CORSO FAD
Regione Siciliana
CEFPAS
Progettare i piani di zona:
metodologie e strumenti
Dott. Salvatore Cacciola
Responsabile URP – UOESA, Azienda USL n. 3 di Catania
Università di Catania, Facoltà di Scienze della Formazione
Lezione n. 6
Analisi dell’offerta dei servizi
Lezione 6
Analisi dell'offerta
Il sistema di offerta di servizi socio-sanitari
La realizzazione di una mappa dei servizi
esistenti in un territorio diventa una tappa
significativa per la programmazione sociale.
“Fotografare l’esistente” aiuta il Gruppo
Piano e chi si occupa di programmazione a
selezionare e ad evidenziare carenze o
ridondanze.
Lezione 6
Analisi dell'offerta
E’ importante riconoscere che non sempre
l’esistente coincide con ciò che
prioritariamente necessita.
Talvolta, la stratificazione pluriennale di
progetti e di servizi diventa indicatore della
capacità di rispondere a bisogni reali in altri
casi induce e/o “droga” una domanda che
altrimenti non si sarebbe manifestata.
La rete dei servizi comprende l’insieme dei
soggetti gestori ed erogatori (il sistema di
offerta). Essi vengono classificati in:
- Enti pubblici(comuni, province, IPAB,
Regione), che esercitano prevalentemente
funzioni di coordinamento ed indirizzo e sono
sempre meno gestori diretti;
- Terzo settore (cooperative sociali,
fondazioni, volontariato, associazioni di
promozione sociale, fondazioni, etc.)
- Soggetti privati (si muovono nel mercato
sociale delle prestazioni con una finalità di
profitto)
Analizzare gli aspetti quali-quantitativi
dell’offerta di servizi può risultare
un’occasione utile per il gruppo piano per
offrire al decisore politico una base di dati
organizzata ed attendibile utili per stabilire
priorità e scelte strategiche.
Per i componenti del Gruppo Piano e dei
gruppi tematici diventa, altresì, un momento
di ricerca per sostenere l’ideazione e la
programmazione di nuovi servizi sociali
nell’ottica dell’ottimizzazione e della
razionalizzazione della spesa.
I LIVEAS
LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA
(art. 22 L.328/00)
O LEP (Livelli essenziali di prestazione)
Rendere esigibili i diritti significa attuare in
primo luogo i LIVEAS
Nella definizione dei LIVEAS sono coinvolti
diversi livelli istituzionali :
- Lo Stato
- Le Regioni
- Gli Enti Locali
I LIVEAS
La legislazione sociosanitaria recente
(D.Lgs.229/99 e L.328/00) e la modifica al Titolo V
della Costituzione hanno introdotto un compito nuovo e
impegnativo allo Stato: la
definizione dei livelli essenziali di assistenza in campo
sanitario e socio-assistenziale.
E’ una sfida impegnativa per il nostro Paese perché
interessa la concreta attuazione dei principi
universalistici dello Stato Sociale
I LIVEAS
La costruzione dei LIVEAS è resa ancora più
difficile se si considerano due elementi:
- la crisi del modello di welfare (soprattutto in relazione
al crescente divario tra dimensione qualitativaquantitativa dei bisogni e risorse disponibili)
- i forti squilibri esistenti nelle diverse Regioni italiane
(squilibri riferiti alla consistenza e
qualità delle reti dei servizi alla persona)
I LIVEAS
Il dibattito e la definizione dei LIVEAS deve
divenire l’occasione per creare luoghi
stabili di consultazione, di approfondimento e di analisi
dei bisogni sociali e del sistema di offerta dei
servizi
I LIVEAS
ALCUNE CONDIZIONI PER ELABORARE I
LIVEAS
q mantenere un approccio universalistico ai
bisogni sociali, nel rispetto degli
obiettivi di priorità sociali individuati dalla Legge 328/00
e definiti nel Piano Sociale Nazionale e regionale
ALCUNE CONDIZIONI PER ELABORARE I LIVEAS
q centralità della comunità locale
è necessario che la risposta ai bisogni sociali sia
partecipata (ruolo del
cittadino/utente, ruolo della famiglia, ruolo dei soggetti
sociali e del Terzo Settore) e
basata su una progettazione che parte dalla Comunità
Locale e da essa soggetta a
verifica costante
ALCUNE CONDIZIONI PER ELABORARE I LIVEAS
q garantire flessibilità e versatilità delle risposte
per rispettare i principi cardine della
personalizzazione e dell’approccio globale
l’avere introdotto nel nostro ordinamento il concetto
stesso di livello essenziale presuppone la volontà
dello Stato di volere raggiungere una omogenea
condizione di accesso alla rete dei servizi, pur nella
autonoma valutazione delle priorità sociali di ogni
territorio.
la definizione dei LIVEAS non può rimanere su un
piano di genericità, ma deve contenere mete e
traguardi da raggiungere omogeneamente sui quali
impostare un’adeguata politica delle risorse
da una logica di opportunità di risposte a quella di
esigibilità dei diritti sociali.
standard quantitativi e standard qualitativi
la personalizzazione degli interventi rappresenta il
vero elemento qualitativo che la L.328/00 ha voluto
introdurre per condizionare la strutturazione e la
gestione dei sistemi di protezione sociale.
standard quantitativi e standard qualitativi
E’ indispensabile che lo Stato e le Regioni
stabiliscano delle finalità, stabilisca dei criteri
generali di funzionamento e di organizzazione delle
reti territoriali che devono gestire il processo di
presa in carico
standard quantitativi e standard qualitativi
Anche in questo caso, ci pare che la definizione dei
LIVEAS, ed in particolare quanto previsto per il servizio
di segretariato sociale e il
servizio professionale sociale (art.22 comma 4 lett.a) e
b) L.328/00) sia una buona
occasione per giungere a fissare l’obiettivo della Porta
Unica di Accesso ai servizi sociali e sociosanitari
Se la legge 328/00 assegna allo Stato ed alle
Regioni il compito di definire i livelli essenziali di
assistenza che devono essere garantiti a tutti i
cittadini sulla base di standard comuni è altrettanto
importante sottolineare come gli aspetti quantitativi
dell’offerta si devono coniugare con la qualità delle
stessa.
Il tema della qualità dei servizi incrocia l’esigenza di
sviluppare una cultura amministrativa
che sia capace di applicare regole generali per
l’acquisto dei servizi utilizzando criteri
adeguati ai servizi sociali;
di prevedere procedure per il riconoscimento delle
caratteristiche qualitative che siano effettivamente
sensibili alla caratteristica sociale del
servizio;
la necessità che anche la qualità sociale del servizio
reso risponda al vincolo di
tutela delle persone che ne usufruiscono.
-
“sistema qualità sociale” significa richiedere un
insieme di regole, di incentivi e di controlli atti ad
assicurare
adeguatezza ai bisogni
efficacia dei metodi e degli interventi
uso ottimale delle risorse impiegate
integrazione con servizi e risorse del territorio
monitoraggio e valutazione dei risultati
LE PRIORITA’ DELL’ATTUAZIONE DELLA 328/00
E L’AVVIO DEL SISTEMA DI OFFERTA
Sviluppare i Piani di zona assumendo come
criterio innovativo e strategico la piena
realizzazione dei LIVEAS
Integrare il percorso della Carta dei servizi e dei
LIVEAS, senza i quali l’informazione sull’offerta
non si trasforma in diritti di cittadinanza
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