OSTEOARTROSI Malattia delle articolazioni diartrodiali e dei dischi intervertebrali ad eziologia multifattoriale e con simili aspetti biologici, morfologici e clinici Patologia cronica caratterizzate da lesioni degenerative della cartilagine articolare che si ripercuotono anche su osso subcondrale, membrana sinoviale, legamenti, capsula, e muscoli peri-articolari La cartilagine articolare va incontro a degenerazione con fibrillazione, fissurazione, ulcerazioni e perdita a tutto spessore della superficie articolare 1 Osteoartrosi: Classificazione SIR 1999 PRIMARIA Artrosi localizzata Articolazioni IFD (noduli di Heberden) Articolazioni IFP (noduli di Bouchard) Rizartrosi del pollice Altre Artrosi generalizzata SECONDARIA A malattie ereditarie del connettivo A traumi articolari A dismorfismi Ad alterazioni della struttura ossea A malattie metaboliche A malattie endocrine A malattie ematologiche A malattie neurologiche Ad artriti A sovraccarico meccanico Artrosi erosiva 2 Osteoartrosi secondaria A malattie ereditarie del connettivo: Marfan, Ehlers-Danlos A dismorfismi: scoliosi, ginocchia vare e valghe, alluce valgo A malattie metaboliche: diabete, emocromatosi, Wilson A malattie endocrine: acromegalia, distiroidismi A malattie ematologiche: emofilia, anemia falciforme A malattie neurologiche: tabe e siringomielia, artropatie neurogene 3 A traumi articolari Ad artriti Ad alterazioni della struttura ossea: Paget, osteonecrosi A sovraccarico meccanico : obesità difetti di postura Attività lavorative Attività sportive Alterata distribuzione del carico Lesioni ad articolazioni vicine o controlaterali Epidemiologia dell’osteoartrosi È la più comune patologia reumatica (circa 70%) Negli USA colpisce il 12% della popolazione ( 43.000.000 di persone ) In Italia ci sono oltre 6 milioni di pazienti artrosici L'osteoartrosi è la principale causa di invalidità e di dolore dei pazienti con età> 60 anni 4 Progetto Veneto Anziani (PRO.V.A.) In 3.100 soggetti di età superiore a 65 anni è stata accertata una osteoartrosi sintomatica : della mano 21% donne 16% uomini del ginocchio 26% donne 12% uomini dell’anca 14% donne 8% uomini Proiettando i dati di prevalenza PRO.V.A. all’intera popolazione italiana ultrasessantacinquenne si dovrebbe avere: OA della mano (sintomatica) in 1.200.000 donne 700.000 uomini OA del ginocchio (sintomatica) in 1.700.000 donne 510.000 uomini OA dell’anca (sintomatica) in 890.000 donne 350.000 uomini 5 Corti MC et al . J Am Geriatr Soc 2002 Epidemiologia Prevalenza di OA sintomatica (età > 65) studio Dicomano 29,8 35 30 25 14,9 20 % 7,7 15 10 5 0 gonartrosi 6 artrosi della mano coxartrosi Mannoni A et al, Ann Rheum Dis, 2003 Van Saase JL et al. Epidemiology of osteoarthritis: Zoetermeer survey. Comparison of radiological osteoarthritis in a Dutch population with that in 10 other populations. Ann. Rheum. Dis. 1989; 48: 271-80. 7 Hands 64.4% 76% Cervical spine 84.8% 84.3% Thoracic spine 68.9% 66.7% Lumbar spine 71.9% 67.3% Fattori di rischio per l’Osteoartrosi Età Razza Fattori geografici Assetto genetico Sesso e fattori ormonali Obesità Fattori metabolici Fattori meccanici (traumi, anomalie di sviluppo) Pregresse malattie articolari infiammatorie 8 Morfologia Articolazione normale e artrosica 9 Turnover cartilagineo Il turnover della matrice cartilaginea è essenzialmente un processo di sintesi e degradazione,in perfetto equilibrio negli individui sani Catabolismo Anabolismo Degradazione dei costituenti della matrice cartilaginea 10 Sintesi dei costituenti della matrice cartilaginea Alterazione del Turnover cartilagineo Alla base dello sviluppo della malattia artrosica vi è, quindi, un’alterazione dell’equilibrio omeostatico 11 Catabolismo Anabolismo aumento della degradazione riduzione della sintesi I condrociti Cellule della cartilagine immerse nella matrice di collageno (65-75%) e proteoglicani (10-20%). Il collageno è prevalentemente di tipo II. I principali proteoglicani sono gli aggrecani, la decorina e la fibromodulina. Il condrocita è il fulcro del metabolismo della cartilagine 12 CONDROCITA Proliferazione Differenziazione Macromolecole della matrice (proteoglicani, collagene, proteine) 13 SINTESI della MATRICE CARTILAGINEA Metalloproteasi Stromelisina Collagenasi Aggrecanasi DEGRADAZIONE della CARTILAGINE Proteoglicani Consistono in un asse proteico centrale, cui sono legate catene di condroitin-solfato e cheratansolfato In particolare tra i proteoglicani, si segnala una grande macromolecola detta aggrecano 14 Proteoglicani I proteoglicani sono connessi a molecole di acido jaluronico per mezzo di una proteina di legame I proteoglicani sono altamente idrofili e caratterizzati da una bassa viscosità: presentano così una struttura ideale per la funzione di dispersione del carico 15 Funzione dei proteoglicani Il movimento delle molecole d’acqua legate ai proteoglicani consente la distribuzione degli stress meccanici Quando la forza viene rimossa, l’acqua ritorna nella posizione originaria, pronta per il successivo impatto Inoltre, l’acqua funge da cuscinetto idrostatico, a protezione della cartilagine 16 RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELLA CARTILAGINE NORMALE Proteoglicani Fibre collagene Cavo articolare 17 Osso subcondrale CARTILAGINE NORMALE 18 SCOMPAGINAMENTO DELLA MATRICE NELLA CARTILAGINE ARTROSICA 19 FISSURAZIONE E FIBRILLAZIONE CARTILAGINEA 20 DISTACCO DI FRAMMENTI CARTILAGINEI SUPERFICIALI 21 Patogenesi dell’Osteoartrosi Sollecitazioni biomeccaniche eccessive su una cartilagine normale macrotrauma microtraumi ripetuti (attività lavorative, sport) eccesso ponderale malallineamento articolare Sollecitazioni biomeccaniche normali agiscono su una cartilagine anormale alterazione intrinseca del condrocita Condrocita Amplificazione del processo Rilascio citochine Metalloproteasi Reazione sinoviale alla fagocitosi dei detriti Degradazione cartilaginea Rilascio di detriti cartilaginei 22 Pelletier J, Martel Pelletier JP, 2000 Frammenti cartilaginei Sinovite Liberazione di sost. flogogene 23 Aggravamento della lesione cartilaginea Meccanismi che sostengono la sinovite in corso di Artrosi Microcristalli di idrossiapatite Fagocitosi di frammenti di degradazione Sinovite in corso di Artrosi: evidenze cliniche Sintomatologia clinica Risposta agli antiflogistici Quadro istopatologico 24 Patogenesi delle lesioni ossee alterazioni dell’osso subcondrale microfratture della struttura trabecolare processi di rimodellamento osseo 25 zone di sclerosi, cisti dell’osso subcondrale (geodi) ed osteofiti Morfologia Articolazione normale e artrosica 26 Aspetti clinici dell’artrosi La cartilagine articolare è priva di terminazioni nervose Il dolore articolare tipico dell’artrosi deriva dalle altre strutture anatomiche coinvolte Tessuto Osso subcondrale Osteofiti Legamenti Capsule Muscolo Sinovia 27 Meccanismo del dolore Ipertensione della midollare, microfratture Stiramento delle terminazioni nervose nel periostio Stiramento Infiammazione, distensione Spasmo infiammazione Aspetti clinici dell’artrosi SINTOMI Dolore articolare ( con l’attività, con il riposo) Rigidità mattutina (usualmente < 30’) Limitazione funzionale SEGNI 28 Dolorabilità alla palpazione dei capi articolari Limitazione alla mobilizzazione Rumore di scroscio (crepitio) alla mobilizzazione (Versamento articolare) Disallineamento e/o deformità articolare Dolore nell’artrosi Il dolore articolare è il sintomo che induce il paziente a rivolgersi al medico, nella maggioranza dei casi. Spesso è presente da tempo (mesi/anni), prima saltuario e poi con caratteristiche di lenta progressione. In genere, viene descritto come un dolore di tipo gravativo, acutizzato dal carico e dal movimento dell’articolazione. E’ quindi più intenso nel corso della giornata, trae beneficio dal riposo e di solito è più intenso nei periodi freddi. La limitazione funzionale è dovuta al dolore e alle contratture muscolari antalgiche (solo nelle fasi tardive della malattia alle deformità articolari). 29 Affezioni dell’apparato locomotore in 500 pazienti sottoposti a fangoterapia nel Bacino Termale Euganeo • • • • • • 30 Osteoartrosi Reumatismi extraarticolari Neuropatie da compressione Postumi di traumatismi Reumatismi infiammatori Artropatie da microcristalli 90,6% 34,4% 18,8% 9,8% 1% 1% Localizzazioni più frequenti in 450 pazienti affetti da osteoartrosi • • • • • • • • • • 31 Colonna cervicale Colonna dorsale Colonna lombo-sacrale IFD delle mani IFP delle mani Trapezio-metacarpali Spalle Anche Ginocchia I metatarso-falangea 62,0% 15,6% 64,4% 18,2% 12,6% 10,8% 14,8% 17,4% 25,6% 10,4% SPONDILOARTROSI Comprende l’artrosi delle articolazioni interapofisarie, delle articolazioni uncovertebrali cervicali e la degenerazione dei dischi intervertebrali (discartrosi). La spondiloartrosi è complessivamente la localizzazione più frequente della malattia artrosica. I segmenti cervicale e lombo-sacrale sono i più colpiti. Il dolore è di tipo meccanico, accentuato della contratture della muscolatura paravertebrale. Può anche essere irradiato a distanza (cervico-brachialgie, lombosciatalgie, cruralgie). 32 33 34 STRUTTURA DEL DISCO INTERVERTEBRALE Anello fibroso Acqua: 60-70% Peso secco: 60% collagene, 20% proteoglicani, 20% in parte fibre elastiche ed in parte altri componenti minori Nucleo polposo Acqua: 80-90% Peso secco: 65% proteoglicani (in particolare aggrecano), 20% collagene, 15% in parte elastina ed in parte altri componenti minori Cartilagine ialina 35 PROVE PER UNA GENESI MECCANICA DELLE LOMBALGIE/LOMBOSCIATALGIE NELLE DISCOPATIE Scatenamento od aggravamento dei sintomi durante certi movimenti o posizioni della colonna lombare. Risposta alle manovre di Lasègue e di Valsalva. Spettacolare risposta in alcuni soggetti immediatamente dopo l’intervento chirurgico. 36 DUBBI SULLA GENESI SOLO MECCANICA DELLE LOMBALGIE/LOMBOSCIATALGIE NELLE DISCOPATIE Soggetti con voluminose ernie discali possono essere asintomatici, mentre altri con piccole ernie possono accusare lombalgie o lombosciatalgie intense. In alcuni casi i sintomi dell’ernia discale scompaiono solo dopo un intervento chirurgico, in altri possono regredire spontaneamente. I cortisonici somministrati localmente o per via sistemica possono rimuovere in modo drammatico il dolore anche in pazienti con grosse ernie. 37 MEDIATORI DELL’ INFIAMMATORI NELLA LOMBALGIA E NELLA LOMBOSCIATALGIA DA DISCOPATIA Citochine Nitrossidi PLA2 PGE2 Sintesi proteoglicani Degradazione matrice Stimolazione diretta e sensibilizzazione delle terminazioni nervose Stimolazione diretta e sensibilizzazione delle radici nervose Perdita netta di proteoglicani Degenerazione discale Lombalgia 38 Sciatalgia IPOTESI PATOGENETICA MECCANO-FLOGISTICA DELLA LOMBALGIA DA DISCOPATIA Trauma Predisposizione Reazione disco-ligamentosa Mediatori flogogeni Degenerazione discale Dolore Ernia del disco 39 SPONDILOARTROSI 40 41 ALTERAZIONI RADIOGRAFICHE DELL’OSTEOARTROSI riduzione della rima articolare, da condrolisi sclerosi dell’osso subcondrale, da eccessivo carico osteofitosi, reazione osteoproduttiva per aumentare la superficie di carico cisti subcondrali (geodi), da sofferenza dell’osso subcondrale 42 Artrosi della mano con noduli di Bouchard alle articolazioni interfalangee prossimali ed impegno dell’articolazione trapeziometacarpale, con aspetto a mano quadrata, soprattutto a destra. 43 Artrosi della mano con noduli di Heberden e cisti gelatinose alle articolazioni interfalangee distali 44 * ° * 45 Radiografia delle mani con le lesioni radiologiche principali dell’OA: riduzione della rima generalizzata alle interfalangee distali (IFD) e prossimali (IFP); osteofitosi (*) alla II IFP e III IFD, erosione centrale con aspetti ad “ali di gabbiano” della parte prossimale della falange distale della II IFD (°); riduzione della rima, osteofitosi e lussazione della trapezio-metacarpale, che configura un aspetto a mano quadrata * Gonartrosi femoro-tibiale bilaterale. Notare: riduzione della rima mediale; osteofitosi mediale; appuntimento delle spine tibiali (*) 46 Quadro di coxartrosi, con riduzione della rima articolare mediale ed osteofitosi che prolunga il tetto acetabolare 47 48 49 Diagnosi La diagnosi di artrosi viene solitamente basata sugli aspetti clinici e radiografici. Gli indici di flogosi sono negativi. Il liquido sinoviale è poco o non infiammatorio. La gravità della malattia è valutata sulla base della scala radiologica di Kellgren e Lawrence 50 Grado Gravità Alterazione radiologica Grado 0 Grado I Grado II Grado III Grado IV Nessuna Dubbia Minima Moderata Grave Nessun reperto di artrosi Minuti osteofiti, dubbio significato Definiti osteofiti, spazio articolare regolare Moderata diminuzione dello spazio articolare Spazio articolare molto alterato con sclerosi e cavità cistiche (geodi) nell’osso subcondrale Profilassi dell’artrosi controllo del peso corporeo risparmio articolare adeguamento delle attività lavorative e sportive chinesiterapia precoce 51 Terapia non farmacologica farmacologica chirurgica 52 Misure terapeutiche nell’artrosi Terapia di fondo Terapia sintomatica Terapia Occupazionale Terapia fisica Misure ortopediche Informazione del malato Correzione fattori di rischio Terapia mirata dell’artrosi Norme di vita Terapia non tradizionale Terapia chirurgica Terapia intrarticolare Chinesiterapia Terapia termale 53 Economia articolare Terapia farmacologica sintomatici ad azione rapida Paracetamolo e altri analgesici FANS (COX-1,COX-2) (steroidi intrarticolari) topici FANS glucosamina solfato Terapia di fondo (condroprotettori) orale diacereina i.a. 54 condroitin solfato acido jaluronico Terapie fisiche elettroterapia termoterapia ultrasuonoterapia laserterapia terapia termale 55 reflessoterapia Terapia chirurgica osteotomie correttive artrodesi emilaminectomia protesi (anca, spalla, ginocchio) “pulizia artroscopica” lisi o aspirazione di 56