Data: domenica 6 luglio 2014 Testata:
SCUOLA
l'Adige
Tfa e Pas: scontro tra docenti precari
Il presidente della Provincia incontra
i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Gilda
Pagina: 23
Mazzacca: «Necessario affrontare tutti
i problemi del sistema istruzione»
Di Fiore: «Allineiamoci al resto d’Italia»
Il tirocinio divide gli insegnanti
Mercoledì confronto con Rossi
ANDREA TOMASI
Tre giorni. È il tempo che manca all’incontro, forse decisivo, in materia di
insegnamento in Provincia di Trento.
L’appuntamento è fissato per mercoledì mattina al quinto piano del Dipartimento della conoscenza di via Gilli.
Ospiti: i rappresentanti sindacali. Dall’altra parte del tavolo: la dirigenza
provinciale e il presidente Ugo Rossi.
I sindacati si aspettano la definizione,
nel dettaglio, del percorso (una roadmap) in materia di stabilizzazioni. Fra
gli argomenti all’ordine del giorno c’è
il problema delle insegnanti della scuola elementare: nei giorni scorsi Rossi
si è fatto sentire con alcune delle magistrali ante 2002, che hanno fatto ricorso al Tar contro l’apertura di una
quarta fascia che, stando alle contestazioni, le penalizzerebbe a vantaggio delle laureate; il presidente non ha
gradito il ricorso alla giustizia amministrativa, visto che - a suo dire - il confronto politico era aperto. Lo scontro
non è solo tra diplomate/i e laureate/i,
ma anche tra tirocinanti. Parliamo dei
tirocini Tfa (Tirocinio formativo attivo) e Pas (Percorsi speciali abilitanti). E anche di questo si parlerà durante il confronto.
«L’incontro chiarificatore - afferma Cinzia Mazzacca (Cgil) - lo abbiamo chiesto noi al presidente Rossi. Non si può
affrontare il problema dei precari da
un solo punto di vista. Vogliamo porre tutti i problemi. La questione ha tante sfaccettature. E non si può non tenere presente il quadro nazionale».
La materia è complessa. Le graduatorie sono costruite mettendo insieme
i titoli (laurea, master, abilitazione) e
l’anzianità di servizio. La somma dà il
punteggio totale che permette il posizionamento nelle graduatorie provinciale e di istituto. Da una parte abbiamo le graduatorie (concorsuali e provinciali) per i contratti a tempo indeterminato e dall’altra abbiamo le graduatorie di istituto (per i contratti a
tempo determinato). Le graduatorie
di istituto sono divise in tre fasce: nella prima hanno posto quelli che, essendo in graduatoria provinciale, ci
sono «in automatico»; nella seconda
ci sono quelli fuori dalla graduatoria
provinciale ma abilitati (i Tfa, più i Pas
che hanno ultimato il tirocinio entro
il 30 giugno). In terza fascia ci sono
quelli che non hanno l’hanno l’abilitazione, che stanno facendo i Pas ma
che non sono riusciti a completarlo in
tempo utile.
Ed uno dei punti nodali è proprio quello dei tirocinanti Pas. I sindacati chiedono che i Pas (380 quest’anno e, secondo le previsioni, 700 nei prossimi
due anni), che non hanno concluso il
tirocinio entro il 30 giugno, vengano
inseriti in seconda fascia con riserva
(in attesa della conclusione del tirocinio). «Noi in particolare - dice Pietro
Di Fiore (Uil) - chiediamo un allineamento con i sistema nazionale dei tirocini Pas (che. ricordiamo, hanno una
durata di 6 mesi, una versione breve
rispetto ai Tfa, ndr)». Nel resto del Paese i percorsi Pas si concluderanno entro il 31 luglio: in Italia questi vanno
in seconda fascia, con i Tfa, pur con
Lavorare in cattedra. I tirocinanti del Tfa hanno svolto i corsi con tutor in classe
un punteggio inferiore. In Trentino è
stata scelta la linea del rigore. E attualmente chi non ha fatto il tirocinio Pas
entro fine giugno resta fuori. «L’ammissione con riserva potrebbe anche
rimediare ai ritardi, da parte della pubblica amministrazione e dell’Università, nella gestione dei corsi per i tirocinanti che già hanno esperienza in
cattedra: tantissimi tirocinanti trentini non termineranno i Pas prima dell’autunno e comunque oggi sono fuori dalla seconda fascia».
A livello nazionale i Tfa hanno diritto
a dei superbonus: 36 più un altro pacchetto (fino ad un massimo di 12 punti), mentre ai Pas sono garantiti 18 pun-
ti (si tenga conto del fatto che un anno di servizio vale 12 punti). In Trentino, salvo cambiamenti di rotta, non
c’è il superpremio per i Tfa (12 i punti per i Tfa e 6 per i Pas), ma resta lo
sbarramento per chi il tirocinio Pas
non lo ha concluso. La Uil spinge per
l’ammissione con riserva. Se le richieste non saranno accolte, Rossi potrà
dire che il sistema locale è più rigoroso e che i Tfa (che hanno fatto un percorso più lungo e più costoso), a cui
l’assessore Marta Dalmaso aveva garantito un «corridoio» rapido per la
stabilizzazione, vedranno in parte
mantenute le promesse fatte dalla precedente amministrazione.
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