Martedì 15 aprile 2014 ANNO XLIX NUMERO 89 EURO 1,30 Il mondo alla rovescia CRETINI SENZA DIVISA Il capo della polizia dà del cretino all’agente che tiene a terra una ragazza con il piede. Ma una sequenza fotografica dimostra chi sono i veri violenti: tra di loro c’è anche il compagno della giovane. Che la sinistra incensa come un eroe VIENI A TROVARCI ANCHE SUL SITO di MAURIZIO BELPIETRO Fatti contro parole Come al solito, nel fine settimana Roma è stata messa a ferro e fuoco. E come al solito, invece di prendersela con chi ha distrutto e sporcato tutto ciò che ha incontrato sulsuo cammino, igiornali se la prendono con chi ha tentato di impedirlo.Il colpevole numero uno è un poliziotto che nella confusione ha fermato una ragazza, mettendole uno scarpone sulla schiena per costringerla a rimanere sdraiata a terra. Ma non si fa, benedetto questurino. Le ragazze, anche quelle che partecipano alle manifestazioni che finiscono con la violenza, non si toccano neppure con un fiore, men che meno con le manette. E questo è un comportamento che dopo i fatti di Genova nessun rappresentante delle forze dell’ordine dovrebbe mai dimenticare. Soprattutto non ci si fa fotografare, perché basta un click come quello scattato sabato nella capitale per ribaltare il senso delle cose e trasformare in mammoletta chi va in piazza per spaccare le vetrine o la testa agli uomini che indossano una divisa. Come volevasi dimostrare, l’agente con gli scarponi chiodati è assurto a simbolo del braccio violento della legge, e i bravi ragazzi con il passamontagna sono stati trasformati dai giornali in studenti in vacanza-premio nella città eterna. Il ministro dell’Interno è stato costretto ad annunciare che contro il pedestre tutore dell’ordine saranno presi provvedimenti. Il capo della polizia ha definito il sottoposto «un cretino» e c’è da giurare che finirà trasferito nel più lontano commissariato di periferia. La fotografia del celerino in piedi che costringe la giovane a terra manco fosse una preda appena conquistata ha ovviamente fatto il giro dei siti web, i quali in coro hanno deplorato l’episodio come esempio di sessismo, machismo, fascismo eccetera eccetera. Tutti i siti tranne uno. «Dagospia» ha infatti deciso di sottrarsi alla celebrazione del solito luogo comunismo, pubblicando in esclusiva una sequenza fotografica in cui si vede un giovane che abbraccia (...) segue a pagina 7 L’euroNapolitano non incanta più: via dalla trappola di MARIO GIORDANO Qui a sinistra, la foto «simbolo» della ragazza a terra protetta dal fidanzato. Come ha scoperto Dagospia, è lo stesso giovane che poco prima aveva partecipato agli assalti contro gli agenti e alla devastazione della città In attesa che torni indietro l’Europa, torna indietro l’Auditel. Prima ancora di uscire dall’euro, infatti, Napolitano fa uscire dai gangheri i telespettatori, che non a caso girano le spalle al presidente della Repubblica in versione tele-europeista: l’intervista esclusiva di Fabio Fazio totalizza solo l’11,91 per cento di share, uno dei peggiori risultati della stagione. Colpa di un format un po’ bollito? Forse. Colpa (...) segue a pagina 15 La contro proposta Lottizzazione ai vertici delle aziende pubbliche. All’Enel arriva l’avvocato di Carrai Renzi nomina i suoi amici Ieri sera a Palazzo Chigi incontro tra il premier e Berlusconi: la legge elettorale torna in bilico di FRANCO BECHIS La forzatura dei giudici Dopo averli portati ai verticidelPd,dopo averliportati nella stanza dei bottoni di palazzo Chigi, Matteo Renzi ha sfoderato gli ultimi"Renzini" che ancora teneva nella sua capiente gerla e li ha infilati uno per uno nei consiglidiamministrazione delle grandi società (...) segue a pagina 3 SALVATORE DAMA a pagina 9 Per il Cavaliere le prescrizioni sono condanne di FILIPPO FACCI La Corte di Cassazione ha reso note le motivazioni che a suo dire giustificano i due anni di interdizione diBerlusconi dai pubblici uffici per il processo Mediaset, quello per frode fiscale. La decisione, ricordiamo, risale al 14 marzo scorso. Al di là delle scontate valutazioni sulla «gravità» del reato (la frode fiscale, ap- punto) la sentenza non fa che aderire a quanto aveva già sancito la Corte d’Appello di Milano, la quale, su un preciso punto, si era scontrata con le tesi della difesa. Il punto era questo: se le passate sentenze di prescrizione che hanno riguardato Berlusconi - al di là degli effetti penali ovviamente nulli - dovessero o no avere un loro peso (...) segue a pagina 9 Il salario minimo? Dateci piuttosto le gabbie salariali di GIULIANO ZULIN Salario minimo, reddito di cittadinanza, assegno ai disoccupati… quante proposte catto-comuniste, quanti bei propositi che qualcuno tuttavia dovrà pagare, quanti incentivi a lavorare poco e magari male. Tanto lo Stato ti paga lo stesso… Il governo Renzi ha delle idee peggiori della Merkel,che non rispondono al problema occupazionale, anzi lo ammazzano del tutto. In Germania hanno passato (...) segue a pagina 4 Le follie della burocrazia Intervista al Ct Così sono stato raggirato dal Comune Prandelli: «La verità sul mio stipendio» di MASSIMO AMADELLI di FABRIZIO BIASIN Fuggite o sarete uccisi da una burocrazia stupida e incredibilmente distante dalla realtà. Anni addietro ho acquistato un terreno in zona antigianale/produttiva dal Comune di Copparo, provincia di Ferrara. Acquisto pagato per intero, dove il Comune (lui...) aveva ottenuto (...) Cesare Prandelli, noi di Libero siamo fortunatissimi: la attacchiamo in merito ai suoi compensi e lei ci riceve un giorno prima del resto della stampa nazionale. «Le dirò, non siete stati cattivi, ma erano necessarie delle precisazioni. La Federazione non usa solo soldi pubblici per pagare (...) segue a pagina 14 segue a pagina 33 Cesare Prandelli Prezzo all’estero: CH - Fr 3.00 / MC & F - €2.00 / SLO - € 2.00 Prezzo all’estero: CH - Fr 3.00 / MC & F - €2.00 / SLO - € 2.00 \*Con: VOL. 2 “I più celebri discorsi della storia: dalla seconda guerra mondiale alla ricostruzione” € 7,00 \*Con: VOL. 2 “I più celebri discorsi della storia: dalla seconda guerra mondiale alla ricostruzione” € 7,00 2 PRIMO PIANO __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ LIQUIDAZIONI D’ORO Sommando tutte le buonuscite spettanti ai manager in uscita (con anni di carriera alle spalle) si arriva alla cifra monstre di 25 milioni i nostri soldi Renzi sposta Moretti, Italo ringrazia Cambi ai vertici dei colossi pubblici: l’ad di Ferrovie trasloca al vertice di Finmeccanica, all’Eni promosso l’interno Descalzi, alle Poste va il manager Caio. Per la prima volta tre presidenti donne: Marcegaglia, Todini e Grieco. Manca solo Terna ::: I NOMI [LaPresse] CAIO Francesco Caio è stato nominato amministratore delegato delle Poste. Ex capo della compagnia telefonica Omnitel, passato poi alla Olivetti di De Benedetti, Caio era stato nominato da Letta a capo dell’Agenda digitale. Ha lavorato anche in banche d’affari. [Fotogramma] MARCEGAGLIA Emma Marcegaglia, imprenditrice nel campo dell’acciaio ed past president di Confindustria, è stata nominata presidente di Eni. Nel ruolo di ad è stato promosso l'attuale capo della divisione Esplorazione&Ricerca Claudio Descalzi. [Fotogramma] STARACE Anche al vertice di Enel, come amministratore delegato, è stata scelta una risorsa interna presente in azienda dal 2000: Francesco Starace, che guida Enel Green Power, lo spin off delle rinnovabili e che sarebbe molto gradito all’attuale esecutivo. [Fotogramma] TODINI Altra “quota rosa” inserita dal governo nel bouquet delle poltrone di Stato è Luisa Todini, nominata alla presidenza di Poste. Nel Consiglio di amministrazione siederanno anche Roberto Rao, Antonio Campo dall’Orto ed Elisabetta Fabbri. ::: NINO SUNSERI ■■■ A fine sono arrivate le nomine. Su alcune si vede l’ombra di Denis Verdini a dimostrazione che il patto con Renzi tiene ancora. Alle 21, dopo un vertice durato oltre quattro ore tra il premier e il ministro dell’Economia Padoan, sono stati rivelati i nuovi vertici dei grandi gruppi pubblici,EniEnel, Finmeccanica,Ferrovie dello Stato ma anche Terna e Poste. L’argenteria di casa del sistema economico nazionale. Il governo aveva annunciato discontinuità nel tracciare questa nuova mappa del potere e nella nota ufficiale ha espresso «un particolare ringraziamento» agli ex vertici di Enel ed Eni «per la preziosa opera prestata in questi anni».Saluti di rito perchè la rivoluzione è totale. Conferma solo per il presidente di Finmeccanica Gianni De Gennaro. La regola dei tre mandati è caduta come nuna tagliola sulle ambizioni di Fulvio Conti, Paolo Scaroni e Massimo Sarmi.Soprattutto il capo di Poste aveva sperato di mantenere un ruolo operativo in vista della privatizzazione.Non c’è stato niente da fare. Tutto nuovo con l’aggiunta di tre donne. All' Eni l'ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, alle Poste Luisa Todini (imprenditrice certamente molto gradita a Berlusconi) e all’Enel Patrizia Grieco proveniente dalla Olivetti.Gli amministratori delegati sono di nomina interna all’Eni (Claudio Descalzi) e all’Enel con Francesco Starace. In Finmeccanica arriva Mauro Moretti, proveniente dalle Ferrovie. Un riconoscimento alle capacità di un manager che ha saputo risanare i treni italiani. Un trasferimento che certo non dispiace ai concorrenti di Italo che, nell’arcigno ingegnere riminese,avevano trovato un competitore implacabile. In ogni caso una sorpresa considerando le polemiche di cui solo poche settimane fa l’avevano visto protagonista. Aveva dichiarato che non avrebbe accettato riduzioni. Casomai avrebbe lasciato le Ferrovie. E’ stato accontentato anche se non è andato all’estero come aveva dichiarato. La sua poltrona alla testa dei treni italiani, per il momento resterà vuota.Alle Poste arriva come capo-azienda Francesco Caio.Dall'elenco mancano le designazioni a Terna che spettano alla Cdp. Si parla come presidente di Catia Bastioli(attuale amministratore delegato diNovamont, azienda novarese leader nella chimica verde). Nessuna possibilità di appello per l’amministratore delegato Flavio Cattaneo. E' il primo vero atto di governo di governo di Renzi. Un atto estemamente significativo fin dalle premesse, considerando le voci che hanno messo subito in relazione la caduta dell'esecutivo di Enrico Letta con la gran tornata di nomine. Per settimane i giornali sono stati impegnati nella girandola dei nomi, spesso fatti circolare da qualche diretto interessato. Finché non è rimasto che attendere i comunicati ufficiali. Il cambiamento è radicale. Era da almeno un decennio che di fatto le maggiori imprese dove lo Stato è ancora azionista di riferimento non sperimentavano un autentico ricambio. Non nei nomi, tantomeno nell'anagrafe. Sia Berlusconi che i governi di centro-sinistra avevano preferito la continuità per non suscitare scontri. Renzi ha rotto gli indugi. Ora dovrà vedersela con la Rai, un ricambio con i fili scoperti. Resta aperto il tema delle retribuzioni su cui nelle scorse settimane si era aperto un lungo contenzioso. Ha annunciato Graziano Delrio a Porta a Porta:«Gli amministratoridelegativerranno pagatisecondo un criterio di mercato.i presidenti non guadagneranno più di 238 mila euro, una novità che speriamo si imponga come best pactice. Rispetto ai competitor internazionali c'è stato un ridimensionamento» Agliuscentiresta la consolazione della ricca liquidazione.Ilsettimanale l'"Espresso" ha quindi calcolato che se la buonuscita di Conti dall'Enel dovrebbe ammontare a 6,4 milioni, quella di Scaroni dall'Eni non potrebbe essere inferiore a 8,3 milioni. Sommando a queste cifre le altre liquidazioni, si potrebbero superare di slancio lo strabiliante ammontare di 25 milioni di euro. L’incontro col premier e poi con Scaroni Il Colle scarica le nomine su Matteo e chiede garanzie su riforme veloci ::: ELISA CALESSI ROMA ■■■ Hanno parlato deiprovvedimenti economici su cui è al lavoro il governo, a cominciare dalDef, delle riforme costituzionali,prima fra tutte quella del Senato. E, naturalmente, delle nomine. Anche se su quest’ultimo tema, quello caldo di giornata, Giorgio Napolitano si è limitato ad ascoltare l’elenco di nomi fatto dal premier Matteo Renzi. Un modo per chiarire che la responsabilità delle decisioni è del governo. La scelta dei nuovi vertici delle grandi società quotate pubbliche, come precisano al Quirinale,«non è di nostra competenza». Vista la delicatezza e l’attenzione generale sulla vicenda,l’ultima cosa che interessava a Napolitano era infilarsi in una partita che, prevedibilmente, susciterà infinte polemiche e discussioni. Per quanto non è facile tenersene completamente fuori, visto che proprio ieri Napolitano ha ricevuto anche Paolo Scaroni, amministratore delegato dell’Eni in scadenza. Anche su questo incontro, naturalmente, sul Colle vige il riserbo più assoluto. Fonti del Quirinale si limitano a far sapere che Scaroni avrebbe illustrato al presidente «la situazione degli approvvigionamenti energeticiper l’Italia e per l’Europa». Una visita forse di cortesia, segno di apprezzamento per il lavoro svolto, tenuto conto che Scaroni per tutto il giorno era dato in uscita.Certo è che Napolitano ha ridotto al massimo consigli o suggerimenti al premier su questo dossier, tenendo a precisare che sulle nomine l’onere e l’onore è unicamente del governo, nelle persone del primo ministro e del ministro del Tesoro. A loro e a nessun altro, men che meno al presidente della Repubblica, spetta scegliere chi debba guidare le società partecipate dallo Stato. Una precisazione, questa che si fa sul Colle, che dà anche il senso del rapporto che c’è tra Quirinale e Palazzo Chigi. Con i due precedenti governi, quello guidato da Mario Monti e poi quello presieduto da Enrico Letta,non sarebbe stato un tradimento della realtà ipotizzare che molte scelte, comprese alcune nomine, fossero concordate con Napolitano. Con Renzi, no. Anche per volontà dello stesso presidente della Repubblica che rispetta l’autonomia del premier e che vede di buon occhio un cambiamento anche in que- sta materia . Piuttosto, Napolitano si è sofformato sugli altri due dossier. Di fronte a Renzi, che gli ha fatto un quadro sullo stato dell’arte, il presidente della Repubblica, puntiglioso com’è, gli ha chiesto «valutazionirealistiche» sui tempi e sui traguardi del percorso delle riforme. Ce la fate o non ce la fate ad approvare la riforma del Senato? Quando precisamente? E con chi? Si è informato su cosa il premier è disposto a correggere, visto che ieri Forza Italia ha fatto sapere che la riforma del Senato, così com’è, non ha intenzione divotarla.Ha voluto sapere da Renzi quali sono i margini di mediazione con le altre forze politiche e con quei settori del Pd che hanno espresso critiche al testo del governo. La preoccupazione di Napolitano nasce dalla constatazione che la riforma elettorale non può essere disgiunta da quella del Senato. Senza di questa, si spiega al Quirinale, l’Italicun sarebbe un mostro giuridico. Renzi, da parte sua, gli ha dato rassicurazioni, spiegando che, fatti salvi i famosi quattro paletti (non sarà elettivo, sarà gratis, non voterà la fiducia e il bilancio), sul resto si può discutere. In particolare sul nu- 3 PRIMO PIANO __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ACCONTENTATO ANCHE NCD Nel cda di Enel trova posto anche Andrea Gemma, avvocato siciliano vicino al ministro dell’Interno Angelino Alfano i nostri soldi La carica dei renzini E okkupano pure i colossidello Stato Da Alberto Bianchi in Enel, amico del premier e avvocato di Carrai, a Diva Morani (Eni), da Fabrizio Landi (Finmeccanica) fino ad Antonio Campo dall’Orto (Poste) ::: segue dalla prima FRANCO BECHIS PARTITA CHIUSA Il premier Renzi è soddisfatto per le nomine. A sinistra il nuovo ad di Finmeccanica, Mauro Moretti [LaP] Il doppio salto di Rao L’ex portavoce di Casini dalla Giustizia alle Poste ::: ROMA mero dei componenti e sul modo di sceglierli. Sullo sfondo di questi ragiona■■■ Alle Poste italiane sbarmenti c’è anche il tema delle sue ca, come membro del consiglio eventuali dimissioni. Posto, infatdi amministrazione, l’ex portati, che il presidente della Repubvoce di Pier Ferdinando Casini. blica non vuole creare problemi Roberto Rao, ex deputato delalla stabilità del Paese, è risaputo l’Unione di centro, giornalista e che non è sua intenzione compleapprezzato capoufficio stampa tare il settennato. del leader neo deCome molte volte mocristiano, è stato ha detto, lascierà nominato ieri sera non appena le ridal governo di Matforme istituzionali teo Renzi nella so- in primis quella cietà a partecipazioelettorale - saranne pubblica. Pensano realizzate. I re che Rao, rimasto tempi che si delifuori dal Parlamenneano fanno imto alle elezioni di maginare che diffifebbraio 2013, avecilmente Napolitava appena trovato no potrà rimettere un altro lavoro, il mandato prima Giorgio Napolitano [Ansa] sempre per merito dell’estate. dell’esecutivo delDurante il semestre europeo di l’ex sindaco di Firenze. presidenza italiana creerebbe un Il ministro della Giustizia Anproblema, perché sposterebbe drea Orlando l’ha nominato soll’attenzione internazionale dalla tanto qualche settimana fa suo guida dell’Unione europea da «Consigliere economico e fiparte dell’Italia alla ricerca di un nanziario» con decreto ministesuccessore di Napolitano. Infine, riale del 18 marzo 2014. Per il si è parlato del Def , dei provvedisito del ministero di via Arenumentieconomici in cantiere e dela Rao è ancora membro dell’ gli incontri internazionali fatti nei «ufficio di diretta collaboraziogiorni scorsi dal ministro Padone» del Guardasigilli, il luogo an. dove si riuniscono i collaborato- ri di ministri e sottosegretari, il personale a “chiamata diretta”. Quello appena costituito dalministro Orlando, esponente della minoranza Pd che fa capo a Gianni Cuperlo, era costituito da otto persone. Di giustizia certo Rao se ne intende: dal 2008 al 2013 è stato capogruppo del suo partito in commissione Giustizia,oltre che membro della Vigilanza Rai. Orlando aveva affidato a Rao il compito di consigliarlo sulle misure economiche e destinato al giornalista un compenso di 46 mila euro all’anno. Probabilmente Rao avrebbe potuto chiedere di più: portavoce e capoufficio stampa del ministro incasseranno ciascuno - e sono due - 103.800 euro. Divenuto membro del cda di Poste italiane, Rao dovrà dimettersi da via Arenula per non incappare nel conflitto di interessi.Può sperare così di aumentare il suo emolumento, Mauro Palma, due lauree, già membro del comitato scientifico della rivista ItaliEuropei, organo della Fondazione di Massimo D’Alema, nominato “Consigliere per la tematiche sociali e della devianza” per 46 mila euro. P.R. (...) controllate dall'esecutivo. Nel consiglio di amministrazione dell’Enel ha trovato un posto ad Alberto Bianchi, suo amico e avvocato fiorentino. Per anni ha fatto il presidente e il tesoriere della Fondazione Big Bang, con cui Renzi ha raccolto fondi e amicizie per dare la sua scalata al potere. L’avvocato Bianchi è anche il legale di fiducia di un altro Renzino, Marco Carrai, l’imprenditore che ha pagato per lungo tempo l’affitto di una casa a Firenze dell'allora sindaco. Un caso sollevato da Libero proprio nelle settimane scorse. Ma quello di Bianchiè solo il primo nome della nuova catena di boiardi renzini. Nel consiglio di amministrazione dell'Eni è approdata Diva Moriani, amministratrice del gruppo Intek di Vincenzo Manes, altro amico fraterno e antico finanziatore di ogni passo dell'attuale premier. I RENZI BOYS Finito qui? Macchè. Nel consiglio di amministrazione di Finmeccanica figura pure Fabrizio Landi. Lui è un manager che per lunghi anni è stato amministratore delegato del gruppo Esaote. Poco più di un anno fa decise di darsi alla politica, e affiancò proprio Renzi nella sua prima corsa alle primarie. Disse di Matteo: «Mi ha insegnato che si può sempre rimettersi in gioco». E in effetti Renzi ora l’ha rimesso nel gioco di Finmeccanica. Quarta grande società di Stato rinnovata ieri, quarto renzino entrato in consiglio di amministrazione: Antonio Campo dall' Orto,manager televisivo che approdò alla Leopolda fin dai primi passi dell'avventura politica dell’allora sindaco di Firenze. Nel cda delle Poste c'è anche un' altra conoscenza del premier, che è riuscita ad arrivare lì pur senza finanziare la sua fondazione o partecipare alle varie primarie. Si tratta di Elisabetta Fabbri, che ha conosciuto Renzi e lavorato a lungo con lui dopo che fu nominata da Sandro Bondi commissario degli Uffizi. Alla presidenza di Terna arriva Catia Bastioli, già manager di Novamont, ma anche assidua frequentatrice (ed oratrice nel 2011) delle convention alla Leopolda organizzate dalla Fonda- zione Big Bang. Oltre ai Renzini c'è tutto quello che garantiva la prima Repubblica quando ci si preparava al momento magico delle nomine di Stato. Una bella lottizzazione, e un'infornata di ex politici di ogni provenienza: dalla dalemiana Marta Dassù (cda Finmeccanica) all'ex portavoce e parlamentare di Pierferdinando Casini, Roberto Rao (cda Poste), fino allo stesso presidente delle Poste spa,che è Luisa Todini, già europarlamentare di Forza Italia. Nel cda di Enel posticino anche per Andrea Gemma, avvocato siciliano assai vicino ad Angelino Alfano. Dopo questa maxi lottizzazione per cui avrebbero provato grande invidia vecchi dc alla Giulio Andreotti e Ciriaco De Mita, Renzi ha messo un tocco di rosa sui nuovi vertici delle spa di Stato. il graffio Un modello per l’Europa «Perfare una lotta seria alle mafie occorre introdurre in Europa il reato di associazione di stampo mafioso», ha proposto ieri il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri. Battaglia sacrosanta e obiettivo raggiungibile. Più difficile sarebbe farcomprendere in Europa il reato di «concorso esterno». il graffio Un salto a destra Nella lista Nardella a Firenze capolista sarà Fiona May, già campionessa di salto in lungo. Ma non simpatizzava per la destra? «In Inghilterra ero legata alla destra, ma era il tempo di Margaret Thatcher», si è giustificata. Sarà contento il numero due della lista Nardella: il sindacalista della Fiom Luca Milani. Avrebbe voluto avere un amministratore delegato in gonnella, ma l'unica vera candidata esaminata, la manager Cir-Espresso Monica Mondardini, ha rifiutato cortesemente la guida operativa delle Poste.All'Enel avrebbe detto di sì, ma ormai lì i giochi erano fatti: Patrizia Grieco, ex presidente di Olivetti e consigliere di Fiat industrial alla presidenza, Francesco Starace (l'uomo delle rinnovabili del gruppo) amministratore delegato. All'Eni arriva alla presidenza l'ex numero uno degli industriali italiani, Emma Marcegaglia, e amministratore delegato un interno come Claudio De Scalzi. Proprio la casella della Marcegaglia è stata quella che ha fatto traballare fino all'ultimo il pacchetto complessivo di nomine. Dopo avere finto di utilizzare per trovare i nomi due società di cacciatori di testa (la Spencer StuartItalia e la Korn Ferry International già incaricate da Fabrizio Saccomanni durante il governo diEnrico Letta),dopo avere chiamato perfino una terza società, la Key 2 People proposta da Graziano Delrio che già l'aveva utilizzata all'Anci, la tavolata è stata imbandita per amici e amichetti del cerchio magico del premier. RISCHIO INCIAMPO Ma proprio sul nome di Marcegaglia si è rischiato di inciampare: il fratello era infatti incappato in una storiaccia di tangenti dove era coinvolta Enipower. Si è verificato però che lei non c'entrava nulla, e ogni timore è svanito. Alle Poste oltre alla Todini è stato nominato Francesco Caio, ricompensato per avere lavorato gratis alla agenda digitale oltre un anno a palazzo Chigi. Il colpo a sorpresa però è arrivato in Finmeccanica: sia per la sola riconferma di un manager (il potente De Gennaro alla presidenza), su richiesta del presidente della Repubblica, Napolitano. Ma soprattutto per l'arrivo come amministratore delegato di Mauro Moretti, che così lascia le Ferrovie. Là era stato un mastino, e aveva sbarrato la strada in ogni modo a Italo, il treno rivale guidato da due amici di Renzi: Diego Della Valle e Luca Cordero di Montezemolo. I due oggi di sicuro stappano spumante. Per il premier sarà inevitabile la coda polemica… 4 PRIMO PIANO __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ i nostri soldi PROPOSITI Il successore di Giovannini insiste sul salario minimo: «È un tema-chiave». E critica la cassa integrazione: «Fa rimanere aggrappati a imprese morte» Poletti ai disoccupati «La mia ricetta? Non so se funziona» Il ministro del Lavoro: «Il piano Garanzia giovani? Intanto partiamo, poi se ci saranno problemi rimedieremo» Ammortizzatori sociali, manca all’appello ancora 1 miliardo ::: ANTONIO CASTRO ■■■ «Intanto partiamo... poi se ci saranno dei problemi vedremo». Il ministro del Lavoro Poletti è un entusiasta e forse anche un po’ azzardato quando si lancia in nuovi progetti (come il Garanzia Giovani), dove ci sono di mezzo i miliardidell’Unione europea e soprattutto milioni di persone che sperano di trovare un lavoro: «Non so se funzionerà», ha messo le mani avanti, salvo subito dopo ammettere che «avremo tanti problemi, ma intanto partiamo e poiciadegueremo in corso d’opera per un progetto che parla ad un milione di italiani». Poletti - e come lui schiere di uomini politici e di economisti sa bene che il nodo centrale di questa crisi è il lavoro. Con le promesse ha gioco facile, forse pecca un po’ nell’attuazione pratica: «Il governo», anticipa, «sta lavorando affinché il 2014 sia l’anno della svolta nella lotta alla disoccupazione e quello in cui saranno più le persone che troveranno lavoro che quelle che lo perderanno». Parlando a Maserada sul Piave, nel trevigiano, il ministro si è detto certo che si sia arrivati «alla coda di una crisi. Adesso dobbiamo immaginare quale prospettiva possiamo promuovere per cambiare questi numeri. È una situazione sulla quale si scaricheranno i problemi occupazionali delle imprese. Noi abbiamo persone in cassa integrazione, attaccate ad imprese teoricamente ancora vive,ma sostanzialmente già mor- ::: I TRE PROGETTI DECRETO LAVORO Il decreto prevede semplificazioni e flessibilità sui contratti a termine e sull’apprendistato. JOB ACT Il ddl delega definito «Job Act» punta ad introdurre un contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti e a riformare gli ammortizzatori sociali. GARANZIA GIOVANI Il piano Garanzia Giovani punta ad assicurare agli under 25 un’occasione di impiego o di formazione. Conta su 1,5 miliardi di fondi europei. te. Ma ci stiamo adoperando perché il 2014 sia l’anno che inverte questo trend». Quello che Poletti dovrebbe dire è che nelfrattempo ci sono centinaia di migliaia di lavoratori che non incassano da 6, 7 mesi neppure l’assegno di Cig in deroga. Certo “permane il diritto”, ma tra crisi di governo e entrata in servizio del nuovo esecutivo manca sempre all’appello 1 miliardo. Senza questi soldi le Regioni non erogano né potranno erogare gli assegni,ilavoratori resteranno agganciati alle imprese e si comincia a temere per l’ordine pubblico. Sempre che il temporeggiamento nel reperimento dei fondi non serva solo a sganciare definitivamente i lavoratoridalle imprese chiuse e costringerli quindi ad accettare un lavoro, qualunque e dovunque sia. Poletti lo va ripetendo da quando si è insediato: «Non possiamo continuare a immaginare che le politiche dellavoro siano quelle dei sussidi e del Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, durante la sua visita dello scorso 10 aprile all’iniziativa «Iolavoro» al Lingotto di Torino [Ansa] sostegno al reddito». Però, forse, prima dismontare un sistema come la Cig - soluzione che potrebbe creare problemi - sarebbe il caso di pensarcibene. Ilcaso Fornero con il caos esodati ancora non risolto (ieri davanti Montecitorio hanno di nuovo protestato coloro che sono stati lasciati appesi da oltre 2 anni) dovrebbe aver insegnato qualcosa. Dovrebbe... Si discute, e tanto, di riforma degli ammortizzatori sociali, ma la discussione lascia in balia solo del welfare familiare chi è incappato in un licenziamento, un prepensionamento, una Cig (più o meno in deroga). Ma la discussione continua. È «l’occasione per riflettere», ha spiegato Poletti circa l’attuazionedel salario minimo, su come sia «cambiato il mondo del lavoro». E «il tema del salario minimo è la chiave per questa discussione». Discutetene pure, però magari prima pagate i 700, 800 euro a chi è stato espulso o congelato dall’impresa. E trovate 1 miliardo. ::: Commento Gabbie salariali per far ripartire i consumi ::: segue dalla prima GIULIANO ZULIN (...) gli ultimi 10 anni a massacrare i salari per spingere l’export tedesco: il problema è che la crescita solo fuori confine sta deprimendo oltre il limite il mercato interno. Perché non si mangia solo con i mini-job. Da qui la paga minima: 8,5 euro all’ora. Là, a casa Merkel, sono però in piena occupazione.Noi invece siamo a livellispagnoli se conteggiamo pure i cassintegrati, che per molti ormai è un lavoro vero e proprio. Ci vorrebbe una scossa... Ovvio che tutta la burocrazia sui contratti di lavoro non incentiva ad assumere. Se però i consumi ripartissero, il circolo virtuoso tornerebbe a funzionare. Solo al Nord e in poche altre Regioni potrebbe accendersi la miccia, se lo stipendio fosse commisurato al costo della vita. Lo dice ripetutamente anche il Fondo Monetario Internazionale: ci vogliono le gabbie salariali. Ovvero stipendi proporzionati all’inflazione locale. A fine anni Sessanta i sindacati fecero il diavolo a quattro per abolirle, peccato che dal 1972 il Pil italiano non sia più cresciuto molto in termini reali. Risultato: più stipendi, sì, ma più bassi. Già il fisco, quando vuole incrociare dichiarazioni dei redditi e consumi per scovare i potenziali evasori, usa una specie di gabbie salariali. Certe spese a Isernia sono valutate diversamente rispetto a Milano o Bologna. Perchè allora gli stipendi devono creare concorrenza sleale a livello di potere d’acquisto e demotivare le imprese a investire? Se volessimo guardare in faccia la realtà, invece che le slide, ci renderemmo conto che fissando buste paga più alte in certe zone d’Italia, quelle a più alta potenzialità di Pil, si creerebbe un effetto domino positivo - a livello di maggiori consumi che porterebbe del bene anche a chi non ha goduto dell’aumento. Da notare inoltre che se il Sud, ma anche certe zone abbandonate dal mondo Fiat o da altre ditte che hanno delocalizzato, costassero meno in termini di cuneo fiscale, molte aziende non andrebbero in Serbia o in Polonia, ma rimarrebbero in Italia. Altro che jobs act... Scontro su Def Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, si è detto «allibito» dal «ricatto» delle banche, che per bocca dell’Abi hanno minacciato restrizioni al credito [LaPresse] Le banche: meno credito Delrio: basta con i ricatti ::: ROMA ■■■ Per Forza Italia è una «truffa», al punto che Giorgio Napolitano non dovrebbe controfirmarlo. Per Confindustria è semplicemente «insufficiente»,mentre l’Abi, addirittura, vi scorge norme «ingiuste e discriminatorie». Il Def presentato dal governo di Matteo Renzi non è stato accolto con molto entusiasmo. Il documento economico finanziario, anzi, ha causato più critiche che apprezzamenti e aperto un nuovo fronte per l’esecutivo, quello con le banche, protagoniste di un duro scambio con il sottosegretario alla presidenza del consiglio,Graziano Delrio.L’aumento del- la tassazione sulle plusvalenze bancarie annunciato a copertura del taglio dell'Irpef, accusa il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, «sottrae un miliardo di liquidità alle banche destinato a fare prestiti a famiglie e imprese». Per l’associazione bancaria, l’attività degli istituti di credito «non deve essere ostacolata e resa più difficile da norme ingiuste e discriminatorie», altrimenti a rimetterci saranno gli italiani. «Sono allibito dalle banche, che hanno ricevuto mille miliardi di euro dalla Bce senza che alle famiglie e alle imprese arrivasse nulla. Mi vengono a dire che toglieranno il credito alle famiglie e alle imprese? È un ricatto che non accettiamo», ha risposto, secco, il il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, strettissimo collaboratore del premier. Anche Confindustria, però, mostra di avere qualche perplessità sul Def. Secondo il direttore generale Marcella Panicucci, infatti, gli industriali «non condividono la scelta dell’esecutivo di concentrare larga parte delle risorse sulla riduzione dell’Irpef per i lavoratori dipendenti a basso reddito e di destinare solo una parte limitata di risorse alla riduzione dell’Irap». Ma i più preoccupati per il contenuto della manovra («Non ce ne sarà un’altra», mette in chiaro Delrio) restano i forzisti. Il presidente del gruppo a Montecitorio, l’economista Renato Brunetta, ha rifatto i conti e sostiene che il Def «così com’è proprio non va». Di più: «Renzi fa trucchi politico-contabili per drogare la campagna elettorale e vincere le Europee , ma i conti sono peggiorati». Anzi, accusa l’ex ministro, «il Def farà sforare i parametri europei» e dimostra come e perchè. Per scongiurare «danni peggiori», il gruppo di Forza Italia ha scritto una lettera al capo dello Stato chiedendogli di «vigilare». Secca la replica del Pd: «Non c’è nessun trucco», garantisce Mauro Guerra. P.E.R. 5 PRIMO PIANO __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ CHI PIÙ E CHI MENO Per Grasso quasi 180 mila euro, Alfano si «accontenta» di 100mila. Tra i capigruppo, spiccano i 380mila euro di Karl Zeller (Svp) i nostri soldi Ecco i redditi degli onorevoli: Silvio crolla Berlusconi ancora primo in classifica con 4,5 milioni di euro, ma ne ha persi 30 in un anno. Al secondo posto Bombassei con 850mila euro. Tra i ministri i più ricchi sono Lupi (280mila euro), Franceschini e la Giannini ::: CATERINA MANIACI PRIVILEGIO ONU ROMA ■■■ Rimane sempre alprimo po- sto, ma il suo reddito subisce una netta flessione: per Silvio Berlusconi l’imponibile è passato dai 35,4 milioni del 2011 a 4,5 milioni di euro per il 2012. Sono lontani i fasti del passato. La dichiarazione dei redditidell’ex premier ed ex senatore è consultabile, fin da ieri mattina,presso il Senato della Repubblica, luogo che custodisce analoghe autocertificazioni da parte di altri suoi 319 ex colleghi. Ex perché, si sa,Berlusconiè stato dichiarato decaduto lo scorso autunno. Ma l’essere stato senatore per circa sei mesi ha comportato per lui l’obbligo di presentazione della dichiarazione riguardante l’anno 2012. Nel quale,evidentemente, le sue rendite personali hanno seguito un percorso tutto in discesa, in linea con la serie negativa che ha contraddistinto gli ultimi due anni del Cavaliere. Berlusconi a parte, è interessante andare a spulciare le dichiarazioni dei parlamentari. A partire proprio dal reddito dell’ex premier, sempre al primo posto. Bisogna scendere un po’ nella classifica per trovare il nome di Alberto Bombassei, presidente della Brembo,fra ipiù ricchi parlamentari: l’industriale, che nei giorni scorsiha lasciato la presidenza di Scelta Civica, ha dichiarato per il 2012 un reddito lordo di 845.813 euro, versando all'erario 354.658 euro. Dalla dichiarazione consegnata alla Camera risulta che Bombasseipossiede più di 37,7 milioni azioni Brembo. Inoltre detiene circa 7,4 milioni di azioni Ntv e 7 auto storiche, fra cui una Jaguar del 1937. Passando alle più alte cariche istituzionali, spicca la differenza tra il presidente del Senato Pietro Grasso che batte la collega di Montecitorio Laura Boldrini: l’ex giudice ha denunciato al fisco per il 2012 176.499 euro, l’ex funzionario Onu 100.618 euro. Per quest’ultima, però, l’imponibile si limita a 6.314, mentre 94.304 euro derivano dalla sua preceden- Per la Boldrini 120mila dollari esentasse te veste di funzionario dell’Unhcr e sono «non soggetti a imposizione nazionale». Nel Nuovo Centrodestra il ministro dell’Interno e leader della formazione politica, Angelino Alfano, ha dichiarato redditi imponibili per 105.186 euro; il ministro dei Trasporti,Maurizio Lupi, ha invece dichiarato 282.499 euro, mentre il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, anche lei di Nuovo Centrodestra, ha dichiarato 98.471 euro. Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta ha denunciato 178.756 euro di reddito imponibile per l'anno fiscale 2013. Tra gli altri redditi 2012 figurano anche quelli di alcuni ministri del gover- no Renzi. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha dichiarato 110.603 euro nella casella redditi imponibili; alla stessa voce, i redditi 2012 del ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina, e di quello dell’Istruzione, Stefania Giannini, risultano rispettivamente di 102.383 e 117.472 euro. Negli stessi registri, in quanto ministro del governo Letta, risulta anche il reddito 2012 dell’attuale sottosegretario alla Presidenza delConsiglio,Graziano Delrio, pari a 97.492 euro. Presente,infine,anche ilreddito imponibile 2012 del ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, pari a 81.871 euro. Nel Pd spicca il deputato Dario Franceschini, ex segretario democratico e responsabile deiBeni Culturali:200.861 euro.Quanto aicapigruppo, è Lorenzo Dellai il più ricco della Camera, mentre Giuseppe Brescia è il più povero: il presidente deideputatideipopolari perl'Italia ha un reddito imponibile di 193.299 euro, lo segue Andrea Romano, capogruppo di scelta civica, con 186.095,quindiRenato Brunetta, Giancarlo Giorgetti della Lega con 133.907 euro, Pino Pisicchio, presidente del gruppo misto, con 129.758, Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia con 106.944 euro, Nunzia De Girolamo di Ncd con 98.471 euro, Roberto Speranza con 35.895 euro, Gennaro Migliore di Sel con 20.124 euro. Il più povero di tutti, addirittura nullatenente, risulta invece Giuseppe Brescia, capogruppo grillino che nel2013 non ha presentato la denuncia dei redditi. E infatti i deputati del Movimento 5 Stelle sono il fanalino di coda della lista, tanto che nel 2013 non hanno presentato la dichiarazione deiredditi. Sono quelli con i redditi complessivamente più bassi e tra di loro molti, prima di entrare in Parlamento, non guadagnavano nemmeno un euro, come risulta per il vicepresidente della Camera, Luigi DiMaio,mentre Alessandro DiBattista, uno dei leader del movimento, dichiara di aver guadagnato appena 3.176 euro. il graffio Pronostici Bruno Tabacci: «Alle europee mi aspetto un’affermazione del Pd ma anche di Scelta Europea - Alde (la coalizione cui partecipa il partito di Tabacci, ndr.) che può essere l’architrave di una nuova area liberal democratica riformatrice e non populista». Che dire? Anche noi riteniamo abbastanza probabile un’affermazione del Pd. Movimento di miracolati Luigi Di Maio, nato ad Avellino 27 anni fa, eletto in Parlamento nelle liste del Movimento 5 Stelle, vicepresidente della Camera, nel nel 2013 ha dichiarato zero euro [LaPresse] I grillini fuori dal Palazzo non guadagnavano un euro ::: BRUNELLA BOLLOLI ROMA ■■■ Zero euro e zero cultura. Di sicu- ro, qualche problemino con la denuncia dei redditi. Prima volta per il Movimento Cinquestelle alle prese con la trasparenza richiesta a ogni parlamentare della Repubblica e scatta la gaffe. L’ex capogruppo alla Camera, Riccardo Nuti, siciliano vicinissimo a Grillo e Casaleggio, di sesso maschile come spesso tiene a fare sapere, alla voce stato civile ha scritto: «nubile» e, vabbé, forse gli viene più facile dire single o signorino o non sposato. Ma, in genere, per i maschi si dice celibe. Dev’essere comunque un lapsus territoriale, o forse Nuti ha compilato la sua dichiarazione dei redditi insieme alla collega Azzurra Cancelleri, nativa di Caltanissetta, che alla stessa voce ha messo:«Celibe»,mentre essendo femmina avrebbe dovuto scrivere nubile. Robetta. Fa più sorridere, forse, il giovane Filippo Gallinella, classe 1979,faccia simpatica e parlantina sciolta, che, sotto la scritta stato civile, ha optato per un patriottico «italiano»,poi corretto in «sposato», tirando sopra a penna una riga. In quanto ai denari, poi,ci sono parecchie sorprese stellate. Spulciando i documenti pubblici dei parlamentari, si sco- È davvero esigua la cifra che la presidente della Camera Laura Boldrini ha dichiarato nel 2013: 6.134 euro di redditi imponibili, relativamente al 2012. È quanto risulta dalle dichiarazioni patrimoniali dei deputati e delle spese elettorali da ieri consultabili. Ma questo non vuol dire che nel 2012 l’attuale terza carica dello Stato facesse la fame: oltre ai poco più di 6.000 euro di cui sopra, infatti, la Boldrini dichiara anche 94.304 euro, guadagnati nella sua precedente veste di funzionario dell’Unhcr (l’alto commissariato Onu per i ruifugiati): redditi però «non soggetti a imposizione nazionale». «Laura Boldrini - si legge in una nota aggiuntiva alla documentazione - nell’anno 2012, in qualità di funzionario dell’Unhcr, ha percepito compensi netti pari a 94.304,63 euro, ovvero 121.340,61 dollari Usa. Tali emolumenti, sui quali è stata applicata dalla Nazioni Unite una ritenuta alla fonte denominata “staff assessment”, non sono soggetti a imposizione nazionale, in base agli accordi regolanti il regime fiscale dei funzionari di organismi internazionali. Per questa ragione, i redditi sopra non entrano a far parte del reddito complessivo dichiarato dalla deputata Laura Boldrini nel modello 730/2013». pre infatti che uno dei volti più del M5S, Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera e faccia seria del grillismo, ha dichiarato zero euro. Idem, un altro dei pezzi da novanta della pattuglia stellata, il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico. Nel dettaglio: per la campagna elettorale Di Maio ha speso circa 3mila euro, mentre Fico non ha sostenuto alcun esborso. Il romano Alessandro Di Battista, frontman del Movimento e in passato aspirante concorrente di talent-show, ha dichiarato invece un imponibile di 3.176 euro, una spesa di 145 euro per la campagna elettorale e la proprietà del 30 per cento delle quote di una srl. La collega ex capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi,ha denunciato un reddito imponibile per 22.672 euro, più del collega di scranno Carlo Sibilia, fermo a 19.764 euro. I due, in pratica, risultano tra i deputati più ricchi del Movimento forse perché sono approdati nel Palazzo con un lavoro già alle spalle e non da precari come parecchi del gruppo.In generale, però, redditi irrisori se paragonati a quelli di molti parlamentari navigati di altri partiti. Basti pensare che l’attuale capogruppo del Movimento Cinquestelle a Montecitorio, Giuseppe Brescia, risulta nullatenente, nel 2013 non ha pre- sentato la denuncia dei redditi e tra i vari capigruppo è digran lunga il più indigente: zero euro come Di Maio, Fico e soci. Insomma, grillini poveri in canna? Non tutti, certamente. C’è chi vanta una casa di proprietà ai Parioli e per vivere in affitto in centro, a Roma, non ha badato a spese. Eppure, poiché la campagna elettorale costa e il leader Beppe ha chiesto a tutti di contribuire, è molto probabile che il comico leader prosegua il suo tour a pagamento per i teatri italiani. Ieri sera, tappa romana al Palalottomatica. Doveva essere l’ultima data del tour “Te la do io l’Europa”, invece Beppe andrà avanti. «Ha preso gusto», e poi incassa. 6 ITALIA __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ TRUFFA NO GLOBAL Il fidanzatino del corteo di Roma in prima fila tra i devastatori In basso a sinistra poliziotto tiene ferma col piede una manifestante, durante il corteo di Roma. Qui, un momento degli scontri [LaPresse] Elogi per il giovane fotografato mentre abbraccia la ragazza calpestata dall’agente (che si autodenuncia) Ma Dagospia svela l’inganno: era in piazza per sfasciare tutto. L’autrice dello scatto: immagine travisata ::: ROBERTA CATANIA ROMA ■■■ Per 48 ore è stato dipinto come un eroe. Addirittura c’è chi ha consumato parecchio inchiostro per spiegare, non si sa sulla base di quale elemento di prova, che quei due ragazzi - che sembravano i fidanzatini di Peynet fotografati abbracciati - fossero capitatiper caso in mezzo agli scontri che sabato scorso hanno devastato Roma. Invece, ma sia ben chiaro che non è un’attenuante per l’aggressione del poliziotto alla ragazza, il giovane che si vede in quelle immagini proteggere eroicamente la fanciulla in lacrime è tra i manifestanti più scatenati della contestazione del 12 aprile scorso nella Capitale. Il poliziotto, invece, si è presentato spontamente in questura e ora rischia grosso. Il doppio volto del ragazzoeroe lo ha scoperto il sito Dagospia e lo rende noto pubblicando una sequenza in cui si vede il «pacifista» girare praticamente irriconoscibile, con occhiali neri e sciarpa rossa sul naso al fianco dei compagni più violenti. A parte la corporatura, il ragazzo è identificabile giusto per i capelli e l’abbigliamento. E sul sito di Roberto D’Agostino lo si vede aggirarsi mascherato, poi scappare dalla polizia e, infine, abbracciare la ragazza sdraiata all’inizio di via del Tritone mentre un poliziotto la calpesta, salendole di peso sulle costole. Un «poliziotto cretino», lo ha definito ieri mattina il capo della Polizia, Alessandro Pansa, che, rispondendo a chi chiedeva di commentare l’episodio, spiegava: «È un cretino che dobbiamo identificare e che va sanzionato, perché ha preso a calci una ragazza che stava per terra». Un poliziotto che, come ha fatto sapere la Questura di Roma in serata, ieri si è presentato spontaneamente ai colleghi della Digos spiegando di «essersi riconosciuto dalle fotografie». Ma, ilprefetto Pansa, sempre a margine del quarto congresso del Silp Cgil in corso a Perugia, ha anche speso parole di apprezzamento per le altre centinaia di poliziotti, che sabato «hanno lavorato e vanno applaudite per come hanno operato e per come hanno agito con grandissima correttezza, mantenendo l’ordine pubblico e non eccedendo assolutamente», anzi, ha concluso il prefetto, «esercitando la forza nei limiti corretti,come è previsto dall’ordinamento». Ora il poliziotto che si è consegnato ai colleghi del primo piano di via di San Vitale è in attesa diconoscere i risvolti disciplinaridi una vicenda che,chiaramente, dopo le durissime parole del capo della Polizia, non potrà esaurirsi così. Se ci saranno conseguenze penali, invece, è ancora da capire. La procura ha aperto un fascicolo,ma la ragazza vitti- ::: LA SCHEDA IL CORTEO Sabato 12 aprile 5.000 manifestanti hanno partecipato al corteo dei movimenti della lotta per la casa a Roma. Davanti al ministero dell’Economia, gli attivisti hanno lanciato uova, arance e ortaggi. Di fronte al ministero del Lavoro, la protesta è diventata più pesante. I BLUE BLOC Davanti al ministero del Lavoro, si sono scatenati i temuti Blue Bloc, gli attivisti con il casco blu, che hanno inaspritoi toni della protesta. Nel corteo erano presenti anche i No Tav e i No Muos, oltre a esponenti di Rifondazione comunista e i Cobas. GLI ARRESTI In flagranza di reato, cioè nell’immediatezza, gli agenti hanno arrestasto quattro manifestanti. Per due di questi, il pm ha chiesto al gip di scegliere la detenzione in carcere, perchè sarebbero colpevoli anche di resistenza a pubblico ufficiale. Ora la Digos sta cercando di identificare gli altri violenti. ma del calpestamento non è ancora stata rintracciata e pare che non abbia sporto denuncia. Sarà lei a dover decidere se presenta- re querela per l’aggressione subita. In quel caso, come tutti gli episodi di violenza esplosi in quella giornata diterrore,ilfascicolo fini- rà sulla scrivania delsostituto procuratore Eugenio Albamonte, che intanto ha chiesto al gip di convalidare gli arresti dei quattro manifestanti fermati proprio tra via del Tritone e piazza Barberini sabato scorso. Per due degli indagati è stato sollecitato il carcere, per altri due gli arresti domiciliari. Il gip dovrebbe pronunciarsi sulle richieste della procura domani, dopo l’interrogatorio di garanzia già in programma a Regina Coeli. A tutti e quattro è contestata la partecipazione agli scontri con lancio di oggetti, ma i primi due rispondono anche di resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. A carico dei quattro cisono video e foto, oltre all’informativa della Digos. Sui due fidanzatini insanguinati, come li hanno definiti molti giornali, è intervenuta anche la fotoreporter che ha scattato la sequenza che immortala l’abbraccio e l’aggressione dell’agente. Yara Nardi, intervistata da Romatoday, ha spiegato: «Il modo in cui la stampa ha ripreso e ri-raccontato quell’immagine non mi è piaciuto. Sono convinta che alcune immagini siano bene comune e sono contenta se vengono riprese e diventano il simbolo della giornata, ma le strumentalizzazioni non mi piacciono. Non stiamo parlando di una soap-opera, è cronaca». Inoltre, ha aggiunto Nardi: «Se dovessimo basarci sulla mia esperienza di piazza, scene di manifestanti che si difendono a vicenda in momenti come quelli se ne vedono spesso. Ho solo avuto la prontezza e la fortuna di immortalarla. Inoltre non sono d'accordo con la distinzione tra manifestanti buoni e manifestanti cattivi, perché non è così. Per quel che ne sappiamo, in un corteo omogeneo come quello di sabato, potrebbero anche essere stati tutti d’accordo con l’assalto al ministero. Non lo possiamo sapere. Basarci su questa distinzione è riduttivo e una scorciatoia giornalistica». Scorciatoia che hanno cavalcato in molti senza farsi troppe domande. 7 ITALIA __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ La verità capovolta La sinistra che santifica i barbari e manda a processo ilpoliziotto Come alsolito: ilcolpevole è chi fa ilsuo dovere. E i ragazzi col passamontagna diventano eroi Un Paese che cede ai violenti perde la dignità: sembreremo sempre più la repubblica delle banane ::: segue dalla prima pagano di tasca propria,anche l'avvocato.I giovanotti che distruggono la città invece il legale ce l'hanno gratis, anzi se lo portano al seguito, pronti a usarlo appena un poliziotto si avvicina. Il risultato è ciò che avete visto. Una capitale che si arrende ai barbari e si lascia violentare, simbolo perfetto dell'impotenza di uno Stato e della mancanza di dignità di un Paese. Tempo fa il sindaco di Roma Gianni Alemanno propose di vietare la capitale ai cortei, mentre il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato suggerì di far pagare gli eventuali danni provocati durante le manifestazioni a chi quelle manifestazioni le aveva organizzate. Apriti o cielo. Non sia mai che una democrazia impedisca di sfilare. Vietare il dissenso è roba da Paese sudamericano. E allora teniamoci anche i sudamericani che vengono qui a tirar le molotov. E, come succede, in galera mandiamoci i poliziotti. Così sembreremo sempre di più una repubblica delle banane, dove invece dell'ordine regna sovrano il disordine. MAURIZIO BELPIETRO (...) la ragazza calpestata. Ma lo stesso individuo poco prima era ritratto tra le fila di chi partecipava agli scontri deiblu-block.Altro che pacifisti, macché non violenti. Insomma, l'episodio che ha scandalizzato i media è avvenuto nel contesto svelato da «Dagospia», ossia nella confusione generale scatenata da una banda di devastatori di professione, che ha come solo scopo il disordine e il caos. Rompere, spaccare tutto, fare più danni possibili. Queste sono le parole d'ordine dei braviragazzi. I quali, pur di raggiungere l'obiettivo, sono pronti anche alla trasferta, come si è visto con il tipo che si è fatto esplodere un botto tra le mani, rimettendoci le falangi. La verità è che contro questi professionisti ci vorrebbe la mano dura e invece il rigore lo si applica a persone che al servizio dello Stato vengono massacrate per 1.200 euro al mese. I poliziotti sono mandati in prima linea a prendere gli sputi quando va bene e i sanpietrini e le molotov quando va male. Loro se sbagliano Domani la convalida dei quattro fermi Distruggono e si fanno il «selfie» La caccia ai teppisti si fa sui social ::: CHIARA PELLEGRINI ROMA ■■■ Hanno voluto immortalare in uno scatto su Twitter le loro bravate. Hanno improvvisato “goliardici” selfie mentre lanciavano petardi, spaccavano vetrine a colpi di manganello, puntavano fumogeni contro le forze dell’ordine e inscenavano cariche contro poliziotti e carabinieri. Ora gli investigatori della Digos e del Nucleo informativo dei carabinieri li stanno identificando uno ad uno, tracciando volti e profili dei giovani violenti che sabato si sono vantati sul web di aver partecipato agli scontri. Un’indagine capillare per scoprire chi si celi dietro gli hashtag (argomenti chiave in un tweet) più violenti e chi dietro le azionifacinorose svoltesi tra via del Tritone e via Barberini, a due passi dai palazzi del potere. Sui nuovi nomi dei sospetti c’è ancora massimo riserbo. Tuttavia oltre al materiale dei social network gli inquirenti stanno lavorando sulle immagini registrate dalle banche e dagli hotel di Via Veneto e di piazza Barberini. La procura ha confermato che si terranno domani, nel carcere romano di Regina Coeli, gli interrogatori per la convalida dei quattro fermi scattati nell’ambito degli scontri verificatesi durante la manifestazione degli antagonisti. Il pm Eugenio Abbamonte ha chiesto la misura del carcere per Lorenzo Marabina romano di 36 anni e Antonio Pompea diciannovenne di Catanzaro. Per loro l'accusa è di lancio di oggetti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. I domiciliari sono stati sollecitati per Ugo Esposito (25 anni di Napoli) e, per l’appena diciottenne, Simon Canca, altro romano. A questi ultimi è contestato il lancio di oggetti. Appresa la notizia dei fermi, ieri sera nella Capitale circa 40 persone hanno improvvisato un sit in alle spalle del carcere di Regina Coeli,in piazzale Anita Garibaldi. Sono stati accesi fumogeni ed Il «fidanzatino» [Ansa] [email protected] @BelpietroTweet Arruolamento forzato Ricatto antagonista agli immigrati: tutti in corteo in cambio della casa esposti striscioni con le scritte: “Le lotte sociali non si arrestano, tutti liberi” e ancora “La libertà è a un passo dal cielo, liberi subito». Anche a Napoli è stata inscenata una «marcia di solidarietà», promossa dai collettivi universitari, in segno di solidarietà con i fermati durante la manifestazione per il diritto alla casa. Hanno manifestato sopratutto per il giovane napoletano ai domiciliari Esposito, per il quale è stata aperta anche una sottoscrizione per sostenere le spese legali. Il nome del ragazzo era scritto sullo striscione esposto all’ingresso dell’università “L’Orientale”. È per lui che i suoi compagni hanno organizzato un’assemblea, alla quale hanno partecipano anche rappresentanti dei Cobas, dei movimenti per la casa e per il reddito di cittadinanza. Poi hanno manifestato per le strade del capoluogo campano chiedendone la scarcerazione. Il corteo - composto da oltre un centinaio di studenti - si è sviluppato a partire dall’Università Orientale per raggiungere piazza Municipio e tornare indietro. Lungo la strada dal corteo è partito un lancio di uova contro la filiale della Adecco di via De Pretis e contro il portone del palazzo in cui ha sede il Pd di Napoli, in via Toledo. Un cordone di poliziotti ha seguito da vicino l’evolversi della manifestazione che si è conclusa senza far registrare scontri o altri momenti di particolare tensione. Intanto mentre il senatore del partito democratico Luigi Manconi,sottolineando che si tratta in un «provvedimento urgente, urgentissimo», ha presentato negli scorsi giorni «un disegno di legge per l'introduzione del codice identificativo sui caschi e le divise degli agenti che operano in situazioni di piazza». I “Centri sociali del Nordest” hanno inviato ieri un comunicato per allontanare sospettie accuse. Nel documento hanno accusato la stampa che ha tentato di «criminalizzare Gli scontri in via Veneto a Roma [Ansa] un’intera esperienza di lotta». ::: RITA CAVALLARO ■■■ Un esercito d’immigrati, arruo- lati per scendere in piazza in cambio di un alloggio in una casa occupata. È composto da clandestini e disperati lo zoccolo duro dei movimenti di lotta per la casa, che hanno fatto dell'emergenza abitativa un vero e proprio business. Soprattutto nella Capitale, il comune italiano con il più alto numero diimmobili sfitti o invenduti (cinquantamila) e ben centomila persone senza un tetto sulla testa. «Ci sono inchieste che dimostrano il racket estorsivo messo in atto dai professionisti delle occupazioni che, sfruttando l’obbligo morale della gratitudine per aver dato agli stranieri un posto letto, li obbligano a partecipare alle manifestazioni», spiega un investigatore. Un ricatto velato, insomma.Le organizzazioni s’impossessano degli immobili vuoti e danno un giaciglio ai clandestini in cambio di militanza e partecipazione agli scontri contro le forze dell’ordine, com'è avvenuto sabato scorso durante il corteo sfociato nei tafferugli. In piazza, stranieri che non sapevano neanche parlare in italiano, manifestavano. Non avrebbero potuto rifiutarsi di rispondere alla chiamata alle armi, altrimenti il loro letto sarebbe stato a rischio. Juan Sulca Tito Delfin, il manovale peruviano di 47 anni ferito durante gli scontri, ciha rimesso una mano per quel posto. Stava lanciando una bomba carta. L’assegnazione di una casa occupata comporta spese e servizi che gli inquilini devono sostenere. Mentre i clandestini sono precettati solo per i sit-in, quelli regolari devono mettere a disposizione i voti per il candidato amico. Poi c’è una tessera da sottoscrivere (costa dai 5 ai 15 euro all’anno), oltre a un fondo cassa da rimpinguare con 10 euro al mese. E il de- naro per l’affitto di quel posto nella casa occupata. Non è beneficenza, né ideale politico, l’occupazione è un business molto redditizio. L’ultima inchiesta sul racket che coinvolge i movimenti di lotta per la casa ha scoperchiato il calderone dell’Angelo Mai, uno spazio artistico in via delle Terme diCaracalla sgomberato proprio il mese scorso. La Digos capitolina ha delineato «i contorni di un sodalizio dedito alla sistematica realizzazione di fattispecie criminose, fra le quali invasione di edifici ed estorsioni ai danni di altri occupanti»,hanno sottolineato gli inquirenti, «con riferimento al pagamento di somme di danaro pretese» da organizzatori delle occupazioni senza che ne avessero diritto. Nel registro degli indagati sono finite quaranta persone, alle quali vengono contestati reati cha vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alle occupazioni abusive di alloggi nella Capitale (e di edifici come la basilica di Santa Maria Maggiore) alle estorsioni, dalle minacce alle ingiurie, dalla violenza privata alle lesioni e percosse, per finire al furto di elettricità. E ci vuole proprio un’organizzazione strutturata per occupare gli immobili. Servono professionisti nello scasso, capaci di forzare porte blindate, gli addetti alla manodopera e soggetti che abbiano all’attivo la resistenza a pubblico ufficiale. Anche la scelta degli inquilini non avviene per caso: si prediligono i clandestini perché sono più ricattabili. Seguono vecchi e bambini, cardiopatici e paraplegici, da mettere in prima linea davanti al cordone delle forze dell’ordine, per poi gridare allo scandalo quando partono le cariche. Conquistato il posto letto, gli inquilini devono mantenerselo, partecipando alle manifestazioni e versando somme di denaro. 8 ITALIA __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: CENTRODESTRA AZZOPPATO Cambi di pelle Il nuovo lavoro di Bonaiuti: rubare voti a Forza Italia L’ex portavoce del Cavaliere sale sul «triciclo» di Ncd, Casini e Ppi. Sarà l’uomo chiave per compilare le liste e sottrarre consensi agli ex colleghi ::: ENRICO PAOLI ■■■ Il Triciclo, nel lessico della politica italiana, è un immagine ricorrente. A volte porta bene, altre meno. Ma rende sempre e comunque l’idea, offrendo una rappresentazione plastica di quelle alleanze che si vanno formando in occasione delle varie competizioni elettorali. E l’accordo fra il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano, l’Udc di Pier Ferdinando Casini e i Popolari per l’Italia di Mario Mauro non sfugge affatto a questa regola. La variabile, nel caso in questione, è che il triciclo dei moderati ha deciso di puntare dritto contro la nave azzurra di Forza Italia, nella convinzione che i voti vadano pescati lì e non altrove. In passato, invece, i tricicli si limitavano a fungere da taxi elettorali, affiancando l’ammiraglia di turno. Tutto cambia, anche i tricicli. Con tutta probabilità, però, il passaggio di Paolo Bonaiuti sotto le insegne del Ncd, le tensioni fra ex pidiellini, la voglia matta di riscatto dell’ex ministro della Difesa, sopratuttto nei confronti di Mario Monti e di Scelta Civica, e l’esigenza di ottenere un risultato elettorale che vada ben al di sopra del 4%, hanno indotto i piloti del triciclo a cambiare rotta. Che rischia di essere sempre più di collisione, anziché di condivisione.E per capire come stiano evolvendo le cose basta fare un po’ di surf fra i social network per scoprire il livello dello scontro. Su Twitter l’ironia forzista nei confronti dell’incontro fra Angelino Alfano, Lorenzo Cesa e Mario Mauro per mettere a punto la lista unica in vista delle Europee, ha raggiunto una gradazione alquanto elevata. L’ex sottosegretario Daniele Capezzone,per esempio,ironizza sulla «bicicletta/triciclo Ncd-Udc-altri, reduci democristiani» che «è di per sè prova di debolezza». Insomma, quelli che si muovono al centro dello schieramento sono «residui del passato, altro che il centrodestra del futuro». Per la responsabile Comunicazione di Forza Italia, Deborah Bergamini, i «piccoli partiti non possono ragionare che in modi piccoli». Quindi la domanda: «Che senso ha votarli?». Il vi- cepresidente della Camera, Simone Baldelli, fa di più, postando una vignetta sull’approdo nel Nuovo centrodestra dell’ex portavoce di Silvio Berlusconi: «Ministro Alfano, è arrivato il senatore Bonaiuti...». Replica del ministro dell’Interno: «Ma io avevo chiesto l’estradizione per Dell’Utri!!». Tutto si somma e tutto si sottrae in questo gioco al massacro fra ex compagni di partito. Dal triciclo, ovviamente, la risposta non si è fatta attendere. «Chi da Fi ci attacca è povero di argomentazioni politiche. Qualcuno spieghi a Capezzone e Bergamini che per essere moderati non basta un’autocertificazione», sostiene sempre su Twitter il vicesegretario dell’Udc, Antonio De Poli, «noi abbiamo scelto la metà campo del Ppe. Chi quotidianamente ci attacca teme di rimanere fuori gioco». E siccome occupare la parte giusta del campo è particolarmente importante De Poli lancia la provocazione «#Fifuorigioco da campo moderati». Perché i moderati sono un pensiero più che un’area politica. Sullo sfondo di questo duello rusticano a colpi di Twitter, però, si gioca una vera partita politica, capace di spostare gli assetti della maggioranza,se l’esito delle urne dovesse assegnare al triciclo un risultato capace di farlo diven- ACCUSE AL TG LA7 Mentana sfida Letta: «Notizie false? Dimostralo e lascio» ■ nn Se c’è una cosa che man- da in bestia Enrico Mentana, direttore del Tg de La7, è sostenere che il suo tg «inventa» le notizie. Perché proprio sulla puntualità delle notizie date Chicco Mitraglia ha costruito il proprio successo. Così lo scontro con Enrico Letta, provocato dalla «voce» di un suo possibile passaggio con l’Ñcd di Alfano, ha raggiunto livelli epocali. Il tg de La7, domenica, ha trasmesso un servizio nel quale è stata riportata l’indiscrezione, pubblicata da Libero. L’esponente del Pd, su Twitter, smentisce tale ipotesi, asserendo che il tg di Mentana «inventa» false notizie. Mentana non molla: «Ho solo citato Libero: in ogni caso non abbiamo “inventato” nulla. Letta ha 30 giorni di tempo per dimostrare ciò che afferma e se lo fa me ne vado. Una volta tornato all’antica pacatezza, non avrà difficoltà a convenire con noi sui fatti». tare un autobus di linea, diretto a Palazzo Chigi. I centristi di Ncd, Udc e Popolari per l’Italia, nel mettere a punto le liste in vista delle europee, hanno ben chiaro un obiettivo: ricomporre l’area popolare,ovvero le forze che aderiranno al Ppe (a eccezione, ovviamente, di Forza Italia). Del resto che i tre soggetti politici avessero intenzione di correre assieme era noto da tempo, mancava solo la ragione sociale per legare i tre partiti. Il fatto poi che siano già apparsi i primi manifesti di candidati alfaniani col doppio simbolo, quello di Nuovo centrodestra e, sotto, lo scudocrociato portato in dote dal partito di Pier Ferdinando Casini, che aveva già stretto un accordo con i cattolici ex montiani,significa che il dialogo con Forza Italia resta un tema secondario. Nel frattempo un lungo incontro fra il leader Ncd Alfano, il segretario Udc Lorenzo Cesa e Mauro dei Popolariper l’Italia è servito a mettere a punto la lista unica con cui il triciclo si presenterà alle europee. A occuparsene sarà un gruppo di lavoro coordinato dall’ex ministro Mauro in virtù «dell’esperienza maturata nel contesto europeo e delle idee innovatrici che hanno caratterizzato la sua presenza in Europa». Un ruolo non casuale, dal momento che i Popolari sono il più piccolo dei tre soggetti, an- IN CRISI Nella foto accanto, un affranto Silvio Berlusconi. Mentre si avvicina l’affidamento ai servizi sociali, la Cassazione gli ha tirato un’altra mazzata [Ftg] che se per la compilazione delle liste dovrà essere usato il bilancino per riuscire a non scontentare nessuna delle componenti. Lavoro attorno al quale potrebbe giocare un ruolo chiave proprio Bonaiuti. L’uomo giusto al posto giusto. Non a caso il «caso Bona- iuti» scuote ancora gli azzurri. «Chiunque ha compiuto scelte diverse ha portato fuori dal partito se stesso ma mai il consenso», sottolinea l’ex ministro Raffaele Fitto, «e faccio della lealtà e della coerenza il punto centrale del mio impegno politico». L’abitacolo Cicchitto: «Il Rottamatore è come Bergoglio» L’ex capogruppo Pdl alla Camera: «Ho lasciato gli azzurri quando erano ancora un partito. Matteo? Uno fuori dagli schemi» ::: FRANCO BECHIS ■■■ Matteo Renzi? È un po’ come papa Francesco: populista, post-ideologico e imprevedibile. Il premier però può durare 4 mesi come 4 anni.Parola di Fabrizio Cicchitto, fondatore del Nuovo centrodestra con Angelino Alfano. Cicchitto è ospite de L’Abitacolo, la web trasmissione che sarà oggi on line sul sito Internet di Libero (www.liberoquotidiano.it). Nel colloquio parlerà anche di Juventus (tema su cui è supergiustizialista) e di Roma (su cui è evidentemente garantista), e da tifoso accusa anche Sky di avere messo le ali alla prova tv contro il giallorosso Mattia Destro. Ecco invece gli altri passaggi del colloquio. Non ha rimpianti per Forza Italia e Silvio Berlusconi? «Ho rimpianto per la storia originaria. Quella che è stata di Forza Italia fino al 2008. Dopo è stata francamente una lenta involuzione. E alla fine c’è stata una catena di errori politici, e anche comportamentali.Per questo nessun rimpianto,anzi sollievo, per essere uscito nell’ultima fase, ed essermi sottratto alle ultime vicende». Che cosa le manca di quella storia originaria? «Gli anni successivi al 1996, quando stato mettere insieme cattolici e laici. Nel Berlusconi, mostrando una particolare nostro Pantheon vorrei avere Alcide De sensibilità, faceva convegni sulla caduta Gasperi, Luigi Einaudi, Giuseppe Saragat, del muro di Berlino. L’epoca in cui fece e ci metterei anche Benedetto Croce...». eleggere addirittura persone come Piero Per venire un po’ più ai giorni nostri, Melograni e Lucio Colletti. Gli anni in cui nel suo Pantheon c’è soprattutto il Ppi aveva tra i suoi principali consiglieri e di Angela Merkel... ghost-writer persone come don Gianni «Ma quello non è un partito confessioBaget Bozzo». nale. Anzi. Ha componenti popolari per Proprio per questo: ma che ci fa uno un verso, e seccamente conservatrici dal come lei, o come Marco Taradash, nel l’altro. Io peraltro sono un laico, non antiNcd? Eravate socialisti, raclericale.Dico agli amici catdicali, libertà. State diventolici che bisogna trovare da tando democristiani... tutte le parti un equilibrio. «Come al solito lei eccelle Peraltro con questo Papa tutin malignità. Però gente cote le carte si stanno scompime me e Taradash dove gliando. Anzi in qualche cavuole che vada? Forza Italia so mi trovo su posizioni più era il posto giusto finché era conservatrici io, di quelle come diceva Berlusconi, alche leggo di papa Francelo stesso tempo un partito sco». monarchico e anarchico. Non le piace il Papa? C’era un pluralismo di posi- F. Cicchitto [Ftg] «Sta facendo una grande zioni». operazione mediatica e poliNon mi ha risposto alla domanda: tica.Non credo che tutte le discussionireaoggi si sente un piccolo Dc ? li nella Chiesa siano coram populo. Ma «Ncd non può chiudersi nell’idea di for- c’è stato lo scandalo dei preti pedofili, e mare una piccola Dc, ma deve rifondare il anche quello dello Ior. C’è stato il Corvo, centrodestra, perché quello attuale è in la sepoltura del cassiere della banda della condizioni disperate. Può prendere il me- Magliana in una basilica. Tutte queste coglio dell’esperienza di Forza Italia, che è se stavano dando della Chiesa un’immagi- ne negativa. E arrivato il nuovo papa, ha fatto questa svolta pauperista, populista, mediatica. Ha smantellato la curia. Va a finire che se lo chiamo al telefono, c’è la possibilità che mi risponda come è capitato a un ex ministro che conosco.L’ha chiamato un giorno, e il Papa gli ha fissato un appuntamento per il giorno dopo insieme alla sua famiglia....». Sarà, ma quando i politici sono andati a messa, il Papa li ha scudisciati... «E infatti mi sono congratulato con me stesso di non esserci andato. Un po’ me la sentivo, ritenevo eccessivo andarci. Non mi imbarazzava l’orario, perché io mi sveglio alle 5.30 del mattino». Il ritratto che lei mi fa del Papa è identico a quello che molti suoi colleghi fanno del premier Matteo Renzi... «Renzi è un politico che può durare quattro mesi, o quattro anni. Però è un fenomeno prodotto da tutti i ritardi della vita politica italiana nel suo complesso. È uno totalmente a-ideologico, che ha messo fuori gioco il sistema di potere post comunista. Ha superato anche la trappola del berlusconismo-antiberlusconismo. Abbiamo a che fare con uno imprevedibile, tutto mediatico, tutto decisionista, e post ideologico. Per certi versi non è sbagliato il parallelo con Papa Francesco». 9 ITALIA __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: CENTRODESTRA AZZOPPATO Bizzarria giudiziaria Le prescrizioni del Cav valgono come condanne ::: segue dalla prima FILIPPO FACCI (...) nel valutare la «personalità» dell’imputato, e dunque incidere sulla durata dell’interdizione. Secondo i giudici - e non stupisce - sì, bisognava tenerne conto. Insomma, è vero che Berlusconi risultava incensurato: ma gli incensurati non sono tutti uguali, quindi l’ex Cavaliere merita meno indulgenza di altri incensurati: «La Corte ha preso in esame, oltre che la gravità del fatto riferita alle condotte non estinte per prescrizione, anche la personalità dell’imputato da valutarsi globalmente tenendo conto dei precedenti penali e giudiziari nell’ambito dei quali rientravano le condotte per fatti ormai estinti per prescrizione». Le due corti - lo ripetiamo ancora, perché pare assurdo - in pratica hanno tenuto conto dei precedenti penali di Berlusconi anche se non sono penali. Viceversa, secondo i giudici, la tesi dei legali secondo le quali i reati prescritti non dovevano essere valutati è «insostenibile». Ovvio che a Berlusconi resterà l’amaro in bocca. La Cassazione ha aderito alla decisione della Corte d’Appello (e della Procura generale) che ha ricalcolato la durata dell'interdizione dopo che i giudici del processo principale, sempre a Milano, si erano sbagliati e avevano inflitto a Berlusconi cinque anni di pena accessoria, senza accorgersi che la legge prevedeva un massimo di tre. Interdizione a parte, oggi scadono i cinque giorni entro i quali il tribunale di sorveglianza deve decidere se Berlusconi andrà ai domiciliari o ai servizi sociali, come chiesto dalla difesa col nulla osta della procura: il tutto per dieci mesi. Viene dato per scontato che il leader di Forza Italia possa prestare volontariato vicino ad Arcore (poca roba: mezza giornata una volta alla settimana) ma restano da capire le possibili restrizioni all’attività politica. Le regole ci sono, ma ogni deroga è possibile: dunque, tanto per cambiare, tutto è nelle mani dei giudici. Mediazioni sulla legge elettorale Incontro con Renzi: Silvio torna a Palazzo Chigi Il premier ieri sera ha ricevuto Berlusconi per fare il punto su nomine e riforme. Vicino un nuovo accordo fra i due ::: SALVATORE DAMA ROMA RIPESCATA INTERVISTA DEL 2004 ■■■ Silvio Berlusconi anticipa il rien- tro a Roma di un giorno. E in serata si capisce perché il Cavaliere ha dato buca ai duemila invitati alla cena elettorale organizzata a Villa Gernetto per precipitarsinella capitale:deve vedere Matteo Renzi. Un incontro, avvenuto a Palazzo Chigi,che è il seguito del faccia a faccia avvenuto al Nazareno. Quando il segretario del Pd e il leader di Forza Italia decisero con una stretta di mano le nuove regole di voto: l’Italicum. Nel frattempo di acqua sotto ai ponti ne è passata. Renzi è diventato presidente del Consiglio. La legge elettorale ha avuto il primo ok alla Camera, è partita la riforma del Senato. E sono proprio alcuni aspetti di quest’ultima che hanno reso necessario un nuovo appuntamento tra i due. A Berlusconi non piacciono i criteri di selezione (non elettivi) di Palazzo Madama. Ma inizia anche ad avere delle perplessità sull’Italicum. Specie se alle Europee Grillo, e non lui, dovesse arrivare secondo. L’esito della riunione, preceduta da vari contatti telefonici in cui si è parlato anche di nomine, sarebbe stato positivo. Da Renzi, Berlusconi avrebbe ottenuto la disponibilità a «venirsi incontro». Da parte del premier, come spiega Graziano Delrio, c’è l’interesse a evitare che «il nervosismo» presente all’interno di Forza Italia comprometta l’iter delle riforme. Ma il riconoscimento del ruolo politico, per Silvio, è la vittoria più importante. Torna a Palazzo Chigi. Lui che, ultimamente, frequenta solo aule giudiziarie. Intanto oggi c’è attesa per la decisione del Tribunale di Sorveglianza: servizi sociali o arresti domiciliari? Il termine non è tassativo, i giudici si sono presi dai 5 ai La Pascale: «Sono una miss mancata» Profetizzava per se stessa «un riscatto serio», e c’è da dire che lo ha ottenuto. Francesca Pascale le idee chiare ce l’aveva da un pezzo. Lo conferma un video - risalente al 2004 e tornato d’attualità nelle scorse ore - in cui la futura fidanzata del Cavaliere rilascia un’intervista ad Alda D’Eu15 giorni. In ambienti giudiziari danno per certa la decisione entro Pasqua. E nell’uovo di Berlusconi non dovrebbero esserci sorprese. L’orientamento del Tribunale di Sorveglianza è quello di accordare l’affidamento in prova ai servizi sociali. Silvio aspetta con trepidazione di leggere le prescrizioni inserite nel provvedimento. È lì che capirà quanta libertà gli hanno accordato i giudici per condur- sanio. Dopo aver messo in guardia le coetanee aspiranti miss («È pieno di sciacalli, ai concorsi andate sempre coi genitori»), la Pascale parla di sé: «Preferisco un riscatto serio, mi basta la felicità». E c’è da dire che, alla fine, la felictà è arrivata. re la campagna elettorale di Forza Italia. Anche in funzione della mobilità vigilata che lo attende, Berlusconi ha deciso di anticipare il suo rientro a Roma per definire la pratica delle candidature alle elezioni europee. Ieri Silvio ha ricevuto Denis Verdinia Palazzo Grazioli,mentre oggi è previsto un pranzo per stilare le liste definitive, che domani andranno consegnate. I punti fermi rimangono tali. Giovanni Toti, ex direttore del Tg4 e consigliere politico delleader,sarà il capolista di Forza Italia nella circoscrizione Nord Ovest. Nel Nord Est ci sono Elisabetta Gardini e l’imprenditore Matteo Malgara. Il leader dell’Esercito di Silvio Simone Furlan ha rinunciato alla corsa per un seggio a Strasburgo. Anche se lui smentisce di essere mai stato in ballo per un posto in lista: «Nessun rifiuto, questo primo appuntamento elettorale è troppo prematuro per un mio impegno oltre il movimentismo», dichiara. Nelle ultime ore Berlusconi è tornato anche alla carica con Giancarlo Galan. L’ex governatore del Veneto potrebbe essere la carta giusta per rinforzare la lista azzurra, secondo il Cavaliere. Che tuttavia non è riuscito a convincere il presidente della Commissione Cultura di Montecitorio. Per il momento. Nella circoscrizione Centro Italia c’è il vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani a guidare la lista. Al Sud la testa di serie è Raffaele Fitto, ex ministro di base in Puglia. Uno dei pochi parlamentari che hanno avuto la deroga per candidarsi alle elezioni di maggio. Con Fitto, le altre due eccezioni sono la deputata triestina Sandra Savino,nel Nord Est,e Salvatore Cicu, onorevole sardo, nella circoscrizione Isole. Ancora in forse la discesa in campo di Claudio Scajola, il borsino di piazza San Lorenzo in Lucina gli dà un 20 per cento di possibilità di poter correre in tipografia a stampare santini e manifesti. Al Sud, più precisamente in Campania, la carta berlusconiana si chiama Fulvio Martusciello, comprovata calamita di preferenze. Berlusconi punta su di lui per non rimpiangere l’assenza di Nicola Cosentino, fino a qualche mese fa plenipotenziario del partito a Napoli e dintorni, e per garantire i voti necessari a Giusy Pascarella, amica del cuore della first lady Francesca Pascale. Nella circoscrizione Isole c’è un ritorno importante, quello di Gianfranco Miccichè. Il leader di Grande Sud,dopo la scissione dello storico nemico Angelino Alfano, si è riavvicinato al Cavaliere e adesso è pronto a candidarsi nuovamente sotto le insegne di Forza Italia. twitter@salvatuitter 10 ITALIA __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: GIUSTIZIA E POLITICA IL CASO DEL GENERALE MORI Copiare male le carte dei giudici costa caro all’«Unità»: condannata ::: FILIPPO FACCI ■■■ Fare copisteria giudizia- ria può costare caro: soprattutto se si scopre che le carte di procura non sono il Vangelo e che possono anche sostenere il falso. Ecco perché il capo della comunicazione Cinque Stelle alla Camera, Nicola Biondo, è - per adottare un linguaggio caro al Fatto Quotidiano - un diffamatore. Ed ecco perché con lui, nelle vesti di direttrice dell’Unità dal 2008 al 2011, c’è Concita De Gregorio per omesso controllo,ma non solo quello. Mercoledì scorso il tribunale civile di Roma ha condannato entrambi i giornalisti a risarcire i fratelli Alberto e Mario Mori - quest’ultimo noto generale dei carabinieri- con 80mila euro a carico di Biondo e di Nuova Iniziativa Editoriale (l’editrice dell’Unità) cui si somma una sanzione pecuniaria di 3.000 euro per la sola De Gregorio. Al tutto vanno aggiunti 6.650 euro per le spese processuali. Tutto risale a un editoriale dell’Unità pubblicato il 14 settembre 2009 e firmato appunto dalla direttrice. In esso anzitutto siricordava che l’Unità aveva dedicato particolare attenzione al generale Mori per via di un’inchiesta che «conterrebbe le prove dei rapporti tra uomini dello Stato e i vertici di Cosa Nostra negli anni terribili delle stragi»; poi si prospettavano rapporti del generale con l’allora premier Silvio Berlusconi, più precisamente «rapporti tra i fratelli di Mori e di Berlusconi»,«Alberto Mori e Paolo Berlusconi, soci all’inizio degli anni ’90 di una ditta di costruzioni siciliana già oggetto d’indagine per un giro d’affari in odore di mafia». Mica poco. «A lungo» scriveva la direttrice, «si è sostenuto che fosse una menzogna, il generale stesso ha smentito che quel Mori fosse suo fratello. Oggi in una relazione della Dia si legge che c’è stato un errore di trascrizione del nome di battesimo... ma che la persona di cui si tratta è proprio lui». Cioè il fratello.Seguivano isoliti e presuntiintrecci tra Mori e l’ancor più presunta «trattativa» tra Stato e mafia: e in tutto questo l’articolo di Nicola Biondo non era incora incominciato. Poi eccolo, anche se basterebbero titolo e occhiello: «Il giallo della società siciliana deifratelli Mori-Berlusconi», «l’editore del Giornale e il parente del generale assieme nella ditta di costruzioniCo.Ge - un rapporto della Dia del ’99 ipotizza infiltrazioni mafiose. Erano nel tavolino degli appalti». Nota: il tavolo degli appalti era noto, il «tavolino» ce l’eravamo persi: dev’essere una consolazione per fratelli minori. L’articolo di Nicola Biondo è cervellotico come è lecito attendersi dall’autore de Il patto, 368 pagine sulla «trattativa» edite ovviamente da Chiarelettere con prefazione ovviamente di Marco Travaglio. L’attuale addetto stampa di Grillo ha insistito molto sul fatto che «il socio di Paolo Berlusconi è proprio il fratello del generale»: peccato che non fosse vero. L’inchiesta sulla ditta di costruzioni Co.Ge era già stata archiviata nel 1999, ma non è solo questo ad aver convinto il giudice,Anna Mauro, che «gli articoli in esame hanno un oggettivo contenuto diffamatorio». «Il nucleo di tutta la ricostruzione», si legge infatti nella sentenza, «è costituito dalla partecipazione del fratello del generale Mori».Il quale, semplicemente, non era il fratello del generale Mori, che oltretutto si chiama Alberto e non Giorgio. «Ma un errore materiale di chi ha compilato il rapporto», scriveva invece Biondo, «ha cambiato il nome vero, Alberto, in Giorgio». Dettaglio: non è vero neanche questo. Una dichiarazione della Dia ha poi chiarito che Mori Giorgio «non risulta sia mai stato indicato quale fratello del generale, né che lo stesso sia stato oggetto di errore materiale». Dunque? Può essere che da principio anche la Dia, banalmente, nel lontano 1999, abbia preso lucciole per lanterne e quindi abbia sbrigativamente sostenuto che tal Giorgio Mori fosse fratello di Mario Mori: non ha importanza, perché tanto è falso, e Nicola Biondo in ogni caso si è dimenticato di verificare. Ne consegue che una qualsiasi carta giudiziaria, peraltro vecchia e soprattutto smentita, non è il Vangelo: dunque «i giornalisti», spiega ancora la sentenza, «hanno fornito ai lettori notizie non rispondenti al vero, frutto di un lavoro di ricerca non diligente e di un’interpretazione alterata dei fatti... ciò rivela un’esplicita e chiara volontà offensiva, risultando peraltro non solo distorta la realtà, ma utilizzata una forma espositiva aspra e tale da indurre il lettore alla formazione di un convincimento certo assolutamente negativo nei confronti dei due attori, giudicati quali persone spregiudicate e colluse con la mafia». Insomma, «non è sufficiente fare riferimento unicamente all’attendibilità delle fonti attinte, non esistendo fonti informative privilegiate tali da svincolare ilcronista dall’onore di verificare ifatti oggetto della sua narrazione». Una frase che,da sola, sarebbe sufficiente a gettare alle ortiche anni e anni di giornalismo imperniato su cartacce e sentenze, roba contraddetta dai fatti o più spesso da successive carte e sentenze. Giorgio Mori non era il fratello del generale Mario Mori, punto: i giornalisti «avrebbero dovuto, avendo il generale sempre smentito la circostanza, prima di scrivere dati infamanti, effettuare ulteriori ricerche». Vi è da dire che l’esperienza diffamatoria sembra aver impresso un impulso coerente ai due giornalisti. Concita De Gregorio è passata a condurre una trasmissione televisiva su libri e letteratura. Nicola Biondo è coerentemente passato a coordinare la comunicazione dei grillini alla Camera, laddove i riferimenti alla fantasmatica trattativa Stato-mafia, nella consueta propaganda grillina, non mancano mai. L’ex senatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri. A differenza di quanto anticipato da molti giornali, ieri non si è tenuta l’udienza per la convalida dell’arresto avvenuto sabato a Beirut: non è prevista dall’ordinamento libanese [LaPresse] «Dell’Utri non voleva fuggire Era in quell’hotelperaffari» Il corrispondente libanese in Italia, Talal Khrais: «L’ex senatore a Beirut ha una società che si occupa di giochi. Assurdo che uno scelga un posto pieno di spie per nascondersi» ::: LEONARDO PICCINI ■■■ Si annunciano tempi lun- ghi per la decisione della magistratura libanese sull’estradizione di Marcello dell’Utri, attualmente detenuto nella foresteria del quartier generale del Servizio informazioni della Polizia di Beirut:l’udienza perla convalida dell’arresto prevista inizialmente per questa mattina, è saltata e il procuratore generale del Libano, Samir Hammoud, la massima autorità giudiziaria del Paese, ha fatto sapere che deciderà solo dopo il deposito della richiesta di estradizione da parte del governo italiano. «A quel punto, il procuratore generale sentirà anche l’ex senatore del Pdl, e una decisone sulla sua eventuale estradizione sarà presa non prima di una settimana-dieci giorni. Ma i tempi potrebbero dilatarsi ulteriormente, visto la coincidenza delle festività pasquali che quest’anno cadono nello stesso periodo tanto per la comunità cattolica che per quella ortodossa e visto che in quel periodo gli uffici giudiziari in Libano rimarranno chiusi». Talal Khrais, giornalista libanese accreditato presso la Stampa Estera dal1986,e responsabile dell’ufficio Relazioni Internazionali presso il Centro ItaloArabo, sembra non avere molti dubbi: «La richiesta di estradizione richiederà molto tempo e potrebbe anche essere respinta, visto che in Libano e nei Paesi arabi è forte il sospetto che nei confronti di Silvio Berlusconi e di Marcello Dell’Utri la magistratura italiana operi con forti pregiudizi politici e personali. Quando la stampa libanese parla dei guai giudiziari di Berlusconi usa sempre l’espressione: “gli avversari di sinistra e i giudici accusano l’ex premier italiano...”, e lo stesso faccio anche io, quando devo occuparmi dei guai giudiziari del Cavaliere...». Quindi lei sostiene che il percorso verso l’estradizione dell’ex senatore di Forza Italia, non sia così automatico come molti credono in Italia? «Esatto. A differenza di quanto avviene in Italia, la magistratura libanese è molto attenta ai diritti dell’imputato ed è anche molto condizionabile dalla difesa. In Libano non si assiste mai, né a una magistratura che condiziona la politica o si assume ruoli “ ■ A differenza dei magistrati italiani, quelli libanese sono attenti ai diritti dell’imputato. E molti pensano che le vicende di Berlusconi siano strumentalizzate per fini politici TALAL KHRAIS o compiti che non le spettano. Da noi la politica ha un peso molto forte ed è in grado di condizionare anche la magistratura. A questo va aggiunto che gli avvocatipiù importanti delPaese o sono ministri, o sono membri molto autorevoli del Parlamento, e tutto questo finisce ovviamente con l’avere un peso non secondario nei rapporti e negli equilibri con la magistratura. Se fossi in Marcello Dell’Utri o in un suo fa- migliare, mi rivolgerei a uno di questi professionisti: si pensi ad esempio a Boutros Harb, oggi candidato alle elezioni presidenzialie grande avvocato,impegnato da sempre sul terreno dei dirittidella difesa.Ilprocuratore generale, persona molto saggia e prudente, deciderà poi, non in base alla richiesta di arresto per il reato di associazione esterna alla mafia, un reato che da noi non è nemmeno contemplato nelcodice penale, ma solo in base a quanto contenuto nella richiesta di estradizione avanzata dal governo italiano. La verità è che in Libano, gli avvocati hanno molto più potere dei giudici, e che da noi quando la stampa parla delle vicende di Berlusconi e di Dell’utri, ne parla sempre come di vicende politiche strumentalizzate dalla sinistra e dal partito dei giudici». Molti in Italia si domandano che cosa ci facesse realmente Dell’Utri a Beirut... «Ho sentito in queste ore molte ricostruzioni,alcune delle quali davvero fantasiose, e prive di ogni fondamento. Come quella che Marcello Dell’Utri fosse stato inviato in Libano da Berlusconi 11 ITALIA __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: GIUSTIZIA E POLITICA L’exsenatorerestaincella.E nontorna I giudici libanesi prendono tempo e rinviano ogni decisione sull’estradizione in Italia. Oggi l’udienza in Cassazione per confermare la condanna a 7 anni potrebbe slittare: i legali sono assenti per malattia ::: CATERINA MANIACI ROMA ■■■ Tempi lunghi per l’eventuale ritorno in Italia di Marcello Dell’Utri. E si potrebbero allungare anche i tempi del pronunciamento della Cassazione. Dopo la richiesta di rinvio del processo che si dovrebbe tenere oggi appunto in Cassazione, presentata dall’avvocato di Dell’Utri, Massimo Krogh, ricoverato in ospedale, anche il secondo difensore dell’ex senatore presenterà istanza di spostamento dell’udienza. Il penalista Giuseppe Di Peri, infatti, depositerà un certificato medico che prova la sua impossibilità di partecipare alprocesso che potrebbe rendere definitiva la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa di Dell’Utri. La notizia della prima richiesta di rinvio era stata confermata da Krogh. In presenza di una sola istanza di spostamento il processo si sarebbe potuto celebrare comunque in quanto la discussione poteva essere affidata al secondo difensore. Eventualità ora più difficile visto l’impedimento dell’intero collegio difensivo. Mentre si deciderà la sua sorte processuale, Dell’Utri rimane in Libano, a Beirut,dove è stato arrestato sabato. Sipensava che dovesse presentarsi davanti ai giudici libanesi, ma in realtà la legge locale non lo prevede. Resterà quindi in carcere fino alla decisione sull’estradizione richie- per sostenere la campagna di Amin Gemayel su esplicita richiesta di Putin. Peccato che Gemayel non sia candidato e che il presidente della Repubblica sia eletto dalParlamento dopo un’attenta valutazione delle 18 confessioni religiose del Paese, e che non abbiamo quindi le presidenzialisulmodello americano.Ilfatto che sia stato arrestato in uno degli alberghi più lussuosi della capitale è la riprova che Marcello Dell’Utri non voleva in alcun modo fuggire a una sentenza della magistratura italiana. Per quello che noi sappiamo, Marcello Dell’Utri non si trovava per caso in una delle suite del Phoenicia International: ma era lì per affari nelsettore delle scommesse legati alla sua società Jackpot Game che si appoggia alla Bank Misr Liban. Lui e Berlusconi fanno business da sempre con i Paesi arabi, e Beirut è il cuore pulsante della finanza mediorientale e in particolare di quella di Paesi come il Qatar,l’ Arabia Saudita, e gli Emirati Arabi. Se sei un uomo d’affari, il Phoenicia International è il luogo giusto in cui incontrarsi e concludere importanti accordi finanziari. È uno dei posti più controllati e più sicuri della capitale: quindi è il posto sbagliato per chi voglia vivere una latitanza dorata perché è sorvegliato dai servizisegreti libanesi e da quelli americani. Se sei latitante e vuoi sparire, il Libano ti offre molte altre possibilità: puoi sparire riparando in una lussuosa villa nel distretto dello Chouf, oppure nella periferia a Sud della capitale con i suoi otto comuni impenetrabili alle forze di sicurezza libanesi. No credetemi: Dell’Utri era lì solo per affari». sta dall’Italia. Potrebbe restare anche un mese in carcere. Saltata l’udienza di convalida dell’arresto, che era stata inizialmente annunciata per ieri a Beirut, si allungano così i tempi per la decisione. Il procuratore generale libanese ha deciso che l’ex senatore del Pdl sarà sentito solo dopo il deposito della richiesta di estradizione da parte dell’Italia, e che su quella, non sull'arresto, sarà presa una decisione. Su di lui i magistrati di Palermo hanno emesso l’8 aprile scorso un’ordinanza di custodia cautelare,a cuisi sono accompagnate a stretto giro le ricerche in ambito internazionale tramite Interpol. Ma per l’avvocato dell’ex senatore, Giuseppe Di Peri, pensare che quella di Dell’Utri sia stata una fuga «è un’offesa all’intelligenza ed è contrario alla logica più elementare», dal momento che Dell’Utri è entrato in Libano usando «il proprio passaporto, la propria carta di credito e ilproprio cellulare e dove si è registrato in albergo con il proprio nome». Il giorno della verità per Dell’Utri dovrebbe essere oggi in Cassazione. La Suprema Corte dovrà infatti valutare la posizione dell’ex senatore condannato a sette anni dalla Corte d’appello di Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa. Se la Cassazione lo riterrà definitivamente colpevole, confermando la sentenza di secondo grado, la richiesta di estradizione - il cui iter è già stato avviato dal ::: LA SCHEDA CASSAZIONE Oggi la Cassazione dovrebbe decidere se confermare in via definitiva la condanna a sette anni inflitta in appello all’ex senatore per concorso esterno in associazione mafiosa. In alternativa la Cassazione può decidere di rinviare Dell’Utri a un terzo processo di appello. In questo caso, la prescrizione sarebbe cosa fatta visto che scatterebbe a fine giugno ESTRADIZIONE L’Italia ha già avviato le pratiche per l’estradizione di Dell’Utri. Secondo le ultime informazioni che arrivano da Beirut, comunque, il procuratore generale libanese ha deciso che l’ex senatore del Pdl, arrestato sabato scorso, sarà sentito solo dopo che sarà depositata la richiesta di estradizione da parte dell’Italia, e che su quella richiesta, non sull'arresto, sarà presa una decisione. Da ricordare anche che l’estradizione tra il Libano e l’Italia è peraltro regolata da un accordo bilaterale firmato il 10 luglio del 1970 tra i due Paesi e ratificato dalla legge 87/1974 entrata in vigore il 17 maggio 1975 RINVIO L’udienza di oggi potrebbe, però slittare a data da destinarsi perché entrambi i difensori dell’ex senatore, Massimo Krogh e Giuseppe Di Peri, hanno presentato istanza di rinvio per legittimo impedimento per problemi di salute di cui hanno depositato da giorni la documentazione medica. L’avvocato Krogh risulta ricoverato in clinica dopo essere stato sottoposto a un intervento urgente mentre Di Peri ha problemi a spostarsi da Palermo governo italiano - diventerà esecutiva e dovrà passare la trafila diplomatico-burocratica che accompagna queste procedure. Ma la Cassazione potrebbe anche annullare con rinvio, disponendo un nuovo processo d’appello, il terzo. Che cosa prevede l’estradizione, prevista anche dalla Costituzione? L’estradizione attiva (dall’estero), come nel caso Dell'Utri, è regolata dagli articoli 720-722 del Codice di procedura penale. L’estradizione tra il Libano e l'Italia è regolata da un accordo bilaterale firmato il 10 luglio del 1970 e ratificato dalla legge 87/1974 entrata in vigore il 17 maggio 1975. Le parti si impegnano a «consegnarsi reciprocamente» gli individui che, «trovandosi nel territorio di uno dei due stati, sono perseguiti e condannati dalla autorità giudiziarie dell'altro stato». In particolare, ferma restando la protezione che ciascuno dei due stati garantisce ai propri cittadini, la Convenzione prevede che siano sottoposti a estradizione «gli individui che sono perseguiti per crimini o delitti puniti dalle leggi delle parti contraenti con una pena restrittiva delle libertà di almeno un anno» e «gli individui che sono condannati, in contraddittorio o in contumacia dai tribunali dello stato richiedente per crimini o delitti puniti dalla legge dello stato richiesto con pena restrittiva della libertà di almeno di almeno sei mesi». il graffio Schiacciata di riforme Il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi (foto Splash) ha girato uno spot per sostenere la candidatura a sindaco di Baridelparlamentare Pd Antonio Decaro. L’affascinante ministra è seduta su una panchina,impegnata in una profonda conversazione con il candidato.«Tiimmaginiseciavessero detto che io avrei fatto il ministro e tu il sindaco?». Il non ancora sindaco di Bari si esibisce in scongiuri vari, ma la Boschi insiste: «Dai, che lo sanno tutti che vinci tu». Poi si ricorda di essere una fedele renziana: «Ma stairottamando un po’?».Finalmente Decaro trova una via di fuga: «È arrivato il momento di andare a mangiare un po’ di focaccia. Come la chiami tu?», chiede. «Focaccia o schiaccia. Sciamaninn!»,rispondeleisfoderando pure il dialetto barese. E intanto anche le riforme rimangono schiacciate. 12 __Martedì 15 aprile 2014__ 13 ITALIA __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: CINQUE STALLE L’ultima provocazione sul blog Grillo offende gli ebrei per coprire i suoi guai Il M5S continua a perdere pezzi in Puglia e nelle Marche. E Beppe attacca il governo ritoccando la foto di Auschwitz ::: BRUNELLA BOLLOLI ROMA ■■■ Attaccare più forte per nascondere i problemi. Sconvolgere l’opinione pubblica per celare le tensioni interne. Fomentare. Scatenerare il tripudio di reazioni (meglio se sdegnate) per deviare l’attenzione. Tutto calcolato. Perché maestro di comunicazione, Beppe Grillo, lo è sempre stato. Conosce i tempi delle battute e sa quando è il momento di sferrare il colpo. Quando deve alzare il tiro per fare in modo che i dissidi dentro al suo Movimento Cinquestelle, specie quelli locali sulle candidature, restino in ombra, fino a non fare più notizia. La sua strategia,ormai,è chiara.Per questo non c’è da stupirsi più di tanto per la sparata comparsa ieri sul suo blog. Quel riferimento ad Auschwitz, parafrasando il Primo Levi di Se questo è un uomo, che ha fatto insorgere la comunità ebraica algrido di: «Profanazione criminale». Illeader pentastellato ha taroccato la foto simbolo del cancello del campo di concentramento. Mentre l’originale riporta la frase agghiacciante Arbeit macht frei (il lavoro rende liberi), quella postata dall’ex comico genovese recita «P2 macht frei». Il titolo è «Se questo è un Paese». E giù con l’attacco a Renzi, Berlusconi, Dell’Utri, Napolitano. «Considerate se questo è un Paese nato dalle morti di Falcone e Borsellino, dalla trattativa Stato-mafia, schiavo della P2. Comandato da un vecchio impaurito delle sue stesse azioni che ignora la Costituzione». Un testo con attacchi a tutto campo, dal Colle al leader del centrodestra «ai loro luridi alleati della sinistra». Si parla anche di «un Paese che ha eletto come speranza un volgare mentitore assurto a leader da povero buffone di provincia», e si capisce che il riferimento è al premier. «Considerate», domanda Grillo, «se questa è una donna, usata per raccogliere voti, per raccontare menzogne su un trespolo televisivo, per rinnegare la sua dignità orpello di partito vuoti gli occhi e freddo il cuore come una rana d’inverno».In fondo,poi,lo scriptum: Liberamente ispirata all’opera Se questo è un uomo di Pri- La foto simbolo di Auschwitz scelta a corredo del post di apertura del blog di Grillo per attaccare Napolitano e Renzi [Ansa] mo Levi. Meno male che ce l’ha detto. Ma se anche Grillo non avesse puntualizzato, il coro di sdegno si sarebbe alzato comunque, forte e chiaro. Dal presiden- te dell’Ucei, Renzo Gattegna, ai parlamentari Pd, Fi, Ncd. Da Enrico Mentana su La7 a monsignor Domenico Sigalini, a capo della Commissione Cei per il Lai- cato; da Scelta civica che chiede «A quando il suo Mein Kampf?», a Sel e perfino a qualche grillino dissidente, come Tommaso Currò, che punta il dito contro «una parafrasi che non sta né in cielo né in terra». Tutti contro Grillo e le sue «oscenità antisemite». A difendere il capo M5S solo alcuni fedelissimi,tra cui la depu- tata Laura Castelli: «Il post di Beppe è forte? Sarà pure così, ma è forte quello che ha fatto negliultimi vent’anni questa politica malsana che ha ammazzato la gente». In fondo al blog, però, c’è anche un’altra piccola frase, un vero post scriptum. Dice: Ps, il nuovo candidato sindaco di Bari per il MoVimento 5 Stelle è Sabino Mangano. Sì, perché mentre la politica, di qualunque colore, era impegnata a prendere le distanze dal post di Grillo, il Movimento in Puglia era percorso da tensionilacerantiin vista delle elezioni amministrative. Un pasticcio in salsa barese tra l’aspirante sindaco grillino, Vincenzo Madetti, che credeva già di essere in rampa di lancio, e i militanti del meet up locale. Peccato che Madetti abbia cercato di fare il furbo con le liste violando il regolamento del MoVimento 5 Stelle di Bari e l’impegno etico firmato in occasione della presentazione della candidatura. A inchiodare Madetti c’è anche un video che dimostrerebbe la pratica alquanto arbritraria di comporre le liste e, nonostante lui abbia provato a difendersi tirando in ballo «un pazzo di cui mi sono fidato ciecamente», nella notte è stato sfiduciato e rimpiazzato per il dopo Emiliano da questo tale Mangano,il cui nome è scritto piccolo in fondo al post della vergogna. Non solo. Oltre al caso barese, continua la faida grillina anche a Pesaro, altra città chiamata al voto per eleggere il candidato sindaco. Qui, il Movimento è ormai diviso in due fazioni in lotta tra loro e,ovviamente,i priminon riconoscono il gruppo «Cittadini Cinquestelle Pesaro» guidato dal transfuga Igor Jason Fradelloni che si sarebbe volentieri candidato alle Amministrative se però gli altri non si fossero tenuti stretti il simbolo. Niente da fare. Votazione on line per pochi intimi, a dir poco anomala e Fradelloni ha lanciato l’impeachment contro Grillo. Che oggi sarà alla Camera con i suoi per presentare il ddl M5S per abolire Equitalia. E ieri ha fatto lo show al Palalottomatica di Roma. Sparate? A raffica. La strategia è sempre quella: attaccare più forte per nascondere i problemi. il graffio il graffio Te lo do io il cachet S’ignori delle tessere Nonostante l’ultima serata dovesse essere quella di ieri, pare che Beppe Grillo sia intenzionato ad aggiungere qualche data extra al suo tour «Te la do io l’Europa». Dopo tutto questo tempo passato a spararne gratis, d’altronde, deve avere preso gusto all’idea di farsi pagare per dire due frescacce. Ramoscello d’Ulivo di Massimo D’Alema a Matteo Renzi: «Nessuno ha detto che il Pd è finito, del resto mi hanno rassicurato che stampano le tessere e questo è già un segnale positivo importante». Altroché:se nessuno le stampa, poi come fanno i capi della minoranza Pd a collezionarle? 14 ITALIA __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: BUROCRAZIA FOLLE Odissea fra le scartoffie «Mi hanno spillato 18mila euro per (non) comprare un terreno» Concessioni e perizie, geometri e notai, funzionari trasferiti e condizioni del mutuo che cambiano nel tempo. Risultato: tre anni e tanti soldi buttati. Senza risultato Senza vergogna Così il Comune cambia le carte e mi raggira ::: segue dalla prima MASSIMO AMADELLI (...)finanziamenti a fondo perduto dall’Unione Europea. Lo stesso Comune ci ha poi venduto i terreni a prezzo di mercato, girandoci vincoli quinquennali per giustificare i loro intrallazzi. Un vincolo era rappresentato dall’acquisto di una superficie minima di mq. 3.000: abbiamo accettato e comprato il terreno di mq. 3.000, utilizzandone solo 1.500 e pensando in futuro di allargarci ed edificare nei rimanenti 1.500 metri quadrati. A fronte di questo, passati ben oltre i cinque anni e quindi decadendo qualsiasi vincolo, siamo in procinto di edificare un capannone artigianale/commerciale e... udite udite... il Comune ci dice che in base al nuovo piano regolatore non è piu possibile edificare. Se avessimo fatto richieta entro novembre 2013 non vi sarebbero stati problemi, ma per l’appunto avendo poi redatto il nuovo piano regolatore, ecco, nello stesso l’area non risulta piu edificabile. Sottolineo che stiamo parlando di un terreno in zona artigianale/commerciale, che lo stesso Comune ci ha venduto con quella destinazione d'uso. Che dire... Decidere di andare all’estero diventa non solo conveniente ma anche una strada obbligata: qui, in un momento di crisi dove chi investe e crea occupazione andrebbe visto con riguardo, viene trattato come una persona a dir poco indesiderata. Meglio allora trasferirsi in Carinzia, dove le imprese vengono viste come una risorsa e, se ti presenti, sono loro i primi ad aprirti la strada per aiutarti nel miglior modo possibile. Con grande rammarico e non credendo più nella maniera piu assoluta a questi deficienti, ho deciso proprio di trasferimi all’estero e dire addio a ogni speranza di ragionevolezza. Ogni uomo per essere tale dovrebbe conoscere i propri limiti. Ma questi, pur di mantenere la loro burocrazia ottusa, non hanno più limite alcuno. Cordiali saluti Proseguiamo con la pubblicazione delle disavventure burocratiche raccontate in prima persona dai lettori: iniziative personali e imprenditoriali soffocate dal «moloch» che da decenni impedisce all’Italia di diventare un Paese normale. Qui sotto, l’indirizzo mail a cui potete indirizzare le vostre storie. ::: SERGIO GABRIELE ■■■ Nel luglio 2007 mi rivolgo a un’agenzia immobiliare di Sutri,provincia diViterbo,per cercare un terreno o abitazione in località Monte Topino. L’agenzia mi propone un terreno di 5.000 mq. su cui può essere approvato un progetto di casa. Il 23 agosto 2007 verso € 1.000 all’agenzia come proposta d’acquisto. Poi mi rivolgo a un geometra affinché mi se- gua, versando in anticipo il suo compenso. Vado all’ENPAV (ente nazionale previdenza assistenza veterinari) per avere delucidazioni sulle convenzioni per mutui ipotecari: mi indicano banca e funzionario a cui rivolgermi. Parlo con la dottoressa e le espongo il progetto: acquistare un terreno su cui costruire una casa, e ho necessità di un mutuo, poi edificherei con la mia liquidità e la vendita del mio apparta- Invia la tua disavventura a [email protected] mento. Appuntamento con il direttore di filiale, poi un altro con il dirigente del settore: è possibile concedermiun mutuo edilizio, finanziando il terreno all’80%, un altro 70% a stadio di avanzamento lavori, fino ad un massimo di 300.000 €,con uno spread in convenzione con ENPAV di 0,90%. Ben impressionato, il 1˚ novembre firmo il preliminare e anticipo 10.000 € al proprietario del terreno,nonché 3.000 € come anticipo provvigione agenzia. Il 9 dicembre 2007 invio la richiesta di mutuo in convenzione alla sede centrale della banca e all’ENPAV. Ritorno dal direttore di filiale per consegnargli i documenti, lui apre la pratica. Inizia la trafila burocratica. Nelgennaio 2008 vengo contattato dal perito della banca, ma la perizia può essere fatta solo quando saranno approvati progetto edilizio, frazionamento del terre- L’Italia è il Paese europeo con la burocrazia più invadente [Oly] no e permesso di costruire, quindi rimandiamo. Il 2 dicembre 2008, 14 mesi dopo il preliminare (!), mi viene consegnato il permesso di costruire. Chiamo il direttore di banca, il quale mi dice che è stato trasferito. Vengo ricevuto dal nuovo direttore, che mi rinvia a gennaio. A fine gennaio 2009 torno in banca, dove sono obbligato a rispiegare tutto: mi viene detto che la convenzione con l’ENPAV non è più in vigore, è da rinnovare. Altro appuntamento in filiale, stavolta presente anche il vecchio dirigente, che conferma davanti al nuovo direttore quanto pattuito nel 2007. Mi vengono richiesti una serie di documenti, fra cui la dichiarazione di un notaio:li consegno a febbraio.Ai primi di marzo mi chiama un architetto per conto della banca e mi dà appuntamento per la perizia del terreno.La settimana dopo richiamo la banca: ho superato la centrale rischi, mi è stato confermato lo spread in convenzione con l’ENPAV ma al mutuo dovrà essere aggiunta una polizza-rischio. Ad aprile altro appuntamento, devo rispiegare tutto alla vice direttrice di banca, lei mi dice che non è possibile erogare un mutuo di questo tipo. Alle mie obiezioni viene chiamato telefonicamente il vecchio dirigente che, per la terza volta, conferma quanto pattuito in precedenza. La vice-direttrice autorizza a proseguire, ma dieci giorni dopo cambia versione: non si può. Alle mie proteste segue una proposta di mutuo edilizio costruzione prima casa, stesse condizioni del 2007 ma scende al 70% del valore del terreno. Accetto. Nuova perizia a maggio, ma la banca mi dice che il mutuo edilizio non è previsto dalla convenzione ENPAV e però posso ottenerlo con uno spread dell’1,75%. Alle mie obiezioni la signora mi dice che dobbiamo risentirci per una risposta definitiva. Nel frattempo hospeso: - proposta acquisto: € 1000 - geometra: € 1000 - preliminare: € 10.000 - oneri concessori: € 2.452,21 - provvigione agenzi: € 3.000 - misurazione terreno: € 500 - notaio: da pagare TOTALE: € 17.952,21 Il 22 maggio vengo convocato dalla banca: ha deciso di darmi l’80% di 125.000, cioè 100.000 €, di farmi pagare la perizia (250 €) e l’istruttoria (500 €), e mi possono prestare altri60.000 come anticipo cantiere (per il tasso si vedrà). La storia si conclude con 18.000 € persi e tre anni buttati. Nel 2009, in tre mesi, ho venduto il mio appartamento e acquistato una proprietà in campagna già costruita. 15 ITALIA __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: I DANNI DELL’EUROPA Il presidente difende Bruxelles e dimentica i giovani disoccupati L’euroNapolitano non incanta più nessuno Lo show da Fazio disertato dai telespettatori, che sono stufi delle belle parole e vogliono fatti per uscire dalla crisi ::: segue dalla prima MARIO GIORDANO (...) di un conduttore che dopo Sanremo non sembra più in palla? Può essere. Ma soprattutto colpa di una minestra riscaldata, quella dell’europeismo di maniera, che gli italiani non riescono più a sopportare nemmeno se viene trasmessa a reti unificate. Dire che la riduzione del debito Ue è «un dovere verso i giovani», come ha fatto il Capo dello Stato,con quelsolito tono grave e solenne di circostanza, è un’offesa all’intelligenza delle persone perché:a) le politiche di austerity imposte dell’Europa in questi anni hanno ucciso l’economia ma non hanno affatto ridotto il debito; e b) perché ridurre il debito costringendo il 50 per cento dei giovani alla disoccupazione è qualcosa peggio di un crimine: è un crimine inutile e assurdo. E ripetere stancamente le parole d’ordine del «quadro di valori» e della «pace nelcuore del Vecchio Continente» è una pratica irritante che ottiene ormai solo due effetti: prima fa girare le balle, poi fa girare canale. IL PARTITO UNICO Se i solerti fan del Pude (Partito unico dell’euro) vogliono convincere gli italiani della bontà del progetto devono scendere dal piedistallo dei concetti astratti e misurarsi sulle proposte concrete, se ne hanno. Perché finora hanno pensato di vincere la parti- ta senza nemmeno giocarla, cioè sulla base di preconcetti o, peggio, sulla base del terrorismo psicologico, quello in base al quale fuori dall’euro c’è solo pianto e stridor di denti. E non si sono resi conto che il pianto e lo stridor di denti sono hic et nunc, qui e ora, la gente sta soffrendo, sta male, e non è disposta ad accettare ulte- riori penitenze in nome di vaghe promesse di felicità eterna che non arriverà mai. Non è più tempo per fatwe teologiche,gliayatollah della religione europea se ne facciano una ragione: è arrivata anche qui l’età dei lumi. O ci sono argomenti per difendere la moneta unica e la politica diBruxelles,oppure la gente chiederà di prendere un’altra strada. Cioè l’unica che garantisce la sopravvivenza. Quello che colpisce, nello scontro in atto, è proprio l’assolu- ta genericità degli argomenti pro euro.L’altra sera, dopo la partecipazione a una trasmissione televisiva, si fa vivo un mio vecchio compagno diuniversità,oggi economista a Ginevra. «La vostra è una posizione sbagliata», mi dice. Ok,dimostramelo, glidico, sfidandolo come ai tempi in cui preparavamo econometria insieme. E lui mimanda il link di un papello confuso, scritto da altri. Tutto qui? Anche il documento eurista di Lorenzo Bini Smaghi e altri, pubblicato sul Corriere il 9 aprile, del resto, è di una pochezza impressionante. Tanto che lo stesso Corriere della Sera ieri pubblicava un editoriale di Elido Fazi che diceva: «Sono convinto anch’io che uscire dall’euro sarebbe una follia. Ma bisogna usare migliori argomenti». In effetti: bisognerebbe usare migliori argomenti. Ma, forse, per usarli bisognerebbe averli. Sabato sono stato tutto il giorno al convegno di Asimmetrie, cui partecipavano alcuni dei maggiori economisti europei euro- CRESCE LA RABBIA DA NORD A SUD Sopra, sostenitori della Lega Nord durante una tappa del «No Euro tour» a Firenze. Il sentimento contro la moneta unica cresce in tutto il Vecchio continente. A destra, l’aumento del prezzo della benzina in caso di uscita dall’euro [Ansa] GLI STESSI SLOGAN Bagnai: «L’importante è abbassare le accise» «Anche se usciamo dalla moneta unica la benzina non volerà alle stelle» ::: ANTONIO CASTRO ■■■ «Se uscissimo dall’euro i prezzi della benzina non esploderebbero come minacciano i paladini del fronte “difendi l’euro a tutti i costi”, semmai da 1,7 al litro si passerebbe a 1,9. Circa il 10% in più, sicuramente meno di quanto pagavamo solo due estati fa grazie al continuo ritocco della accise». Alberto Bagnai, è professore associato di Politica economica all’università diChieti. Ma, soprattutto, uno dei pochi a non considerare un dogma teologico il solo ipotizzare un abbandono dell’euro da parte dei Paesi aderenti, Italia in testa. E a chi prefigura sfracelli e scenari postnucleari replica con slide, studi econometrici e una buona dose di buon senso. E, soprattutto,consiglia dinon farsiabbindolare dalla paura diffusa «dai gufi che prospettano scenari apocalittici». Dalla crisi, dice, «si esce in due modi». Professore, partiamo dalle cose emplici: sarebbe così terribile per noi, ma anche per il resto del Sud d’Europa che arranca in questa crisi-pantano, abbandonare l’euro? La benzina aumenterebbe veramente di “sette volte”? «Ma per carità. Al massimo l’aumento oggi sarebbe del 10%. Non dimentichiamoci che una componente chiave è quella di tasse e accise. Poi c’è il costo industriale, certo, e quindi l’acquisto del petrolio in dollari. Anche nello scenario apocalittico che il dollaro ci costasse del 40% in più la benzina aumenterebbe del 10%. E siccome Monti ha aumentato le accise ripetute volte nelsuo mandato neppure sfioreremmo i 2 euro che toccammo quell’estate famosa.Dato il prezzo di oggi (circa 1,7 al litro) si potrebbe ragionevolmente arrivare a 1,9. E poi vista la componen- te di imposte si potrebbe abbondantemente compensare l’aumento del prezzo alla pompa riducendo le accise che contribuiscono per quasi il 70%. Non bisogna abboccare a tutto quello che ci raccontano». Altro tema forte dei paladini dell’euro a tutti i costi è che, senza l’unica valuta europea, i prezzi delle case crollerebbero... «E perché quello che sta succedendo ogginel mercato immobiliare cosa sarebbe? I proprietari di case sono virtualmente ricchi, però perincassare devono accettare di contenere, e di molto, le pretese,e quindiabbassare notevolmente il prezzo di vendita. La nostra richezza è letteralmente soffocata ». Senza dimenticare che tra giugno e dicembre arriverà la nuova Tasi che si annuncia salata... «E infatti c’è da aspettarsi entro scettici e eurocritici. Ecco lì ho sentito davvero degli argomenti, dei numeri, dei dati. Per dire: il professor Alberto Bagnai, anima dell’incontro, ha distrutto numeri alla mano addirittura la principale arma usata dai sostenitori della moneta unica, cioè quello secondo cui, se uscissimo dall’euro, la benzina volerebbe alle stelle. In realtà, ha dimostrato Bagnai. l’aumento sarebbe contenuto, anche nel peggior scenario possibile. Di questo, ovviamente, il Corriere non ha scritto una riga, Bini Smaghi non saprà nulla e il mio ex compagno d’università neppure. Che ci volete fare? Ormai si sono disabituati al contraddittorio, e restano convinti che per respingere le ragioni altrui sia sufficiente il pronunciamento loro. «Basta la parola», come nella pubblicità del celebre confetto lassativo. E non si accorgono che anche l’effetto di questa pratica risulta, alla fine, molto simile a quello del confetto. Fra le 500 persone che partecipavano al convegno di sabato, in effetti, non ho incontrato nemmeno un fanatico (ovviamente qualunquista e demagogo). Ho trovato persone che volevano capire. Se trovassero, se trovassimo, qualcuno che anziché imporci verità teologiche dall’alto («Ridurre il debito è un dovere verso i giovani») provasse a convincerci, magari potremmo ricrederci. Invece no. l’autunno un nuovo pesante ribasso per le quotazioni del mattone. Tra tasse, stretta del credito e incertezza chivuole comprare temporeggia, chi vuole vendere abbassa i prezzi...». Insomma, dobbiamo aspettarci l’esplosione di una bolla immobiliare? «Si può ragionevolmente immaginare per dopo l'estate un calo ulteriore del mercato. Basta aspettare qualche mese per rendersene conto...». Sì, va bene. Ma come se ne esce? «La scorsa settimana abbiamo radunato economisti di sette Paesi differenti. Badi bene: di orientamento diverso tra loro: dal liberale al marxista. E tutti concordano che è necessario un riallineamento del cambio per uscire dalla politica dell’austerità. Altrimenti per riprenderci ci vorranno dai 15 ai 20 anni». E l’euro che fine farà? Torneremo alle nostre rispettive valute nazionali o si partorirà un euro di serie A e uno di serie B? «È necessario tornare ad una flessibilità nord-sud. Ma il punto diarrivo sarebbe ristabilire le singole valute nazionali.Però,politicamente, un doppio euro (per il Nord e il Sud) sarebbe un passo nell’immediato sicuramente più accettabile». Gli euristi continuano a ripetere gli stessi slogan. Per esempio: l’euro è necessario per combattere la Cina che è cresciuta. Ma se la Cina è cresciuta diventa un mercato interessante: ilmodo migliore per combatterla non sarebbe quella di invaderla con i nostri prodotti? E come facciamo a invaderla se i nostri prodotti sono fuori mercato a causa dell’euro fortissimo? E se i prodotti sono fuori mercato e le imprese chiudono, come lo riduciamo il debito? Mettendo un’altra tassa sulla casa? O sul patrimonio? Il convegno organizzato da Bagnai si è aperto con un reportage meraviglioso sulla Grecia. C’era Monti che diceva: «La Grecia è il più grande successo dell’euro». E poi si vedeva la devastazione di Atene, un Paese ridotto alla fame. Il più grande successo dell’euro? L’antropologo Panagiotis Grigoriou ha detto: «Sono da qualche giorno qui in Italia e mi sembra di vedere la situazione del mio Paese nel 2009, prima della catastrofe». In sala c’è stato un brivido di terrore: saremo noi il prossimo grande successo dell’euro? Forse siamo ancora in tempo per evitare la catastrofe totale: se Napolitano e gli altri sostenitori del Pude hanno qualche proposta concreta la facciano. Altrimenti gli italiani si difenderanno come possono, in fondo già lo stanno facendo. Ed è per questo, in effetti, che quando si parla di Europa sono pronti a cambiare programma. Per fortuna non solo in Tv. 16 __Martedì 15 aprile 2014__ 17 ESTERI __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Grida: «Heil Hitler» e uccide tre ebrei DOPO AVER PIANTO MISERIA PER QUANTO POCO GUADAGNAVA Putin si raddoppia lo stipendio È un membro del Ku Klux Klan l’uomo che domenica - vigilia di Pesach, la Pasqua ebraica - ha ucciso tre persone in due diversi centri ebraici di Kansas City. Frazier Glenn Miller, 73 anni, è stato il fondatore e «grand dragon» della sezione del gruppo razzista in South Carolina. Il killer, sotto custodia della polizia locale, ha urlato «Heil Hitler» mentre veniva portato via ammanettato. Testimoni hanno affermato che anche prima di sparare chiedeva ai passanti se fossero ebrei e poi sparava gridando «Heil Hitler» Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto con cui aumenta di 2,6 volte il suo stipendio e quello del premier Dmitri Medvedev. Il documento («Sul miglioramento della retribuzione delle persone in possesso di alcune cariche di governo») è stato firmato lo scorso 11 aprile. Putin, che aveva aumentato i salari di quasi tutti gli altri alti funzionari pubblici, venerdì scorso aveva pubblicato la sua dichiarazione dei redditi da cui si evinceva che il presidente nel 2013 aveva guadagnato solo 3,7 milioni di rubli (poco più di 74.000 euro), meno del suo primo ministro e meno di quanto dichiarato nel 2012. Insomma, pianto miseria per qualche ora, lo zar ha poi reso pubblico il proprio aumento di stipendio... [Lap] Strage in Nigeria 71 morti, 124 feriti La crisi ucraina A Kiev sono già divisi su tutto Mosca si prende altri pezzi Il presidente Turcinov e il ministero degli Interni vogliono lo scontro coi «terroristi» dell’Est La Tymoshenko e il premier Jacenjuk per il dialogo. E i russi conquistano nuove posizioni ::: CARLO PANELLA ■■■ Solo un miracolo può preservare l’Ucraina da un bagno di sangue. Ieri il presidente ucraino Oleksandr Turcinov ha firmato il decreto che ordina l’operazione militarecontro «iterroristi» che occupano edifici digoverno nelle regioni orientali. Specularmente il governatore filorusso della regione ucraina di Donetsk, Serhiy Tarutaha, ha lanciato un’operazione antiterrorismo.Di fatto, due dichiarazioni formali e contrapposte di inizio delle ostilità militari. I filorussi, che si sono attestati nei palazzi «conquistati» del Governo Regionale a Donesk e dei Servizi di Sicurezza a Luhansk, dopo gli incidenti con la milizia ucraina che ha fatto alcuni morti, hanno ripreso ieri le occupazioni di altri gangli vitali della regione. Il tutto, con il più che probabile aiuto di agenti di Mosca. Occupato l’aeroporto militare di Slovyansk (nella regione di Donetsk), così come gli edifici della polizia e dei servizi di Sicurezza,sì chel’intera città e sotto il loro controllo ed è presidiata da migliaia di manifestanti che li sostengono.Glioccupantidelmunicipio di Sloviansk - una dozzina di uomini in mimetica armati di kalashnikov, al braccio la coccarda arancionera dell’ordine di San Giorgio, simbolo della vittoria sovieticasui nazisti-cosìsisono presentati: «Siamo cosacchi della guarda nazionale della repubblica di Donetsk!». Ma il caos politico regna anche a Kiev,ilcuigoverno è attraversato da profonde tensioni che rendono ancora più gravela situazione.Ne è prova la posizione altalenante di Yulia Tymoshenko, che si era recata a Donetsk per mediare e che venerdì aveva spinto il premier Arsenij Jacenjuk - suo fiduciario - a tentare dichiudere la mediazione andando a Donetsk, promettendo per il futuro - ma senza impegni - referendum regionali sull’autonomia e immunità per gli occupanti filorussi degli edifici pubblici. La Tymoshenko si è sempre detta con- ::: LA SCHEDA SCONTRI ARMATI A Horlivka i filorussi hanno attaccato una stazione della polizia ucraina. Gli agenti hanno cambiato casacca e hanno giurato fedeltà al comandante della milizia filorussa del Donetsk. Gli occupanti del municipio di Sloviansk - una dozzina di uomini in mimetica, al braccio la coccarda arancionera dell’ordine di San Giorgio, simbolo della vittoria sovietica sui nazisti - così si sono presentati: «Siamo cosacchi della guarda nazionale della repubblica di Donetsk!» CONTRAPPOSIZIONE Ieri il presidente ucraino Oleksandr Turcinov ha firmato il decreto che ordina l’operazione militare contro «i terroristi» che occupano edifici di governo nelle regioni orientali. Specularmente, il governatore filorusso della regione ucraina di Donetsk, Serhiy Tarutaha, ha lanciato un’operazione antiterrorismo traria all’intervento militare a Donetsk, caldeggiato invece dai «falchi»ucraini:ilpresidenteOleksandr Turcinov e il ministro degli Interni Arsen Avakov, che non riconoscono legittimità politica ai filo russie l’evidenteconsenso che essi riscuotono tra la popolazione e che li hanno sempre appellati come «terroristi». Lunedì mattina la «colomba» Tymoshenko ha ribadito la sua posizione dialogante, ma poche ore dopo, con uno dei suoi repentini voltafaccia (che hanno favorito in passato le sue disgrazie) si è trasformata d’improvviso in «falco» e ha dichiarato: «Sono a favore di una risoluta operazione anti terroristica con la partecipazione delle forze armate ucraine».Risultato:ileaderfilorus- Ai lettori La rubrica “Mal d’Africa” di Antonio Panzeri è rimandata a domani. Al-Thani lascia dopo un agguato «Mi ammazzano»: via anche il nuovo premier libico ::: MAURIZIO STEFANINI ■■■ Dopo appena un mese dalla destituzione di Ali Zaidan, costretto a fuggire in Germania dopo un drammatico voto di sfiducia al Congresso Generale Nazionale, il parlamento libico, anche il nuovo primo ministro libico Abdullah al-Thaniè stato costretto alle dimissioni, da franco tiratori. Non nell’accezione corrente della politica italiana, di deputati che nel segreto dell’urna hanno tradito le consegne del partito, ma nel senso etimologico originario: uomini armati che si sono appostati fuori dalla residenza del premier e si sono esercitati nel tiro a segno. «Un gruppo di miliziani traditor ha sparato su casa mia!», ha detto al-Thani nel precisare che la sua decisione era «irrevocabile». «Io e la mia famiglia siamo stati vittime di un attacco brutale che ha terrorizzato il vicinato e ha messo a serio rischio le nostre vite», ha scritto nella lettera di dimissioni al Congresso. In qualche modo è un salto di qualità, dal momento che nei mesi scorsi per fare pressione sul governo i ministri si limitavano a bersagliare a titolo dimostrativo sul ministero dell’Interno. D’altra parte, in Libia per i governanti è ormai come la storia della coperta troppo corta, che se la tiri lasci scoperti o il petto o i piedi. Zeidan era infatti caduto per via della rivolta dei secessionisti della Cirenaica, che si erano impadroniti dei porti da cui parte il petrolio. Al-Thani ha allora trattato con i ribelli e ha ottenuto da loro la riapertura di due scali,ma a quelpunto sono state le milizie diTripoli e Misurata a infuriarsi e a bloccare un altro porto. Dopo di che da lunedì a giovedì sia Tripoli che Bengasi sono state bloccate da uno sciopero popolare spontaneo di protesta contro l’arroganza delle milizie, che però invece di sostenere il governo ha finito per creare caos ulteriore. Ovviamente,nella baraonda è stato subi- si del Donetsk hanno chiesto personalmentea VladimirPutin diintervenire per evitare il massacro, come ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov che haaggiunto,sibillino:«Ilpresidente russo segue gli sviluppi della situazione a Donetsk con grande preoccupazione». D’altronde, è evidente che anche ilCremlino temeun improvvisa escalation militare a Donetsk, tanto che ha chiesto domenica sera una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza che, come sempre, si è concluso con un nulla difatto.Ma ha formalizzato le due posizionicontrapposte. L’ambasciatore di Mosca, Vitaly Churkin ha dichiarato: «In Ucraina ci sono cittadini di origine russa in pericolo per il rischio di ritorsioni nei loro confronti, e pertanto è necessario garantir la loro tutela». Dunque, Mosca si prepara a «tutelare» i filorussi di Donetsk. Durissima la risposta di Yuriy Sergeyev, rappresentante di Kiev al Palazzo di Vetro: «Nell’est dell’Ucraina non cisono gruppi di manifestantipacifici,come la Russia cerca di far credere, ma solo terroristi che applicano le stesse tecniche che sono state usate in Crimea, ma non lasceremo che si ripeta lo stesso scenario». Gli Usa siattestano ciecamente sulle posizioni del governo di Kiev e non cercano di riportarlo alla ragione. L’Europa latita. L’Ucraina sprofonda nell’odio. Doppio attentato ieri con quasi 100 morti ad Abuja, in Nigeria, dove si sono registrate due esplosioni alla stazione di bus di Nyaya. La stazione è piena di cadaveri a terra e sangue ovunque in quello che viene considerato il primo attacco vicino all capitale negli scorsi due anni. Secondo fonti della polizia i morti confermati sarebbero 71 con 124 feriti. Dietro la strage, la mano di Boko Haram che ha già sferrato una sanguinosa ondata di attentati nel nord-est del Paese: nel week-end, proprio i sanguinari miliziani islamisti, che puntano a instaurare uno Stato islamico, hanno attaccato due villaggi e causato almeno 68 morti Maduro arresta trenta militari Circa 30 funzionari delle forze armate venezuelane sono stati arrestati perché sospettati di stare organizzando un colpo di Stato contro il governo di Nicolas Maduro. Lo sostiene il giornale di Caracas “Ultimas Noticias”, citando fonti governative, secondo cui gli accusati sarebbero membri di aeronautica, marina, esercito e Guardia nazionale. Il caporedattore Eleazar Diaz Rangel ha precisato che la fallita rivolta militare era prevista per il 20 marzo e avrebbe incluso anche raid aerei. I funzionari sarebbero stati in contatto con almeno un leader dell’opposizione Abdullah Al-Thani, premier libico dimissionario dopo l’agguato di cui è rimasto vittima [Ap] to rinviato ilprocesso appena apertosi a Tripoli ai due figli di Gheddafi Seif al-Islam e Saadi Gheddafi, alla sbarra assieme all’ex capo dei servizi segreti Abdullah al-Senussi, all’ex premier Al-Baghdadi al-Mahmudi e ad altri 30 collaboratori eccellenti del deposto regime del colonnello, accusati di essere responsabili della repressione della rivolta del 2011 che portò alla deposizione e all’uccisione del colonnello. Aggiornato al 27 aprile, perché erano presenti solo 27 dei 37 imputati, e perché la difesa ha chiesto più tempo per raccogliere prove. E per gli scioperi è stata rinviata al 21 aprile anche la prima seduta dell’Assemblea Costituente. 18 __Martedì 15 aprile 2014__ 19 ATTUALITÀ __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Via da Roma ::: DINO BONDAVALLI La secessione dell’hockey Bolzano è già austriaca ■■■ A voler essere onesti, bisogna ammettere che come rappresentazione di un proposito secessionista è decisamente più accattivante di tanko, la ruspa «travestita» da panzer in dotazione ai secessionisti veneti arrestati a inizio aprile. Ma, al di là delle belle immagini e della soddisfazione per la conquista del campionato austriaco Ebel, ::: LA SCHEDA la vittoria oltre confine dell’Hockey Bolzano, che lo scorso anno aveva SUPERCAMPIONATO deciso di lasciare l’Italia per giocaL’Hockey Club Bozen, nato re nel torneo mitteleuropeo, ha nel 1933, è la squadra che vanavuto l’effetto delsale sulla ferita anta il maggior numero di scudetcora aperta provocata dalla «secesti italiani: 19 (e l’Alpenliga 93-94). Dalla stagione sione sul ghiaccio». 2013/14 gioca nel campionaLa fuga oltre confine in cerca di to austriaco - che è aperto a stimolie sponsor,decisa unilateralsocietà straniere: alle sei locali mente e poi avallata dalla Federase ne aggiungono due slovezione italiana sportdelghiaccio (Fine, una croata, una ungherese e una ceca sg) è infatti stata tutt’altro che indolore per il movimento italiano. E il L’AFFARE fatto che domenica sera Bolzano Il passaggio alla lega austriaca abbia scritto una pagina della stoè stato un successo dal punto di vista economico: più spettaria dell’hockey, laureandosi camtori (nelle due partite di finale pione d’Austria dopo aver battendoiRed BullsSalisburgo in un overtime al cardiopalma nella quinta e decisiva sfida delle finali best of five, ha finito per riportare a galla il rammarico di chi quella scelta l’ha solo subita. Certo, la vittoria per 3 a 2 ai supplementari, arrivata battendo la franchigia au- Heinz Fischer con Arno Kompatscher [Lap] striaca nella bolgia della Volksgarcontro il Salisburgo al Palaten Arena diSalisburgo,rappresenghiaccio bolzanino c’è stato ta un risultato sportivo memorabiun incasso di quasi 300mila le, conquistato in un torneo al quaeuro) più sponsor, più visibilile partecipano otto squadre austriatà (in Europa) che, una slovena, una ungherese, IL SOGNO una ceca e una italiana.Ma perBolUna squadra altoatesina in un zano, nella cui bacheca c’erano già campionato austriaco è un fat19 scudetti conquistati in Italia, le to che non può che far piacere critiche delle altre società italiane, a chi sogna una maggiore integrazione sociale e magari anche equiparano la fuga in Austria che politica fra Vienna e Bolzadel team bolzanino all’eventualità no. Fra i primi a congratularsi che Juventus o Milan possano decicon gli atleti dell’hockey c’è dere di non partecipare più alcamstato non a caso il governatore e leader Svp Arno Kompatpionato di Serie A per giocare all’escher (nella foto Lapresse stero, restano. mentre è ricevuto da Heinz Fi«Posto che nel futuro di questo scher, presidente della «posport c’è una dimensione di camtenza tutrice») Con l’ok della Federazione, gli altoatesini partecipano al campionato straniero. E lo vincono Gli ex avversari di Milano protestano. Fidanza (FdI): stop alla deroga o si uccide il nostro sport L’esultanza di Kim Stroemberg, il finlandese del Bolzano Hockey [hockey-pictures.com] pionato a livello europeo, come d’altra parte potrà essere anche nel calcio, è chiaro che il modo in cui si è compiuta la scelta di Bolzano, arrivata tra giugno e luglio dello scorso anno, quando si stavano ormai definendo regole e iscrizioni del campionato nazionale, ha spiazzato tutto ilmovimento»,spiega Tiziano Terragni, direttore generale dell’Hockey Milano Rossoblu. Il risultato è stato che mentre Bolzano faceva fortuna in Austria,conquistando un trofeo che porterà nelle casse della società circa 950 mila euro solamente sotto forma di premi, in Italia il movimento soffriva per l’as- senza del team più blasonato. Un esempio su tutti, quello degli incassi. «Per avere lo stesso incasso di una partita con il Bolzano ne dobbiamo giocare tre con le altre squadre», sottolinea Terragni. Nessuna sorpresa, quindi, che mentre il collettivo bolzanino guidato da coach Tom Pokel celebra la vittoria su avversari di altre quattro nazioni, a Milano si lotti per evitare che 90 anni di storia dell’hockey siano costretti a traslocare a Torino per i costi troppo elevati dell’Agorà. L’impianto comunale di via dei Ciclamini, la cui gestione è affidata a un privato,assorbeinfat- ti sotto forma di costi di utilizzo ben il 25% del budget della società rossoblu. «Una percentuale insostenibile», spiega Terragni, annunciando che«noistiamo parlando con le istituzioni e con i gestori dell’impianto per trovare una soluzione». La convenzione attuale scade infatti a fine mese, e la speranza è quella di ottenere un rinnovo a prezzo scontato. Se non si troverà l’accordo per ridurre i costi che l’Hockey Milano sostiene per l’utilizzo dell’impianto, che nell’ultima stagione ha ospitato una media di 2 mila spettatori a partita, con punte di 4 mila in oc- casione delle sfide più importanti, il trasferimento rischia però di diventare una scelta obbligata. Un finale che«noitifosinon vogliamo»,protesta Carlo Fidanza,europarlamentare di Fratelli d’Italia e grande appassionato di hockey su ghiaccio. «Quello che serve è una prospettiva di rilancio del movimento, che al momento non esiste. La fuga in Austria di Bolzano, che è una vera e propriadelocalizzazione, rappresenta una sconfitta che non possiamo accettare», prosegue Fidanza.«Lafederazione non deve più concedere la deroga a Bolzano per giocare in Austria, perché è necessario rilanciare l’hockey nei centri più grandi, altrimenti da una dimensione cittadina si passa a una completamente valligiana, inevitabilmente più piccola». Un appello che, per non cadere nel vuoto, dovrà essere raccolto dalle istituzioni, Comune di Milano in primis. A differenza di quanto accade in Alto Adige, dove le condizioni di utilizzo degli impianti sono decisamente più favorevoli di quelle milanesie dove le amministrazioni locali favoriscono in tutti i modi il movimento dell’hockey, nel capoluogo lombardo finora si è visto ben poco. «Inostriincassisono datiesclusivamente da sponsor privati, dai biglietti delle partite e dalle quote per il settore giovanile», spiega Terragni. Il Comune, invece, si limita a incassare dalla gestione dell’Agorà. Una vera beffa per chi vede glistorici avversari di Bolzano prosperare non solo grazie alla secessione, ma anche grazie al sostegno di provincia autonoma ed enti locali. Dopo i casi Bartolini e Isotta Non può fare il professore: «È di destra» Spartaco Pupo bocciato all’abilitazione da una commissione in cui siede un collaboratore di “Manifesto” e “Micromega” ::: GIANLUCA VENEZIANI ■■■ Se gli attuali criteri di selezione delle università italiane fossero stati applicati in passato, sarebbero stati esclusi dall’insegnamento personaggi come Giovanni Gentile,Renzo De Felice o Gianfranco Miglio. Dopo il caso di Simonetta Bartolini raccontato da Libero e la lettera di Paolo Isotta, un nuovo episodio alimenta infatti la sensazione che chi studia autori di destra sia incompatibile con la carriera accademica in Italia. Spartaco Pupo, 39 anni, ricercatore di Storia delle dottrine politiche presso l’Università della Calabria, ha presentato la candidatura per l’abilitazione a professore associato nella materia che insegna. Ma è stato scartato, in quanto - si legge nella motivazione dei commissari - «la sua produzione è tutta concentrata sull’asse conservatorismo/ comunitarismo e si presenta con un forte taglio ideologico» e riguarda «solo aspetti marginali» della disciplina. A Pupo, cui pure vengono riconosciuti «ottima continuità e pubblicazioni presso buoni editori nazionali» (i suoi libri sono pubblicati, tra gli altri, da Rubbettino, Aracne, Le Lettere), vengono però contestati «scarsa aderenza alle tematiche proprie del settore», mancato «raggiungimento di risul- Spartaco Pupo [Facebook] tati innovativi nel medesimo» e perfino un conflitto di interessi dovuto a «pubblicazioni su volumi e riviste non dello specifico settore». I contributi scientifici di Pupo, in realtà, sono importantissimiper la disciplina. Il ricercatore calabrese è stato il primo ad aver introdotto al pubblico italiano le opere di Robert Nisbet, il più grande pensatore conservatore americano; si è occupato della produzione di Russell Kirk, padre del tradizionalismo conservatore e collaboratore di Reagan; e ha affrontato il pensiero di Michael Oakeshott, faro del conservatorismo inglese e consigliere della Thatcher. Quanto alle riviste, Pupo è membro del comitato di direzione della Rivista di Politica, diretta da Alessandro Campi, professore a sua volta escluso dall’abilitazione a ordinario, perché ritenuto troppo di destra. «La rivista», sottolinea Pupo, «è tutt’altro che estranea al settore: si occupa infatti di dottrine politiche. E quanto alla sua scientificità, basti dire che è composta interamente da accademi- ci». Stupisce sapere inoltre che la compromissione con riviste e pensatori di destra viene contestata da un membro della commissione, il professor Angelo D’Orsi, che firma a sua volta sulle riviste Il Manifesto e Micromega e recentemente ha lanciato un appello «alle compagne e ai compagni della sinistra piemontese», affinché votino per la lista Tsipras alle Europee. «Il suo principale oggetto di interesse è Gramsci, il che potrebbe valergli l’accusa di essere monotematico e ideologico, proprio come me», sostiene con sarcasmo Pupo. «Anche la scientificità dei suoi scritti è discutibile: in “Prontuario di storia del pensiero politico” D’Orsi si limita a elencare le date di pubblicazione dei testi del pensiero politico. Bastava andare su Wikipedia per saperle». Poco competenti della materia sembrano invece gli altri due commissari: Fabio Rugge e Andrea Romano. Entrambi docenti di storia delle Istituzioni politiche (e non delle Dottrine politiche, come sarebbe stato normale) hanno fatto un «copia e incolla» delle valutazioni di D’Orsi. Uno dei due, Romano, qualche anno fa, si rese celebre per la proposta, subito rifiutata, di conferire la laurea honoris causa al dittatore tunisino Ben Alì in quanto «promotore di una società solidale e democratica». 20 ATTUALITÀ __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: grafia è uno strumento impreciso, ndr)». Anche il legale Ernesto Macrì della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia ha chiesto interventi sui nodi critici in un convegno organizzato a Bologna dall’ortopedica Mirka Cocconcelli, alla fine di marzo: «Se a tutto questo si aggiunge l’eccessiva dilatazione dei tempi legali si comprende perché appare più che mai necessaria una riforma organica». SPESE LEGALI Scialacquato l’11,8% della spesa sanitaria In Italia,ogni anno,ci sarebbero circa 12 mila denunce di pazienti (il dato è stabile da 3 anni) con una media di risarcimenti da 50 mila euro cadauno. Il 98.1% dei dottori coinvolti vedono la denuncia ricevuta risolversi in una archiviazione con nulla di fatto. Ma intanto la struttura ospedaliera ha preferito transare con i pazienti in via extragiudiziale e a cifre minori, perché sostenere delle spese legali costa e si evita anche di mettere in piazza il buon nome dell’istituto. Con il risultato che le casse pubbliche languono e le assicurazioni incassano. Alcune regioni come Emilia-Romagna, Toscana e Veneto sono corse ai ripari spostando il problema: rimborsano direttamente i pazienti, rinunciando alle proposte contrattuali delle assicurazioni, rifacendosi poi sui medici. Una via che ha aperto un ulteriore cono d’ombra. I pazienti vengono risarciti transando preventivamente e i medici, che neanche sapevano di essere stati coinvolti in casi legali, si ritrovano sul conto a distanza di anni, richieste risarcitorie. L’effetto è l’apertura di contenziosi furiosi tra ospedali e medici con il tentativo di questi ultimi di non operare mai in casi complicati e di rifugiarsi nella «medicina difensiva» a scapito anche dei pazienti. Dentro questo mercato non poteva mancare la criminalità organizzata. La compagnia assicurativa romena City Insurance è finita sotto indagine per presunti rapporti con la criminalità. Le sono stati bloccati 78 milioni di euro e le aree assicurate dal proprio istituto sono saltate. Copriva strutture pubbliche di Emilia-Romagna, Basilicata, Lazio, Lombardia, Puglia, Sardegna e Sicilia. Anche il vicepresidente dei medici ospedalieri della Lombardia, Sergio Barbieri, chiede che il governo faccia qualcosa:«È assurdo che si parlicontinuamente di risparmi e poi c’è uno spreco dell’11 per cento delle risorse sanitarie su cui nessuno fa niente». Uno spreco che proprio invisibile non sembra. La sanità butta 14 miliardi l’anno in visite (inutili) a prova di causa Dodicimila denunce ogni dodici mesi ai danni dei medici. Che, per prevenire problemi, prescrivono prestazioni anche non necessarie. Con enorme spreco di soldi pubblici ::: ANTONIO AMOROSI ■■■ Il premier Matteo Renzi ripete: «Italiani, segnalateci gli sprechi». Nel Paese delle tasche bucate anche pochi euro gridano vendetta. Ma 13-14 miliardi di denaro pubblico sono qualcosa di più. È la somma che ogni anno l’Italia spreca per visite, esami, ricoveri e farmaci inutili. Ce lo dice l’Age.na.s,l’agenzia nazionale per i servizi sanitari e il Centro Studi sulla giustizia penale «Federico Stella», che con due analisi mettono in luce come buttiamo l’11,8 per cento delle spese sanitarie del nostro Paese. I 13-14 miliardi sono il costo della «medicina difensiva», la pratica che spinge i medici ad un eccesso di prescrizioni per evitare eventuali contenziosi con i pazienti. IL BUSINESS DEL DANNO Negli anni il mondo assicurativo ha trovato nei conflitti medico-legali un settore economicamente fruttuoso, tirando in ballo ospedali e medici creando un «business del danno». La reazione dei medici è stata di tutelarsi eccedendo in analisi, per scaricare su altri, eventuali contenziosi che dovessero scatenarsi per complicanze non dovute alla loro azione. Un disastro per tutti. La facilità con la quale i pazienti, indotti dalle assicurazioni e da istituti specializzati, fanno causa ai medici sta trasformando la sanità italiana. I premi pagati da strutture sanitarie e medici alle compagnie assicurative in un anno ammontano a 520 milioni di euro, con un tasso di crescita, tra il 2001-2011, pari al 7,3 per cento. Un costo incredibile per il sistema sanitario e con un rischio anche per i pazienti. Come evidenziato dalla Società Italiana di Radiologia a fine 2013: «Una prestazione radiografica su tre è inutile e aumenta del 400% il rischio di essere operato senza motivo (la radio- MISURA LE CONCENTRAZIONI DI RAME Dai ricercatori italiani un test del sangue per prevedere il rischio di Alzheimer Un esame del sangue «made in Italy» capace di predire il rischio di ammalarsi di Alzheimer. Lo hanno messo a punto i ricercatori dell’Università Cattolica-Policlinico Gemelli e dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma, e dell’Irccs Istituto Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli Brescia. L’analisi, descritta in uno studio pubblicato su Annals of Neurology, misura i livelli di rame nel sangue. Se troppo elevati, il rischio di demenza arriva a triplicare. L’obiettivo è ridurre la probabilità di ammalarsi abbassando le concentrazioni del metallo nel sangue delle persone a rischio. Il test è stato sperimentato su 141 soggetti ad alto rischio Alzheimer, già colpiti dal cosiddetto lieve declino cognitivo (disturbo della memoria spesso anticamera dell’Alzheimer). Tutti i pazienti, su cui è stato eseguito il test del rame con un semplice prelievo di sangue, sono stati monitorati per 4 anni. Risultato: chi ha concentrazioni plasmatiche di rame libero superiori alla soglia massima dei soggetti sani ha un rischio triplicato di ammalarsi di Alzheimer, a parità di livello di declino cognitivo presente al momento del prelievo. Scambio di provette, tolgono la prostata a un uomo sano ■■■ Era stato operato perché aveva un carcinoma alla prostata. O meglio, credeva di averlo. Stando almeno a quanto gli avevano riferito i medici basandosi sulle analisi alle quali l’uomo era stato sottoposto due mesi prima dell’intervento. Però le cose non stavano così. Perché i medici si erano sbagliati: avevano in realtà scambiato le provette didue uomini col risultato di far finire sotto i ferri, con la conseguente asportazione della prostata, il paziente sbagliato. Per questo due dottoresse e un’infermiera dell’unità operativa di Urologia 2 dell’ospedale di Cisanello, in provincia di Pisa, sono state rinviate a giudizio per lesioni colpose gravissime in cooperazione tra loro e saran- Vaccini, clima, alimentazione Terapie e comportamenti contro l’allergia primaverile ::: LUCA BERNARDO* ■■■ Si sono spenti da pochi giorni i riflettori sul Congresso Nazionale della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP), che ha visto riuniti a Milano oltre 800 esperti di settore per fare il punto su tutte le ultime novità in campo immuno-allergologico. Questo congresso è stato presieduto da Salvatore Barberi, Roberto Bernardini e Gian Luigi Marseglia. Le nuove sfide dell’immunoterapia specifica e le possibilità offerte dalla diagnosi molecolare sono stati soltanto alcuni dei temi affrontati dai congressisti. Oggi sempre più spesso si parla d’immunoterapia specifica (ITS), ovvero quello che nel gergo comune viene chiamato “vaccino” contro l’allergia. «Tra le scelte terapeutiche - afferma Salvatore Barberi, pneumo-allergologo della Clinica Pediatrica dell’Ospedale San Paolo di Milano e co-presidente del Congresso SIAIP - vi è la possibilità di prescrivere anche una terapia desensibilizzante dopo un’attenta indagine anamnestica e diagnostica. Allergia al veleno d’imenotteri (api, vespe ecc.), rinite allergica (da acari della polvere e da pollini, per esempio) e asma bronchiale sono i casi in cui l’ITS si è rivelata efficace e sicura. Essa determina un’immuno-tolleranza specifica verso l’allergene, ad esempio l’acaro o i pollini, per il quale si desensibilizza e si associa a una riduzione dei sintomi dovuti all’allergene stesso». CHE COSA NON FARE Naturalmente spetta allo specialista esperto in allergologia pediatrica individuare, dopo un’attenta anamnesi, il miglior percorso diagnostico e terapeutico. Troppo spesso ci si affida a chi della materia non è esperto o a soluzioni fai da te, come dimostrano i test che si possono acquistare anche su internet per verificare le intolleranza alimentari. «Anche per questo ricorda Barberi - la SIAIP ha recentemente avanzato al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, la proposta di una certificazione di qualità delle prestazioni diagnostiche-terapeutiche, nell’ottica di una appropriatezza e di una razionalizzazione dell’offerta in base alle necessità e ai livelli di competenza». Non solo. Gli allergologi e immunologi pediatri della SIAIP, proprio nell’ottica dell’appropriatezza, hanno approvato un documento, presentato a Milano, sul choosing wisely (scegliere con saggezza) in allergologia pediatrica, ovvero che cosa fare ma soprattutto che cosa non fare in questo campo. «Si tratta di sedici consigli pratici - spiega Roberto Bernardini, Presidente della SIAIP e direttore della UOC Pediatria presso l’Ospedale San Giuseppe di Empoli - basati sull’evidence based medicine (ebm), le evidenze scientifiche, per poter effettuare una scelta corretta in alcune delle più comuni situazioni che si possono presentare nella pratica di tutti i giorni. È un documento predisposto dalle Commissioni SIAIP, elaborato dal Consiglio Direttivo e dalla Presidenza, che ogni pediatra dovrebbe avere sulla sua scrivania per poter subito capire cosa non deve fare nelle più comuni patologie immuno-allergologiche». CIBO E AMBIENTE Ospedale Cisanello di Pisa ::: PISA PILLOLE DI SALUTE no processate in questigiorni. Rischiano una condanna da tre mesi a due anni di reclusione. Secondo l’accusa le due dottoresse - una livornese residente a Pisa, medico strutturato, e una pisana, medico specializzando - e l’infermiera, di Pisa, il 13 dicembre 2012 eseguirono un prelievo istologico (biopsia prostatica) su un paziente residente a Livorno, ma inserirono nelle provette etichettate col nome dell’uomo i campioni prelevati a un altro paziente (affetto da carcinoma prostatico) e viceversa. L’intervento di asportazione della prostata, avvenuto un paio di mesi dopo, fu dunque eseguito sul paziente sano. «Verificheremo la dinamica dell’accaduto e metteremo in atto le procedure dovute per evitare casifutu- rie fare luce su eventuali responsabilità». Così l’assessore regionale al diritto alla salute, Luigi Marroni, ha commentando il caso al quotidiano Il Tirreno. «Sono in atto i doverosi controlli» ha affermato Marroni «per accertare la veridicitaà della questione e la dinamica. I controlli sono attivati con il rischio clinico regionale, una sorta di verifica che fa la regione, più una verifica che viene fatta dall’azienda. Qualora il caso venisse confermato ce ne scusiamo con la persona». Intanto il presunto caso di malasanità approda al Tribunale di Pisa, dove si gioca anche la battaglia dei risarcimenti, tra processi penali (in diminuzione) e cause civili (in aumento) . Le prime per metà si concludono a favore dei pazienti, le seconde solo nel 30% dei casi. Tra gli altri temi affrontati nel Congresso della SIAIP, grande rilevanza ha avuto anche quello del rapporto tra allergie e ambiente. Inquinamento e cambiamenti climatici incidono sempre più spesso sull’eziologia e sull’andamento delle patologie allergiche. Essendo malattie multifattoriali, che uniscono un elemento ereditario a elementi ambientali, le allergie sono condizionate dalle zone in cui viviamo. E ancora: il Congresso della SIAIP ha affrontato anche il rapporto tra allergie e alimentazione con tutti i che problemi pone la nutrizione del bambino allergico. «Anche nel corso di un simposio SIAIP-EAACI (Accademia Europea di Allergologia e Immunologia Clinica) gli aspetti pediatrici di allergia ad alimenti, oltre che ai farmaci, sono trattati con il massimo rigore scientifico» conclude Gian Luigi Marseglia. *Direttore del Dip. Materno-Infantile Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano 21 ATTUALITÀ __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Lo scambio di embrioni al Pertini di Roma Farà nascere i gemelli non suoi Il risarcimento sarà milionario La donnaporterà a terminela gravidanza:ilsuolegalenon sisbilancia,ma cisidovrà accordare per un indennizzo.A Modenanel2004 per un erroresimileuna coppiaha ottenutoun milionee mezzo ::: FILIPPO MANVULLER ■■■ Una mamma che si trova a concepire due gemelli di altri. Un’altra mamma che, dopo aver abortito, si accorge che quei due gemelli erano i propri. Due destini che malauguratamente si incrociano, come nelle scene di un film horror, ma questa è vita reale, nell’era della tecnica e dei bimbi prodotti in laboratorio. La storia degli embrioni finiti in provette che sarebbero state «scambiate» all’ospedale Pertini di Roma sembra essere destinata a finire in tribunale, con prospettive di rimborso milionarie,anche se «in questo momento il risarcimento è l’ultima delle nostre preoccupazioni», ha precisato ieri l’avvocato Michele Ambrosini,legale della famiglia in attesa dei due gemelli. La donna, a Repubblica, ha già annunciato di voler comunque portare a termine la gravidanza. Quei feti non sarebbero isuoi,a giudicare dalle comparazioni di dna emerse dopo la villocentesi, peraltro fatta in un’altra struttura romana, il Sant’Anna e a quanto pare - avallata dal riscontro di altri genetisti. La famiglia ha presentato un esposto e la donna arriverà al concepimento perché ha detto - «i nostri valori sono questi». Per ora dunque «aspettiamo la nascita dei bambini», poi «faremo chiarezza», ha detto Ambrosini. La vita, prima di tutto. Ma le eventuali responsabilità dovranno essere portate alla luce. Il ministero ha avviato ieri le ispezioni in ospedale, garantendo sulle procedure indicate nelle norme che «se applicate correttamente»,assicurano «la tracciabilità di tutto il materiale biologico nel percorso di fecondazione assistita». Un’altra commissione è stata istituita dalla Regione Lazio, che - cautelativamente - ha bloccato il servizio. IL PANICO Intanto il caso ha scatenato un mezzo panico generale in aspiranti mamme e papà che attendono gli esiti del Pertini. La direzione generale ha assicurato che effettuerà l’esame del patrimonio genetico in tutte le coppie coinvolte nella vicenda delpresunto scambio diembrioni. Ed è giallo sulla giunta Zingaretti che, all’indomani dell’insediamento, aveva annunciato l’avvio delle procedure di accreditamento (autorizzazione alfunzionamento,ndr)dei centriper la procreazione medicalmente assistita, ma fino a ieri sul sito dell’Istituto superiore disanità veniva riportato - come contestato dall’associazione ::: LA VICENDA L’ERRORE Scambio di embrioni all’ospedale Pertini di Roma lo scorso 4 dicembre quando quattro coppie si sono sottoposte alla fecondazione assistita LA GRAVIDANZA Una delle quattro mamme porta in grembo due gemelli che non risultano compatibili con i profili genetici dei genitori. Restano i dubbi per le altre coppie che quella mattina si sono sottoposte al trattamento LA REGIONE La Regione Lazio intanto ha chiuso l’unità di fisiopatologia per la riproduzione e la sterilità del nosocomio romano. E il presidente Nicola Zingaretti ha istituito una commissione d’indagine presieduta dal rettore di Tor Vergata, il genetista Giuseppe Novelli, per esaminare il caso: «Nel giro di 2-3 giorni faremo chiarezza: potremo capire cioè a chi appartengono davvero i feti», ha detto Novelli NUOVI TEST Saranno eseguiti nuovi test per effettuare l’analisi genetica comparativa dei campioni di villi coriali dei due feti, conservati al Centro che ha effettuato i primi esami, con il Dna di tutte le coppie coinvolte per verificare la compatibilità biologica tra i soggetti esaminati Luca Coscioni- che «la Regione Lazio non ha ancora emanato le autorizzazioni dei centri per l’applicazione di tecniche di procreazione medicalmente assistita». Questa procedura è prevista dalla legge 40, che ha 10 anni di vita. Per il governatore Zingaretti quella oggi attiva è «un’autorizzazione provvisoria». Quel che è certo è che il Lazio è l’unica Regione in Italia a non avere referenti e strutture regionali per la fecondazione in vitro, come testimonia il portale dell’Iss. Insomma, il campo è ancora quello dei se e dei ma. Di mezzo ci sono vite,padri e madri.E viene da chiedersi se i giudici costituzionali, che hanno recentemente affossato ildivieto alla fecondazione eterologa IMPORTANTE RITROVAMENTO ARCHEOLOGICO A FIRENZE Carte clonate a Roma: 7 arresti e 15 denunce della legge 40, abbiano considerato le incertezze in cui già si opera per l’omologa. IL PRECEDENTE Ilcaso delPertini non è nemmeno il primo. Era il 1996. Modena. Due genitori bianchi si trovarono tra le mani - dopo nove mesi di attese e speranze - due gemelli neri. Il concepimento fece emergere, chiaramente, l’errore umano. Padre e madre denunciaronoe ilPoliclinico. La vicenda divenne nota solo otto anni dopo, nel 2004, quando si aprì la causa civile che portò la coppia digenitori inconsapevoli al risarcimento di un milione e mezzo dieuro.Ilprofessor Annibale Volpe parlò di«probabile errore umano», annoverando tra questi anche la possibilità che in laboratorio si fossero maneggiate pipette sporche. Cellule che sfuggono al controllo nel mondo in cui la tecnica vuole superare la natura. Il caso del Pertini è per certi versiancora più complicato. E per l’avvocato Filomena Gallo, dell’associazione Luca Coscioni, se i sospetti dovessero essere accertati, è prevedibile che «i “proprietari” degli embrioni chiederanno di avere gli embrioniindietro».La vicenda finirebbe quindi in tribunale. Per la legge 40, infatti, la madre “sbagliata” che oggi li porta in grembo è madre legittima. Angelo Calandrini, altro legale che si sta occupando del caso, prevede un possibile «tentativo di mediazione finalizzato a trovare un’eventuale conciliazione», in denaro s’intende, fermo restando che «nessuno potrà ridare a queste donne la possibilità di tornare indietro». Nel momento in cui non dovesse esserci un accordo sul risarcimento, la questione finirà all’attenzione dei giudici. A quel punto il particolarissimo caso dell’incrocio tra famiglie finirà nell’elenco dei sinistri sanitari nazionali,12mila in base alle ultime statistiche, del 2012. Le Regioni prima si affidavano alle assicurazioni, ora stanno iniziando a mettere da parte fondi per i risarcimenti diretti. Ma nessuna cifra potrà mai aiutare quelle mamme a «riavvolgere il nastro». Altri resti romani a Palazzo Vecchio Il Teatro Romano conservato sotto Palazzo Vecchio diventa ancora più grande grazie alle nuove scoperte fatte durante i lavori per il nuovo foyer e la nuova biglietteria del museo. In particolare è emersa la maestosità del percorso di accesso del pubblico, il vomitorium, posto a collegamento tra l’emiciclo esterno e l’orchestra. Trovati anche antichi pozzi di approvvigionamento idrico e di smaltimento che scendono a una profondità di oltre 10 metri sotto il livello attuale di Firenze [Ansa] Sette persone arrestate e altre 15 denunciate in stato di libertà, tra Italia e Bulgaria: facevano parte di una associazione a delinquere specializzata nella clonazione di carte di credito e nell’intercettazione abusiva di dati informatici. La banda avrebbe truffato centinaia di turisti nel centro della capitale e, secondo gli investigatori, gestiva un giro d’affari di circa 100mila euro al giorno. Ventuno persone erano già state arrestate, nel 2012, nell’ambito della stessa operazione, denominata «Dolly card». La clonazione delle carte avveniva per mezzo della manomissione di sportelli Bancomat. Gli arresti, disposti dal gip del Tribunale di Roma, sono stati eseguiti dai carabinieri del Comando antifalsificazione monetaria e della compagnia di Roma Centro, in collaborazione con Europol e con Sans, Servizio di sicurezza nazionale della Bulgaria. Accoltella la fidanzata come fece l’amico Un commercialista di 42 anni, Enrico Sganzerla, residente a Casaleone e responsabile di uno studio ben avviato dal padre a Cerea, in provincia di Verona, ha accoltellato più volte la fidanzata, Laura Roveri, 25 anni. Voleva ucciderla e ci sarebbe riuscito senza l’intervento dei soccorsi. Lui è accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione. Il caso ricorda quello dell’avvocato Vittorio Ciccolini, che la scorsa estate ammazzò la propria fidanzata, Lucia Bellucci, 31 anni, con diversi fendenti al torace. E ora è venuto fuori che i due uomini si conoscono: hanno giocato a tennis insieme. Concordia, il manager smentisce Schettino Il capo dell’unità di crisi di Costa Crociere spa, Roberto Ferrarini, in servizio la sera del 13 gennaio 2012, è stato sentito ieri al processo di Grosseto sul naufragio del Giglio. È a Ferrarini che Schettino disse al telefono, subito dopo l’impatto: «Ho preso un fondale basso, sono distrutto... Adesso abbiamo un black-out. Sto facendo fare i controlli». E ieri Ferrarini ha rivelato che «Schettino mi propose di dire alle autorità che a causa di un blackout aveva fatto una collisione. Ma io dissentii fortemente, mi arrabbiai. Era una cosa differente e falsa rispetto a quanto mi aveva raccontato prima». In pratica, stando a Ferrarini, Schettino gli propose di combinare una versione dei fatti, diversa dalla realtà. Borsa Milano-FTSE Mib Gli indici grafica a cura di centimetri.it ::: Borsa Londra-FTSE 100 21.314,56 +0,55% Commento I politici lascino perdere Alitalia e pensino a come attirare i turisti ::: DAVIDE GIACALONE tribuìfattivamente.Percompletare l’opera, dato che il necessario ■■■ Alitalia e Malpensa si è vo- aumento di capitale non trovava luto legarli l’una all’altro. Affon- sottoscrittori, si fece entrare Podandoliassieme. Sostiene Rober- ste Italiane. Tanto per buttar via to Maroni, governatore della qualche altro quattrino. Morale: Lombardia, che senza garanzie l’Alitalia “privata” è partecipata al perl’aeroporto diMalpensa bloc- 20.59% da Intesa, al 12.99 da Unicherà l’ingresso della Regione credit e al 19.48 da Poste. I “privanell’azionariato di Sea, la società ti” imprenditori sono minoranche gestisce Malpensa e Linate. za. Un fallimento di sistema. Etihad (Emirati Arabi) paga, o, La blocchi. Nessuno può offrire garanzie e chi le offrisse sarebbe almeno,annuncia d’essere dispoun millantatore. L’operazione sta a farlo, perché compra una Malpensa è fallita proprio perché compagnia più grande ed eurola politica ha supposto di potere pea. Questa seconda cosa concondizionare ilmercato.E,del re- sente di operaresu rotte altrimensto, neanche funziona la pretesa ti interdette, il che comporterà di mediazione governativa fra avere i veri proprietari in formale due società private (Alitalia ed minoranza. I venditori si facciaEtihad). Supporre che una politi- no pagare più che possono, e ca piccina possa giocare su mer- smettano di piagnucolare. L’unicati globali serve a sprecare altri co interesse che il governo dosoldi pubblici. Quei “tavoli” sono vrebbe garantire è che Poste sia il utili solo ad attovagliare profitta- primo soggetto a uscire. L’interesse nazionale non è tori, già dimostratisi incapaci di avere un vettore di bandiera, pocompetere. L’attuale azionariato Sea vede sto che la bandiera vale assai più il Comune di Milano in maggio- di quel vettore. L’interesse consiste nel far affluire ranza assoluta visitatori, siano (con una parteciqui per turismo, pazionedellaProaffario studio.Bavincia) e il fondo sti un dato: meninfrastrutturale treMalpensa perF2ial44%.Nelnodeva traffico altri vembre del 2012 aeroportilombarsi voleva concludilomoltiplicavadere una strana no, sempliceoperazione: pormente aprendosi tare Sea alla quoai vettori low tazione, far fare cost. Dal mondo cassa al Comune, si viene in Italia, chesarebbe rimaanche se non si sto azionista decisivo, ma senza R. Maroni [Fotogramma] viaggia in italiano. In vista di più la maggioranza, il tutto accettando una dimi- Expo 2015 non serve a niente butnuzione del valore patrimoniale tare soldi in compagnie di predella società, quindidella parteci- sunta bandiera, serve riuscire a pazione municipale. Quotarsi dare ivistia tuttiquelliche lo chieper diminuire il proprio valore, dono e serve assicurare che dalun esercizio circense. Allora scri- l’aeroporto all’albergo e dall’alvemmo contro l’operazione, poi bergo all’Expo glispostamentisiadimostratasi irrealistica e quindi no meno lunghi che da Pechino saltata, suggerendo: a. di vendere emeno avventurosi che dalla Madeltutto; b. di concentrarsinelre- lesia. L’interesse nazionale consiste digere un serio piano aeroportuale nazionale. Che ancora manca. nell’avere trasporti interni che Nel frattempo colavano a pic- consentano divendere il“prodotco i conti Alitalia, per la cui priva- to Italia”. Avere Angela Merkel a tizzazione i contribuenti italiani Pompei e non portarci il giorno erano stati caricati di 6 miliardi di dopo tutti i tedeschi è da incapadebitie 8 anni di cassa integrazio- ci. Ma provate ad arrivare a Pomne. Una roba grottesca, che non pei senza la macchina! (e anche solo cancellò la concorrenza in- con la macchina). Provate a manterna esistente, ma riservò alla giare o soggiornare nei dintorni. nuova compagnia quella che fu Auguri. Alitalia è un pezzo del nostro la ricca tratta Roma-Milano. Peccato che noi passeggeri trovam- cuore. Ci faceva sentire a casa già mo più conveniente e razionale all’imbarco. Malato e costoso, usare i treni ad alta velocità. Un meglio operarlo. Malpensa è stadoppio e totale errore: quello de- to un pezzo del nostro portafogli imprenditori, che si dimostra- glio, ma preferivamo non passarrono incapaci, e quello della poli- ci. Gli errori si pagano. Abbiamo tica, che si dimostrò presuntuosa pagato (noi per loro). Speriamo e inutile. La tutela di Malpensa abbiano imparato. non è stata decisiva nel distruggewww.davidegiacalone.it re la rinovellata Alitalia, ma con@DavideGiac Borsa Parigi-CAC 40 4.384,56 6.583,76 +0,43% +0,34% Petrolio - al barile Euro/Dollaro 108,85 $ +1,08% -0,32% 1,3827 Il portafoglio nei tempi di crisi Tra Btp Italia e azioni come cambiano i risparmi Boom di richieste per l’emissione dei titoli pubblici legati all’inflazione Ma con l’attuale congiuntura economica può essere saggio non puntarci tutto ::: UGO BERTONE ■■■ La partenza è stata in linea con la tradizione. Il Btp Italia, giunto alla sesta edizione, viaggia già con una raccolta a 6,7 miliardi al termine del primo giorno. Di qui il consiglio ai ritardatari: chi vuol sottoscrivere lo faccia entro stasera perché non è affatto escluso (anzi, è probabile) che il Tesoro decreti la conclusione anticipata dell’emissione rispetto alla scadenza di mercoledì. Un successo, in un certo senso, annunciato, vista la grande fortuna di cui godono oggi i titoli di Stato italiani, a differenza di quella primavera del 2012 in cui il governo fece appello al “Bot people” per evitare tassi da strozzinaggio puro sui mercati internazionali. E i risparmiatori, con una fedeltà che ha stupito ed impressionato i banchieri di tutto il mondo, non hanno deluso le aspettative: finora le varie tranche di Btp Italia hanno raccolto circa 66 miliardidieuro,pari a circa l’11% del totale dei titoli di Stato in circolazione. Un appello che ha portato bene ai risparmiatori: chi ha acquistato i Btp emessi in quella circostanza ha goduto finora di un rendimento annuo del 5,5%, inferiore comunque a quello offerto dalla seconda emissione (il 7,7%) e dalla terza (il 6,2%). Dati i precedenti, però, le caratteristiche della sesta emissione hanno fatto storcere il naso ad alcuni esperti: il nuovo titolo, indicizzato come gli altri all’inflazione italiana (tabacco escluso) presenta una cedola minima garantita dell’1,65%, mezzo punto in meno rispetto all’offerta dello scorso autunno. A queste condizioni conviene ancora dare fiducia al Tesoro? Che senso ha, in particolare, cercare uno scudo contro l’aumento dei prezzi quando le statistiche segnalano una cadu- ta costante dell’indice dei prezzi? E per chi ha già investito in Btp Italia meglio passare al nuovo o meglio portare a scadenza i titoli in portafoglio, sfruttando anche il bonus previsto? Per prima cosa, a favorire l’appeal del titolo contribuiscono le caratteristiche che hanno già decretato i successi delle emissioni precedenti: non ci sono commissioni di sottoscrizione da pagare; il titolo può essere sottoscritto sul Mot (attraverso la propria banca od un broker online) anche per soli 1.000 euro; è previsto anche stavolta un premio fedeltà per le persone fisiche che detengono il titolo fino a scadenza. Ma, al di là degli incentivi all’acquisto, valgono anche considerazioni più tecniche. È probabile che la Bce stia per scendere in campo per combattere la caduta dei prezzi con la discesa dell’euro.In quel caso i titoli a cedola fissa potrebbero scendere ancora.Certo,in caso di ripresa dell’inflazione (e dell’economia), i titoli legatiall’inflazione sarebbero più lenti a recuperare. Ma il “sacrificio” sarebbe al massimo dell’1% , mentre il ritorno dei prezzi all’obiettivo della Bce del 2% garantirebbe a scadenza un risultato più che positivo rispet- to al tasso fisso. Semmai, viste le plusvalenze teoriche accumulate, un detentore di una delle precedenti emissioni di Btp Italia potrebbe trovar conveniente monetizzare una parte dei guadagnie reinvestirlinell’attuale offerta. Ma non esistono alternative? Ha senso concentrare i propri risparmi solo in quest’emissione? Sicuramente no. È sensato puntare solo una parte dei capitali (diciamo non più del 40%) in titoli con queste caratteristiche. Per chi vuol puntare sui titoli inflation linked, però, le alternative per il grande pubblico sono davvero poche: le emissioni governative legate all’inflazione all’euro, in genere, moltiplicano la cedola e il capitale rimborsato a scadenza per 1 più il tasso di inflazione. In pratica, il beneficio si accumula progressivamente nel tempo e si materializza al momento del rimborso o della vendita del titolo. Nel caso di Btp Italia ad ogni stacco cedola viene riconosciuto in contanti l’effetto di rivalutazione sul capitale. Per quanto riguarda le emissionicorporate, poi, la convenienza viene annullata dal prelievo fiscale del 26 per cento. Dal punto di vista dei rendimenti, un risparmiatore potrebbe cercare un’alternativa in Piazza Affari. La prossima campagna dividendi offre non pochi titoli interessanti sotto il profilo della cedola. Iltitolo Enel, ad esempio,stacca a metà giugno un dividendo del 3,28% rispetto alle quotazioni di ieri. Ancor più conveniente Eni che il 19 maggio pagherà il 3,09%. L’elenco è lungo e ricco dioccasioni (Unipolsai,ad esempio, paga il 7,2% il prossimo 19 maggio). Ma il mercato azionario, soprattutto in tempi di grande turbolenza dei prezzi, non è per tutti. Anche Mps in profondo rosso PopMilano e Banca Etruria affondano in piazza Affari ■■■ Popolari in prima fila a Piazza Affari. La Milano perde l’8,52% e l’Etruria addirittura l’11,5%. La prima cade (nonostante il blocco dello scoperto deciso dalla Consob) dopo che l’assemblea, a sorpresa, ha bocciato la nuova governance. L’istituto di Arezzo affonda essendo venuto a mancare l’appeal speculativo. Ieri, infatti, è stato annunciato l’inizio ufficiale delle trattative con la Vicenza per arrivare all’integrazione. Scende del 5,3% anche Mps che, pur non essendo una popolare, fa parte delle banche nel mirino della speculazione. Il caso più clamoroso è quello della Bpm. Sabato, assolutamente a sorpresa non è passata la riforma della governance. Erano piccole modifiche di dettaglio. Eppure sono state bocciate. A tutti gli effetti si deve considerare un incidente di percorso frutto,probabilmente,di inesperienza. Le assemblee delle popolari, infatti, sono mecca- nismi molto complessi che vanno gestiti con attenzione. Tecnicamente non c’è stata una prevalenza dei voti contrari. Più semplicemente quelli favorevoli, pur in maggioranza, non hanno raggiunto la soglia dei due terzi prevista. Da quanto si deve capire il presidente Giarda, il responsabile della gestione Anolli e l’amministratore delegato Giuseppe Castagna devono farsi un po’ le ossa. N.SUN. __Martedì 15 aprile 2014__ 23 @ commenta su www.liberoquotidiano.it ■■■ Un sostegno alle cooperative editoriali. A ribadirlo Rosario Altieri, presidente dell’Agci (Associazione generale delle cooperative italiane), il movimento riconducibile al movimento laico. Intervenendo al congresso regionale pugliese dell’organizzazione ha spiegato che «la liberta di stampa nel nostro Paese è un principio sancito dall’articolo 21 della Costituzione». Altieri ha riconosciuto Altieri (Agci): le cooperative editoriali vanno sostenute l’esistenza di un passato un po’ confuso «ma - ha aggiunto - non si può fare di tutta l’erba un fascio». Gli eventuali illeciti vanno colpiti «ma la stampa vera e la vera editoria vanno tutelati e salvaguardati». Noi «siamo per tutelare la vera editoria».Poco prima aveva espresso soddisfazione per l’incarico ministeriale tocca- to a Giuliano Poletti («Un riconoscimento ai nostri meriti»). Siè poi soffermato sul tema della pressione fiscale. Eccessiva non solo in valore assoluto ma anche in relazione alla qualità, piuttosto scadente dei servizi pubblici. Sia a livello centrale (principalmente, istruzione e giustizia), sia regio- nale (sanità), sia locale (dai trasporti agli asili nido, dalla raccolta allo smaltimento dei rifiuti, etc.). «I ritardi dell’Italia nel confronto internazionale e di alcune aree rispetto al resto del Paese sono manifesti e, a seconda dei casi, riconducibili prevalentemente all’incongruità dei modelli organizzativi adottati e ad una ina- Animagic Media Applausi al Nasdaq il 18 maggio del 2012 quando l’ad di Facebook, Zuckerberg (al centro con il microfono in mano) ha dato idealmente il via alla quotazione del social network [LaPresse] Accordo negli Usa per Mondo Tv ::: EUGENIO FACCI ■■■ È una mossa che potrebbe ave- re un forte impatto sul settore deiservizi finanziari quella a cui starebbe lavorando segretamente Facebook. Il gigante dei social network starebbe per ricevere l’autorizzazione per emettere moneta elettronica sul territorio europeo,permettendo agli utentidi depositare soldi sul proprio profilo. L’autorizzazione darebbe anche la possibilità agliutentidi Facebook dieffettuare pagamenti e trasferimenti tramite il sito verso altri utenti. Secondo indiscrezioni del Financial Times una autorizzazione in tal senso verrà data dalla banca centrale irlandese “entro poche settimane”, inaugurando così potenzialmente una nuova era sia per la società di Menlo Park che per milioni di utenti. L’autorizzazione avrà validità in tutta Europa e permetterà a Facebook di puntare al promettente mercato dei pagamenti online. Secondo le stime tale mercato dovrebbe crescere del 35% all’anno fino al 2017, raggiungendo allora un giro d’affari di 650 miliardi di euro e 450 milioni di utenti al mondo. Facebook è posizionata bene per diventare una piattaforma di riferimento per scambi finanziari. Rispetto ai concorrenti che si stanno attrezzando per battagliare su questo mercato (tra questi Google, Vodafone e Apple) la società di Zuckerberg può infatti contare su un enorme numero di utenti e sull’abitudine di questi ad usare il proprio profilo quotidianamente, in modo veloce e pratico. Ma a frenare un possibile sviluppo impetuoso della “banca Facebook” potrebbero esserci i dubbi che molti utenti hanno riguardo alla privacy e alla sicurezza del proprio profilo (dubbi che peraltro toccano non solo la società di Menlo Park ma tutto il mondo dei siti social). Per ottenere l’autorizzazione dalla banca centrale irlandese ad operare nei servizi finanziari Facebook dovrà versare un capitale di 350 mila euro, oltre ad accantonare a riserva un ammontare pari alla moneta elettronica emessa. Negli Usa Facebook è già autorizzata a processare pagamenti online, principalmente per lo sviluppo e l’acquisto di giochi ed applicazioni interne al proprio sito. Secondo dati della Dopo gli Stati Uniti Facebook diventa banca Anche l’Europa verso il sì Il «Financial Times»: l’Irlanda pronta ad autorizzare il social network Si potranno versare soldi ed effettuare pagamenti attraverso il profilo Sec (l’equivalente Usa della Consob) nel 2013 il giro d’affari relativo a questi pagamentiè stato di 2,1 miliardidi dollari,e le commissioni praticate su questi pagamenti hanno rappresentato circa il 10% dei ricavi di Facebook. L’entrata nei servizi finanziari potrebbe aprire una nuova era quindi non solo per gli utentima anche per la stes- sa società di Zuckerberg, che finora ha basato il proprio modello di business principalmente sui ricavi pubblicitari. La novità strategica è sottolineata anche da fonti ben informate del Financial Times, secondo cui «Facebook vuole diventare una società di servizi di base nei mercati emergenti». La piattaforma Facebook permette- MERCATINO Accordo tra Turkish Airlines e Trenitalia Ai clienti vendita biglietti a prezzi agevolati TRASPORTI Italia e Turchia ancora più vicine grazie all’accordo siglato fra Trenitalia e Turkish Airlines. Lo rende noto un comunicato di Fs. Con l’intesa entrambe le società offrono nuove e migliori opportunità di viaggio ai rispettivi clienti grazie alla vendita combinata, e a prezzo agevolato, di biglietti aerei e ferroviari, attraverso la rete delle Agenzie di Viaggio italiane. L’accordo consolida la strategia di Trenitalia che punta a una sempre maggiore ed efficace integrazione fra aerei e Frecce. Allo stesso tempo consente a Turkish Airlines di continuare a incrementare la qualità e la ricchezza della propria offerta. rebbe ad esempio agli emigranti di rimandare i soldi in patria in modo facile ed efficiente. Recentemente il sito ha ad esempio superato i 100 milioni di utenti in India, e il paese asiatico rappresenta per il social network il secondo mercato al mondo dopo gli Usa. L’entrata di Facebook nel mondo dei servizi finanziari potrebbe portare vantaggi anche tra le start-up europee, in particolare a Londra dove tre nascenti società di pagamenti online sarebbero state contattate dal gigante californiano per una possibile partnership. Con la mossa Facebook entrerebbe in un settore, quello dei pagamenti online e via smartphone, che continua a mostrare evoluzioni impetuose ma anche disorientanti, spesso rese meno comprensibili dall’assenza di un coordinamento internazionale a livello di regole. Solo il mese scorso Mt Gox, una delle principali piattaforme impegnate nello scambio dei Bitcoin, ha dichiarato bancarotta, ma ciò non ha determinato il crollo di Bitcoin come alcuni avevano previsto. L’assemblea è l’8 maggio Rcs verso lo scontro finale. E rischia anche Scott Jovane ■■■ Giornata di relativa calma in Borsa per Rcs. Il titolo, complice anche l’altalena del mercato, è rimasto stabile a 1,61 euro. Dietro le quinte si moltiplicano le voci sul possibile ribaltone ai vertici. Non solo alla direzione del quotidiano di via Solferino con de Bortoli che non andrà via senza la lettera di licenziamento e la proprietà che sta cercando di risistemare la governance. Ma anche la poltrona di Pietro Scott Jova- deguata allocazione dei fondi: soltanto una razionalizzazione dell’offerta potrà permettere un recupero di efficienza, soprattutto nel Mezzogiorno, ove il sistema è frammentato, ancorato a gestioni fallimentari e poco aperto alle sollecitazioni delmercato. Ne discende – conclude – che ad un prelievo consistente non corrisponde un efficace utilizzo delle risorse». ne, l’amministratore delegato di Rcs, sembra in bilico. L’appuntamento definitivo è fissato per l’8 maggio quando si svolgerà l’assemblea degli azionisti. La sostituzione dei consiglieri dimissionari potrebbe essere l’occasione per il regolamento dei conti fra i due schieramenti che si confrontano perilcontrollo della casa editrice delCorriere della Sera. Da una parte la Fiat che ha il 20% e dall’altra Diego della Valle e Urbano Cairo che insieme hanno il 13%. La Fiat sembra intenzionata a far valere la sua forza: ha investito cento milioni nell’aumento di capitale ma non ha in mano le leve del giornale. L’altro fronte che invece accusa Torino di esercitare un potere largamente superiore al suo peso azionario. I soci minori tendono a lasciare la scena. Paolo Merloni ha annunciato di aver venduto lo 0,51 in dissenso sulle scelte azienda- ■■■ Mondo TV ha sottoscritto un accordo con il gruppo Usa Animagic Media per la produzione e la distribuzione di una nuova serie animata in 3D basata sulla property di successo “Bug Rangers”. L’accordo, dice una nota riportata dall’agenzia Reuters, prevede la partecipazione al 50% dei ricavi derivanti dalla vendita della serie e del relativo licensing e merchandising, mentre Mondo TV avrà una quota minoritaria sui ricavi derivanti dalla vendita della toy line sviluppata dalla serie. L’accordo non era previsto nel piano triennale recentemente approvato e «rappresenta il primo accordo di questa entità negli Stati Uniti per Mondo TV», sottolinea la nota che però non dà dettagli finanziari né stime. Nei giorni scorsi erano stati resi noti accordi di licenza in altri mercati internazionali come Indonesia, Sri Lanka, Libano, Emirati Arabi. Iltitolo Mondo Tv ha prima festeggiato la notizia con un balzo del 9% ma nel corso della giornata borsistica hanno avuto la meglio i realizzi e alla fine ha chiuso in rosso del 7,5%. Grazie agli accordi internazionali e al business plan 2014/2016 annunciato lo scorso 25 marzo, il titolo ha più che raddoppiato il proprio valore nel giro di poche settimane. Alla famiglia Achermann Sabelli lascia il controllo di Be ■■■ Rocco Sabelli lascia la proprietà di Be, la società di informatica di cui aveva il controllo insieme a Gianni Tamburi. Una piccola rivoluzione visto che Sabelli si può considerare uno dei fondatori della società dov’era arrivato nell’intervallo tra l’incarico in Piaggio e quello in Alitalia. Dopo l’abbandono della compagnia aerea era tornato a occuparsi dell’azienda di informatica. Nel frattempo, però, le cose sono cambiate e così ha deciso di farsi da parte. Ha ceduto le sue quote a Carlo (consigliere) e Stefano Achermann (amministratore delegato) che ormai hanno in mano la gestione operativa dell’azienda oltre a essere azionisti in proprio con circa il 9%. Il passaggio di proprietà è avvenuto a monte. A passare di mano sono state le quote di Data Holding, la scatola che possiede circa il 32% di Be. La famiglia Achermann ha acquistato il 48,6% della scatola per poco più di dieci milioni compreso l’accollo di 3,9 milioni di obbligazioni sottoscritte da Banca Intesa. Ora la famiglia Achermann è il primo azionista di Data Holding seguita da Tamburi con il 46%. Il resto in mano a soci minori. In Borsa il titolo Be ha consolidato i guadagni degli ultimi tempi chiudendo a 0,43 euro con un calo dello 0,93%. L’amministratore delegato di Rcs, Pietro Scott Jovane [Ansa] li. «Io -fa sapere dal Vietnam dove ha appena inaugurato uno stabilimento- de Bortoli lo terrei». In igni caso «non condividevo la ricapitalizzazione e avevo riserve sul piano». Anche la famiglia Pesenti ha espresso il suo dissenso. Ora gli occhi sono puntati sulla trattativa che si è svolta a Londra. A quanto pare Nagel avrebbe offerto a Soros la quota di Mediobanca cui, eventualmente, aggiungere quella in mano di Intesa.. N.Sun. 24 __Martedì 15 aprile 2014__ 25 __Martedì 15 aprile 2014__ Mercato Azionario AZIONI A PREZZO VAR% PREZZO CHIUSURA SU PR. RIF. MED. PON. MINIMO 2013/2014 MASSIMO 2013/2014 VAR% PR. UF. DAL 30/12/13 ACEA ACOTEL GROUP ACQUE POTABILI ACSM-AGAM AEDES AEFFE AEGON AEROPORTO DI FIRENZE AGEAS AHOLD KON AION RENEWABLES ALCATEL-LUCENT ALERION ALLIANZ AMBIENTHESIS AMPLIFON ANSALDO STS ANTICHI PELLETTIERI ARENA ASCOPIAVE ASTALDI ASTM ATLANTIA AUTOGRILL AUTOS MERIDIONALI AXA AZIMUT A2A 10,59 20,25 1,043 1,317 0,0503 0,841 6,285 13,36 30,87 14 0,621 2,692 3,58 119,1 0,5955 4,436 8,1 0,082 0,0057 2,268 7,75 11,84 18 7,205 16,38 18,28 22,52 0,885 -0,09 -0,45 -0,4 1,33 -0,4 -0,77 -2,68 -1,1 -0,58 -4,72 -3,77 -1,1 0,53 -1,66 -1,32 -1,23 -0,67 1,27 -2,26 -0,34 10,4803 20,3615 1,0432 1,3131 0,0501 0,8379 6,2795 13,3752 30,8105 14 0,6221 2,6329 3,5666 118,271 0,6304 4,4629 8,0979 0,0819 0,0056 2,2418 7,7557 11,9808 17,9966 7,1327 15,9181 18,1476 22,3876 0,8803 7,995 19,86 0,756 1,05 0,04 0,737 6,23 9,63 30,75 12,4 0,621 2,692 3,234 119 0,49 3,996 7,755 0,082 0,0054 1,781 6,61 10,7 16,52 6,12 15 17,8 19,82 0,7835 10,96 23,16 1,121 1,375 0,057 0,906 6,96 13,68 33,37 14,05 0,621 3,388 3,958 134 0,685 4,89 8,52 0,082 0,007 2,326 7,91 12,95 19,16 7,675 17,33 20,53 26,67 1,029 27,98 2,9 39,25 25,43 25,44 19,97 -8,45 39,24 -0,74 7,44 -17,58 9,15 -8,31 21,43 9,86 3,18 3,64 26,63 1,24 2,96 10,36 17,35 3,54 -9,1 13,57 4,06 23/06/14 26/05/03 02/05/06 26/05/14 07/05/07 18/05/09 15/08/13 12/05/14 26/04/13 19/04/13 24/05/10 04/06/07 16/06/14 08/05/14 11/06/12 12/05/14 19/05/14 26/05/08 24/07/00 12/05/14 12/05/14 05/05/14 19/05/14 21/05/12 14/04/14 09/05/13 B CARIGE B CARIGE RSP B DESIO BRIA RNC B DESIO E BRIANZA B IFIS B INTERMOBILIARE B M.PASCHI SIENA B P DI SONDRIO B P EMILIA ROMAGNA B POP ETRURIA E LAZIO B POP MILANO B POP SPOLETO B PROFILO B SANTANDER B SARDEGNA RSP BANCA GENERALI BANCO POPOLARE BASF BASICNET BASTOGI BAYER BB BIOTECH B&C SPEAKERS BCA FINNAT BE BEGHELLI BENI STABILI BEST UNION COMPANY BIALETTI INDUSTRIE BIANCAMANO BIESSE BIOERA BMW BNP PARIBAS BOERO BOLZONI BON FERRARESI BORGOSESIA BORGOSESIA RSP BREMBO BRIOSCHI BRUNELLO CUCINELLI BUZZI UNICEM BUZZI UNICEM RSP 0,531 -2,57 2,012 -5,09 2,86 -2,72 3,154 -2,65 14,97 -2,67 3,448 3,86 0,2509 -5,32 5,225 1,26 8,18 -3,42 0,881 -11,59 0,6335 -8,52 1,794 0,434 -0,46 6,95 -1,42 10,67 -0,74 21,57 -1,15 14,68 1,59 77,9 -0,06 2,4 -0,99 2,762 -3,63 93,4 0,27 113,7 -3,64 7,655 -1,35 0,51 -0,49 0,4359 -0,93 0,47 -3,89 0,638 -0,08 2,15 0,666 -0,6 0,77 1,78 6,26 -1,96 0,4053 -2,45 89,8 -0,77 54,8 -0,72 20,9 4 -2,1 30,4 -1,43 0,8885 1,1 26,42 -2,44 0,1227 -0,24 20,45 2,56 13,21 -0,83 7,66 -0,52 0,5358 1,9731 2,9172 3,1463 14,915 3,4099 0,255 5,1211 8,2051 0,8985 0,637 1,7955 0,4259 6,8911 10,625 21,4673 14,2553 77,4451 2,4025 2,8151 92,9771 112,051 7,6919 0,5045 0,4312 0,4746 0,6369 2,15 0,6663 0,7573 6,236 0,4093 89,6595 54,3989 20,9 3,9914 30,632 0,9169 1,0532 26,4143 0,1202 20,2985 13,0277 7,5419 0,39 1,037 2,038 2,2 11,57 3,112 0,1655 4,028 6,5 0,51 0,43 1,794 0,2012 6,245 9,53 21,33 8,9731 75,7 2,12 0,823 93,15 113,7 6,49 0,4 0,259 0,4152 0,4913 1,489 0,224 0,498 5,13 0,3785 79,55 54,8 20 2,928 28 0,8425 0,95 18,88 0,078 19,1 12,94 6,73 0,67 2,296 3,154 3,38 16,35 3,69 0,2845 5,445 9,645 1,04 0,7575 1,794 0,4755 7,19 11,78 25,11 15,78 83,5 2,546 3,87 104,3 147,4 8,14 0,599 0,44 0,654 0,66 2,236 0,93 0,845 6,83 0,45 94 60,85 21,48 4,13 38,98 0,934 1,17 28,8 0,147 26,25 15,15 8,05 19,33 87,34 40,33 43,76 15,6 10,58 43,04 24,76 17,87 71,4 40,78 117,65 6,43 10 -4,18 39,07 -0,51 3,36 235,6 -8,79 -1,47 21,51 60,88 67,52 10,64 30,2 44,39 196,66 55,56 18,9 5,33 5,03 -3,01 4,5 39,37 -12,82 -1,17 14,7 34,93 62,3 -20,83 0,76 8,04 21/05/12 21/05/12 05/05/14 05/05/14 28/04/14 05/05/08 18/05/09 05/05/14 21/05/12 16/04/12 23/05/11 09/05/11 05/05/14 14/04/14 05/05/14 19/05/14 23/05/11 05/05/14 18/06/12 CAD IT CAIRO COMMUNICATION CALEFFI CALTAGIRONE CALTAGIRONE EDITORE CAMPARI CAPE LIVE CARRARO CARREFOUR CATTOLICA ASSICURAZIONI CELL THERAPEUTICS CEMBRE CEMENTIR HOLDING CENTRALE DEL LATTE TO CHL CIA CICCOLELLA CIR CLASS EDITORI CNH INDUSTRIAL COBRA COFIDE COGEME SET CONAFI PRESTITO' CR BERGAMASCO CR VALTELLINESE CREDEM CREDIT AGRICOLE CRESPI CSP INTERNATIONAL 5,08 6 1,535 2,798 1,325 6,225 0,0756 3,16 28,2 18,21 2,334 10,14 6,73 3,846 0,0528 0,2799 0,385 1,16 0,395 7,98 0,9675 0,5365 0,0481 0,6065 20,27 1,664 7,185 10,98 0,0257 1,645 -2,31 -3,61 -2,66 -3,52 2,71 2,47 -0,25 -0,63 -1,51 -2,34 -1,74 -6,66 2,23 1,73 -0,39 -0,18 -2,52 0,79 -1,38 -4,03 -0,33 -2,17 -0,95 -2,38 -1,52 2,17 5,1353 5,9914 1,5136 2,8123 1,3023 6,1627 0,0746 3,148 28,2 18,2254 2,3233 10,1458 6,7805 3,8745 0,0524 0,2767 0,3805 1,1601 0,3876 7,9614 0,9614 0,5408 0,0487 0,6064 19,7917 1,64 7,1181 11,0421 0,0251 1,6519 4,6 5,89 1,429 1,995 1,05 5,71 0,055 2,926 25,23 18,19 1,47 8,6 4,238 1,751 0,044 0,2521 0,3015 1,032 0,2101 7,57 0,5635 0,5215 0,0481 0,598 14,37 1,13 5,66 9,195 0,0257 1,31 5,3 7,72 1,67 2,9 1,325 6,31 0,0874 3,332 29,41 19,68 3,11 10,4 7,44 6 0,061 0,3096 0,4149 1,22 0,422 8,8 1,09 0,571 0,0481 0,6475 22,07 1,749 7,78 11,94 0,0257 1,844 10,68 0,76 4,42 37,97 22,91 2,38 35 4,36 -1,26 -7,09 74,57 12,79 61,7 120,4 18,92 11,03 28,33 1,49 90,91 -3,68 72,92 -4,11 0,33 24,74 21,82 23,56 18,51 24,91 06/05/13 12/05/14 19/05/14 19/05/14 21/05/12 19/05/14 3,698 66,25 1,57 0,633 24,36 16,7 53,65 9,385 1,352 1,411 15,05 31,68 11,32 29,02 3,17 4,43 -2,68 -5,08 -3,95 -1,54 -3,08 1,9 -2,8 0,22 0,79 -1,18 0,8 0,53 -0,31 -2,46 7,79 3,6949 65,4484 1,575 0,6354 24,2551 16,7879 53,4608 9,3985 1,3477 1,406 14,8999 31,2482 11,2109 29,0135 3,205 4,4187 3,382 60,35 1,239 0,633 22,91 16,07 48,8 7,7 1,207 1,18 11,86 31,16 11,26 29,02 2,18 3,888 4,2 71,1 1,8 0,7335 26,83 18,07 53,65 9,655 1,38 1,449 16,41 40,1 12,83 35,69 3,802 4,69 8,64 4,66 27,64 -2,16 -2,36 2,77 3,17 13,35 6,46 11,01 26,79 -8,91 -8,93 -14,87 42,28 11,31 0,97 0,4564 -4,43 -0,98 0,9684 0,4551 0,97 0,3072 1,053 0,534 -0,77 45,63 B C D DADA DAIMLER DAMIANI D'AMICO DANIELI & C DANIELI & C RSP DANONE DATALOGIC DEA CAPITAL DELCLIMA DE'LONGHI DEUTSCHE BANK DEUTSCHE TELEKOM DIASORIN DIGITAL BROS DMAIL GROUP E EDISON RSP EEMS 23/06/14 30/04/14 24/03/14 28/04/14 19/05/14 06/05/02 25/06/12 12/05/14 04/07/11 19/05/14 05/08/13 16/05/14 21/05/13 26/04/10 19/05/14 19/05/14 19/08/81 04/02/08 12/05/14 19/05/03 19/05/14 19/05/14 19/05/14 05/05/08 02/05/13 19/05/14 19/05/14 19/05/14 05/05/14 11/05/09 21/05/01 21/05/12 10/05/10 22/04/14 21/05/12 06/05/13 14/04/14 07/05/12 19/05/14 20/06/11 19/05/03 09/06/14 10/04/14 07/04/14 04/11/13 04/11/13 02/05/13 12/05/14 28/04/14 23/05/14 16/05/14 19/05/14 03/12/12 19/05/08 14/04/14 2.255,3 84,4 37,6 100,9 51 90,3 991,9 120,7 72.595,8 1.668,6 10,8 6.238,7 156 54.059,5 55,2 995,2 1.458 3,7 10,1 531,6 762,8 1.041,9 14.864,1 1.833 71,7 38.189,8 3.226,1 2.772,6 DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE DATA (MLN/EURO) 40,6158 22,4919 1,9925 0,9506 3,9727 1,987 4,6374 50,6487 18,3489 13,721 11,7456 0,1649 1,6087 7,4232 0,7809 2,4122 31,757 0,8835 33,95 15,93 1,689 0,806 3,134 1,835 3,14 43,8 16,25 13,09 9,835 0,1642 1,353 5,265 0,6185 1,829 28,16 0,7975 44 25,15 2,04 0,99 4,136 2,064 5,94 54,05 18,46 14,39 12,19 0,1879 1,952 8,045 0,855 2,642 33,01 0,995 22,48 43,22 20,07 19,45 26,4 10,32 46,96 17,5 5,55 1,63 21,09 -5,57 19,49 39,76 22,58 33,15 11,21 8,63 20/05/13 19/05/14 26/05/14 02/06/14 23/06/14 19/05/14 05/05/14 07/07/14 19/05/14 02/05/14 19/05/14 FALCK RENEWABLES FIAT FIDIA FIERA MILANO FINMECCANICA FNM FULLSIX 1,383 8,7 3,21 7,14 6,7 0,615 2,694 -2,12 -0,57 -1,53 0,14 -2,12 -2,46 -0,37 1,378 8,6988 3,1875 7,0322 6,6958 0,619 2,6956 1,332 6,58 2,42 7,13 5,445 0,486 2,624 1,49 8,865 3,57 8,56 7,355 0,688 3,198 6,71 46,34 36,02 5,78 21,71 27,59 2,75 19/05/14 18/04/11 20/05/02 07/05/12 23/05/11 09/06/14 403 10.882 16,4 300,9 3.873,6 267,5 30,1 0,0389 4,844 19,8 3,932 16,19 3,016 21,4 -2,26 0,81 -0,46 0,68 -2,71 0,19 0,0389 4,8111 19,5727 3,9358 16,1248 3,0481 21,2175 0,0311 4,53 16,25 2,8 15,59 2,714 21,28 0,0435 5,025 20 4,336 17,43 3,486 23,98 12,75 1,98 15,52 42,36 -5,32 14,24 -3,43 15/05/06 26/05/14 15/11/13 30/04/12 19/05/14 20/05/13 19/05/14 83,9 217,5 43.434,1 56,6 25.205,8 781,8 3.724,3 2,09 -0,95 2,0811 1,63 2,12 26,67 02/06/14 2.970,6 I GRANDI VIAGGI IGD IL SOLE 24 ORE IMA IMMSI INDESIT INDESIT RSP INDUSTRIA E INNOVAZIONE ING GROEP INTEK GROUP INTEK GROUP RSP INTERPUMP INTESA SANPAOLO INTESA SANPAOLO RSP INVEST E SVILUPPO IRCE IREN ISAGRO IT WAY ITALCEMENTI ITALCEMENTI RSP ITALMOBILIARE ITALMOBILIARE RSP IVS GROUP 0,684 1,242 1,266 36,29 0,7745 10,35 10,44 0,8455 9,72 0,447 0,5735 10,26 2,396 1,992 0,766 2,04 1,269 2,786 1,824 8,81 5,65 33,7 22,42 8,975 -2,15 -1,66 1,36 -0,3 0,85 -2,63 -3,24 -0,88 -0,41 -1,5 -0,95 -0,77 0,17 -0,6 0,46 -2,11 0,08 -3,6 -5 -2,22 -2,42 -0,59 1,91 -0,17 0,694 1,2468 1,2436 36,2835 0,7698 10,2621 10,4668 0,835 9,6375 0,4451 0,5676 10,1711 2,3821 1,997 0,7723 2,0587 1,2434 2,7691 1,854 8,7331 5,5604 33,615 21,9798 8,9853 0,3803 0,86 0,609 27,7 0,4632 9,39 8,165 0,665 9,67 0,315 0,4121 8,77 1,783 1,457 0,6675 1,675 1,04 2,298 1,489 6,285 3,45 25,1 14,68 7,23 0,86 1,36 1,34 39,22 0,79 11,26 11,56 1,02 10,9 0,4755 0,61 11,23 2,588 2,138 0,83 2,126 1,34 3,08 2,11 9,73 6,2 34,98 22,7 9,025 79,53 43,58 109,95 29,61 66,2 7,81 31,49 31,19 -2,8 39,86 40,7 17,66 33,56 36,16 16,06 21,28 14,02 23,27 22,42 41,64 65,2 37,27 55,05 23,79 07/04/08 19/05/14 28/04/08 26/05/14 21/05/12 20/05/13 19/05/14 30,8 432,2 54,9 1.336,5 263,7 1.176,4 5,3 19,8 20.035,8 154,4 28,7 1.117,1 37.158,1 1.857,5 4,9 57,4 1.499,6 48,9 14,4 1.560,4 595,7 747,6 366,4 349,6 JUVENTUS FC 0,2445 0,33 0,2431 0,2203 0,2544 8,91 04/11/02 246,4 149,3 2,422 1,91 1,91 -0,57 5,23 148,688 2,4139 1,8684 138,1 1,963 1,569 154,7 2,5 1,91 -3,37 9,79 -1,55 21/01/14 02/06/14 18.894,7 51,7 63,2 LA DORIA LANDI RENZO LAZIO S.S. L'OREAL LUXOTTICA GROUP LVENTURE GROUP LVMH 5,965 1,534 0,5835 120,9 41,53 0,149 142,9 -2,13 -1,41 1,83 3,87 1,61 -1,52 0,7 5,9289 1,5351 0,6012 120,627 41,2107 0,15 141,154 3,924 1,197 0,4872 114,8 37,41 0,0496 121,5 6,36 1,574 0,64 128,9 42,52 0,1785 142,9 53,11 28,05 17,64 -4,8 6,62 204,7 7,77 30/06/14 23/05/11 184,9 172,6 39,5 72.831,7 19.849,1 15,9 70.012,1 MAIRE TECNIMONT MARR M&C MEDIACONTECH MEDIASET MEDIOBANCA MEDIOLANUM MERIDIE MID INDUSTRY CAPITAL MITTEL MOLESKINE MOLMED MONCLER MONDADORI MONDO TV MONRIF MONTEFIBRE MONTEFIBRE RSP MOVIEMAX MUNICH RE MUTUIONLINE 2,41 14,3 0,1574 1,903 3,876 7,64 6,425 0,1559 10,34 1,656 1,239 0,737 12,7 1,393 1,434 0,4435 0,0362 0,171 0,1 160,3 4,98 -3,45 1,2 -1,32 19,99 -0,46 0,66 0,31 -0,26 -0,58 -2,01 1,81 -0,34 1,52 -1,76 -7,48 -1,44 25 -0,19 2,05 2,3927 14,254 0,1571 1,903 3,817 7,532 6,3421 0,1519 10,34 1,654 1,2353 0,7363 12,6771 1,3851 1,5709 0,4417 0,0373 0,1671 0,1 160,3 5,0553 1,485 11,62 0,1564 0,1696 3,444 6,31 6,165 0,078 8,5 1,609 1,216 0,5721 12,35 1,311 0,502 0,441 0,0362 0,171 0,0602 150,4 4,05 2,87 14,38 0,1685 1,964 4,332 8,41 7,145 0,1877 10,95 1,794 1,738 0,8487 16,35 1,539 1,619 0,6155 0,0362 0,171 0,1 160,6 5,2 47,85 18,38 -1,25 12,36 12,48 20,13 1,98 103,52 12,03 -4,83 -22,56 -1,46 -19,62 -0,78 185,66 0,8 51,06 -3,49 21,11 16/05/11 26/05/14 3,1 5,625 5,31 0,935 -1,77 1,9 -2,12 - 3,0981 5,5325 5,29 0,935 2,726 3,464 5 0,69 3,566 6,06 6,02 0,943 12,73 56,69 -8,61 29,86 26/05/14 04/05/12 04/06/07 359,6 43 20.183 12,6 OLIDATA ORANGE 0,4945 10,8 0,1 0,28 0,4881 10,7147 0,3776 8,755 0,532 10,87 26,08 19,14 10/05/04 06/12/13 16,8 28.235 PANARIAGROUP PARMALAT PHILIPS PIAGGIO PIERREL PININFARINA PIQUADRO PIRELLI E C. PIRELLI E C. RSP POLIGRAFICA S.FAUSTINO POLIGRAFICI EDITORIALE POLTRONA FRAU PRELIOS PREMUDA PRIMA INDUSTRIE PRYSMIAN 1,468 2,53 24,94 2,794 0,765 4,716 2,158 11,62 9,77 7,535 0,4143 2,95 0,623 0,351 13,07 18,54 -3,1 0,4 -0,99 0,36 -0,33 0,17 1,31 0,87 0,72 0,47 1,05 -2,66 0,29 -2,46 0,6 1,4789 2,5152 25,079 2,776 0,7574 4,5958 2,155 11,5391 9,5944 7,3601 0,4212 2,9499 0,6241 0,3513 13,0309 18,3947 1,26 2,46 24,04 2,122 0,517 3,198 1,8 10,92 8,8 5,9 0,2951 2,284 0,573 0,284 9,355 17,46 1,6 2,554 28,12 2,92 0,813 5,33 2,358 12,93 10,46 8,375 0,4534 2,954 0,764 0,4065 14,5 19,54 15,77 2,18 -5,67 15,84 51,79 52,62 20,42 -7,63 7,84 26,43 38,56 25,53 7,88 21,37 41,3 -0,91 11/05/09 19/05/14 07/05/13 20/05/13 23/05/05 05/08/13 16/06/14 16/06/14 08/05/00 21/05/07 26/05/08 21/04/08 20/06/11 26/05/08 22/04/14 66,6 4.618,7 24.251,9 1.008,3 36,3 142,3 107,9 5.528,1 119,7 9 54,7 413,8 172,7 65,9 137 3.978,5 2,468 1,618 -0,4 -0,12 2,4265 1,5966 2,194 1,29 2,608 1,806 12,49 22,58 19/05/14 19/05/08 67,5 687,5 H HERA I J K KERING KINEXIA K.R.ENERGY L M N NICE NOEMALIFE NOKIA CORPORATION NOVA RE O P R 106,9 19,9 VAR% PR. UF. DAL 30/12/13 -0,51 0,45 1,52 2,19 1,26 2,9 1,91 -2,11 1,76 -0,8 0,17 -0,79 -1,63 -2,15 -0,52 -3,12 0,19 2,04 GABETTI GAS PLUS GDF SUEZ GEFRAN GENERALI GEOX GTECH 61,7 63.903,3 129,7 267,1 995,8 675,1 27.565,5 548,5 414,5 211,1 2.250 18.084,8 49.370,1 1.623,6 44,7 6,8 MASSIMO 2013/2014 40,97 22,5 2,01 0,9795 4,012 2,02 4,688 51,1 18,46 13,68 11,8 0,1643 1,625 7,505 0,771 2,422 32,15 0,9 G 45,6 470,1 19,2 336,1 165,6 3.615,5 24,5 145,3 19.878,3 1.034,2 349,2 172,4 1.070,9 38,5 11,9 25,8 69,5 921,4 41,7 10.797,3 93,9 385,9 3 28,2 1.251,2 800,1 2.388,2 24.445,2 4,1 54,7 MINIMO 2013/2014 EI TOWERS EL EN ELICA EMAK ENEL ENEL GREEN POWER ENERVIT ENGINEERING ENI E.ON ERG ERGYCAPITAL ESPRESSO ESPRINET EUKEDOS EUROTECH EXOR EXPRIVIA F 1.154,7 5,1 37,8 369 805,6 538,6 2.896,6 1.610,1 2.730,7 191,3 2.046 53,4 293,9 80.349,4 70,4 2.489,2 2.589,2 71.911,7 146,4 49,1 71.389,5 1.347,3 84,2 185,1 58,8 94 1.222,6 20,1 50 26,2 171,5 14,6 54.059,2 49.982,9 90,7 104 171 33,7 1 1.764,4 96,6 1.390,6 2.184,3 311,9 PREZZO VAR% PREZZO CHIUSURA SU PR. RIF. MED. PON. RATTI RCS MEDIAGROUP 21/05/12 05/05/14 23/06/14 23/04/12 14/08/08 09/05/11 09/05/11 19/05/14 19/05/14 19/05/14 18/06/01 26/05/14 23/06/14 28/05/12 02/02/09 02/06/14 02/06/14 23/06/14 23/06/14 03/06/13 07/05/13 19/05/14 29/04/02 14/04/14 22/04/02 21/05/12 19/11/12 19/05/14 11/05/09 28/02/11 23/06/14 23/05/11 28/02/05 22/05/06 20/05/02 19/05/03 02/05/14 05/05/14 1.157,9 108,5 127,3 160,6 37.726,3 10.100 83,4 638,8 67.087,1 27.373,7 1.773,8 27,4 669,4 393,3 13,7 86 7.916,3 46,7 Rif. in € ATLANTIA AUTOGRILL AZIMUT A2A B M.PASCHI SIENA B P EMILIA ROMAGNA B POP MILANO BANCO POPOLARE BUZZI UNICEM CAMPARI CNH INDUSTRIAL ENEL ENEL GREEN POWER ENI EXOR FIAT FINMECCANICA GENERALI GTECH INTESA SANPAOLO LUXOTTICA GROUP MEDIASET MEDIOBANCA MEDIOLANUM MONCLER PIRELLI E C. PRYSMIAN SAIPEM SALVATORE FERRAGAMO SNAM STMICROELECTRONICS TELECOM ITALIA TENARIS TERNA TOD'S UBI BANCA UNICREDIT UNIPOLSAI WORLD DUTY FREE YOOX 18 7,205 22,52 0,885 0,2509 8,18 0,6335 14,68 13,21 6,225 7,98 4,012 2,02 18,46 32,15 8,7 6,7 16,19 21,4 2,396 41,53 3,876 7,64 6,425 12,7 11,62 18,54 18,26 23,11 4,192 6,23 0,8705 16,16 3,876 100 6,805 6,32 2,688 9,565 25,02 Var.% Titolo -1,32 -1,23 -2,26 -0,34 -5,32 -3,42 -8,52 1,59 -0,83 2,47 1,26 2,9 1,76 0,19 -0,57 -2,12 0,68 0,19 0,17 1,61 -0,46 0,66 0,31 1,52 0,87 0,6 2,93 3,22 0,48 -2,96 -0,46 1,51 0,88 4,99 -1,16 1,2 -0,15 -2,2 1,75 Ren. Titolo BOT 99,988 99,968 99,956 99,945 99,908 99,874 99,831 99,827 99,805 99,795 99,76 99,688 99,65 99,7 99,522 99,438 99,429 99,911 0,28 0,39 0,35 0,39 0,32 0,41 0,44 0,47 0,46 0,47 0,49 0,51 0,47 0,56 0,58 0,6 0,61 0,33 BTP BTP 01.06.2014 3,5% BTP 01.07.2014 4,25% BTP 1.8.2014 4,25% BTP 15.11.2014 6% BTP 1.2.2015 4,25% BTP 01.03.2015 2,5% BTP 15.04.2015 3% BTP 15.06.2015 3% BTP 15.07.2015 4,5% BTP 1.8.2015 3,75% BTP 01.11.2015 3% BTP 01.12.2015 2,75% BTP 15.04.2016 3,75% BTP 15.05.2016 2,25% BTP 1.08.2016 3,75% BTP 15.09.2016 4,75% BTP 15.11.2016 2,75% BTP 15.12.2016 1,5% PREZZO VAR% PREZZO CHIUSURA SU PR. RIF. MED. PON. 100,37 100,779 101,104 103,122 102,907 101,615 102,325 102,682 104,702 103,897 103,498 103,271 105,85 102,91 106,5 109,07 104,52 101,28 - BTP 01.02.2017 4% BTP 01.05.2017 4,75% BTP 01.06.2017 4,75% BTP 1.8.2017 5,25% BTP 01.11.2017 3,50% BTP 01.02.2018 4,5% BTP 01.06.2018 3,5% BTP 01.08.2018 4,5% BTP 01.12.2018 3,5% BTP 1.2.2019 4,25% BTP 01.03.2019 4,5% BTP 01.05.2019 2,5% BTP 01.09.2019 4,25% BTP 1.2.2020 4,5% BTP 01.03.2020 4,25% BTP 01.09.2020 4% BTP 01.03.2021 3,75% BTP 01.05.2021 3,75% BTP 1.8.2021 3,75% BTP 01.09.2021 4,75% BTP 01.03.2022 5% BTP 01.09.2022 5,5% BTP 01.11.2022 5,5% BTP01.05.2023 4,5% BTP 01.08.2023 4,75% BTP 15.09.2023 2,6% BTP 1.11.2023 9% BTP 01.03.2024 4,5% BTP 01.09.2024 3,75% BTP 01.03.2025 5% BTP 01.03.2026 4,5% BTP 1.11.2026 7,25% BTP 1.11.2027 6,5% BTP 01.09.2028 4,75% BTP 1.11.2029 5,25 BTP 01.05.2031 6% BTP 1.2.2033 5,75% BTP 01.08.2034 5% BTP 1.2.37 4% Ultima rilev. 108,2 110,67 110,78 112,85 107,42 111,28 107,68 112,06 108 111,53 112,84 103,21 111,85 113,06 111,7 110,39 108,36 108,08 108,11 114,44 115,85 119,18 119,13 111,57 113,75 106,78 148,74 111,22 104,57 115,09 110,6 138,21 131,06 111,74 117,33 126,45 124,25 114,63 102 Ren. Titolo - Ultima rilev. 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6,7408 6,2379 8,972 30,9353 5,1561 4,586 2,6754 265,055 2,6442 4,84 5,36 7,8 27,46 4,086 3,63 2,182 173,2 2,022 7,52 6,825 9,5 30,91 5,74 5,07 2,856 280,4 2,8 37,86 17,47 14,89 4,99 20,28 25,61 14,58 49,47 30,35 19/05/14 19/05/14 19/05/14 05/02/14 19/05/14 19/05/14 19/05/14 19/05/14 19/05/14 6.136,4 36.641,5 21,8 53.002,2 2.319,9 1.260,7 6.050,4 342,6 1.010,9 VALSOIA VIANINI INDUSTRIA VIANINI LAVORI VITTORIA ASS VIVENDI 11,91 1,515 6,205 10,34 20,03 -0,33 3,41 -1,51 -0,58 - 11,9012 1,4912 6,2298 10,2477 20,03 10,4 1,192 4,99 8,6 18,61 12,15 1,524 6,47 10,75 21,26 18,39 25,31 20,02 20,51 4,54 05/05/14 19/05/14 19/05/14 12/05/14 14/05/13 124,5 45,6 271,8 696,7 23.439,2 0,0011 0,3457 0,26 0,1021 5,15 0,3683 -10,17 0,12 -1,64 0,8355 -0,48 0,0259 0,0593 -4,82 0,051 0,0329 1,3 18,18 0,3849 -1,31 0,2894 -0,14 0,42 1,475 0,68 2,91 0,17 0,454 0,509 1,9 3,608 -0,33 1,2 -7,69 0,76 -7,09 0,3667 0,0006 0,0026 -7,14 1,35 1,069 0,3555 0,3589 15,77 0,025 9,565 -2,2 0,0009 0,3399 0,0974 0,3777 0,1198 0,834 0,0256 0,0597 0,0505 0,0329 1,3 0,3871 0,2803 0,398 1,4719 2,8327 0,17 0,4694 0,4934 3,5509 1,2 0,7707 0,3733 0,0006 0,0024 1,0627 1,0667 0,3564 0,3589 0,025 9,6303 0,0008 0,09 0,0725 0,1585 0,099 0,791 0,025 0,049 0,028 0,01 0,55 0,2 0,1574 0,085 1,411 0,76 0,135 0,3851 0,245 2,248 0,6115 0,304 0,224 0,0003 0,0023 0,25 1,069 0,148 0,03 0,025 9,3 0,0019 0,3489 0,147 0,663 0,1271 1,06 0,032 0,087 0,0899 0,0406 1,3 0,4395 0,38 0,4599 1,488 3,728 0,23 1,118 0,53 3,62 1,8 0,818 0,501 0,001 0,008 1,479 1,069 0,4299 0,36 0,025 10,83 -15,38 21,55 115,38 10,09 -23,35 -9,12 21,02 96,15 169,67 136,36 28,73 92,93 220,61 0,68 6,25 -48,99 117,52 40,94 96,24 87,65 31,01 50 -18,75 103,14 4,65 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 23.439,2 2.434,5 WAR AEDES 09-2014 WAR AMBROMOBIL 14 WAR COMPAGNIA D RUOTA 2017 WAR CREVAL 2014 WAR D'AMICO 12-16 WAR ENERTRONICA 13-15 WAR ERGYCAPIT 16 WAR FIRST CAPITAL 2016 WAR HI REAL 2015 WAR IKF 10-14 WAR INDUSTRIAL STARS OF ITALY WAR IVS GROUP WAR MC-LINK 13-15 WAR NOEMALIFE 12-15 WAR PARMALAT 2015 WAR PRIMI SUI MOTORI 2015 WAR SACOM 13-16 WAR SAFE BAG 13-16 WAR SERV ITA 12-15 WAR SESA WAR SPACE 12-2015 WAR TAMBURI 2015 WAR TE WIND 18 WAR TISCALI 14 WAR ZUCCHI 11-14 WARR GGP 16 WARR GREENITALY1 WARR INNOVATEC 17 WARR SUN CAP 16 WARR VALORE IT H 15 WORLD DUTY FREE Y YOOX 25,02 1,75 24,5854 23,33 34,75 -23,25 ZIGNAGO VETRO ZUCCHI ZUCCHI RSP 5,93 0,115 0,245 -1,25 -1,96 - 5,9254 0,115 0,245 4,998 0,0723 0,185 6,315 0,145 0,308 20,04 57,53 32,43 Z 102,93 100,121 100,04 100,7 99,86 99,71 105,42 100,35 100,61 103,61 101,35 - 99,941 99,767 99,599 99,279 98,776 0,43 0,5 0,57 0,7 0,76 101,672 103,144 105,54 105,2 104,12 103,37 106,17 103 104,81 107,82 100 104,73 103,9 110,81 99,29 - CCT CCT TF DC16 3% CCT 1.12.2014 CCT 01.09.2015 CCT-EU 15.12.2015 CCT 01.07.2016 IND CCT 1.03.2017 CCT-EU 15.06.2017 CCT-EU 15.10.2017 CCT-EU 15.04.2018 CCT-EU 01.11.2018 CCT-EU 15.11.2019 CTZ CTZ 30.05.2014 CTZ 30.09.2014 CTZ 31.12.2014 CTZ 30.06.2015 CTZ 31.12.2015 BTP INDICIZZATI BTPI 15.9.2014 2,15% BTP IT 26.03.2016 2,25% BTP IT 11.06.2016 BTPI 15.09.2016 2,1% BTP IT 22.10.2016 BTP IT 22.04.2017 BTPI 15.9.2017 2,10% BTP IT 12.11.2017 BTPI 15.09.2018 1,7% BTPI 15.09.2019 2,35% BTP IT 23.04.2020 BTPI 15.9.2021 2,1% BTPI 15.09.2024 2,35% BTPI 15.9.2026 3,1% BTPI 15.9.2035 2,35% 38,4 71,7 2.461,4 20.145,1 116,2 580,8 117,7 28,2 173,5 151,6 17 15.283,4 0,7095 0,4301 10,33 58,2 0,2635 54,35 0,5535 0,1856 0,1869 1,09 1,278 24,9 W - DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE DATA (MLN/EURO) 1,2921 0,8995 12,0173 71,1082 0,3047 62,6875 0,7197 0,3486 0,2127 1,1482 1,4695 28,646 V 113,9 113,24 98,07 108,84 VAR% PR. UF. DAL 30/12/13 0,69 -0,97 -3,76 -1,94 -2,41 -3,8 -1,98 -4,44 -0,14 1,24 -2,84 1,92 U Ren. MASSIMO 2013/2014 1,307 0,921 11,77 70,7 0,3079 62,1 0,7165 0,3442 0,2139 1,144 1,47 29,2 T 736,3 951,3 74,6 3,5 4.578,4 6.579 4.729,2 8,1 43,6 145,6 262,7 170,1 3.175 343,3 37,9 66,5 4,7 4,4 2,1 33.086,5 196,8 MINIMO 2013/2014 RCS MEDIAGROUP RSP RCS MEDIAGROUP RSP B RECORDATI RENAULT RENO DE MEDICI REPLY RETELIT RICCHETTI RISANAMENTO ROMA A.S. ROSSS RWE Oro e monete Ultima rilev. BOT 30.04.2014 (180) BOT 14.05.2014 (365) BOT 30.05.2014 (182) BOT 13.06.2014 (364) BOT 14.07.2014 (367) BOT 31.07.2014 (181) BOT 14.08.2014 (365) BOT 29.08.2014 (182) BOT 12.09.2014 (364) BOT 30.09.2014 (183) BOT 14.10.2014 (365) BOT 14.11.2014 (365) BOT 12.12.2014 (364) BOT 14.01.2015 (365) BOT 13.02.2015 (364) BOT 13.03.2015 (364) BOT 14.04.2015 (365) BOT 30.06.2014 (179) AZIONI S Titoli di stato FTSE Mib Titolo AZIONI DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE DATA (MLN/EURO) Titolo 28/04/14 10/05/13 13/05/02 22/04/14 19/05/08 19/06/06 17/04/14 166,8 122,7 52,1 915,7 8.058,1 2,1 1.996,4 19,4 3.892 98.467,1 70.113,6 1.217,3 128,4 724,4 21,3 28,9 0,6 151 189,4 1.915,6 87.717,8 4,7 243,2 14.175,8 25.000,3 560,7 561,4 991,9 131,9 34 0,3 5.673,7 28/04/14 29/01/14 18/03/93 24/07/00 19/05/14 29/05/13 29/04/13 19/05/14 08/05/06 08/05/06 24/03/14 1.468 12/05/14 01/08/05 19/05/08 521,8 43,8 0,8 Euribor Denaro ORO FINO (EURO/GR) 29.48 ARGENTO (EURO/KG) 392.62 LONDRA ($/ONCIA) 1326.84 ARGENTO LONDRA ($/ONCIA) 19.98 STERLINA V.C. 217.31 STERLINA N.C. (ANT.73) 218.12 STERLINA (POST.74) 218.12 KRUGERRAND 943.38 MARENGO ITALIANO 174.62 MARENGO SVIZZERO 172.18 MARENGO FRANCESE 172.16 MARENGO BELGA 172.16 MARENGO AUSTRIACO 172.15 20 MARCHI 216.08 Lettera Titolo 31.87 464.24 1327.3 20.03 245.78 250.56 250.56 1022.73 196.31 194.86 190.88 190.73 190.73 242.42 360 365 1 SETT. 0.224 0.227 2 SETT. 0.23 0.233 3 SETT. 0.12 0.328 1 MESE 0.252 0.256 2 MESI 0.29 0.294 3 MESI 0.328 0.333 6 MESI 0.427 0.433 9 MESI 0.509 0.516 12 MESI 0.599 0.607 Cross rates Euro Euro Gran Bretagna Giappone Svizzera Danimarca Canada Norvegia Svezia USA 1,000 1,209 0,710 0,823 0,134 0,660 0,121 0,110 0,723 G. Bretagna 0,827 1,000 0,587 0,681 0,111 0,546 0,100 0,091 0,598 1,159 0,189 0,929 0,171 0,155 101,881 Giappone 140,870 170,256 100,000 Svizzera 1,215 1,469 0,863 1,000 0,163 0,802 0,148 0,134 0,879 Danimarca 7,466 9,024 5,300 6,143 10,000 4,924 0,906 0,823 5,400 Canada 1,516 1,833 1,076 1,248 0,203 1,000 0,184 0,167 1,097 Norvegia 8,240 9,959 5,849 6,780 1,104 5,434 10,000 0,909 5,959 Svezia 9,069 10,960 6,438 7,462 1,215 5,981 1,101 10,000 6,559 Usa 1,383 1,671 0,982 1,138 0,185 0,912 0,168 0,152 1,000 su www.liberoquotidiano.it l'aggiornamento delle borse ogni venti minuti 26 __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ A tu per tu di MATTIAS MAINIERO ::: lelettere [email protected] Le lettere via e-mail vanno inviate sottolineando nell’oggetto: “lettere“. Via posta vanno indirizzate a: Libero - viale L. Majno 42 - 20129 Milano, via fax al n. 02.999.66.264. RENZI/1 BERLUSCONI/2 Un consiglio a Matteo Angela Merkel si comporta come un’italiana Gentile Dottor Mainiero, ha visto cosa è successo a Pompei? La signora Merkel si è messa in fila, ha comperato i biglietti per sé e i suoi accompagnatori e ha visitato gli scavi. Ha voluto darci una lezione di buona educazione dopo tutte le altre che già ci ha dato? Inaccettabile! Quando vado in Germania mi comporto da tedesco e mi aspetto che i tedeschi in Italia si comportino da italiani. Non si sente offeso anche lei da tale modo d’agire? Franco Del Re e.mail *** E perché dovrei sentirmi offeso? Angela Merkel era in visita privata, e dunque mi sembra corretto che abbia pagato il biglietto di tasca propria. Ripeto: offeso no. Divertito sì, divertito dal fatto che tutto il mondo è Paese, anche il mondo tedesco che sembra così lontano dal nostro. Mi segua. La Merkel, che era con il marito e altre persone, tra le quali gli uomini della scorta, ha pagato in proprio i biglietti. E ha fatto anche di più: al botteghino è andata personalmente. Poi, dopo la visita agli scavi, la Cancelliera si è recata a pranzo in un ristorante del centro, “Zi Caterina”, in via Roma. Si è seduta, in compagnia del marito, ha mangiato una frittura di pesce, ha bevuto vino bianco, ha preso un caffè e di nuovo ha pagato. Sempre personalmente. Cioè lei, proprio lei, Angela Merkel. Non ci trova qualcosa di strano, qualcosa di forzato? Al botteghino degli scavi poteva andare un uomo della scorta o uno degli ospiti della Merkel. E nessuno si sarebbe meravigliato. Meglio ancora: poteva andarci il marito, Joachim Sauer. E così, al ristorante, a pagare poteva essere lo stesso Sauer. Invece no. La Merkel ha tirato fuori il borsellino (o il portafoglio, non so), ha preso i soldi e li ha dati prima al cassiere e poi all’oste. Quasi per sottolineare che lei è una Cancelliera onesta, che dalle casse dello Stato tedesco non preleva un solo cent più del dovuto. E qui si dimostra davvero che tutto il mondo è Paese, che i politici, anche quando sono onesti e tedeschi, non riescono proprio a non lanciare segnali, a non trasformare una visita privata in un’occasione per rafforzare la propria immagine pubblica. E si dimostra anche che lei, caro Del Re, quando va in Germania si comporta da tedesco. E la tedesca Cancelliera, quando viene in Italia, si comporta come un’italiana. Una politica italiana, per la precisione: un occhio al conto e uno alla scheda elettorale. Credo che Matteo Renzi non avrebbe fatto diversamente. [Ansa] [email protected] segui la rubrica anche su www. Tre voti per il Cav Matteo Renzi ha la possibilità di ridurre drasticamente il numero assurdamente elevato di dirigenti pubblici di scarsa qualità e di incrementare la percentuale di quelli, pochi ma bravi, che sono utili al Paese. Come? Il primo passo è quello di offrire uno stipendio assai più basso della cifra attualmente circolante: diciamo circa 100 mila euro all’anno. Ogni dirigente “bravo” considererà questo stipendio troppo basso per accettarlo e cercherà fuori da Stato, Regioni, Comuni ecc. ecc. una nuova collocazione più remunerativa. Ma il dirigente scarso, abituato a veleggiare su cifre di quell’ordine di grandezza, si guarderà bene dal dimettersi. La selezione degli scadenti è, a questo punto, fatta. Si tratta ora di trovare il sistema di licenziare tutti gli scarsi e in parallelo assumere proprio, tra quelli autolicenziatisi e i disponibili sul mercato, quelli più adatti, utilizzando anche parte delle risorse economiche liberate dal massivo licenziamento di cui sopra. È un sogno: ma cosa ci sta a fare la politica? Maurizio Zandomeneghi e.mail Non ero intenzionata a votare Forza Italia, ma dato che a Berlusconi è stata vietata la campagna elettorale avrà almeno tre voti dalla mia famiglia. Flora Dadone Torino ALFANO Angelino, via quel simbolo Vorrei poter raggiungere l’attuale ministro dell’Interno, l’on Angelino Alfano, con questa mia per dargli un semplice consiglio: sig. ministro, quando lei rilascia interviste in qualità di ministro, quindi anche mio, come nel caso Dell’Utri, abbia almeno il buongusto di non farlo con alle spalle i simboli del suo partito, per me motivo di forte irritazione e disistima! Leopoldo Chiappini Guerrieri Roseto degli Abruzzi (Teramo) NCD Troppi brocchi nel centrodestra Vengono dal centrodestra e sono davvero tanti. Sono i brocchi, per fare un paragone calcistico, in politica. Credono di essere bravi perché, grazie a Berlusconi, hanno ottenuto visibilità e popolarità mediatiche che hanno scambiato per consenso e apprezzamento personali. Si sono montati la testa e cambiato maglia per formare una loro squadra di cui si sono autoeletti titolari. Il dubbio di commettere un irreparabile autogol non li sfiora neppure. Roberto Brambilla e.mail RENZI/2 I calcoli del premier Matteo Renzi ha dichiarato che nel 2015 ci saranno aiuti per chi prende meno di 1.000 euro di pensione al mese. Penso ad una spesa non eccessiva perché nel frattempo molti pensionati, vuoi per gli stenti patiti o per l’età, saranno passati a miglior vita. Elio Cataldo Lerici (La Spezia) BERLUSCONI/1 Giudici di nuovo contro Silvio Anche in questo caso il nostro Paese si sta coprendo di ridicolo. A che serve l’ultimo ammonimento lanciato dai giudici contro Silvio Berlusconi? Questi signori non amano sentire parlare male di loro, ma ormai su questo argomento è stato detto tutto dal Cavaliere stesso e molti italiani gli hanno creduto. Pietro Ferretti e.mail TASSE/1 Dove finiscono i nostri soldi Suggerirei una rubrica intitolata “La vostra Ici è servita a far questo” e sotto la foto d’una bruttura cittadina inutile. Roberto Costanzo e.mail TASSE/2 Fisco marziano Ho avuto modo di esaminare i moduli e le istruzioni per la di- chiarazione dei redditi relativi al 2013. Forse qualcuno ricorderà che le dichiarazioni relative al 1992 furono definite “lunari”. Ebbene, con la certezza di non poter essere smentito da alcuno, io credo che la dichiarazione relativa ai redditi dell’anno 2013 può tranquillamente essere definita “marziana”, nel mentre vengono promesse, per l’anno prossimo, dichiarazioni di redditi inviate a domicilio già debitamente compilate. Sinceramente mi vergogno di appartenere a questo Stato cialtrone e bugiardo che non riesce nemmeno a rendere appena passabile la preparazione di una dichiarazione così importante per milioni di cittadini. Eliseo Di Iorio e.mail TASSE/3 Oggi chi ha un reddito inferiore alla no tax area, come ad esempio la pensione al minimo di 495 euro al mese, è penalizzato due volte. La prima è sotto gli occhi di tutti per un reddito annuale da fame come da Paese sottosviluppato. La seconda penalizzazione dipende sempre dalla prima in quanto, non avendo pagato tasse per evidente motivo di reddito, questi contribuenti non possono poi detrarsi assolutamente nulla. Evidenzio qui di seguito un esempio di non poca importanza. L'assemblea di condominio a maggioranza decide di dover fare un lavoro di ristrutturazione di una certa spesa, e per tale spesa devono contribuire per quanto gli spetta anche coloro i quali non possono detrarsi alcunché, in quanto il diritto alla detrazione viene riconosciuto solo a chi detiene il possesso dell’appartamento e a chi ovviamente vanta un credito Irpef da poter detrarre. Gualtiero Maldini e.mail Il latinorum della Casta In diecimila in piazza a Roma reclamano con violenza una casa gratuita dallo Stato. E cosa succederà quando per la stessa protesta scenderanno in piazza due o tre milioni di persone? Si fa presto ad arrivare a questo numero, atteso che in Italia abbiamo circa sette milioni di stranieri e che ne sono in arrivo un altro milione circa, ai quali bisogna aggiungere i già molti sfrattati italiani. Il nostro governo, eternamente debole e cedevole, come difenderà la nostra seconda casa? Qualche giudice avallerà sicuramente lo stato di necessità di qualche occupante per cui addio diritto di proprietà sui nostri beni. Pensiamoci perché questa è una società in rapida trasformazione e non evolve al meglio. Quella che ho rappresentato non è una fantasia ma una minaccia possibile, direi molto realistica. Giulio Rossi Valdisole e.mail BELPAESE L’evoluzione del linguaggio politico è iniziata alla fine degli anni ’50 con il politichese, il “latinorum” dei politici, lingua difficile in un’Italia che vantava, allora, un’alta percentuale di analfabeti. Vedendo man mano che gli italiani incominciavano a capire STAMPA DIRETTORE RESPONSABILE Maurizio Belpietro CENTRO SERVIZI EDITORIALI Srl - Via del Lavoro, 18 - Grisignano (VI) VICE DIRETTORI Massimo de’ Manzoni (vicario) - Franco Bechis Fausto Carioti - Pietro Senaldi MARTANO EDITRICE Srl - Viale delle Magnolie - Modugno (BA) REDAZIONE ROMA Via Trinità dei Pellegrini, 12 - 00186 Telefono: 06.999.333 - Fax: 06.999.66.443 Case a rischio Italia senza futuro POLITICHESE DISTRIBUTORE PER L’ITALIA E L’ESTERO REDAZIONE MILANO e AMMINISTRAZIONE Viale L. Majno, 42 - 20129 Telefono: 02.999.666 - Fax: 999.66.264 DIRITTO DI PROPRIETÀ Detrazioni impossibili PRESS-DI Distribuzione Stampa e Multimedia Srl DIRETTORE GENERALE Stefano Cecchetti la presa per i fondelli, i politici passarono al linguaggio dell'”ora basta!”. Chi non avrebbe creduto al politico che pronunciava queste due parole? E veniamo ai tempi odierni. Con Renzi abbiamo l’antidolorifico dell’ultimo grido. Il Premier dice (attenzione, quì siamo alla massima espressione dell’arte della presa per i fondelli): «È inconcepibile vedere che gli stipendi dei manager pubblici arrivano anche a 10mila euro al mese mentre milioni di stomaci restano vuoti!». Chi non crederebbe a costui? Ora dicono che il Veneto secessionista è cattivo perché dopo 50 anni ha perso la pazienza di attendere risposte che non arrivano mai. Roba da matti! Fernando Di Bello Lione LITOSUD SRL - Via Aldo Moro 2- Pessano con Bornago (MI) LITOSUD SRL - Via Carlo Pesenti 130 - Roma Il destino del Paese è segnato. Il fallimento economico dell’Italia, nascosto sotto il tappeto della diminuzione dello spread, è inevitabile. Le imprese chiudono o fuggono all’estero. Le tasse sui redditi di impresa ci stanno prosciugando. La moltitudine di nuovi disoccupati cresce sempre di più. Ci hanno rubato il fu- EDITORIALE LIBERO S.r.l. - Società Unipersonale SEDE LEGALE: Viale Luigi Majno, 42 - 20129 Milano CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE: Arnaldo Rossi CONSIGLIERI: Carlo Lancella - Stefano Cecchetti CERTIFICATO N. 7376 DEL 10/12/2012 ISSN 1591-0423 L’UNIONE SARDA S.p.A. Centro stampa - Via Omodeo, 5 - 09030 Elmas (CA) S.t.s. S.p.A. - Strada V zona industriale, 35 - Catania TESTATA: Opinioni nuove - Libero Quotidiano Contributi diretti legge 7 agosto 1990 n. 250 nº 89 anno XLVIII Registrazione nº 8/64 del 22/12/1964 - Tribunale di Bolzano La tiratura di martedì 15 aprile 2014 è di 118.572 copie 27 __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Filo diretto con Maurizio Belpietro vai su www.liberoquotidiano.it e clicca Su Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi. Posta prioritaria DI MARIO GIORDANO La verità sulla (falsa) abolizione delle Province dove stia la verità. Giordano Citterio - via mail *** Caro Giordano, normalmente sono già confuso di mio, ma più sento parlare politici e giornalisti, più brancolo nel buio. Da Lilli Gruber ho sentito Favia (ex M5S) dire che non è vero che, abolendo le Province, si creano 25.000 nuove poltrone. Perchè le mansioni vengono delegate ai consiglieri Comunali, che usufruiscono del solo gettone di presenza (30 euro) che, oltretutto, viene dato in beneficenza. Siccome mi sembra di ricordare che anche Lei (se non è vero mi scuso ma, ripeto, sono confuso)considerasse una jattura l'abolizione delle Province fatta in questo modo mi chiedo turo, ritirino perciò i loro depositi all’estero e i soldati dalle loro missioni, compresa quella in Afghanistan, in tal modo in Italia rientrerà una montagna di soldi che potrà essere utilizzata per cancellare i licenziamenti e privilegiare le assunzioni, per far arrivare stipendi e pensioni regolarmente ai cittadini. Arnaldo Cantani e.mail SANITÀ Il chip anti-dolore Ultima notizia proveniente dal pianeta Sanità: con un chip sotto la pelle sarà possibile eliminare il dolore. A parte il dolore di metterti il chip sotto la pelle. Livio Cepollina e.mail GERMANIA/1 La Merkel tra le rovine Angela Merkel dopo aver visitato la Grecia ha visitato gli scavi di Pompei. Si vede che le piace girare tra le rovine. Rudi Vido e.mail Sì, lei è davvero un po’ confuso, caro Citterio. Tento di fare chiarezza, se ci riesco. 1) Le Province spariscono? No, semplicemente cambiano nome diventano “enti territoriali di area vasta” e mantengono più o meno le stesse funzioni. Dunque è pubblicità ingannevole, abuso della credulità popolare dire che “vengono abolite”. 2) Che cos’è che viene abolito? L’elezione dei consiglieri provinciali, circa 3mila appunto, che in effetti non verranno più eletti. Il risparmio previsto è, in tutto, di circa 300 milioni: 100 milioni perché non prenderanno i gettoni, 200 milioni perché non vengono effettuate le elezioni; 3) In questo modo c’è un risparmio certo? No. Perché la stessa relazione tecnica che accompagna il disegno di legge dice che quei 300 milioni resteranno a disposizione delle Province – par- GERMANIA/2 La Cancelliera non stupisce C’è stata una gara nel dare la notizia della Merkel che ha visitato Pompei, non Pohnpei che è la capitale della Micronesia, e che per entrare ha pagato il regolare biglietto come qualsiasi altro turista. E allora? Che c’è di strano? La stranezza sta nel fatto che la signora sia riuscita ad entrare, che non sia incappata nella solita giornata di sciopero con tanto di sito chiuso. Non uno che abbia sottolineato il fatto che mentre a Pompei c’era la civiltà, a nord del Reno manco sapevano che esisteva una cosa chiamata alfabeto, si vestivano di pelli e parlavano in un idioma non molto dissimile da quello usato dai Neanderthal, e ben prima del fatidico anno 79 avanti Cristo in quella Grecia che la signora ha ridotto in condizioni pietose era già consolidata da secoli quella democrazia che ella deve ancora imparare adesso. Non stupiamoci se ha pagato il biglietto, anche se si tratta di un’usanza che nessun politico italiano conosce. I pochi euro che ha elargito al ministero competente sono don: enti territoriali di area vasta – che potranno spenderli come vogliono; 4) Sono previste nuove spese? Sì, perché vengono istituite nuove città metropolitane (10) e perché i consigli provinciali comunque si dovranno riunire e dunque qualche spesa la dovranno sostenere; 5) E il personale delle Province? Il personale non solo resta, ma viene appoggiato alle Regioni e dunque, probabilmente, avrà un miglioramento contrattuale e dunque un aggravio per le casse dello Stato; 6) Ma almeno 3mila poltrone spariscono? Sì, ne spariscono 3mila ma, con la stessa legge, ne vengono create circa 24mila nei Consigli comunali. Dunque provo a riepilogare: non vengono abolite le Province, non vengono abolite le loro funzioni, non vengono aboliti i consigli provinciali, non si ottengono risparmi, ma al contrario si aggiungono nuovi costi, e non si riduce ma al contrario si aumenta il numero di poltrone distribuite ai politici. Non so se a questo punto le è chiaro dov’è la verità: la invito soltanto a non cercarla dietro qualche slogan da propaganda elettorale… già stati pagati ampiamente con tanto di interessi dagli italiani per mezzo delle varie imposizioni ai troppi presidenti del Consiglio nominati da Berlino passando per il Quirinale. Felice Carpusi Visombala e.mail USA liere sarebbe stato il negoziatore ideale per fare fronte alla crisi attuale e, vista l’amicizia che lega i due personaggi, sono sicuro che i toni si sarebbero smorzati. Ricordiamoci della crisi georgiana! Emiliano Pozza Milano EUROPEE Obama aiuta Putin NORD: Correnti più fredde da Nord portano addensamenti sulle Alpi orientali con locali fiocchi in collina e nubi con deboli rovesci anche sull'Emilia Romagna. Bel tempo altrove. CENTRO: Impulso instabile da Nord con rovesci e temporali diffusi sulle regioni appenniniche, adriatiche e poi anche su Lazio; tempo migliore con più sole altrove, specie su Toscana e Sardegna. SUD: Peggiora sensibilmente sulla Campania, sulla Lucania e sulla Puglia con rovesci e temporali diffusi, anche forti al pomeriggio. Più sole sul Centro-Sud della Calabria e sulla Sicilia. NORD: Un impulso di aria fredda da Nord porta addensamenti con deboli fiocchi in collina sui rilievi altoatesini; nubi sparse sui rilievi lombardi, tempo più soleggiato altrove. CENTRO: Cieli molto nuvolosi con precipitazioni e rovesci diffusi in particolare sulle regioni adriatiche e appenniniche; tempo più soleggiato e stabile sul resto dei settori. SUD: Piogge diffuse al mattino sulle regioni peninsulari, poi peggiora ulteriormente sulla Calabria e Nordest Sicilia con rovesci e temporali sparsi, migliora altrove. Calo termico. Dalle urne uscirà la disunione Il pappamolla Obama continua a minacciare sanzioni contro Putin, tanto la ripercussione delle stesse danneggerebbe solo noi europei affamati di energia, i cui rubinetti sono in mano russa. Anche Bruxelles abbaia cercando di fare la voce grossa con la scusa di voler difendere l’Ucraina, Paese che conosciamo male sia dal punto di vista etnico che politico. Tutti insieme stiamo solo facendo il gioco del duro Putin al quale non permettiamo più di partecipare alle trionfali riunioni dove i Grandi della terra (si fa per dire!) decidono le sorti del nostro futuro. Così facendo gli diamo un alibi per imporsi e Putin lo sta facendo sul serio, nella maniera più pericolosa. Ci sarebbe voluto Berlusconi! Il Cava- Ecco perché l’Europa a 27 non ha futuro. Mancano i presupposti di unità dei popoli. Quando tutti hanno la ricetta per la soluzione della crisi economica, manca ad ognuno la modestia e il consenso per provare a percorrerla. Di regole si muore e regole asfissianti mettono in moto la reazione degli Stati membri che si manifesterà alle prossime elezioni. L’amor proprio dei popoli oppressi dal delirante disegno tedesco solleverà l’unità di patria e l’istinto di sopravvivenza che prevarranno sulle ragioni dello stare insieme così. Ci saranno nazioni che preferiranno ricostituire l’Urss dove intravedono la forza che manca all’Europa. Marco Morbidelli e.mail NORD: Venti freschi settentrionali portano bel tempo, cielo sereno o poco nuvoloso su tutte le regioni. Temperature più fresche di giorno con non più di 18˚, fredde di notte con soli 3/5˚. CENTRO: Venti moderati settentrionali portano piogge deboli su Abruzzo e Molise. Cielo sereno o poco nuvoloso sul resto delle regioni. Fresco di giorno su adriatiche con non più di 10/13˚! SUD: Venti forti dai quadranti settentrionali. Piogge e temporali sulla Puglia, Lucania, Calabria Est Campania e Nordest Sicilia. Neve sui monti sopra i 900 m circa.Fresco in Puglia con 12˚. Temperature previste oggi PUBBLICITÀ Abbonamenti nazionali Direzione Generale Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano Tel. 02.3022 1/3837/3820 Fax 02.30223214 e-mail: [email protected] Per le filiali di competenza territoriale: www. system24. ilsole24ore . com PUBBLICITÀ ONLINE Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano Tel. 02 30223003 Fax 02 30223058 e-mail: [email protected] www. websystem. ilsole24ore . com ● 12 mesi: 6 giorni ● 6 mesi: 6 giorni ● 3 mesi: 6 giorni ● 12 mesi: 5 giorni ● 6 mesi: 5 giorni ● 3 mesi: 5 giorni ● 12 mesi: 4 giorni ● 6 mesi: 4 giorni ● 3 mesi: 4 giorni .....................................€ 290 .....................................€ 155 .....................................€ 85 .....................................€ 250 .....................................€ 130 .....................................€ 70 .....................................€ 205 .....................................€ 105 .....................................€ 60 Il versamento dovrà essere intestato a: Editoriale Libero S.r.l. Viale L. Majno, 42 - 20129 Milano 800984824 MIN MAX Modalità di pagamento: ● versamento su C/C Postale n. 41953050 ● Bonifico banc. Unicredit s.p.a. Largo Angelo Fochetti 16, Roma IBAN: IT43B0200805346000500035665 ANCONA AOSTA BARI BOLOGNA Per l’attivazione si prega di inviare i dati precisi dell’intestatario dell’abbonamento, unitamente alla ricevuta del versamento effettuato, al Fax 02.999.66.279 Ufficio Abbonamenti e arretrati del quotidiano: Tel. 02.999.666 e-mail: [email protected] Orario: 10.00-12.30 (dal lunedì al venerdì) Arretrati del solo quotidiano: disponibili, salvo esaurimento scorte, le copie dell’ultimo anno. € 3,00 cad. con richiesta scritta, accompagnata dall’importo in valori bollati, indirizzata a Libero - Uff. Arretrati Viale L. Majno, 42 20129 Milano CAGLIARI CAMPOBASSO FIRENZE GENOVA L'AQUILA MILANO 13 8 11 11 12 7 12 13 8 11 14 16 19 16 21 13 17 19 13 17 MIN MAX NAPOLI PALERMO PERUGIA POTENZA PRATO ROMA FIUMICINO TORINO TRENTO TRIESTE VENEZIA 10 10 8 5 12 13 10 10 10 10 Dati meteo a cura de iLMeteo.it,elaborazione grafica centimetri.it 18 21 12 14 16 17 16 16 17 17 Thaz Italia per valorizzare il patrimonio dei piccoli centri Scomparsa l’australiana Pilkington, cantrice degli aborigeni Thaz Italia ha debuttato in società oggi al IV Summit Arte e Cultura, organizzato dal Gruppo 24 Ore. Divisione del britannico Terravision Group, si basa su un’idea innovativa di turismo diffuso, incentrata sulla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale dei piccoli centri storici italiani. Se nel 1950 un turista su 5 veniva in Italia, oggi solo uno su 23 lo fa. Questo nonostante i nostri 49 siti inseriti dall'Unesco nel patrimonio dell'umanità. È ora di invertire la rotta. La scrittrice australiana Doris Pilkington, che ha raccontato i miti e le leggende ma anche i drammi degli aborigeni, è morta a Perth a 76 anni. Era famosa soprattutto per il romanzo Barriera per conigli (1996), pubblicato in italiano da Giano, che affronta il tema dei bambini mezzo-sangue (nati dall’incrocio tra bianchi e nativi) forzatamente allontanati negli anni Trenta dalle loro famiglie, la cosiddetta «generazione rubata». Pilkington ha scritto anche numerosi racconti per l’infanzia. Borletti Buitoni «Quello che non ho fatto e perché» ::: TOMMASO LABRANCA ■■■ «Di solito i politici ricorro- no agli instant books quando, alla fine del loro mandato e prima di una campagna elettorale, vogliono lasciare una traccia evidente e generalmente molto poco realistica di quello che hanno fatto». Subito dopo aver iniziato il suo pamphlet con queste parole, Ilaria Borletti Buitoni specifica che il suo scopo «è esattamente il contrario:raccontare agliitaliani quello che avrei voluto fare ma che non ho potuto». Un’affermazione dichiarata sino dal titolo del pdf, Con la cultura (non) si mangia? Quello che avrei voluto fare e non ho potuto e perché (scaricabile gratuitamente dal sito ilariaborletti.it). La Borletti Buitoni è stata sottosegretario al ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo nel doverno Letta e ha mantenuto questa carica anche sotto Renzi. In questo documento affronta alcuni fallimenti con un metodo quasiscientifico, elencando per ognuno il contesto, l’obiettivo, la proposta e il perché la cosa non ha funzionato. Un sasso nello stagno? «Lavoro benissimo con il ministro Franceschini. Il mio obiettivo non è creare scandalo. Io miro a risvegliare l’attenzione su ciò che non va, cercando di destare quella positività indispensabile per fare le cose». È un concerto di colpe. La mancanza di volontà politica, la cronica mancanza di risorse, il disinteresse. Una lettera in cui Borletti Buitoni chiedeva più attenzione nella sistemazione di pale eoliche non nemmeno ricevuto una risposta. In pieno 2014, mentre siamo invitati a fare sempre più uso del denaro elettronico, nei musei italiani non è ancora possibile pagare con le carte dicredito. La proposta perché questa situazione cambiasse è stata fatta. Purtroppo l’assenza di coordinamento ha rallentato il progetto fino a fermarlo. Dove lo Stato pone ostacoli, i privati potrebbero fornire soluzioni brillanti. Perché sono tutti sempre contrari a loro intervento?«In quanto ex presidente del Fai io sono l’ultima persona al mondo che potrebbe mettere un veto all’intervento privato», precisa il sottosegretario. «Certo, deve essere fatto con cura e discrezione. Però che motivo potrebbe avere un privato nell’adottare un bene del nostro enorme patrimonio culturale se poi le sue donazioni non sono detraibili fiscalmente come avviene all’estero? Eppure secondo le commissioni Bilancio le detrazioni sono incompatibili con le esigenze di finanza pubblica».Stranezze delsistema italiano,contorte come una facciata barocca. Ma di sicuro meno affascinanti. CASA, DOLCE CASA Con la crisi del mercato immobiliare il mattone diventa bene-rifugio letterario Abitazioni per precari single, condomini come nuovi status, palazzi regalati in televisione: libri e trasmissioni raccontano storie e trovano l’ispirazione tra le solide «quattro mura» ::: ROBERTO PROCACCINI ■■■ Il mercato immobiliare in Italia non genera più ricchezza, ma alimenta la narrativa. Nei primi mesi del 2014, l’anno settimo della Grande Crisi, sono usciti due titoli che hanno il mattone nel proprio Dna: Arredo casa e poi m’impicco di Massimiliano Virgilio e Adelante di Silvia Noli. Nel primo (Rizzoli, pp. 292, euro 17) la vita di un bohémien napoletano è stravolta dall’accensione di un mutuo. Nel secondo (Fazi, pp. 272, euro 13) il precariato professionale di una trentenne va a braccetto con quello sentimentale e con quello residenziale. Le statistiche raccontano che in Italia le trattative e le transazioni sulla casa sono ferme al palo dal 2006. Secondo l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, nel 2013 le compravendite sono calate del 10% rispetto all’anno precedente, che aveva a sua volta registrato un -25% rispetto al 2011. Risultato? I volumi del settore immobiliare sono precipitati a un valore inferiore a quello del 1985. Mentre la Federazione italiana degli agentiimmobiliari accusa la politica di disincentivare la ripresa del mercato con continui proclami e retromarce in tema fiscale, Nomisma, centro studi del settore, fotografa un’amara verità: la casa non è più neanche un bene rifugio. I valori delle case si sono ridotti mediamente del 30%,gliitaliani si trovano con un patrimonio immobiliare che vale meno di quando l’hanno acquisito. La crisi ha spazzato via ogni certezza,anche quella per cui l’investimento nel mattone è il più sicuro. La narrativa italiana ha comunque continuato a investigare il tema. È del 2008 Nel catalogo c'è tutto. Per chi va o torna a vivere da solo (Feltrinelli) di Francesco Gungui. È il primo a fotografare come la prospettiva dell’acquisto della casa, per un segmento trasversale del Paese che va dai neolaureati ai cinquantenni separati, si sia trasformato da un’ambizione a un miraggio. Allo stesso modo in Alice senza niente di Pietro De Viola (pubblicato nel 2010 come e-book gratuito e poi, dopo 35mila download, nel 2011 nelle librerie per Terre di Mezzo) la giovane protagonista oscilla tra lavori effimeri e abitazioni precarie. «Quando nel 2009 ho cominciato a lavorare al mio romanzo», spiega Massimiliano Virgilio, classe 1979, editorialista per il Mattino di Napoli e voce di Radio Rai 3, «non potevo immaginare che il mercato immobiliare avrebbe seguito questo corso: leggere oggi di un trentenne che si compra un appartamento suona quasi dissonante». Eppure in Arredo casa e poi m’impicco il tema del mattone torna due volte,perché ilprotagonista Mi- chele Esposito è a sua volta uno scrittore di insuccesso alle prese con un’opera letteraria di ambientazione immobiliare: Ragazzo solo con mutuo. «Il mio è un romanzo autobiografico», chiosa Virgilio. «L’ho cominciato a scrivere quando, trentenne, ho comprato il mio appartamento». La gestazione, però, è stata lunga. «Ancora nell’ultimo anno ho introdotto il personaggio di Daniel, l’ex produttore italoamericano difilm porno che vuole girare una fiction su Padre Pio». Nelle intenzioni di Virgilio, il suo non è un romanzo generazionale. Se la narrativa sta provando a riscattare con opere di fantasia la paralisi del sogno italiano della proprietà del mattone, l’autore napoletano non vuole riconoscerlo. «La casa per me è un mito, come per Raffaele La Capria lo è la bella giornata a Napoli. È il traguardo piccolo borghese. È un punto di partenza per andare verso altre direzioni». Il percorso di Michele Esposito è un climax tragico: mentre all’inizio le preoccupazioni vengono dagli oneri bancari, in seguito subentrano questioni esistenziali e l’incombenza della fine. L’inversione segna «lo scatto verso l'alto del testo. Senza, sarebbe rimasto un romanzo divertente sui trentenni». «Il mio è un testo basato sugli attriti», continua Virgilio. C’è quello del protagonista con il suo contesto, cioè con la formazione familiare alla quale ha provato per tutta l'adolescenza e la gioventù ad affrancarsi. E poi c'è quello con l'abitazione che, tramite macchie di muffa alle pareti, dichiara la propria natura ostile. Per affrontare questi attriti, Virgilio usa un registro umoristico, basato sul cinismo e sull’ironia del racconto in prima persona, che è a sua volta in contrasto con la narrazione centrata su temi cupi quali la solitudine, l’invecchiamento e la morte. Descrivere un condominio di nuova edificazione nel quartiere di Capodichino permette all’autore di gettare uno sguardo anche su Napoli: «Per me la città è una quinta teatrale viva», sostiene, «ma mai decisiva. Nei miei scritti Napoli non diventa a sua volta un personaggio». Oltre alla narrativa, poi, la casa come ::: I LIBRI MUTUO VENTENNALE «Arredo casa e poi m’impicco» dello scrittore napoletano Massimiliano Virgilio (Rizzoli, pp. 292, euro 17) racconta lo stravolgimento della vita che comporta l’accensione di un mutuo ventennale. VITA DI CAMBIAMENTI «Adelante» di Silvia Noli (Fazi, pp. 268, euro 14) racconta le vicende di una trentenne dai mille volti e dalle mille metamorfosi, con una grande resistenza di fonte alla precarietà della vita. 29 CULTURA In mostra a Brescia Rivadossi, scultore che lavora il legno come un pianista __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ no il percorso artistico (nella foto la «Madia Dolmen»), dove legno, terracotta, bronzo sono studio e lavoro che diventano poesia, con una parte preponderante della produzione rappresentata dall’ebanisteria . Scultore, si potrebbe definire, anche se Philippe Daverio ci spiega un Rivadossi che «lavora e fa lavorare il legno con l’abilità di un pianista, con il rispetto che gli uomini della terra portano da sempre alla materia della natura». Giuseppe Rivadossi non ha etichette, è un autodidatta che dopo un denso apprendistato nella falegnameria del padre ha forgiato la sua Officina e ora, a 79 anni, tramanda la propria arte ai figli e con i figli. Una bottega, preferiscono chiamarla, non un’azienda, ma che tanto profuma di atelier in continua sperimentazione. Da oggi fino al 27 settembre, la Galleria Agnellini di Brescia ospiterà la mostra «Giuseppe Rivadossi. Il Genio abita qui», a cura di Dominique Stella. In esposizione circa 50 opere che ne ripercorro- TOMMASO LORENZINI Intervista a Nelson Martinico ::: Il buono,il brutto,il figlio Leonerivivein un sequel Pure il balaban suona il requiem per l’Europa Il romanzo di un ex stuntman ricrea il mito del West da Buffalo Bill a Wyatt Erp: «Omaggio alla storia Usa» Un’immagine tratta dallo spaghetti-western «Il buono, il brutto, il cattivo» (1966) di Sergio Leone ::: GIANLUCA VENEZIANI ■■■ Si diventa sempre come i COSTRUIRE A TEMPO DI RECORD Sopra, lo scrittore Massimiliano Virgilio autore di «Arredo casa e poi m’impicco»(copertina nella scheda). Sotto, un frame dalla trasmissione televisiva «Extreme makeover- Home edition», cult della tv Usa in cui si costruiscono, restaurano e arredano case per famiglie non abbienti. La versione italiana va in tv su Sky e La5 [Ansa-web] bene rifugio trova , tra l’altro, sfogo nella trasmissione tv Extreme makeover home edition, coprodotta negli Usa dalla ABC e da Endemol, trasmessa in Italia da Sky Uno e La5. Un successo, in cui un un team di esperti progettisti, capitanati da Ty Pennington (anche conduttore del programma) demolisce e quindi ricostruisce la casa a una famiglia bisognosa per svariati motivi. propri padri. Sarà per questo che, crescendo, ci siamo appassionati ai western, ai capolavori di Sergio Leone e ora anche al romanzo del 67enne siciliano Nelson Martinico (alter ego di Giuseppe Elio Ligotti) Il Buono, il Brutto e il figlio del Cattivo (Bompiani, pp. 160, euro 16). I nostri padri da bambini leggevano i fumetti del Grande Blek e Tex, da giovani hanno amato I magnifici sette e Quel treno per Yuma e, da adulti, si sono dedicati a una collezione dei simboli dei pellirossa. Quell’atmosfera epica viene rievocata nel libro di Martinico, un omaggio a Leone, scomparso 25 anni fa, e un sequel della sua «trilogia del dollaro», in cui rivive il mito del West come Alba gloriosa d’Occidente e insieme appare il senso del suo declino. Martinico, il suo libro è ambientato 20 anni dopo la scena del “triello”, che vede Clint Eastwood (il Buono), Eli Wallach (il Brutto) e Lee Van Cleef (il Cattivo) affrontarsi a colpi di pistola nel cimitero di Sad Hill. Cosa resta di quell’epopea? «Soprattutto la decadenza. Il Buono è diventato gestore di un circo e autore di romanzetti. Il Brutto non è più tanto bruto perché, nei 20 anni passati in carcere, ha avuto modo di leggere e acculturarsi. E di Sentenza il Cattivo, ucciso durante lo scontro, resta il figlio, John Wiseacre, che tuttavia è un fanatico religioso, privo della grandezza nel male del padre». Joe il Biondo, cioè il Buono, ha fatto un po’ di tutto nella sua vita (pistolero, romanziere, imprenditore teatrale e circense). Anche lei è stato barman, stuntman, calciatore e professore di latino e greco. Nel personaggio del Buono si ripete dunque la sua autobiografia? «Sì, per buona parte il Biondo sono io. D’altronde lui si chiama Joe, Giuseppe, proprio come me. Ma io sono anche Tuco il Brutto: briccone, bandito, picaresco come un Pupo siciliano; vecchio e ancora desideroso di sesso. Lo dimostra la scena “d’amore manuale” tra Tuco e un’indiana dal nome esplicito: Polso d’Acciaio...». Il romanzo è un trait d’union tra Il buono, il brutto e il cattivo e il primo film della “trilogia del tempo”, C'era una volta il West (nel libro compare anche la figura di Armonica sposato con Jill). Pensa che il suo romanzo possa approdare a sua volta al cinema? «Sarebbe il primo caso di libro tratto da un film che si trasforma nuovamente in film. A ogni modo, più che una sceneggiatura, ho cercato di scrivere letteratura. Mi sono ispirato a Mark Twain, con la sua inarrivabile simulazione del parlato. A Joe il Biondo, infatti, che si fa chiamare Ned Buntline (pistolero-scrittore veramente esistito), metto in bocca queste parole: “Ci sono due modi di essere scrittori: novellatori da 4 cent o rivoluzionari di genio”. Ecco, Twain apparteneva alla seconda categoria». Nel libro lei recupera altri nomi veri del mito western, come Buffalo Bill, l’apache Cochise e i pistoleri Wyatt Earp e Doc Holliday, protagonisti nella sparatoria all’O.K. Corral. «Voleva essere un tributo alla storia americana, oltreché alla sua cinematografia. Ma ho aggiunto anche un altro aspetto: l’omaggio ai fumetti della mia generazione. Nel libro compaiono infatti figure come il Grande Blek. La differen- za, rispetto a loro, è che i miei personaggi, come quelli di Leone, non sono piatti: il Brutto è capace di slanci ideali; e il Buono sa essere anche un grandissimo figlio di puttana». Provi a guardare a occhi chiusi i film di Leone. Qual è l’aspetto che li rende grandi? I lunghi silenzi intervallati da rumori, i dialoghi serrati con frasi memorabili, la colonna sonora... «Credo il mix dei tre elementi. Leone stesso disse che Morricone era stato il miglior sceneggiatore dei suoi film. Ma, volendo individuare la cifra che rende quelle opere dei capolavori, penso sia la capacità di recuperare l’epica omerica e scrivere fiabe per adulti: eroiche, ironiche e immorali. Molti gli hanno contestato l’assenza di donne e indiani nei suoi film. Per le prime, lo hanno accusato di misoginia. Quanto ai pellirossa, Leone si giustificava così: “Dovrei mettere nel ruolo di un indiano un attore bianco e non sarebbe credibile"”. Per questo preferì non metterceli». Pensa che l’Eastwood regista sia ancora un po’ il Buono del film di Leone? «Non solo: lui non sarebbe diventato il regista che è senza Leone. Il finale di Gran Torino, ad esempio, ribalta esattamente il finale di Per un pugno di dollari: là è il vecchio che si fa ammazzare dai nemici, e non viceversa. Una nemesi perfetta». Guardando all’attualità, chi sono il Buono, il Brutto e il Cattivo nella politica di oggi? «Non saprei: ci sono tanti Cattivi, nel senso dei Disonesti. Renzi, per la sua rapidità, sarebbe di sicuro il pistolero più veloce del West. Ma molti lo stanno già aspettando all’O.K. Corral e non si sa come andrà a finire». Pillole diclassica ::: NAZZARENO CARUSI ■■■ Napolitano s’è fatto intervistare da Fabio Fazio e ha citato (a vanvera) anche Santa Cecilia con Pappano e i Berliner Philharmoniker con Abbado, per parlare del suo ultimo libro e ribadire quanto l’Ue sia, nonostante tutto, buona e giusta. No, invece. Fatta la necessaria tara delle tragedie, quest’Europa è indegna della grandezza di ciò che furono e non sono più le sue nazioni fondatrici, infinite volte superiore all’oggie infinite d’infinite aldomani che leggiamo giocarsi i tuitteri del 25 maggio. L’elogiano madre della pace, ma sono il pacifismo insulso suo e i suoi diritti senza più doveri, che non siano le cambiali, a esserci costati la porcheria che stiamo e la guerra civile che rischiamo, invasi oltre il più cristiano limite. E giacché di musica il Presidente ha pur parlato, persino l’inno è fuori luogo, Beethoven abusato d’accattona fratellanza. Ha scritto Piero Buscaroli, nostro venerato santo: «La riduzione,cui assistiamo, del coro della Nona Sinfonia ai comodi delle più svariate e indecenti imprese, si accompagna a totale ignoranza, anche in ceti che si considerano colti, delle circostanze e dei motivi che decisero Beethoven ad aggiungere il coro, quale rimedio d’ultimo momento all’insufficienza dei mezzi strumentali rispetto all’imponenza e al peso dei tre movimenti fino allora completati» (Beethoven, Rizzoli, pag. 34). Scendendo ai lidi bassi, da più di 25 anni c’è l’Erasmus per la mobilità europea degli studenti e dei professori universitari. Spesso in Conservatorio l’ho visto intendere, da gente mai invitata in nessun luogo, nell’insperata possibilità d’andare all’estero per poterlo poi mettere in curriculum. L’ecumenismo in voga ha aperto la possibilità di viaggio a nazioni che dell’Ue non fanno parte (non ancora, almeno),e così è successo che dalla Turchia mi sia arrivato in classe uno studente che non parla l’italiano né l’inglese,ma è educato,civilissimo e chissà, forse pure di talento. Ho raccontato altrove che ha bussato,è entrato e ha chiesto colsorriso, a gesti e un po’di monosillabi, di frequentare il mio corso di Musica da camera. Volentieri, gli ho sorriso anch’io. Poi, la rivelazione. «Che suoni?». «Il balaban», sorta di zufolo ad ancia (mi pare di capire, non avendolo mai visto), in uso nel suo Paese straordinario. Vagli a spiegare che nulla è stato dedicato al suo strumento di ciò che la nostra Musica da camera è. Non una Sonata di Mozart né un Trio di Mendelssohn o una Sonatina di Schubert, nemmeno un foglio d’album, niente di niente. E allora? E allora arrivano i “napolitani” a spiegarci che il balaban ha la stessa dignità del pianoforte e d’uno Stradivari; che ci vuole un retrivo reazionario come me per pensare di non cogliere l’occasione d’avere in classe uno strumento “altro”; che non va bene essere tanto sciocchi (sempre come me) da non godere delle diversità; e balle democratiche a seguire. Ma nessuno, da nessuna parte, a chiedersi se sia serio che un pianista italiano insegni la musica da camera del balaban e la bellezza sconosciuta della sua poesia a un ragazzo turco.Come se un abruzzese,coi soldidell’Europa, andasse a studiare il du’ bott’ a Istanbul. Poi dice il fallimento e che, tanto, vola lu pavone. Twitter @NazzarenoCarusi 30 SPETTACOLI __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ VAN DE SFROOS «Cantavo l’anima di un popolo ora penso a cantare la mia» Nel nuovo disco «Goga e Magoga» il cantautore lariano indaga se stesso «Ho conosciuto il dolore: è un lavoro bipolare con echi alla Pink Floyd» ::: ALESSANDRA MORI ■■■ Esce oggi Goga e Magoga (etichetta Bat Records, distribuzione Universal), il nuovo disco di Davide Van De Sfroos che sarà presentato dal vivo il 13 giugno in un concerto all’Ippodromo del galoppo di Milano. Ieri intanto l’ha presentato nella location di Eataly, sorta sulle «ceneri» del Teatro Smeraldo. Un luogo importante per Davide e lui non ha perso certo occasione per ricordarlo: «Questo luogo è lo spettro di quello che è stato. Prima era lo Smeraldo, poteva andare peggio. È andata bene, però lo Smeraldo c’è stato». E quindi via con le note di alcuni dei 16 brani del disco, su un palco sospeso a metà tra il piano di frutta e verdura e quello di vini e ristoranti. Un disco che arriva a «tre anni di distanza dall’ultimo, perché la cosa fondamentale è il tempo di fermentazione. Non posso forzare ciò che deve avvenire in modo naturale», dice mentre si rigira il rosario che porta al polso. E Goga e Magoga, che è anche un brano - e il cui significato «non lo conosce esattamente nessuno, tira e molla, fai e disfa» - è arrivato in modo 16 BRANI NELL’ ALBUM OGGI IN USCITA Davide Van De Sfroos e la copertina del nuovo disco. Sopra, l’artista ieri a Eataly Milano. Tutte le date di presentazione dell’album su www.davidevandesfroos.com [web] naturale, portandosi dietro «la parte più intima di me». Cos’è Goga e Magoga? «Tutto nasce dalmio viaggio interiore per far sì che quel che metto nel disco abbia la credibilità di ciò che sto vivendo. Goga e Magoga è stato uno sforzo, non solo musicale ma anche di testo. La gestazione è stata molto lunga,alcuni pezzi risalgono a prima di Yanez, altri ai miei quaderni di scuola, quando andavo al liceo classico. Mi sono addentrato nei territori dello spirito e della men- te,c’è comprensione e depressione, territori che probabilmente un essere umano non dovrebbe visitare. Ma io ci sono stato e ho portato a casa tutto». Un disco nato nel tempo... «Neltempo ho occupato taccuini, ipad, ipod, percepito sensazioni personali e altre legate al mondo che micirconda.Ho chiesto aiuto anche al Davide del passato. Non ho avuto paura di andare dove c’erano emozioni o cose disperate da dire. Questo disco contiene più amore di tutti quelli che ho mai fatto. Ho cercato di ritrovare un’anima che si era frantumata, ho osservato i miei figli confrontarsi in un mondo che fa paura, ho visto l’oncologia e ildisagio mentale, ho vissuto la perdita di amici e parenti.È un mio diario fitto e complicato. Contiene tutto ciò che per me è intimo». Si avverte come un senso di nostalgia nei testi. È così? «Non si può vivere nel passato ma non si può neppure proiettarsi nel futuro senza portarsi dietro il passato. C’è un disperato bisogno di guardare indietro per capire che un po’ indietro si può tornare. È un disco bipolare, con i miei disturbi d’ansia e depressione che mi accompagnano da una vita. Alcune canzoni sono dure e abrasive, altre più dolci». C’è un messaggio? «È un disco lucido e spietato, vuole sorreggere il sottoscritto e tutti quelli che si trovano in difficoltà, dal senzatetto all’industriale, perché le difficoltà toccano tutti.Porterò in giro abitanti e territoricercando di dar voce a chi spesso una voce non ce l’ha». Il brano che la tocca di più? « Infermiera, per il modo scurrile in cui questa figura è stata trattata in tempo di guerra». Qual è la novità del disco? «La bipolarità e la voce femminile di Leslie Abbadini, che ho affiancato alla mia ottenendo una sfumatura morbida, quasi sorniona. La musica, me ne sono accorto riascoltandola, è vagamente psiche- delica rock folk anni ’70, ci sono sonorità blues, echi alla Pink Floyd di The wall e passaggi della Pfm che accompagnava De Andrè». Ci sono delle maschere nel video di Goga e Magoga, che ricorrono nella sua produzione. Qual è il significato? «Rappresentano ilfeticcio,quello che siamo per essere al passo coi tempi, quello che ci è imposto di mostrare, poi però i personaggi guardano meglio queste maschere e non si riconoscono e alla fine se ne liberano». L’8 maggio è stato invitato in piazza Duomo dall’arcivescovo di Milano: una serata in cui si uniranno musica, teatro, danza, testimonianze e preghiera intorno alla Croce con la Reliquia del Santo Chiodo… «Sì, parteciperanno anche altri artisti e mi è sembrato bello esserci,porterò la Ninna nanna del contrabbandiere arrangiata per orchestra». 31 SPETTACOLI __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Complimenti per la trasmissione di FRANCESCO SPECCHIA Cosa succederebbe se «House of Cards» fosse italiano? «Nessuno è un boy scout. Neppure i boy scout...». Quando, con lo sguardo intagliato nel marmo (e nella malvagità, e nel cinismo, e nell’anima nera che inghiotte la Casa Bianca) Kevin Spacey pronuncia la suddetta frase in camera look; be’, in quello stesso istante ho avuto l’impressione che il telefilm West Wing incrociasse ilfilm Sesso e potere. Tutte le nefandezze del Palazzo in un solo sguardo. Questo esprime House of cards (Sky Atlantic, mercoledì, prime time), probabilmente la più sontuosa serie tv su quella che Rino Formica amava definire «sangue e merda». La politica. Era politica italiana, ma quella americana è molto peggio. House of Cards è un fenomeno prodotto da Netflix direttamente per il web e ispirato ad un’omonima serie Bbc del ’90; vanta una forza di racconto poderosa, dialoghi brillanti, anche se l’intera struttura drammaturgica s’impernia su un unico protagonista. Ossia Kevin Spa- cey neipanni delcapogruppo di maggioranza Frank Underwood intento ad ingoiare rospi d’ognigrandezza e a supportare, con ogni mezzo, il sodale Garrett Walker. Il quale Walker, diventato Presidente degli Stati Uniti, non mantiene la sua promessa e non sceglie Frank come segretario generale. Da qui la vendetta geometrica, quasi euripidea,dell’ex spin doctor- deputato che,aiutato da una moglie carogna quanto lui (altro che i coniugi Macbeth) , da una giovane giornalista affamata di scoop, e da un onorevole strappato al tunnel della droga e dell’alcol, imbastisce un piano diabolico per fare saltare il «castello di carte», l’House of Cards, appunto. Lo sviluppo narrativo è un complesso gioco a scacchi sulla cui scacchiera Frank lascia gocciolare il sangue dei vinti e degl’innocenti. Non che ci sia nulla di nuovo. Il cinema Usa ha spesso sviluppato il suo senso dell’oscuro all’ombra del Campidoglio (per un Frank Capra c’era sempre un Alan Pakula) . Ma la trama, qui, scorre e avviluppa. Il caso ha voluto che visionassi House of Cards avendo negli occhi l’intervista fieramante sentimentale di Enrico Mentana a Pierluigi Bersani negli studi di Bersaglio mobile (La7). Bersani non aveva un’oncia della cattiveria di Spacey. E, ad imbastire insulsi paragoni, Renzinon è Walker; e neppure il famigerato voto dei 101 del Pd contro Prodi presidente ricorda lontamente la pugnalata del neopresidente Usa ai suoi fedelissimi. E non m’immagino un capogruppo tipo Brunetta distruggere il sistema. Non è solo questione di essere all’altezza... La nuova tendenza CAUSA BASSI ASCOLTI IL CINEMA SI FA TELEFILM Le opere di Polanski, Coen, Pif rilette a puntate per la televisione ::: ANTONELLA LUPPOLI ■■■ Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sulla assoluta primazia che le serie tv si sono conquistate a suon di milioni di tele(dipendenti)spettatori, è giunto il momento di ricredersi. La serialità vince, tanto quanto una bella pellicola. Stiamo dicendo che il grande schermo ha i giorni contati? Piuttosto, ci siamo accorti di una tendenza predominante: il passaggio dal grande al piccolo schermo di alcuni prodotti eccellenti. Accade sempre più spesso infatti che i film, quelli che hanno sbancato il botteghino o che hanno fatto il pieno di critiche e plausi sui giornali, diventino in men che non si dica uno sceneggiato a più puntate. I rumors provenienti da oltreoceano infatti narrano dell'imminente arrivo di alcune serie cult per gli appassionati: Rosemary's Baby, Ghost e The Truman Show. La prima, ispirata al film di Roman Polanski, sarà trasmessa molto presto dalla Nbc, mentre per le altre si mormora che Paramount Tv stia pensando dilavorare a due nuovi ed esaltanti progettiche faranno dei film appena citati degli sceneggiati seriali. Le tempistiche di realizzazione sono ancora sconosciute così come non è stato deciso nulla per il cast, ma sembra proprio che l'idea sia abbastanza realistica e che i grandi network americanisiano molto entusiasti. D'altronde, il mood del film che diventa serie RISPETTARE I CLASSICI A sinistra Frances McDormand in «Fargo», uno dei primi successi dei Fratelli Cohen. In alto a destra,una scena di «Gomorra». Entrambi diventano telefilm tv è partito proprio dagli StatiUniti. Ha natali lontani. Tra i primi film declinati in episodi si ricorda Casablanca, trasmessa nel 1983 e tratta dall'omonimo film del 1943 e anche How to Marry a Millionaire, sit com inspirata al celebre film del 1953 in cui recitava Marilyn Monroe.Se siamo andati troppo in là negli annali della cinematografia ci rifacciamo subito. Nikita, la serie tv andata in onda su Italia 1 qualche anno fa, è basata sul film del 1990 diretto da Luc Besson e Crash, serie tv prodotta dalla Startz Entertainment nel 2008, è legata al cordone om- belicale della pellicola - premio Oscar 2004 - firmata da Paul Haggis. Anche a casa nostra il successo conclamato di alcuni film ha generato la voglia di scrivere e produrre teleromanzi. Complice anche il ridotto investimento economico che la realizzazione di uno sceneggiato seriale richiede ci si è mossi per cercare di sfruttare la buona riuscita di alcune pellicole che hanno catalizzato l'attenzione del pubblico. E' successo con Romanzo Criminale, poi con Gomorra e Venuto al mondo. E fresca di qualche giorno è la lieta novella che riguar- da La mafia uccide solo d'estate, il film di e con Pif (all'anagrafe Pierfrancesco Diliberto) che presto potrebbe arrivare sulla Rai, scandito in più puntate. Dicevamo,il film di Michele Placido ispirato alla banda della Magliana nel 2005 fece grande scalpore e così Stefano Sollima e Sky decisero di mettere in cantiere un po' di episodiche hanno tenuto incollati al piccolo schermo tanti spettatori. Sulla scia dell'esperimento ben riuscito,Sky ha deciso diinvestire su Gomorra - La serie (sempre diretta da Stefano Sollima) in arrivo su Sky Atlantic a maggio e su Venuto al mondo- Extended Version - da lunedì 15 in onda su Sky Atlantic - scritta e diretta da Sergio Castellitto. A questo punto,Checco Zalone,Gennaro Nunziante e la Taodue (casa di produzion di fiction e miniserie) potrebbero pensare a una serie tv di Sole a catinelle, magari da mandare in onda su Canale 5. E pure Paolo Sorrentino potrebbe scrivere una manciata di episodi de La Grande Bellezza.Per altro,ilregista partenopeo ha dato prova di non disdegnare la tv. Ha infatti recentemente siglato l'accordo con Sky e Wildside per The Young Pope. «Broadchurch» cambia e diventa «Gracepoint» Dopo Downton Abbey, è Broadchurch la nuova serie rilevazione del canale inglese Itv: una serie gialla, in otto episodi, che ha conquistato la media stellare di 7 milioni di spettatori . Il remake annunciato dal canale Fox America è infatti tutto fuorché fedele, per stessa ammissione del presidente del network tv, Kevin Reilly: «Nonostante Broadchurch sia grandioso, il 99,9% del pubblico americano non avrebbe mai visto quel serial», spiega, «Gli spettatori statunitensi sarebbero molto più a proprio agio nel vedere qualcosa creato per l'America… ». Dunque, che rivoluzione sia: il titolo diventa Gracepoint, le puntate crescono da otto a dieci, la storia viene venata di aspetti alla Desperate Housewives e il finale cambia, per garantire l'effetto sorpresa anche a chi ha già visto Broadchurch. L'unico elemento in comune con il format originale è l'attore scelto per interpretare il protagonista: David Tennant, noto per il suo Doctor Who. Con lui, nel cast, anche Anna Gunn e Nick Nolte. La messa in onda è fissata per la fine del 2014 ma i fan, on line, non sembrano trepidare d'attesa per una serie che, di fatto, tradisce l'originale. Nel frattempo, qui in Italia debutta Broadchurch: a proporlo, in prima tv free, sarà dal 28 aprile Giallo (canale 38). f.d’ang. Parla il protagonista del film Andrew Garfield «Fossi davvero Spiderman combatterei il bullismo a scuola» ::: ANNAMARIA PIACENTINI ROMA ■■■ Azione, fantasia, amore e vendetta serviti in 3D. Dal 23 aprile arriva nei cinema The Amazing Spider -Man 2- Il Potere di Electro, 2 ore e 20 minuti con il protagonista dei fumetti Marvel di Stan Lee e Steve Ditko. Dopo il lancio nel 2012 di "The Amazing Spider-Man", un successo mondiale da 750 milioni di dollari, Marc Webb, torna al timone della saga con una storia ancora più incisiva. Il nostro eroe in calzamaglia porta in scena la sua battaglia più importante:quella interiore. E' in conflitto tra la vita ordinaria di Peter Parker, e le responsabilità di Spider Man. Sa che solo lui può proteggere i suoi concittadini dai nemici che asse- diano la città. Questa volta il pericolo viene dalla società più importante di New York , la OsCorp, e dal potente, Electro (Jamie Foxx). La maledizione degli Osborn è una grave malattia genetica, da cui è afflitto il suo amico Harry (Dane DeHaan), che suo malgrado ritrova. Ma tra un lancio e l'altro dai grattaceli, Spider Man non dimentica di dedicare parte del suo tempo a Gwen (Emma Stone), la ragazza di cui è innamorato.Regista e cast sono giunti nella capitale. Disponibili, divertenti ,Andrew Garfield, Emma Stone , Jamie Foxx e Dane DeHaan,hanno raccontato le loro incredibili performance, tra effetti speciali e prestazioni da stunt man. A cominciare dal regista Marc Webb: «In questo film Spider Man è un ragazzo come tanti che deve pagare l'affitto di casa e ha problemi con la ragazza» Quindi, la saga continua. Ma chi ci colpisce è la semplicità di Andrew Garfield: «E' difficile essere Peter Parker, ma è stupendo indossare nuovamente i panni di Spider-Man» sottolinea l'attore «ora deve fare delle scelte non dipendenti dalla sua volontà. Deve riprendere coscienza di sé,anche in amore. Catturare i sentimenti, perché per Peter è impossibile vivere senza Gwen». Ma se fosse davvero Spider Man, quali problemi risolverebbe? «"Il riscaldamento globale»risponde Garfiel « e metterei fine anche al bullismo a scuola. La vita è un viaggio, e bisogna sfruttare al meglio tutto il tempo a disposizione». La bella Emma Stone, è l'incarnazione della donna ideale: «Quello che interessa a Gwen"- racconta-"è di proteggere il rapporto affettivo che ha con Peter.La speran- Un’immagine di «Amazing Spiderman 2» in uscita sul grande schermo za, l'amore, ma anche la tragedia che sta vivendo, sono le motivazioni che la tengono ancora legata. Ma ora è giunto il momento di fare chiarezza, ha l'opportunità diproseguire glistudiad Oxford e non vuole rinunciarci». Il legame che univa da piccoli Peter e Harry, torna: «Ma Harry è una persona diversa da lui»sottolinea Dane DeHaan «da ragazzo privilegiato è diventa- to una minaccia: si è unito ad Electro ». Due cattivi che odiano l'eroe: «Quando interpreti Electro, aspettati la cattiveria» conclude il premio Oscar Jamie Foxx «mia figlia che ha 5 anni è sempre felice di tutto quello che faccio. Ma quando le ho detto che questa volta facevo il cattivo, ha risposto: allora ti prenderanno a calci nel sedere»". 32 PALINSESTI __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ RAI UNO RAI DUE RAI TRE CANALE 5 ITALIA UNO RETE QUATTRO LA 7 6.30 6.45 8.15 6.00 6.00 7.55 7.30 6.25 7.30 7.55 6.45 10.00 10.30 10.55 11.00 11.25 12.00 13.30 14.00 14.10 15.20 18.50 20.00 20.30 21.10 21.15 23.25 1.00 1.35 TG1 - Previsioni sulla viabilità CCISS Viaggiare informati Unomattina. Condotto da Duilio Giammaria ed Elisa Isoardi. Per il TG1 Paolo Di Giannantonio Unomattina Storie Vere "Casi irrisolti" Unomattina Verde Che tempo fa TG1 Unomattina Magazine "Scandali in musica" La prova del cuoco "Erbe aromatiche". Condotto da Antonella Clerici TG1 TG1 Economia Verdetto Finale "Il dramma dell'AIDS". Condotto da Veronica Maya La vita in diretta. Condotto da Franco Di Mare e Paola Perego L'eredità. Condotto da Fabrizio Frizzi TG1 Affari tuoi. Condotto da Flavio Insinna Carosello Reloaded Prima tv Una buona stagione "Terza puntata". Con Riccardo Dal Moro, Luisana Lopilato TG1 60 Secondi Porta a Porta. Condotto da Bruno Vespa TG1 Notte Che tempo fa Sottovoce 8.35 10.00 11.00 13.00 14.00 16.15 17.50 18.15 18.45 20.30 21.00 21.10 23.45 0.00 0.55 Cartoon Flakes Due uomini e mezzo "Una bara è per sempre" con Charlie Sheen Desperate Housewives "Il lavoro nobilita l'uomo... e la donna" "Le buone maniere" con Teri Hatcher TG2 Insieme "Intervista a Vanessa Incontrada" I Fatti Vostri. Condotto da Giancarlo Magalli, Adriana Volpe TG2 Giorno Detto fatto "Pasqua: decorare la casa". Condotto da Caterina Balivo Cold Case "La traversata" "Voglia di volare" con Kathryn Morris Rai TG Sport TG2 Squadra Speciale Cobra 11 "La legge del profitto" "Tania" con Erdogan Atalay TG2 - 20.30 Lol:-) con Réal Bossé Made in Sud "Ospite: Enrico Bertolino". Condotto da Gigi e Ross con la partecipazione di Fatima Trotta ed Elisabetta Gregoraci TG2 2Next - Economia e Futuro "Ospite: Graziano Delrio". 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SPORT 19.10 Cadillac Records Con Adrien Brody SCP 19.15 Un weekend da bamboccioni Con Adam Sandler SCC 19.15 Amiche da morire Con Claudia Gerini SC1 19.40 Street Dance 2 Con Falk Hentschel SCH 19.45 Biancaneve e gli 007 nani SCF 21.00 Henry Poole - Lassù qualcuno ti ama Con Luke Wilson SCU 21.00 Manuale d'amore 2 Capitoli successivi Con Carlo Verdone SCP 21.00 Il principe delle donne Con Eddie Murphy SCC 21.00 L'apprendista mago Con Theo Maassen SCF 21.00 Senza esclusione di colpi Con Jean-Claude Van Damme SCM 21.10 La mia vita è uno zoo Con Matt Damon SCH 21.10 The Call Con Halle Berry SC1 22.40 Sex Crimes - Giochi Pericolosi Con Kevin Bacon SCM 22.40 Martin e Julia Con Amanda Davin SCF 22.50 Il sospetto Con Mads Mikkelsen SCU 22.50 Educazione siberiana Con John Malkovich SC1 23.00 A spasso nel tempo Con Christian De Sica SCC 23.10 Lontano da Isaiah Con Jessica Lange SCP LEGENDA C CN D ES DY Cult Cartoon Network Discovery Chan. HD Eurosport HD Disney Channel 18.00 Rubrica sportiva Sky studio (Diretta) SP2 18.15 Calcio, Incontro amichevole Germania - Italia Under 20 (Diretta) ES 20.00 Rubrica sportiva Buffa Racconta: Arancia Meccanica (1974) SP1 20.30 Rubrica sportiva All Sports Sports Insiders - Bjoerndalen, il ritorno del re ES 21.00 Biliardo, Snooker Haikou World Open 2014 Da Haikou (Cina) Finale (Replica) ES 21.00 Calcio, UEFA Champions League 2009/2010 Finale, da Madrid Bayern Monaco - Inter (Replica) SP1 21.30 Golf, Augusta Masters 2014 Dall'Augusta National Golf Club Giornata finale (Replica) SP2 22.30 Rubrica sportiva WTCC Magazine ES 22.30 Rubrica sportiva Sky studio SP3 HD 16.15 17.15 18.05 18.30 19.20 21.10 22.00 22.55 23.50 1.20 9.40 10.45 11.30 12.00 12.55 14.00 15.30 16.35 18.55 19.35 20.30 21.15 23.55 0.00 Rai 4 Rai 5 20.40 Prima tv The Crazy Ones "The Stan Wood Account" SKA 21.00 Hazzard "Chi ha visto Loretta Lynn" FR 21.00 Criminal Minds "Numero privato" FC 21.00 Prima tv Revenge "Nella tana del lupo" FL 21.00 Prima tv Agents of S.H.I.E.L.D. "Il ponte" F 21.30 A tutto ritmo DY 21.45 Drake & Josh NCK 21.50 Prima tv C'era una volta "Cattive abitudini" F 21.55 Prima tv The Following "Libertà" FC 21.55 The Good Wife "Due ragazze, un codice" FL 21.55 Life Bites DY 22.00 Hazzard "Judy Emery"FR 22.10 Drake & Josh NCK 22.45 Castle - Detective tra le righe "Caccia al tesoro" FL 22.45 The Big Bang Theory "Il fattore mandarino" F 22.50 Senza traccia "Vendetta on line" FC 21.10 I padroni della notte (Drammatico, 2007) con Joaquin Phoenix. Regia di James Gray. 22.50 Wonderland Flash 23.45 Distretto 13 le brigate della morte (Azione, 1976) con Austin Stoker. Regia di John Carpenter. 21.15 The Tree of Life (Drammatico, 2011) con Brad Pitt. Regia di Terrence Malick. 23.40 David Letterman Show DOCUMENTARI RAGAZZI 19.05 Spongebob NCK 19.10 I Simpson "Homer e la paranoia della paternità" F 19.30 Spongebob NCK 19.35 I Simpson "Siamo sulla strada che dove va nessuno lo sa" F 19.35 Risatoon - Nuovi episodi Regular Show CN 20.25 Risatoon Regular Show CN 21.15 Regular Show CN 21.40 Adventure Time CN Canale disponibile anche in alta definizione NGC SC1 SCC SCF SCH 12.25 13.00 13.40 14.10 14.35 15.20 8.15 TELEFILM 21.00 Prima tv Il liquidatore "Sorprese" D 21.00 Prima tv Affari al buio Texas THC 21.30 Il liquidatore "Fascino perduto?" D 21.30 Prima tv Affari al buio Texas "Questione di istinto" THC 21.50 Prima tv Boston: la maratona di sangue "La strage del 15 aprile 2013" NGC F - FR Fox HD - Fox Retro FC-FL Fox Crime HD Fox Life SKA Sky Atlantic MGM Metro Goldwyn Mayer NCK Nickelodeon 12.10 7.20 Chips "Un incontro salutare" con Erik Estrada Miami Vice "Giocattoli mortali" con Don Johnson Hunter "La ragazza della spiaggia" con Fred Dryer Carabinieri "Fuochi" con Manuela Arcuri Ricette all'italiana TG4 - Meteo.it Un detective in corsia "Una strana coppia" con Dick Van Dyke La signora in giallo "Il filantropo" con Angela Lansbury Lo sportello di Forum. Condotto da Barbara Palombelli Hamburg Distretto 21 "L'ultimatum" con Sanna Englund Shenandoah la valle dell'onore (Western, 1965) con Jame Stewart. Regia di Andrew V. McLaglen. TG4 - Meteo.it Il segreto Tempesta d'amore The Next Three Days (Drammatico, 2010) con Russell Crowe, Elizabeth Banks, Ty Simpkins. Regia di Paul Haggis. I bellissimi di R4 Three Kings (Azione, 1999) con George Clooney, Mark Wahlberg, Ice Cube. Regia di David Owen Russell. 9.45 11.00 13.30 14.00 14.40 16.40 18.10 20.00 20.30 21.10 23.30 0.00 0.30 CANALI FREE DIGITALE TERRESTRE SATELLITI FILM 8.30 9.30 10.05 Vecchi Bastardi. (Replica) Urban Wild (Repl.) Come mi vorrei (Repl.) Dr. House Medical Division con Hugh Laurie Cotto e mangiato Il menù del giorno Studio Aperto Sport Mediaset Grande Fratello I Simpson Dragon Ball Saga Vecchi Bastardi. Condotto da Paolo Ruffini Urban Wild Come mi vorrei. Condotto da Belen Rodriguez Prima tv I Simpson Studio Aperto C.S.I. "Conflitto a fuoco - prima parte" . "Conflitto a fuoco seconda parte" con George Eads Prima tv Mediaset Arrow "Il tempo della morte" con Stephen Amell Prima tv The Tomorrow People "Il custode di mio fratello" con Robbie Amell Primo episodio III Stagione - Prima tv Mediaset Nikita "3.0" con Maggie Q Le Iene. Condotto da Ilary Blasi, Teo Mammucari e la Gialappa's Grande Fratello National Geo.HD Cinema 1 HD Cinema Comedy HD Cinema Family HD Cinema Hits HD SCM Cinema Max HD SCP Cinema Passion HD SP1-2-3 Sky Sport 1-2-3 HD SKU Sky Uno THC The History Channel Rai Storia 21.15 Magazzini Einstein 22.10 Correva l'anno 23.00 Storie sospette Rai Movie 21.15 Questione di cuore (Commedia, 2009) con Kim Rossi Stuart. Regia di Francesca Archibugi. 23.05 La croce di ferro (Guerra, 1977) con James Coburn. Regia di Sam Peckinpah. Cielo 21.10 Masterchef Usa In giuria: Gordon Ramsay, Joe Bastianich 23.15 La figlia di Lady Chatterley (Erotico, 1995) con John Franco. Regia di E. Glisenti. Iris 21.05 Nessuna pietà per Ulzana (Western, 1972) con Burt Lancaster, Bruce Davison. Regia di Robert Aldrich. 22.55 Storie di cinema 23.35 Orgoglio e pregiudizio (Sentimentale, 1940) con Greer Garson. Regia di Robert Z. Leonard. TG La7 Omnibus. Condotto da Andrea Pancani, Alessandra Sardoni Coffee Break. Condotto da Tiziana Panella L'aria che tira. Condotto da Myrta Merlino TG La7 TG La7 Cronache. Condotto da Bianca Caterina Bizzarri Le strade di San Francisco "Droga avvelenata" "Il solitario" con Karl Malden Il Commissario Cordier "Un ragazzo misterioso" con Pierre Mondy L'ispettore Barnaby "Rito di iniziazione" con John Nettles TG La7 Otto e mezzo. Condotto da Lilli Gruber Suspect - Presunto colpevole (Thriller, 1987) con Joe Mantegna, Dennis Quaid, Cher. Regia di Peter Yates. Sex & The City "Gli uomini sono tutti strani?" con Sarah Jessica Parker Sex & The City "Single è bello?" con Sarah Jessica Parker TG La7 Night Desk. Condotto da Flavia Fratello, Edgardo Gulotta CLASS TV Class TV (Canale 27 del digitale terrestre) 16.00 16.30 18.00 20.40 TG Giorno TG Sport Distretto di Polizia Il giudice Mastrangelo con Diego Abatantuono 22.30 Lo Schiaffo Class Cnbc (Canale 507 di Sky) 19.10 I Vostri Soldi 21.00 Partita Doppia. Condotto da Andrea Cabrini 22.00 Linea Mercati Notte 22.30 Italia Oggi TG Class Horse (Canale 221 di Sky) 18.20 Special Class: Addio Maslogarth 20.30 Class Horse TG 20.50 Prize Giving 21.05 Weekend Review CANALI PREMIUM DIGITALE TERRESTRE Joi Action Mya 20.25 Psych "E' pazzo o no?" con James Roday 21.15 Prima tv The Big Bang Theory "La prossimità del posto di lavoro" "La risonanza delle romanticherie" con Johnny Galecki 22.05 Mike & Molly 22.30 Suits "Conflitto d'interessi" con Gabriel Macht 20.15 Spooks "Amici" con Peter Firth 21.15 Almost Human "Le regole di Simon" con Karl Urban 22.00 Arrow "Deathstroke" con Stephen Amell 22.50 Grimm "L'avventura di una sera" "El Cucuy" con David Giuntoli 21.15 Prima tv Dance Academy "Ama per combattere" con Xenia Goodwin 21.45 Prima tv Dance Academy "Un'ombra sulla competizione" con Xenia Goodwin 22.15 Gossip Girl "La sottile linea tra Chuck e Nate" con Blake Lively Premium Cinema Studio Universal Premium Calcio 21.15 The Fighter (Drammatico, 2010) con Mark Wahlberg, Christian Bale, Amy Adams. Regia di David O’Russell. 23.15 Invictus - L'invincibile (Biografico, 2009) con Morgan Freeman, Matt Damon, Robert Hobbs. Regia di Clint Eastwood. 21.15 La vita a modo mio (Commedia, 1994) con Jessica Tandy, Paul Newman, Melanie Griffith. Regia di Robert Benton. 23.10 Low Budget 23.25 Caccia spietata (Drammatico, 2006) con Pierce Brosnan. Regia di David Von Ancken. 18.30 Sport Mediaset 18.55 La moviola è uguale per tutti 19.55 Highlights Lega Pro 20.15 Highlights serie A 20.50 Graffiti Tribù del Calcio 21.00 The Legend "Messi" 21.30 Magazine Champions League 22.00 The Legend "Trapattoni" Milan, Galliani contro la fuga di notizie Report Serie A, debiti per oltre 3 miliardi Fair play finanziario, inchiesta sul PSG Alla vigilia del cda del Milan, Adriano Galliani sarà oggi a Milanello anche per sistemare gli spifferi dello spogliatoio del Milan. Dopo la vittoria sulCatania, Seedorf si era lamentato per la presunta fuga di notizie relativa alla formazione e sul malcontento di alcuni italiani. [F. Per.] La Figc ha presentato il Report Calcio 2014: in un anno un milione di tifosi sono scappati dai nostri stadi, dai circa 13,2 nel 2011-12 ai 12,3 nel 2012-13. Il 51% dei trasferimenti sul mercato sono prestiti e i debiti (solo in A) toccano ormai il tetto dei 3 miliardi (+1,9%). L’Uefa ha ufficialmente aperto un’inchiesta su aspetti poco chiari del bilancio del Psg, alla luce delle nuove regole sul fair play finanziario. Il PSG deve chiarire il contratto da 200 milioni all’anno con la Qatar Tourism Authority, società legata agli emiri proprietari del club. ::: segue dalla prima FABRIZIO BIASIN (...) il sottoscritto, il 60-70% del mio stipendio viene pagato dagli sponsor. Il collega Filippo Facci fa notare che, a differenza di altri manager, il suo nuovo contratto prevede addirittura un aumento. Si parla di 1,7 milioni di euro all’anno. «Non è così, pochi evidentemente lo sanno, ma io non ho ancora firmato niente.Anzi,mi auguro di prendere di più». Se firmerà, lo farà prima del Mondiale? «Assolutamente sì. In ogni caso attualmente sono tra i Ct che prendono meno a livello europeo». Sempre Facci le fa notare che lei firmerà il rinnovo prima di avere ottenuto qualsivoglia risultato sportivo. Non è strano? «In effetti è la prima volta che accade nel calcio. Questa è una prova che abbiamo lavorato bene e che il nostro percorso può continuare a prescindere da quel che accadrà. Nel calcio italiano ci sono una marea di esoneri che spesso non portano a miglioramenti, anzi...». Un altro collega, Mario Giordano, ha fatto notare come il suo ruolo pubblico fa a pugni con il suo essere testimonial per la campagna pubblicitaria di un’azienda energetica. «Un dirigente federale mi ha proposto questa sponsorizzazione, mi hanno dato l’ok, ho girato lo spot. Non vedo dove sia il problema e, anzi, spero di farne degli altri in futuro». Dica la verità: non ci si annoia a fare il Ct? Non ha pensato di tornare in un club? «Sì,ciho pensato e ho avuto delle proposte, ma non sarebbe stato giusto andare al Mondiale con un contratto in tasca, piuttosto mi sarei fermato un anno». Da chi sono arrivate queste proposte? «Non glielo dico. Comunque mi ha fatto cambiare idea il nuovo progetto azzurro». In questi due giorni di stage ha convocato parecchi giocatori a sorpresa. Penso a Bernardeschi del Crotone. «Due anni fa chiamai Verratti e nessuno sapeva chi fosse, ora tutti parlano di Verratti. Bernardeschi è uno dei migliori calciatori italiani». Proprio con Verratti però sembra esserci un problema. La gente si chiede perché il Ct non lo considera. «Non è vero, è costantemente nelgiro della Nazionale da due anni ed è importante; al limite c’è un problema didisponibilità.Si è sempre proposto come vice Pirlo, qui l’abbiamo provato in altri ruoli, ma a Parigi gioca sempre al solito posto...». Li farebbe giocare insieme? «Mi piacerebbe, però nel club, a parte le ultime partite, ha sempre giocato nello stesso ruolo di Andrea». In attacco sta segnando chiunque. Paradossalmente Balotelli è quello più in difficoltà. Ha un consiglio da dare ai convocabili? Cesare Prandelli, 56 anni. Il 2 giugno diramerà i nomi dei 23 azzurri che porterà al Mondiale. Il 14 giugno il debutto contro l’Inghilterra [LaPresse] Intervista al ct a due mesi dal debutto «Ne ho già scelti18» Prandelli ha quasi fatto l’Italia per i Mondiali: «Famiglie in ritiro per evitare tentazioni Io come un manager pubblico? No, il 60-70% del mio stipendio è pagato dagli sponsor» «Sì, tutti devono sapere - e lo dirò domani (oggi, ndr) - che per il Mondiale si azzera tutto. Se uno fa bene da cinque anni, ma arriva un giovane che sta meglio, non posso permettermi di far finta di niente. Non ci sono posti prestabiliti». L’assenza di Totti e Toni a questo stage è una sentenza sulla loro convocazione? «Per Totti bisogna avere massimo rispetto, quindi non entro nel particolare.Luca lo conosco benissimo, il suo campionato è straordinario, ma forse è il caso di parlare di quelli che sono qua». Scuffet ha tante chance di partire per Rio? «Il ragazzo ha bruciato le tappe, se è qui è perché ha prospettive. Quanto alla convocazione non le posso dire nulla di più». Gilardino è uno dei suoi prediletti insieme a Giaccherini. Che chance hanno? «Tutti quelli che sono qui hanno chance, certo Giaccherini quest’anno ha avuto qualche difficoltà...». Conte di recente ha detto che in Italia ci sono juventini e anti juventini... «Ha ragione: la squadra che vince diventa antipatica». Qualche mese fa avete avuto un diverbio per la convocazione di Chiellini. Tutto risolto? «Era necessario da parte mia chiarire diritti e doveri del Ct. In ogni caso ammiro Conte, decisamente il miglior allenatore della nostra serie A». “ ■ Scuffet ha bruciato le tappe, se è qui è perché ha prospettive. Bernardeschi? Due anni fa chiamai Verratti e nessuno sapeva chi fosse. Troppi oriundi? Le altre nazionali non si fanno problemi Cosa pensa della richiesta di risarcimento di 444 milioni da parte della Juve alla Figc? «Me lo dice lei, pensavo fosse una cosa superata». Questione oriundi. C’è chi dice che stanno diventando troppi. «A chi non vuole i nuovi italiani rispondo con un dato. I giocatori italianiin serie A rappresentano solo il 40% e andrà sempre peggio. Le altre nazionali non sifanno problemi, perché noi sì?». Di Jonathan che mi dice? «Anche in questo caso c’è stata cattiva informazione. Per portare un giocatore come Jonathan in Nazionale ci vogliono sette mesi di trattativa per avere un documento, non è la stessa situazione di Romulo. E poi c’è un altro problema: ho sempre chiesto ai giocatori di esprimersi, di dire io voglio l’Italia e solo l’Italia. Lui non l’ha fatto». Icardi in questo senso ha scelto l’Argentina. «Siamo andati da lui tre anni fa e ci ha detto no, grazie. Legittimo da parte sua». Il suo comportamento di questi giorni sarebbe da codice etico? «Non mi interessa la sua vita privata, fatti suoi. Posso dire che il nostro codice etico è molto semplice e chiaro». In molti non la pensano così. «C’è troppa faziosità e ci sono troppi giornalisti tifosi. I ragazzi invece hanno capito: io non convoco chi è squalificato per una manata o per un pugno o per qualunque comportamento violento. Ho giocato qualche anno a calcio e sono stufo di giocatori che non sanno controllarsi. In Italia un certo tipo di situazioni sta diventando allucinante». Si riferisce a Destro? «No, non a lui in particolare. Dico a tutti che bisogna saper reggere lo stress». Una bandiera come De Rossi ogni tanto ci ricasca però... «In questo caso mi assumo il rischio perché so che non lo farà più». Se tre giorni prima di partire per Rio Balotelli o chi per lui sbattesse nel codice etico cosa farebbe? «Qualunque situazione rientra nel codice se succede durante una partita. Non è che uno prende la multa per divieto di sosta e io lo devo lasciare a casa. Glielo dico perché mi hanno chiesto anche questo, pensi... Io ce l’ho con i dirigenti, l’anno scorso ho lasciato a casa Osvaldo perché non ha ritirato la medaglia, però nessuno si è lamentato. Perché? Evidentemente ci sono interessi». Sul ritorno di Cassano ha contato il rapporto di Antonio con suo figlio (preparatore a Parma, ndr)? «Più che altro mi sono confrontato con Donadoni. Mi ha fatto capire che, periodo natalizio a parte, il ragazzo ha avuto una continuità di rendimento e comportamento molto buona». Dopo le partite andrà in pellegrinaggio anche a Rio come agli Europei? «Sì, le camminate cementano il gruppo». Tra l’altro ha aperto il ritiro alle famiglie... «Sì, secondo me può aiutare ad aumentare la serenità del gruppo e soprattutto a evitare le tentazioni brasiliane. Non sto scherzando: se l’anno scorso fosse capitato a noi quello che è capitato a Spagna e Uruguay,io ora non sarei il Ct della Nazionale. Tengo a precisare che le spese per il ritiro allargato non sono a carico della Federazione, sa com’è...». Del suo amico Renzi che mi dice? «Non lo sento da un po’ perché è molto impegnato. Certo, se tutti noi pensassimo al bene dell’Italia invece che si nostri piccoli interessi,anche luiavrebbe meno difficoltà». Berlusconi invece dovrà fare da assistente. Perché non se lo porta in Brasile? «Berlusconi ha dimostrato di avere grandissime capacità e qualità, potrebbe fare qualsiasi cosa. A parte che lui si sente un allenatore e secondo me lo è anche. La sua idea sull’attacco,per dire, è chiarissima». Si va a Rio per fare bene o per vincere? «Si va per arrivare in fondo. Tutto deve essere organizzato nei dettagli. Agli Europei dopo la Gemania abbiamo commesso parecchi errori come logistica. Siamo tornati in Polonia, poi a Kiev... Ovviamente l’obiettivo primario è passare il turno». Candidate alla vittoria? «Brasile, Spagna, Argentina e Germania. Poi Belgio e Colombia. Noi non siamo i migliori, ma possiamo battere tutti i migliori». Ora mi dica i 23 convocati e facciamola finita... «Non li so neanche io, ne ho in testa solo 18. Per completare devo prima capire come stanno quei 18 e poi aggiungere gli altri. Vedremo...». 34 SPORT __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: UDINESE-JUVENTUS 0-2 Llorente esulta dopo il gol (il 14˚ in campionato) che ha chiuso i conti in casa dell’Udinese [Ansa] Ilpallone diLuciano Il campionato ormai ridotto a curiosità da almanacco di LUCIANO MOGGI ■■■ La giornata numero 33 Cerci ribaltano la partita col del campionato regala tanti Genoa nel recupero: si può gol ma pochi spunti di vero parlare di infortunio da stress calcio, tranne la continua ca- per il povero Zinetti, mentre i valcata verso lo scudetto e il granata restano in corsa per record dipunti diuna Juve psi- l’E-League. Buone notizie anche dal cologicamente più forte di ogni avversario (Buffon nep- Napoli, dove Benitez capisce che la sua squadra non può pure ha fatto la doccia). Meglio allora concentrarsi sopportare quattro punte: il sugli aspetti più curiosi di que- centravanti Higuain con le tre sto turno, anche perché or- mezzepunti Callejon-Hamsik mai il nostro calcio regala più e Insigne. Dunque fuori lo slocolore che autentiche espres- vacco e soprattutto lo spagnosioni di bel pallone. Prendia- lo (c’è spazio per uno solo tra mo ad esempio Samp-Inter: lui e lo “scugnizzo”), confer0-4 il risultato, molto diverse matissimo invece Mertens (sele impressioni da Marassi. condo per prestazioni solo al Mazzarri e Handanovic sono Pipita). Bella vittoria della Fiotra i più scontenti per una pre- rentina che consolida il quarstazione non brillante. La par- to posto e ribadise la candidatita l’ha vinta il portiere con al- tura a un grande futuro con il meno quattro miracoli, men- ritorno di Gomez e Rossi. In tre Icardi vince la sfida ai pun- coda il Chievo dà una spallata ti - e non solo - con Maxi Lo- decisiva alla corsa salvezza:Lipez. Il giovane Maurito accen- vorno e Sassuolo hanno pochissime de l’ira del chance. Dosuo vecvrannogiocarchio stadio si tutto negli conisuoiatscontri diretti teggiamenda qui a fine ti, ma socampionato. prattutto C h iu d ia con i suoi mo col Milan gol che fanche subisce il no infuriaCatania ultire persino i mo in classificolleghisulla panchi- Ciro Immobile, 19 reti [Ansa] ca.Ladifferenza la fanno un na blucerchiata. Il ragazzo oltre a pub- tiro diMontolivo dagli spogliablicizzare le sue avventure tra toi e le parate di Abbiati, mile lenzuola, sta facendo vede- gliore in campo. Ed è detto tutre finalmente i suoi numeri in to per una partita in casa che diventa una sagra degli errori. campo. I numeri della Roma li ammi- E che il Diavolo possa lottare riamo invece ormai da inizio per l’Europa fa venire i brividi: stagione: Garcia è un grande non tanto per i rossoneri (che allenatore che fa divertire. I confermano come i limiti di giallorossi fanno risultato col gioco non fossero colpa di Albel gioco e sono solo dietro al- legri), quanto a dimostraziola Juve. La differenza è nell’at- ne della decadenza del nostro teggiamento: i bianconeri so- calcio. Questo è il nostro calno sempre con l’acceleratore cio, specchio della Nazionale pigiato,sprintano a ogni parti- azzurra. E non sarà colpa di ta rinunciando ai fronzoli. E ai Prandellise i risultatinon ci satifosi della Signora va bene co- ranno. Almeno sulla carta: le sì. Sorride pure Giuseppe Zi- colpe del ct subentreranno sonetti, preparatore dei portieri lo al momento delle scelte. Se del Toro che rimedia un brut- ad esempio in Brasile dovesse to infortunio (rottura deltendi- andarci Gilardino e non Imne d’Achille) per “colpa” dei mobile, Cesare potrebbe finisuoibomber.Immobile - sem- re sul banco degli imputati in pre più capocannoniere - e caso di fallimento. A UDINE VITTORIA 2-0 La Juve mette due pietre sullo scudetto Giovinco e Llorente ricacciano indietro la Roma. Ora resta l’obiettivo 100 punti ::: FRANCESCO PERUGINI UDINE 0-2 ■■■ Messaggio al campionato: non c’è storia.La Juve supera l’ultimo grande ostacolo sulla strada del terzo scudetto e a +8 sulla Roma può guardare con assoluta serenità allo sprint finale nonostante lo scontro diretto con i giallorossi. La sfida con l’Udinese è rovente fin dal pre-partita: troppo alto il riscaldamento nello spogliatoio ospite. Facile pensare - tra il serio e l’ironia - a un complotto anti juventino. Prima del via si ricorda Piermario Morosini a due anni dalla scomparsa dello sfortunatissimo calciatore di proprietà dei friulani. Sulla partita aleggia invece lo spirito - vitalissimo - di Dino Zoff. Da una parte c’è Gigi Buffon, erede del ruolo di portiere della Nazionale campione del mondo. Dall'altra Simone Scuffet, nato 13 anni dopo il ritiro del monumento azzurro con il quale condivide sangue friulano e maglia dei bianconeri di casa. Insieme il maestro e l’allievo andranno oggi a Coverciano per i test di Prandelli. E chissà che la vicinanza dell’esperto campione non aiuti i sogni mondiali del ragazzi- Juve Roma Napoli Fiorentina Inter Parma Torino Milan Lazio Atalanta 87 79 67 58 53 51 48 48 48 46 Verona Sampdoria Genoa Udinese Cagliari Chievo Bologna Livorno Sassuolo Catania no, ieri fin troppo emozionato. Manca invece in attacco la sfida a distanza tra Di Natale e Tevez, con l’argentino fermato da problemi muscolari. Si arrende pure Vidal ai problemi al ginocchio denunciati in settimana:il cileno va in panchina come Bonucci (Ogbonna va al centro della difesa). A prendere le responsabilità dell’Apache è Giovinco, deciso a vendicare la doppia panchina nelle sfide europee col Lione. La Formica atomica parte a razzo: va sul fondo, guida una bella ripartenza (ma Lichtsteiner si addormenta)e - dopo un contropiede pericoloso sciupato da Fernandes - sblocca la partita. Seba riceve palla sul vertice dell’area al 46 41 39 38 33 30 28 25 25 20 16’, si accorge di avere un metro libero regalatogli da Domizzi e fa partire un tiro a giro che sorprende Scuffet. L’1-0 rivela tutta la tensione della Juve, vogliosa di spegnere sul nascere i sogni di “Romuntada”. Il nervosismo è evidente e Bonucciarriva a prendere un giallo dalla panchina per proteste: diffidato, salterà il Bologna. Stesso destino nella ripresa per Lichsteiner, ammonito mentre usciva dal campo per la sostituzione. I padroni di casa tentano una reazione ordinata ma non cattiva, Giovinco prova il bis con l'altro piede, ma Scuffet gli dice no. Ma la sua serata al cospetto di Buffon non è di certo fortunata, perché Farsa argentina su Twitter ■■■ Il teatrino aggiunge una nuova pun- tata alla sua lunga lista e la farsa sta raggiungendo picchi di trash assoluti. I personaggi sono tre: lo “stolto”, il “burattino” e “la donna che tira i fili”. I nomi li sapete, ché la vicenda è sulla bocca di tutti (80mila tweet con il nome di un protagonista soltanto negli ultimi 2 giorni). Lo “stolto” non manca occasione di farsi autogol, più fuori che dentro il campo, dove come un ragazzino (così si qualifica chi ruba un rigore ad un compagno) ha cercato una vendetta riuscendo clamorosamente a sbagliare tutto. Lontano dal terreno di gioco rilascia interviste subito smentite, si fa prendere in giro, non riesce nemmeno a mettere in piedi qualcosa a livello legale perché probabilmente sa di essere colpevole quanto la sua controparte. Il “burattino” è un ragazzo finito in una vicenda più grande di lui. È giovane, gli piace quello che piace a tutti gli uomini tra i 15 e gli 80 anni ma probabilmente non si è accorto di quanto gli stia succedendo e per questo è forse quello con le minori colpe. Twitter è un mezzo che può essere utile, divertente, bello, ma si sta rivelando più un’arma a doppio taglio.Soprattutto quando alle sue spalle si capisce che c’è qualcuno che cerca vendetta: altrimenti come spiegare foto con le corna rivolte ad un ex amico («Perché Wanda vuole che guidi così?»), o i continui dispettucci sempre via social network? La vera manovratrice, la mente che sta dietro a tutto questo caos che sta anche francamente superando il livello minimo di decenza (ma è per questo che forse l’affaire interessa tanto: sul nostro sito l’articolo sulla vicenda è stato fra i cinque più letti ieri), è la donna di questo triangolo. Donna che usa un ragazzo per vendetta, chiede privacy su un social network che di privacy ne ha poca, si lamenta perché si parla di lei quando non fa nulla per non farsi notare,sfrutta addirittura i figli per farla pagare al proprio ex marito, che a suo dire l’ha tradita. Concetto teoricamente giusto, modi francamente discutibili. Tutta la vicenda sta deragliando su binari lontani dalla realtà. Ai protagonisti non suggeriamo nulla, di consigli ne abbiamo sull'angolo seguente arriva il raddoppio: schema per Caceres, tiro rimpallato che finisce a Pogba; il numero 1 classe ’96 esce disperatamente sui piedi del francese, ma sul suo intervento con i piedi la sfera finisce a Llorente per un comodo tap-in: 26’ e 0-2. Conte si scioglie nell’abbraccio con Bonucci. Cade lo spettro della Tevez-dipendenza: nei due precedenti senza l’argentino, la Signora aveva segnato solo su punizione di Pirlo. L’unico a provarci davvero nell’Udinese è Di Natale che si danna l’anima per provare a sfondare il bunker juventino: ilsolo risultato è il contatto in area (innocuo) con Caceres allo scadere del primo tempo. L’unica arma dei friulani sembra il possesso palla, ma la Juve è troppo cinica per dare questa chance ai padroni di casa e non lascia spazio alla manovra di Guidolin. Quando sembra tutto troppo tranquillo, Ogbonna si abbandona a una leggerezza rimediata a costo di un’ammonizione pesante.È la sveglia che serve per serrare i ranghi evitando sbavature. Solo il palo toglie a Giovinco la doppietta, la tripletta discudetti invece sembra cosa ormai fatta. RISCHIA LA DENUNCIA Povero Icardi, fa le corna ma è il burattino di Wanda ::: MILANO RETI: 16' pt Giovinco, 26' pt Llorente. UDINESE (3-5-1-1): Scuffet 5; Heurtaux 5.5, Danilo 5.5, Domizzi 5; Basta 6, Yebda 5 (dal 25' st Muriel sv), Allan 5.5, Pereyra 5.5, Gabriel Silva 6; Fernandes 5; Di Natale 5.5. All. Guidolin. JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Caceres 6, Ogbonna 5.5, Chiellini 6.5; Lichtsteiner 6 (30' st Isla sv), Pogba 6.5, Pirlo 6, Marchisio 6.5, Asamoah 6; Llorente 6.5, Giovinco 7.5. All. Conte. ARBITRO: Rizzoli. NOTE: ammoniti Bonucci (dalla panchina), Chiellini, Heurtaux, Lichsteiner. Nainggolan litiga conlamoglie instrada Icardi, corna al volante [Ansa] letti molti, forse fin troppi. Più che un consiglio,vorremmo che mettessero glispettatori all’oscuro di cosa succederà da qui in futuro, non nascondendosi dietro al finto “se non vi piace non leggete”, che è infantile. Anche se l’impressione è che questa telenovela argentina potrebbe durare ben più di Beautiful. M.SPA. Il centrocampista della Roma, Radja Nainggolan, sarebbe stato stato denunciato dalla moglie Claudia Lai dopo che i carabinieri erano intervenuti, domenica scorsa, per sedare un litigio in strada a Cagliari, mentre la figlia dei due era in auto. La Lai è finita al pronto soccorso con alcune escoriazioni, anche se poi ha minimizzato Twitter, mentre Radja esclamava: «Abbiamo problemi, ma non ho mai alzato le mani». 35 SPORT __Martedì 15 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ RIBALTONE AL CAVALLINO Domenicali paga per tutti Ma la Ferrari resta nel caos Dopo il pessimo inizio di stagione si dimette il caposquadra: al suo posto Mattiacci, a digiuno di corse. Il 2014 però è segnato: a Maranello si sogna il duo Vettel-Newey ::: MATTEO SPAZIANTE ■■■ Il ribaltone in casa Ferrari chiesto a gran voce dai tifosiè arrivato: Stefano Domenicali non è più il team principal della scuderia di Maranello. Ieri Luca Cordero di Montezemolo ha accettato le dimissioni del capo della gestione sportiva del Cavallino, dimissioni che erano state presentate dopo la gara in Bahrain ma che il presidente della Rossa aveva inizialmente congelato, salvo concederle dopo le ultime pressioni di giovedì scorso, quando Domenicali era tornato a bussare alla sua porta. «Ringrazio Stefano per il suo costante contributo e impegno e per il grande senso di responsabilità che ha saputo dimostrare anteponendo l’interesse della Ferrari al proprio», ha dichiarato lo stesso Montezemolo. Un’accelerata che ha preso quasi completamente in contropiede la Ferrari. L’intenzione era quella dicambiare,ma i pianierano aspettare almeno fino al termine della stagione in corso. Una sorpresa resa evidente anche dalla scelta del successore, che sarà Marco Mattiacci, attuale presidente e amministratore delegato di Ferrari Nord America, uomo azienda e grande seprto di marketing ma quasi completamente a digiuno di corse. Dimostrazione che l’obiettivo non sarà certo quello di recuperare il gap dalla Mercedes, quanto piuttosto superare indenniil resto della stagione. L’ennesima buttata, e non solo per colpa di Domenicali. Ovviamente il 48enne di Imola è stato per molti il capro espiatorio, l’uomo su cui puntare il dito in caso di sconfitta. E, come per gli allenatori nel calcio, l’unico a dover pagare per i fallimenti stessi.Che non sono mancati sotto la sua gestione:dalla sua nomina a capo del box nel 2008 un solo titolo Costruttori e zero piloti, con due Mondiali persi quasi clamorosamente all’ultima gara (nel 2008 con Massa e nel 2010 con Alonso). Disfatte che hanno anche altre cause oltre a certe strategie altrettanto clamorosamente sbagliate durante le gare. E lo stesso Domenicali non scappa di fronte alle responsabilità avute:«Da capo, mi assumo la responsabilità,come ho sempre fatto, della situazione che stiamo vivendo - le sue parole in una lettera aperta -. Si tratta di una scelta presa con la volontà di fare qualcosa per dare una scossa al nostro ambiente e per il bene diquesto gruppo,a cui sono molto legato». Già, una scossa per questa stagione. Ma probabilmente non servirà, visto che il gap è troppo ampio ed essendo una stagione particolare soprattutto per il regolamento (complesso)e le innovazioni tecnologiche (al limite) non PIT STOP AL MURETTO A destra, Stefano Domenicali 48 anni: è entrato alla Ferrari nel 1991 divenendo Team Manager nel 1996. Da dirigente ha gestito l’intera epoca Schumacher, dal 2002 al 2007 è stato direttore sportivo, assumendo la gestione del team nell’anno del titolo vinto da Raikkonen. Qui sopra, Marco Mattiacci, 43 anni, di Roma. Sposato, ha tre figli ed è in Ferrari dal 2001. Dal 2010 è ad di Ferrari North America, mercato principale per l’azienda [Ansa] basta cambiare un’ala o un diffusore per invertire risultati e prestazioni. L'errore sta a monte, come nelle ultime annate:una macchina che finché non scende in pista sembra funzionare, salvo poi rivelarsi non all’altezza delle avversarie. Vero che tutta la gestione fa capo al team principal, ma è altrettanto vero che in Formula 1 ci sono competenze talmente specifiche che è difficile trovare un solo colpevole. Senza considerare che non sempre far saltare teste risolve la situazione: Aldo Costa è stato messo all’indice pochi anni fa, ma con calma alla Mercedes, dal 2011, è riuscito a tirare fuori una macchina decisamente migliore delle altre, anche dopo le stagioni fallimentari con Ross Brawn. Il problema non è certo solo Domenicali, ma chi comanda è condannato ad vere un peso mediatico particolare. Lo stesso peso che avrà chi arriverà, che non è certo un mago e che dovra “semplicemente” gestire questa pessima annata di transizione in vista disviluppi futuri. Fare ipotesi già oggi è complicato, anche perché in Formula 1 sidevono incastrare molti tasselli. Le voci che vorrebbero la spagnola Movistar vicina all'approdo come sponsor alla McLaren potrebbe essere il primo passo, che potrebbe portare al ritorno alle Frecce d’argento di Fernando Alonso già dalla prossima stagione. A quel punto ci sarebbe lo spazio per portare a compimenti il sogno di molti a Maranello, portando Sebastian Vettel in rosso,che a sua volta potrebbe spingere per far sbarcare in Italia i suoi uomini, primo fra tuttiAdrian Newey. Per ora è quasi fantamercato... Ciò che è certo è che Domenicali paga per tutti. Ma in Ferrari il caos non è certo finito. Anche perché siamo soltanto ad inizio campionato: forse rivoluzionare tutto lasciando sette mesi di voci davanti non è stata la migliore idea. Dovizioso, Iannone e Fenati per il rilancio Bagliori d’Italia nel monologo Marquez Tre podi in due week-end: gli azzurri a due ruote non vincono ma sono tornati protagonisti ::: VALERIO FELLETTI ■■■Di fronte aldominio dell’apparentemen- te imbattibile Marc Marquez e degli spagnoli, c’è comunque uno spiraglio di luce per gli italiani nel Motomondiale. Dare il titolo in mano al 21enne della Honda dopo solo due gare è sicuramente un azzardo, ma il campione in carica ha già messo le cose in chiaro: in MotoGp non esistono rivali alla sua altezza. Il cabroncito, nonostante abbia saltato buona parte dei testinvernali per la frattura alperone destro, ha in tasca due vittorie su due, 50 punti e 14 di vantaggio sul secondo, il compagno di team Dani Pedrosa. Ha la moto migliore, è probabilmente il talento più splendente degli ultimi anni ed ha un vantaggio: gli avversari non esistono. Perché Pedrosa è sempre veloce ma ha la tendenza a perdersi nei momenti decisivi, tra cadute ed infortuni; perché Valentino Rossi è tornato ad essere competitivo ma non abbastanz, tanto che negli Usa anche senza i problemi alle gomme difficilmente sarebbe potuto andare oltre il terzo posto; infine perché non si era mai visto un Jorge Lorenzo così in difficoltà, più dal punto di vista psicologico che tecnico. Con questi presupposti e con l’assenza di altri piloti che possano lottare per le vittorie, il titolo pare aver già preso la strada di Cervera,paese natale di Marquez. Soprattutto se la Yamaha non riuscirà a colmare il gap Andrea Dovizioso, 28 anni [web] Romano Fenati, 18 anni [Ansa] In tutto questo c’è però qualche buon segnale per l’Italia. Dopo due gare infatti sono già tre i podi azzurri: al secondo posto di Rossi in Qatar si sono aggiunti quello di Romano Fenati in Moto3 e il terzo posto di Andrea Dovizioso (che ha il merito anche di aver riportato tre le prime tre la Ducati dopo quasi due anni) in MotoGp ad Austin, senza dimenticare la crescita di Andrea Iannone. Un ottimo inizio, soprattutto se consideriamo che nella scorsa stagione si vide un solo podio italiano nei primi 8 gp. Piazzamenti che danno morale, anche se non sembrano essere presagi di lotta futura per il titolo. E l’assenza di un trionfo iridato inizia a farsi pesante: negli ultimi 5 anni su 15 mondiali a disposizione gli italiani ne hanno vinti solo uno con Rossi nel 2009 in MotoGp (10 per gli spagnoli). Per trovare le vittorie nei titoli delle categorie minori bisogna tornare al 2008 con il compianto Simoncelliin 250 e addirittura al 2004 con Dovi in 125. L’inizio di questa stagione difficilmente cambierà le statistiche, ma quantomeno è un primo passo per ritornare in alto nelle prossime stagioni. 36 __Martedì 15 aprile 2014__ SANZIONE DA 750MILA EURO Maldini stoppa anche il fisco Stracciata la maxi-multa SERVIZIO a pagina 43 DA UN BOZZETTO DEL ’500 I NUMERI DI IERI ::: 3 Rapine ::: 30 Borseggi ::: 13 Furti in appartamenti e negozi ::: 19 Furti a bordo di auto Arriva sulle passerelle l’abito di Leonardo da Vinci ::: 1 Scippo ::: 0 Truffe ::: 8 Furti di autovetture ::: 6 Arresti MASSIMO DE ANGELIS a pagina 41 Redazione cronaca: viale Majno 42, 20129 Milano; telefono 02.999666; fax 02.99966227; email: [email protected]. Pubblicità: SYSTEM24, via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano; tel. 02.3022 1/3837/3820 - Fax 02.30223214 Sanità nelmirino L’ideadiPalazzoMarino portarenegliospedali lefolliearancioni ::: FABIO RUBINI ■■■ Per la sinistra italiana la democrazia funzio- na più o meno così: se io voglio una cosa, ma gli elettori me la negano col voto, io me la prendo ugualmente.Come? Con una bella riforma del Titolo V della costituzione che, semplicemente, toglie le competenze agli enti governati dal centrodestra per affidarli a quelli in mano al centrosinistra. Il primo passo verso questa presa del potere dovrebbe avvenire con l’approvazione della riforma degli enti locali proposta da Renzi. Secondo il dettato di legge, competenze quali mobilità, urbanisticae ambiente, passeranno di mano. A gestirle non sarà più la Regione Lombardia di Roberto Maroni, ma la Città metropolitana che avrà al vertice, guarda un po’, il nominato Giuliano Pisapia. Alcuni esponenti «democratici» però non sono del tutto soddisfatti del piano di Renzi e vogliono di più. È il caso dell’assessore milanese Pierfrancesco Majorino che in un’intervista al Corsera ha spiegato che sarebbe il caso che anche le competenze relative alla Sanità venissero traslate dalla Regione alla Città metropolitana.Se attuato, questo passaggio, significherebbe la reale dipartita delle Regioni, considerando che l’incidenza del settore nel bilancio del Pirellone è dell’87%. La cosa più divertente, però, è che Majorino per mettere le mani sul malloppo della Sanità sarebbe pronto a stringere alleanze anche col diavolo. Così nell’intervista Majorino lancia l’amo al Carroccio e spiega l’esistenza di «un sentire comune tra il centrosinistra e la Lega sul valore delle autonomie e della valorizzazione del territorio» e ancora che: «la Regione» fisserebbe gli obiettivi «ma devolve alla città, in ottica federalista, la gestione delle scelte su come organizzare il sitema». Una cosa impensabile fino a ieri, quando la Lega era brutta, sporca e cattiva perché criticava le scelte dell’assessore, che fin qui si è distinto per aver aperto le braccia agli immigrati irregolari, tanto da aver completamente ingessato il bilancio del Comune; o se preferite per la nascita di «case» di ogni genere, tutte rigorosamente in immobili di pregio del Comune e tutti ubicati nelle zone centrali della città. Tutte cose che, evidentemente, passano in secondo piano davanti ai soldi, tantissimi, da gestire nella sanità lombarda e alle nomine, tantissime, da fare nei vari enti. E poi volete mettere? Con la Sanità in mano a Majorino finalmente finirebbe la vergogna dei fondi alla sanità privata. Basta con questi cittadiniche possono scegliere dove curarsi,che diamine!Basta con la Sanità lombarda eccellenza mondiale. Meglio il modello della sinistra, quello che in tutte le regioni italiane produce debiti e disfunzioni. Un milione e 200mila euro per le nuove coreografie Spese pazze alla Scala Ora indaga il ministero Dito puntato sui costi del nuovo sovrintendente. Ma Podestà: «Tardi per cambiare» ■■■ Una lettera del Ministero della Cultura per fare chiarezza sul comportamento di Alexander Pereira, colui che dovrebbe sostituire Lissner alla sovrintendenza alla Scala. Il manager è accusato di conflitto di interessi, per aver acquistato dal Festival di Salisburgo, di cui è ancora direttore, sette opere per un milione e duecentomila euro. Ieri Pereira ha spiegato la situazione ai consiglieri del cda. Dai banchi del centrodestra chiedono dimissioni immediate. SERVIZIO a pagina 39 L’APPELLO DI PISAPIA ALLA QUESTURA CAMPAGNE VERDI «Il corteo per Ramelli va fermato» ::: SALVATORE GARZILLO ■■■ Tutti fermi per la celebrazione del 39esimo anniversario della morte di Sergio Ramelli. Da una parte il questore Luigi Savina ha deciso di bloccare gli antifascisti, dall’altra il sindaco Giuliano Pisapia ha stoppa- to i fascisti. Il primo cittadino lo ha annunciato ieri pomeriggio dalla sua bacheca di Facebook: «Il 29 aprile ricorre il 39esimo anniversario della tragica morte di Sergio Ramellila cui commemorazione è giusta e doverosa. Ma è altrettanto giusto (...) segue a pagina 38 La giunta approva due stop al traffico ■■■ L’assessore allo Sport, Chiara Bisconti, ha annunciato che sono stati messi a bilancio 500mila euro per due domeniche a piedi da realizzarsi a maggio. Contraria l’opposizione: «Una decisione ideologica, soprattutto se fatta in primavera». BAROLI a pagina 38 La replica: «I giudici mi hanno dato ragione» L’accusa di De Corato ■■■ Dopo le polemiche di questi giorni Giuliano Pisapia ha deciso di riconfermare la fuducia a Bruno Rota che ieri è stato rinominato (insieme ad Alessandra Perrazzelli) nel cda di Atm e che verrà pure riconfermato nel ruolo di presidente. Sullo sfondo di questa nomina resta, però, il caso del doppio incarico. In un regolamento interno del Pd, come conferma il ::: MICHELA RAVALICO I dubbi del Pd sul presidente Atm Presa in giro in Piazza Castello «La regola vieta i doppi incarichi» «Dovranno rifare i lavori due volte» segretario metropolitano Pietro Bussolati, «la figura del presidente e quella del direttore generale devono restare separate».Anche ilregolamento approvato dal consiglio comunale il 29 marzo 2012,però, prevede un impedimento simile. Anche se c’è un escamotage, di cui potrebbe godere Rota per confermare la propria poltrona. SERVIZIO a pagina 39 ■■■ Il progetto di pedonalizzazione di piazza Castello divide Milano, ma da maggio sarà realtà. Auto e mezzi pubblici passeranno tutti da Foro Bonaparte, mentre nella piazza antistante il Castello Sforzesco cominceranno i lavori per ridisegnare la segnaletica, sincronizzare i sema- Il caso a Magenta Arriva l’anti-doping: ciclisti amatoriali in fuga ::: SALVATORE GARZILLO ■■■ Gara domenicale di ciclismo a Magenta. Età me- dia dei 250 partecipanti: 50 anni. Un giorno di sport per appassionati, per gli amatori della due ruote, per dare uno schiaffo ai luoghi comuni sul doping. Bello. Tutti pronti per la partenza, via alla settima edizione del Trofeo "Moscatelli Isolina" organizzata dalla Asd Equipe Corbettese. Poi i sorrisi diventano una smorfia quando all'orizzonte compaiono i carabinieri del Nas e i medici dello sport per un controllo antidoping a sorpresa. Diventa mezzogiorno di fuoco. Molti continuano a spingere sulle gambe per arrivare al traguardo, altri ri- cevono la notizia e allora mettono il turbo: sbuffano, sudano, stringono i denti. Sono i più veloci di tutti, gli avversari pensano«questi ci stracciano, vincono a mani basse». E invece no, vanno nella direzione sbagliata, o meglio, tornano a casa. Dieci eroi della bicicletta che preferiscono rinunciare all'arrivo piuttosto che affrontare il test dei Nas. Uno, in particolare, aveva così tanta fretta di ritornare dalla moglie, che ha lasciato il tesserino agli organizzatori della competizione. Alla fine i carabinieri hanno sottoposto quattro atleti agli esami. Se dovessero risultare positivi saranno deferiti al Coni e per due anni potranno andare in bicicletta solo al parco. fori con il nuovo flusso pedonale, in attesa dell’avvio dei cantieri per la ciclabile. Sulla tempistica dei lavori, però, sembra ci siano dei problemi. Secondo il consigliere comunale di Fdi, Riccardo De Corato, alcuni degli interventi che saranno fatti già a partire dalla settimana dopo Pasqua (...) segue a pagina 38 38 CRONACA __Martedì 15 aprile 2014__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it La campagna ambientalista L’ACCUSA DI FDI Il Comune in rosso butta mezzo milione per gli stop al traffico Beffa al Castello «Dovranno rifare tutti i lavori» ::: segue dalla prima MICHELA RAVALICO La giunta insiste: approvate altre due «Domeniche a Spasso» Il primo blocco potrebbe arrivare a maggio. Fi: «Basta sprechi» ::: MARIANNA BAROLI ■■■ Nel bilancio 2014, la giunta di Giuliano Pisapia ha previsto 500 mila euro per l’organizzazione di due domeniche a spasso. Due giornate, previste dall’amministrazione, per «rieducare i milanesi a passeggiare», «all’uso della bicicletta» e ogni tipo di mezzo di trasporto alternativo rispetto alle automobili. Ad annunciare che il primo appuntamento del nuovo ciclo di Domeniche a Spasso potrebbe avvenire già il mese prossimo, è l’assessore al Benessere,Chiara Bisconti. Le domeniche a spasso erano uno dei capisaldi della giunta di Giuliano Pisapia fino a che, lo scorso anno, vennero bloccate proprio a causa degli alti costi per la loro attuazione. Eccole però, in una versione ridotta, tornare, tra le critiche del centrodestra. «Un pieno e chiaro esempio di fanatismo ideologico puro» per il coordinatore cittadino e consigliere di Forza Italia, Giulio Gallera.«Organizzare le domeniche a piedi e bloccare la città a maggio e giugno è solo un chiaro esempio di come questa amministrazione voglia solo ed esclusivamente indottrinare a un certo stile di vita i milanesi» ha spiegato Gallera «non ci sono nemmeno problemi di riscaldamento acceso, in questi mesi, quindi crolla anche la scusa con cui le domeniche a spasso venivano attuate: la riduzione dello smog». Un piano completamente inutile e attivato anche nel momento sbagliato. Per Forza Italia e Gallera, infatti «una domenica a spasso poteva essere un’ottima occasione durante l’ultima edizione della maratona cittadina». In quel caso, infatti «la città bloccata dalla corsa non avrebbe creato disagi a chi doveva muoversi e che non era stato informato delle variazioni dei percorsi». Per Gallera «una domenica a piedi in quell’occasione avrebbe aiutato i milanesi ad affrontare meglio lo spirito della maratona per la città e a non vederla solo come un momento di impiccio al traffico cittadino». Opposizione unita contro la versione 2014 delle domeniche a piedi.«Oggi l’assesso- VERDI A SPESE NOSTRE L’assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran durante una manifestazione delle domeniche a piedi. A destra un vigile che blocca un’automobile per il controllo durante la domenica senza traffico [Fotogramma] re Bisconti ha annunciato che il Comune di Milano potrebbe ripartire con le domeniche a piedi già dal mese prossimo» ha tenuto a evidenziare il consigliere di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato «fra le ipotesi c’è appunto l’idea di organizzare una domenica a spasso a maggio». L’assessore ha quindi spiegato come anche nel bilancio 2014 la giunta Pisapia messo la copertura per due domeniche, per un costo di 250mila euro l’una. «A nostro avviso si tratta di una cifra assurda e anche fuori luogo, visto il momento critico che attraversa il Paese» ha commentato De Corato «spendere 500mila euro per far passeggiare i milanesi non ha alcun senso». Un parere, quest’ultimo, condiviso anche da Forza Italia per L’ANNIVERSARIO DELLA MORTE L’appello di Pisapia alla Questura «Il corteo per Ramelli va fermato» ::: segue dalla prima SALVATORE GARZILLO (...) e doveroso opporsi alla bieca strumentalizzazione di questo tragico evento attraverso la parata nazi-fascista che da anni deturpa la nostra città. Mi auguro vivamente che le autorità facciano tutto quanto possibile per evitare questa grave offesa alla Milano Medaglia d’Oro della Resistenza». Il questore è intervenuto per vietare un presidio antifascista in piazzale Susa, luogo dove i militanti di destra commemorano tre dei loro morti: Carlo Borsani, trucidato dai partigiani il 29 aprile 1945, Ramelli, studente del Fronte della gioventù ammazzato con una chiave inglese da componenti di Avanguardia operaia ed Enrico Pedenovi,l’avvocato e consigliere provinciale del Msi ucciso in occasione della commemorazione del 1976 da un commando dei Comitati comunisti rivoluzionari. Gli antifascisti, ha spiegato il questore, potranno manifestare il giorno dopo. cui «mentre l’amministrazione si prepara all’ennesima stangata per i suoi cittadini con aliquote fiscali ai massimi livelli» ha commentato Gallera «l’assessore e il sindaco non ci pensano due volte a spendere 500 mila euro per presunti scopi educativi. Tanto, anche in questo caso, a rimetterci saranno solo i cittadini e icommercianti». «Assurdo ed eccessivo questo progetto» ha continuato il consigliere di Fi-An, Riccardo De Corato«se fossimo in un periodo di vacche grasse si potrebbe anche chiudere un occhio, ma viste le difficoltà affrontate da migliaia di famiglie, e visto che Palazzo Marino tartassa i cittadini con le tasse, ci sembra eccessivo,oltre che amorale, gettare via 500mila euro per far passeggiare la gente». (...) rischiano di essere cancellatiper il passaggio dei cantieri della ciclabile. I lavori, secondo quanto riferisce De Corato, prevedono «prima la tracciatura della corsia riservata ai mezzi dell’Atm, da Gadio a Foro Bonaparte» e la relativa «soppressione deglistallidei bus turistici appena tracciati». In seguito, sempre secondo le informazioni raccolte dal consigliere, ci sarà la chiusura totale delle aree da pedonalizzare «con lo spegnimento di tutti i semafori a contorno del castello». Fatto questo, annota De Corato, «il programma prevede di spaccare quanto realizzato, visto che sarà necessario costruire le ciclopedonali in progetto, che interessano piazza Castello in direzione Porta Volta». L’assessore ai Lavori pubblici, Carmela Rozza, che si occupa del cantiere della ciclabile, spiega: «Il cantiere per le piste ciclabili, che è un progetto risalente ai tempi della Moratti, partirà a metà maggio. Non c’entra nulla con la pedonalizzazione della piazza del Castello, era già in programma da parecchi mesi». Per quanto riguarda il suo assessorato, aggiunge Rozza, il suo compito è di far installare dai tecnici «ipilastrini di marmo per segnare la chiusura dell’area pedonale», mettere i cartelli per indicare i cambi di viabilità e far modificare alcuni tratti di segnaletica per i parcheggi, visto che aree con strisce blu saranno trasformate in strisce gialle per i residenti. Il resto deilavori è in capo all’assessorato alla Mobilità, dunque a Pierfrancesco Maran. Le iniziative arancioni Wi-fi gratis, ma gli stranieri sono esclusi Il flop del servizio per l’Expo: il Comune «scorda» di tradurre le istruzioni per la registrazione in altre lingue ::: DINO BONDAVALLI ■■■ Nelle intenzioni del Comune di Milano dovrebbe consentire la navigazione wi-fi gratuita in centinaia di luoghi pubblici e piazze cittadine, garantendo anche ai visitatori stranieri un collegamento a costo zero per i loro smartphone, tablet e computer portatili. Peccato che per usare la rete pubblica Open wi-fi Milano, che conta oltre 500 hot spot già installati e funzionanti in città, si debba parlare italiano o essere esperti delle pieghe burocratiche del nostro Paese. Il servizio, che in vista di Expo promette di essere super gettonato, ha infatti un meccanismo di accesso che sembra uscito dalla mente di un burocrate che punta a complicare la vita agli utilizzatori, più che da quella di un informatico che dovrebbe semplificarla. Per rendersene conto basta una prova sul campo. Una volta cercata la rete wi-fi e attivato il collegamento con il proprio apparecchio portatile, si viene indirizzati a una pagina di benvenuto, nella quale è possibile iscriversi all’Open wi-fi per ricevere il proprio codice personale. L’impressione iniziale è quella di un servizio molto efficiente, con tanto di link a spiegazioni in lingua straniera per utenti che parlano inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo, arabo e altri idiomi. Peccato che la traduzione si limiti a illustrare agli utilizzatori stranieri che cosa sia Open wi-fi Milano, ma non faccia alcun cenno a come poterlo effettivamente utilizzare. La pagina attraverso la quale è possibile registrarsi inserendo il FI ACCUSA: «UNA NORMA STATALISTA» Via libera al regolamento edilizio Il Consiglio comunale ha approvato il nuovo Regolamento edilizio con 27 voti a favore della maggioranza, 12 contrari dell’opposizione e di Mattia Calise dei Cinque Stelle. Il testo sostituisce il precedente approvato dal Consiglio comunale nel 1999. Dopo l’adozione in Consiglio, il Regolamento al pari di quanto avvenuto per il Pgt dovrà affrontare la fase delle osservazioni per poi tornare in aula per l’approvazione definitiva. Un regolamento «la cui filosofia è il vincolo, il divieto e i formalismi, figlio di una cultura statalista», ha detto il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale nella sua dichiarazione di voto. Per il capogruppo del Pd Lamberto Bertolé quelle dell’opposizione sono «contestazioni ideologiche, occorrerebbe un approccio più pragmatico». Soddisfatto l’assessore all’Urbanistica, Ada Lucia De Cesaris: «Milano sarà accessibile, sostenibile, attenta alla cura e alla qualità dell’abitare: è questo l’auspicio e l’impegno che emerge dall’adozione del nuovo regolamento». proprio numero di cellulare (italiano o straniero), accettando l’informativa sulla privacy, le condizioni di utilizzo e il consenso al trattamento dei dati personali, è infatti rigorosamente in italiano. Difficile, quindi, immaginare che uno straniero riesca a districarsi tra le varie domande senza restare impantanato. Tanto più considerato che per collegarsi a una rete wi-fi free all’estero basta in genere un solo passaggio, senza troppa burocrazia e senza test di conoscenza della lingua locale. In base agli ultimi dati disponibili gli accessi al wi - fi del Comune di Milano superano il milione, grazie a 97.774 utenti registrati. A Milano ci sono 250 siti attivi nelle nove zone della città, per un totale di circa 500 punti di accesso a internet. Altri 200 siti sono in corso di allestimento, con un investimento stimato di circa due milioni di euro. Il dataset «OpenWi-FiMilano», che permette di localizzare gli hot spot della rete interne del Comune, è il più scaricato dal portale Open del Comune, con oltre duemila download. CRONACA __Martedì 15 aprile 2014__ 39 @ commenta su www.liberoquotidiano.it Il governo chiede una relazione Il ministero indaga sugli sprechi della Scala Scontro nel Cda sulle spese milionarie del nuovo sovrintendente. E Podestà lo difende: «Tardi per cambiare» ::: MICHELA RAVALICO ■■■ È stato un consiglio d’am- ministrazione molto teso quello di ieri al Teatro alla Scala. Peccato perché all’ordine del giorno doveva esserci l’approvazione del bilancio 2013, che grazie a una serie di risparmi, sarà in pareggio e con un incremento di 2 milioni di euro del patrimonio netto disponibile. A guastare il risultato, merito della precedente gestione a guida Lissner, è stato il caso Pereira. La notizia - pubblicata sui giornali austriaci la scorsa settimana, che il futuro sovrintendente,Alexander Pereira, avrebbe acquistato per conto della Scala sette spettacoli dal Festival di Salisburgo (di cui è ancora direttore) per una cifra di circa 1,2 milioni di euro - ha messo in allarme persino il ministro della Cultura, Dario Franceschini. La riunione, infatti, si è aperta con la lettura da parte del sindaco, Giuliano Pisapia, di una lettera del Mibac, che chiede alla Fondazione del Teatro alla Scala «una relazione completa sulla vicenda dell’acquisto delle produzioni del Festival di Salisburgo». «Il ministero ha chiesto una relazione e quindi abbiamo chiesto a Pereira di farci una relazione con tutta la documentazione» ha spiegato Pisapia al termine del cda che è durato più di tre ore. «È stata una riunione molto delicata, i temi da approfondire sono tanti. Mi sembra corretto prima di dare notizie alla stampa,dare le informazioni corrette su quello che è effettivamente successo direttamente al ministero. Molte cose che si sono lette in questi giorni sono vere, troppe sono false». Una linea prudente e garantista quella del sindaco, anche se chi gli sta vicino dice che sia molto ma molto infastidito e imbarazzato per questa storia. Al contrario il presidente della Provincia, Guido Podestà, si schiera, per il momento, a difesa di Pereira: «L’arrivo di Alexander Pereira alla Scala non è in discussione. - ha dichiarato Podestà uscendo in anticipo dal cda - Si sta discutendo e si sta cercando di capire il senso di un’azione fatta anche in vista di Expo». Dunque la palla ora passa al ministero. In base alle norme della Legge Bray sulle fondazioni liriche l’ultima parola sulla nomina del sovrintendente spetta al governo. In attesa di chiarimenti (Pereira dovrebbe entrare in carica al posto di Lissner il primo ottobre e andrà a guadagnare uno stipendio di circa 600 mila euro), c’è qualcuno che invece non ha dubbi sul comportamento scorretto del manager e chiede immediatamente la testa di Pereira. Tra questi vi è la Regione. «La giunta Maroni sin dal primo giorno del suo insediamento ha sempre sostenuto e tutelato la grande eccellenza del Teatro alla Scala e lo continuerà a fare, ma la nostra posizione sull’operato di Pereira non cambia e quindi ci attendiamo dallo stesso un passo indietro», ha ribadito ieri ::: L’INCHIESTA CONFLITTO D’INTERESSI Il futuro sovrintendente alla Scala, Alexander Pereira, ha dovuto giustificare ieri davanti al cda della Scala la decisione di acquistare sette opere dal Festival di Salisburgo. Pereira avrebbe approvato l’acquisto delle opere, tra cui un Don Carlos e un Falstaff, che la Scala aveva prodotto con proprie risorse lo scorso anno. La somma sborsata per i sette spettacoli è di circa 1,2 milioni di euro e consente di ripianare le perdite del Festival di Salisburgo, di cui Pereira è ancora direttore CONTESTATO Nella foto a sinistra il Teatro alla Scala, illuminato dal lampardario con 365 lampadine. Nel quadrato il consulente, e futuro sovrintendente, Alexander Pereira. Il manager austriaco dovrà relazionare al Ministero della Cultura la sua decisione di acquistare opere dal Festival di Salisburgo. [Fotogramma] LA LETTERA La seduta del consiglio di amministrazione della Scala si è aperta con la presa in visione della lettera del Ministero che chiede chiarimenti sul comportamento di Pereira. In base alla legge sulle fondazioni liriche, l’ultima parola sulla nomina dei sovrintendenti spetta al Ministero. Il suo incarico partirebbe ad ottobre, e il suo stipendio sarebbe stato concordato in 600mila euro l’assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini.Il caso ha infiammato la discussione anche in consiglio comunale, dove Forza Italia ha chiesto le dimissioni immediate di Pereira, mentre la Lega chiede i «danni d’immagine» per la Scala. Mentre Riccardo De Corato di Fdi-An ha chiesto la convocazione urgente di una commissione Cultura alla presenza del sindaco Giuliano Pisapia, che riferisca ai consiglieri su quanto accaduto. Ilmalumore era palpabile anche tra i consiglieri della Fondazione Scala. La decisione di Pereira di acquistare gli spettacoli, senza passare dal cda, ha dato molto fastidio. Soprattutto perché Pereira, ad oggi, non ha alcun potere per firmare contratti o prendere decisioni strategici: solo ad ottobre, quando se tutto va bene sarà nominato sovrintendente, avrà i pieni poteri. Ma ad oggi è soltanto un consulente tecnico. Proprio su questo punto, pare, insisterà l’indagine del Ministero: poteva Pereira firmare un contratto? Ma soprattutto è opportuno che il manager sia al contempo venditore e acquirente? Pereira è ancora oggi il direttore del Festival di Salisburgo, e futuro sovrintendente del- la Scala. Secondo quanto riportavano nei giorni scorsi i giornali austriaci, l’acquisto da parte della Scala di sette spettacoli prodotti dal festival di Salisburgo ha risolto i problemi di bilancio del festival. Nel 2013 il bilancio della rassegna salisburghese sarebbe stata in perdita di alcune centinaia di migliaia di euro. Il provvidente acquisto dei 7 spettacoli, tra cui un Don Carlos e un Falstaff che il teatro alla Scala ha prodotto nuovi nuovi lo scorso anno, ha riportato il bilancio di Salisburgo con il segno più di 400mila euro. Il governatore Wilfried Haslauer, attualmente presidente del consiglio della Fondazione del Festival, ha dichiarato alla stampa locale: «Il signor Pereira ha evitato la minaccia di chiusura causata dal suo opulento programma, portando con sé a Milano alcuni spettacoli Il sindaco: no ai diktat dei partiti «Due incarichi a Rota? Sono rammaricato» I dubbi del segretario Pd sul presidente Atm: «La nostra regola è chiara: le poltrone non possono essere cumulate» ::: FABIO RUBINI ■■■ Dopo le polemiche di questi giorni Giuliano Pisapia ha deciso di riconfermare la fiducia a Bruno Rota che ieri è stato rinominato (insieme ad Alessandra Perrazzelli) nel cda di Atm e che verrà pure riconfermato nel ruolo di presidente. Gli altri tre componenti del Cda - spiega una nota di palazzo Marino - saranno scelti tra i dipendenti comunali che svolgeranno gratuitamente questa funzione. Sullo sfondo di questa nomina pesa però lo scontro col segretario Pd Pietro Bussolati eil caso deldoppio incarico non contemplato dal regolamento interno del Pd.A confermarlo è lo stesso Bussolati: «Nella direzione politica abbiamo votato un ordine del giorno che separa la figura delpresidente e quella del direttore generale - spiega Bussolati -. Questo perché la nostra convinzione è che la figura del presidente sia quella che deve dare l’indirizzo politico all’azienda, mentre lealtre figure devono avere un ruolo operativo». In serata, però arriva la doccia fredda della nomina di Rota. Nomina che Bussolati non prende affatto bene: «Accettiamo la scelta del sindaco con rammarico – sbotta il segretario del Pd – perché avevamo richiesto un indirizzo politico all’insegna del rinnovamento. E invece passa la conservazione dell’esistente». Una critica alla quale il sindaco risponde piccato: «Pensavo che l’epoca dei diktat dei partiti fosse finita. Sono fiero di aver sempre scelto in piena indipendenza e autonomia. Ho deciso nelmerito e in base alla professio- nalità e ai risultati, non alle richieste dei singoli partiti. Mi chiedo come mai il segretario delPd non si sia “rammaricato” per altre nomine effettuate oggi solo in base al buon lavoro svolto in questi anni». Poi ci sarebbe la questione del regolamento approvato dal consiglio comunale il 29 marzo 2012. Qui la situazione è un po’ più complicata. All’articolo 4, infatti, si vieta il doppio incarico, ma con un escamotage che potrebbe salvare la doppia poltrona di Rota. Il regolamento, infatti, stabilisce che un dipendente (ad esempio un direttore generale) non possa diventare presidente. Il caso contrario, però, non è contemplato. Nulla vieterebbe a Rota, dunque, una volta incassata la rielezione a presidente, ditornare ad essere anche direttore generale. Insomma il caso a questo punto rischia didiventare politico, come fa notare ilcapogruppo del Carroccio Alessandro Morelli: «Se il Pd cede a Pisapia dimostra ancora una volta di contare “zero” nelle scelte amministrative della città. Ad ognimodo - conclude Morelli - sulla questione presenteremo subito un’interpellanza diretta a Pisapia. Vogliamo spiegazioni dal sindaco». ::: la lettera «Busta paga irregolare? No, i giudici ci hanno dato ragione» Con riferimento all'articolo di Fabio Rubini, dal titolo “«Busta paga irregolare» Bufera sul presidente ATM”, Atm Spa rileva come quei titoli, peraltro palesemente non raccordati con il testo dell’articolo,facciano esplicito riferimento all’esistenza di uno “stipendio irregolare” e addirittura di una “busta paga irregolare” per il Presidente di Atm, in relazione aiquali, sullo stesso vi sarebbe “una bufera”.La circostanza, altamente diffamatoria è completamente destituita di ogni fondamento:lo stipendio e,quindi,le buste paga del Presidente sono ovviamente regolari. Il dottor Rota, infatti, ha percepito la sola retribuzione da direttore generale, avendo rinunciato immediatamente al compenso da presidente, secondo le in- dicazionidella Giunta comunale diMilano, formulate con atto di indirizzo 6 luglio 2012, emesso previo parere preventivo della Corte dei Conti della Lombardia, che aveva giudicato, motivandola, perfettamente "regolare" la soluzione prospettata, con propria deliberazione nr. 218 del 21 maggio 2012. In passato, durante la precedente Giunta e con un diverso vertice in ATM, senza che il Suo giornale se ne avvedesse, la Corte dei Conti della Lombardia era, invece, a più riprese intervenuta per censurare la prassi, allora seguita e che prevedeva, a fronte del cumulo di più incarichi nella persona del presidente del consiglio di amministrazione, la corresponsione di diverse e relative retribuzioni, che si sono sommate in capo allo stes- so soggetto per anni. Con delibera successiva n. 437/2012, depositata il 18 ottobre 2012, la stessa Corte dei Conti si è anche pronunciata sulla procedura seguita da Comune di Milano e ATM spa, nulla eccependo sulla situazione presente,ma ripercorrendo in modo ancora critico quanto fatto in ATM con la precedente Giunta. Pietro Brunetti, Direttore Risorse Umane, Organizzazione e Comunicazione Prendiamo atto delle posizioni di Atm. Nell’articolo, tuttavia, ci siamo limitati a pubblicare le affermazioni di alcuni consiglieri comunali. La replica dell’azienda, peraltro, era puntualmente riportata. 40 __Martedì 15 aprile 2014__ CRONACA __Martedì 15 aprile 2014__ 41 @ commenta su www.liberoquotidiano.it Realizzato dalla sartoria Lo Bosco ANZIANI TRUFFATI Uno stilista geniale Arriva in passerella l’abito di Leonardo Ruba dei gioielli Viene incastrato grazie ad Area C Domani lo show al museo della Scienza e Della Tecnica Il bozzetto del vestito è stato trovato nel Codice Atlantico ::: MASSIMO DE ANGELIS ■■■ Forse non tutti sanno che Leonardo da Vinci, durante la sua eclettica esistenza, è stato affascinato anche dalla moda. Non solo artista, inventore e scienziato, ma pure stilista. Nei manoscritti rinvenuti, soprattutto nel Codice Atlantico, è ravvisabile una gran quantità di disegni di abiti, ricami e borsette. Proprio un vestito in velluto damascato, ripreso da un bozzetto leonardesco, sfilerà domani sera alMuseo della scienza e della tecnologia di Milano durante l’atteso «Gran defilè della sartoria». L’evento, previsto nella sala delle colonne, è stato organizzato dall’Unione artigiani e dalla società «Esprit nouveau», con la collaborazione della Camera dicommercio, ed è un tributo al genio di uno degli italiani più famosi al mondo. L’abito in questione, un vestito lungo in velluto bluette, con ricami color oro e maniche affusolate, è stato realizzato dalla sartoria “Lo Bosco” di Milano, seguendo nei minimi particolari i disegni di Leonardo. Per completare ::: L’EVENTO IL DEFILÈ Giunto alla sua sedicesima edizione, il “Gran defilè della sartoria”, in programma mercoledì al Museo della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano è organizzato da Unione artigiani, Fondazione Gabriele Lanfredini ed Esprit nouveau, con il patrocinio della Camera di commercio milanese I CAPI IN MOSTRA Sfileranno gli abiti di 18 stilisti, 3 scuole di moda oltre a creazioni di aziende tessili e di accessori. Prevista anche una retrospettiva di capi di grandi atelier italiani LA CURIOSITÀ Tra gli abiti in mostra anche un vestito in tessuto blu disegnato da Leonardo nel ’500. Il grande scienziato, durante la sua esistenza, si interessò di moda e disegnò capi per gli Sforza GLI INVITATI All’evento, a cui è possibile accedere solo tramite invito, è prevista la presenza dei consoli di Usa, Francia, Svizzera ed Estonia Realizzato in un velluto blu, con ricami color oro e maniche affusolate, l’abito di Leonardo che arriverà domani in passerella è stato realizzato dalla sartoria “Lo Bosco”, seguendo nei minimi particolari i disegni trovati nel Codice Atlantico. Per completare l’abito è stata creata anche un’elegante pochette per signora. Questo vestito era destinato alla duchessa Isabella d’Aragona l’abito è stata creata anche un’elegante pochette per signora. Tra le numerose attività in cui fu impegnato lo scienziato toscano durante la sua permanenza a Milano, spicca la creazione di diversi capi per la famiglia Sforza. Abiti confezionati a uso e consumo della duchessa Isabella d’Aragona, del duca Ludovico il Moro, di Beatrice d’Este, di Anna Sforza e Massimiliano d’Austria. Tenendo fede alla sua fama di speri- Investimento da 3 milioni Via al restyling del Forum Arrivano le final four di basket ::: ROBERTO PROCACCINI sione sarà messo a nuovo con piccoli interventi, sarà il cuore pulsante della manifestazione, che dal ■■■ Milano per tre giorni sarà la capitale europea 1958 a oggi si è tenuta solo in due occasioni in Italia. della pallacanestro. Dal 16 al 18 maggio si terranno Il Palalido sarà il teatro della Nike International Jual Forum di Assago le Final Four dell'Eurolega di nior Tournament, la competizione europea per basket, ovvero semifinali e finale della massima squadre giovanili. In piazza Duomo, infine, ci sarà competizione cestistica continentale. Un evento un avamposto per avvicinare alle Final Four anche dal costo di 3 milioni di euro (a carico della federa- i non appassionati di basket. Qui saranno premiati i zione europea del basket), seguito da 500 giornalisti migliori atleti della manifestazione, qui si terranno da più di 200 paesi, che show, concorsi e maniporterà all'ombra della festazioni di interesse Madonnina migliaia di sociale in collaboraziopersone tra tifosi e turine con Milan, Inter e sti. Cus Rugby Milano. «Coinvolgeremo tut«É una risultato cuilata la città», promette Jorvoriamo da luglio», dice di Bertomeu, presidensoddisfatto Pisapia. te dell'Eurolega, volato Mentre Eurolega ha in città per presentare la coinvolto i parnter in manifestazione a Palazmodo da garantire la cozo Marino con il sindapertura finanziaria delco Giuliano Pisapia. la manifestazione, Pa«Abbiamo scelto Assalazzo Marino si è impego perché, anche se gnato a velocizzare non regge il confronto l'iter burocratico per con gli impianti più mo- Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia [Fotogr] l'organizzazione delle derni di Londra e Parigi Final Four. "Questa è la - prosegue il numero uno del basket europeo -, ha prima tappa di una serie di grandi eventi sportivi, la capienza adeguata e, soprattutto, la tradizione come i mondiali femminili di Volley, previsti nel sportiva giusta». In attesa di scoprire se l'Armani 2014 - aggiunge il sindaco - . Eventi che ci avvicineMilano supererà il turno con il Maccabi Tel Aviv, ranno a Expo". L'attesa del primo cittadino milanecosì da partecipare alle Final Four, Bertomeu si dice se è che l'evento crei intorno al capoluogo lombarsicuro che «la possibilità di portare qui il meglio del do "un interesse simile a quello che suscita il Salone basket continentale sarà uno stimolo al movimento del Mobile". Altrettanto entusiasta si dice Chiara Bicestistico italiano». sconti, assessore allo Sport: «Milano e Piazza DuoIl palazzetto dello sport di Assago, che per l'occa- mo saranno la vetrina continentale del basket». mentatore Leonardo, dopo essersi dedicato allo stile pensò anche a un tessuto resistente all’acqua, quasi volesse produrre il primo impermeabile della storia. C’è dunque grande curiosità per vedere questa versione del Leonardo stilista. Il suo abito sarà proposto all’interno di una manifestazione nella quale verranno proposte creazioni di noti maestri del taglio e cucito. Durante la kermesse sfileranno le collezioni di 18 stilisti artigiani, tre scuole fashion, tre acconciatori, due aziende di accessori e due imprese tessili. Prima dello show, i corridoi del museo di via San Vittore ospiteranno una retrospettiva di capi provenienti da famosi atelier nostrani: dal vestito ispirato al quadro «Circles» di Kandinskij alla rivisitazione di un completo di Grace Kelly. Insomma vestiti per tutti i gusti e per tutte le epoche. Per anni è stato vicino alla coppia di anziani conosciuti all'agriturismo dei suoi genitori a Morimondo. Con devozione li ha aiutati nelle incombenze quotidiane, sperando che un giorno sarebbe stato ricompensato. Possibilmente finendo nel testamento del 79enne G.V., ex gioielliere, e di sua moglie P.N., di 75, che nella loro casa in via Vetere custodivano un tesoro da oltre due milioni di euro. Ma quando ha scoperto che l'unico erede sarebbe stato il loro nipote, il 36enne A.R. ha deciso di prendersi un risarcimento e ha svaligiato l'appartamento utilizzando la copia delle chiavi. Il bottino fa girare la testa: 1.580 gioielli, 280 anelli con pietre preziose, 60 collane d'oro, corallo, perle, 50 paia di orecchini, spille, ciondoli, bracciali, orologi d'oro, più 30mila euro in contanti. Per non farsi scoprire si era cambiato gli abiti e aveva utilizzato un pezzo di cartone per nascondere la faccia alle telecamere della zona. Il piano è durato fino al 9 aprile, quando gli investigatori della polizia locale lo hanno convocato in caserma dopo aver notato lo stesso pezzo di cartone nella sua auto. A incastrarlo è stata una telecamera dell'Area C, per la quale aveva un pass in quanto diabetico. Il 36enne, ormai al muro, ha confessato. S.GAR. 42 CRONACA __Martedì 15 aprile 2014__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it TuttoMilano Mercati ■ MOMPIANI - Via Panigarola - zona 4 ■ FIAMMINGHINO - Via Fiamminghino - z. 3 Oggi ■ PAPINIANO - Piazza Sant’Agostino - zona 1 ■ GAETA - Via Gaeta - zona 9 ■ PASCARELLA - Via Pascarella - zona 8 ■ GIUSSANI - Via Giussani - zona 6 ■ A. VENEGONi - Via A. Venegoni - zona 7 ■ SAN MINIATO - Via San Miniato - zona 9 ■ MARTINI - P.Le Martini - zona 4 ■ BARIGOZZI - Via A. Mazzucotelli - zona 4 ■ STROZZI - Via Strozzi - zona 6 ■ PARETO - Via Pareto - zona 8 ■ B. MARCELLO - Via B. Marcello - zona 3 ■ VASARI - Via Vasari - zona 4 ■ RANCATI - Via Rancati - zona 2 ■ BONOLA - Via A. Cechov - zona 8 Domani ■ VESPRI SICILIANI - Via Vespri siciliani - zona 6 ■ EUSTACHI - Via Eustachi - zona 3 ■ BENTIVOGLIO - Via Bentivoglio - zona 7 ■ VIALE MONZA - Viale Monza - zona 2 ■ FAUCHE' - Via Fauchè - zona 8 ■ BORSI - Via Borsi - zona 6 ■ VAL DI LEDRO - Via Val di Ledro - zona 9 ■ GARIGLIANO - Piazza Minniti - zona 9 ■ CERMENATE - Via Cermenate - zona 5 ■ VITTORELLI - Via Vittorelli - zona 2 ■ GRATOSOGLIO SUD - Via Saponaro - zona 5 ■ DE CAPITANI - Via De Capitani - zona 9 ■ ZURETTI - Via Zuretti - zona 2 ::: le lettere Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi MAGGIOLINA Atm è pronta per Expo? Ciclisti maleducati Terminata la Settimana del mobile, è il momento di un primo - negativo - bilancio sul servizio offerto da Atm. Da utilizzatore giornaliero della metro ho vissuto 7 giorni da incubo: vagoni stipatiall’inverosimile,aria condizionata a fasi alterne, banchine sovraffollate che sono un pericolo per eventuali cadute accidentali sui binari. Inoltre, perché non sospendere, nei momenti di grande affluenza, gli interminabili lavori sulle linee a causa dei quali i treni viaggiano su un solo binario? Se questa settimana doveva essere una prova generale in vista di Expo, sto pensando di emigrare per sei mesi a partire da maggio dell’anno prossimo. Federico Gervasoni e.mail Commenta anche su Fb e Twitter @liberomilano.it ANTEO SPAZIOCINEMA 15.30-22.30 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30 15.30-17.50-20.10-22.30 15.30-18.00-20.15-22.30 APOLLO SPAZIOCINEMA ARCOBALENO FILMCENTER VIALE TUNISIA 11 - TEL. 199208002 15.00-17.30-20.00-22.30-V.O. 15.00-17.15 19.50-22.30 15.30-18.30-21.30 VIA ARIOSTO, 16 - TEL. 0248003901 Smetto quando voglio ARLECCHINO 15.40-18.20-21.00 VIA S. PIETRO ALL'ORTO, 9 - TEL. 0276001214-899678903 Grand Budapest Hotel BELTRADE Noah Mr. Peabody e Sherman Captain America: The Winter Soldier Allacciate le cinture 15.30-17.50-20.20-22.30 VIA OXILIA, 10 - TEL. 0226820592 I fratelli Karamazov Tim Hetherington: dalla linea del fronte Powerless - KatiyaBaaz Terms and conditions may apply 15.30 17.30 19.00 21.00 CENTRALE MULTISALA ORFEO MULTISALA VIALE CONI ZUGNA, 50 - TEL. 0289403039 Il figlio dell'altra COLOSSEO V.LE MONTE NERO, 84 - TEL. 0259901361-899678903 Noah Ti ricordi di me? Grand Budapest Hotel Gigolo' per caso Captain America: The Winter Soldier Nymphomaniac - Volume 1 Storia di una ladra di libri Il pretore 14.30-17.10-19.50-22.30 15.00-16.50-18.40-20.30 15.30-17.50-20.20-22.30 21.00-V.O.SOTT. 14.45-17.20 20.00-22.30 15.00 17.50-22.30 DUCALE MULTISALA PIAZZA NAPOLI 27 - TEL. 199208002 Noah Grand Budapest Hotel Yves Saint Laurent Space Battleship Yamato Nymphomaniac - Volume 1 ELISEO MULTISALA 15.30-18.30-21.30 15.00-17.10-19.20-21.30 15.00-17.30 19.50-22.30 15.00-17.30-20.00-22.30 VIA TORINO 64 - TEL. 0272008219-899678903 Quando c'era Berlinguer Lei In grazia di Dio Father and Son 15.30-17.50-20.10-22.30 15.00-17.30-20.00-22.30 15.00-17.30-20.00-22.30 15.15-17.40-20.05-22.30 14.30-19.50 17.10-22.30 15.00-17.30-20.00-22.30 14.30-19.50 17.10-22.30 PALESTRINA VIA PALESTRINA, 7 - TEL. 026702700 Riposo 16.00-18.00-20.00-22.00 Noah 12.00-15.00-18.00-21.05 Noah 19.30 Noah 3D 13.45-22.10 Storia di una ladra di libri 16.00-19.00-22.00 Captain America: The Winter Soldier 12.10-15.10-21.15 Amici come noi 11.50-13.55 Divergent 12.05-18.05-21.15 Allacciate le cinture 15.05 Ti ricordi di me? 12.40-15.00-17.20-22.20 Captain America: The Winter Soldier 3D 19.20 Allacciate le cinture 22.10 Allacciate le cinture 20.00 Mr. Peabody e Sherman 12.00-14.20-16.40 Un matrimonio da favola 12.30-15.05-17.30-19.55-22.20 Barry, Gloria e i Disco Worms 12.40-15.00-17.20 Oculus 19.40-22.10 Divergent Captain America: The Winter Soldier Storia di una ladra di libri Noah Noah 3D PLINIUS MULTISALA 16.30-21.00 VIALE ABRUZZI, 28/30 - TEL. 0229531103 Noah Un matrimonio da favola Grand Budapest Hotel Allacciate le cinture Captain America: The Winter Soldier Storia di una ladra di libri Divergent UCI CINEMAS BICOCCA 15.00-17.30-20.00-22.30 15.00-17.30-20.00-22.30 15.30-17.30-20.20-22.30 15.00-17.30-20.20-22.30 15.00-17.30-20.00-22.30 15.00-17.30-20.00 22.30 VIALE SARCA, 336 - TEL. 892960 Grand Budapest Hotel Captain America: The Winter Soldier Divergent Tarzan Noah Amici come noi Barry, Gloria e i Disco Worms Grand Budapest Hotel Oculus Un matrimonio da favola Lei Mr. Peabody e Sherman 12 anni schiavo Nymphomaniac - Volume 1 Storia di una ladra di libri Cuccioli - Il paese del vento Space Battleship Yamato Noah Amici come noi Ti ricordi di me? Divergent Un matrimonio da favola Noah 3D La bella e la bestia Captain America: The Winter Soldier UCI CINEMAS CERTOSA VIA SANTA RADEGONDA, 8 - TEL. 892111 Nessuno mi pettina bene come il vento 14.30-16.30-18.30-20.30-22.30 The Special Need 14.30-16.30 18.30-20.30-22.30 La luna su Torino CINEMAX SAN CARLO 20.15 MEXICO VIA TORINO 30/32 - TEL. 02874826 VIA ENRICO MOROZZO DELLA ROCCA, 12 - TEL. 02 48199689 14.50-17.15-20.00-22.40 15.15 17.35-22.30 VIA SAVONA, 57 - TEL. 0248951802 ODEON - THE SPACE CINEMA Grand Budapest Hotel 13.00-15.30-17.50-20.00-22.10-V.O.SOTT. Nymphomaniac - Volume 1 13.00-15.15-17.30-19.45-22.00 Piccola Patria 13.00-15.10-17.20 Il passato 13.00-15.40-18.20-21.00 Yves Saint Laurent 13.00-15.30-17.50 Space Battleship Yamato 20.00 ARIOSTO Si parla molto dei servizi di car sharing. Molto incuriosito, l’altro giorno ho finalmente provato a noleggiare un’auto per un breve tragitto. Non l’avessi mai fatto! Il servizio in sé funziona bene, ma purtroppo mi sono scontrato contro il traffico milanese. Alla fine per percorrere una decina di chilometri ho impiegato un’ora, spendendo quasi 15 euro, senza contare la rabbia. Venanzio Marsiglia e.mail I corpi estranei GALL. DE CRISTOFORIS 3 - TEL. 02780390 Lei Nymphomaniac - Volume 1 Space Battleship Yamato Noah 3D Condivisa ma costosa GLORIA MULTISALA VIA MILAZZO, 9 - TEL. 026597732 Father and Son Ida Quando c'era Berlinguer Mister Morgan CAR SHARING CORSO VERCELLI 18 - TEL. 0248008908 14.30-17.15 16.10-19.30-22.40 16.15-19.30-22.35 14.00 15.00-18.10-21.15 22.25 15.10-17.40 20.00 14.50-17.30-20.10-22.45 14.15-16.40-19.40-22.10 19.40 14.50-17.20 22.35 14.30-17.10-19.50-22.25 14.00-16.50-19.45-22.40 14.50-16.50 19.30-22.30 16.30-19.30-22.35 15 luglio 2014. Via Gavirate: per lavori cantiere M5. Il traffico in direzione centro città viene deviato sull'itinerario Gignese, Caprilli, Lotto. Traffico difficoltoso in: Viale Forlanini Enrico (tratto da Repetti a Cavriana): traffico difficoltoso in entrambi i sensi di marcia. Termine lavori previsto: 30 aprile 2015. S.S. 33 Del, Via Gallarate, Molino Dorino: traffico difficoltoso in ingresso dal Comune di Pero e dalla Tangenziale Ovest, per modifica della viabilità, nell'ambito dei lavori Expo 2015. Probabili accodamenti nella fascia oraria 07.00 09.30. Termine previsto: 31 dicembre 2014. Traffico difficoltoso in entrambi i sensi di marcia per lavori A2A Teleriscaldamento. Termine lavori previsto: 22 giugno 2014. Via Pr’maticcio: Traffico difficoltoso per lavori A2A Teleriscaldamento. Termine lavori previsto: 22 giugno 2014. Maldini e l’Int contro il cancro In via Cagliero, quartiere Maggiolina, c’è un marciapiede piuttosto ampio davanti a una scuola media e una chiesa. Il buon senso e l’educazione vorrebbero che i ciclisti moderassero la loro velocità. Invece due “pirla”, uno con le cuffie e l’altro con il cellulare in mano, si sono scontrati frontalmente a velocità sostenuta. Credevano di essere sulla pista del Vigorelli? La mia proposta: obbligo di targa e assicurazione, limite di velocità sui marciapiedi, corsi sul Codice della strada. Utopia? Certo, ma bisognerebbe incominciare a pensarci. Renzo Bracco e.mail EVENTO Cancellare il cancro è possibile. Ci provano, insieme, l’Istituto nazionale dei tumori di Milano e alcuni testimonial d’eccezione come l’ex capitano rossonero Paolo Maldini, Emiliano Mondonico e l’attore Antonio Albanese. Oggi, alle ore 11.30, in via Torino (angolo via della Palla) è in programma un’esibizione dal forte significato simbolico: su un maxitelo di 150 mq sarà scritta la parola «cancro»,che verrà poi cancellata utilizzando spray all’acqua. Un gesto per manifestare la volontà comune di impegnarsi a sconfiggere i tumori. Parteciperanno alla performance il presidente e il personale dell’Istituto nazionale dei tumori, oltre ai testimoniale a writers professionisti. L’iniziativa fa parte della campagna di raccolta fondiattraverso il5x1000 a favore dell’Int. Oggi, ore 11.30, via Torino Ingresso libero 17.20 15.00-20.05-22.20 15.10-18.15-21.30 15.00-17.20-20.10-22.40 15.15-18.30-21.45 15.30-18.30-21.30 14.30-18.30-21.40 VIA STEPHENSON, 29 - TEL. 892960 Divergent Noah 3D Noah Mr. Peabody e Sherman Space Battleship Yamato La bella e la bestia Captain America: The Winter Soldier Un matrimonio da favola Oculus Storia di una ladra di libri 18.10-21.20 17.30-21.10 19.10-22.25 17.00 19.30-22.30 18.30-21.30 18.00-21.15 17.30-19.45-22.15 17.15-22.30 19.50 HINTERLAND ASSAGO VIALE MILANOFIORI - TEL. 892960 UCI CINEMAS FIORI Noah Oculus Storia di una ladra di libri Amici come noi Captain America: The Winter Soldier Ti ricordi di me? Un matrimonio da favola Divergent Captain America: The Winter Soldier Mr. Peabody e Sherman Noah 3D La bella e la bestia Divergent Noah Un matrimonio da favola Oculus Space Battleship Yamato Barry, Gloria e i Disco Worms Noah BELLINZAGO LOMBARDO 17.00 22.40 17.00-19.50 22.15 17.10 20.10 20.00-22.10 17.50-21.20 19.40-22.35 17.10 18.30-21.30 18.30-21.30 22.20 19.10 17.00 17.05 19.30-22.30 17.10 19.30-22.30 C.C. LA CORTE LOMBARDA - TEL. 02954164445 Captain America: The Winter Soldier Space Battleship Yamato Oculus Storia di una ladra di libri Divergent Noah 3D Noah Nymphomaniac - Volume 1 Un matrimonio da favola Mr. Peabody e Sherman Barry, Gloria e i Disco Worms Grand Budapest Hotel Father and Son Ti ricordi di me? ARCADIA 17.15-19.50-22.30 20.30 20.15-22.40 22.20 17.05-20.00-22.25 18.00-20.00 17.00-19.00-21.00-22.00 22.50 17.20-20.20-22.50 17.35 17.10 17.40-20.10-22.20 17.50-21.10 17.30 CERRO MAGGIORE THE SPACE CERRO MAGGIORE VIA TURATI, 62 - TEL. 892111 Noah Oculus Barry, Gloria e i Disco Worms Storia di una ladra di libri Turno diurno (dalle ore 8,30 alle ore 21,00) ■ CENTRO v. De Amicis, 51; v. Bigli, 28; v. Cordusio, 2; c.so Garibaldi 83/85. NORD p.za Gasparri, 9; v. Arnaldo da Brescia, 1; v. Schiapparelli, 4; v.le Suzzani, 155; v. Lessona, 55. ■ SUD v. Crema, 17; v. Scheiwiller, 2; v. Boifava, 31/b; v. Rimini, 29.■ EST l.go Murani, 2; c.so Buenos Aires, 55; v. Petrocchi, 21; v Ampere, 87; v. Castelmorrone,6; p.za della Repubblica, 32; p.zza Costantino, 1; v. Monte Suello, 1; v. Sulmona, 23; v.le Umbria, 109. ■ OVEST v. dei Fiordalisi, 2; v. delle Forze Armate, 44; v. Altamura, 20; v. Cherubini, 2; p.za Vesuvio, 14; v. delle Ande, 5; v. Serra, 52; v. Lomazzo, 44. Turno notturno (dalle ore 21 alle ore 8,30) v. Boccaccio, 26; p.za Cinque Giornate, 6; c.so Magenta, 96; p.za Clotilde, 1; Ripa di Porta Ticinese, 33; C.so P.ta Ticinese, 50 v.le Zara, 38; v. Stradivari, 1; v.le Lucania, 10; c.so S. Gottardo, 1; v. Buonarroti, 5; v. Canonica, 32; v.le Ranzoni, 2. p.le Stazione Porta Genova 5/3 ang. via Vigevano 45. Aperte 24h: p.za Duomo, 21; Stazione Centrale (Gall. Delle partenze); Stazione Garibaldi (P.za S, Freud); v. R. Di Lauria, 22; v.le Testi, 90; ::: appuntamenti Le lettere via e-mail vanno inviate a: [email protected] sottolineando nell’oggetto: “lettere a LiberoMilano“. Via posta vanno indirizzate a: LiberoMilano - viale L. Majno 42, 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.227 TRASPORTI E DISAGI MILANO Chiusura al traffico: Viale Lodovico Scarampo: rallentamenti causa lavori stradali per Metropolitana linea 5 secondo tratto. Termine dei lavori previsti per il l’inizio del 2015. Via Nicola Fabrizi: Chiusura al traffico della per l'effettuazione di strada di collegamento "Zara-Expo" - Termine dei lavori previsto: 30/11/14. Piazza XXIV Maggio: chiusura al traffico delle vie Gorizia/Manusardi/Scoglio di Quarto/Ascanio Sforza, che verranno disposte a fondo chiuso. Sulla Cerchia dei Bastioni il traffico sarà difficoltoso causa modifica della viabilità. Termine lavori 30 settembre 2014. Via Vigliani intersezione p.le Lotto sarà chiusa al traffico per lavori metro 5. Il traffico verrà deviato all'intersezione con via Albani sui seguenti itinerari: 1- via Masaccio - via Monte Bianco - piazzale Lotto; 2 via Veniero - piazzale Lotto. Da sabato 22 marzo al Farmacie 18.30-21.45 17.25-19.50-22.15 16.50-19.15 21.40 Alla Mondadori si parla di calcio Ylenia Lucisano canta all’Eataly LIBRI Perché la popolarità del calcio porta presidenti di società storiche e uomini di successo a comportamenti non sempre encomiabili? Lo racconta il libro “Papaverie papere”,diMassimo Arcidiacono e Maurizio Nicita, giornalisti della “Gazzetta dello Sport”,che sarà presentato oggi alle 18.30 alla Mondadoridi piazza Duomo. Andando alla ricerca di quanto è uscito da bocche famosissime e scavando negli archivi, gli autori hanno raccontato prodezze e nefandezze di personaggi che nella vita quotidiana gestiscono piccoli imperi, eppure, appena si occupano di pallone, si trasformano.Insieme agli autori, intervengono alla presentazione Rino Gattuso,Cristiano Militello, inviato di Striscia la notizia, il giornalista Alberto Cerruti e il telecronista Gianluca Di Marzio. Oggi, ore 18.30, p.zza Duomo 1 Ingresso libero Divergent Mr. Peabody e Sherman Allacciate le cinture Captain America: The Winter Soldier 3D Ti ricordi di me? Grand Budapest Hotel Un matrimonio da favola Captain America: The Winter Soldier Noah 3D Noah Space Battleship Yamato Divergent LISSONE 16.00-19.05-22.15 16.45 19.00-22.10 21.10 16.20 17.00-19.30-22.00 16.50-19.20-21.50 16.15-19.15-22.15 16.00-19.05-22.15 17.45 18.45-21.45 21.00 UCI CINEMAS LISSONE VIA MADRE TERESA - TEL. 892.960 Mr. Peabody e Sherman Un matrimonio da favola Divergent Un matrimonio da favola Nymphomaniac - Volume 1 Grand Budapest Hotel Ti ricordi di me? La bella e la bestia Barry, Gloria e i Disco Worms Noah 3D Noah Captain America: The Winter Soldier Noah Space Battleship Yamato Storia di una ladra di libri Oculus Storia di una ladra di libri Nymphomaniac - Volume 1 Grand Budapest Hotel 17.20 20.10-22.30 19.30-22.30 17.00 22.35 18.10 20.25 18.30-21.30 17.00 19.00-22.00 16.50-19.40-22.35 16.45-19.40-22.35 18.30-21.30 19.30-22.30 16.45 17.30-22.30 19.50 17.30 20.10-22.30 MELZO ARCADIA MULTIPLEX VIA MARTIRI DELLA LIBERTA` - TEL. 0295416444 Un matrimonio da favola Divergent Space Battleship Yamato Captain America: The Winter Soldier Noah Noah 3D 22.30 19.50 20.50 19.40-22.20 21.00-22.10 19.30 MONZA MULTISALA METROPOL VIA CAVALLOTTI 124 - TEL. 039740128 Noah Nymphomaniac - Volume 1 Un matrimonio da favola MONZA 21.00 20.00-22.30 20.10-22.30 MULTISALA TEODOLINDA MUSICA Lei si chiama Ylenia Lucisano ed è una giovane cantautrice calabrese di 24 anni. Anche se il suo nome non vi dice nulla adesso, segnatevelo: la giovane Ylenia è stata selezionata da iTunes tra gli otto artisti emergenti più importanti del 2014, e la sua voce promette di farsi ascoltare ancora a lungo. Per chi volesse conoscerla, oggi, alle 18.30, all’Eataly Smeraldo di piazza XXV aprile, Ylenia presenta il suo album d’esordio, “Piccolo universo”. Dieci tracce di pop raffinato, con venature folk e collaborazioni di rilievo, tra cui quella con Gino De Crescenzo, in arte Pacifico, che ha scritto il brano che dà il nome all’album, scelto come primo singolo. Il disco è disponibile da oggi nei negozi tradizionali, in digital download e sulle piattaforme di streaming. Oggi, ore 18.30, XXV Aprile Ingresso libero Un matrimonio da favolla Ti ricordi di me? Non buttiamoci giu' Noi 4 Captain America: The Winter Soldier Barry, Gloria e i Disco Worms Divergent Noah PIOLTELLO 17.40-20.15-22.15 16.30-18.30 20.30 22.40 18.00-21.00 17.15-19.15 21.00 17.00-20.00-22.50 UCI CINEMAS PIOLTELLO VIA SAN FRANCESCO, 33 - TEL. 892960 Storia di una ladra di libri Un matrimonio da favola Divergent Noah 3D Noah Mr. Peabody e Sherman Nymphomaniac - Volume 1 Captain America: The Winter Soldier Space Battleship Yamato Oculus La bella e la bestia Captain America: The Winter Soldier Amici come noi Barry, Gloria e i Disco Worms Ti ricordi di me? Grand Budapest Hotel ROZZANO 17.00-19.50-22.40 17.15-19.30-21.40 18.20-21.20 18.30-21.30 18.10-19.30-21.30-22.30 17.20 19.40-22.20 19.30-22.30 20.00-22.40 17.30-20.00-22.30 18.30-21.30 18.30-21.30 22.40 17.30 19.45 17.15-19.45-22.15 THE SPACE CINEMA ROZZANO C.SO PERTINI, 20 - TEL. 892111 Noah 3D 16.00-19.00-22.05 Un matrimonio da favola 16.35-18.55-21.25 Storia di una ladra di libri 16.05-19.00 Captain America: The Winter Soldier 3D 22.00 Grand Budapest Hotel 16.40-19.05-21.35 Oculus 16.50-19.15-21.40 Amici come noi 19.50 Non buttiamoci giu' 15.00-17.20 Divergent 15.00-22.00 Space Battleship Yamato 18.00-21.00 Barry, Gloria e i Disco Worms 15.00-17.20 Divergent 20.20 Ti ricordi di me? 15.30-17.45-20.00-22.15 Noah 17.30-20.45 Allacciate le cinture 21.00 Mr. Peabody e Sherman 15.05-17.35 Captain America: The Winter Soldier 15.20-18.20-21.30 15.10-18.15-21.20 Noah SAN GIULIANO MILANESE MOVIE PLANET VIA CORTELONGA 4 - TEL. 039323788 S.S. 9 VIA EMILIA, ANGOLO VIA TOLSTOJ - TEL. 899 552578 (PREN.) The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca 15.30 Storia di una ladra di libri 18.20 Tutto sua madre 21.15 Father and Son 15.30-17.50-21.15 Un matrimonio da favola Noah Storia di una ladra di libri Captain America: The Winter Soldier Divergent Space Battleship Yamato PADERNO DUGNANO VIA OSLAVIA, 8 - TEL. 029189181 AREA METROPOLIS Father and Son National Theatre Live - Coriolanus, V.O. sott. PADERNO DUGNANO VIA BRASILE, 4 - TEL. 0291084250 Noah Captain America: The Winter Soldier 3D Grand Budapest Hotel Oculus Noah 3D Storia di una ladra di libri Un matrimonio da favola Divergent 21.15 21.00 LE GIRAFFE 16.30-19.15-22.00 17.30-20.30 17.30-20.30-22.40 18.30-20.40-22.50 18.15-21.10 18.15-21.00 16.30-18.50-21.20 17.10-20.00-22.50 20,00-22,30 19,45-22,30 19,45-22,30 22,30 19,45 21,30 SESTO SAN GIOVANNI SKYLINE MULTIPLEX Father and Son Grand Budapest Hotel Space Battleship Yamato Noah Captain America: The Winter Soldier Oculus Divergent Un matrimonio da favola Storia di una ladra di libri Noah 3D 15.15-19.45-22.15 15.20-17.35-20.20-22.30 15.15-19.00-21.50 17.30-20.20 15.10-19.30-22.15 15.15-19.30-21.45 16.35-19.25-22.15 15.20-17.35-20.20-22.30 15.10-19.40-22.30 C/O CENTRO SARCA - TEL. 0224860547 15.15-19.20-22.10 CRONACA __Martedì 15 aprile 2014__ 43 @ commenta su www.liberoquotidiano.it La sentenza LE FRONTALIERE Maldini stoppa anche il Fisco Stracciata multa da 750mila euro Secondo l’accusa l’ex terzino aveva provato a eludere i controlli dell’agenzia delle Entrate ::: FABIO RUBINI ■■■ Da terzino delMilan ha fer- mato gli attaccanti più forti del mondo. Una volta appese le scarpette al chiodo, però, Paolo Maldini non ha perso il vizio e ieri ha stoppato nientemeno che il fisco italiano, che non potrà più chiedere all’ex calciatore e a sua moglie Adriana Fossa, la somma di 750 mila euro sotto forma di ingiunzione di pagamento. I fatti dicui era accusato Maldini non sono recentissimi e riguardano un procedimento penale per il quale Maldini e la moglie erano stati assolti nel febbraio del 2013. A seguito di quel procedimento l’Agenzia delle Entrate aveva chiesto il maxi risarcimento alla coppia. Ieri però il tribunale di Milano ha smentito l’Agenzia delle Entrate. Maldini e signora, assistiti dall’avvocato Danilo Buongiorno, si sono dovuti difendere in relazione all’accusa che avrebbe visto l’ex calciatore di Milan e Nazionale, dare denaro ad un funzionario della stessa Agenzia delle Entrate, alfine di ammorbidire alcunicontrollifiscalie perché facesse accessi abusivi all’anagrafe tributaria per controllare idati di una persona con cuiMaldini voleva costituire un’altra società. L’accusa era già caduta nel febbraio 2013, quando il Tribunale di Milano ::: LA SCHEDA IL QUADRO Paolo Maldini e la moglie Adriana Lima erano stati accusati di aver «ammorbidito» con denaro, un funzionario dell’Agenzia delle entrate, in cambio di verifiche più morbide sull’attività dell’ex bandiera del Milan e della Nazionale L’ASSOLUZIONE Nel febbraio 2013, la coppia Maldini è stata assolta dal tribunale di Milano «per non aver commesso il fatto». La strategia difensiva si basava sull’accusa fatta dai Maldini di essere stati loro aggirati dal funzionario e non viceversa. Una versione che è stata ritenuta convincente dai giudici IL RISARCIMENTO Restava però in sospeso il mega risarcimento da 750 mila euro che l’Agenzia delle Entrate aveva emesso nei confronti di Paolo Maldini e della moglie Adriana Lima INCUBO FINITO Ieri la sentenza che ha annullato anche la mega multa a Paolo Maldini, ha segnato la conclusione definitiva di una vicenda che rischiava di contare molto caro all’ex capitano rossonero. E non solo in termini monetari. In ballo c’era anche la reputazione di uno dei simboli più amati del calcio italiano Paolo Maldini visibilmente sollevato all’uscita dal tribunale. L’ex terzino rischiava di dover pagare una multa da 750 mila euro [Foto] aveva deciso per l’assoluzione di Maldini «per non aver commesso il fatto», mentre in precedenza era già stata stralciata la posizione della moglie Adriana. L’impianto difensivo presentato dall’ex capitano del Milan era basato sul fatto di essere stato lui stesso aggirato dal funzionario che era a sua volta amministratore di una società di consulenza fiscale.Una versione che è stata accettata in pieno dai giudici delTribunale di Milano. Restava però aperta la posizione risarcitoria nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. La sentenza di ieri, favorevole alla coppia Vip, chiude una vicenda che rischiava digettare un ombra su uno dei simboli del Milan e dell’intero calcio italiano. Maldini, anche se ne poi uscito pulito, non è il primo calciatore a finire nel mirino del fisco. Al momento è andata meno bene ad un altro rossonero,Kakà,a cui l’Agenzie delle Entrate contesta un evasione fiscale sugli incassi dagli sponsor. La vicenda col fisco si è chiusa con un pagamento di due milioni di euro da parte dell’asso brasiliano, che dovrà comunque rispondere davanti al Tribunale di Milano. Il caso più famoso di lotta tra Fisco e pallone è senza dubbio quello che coinvolge Diego Armando Maradona al quale, tempo fa, appena tornato in Italia, venne pignorato addirittura un orecchino di diamanti. Una prostituta su 10 nel Canton Ticino viene dall’Italia In Ticino una prostituta su dieci è italiana. Lo rivela il resoconto 2013 dell’attività della polizia cantonale diffuso ieri. Le italiane sono al secondo posto (11% sul totale di 656 prostitute censite), dietro alle rumene, che rappresentano il 70% delle professioniste del sesso oltre frontiera. Seguono, al terzo posto, le spagnole con il 9%. La panoramica è stata scattata nell’ambito delle inchieste sui reati legati alla prostituzione in Canton Ticino. A seguito di diverse operazioni di polizia effettuate tra il 2012 e il 2013 sono stati sequestrati beni per 15 milioni di franchi, nascosti al fisco elvetico. In particolare sono stati effettuati controlli nei locali notturni. Due le inchieste principali, con un filone luganese e uno locarnese: è emersa un’evasione fiscale sugli incassi nonché l’impiego di personale privo di permesso per stranieri. Nel corso dell’anno sono stati censiti sul territorio cantonale circa 150 appartamenti legati alla prostituzione, ma se si considera i contratti disdetti e quelli attivati nel corso dell’anno la stima delle case attualmente occupate da prostitute è di circa 80 - 100 unità. I saloni di massaggio attivi sono invece 13, 5 nel Luganese e 8 nel Mendrisiotto. D.ALE. __Martedì 15 aprile 2014__