Il sistema di regolamento lordo europeo TARGET2 e il progetto TARGET2-Securities Flavia Perone Giuseppe Marino Servizio Sistema dei Pagamenti Struttura del sistema TARGET paesi “in” BCE GR UK 16 CHAPS euro NL 30 HERMES paesi “out” IT PT 120 EPM BI-REL 43 SPGT AT 74 ARTIS SE 151 c TOP LU EE PL LIPS-Gross 25 ERIX FI 18 BoF-RTGS 24 IE IRIS 22 ELLIPS 150 TBF 250 FR SLBE ES BE 96 KRONOS 58 RTGSplus DK DE 2 TARGET: principali risultati raggiunti Livellamento dei tassi del mercato monetario europeo Accresciuta efficienza del sistema: i pagamenti della clientela sul totale delle transazioni regolate sono passati dal 16% del 1999 in TARGET ad oltre il 50% già a partire dal 2004 Elevata disponibilità tecnica del sistema (sempre superiore al 99,4 previsto nella Target Guideline) 3 Da TARGET a TARGET2 BE ELLIPS DK KRONOS UK CHAPS euro FR TBF DE plus RTGS Single shared platform ES SLBE ECB EPM GR Hermes NL TOP IE IRIS PT SPGT IT New BIREL AT ARTIS FI BoF RTGS SE E-RIX LU LIPSGross 4 Perché TARGET2 Esigenze degli operatori • • Domanda di nuovi e più evoluti servizi, in particolare per la gestione della liquidità Più elevati livelli di armonizzazione (standard tecnologici e di comunicazione, pricing) Economicità • Costo del decentramento e ridotto livello di recupero dei costi Continuità di servizio (Business Continuity) • Adozione delle migliori soluzioni tecniche disponibili e rafforzamento delle misure di contingency Adattabilità al cambiamento • Accesso di nuovi paesi a TARGET a seguito dell’allargamento della UE (CY, MT, EE, LV, LT, PL, SI, SK, CZ, HU e RO) 5 I principi e la struttura di TARGET 2 (Decisioni del Consiglio Direttivo del 2002 e del 2004) Basato su un’unica piattaforma condivisa (single shared platform - SSP), che offre servizi di base comuni per tutti i paesi (core services) e servizi aggiuntivi opzionali (additional services - riserva obbligatoria, operazioni su iniziativa delle controparti, ecc.) Mantenimento a livello decentrato presso le singole BCN delle relazioni con le rispettive comunità bancarie (cd. business relationships) Schema tariffario unico a livello europeo per i servizi di base (core services) relativi ai pagamenti domestici e transfrontalieri Applicazione del principio del “pieno recupero dei costi”, attenuato per tener conto delle esternalità positive del sistema (public good factor, benefici di natura generale associati al funzionamento di TARGET2, ad esempio stabilità finanziaria e contenimento rischio sistemico, a fronte dei quali non c’è pagamento di tariffa da parte dei partecipanti al sistema) 6 La proposta di Italia, Francia e Germania: la Single Shared Platform (SSP) • Piena rispondenza ai requisiti degli operatori e delle banche centrali • Realizzazione della SSP integrando le funzionalità più evolute dei sistemi RTGS delle tre BCN (building blocks approach); compromesso tra la costruzione ex novo del sistema e l’utilizzo di sistemi esistenti Strumenti per garantire il mantenimento presso le singole BCN delle relazioni con le rispettive comunità bancarie • • Salvaguardia della parità concorrenziale (level playing field) tra le diverse comunità bancarie nazionali e gli ancillary systems che regolano nella piattaforma condivisa • Gestione della SSP da parte delle tre BCN sulla base di un Service Level Agreement con tutte le BCN utenti • Soluzioni avanzate per la continuità di servizio (business continuity) Primo esempio di specializzazione funzionale tra BCN a livello di Eurosistema 7 TARGET2 – Principali caratteristiche (1/2) La Single Shared Paltform di TARGET2 ha una struttura modulare. I seguenti moduli sono obbligatori per tutte le banche centrali: •Il Payment Module (PM) è il modulo deputato alla gestione dei conti di regolamento degli operatori (conti 172) •L’Information and Control Module (ICM) è il modulo tramite il quale le banche possono ottenere informazioni in tempo reale sullo stato dei singoli pagamenti, sul saldo dei conti, etc. •Lo Static Data Module è il modulo deputato alla gestione dell’anagrafica dei partecipanti •Il Contingency Module (CM) è un modulo di recovery che viene attivato dalle banche centrali nazionali in caso di indisponibilità del modulo PM. 8 TARGET2 – Principali caratteristiche (2/2) La Banca d’Italia utilizza anche i seguenti moduli opzionali: •L’Home Accounting Module (HAM): è il modulo deputato alla gestione di un secondo set di conti (“conti HAM”= conto 173), con una operatività limitata rispetto ai conti PM (no credito infragiornaliero, no pagamenti per conto di clientela, no regolamento sistemi ancillari). •Lo Standing Facilities Module (SF): gestisce i conti e le procedure inerenti le operazioni di politica monetaria su iniziativa delle controparti (overnight deposit, marginal lending). •Il Reserve Management Module (RM): consente la verifica dell’assolvimento dell’obbligo di riserva delle banche (calcolo della riserva dovuta, verifica del rispetto dell’obbligo, calcolo di interessi e penali e preparazione delle relative istruzioni di accredito/addebito). 9 TARGET2 – Modalità di partecipazione Partecipanti diretti • • • Dispongono di un conto nel PM e immettono/ricevono pagamenti per conto proprio Possono accedere al sistema tramite la rete SWIFT o tramite la rete Internet Se accedono a TARGET2 attraverso la rete SWIFT possono offrire una connessione indiretta (tramitazione) ad altre istituzioni e assumere il ruolo di comovimentatore di uno o più conti HAM (la tramitazione/comovimentazione non è ammessa per i partecipanti diretti che accedono a TARGET2 tramite internet) Partecipanti indiretti • • • Non dispongono di un conto nel PM, e regolano i pagamenti nel conto del partecipante diretto. Inviano/ricevono pagamenti a/da loro partecipanti diretti. Possono essere titolari di un conto HAM Soggetti indirizzabili (Addressable BICs) • Tecnicamente identici ai partecipanti indiretti, si distinguono unicamente per un diverso inquadramento normativo nella Settlement Finality Directive e per un differente regime tariffario. Titolari di conto HAM • • • Le banche che NON sono titolari di conto PM possono aprire un conto nel modulo HAM Possono accedere al conto tramite la rete SWIFT o tramite la rete Internet. Possono anche non avere alcun accesso tecnico diretto al conto. Possibilità di essere comovimentati Sistemi ancillari • Sistemi nei quali si effettuano lo scambio e/o la compensazione di pagamenti e/o di strumenti finanziari 10 mentre le conseguenti obbligazioni monetarie sono regolate in TARGET2 I sistemi ancillari italiani • Monte Titoli Securities Settlement System. Circa 90 banche regolanti (settlement bank) di cui 4 banche straniere. Gestisce la procedura EXPRESS II composta di 3 procedure DVP Procedure netta notturna Procedura netta diurna Procedura DVP lorda • e-MID Mercato telematico dei depositi interbancari. 83 banche partecipanti di cui 5 banche straniere (partecipanti a T2 tramite altra NCB). • BI-COMP Sistema di regolamento al dettaglio gestito da Banca d’Italia (la c.d. “compensazione”). 87 banche regolanti dirette di cui 12 stranieri. • Cassa di compensazione e garanzia Controparte centrale Italiana. 11 I Dati di TARGET2 al 2012 • 999 Partecipanti diretti • 3386 Partecipanti indiretti • 82 Sistemi ancillari • Circa 354.000 pagamenti processati in media in un giorno, per un valore medio giornaliero pari a 2.477 mld • 92% in termini di valore sul totale del traffico dei sistemi di pagamento large value, 58% in termini di volume • 100% disponibilità tecnica della SSP 12 Partecipazione a TARGET2-BdI • TARGET2-Banca d’Italia (gennaio 2014): • 111 partecipanti diretti, inclusa BdI • 70 partecipanti indiretti • 105 titolari di conto HAM, detenuti per movimentare il contante, effettuare operazioni di tesoreria assolvere agli obblighi di riserva anche per il vincolo che rende impossibile ricorrere alla riserva indiretta su base transfrontaliera (attraverso la casa madre per le filiali italiane di banche estere) • Il numero di partecipanti indiretti è in sensibile diminuzione anche in relazione alle modifiche tariffarie introdotte recentemente, che hanno reso più oneroso questo tipo di partecipazione a TARGET2 13 Soluzioni avanzate per la Business Continuity REGIONE 1 Produzione (Prod) SITO A P Copia remota sincrona Hot back-up SITO B ROTATION periodica Collaudo (Coll) P SITO C Copia remota Copia remota sincrona asincrona S REGIONE 2 S SITO D Hot back-up 14 La governance di TARGET2 Primo livello (Level 1): Consiglio Direttivo e Comitato Esecutivo della BCE: direzione strategica e controllo di TARGET2 per quadro legale, finanziamento, servizi di base e relative tariffe, metodologia comune per la rilevazione dei costi, gestione del rischio Secondo livello (Level 2): Banche centrali partecipanti a TARGET2 (PSSC-Level2) : decisioni sulle materie delegate dal Level 1 per i servizi aggiuntivi e relative tariffe, disegno e sviluppo della piattaforma, budget, analisi dei costi. Decision making process basato su due principi: (i) one member one vote, (ii) maggioranza semplice Terzo livello (Level 3): Banca d’Italia, Bundesbank e Banque de France (3CB) : realizzazione della Single Shared Platform (SSP) e gestione operativa del sistema sulla base degli accordi con L2 (Service Level Agreement – SLA). Supporto alle BCN partecipanti. 15 TARGET2: il duplice ruolo della Banca d’Italia In base all’accordo L2-L3 ciascuna 3CB ha istituito un’unità dedicata alla funzione L3 per garantire chiara separazione funzionale dei ruoli di Service Provider e System Participant (stesso modello di specializzazione funzionale per T2S) Level 2: La Divisione Sistemi di Pagamento all’Ingrosso gestisce il tavolo operativo nazionale, che mantiene i contatti e fornisce supporto ai partecipanti (banche e sistemi ancillari) ed è responsabile: (i) dell’interfaccia tra T2 e le applicazioni dell’Istituto per il regolamento dei pagamenti di competenza (tesoreria, politica monetaria, etc.); (ii) dell’offerta del credito infragiornaliero; (iii) degli aspetti amministrativi (contatti Filiali), legali (contratti) e di policy (analisi comportamenti e evoluzione sistema). Alla Divisione è richiesto un complesso bagaglio di competenze (operative, tecniche, economiche, statistiche e giuridiche) Level 3: La Divisione TARGET2-SSP è responsabile per il coordinamento della gestione operativa della SSP e per l’amministrazione e lo sviluppo dei servizi accentrati per le BCN (T2 in futuro anche T2S) e svolge funzione di contatto e supporto nei confronti dei tavoli operativi nazionali delle BCN. Alla Divisione è richiesto un complesso bagaglio di competenze (operative, tecniche, economiche, statistiche e giuridiche), capacità linguistiche e di relazione, nonché sensibilità rispetto alle differenze culturali, sono essenziali per lo svolgimento dell’attività giornaliera 16 Cos’è T2S? T2S è una piattaforma tecnica comune per il regolamento contestuale delle transazioni in titoli, domestiche e transfrontaliere, sia per la componente titoli sia per il controvalore in moneta di banca centrale; l’avvio è previsto per giugno 2015. Lo sviluppo e la futura gestione di T2S sono stati affidati dall’Eurosistema alle 4CB (Banca d’Italia, Deutsche Bundesbank, Banque de France e Banco de España). Il servizio è offerto dall’Eurosistema a tutti i depositari centrali (CSD) europei, che aderiscono su base volontaria. Non solo euro: T2S è una piattaforma multivalutaria; potrà in futuro attrarre business anche al di fuori dei confini europei. 17 Modelli Interfacciato vs Integrato Interfacciato (Monte Titoli): regolamento gamba titoli c/o il CSD e regolamento gamba contante c/o la BC - PIU’ SICURO. Integrato (Euroclear): regolamento gamba titoli e gamba contante c/o il CSD PIU’ EFFICIENTE. T2S: modello integrato “inverso”, con outsourcing del regolamento della gamba titoli dal CSD alla BC - EFFICIENTE e SICURO (T2S rende possibile utilizzare il modello di regolamento più efficiente, preservando in capo alle BC il pieno controllo dei conti in base monetaria che esse detengono per conto delle banche). Supporto da parte della comunità bancaria: le banche avevano più volte manifestato l’esigenza che l’Eurosistema offrisse una piattaforma tecnologica comune al fine di ridurre i costi infrastrutturali e, nel medio termine, eliminare le specificità nazionali. Posizione dei CSD: iniziale riluttanza a esternalizzare all’Eurosistema una delle proprie funzioni “core” (il regolamento titoli), ma in un secondo momento le forti spinte competitive innescate da T2S li hanno indotti a firmare il Framework Agreement. 18 Overview T2S T2S – Un Servizio per i CSDs, non un CSD CSD Oggi CSD Lending Reporting Lending Reporting Custody Settlement Custody Settlement Coll. Mgmt Other… Coll. Mgmt Other… T2S world CSD Lending Reporting Lending Settlement Custody Coll. Mgmt CSD T2S Other… Reporting Custody Coll. Mgmt Other… 19 Perché T2S? Per l’armonizzazione del post-trading in Europa: T2S e CSD Regulation Elevata frammentazione del mercato del post-trading in Europa. Il Gruppo Giovannini - istituito in seno alla Commissione UE nel 2001 - ha individuato 15 barriere all’efficiente regolamento cross-border classificandole in tre differenti categorie: 1. Barriere di tipo normativo/regolamentare: responsabilità delle Autorità (BCN e Commissione UE); 2. Barriere di tipo fiscale: responsabilità dei governi; 3. Barriere di tipo operativo (prassi di mercato): responsabilità del mercato. T2S consentirà di conseguire l’armonizzazione tecnologica e, per alcuni versi, le prassi di mercato. Sul fronte legale, la CSD Regulation, di prossima emanazione, accrescerà la concorrenza tra CSD (ad es. sarà possibile per gli emittenti scegliere il CSD presso cui emettere i titoli, anziché - come succede oggi - essere obbligati a farlo nel propio CSD nazionale). 20 Perché T2S? Per l’armonizzazione del post-trading in Europa: HSG MA: T2S, sotto il profilo tecnico, e la CSDR, sotto quello legale, non sono di per sé sufficienti a rendere più sicuro ed efficiente il regolamento titoli, senza uno sforzo parallelo da parte degli operatori di armonizzare le prassi di mercato e i processi di regolamento. T2S, la CSDR e l’armonizzazione delle prassi di mercato sono tre fattori fondamentali per il successo dell’integrazione finanziaria e dell’interoperabilità dei sistemi di post-trading all’interno della UE. 2011: costituzione all’interno dell’Advisory Group (AG) dell’Harmonisation Steering Group (HSG), che ha il compito di: 1. analizzare le rimanenti segmentazioni del settore del post-trading al fine di rimuovere le barriere che si frappongono alla piena armonizzazione delle prassi di mercato; 2. individuare linee di azione e proporre soluzioni all’AG (reporting semestrale; il quarto rapporto del Gruppo sarà pubblicato nel mese di marzo 2014). 21 Benefici attesi Piena integrazione del mercato finanziario europeo. Significativa riduzione dei costi del regolamento delle transazioni cross-border (attualmente 10 volte più costose di quelle domestiche) e, nel medio termine, anche dei costi delle transazioni domestiche (nel breve termine, infatti, i costi di adeguamento dei CSD per l’adesione a T2S potranno riflettersi in un aumento delle tariffe domestiche). Importante contributo alla stabilità finanziaria (regolamento in CeBM con definitività immediata); max sicurezza e affidabilità tecniche (business continuity - 2 regioni, 4 siti). Grosso risparmio di liquidità (potenzialmente un unico conto DCA, algoritmi di ottimizzazione) e di collateral (autocollateralisation) per le banche. La maggiore armonizzazione renderà possibile la standardizzazione delle prassi operative e dei processi di regolamento, nonché la semplificazione e il potenziale consolidamento dei back office delle banche, con conseguente riduzione dei costi amministrativi. Maggiore concorrenza tra CSDs sui servizi a valore aggiunto (custody: pagamento cedole, rimborsi; notary: registrazione emissioni; ecc.) (es. ferrovie: rotaie vs treni); i CSD dovranno competere per assicurarsi che i clienti li scelgano come point of entry in T2S; costituzione di nuovi CSD da parte delle grandi banche custodi (es. BONY Mellon). T2S è una piattaforma multivalutaria: grazie ad esso sarà quindi possibile il regolamento in CeBM delle transazioni DVP in ogni valuta che la rispettiva BC deciderà di portare in T2S. 22 General Principles (La “Costituzione” di T2S) Nel novembre 2011 il Consiglio direttivo ha approvato la revisione dei principi fondamentali del progetto (General Principles), inclusi nella documentazione legale di T2S. Definiti per la prima volta nel 2007, i Principi sono stati aggiornati per rafforzare il consenso di tutti gli attori del progetto. I Principi sanciscono, in particolare, che T2S è una piattaforma multivalutaria nella quale tutte le valute saranno trattate allo stesso modo e che gli operatori che aderiranno alla piattaforma dovranno poterlo fare in base a criteri di accesso trasparenti e nondiscriminatori. 23 Aspetti contrattuali L2/L3 Agreement fra l’Eurosistema e le 4CB per la realizzazione e la gestione della piattaforma. Approvato dal Consiglio direttivo in aprile 2011. Framework Agreement (FA) fra l’Eurosistema e i depositari centrali europei (divergenzenze tra obiettivi istituzionali e commerciali). Esso disciplina: • gli organi di governo • i livelli di servizio • gli accordi di manutenzione e modifiche alla piattaforma • le politiche di prezzo • i regimi di responsabilità Il negoziato è durato oltre due anni; il FA è stato sottoscritto dalla maggioranza dei CSD europei tra aprile e giugno 2012. Currency Participation Agreement (CPA) fra l’Eurosistema e le Banche centrali non-euro che hanno deciso di aderire con la propria valuta a T2S. È’ stato firmato nel 2012 solo dalla BCN di Danimarca, con l’accordo - peraltro - di portare in T2S la corona danese non prima del 2018. 24 Le problematiche associate alla realizzazione di T2S Vera sfida per l’Eurosistema in qualità di L2 (proprietario della piattaforma): il pieno recupero dei costi. Va assicurato il raggiungimento di una massa critica di operazioni regolate in T2S per coprire i costi della piattaforma, in prevalenza di natura fissa (investimenti), in un contesto caratterizzato da un trend decrescente delle transazioni sul mercato dei titoli (crisi finanziaria, internalizzazione dei pagamenti presso grandi intermediari e crescente utilizzo delle controparti centrali). Azione di marketing per (i) attrarre nuovi mercati e nuovi prodotti; (ii) per vendere T2S al di fuori dell’Europa. 25 Costi e prezzi (1) Settembre 2010 - Il Consiglio direttivo della BCE ha approvato l’offerta economica delle 4CB e la stima dei costi per lo sviluppo del progetto e la gestione operativa. Novembre 2010 - Il Consiglio direttivo della BCE ha stabilito le politiche di prezzo per T2S, comunicandole al mercato: • • 15 centesimi di euro (a carico di ciascuna delle controparti) = prezzo fisso che si applicherà alla singola transazione di regolamento (titoli o contante) nel periodo 2015-2018 (possibilità di applicare una maggiorazione annuale non superiore al 10% nel periodo 2019-2022); la proposta tariffaria è soggetta alle condizioni (i) che la crescita dei volumi di regolamento non sia inferiore di oltre il 10% rispetto alle stime effettuate nel 2010 per gli anni in cui deve avvenire il recupero dei costi e (ii) che almeno il 20% del volume di regolamento provenga da valute diverse dall’euro. 26 Costi e prezzi (2) Tariffa a 15c: attraverso la fissazione di una tariffa contenuta, si è voluta dare certezza al mercato del costo di regolamento e incentivare così la partecipazione dei CSD. Il recupero dei costi (no “public good factor”) andrà attentamente monitorato dall’Eurosistema (esercizi annuali di cost recovery analysis). Recupero dei costi: previsto in 8 anni e nove mesi (2015-2024) attraverso le tariffe applicate ai CSD, i quali a loro volta recupereranno i costi di partecipazione a T2S tramite le tariffe applicate alle banche. Le banche, infine, recupereranno le tariffe corrisposte ai CSD tramite le commissioni applicate alla clientela. Rischio volumi: ad oggi (ultimo trimestre 2013), le stime di volumi di traffico in T2S risultano inferiori di circa il 20% rispetto a quelle effettuate nel 2010. Aumento delle tariffe: contrattualmente possibile, ma politicamente difficile. 27 Non-euro central banks’ governors / boards Steering Level Bodies Central Bank Decision-Making Bodies La governance Governors’ Forum ECB Governing Council T2S Board Technical Groups Market advisory bodies Non-euro Currencies Steering Group (NECSG) CSD Steering Group (CSG) National User Groups (NUGs) Advisory Group (AG) ECB Operations Managers Group (OMG) Project Managers Group (PMG) Change Review Group (CRG) Reporting Escalation CRG reporting to CSG Technical Groups reporting to T2S Board 28 28 T2S Board 13 membri (BCE, BCN dell’area dell’euro, BCN esterne all’area, rappresentanti non appartenenti a BC) I membri rappresentano gli interessi del progetto e l’Eurosistema nel suo complesso. Sono coadiuvati dal team di progetto della BCE Composition Important Principles Objectives Responsibilities Assicurare che la consegna di T2S da parte dell’Eurosistema avvenga nei tempi e costi previsti e nel rispetto delle esigenze del mercato Elaborare proposte su questioni strategiche da sottoporre alle decisioni del Consiglio direttivo, gestire il progetto, tenere i rapporti con il mercato, validare i deliverable delle 4CB 29 29 CSD Steering Group (CSG) Sede di governance per coordinare le posizioni dei diversi CSD Chairman: Jesus Benito, Iberclear (ES) 24 rappresentanti dei CSD Membri del T2S Board in qualità di osservatori 6 rappresentanti degli utenti (clienti dei CSD) in qualità di osservatori 30 30 T2S Advisory Group (AG) “Parlamento” di T2S (95 partecipanti) Obiettivo: assicurare che T2S venga sviluppato nel rispetto delle esigenze del mercato 74 rappresentanti 21 osservatori: • Banking/Industry associations • EU Commission • European Securities and Markets Authority • ECB Oversight • 4CB (in qualità di L3) • Membri del T2S Board 31 31 National User Groups (NUG) T2S Principale canale di comunicazione tra l’AG e le diverse comunità finanziarie nazionali, con il mandato di fornire supporto allo sviluppo e alla realizzazione di T2S Riuniscono la BCN, il CSD e i futuri utenti del servizio T2S di ogni comunità nazionale I NUG devono promuovere l’armonizzazione delle market practices e non il mantenimento delle specificità nazionali 32 Migrazione a T2S Avverrà in 4 finestre, la prima sarà il ‘go-live’ La piazza finanziaria italiana migrerà con il depositario Monte Titoli La Banca d’Italia opererà in T2S da giugno 2015 Prima finestra 22 giugno 2015 Seconda finestra 28 marzo 2016 Terza finestra 12 settembre 2016 Quarta finestra 6 febbraio 2017 Bank of Greece Securities Euroclear Belgium Settlement System - BOGS Clearstream Banking (Germany) BNY Mellon CSD (Belgium) Depozitarul Central (Romania) Euroclear France KELER (Hungary) Centrálny depozitár cenných papierov SR (Slovakia) Malta Stock Exchange Euroclear Nederland Eesti Väärtpaberikeskus (Estonia) Monte Titoli (Italy) Interbolsa (Portugal) LuxCSD (Luxembourg) Oesterreichische Kontrollbank (Austria) SIX SIS (Switzerland) National Bank of Belgium VP LUX Securities Settlement System (Luxembourg) (NBB-SSS) VP SECURITIES (Denmark) Euroclear Finland Iberclear (Spain) KDD - Centralna klirinško depotna družba (Slovenia) Lietuvos centrinis vertybinių popierių depozitoriumas (Lithuania) Latvijas Centrālais depozitārijs (Latvia) 33 Stato di avanzamento del progetto Luglio 2011 - Firma contratto L2/L3 - Asta gestori di rete VAN Marzo 2011 Pubblicazione UDFS v. 1.1 Novembre 2011 decisione GovC su dedicated links Ottobre 2011 Pubblicazione UDFS v. 1.2 Dicembre 2011 Selezione gestori di rete VAN Aprile-Giugno 2012 Firma FA / CPA Ottobre 2014-Giugno 2015 User testing Marzo 2014 Eurosystem Acceptance Testing Giugno 2015 Avvio di T2S (prima finestra di migrazione; MT+BI) 34 Ruolo della Banca d’Italia È stata incaricata dal Consiglio direttivo della realizzazione per gli aspetti infrastrutturali - della piattaforma T2S assieme a Deutsche Bundesbank, Banque de France e Banco de España. Partecipa al T2S, organismo costituito dal Consiglio direttivo nel 2009 per condurre la realizzazione del progetto. È stata incaricata dall’Eurosistema di svolgere la gara pubblica per l’assegnazione di tre licenze a gestori di rete che dovranno fornire la connessione degli utenti a T2S (connectivity). 35