NIGELLA DAMASCENA L.
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Classe:
Magnoliopsida (Dicotyledoneae)
Ordine:
Ranunculales
Famiglia:
Ranunculalceae
Specie e descrittore:
Nigella damascena L.
Nome comune:
Damigella scapigliata, Anigella,
Fanciullaccia
Sinonimi:
Satureja graeca L. subsp. graeca, Thymus
micromerioides Rouy, Satureja graeca L.
Forma biologica:
T scap
Parte balsamica:
Semi
Principi attivi:
Sostanza amara (nigellina), olio grasso,
saponoside, melantina.
Usi etnobotanici:
I semi, con gradevole odore di fragola, si
usano in liquoreria e in pasticceria (Lodi,
1978); sono comuni nella gastronomia
medio-orientale (India, Grecia, Egitto e
Turchia) per aromatizzare legumi e verdure.
In India si usano per tenere lontane le
tarme e per curare i vermi intestinali e
disturbi nervosi, per ridurre la flatulenza,
favorire la sudorazione e stimolare la
montata lattea.
I suoi semi, infatti, contengono un alcaloide
tossico la damascenina al quale storicamente sono state attribuite numerose
virtù, infatti la pianta ha proprietà
emmenagoghe, toniche, narcotiche ed
afrodisiache.
L’olio essenziale distillato dalla pianta è
usato in profumeria e per la produzione di
Semi
Parte di interesse
profumiero:
Periodo di raccolta:
Da Luglio a Settembre
Potenzialità d'uso:
Media
Immagini del fiore e della formazione del
frutto di Nigella damascena
(foto da www.funghiitaliani.it)
Distribuzione e popolazioni
Globale e in Europa:
Corotipo: Euri-Mediterraneo.
È originaria dei paesi attorno al Mediterraneo (Spagna, Grecia, Turchia, Francia,
Portogallo). E’ una specie introdotta in America e in altri paesi.
In Italia:
E’ presente in tutte le regioni ad esclusione del Trentino Alto Adige (Conti et al., 2005).
È comune nella fascia mediterranea, rara nelle Alpi e nella Padania (Pignatti, 1982)
In Molise:
Comune nei prati xerofitici e negli incolti.
Territorio S. Elena Sannita:
Rinvenuta sulle pendici sud-orientali di Colle Confalone.
Ecologia, coltivazione e materiale raccolto
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Ecologia:
Cresce nei campi, negli incolti aridi e ai margini dei coltivi, dal piano fino a 800 m;
predilige i suoli aridi.
È una specie autogama ed entomogama.
Fenologia:
Fiorisce da Maggio a Luglio (Pignatti, 1982).
Tecniche di riproduzione moltiplicazione:
Si riproduce per semi. Per la coltura si consiglia la semina in primavera.
Frutti e semi:
Il frutto formato da cinque follicoli saldati assieme a formare quasi una capsula
rotondeggiante (1,5 – 3 cm) sormontata da cinque stili, a guisa di cornetti; ciascuno dei
follicoli si apre all’estremità superiore: la cavità dei follicoli è divisa per il lungo in due
logge, una interna, con i semi, una esterna vuota. I semi, colore nero-opaco, sono conici o
tetraedrici con facce convesse, lunghi circa 2 mm larghi alla base 1mm circa, con tre
spigoli longitudinali e numerose creste trasversali più sporgenti che gli spigoli (Lodi,
1978). Il peso di 1000 semi è risultato di 2,20 g e il valore dell’umidità relativa del
28,4%.
Da fonti bibliografiche di dati di laboratorio è emerso che i semi sono ortodossi; essi
hanno un contenuto medio di oli pari al 38,05 % e di proteine pari al 25,0 % (Jones &
Earle, 1966); inoltre, è stata osservata una germinazione del 100% quando i semi
venivano posti in un mezzo costituito dall’1% di Agar e incubati alla temperatura di 16 ºC
con un fotoperiodo di 12 ore (RBG Kew, Wakehurst Place).
Semi e frutti di Nigella damascena
(foto scattate nella Banca del Germoplasma del Molise)
Compilatori:
Paura, Izzi, Cancellieri, Salerno
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Nigella damascena L. - Parco Scientifico e Tecnologico del Molise