DOCUMENTO DEGLI INSEGNANTI PRECARI ISCRITTI NELLA SECONDA FASCIA DELLE G.I., IN SERVIZIO PRESSO L’ISTITUTO EUGENIO MONTALE DI CINISELLO BALSAMO (MI). IL DOCUMENTO E’ STATO APPROVATO ALL’UNANIMITA’ DAI DOCENTI IN RUOLO E PRECARI PRESENTI ALL’ASSEMBLEA SINDACALE DI LUNEDI’ 27 APRILE 2015. Siamo docenti precari, abilitati, inseriti in seconda fascia delle graduatorie d’Istituto. Vogliamo parlare del piano assunzioni della Buona Scuola che ci colpisce duramente escludendoci dal ruolo, in quanto i famosi 100.000 assunti verranno presi solo dalle Graduatorie ad Esaurimento, e ci nega -con l’istituzione dell’organico funzionale- la possibilità di lavorare come supplenti. La situazione delle graduatorie degli insegnanti precari in Italia è una selva oscura “selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura”, direbbe Dante. La riassumo brevemente per i colleghi che, essendo in ruolo da molti anni, hanno perso di vista la nostra situazione. - Dal 1999 al 2012 in Italia non sono stati banditi concorsi Dall’anno accademico 1999-2000 ci si abilitava tramite SSIS, corsi abilitanti biennali , ai quali è stata riconosciuta validità concorsuale. L’ultimo ciclo SSIS è partito nell’anno accademico 2007/2008, poi questi corsi sono stati aboliti. Gli abilitati SSIS avevano accesso alle Graduatorie Permanenti, dalle quali una quota di docenti veniva assunta tramite scorrimento delle stesse. Nel 2007 il Ministro Fioroni ha chiuso le Graduatorie Permanenti trasformandole in Graduatorie ad Esaurimento. Dopo il 2007/2008 non è stato più possibile partecipare a corsi abilitanti fino al 2012 quando sono partiti i corsi TFA e successivamente, nel 2014, i PAS riservati ai docenti con tre anni di servizio. Gli abilitati TFA e PAS sono in possesso di un titolo abilitante di stato a cui non è stato riconosciuto valore concorsuale, sono stati esclusi dalle GAE, bloccate dal 2007, e dal piano assunzioni della Buona Scuola. Stiamo parlando di circa 80.000 docenti, molti dei quali con parecchi anni di servizio alle spalle, che in questi anni hanno garantito il regolare funzionamento della scuola pubblica italiana. Assunti a settembre e licenziati a giugno. Per noi il DDL della buona scuola, se non intervengono emendamenti decisivi, prevede unicamente un concorso per titoli ed esami aperto anche ai non abilitati. In questa situazione la spesa che abbiamo sostenuto per TFA e PAS, e stiamo parlando di 2.500 euro, si configura come una vera e propria estorsione da parte dello stato che prima ci obbliga a conseguire l’abilitazione a nostre spese e poi ci manda a concorso con i non abilitati, privandoci, nel frattempo, della possibilità di fare supplenze. Noi il concorso per esami NON LO VOGLIAMO FARE perché durante i corsi abilitanti abbiamo sostenuto esami disciplinari scritti e orali e li abbiamo superati. Inoltre, in sede di esame finale, abbiamo discusso una tesi centrata su un progetto didattico, alla presenza di un funzionario MIUR. Siamo personale già formato che lavora da anni nella scuola. Ricordo che tra i futuri assunti dalle GAE c’è anche chi a scuola non ha mai messo piede: persone che svolgono altre professioni e che da anni aspettano il ruolo per scorrimento. Perché queste persone saranno assunte e noi no? Riguardo alla sentenza della Corte europea del 26/11/14, che ha ribadito che non è giustificato il rinnovo di contratti a tempo determinato per esigenze permanenti e durevoli (posti vacanti), l’articolo 12 del DDL Buona Scuola prevede di non rinnovare contratti a chi ha maturato 36 mesi di servizio su posti vacanti e disponibili, così si risolve il problema. Insomma, chi di noi ha svolto 36 mesi di servizio su posto vacante e disponibile è “insegnante troppo esperto” per rimanere a scuola, la definizione è dei media, ma soprattutto è uno che sicuramente farà il ricorso. Ferdinando Imposimato, Presidente Onorario della Suprema Corte di Cassazione, ha da tempo lanciato l’allarme sul profilo di incostituzionalità di diversi punti della Buona scuola e si è rivolto al Presidente Mattarella. E’ vero, nella pubblica amministrazione si accede per concorso, lo dice la Costituzione e ai concorsi regolarmente banditi l’Italia deve tornare. Prima, però, bisogna prevedere un periodo di transizione per sanare questa situazione, non si possono cambiare le regole del gioco all’improvviso, dopo che le persone hanno investito anni a costruirsi competenze e professionalità. IN MERITO AL PIANO ASSUNZIONI NOI CHIEDIAMO: - che anche agli abilitati TFA e PAS venga data la possibilità di accedere al ruolo, in previsione del turnover dei pensionamenti dei prossimi 3-4 anni e delle classi di concorso che in GAE sono esaurite oppure, se proprio deve esserci un concorso, che sia per titoli e servizio, visto che sulle discipline siamo stati già valutati durante i corsi abilitanti.