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eventi
di Sara Giudici
Redaelli Wire Ropes
Tempo di record!
Realizzazione e trasporto
di una bobina d’eccezione, dalle dimensioni al
trasporto, realizzata per il
mercato dell’industria petrolifera, dove qualità e
resistenza sono veri e
propri “must”
o scorso gennaio la Redaelli Wire Ropes ha fabbricato, nel suo stabilimento di Gardone Valtrompia
(Bs), una fune dal peso eccezionale, la più pesante mai costruita
finora in Italia in tratta unica: una
Spin9, di peso netto superiore alle 180 t, il cui peso lordo, comprensivo della bobina di ferro,
sfiora le 200 t. Si tratta di una fune con parziali caratteristiche di
antigirevolezza, di diametro 109
mm e di lunghezza 3.200 m in
unica tratta, con un carico di rot-
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tura di 980 t. Alla base della realizzazione di questa fune da record c’è la necessità, a fronte dell’incremento della richiesta di petrolio, di raggiungere profondità di
perforazione sempre maggiori,
con carichi sempre più elevati.
La fune, infatti, sarà montata sull’argano destinato alle manovre di
“A&R” (Abbandono e Recupero),
operazioni tipiche nelle applicazioni di posa di tubazioni “oilfield”.
IL TRASPORTO
Il trasporto della bobina è stato
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componenti
effettuato dalla società Fagioli di
Sant’Ilario d’Enza, con un sistema simile a quello che ha portato
a Milano il sommergibile Enrico
Toti, grazie a due motrici collegate tra loro tramite un doppio carrellone a 22 assi totali, munito di
176 ruote e con una lunghezza
superiore a 50 m.
L’intero trasporto, dallo stabilimento di Gardone Valtrompia al
porto di Marghera, ha richiesto
cinque giorni di viaggio ed è stato interamente effettuato su viabilità ordinaria, viaggiando in prevalenza nelle ore notturne, a velocità estremamente ridotta.
LA MOVIMENTAZIONE
Per la movimentazione della bobina al porto di Marghera e il
suo imbarco sulla nave è stata
n e c e s s a r i a u n ’ a t t re z z a t u r a d i
sollevamento, progettata e costruita “ad hoc” da Teci, società
del gruppo Redaelli specializzata
in funi, accessori e sistemi per il
sollevamento. L’attrezzatura era
composta da una trave distanziale di portata 200 t e da un interasse di sollevamento variabile
da 2.600 a 4.800 mm ad attacco
Il trasporto della bobina è stato effettuato con un sistema simile a quello
che ha portato a Milano il sommergibile Enrico Toti: due motrici collegate
fra loro tramite un doppio carrellone a 22 assi totali, munito di 176 ruote e
con una lunghezza superiore a 50 m
superiore e inferiore tramite tiranti di fune e palo da inserire nel foro della bobina. L’alloggiamento
dei tiranti è stato realizzato con
bussole scorrevoli alle estremità
del palo. In particolare, il sistema
di sollevamento era corredato,
per la parte superiore, di due
L’intero trasporto, dallo stabilimento di Gardone Valtrompia al porto di
Marghera, ha richiesto cinque giorni di viaggio ed è stato interamente
effettuato su viabilità ordinaria
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brache ad anello continuo con
radance alle estremità e grilli per
la connessione con le orecchie
superiori della trave. Anche la
parte inferiore era dotata di due
brache ad anello continuo con
radancia ad un’estremità e asola
all’altra, anch’esse corredate di
grilli ad una sola estremità per la
connessione con le orecchie inferiori della trave.
LA DESTINAZIONE
La fune sarà utilizzata sulla derrick lay barge Seaway Polaris,
una nave della flotta della
Acergy-Stolt Offshore, multinazionale che opera nell’industria
petrolifera estrattiva.
La Seaway Polaris è un’imbarcazione per la posa di pipeline e
per l’attività di costruzione in acque profonde, in grado di raggiungere profondità oceaniche
superiori a 2.500 m.
La fune comincerà ad operare in
Congo all’estensione del MohoBilondo Development Field, un
progetto offshore per la posa e la
messa in servizio di una pipeline
da 16” che collegherà la “FPU”
(Floating Production Unit) al Djeno Terminal.
UN CONTRIBUTO
PER LE OLIMPIADI
Redaelli ha contribuito alla costruzione della passerella olimpica, realizzata
a Torino in occasione delle olimpiadi
invernali che si sono tenute dal 10 al
26 febbraio. La passerella, pedonale
e ciclabile, lunga 320 m, è stata progettata dall’architetto Hugh Dutton e
dallo studio torinese Camerana &
Prelievo e successiva prova di strappo cui è stata sottoposta la fune
Spin9, la più pesante mai costruita finora in Italia in tratta unica
Per la movimentazione della bobina è stata necessaria un’attrezzatura di
sollevamento - composta da una trave distanziale da 200 t e da un interasse di
sollevamento variabile da 2.600 a 4.800 mm - progettata e costruita da Teci,
società del gruppo Redaelli specializzata in funi, accessori e sistemi per il
sollevamento
IL RECORD MONDIALE
DI REDAELLI
Nel gennaio 2005, sempre nello stabilimento di Gardone Valtrompia, il gruppo Redaelli ha fabbricato la più grossa
fune antigirevole mai costruita al mondo, in grado di garantire la stabilità rotazionale del carico sollevato a qualsiasi altezza e a qualsiasi valore di peso.
La fune, con diametro di 120 mm, in
formazione antigirevole Flexpack classe 35x7, zincata con un carico di rottura di 1.200 t, era destinata alla NFM
Technologies, azienda che progetta e
costruisce attrezzature speciali di sollevamento per il settore petrolifero.
L’antigirevolezza di questa fune garantisce un “torque factor” pari a 0,024,
unitamente a una particolare resistenza ai carichi radiali causati dall’avvolgimento a più strati sul tamburo, ottenuta grazie al tipo di formazione e al numero dei fili che compongono i trefoli.
Controllo dimensionale della fune
diametro 120 mm, di formazione
antigirevole Flexpack 35x7, con
carico di rottura di 1.200 t
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componenti
La passerella olimpica, alla cui costruzione ha
collaborato la Redaelli, è sorretta da un arco
strallato di 65 m d’altezza a mezzo di 38 stralli in
funi chiuse
Partners. La passerella è sorretta da
un arco strallato di 65 m d’altezza a
mezzo di 38 stralli in funi chiuse (di
diametro 55 e 75 mm, con lunghezze
comprese tra i 20 e i 130 m) ed è stabilizzata da tre funi chiuse di 60 mm
di diametro e 163 m di lunghezza ciascuna. Scavalcando con una luce di
oltre 150 m le linee ferroviarie torinesi,
la passerella rappresenta sia il simbolo strutturale dell'evento olimpico, sia
un nuovo ingresso permanente alla
città. Per la realizzazione di quest’opera, la Redaelli ha fabbricato i cavi di
acciaio con i relativi capicorda di
estremità, mentre la Tensoteci, divisione di engineering del gruppo, è
stata parte attiva nel corso del sollevamento, della tesatura e del controllo delle tensioni dei cavi. L’operazione
di sollevamento, controllata interamente con un sistema di strandjacks, è stata eseguita impiegando
due enormi gru semoventi. L’arco è
stato quindi posto in condizioni di assoluta e permanente sicurezza con
l’ancoraggio e il tensionamento dei
quattro stralli permanenti. Il tensionamento è stato ottenuto e controllato
mediante un complesso sistema
oleodinamico. La passerella è solo
una delle “opere olimpiche” a cui ha
partecipato Redaelli, che negli ultimi
due anni, ha fornito tutte le funi di acciaio per la realizzazione dei 18 nuovi
impianti di risalita realizzati, in vista dei
giochi invernali.
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Scavalcando con una luce di oltre 150 m le linee
ferroviarie torinesi, la passerella rappresenta sia il
simbolo strutturale dell'evento olimpico, sia un nuovo
ingresso permanente alla città
Redaelli Wire Ropes
Redaelli Wire Ropes è una delle divisioni di Redaelli, gruppo industriale che ha concentrato la sua attività in tre settori strategici, articolando la propria struttura societaria in altrettante “business unit” operanti nella lavorazione di fili di acciaio al carbonio ad alta resistenza e funi speciali di acciaio (Redaelli Wire Ropes), trefoli e fili per cemento armato
precompresso (Redaelli Tecnasud) e cavetti di acciaio per armatura di pneumatici (Redaelli Sodetal). Oggi il Gruppo svolge la propria attività prevalentemente all’estero, pur
conservando una forte presenza produttiva in Italia negli stabilimenti di Gardone Valtrompia (Bs) e di Caivano (Na). Redaelli Wire Ropes occupa 150 addetti e fabbrica oltre
12.000 t di funi di acciaio l’anno. La gamma di produzione è esclusivamente dedicata a
funi speciali per le applicazioni più diverse: offshore, sollevamento industriale, tensostrutture, strutture sospese, tesatura di linee elettriche e impianti di risalita per il trasporto di
persone e di materiali. Tutte le funi sono progettate e sviluppate nello stabilimento di Gardone Valtrompia per mezzo di un programma computerizzato, in grado di offrire una tecnologia veloce e flessibile. Redaelli Wire Ropes offre anche un servizio tecnico per la risoluzione di problemi legati al sollevamento o all’applicazione delle funi.
Redaelli Tecnasud è il principale produttore italiano di acciaio per cemento armato precompresso ed è in grado di fornire un’ampia e completa gamma di prodotti quali fili, trecce e trefoli a basso rilassamento utilizzati per la realizzazione di ponti, viadotti, autostrade,
strutture ferroviarie ad alta velocità, acquedotti, grattacieli e centrali nucleari.
La Sodetal è il più importante produttore francese di cavetti di acciaio per il rinforzo degli
pneumatici. Acquisita nel 1988 da Redaelli, in una strategia di diversificazione delle attività produttive, la società arriva a produrre, grazie a sofisticate tecnologie di trafilatura,
bobine di filo, senza saldatura, di oltre 1.000 km di lunghezza.
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