ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “G. BRASCHI - G. QUARENGHI" Via di Villa Scarpellini snc - 00028 SUBIACO(RM) - Distretto 35 Tel. 06 121125565 / 06 121125566 - Fax 0774 83904 e-mail: [email protected] PEC: [email protected] web site: www.iisbraschiquarenghi.altervista.org PIANO DELL`OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico scolastico 20132013-2014 1 INDICE 1. INTRODUZIONE .......................................................................................................................3 1.1. Cos’è il POF ..................................................................................................................... 3 1.2. Identità della scuola .............................................................................................................3 1.3. Il nostro territorio ................................................................................................................5 2. AREA D’IDENTITÀ ...................................................................................................................7 2.1. Indirizzi di studio ................................................................................................................7 2.2. Criteri di formazione delle classi prime ...............................................................................9 . 2.3. Obiettivi trasversali ...........................................................................................................14 . 2.4. Obiettivi didattici per i Licei ..............................................................................................15 2.5. Obiettivi didattici per gli Istituti Tecnici............................................................................26 2.6. Quadri orari ........................................................................................................................34 2.7. Esami integrativi e idoneità................................................................................................45 3. AREA DIDATTICO CURRICOLARE ED EXTRA-CURRICOLARE ..............................................46 3.1. Programmazione didattica: Il contratto formativo 46 Metodologie didattiche 47 Verifica e valutazione 49 Recupero delle carenze 57 3.2. Offerta integrativa curricolare: Attività educativa 61 ............................ Accoglienza e orientamento 62 Viaggi d’istruzione e scambi culturali 65 3.3. Offerta formativa extra-curricolare: Area linguistica ......................................................66 Area multimediale ..................................................67 Area sportiva ..........................................................67 Area educazione alla salute e ambientale ...............67 4. INTEGRAZIONE SCOLASTICA ...............................................................................................68 4.1 Diritti alunni con BES .........................................................................................................68 4.2 Gruppo di lavoro per l’inclusione .......................................................................................68 4.3 Procedure e documentazione ..............................................................................................70 4.4 Alunni stranieri ...................................................................................................................79 5. AREA ORGANIZZATIVA .........................................................................................................81 5.1 Formazione e aggiornamento dei docenti ..........................................................................81 5.2 Figure di supporto al POF ...................................................................................................82 6. VALUTAZIONE DEL P.O.F.....................................................................................................85 6.1.Valutazione della qualità del servizio scolastico ...............................................................85 Appendice: Progetti POF ..........................................................................................................87 2 1. INTRODUZIONE 1.1 COS’È IL POF Il D.P.R. 275 dell'8 marzo 1999 sull’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche prevede che ogni istituzione scolastica predisponga, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell’Offerta Formativa. Esso è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale di ogni singola istituzione scolastica ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa adottata elaborata sui bisogni dell’utenza e sulle risorse interne ed esterne della scuola. Il POF risponde alla necessità di predisporre un piano di programmazione e progettazione, che specifichi a tutti gli utenti della scuola, in modo chiaro e trasparente, modalità, obiettivi e intenti dell’istituzione scolastica. Esso costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica, è un documento ufficiale che ha valore legale, rappresenta un contratto con l’utenza, pianifica l’uso integrato delle risorse interne ed esterne. Finalità fondamentale della scuola è la formazione dei giovani; formarsi significa non solo acquisire delle conoscenze e competenze, ma anche costruire la propria identità personale e sociale. Pertanto le scelte formative illustrate nel POF concorrono alla formazione di individui dotati di senso critico e di mentalità aperta e costruttiva, capaci di autonomia di azione e di indipendenza di giudizio, ma attenti al rispetto ed alla collaborazione con gli altri. Il POF è un documento aperto che viene elaborato annualmente, ma che può essere rivisto ed aggiornato in un’ottica di continuo miglioramento dell’offerta formativa. Il POF è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione. 1.2 IDENTITÀ DELLA SCUOLA L’Istituto di Istruzione Superiore “G. Braschi – G. Quarenghi” è ubicato a Subiaco, Distretto Scolastico 35. La sede centrale è in Via di Villa Scarpellini - 00028 Subiaco (RM), dove si trovano la Presidenza e gli Uffici di Segreteria. Le classi sono attualmente dislocate su tre sedi: quella centrale e una succursale. Sede centrale: Via di Villa Scarpellini snc Centralino 06 121125565 / 06 121125566 Sezioni: Fax 0774 83904 • amministrazione finanza e marketing • costruzioni ambiente territorio • liceo classico e linguistico Sede succursale: Via di Villa Scarpellini, 1 Centralino 06 121124985 / 06 121124980 Sezione: Fax 077485508 • Industriale Centralino 06 121125545 / 06 121125540 • Liceo Scientifico e scienze umane e-mail: [email protected] Sito Internet: www.iisbraschiquarenghi.altervista.org Codice Meccanografico: RMIS051001 3 Dirigente Scolastico: prof.ssa Maria Rosaria Sebastiani Collaboratori di Presidenza: prof. Antonino Bonadonna, prof.ssa Maria Teresa Tollis Coordinatori di sede: Ticconi Augusto, Caronti Antonella, Masi Maria, Maugliani Antonella, Mariani M. Giulia. Finalità del nostro Istituto Dal 1 settembre 2012 l’Istituto “Braschi” e l’Istituto “Quarenghi” sono stati unificati, a seguito del dimensionamento scolastico, in un unico Istituto di Istruzione Superiore. Il nostro Istituto risponde alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico di Subiaco, un territorio ampio e frammentato, che comprende piccoli comuni, per lo più di montagna, quasi del tutto privi di punti di aggregazione culturale e di confronto, indispensabili per i giovani. Proponendosi come centro di formazione educativa e socio-culturale, il nostro Istituto persegue le seguenti finalità specifiche, distinte tra educative e formative: Finalità educative: · riconoscere come proprie le finalità generali di formazione dell’uomo e del cittadino italiano ed europeo in crescita, attraverso lo sviluppo del senso critico e l’assunzione di responsabilità civili, morali e professionali che conferiscono significato e dignità alla vita; · educare alla comprensione della diversità nella prospettiva della “multiculturalità”; in particolare, valorizzare le differenze esistenti tra gli studenti, impegnarsi per la lotta all’esclusione, alla dispersione ed all’insuccesso scolastico, educare al dialogo ed alla solidarietà; · educare ai valori della cittadinanza democratica; · esercitare una cittadinanza critica e responsabile consapevole della propria matrice storica e culturale; · far raggiungere autonomia personale come capacità di scegliere il futuro per sé e per la comunità cui si appartiene; · promuovere un’offerta formativa attenta alle potenzialità dei singoli; · favorire l’educazione alla propria ed altrui salute, come pure la pratica delle attività sportive; · aprire la scuola ai problemi della società in cui l’allievo è inserito. · l’osservanza delle norme scolastiche e il rispetto delle regole della convivenza civile per la migliore gestione dei rapporti umani Finalità formative: · favorire l’ampliamento, l’approfondimento e l’innalzamento qualitativo formazione degli studenti sul piano delle conoscenze, competenze e capacità; 4 della · integrare in modo armonico la preparazione professionale dello studente con la sua formazione umana e culturale, così da renderla pienamente autonoma; · promuovere la formazione di mentalità critiche e sensibili, pronte a comprendere la complessità del presente senza perdere di vista la tradizione; · offrire agli studenti occasioni extra-curriculari per il raggiungimento del successo formativo; · aumentare il successo scolastico e ridurre il fenomeno della dispersione; · garantire agli alunni percorsi di orientamento scolastico e professionale finalizzati alla piena realizzazione del sé e delle proprie vocazioni; · riorganizzare tempi, metodi, proposte didattiche in funzione di una sempre migliore ed adeguata risposta ai principali bisogni del territorio e della crescita formativa dell’utenza. 1.3 IL NOSTRO TERRITORIO Subiaco, situato nell’alta Valle dell’Aniene, è uno dei centri più importanti del Lazio per il grande richiamo religioso dei suoi monasteri, la bellezza dei suoi monumenti e il fascino della natura circostante. La conformazione naturale del paese, caratterizzata dal corso del fiume Aniene, affluente del Tevere, ha notevolmente condizionato il suo sviluppo storico e ha favorito i primi insediamenti umani. L’imperatore Nerone fece costruire una grandiosa villa, detta Sublaqueum (ossia sotto i laghi), in seguito abbandonata. Essa si estendeva su una superficie di due chilometri e mezzo ed era arredata con sfarzo, ornata di marmi preziosi, mosaici, colonne e statue. Sono tutt'ora visibili i suoi resti lungo la strada che conduce ai Monasteri; la villa era posata sulle rive di tre laghetti artificiali, ricavati sbarrando le acque del fiume con tre poderose dighe, i simbruina stagna di Tacito. San Benedetto la ritenne adattissima a soddisfare il suo bisogno di penitenza e mortificazione. Egli rimase, secondo la leggenda, tre anni in eremitaggio presso una grotta del monte Taleo, denominata poi "Sacro Speco" (ossia grotta sacra). In seguito, nel 529 d.C., Santa Scolastica, sorella di San Benedetto, edificò proprio a Subiaco un monastero benedettino con materiali provenienti quasi totalmente dalla villa neroniana. Nel monastero, divenuto un famoso centro di cultura, insieme a Montecassino, ad opera dei monaci Benedettini, si stampò nel 1465 il primo libro edito in Italia: una grammatica latina in trecento esemplari. Attorno al monastero crebbe nel tempo, il borgo vero e proprio di Subiaco, di cui è interessante ammirare anche il ponte medievale dedicato a San Francesco, l'Arco Trionfale, la Rocca Abbaziale, lussuosa dimora dei Papi, ed il quartiere medievale che si estende alle pendici della Rocca. Il bacino di utenza del nostro Istituto è quello appartenente al 35° Distretto scolastico, il cui territorio, coincidente con quello della X Comunità Montana dell'Aniene, comprende, oltre Subiaco, altri 32 piccoli comuni, posti a diversa altitudine e distanza dalla scuola, alcuni dei quali appartenenti a regioni e province diverse. La zona, sotto il profilo socio-economico, si caratterizza per: · un basso sviluppo del settore industriale e di quello artigianale, quest’ultimo connotato, il più delle volte, come attività secondaria; 5 · un diffuso fenomeno di pendolarismo costituito soprattutto da lavoratori del settore terziario; · una scarsità di investimenti pubblici e privati relativamente allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio; · una presenza non coordinata, e non sempre di buona qualità, dei servizi sociali; · un associazionismo religioso, culturale, sportivo, ricreativo, assistenziale e solidaristico non sempre in grado di ovviare alla sostanziale marginalità in cui versa il territorio; · una scarsa attenzione degli EE.LL. ai problemi dell'educazione; · una consistente presenza di immigrati extracomunitari. 6 2. AREA D’IDENTITÀ 2.1 INDIRIZZI DI STUDIO: FORMAZIONE LICEALE E FORMAZIONE TECNICA LICEI “La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree metodologica; logico argomentativa; linguistica e comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e tecnologica”. Per la riforma Gelmini il liceo deve offrire “una formazione di base ampia, utile ad acquisire le conoscenze, le abilità e le competenze adeguate a leggere e interpretare la realtà con atteggiamento critico, razionale, ma anche creativo e progettuale”. Liceo classico Il percorso del liceo classico, indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica, favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori, come pure l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Liceo scientifico Il percorso del liceo scientifico, indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica, favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali, guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale. Liceo linguistico L’indirizzo linguistico sperimentale focalizza l’attenzione sulla comunicazione in lingue moderne (che includono l’italiano e le lingue straniere) e contribuisce a creare persone aperte verso la diversità linguistica e culturale, in grado di interagire con tali diversità e in grado di osservare le lingue, coglierne l’evoluzione, sapersene appropriare. Lo studio non dovrà essere concentrato solo sulla funzione poetico – immaginativa, che privilegia la letteratura e la sua storia, anche se la dimensione letteraria (insieme a quella storica, filosofica, artistica) ha un ruolo essenziale, in quanto attraverso di essa si può cogliere la peculiarità di un popolo e si possono cogliere delle linee essenziali per comprenderne la natura, per interpretarne le evoluzioni . 7 Liceo delle scienze umane Il piano di studi di questo indirizzo si basa sull’approfondimento dei principali campi di indagine delle scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologico-storica. L’aspetto caratterizzante di questo indirizzo liceale concerne l’acquisizione di competenze culturali ed operative inerenti allo sviluppo di un abito professionale idoneo a padroneggiare tanto le pratiche formative messe in atto in una scuola, quanto quelle presenti nei servizi culturali, sociali e sanitari. ISTITUTI TECNICI Per la riforma Gelmini gli istituti tecnici sono istituzioni scolastiche superiori che hanno la finalità di: a) dotare gli studenti di una buona base di cultura generale b) fornire una preparazione specifica, idonea all’inserimento anche immediato nell’attività produttiva di livello intermedio, con prospettive di sviluppi professionali medio – alti; alcuni settori dell’istruzione tecnica preparano anche all’esercizio di libere professioni (es.: ragioniere commercialista, consulente del lavoro). Il riordino degli Istituti tecnici, in vigore dal’A.S. 2010-2011 , ha modificato l’articolazione del nostro Istituto. La nuova struttura, si articola nel seguente modo: • • • primo biennio secondo biennio ultimo anno. Gli indirizzi, che partono dal primo anno, sono i seguenti: • Elettronica ed elettrotecnica • Informatica e telecomunicazioni • Costruzione ambiente e territorio • Amministrazione finanza e marketing Attualmente nell’istituto convive il vecchio ordinamento per le classi quinte, con il nuovo per le classi prime, seconde, terze e quarte. Amministrazione, Finanza e Marketing Il diplomato in questo indirizzo possiede, al termine del corso di studio, competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativofinanziari e dell’economia sociale. Inoltre integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. 8 Costruzioni, Ambiente e Territorio Il perito delle Costruzioni, Ambiente e Territorio ha competenze nel campo dei materiali e dei dispositivi usati nell’industria delle costruzioni, nell’uso degli strumenti di rilievo e dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica, nella valutazione tecnica ed economica di beni privati e pubblici sul territorio e nell’utilizzo ottimale di risorse ambientali. Opera nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi, oltre che nell’organizzazione di cantieri. Interviene nei processi di conversione dell’energia e del loro controllo, è in grado di prevedere le soluzioni opportune per il risparmio energetico nel rispetto delle normative. Elettronica ed Elettrotecnica L’indirizzo Elettronica ed Elettronica sviluppa le competenze necessarie per progettare, costruire e collaudare sistemi elettronici ed impianti elettrici. Le conoscenze integrate di elettrotecnica, elettronica ed informatica consentono di intervenire nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi. Si riserva un’attenzione costante all’adeguamento tecnologico delle imprese in relazione allo sviluppo scientifico, all’ottimizzazione del consumo energetico e alla tutela dell’ambiente. Informatica e Telecomunicazioni Il diplomato in questo indirizzo ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione. Inoltre ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si possono rivolgere all'analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali. 2.2 CRITERI DI FORMAZIONE PER LE CLASSI PRIME Per il corrente anno scolastico il Collegio dei Docenti ha deliberato i seguenti criteri per la formazione delle classi prime : · · · · Equa distribuzione tra maschi e femmine Equa distribuzione rispetto ai risultati conseguiti nell' A.S. precedente Formazione di gruppi rispetto ai luoghi di residenza o provenienza Equa distribuzione rispetto agli alunni diversamente abili e/o rispetto ai paesi stranieri di provenienza Nell'eventualità di disponibilità di classi parallele, per la riassegnazione degli alunni non ammessi alla classe successiva, si procederà ad un equa distribuzione degli stessi. Con la Legge 296 del 27/12/2006 comma 622, a cui ha fatto seguito il D.M. 139 del 22/8/2007, l’obbligo di istruzione è stato portato a sedici anni. L’obbligo di istruzione non ha tuttavia carattere terminale: il suo adempimento è infatti finalizzato al conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età, secondo il Decreto Legislativo 76 del 15/4/2005. 9 L'adempimento dell'obbligo di istruzione deve consentire, una volta conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo, l'acquisizione dei saperi e delle competenze previste dai curricula relativi ai primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore. Al fine di favorire l’equivalenza formativa di tutti i percorsi scolastici, il Ministero ha definito i saperi e le competenze base che dovranno essere oggetto di valutazione comune nel biennio, pur nel rispetto delle peculiarità dei diversi indirizzi; tali competenze, unitamente alle conoscenze e abilità ad esse connesse, sono state indicate nell’allegato al D.M. 139 del 22/8/2007. La certificazione delle competenze di base sarà rilasciata su richiesta delle famiglie, in caso di passaggio a percorsi di diverso ordine, indirizzo e tipologia (altro corso di istruzione - liceale, tecnica, professionale, artistica - o percorso di formazione professionale). CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE Al termine del primo biennio è prevista la certificazione delle competenze disciplinari di base attraverso la compilazione del seguente modello: 10 11 12 13 2.3 OBIETTIVI TRASVERSALI PRIMO BIENNIO · Esprimersi in modo chiaro e corretto utilizzando il lessico specifico delle varie discipline · Comprendere un testo, individuarne i punti fondamentali e saperne esporre i punti significativi; · Cogliere la coerenza all’interno di procedimenti; · Applicare regole e principi; · Collegare argomenti della stessa disciplina o di discipline diverse e coglierne le prime, semplici relazioni per raggiungere una visione completa della realtà; · Potenziare e sviluppare il sapere scientifico di base attraverso lo studio delle scienze integrate (scienza della terra e biologia, chimica, fisica) e applicate (tecnologie informatiche, tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica) per fornire agli alunni una visione scientifica completa; · Stabilire connessioni di causa ed effetto; · Relativizzare fenomeni ed eventi; · Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui; · Acquisire maggiore autocontrollo e senso di responsabilità; · Partecipare alla vita scolastica in modo attivo e proficuo rispettando persone, ambiente e strumenti; · Riconosce ed accettare i propri successi ed insuccessi; · Rispettare regole, scadenze ed essere puntuali nell’esecuzione delle consegne; · Collaborare con compagni ed insegnanti in modo corretto ed efficace. SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO · Leggere, redigere ed interpretare testi e documenti; · Elaborare dati e rappresentarli correttamente; · Documentare adeguatamente il proprio lavoro; · Comunicare con efficacia utilizzando appropriati linguaggi scientifici e tecnici; · Analizzare situazioni e riferirle a modelli funzionali tipici delle problematiche da risolvere; 14 · Ricercare collegamenti tra discipline diverse e stabilire relazioni in una visione organica del sapere; · Potenziare le capacità logiche, astrattive e deduttive; · Consolidare e utilizzare il metodo di studio in modo proficuo ed efficace; · Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare; · Saper individuare le connessioni tra aspetti geografici e strutture demografiche, economiche, sociali e culturali; · stimolare il confronto tra le tradizioni culturali locali e internazionali; · potenziare l’uso di strumenti tecnologici a tutela dell’ambiente e del territorio, che rafforzino la cultura dello studente e lo pongano nelle condizioni di inserirsi nei contesti professionali con autonomia e responsabilità e favoriscano la mobilità anche in contesti globali; · Potenziare le capacità operative di progettazione; · Conoscere i diritti e i doveri fondamentali per l’esercizio di una cittadinanza responsabile; · Assumere un comportamento responsabile e corretto nei confronti di tutte le componenti scolastiche, nonché un atteggiamento di disponibilità e rispetto nei confronti “dell’altro”, anche all’esterno della scuola. 2.4. OBIETTIVI DIDATTICI PER I LICEI LICEO CLASSICO – PRIMO BIENNIO • • • • • • • • • Consolidare e potenziare le competenze linguistiche e comunicative di base Essere in grado di elaborare autonomamente idee e contenuti e di comporli in un testo in forma articolata e chiara dal punto di vista espressivo Consolidare e potenziare le competenze di analisi e comprensione dei testi letterari, narrativi e poetici Acquisire e saper applicare le conoscenze morfo-sintattiche necessarie alla comprensione e traduzione dei testi in latino e greco, potenziando la padronanza della lingua italiana Sviluppare una conoscenza pragmatica di una lingua straniera e del suo sistema grammaticale Conoscere l’evoluzione dei fatti storici, individuando il concorso di vari ordini di fattori ed essere in grado di operare collegamenti diacronici e sincronici tra diversi avvenimenti Saper utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate Conoscere l’ambiente fisico e umano, individuando i principali fattori di interdipendenza tra gli elementi fisici del territorio e quelli umani che ne sono causa e conseguenza Conoscere e sviluppare le capacità motorie dell’individuo LICEO CLASSICO – SECONDO BIENNIO • Padroneggiare pienamente la lingua italiana, curando sia l’esposizione orale, sia la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati 15 • • • • • (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi Saper comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale Acquisire la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche, lessicali, semantiche) Saper esaminare testi letterari classici con procedure adeguate di interpretazione e di rielaborazione Acquisire una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua straniera in modo adeguato al contesto Conoscere gli elementi distintivi della civiltà e della letteratura dei paesi di cui si studia la lingua • Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture • Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia, nel loro rapporto con le altre civiltà, imparando a guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente, e favorire la consapevolezza di se stessi in relazione all’“altro da sé” • Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini • Essere in grado di affrontare situazioni problematiche sapendo individuare con chiarezza gli • • • • obiettivi, le risorse, il modello matematico più adatto, il percorso risolutivo usando con competenza il linguaggio specifico e discutendo criticamente i risultati Potenziare le abilità di applicazione, elaborazione, confronto dei modelli matematici, evitando un apprendimento meccanico e ripetitivo Saper collocare storicamente e filosoficamente lo sviluppo dei concetti matematici Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali, padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate Acquisire, attraverso la lettura delle opere pittoriche, scultoree, architettoniche, i linguaggi specifici delle diverse espressioni artistiche ed essere capace di coglierne e apprezzarne i valori estetici • Potenziare le capacità motorie dell’individuo dall’adolescenza all’età adulta 16 LICEO CLASSICO – QUINTO ANNO • • • • • • • • • • • • • Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione del percorso liceale, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita Avere sviluppato il giudizio critico, una gamma di tecniche per accedere valutare e differenziare le informazioni e avere appreso come analizzarle, sintetizzarle e applicarle Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti Raggiungere una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico), attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica del presente Comprendere il significato della riflessione filosofica come modalità fondamentale della ragione umana che, in epoche diverse e in diverse tradizioni culturali, ripropone costantemente la domanda sulla conoscenza, sull’esistenza dell’uomo e sul senso dell’essere e dell’esistere Avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche, lessicali, semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e retorica, anche al fine di raggiungere una piena padronanza della lingua italiana in relazione al suo sviluppo storico Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire comparazioni tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper collocare il pensiero scientifico anche all’‟interno di una dimensione umanistica” Aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali Saper inquadrare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro contesto storicocronologico; leggere le opere utilizzando un metodo e una terminologia appropriati; riconoscere e spiegare gli aspetti iconografici e simbolici, i caratteri stilistici, le funzioni, i materiali e le tecniche utilizzate. Utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuromuscolari trasferendo in situazioni diverse le capacità acquisite e determinare in tal modo le condizioni per una migliore qualità della vita 17 LICEO SCIENTIFICO – PRIMO BIENNIO • • • • • • • • • • • Consolidare e potenziare le competenze linguistiche e comunicative di base Essere in grado di elaborare autonomamente idee e contenuti e di comporli in un testo in forma articolata e chiara dal punto di vista espressivo Consolidare e potenziare le competenze di analisi e comprensione dei testi letterari, narrativi e poetici Saper decodificare e tradurre un testo latino, potenziando la padronanza della lingua italiana Sviluppare una conoscenza pragmatica di una lingua straniera e del suo sistema grammaticale Conoscere l’evoluzione dei fatti storici, individuando il concorso di vari ordini di fattori ed essere in grado di operare collegamenti diacronici e sincronici tra diversi avvenimenti Saper utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate Conoscere, descrivere, rappresentare e spiegare le caratteristiche fondamentali degli esseri viventi Conoscere l’ambiente fisico e umano, individuando i principali fattori di interdipendenza tra gli elementi fisici del territorio e quelli umani che ne sono causa e conseguenza Sviluppare la capacità di comprendere l’opera d’arte e affrontarne la lettura a livelli diversi (descrittivo, iconografico, iconologico, storico, ecc.); riconoscere e utilizzare correttamente le diverse tecniche di rappresentazione grafica Conoscere e sviluppare le capacità motorie dell’individuo LICEO SCIENTIFICO – SECONDO BIENNIO • • • • • • Avere piena padronanza della lingua italiana in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi Saper comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale Saper esaminare testi letterari latini con procedure adeguate di interpretazione e di rielaborazione Aver acquisito una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua straniera in modo adeguato al contesto Conoscere gli elementi distintivi della civiltà e della letteratura dei paesi di cui si studia la lingua Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria e filosofica italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture 18 • • • • • • • • • • Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia, nel loro rapporto con le altre civiltà, imparando a guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente, e favorire la consapevolezza di se stessi in relazione all’“altro da sé” Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate Acquisire una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico Saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica Comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la risoluzione di problemi Essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti Comprendere la complessità dell’opera d’arte e affrontarne la lettura a livelli diversi (descrittivo, iconografico, iconologico, storico, ecc.); riconoscere e utilizzare correttamente le diverse tecniche di rappresentazione grafica Potenziare le capacità motorie dell’individuo dall’adolescenza all’età adulta LICEO SCIENTIFICO – QUINTO ANNO • • • • Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita Sviluppare l’attitudine a riesaminare con rigore ed a sistemare logicamente le conoscenze assimilate Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti. Raggiungere una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, storico, istituzionale, filosofico, scientifico), 19 • • • • • • • • attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica del presente Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento Padroneggiare i principali concetti e metodi della matematica, sia aventi valore intrinseco alla disciplina, sia connessi all’analisi di fenomeni del mondo reale, in particolare del mondo fisico Saper formulare ipotesi, sperimentare, interpretare le leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie, avere la capacità di formalizzare un problema di fisica e di applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione Aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee Saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana Saper riconoscere e collocare storicamente linguaggi e caratteri delle correnti artistiche; possedere strumenti di lettura critica e di indagine grafica per comprendere i linguaggi artistici del passato e contemporanei e farne oggetto di personale rielaborazione Utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuromuscolari trasferendo in situazioni diverse le capacità acquisite e determinare in tal modo le condizioni per una migliore qualità della vita LICEO LINGUISTICO – PRIMO BIENNIO • • • • • • • • • • Consolidare e potenziare le competenze linguistiche e comunicative di base Produrre testi letterari e non-letterari in modo corretto e coerente Consolidare e potenziare le competenze di analisi e comprensione dei testi letterari, narrativi e poetici Saper decodificare e tradurre un testo latino, potenziando la padronanza della lingua italiana Conoscere sistemi linguistici diversi dal proprio (nelle loro componenti comunicativa, linguistico-grammaticale, lessicale-semantica) Sviluppare una capacità espositiva adeguata nelle lingue straniere studiate, acquisendo progressivamente la padronanza di un lessico appropriato al contesto situazionale Conoscere gli elementi distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue Conoscere l’evoluzione dei fatti storici, individuando il concorso di vari ordini di fattori ed essere in grado di operare collegamenti diacronici e sincronici tra diversi avvenimenti Conoscere l’ambiente fisico e umano, individuando i principali fattori di interdipendenza tra gli elementi fisici del territorio e quelli umani che ne sono causa e conseguenza Conoscere, descrivere, rappresentare e spiegare le caratteristiche fondamentali degli esseri viventi 20 • • Saper utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate Conoscere e sviluppare le capacità motorie dell’individuo LICEO LINGUISTICO – SECONDO BIENNIO • • • • • • • • • • • • • Avere piena padronanza della lingua italiana in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi Saper comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale Acquisire una competenza comunicativa che permetta di servirsi delle lingue straniere studiate in modo adeguato al contesto Riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue straniere studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro Conoscere gli elementi distintivi della civiltà e della letteratura dei paesi di cui si studia la lingua Essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia, nel loro rapporto con le altre civiltà, imparando a guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente, e favorire la consapevolezza di se stessi in relazione all’“altro da sé” Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà. Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee Possedere sia i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), sia le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate Acquisire, attraverso la lettura delle opere pittoriche, scultoree, architettoniche, i linguaggi specifici delle diverse espressioni artistiche ed essere capace di coglierne e apprezzarne i 21 • valori estetici; saper collocare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro contesto storico-cronologico Potenziare le capacità motorie dell’individuo dall’adolescenza all’età adulta LICEO LINGUISTICO – QUINTO ANNO • • • • • • • • • • • • Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti. Conseguire una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, filosofico, istituzionale), attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica del presente Acquisire in tre lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento Conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo studio e l’analisi di opere letterarie, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni, anche effettuando collegamenti interdisciplinari Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e le altre lingue moderne studiate Saper confrontarsi in maniera aperta e costruttiva con la cultura di altri popoli, avvalendosi di esperienze di contatto e di scambio Saper padroneggiare i principali concetti e metodi di base della matematica, sia aventi valore intrinseco alla disciplina, sia connessi all’analisi di fenomeni del mondo reale, in particolare del mondo fisico Conoscere i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, avendo consapevolezza critica del nesso tra lo sviluppo del sapere fisico e il contesto storico e filosofico in cui esso si è sviluppato Consolidare le conoscenze disciplinari e le metodologie tipiche delle scienze della natura, in particolare delle scienze della Terra, della chimica e della biologia, tutte basate sulla stessa strategia dell’indagine scientifica che fa riferimento alla dimensione di “osservazione e sperimentazione” per una comprensione approfondita della realtà Saper inquadrare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro contesto storicocronologico; leggere le opere utilizzando un metodo e una terminologia appropriati; riconoscere e spiegare gli aspetti iconografici e simbolici, i caratteri stilistici, le funzioni, i materiali e le tecniche utilizzate. Utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuromuscolari trasferendo in situazioni diverse le capacità acquisite e determinare in tal modo le condizioni per una migliore qualità della vita 22 LICEO DELLE SCIENZE UMANE – PRIMO BIENNIO • • • • • • • • • • • Consolidare e potenziare le competenze linguistiche e comunicative di base Produrre testi letterari e non-letterari in modo corretto e coerente. Consolidare e potenziare le competenze di analisi e comprensione dei testi letterari, narrativi e poetici Saper decodificare e tradurre un testo latino, potenziando la padronanza della lingua italiana Comprendere punti essenziali in lingua straniera di un discorso su argomenti familiari e in situazioni dove la lingua straniera è l’unica intermediaria della comunicazione; essere in grado di comunicare usando frasi semplici e coerenti per descrivere esperienze, eventi, obiettivi Conoscere l’evoluzione dei fatti storici, individuando il concorso di vari ordini di fattori ed essere in grado di operare collegamenti diacronici e sincronici tra diversi avvenimenti Saper comprendere le relazione uomo-ambiente, principalmente a livello sincronico Acquisire la capacità analitica e speculativa rispetto ai fenomeni biologici e le relazioni intercorrenti tra i singoli fenomeni Comprendere le essenziali categorie concettuali del diritto e dell’economia; conoscere i principi fondamentali del testo costituzionale e le principali istituzioni dell’ordinamento giuridico Saper utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate Conoscere e sviluppare le capacità motorie dell’individuo LICEO DELLE SCIENZE UMANE – SECONDO BIENNIO • • • • • • • Avere piena padronanza della lingua italiana in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi Saper comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale Saper esaminare testi letterari latini con procedure adeguate di interpretazione e di rielaborazione Aver acquisito una competenza comunicativa che permetta di servirsi della lingua straniera in modo adeguato al contesto Conoscere gli elementi distintivi della civiltà e della letteratura dei paesi di cui si studia la lingua Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture Conoscere i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia, nel loro rapporto con le altre civiltà, imparando a guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra 23 • • • • • • • • una varietà di prospettive e interpretazioni, le radici del presente, e favorire la consapevolezza di se stessi in relazione all’“altro da sé” Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate Acquisire le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socioantropologica Raggiungere, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea Saper riconoscere e interpretare sia i meccanismi di interazione "tra individui" e "tra individui e gruppo", sia le regole di comunicazione sociale secondo una prospettiva che considera fondante da un lato la dimensione storica, per chiarire come ogni fenomeno, per essere compreso, vada posto in relazione al contesto di appartenenza e dall'altro la dimensione antropologica che consente di accedere a competenze indispensabili a leggere con criteri comparabili i comportamenti individuali e sociali, pur lontani nel tempo, nello spazio e tra le culture Acquisire, attraverso la lettura delle opere pittoriche, scultoree, architettoniche, i linguaggi specifici delle diverse espressioni artistiche ed essere capace di coglierne e apprezzarne i valori estetici; saper collocare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro contesto storico-cronologico Potenziare le capacità motorie dell’individuo dall’adolescenza all’età adulta LICEO DELLE SCIENZE UMANE – QUINTO ANNO • • • • • Acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita. Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti. Consolidare la competenza testuale attraverso l’approfondimento delle tipologie testuali Saper elaborare testi ben calibrati e funzionali a determinate finalità e situazioni comunicative Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento 24 • • • • • • • • • • • Favorire l’esercizio e la riflessione critica sui diversi sistemi filosofici e sul loro significato in relazione all’esperienza umana Aver acquisito l’attitudine a problematizzare conoscenze, idee e credenze mediante il riconoscimento della loro storicità Saper padroneggiare i principali concetti e metodi di base della matematica, sia aventi valore intrinseco alla disciplina, sia connessi all’analisi di fenomeni del mondo reale, in particolare del mondo fisico Conoscere i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano Rinforzare le conoscenze disciplinari e le metodologie tipiche delle scienze della natura, in particolare delle scienze della Terra, della chimica e della biologia, tutte basate sulla stessa strategia dell’indagine scientifica che fa riferimento alla dimensione di “osservazione e sperimentazione” per una comprensione approfondita della realtà Acquisire le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socioantropologica Consolidare, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea Saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e sociali, e i relativi rapporti sul piano etico-civile e pedagogico-educativo Saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale Saper inquadrare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro contesto storicocronologico; leggere le opere utilizzando un metodo e una terminologia appropriati; riconoscere e spiegare gli aspetti iconografici e simbolici, i caratteri stilistici, le funzioni, i materiali e le tecniche utilizzate Utilizzare pienamente le proprie qualità fisiche e neuromuscolari trasferendo in situazioni diverse le capacità acquisite e determinare in tal modo le condizioni per una migliore qualità della vita 25 2.5 OBIETTIVI DIDATTICI PER GLI ISTITUTI TECNICI PRIMO BIENNIO AREA NON COGNITIVA · Autonomia nel comportamento e nel lavoro · Attenzione alla sollecitazione della realtà · Capacità di rapportarsi agli altri rispettando le regole del gruppo e i diversi ruoli e funzioni · Attuare il processo di maturazione; accrescere la capacità di impegno e il senso di responsabilità e stimolare la precisione del lavoro, in modo coerente alle richieste · Rispettare l'ambiente e le cose. · · · · AREA COGNITIVA Sviluppo della capacità intuitive e critiche trasferendo le conoscenze e abilità a seconda delle situazioni più diverse Acquisire un metodo di lavoro proficuo e organico Conseguire una padronanza dei contenuti dei linguaggi specifici delle varie discipline ai fini di un’adeguata capacità comunicativa ed espressiva Stimolare al meglio le capacità di concentrazione e di attenzione. AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA Classi prime · Migliorare la lettura decifrativa e comprensiva · Incentivare le capacità di ascolto · Comprensione e sintesi di un testo o di un discorso semplice · Sviluppo delle capacità espressive ed espositive · Migliorare l'espressione scritta · Consolidare la percezione dimensione spazio-temporale Classi seconde · Potenziare una lettura corretta ed espressiva · Potenziare un ascolto più analitico · Incentivare la comprensione, l'analisi e la sintesi di testi più complessi · Sviluppare la capacità di esprimere giudizi autonomi e personali · Stimolare l'uso di modalità diverse utilizzando un linguaggio appropriato e un lessico più articolato · Educare, individuare, utilizzare forme grammaticali e sintattiche più complesse · Potenziare il riconoscimento della dimensione spazio-temporale · Migliorare il metodo di lavoro AREA LOGICO-MATEMATICA, SCIENTIFICA E TECNICA Classi prime · Avviare l'allievo all'acquisizione di concetti come: esaminare situazioni, fatti, fenomeni e riconoscere proprietà varianti e invarianti, analogie e differenze, registrare e ordinare, correlare dati, prospettare soluzioni 26 Avviare l'allievo all'acquisizione di strutture (porsi problemi) e prospettarne soluzioni Verificare con ragionamenti guidati sulla rispondenza tra ipotesi formulate e risultati ottenuti Sviluppare la strutturazione del pensiero razionale fondato su procedimenti logici Sviluppare la capacità di lettura e interpretazione dei dati Avviare alla conoscenza delle strutture e dei meccanismi di funzionamento della natura Avviare alla scoperta dell'importanza di formulare ipotesi Maturare il proprio senso di responsabilità nell'impatto con la natura e nella gestione delle sue risorse · Valorizzare il lavoro come esercizio di operatività · Individuare e descrivere: materiali, metodi, risultati e conclusioni delle esperienze effettuate · Sviluppare l'acquisizione del linguaggio scientifico e tecnico · · · · · · · Classi seconde · Potenziare l'acquisizione dei contenuti · Sviluppare la capacità di esaminare in maniera più critica e consapevole i concetti acquisiti · Sviluppare la capacità di osservare la realtà concreta, ricercando procedimenti e metodi che hanno analogia con concetti e operazioni di tipo astratto · Sviluppare la capacità di confrontare e collegare · Potenziare la capacità di lettura, interpretazione e rappresentazione dei dati · Acquisire il metodo scientifico · Sviluppare la capacità di formulare e verificare ipotesi · Individuare le strette relazioni fra mondo fisico, biologico e comunità umana · Comprendere e utilizzare i linguaggi scientifici e tecnici. Al termine del biennio è fondamentale che gli alunni sappiano: ascoltare, osservare, analizzare, sintetizzare e rielaborare comunicare in modo efficace risolvere i problemi, sviluppando capacità logiche ed intuitive progettare un razionale e consapevole metodo di studio comprendere i contenuti delle singole discipline intuire i collegamenti tra le varie discipline, cogliere relazioni semplici e raggiungere una visione completa della realtà · analizzare dati e riconoscere ed applicare regole · esprimersi con un linguaggio corretto, anche specifico per le singole discipline · auto-controllarsi e rispettare le norme del vivere civile · · · · · · SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO AREA NON COGNITIVA · · · · · Capacità di operare scelte razionali rispetto al proprio futuro Stimolo alla cura e al rispetto di sé Educare al colloquio, al confronto produttivo, alla solidarietà Acquisizione del senso del dovere e della correttezza come alunni e cittadini Sviluppare il senso di autocontrollo e la capacità di auto valutazione 27 AREA COGNITIVA · · · · Sviluppo delle capacità critiche, di analisi e di sintesi Definizione di un metodo di lavoro coerente, organico e produttivo Sviluppare la capacità di lavoro autonomo e di auto educazione Potenziamento dei processi logici-espressivi più complessi AREA LINGUISTICO - ESPRESSIVA · Sviluppare i processi di pensiero che inducano la costruzione di percorsi autonomi · Sviluppare la conoscenza dei linguaggi verbali e non verbali, ampliandone il patrimonio lessicale ed espressivo e stimolare l'acquisizione ad uso dei linguaggi specifici · Accostarsi con capacità di giudizio all'analisi della realtà sviluppando le abilità critiche e creative · Indurre processi di analisi e sintesi, di formalizzazione e di astrazione · Progettualità e operatività per la graduale acquisizione di un corretto metodo di lavoro · Educazione al senso estetico · Favorire lo sviluppo della personalità dell'alunno secondo la dimensione etico - morale · Perfezionare una lettura espressiva e critica · Potenziare la capacità di ascolto al fine di acquisire nuove informazioni · Potenziare la comprensione critica di testi complessi · Perfezionare una esposizione organica e critica sia orale che scritta · Riconoscere e utilizzare le strutture sintattiche più complesse AREA LOGICO-MATEMATICA, SCIENTIFICA E TECNICA · Potenziare la mentalità scientifica, affrontando problemi e questioni emergenti dal mondo esterno · Riconoscere aspetti comuni di argomenti apparentemente non collegati, individuandone proprietà particolari e generali · Analizzare e risolvere problemi di crescente complessità · Potenziamento delle capacità logico – astrattive - deduttive · Sviluppo e potenziamento dell'utilizzo del metodo scientifico · Conseguire capacità che permettano un approfondimento autonomo di conoscenze scientifiche e un controllo sull'attendibilità delle fonti di informazioni · Acquisire consapevolezza della continua evoluzione delle problematiche e delle conoscenze scientifiche · Uso essenziale e rigoroso del linguaggio scientifico e tecnico · Potenziamento delle capacità operative e di progettazione AREA PSICOMOTORIA Questi obiettivi verranno perseguiti durante tutti i cinque anni in modo progressivo: · Consolidamento e ampliamento degli schemi motori di base · Potenziamento fisiologico: sviluppo degli apparati cardio-circolatorio · Sviluppo delle capacità coordinative e condizionali 28 · Educazione alla salute (acquisizione di sane abitudini igienico - alimentari, prevenzione delle malattie infettive, il doping) · Autocontrollo, osservanza delle regole, fair play, come elementi trasversali all’educazione alla legalità · Conoscenza di almeno due sport individuali e due di squadra. INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Il diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. Attraverso il percorso generale, è in grado di: · rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; · redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; · gestire adempimenti di natura fiscale; · collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; · svolgere attività di marketing; · collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; · utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Egli sa, inoltre, riconoscere e interpretare: · le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; · i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda; · i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse. Il diplomato in questo settore è, inoltre, in grado di: · individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali; · interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese; · riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date; · individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane; 29 · gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata. · applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati; · inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato; · orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose; · utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti; · analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa. INDIRIZZO COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO La preparazione specifica del diplomato in Costruzioni, Ambiente e Territorio si basa, prevalentemente, sul possesso di capacità grafico - progettuali relative ai settori del rilievo e delle costruzioni oltre che su conoscenze relative all’organizzazione e alla gestione del territorio. La formazione, integrata da idonee capacità linguistico - espressive e logico-matematiche, sarà completata da buone conoscenze giuridiche ed amministrative consentendo così al diplomato l’inserimento in situazioni di lavoro diversificate e/o la prosecuzione degli studi. Il livello di formazione, orientato verso un’operatività professionale di grado intermedio, sarà raggiunto tramite l’acquisizione dei principi e dei metodi fondamentali delle aree di competenza. Frequenti esercitazioni ed incontri con esperienze reali renderanno familiari all’alunno le moderne tecniche operative e ne stimoleranno la propensione al continuo aggiornamento, dopo il conseguimento del diploma. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Egli è in grado di : · partecipare alla progettazione, realizzazione, conservazione, trasformazione e miglioramento di opere civili di caratteristiche coerenti con le competenze professionali; · operare, anche in gruppi di lavoro, nell’organizzazione, assistenza, gestione e direzione dei cantieri; · organizzare e redigere computi metrici preventivi e consuntivi e tenere i regolamentari registri di cantiere, anche con l’ausilio di mezzi informatici; · effettuare rilievi utilizzando i metodi e le tecniche tradizionali ed innovative, con applicazioni relative alla rappresentazione del territorio urbano ed extraurbano. Il diplomato in questo settore dovrà, inoltre, avere acquisito una formazione di base nelle aree di utilizzo che gli possa consentire la maturazione di capacità operative, che lo mettano in grado di: · collaborare alla progettazione e realizzazione di modesti impianti tecnologici (idrici, igienico sanitari, termici) anche in funzione del risparmio energetico; · inserirsi in gruppi di lavoro per progettazioni urbanistiche ed elaborazioni di carte tematiche; · partecipare ad interventi sul territorio, sia in fase progettuale che esecutiva, per la realizzazione di infrastrutture, di opere di difesa e di salvaguardia, di interventi idraulici e di bonifica di modeste dimensioni; 30 · valutare, anche sotto l’aspetto dell’impatto ambientale, immobili civili ed interventi sul territorio di difesa dell’ambiente; · effettuare accertamenti e stime catastali. Le capacità indicate saranno integrate da adeguate conoscenze della legislazione inerente il campo di attività. INDIRIZZO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA Il diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione; inoltre, nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione. Egli è in grado di : · operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi; · sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici; · utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; · integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione; · intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza; · nell’ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell’organizzazione produttiva delle aziende. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni Elettronica, Elettrotecnica e Automazione, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, sempre con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione Elettronica la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici; nell’articolazione Elettrotecnica la progettazione, realizzazione e gestione di impianti elettrici civili e industriali e, nell’articolazione Automazione, la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Egli è in grado di : · applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i procedimenti · dell’elettrotecnica e dell’elettronica. · utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi. · analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento. · gestire progetti. · gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. 31 · utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione. · analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici. In relazione alle articolazioni Elettronica, Elettrotecnica ed Automazione, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. INDIRIZZO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Il diplomato in Informatica e Telecomunicazioni · ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione; · ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali; · ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”; · collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”). Egli è in grado di : · collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese; · collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale; · esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi e nella realizzazione delle soluzioni; · utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione; · definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso. Nell’indirizzo sono previste le articolazioni Informatica e Telecomunicazioni, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell’articolazione Informatica l’analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche. Nell’articolazione Telecomunicazioni, viene approfondita l’analisi, la comparazione, la progettazione, installazione e gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche per reti locali e servizi a distanza. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in Informatica e Telecomunicazioni consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Egli è in grado di: · scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali. · descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione. · gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza. · gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. 32 · configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti. · sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza. In relazione alle articolazioni Informatica e Telecomunicazioni, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. CORSO SERALE : PROGETTO SIRIO Il Progetto SIRIO si caratterizza per la sua differenza con i curricoli istituzionali, tanto da connotarsi come vera e propria “seconda via” all’istruzione al fine di: contenere la dispersione scolastica da un lato e dall’altro di riqualificare giovani e adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza media non costituisce più una garanzia dall’emarginazione culturale e/o lavorativa e di consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliono ripensare o ricomporre la propria identità professionale. Permette il reinserimento, nel sistema formativo di studenti-lavoratori, attraverso: · la riduzione dell’orario settimanale a 25 ore distribuite su 5 giorni; · il riconoscimento di crediti formativi cioè delle competenze già possedute dagli studenti e acquisite in seguito a studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o parificati (crediti formali) e delle esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l’indirizzo di studio (crediti non formali). Il riconoscimento dei crediti consente di realizzare percorsi formativi in base ai livelli individuali degli studenti. I crediti, nel caso in cui comportino la promozione anticipata in una o più discipline, determinano l’esonero dalla frequenza delle materie per i quali sono stati riconosciuti · l’adozione di metodologie didattiche tendenti a valorizzare le esperienze culturali e professionali degli studenti; · un’attività di tutoring svolta da uno dei docenti del consiglio di classe per aiutare i singoli allievi in difficoltà rispetto al loro inserimento nel sistema scolastico, all’attivazione di strategie idonee a colmare carenze culturali e all’assistenza per sopravvenute difficoltà in ordine alle scelte degli studi o ai percorsi formativi. Il corso è finalizzato all'acquisizione del Diploma di Stato di istruzione secondaria superiore tecnico commerciale (ragioniere e perito commerciale). 33 2.6 ORGANIZZAZIONE DELLE LEZIONI 2.6.1 Calendario scolastico e orario delle lezioni L’anno scolastico 2013/14 è suddiviso in due periodi 1° periodo dal 09/9/2013 al 21/12/2013; 2° periodo dal 07/01/2013 al 07/06/2014. L’ingresso nell’Istituto da parte degli studenti è alle 8:05; l’orario di inizio delle lezioni è alle 8:15. L’orario delle lezioni si articolerà su sei giorni per tutte le classi: diurno 1° ora 8:15-9:10 serale 2° ora 9:10-10:10 3° ora 10:10-11:05 intervallo 11:05- 11:15 4° ora 11:15-12:10 5°ora 12:10-13:10 6°ora 13:10-14:00 L’Istituto rimane aperto dalle 7.30 alle 14.00 e dalle 14.30 alle 21.30 dal 7.30 alle 14.00 il sabato. 1°ora 17.00-17.50 2°ora 17.50-18.40 3°ora 18.40-19.30 4°ora 19.30-20.20 5°ora 20.20-21.30 lunedì al venerdì; dalle 2.6.2 Quadri orari Le novità più rilevanti contenute nel Regolamento di riassetto del sistema dei Licei consistono in una nuova scansione del quinquennio (due bienni e un quinto anno conclusivo) e nel ridimensionamento del monte ore complessivo. Un’altra novità è rappresentata dall’introduzione nel quinto anno di tutti i nuovi indirizzi dell’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica. Nel Liceo Linguistico le discipline non linguistiche impartite in lingua straniera sono due, una a partire dal terzo e una dal quarto anno. Si precisa che i Quadri Orari, di seguito riportati, riguardano le classi prime e seconde dei "nuovi licei" della Riforma Gelmini; per le classi successive restano in vigore i quadri orari del "vecchio ordinamento". Nel nostro Istituto la quota di autonomia del 20% viene utilizzata per il potenziamento degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti con particolare riferimento all’uso dei laboratori, ai quali accederanno anche docenti di discipline teoriche e non di indirizzo, fatte salve le ore destinate agli insegnamenti tecnico-pratici che prevedono necessariamente l’utilizzo dei laboratori stessi. 34 PIANO DEGLI STUDI del LICEO CLASSICO 1° biennio 2° biennio 1° 2° 3° 4° anno anno anno anno 5° anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132 Lingua e cultura latina 165 165 132 132 132 Lingua e cultura greca 132 132 99 99 99 Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99 99 99 99 99 99 99 66 66 66 66 66 66 66 66 66 66 66 66 Storia Storia e Geografia 99 99 Filosofia Matematica* 99 99 Fisica Scienze naturali** 66 66 Storia dell’arte Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33 Totale ore 891 891 1023 1023 1023 35 PIANO DEGLI STUDI del LICEO SCIENTIFICO 1° biennio 2° biennio 1° 3° 2° 4° 5° anno anno anno anno anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132 Lingua e cultura latina 99 99 99 99 99 Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99 Storia e Geografia 99 99 Storia 66 66 66 Filosofia 99 99 99 Matematica* 165 165 132 132 132 Fisica 66 66 99 99 99 Scienze naturali** 66 66 99 99 99 Disegno e storia dell’arte 66 66 66 66 66 Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33 Totale ore 891 891 990 990 990 * con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 36 PIANO DEGLI STUDI del LICEO LINGUISTICO 1° biennio 2° biennio 1° 2° 3° 4° anno anno anno anno 5° anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132 Lingua latina 66 66 Lingua e cultura straniera 1* 132 132 99 99 99 Lingua e cultura straniera 2* 99 99 132 132 132 Lingua e cultura straniera 3* 99 99 132 132 132 Storia e Geografia 99 99 Storia 66 66 66 Filosofia 66 66 66 66 66 66 66 66 66 66 66 66 66 66 66 Matematica** 99 99 Fisica Scienze naturali*** 66 66 Storia dell’arte Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33 Totale ore 891 891 990 990 990 * Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua ** con Informatica al primo biennio *** Biolo gia, Chimica, Scienze della Terra N.B. Dal primo anno del secondo biennio è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni 37 scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. 38 PIANO DEGLI STUDI del LICEO DELLE SCIENZE UMANE Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti 1° biennio 2° biennio 1° 2° 3° anno anno anno anno 4° 5° anno Orario annuale Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132 Lingua e cultura latina 99 99 66 66 66 Storia e Geografia 99 99 Storia 66 66 66 Filosofia 99 99 99 165 165 165 Scienze umane* 132 132 Diritto ed Economia 66 66 Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99 Matematica** 99 99 66 66 66 66 66 66 66 66 66 66 66 66 Fisica Scienze naturali*** 66 66 Storia dell’arte Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33 891 891 990 990 990 * Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia ** con Informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 39 ISTITUTI TECNICI - QUADRI ORARI DEL SETTORE ECONOMICO ore 2° biennio 1° biennio DISCIPLINE 5° anno secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario 3^ 4^ 5^ 1^ 2^ Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132 Lingua inglese 99 99 99 99 99 Storia 66 66 66 66 66 Matematica 132 132 99 99 99 Diritto ed economia 66 66 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 66 66 Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 Religione cattolica o attività alternative 33 33 33 33 33 Totale ore annue di attività e insegnamenti generali 660 660 495 495 495 Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo 396 396 561 561 561 Totale complessivo ore annue 1056 1056 1056 1056 1056 Gli istituti tecnici del settore economico possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa. 40 “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI ore DISCIPLINE 1° biennio Comune alle diverse articolazioni 1^ Scienze integrate (Fisica) 2^ 2° biennio 5° anno secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario 3^ 4^ 5^ 66 Scienze integrate (Chimica) 66 Geografia 99 99 Informatica 66 66 Seconda lingua comunitaria 99 99 Economia aziendale 66 66 396 396 Totale ore annue di indirizzo “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING” Informatica 66 66 Seconda lingua comunitaria 99 99 99 Economia aziendale 198 231 264 Diritto 99 99 99 Economia politica 99 66 99 561 561 561 1056 1056 Totale ore annue di indirizzo Totale complessivo ore annue 1056 1056 1056 * L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. 41 “COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO” ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI ore 2° biennio DISCIPLINE 1° biennio 3^ 4^ Complementi di matematica 33 33 Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro 66 66 66 Progettazione, Costruzioni e Impianti 231 198 231 Geopedologia, Economia ed Estimo 99 132 132 Topografia 132 132 132 Geologia e Geologia applicata 165 165 165 Topografia e costruzioni 99 99 132 Tecnologie per la gestione del territorio e dell’ambiente Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo di cui in compresenza 198 198 198 396 561 561 561 Totale complessivo ore 1056 Scienze integrate: Fisica 1^ 2^ 99 99 5° anno secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario di cui in compresenza Scienze integrate: Chimica 66* 99 di cui in compresenza 99 66* Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica di cui in compresenza 99 Tecnologie informatiche 99 di cui in compresenza 5^ 99 66* 66* Scienze e tecnologie applicate** 99 “COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO” ARTICOLAZIONE “GEOTECNICO” 396 264* 561* 1056 1056 330* 1056 1056 * L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2, lettera a). 42 QUADRI ORARI DEL SETTORE TECNOLOGICO ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DI AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE TECNOLOGICO ore 1° biennio DISCIPLINE 2° biennio 5° anno secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132 Lingua inglese 99 99 99 99 99 Storia 66 66 66 66 66 Matematica 132 132 99 99 99 Diritto ed economia 66 66 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 66 66 Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 Religione Cattolica o attività alternative 33 33 33 33 33 660 660 495 495 495 396 1056 396 1056 561 1056 561 1056 561 1056 Totale ore annue di attività e insegnamenti generali Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo Totale complessivo ore annue Gli istituti tecnici del settore tecnologico possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa. 43 “ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA”: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI ore 2° biennio DISCIPLINE 1° biennio Scienze integrate (Fisica) 1^ 2^ 99 99 di cui in compresenza Scienze integrate (Chimica) di cui in compresenza 4^ 5^ 99 66* 99 di cui in compresenza Tecnologie informatiche 3^ 66* 99 Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 5° anno secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario 99 66* 99 di cui in compresenza 66* Scienze e tecnologie applicate ** 99 DISCIPLINE COMUNI ALLE ARTICOLAZIONI “ELETTRONICA”, “ELETTROTECNICA” ED “AUTOMAZIONE” Complementi di matematica 33 33 Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 165 165 198 ARTICOLAZIONI “ELETTRONICA” ED “ELETTROTECNICA” Elettrotecnica ed Elettronica 231 198 198 Sistemi automatici 132 165 165 231 165 165 132 198 396 561 561 561 1056 1056 1056 330* 1056 ARTICOLAZIONE “AUTOMAZIONE” Elettrotecnica ed Elettronica Sistemi automatici Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo di cui in compresenza Totale complessivo ore 396 264* 1056 561* 198 * L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2, lettera a). 44 “INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI”: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI ore 2° biennio DISCIPLINE 1° biennio Scienze integrate (Fisica) 1^ 2^ 99 99 di cui in compresenza 5° anno secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario 3^ 4^ 5^ 66* Scienze integrate (Chimica) 99 di cui in compresenza 99 66* Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 99 di cui in compresenza 99 66* Tecnologie informatiche 99 di cui in compresenza 66* Scienze e tecnologie applicate ** 99 DISCIPLINE COMUNI ALLE ARTICOLAZIONI “INFORMATICA” E “TELECOMUNICAZIONI” Complementi di matematica 33 33 Sistemi e reti 132 132 132 99 99 132 Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni Gestione progetto, organizzazione d’impresa 99 ARTICOLAZIONE “INFORMATICA” Informatica 198 198 198 Telecomunicazioni 99 99 Informatica 99 99 Telecomunicazioni 198 198 198 561 561 561 ARTICOLAZIONE “TELECOMUNICAZIONI” Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo di cui in compresenza 396 Totale complessivo ore 1056 396 264* 561* 1056 1056 330* 1056 1056 * L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”, compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio. Per quanto concerne l’articolazione delle cattedre, si rinvia all’articolo 8, comma 2, lettera a). E' deliberata per il corrente a.s. un'attività musicale in alternativa all'ora di Religione, che verrà svolta dal Prof. Lattanzi. 45 2.7 ESAMI INTEGRATIVI E DI IDONEITÀ Esami integrativi 1. Le domande di ammissione agli esami integrativi debbono essere presentate al Dirigente Scolastico entro il 15 luglio dell'anno scolastico in corso. 2. La sessione degli esami integrativi ha inizio nel giorno stabilito dal Dirigente Scolastico, sentito il Collegio dei docenti prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo. 3. Gli alunni ed i candidati promossi in sede di scrutinio finale o di esami di idoneità a classi di istituti di istruzione secondaria superiore possono sostenere esami integrativi per classi corrispondenti di scuola di diverso ordine, tipo o indirizzo su materie non comprese nei programmi del corso di studio di provenienza. 4. All'inizio della sessione, ciascuna commissione esaminatrice, ossia il Consiglio della Classe che frequenterà il candidato, provvede alla revisione dei programmi presentati; la sufficienza di tali programmi è condizione indispensabile per l'ammissione agli esami 5. Gli alunni che non hanno conseguito la promozione o l'idoneità alle classi suindicate possono sostenere in scuole di diverso ordine, tipo o indirizzo, esami integrativi soltanto per classe corrispondente a quella frequentata con esito negativo; analogamente i candidati esterni che non hanno conseguito l'idoneità possono sostenere gli esami integrativi soltanto per classe corrispondente a quella cui dà accesso il titolo di studio posseduto. 6. Gli alunni che, durante l’anno scolastico chiedono di essere iscritti alla prima classe di altro indirizzo di studi sono tenuti a presentare: · il nulla osta della scuola di provenienza · la richiesta,da parte dei genitori, con la motivazione esplicitata del cambio di indirizzo di studi · l'eventuale valutazione del Consiglio di Classe. L’iscrizione avviene previo colloquio con il Dirigente Scolastico. L’eventuale inserimento, nella classe con un minor numero di studenti, sarà preceduto dalla relativa comunicazione al coordinatore e al docente della prima ora del giorno indicato come inizio della frequenza. Il Consiglio di Classe è delegato ad accertare eventuali carenze disciplinari, da colmarsi mediante specifici interventi da realizzarsi durante l’anno scolastico. 7. Gli alunni promossi al termine del primo anno, che chiedono di essere iscritti alla seconda classe di altro indirizzo di studi, a norma dell’art.5 del Decreto del Presidente della Repubblica.323/1999, non sostengono le prove integrative di cui all’art.192 del Decreto Legislativo 297/1994. L’iscrizione avviene previo colloquio con il Dirigente Scolastico. L’inserimento avviene in modo diretto nella classe con un minor numero di studenti, dopo aver presentato il nulla osta della scuola di provenienza e sarà preceduto dalla relativa comunicazione al coordinatore della classe e al docente della prima ora del giorno indicato come inizio delle lezioni. Il Consiglio di Classe è delegato ad accertare la preparazione sulle eventuali materie non presenti nel piano di studi dell’anno precedente e a disporre specifici interventi da realizzarsi all’inizio dell’anno scolastico. Esami di idoneità 1. Le domande di ammissione agli esami di idoneità debbono essere state presentate al Dirigente Scolastico entro la data indicata dalla Circolare Ministeriale sulle iscrizioni. 2. La sessione degli esami di idoneità ha inizio nel giorno stabilito dal Dirigente Scolastico, sentito il Collegio dei docenti. 3. Gli esami di idoneità si svolgono nel mese di maggio o entro il termine delle lezioni. 46 4. Relativamente ai requisiti di ammissione e alle prove d'esame, si fa riferimento alla normativa vigente (D.L. 297/1994). 3. AREA DIDATTICO-CURRICOLARE 3.1. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA IL CONTRATTO FORMATIVO Il rapporto docenti-studenti e impostato attraverso un contratto formativo, flessibile e adattabile a ogni situazione particolare, basato su una reciproca assunzione di responsabilità, al fine di conseguire gli obiettivi fissati (compatibilmente con i vincoli determinati dalle leggi e dalle norme vigenti). La sua valenza pedagogica deriva dal massimo coinvolgimento dello studente nel rapporto educativo. Il nostro Istituto, pertanto, considera centrali i bisogni e le ragioni degli studenti e delle loro famiglie, con cui si confronta, al fine di un’ottimale realizzazione dell’azione educativa. Nella prima seduta del Consiglio di Classe con i rappresentanti, i docenti illustrano alla componente studenti e genitori gli obiettivi comuni e quelli disciplinari, nell'intento di rendere trasparente l'attività dei docenti e di favorire la motivazione degli studenti promuovendo la condivisione delle mete. La programmazione del Consiglio di Classe è articolata secondo il seguente percorso: descrizione della classe e diagnosi della situazione per individuare i livelli di partenza; definizione di obiettivi educativi e cognitivi trasversali; individuazione di metodi e strategie da attivare in vista dei suddetti obiettivi; definizione delle prove di verifica formative e sommative (tipologia, numero, periodicità delle prove scritte e orali); · scelta dei criteri di valutazione; · modalità di comunicazione agli alunni degli esiti delle prove orali. · · · · Le singole programmazioni dei docenti sono articolate secondo il seguente percorso: · analisi della situazione di partenza; · contenuti che si intendono affrontare; · obiettivi, eventualmente distinti in conoscenze, competenze e capacità (è opportuno che sia manifesto il raccordo fra obiettivi comuni del Consiglio di Classe e obiettivi disciplinari: ogni insegnante potrà inserire nella propria programmazione gli obiettivi che ritiene di poter contribuire a realizzare attraverso lo specifico disciplinare); · metodologie didattiche, ovvero metodi e tecniche di insegnamento; · strumenti di verifica che si intendono adottare; · criteri di valutazione delle verifiche; · livello minimo, ossia cosa deve sapere fare l’alunno per potere accedere alla sufficienza; · modalità di recupero che s’intendono attivare per colmare le lacune emerse dalle prove di ingresso o comunque rilevate nell'analisi dei prerequisiti; · eventuali percorsi di approfondimento; · materiale didattico che si intende utilizzare. 47 Inoltre nel corso dell'anno scolastico ogni docente deve: · esprimere la propria offerta formativa; · motivare il proprio intervento didattico; · esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione. Sulla base del contratto formativo gli studenti devono conoscere: · gli obiettivi didattici ed educativi del proprio curricolo; · il percorso per raggiungerli; · le fasi del proprio curricolo. I genitori devono: · conoscere l’offerta formativa; · esprimere pareri e proposte e collaborare nelle attività didattiche. METODOLOGIE DIDATTICHE Nel nostro Istituto la centralità del discente è prioritaria; le metodologie didattiche attive vengono supportate da: 1. una forte motivazione all’apprendimento attraverso proposte capaci di valorizzare allo stesso tempo gli aspetti cognitivi, sociali, affettivi e relazionali; 2. un miglioramento della qualità dell’esperienza di insegnamento-apprendimento 3. la considerazione delle discipline di studio come campi di significato, capaci di fornire orizzonti di senso, autonomia di giudizio e operatività responsabile. Nella didattica i contenuti disciplinari devono rappresentare il mezzo per raggiungere obiettivi formativi tesi sia alla formazione dell’uomo/cittadino, sia all’acquisizione di competenze plurime. Oggi il sapere va perdendo sempre più la sua caratterizzazione essenzialmente teorica per assumere la connotazione del “saper fare”. Quando si parla, quindi, di acquisizione di competenze ci si riferisce ad un “saper fare – consapevole “, ad un sapere efficace ed efficiente, capace di orientare l’uomo verso la padronanza, la perizia e l’abilità. Il “Libro Bianco su Istruzione e Formazione. Insegnare e Apprendere”, pubblicato dalla Comunità Europea nel 1995 afferma che lo scopo fondamentale dell’istruzione è “aiutare ogni individuo a sviluppare tutto il suo potenziale ed a diventare un essere umano completo, pertanto l’acquisizione delle conoscenze e competenze deve essere accompagnata da un’educazione del carattere, da un’apertura culturale e da un interessamento alla responsabilità sociale.” Le competenze come obiettivo di un curricolo sono quindi: 1. cognitive, che riguardano la conoscenza dei “ linguaggi” disciplinari, cioè dei termini, simboli, concetti, regole e procedimenti interni alle singole discipline. 2. metacognitive che si manifestano, invece, nella consapevolezza e nella flessibilità nell’uso delle strategie cognitive, come saper disporre di più metodi di approccio ai saperi per poter identificare e risolvere i problemi. 3. trasversali che possono essere di vario tipo: intellettivo (risolvere problemi, esprimere un pensiero critico, etc.); metodologico (saper applicare metodologie di lavoro pertinenti ed 48 efficaci ); personale e sociale (sviluppare la propria identità personale e sapersi relazionare agli altri secondo i principi di integrazione e cooperazione, mostrarsi capaci di senso etico e civico); comunicativo (saper utilizzare i vari codici della comunicazione, compresi quelli tecnologici). Ciascun docente in piena libertà adotta strategie educative adeguate alle classi e ai singoli studenti, con la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico: · lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; · l'esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d'arte; · la pratica dell'argomentazione e del confronto; · la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale; · la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari; · l'uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca. I docenti possono individuare tutte le metodologie adeguate a stimolare la partecipazione attiva degli alunni, a sviluppare la loro capacità di organizzazione e sistemazione delle conoscenze progressivamente acquisite, ricorrendo opportunamente a: · lezioni frontali, per fornire a tutta la classe i contenuti essenziali di ogni disciplina; · esercitazioni; · attività guidate in cui lo studente è condotto all'acquisizione di un concetto o di un'abilità attraverso lavori di analisi; · attività di gruppo e a coppie; · confronto collettivo dopo il lavoro di gruppo; · attività di autocorrezione, correzione comune e discussione degli elaborati. L’organizzazione dell'orario settimanale delle lezioni tenderà a garantire alcuni blocchi di ore di una stessa disciplina per ricavare adeguati spazi di operatività in classe, rendere meno frammentario il lavoro scolastico e favorire l'organizzazione del tempo-studio degli alunni. 49 VERIFICA E VALUTAZIONE Il Collegio dei Docenti ha scelto di adottare la divisione dell'anno scolastico in trimestre/pentamestre per consentire di acquisire, in un arco temporale più ampio, vari e concreti elementi di conoscenza e valutazione degli studenti. STRUMENTI DI VERIFICA Gli strumenti di verifica, coerenti con gli obiettivi fissati e le metodologie adottate, sono distinti in: · verifiche formative , al termine di ogni segmento significativo della programmazione, volte ad orientare in itinere il processo di insegnamento-apprendimento · verifiche sommative che accertano il livello di abilità raggiunto sulla base degli obiettivi minimi fissati per ogni disciplina dai Dipartimenti. Si possono utilizzare, per tutte le discipline, le seguenti tipologie di verifica: · prove scritte non strutturate (prove di produzione scritta, traduzione, risoluzione di problemi, etc.) per la rilevazione delle abilità più complesse e come sintesi di più abilità; · prove semi-strutturate (questionari, esercizi, etc.); · prove strutturate (test oggettivi) prevalentemente per la misurazione del livello di raggiungimento di obiettivi più specifici, soprattutto di conoscenza, comprensione applicazione; · prove orali, per la verifica delle abilità di comunicazione e per il controllo dei processi di apprendimento e di organizzazione dei contenuti · prove pratiche: per la verifica della capacità di applicare le nozioni teoriche acquisite in classe nell’attività laboratoriale Anche per le materie orali è possibile fare eventualmente ricorso a verifiche scritte allo scopo di integrare i voti delle prove orali e valutare abilità operative previste nella programmazione. Il Collegio dei Docenti del mese di novembre ha deliberato: • non più di una prova scritta a giornata (“compito in classe”) e non più di tre a settimana - per le materie scritte salvo necessità inerenti alla programmazione dell’attività didattica; • preavviso, segnalato sul registro di classe, di almeno cinque giorni per le prove scritte; • consegna agli alunni degli elaborati scritti di norma entro due settimane • numero minimo di verifiche (scritte/orali ) nel trimestre/pentamestre, secondo la seguente tabella: 50 MATERIE CON VALUTAZIONE SCRITTA E ORALE Ore settimanali n° verifiche scritte/pratiche n° verifiche orali Trimestre Pentamestre Trimestre Pentamestre Da 2h a 3h 2 3 2 3 Da 4h a 6h 2 4 2 3 MATERIE CON VALUTAZIONE ORALE Ore settimanali n° verifiche orali (eventualmente incluse prove scritte) Trimestre Pentamestre Da 2h a 3h 2 3 Da 4h a 6h 2 3 Il Consiglio di Classe verifica periodicamente il lavoro svolto e l'efficacia degli interventi in relazione agli obiettivi prefissati. Per gli alunni che si assentano alle prove scritte di verifica è previsto il recupero. VALUTAZIONE FORMATIVA La valutazione e, soprattutto, la misurazione degli apprendimenti e l'osservazione dei comportamenti, costituiscono un fatto ordinario, utile allo studente come stimolo ad un impegno continuativo, e all'insegnante come controllo del proprio intervento didattico. Un ruolo determinante assume, in tal senso, la valutazione formativa. Considerato che ogni verifica serve ad orientare il percorso successivo dell'insegnante e dello studente, è opportuno effettuare, soprattutto nelle classi iniziali, verifiche che non siano oggetto di valutazione del profitto, per esempio prove su singoli anelli della catena dell'apprendimento, simulazione di successive prove, interrogazioni intese come esercizio; anche la correzione del compito svolto a casa, fatta personalmente dall'insegnante o collettivamente in classe, potrà fornire elementi utili a questo scopo. VALUTAZIONE PERIODICA Per la valutazione periodica (a metà del pentamestre), i Consigli di Classe stilano, per ogni alunno, una “nota valutativa bimestrale”, in cui vengono evidenziate : 1. le materie sufficienti e le materie con eventuali carenze e/o eccellenze; 2. la continuità /discontinuità della frequenza ed eventuali problematicità relative al comportamento. VALUTAZIONE TRIMESTRALE E FINALE Nella determinazione dei voti definiti sulla scala decimale dall’1 al 10, sia per le singole discipline sia per il comportamento, si tiene conto dei livelli di conoscenza, competenza e abilità conseguiti. 51 Tale valutazione, inoltre, prende in considerazione · · · · · · · l`impegno e della costanza nello studio, anche domestico l’interesse all’apprendimento la partecipazione al dialogo educativo il miglioramento/peggioramento rispetto ai livelli di partenza la capacità di lavoro individuale la capacità di recupero i risultati ottenuti negli eventuali corsi di recupero e/o sostegno e di approfondimento Per quanto riguarda la valutazione finale, la proposta di voto, da parte dei docenti di ciascuna disciplina, in sede di scrutinio finale, si basa su un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante il pentamestre e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo. È necessario tener conto, inoltre, delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio, nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati. Per lo svolgimento degli scrutini finali il Collegio dei Docenti concorda di : · fondare la valutazione su criteri coerenti con la programmazione dei singoli Consigli di Classe in sintonia con le linee guida indicate nel POF · considerare tutte le materie di studio necessarie alla formazione culturale e personale dello studente, tenendo conto che alcune abilità e competenze da acquisire in certi settori disciplinari hanno carattere trasversale · tener presente gli indicatori della griglia per l’attribuzione del voto di condotta · considerare, nell’attribuzione dei crediti scolastici e formativi per gli studenti del triennio, le tabelle allegate ed indicate dal Collegio · procedere collegialmente alla verifica delle reali possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi previsti nella programmazione, da parte degli alunni che presentano insufficienze. La valutazione degli alunni con disabilità certificata, nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore, è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato previsto dall’articolo 314, comma 4, del testo unico approvato con decreto legislativo n. 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni indicate nei precedenti articoli. I criteri per la valutazione finale in base ai quali ciascun Consiglio di Classe delibera in merito all’ammissione o non ammissione dell’alunno alla frequenza della classe successiva risultano essere i seguenti: 1. verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati, con riferimento alle conoscenze, competenze e capacità; 2. si considera grave insufficienza, con una votazione pari a 1,2,3,4 decimi, il mancato raggiungimento di obiettivi formativi e di contenuto, dovuto a lacune non colmate, nonostante interventi individualizzati e attività di recupero e di sostegno promossi dal Consiglio di Classe e attuati nel corso dell’ anno scolastico, e tale da compromettere la possibilità di seguire proficuamente il programma di studi dell’anno successivo; 3. gli alunni che raggiungono gli obiettivi minimi previsti dalla programmazione di ciascun Consiglio di Classe sono ammessi alla classe successiva; 52 4. per gli alunni che presentano una insufficienza in più discipline, non tali, comunque, da determinare una carenza nella preparazione complessiva, il Consiglio di Classe procede ad una valutazione che tenga conto: A – (massimo tre insufficienze di cui una non grave o tre insufficienze non gravi)della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, entro l’inizio dell'anno scolastico successivo attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero; in tal caso si rinvia la formulazione del giudizio finale e il Consiglio di Classe, nello scrutinio, sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza, senza riportare immediatamente un giudizio di non promozione. A conclusione dello scrutinio, l’esito relativo a tutte le discipline è comunicato alle famiglie. A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il Consiglio di Classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico, procede alla verifica dei risultati conseguiti dall’alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione alla frequenza della classe successiva e l’attribuzione del credito scolastico (punteggio minimo della corrispettiva fascia di credito) B - della possibilità dell’alunno di seguire proficuamente il programma di studi dell’ anno scolastico successivo. In particolare tali alunni sono valutati sulla base delle attitudini ad organizzare il proprio studio in maniera autonoma, ma coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti. Nel caso di ammissione alla classe successiva così deliberata, il preside comunica, per iscritto, alla famiglia le motivazioni delle decisioni assunte dal Consiglio di Classe (punteggio minimo della corrispettiva fascia di credito); C - gli alunni che presentano più insufficienze gravi e/o insufficienze diffuse, in un quadro di scarso impegno nello studio e/o di lacune non colmate, non sono ammessi alla classe successiva qualora il Consiglio di Classe ritenga che non sia possibile per loro raggiungere gli obiettivi specifici delle discipline interessate entro l’inizio dell’anno scolastico successivo anche con l’ausilio di interventi di recupero; in tal caso il Dirigente Scolastico comunica alla famiglia la non ammissione prima dell'affissione dei risultati dello scrutinio all'Albo dell'Istituto; D - gli alunni che, al termine delle lezioni, a giudizio del Consiglio di Classe, non possono essere valutati per malattia o trasferimento della famiglia, sono ammessi a sostenere, prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, prove suppletive, che si concludono con un giudizio di ammissione o non ammissione alla classe successiva; Per quanto riguarda l’ultimo anno di corso, sono ammessi a sostenere gli Esami di Stato gli alunni che nello scrutinio finale raggiungono il voto sei/decimi in tutte le discipline. Le deliberazioni di non ammissione all’esame sono puntualmente motivate. Nei confronti dei candidati valutati positivamente in sede di scrutinio finale, il Consiglio di Classe, nell’ambito della propria autonomia decisionale, adotta liberamente criteri e modalità da seguire per la formalizzazione della deliberazione di ammissione. L’esito della valutazione è pubblicato all’Albo dell’Istituto sede d’esame, con la sola indicazione "Ammesso" o "Non ammesso"; i voti attribuiti in ciascuna disciplina e sul comportamento, in sede di scrutinio finale, sono riportati nelle pagelle e nel registro generale dei voti. 53 Alla valutazione complessiva dello studente concorre la valutazione del comportamento unitamente alla valutazione degli apprendimenti; pertanto, il voto di condotta incide sulla definizione del credito scolastico; esso comporta, se inferiore a sei decimi, la non ammissione all’Esame di Stato. 54 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TRIMESTRE/PENTAMESTRE Griglia utile all'analisi dei livelli di apprendimento disciplinare, che riporta descrittori di riferimento al fine di agevolare la coerenza trasversale della valutazione disciplinare. VOTO 1 2 - 4 5 6 7 8 9 10 CONOSCENZE Non dimostra alcuna conoscenza. Dimostra limitate e disorganiche conoscenze. COMPETENZE CAPACITA' Non sa esprimersi. Non effettua alcuna analisi. Produce comunicazioni confuse, scorrette e/o lessicalmente povere. Non sa identificare gli elementi essenziali. Ha conoscenze frammentarie e/o superficiali. Riformula parzialmente il significato di una comunicazione. Manifesta sufficienti conoscenze delle regole e dei procedimenti. Produce comunicazioni non sempre comprensibili e lessicalmente povere. Sa applicare parzialmente le conoscenze. Illustra i significati formulando comunicazioni semplici. Non sempre mostra di padroneggiare le conoscenze. Possiede conoscenze corrette, Formula comunicazioni ma non approfondite. abbastanza chiare. Applica correttamente i dati in situazioni semplici. Possiede conoscenze corrette. Utilizza le conoscenze in modo autonomo in situazioni di media complessità. Espone con lessico corretto ed appropriato. Possiede conoscenze Organizza comunicazioni complete e sicure. chiare con proprietà e varietà di lessico. Applica correttamente e con completezza le conoscenze. Possiede conoscenze Elabora comunicazioni complete ed approfondite. efficaci, che presentano uno stile originale. Applica regole e strutture con sicurezza, manifestando autonomia e competenza. 55 E' in grado di effettuare analisi parziali e/o imprecise. Sa analizzare le conoscenze con sufficiente coerenza. Sa analizzare e ricavare dati in situazioni semplici. Sa analizzare e ricavare dati in situazioni di media complessità. Sa sintetizzare le conoscenze in maniera organica. Sa individuare gli elementi e le relazioni in modo completo. Sa elaborare una sintesi corretta. Sa correlare tutti i dati di una comunicazione e trarre le opportune conclusioni. CRITERI ATTRIBUZIONE VOTO CONDOTTA In base al Regolamento sulla Valutazione degli Studenti nelle scuole di ogni ordine e grado, il voto di condotta concorre alla determinazione dei crediti scolastici. L’insufficienza nel voto di condotta (voto inferiore a 6) comporta la non ammissione all’anno successivo o agli esami di Stato ed è attribuita dal Consiglio di Classe per gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti. Inoltre, l’insufficienza in condotta dovrà essere motivata con un giudizio e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale. Il 5 in condotta è attribuito dal Consiglio di Classe secondo quanto espresso nel Regolamento di Disciplina. VOTO INDICATORI 5 1.Spesso il suo comportamento tende a destabilizzare i rapporti sociali e interpersonali e/o diventa fonte di pericolo per l’incolumità psico-fisica propria e degli altri. Non rispetta l’ambiente, gli arredi e i servizi della scuola con il rischio di determinare danni anche economicamente rilevanti. Ha infranto le regole della privacy, producendo filmati o foto della vita scolastica senza autorizzazione preventiva. 2. Impone il proprio punto di vista solo con atteggiamenti oppositivi, aggressivi e/o difensivi; è prevaricante verso i compagni: ricorre spesso ad insulti, parolacce, minacce. 3. È stato richiamato più volte a causa del suo comportamento scorretto nei confronti degli insegnanti, dei compagni, del personale ausiliario o di chiunque fosse presente nella scuola ed ha subito gravi provvedimenti disciplinari. 3.E’ disinteressato nei confronti delle attività formativo-didattiche proposte; cerca spesso di evitare le verifiche; non rispetta, mai o quasi, le scadenze /o non svolge le esercitazioni assegnate. 4.Fa assenze mirate e/o saltuarie; sfrutta sistematicamente tutte le possibilità di ritardo e di uscita anticipata. 5.Nonostante i richiami, le sanzioni e le comunicazioni alla famiglia, non modifica il suo atteggiamento che impedisce il regolare svolgimento delle lezioni. 6 1.Non sempre evidenzia rispetto nei confronti dell’ambiente, delle persone e del patrimonio dell’istituto; qualche volta assume atteggiamenti poco corretti nei confronti dei compagni, dei docenti, del personale ausiliario e di chiunque sia presente nella scuola. 2.Partecipa alle attività formativo-didattiche proposte con parziale discontinuità e/o cerca talora di evitare le verifiche; interviene in modo inopportuno nelle conversazioni e/o discussioni, senza fra l’altro rispettare il proprio turno d’intervento. 3.Compie frequenti assenze strategiche, anche solo in una materia, anche ricorrendo impropriamente ad anticipazioni d’uscita e ritardi di entrata. 4.Ha riportato provvedimenti disciplinari nel corso dell’anno. 5.Nonostante i richiami e le comunicazioni alla famiglia, non modifica il suo atteggiamento . 7 1.Dimostra di norma rispetto dell’ambiente e delle persone; il suo comportamento all’interno della classe è abbastanza corretto anche se non del tutto esente da richiami. 2.Partecipa alla vita della classe in modo superficiale: non sempre è consapevole dei suoi impegni e si applica ancora con superficialità; non sempre accoglie ed esegue puntualmente le diverse consegue e/o esercitazioni assegnate inerenti le attività formativo-didattiche. 3.Compie, seppur raramente, assenze strategiche, anche solo in una materia, ricorrendo impropriamente ad anticipazioni d’uscita e ritardi d’entrata. 4.Ha riportato, seppur raramente, sanzioni disciplinari non gravi nel corso delle attività didattiche. 1.Ha compreso e rispetta le regole di civile convivenza iscritte nel regolamento di Istituto, rispetta figure istituzionali e tutto il personale non docente; è corretto e disponibile verso adulti e compagni. 2.Rispetta ambienti e attrezzature scolastiche utilizzando responsabilmente materiale e strutture della scuola. 3.Si distrae e chiacchiera solo occasionalmente e nei limiti dell’accettabilità. 4.Accoglie positivamente le diverse proposte formative/didattiche: svolge regolarmente le esercitazioni e studia con una certa continuità. 8 9 1.Ha compreso e rispetta le regole di civile convivenza iscritte nel regolamento di Istituto; rispetta figure istituzionali e tutto il personale non docente; è corretto , disponibile e collaborativo verso adulti e compagni. 2.Rispetta ambienti e attrezzature scolastiche utilizzando responsabilmente materiale e strutture della scuola. 3.Segue con interesse proficuo e costante l’attività didattica. 4.Sempre disponibile a collaborare, si impegna con efficacia a costruire relazioni sociali e interpersonali positive e produttive . 10 1.Ha compreso e rispetta le regole di civile convivenza iscritte nel regolamento di Istituto, rispetta figure istituzionali e tutto il personale non docente; è corretto, disponibile, collaborativo verso adulti e compagni, manifesta una significativa conquista dell’autonomia personale. 2.Rispetta ambienti e attrezzature scolastiche utilizzando responsabilmente materiale e strutture della scuola 3.Segue con interesse proficuo e costante l’attività didattica, apportando contributi significativi e stimolanti 4.Sempre disponibile a collaborare, si impegna con efficacia a costruire relazioni sociali e interpersonali positive e produttive mettendo a disposizione di tutti competenze e conoscenze congrue e significative. 56 ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Al termine dello scrutinio finale il Consiglio di lasse attribuisce ad ogni alunno un punteggio di credito scolastico secondo la tabella sotto riportata. La somma di tali punteggi costituisce il credito scolastico con cui lo studente si presenta all’Esame di Stato. Media dei voti M=6 6<M<=7 7<M<=8 8<M<=9 9<M<=10 I anno 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 Credito scolastico ( punti) - Triennio II anno III anno 3-4 4-5 4-5 5-6 5-6 6-7 6-7 7-8 7-8 8-9 Il credito scolastico tiene conto del profitto strettamente scolastico dello studente, il credito formativo considera le esperienze maturate al di fuori dell’ambiente scolastico, in coerenza con l’indirizzo di studi e debitamente documentate. E’ possibile integrare i crediti scolastici con i crediti formativi, attribuiti a seguito di attività extrascolastiche svolte in differenti ambiti (corsi di lingua, informatica, musica, attività sportive); in questo caso la validità dell’attestato e l’attribuzione del punteggio sono stabiliti dal Consiglio di classe, il quale procede alla valutazione dei crediti formativi sulla base di indicazioni e parametri individuati dal Collegio dei Docenti al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei vari Consigli di Classe, e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati Pertanto il Collegio dei docenti delibera che per la valutazione del credito, dopo aver identificato la fascia di appartenenza in base alla media dei voti conseguiti, il punteggio massimo della fascia potrà essere raggiunto nel caso in cui la media dei voti, con l’aggiunta dei punteggi riportati nella seguente tabella, supera il valore minimo del voto della fascia corrispondente di un valore maggiore di 0,5; attività Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo Assiduità della frequenza (assenze minori o uguali a 20 giorni e sporadici ritardi) Attività complementari e/o integrative ( es. partecipazione a progetti dell’Istituto) Per ogni attestato di credito formativo extrascolastico (corsi di lingua, informatica, musica, attività sportive e in coerenza con il corso di studi) punteggio 0,20 0,20 0,30 0,30 Nel caso di ammissione alla classe successiva deliberata dal Consiglio di Classe, in presenza di insufficienze non gravi, comunicate alla famiglia le motivazioni delle decisioni assunte, si attribuisce di norma il punteggio minimo previsto dalla fascia di appartenenza, così come nel caso di sospensione del giudizio. 57 RECUPERO DELLE CARENZE FORMATIVE INDICAZIONI NORMATIVE MODALITÀ À DI RECUPERO DELLE CARENZE FORMATIVE NORMATIVA VIGENTE D.M. 80/07 O.M. 92/07 – L.N. 122/09 Tempi concessi al recupero Finalità Lo studente promosso non deve avere debiti · Subito dopo lo scrutinio intermedio · Dopo lo scrutinio finale entro la fine di agosto · Immediato recupero delle carenze rilevate · Ammissione alla classe successiva Gli alunni delle classi quinte, per essere ammessi all’Esame di Stato riportare una valutazione di 6 in ogni disciplina o gruppo di discipline e 6 nella valutazione del comportamento. Il D.M. 80 del 3 ottobre 2007 e l’O.M. 92 del 5 novembre 2007, ripresi dalla Nota del Direttore Generale della Direzione Generale Ordinamenti del 4 Giugno 2008 e dalla C.M. 12/09, che stabiliscono gli “interventi didattici finalizzati al recupero delle carenze formative” e le “modalità da adottare nell’organizzazione delle attività di recupero e criteri per lo svolgimento degli scrutini intermedi e finali” prevedono modifiche al Piano dell’Offerta Formativa d’Istituto. In sintesi il quadro vigente stabilisce 1. le competenze degli organi collegiali 2. l’obbligatorietà delle azioni di recupero COMPETENZE DEGLI ORGANI COLLEGIALI Il Collegio dei Docenti deve 1. assicurare l’omogeneità delle procedure e delle decisioni di competenza dei Consigli di classe 2. deliberare la programmazione delle attività di sostegno e di recupero 3. definire i criteri metodologico-didattici per lo svolgimento degli scrutini intermedi e finali, per la composizione dei gruppi di studenti destinatari degli interventi di sostegno e di recupero, per l’assegnazione dei docenti ai suddetti gruppi di studenti GLI ADEMPIMENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di Classe 1. al termine delle verifiche periodiche stabilite dal POF predispone gli interventi di recupero e decide anche in ordine alla possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente gli obiettivi di apprendimento stabiliti dai docenti 2. in sede di scrutinio finale delibera l’ammissione alla classe successiva, la non ammissione, oppure la sospensione del giudizio Il Consiglio di Classe, al fine di assicurare omogeneità di procedure e decisioni, deve nello scrutinio intermedio: 58 · · · · · · effettuare l’analisi dei bisogni formativi degli studenti individuare la natura delle carenze programmare l’azione diversificata di sostegno e/o recupero indicare gli obiettivi dell’intervento di recupero assegnare gli studenti ai corsi previsti comunicare alle famiglie le attività di recupero assegnate al singolo studente nello scrutinio finale: · compiere le stesse operazioni dello scrutinio intermedio · riunirsi nello scrutinio finale entro la fine dell’anno scolastico. INDICAZIONI OPERATIVE TIPOLOGIE DI INTERVENTO ATTIVITÀ DI SOSTEGNO Destinatari Finalità Modalità Tempi Alunni in difficoltà · prevenire l’insuccesso scolastico e ottenere una progressiva riduzione degli interventi di recupero · nel primo biennio sviluppare metodologie di studio e competenze di base che facilitino il successo formativo · sportello su richiesta degli alunni o degli insegnanti · flessibilità organizzativa · forme di tutoring tra studenti · studio assistito · attività di gruppo · apprendimento cooperativo · progetti di riallineamento e accompagnamento l’intero anno scolastico ATTIVITÀ DI RECUPERO Destinatari Finalità Modalità studenti con insufficienza negli scrutini intermedi e studenti con sospensione del giudizio di ammissione alla classe successiva negli scrutini di giugno tempestivo recupero delle carenze rilevate negli scrutini 1. dopo lo scrutinio intermedio · pausa didattica con max tre corsi di recupero per classe · corsi pomeridiani (gennaio-febbraio) per studenti ancora insufficienti a discrezione dei singoli Consigli di Classe 2. dopo lo scrutinio di giugno CORSI DI RECUPERO · durata: moduli di ore da un minimo di 10 a un massimo di 15 · discipline: in base agli esiti degli scrutini stessi · composizione gruppi di alunni: da un minimo di 8 a un massimo di 15 59 (della stessa classe) o di classi parallele per indirizzo; · max tre per studente indicazioni di STUDIO INDIVIDUALE per le discipline per le quali non vengono attivati corsi di recupero Tempi Sospensione delle lezioni nel periodo successivo allo scrutinio intermedio Recupero pomeridiano gennaio - febbraio Corsi estivi per alunni con sospensione del giudizio periodo: luglio verifiche finali e scrutini integrativi: entro il 31 agosto o i primi giorni dell'anno scolastico. AREE DI INTERVENTO Interventi per disciplina CRITERI PER LA SCELTA DELLE MATERIE OGGETTO DEI CORSI DI RECUPERO · priorità nel primi biennio: discipline di area comune, in base al numero di studenti che presentano carenze nelle specifiche discipline · priorità nel secondo biennio e quinto anno: discipline di indirizzo CRITERI PER LA COMPOSIZIONE DEI GRUPPI DI STUDENTI · gruppi di studenti, omogenei per le carenze dimostrate nella stessa disciplina, anche provenienti da classi parallele · numero studenti (da un minimo di 8 a un massimo di15) · numero massimo di corsi: tre per classe nel periodo intermedio, tre per studente nel periodo estivo · collocazione oraria: orario curricolare (pausa didattica), di pomeriggio o sesta ora (nei periodi gennaio-febbraio). CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI AI GRUPPI DI STUDENTI I docenti interni sono individuati secondo i seguenti criteri: · docenti che dichiarano la propria disponibilità anche di classi parallele o di altre classi · docenti aventi titolo ad insegnare la disciplina, anche se in servizio in altra classe di concorso. I docenti esterni, che avranno il compito di realizzare gli interventi di recupero extracurricolare estivi, saranno individuati secondo il seguente ordine di preferenza: · docenti inseriti nelle graduatorie degli abilitati · docenti in servizio presso altri Istituti statali o paritari con incarichi a tempo determinato o indeterminato · docenti in graduatoria d’istituto. 60 FORME DI VERIFICA La tipologia e la struttura della verifica, nonché la relativa griglia di valutazione, saranno predisposte dal docente titolare della classe e concordate in sede di dipartimento con i docenti delle classi parallele, in coerenza con i contenuti oggetto dei corsi di recupero stessi e i tempi per essi previsti. Il docente titolare, anche qualora non abbia tenuto il corso di persona, concorda con il docente del corso le prove di verifica: · nel periodo intermedio in orario extra-curricolare ( corsi recupero) e nell’ambito dell’intera classe nel periodo intermedio (pausa didattica) · al termine dei corsi estivi, secondo il calendario approntato nei casi di sospensione del giudizio. CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione devono essere congruenti con i criteri previsti nel POF, nonché rapportati ai contenuti, alla tipologia della verifica concordata, alla durata dei corsi di recupero attivati. COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE DELLE INIZIATIVE E DEGLI ESITI DEL RECUPERO La scuola darà comunicazione tempestiva degli interventi di recupero programmati e dei risultati delle verifiche riguardanti sia il raggiungimento degli obiettivi minimi formativi e di contenuto del periodo intermedio, sia il superamento delle carenze formative. Modalità, contenuti e tempi della comunicazione Scrutini intermedi Alla famiglia dello studente in temporanea condizione di insuccesso scolastico sarà data immediata comunicazione: · degli esiti dello scrutinio · delle attività di recupero predisposte dal Consiglio di Classe e assegnate allo studente · della natura delle carenze riscontrate, dei contenuti o delle parti di programma da recuperare, degli obiettivi del recupero declinati in termini di conoscenze e di capacità La famiglia sarà informata, in forma scritta, dei risultati emersi dalle verifiche finalizzate ad accertare il superamento delle carenze. Scrutini finali In caso di sospensione del giudizio in sede di scrutinio finale, verrà comunicata alle famiglie, in forma scritta, la motivazione della decisione assunta dal Consiglio di Classe. I docenti delle materie oggetto di recupero specificheranno in modo dettagliato la natura delle carenze riscontrate, i contenuti o le parti di programma da recuperare, gli obiettivi del recupero in termini di conoscenze e di capacità. Contestualmente saranno comunicati: · il periodo degli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi attribuiti allo studente · i tempi delle relative verifiche Le modalità organizzative dei corsi saranno affisse nell’atrio della scuola e pubblicate entro la fine del mese di giugno. 61 Le indicazioni per lo studio individuale nelle materie per le quali non saranno attivati i corsi di recupero saranno comunicate entro la fine di giugno. Per gli studenti indicati dal Consiglio di Classe la frequenza dei corsi di recupero è obbligatoria. La famiglia potrà comunque avvalersi del diritto di non godere dell’offerta formativa dell’Istituto, ma è tenuta a darne formale comunicazione, attraverso il modulo disponibile in Segreteria didattica, entro la prima settimana del mese di giugno. Ogni studente avrà comunque l’obbligo di sottoporsi alle verifiche di superamento delle carenze rilevate sia nel corso dell’anno scolastico sia al termine del medesimo. 3.2. OFFERTA INTEGRATIVA CURRICOLARE ED EXTRA-CURRICOLARE ATTIVITÀ EDUCATIVA I progetti che l'area educativa propone per il corrente anno scolastico derivano da una continua rielaborazione ed attualizzazione dei progetti degli anni precedenti. Si precisa che la disposizione dei progetti in scansione secondo annualità di riferimento non vuole essere vincolante, si ricorda comunque che costituisce un suggerimento che tiene conto sia delle indicazioni specifiche dei referenti esterni per proporre con gradualità e in armonia con le diverse fasce d'età e di sviluppo psicofisico, sia della scansione che da anni si modella in modo coerente, per consentire di affrontare le tematiche con una consequenzialità che consenta di costruire, per lo studente, un percorso formativo armonioso, all'interno della propria vita scolastica, come momento non secondario, ma strutturante e di crescita. EDUCAZIONE ALLA SALUTE La scuola attiva una serie di iniziative di educazione e promozione della salute che costituiscono un progetto unitario finalizzato a soddisfare i bisogni formativi degli studenti a sostegno delle tappe evolutive della loro crescita fisica e psicologica. Il progetto vuole contribuire alla maturazione di cittadini dotati di una personalità equilibrata e consapevole, capaci di autonomia di giudizio su molte questioni che riguardano il benessere individuale e collettivo. L'accezione con la quale viene intesa l'educazione alla salute è quella più ampia e generale che arriva a comprendere tutti gli aspetti del benessere fisico, psicologico e relazionale. Così il percorso che lo studente effettua nell'arco del quinquennio passa attraverso diverse fasi che, a partire dalla conoscenza e il rispetto di sé e degli altri, arriva alla consapevolezza sulle fasi del proprio sviluppo approdando a riflessioni profonde sul significato dell'esistenza umana e stimolando scelte libere e consapevoli di rifiuto per le dipendenze da sostanze e da condizioni psicologiche. Le iniziative vengono progettate e realizzate utilizzando sia risorse professionali interne, sia ricorrendo alla collaborazione con enti esterni alla scuola con l'obiettivo manifesto di realizzare un concreto e organico legame con la realtà locale sfruttando le risorse umane e materiali che il territorio può offrire. 62 EDUCAZIONE AMBIENTALE Il progetto di Educazione Ambientale mira alla comprensione e al rispetto degli equilibri ecologici, attraverso uno studio approfondito, sistemico ed integrato dell’ambiente. L'ecologia è una disciplina trasversale rispetto alle altre Scienze, poiché ne utilizza conoscenze, competenze e linguaggi e li applica nelle valutazioni di impatto ambientale degli interventi antropici. Ogni ambiente è il prodotto di interazioni complesse tra fattori abiotici (caratteri climatici, lineamenti topografici, composizione chimica delle acque e del suolo ecc.) e biotici (batteri, funghi, vegetazione, fauna ecc.). Tali interazioni modellano il paesaggio e determinano biomi ed ecosistemi in cui si instaurano reti di rapporti trofici e si realizzano nicchie tra microrganismi, vegetazione e fauna. L’intervento antropico, attraverso lo sfruttamento delle risorse e del territorio, modifica poi gli equilibri naturali. Obiettivi 1. Educare alla tematica ambientale nell’ottica dello sviluppo sostenibile 2. Fornire ai giovani le conoscenze e la sensibilità per fruire in modo consapevole delle risorse ambientali 3. Favorire e sviluppare la cultura della raccolta differenziata CENTRO DI ASCOLTO Destinatari Classi, alunni, genitori, docenti Obiettivi 1. Garantire alla scuola una linea guida sul pronto intervento su casi difficili che necessitano di supporto psicologico 2. Informare e formare gli alunni sui temi che riguardano il disagio 3. Sensibilizzare le famiglie attraverso colloqui di orientamento 4. Fornire concreti strumenti di lavoro ai docenti che ne faranno richiesta Metodologia I fase: presentazione del progetto alle classi tramite i rappresentanti di classe II fase: sportello a cui si accede prendendo direttamente accordi con lo psicologo III fase: consulenza ai docenti che ne facciano richiesta ACCOGLIENZA ED ORIENTAMENTO DESTINATARI: TUTTE LE CLASSI PRIME I FASE (settembre-ottobre): è la parte più ampia ed articolata, nella quale vengono organizzate diverse iniziative, dalla socializzazione con il contesto e le sue regole, alla somministrazione dei test di ingresso (italiano, matematica, lingua straniera), alle giornate dedicate alla sensibilizzazione alle tematiche della sicurezza e della raccolta differenziata dei rifiuti. Tali attività consentono un sereno inserimento degli studenti nel nuovo ambiente e nel contempo permettono ai docenti di avere un chiaro quadro della situazione di partenza delle classi . Le finalità di questa sezione del percorso sono molteplici: a) favorire la conoscenza dell'ambiente scolastico e del suo funzionamento; b) favorire, attraverso il dialogo, la presa di coscienza di sé e dell’altro, le relazioni interpersonali; 63 c) creare un clima sereno di lavoro che aiuti gli alunni all'inserimento socio-psicopedagogico, allo sviluppo e all'espressione della propria personalità; d) prevenire il disagio e la dispersione nel raccordo medio inferiore e superiore; e) stimolare un rapporto tra docenti e alunni mirato a considerare lo studente prima di tutto come persona, non trascurando quindi le dinamiche emotivo-relazionali; f) facilitare il passaggio dalla scuola media a quella superiore, esplicitando gli obiettivi da raggiungersi nelle singole discipline, i metodi di lavoro e i criteri di valutazione; g) conoscere i livelli di partenza per formulare una programmazione didattica adeguata, progettare gli opportuni e graduali interventi atti a far sì che le differenze di partenza non compromettano il conseguimento dei traguardi di arrivo (con l’intento quindi di prevenire il disagio e la dispersione); h) fornire tecniche specifiche per favorire e sviluppare un adeguato metodo di studio che possa avviare verso il patto formativo. Il raccordo con le famiglie in questa prima fase avviene nel Consiglio di Classe di fine ottobre, ed in un incontro tra Coordinatore della Classe e Rappresentanti dei genitori, in cui vengono illustrati i dati emersi e ci si confronta sugli obiettivi raggiunti, mettendo in campo nuove strategie per affrontare eventuali situazioni di disagio. II FASE (gennaio): questa parte del progetto, strettamente legata con la rimotivazione ed il riorientamento, ha le seguenti finalità: a) b) c) d) e) responsabilizzare gli studenti sostenere i ragazzi nella costruzione di un curriculum personalizzato valorizzare le aspirazioni e le attitudini personali favorire il processo di autoformazione incrementare la carica motivazionale soggettiva, in particolare, nei casi in cui reiterati insuccessi dentro e fuori la scuola abbiano provocato problemi di auto stima f) facilitare eventuali passaggi ad altri Istituti attraverso percorsi condivisi da docenti di sistemi diversi all’interno di Consigli di Classe allargati g) prevenire il fenomeno della dispersione scolastica CONTINUITÀ BIENNIO - TRIENNIO Al fine di rendere più efficace la continuità biennio – triennio, nelle ultime settimane dell’anno scolastico i docenti delle classi seconde dedicano almeno un’ora di lezione ad illustrare i contenuti e le modalità con cui nel corso del triennio verrà affrontato lo studio della loro disciplina. Nel caso in cui vengano introdotte nuove discipline o si preveda un nuovo insegnante per una disciplina presente nel curriculum del biennio è possibile programmare un intervento del nuovo docente. Sempre nell’ottica della continuità biennio – triennio, nelle prime settimane dell’anno scolastico i docenti delle classi terze continuano l’attività di cui sopra, con almeno un’ora di lezione dedicata ad offrire ulteriori chiarimenti sui contenuti e sulla metodologia di studio delle singole discipline. Qualora non vi sia continuità didattica, i docenti ed il Coordinatore della classe del biennio potranno fornire le informazioni che saranno ritenute utili per una migliore impostazione dell’attività didattica. 64 ORIENTAMENTO POST-DIPLOMA Destinatari Obiettivi Caratteristiche del progetto alunni delle classi quinte 1. Conoscere l’offerta formativa post-diploma 2. Conoscere le opportunità lavorative legate al proprio titolo di studio 3. Effettuare una scelta consapevole sulla base delle proprie potenzialità ed attitudini · Ricerche personalizzate di informazioni per la costruzione di percorsi di studio individuali post-diploma e attività di supporto alla preiscrizione universitaria · Partecipazione agli incontri proposti dalle Università, diffusione di materiale illustrativo · Open Day Polo Universitario di Roma · Incontri con esperti del mondo del lavoro e dell’orientamento · Lezioni di preparazione ai test universitari con relativa simulazione 65 VIAGGI D’ISTRUZIONE E SCAMBI CULTURALI Nell’intento di promuovere la crescita culturale e sociale degli studenti tramite l’incontro con territori, realtà e culture diverse, si prevede la possibilità per tutte le classi, nel corso dell’anno, di effettuare visite guidate o viaggi per attività sportive, viaggi di istruzione di più giornate in Italia e/o all’estero. Le finalità sono sempre legate all’approfondimento di tematiche inerenti al piano di studio di ciascuna classe. Le uscite didattiche e i viaggi di istruzione possono riguardare diversi ambiti: culturale, ecologico - ambientale, artistico, archeologico e scientifico. La programmazione è affidata ai Consigli di Classe; le modalità organizzative sono definite dal Regolamento specifico e l’approvazione definitiva delle proposte spetta al Collegio dei Docenti. SOGGIORNI STUDIO Nel corso del triennio, la possibilità di effettuare un soggiorno studio è aperta a tutte le classi, indipendentemente dall’indirizzo, con le seguenti finalità: · consolidare le competenze linguistico - comunicative; · ampliare gli orizzonti culturali attraverso il contatto con altre culture; · offrire agli studenti la possibilità di utilizzare le proprie competenze linguistiche in situazioni comunicative concrete, al fine di accrescere in loro la motivazione allo studio delle lingue straniere. Ogni soggiorno studio, della durata di una settimana, è svolto nel corso dell’anno scolastico: gli studenti, accompagnati da docenti interni dell’istituto alloggiano presso famiglie straniere o in college, seguono un corso intensivo di lingua ed effettuano visite ed escursioni nei luoghi di principale interesse artistico e culturale. Le spese di viaggio, vitto e alloggio sono a carico dei partecipanti e, come per i viaggi di istruzione, è necessaria l’adesione dei due terzi della classe per l’attivazione di tali iniziative. SCAMBI CULTURALI E LINGUISTICI Gli scambi culturali e linguistici sono indirizzati alle classi del quarto e quinto anno di tutti gli indirizzi dell’istituto e vengono effettuati con scuole italiane o straniere in rapporto di reciprocità. Consistono, infatti, in soggiorni di una settimana, durante la quale gli studenti frequentano la scuola con i loro partner, alloggiano presso le loro famiglie e prendono parte alle varie iniziative culturali organizzate dalla scuola ospitante. A questa fase segue, ai fini dello scambio di ospitalità, l’accoglienza per una settimana degli studenti e docenti della scuola gemellata. La valenza formativa di tali esperienze può essere sintetizzata nelle seguenti finalità: 1) favorire l’incontro di studenti appartenenti a realtà scolastiche e culture diverse; 2) promuovere una mentalità aperta nei confronti di realtà culturali diverse dalla nostra e favorire comportamenti improntati alla collaborazione e solidarietà; 3) rafforzare le competenze linguistico - comunicative. Gli scambi vengono effettuati durante l’anno scolastico ed i costi sono a carico delle famiglie solo per le spese di viaggio, essendo l’accoglienza dello studente a carico della famiglia ospitante. Per l’attivazione di tali iniziative è necessaria l’adesione dei due terzi della classe. 66 3.3. OFFERTA FORMATIVA EXTRA-CURRICOLARE AREA LINGUISTICA CERTIFICAZIONI ESTERNE DELLE LINGUE STRANIERE La Legge 440/97 ha sancito l’introduzione delle certificazioni esterne (per quanto riguarda la lingua straniera) nel sistema scolastico nazionale. Per certificazione esterna si intende un attestato, rilasciato da enti riconosciuti al livello internazionale, comprovante il livello di competenze comunicative e linguistiche conseguite dagli alunni e spendibile sia in ambito lavorativo che di studio. Al fine di favorire il conseguimento di certificazioni esterne, la scuola organizza corsi pomeridiani, svolti da insegnanti di madrelingua, in preparazione agli esami per la certificazione esterna delle seguenti lingue: inglese (TRINITY COLLEGE), francese ( DELF), spagnolo( DELE.) Qualora non si raggiungesse il numero minimo di studenti iscritti previsto per potere attivare i corsi, si contempla la possibilità, per gli alunni sufficientemente preparati, di sostenere comunque l’esame esterno, al fine di ottenere la certificazione. CENTRO TRINITY COLLEGE Il Trinity è un Ente certificatore con sede in Londra e membro dell’Accademia britannica di Enti certificatori. Firmatario, nell’ambito del Progetto Lingue 2000, del protocollo d’intesa con il MIUR. Gli esami del Trinity sono suddivisi in 12 livelli di competenza audio - orale, a loro volta raggruppati in 4 stage (initial, elementary, intermediate, advanced) conformi alle direttive europee in materia di certificazione linguistica. Gli esaminatori sono tutti madrelingua. I destinatari sono tutti gli alunni frequentanti, gli studenti di altre scuole del territorio e coloro che sono interessati a conseguire la certificazione delle competenze in lingua inglese. DELF È la certificazione delle competenze della lingua francese (Diplôme d’Etude en Langue Française). Per sostenere l’esame, scritto e orale, saranno attivati corsi effettuati da insegnanti madrelingua. Gli esami si tengono a Roma presso il centro accreditato. DELE È la certificazione delle competenze della lingua spagnola (Diploma Español Lengua Extranjera). Per sostenere l’esame, scritto e orale, saranno attivati corsi effettuati da insegnanti madrelingua. Gli esami si tengono a Roma presso il centro accreditato. 67 AREA MULTIMEDIALE CORSO ECDL Destinatari Tutte le classi ( priorità biennio); minimo 10 alunni per modulo Obiettivi 1. Fornire conoscenze per sostenere l’esame ECDL 2. Sviluppare competenze nell’utilizzo di software di Office Modalità Strumenti Lezioni frontali ed esercizi al computer in aula di informatica Computer in aula informatica, videoproiettore, stampanti Tempi 40 h per i 7 moduli in cui è suddiviso un esame ECDL: Mod. 1 - Nozioni fondamentali di informatica (5h.) Mod. 2 - Gestione del computer e dei file (5h.) Mod. 3 - Elaborazione dei testi (5h.) Mod. 4 - Fogli di calcolo (5h.) Mod. 5 - Basi di dati (10 h..) Mod. 6 - Strumenti di Presentazione(5h.) Mod. 7 - Reti Informatiche (5h) AREA SPORTIVA ATTIVITÀ SPORTIVE L’Istituto cura ogni anno l’avviamento alla pratica sportiva per le seguenti discipline: pallavolo, pallacanestro, atletica leggera, corsa campestre, calcetto, calciotto, rafting, arrampicata sportiva, sci di fondo e discesa. Le attività si svolgono in orario pomeridiano, con cadenza bisettimanale e si propongono i seguenti obiettivi: · sviluppare la cultura dello sport · rafforzare l’educazione alla salute · favorire la socializzazione · potenziare la crescita fisica ed armonica dei giovani. AREA EDUCAZIONE ALLA SALUTE ED EDUCAZIONE AMBIENTALE Le attività di progetto relative all'educazione alla salute e all'educazione ambientale sono coordinate dal docente funzione strumentale che si occuperà di prendere contatti con esperti e personale specializzato per tenere incontri presso il nostro istituto. Temi di queste riunioni saranno modalità di prevenzione dei disagi psicologici in età adolescenziale, elementi di primo soccorso ed educazione nutrizionale. E' inoltre prevista la partecipazione di gruppi di alunni ad incontri con la Guardia Forestale che sensibilizzerà i giovani nei confronti dell'ambiente. 68 4. INTEGRAZIONE SCOLASTICA Questa sezione del P.O.F. contiene i principi, i criteri ed le indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con bisogni speciali; definisce i compiti ed i ruoli delle figure operanti all’interno dell’istituzione scolastica; traccia le linee delle possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento. Verranno inoltre esposti i modi attraverso i quali l’IIS Braschi-Quarenghi ha inteso recepire le indicazioni normative contenute nella Legge Quadro n° 104/92 (alla luce soprattutto dei contenuti della sentenza n.80 del 2010 della Corte costituzionale), dalla Legge n 170 del 18 Ottobre 2010, dalla Direttiva ministeriale del 27/12/2012 e dalla Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013. 4.1 Diritti degli alunni con BES Nel nostro Istituto si cerca di attuare, nel miglior modo possibile, il concetto costituzionale delle pari opportunità tra tutti i cittadini in vista di una loro piena inclusione. La scuola italiana, fissata negli articoli della Costituzione, è una scuola aperta a tutti che si fonda sui valori dell’equità, della promozione sociale e sulla valorizzazione di tutti gli alunni, qualunque sia la loro condizione personale e sociale. La scuola italiana che risulta a seguito dell’emanazione della Legge 170 del 2010, della Direttiva ministeriale del dicembre 2012 e della Circolare esplicativa del 6 marzo del 2013 si avvia a diventare una scuola inclusiva, che guarda a tutti gli alunni e a tutte le loro potenzialità, una scuola che interviene prima sul contesto, poi sul soggetto e che trasforma la risposta ai loro bisogni da specialistica in ordinaria. Nella scuola che lavora per l’inclusione è necessario operare con un quadro chiaro delle esigenze da affrontare, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Il processo d’inclusione nella scuola, inoltre, può avvenire realmente solo quando risulti condiviso da tutto il personale coinvolto. 4.2 Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) Il 27 dicembre scorso è stata emanata la Direttiva recante Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica, che delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento e alla personalizzazione del percorso formativo per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. Nel marzo successivo è stata pubblicata la circolare Ministeriale n. 8 che fornisce indicazioni operative su alcune rilevanti problematiche tra cui, la più rilevante, è quella relativa alla costituzione del Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI), che sostituisce il Gruppo di lavoro d’istituto (GLHI), con l’estensione dei propri interventi anche a tutti gli altri alunni che manifestano Bisogni Educativi Speciali (BES). Il GLI svolge le seguenti funzioni: o o o o o o rilevazione di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi e confronto sui casi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. Tale Piano, 69 attraverso l’analisi dei punti di forza e di criticità degli interventi posti in essere nel corrente anno scolastico, consentirà la formulazione, entro il mese di giugno di ogni anno, di un’ipotesi globale di lavoro per l’anno scolastico successivo che, previa approvazione da parte del Collegio dei Docenti, si tradurrà in una specifica richiesta di organico di sostegno e di altre risorse dal territorio e diventerà parte integrante del POF dell’Istituto. Il GLI è coordinato dal Dirigente Scolastico (o da un suo sostituto su delega) e costituito da: • • • • • Il Dirigente Scolastico I docenti curricolari e di sostegno Gli assistenti per l’autonomia e la comunicazione I rappresentanti degli alunni e dei genitori I rappresentanti delle Aziende sanitarie locali competenti Qualora fossero individuati anche da: • Esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola 70 4.3 Procedure e documentazione (PDF, PEI, PDP e Relazione finale) DOCUMENTAZIONE E PROCEDURE RELATIVE AGLI ALUNNI CERTIFICATI AI SENSI DELLA L.104/92 DOCUMENTO CHI LO REDIGE QUANDO Il fascicolo personale accompagna lo studente dal suo ingresso alla scuola primaria fino al termine del suo percorso scolastico. La consultazione risulta importante perché consente, ai soggetti coinvolti, di reperire le informazioni opportune specialmente nei momenti di passaggio di grado scolastico. Contiene: FASCICOLO PERSONALE DELLO STUDENTE DIAGNOSI FUNZIONALE PROFILO DINAMICO FUNZIONALE 1. 2. 3. 4. 5. la certificazione ai sensi della L. 104/92; il verbale di accertamento della disabilità (ex art. 3 comma 1 o 3 della L.104/92) rilasciato dalla ASL competente; la Diagnosi Funzionale; il Profilo Dinamico Funzionale (PDF); il Piano Educativo Individualizzato (PEI); 6. la relazione finale. La stesura della DF compete allo specialista della struttura Viene redatta all’atto della presa in sanitaria pubblica o privata accreditata. Viene consegnata alla carico e aggiornata in base famiglia che ne presenta copia alla scuola. all’evoluzione dello studente (e comunque ad ogni passaggio da un grado all’altro dell’istruzione). Il docente di sostegno avvalendosi dell’apporto dei docenti Viene redatto nel primo anno di curricolari, dello specialista o dello psicologo, che ha in cura certificazione dello studente e deve lo studente, e con la collaborazione della famiglia dello essere consegnato entro l’anno studente, provvede all’elaborazione della proposta di PDF e scolastico. (Dato che è il documento PEI da sottoporre, per la discussione e approvazione, al su cui ci si bassa per formulare il PEI consiglio di classe. è opportuno che la prima redazione avvenga entro i primi tre mesi dell’anno scolastico) Tutti i docenti della classe attuano le misure degli interventi previsti nel PDF e PEI. (art. 5 del Regolamento BES 2008, come previsto dall’art. 74, LP 7 agosto 2006, n. 5) Viene aggiornato alla fine della Scuola Primaria, Secondaria di Primo Grado e ogni qualvolta si verifichino circostanze che possono incidere sui contenuti dello stesso. Ogni aggiornamento non sostituisce ma integra il precedente. Il docente di sostegno cura la redazione del PEI, con cadenza annuale, avvalendosi dell’apporto dei docenti curricolari, in coerenza con il PDF PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (art. 5 del Regolamento BES 2008, come previsto dall’art. 74, LP 7 agosto 2006, n. 5) Il PEI è anche un patto tra scuola, famiglia e studente perché in esso si evidenziano gli obiettivi, i risultati attesi e la valutazione. La famiglia, attraverso il PEI è a conoscenza di ciò che si fa a scuola e collabora per parte che le compete. I docenti sottoscrivendolo si impegnano, ciascuno per la 71 Formulato entro i primi tre mesi di ogni anno scolastico (fine novembre) propria parte, a realizzare il percorso previsto per lo studente. Per la compilazione del PEI è importante che il CdC: stabilisca i livelli essenziali delle competenze e delle abilità di base in relazione alle capacità dello studente tendendo conto degli obiettivi raggiungibili in relazione al punto di partenza dello studente. Viene stilata dal DOCENTE DI SOSTEGNO e dai DOCENTI CURRICOLARI (CdC). RELAZIONE FINALE A fine anno scolastico La relazione finale viene condivisa nel CdC e, insieme al PEI costituisce la base di partenza per il successivo anno scolastico. 2. DOCUMENTAZIONE RELATIVE AGLI ALUNNI DSA (L. 170/2010) DOCUMENTO DIAGNOSI FUNZIONALE (è la descrizione del disturbo ed ha una valenza di certificazione. Se lo specialista consegna alla famiglia solo la diagnosi sarà cura del CdC richiedere la documentazione completa necessaria per la messa in atto di strumenti compensativi e le misure dispensative adeguate alle necessità dello studente.) RELAZIONE CLINICA Fornisce le indicazioni riguardanti gli strumenti compensativi e le misure dispensative da adottare. CHI LO REDIGE QUANDO NEUROPSICHIATRA INFANTILE O PSICOLOGO DELL’ETA’ EVOLUTIVA La valutazione diagnostica e clinica spetta agli specialisti dell’ASL (neuropsichiatria infantili o psicologi) o a soggetti accreditati e convenzionati dalla stessa oppure strutture private in cui operano questi specialisti. Lo specialista rilascia – anche in un unico documento – la diagnosi e la relazione descrittiva delle abilità strumentali specifiche, sulla base delle quali il CdC definisce gli strumenti compensativi e le misure dispensative da adottare. Alla famiglia spetta il compito di consegnare tutta la documentazione. 72 All’atto della prima segnalazione. È aggiornata in caso di passaggio dello studente da un grado di scuola ad un altro, ovvero quanto lo specialista o psicologo lo ritenga necessario anche tenendo conto delle indicazioni del consiglio di classe o della famiglia. Il DOCENTE REFERENTE per ciascun studente con DSA individuato dal Consiglio di Classe tra i docenti del CdC stesso. PROGETTO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) Percorso educativo basato sulle caratteristiche evolutive dello studente e finalizzato ad adeguare, anche in termini temporanei, il curricolo alle esigenze formative dello studente stesso. Specifica le misure dispensative e gli strumenti compensativi definiti nella relazione clinica e adottati da tutto il CdC. L’introduzione di misure dispensative e di strumenti compensativi sono rapportate alle capacità individuali e all’entità del disturbo e possono avere anche carattere temporaneo (L.170/10). RELAZIONE FINALE Il docente referente - avvalendosi dell’apporto dei docenti curricolari, dello specialista o dello psicologo, che ha in cura lo studente, e con la collaborazione della famiglia - provvede all’elaborazione della proposta PDP da condividere con il consiglio di classe. Questo documento raccoglie: 1. 2. 3. 4. 5. la descrizione della situazione dello studente avvalendosi delle informazioni contenute nella relazione clinica; Formulato entro i primi tre mesi di l’individuazione delle misure dispensative e degli ogni anno scolastico (fine novembre) strumenti compensativi adottati dal CdC; la metodologia e le attività didattiche adeguate alle capacità dello studente; le modalità di verifica dell’apprendimento (colloqui orali, verifiche scritte, altro…); i criteri di valutazione adottati. L’adozione delle misure stabilite nel PDP è collegiale. Il docente referente è garante di quanto concordato nel PDP e aggiorna il CdC sul percorso dello studente. DOCENTE REFERENTE E DOCENTI CURRICOLARI (CdC). A fine anno scolastico Riscontro delle attività programmate nel PDP con eventuali modifiche 73 3. DOCUMENTAZIONE RELATIVE AGLI ALUNNI IN SITUAZIONI DI SVANTAGGIO (Direttiva ministeriale 27/12/2012 e CM 8 del 6/3/2013) DOCUMENTO CHI LO REDIGE QUANDO Il CONSIGLIO DI CLASSE; in particolare il DOCENTE REFERENTE scelto fra gli insegnanti del PROGETTO DIDATTICO CdC cura: PERSONALIZZATO (PDP ) 1. la stesura del PDP; Percorso educativo basato sulle effettive capacità dello studente, al fine di consentirne lo sviluppo delle potenzialità e la piena partecipazione. Indica gli interventi volti a favorire il superamento delle situazioni di svantaggio nonché la prevenzione dell’abbandono scolastico. RUOLO DELLA FAMIGLIA Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, si sottolinea non solo la necessità che essa sia informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e sulla necessità di una collaborazione. Senza un parere positivo della famiglia i percorsi personalizzati non possono essere attivati. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa. Pertanto la comunicazione con la famiglia deve essere puntuale, in modo particolare riguardo ad una lettura condivisa delle difficoltà e della progettazione educativo/didattica per favorire il successo formativo. Ogniqualvolta il CdC rileva una la relazione e il coordinamento del Consiglio situazione di svantaggio tale da di classe con la famiglia per quanto riguarda la compromettere in modo comunicazione del PDP, dei risultati e della significativo la frequenza e il valutazione, promuovendone il coinvolgimento positivo svolgimento del percorso di e la collaborazione. istruzione e formazione. La L’adozione delle misure è collegiale. condizione di svantaggio può essere Il docente referente è garante di quanto concordato nel determinata da: PDP ed aggiorna il Consiglio di Classe sul percorso dello studente. 1. particolari condizioni Il DOCENTE REFERENTE predispone un PDP che ha sociali o ambientali un carattere temporaneo configurandosi come progetto • svantaggio d’intervento limitato al periodo necessario per il socioeconomico, linguistico, raggiungimento degli obiettivi in esso previsti. La culturale (per esempio progettazione personalizzata può essere anche alunni di origine straniera di differenziata dal percorso della classe anche se è recente immigrazione e, in specie, coloro che sono consigliabile prevedere azioni formative e didattiche che entrati nel nostro sistema consentano quanto più possibile la coerenza con il scolastico nell’ultimo anno) percorso della classe ed un successivo rientro nel percorso regolare. 2. difficoltà di Il PDP dello studente, in linea di massima, raccoglie: apprendimento determinate 1. il parere dello specialista nella da disturbi evolutivi specifici rilevazione della situazione di svantaggio; quali: gli obiettivi specifici di apprendimento; 2. • deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della 3. le strategie e le attività educativo/didattiche coordinazione motoria, (tra cui l'eventuale esonero dall'apprendimento dell’attenzione e di una o di entrambe le lingue straniere secondo dell’iperattività; quanto stabilito dalla Giunta provinciale in attuazione dell'articolo 2 della legge provinciale • funzionamento intellettivo 14 luglio 1997, n. 11) limite (borderline cognitivo) 2. 4. le iniziative formative integrate fra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o Preferibilmente entro il 30 educative territoriali (tra cui azioni specifiche di novembre di ogni anno scolastico orientamento = progetti ponte); 5. le modalità di verifica e valutazione 6. il consenso della famiglia; RELAZIONE FINALE DOCENTE REFERENTE e DOCENTI CURRICOLARI (CdC). A fine anno scolastico Riscontro delle attività programmate nel PDP con eventuali modifiche o suggerimenti. 74 Precisazioni sul PEI Ogni singolo PEI contiene la programmazione educativa e didattica individualizzata e può prevedere due tipologie di percorsi: percorso che prevede il raggiungimento dei livelli essenziali previsti per la classe (obiettivi ministeriali o ad essi globalmente corrispondenti - art. 15 comma 3 dell’O.M. n.90 del 21/5/2001) percorso differenziato rispetto a quello previsto per la classe con (obiettivi non riconducibili a quelli ministeriali - adottato ai sensi dell’art. 13 dell’O.M. n. 80 del 9.3.1995) Nel primo caso il percorso scolastico termina con il superamento dell’Esame di Stato e il conseguimento del diploma conclusivo del corso di studi di istruzione secondaria superiore, avente valore legale. Nel secondo caso il PEI ha l’obiettivo generale di aiutare l’alunno ad acquisire una propria autonomia con il consolidamento dell’autostima, ad elaborare la propria personalità e a formare dei “ponti” cognitivi di connessione con il mondo del lavoro. Dopo il superamento dell’esame di stato, sostenuto con prove differenziate e aderenti al PEI (O.M. 35 del 4/4/03, art.17), l’alunno consegue un attestato di crediti formativi nel quale sono esplicitate le conoscenze, le competenze e le capacità acquisite dall’alunno nel corso dei suoi studi. Tale titolo è riconosciuto dalle istituzioni scolastiche e dai centri di formazione professionale, nell’ambito degli accordi tra Amministrazione Scolastica e Regione Lazio (C.M. 125 del 20/7/01). Personale coinvolto nell’integrazione Punto di riferimento per tutti i soggetti coinvolti Dirigente scolastico Per ciascuno studente con BES il consiglio di classe individua, nell’ambito dei docenti del Consiglio stesso, un docente referente che provvede: 1. Insegnante Referente per il singolo alunno con BES (Coordinatore di classe) 2. 3. curare la redazione, a seconda dei casi, del PDP, avvalendosi della stretta collaborazione dei docenti del CdC; provvedere alla comunicazione e al coinvolgimento della famiglia dello studente e ai rapporti tra scuola, famiglia, operatori sanitari e socioassistenziali che seguono lo studente; occuparsi dell’aggiornamento della documentazione relativa allo studente con BES. La figura dell‘insegnante “di sostegno” è nata giuridicamente con il D.P.R. 970/1975, come docente "specialista", ed è stata ulteriormente definita dalla Legge 517/77 che individua il docente di sostegno specializzato come figura preposta all’integrazione degli studenti con disabilità certificata. A questo proposito è riconosciuta l’effettiva contitolarità sulla classe: Docente di sostegno 1. 75 condivide con tutti gli altri colleghi i compiti professionali e le responsabilità sull'intera classe (contitolarità); 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. facilita l’integrazione tra pari attraverso il proprio contributo nella gestione del gruppo classe. 1. accoglie l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione, definendo gli interventi didattico/educativi ed individuando le strategie e le metodologie più utili per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES al normale contesto di apprendimento; la normativa richiama, con forza, la competenza dei docenti del CdC per l’analisi della situazione e la definizione dei bisogni dello studente; ha cura di individuare e proporre le risorse umane, strumentali e ambientali da utilizzare per favorire i processi di inclusione; si assume la responsabilità del percorso educativo dello studente e della pianificazione degli interventi didattici per favorire un clima positivo di apprendimento e di collaborazione con famiglia e territorio; partecipa alla definizione e alla valutazione individualizzata di progetti che riguardano gli studenti con BES. L’adozione delle misure è collegiale. 2. 3. 4. Docenti del Consiglio di Classe 5. 6. 76 partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione per tutto il gruppo classe; garantisce un reale supporto al CdC nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche integrative; svolge un’attività di consulenza a favore dei colleghi curricolari nell’adozione di metodologie per l’individualizzazione finalizzate a costruire il PEI per lo studente con BES certificato ex L104/92; concorda con ciascun docente curricolare i contenuti del progetto per la relativa disciplina o per gruppi di discipline e con gli educatori le strategie metodologiche educative; conduce direttamente interventi specialistici, centrati sulle caratteristiche e le capacità dello studente sulla base di metodologie particolari; assiste l’alunno in sede d’esame secondo le modalità previste dal progetto specifico e concordate con la Commissione d’esame; Per la compilazione del PEI è importante che il CdC: stabilisca i livelli essenziali delle competenze e delle abilità di base in relazione alle capacità dello studente tendendo conto degli obiettivi raggiungibili in relazione al punto di partenza dello studente. Individui modalità e tipologia per la verifica dei risultati raggiunti, prove graduate e/o assimilabili a quelle del percorso della classe. 1. 2. 3. 4. Assistente educatore 5. 6. 7. 8. 77 L’assistente educatore è una figura professionale che svolge il proprio servizio presso le Istituzioni Scolastiche. Opera all’interno della scuola a sostegno del percorso di autonomia, di integrazione e di comunicazione degli alunni disabili, svolgendo un ruolo di supporto e facilitazione. L’assistente educatore, in particolare: a) collabora alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione alla realizzazione del progetto educativo; b) partecipa ai GLH-Operativi ai fini dell’elaborazione e della condivisione di PDF e PEI in accordo con il docente di sostegno dello studente con BES; c) collabora alla continuità nei percorsi didattici favorendo anche il collegamento tra scuola e il territorio in funzione del progetto di vita dello studente; d) fornisce, secondo le modalità individuate dal Dirigente scolastico, elementi per la valutazione unicamente dello studente o degli studenti seguiti; e) assiste lo studente in sede d’esame secondo le modalità previste dal PEI e concordate con la Commissione preposta. f) si attiva per il potenziamento dell’autonomia della comunicazione e della relazione dell’alunno. Progetto continuità educativa La C. M. 1/1988 sottolinea l’importanza della continuità educativa nel processo di integrazione degli alunni disabili. Questi studenti pongono alla Scuola una domanda più complessa di aiuto educativo e di sostegno didattico quindi necessitano, più di ogni altro, di una particolare attenzione educativa. È quindi molto importante potenziare la collaborazione tra gli operatori delle diverse istituzioni scolastiche, coordinare ed integrare i singoli interventi. La finalità di questo progetto è quella di realizzare un piano educativo unitario, il quale, pur nella differenziazione dei diversi ordini di scuola, consenta di realizzare un’esperienza scolastica priva di fratture e sempre coerente con gli individuali bisogni educativi e ritmi di apprendimento. I destinatari sono gli alunni iscritti BES iscritti alle prime classi. Si prevedono varie fasi: FASI TEMPI ATTIVITA’ PERSONE COINVOLTE L’Istituto organizza, prima dell’iscrizione, un’assemblea per uno scambio di informazioni. Su richiesta la famiglia può visitare la scuola e vedere l’ambiente in cui verrà inserito il ragazzo (soprattutto in caso di disabilità grave in cui sono necessarie particolari Dirigente, vicepreside, insegnanti attenzioni e adattamenti strutturali). coinvolti e genitori. Iscrizione Entro i tempi stabiliti I genitori procedono con l’iscrizione dell’alunno presso la segreteria dell’Istituto nei termini prestabiliti. La famiglia dovrà, entro breve tempo, far pervenire la certificazione attestante la diagnosi clinica direttamente alla segreteria dell’Istituto. Pre-accoglienza Entro maggio Nell’ambito dei percorsi di continuità tra scuole, vengono organizzate una serie di attività ed Docenti coinvolti dei due ordini di incontri di continuità funzionali alla scuola. reciproca conoscenza tra l’alunno e l’ordine di scuola successiva (personale, struttura, attività, …) 78 Condivisione e passaggio di informazioni Entro maggio Presentazione del caso dell’alunno disabile, in occasione dell’incontro dell’equipe, al coordinatore del sostegno di sede della scuola che accoglie il ragazzo. In occasione della formazione delle classi vengono presentati in modo generale tutti gli alunni, compresi quelli con difficoltà (secondo le modalità stabilite dal collegio docenti). Insegnanti di classe e di sostegno coinvolti dei due ordini di scuola, coordinatore del sostegno scuola accogliente, genitori, equipe medica. Prima dell’inizio della scuola il CdC o il suo coordinatore o il docente tutor incontrano i genitori per uno scambio di informazioni riguardo ai bisogni, abitudini, interessi, ecc… del ragazzo. (si veda griglia allegata). In tale occasione la scuola consegna ed illustra ai genitori il protocollo di accoglienza famiglia. Accoglienza Inizio anno scolastico (settembre) Si convoca un Consiglio di Classe specifico per presentare in maniera dettagliata il profilo di ciascun Insegnanti di classe e di sostegno, alunno con bisogni educativi speciali (spazio adeguato all’interno genitori. del CdC per la presentazione del gruppo classe.) Nello stesso consiglio o in altri tempi si programmano delle attività di accoglienza (rivolte alle classi coinvolte e non solo) per la prima settimana di scuola. Tali attività sono finalizzate ad un positivo inserimento dell’alunno. Successivamente vengono contattati gli operatori sanitari e costruito un primo percorso didattico (individualizzato o personalizzato) da definirsi entro novembre. 79 Consiglio di classe. Docente tutor e sostegno, docenti del CdC, equipe medica, genitori. 4.4 ALUNNI STRANIERI Inserimento e integrazione dello studente straniero nel contesto scolastico Il nostro Istituto recepisce e fa sue le disposizioni ministeriali e legislative volte a garantire allo studente di provenienza straniera il diritto allo studio e a facilitarne il più possibile il corretto inserimento nel nostro contesto scolastico, prime fra tutte la Legge 40/1998 sull’insegnamento dell’italiano come seconda lingua, sulla formazione dei docenti all’integrazione, nonché la C.M. 24 /2006, detta “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” che riassume le indicazioni per l’organizzazione di misure volte all’inserimento degli alunni stranieri e alla promozione di una vera educazione interculturale, che tenga conto delle diversità culturali degli studenti e del cambiamento in senso multietnico della società italiana. Di norma la scuola è tenuta per legge a iscrivere lo studente nella classe a lui/lei pertinente per l’età anagrafica e a favorire nella classe di appartenenza un clima di accoglienza docente alunno e fra gli alunni stessi, evitando ogni discriminazione e rispettando i livelli di partenza e i trascorsi scolastici dello studente, nonché i naturali tempi di apprendimento della lingua italiana. Le disposizioni ministeriali consentono altresì, per ottimizzare il processo educativo, di inserire lo studente, previo consenso dei genitori, in una classe inferiore rispetto a quella anagrafica. Del resto un inserimento anagrafico automatico come quello che viene effettuato dalla segreteria, anche se corrisponde a un diritto dello studente e della sua famiglia, può non rappresentare la via migliore per un corretta e adeguata integrazione dello studente nel contesto scolastico e didattico che lo deve accogliere. Considerato che la scuola cerca di garantire una gamma di interventi specifici che sostengono lo studente a tutti i livelli di inserimento (corso di grammatica italiana, mediazione culturale e sostegno allo studio di materie caratterizzanti), all’atto dell’iscrizione dello studente si rende necessario : a) un colloquio con lo studente e i familiari per comunicare le caratteristiche peculiari dell’Istituto e per accertare le effettive motivazioni ad affrontare un percorso di studi complesso. Responsabili del colloquio sono i collaboratori del Preside o docenti con esperienza nel campo dell’accoglienza e integrazione degli alunni stranieri. Inoltre, al fine di effettuare consapevolmente la scelta del percorso di studi, gli studenti possono avvalersi prima dell’iscrizione di colloqui con i mediatori culturali del territorio, b) un test d’ingresso (classi seconde) o esame integrativo (all’inizio di settembre per le classi terze/quarte e quinte) per verificare : • • le competenze linguistiche nella lingua italiana; le competenze disciplinari minime per affrontare almeno una parte delle materie in modo attivo e partecipe; il test per le classi seconde verte principalmente su obiettivi trasversali, l’esame integrativo invece per le classi terze quarte e quinte anche su obiettivi specifici. Il test non è selettivo, ma serve agli insegnanti per conoscere i livelli di partenza dello studente e approntare il 80 piano del recupero; la segreteria deve fornire allo studente i relativi programmi scolastici dell’anno precedente; c) la convocazione del Consiglio di Classe a settembre volta a valutare i risultati del test d’ingresso e dell’esame integrativo, a decidere se e come attuare un PEI e quali azioni produrre per ottimizzare il percorso didattico - educativo dello studente; il Consiglio di Classe procede alla richiesta di un eventuale mediatore culturale, dell’attivazione del corso di italiano e dei corsi di sostegno allo studio interni alla scuola; d) il monitoraggio successivo dei progressi ottenuti dallo studente nel suo percorso di integrazione da parte del Consiglio di Classe;a questo proposito si sottolinea come il successo scolastico in questa situazione di alta criticità si possa ottenere solo se sussistono le condizioni di una vera sinergia fra insegnanti e compagni di classe, che devono essere sollecitati a comunicare con gli studenti di madrelingua non italiana per facilitarne l’inserimento e il percorso di studi, soprattutto nei momenti informali della vita scolastica; e) attuazione dell’insieme delle pratiche di recupero e sostegno quali: • • corso di lingua italiana (italiano L2: grammatica e conversazione) corsi di sostegno allo studio con insegnanti interni per le materie curricolari. 81 5. AREA ORGANIZZATIVA 5.1. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI La formazione e l’aggiornamento dei docenti - diritti fondamentali per il potenziamento e lo sviluppo della professionalità degli insegnanti, rappresentano una imprescindibile necessità al fine di garantire l’efficace realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa. Il Collegio Docenti, nel rispetto delle norme contrattuali e conformemente alle direttive ministeriali, ritiene il piano relativo alla formazione ed all’aggiornamento un fondamentale indicatore della qualità del servizio scolastico. Come previsto dall’art. 62 comma 5 del CCNL integrativo, gli insegnanti hanno diritto alla fruizione di cinque giorni nel corso dell’anno scolastico per la partecipazione a iniziative di formazione con l’esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa sulle supplenze brevi vigente nei diversi gradi scolastici. La partecipazione a corsi di aggiornamento e di formazione deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico. Il corsista deve consegnare, terminato il corso, alla segreteria d’Istituto copia dell’attestato di partecipazione Le attività di formazione e di aggiornamento proposte da questo Istituto sono ispirate ai seguenti criteri: · arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dal processo di riforma in atto, sviluppo dei contenuti dell’insegnamento (saperi essenziali, curricoli disciplinari, linguaggi non verbali, tematiche trasversali), puntualizzazione dei metodi e organizzazione dell’insegnamento, integrazione delle nuove tecnologie informatiche e multimediali nella didattica e valutazione degli esiti formativi articolata e organizzata secondo le specificità disciplinari; · necessità di promuovere la cultura dell’innovazione e di sostenere i progetti di ricerca e di sperimentazione che la scuola mette in atto in rapporto con il contesto produttivo, sociale e culturale esterno; · proposta di iniziative sulla base dell’analisi delle esigenze formative dei docenti che vengono periodicamente monitorate; le proposte hanno origine esterna o interna; quelle esterne, provenienti da enti, associazioni pubbliche o private sono comunicate dal Dirigente Scolastico; le iniziative interne di aggiornamento sono proposte dai Dipartimenti disciplinari oppure dal Collegio dei Docenti all’inizio dell’anno scolastico; · le diverse iniziative proposte, approvate e organizzate possono essere di volta in volta estese e pubblicizzate anche ad altri istituti; · attenzione e sostegno alle diverse attività di autoaggiornamento per favorire il confronto e lo scambio di esperienze, utilizzando come risorsa gli insegnanti che hanno già acquisito esperienze professionali; in questo senso sono ammessi anche gruppi di lavoro e di progetto sull’innovazione dei contenuti e sulla ricerca metodologica e didattica, che facciano della scuola un centro attivo di sviluppo professionale sempre aperto alla collaborazione con il contesto esterno; · l’attività di formazione e di aggiornamento rivolta anche al personale amministrativo ed ai collaboratori scolastici al fine di migliorare il servizio; 82 · l’attività di formazione e di accoglienza dei nuovi docenti al fine di facilitare l’inserimento all’interno delle complesse dinamiche scolastiche e consentire un riferimento annuale e non solo iniziale. Per il corrente anno scolastico sono state approvate dal Collegio Docenti le seguenti attività di formazione: • • • 8/10 ore di formazione su Bes e Dsa Formazione sul registro elettronico Formazione sicurezza (in orario di servizio) • Autoaggiornamento 5.2. FIGURE DI SUPPORTO AL POF L’offerta formativa dell’Istituto a) è affidata essenzialmente ai docenti e all’azione educativa e didattica da loro posta in essere, sulla base di quanto programmato sia individualmente (piano di lavoro annuale, progetti didattici), sia collegialmente (programmazione del Consiglio di Classe); b) si avvale del supporto garantito dall’azione di altre figure e organi: 1. Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa Area 1 - Gestione del POF Prof.ssa Alessandra Zolla · · · · Coordinamento del lavoro di redazione del POF Raccolta dei materiali per l’aggiornamento del POF Coordinamento delle attività extracurricolari Valutazione finale delle attività del POF Area 2 - Sostegno al · Analisi dei bisogni formativi e piano di formazione e lavoro dei docenti aggiornamento dei docenti; · Documentazione educativa e didattica mediante predisposizione di un archivio di facile consultazione; Proff. Augusto Ticconi , · Valorizzazione dell’ambiente scolastico come risorsa per la Pasquale Cafaro didattica e l’autoformazione; · Attività di autovalutazione e valutazione di istituto, in collaborazione con la F.S. Area 1; · Predisposizione scheda attribuzione credito scolastico. Area 3 Sostegno, · Coordinamento delle attività di integrazione, sostegno e accoglienza e supporto agli recupero studenti · Coordinamento e gestione delle attività di accoglienza, di continuità e di orientamento in entrata Prof.ssa M. Alfonsina · Monitoraggio dei progetti del P.O.F. in collaborazione con la Caponi F.S. Area 1 · Coordinamento delle iniziative volte al miglioramento qualitativo del rapporto alunni-istituzioni pubbliche esterne alla scuola Area 4 - Orientamento · Coordinamento e gestione delle attività di orientamento in 83 scolastico · Prof.ssa M. Antonietta Ciampa Prof.ssa Laura Brancazi · · · entrata ed uscita Gestione dei bisogni formativi degli studenti al fine di una consapevole scelta Coordinamento delle attività di raccordo con le scuole medie Coordinamento delle attività di raccordo con l’Università Realizzazione di progetti d’intesa con enti ed istituzioni esterne Area 5 - Gestione delle · Coordinamento, d’intesa anche con i direttori dei laboratori di risorse tecnologiche informatica e multimediali, delle azioni necessarie a garantire l’efficienza delle dotazioni tecnologiche dell’Istituto e la loro Prof. Pasquale Raponi ottimale utilizzazione. · Gestione del sito web dell’Istituto e della comunicazione online con le famiglie Area 6 salute - Educazione alla · Identificazione precoce dei fattori di rischio al fine di attivare interventi di prevenzione del disagio e di promozione del successo formativo; Prof.ssa Antonella Caronti · Sostegno e consulenza agli adulti di riferimento (docenti, genitori e personale non docente) per favorire l’accoglienza dei ragazzi a scuola e individuare precocemente gli indicatori del disagio psico-socio-relazionale. · Sviluppo delle capacità empatiche e promozione dell’educazione socio-affettiva nei ragazzi per prevenire i disturbi del comportamento e le condotte a rischio in adolescenza. · Attivazione delle risorse positive all’interno dei gruppi classe, per promuovere la crescita dei ragazzi e incrementare il senso di autostima e il senso di efficacia individuale e collettiva I docenti incaricati delle Funzioni Strumentali sono individuati dal Collegio, con adeguata motivazione, sulla base delle singole richieste, tenuto conto anche della rispondenza dei titoli presentati a quanto richiesto per la specifica funzione; in particolare si terrà conto dei seguenti requisiti: titoli e pubblicazioni, esperienza professionale maturata, incarichi svolti nell’ambito scolastico e continuità didattica nell’ambito dell’Istituto, corsi di aggiornamento, impegno a permanere nell’Istituto per la durata dell’incarico. 2. Coordinatori di Classe Al fine di ottimizzare il lavoro dei Consigli di Classe, di potenziarne i livelli di autonomia decisionale, nonché di migliorare la comunicazione tra scuola e famiglia (soprattutto laddove emergono situazioni di difficoltà e di disagio da parte degli alunni), è introdotta la figura del coordinatore di classe. Tale figura, designata annualmente dal Dirigente Scolastico, si fa carico di: · favorire la realizzazione di una collegialità effettiva nell’azione del Consiglio di Classe; · monitorare le assenze degli alunni; 84 · informare la Presidenza delle situazioni di profitto e di frequenza irregolari; · attivare le necessarie comunicazioni alle famiglie; · operare come referente di classe per l’obbligo scolastico e formativo, in raccordo con la funzione strumentale area 3. I nomi dei docenti nominati coordinatori di classe sono presenti sul sito dell'Istituto. 3. Referenti Viaggi di Istruzione e Scambi Culturali Tale figura, designata annualmente dal Dirigente Scolastico, si fa carico di: · collaborare con i Consigli di Classe per l’individuazione dei viaggi e degli scambi culturali coerenti con le specifiche programmazioni; · verificare la rispondenza dei progetti con i criteri fissati dal Consiglio di Istituto; · presentare le proposte di viaggi e di scambi al Consiglio di Istituto; · acquisire informazioni sulle risorse destinate dall’Istituto alla realizzazione di viaggi di istruzione e scambi culturali e partecipare alla definizione delle modalità e dei criteri da seguire per la loro distribuzione; · acquisire materiali informativi presso agenzie di viaggio; · acquisire materiali informativi, presso altre scuole e/o in rete telematica, per la realizzazione di scambi culturali. Fanno parte della Commissione Viaggi per il corrente a.s. i docenti: Brancazi, Tacchia, Rocchi, Maugliani, La Cagnina. 4. Referenti per l’Integrazione degli Alunni diversamente abili Tale figura, designata annualmente dal Dirigente Scolastico, si fa carico di: · supportare l’azione dei Consigli di Classe, per la definizione delle linee di programmazione dell’attività educativa e didattica rivolte in modo individualizzato agli alunni disabili; · supportare l’azione del Collegio Docenti, e delle sue articolazioni, per la programmazione coordinata di tutte quelle attività dalle quali può scaturire un reale potenziamento e ampliamento delle opportunità formative contemplate dal POF. Sono stati nominati referenti per l'integrazione alunni diversamente abili per il corrente a.s. I docenti: Orlandi D. e Germini T. 5. I Dipartimenti I Dipartimenti sono organismi aperti alla libera partecipazione dei docenti e, in base ai Decreti di riordino della scuola secondaria di secondo grado, costituiscono articolazioni funzionali del Collegio Docenti per il sostegno alla progettazione formativa e alla didattica. La loro attività è coordinata da un docente – il coordinatore di dipartimento – nominato dal Dirigente Scolastico, con mandato annuale. Tale organismo ha il compito di: · raccogliere e coordinare le proposte dei docenti; 85 · elaborare proposte originali relative a progetti e iniziative negli ambiti didattico, metodologico e dell’aggiornamento; · avanzare tali proposte al Collegio Docenti; · consentire il confronto e la discussione sull’adozione dei libri di testo, fermi restando le prerogative e i diritti del docente; · predisporre materiali per la rilevazione dei livelli di partenza e curarne l’elaborazione in collaborazione coi coordinatori di classe; · costruire indicatori, coerenti con le indicazioni del Collegio Docenti, per la rilevazione dei risultati conseguiti, in confronto con quelli attesi, nelle attività curricolari; · promuovere il confronto culturale e una più efficace circolazione delle idee. Per il corrente a.s. per l'area letteraria-artistico-musicale è nominata referente la Prof.ssa Rocchi; per l'area scientifica la Prof.ssa Felli; per l'area tecnico-pratico-motoria il Prof. Zugaro; per l'area linguistica la Prof.ssa Allegrini, per l'area scienze umane-filosofico-economico-sociale il Prof. Fratticci; per l'area disabilità il Prof. Maurizi. 6. Referenti di laboratorio I referenti di laboratorio hanno i seguenti compiti: • sono responsabili dei beni mobili che si trovano in ogni singolo laboratorio • coordinano e controllano l'uso del laboratorio da parte di più docenti • fanno osservare il regolamento d'uso del laboratorio • collaborano con l'ufficio tecnico in ordine alle spese di investimento inerenti il materiale di laboratorio • controllano l' efficienza delle apparecchiature e la puntuale registrazione dei movimenti dei docenti e delle classi nei laboratori I nomi dei docenti nominati referenti di laboratorio sono presenti sul sito dell'Istituto. 6. VALUTAZIONE DEL POF 6.1. VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO SCOLASTICO Nel quadro dell’autonomia didattica e organizzativa particolarmente importante appare la definizione della qualità del servizio scolastico. Gli indicatori di qualità della scuola sono: · il lavoro collegiale dei docenti · le competenze disciplinari dei docenti e l’unitarietà dell’insegnamento · la disponibilità dei docenti alla sperimentazione, alla ricerca, all’innovazione didattica e all’aggiornamento; · l’individuazione delle procedure d’insegnamento; · l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente; · il rapporto costante scuola/famiglia; Gli indicatori di qualità dell’organizzazione scolastica fanno riferimento a: · funzionalità dell’orario; · funzionalità delle attrezzature e degli arredi; · rapporto positivo con Ente Locale, esperti esterni, ASL; 86 · coordinamento tra le componenti dell’Istituto Referenti, Collaboratori). (Dirigente Scolastico, Commissioni, Il nostro Istituto, attraverso i suoi Organi Collegiali, 1. attiva procedure di verifica interna ed esterna, di autovalutazione, di documentazione e di rendicontazione attraverso: a) la sintetica esposizione degli obiettivi e dei criteri che hanno informano l’attività didattica; b) il rapporto tra gli esiti attesi e i risultati effettivi c) la formulazione di indicatori di valutazione dell’efficienza e dell’efficacia (ore di lezione effettivamente svolte, frequenza degli alunni alle lezioni, esiti dell’azione educativa svolta, uso delle strutture presenti in Istituto, rapporti con le famiglie, prove di verifica standardizzate, simulazioni di prove e colloqui d’esame ecc.); caratteristiche degli interventi didattici di recupero (IDEI) e dei corsi di approfondimento; i questionari proposti agli studenti, alle famiglie e al personale scolastico relativi ad aspettative, gradimento, qualità dei processi di insegnamento apprendimento attivati d) le relazioni dei docenti incaricati delle Funzioni strumentali; 2. introduce il concetto dell’assunzione di responsabilità attraverso: a) l’assegnazione formalizzata di incarichi nell’ambito del piano annuale delle attività b) la descrizione chiara del compito da svolgere c) l’indicazione chiara dei risultati attesi d) il resoconto dell’azione svolta. Gli oggetti e gli strumenti di valutazione possono essere: a) b) c) d) e) f) g) il monitoraggio svolto dall’INVALSI i questionari elaborati all’interno dell’Istituto e rivolti a docenti, studenti, genitori il monitoraggio degli esiti dell’orientamento universitario e professionale la verifica dell’efficacia delle attività di recupero la verifica dell’efficacia delle attività di ri-orientamento la quantificazione della dispersione scolastica l’autovalutazione d’Istituto 87 Appendice PROGETTI POF a.s. 2013-2014 100 CLASSI – divulgazione scientifica. Ref. Prof.ssa A. Caponi DIVULGAZIONE SCIENTIFICA in coll. con Ist. Pasteur. Ref. Prof.ssa Maugliani ORIENTAMENTO IN ENTRATA ED USCITA Reff. Prof.sse Brancazi, Ciampa PROGETTO ECDL In linea con il Syllabus dell’ECDL, permettere agli studenti di conseguire la “Patente europea di guida del computer” che costituisce il riconoscimento internazionale delle competenze nell’uso del personal computer a livello di base. Si organizzano corsi di preparazione al conseguimento della patente. Ref. Prof. Ticconi TRINITY (Certificazione lingua Inglese). Ref. Prof.ssa Spila DELE (Certificazione lingua Spagnola) Ref. Prof.ssa Fernandez DELF (Certificazione lingua Francese) Ref. Prof.ssa Pratesi POTENZIAMENTO LINGUE STRANIERE : 3 ore lingua inglese + 1 ora di conversazione (senza compresenza) in 3^C e 4^ C del liceo linguistico Ref. Prof.ssa Allegrini DALL'ANNULLAMENTO AL RISCATTO: percorso storico di alcuni regimi totalitari. Ref. Prof.ssa Brancazi EDUCAZIONE ALLA SALUTE: Primo Soccorso, educazione nutrizionale, incontri a tema con esperti. Ref. F.S. Prof.ssa Caronti Progg. Di inclusione “IN VIAGGIO DA SOLO” e “SCUOLA-LAVORO” Ref. Prof.ssa D. Orlandi PROGETTO “PARI OPPORTUNITÀ” Ref. Prof.ssa Flavi INTERVENTI PER ALUNNI BES Ref. Prof. La Cagnina OLIMPIADI DELLA MATEMATICA Ref. Prof.ssa Caronti IL MONACHESIMO, LA STAMPA E L'EUROPA. Ref. Prof.ssa Tacchia PROGETTO GIORNALISMO in collaborazione con “PRIMA STAMPA” Ref. Prof. Saverioni GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI Ref. Prof. Raponi PROGETTO “LA SCUOLA VA IN PISCINA” Ref. Prof. Raponi PROGETTO “QUALITÀ DELLA SCUOLA” Il progetto intende sostenere l’innovazione per il miglioramento continuo della qualità dell’offerta formativa; rielaborare e rendere disponibili su scala nazionale le esperienze, le metodologie, gli strumenti e i risultati prodotti; sviluppare e sperimentare soluzioni pilota per le questioni più rilevanti poste dal processo di innovazione. Ref. Prof. Ticconi EDUCAZIONE AMBIENTALE in collaborazione con il Parco dei Monti Simbruini volto a sensibilizzare sul tema della salvaguardia dell’ambiente per il futuro del nostro pianeta. Ref. Prof.ssa Tiberi INTERCULTURA E INTEGRAZIONE Ref. Prof.ssa Cavallero ACCORDI IN BIBLIOTECA Progg. Vari in collaborazione con EELL ( ASL, Biblioteca, Comune...) senza costi e da definire 88 Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) A.S. 2013-2014 Approvato dal G.L.I. in data 02/10/2013 Deliberato dal collegio dei docenti in data 07/10/2013 QUADRO NORMATIVO E SCUOLA INCLUSIVA La scuola italiana pensata nella Costituzione – come dice Dario Ianes in un suo recente saggio – è una scuola che si fonda sui valori dell’equità, della promozione sociale e sulla valorizzazione di tutti gli alunni, qualunque sia la loro condizione personale e sociale. Una scuola inclusiva guarda a tutti gli alunni e a tutte le loro potenzialità, è una scuola che interviene prima sul contesto, poi sul soggetto e che trasforma la risposta ai loro bisogni da specialistica in ordinaria. Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ tenendo a mente proprio tutti e che, come dice ancora Andrea Canevaro, non si deve muovere sempre nella condizione di emergenza, in risposta cioè al bisogno di un alunno con delle specificità che si differenziano da quelle della maggioranza degli alunni ‘normali’ della scuola. Nella scuola che lavora per l’inclusione è necessario operare con un quadro chiaro delle esigenze da affrontare, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Il processo d’inclusione nella scuola, inoltre, può avvenire realmente solo quando risulti condiviso da tutto il personale coinvolto. La Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e la C.M. n°8 del 6/3/2013 Il 27 dicembre scorso è stata emanata la Direttiva recante Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica, che delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento e alla personalizzazione del percorso formativo per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. Nel marzo successivo è stata pubblicata la circolare Ministeriale n. 8 che fornisce indicazioni operative su alcune rilevanti problematiche. Le principali disposizioni previste nella Circolare 8, che è bene riassumere brevemente, sono le seguenti: • è sottolineata la necessità di redigere il Piano Didattico Personalizzato (PDP) che abbia lo scopo di definire, monitorare e documentare - secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee. 89 • L’attivazione di tale percorso individualizzato e personalizzato è deliberata dal Consiglio di Classe. E’ previsto anche il coinvolgimento della famiglia, attraverso la sottoscrizione del PDP. • Sono ribaditi i compiti del Gruppo di lavoro d’istituto (GLHI) che assume la denominazione di Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) con l’estensione dei propri interventi anche a tutti gli altri alunni che manifestano Bisogni Educativi Speciali (BES). • Si suggerisce che il GLI si riunisca almeno due volte l’anno in orario di servizio oppure con orari aggiuntivi o funzionali, facendo rientrare la partecipazione nei compensi già pattuiti per i docenti in sede di contrattazione integrativa di istituto. 90 Chi sono i BES DSA ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMEN TO TUTELATI DALLA LEGGE 170/2010 CHE OBBLIGA GLI INSEGNANTI ALLA FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO AL LIMITE O BORDERLINE COGNITIVO La Direttiva ministeriale e la Circolare del 6 marzo/2013, in sostanza, estendono a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. 91 Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, la C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, in particolar modo, sottolinea come sia doveroso, da parte dei Consigli di classe o dei teams dei docenti, indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Lo strumento privilegiato resta il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. È opportuno sottolineare la natura del tutto transitoria di molte situazioni di BES individuate dai vari C.d.C., poiché nel corso dello stesso anno scolastico, come pure in quelli successivi alla segnalazione, e sulla base di opportune considerazioni di carattere pedagogico-didattico, gli stessi C.d.C. hanno la facoltà di sospendere le misure precedentemente predisposte mediante i piani educativi individualizzati. 92 Monitoraggio dei casi presenti e delle risorse disponibili 1) LA SITUAZIONE ATTUALE Il quadro successivo presenta la situazione generale della distribuzione degli alunni con BES nella scuola: Biennio Triennio 2 6 3 8 Alunni con disabilità in attesa di certificazione (legge 104 art.3, commi 1 e 3) 5 7 3 12 Alunni con DSA certificati (legge 170/10) 2 3 1 5 9 16 7 25 * TIPOLOGIA Alunni con disabilità certificata (legge 104 art.3, commi 1 e 3) Quinte TOTALE Alunni con DSA in attesa di certificazione Alunni con deficit del linguaggio Alunni con situazione di svantaggio socioeconomico Alunni situazione di svantaggio personale e relazionale Alunni con funzionamento intellettivo limite (borderline cognitivo) o con deficit da disturbo dell'attenzione e dell'iperattività (ADHD) Totale BES * Per motivi organizzativi non si è potuto procedere, sin da inizio anno, alla individuazione degli alunni BES che rientrano nelle fattispecie indicate dalla Direttiva ministeriale del 27/12/2012 e dalla Circolare Ministeriale esplicativa n. 8 del 6/3/2013. Il Collegio dei Docenti, all’unanimità, stabilisce la presa in carico di questi ultimi da parte dell’IIS Quarenghi, anche in corso d’anno e ogni qualvolta i rispettivi C.d.C. dovessero ravvisare valide motivazioni pedagogiche e didattiche (come espressamente previsto dalla C.M. n. 8 del 6/3/2013). 93 2) CRITICITÀ E PUNTI DI FORZA Criticità: − l’Istituto richiama un’utenza proveniente da numerosi comuni limitrofi e ciò, da un lato può essere considerato un vantaggio, ma dall’altro impone alla scuola di doversi confrontare e relazionare con numerosi enti; − ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con uno stato di disabilità non grave (cioè che non beneficiano della legge 104/92 art.3 comma 3); − presenza di diversi alunni stranieri con difficoltà linguistiche; − carenza di locali da poter adibire a interclassi e/o laboratori per l’Inclusione; − assenza di LIM e strumenti compensativi in tutte le classi; − difficoltà nel desumere dalla documentazione presentata dagli alunni neo-iscritti, informazioni sufficienti ed utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico successivo; − ridotto numero di docenti preparati per l’impiego di tecnologie digitali utili quali strumenti compensativi; Punti di forza: − presenza di un dipartimento del sostegno; − presenza di n. 10 docenti specializzati nel sostegno degli alunni con disabilità; − presenza di n. 6 assistenti educativi specifici; − presenza di n. 2 assistenti specializzati per problematiche auditive; − collaboratori scolastici impegnati nel processo di inclusione; − presenza di attrezzati laboratori informatici e linguistici; − assenza di barriere architettoniche. PROPOSTE PER IL MIGLIORAMENTO DELL’INCLUSIVITÀ NELL’ISTITUTO ● Rapporti con Istituzioni Scolastiche del Territorio: La prima urgenza che si avverte è quella di creare con le Istituzioni Scolastiche del territorio un’ intesa tale affinché le comunicazioni siano quanto più dirette e veloci circa il percorso scolastico e le problematiche specifiche degli alunni che decidono di iscriversi al nostro Istituto. 94 ● Istituzione di una Figura Strumentale ad hoc: Visto il ruolo che l’inclusione dovrà assumere nel contesto di una scuola sempre più aperta e capace di garantire a tutti un adeguato e giusto percorso scolastico, è necessario prevedere a partire dal prossimo anno la presenza di un docente che si occupi in modo particolare della gestione dei Bisogni Educativi Speciali come figura autonoma che si affianchi e gestisca in prima persona il lavoro del GLI ed il coordinamento dei vari Consigli di Classe. ● Programmazioni per disciplina: In un contesto didattico come quello del nostro Istituto, tutto mirato all’inclusione, si reputa necessario che ogni singolo docente indichi nella propria programmazione didattica livelli minimi, massimi e di eccellenza da raggiungere. 1) IL GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI) A livello di Istituto la normativa prevede l’istituzione di un Gruppo di lavoro per l’Inclusione (GLI) che va a sostituire il GLHI. A tal scopo i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola, in modo da assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all’interno delle classi. Tale gruppo è coordinato dal Dirigente Scolastico (o da un suo sostituto su delega) e costituito da: Il Dirigente Scolastico I referenti di disabilità/DSA/BES e il responsabile di dipartimento del sostegno I rappresentanti dei docenti curricolari I rappresentanti degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione I rappresentanti degli alunni e dei genitori I rappresentanti delle Aziende sanitarie locali competenti Qualora fossero individuati anche da: Esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola Il GLI svolge le seguenti funzioni: - rilevazione di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) presenti nella scuola; - raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; - consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi e confronto sui casi; - rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; 95 - raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze; - elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. Tale Piano, attraverso l’analisi dei punti di forza e di criticità degli interventi posti in essere nel corrente anno scolastico, consentirà la formulazione, entro il mese di giugno di ogni anno, di un’ipotesi globale di lavoro per l’anno scolastico successivo che, previa approvazione da parte del Collegio dei Docenti, si tradurrà in una specifica richiesta di organico di sostegno e di altre risorse dal territorio e diventerà parte integrante del POF dell’Istituto. 2) I CONTRIBUTO DEI DIPARTIMENTI A livello di aree e dipartimenti si sottolinea il particolare ruolo che possono svolgere per la formulazione degli obiettivi minimi, massimi e di eccellenza per ciascuna materia. Inoltre è fondamentale che essi individuino metodologie e strategie comuni, per impostare una didattica mirata a garantire a tutti gli alunni, ed in modo particolare a coloro che abbiano bisogni speciali, interventi trasversali e comuni che comprendano l’utilizzo di strumenti e approcci mirati. 3) PREDISPOSIZIONE PIANI EDUCATIVO DIDATTICI ALL’INTERNO DEI CONSIGLI di CLASSE A livello di Consigli di Classe si prevede che tutti gli alunni in situazione di disagio abbiano diritto ad uno specifico piano: a. Piano Educativo Individualizzato (PEI) formulato in base all’art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità; b. Piano Didattico Personalizzato (PDP) formulato in base all’art. 5 del DM n. 5669 del 12/7/2011 per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili al punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012; c. Piano Didattico Personalizzato per gli altri BES: nel corso del prossimo anno scolastico 2013-2014 tutti i Consigli di Classe, come previsto dalla C.M. 8 del 6 marzo 2013, dovranno provvedere, anche per gli altri BES iscritti nell’Istituto, alla compilazione di un PDP 4) PROPOSTE UTILIZZO RISORSE UMANE Le categorie di risorse professionali da impegnare nel processo inclusivo a favore degli alunni con BES sono le seguenti: a. Dirigente Scolastico b. docenti referenti di sostegno e coordinatore del dipartimento di sostegno; c. docenti curricolari e docenti di sostegno; d. assistenti di primo livello ex art. 13, comma 3 della L. 104/1992 (assistenti per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali); e. personale ATA che svolge incarichi specifici. 5) FORMAZIONE DOCENTI ISTITUTO 96 Affinché tutte le risorse umane della scuola possano dare un contributo qualificato al processo di inclusione deve essere messo, in atto a partire dall’anno scolastico in corso, un percorso di formazione e aggiornamento all’interno dell’Istituto che coinvolga tutti i soggetti che vi lavorano. Pertanto si organizzeranno momenti di confronto e formazione sul senso e le strategie per passare da una scuola che “integra” ad una che “include”. 97 I.I.S. G. QUARENGHI DI SUBIACO - A.S.2013-14 Piano Annuale per l’Inclusione Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici 2. disabilità certificate (Legge 104/92 ASL Roma G) minorati vista minorati udito Psicofisici 3. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 4. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico - culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro n° 9 / 2 7 11 / / 11 5 Totali % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria Prevalentemente utilizzate in… B. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) AEC Assistenti alla comunicazione Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Altro: Altro: 20 5 Sì / No SI SI NO NO SI SI / 2 / / 98 C. Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe e simili Docenti con specifica formazione Altri docenti D. Coinvolgimento personale ATA E. Coinvolgimento famiglie F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI G. Rapporti con privato sociale e volontariato H. Formazione docenti Attraverso… Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Altro: Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Altro: Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) 99 Sì / No NO SI SI SI NO NO NO NO SI SI SI SI SI SI NO SI NO SI SI SI SI NO SI SI NO SI NO NO NO NO NO SI Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Altro: Altro: 0 1 2 4 x x x x x x * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici 100 3 x x x x Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Risorse umane: Dirigente Scolastico; Coordinatori per le attività di sostegno e referenti DSA/BES; Docenti curricolari e docenti di sostegno; Personale ATA; Assistenti per l’autonomia e la comunicazione. ORGANI COLLEGIALI Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI): ha il compito di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla C.M. n.8 del 6/3/2013, attraverso la redazione di un ”Piano Annuale per l’Inclusione”. Compiti e funzioni del GLI: 1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione; 2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici; 3. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi; 4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi; 5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”; 6. Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc. Composizione del gruppo: E’ presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituito dal gruppo di sostegno, da una rappresentanza dei genitori e dei docenti curricolari, dagli assistenti all’autonomia e alla comunicazione, da rappresentanti del personale ATA, da rappresentanti delle Aziende sanitarie locali competenti. il GLI si riunisce almeno due volte l’anno per coordinare le azioni o le attività dei vari Consigli di Classe; nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione”, e formula la richiesta delle risorse necessarie a sostenerlo. Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse assegnate alla scuola. Consiglio di Classe: ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di di misure compensative e dispensative, sulla scorta di fondate considerazioni pedagogiche e didattiche e sulla base della eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia. Il Consiglio di classe deve predisporre un piano didattico personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe, dal Referente DSA e dal Dirigente Scolastico. GLH operativo: elabora il piano educativo individualizzato in presenza della certificazione di disabilità, come stabilito dalla legge 104/92. Collegio dei Docenti: Discute e delibera il piano annuale dell’inclusione (PAI). All’ inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi da perseguire proposti dal GLI e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale dell’ inclusione. Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti. 101 Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Organizzazione di incontri di formazione e/o aggiornamento, proposti da Enti di Formazione/Scuola /Università, che indirizzeranno i docenti sulla rilevazione dei BES e sulla compilazione del piano didattico personalizzato (PDP). Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Le verifiche per la valutazione saranno diversificate coerentemente al tipo di disabilità o svantaggio. Per le verifiche saranno adottate tutte le misure di tipo compensativo/dispensativo che si renderanno necessarie, tra le quali la possibilità di utilizzare tempi differenziati di esecuzione per consentire tempi di riflessione, pause e gestione dell’ansia, ed eventuali supporti informatici. Gli obiettivi delle verifiche saranno chiari e comunicati all’allievo prima della verifica stessa. Per gli alunni con DSA, non saranno tema di verifica la grafia o l’ordine, saranno valutati esclusivamente i concetti, i pensieri, il grado di maturità, di conoscenza, di consapevolezza. Tali criteri saranno adottati in tutti i tipi di verifica. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Le metodologie e gli interventi diversificati sia per i portatori di handicap sia per i ragazzi con disturbo specifico d’apprendimento (DSA) o con svantaggio sociale, linguistico, economico, con deficit da disturbo dell'attenzione e dell'iperattività (ADHD) o con funzionamento cognitivo limite (borderline), vedranno impegnate le risorse umane (già citate) e strumentali (laboratori scientifico, linguistico e informatico) interne all’istituto. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Incontri GLH, Associazioni ONLUS per percorsi di studio integrato per alunni con comportamento a rischio abbandono scolastico, associazioni sportive. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Le famiglie avranno un ruolo di fondamentale importanza nella presa in carico, insieme alla scuola, delle problematiche dei propri figli, e saranno chiamate a dare il loro assenso per l’attuazione di particolari percorsi formativi. Parteciperanno al GLI e, in generale, ai GLHO dell’anno, e saranno chiamate a dare continuità alle scelte metodologiche, alle strategie e ai percorsi individuati dalla scuola. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Individuazione degli alunni con problematiche di esclusione, programmazione dei percorsi differenziati, individuazione degli strumenti compensativi e/o dispensativi, impiego funzionale delle risorse umane, strumentali e finanziarie. 102 Valorizzazione delle risorse esistenti Verranno utilizzate le risorse umane, finanziarie e strumentali nei percorsi previsti dal Piano annuale dell’inclusione. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Si continuerà e rafforzerà un rapporto già esistente con le Associazioni del territorio in progetti di inclusione sociale attraverso protocolli di intesa. In particolar modo, sarà cura dell’Istituto avviare un dialogo costruttivo con la Asl RMG ed il Comune di Subiaco, per progetti di alternanza scuolalavoro rivolti agli alunni con difficoltà. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Si rafforzeranno i contatti e i momenti di confronto delle attività non solo di orientamento in ingresso e in uscita ma anche in progetti che vedranno il coinvolgimento delle scuole del territorio dei diversi gradi dell’istruzione. Redatto e approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 02/10/2013 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 07/10/2013 103