprio allenatore Joe. E la finale di campionato, cui dovrebbe partecipare anche un importante osservatore americano, coincide proprio con l Babel Un film di Alejandro González Iñárritu. Con Brad Pitt, Cate Blanchett, Gael García Bernal, Kôji Yakusho, Adriana Barraza - USA, Francia, Messico 2006. Individui distanti tra loro migliaia di chilometri incrociano per qualche ora i loro destini sulla Terra, creando un disperato affresco di unʼumanità sola e dolente. Il detonatore che innesca una reazione a catena in questo puzzle composto da tessere fin troppo perfettamente combacianti è il colpo di fucile partito dalle mani di due ragazzini in un paese sperduto del Marocco. Un gesto immotivato, compiuto quasi accidentalmente da due innocenti che, come in un domino, agisce profondamente sulle vite di tre gruppi di persone in diverse zone del pianeta: una coppia di americani lì in vacanza per risolvere una crisi coniugale, una domestica messicana alle prese con i figli dei due nel giorno del matrimonio di suo figlio, e unʼadolescente giapponese, sordomuta ed emotivamente emarginata, alla disperata ricerca d'amore in una Tokyo caotica e alienante. Goodbaye Lenin! Un film di Wolfgang Becker. Con Katrin Sass, Daniel Brühl, Chulpan Khamatova, Jürgen Vogel - Germania 2003. FILMOGRAFIA TATTIC 1989. Christiane (Katrin Sass) vive nella Germania dell'Est ed è una socialista convinta. La donna cade in coma poco prima della caduta del muro di Berlino. Quando si risveglia, otto mesi dopo, il figlio Alex tenta di evitarle lo shock e fa di tutto per evitare che la madre scopra che il paese è "caduto nelle mani dei capitalisti". Campione di incassi in Germania. Che fare quando la storia va avanti per tenere tranquilli coloro i quali credevano di essere nel giusto? Raccontargli menzogne come gli venivano raccontate prima. Con la non secondaria differenza che a Lenin si è detto goodbye ma il futuro non è rose e fiori. Satira ben calibrata quella di questo film che i tedeschi ( e in particolare i berlinesi) hanno gradito moltissimo. Nel film non c'è un pacchetto di caffè o di sigarette che non ricordi loro un passato recente e non piacevole. Cous cous Un film di Abdel Kechiche. Con Habib Boufares, Hafsia Herzi, Faridah Benkhetache, Abdelhamid Aktouche, Bouraouïa Marzouk. Titolo originale La Graine et le Mulet - Francia 2007. Beiji, 6o anni, lavora alla riparazione delle imbarcazioni nel porto di Sète, vicino a Marsiglia. Poco disposto alla flessibilità che la nuova organizzazione impone, viene licenziato. Beiji è divorziato e ha una nuova compagna ma non ha perso i contatti con la famiglia. Ora l'uomo vuole realizzare un sogno: ristrutturare una vecchia imbarcazione e trasformarla in un ristorante in cui proporre come piatto forte il cuscus al pesce. Nonostante le difficoltà economiche Beiji trova l'aiuto di tutti i familiari e l'impresa pare destinata al successo. Totò Peppino e la Malafemmina* Un film di Camillo Mastrocinque. Con Totò, Peppino De Filippo, Dorian Gray, Teddy Reno, Vittoria Crispo - Italia 1956. L'amore tra un giovanotto e un'attricetta di varietà è contrastato dalla famiglia. La malafemmina è D. Gray, allora soubrette in voga. La canzone omonima è una delle più belle di Totò, anche qui tenuto a freno dalla censura democristiana. La scena della dettatura della lettera è da antologia. La sintonia di Totò e Peppino è qui perfetta. Grandissimo successo: 4 milioni e Benvenuti al Sud* Un film di Luca Miniero. Con Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro, Valentina Lodovini, Nando Paone - Italia 2010. FILMOGRAFIA TATTIC Alberto è un mite responsabile delle poste della bassa Brianza a un passo dal tanto sospirato trasferimento nel centro di Milano. Quando gli comunicano che la promessa rilocazione gli è stata revocata per dare precedenza a un collega disabile, Alberto, per non deludere le speranze della moglie e del figlio, decide di fingersi a sua volta disabile. Durante la visita di controllo, commette però un'imprudenza e, come punizione, gli viene imposto un trasferimento in Campania, in un piccolo paese del Cilento. Per un lombardo abitudinario e pieno di preconcetti sul Sud Italia come lui, la prospettiva di vivere almeno due anni in quei luoghi rappresenta un incubo, cui si prepara con un nuovo guardaroba di vestiti leggeri e giubbotto antiproiettile. Fra l'esagono francese e lo stivale italiano, la cartina socio-culturale del pregiudizio appare specularmente rovesciata. In Francia la commedia popolare brama il sole del Mediterraneo e le palme della Costa Azzurra, mentre teme il freddo della Manica e i cieli grigi delle regioni del Nord; in Italia il sogno dell'uomo padano vive all'ombra della Madunina di Milano e rivolge tutte le possibili stigmatizzazioni verso il Sud pigro e parassitario. Lezioni di cioccolato Un film di Claudio Cupellini. Con Luca Argentero, Violante Placido, Neri Marcorè, Hassani Shapi, Josefia Forlì - Italia 2007. Insensibile e senza scrupoli, Mattia è un cinico imprenditore edile votato alla fede del "risparmio come massimo guadagno". Dopo aver rinunciato a costruire i ponteggi di sicurezza per il suo cantiere, si ritrova improvvisamente a far fronte ai ricatti di uno sfortunato operaio egiziano (lo strepitoso Hassani Shapi), caduto da un tetto e costretto al gesso dalla vita in su. Ragione del ricatto, un concorso da cioccolataio da frequentare sotto mentite spoglie – quelle di Kamal appunto, impossibilitato a partecipare – in cambio di una non denuncia per le condizioni disumane del cantiere. Per Mattia, si apriranno le porte di un mondo sconosciuto fatto di integrazione culturale e di dignitosissima povertà, nel tentativo di redimersi dalla sua vita precedente ed evitare, al tempo stesso, una scottante denuncia alle autorità. Chocolat Un film di Lasse Hallström. Con Juliette Binoche, Leslie Caron, Alfred Molina, Johnny Depp, Lena Olin - USA 2000. Francia, 1959. In una notte ventosa la misteriosa Vianne e sua figlioletta Anouk giungono nel paesino di Lansquenet-sous-Tannes. Vianne affitta un negozio dalla vedova Armande e pochi giorni dopo apre un raffinato negozio di cioccolata. Il negozio si trova proprio di fronte alla chiesa e desta subito l'attenzione della piccola comunità. Il sindaco, conte di Reynaud, giudice della morale pubblica non vede di buon occhio la novità. Per di più Vianne ha una sorta di sesto senso per intuire le debolezze di ognuno e per consigliare la pralina giusta per ogni desiderio. In poco tempo il suo negozio diventa il più frequentato. FILMOGRAFIA TATTIC Ognuno può trovare momentaneo rimedio alle proprie difficoltà. Reynaud non può sopportarlo e chiama a raccolta la popolazione benpensante per boicottare il negozio. Finché un giorno giunge in paese Roux, uno zingaro musicista che decide di stare dalla parte di Vianne. Viaggio a Kandahar Un film di Mohsen Makhmalbaf. Con Ike Ogut, Nelofer Pazira, Hassan Tantai, Sadou Teymouri, Hoyatala Hakimi. Titolo originale Safar e Ghandehar - Francia, Iran 2001. Delle protesi artificiali che scendono ondeggiando dal cielo attaccate a dei paracadute e, in controcampo, una massa di mutilati che arranca con le stampelle nel deserto per raggiungerle e impadronirsene. Questa è l'immagine che resta impressa sulla retina della memoria di un film che ha come tema primario la condizione delle donne in Afghanistan. Una giovane donna afgana, emigrata da tempo in Canada, tenta di rientrare in patria attraverso l'Iran per raggiungere la sorella priva di gambe che ha deciso di suicidarsi allo scadere di tre giorni. Inizia cosi' un viaggio attraverso la cancellazione dell'immagine stessa delle donne, oltre a quella del loro ruolo sociale. L'accompagneranno nel viaggio, a turno, un bambino cacciato dalla scuola per diventare mullah, un nero americano che si improvvisa medico mentre cerca di trovare un Dio che non vuol farsi raggiungere e un imbroglione per vocazione e necessità. Quando sei nato non puoi più nasconderti Un film di Marco Tullio Giordana. Con Alessio Boni, Michela Cescon, Rodolfo Corsato, Matteo Gadola, Andrea Tidona, Adriana Asti - Italia, Gran Bretagna, Francia 2005. Sandro è il giovane figlio di un industriale bresciano. La sua esperienza quotidiana lo mette a contatto con persone provenienti da diversi paesi extracomunitari ma la sorte che lo attende gliene farà sperimentare direttamente le profonde sofferenze. Infatti, nel corso di una vacanza in barca a vela verrà sbalzato fuoribordo, creduto morto dai genitori ma salvato e issato a bordo di una 'carretta del mare' che trasporta clandestini. Qui diventerà amico di due giovani romeni, Radu e Alina. Una volta sbarcati e alloggiati in un centro di raccolta i tre conserveranno il loro legame al punto che Sandro chiederà ai genitori di adottarli. I due però tradiranno la fiducia loro accordata anche se Sandro non smetterà di sostenerli. FILMOGRAFIA TATTIC La sconosciuta Un film di Giuseppe Tornatore. Con Ksenia Rappoport, Michele Placido, Claudia Gerini, Clara Dossena, Pierfrancesco Favino - Italia 2006. Di Irena non si sa molto, solo che è arrivata in Italia dall'Ucraina. O forse è tornata, dopo alcuni anni, per chiudere un conto. Con l'aiuto di un portinaio interessato (Haber), trova lavoro presso la famiglia Adacher, una coppia di orafi con una figlia affetta da una cronica incapacità di difendersi. Irena si occupa della piccola, la conquista e le insegna a reagire. Sembra cominciare a trovar pace, ma ecco che si ripresenta il male che ha deciso del suo passato e che ha le sembianze dell'aguzzino Muffa (Placido). Gatto bianco, gatto nero Un film di Emir Kusturica. Con Bajram Severdzan, Florijian Ajdini, Srdjan Todorovic Titolo originale Black Cat, White Cat - Jugoslavia, Francia 1998. Ambientata, come Il tempo dei gitani (1989) ma senza la sua dimensione drammatica, tra gli zingari slavi, "il solo popolo che non cambia mai e che sfiora quella che noi chiamiamo civiltà senza lasciarsene contaminare" (E. Kusturica), la storia procede per accumulazione e fa capo a: 1) una coppia di vecchi, amici e ricchi, un boss delle discariche e un industriale del cemento; 2) una coppia di adulti, antagonisti benché complici in affari loschi; 3) un quartetto di giovani che, dopo un grottesco carosello di avventure, approdano felicemente a un doppio matrimonio. Alharraga Sacco e Vanzetti Un film di Giuliano Montaldo. Con Gian Maria Volonté, Riccardo Cucciolla, Rosanna Fratello, Armenia Balducci, Sergio Fantoni - Italia, Francia 1971. Come il calzolaio Nicola Sacco e il pescivendolo Bartolomeo Vanzetti, immigrati negli USA e anarchici, furono incriminati per rapina e omicidio, condannati a morte innocenti nel 1921 e giustiziati il 23 agosto 1927. I due anarchici italiani rivivono sullo schermo nella FILMOGRAFIA TATTIC commossa e commovente interpretazione di Cucciolla e Volonté (premiato a Cannes) nel quadro di un film all'insegna dell'efficacia narrativa, oratorio senza enfasi, un po' ripetitivo, in stabile equilibrio tra informazione e denuncia anche se non sempre fa quadrare i conti tra analisi e dimostrazione. Il cacciatore di aquiloni Un film di Marc Forster. Con Khalid Abdalla, Homayoun Ershadi, Shaun Toub, Atossa Leoni, Saïd Taghmaoui. Titolo originale The Kite Runner - USA 2007. Kabul 1978. Amir è figlio di Baba, un uomo facoltoso di etnia Pashtun. Il suo migliore amico è Hassan, figlio del servitore di casa e appartenente alla inferiore etnia degli Hazara. Entrambi amano molto far volare gli aquiloni per i quali sono previste gare che coinvolgono molti ragazzi della città. Il vincitore è chi riesce a far restare il proprio aquilone in volo per ultimo dopo che tutti gli altri hanno avuto il filo tranciato. Amir, che ha ritrovato la stima di suo padre proprio in seguito alla vittoria (insieme ad Hassan) nella gara più importante di lì a poco assiste (senza avere il coraggio di intervenire) alla sodomizzazione di Hassan da parte di un terzetto di ragazzi ricchi e razzisti. Da quel momento si porterà dentro un senso di colpa che lo allontanerà dall'amico che vede come denuncia vivente della sua vigliaccheria. Finché un giorno, trasferitosi negli Stati Uniti e divenuto scrittore di successo, gli giungerà una telefonata.