Chimica dei polimeri e loro caratterizzazione Ilaria Armentano Materials Science and Technology - University of Perugia INSTM Unit, Loc. Pentima Bassa - Terni, ITALY Website: http://www.unipg.it/materials Chimica dei polimeri e loro caratterizzazione Teoria Pratica, Loc. Pentima Bassa 21 Terni, Laboratori di Scienza e Tecnologia dei Materiali Caratterizzazione dei Polimeri Caratterizzazione Molecolare Di cosa abbiamo bisogno per conoscere un campione polimerico? Cosa possiamo imparare dalle tecniche analitiche? Pesi Molecolari: medi e funzione di distribuzione Composizione (frazione e sequenza dei monomeri) Topologia Funzionalità Microstruttura Dimensione delle Molecole Forma delle molecole Forma e dimensione degli aggregati Capire il Meccanismo di Polimerizzazione Tecniche di analisi di superficie Analisi composizionale Analisi in spessore X-ray Photoemission Spectroscopy Auger Electron Spectroscopy UV Photoemission Spectroscopy Rutherford Backscattering Spectrometry Nuclear Reaction Analysis Caratterizzazione chimica Alta sensibilità Elastic Recoil Detection Secondary Ion Mass Spectrometry Proton-induced X-ray Emission Electron-probe µ-analysis Transmission Electron Microscopy Risoluzione laterale Caratterizzazione strutturale Scanning Electon Microscopy Scanning Tunneling Microscopy X-ray diffraction LE Electron Diffraction Reflected HE Electron Diffraction Caratterizzazione Spettroscopica di macromolecole FT-IR UV-VIS-NIR Sostanze: Stato: Organiche e Inorgnaiche Gas, liquido, e solido Spettroscopia UVVISIBILE Corso di Polimeri 16/11/2007 IR Radiazione Elettromagnetica 1m 1mm=1000μm Onde Radio Microonde 10cm-1 25μm Lontano Infrarosso -1 2.5μm 4000cm-1 0.7μ=700nm 400cm Infrarosso Vicino Infrarosso Visible light 400nm 2000A La radiazione infrarossa 500A si riferisce, in generale, a quella parte dello spettro elettromagnetico che si trova tra le regioni del visibile e delle microonde. 14000cm-1 Near UV Far-UV 0.05A=50XU 1XU Ultravioletto Raggi X Raggi Gamma Raggi Cosmici Assorbimento molecolare Nel processo di assorbimento l’energia viene trasferita alle molecole sotto forma di: Energia rotazionale Energia vibrazionale Transizioni elettroniche Spettroscopia interazione di radiazione elettromagnetica con i livelli energetici delle molecole assorbimento emissione E E finale Einiziale h E hc ~ E hc frequenza della radiazione (Hertz, sec-1) lunghezza d’onda della radiazione (cm, nm, A) numero d’onda (cm-1) La spettroscopia IR si riferisce all’interazione tra la radiazione radiative elettromagnetica e i sistemi molecolari, che risultano interferiti nei loro Transizioni dell’IR tra livelli non radiative (termiche) livelli vibrazionali e rotazionali (vibro-rotazionali). Registrando le interferenze si ottengono spettri caratteristici di ogni gruppo Corso di Polimeri 16/11/2007 funzionale presente nei materiali in esame. Spettroscopia Infrarossa IR vicino (NIR) → 13.000 – 4.000 cm-1 IR medio (MIR) → 4.000 – 200 cm-1 IR lontano (FIR) → 200 – 10 cm-1 Spettroscopia di vibrazione Quando una molecola organica viene investita da una radiazione infrarossa la cui frequenza (espressa in termini di numeri d’onda, inversamente proporzionale alla lunghezza d’onda) sia compresa fra 10.000 e 100 cm-1, l’energia ceduta dalla radiazione stessa viene convertita in energia vibrazionale, e sono due i modi fondamentali in cui la molecola può vibrare: VIBRAZIONE DI STRETCHING (stiramento): dovuto a stiramento ritmico lungo l’asse di legame VIBRAZIONE DI BENDING (piegamento) dovuto a variazione dell’angolo di legame Una vibrazione di stretching, quindi, è un movimento ritmico lungo l’asse di legame con conseguente aumento e diminuzione della distanza interatomica. Una vibrazione di bending invece può essere dovuta ad una variazione dell’angolo nei legami con un atomo in comune, oppure ad un movimento di un gruppo di atomi rispetto al resto della molecola senza che si muovano gli atomi nel gruppo, uno rispetto all’altro. Vibrazioni molecolari 1340 cm-1 2350 cm-1 666 cm-1 666 cm-1 m: 3N-5 Le vibrazioni di una molecola si possono scomporre in modi normali di oscillazione Qm =Qm(2put+dm) , um sono le frequenze fondamentali di oscillazione 3756 cm-1 3652 cm-1 1596 cm-1 m: 3N-6 Spettroscopia Infrarossa VANTAGGI fornisce per ciascun composto esaminato una complessa e caratteristica impronta digitale avendo a disposizione uno standard del composto, un controllo computerizzato dello strumento IR permette la perfetta sovrapposizione delle impronte digitali LIMITI usata raramente nella tecnica quantitativa a causa della difficoltà nella preparazione del campione e della complessità dello spettro identifica solo impurezze grossolane la preparazione del campione richiede un certo grado di abilità (pasticche di KBr) la manipolazione del campione può avere effetto sullo spettro e rendere la tecnica non del tutto riproducibile Spettroscopia Infrarossa TEORIA DELL’ASSORBIMENTO IR due atomi legati fra loro sono considerati come un semplice oscillatore armonico, rappresentato da due masse legate da una molla. sfere piccole sono più facili da muovere, quindi più piccole sono le masse, maggiore è la frequenza alla quale oscillano più rigida è la molla, maggiore sarà la frequenza alla quale si ha l’oscillazione Ciò significa che, in una molecola organica: oscillatori costituiti da masse piccole oscillano a frequenze più alte atomi uniti da un legame singolo vibrano a frequenze più basse rispetto a quelli uniti da legami doppi o tripli Spettroscopia Infrarossa nvibr = frequenza di vibrazione c = velocità della luce k = costante di forza m=M1*M2/(M1+M2), massa ridotta μ = momento dipolare q = carica elettrica d = distanza vettoriale Scopi… Analisi dei gruppi funzionali: determina l’esistenza dei gruppi funzionali dalla presenza di specifici picchi. Analisi qualitativa Riconoscimento matrice polimerica • Omopolimeri • Copolimeri • Miscele Riconoscimento additivi • Softners (plastificanti, protettivi) • Cariche inorganiche Presenza gruppi funzionali in prepolimeri …Scopi Analisi quantitativa Composizione Copolimeri Composizione miscele Insaturazioni poliolefine L’intensità dell’assorbimento è proporzionale alla quantità di materiale Strumentazione Banco ottico Sorgente radiazione infrarossa Sistema di misura della lunghezza d’ onda Detector di misura della radiazione assorbita Accessori Celle • Solidi • Liquidi • gas Riflettanza Microscopio Processo per ottenere uno spettro IR Sample Fourier transform process Measurement: Interferogram source Interferometer Light (S) SB 4000 Transmission spectrum Wavenumber[cm1] 400 (S)/(B) %T Background (B) SB 4000 Wavenumber[cm-1] 400 4000 Wavenumber[cm-1] 400 Spettrofotometro Spettrofotometro Computer Sorgente di Luce Interfer Camera/ ometro Campione Rivelatore Luce Onde di Assorbimento Signale Infrarossa Interferenza Ottico (Interferogramma) ↓ Segnale Elettrico Circuiti Elettronici Signal sampling Segnale Analogico ↓ Segnale Digitale Trasformata di Fourier ↓ Spettro IR Percorso Ottico Sorgente di Luce (ceramic) Specchio Mobile He-Ne gas laser Beam splitter (Ge/KBr) Camera /Campione Interferometro Specchio Fisso Detector (DLATGS) Single strength Trasformata di Fourier Trasformata di Fourier SB 4000 Optical path difference[x] (Interferogramma) Wavenumber[cm-1] 400 (Spettro a singolo Raggio) * tempo numero d’onda tramite FFT Parametri nella misura Risoulzione: Standard 4 cm-1 Numero di Integrazioni: Aumentare il rapporto SN Spettroscopia Infrarossa Trasmissione Campioni Solidi Dischi di KBR Film Sottili Soluzione Campioni Liquidi Liquid film technique Soluzione Spettroscopia Infrarossa Preparazione del campione Celle trasparenti all’IR: NaCl, KBr, AgCl Spettri di gas, liquidi e solidi. Gas: celle con lungo cammino ottico (fino a 40 m) Liquidi: puri o in soluzione Puri: tra due pastiglie cilindriche di NaCl (soluzioni non acquose), Ca---per soluzioni acquose, senza spaziatore (1-10 mg, cammino ottico < 0.01 mm) In soluzione: 2 pastiglie cilindriche + spaziatore; cammino ottico 0.1-1 mm. Solventi: CCl4,CS2 . Se il campione è in soluzione i solventi usati sono: solfuro di carbonio; tetracloruro Corso di Polimeri 16/11/2007 di carbonio. Descrizione strumentazione Uso e manutenzione dischi di supporto KBr e NaCl sono molto solubili in acqua e si opacizzano facilmente. Vanno conservate in essiccatore e non vanno toccate a mani nude. Si puliscono con solventi anidri e pelle di daino. Celle opache o rigate vanno lucidate. Descrizione strumentazione Cella per solidi (pellet KBr) Descrizione strumentazione Cella per liquidi Descrizione strumentazione Cella per gas Spettroscopia Infrarossa Preparazione del campione Solidi: In soluzione: come per i liquidi Dispersi in olio minerale (nujol) Film solido su pasticca di NaCl. Si ottiene per evaporazione del solvente o fusione e solidificazione; deve essere amorfo o microcristallino. Pasticca di KBr: il campione è mischiato con KBr in polvere, poi la miscela è messa in una pressa a 100 atm e diventa un disco trasparente. I migliori spettri si hanno in soluzioni diluite con solventi apolari. Soluzioni concentrate o con solventi polari o composti puri danno legami idrogeno intermolecolari. Dischi di KBR Disk press Microdisk press Disk diameter 10 mm 5 mm 3 mm 2 mm Sample amount 500 g g Several 10's of g Several g KBr amount 150 mg 20 mg 10 ~ 7 mg 5 ~ 3 mg Pressure 7t 1t Hand press Hand press What You Need ・ KBr crystals (for IR) ・Microdisk press ・Hand press ・Disk holder 3mmφ Protuberance is different! How to Make Disks Long protuberance Short protuberance Place in holder and measure Insert powder Apply pressure with hand press Thin-Film Technique Spread out thinly using a spatula or similar implement Sample Window Add drops of solvent to dissolve sample Measure once the solvent evaporates Liquid-Film Technique Sandwich the sample between two windows Screw Rubber Windows backing Sample Assembly cell Place and measure the assembly cell Cell frame What You Need ・Windows ・Assembly cell (・Spacer) ・ Silicone cloth Spacer (Al or Pb) Sampl Spacer e Rubber backing Windows Cell frame Solution Technique Dissolve the sample in an appropriate infrared solvent, place it in a fixed liquid cell , and then measure S toppe r S ample inle t S toppe r What You Need Me tal S ample ou tlet frames ・Fixed cell for liquid S pacer Chloroform Carbon tetrachloride Carbon dioxide Solvent used (How about considering environmental destruction?) Window How to Determine Cell Thickness 0 1 Measure the empty cell to find the interference curve d= 2(ν1-ν2) 3 ……… n-1 n ……… (ν1-ν2) ν2 ν1 n 2 d :Cell thickness (cm) ν1、ν2 :Any wavenumber n :Number of peaks between ν1 and ν2 Materials That Transmit Infrared Material Refractivity Applicable Melting -1 ) Point(℃) Range(cm Water-Solubility (g/100g水) Notes (Approx.)) KBr 1.5 730 43500~400 53.5 No mechanical strength Easily broken CaF 2 1.4 1360 77000~1100 0.0017 Dissolved in an ammonia salt solution KRS-5 2.4 414 20000~250 0.05 Affected by acidic solutions Soft and easily damaged ZnSe Ge 2.4 4.0 1100 936 10000~500 * For ATR: up to about 650 5500~500 * For ATR: up to about 700 3 Insoluble Insoluble Dissolves in HNO3 Easily broken Dissolves in warm sulfuric acid Easily broken CaF2 KBr KRS-5 100 ZnSe 50 %T Ge 0 -10 6000 4000 2000 Wavenumber[cm-1] 400 Il Campione Campionamento – Il campione deve essere rappresentativo della partita – L’ analizzando deve essere rappresentativo del campione – Deve essere omogeneo • In caso di disomogeneità analizzare le singole fasi Valutazione del campione .... • Origine – Utilizzo – Storia • Stato fisico – – – – Solido Liquido Gommoso pastoso ….Valutazione del campione • Colore – Nero • Carbon black – Rosso arancio viola • Coniugazioni in catena • Coloranti organici o inorganici – Bianco • Cariche minerali Spettroscopia Infrarossa Riflessione ATR technique Solid samples Diffuse reflectance technique Elastic and viscous substances that are insoluble, infusible, and difficult to grind up Information of sample surface Substances in powder form or that can be turned into powder Those with surfaces that are rough. Specular reflection Film on a metal substrate (around 0.1 to 5 µm) Solids with a smooth surface technique Liquid samples RAS technique Thin film on a metal substrate (around 10 Å to 1 µm) ATR technique Measurement of aqueous solutions) Diffuse reflectance technique Measurement of aqueous solutions (eliminate water) Spettroscopia Infrarossa Riflessione ATR Technique Sample refractivity (n2) sin η (critical angle)> Incident light Prism Prism Refractivity (n1) Reflected light sin45°= 0.71 Sample n2 0.71> Incident light I0(λ) 2.38 Reflected light Scattered light I(λ) θ Prism Interface Dp :n1 Sample :n2 1.7>n2 Depth of Light Penetration into Sample into sample is determined by: } Depth of light penetration 1. Wavelength (µm) 2. Incident angle (η) 3. Refractivity of prism (n1) and sample (n2) Proportional to wavelength λ dp = [sin2θ-(n2/n1)]-1/2 2πn1 Inversely proportional to prism refractivity * dp = depth of penetration Types of ATR Prisms Measurable Wavelength Range KRS-5 ZnSe Ge n1 n2 Measurement Target θ=45°θ=60° up to 250 2.4 up to 625 2.4 up to 700 4.0 1.7 1.7 2.8 General organic materials General organic materials and aqueous solutions Rubber containing carbon 2.1 2.1 3.5 and extremely thin surfaces θ : incident angle n1 : prism refractivity n2 : sample refractivity sinθ≧ n2 n1 (upper limit of sample refractivity for producing total reflection) ATR Technique Features (1) Surface layer information can be measured in a nondestructive manner (2) No need for sample preparation, and state analysis is possible (3) By selecting the correct prism, it is possible to adjust the depth of light penetration into the sample (4) Using a holder for liquid allows measurement of aqueous solutions as well Corso di Polimeri 16/11/2007 Cautions on Usage (1) In most cases, the reason for failing to obtain a good spectrum is a poor bond between the sample and prism. Care must be taken with samples lacking a smooth surface and those that are hard because a layer of air can easily form between the sample and the prism during bonding. (2) Since ZnSe and Ge crystals are fragile, be careful not to apply too much pressure to them or strike or drop them. (3) Since ZnSe and Ge have absorption in the low wavenumber region, verify the measurable range. (4) If a ZnSe prism fails to yield a good spectrum when measuring a material such as rubber containing carbon, use a Ge prism instead. (5) How to clean a prism: KRS-5: Rinse the prism with chloroform or similar fluid, being careful not to touch it. ZnSe and Ge: Dampen a Kimwipe or similar wipe product with solvent and lightly wipe the prism. (6) The KRS-5 should be stored in a desiccator FT-IR ATR&Grazing angle Profondità: 0.2-5 um Superfici organiche Contaminanti organici in superfici inorganiche Informazioni: Analisi molecolare: gruppi funzionali Corso di Polimeri 16/11/2007 Spettroscopia ATR (Riflettanza Totale Attenuata) È una tecnica speciale usata nella regione del vicino I.R. Viene usata per registrare spettri di sostanze opache o difficili da trattare come: solidi a bassa solubilità, film sottili, paste, adesivi o polveri. Il campione viene posto sulle due facce di un cristallo particolare che ha la caratteristica di possedere un elevato indice di rifrazione per le radiazioni I.R.(KRS-5: miscela di bromuri e ioduri di tallio). 1 = cristallo (KRS-5). 2 = campione. Dopo alcune riflessioni la diminuzione dell’intensità del raggio è sufficiente per Corso essere rivelata dallo spettrometro, di Polimeri 16/11/2007 dando uno spettro I.R. in Riflettanza Totale Attenuata. Gli spettri ATR sono simili, ma non identici ai normali spettri di assorbimento infrarosso. La tecnica ATR provoca uno spostamento nelle lunghezze d’onda di assorbimento ed una certa distorsione delle bande. Di conseguenza per l’interpretazione degli spettri bisogna fare riferimento a cataloghi di spettri registrati in ATR. Esecuzione della scansione • Setup strumento – Numero scansioni (30) – Risoluzione (4 cm-1) – Velocità (fast) • Background • Scansione Elaborazione spettro Linea di base Noise Normalizazione CO2 H2O Interpretazione dello spettro • Fonti di errore – Inquinanti • • • • Silicone Solvente Estrazione incompleta Acqua/Umiditá • Attribuzione gruppi funzionali • Ricerca in libreria Normal Frequency of Triatomic Molecules (CO2) CO2: linear molecule (1) Symmetric stretching vibration O C O Infrared inactive (2) Asymmetric stretching vibration O C O 2349cm-1 (3) Deformation vibration O C O 667cm-1 O C O Degeneracy Absorption Position Gamma rays X-rays Ultraviolet Visible light Infrared Microwaves (C=C,C=N) O-H,N-H (C=O) ーH C-H (C-C,C-O,C- N) ± 4000 3600 3200 2800 2400 2000 800 600 400 Wavenumber(cm-1) Etc. An Example of Assignment 100 Polyethylene 80 60 %T 40 Methylene rolling vibration 20 Methylene scissoring vibration C-H stretching vibration 0 4000 2000 Wavenumber[cm-1] 1000 400 Polystyrene 100 80 60 %T 40 C-H stretching vibration of a 20 benzene ring 0 4000 Harmonics and combination tones of an out-of-plane deformation vibration Skeletal vibration of benzene 2000 Wavenumber[cm-1] rings 1000 C-H out-of-plane 400 deformation vibration Spettroscopia UV-VIS Cenni teorici – Misura l’ assorbimento di radiazione elettromagnetica nella zona tra 190-800 nm da parte dei composti analizzati. – Gli elettroni di valenza possono effettuare passaggi tra i livelli elettronici a spese dell’ energia fornita loro dalla radiazione elettromagnetica Applicazioni UV-VIS nel campo dei polimeri Colorazione Invecchiamento Contatto con alimenti Conservazione Composizione miscele di polimeri Spettroscopia UV-VIS La spettrofotometria molecolare UV/VIS si basa sull’assorbimento selettivo, da parte di molecole, delle radiazioni con lunghezza d’onda compresa fra 10 nm e 780 nm. Le più comini transizioni energetiche sono: •Transizione σ→σ*: corrisponde alla rottura dei legami σ, richiede energie elevate, gli alcani danno questi assorbimenti •Transizione π→π*: sono tipiche dei composti insaturi, possono essere di tipo etilenica (CH2=CH2), benzenoide (C6H6), di coniugazione (CH2=CH-CH=CH2). •Transizione n→π*: sono trans. di tipo radicalico che coinvolgono i doppietti di non legame (es.: C=O, CH3-NH2). Per le sostanze inorganiche, se partecipano metalli di transizione con orbitali d ed f avremo transizioni d→d e f→f. La lunghezza d’onda nelle transizione aumenta con il diminuire dell’energia. La legge che descrive i fenomeni di assorbimento è la legge di Beer: A=abc, dove A è l’assorbanza, “b” il cammino ottico, “c” è la concentrazione e “a” è un coefficiente che dipende dalla concentrazione e dalla lunghezza d’onda. Un’altra grandezza che si usa per esprimere l’assorbimento è la trasmittanza: ; trasmittanza ed assorbanza sono legate l’una all’altra dalla relazione: I log 1 log T T Corso di APolimeri 16/11/2007 T I0 Dove T è un numero compreso fra 0 e 1. STRUMENTAZIONE Sorgenti Le lampade usate possono emettere nel campo del: Visibile: si usano lampade a filamento di tungsteno, coprono l’intervallo da 930 nm a 330 nm; altrimenti si usano lampade al quarzoiodio o lampade tungsteno-alogeno che forniscono energie più elevate nell’intervallo 400-300 nm, hanno anche maggior durata. UV: si usano lampade al deuterio, costituite da una lampada ad arco, in cui il bulbo di quarzo è riempito di deuterio che, eccitato dalle scariche elettriche, emette uno spettro continuo al di sotto dei 400 nm. Sorgenti Lampada a filamento di Tungsteno (W). Temperatura alla quale opera il filamento: ≈ 2870 K Spettro della radiazione emessa: ≈ 350-2500 nm Lampada a deuteri:o la radiazione viene ottenuta mediante eccitazione elettrica di deuterio rarefatto. D2 + Ee → D2* → D’ + D’’ + hv (U.V.) Spettro della radiazione emessa: ≈ 160-375 nm Lampada ad arco a Xeno Spettro della radiazione emessa: ≈ 250-600 nm Monocromatori Strumentazione Il raggio che proviene dalla sorgente viene inviato al monocromatore, che scompone la radiazione policromatica in bande il più possibile monocromatiche. La qualità di un monocromatore è definita dalla banda passante, che è l’intervallo di lunghezze d’onda del fascio che emerge dalla fenditura con una energia superiore al 50% (I=0,5·I0) della radiazione nominale (E0); l’altro fattore è il potere risolvente che rappresenta la capacità del monocromatore di separare fra loro due diverse lunghezze d’onda. Sono di due tipi: •FILTRI: assorbono una parte delle componenti spettrali della radiazione incidente e ne trasmettono una gamma più o meno ampia. Ne esistono di più tipi F. ad assorbimento: hanno una banda spettrale di circa 250 nm e una trasmittanza di circa il 35%. Combinando insieme più filtri, si può restringere la banda passante fino a 35-60 nm. Questi filtri non sono usati nell’UV perché sono di vetro. F. a interferenza e di scattering: forniscono migliori prestazioni: bande passanti di 10-20 nm e trasmissione di circa il 50% dell’energia. Hanno il difetto di costare molto. · · •PRISMI: scompongono la radiazioni incidenti nelle sue componenti monocromatiche. IL potere disperdente aumenta al diminuire della lunghezza d’onda, perciò, nell’UV, si usano fenditure più larghe, che trasmettono maggiore energia, anche se il potere risolvente diminuisce e la banda passatesi allarga. La dispersione dipende dalla temperatura. •RETICOLI: hanno lo stesso principio di funzionamento dei prismi. Si dividono in: Strumentazione Il monocromatore disperde la luce policromatica in bande monocromatiche. Gli elementi disperdenti sono: • reticoli a riflessione (Czerny-turner) • prismi Strumentazione Rivelatori I rivelatori trasformano l’energia radiante in segnale elettrico. Ne esistono di vari tipi: Celle fotovoltaiche e celle fotoconduttive: differiscono per il modo in cui il semiconduttore è inserito nel circuito elettrico. Lavorano in un intervallo di 400-750 nm; avendo bassa sensibilità, essa è compensata dalla energia relativamente grande trasmessa dalla ampia banda passante. Altri inconvenienti sono la lentezza di risposta e la tendenza all’attenuazione del segnale. Fototubi: sono realizzati inserendo due elettrodi opportuni all’interno di una ampolla mantenuta sotto vuoto. Essi coprono tutto l’intervallo del UV/VIS. Funzionano in base al principio dell’effetto fotoelettrico, cioè l’emissione di elettroni dalla superficie di alcuni materiali cui sia applicata una d.d.p. Fotomoltiplicatori: hanno una sensibilità maggiore rispetto ai fototubi. Gli elettroni emessi dal catodo vengono accelerato da un campo elettrico e quindi acquistano energia; se colpiscono altre superficie elettronicamente attive (dinodi) liberano un numero di elettroni più grande di quello iniziale. Questo produzione di elettroni è l’effetto fotoelettrico secondario. Fotodiodi: sono costituiti da microscopici diodi di silicio o germanio su cui i fotoni provocano la comparsa di un eccesso di elettroni che fanno variare la d.d.p. del sistema. Elementi disperdenti: prismi e reticoli a riflessione (di vetro per il Vis. e di quarzo per U.V.) Rivelatori: • fototubi I fototubi possono essere resi sensibili in un intervallo d’onda compreso fra: 190-650 nm oppure 600-1000 nm. • fotomoltiplicatori Il vantaggio dei fotomoltiplicatori è che hanno una sensibilità molto più elevata rispetto ai fototubi. Strumentazione Tipi di strumento Strumenti monoraggio Questi sistemi impiegano filtri di assorbimento come monocromatore che danno una banda passante non minore di 30-60 nm, di conseguenza la scelta della lunghezza d’onda è limitata ad alcuni valori. Il monocromatore è costituito da una combinazione di filtri e reticoli che forniscono bande passanti strette. Gli spettrofotometri monoraggio registrano la linea di base (l’andamento della luce emessa dalla sorgente) su tutto il campo spettrale. Strumenti doppio raggio Il raggio uscente dal monocromatore viene sdoppiato; i due raggi vengono inviati, uno al campione e uno al bianco. Il dispositivo di lettura effettua il rapporto fra le intensità dei due segnali ottenuti. Gli spettrofotometri doppio raggio consentono di registrare lo spettro in modo automatico e lo schema doppio raggio permette di compensare automaticamente le fluttazioni della lampada. La radiazione uscente dal monocromatore viene sdoppiata con diversi sistemi: •Chopper a due settori: ruota con una frequenza di 50-100 Hz. Un settore è a specchio, e riflette la radiazione che lo colpisce, mentre l’altro è vuoto e la trasmette. I due raggi alternati e pulsati che si ottengono hanno una intensità che è circa la metà di quella emessa dalla sorgente. •Chopper a tre settori: ha tre settori, uno vuoto, uno a specchio e uno oscurato. Al rivelatore giungono in successione i segnali rilevati al riferimento, al campione e una fase di oscuramento. Corsosistema di Polimeri Il sistema di sdoppiamento e l’eventuale di16/11/2007 riallineamento fanno in modo che i due raggi giungano in rapida successione al rivelatore. Visibile e vicino U.V. Intervallo spettrale: ≈ 10-380 nm (U.V.) e ≈ 380-780 nm (Vis.) L’assorbimento di queste radiazioni è in genere dovuto alla transizione degli elettroni di valenza presenti nelle molecole. Le transizioni più comuni sono quattro: Corso di Polimeri 16/11/2007 Angolo di Contatto Angolo di Contatto …Esempi Equazione di Young Strumento Liquido H2O Superficie da caratterizzare Strumento Angolo di Contatto Fowkes nel 1964 propose che l’energia libera superficiale totale può considerata come la somma di due differenti contributi dovuti a forze intermolecolari di natura diversa. La tensione superficiale può essere scritta come: = d + p (7) Dove d rappresenta il contributo dovuto alle forze di dispersione (non polari), mentre p rappresenta il contributo polare, che comprende l’influenza dei legami a idrogeno, dell’energia di dipolo e dell’energia d’induzione (cariche indotte). Angolo di Contatto E’ possibile esprimere il lavoro di adesione in funzione dei lavori di coesione, e quindi delle tensioni superficiali dei componenti puri mediante delle opportune approssimazioni. Una delle più comuni è un’equazione semiempirica proposta da Wu denominata equazione della media armonica, secondo la quale si può scrivere: L’equazione (8) diventa allora: Angolo di Contatto L’applicazione della equazione (11) richiede la conoscenza delle componenti d e p della tensione superficiale delle due fasi 1 e 2. Queste componenti possono essere determinate, per un Generico polimero o superficie , risolvendo il seguente sistema nelle Incognite d p: Equazioni 12 e 13 La prima equazione del sistema si riferisce a misure di angolo di contatto MI/1 tra ioduro di metilene(MI) e polimero 1, essendo: Angolo di Contatto Quindi eseguendo delle misure di angolo di contatto con due differenti liquidi, ioduro di metilene e acqua, si può calcolare non solo l’energia incognita della superficie ma anche le sue componenti d, contributo dovuto alle forze di dispersione (nonpolari), e p,contributo polare. Questo risultato ci fornisce un’informazione molto sofisticata, che ci può guidarci nei trattamenti superficiali che eseguiamo per modificare le proprietà del materiale. Angolo di Contatto Modifiche di superfici polimeriche Trattamento al PLASMA in OSSIGENO PECVD Polimero: PLLA A 90° B 50° C C.A. < 10° Angolo di Contatto per il PLLA (A) e PLLA dopo un trattamento al plasma in Ossigeno (B: 10 W,5 min) e (C: 20 W, 5 min). Angolo di Contatto Modifiche di superfici polimeriche Trattamento al PLASMA in CF4 PECVD Polimero: PLLA 90° Contact Angle= (1243)° PLLA film Esempi Naturali Effetto Lotus