La valutazione dell’esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici Sara Adda – Arpa Piemonte Centro Regionale Radiazioni Ionizzanti e Non Ionizzanti LO SPETTRO DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI • 0 - 300 Hz ELF (Extremely Low Frequencies) • 300 Hz - 300 kHz LF (Low Frequencies) • 300 kHz - 300 GHz RF - MW (Radio Frequencies, Microwave) • Infrarosso - visibile ultravioletto • Raggi X - raggi gamma 1 DESCRIZIONE DELL’ESPOSIZIONE AL CAMPO ELETTROMAGNETICO PARAMETRI DI ESPOSIZIONE Caratterizzazione dell’agente fisico di interesse Ampiezza del campo elettrico: E (V/m) Ampiezza del campo magnetico: H (A/m) Densità di potenza: S (W/m2) DESCRIZIONE DEGLI EFFETTI DELL’ESPOSIZIONE: I PARAMETRI DOSIMETRICI Effetto indotto dall’agente fisico all’interazione con l’organo esposto in seguito IL MECCANISMO ATTRAVERSO IL QUALE L’INTERAZIONE SI ATTUA E’ COSTITUITO DALLE FORZE ESERCITATE DAI CAMPI ELETTRICO E MAGNETICO SULLE CARICHE ELETTRICHE PRESENTI NEI TESSUTI TALI FORZE SI ESERCITANO SUI DIVERSI COMPONENTI LA MATERIA VIVENTE PROVOCANDO CORRENTI DI CONDUZIONE E SPOSTAMENTO 2 INTERAZIONE CON I TESSUTI BIOLOGICI E PARAMETRI DOSIMETRICI Il tessuto può comportarsi come conduttore o come isolante a seconda della frequenza del campo incidente: sotto 1 MHz - buone proprietà conduttive a frequenze intermedie le capacità isolanti crescono al crescere della frequenza sopra 1 GHz hanno buone proprietà isolanti RADIOFREQUENZE: le cariche oscillano senza spostarsi ⇒ dissipazione di potenza nei tessuti ⇒ riscaldamento BASSE FREQUENZE: le cariche si spostano ⇒ induzione di correnti entro il corpo umano DENSITA’ DENSITA’ DI CORRENTE INDOTTA (A/m2) TASSO DI ASSORBIMENTO SPECIFICO (SAR) (W/kg) ASSORBIMENTO Assorbimento medio Punti caldi • • SAR MEDIATO SULL'INTERO CORPO (W/kg) – Potenza totale assorbita divisa per la massa totale dell'intero corpo SAR LOCALE (W/kg) – Potenza assorbita da un volume infinitesimo, in un certo punto del corpo, divisa per la massa del volume infinitesimo 3 PENETRAZIONE DELL’ DELL’ENERGIA A RADIOFREQUENZA NEI TESSUTI ASSORBIMENTO DELLE MICROONDE ALL'AUMENTARE DELLA LORO FREQUENZA f1 < f2 < f3 Istituto Sup erio re d i Sanità CLASSIFICAZIONE DEGLI EFFETTI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI SULL’ORGANISMO UMANO • Effetti “acuti” acuti” dipendenti dalla dose deterministici: all’aumentare della causa è legato un aumento dell’effetto. Tali effetti sono direttamente correlati ai parametri dosimetrici già descritti (TERMICI). • Effetti “a lungo termine” termine” non dipendenti dalla dose stocastici: all’aumentare della causa è legato un aumento di • probabilità dell’effetto (NON TERMICI) Gli effetti acuti si manifestano per livelli elevati di esposizione (molto più elevati di quelli tipici dell’esposizione in ambiente di vita); si ipotizzano effetti a lungo termine per esposizione a livelli bassi. 4 CAMPI ELF • Effetti acuti: scosse, bruciature, fibrillazione ventricolare (J > 100 mA/m2) • Ipotesi di effetti a lungo termine: tumori infantili, tumori negli adulti, effetti sul sistema neurovegetativo CAMPI RF • Effetti acuti: riscaldamento dei tessuti ⇒ problemi ai tessuti non irrorati (cataratta, gonadi) SAR > 4 W/kg ⇒ aumento di T > 1°C • Ipotesi di effetti a lungo termine: tumori infantili, tumori negli adulti, effetti sul sistema neurovegetativo D.lgs. n. 81, Titolo VII, Capo IV ART. 206 Campo di applicazione Solo rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori dovuti ad effetti nocivi a breve termine derivanti dalla circolazione delle correnti indotte e dall’assorbimento di energia, nonché dalle correnti di contatto. No eventuali effetti a lungo termine e rischi risultanti dal contatto con i conduttori in tensione 5 ART. 207 Definizioni – definizione di “valori limite di esposizione” e di “valori di azione” – valori limite di esposizione (limiti di base ICNIRP): limitazioni all’esposizione a campi elettromagnetici che sono direttamente basate su effetti sanitari accertati e su considerazioni biologiche. Il rispetto di questi limiti assicura che i lavoratori esposti siano protetti da tutti gli effetti nocivi noti; – valori di azione (livelli di riferimento ICNIRP): il valore di parametri direttamente misurabili in corrispondenza ai quali si devono intraprendere una o più delle misure specificate in questa direttiva. Il rispetto di questi valori assicura il rispetto dei pertinenti limiti di esposizione. LIVELLI DI RIFERIMENTO ICNIRP PROFESSIONALMENTE ESPOSTI 10 6 10 5 10 4 10 3 10 2 10 1 10 0 E (V/m) B (µT) 10 -1 10 -2 10 -3 10 -1 10 1 10 3 10 5 7 10 10 9 10 11 Frequenza (Hz) Istituto Superiore di Sanità 6 ART. 210 Misure di prevenzione e protezione VALUTAZIONE DEI RISCHI SUPERAMENTO VALORI DI AZIONE PROGRAMMA DI AZIONE Misure tecniche e organizzative per prevenire il superamento dei limiti VERIFICA RISPETTO DEI LIMITI SORGENTI DI CAMPO ELETTRICO, MAGNETICO ED ELETTROMAGNETICO IN AMBIENTI LAVORATIVI • • • • Magneti (NMR), trasporti elettrificati (treni, tram, metropolitana) ⇔ CAMPI MAGNETICI STATICI Linee elettriche, trasformatori, utilizzatori elettrici, motori, forni elettrici, saldatura ad arco ⇔ CAMPI MAGNETICI ELF (50 Hz) Videoterminali, varchi magnetici e sistemi antitaccheggio ⇔ CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI ELF-VLF-RF Macchine per riscaldamento: – Riscaldatori ad induzione magnetica ↔ prevalentemente CAMPI MAGNETICI a media frequenza (da qualche centinaio di kHz a qualche MHz). – Riscaldatori a perdite dielettriche ↔ prevalentemente CAMPI ELETTRICI a radiofrequenza (qualche decina di MHz) – Riscaldatori a microonde (forni) ↔ CAMPI ELETTROMAGNETICI a 915 MHz e 2.45 GHz 7 • • • Apparecchiature elettromedicali - per diatermia (magnetoterapia, ipertermia, marconiterapia, radarterapia) ⇔ CAMPI elettromagnetici a diverse frequenze (da ELF a MW) Apparati per telecomunicazioni (radio-tv, telefonia cellulare, reti wireless, ecc.) ⇔ CAMPI elettromagnetici a frequenze dal centinaio di kHz a diversi GHz Radar (meteorologici, aeroportuali, militari) ⇔ CAMPI elettromagnetici a frequenze molto elevate (decine di GHz) Possibili approfondimenti A→Il percorso di valutazione del rischio per l’esposizione ai campi elettromagnetici secondo lo standard CENELEC (EN50499) B→Cenni su strumenti e metodi di misura dei campi elettromagnetici in ambiente lavorativo 8 A→Valutazione del rischio: percorso operativo secondo lo standard EN50499 – ricognizione sulle sorgenti presenti nell’ambiente di lavoro – verifica, secondo una lista fornita all’interno del generic standard, della presenza di sorgenti che non richiedono ulteriori valutazioni 9 10 Valutazione del rischio: percorso operativo secondo lo standard EN50499 – in funzione degli esiti delle prime verifiche il processo di valutazione del rischio si interromperà o procederà all’accertamento diretto del rispetto dei valori di azione tramite: • calcolo e/o misura dei livelli di esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici; • misura, ove rilevante, delle correnti indotte negli arti e delle correnti di contatto. 11 Criticità – non esistono procedure standardizzate applicabili in generale all’esteso spettro delle sorgenti occupazionali – per alcuni tipi di attrezzature le consuete tecniche di misura in banda larga sono del tutto inadeguate, ed è indispensabile utilizzare catene che analizzino il segnale nel dominio del tempo – la misura delle correnti negli arti e delle correnti di contatto è indispensabile in determinate condizioni di esposizione e per determinate frequenze Valutazione del rischio: percorso operativo secondo lo standard EN50499 – qualora i valori di azione risultino superati, il datore di lavoro avrà due opzioni: • proseguire nel processo di valutazione del rischio allo scopo di verificare il rispetto dei limiti di esposizione espressi in termini delle grandezze dosimetriche; • adottare misure tecniche, ove praticabili, per ridurre le esposizioni al di sotto dei valori di azione. 12 Criticità – per ragioni tecniche ed economiche, le possibilità pratiche di applicare modelli dosimetrici a singole situazioni reali sono molto limitate – le tecniche di dosimetria potranno rivelarsi molto utili nell’ambito della produzione su larga scala di attrezzature di lavoro, quando il requisito di aderenza ai limiti della direttiva sarà incorporato come standard di prodotto a livello di progetto 13 →STRUMENTI E METODI DI MISURA DEI CAMPI B ELETTRICI E MAGNETICI VALUTAZIONE DELL’ DELL’ESPOSIZIONE LIVELLO DI CAMPO (oppure potenza) = misura dell’ampiezza dell’onda e.m.. VALORE EFFICACE 1 ⇒ SENSORE = Elemento che si accoppia ai campi in cui è immerso e genera ai suoi terminali una grandezza elettrica (tensione e/o corrente) istanataneamente proporzionale al campo → MISURATORE = circuito che elabora il segnale, lo analizza fornisce un’indicazione quantitativa dell’intensità del campo. La conversione tra l’indicazione del sensore e il valore di campo è possibile grazie alla calibrazione. STRUMENTAZIONE Campi ELF (Extremely Low Frequencies) e LF (Low Frequencies) Misura del campo magnetico con sonde a bobina Misura del campo elettrico con sonde a elettrodi Incertezze strumentali dell’ dell’ordine dell’ dell’8-10% 14 STRUMENTAZIONE Campi RF (Radio Frequencies) E V d Misura del campo elettrico con sonde a dipoli corti Misura del campo magnetico con sonde a spira piccola Incertezze strumentali dell’ dell’ordine dell’ dell’1515-20% MISURA IN BANDA STRETTA: STRETTA catena di misura che permette di discriminare i contributi di campo elettrico o magnetico alle diverse frequenze Analizzatore di spettro Cavo coassiale o sistema a fibra ottica Sistema di ricezione del segnale (antenna) incertezze strumentali dell’ordine del 20-30% 15 La misura delle correnti indotte negli arti (da 10 a 110 MHz) Misuratore a trasformatore di corrente, con sensore a morsetto (avvolgimento toroidale di conduttore intorno ad un nucleo di ferrite) PROCEDURE DI MISURA La valutazione dell’esposizione umana in una zona specifica richiede che vengano misurate sia la variazione spaziale che quella temporale del campo in esame Caratterizzazione delle variazioni spaziali: mappatura uniforme dell’area Campi uniformi ⇒ misure ad altezze 1-1.5 m dal piano di calpestio sono considerate significative per la caratterizzazione dell’esposizione umana campi disuniformi ⇒ misure tra 1.1 e 1.9 m Caratterizzazione delle variazioni temporali: registrazioni prolungate 16 CAMPI ELF: problemi metodologici Misura dei campi a bassa frequenza: nel misurare il campo magnetico non influisce la presenza dell’operatore ⇒ il misuratore si può tenere in mano. Nella misura del campo elettrico sono invece determinanti gli effetti di prossimità ⇒ il sensore va montato su supporto dielettrico e collegato (fibra ottica) al lettore posto a distanza di qualche metro. La misura va effettuata il più lontano possibile da oggetti (soprattutto se metallici) Nel caso in fotografia, gli alberi non schermano il campo magnetico, ma schermano moltissimo il campo elettrico ⇒ scelta dei punti di misura. CAMPI ELF: influenza dei parametri ambientali Misura del CAMPO ELETTRICO Umidità Temperatura (condensa) Misura del CAMPO MAGNETICO Presenza di conduttori/oggetti ferromagnetici Motori 17 CAMPI RF: problemi metodologici Misura dei campi a radio frequenza: è sempre influente la presenza dell’operatore ⇒ anche in questo caso il misuratore va montato su supporto dielettrico, ma il sensore rimane “vicino” al sistema di lettura, al quale è collegato tramite una linea ad alta impedenza Lo strumento è montato in orizzontale per evitare l’accoppiamento della linea di collegamento con il campo, che in questo caso ha polarizzazione prevalente verticale (segnali radio) 18 Esempi di valutazioni dell’esposizione a campi elettromagnetici in ambienti di lavoro effettuate da ARPA Piemonte in supporto ASL - SPreSAL Ambienti industriali • Aziende di stampaggio a caldo dell'acciaio (riscaldatori ad induzione) • Aziende di incollaggio/saldatura plastica (riscaldatori a perdite dielettriche) Ambienti sanitari •Reparti di fisioterapia e riabilitazione (apparati marconiterapia, magnetoterapia) •Reparti terapie oncologiche, locali ipertermia per radarterapia, Altri ambienti di lavoro •Motrici treni 1 Misure su riscaldatori ad induzione in aziende di stampaggio a caldo dell’acciaio Sorgenti presenti: 2 forni ad induzione CEFI modello FC10 (potenza 400 kW, frequenza 2.4kHz); 1 forno ad induzione CEFI modello FC36 (potenza 1500kW, frequenza 1kHz); 1 forno ad induzione ELIND serie 200 (potenza 250kW, frequenza 2kHz). Tensione di alimentazione da 380V a 660V. I forni sono composti da un convertitore statico (ponte raddrizzatore + inverter) e da un induttore (gruppo di riscaldo) Lavorazioni effettuate: Stampa di billette in acciaio di differenti dimensioni (diam. da 5cm a 1m) 2 Caratteristiche della lavorazione: Gli induttori funzionano in continuo, con potenza variabile dal 60% al 90% della potenza massima, in funzione della sezione della billetta da lavorare. Le linee, durante le misure, operavano ad una potenza pari al 90% di quella massima. In tutti i forni analizzati, la frequenza può variare rispetto a quella standard dichiarata per compensare (in modo automatico) i cambiamenti nelle caratteristiche del carico e per consentire il riscaldo di pezzi di differenti sezioni. Strumenti utilizzati: • Misuratore di campo elettrico e magnetico Wandel & Goltermann EFA-3, con sensore isotropo interno per il campo magnetico (risposta in frequenza 5 Hz÷30 kHz e intervallo dinamico 0.005 µT÷10 mT) • Analizzatore di segnali dinamici HP3561A (risposta in frequenza nell'intervallo 0Hz÷100kHz) • Antenna a loop EMCO 7604 (risposta in frequenza nell'intervallo 20Hz – 50kHz) 3 Postazione operatore pressa a stampare Aree accessibili a fianco bobine Quadro comandi Postazione pressa a sbavare Postazione operatore pressa a stampare (punto 1) – acquisizione in banda larga (5Hz – 30kHz) ad intervalli di 1 minuto per 5 minuti per verificare la variabilità a breve termine induzione magnetica (µT) 0.3 0.25 0.2 0.15 0.1 0.05 0 0 1 2 3 4 5 6 tempo (minuti) Quadro comandi del forno (punto 2) – acquisizione in banda larga in modalità RMS e PEAK Induzione magnetica RMS (µT) Induzione magnetica di picco (µT) Induzione magnetica di picco, valore massimo (µT) 7.9 11.53 12.19 4 Livelli misurati nelle aree intorno al forno e nella postazione dell’operatore della pressa a sbavare Punto di misura Induzione magnetica RMS (µT) 3 – circa 1m dalle bobine 87.7 4 134.3 5 – pressa a sbavare 0.30 6 1.98 Misure in banda stretta al punto 1 e calcolo dell’indice ICNIRP. Frequenza (Hz) Induzione magnetica (µT) Valore di azione (µT) Rapporto valore misurato/valore d’azione 50 5 500 0.010 250 0.1 20 0.005 1110 2.9 6.25 0.464 Indice ICNIRP 0.48 postazione operatore (5Hz – 30kHz) - valore efficace (RMS) a tre altezze da terra Altezza da terra (m) Induzione magnetica RMS (µT) 1.1 5.3 1.5 5.4 1.9 5.8 Passerella di accesso al forno (induttore sopraelevato, a 2m da terra) – misure lungo il forno stesso, a circa 1m dalla bobina Punto di misura Induzione magnetica RMS (µT) 1 – cima scale 127.3 2 169.7 3 240.4 4 318.2 variazione del passo della bobina che costituisce l'induttore: esso è più fitto nella prima parte del forno (laddove vengono immesse le billette) e qui causa livelli di campo più intensi rispetto alla parte finale, dove il passo delle spire è più largo. 5 Andamento con la distanza dal forno. induzione magnetica (µT) 40 35 30 25 20 15 10 5 0 0 2 4 6 8 10 distanza dal forno (m) Misure in banda stretta sulle linee B500 e B800: stessa tipologia di forno, ma in un caso la frequenza principale di emissione è di 1800Hz, nell’altro di 1969Hz. Ciò è dovuto alla differente lavorazione: in relazione all'adattamento di impedenza tra la bobina e il pezzo (che dipende a sua volta dalle dimensioni e forma del pezzo stesso) la frequenza principale varia intorno al valore dichiarato per il macchinario. 6 Conclusioni rilevazioni forni ad induzione -Nelle zone di permanenza prolungata (postazioni operatori) non si riscontrano superamenti dei valori di azione, ma tali superamenti risultano comunque possibili in alcune aree liberamente accessibili intorno ai forni. -L'intensità del campo generato, ma anche la composizione in frequenza dello stesso, possono variare al variare del pezzo lavorato. Una valutazione approfondita dell'esposizione dei lavoratori va effettuata tenendo conto di tutte le possibili lavorazioni. -caratterizzazione spazio-temporale del campo: questo tipo di sorgente ha un'emissione sostanzialmente costante nel breve periodo, e piuttosto localizzata intorno alla sorgente stessa. I livelli "di fondo" nell'ambiente circostante i forni sono comunque più elevati di quelli tipici di un ambiente di vita (1-2 µT contro 0.2-0.4µT in una tipica abitazione). Misure su riscaldatori a perdite dielettriche in un’azienda di produzione teloni per tensostrutture Sorgenti presenti: Due tipologie di saldatrici -STS 100-144/20 (a rotaia, automatica) -SO 24-120/20 (con operatore) Le saldatrici sono composte da un gruppo di generazione del segnale a radiofrequenza (valvole a 27.12 MHz) e da un applicatore ad elettrodi a sbarra. La potenza resa è pari a 20kW. Lavorazioni effettuate: Incollaggio di teli per tensostrutture di differente spessore. Caratteristiche della lavorazione: Impostazione dei parametri di saldatura (tempi di saldatura e pausa, corrente anodica) può variare a seconda della lavorazione. Per la prima macchina analizzata, il tempo di applicazione impostato era di 12s., per la seconda di 4s., mentre il raffreddamento e riposizionamento del telo richiedevano un intervallo minimo di 20s. tra un’applicazione e la successiva. 7 Strumenti utilizzati: • Misuratore di campo elettrico e magnetico corredato di: -Sensore isotropo di campo elettrico a larga banda, con risposta in frequenza nell’intervallo 100kHz–3GHz e intervallo dinamico 0.5-800 V/m ; -Sensore isotropo di campo magnetico a larga banda, con risposta in frequenza nell’intervallo 0.3MHz – 30MHz e intervallo dinamico 0.02-16 A/m; •Misuratori di correnti indotte negli arti di tipo stand-on e clamp-on (9kHz – 110MHz) Livelli massimi misurati nelle aree intorno alla saldatrice S04 e nella postazione dell’operatore (valori d’azione a 27.12MHz: 61 V/m e 0.16 A/m) . PUNTO DI MISURA CAMPO ELETTRICO MASSIMO (V/m) CAMPO MAGNETICO MASSIMO (A/m) 1 – 2m dalla macchina 15.6 0.029 2 – 1.5m dalla macchina 23.5 0.033 3 – 0.9m dalla macchina 37.1 0.092 4 – 1.1m dalla macchina 18.5 0.042 5 – 0.3m dalla macchina (postazione abituale operatore) 35.3 0.204 6 – 2.3m dalla macchina 11.7 0.044 8 Media su 6 minuti stimata sulla base dei cicli di applicazione. PUNTO DI MISURA CAMPO ELETTRICO MEDIO stimato su 6min (V/m) CAMPO MAGNETICO MEDIO stimato su 6min (A/m) 5 – 0.3m dalla macchina (postazione abituale operatore) 21.6 0.125 misure di corrente indotta in un arto in prossimità della macchina S04 (valore d’azione 100mA). PUNTO DI MISURA Corrente (mA) – valore massimo rilevato 2 – 1.5m dalla macchina 22.4 3 – 0.9m dalla macchina 23.9 5 – 0.3m dalla macchina (postazione abituale operatore) 29.8 misure di campo elettrico massimo a tre altezze da terra in prossimità della macchina S07. ALTEZZA DA TERRA (m) CAMPO ELETTRICO (V/m) 1.1 29.3 1.5 30.9 1.9 27.0 MEDIA SU SEZIONE EQUIVALENTE CORPO UMANO (V/m) 29.1 9 Conclusioni rilevazioni riscaldatori a perdite dielettriche -Rilevazione dei valori massimi possibile con strumentazione standard in quanto il tipo di lavorazione non prevede segnali impulsivi, bensì applicazioni della durata da 5 a 15 sec. -Non sono stati riscontrati superamenti dei valori d’azione sulla base dei valori calcolati come media su 6 minuti. Data la tipologia di lavorazione, però, la media su 6 minuti può essere soggetta a variazioni legate alla discrezionalità dell’operatore nella scelta degli intervalli tra un’applicazione e la successiva. -L'intensità del campo generato può variare al variare della tipologia di telo lavorato. Una valutazione approfondita dell'esposizione dei lavoratori va effettuata tenendo conto di tutte le possibili lavorazioni. -caratterizzazione spaziale del campo: questo tipo di sorgente ha un'emissione che interessa non solo il posto operatore ma anche aree di transito vicine agli apparati, in quanto a distanze di 2.5m dall’apparato i livelli riscontrati si discostano ancora molto dai livelli di fondo. Misure su apparati per radarterapia, marconiterapia e magnetoterapia nei servizi di fisioterapia delle ASL Sorgenti presenti: Apparati per radarterapia con emissione a 2.45GHz Apparati per marconiterapia con emissione a 27.12MHz Apparati per magnetoterapia con emissioni fino a qualche centinaio di Hz. Caratteristiche delle applicazioni e criteri per le misure: Impostazione dei parametri in base alla tipologia di applicazione richiesta. Le misure sono state effettuate con le configurazioni più utilizzate ed in assenza del paziente (o di fantoccio sostitutivo) a scopo cautelativo. Strumenti utilizzati: • Misuratore di campo elettrico e magnetico corredato di: -Sensore isotropo di campo elettrico a larga banda, con risposta in frequenza nell’intervallo 100kHz–3GHz e intervallo dinamico 0.5-800 V/m ; -Sensore isotropo di campo magnetico a larga banda, con risposta in frequenza nell’intervallo 27MHz – 1GHz e intervallo dinamico 0.02-16 A/m; • Misuratore di campo elettrico e magnetico nell’intervallo di frequenza 5Hz – 30kHz • Misuratore di correnti indotte tipo stand-on 10 Caratteristiche di emissione di un apparato per magnetoterapia: esempio 35 B (microTesla) 30 25 20 15 10 5 0 0 100 200 300 400 500 frequenza (Hz) PUNTO E (V/m) Descrizione punto di misura 1 14±2.1 CENTRO SALA D’ASPETTO (circa 5m da apparato) 2 93±14 POSTAZIONE OPERATORE (1.5m da apparato) 2 47±7 POSTAZIONE OPERATORE (sopra scrivania – 2m da apparato) 3 26±3.9 CENTRO BOX LASER (2.5m da apparato) 4 24±3.6 DAVANTI BOX MAGNETOTERAPIA (2.5m da apparato) 5 8±1.2 BOX MAGNETOTERAPIA(postazione paziente 4m da apparato) 6 27±4.1 CORRIDOIO (2.5m da apparato) 7 21±3.15 BOX TENS. (postazione paziente – 3m da apparato) 8 10±1.5 CORRIDOIO (davanti box ust – circa 5m da apparato) 9 12±1.8 CENTRO BOX UST (circa 5m da apparato). 10 7±1 CORRIDOIO (vicino ai lavandini – circa 6m da apparato) Livelli medi su 6 minuti di campo elettrico misurati nelle aree intorno ad un apparato per radarterapia (valore d’azione a 2.45GHz = 137 V/m). 11 Livelli medi su 6 minuti di campo elettrico e magnetico misurati nelle aree intorno ad un apparato per marconiterapia (valori d’azione a 27.12MHz =61 V/m e 0.16 A/m). PUNTO E (V/m) H (A/m) Descrizione punto di misura 11 6±0.9 n.r. DAVANTI SALA B (porta aperta – circa 3m da apparato) 11 5±0.75 n.r. DAVANTI SALA B (porta chiusa) 12 17±2.55 0.025±0.006 SALA B (vicino posizione di comando – circa 2.5m da apparato) 13 0.7±0.1 0.005±0.001 PALESTRA (lettino paziente – 6m da apparato) 9 14.3±2.2 0.005±0.001 DAVANTI SALA A (porta aperta – 2m da apparato) 9 14±2.1 n.r. DAVANTI SALA A(porta chiusa) 14 49±7.35 0.025±0.006 SALA A (lavandino – 1m da apparato) Misure di corrente indotta su operatori di apparati per marconiterapia Frequenza (MHz) operatore Scarpe/no scarpe Livello di campo elettrico (V/m) Livello di corrente (mA) 27.12 1 Zoccoli suole gomma 49 30 27.12 1 Zoccoli suole gomma 17 20 27.12 2 scarpe 11 2.5 27.12 3 scarpe 11 3 27.12 2 scalzo 11 16 27.12 3 scalzo 11 14 12 Misure di campo magnetico a bassa frequenza nell’area intorno ad un’apparato per magnetoterapia PUNTO Bmagneto (μ μT) 11 31±3 SALA D'ASPETTO (3m da apparato) 12 60±6 SALA D'ASPETTO (2m da apparato) 13 1.6±0.2 CORRIDOIO (4m da apparato) 2 0.70±0.07 POSTAZIONE OPERATORE (6m da apparato) 5 2.6±0.3 BOX MAGNETOTERAPIA (vicino alla console) 14 0.5±0.05 BOX RADAR (5m da apparato) 7 0.68±0.07 BOX TENS. (posizione testa paziente – circa 5m da apparato) Descrizione punto di misura Conclusioni rilevazioni su apparati per fisioterapia - I livelli di campo misurati, pur arrivando a valori comparabili con i valori d’azione, non li superano nelle aree di permanenza dell’operatore. Si può riscontrare però un problema di esposizione elevata della popolazione nelle sale d’aspetto, nonché una mancanza di informazione del personale che conduce ad uno scarso livello di attenzione ai criteri di corretto posizionamento e utilizzo delle macchine e alle procedure per evitare esposizioni indebite. -L'intensità del campo generato può variare al variare dell’applicazione. Una valutazione approfondita dell'esposizione dei lavoratori va effettuata tenendo conto delle condizioni più cautelative. -Caratterizzazione spaziale del campo: sono presenti forti disuniformità spaziali, nonché “punti caldi” in cui i livelli sono molto più elevati rispetto alle aree circostanti. 13 INTERVENTI DI BONIFICA • • • PROCEDURALI riduzione tempi, posizione ATTIVI sorgente) riduzione emissioni (int. PASSIVI schermatura, indumenti Misure su apparati per ipertermia oncologica Sorgenti presenti: apparati per ipertermia a frequenza 13.56MHz e potenza regolabile, fino ad un valore massimo di 500W. Gli applicatori sono antenne di differenti diametri, a scelta a seconda del trattamento. Caratteristiche delle applicazioni e criteri per le misure: Impostazione dei parametri in base alla tipologia di applicazione richiesta. Le misure sono state effettuate con le configurazioni più utilizzate ed in presenza del paziente (l’apparato non entra in funzione se è assente). Strumenti utilizzati: • Misuratore di campo elettrico e magnetico corredato di: -Sensore isotropo di campo elettrico a larga banda, con risposta in frequenza nell’intervallo 100 kHz–3 GHz, intervallo dinamico 0.3-300 V/m ; -Sensore isotropo di campo magnetico a larga banda, con risposta in frequenza nell’intervallo 0.1 MHz – 30 MHz, intervallo dinamico 0.01 – 20 A/m; 14 Condizioni di funzionamento degli apparati campo magnetico (A/m) campo elettrico (V/m) Apparato 1 attivo a 200W con applicatori piccoli – apparato 2 spento 0.13 2.9 Apparato 1 attivo a 200W – apparato 2 attivo a 400W con applicatori grandi 0.15 12.0 Apparato 1 attivo a 447W con applicatori grandi – apparato 2 spento n.r. 17.7 2 – vicino paziente apparato 2 Apparato 1 spento – apparato 2 attivo a 400W con applicatori grandi 0.19 48.2 4 – davanti alla consolle comandi Apparato 1 spento – apparato 2 attivo a 400W con applicatori grandi 0.16 124.1 6 – davanti alla consolle comandi Apparato 1 attivo a 447W con applicatori grandi – apparato 2 spento 0.37 125.3 7 – vicino paziente apparato 1 Apparato 1 attivo a 447W con applicatori grandi – apparato 2 spento 0.31 276.7 Punto di misura 1 – scrivania operatore 15 Valutazione dell’esposizione media su 6 minuti Definizione di una cronologia-tipo per l’operatore, a causa del fatto che egli può spostarsi tra i vari punti individuati nell’arco della durata dell’applicazione. ҟ- 1 minuto in prossimità della consolle (per variazione potenza dell’apparato durante l’applicazione o controllo parametri) - 1.5 minuti vicino al paziente (per chiarimenti o richieste di assistenza senza contatto diretto) ҟ- 3.5 minuti alla scrivania operatore Apparato utilizzato campo magnetico media 6min (A/m) campo elettrico media 6min (V/m) Apparato 1 0.24 147.8 Apparato 2 0.16 56.8 Valore d’azione alla frequenza 13.56 MHz = 61 V/m C.E. 0.16 A/m C.M. Conclusioni rilevazioni su apparati per ipertermia (1) - i livelli di esposizione degli operatori possono essere anche molto elevati in funzione dell’apparato, delle procedure di lavoro e dei tempi di permanenza nelle diverse zone delle due sale. In diverse condizioni è riscontrabile il superamento dei valori d’azione. -Al fine di contenere l’esposizione, si consiglia di verificare le correnti di dispersione sull’involucro (probabile causa di re-irradiazione), ed eventualmente perfezionare la messa a terra dello stesso, nonché verificare lo stato generale di manutenzione della macchina. In generale, si consiglia anche di definire le procedure di utilizzo degli apparati con una limitazione dei tempi di permanenza vicino al paziente e alle consolle comandi (ad esempio implementando la possibilità di attivare i comandi da remoto). Nel caso in cui non si proceda con valutazione del rispetto dei limiti di esposizione, è necessario inoltre applicare la segnaletica specifica per le radiazioni non ionizzanti, con indicazione del rischio di superamento dei valori di azione (art.49-septiesdecies, comma 3 del DL257). 16 Conclusioni rilevazioni su apparati per ipertermia (2) - Particolare attenzione va inoltre posta agli effetti indiretti dei campi elettromagnetici (come richiamato anche dal DL257): rischio di scarica delle correnti indotte su oggetti conduttori, ustioni dovute al riscaldamento di oggetti metallici indossati dagli operatori (anelli, bracciali, ecc.), incendi ed esplosioni dovuti all’accensione di materiali infiammabili provocata da scintille prodotte da campi indotti correnti di contatto o scariche elettriche, rischio per portatori di apparati elettromedicali (pacemakers, apparecchi acustici, elettrostimolatori, ecc.). In specifico, si sottolinea che nelle due sale di applicazione non devono essere presenti oggetti metallici, soprattutto se mobili e quindi passibili di essere spostati nei punti con livelli di campo troppo intensi, e che è opportuno installare una segnaletica di limitazione d’accesso ai locali per i portatori di apparati elettromedicali Misure su motrici di treni condotti ad agente unico ! ! ! 17 " # $ $ % & ' ( & # * < * ; 7 89 ):$2# 5 0 & #/60 3 ) )*+), -- ./ 0 & 1// 02 !5 3 ) )*+), -- ./ 0 & 4 1//0 2 !# * ! ** 1/5# )025/% 50& '//60 < )*+), * '5 4 '''= 18 " $ * '' + >(52#?@; 3 '(A(/A induzione magnetica media (µT) * 12 10 8 Andata 6 Ritorno 4 2 0 1 2 3 4 punto 2.5 " %' * B + >/#2/5?@; 3 (CA B(A 2 Andata 1.5 Ritorno 1 0.5 0 0 1 2 3 4 Punto D D " )E %( %( %( 120 100 %( * > (15?@F > '==?@ Frequenza Induzione magnetica media (µT) 0 3 80 60 40 20 0 1.27 1.90 2.52 3.15 3.77 4.40 5.02 5.65 6.27 6.90 Induzione magnetica (µT) 19 " )E $ 120 100 Frequenza $ * > (5=?@F > (5=?@ 80 60 40 20 0 1.49 1.65 1.81 1.97 2.14 2.30 2.46 2.62 2.78 2.94 3.11 3.27 3.43 Induzione magnetica (µT) " )E 140 frequenza 120 * > #/'B?@F >('=(?@ 100 80 60 40 20 0 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 induzione magnetica (µT) 20 D D " )E $ " )E %( G- #/A /(?@F - C/A /C?@F --- ; (?@(B?@ 21 induzione magnetica (µT) ! " ! < ! %( 20 18 16 14 12 10 8 6 regime accelerazione 4 2 0 455 585 915 1365 1820 frequenza (Hz) - ! " % '(/ '5/0 .C/ 5./ 0 " $ (5/0'55/0 D D- -3 ) $ Frequenza (Hz) Induzione magnetica (µT) Valore di azione (µT) Contributo rapportato al valore di azione 50 0.3 500 6⋅10-4 150 0.7 166.7 4.2⋅10-3 250 2.6 100 0.026 650 0.7 38.5 0.018 950 0.5 30.7 0.016 1050 0.6 30.7 0.019 1150 0.6 30.7 0.019 1550 1.1 30.7 0.036 2350 0.5 30.7 0.016 TOTALE 7.6 / 0.15 - H %( /C# /1( 22 ' - .(?@''C?@ - H + (//.;./)D ! - $ %' %( - D - -3 ' $ $ ! ( ) " ! 4 H 4 #25A C/2B/A 4 ! /5 ' ?@ ! I (/2 #/A4 23