N OTA NOTA • NOTE • NOTA • NOTE • NOTA • NOTE • NOTA • NOTE • NOTA • NOTE • NOTA • di Emanuele Bredice L o scorso marzo il consiglio d’amministrazione del Gruppo Same Deutz-Fahr, ha approvato il bilancio d’esercizio 2005, che vede il fatturato in crescita del 3,5% rispetto all’esercizio 2004. L’utile netto, pari a 31,6 milioni di euro, è aumentato del 43,4% rispetto ai 22 milioni di euro del 2004. Il risultato positivo si deve innanzitutto al rinnovamento della gamma alta dei trattori che ha rafforzato la penetrazione nel mercato europeo – nonostante il 2005 abbia segnato una sostanziale flessione dello stesso – mantenendo stabili i volumi di vendita ed elevando i margini. Al positivo risultato ha contribuito la strategia com- BILANCIO SAME: IN NETTA CRESCITA GLI UTILI 2005 T SAME: PROFITS UP IN 2005 by Emanuele Bredice he board of the Same Deutz-Fahr group approved the accounts for 2005 with a growth in profits of 43.4% over 2004, from 22 to 31.6 million euros. At the same time, turnover rose by 3.5%. One main factor, the board meeting in March said, was that, despite a drop in the European market, renewal of the group’s top of the range tractors ensured good results, maintaining sales at about the same level as in 2004 and raising margins. Another important factor was an incisive commercial strategy targeting eastern Europe, the Middle East and Africa, not only by supplying finished products, but also by licensing know-how to leading local manufacturers. “The objective of internationalization remains the priority,” said the group’s president, Vittorio Carozza, “and investment in support of this strategy has totalled 148 million euros in recent years”. The group’s managing-director, Massimo Bordi, added: “In 2006, our aim is to increase turnover and profitability even further. These are ambitious targets considering the unfavourable external context due to the trend in raw material costs and an EU policy which penalizes financing for agriculture”. merciale, volta ai Paesi dell’Est Europa, del Medio Oriente e dell’Africa, non solo attraverso forniture di prodotti finiti, ma anche con la cessione di knowhow a produttori leader in ambito locale. “L’obiettivo dell’internazionalizzazione resta prioritario – ha dichiarato Vittorio Carozza Presidente del Gruppo – e l’investimento del Gruppo a supporto di questa strategia è stato negli ultimi anni di 148 milioni di euro”. Massimo Bordi,Amministratore delegato del Gruppo, ha aggiunto: “nel 2006 abbiamo l’obiettivo di crescere ancora in fatturato e redditività. Si tratta di un traguardo ambizioso, considerando lo sfavorevole contesto esterno dovuto ad una politica comunitaria che penalizza i finanziamenti all’agricoltura in Europa e all’andamento dei costi delle materie prime”.