LAVORAZIONI DEI VETRI
Nel taglio dei vetri devono essere
utilizzati guanti e occhiali.
Riscaldare sempre le estremità
e i punti di taglio per
garantirne la levigatura.
forare i tappi con il foratappi
tenendolo tra indice e pollice.
lubrificare il foro e tubo e
inserirlo con moto rotatorio nel
foro, lasciando poco spazio tra
tappo e dita.
RISCADAMENTO
DI LIQUIDI
Riscaldare al centro della provetta
Riscaldare utilizzando una pinza
Orientare la
provetta in modo
che eventuali
schizzi non vadano
ad investire altre
persone
Non annusare i
vapori liberati
Nel caso si debba interrompere anche
momentaneamente il riscaldamento
chiudere il flusso del gas
Se i reattivi presentano
pericoli di inalazione
operare sotto cappa
Aggiungere i reattivi
lentamente mai in massa
Nella diluizione di
acidi concentrati o
liquidi corrosivi
utilizzare sempre i
mezzi di protezione
guanti e occhiali
Le soluzioni concentrate vanno versate
lentamente nel liquido di diluizione
Bicchieri beute e
palloni devono essere
afferrati con l’intera
mano e rimanere
aderenti ad essa.
Agitare il contenuto
di un matraccio
tenendolo si a per il
collo che per la base
TENUTA DEL REAGENTARIO
RECIPIENTI:
• lontano da fonti luminose o di calore
• ben chiusi
• etichettati e indicare
–
–
–
–
prescrizioni nazionali
frasi di rischio
consigli di prudenza
simboli di pericolosità
SEPARARE LE SOSTANZE
INCOMPATIBILI
La loro associazione può generare:
corrosione, esplosioni, sviluppo di calore , tossici
Ossidanti F.
Evitare contatti con carta o legno
(ac. Nitrico, perclorico, nitrati, clorati e perclorati)
Perossidi
Prodotti per decomposizione nel tempo di
(etere etilico, isopropilico diossano tetraidrofurano)
Met. Alcalini tenere lontano dall’acqua
Litio, Sodio,
e varie
Potassio, Carburi, AlCl3 , sodio ammide, CaO.
DISTILLAZIONI
Utilizzare vetreria priva di difetti
Inserire nel liquido da distillare palline
di vetro per regolarizzare l'ebollizione.
Controllare che l'apparecchio
non sia un sistema chiuso
Assicurarsi che siano serrate in modo
regolare le gomme di refrigerazione
Utilizzare materiale in vetro non tappi in gomma e
controllare il buon fissaggio della vetreria
Non utilizzare il Bunsen ma mantello elettrico riscaldante per solventi
altobollenti ed eventualmente bagno maria per solventi basso bollenti.
RISCALDAMENTI
bunsen
Utilizzare il bunsen solo se
strettamente necessario
Tutte le operazioni devono
essere eseguite con la
massima cautela.
Per diminuire il flusso
di calore spegnere
sempre il bunsen.
Utilizzare bunsen solo forniti di
termocoppie per il bloccaggio
del flusso del gas .
piastra
riscaldante
SISTEMI
RISCALDANTI
Non utilizzare mai bunsen e
piastre riscaldanti per esperienze
che prevedono l’uso
contemporaneo di sostanze
infiammabili o bassobollenti o
che liberano gas combustibili.
riscaldatore a
resistenza
Sostituire il bunsen dove
possibile con sistemi di
riscaldamento che non
utilizzino fiamme libere.
mantello
riscaldante
ETICHETTATURA DEI RECIPIENTI
.
Ogni utilizzatore deve saper leggere ed interpretare
correttamente le indicazioni poste in etichetta
l’etichetta
indica
–
–
–
–
–
–
l’identità, nome chimico,
formula e composizione,
n° C.A.S
simboli di pericolosità
consigli di prudenza
nome e l’indirizzo del fabbricante
MEZZI di PROTEZIONE INDIVIDUALI
Protezione degli occhi
Si attua con occhiali normali o
di sicurezza, o schermi facciali
Le lenti a contatto
non forniscono adeguata protezione
anzi diventano fonte di pericolo per
chi lavora con composti chimici.
Mezzi di protezione per gli occhi
devono essere utilizzati quando esiste la possibilità di schizzi nei travasi,
miscelazioni di sostanze corrosive, caustiche, quando si effettuano
lavorazioni che possono produrre polveri o particelle.
MEZZI di PROTEZIONE INDIVIDUALI
Protezione delle mani
contatti con sostanze tossiche corrosive
allergeniche, schiacciamenti, al fuoco
ad oggetti appuntiti o taglienti.
Mezzi di protezione
guanti o creme barriera. in relazione
all'attività e al tipo di rischio
Abbigliamento
un camice adeguato al tipo di attività
in cotone rappresenta la soluzione migliore, buona resistenza e
capacità di assorbimento al passaggio di liquidi e oli.
in fibra sintetica minore assorbento, sconsigliabili a lavoratori che
operano con liquidi basso bollenti
CENNI DI TOSSICOLOGIA
• Una sostanza è tossica quando può provocare disturbi
reversibili o irreversibili dei normali processi fisiologici.
PENETRAZIONE
EFFETTI
locali
irritazione
infiammazione
necrosi
generali
sistemica
inalazione
assorbimento
ingestione
Tossicita’ e i suoi effetti
acuta
Tempi di esposizione brevi
• Tossicita’
cronica
tempi di esposizione lunghi
anche per basse concentrazioni
• Effetti
Tossici
cumulativi
Gli effetti tossici si sommano.
La sostanza tossica è eliminata in
quantità inferire a quella assorbita.
Tipologie degli Effetti
REVERSIBILI
ritorno alla normalita’ dei processi fisiologici
mutageno
IRREVERSIBILI
Tossici
effetto che provoca un aumento delle
modificazioni a carico del materiale genetico.
che agire sulla modificazione dei caratteri
teratogeno
Impossibilità di ritorno
normalita’ fisiologica
cancerogeno
effetto che provoca alterazioni
di eventi evolutivi embrionali o
del feto.
effetto che provoca un significativo aumento
del tasso di tumori
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Lucidi per formazione laboratorio di chimica a cura dell`istituto