Relazione Anno 2008
Centro Servizi
Aspasia- Informanziani
Comune di Cento
PERCHE’ IL CENTRO SERVIZI ASPASIA
A CENTO?
Per proporre un modello di lavoro di cura “qualificato” sperimentando un percorso
formativo per le assistenti familiari che venga riconosciuto e certificato.
Per rispondere alle esigenze di cura domiciliare delle famiglie e degli anziani stessi,
sostenendo i care givers impegnati a rivestire il doppio ruolo di datore di lavoro e familiare.
Per favorire l’emersione del lavoro sommerso nel settore del lavoro di cura
Per dare visibilità a tutte le risorse territoriali che si occupano di assistenza familiare
(dalla ricerca dell’assistente all’orientamento per la realizzazione del contratto di lavoro).
IL PUBBLICO ENTRA IN UNA QUESTIONE PRIVATA
Tutto ha inizio con … …
“Un anziano viene dimesso dall’ospedale”...
“Un medico afferma – Sua madre deve essere seguita notte e giorno -”
…
“ Una famiglia in affanno e in ansia sceglie la soluzione badante…
COME?
DOVE?
PERCHE’?
… ecco dove si inserisce il Centro Servizi Aspasia
IL SISTEMA
FAMIGLIA
ANZIANO
ASSISTENTE
FAMILIARE
OPERATORE SPORTELLO
DEL CENTRO SERVIZI
Servizi sociali
DESTINATARI
• Anziani e Famiglie che
necessitano di
informazioni e
orientamento sulle
opportunità assistenziali,
sui servizi presenti nel
territorio e che
necessitano di aiuto per
individuare un’assistente
familiare.
•
• Assistenti Familiari,
italiane o straniere che
operano o intendono
operare nel mercato
regolare dei servizi di
cura agli anziani, in cerca
di nuove opportunità
lavorative e di una
maggior qualificazione.
Enti o servizi attivi e presenti sul territorio che desiderano
informazioni o ricercano personale qualificato ed affidabile per le
loro strutture (ex. Centro Salute Mentale del Distretto Ovest)
APERTURA:
Il Centro Servizi Aspasia è attivo all’interno del Comune di Cento dal 18 Marzo 2008 con
un’apertura al pubblico settimanale di otto ore concentrate nella giornata di Martedì dalle 9.00
alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00. La scelta dell’orario è stata influenzata dalla volontà di
andare incontro alle esigenze lavorative dei care- givers, spesso occupati in attività lavorative
fino alle 17.30.
VISIBILITA’ DEL CENTRO NEL TERRITORIO:
Ai fini di promuovere il nuovo centro ed incentivare i cittadini nell’accedere ai servizi offerti
sono stati prodotti circa 3000 volantini, gran parte dei quali inviati a tutte le famiglie con
almeno un anziano (over 64) residente nel Comune di Cento e ai medici di medicina generale,
accompagnati da una lettera di presentazione sottoscritta dall’Assessore ai Servizi Sociali.
Inoltre, in occasione dell’inaugurazione del centro è stata indetta una conferenza stampa
aperta alla cittadinanza alla quale sono seguiti alcuni articoli sui giornali locali.
E’ BENE RICORDARE CHE:
Sostegno ed apporto, in particolare durante i primi due mesi di apertura, è arrivato dal terzo
settore e nello specifico dalle Caritas di Cento, con le quali, nella fase immediatamente
precedente l’avvio delle attività di sportello, sono stati organizzati incontri finalizzati alla
reciproca conoscenza e collaborazione. Allo stesso modo, fin dalle fasi iniziali di attivazione
del servizio, si è cercato di costruire un lavoro di rete interno con i servizi sociali professionali, i
quali hanno immediatamente contribuito alla crescita e perfezionamento dell’attività. A partire
dal mese di Luglio 2008, in seguito ad un incontro di coordinamento e verifica dell’andamento
dell’attività del centro, si è deciso di ampliare l’accesso al servizio, inizialmente rivolto solo ai
residenti nel Comune di Cento, in un secondo momento ampliato anche anche ai residenti nei
Comuni di Sant’Agostino, Mirabello, Poggio Renatico e Vigarano Mainarda.
ANDAMENTO MARZO – DICEMBRE 2008
Grafico 1
Trend Anno 2008
45
40
39
35
30
31
28
25
32
30
30
25
24
20
18
15
10
5
5
Dicembre
Novembre
Ottobre
Settembre
Agosto
Luglio
Giugno
Maggio
Aprile
Marzo
0
Mesi
Nel periodo di apertura del Centro Servizi Aspasia l’affluenza è stata di n.262 utenti/accessi. Osservando
il Graf.1 si nota che dopo un avvio contraddistinto da un esiguo numero di accessi, registrato nel mese
di Marzo, lo sportello si è immediatamente misurato con un’affluenza in crescita, anche se non costante.
I dati più bassi si riscontrano nei mesi di Marzo (n. 5) e Agosto (n.18), mentre il mese di Novembre
registra il maggior numero di accessi (n.39).
Il trend di affluenza allo sportello rispecchia l’altalenanza e la dinamicità che caratterizzano l’utenza a cui
è rivolto e la tipicità delle tipologie di richiesta. Le esigenze di assistenza avvertite dai familiari di
persone non autosufficienti sono contraddistinte da numerose peculiarità ed appaiono tutt’altro che
cicliche. Una volta “risolto” il problema manifestato possono trascorrere svariati mesi prima di essere
spinti a ricontattare il servizio, come è avvenuto in alcuni casi, ossia soltanto nel momento in cui si
presenta un ulteriore ostacolo nella gestione dell’anziano.
ATTIVITA’
Integrazione con i servizi territoriali, informazione sulle
modalità di accesso ai servizi del territorio a favore di anziani e
assistenti familiari
Orientamento alla formazione per le Assistenti Familiari e
primo orientamento sui fabbisogni e modalità assistenziali a
domicilio per persone non autosufficienti
Costituzione e gestione di un elenco di persone formate nel
settore del lavoro di cura, regolari dal punto di vista dei
documenti di soggiorno, con una buona conoscenza della lingua
italiana e che abbiano assolto l’obbligo scolastico
Accoglienza e ascolto delle situazioni e delle richieste
Analisi delle competenze delle Assistenti Familiari
Supporto professionale all’incontro domanda/offerta
TIPOLOGIA DI UTENZA
Grafico 2
Tab.1
Utenza
Altro
35
32
30
Familiari
25
21
20
20
14
15
10
5
12
9
10
12
Assistenti Familiari
Anziani
13
Altro
4
Dicembre
Novembre
Ottobre
Settembre
Agosto
Luglio
Giugno
Maggio
0
Aprile
0
3
2
2
2
1
4
3
2
0
19
Marzo
ANNO 2008
Mesi
Familiari Assistenti Familiari Anziani
Marzo
1
4
0
Aprile
5
20
0
Maggio
15
9
5
Giugno
7
14
2
Luglio
18
12
0
Agosto
6
10
1
Settembre
11
12
2
Ottobre
9
13
0
Novembre
5
32
0
Dicembre
9
21
0
Tot.
86
147
10
Anno 2008
I dati sopra riportati permettono di comprendere e analizzare la tipologia di utenza che accede allo
sportello Aspasia. Come si evince dalla lettura della tab.1 e dal grafico 2, le assistenti familiari, ed in
misura minore i familiari di persone non autosufficienti, rappresentano le categorie di utenti che
maggiormente si rivolgono al centro servizi, mentre soltanto un numero esiguo di anziani, nel corso dei
nove mesi di apertura, ha preso come punto di riferimento lo sportello. Questo può essere in parte
compreso se si considera che l’anziano autosufficiente generalmente non ama modificare le proprie
abitudini ed i propri punti di riferimento, inoltre nella maggior parte delle circostanze risultano essere in
primo luogo i care-givers ad accorgersi di eventuali bisogni o esigenze latenti relative al proprio familiare e
di conseguenza attivarsi ai fini di risolvere eventuali problemi. E’ bene puntualizzare ai fini della corretta
lettura della tipologia di utenza che la categoria “Altro”, riportata all’interno della tab.1 e del relativo
grafico si riferisce ad assistenti sociali, educatori professionali, personale interno all’ente e figure
professionali operanti in servizi esterni (ad. ex. Centro Salute Mentale) che necessitano di informazioni o
che desiderano consultare l’elenco delle assistenti familiari. Cosa si rileva se analizziamo gli utenti
confrontandoli con il tipo di quesito inoltrato ?
Tab.2
TIPOLOGIA DI RICHIESTA
Anno 2008
Tipologia Utente
Incontro
Domanda Offerta
Informazione/
Orientamento
Servizi Sociali
Informazione/
Orientamento
Servizi Sanitari
Immigrazione
Formazione
Altri Temi
Tot.
Assistente Familiare
43
10
15
0
111
2
181
Familiare
65
29
13
14
0
11
132
3
7
1
2
0
4
17
11
1
1
0
7
1
21
122
47
30
16
118
18
351
Anziano
Altro
Tot.
Dalla lettura dei dati della tab.2 emerge che Assistenti familiari ed in misura minore i care-givers
rappresentano i soggetti che maggiormente hanno accesso al servizio. Nello specifico, su un totale di
181 quesiti avanzati dalle assistenti familiari il 61,3%, ovvero n.111, si concentrano nell’ambito della
formazione. Non trascurabile è anche il numero di assistenti che si rivolgono al servizio per avere
informazioni sull’attività di incontro domanda- offerta e verificare se è possibile iscriversi all’elenco
delle Assistenti Familiari. E’ inoltre opportuno sottolineare come all’interno della categoria
“Formazione” siano stati inseriti anche gli accessi effettuati dalle assistenti familiari per eseguire i quiz
previsti dal percorso di Autoformazione.Tra i familiari, le richieste appaiono distribuite con maggior
omogenietà, anche se l’attività di incontro domanda-offerta emerge come particolarmente significativa.
A tal proposito, la richiesta più cospicua che arriva sia da parte delle singole famiglie sia da parte delle
assistenti sociali è orientata verso la ricerca di personale disponibile a convivere con l’anziano. Tra i
care-givers, interessante è il dato che riguarda le informazioni e l’orientamento sui servizi sociali del
territorio(n.29). Come è stato già evidenziato nelle slides precedenti, debole è invece il numero di
anziani che si rivolge al centro e quando ciò avviene le richieste gravitano principalmente attorno
all’ambito dei servizi sociali.
ASSISTENTI FAMILIARI
Il nostro paese sta assistendo ad una seconda ondata di arrivi di massa da parte di
collaboratrici domestiche. A partire dalla prima metà degli anni Novanta è infatti esploso il
problema dell’anziano dipendente e con esso si sono registrati i primi flussi di “badanti”
straniere. Le lavoratrici domestiche sono presenti in Italia in modo consistente ormai da circa
dieci anni ed il fenomeno assume giorno dopo giorno un radicamento sempre più capillare sul
territorio.
Oggi, a dieci anni dall’affermarsi di questa presenza, possiamo registrare crescenti segnali di
una sua evoluzione. Aumentano dunque le badanti, se ne registrano nuove ondate, diverse per
caratteristiche socio-demografiche ma anche per atteggiamenti nei confronti del lavoro.
ASSISTENTI FAMILIARI
Tab.3
PAESE DI PROVENIENZA
Cuba
Equador
Guinea
Filippine
Italia
1
3
1
1
6
Marocco
9
Moldova
Nigeria
Pakistan
Polonia
Romania
Siria
4
1
1
4
3
1
Ucraina
Totale
8
43
L’aiuto complementare sembra non bastare più ed i famigliari si vedono
costretti ad affidare l’accudimento e la cura della persona cara ad una
figura forte, presente per molte ore al giorno, spesso anche la notte. La
badante appare quindi un palliativo necessario, anche se la sua entrata
nella famiglia rischia di sconvolgere un equilibrio domestico già precario. Da
lavoratore “interstiziale”, che si limita a coprire le falle dell’organizzazione
familiare, questa figura domestica, quasi sempre donna, diventa fac totum
e perno determinante dell’equilibrio reticolare della famiglia.
La tab.3, sopra riportata, mostra i paesi di provenienza delle lavoratrici domestiche iscritte all’interno
dell’elenco gestito dal Centro Servizi Aspasia del Comune di Cento.
Marocco ed Ucraina appaiono come le nazioni con il maggior numero di assistenti familiari, seguite a
breve distanza da Italia ed America Latina. A sorpresa quindi, il settore del lavoro di cura e
dell’assistenza a domicilio, che per alcuni decenni è apparso come spazio dominato esclusivamente
da donne straniere provenienti dall’Est Europa , oggi sembra cambiare volto assumendo un aspetto
meno omogeneo. A tal proposito può essere interessante notare che accanto a polacche, romene
ed ecuadoriane, aumenta anche il numero di italiane per lo più disoccupate disposte a svolgere la
mansione di assistente familiare e ad entrare a tutti gli effetti come lavoratrici nel circuito del lavoro
di cura a domicilio.
ASSISTENTI FAMILIARI
Tab.4
CO -RESIDENZA
8
GIORNO NOTTE
17
FORMATE MA GIA OCCUPATE TOT
5
13
43
Sempre meno assistenti familiari sono disponibili a corisiedere con l’assistito. Questo è vero a
livello nazionale cosìccome nel contesto locale sul quale opera il Centro Servizi Aspasia.
Se osserviamo la tab.4 che evidenzia le fasce orarie in cui le lavoratrici iscritte al nostro elenco
decidono di operare, si nota che su un totale di 43 lavoratrici domestiche formate, soltanto otto
hanno lasciato la disponibilità ad assistere a tempo pieno e a vivere presso la stessa abitazione
dell’assistito, mentre le restanti prediligono un’occupazione a ore perlopiù da svolgersi nell’arco
della giornata.
PERCHÈ?
Se negli anni passati la coresidenza era praticata come soluzione abitativa per le assistenti
familiari appena giunte in Italia, oggi questa soluzione sembra meno ricercata. L’autonomia
abitativa delle nuove arrivate può essere favorita dalla presenza in Italia di parenti e conoscenti
che sono in grado di ospitarle.
il lavoro a ore offre gradi di libertà maggiori, anche se naturalmente è accessibile
solo a chi ha una abitazione autonoma.
le assistenti familiari sono consapevoli del fatto che la coresidenza spesso genera contrasti
ricorrenti. Le famiglie, per il fatto di offrire alla lavoratrice il vitto e l’alloggio, tendono a sentirsi in
diritto di avanzare richieste che vanno al di là di quanto pattuito nel contratto di lavoro.
A mutare sembra essere l’investimento sulla propria attività lavorativa, che si auspica più
compatibile con una prospettiva di integrazione sociale.
ASSISTENTI FAMILIARI
Il Centro Servizi Aspasia nel corso dei nove mesi di apertura
ha formato un totale di 33 Assistenti familiari.
In particolare:
13 Assistenti Familiari hanno frequentato e concluso un corso di formazione tradizionale
organizzato in collaborazione con il CPF di Ferrara svoltosi tra Ottobre e Dicembre 2007, il quale
prevedeva un totale di 138 ore. Di queste, 52 ore in presenza e 86 ore di Autoformazione.
26 Assistenti Familiari hanno invece intrapreso un percorso di formazione a distanza
(Autoformazione) e 20 di loro hanno portato a termine il corso iscrivendosi poi nell’elenco gestito
dal Centro. La formazione a distanza rappresenta una modalità innovativa ed un’opportunità per
le aspiranti assistenti familiari sprovviste di attestati o titoli di studio specifici, che permette loro di
gestire il percorso formativo autonomamente ed ottenere un attestato di partecipazione valido a
livello nazionale.
Le restanti assistenti familiari che compongono l’elenco gestito dal centro, sono state iscritte in
virtù del fatto che hanno dimostrato il possesso di titolo idoneo (ex diploma OSA, OSS,ADB)
oppure hanno seguito un corso inerente al lavoro di cura organizzato da un ente di formazione o
un’associazione esterna al servizio.
FAMILIARI e ANZIANI
Risulta complesso per i care-givers conciliare i tempi di vita e quelli del lavoro e lo è
ancora di più gestire il carico emotivo e psicologico che i familiari non autosufficienti
assumono giorno dopo giorno.
Il Centro Servizi Aspasia si propone come luogo di ascolto e informazione che guida la
famiglia nella definizione del bisogno e la sostiene nelle fasi della scelta, garantendone la
centralità di ruolo.
Nodo critico fondamentale è rappresentato dal doppio ruolo che la famiglia, e a volte
l’anziano solo, si trovano costretti a ricoprire. Essere cioè utenti e gestori in proprio di un
servizio che deve rispondere ai loro stessi problemi, ma che al contempo richiede una
capacità imprenditoriale e gestionale. Con questo ci si riferisce a tutte quelle attività
specifiche del datore di lavoro, come la selezione e gestione del personale, pratiche
burocratiche inerenti al contratto, amministrazione delle entrate-uscite, che vanno a
sommarsi procedendo di pari passo con la malattia, la gestione dei rapporti familiari e
delle dinamiche relazionali instauratesi con l’assistente familiare.
COME CI METTIAMO IN GIOCO
Punti di forza
Aspasia fin da subito è stato disegnato come luogo formale ma al tempo stesso umano,in cui l’aspetto relazio
nale si incrocia con la volontà di andare il più possibile incontro alle esigenze delle persone coinvolte nel lavoro di
cura senza alimentare inutilmente le aspettative degli utenti. Un unico luogo in cui ottenere, anche grazie alla
collaborazione degli altri servizi, informazioni trasversali a più ambiti, il ché comporta un minor dispendio di tempo.
Creazione di rapporti continuativi nel tempo soprattutto con le assistenti familiari
Favorire il riconoscimento sociale della professione di assistente familiare
Confronto costante con gli altri sportelli Aspasia presenti sul territorio provinciale.
Andare oltre. Affinare le competenze degli operatori anche in quegli ambiti per cui era prevista una conoscenza
non troppo approfondita rafforzando inoltre la mera attività di informazione con la distribuzione di materiale informa
tivo ad hoc per le famiglie ( piccoli vademecum, guide sulle agevolazioni fiscali a favore di persone non
autosufficienti ecc.)
… e criticità
Dietro le quinte del lavoro di cura offerto dalle assistenti familiari, in molti casi, c’è un mondo che coincide
con il sommerso e l’irregolare, un mercato forte e concorrenziale. Spesso lavoratrice e datore di lavoro –
famiglia- vedono in questo mondo la soluzione più semplice e immediata. Il Centro Servizi fronteggia ogni
giorno tutto questo. In effetti la prima reazione da parte degli utenti che accedono ad Aspasia è la richiesta di
risoluzione immediata dei problemi e con essi l’altrettanto immediato reperimento di personale che aderisca
perfettamente alle aspettative, effetto Bacchetta Magica quindi…A tal proposito durante la prima fase di apertura
non è stato affatto semplice per gli utenti vivere il punto Aspasia in un’ottica di offerta di servizio complesso
anziché di risposta a domanda individuale.
Il tutto è complicato dal costo economico elevato e dalle difficoltà di gestione che intercorrono nel momento in
cui si vuole assumere con regolare contratto di soggiorno un’assistente familiare.
La famiglia appare a tutti gli effetti come un datore di lavoro e si rivela del tutto impreparata a svolgere tale
mansione. Infatti, se da un lato desidera possedere il maggior numero di informazioni a disposizione sul
personale presente nel repertorio del Centro Servizi, dall’altro una volta ottenuto l’elenco, difficilmente contatta
l’operatore fornendo quindi un feed back relativa all’avvenuto incontro tra domanda e offerta. Rare sono anche le
lettere di referenza che le assistenti familiari presentano al momento dell’iscrizione all’elenco, sintomo della
scarsa volontà anche da parte delle famiglie di sottostare a regole ben definite.
INIZIATIVE E ATTIVITA’
COLLABORAZIONE CON ASSOCIAZIONE
NADIYA
In collaborazione con l’Associazione Badanti
“Nadiya” di Ferrara è stato proposto un primo
ciclo formativo rivolto ad un gruppo di
lavoratrici domestiche non formate e residenti
sul territorio di Bondeno interessate a
incrementare le proprie conoscenze nell’ambito
del lavoro di cura. Questo tipo di percorso si è
differenziato rispetto all’iter “tradizionale”
previsto dall’autoformazione, modello
Aspasia,che generalmente si svolge
esclusivamente all’interno del Centro Servizi.
Alcuni fattori, legati principalmente alla scarsa
mobilità delle badanti e alla complessa rete di
collegamento tramite mezzi pubblici tra
Bondeno e Cento, hanno portato ad una
revisione e adattamento dello strumento di
formazione. Il Centro Servizi si è quindi
occupato della progettazione del percorso
formativo pensato per accogliere e soddisfare
le esigenze lavorative delle aspiranti assistenti
familiari senza trascurare l’aspetto didattico e
le conoscenza da assimilare. Le lezioni si sono
svolte con una cadenza settimanale presso la
biblioteca comunale di Bondeno il mercoledì
pomeriggio per un totale di cinque incontri da
due ore ciascuno ed al termine del percorso
sono state formate sette assistenti familiari.
TALENTI DI CURA
Il consorzio Anziani e Non Solo ha richiesto una
collaborazione ai fini dell’attivazione all’interno del
Centro Servizi Aspasia del Comune di Cento, di un
percorso di validazione delle competenze nel quale si
punti il focus sulle esperienze acquisite sul campo.
L’obiettivo di Talenti di Cura è trasferire nel contesto
italiano il sistema di individuazione, riconoscimento e
validazione delle competenze acquisite sul lavoro degli
operatori addetti all’assistenza ad anziani e disabili
utilizzato attualmente in Francia.
Ci si è proposti di semplificare il conseguimento del
percorso di qualificazione consentendo di definire in
maniera specifica i reali bisogni formativi. Fra gli
strumenti utilizzati vi sono griglie di riferimento,
procedure, esercitazioni e relative prove di
valutazione per il profilo professionale dell’assistente
familiare. Le partecipanti al progetto dovevano
necessariamente aver svolto almeno due anni di
esperienza nel settore di cura e servizio a domicilio ed
aver acquisito un’ottima conoscenza della lingua
italiana scritta e orale.Il progetto si è tenuto il
mercoledì pomeriggio presso il Centro Servizi ed ha
visto la partecipazione di sette assistenti familiari.
Solo cinque di loro hanno ottenuto l’attestato di
validazione delle competenze. Il gruppo era composto
da lavoratrici con percorsi ed esperienze diverse alle
spalle. Tre hanno frequentato il corso in presenza
Aspasia organizzato nel 2007, un’assistente non aveva
mai seguito alcun corso di formazione, un’altra
assistente aveva seguito un corso di formazione
nell’anno 2004, mentre due ragazze avevano
frequentato il corso in autoformazione Aspasia.
INIZIATIVE E ATTIVITA’
COLLABORAZIONE CON IL C.T.P.
Come è stato più volte esplicitato in
precedenza la buona conoscenza della lingua
italiana compare come requisito
imprescindibile ai fini dell’iscrizione delle
assistenti familiari all’interno dell’elenco. Per
questo si è pensato di raccogliere all’interno
del Centro Servizi Aspasia alcuni nominativi di
aspiranti assistenti familiari che mostravano
evidenti lacune e difficoltà non possedendo un
adeguato livello di padronanza della
lingua.Queste sono state inserite in corsi di
lingua italiana organizzati dal Centro
Territoriale Permanente (C.T.P.)di Cento. Il
Comune di Cento ha pertanto finanziato tre
corsi (aperti naturalmente anceh ad altri
cittadini stranieri), la cui gestione e
organizzazione è stata demandata totalmente
al CTP. I corsi sono stati attivati a partire dal
18 Dicembre 2008 per un totale di 20 ore
ciascuno. Su nove assistenti che avevano
richiesto di partecipare al corso soltanto
cinque si sono presentate al colloquio di
selezione e hanno poi frequentato le
lezioni.Visto il bassissimo livello di conoscenza
della lingua italiana è stato data loro la
possibilità di seguire un ulteriore corso che
partirà nella prima metà del mese di Febbraio
2009.
PROGETTO PASSEPARTOUT
Il Consorzio Provinciale Formazione di
Sant’Agostino (C.P.F.) ha promosso e
organizzato a partire dal mese di Dicembre
2008 il Progetto Passepartout. Si tratta di una
serie di azioni di sostegno e accompagnamento
al lavoro che si concretizzano in stage
lavorativi di 400 ore da svolgersi presso aziende
del territorio rivolti esclusivamente a cittadini
stranieri regolari e disoccupati.
Il Centro Servizi Aspasia in collaborazione e
integrazione con i servizi sociali professionali
ha contribuito al progetto individuando tra i
propri utenti alcune assistenti familiari da
inserire all’interno della casa protetta G.B.
Plattis e al Pensionato L.Cavalieri di Cento. Il
progetto che si concluderà nell’Agosto 2009 ha
portato all’inserimento di otto persone; due di
queste rientrano nell’elenco gestito dal Centro
Servizi e hanno quindi avuto la possibilità di
misurasi sul campo ed affiancare il personale
operante nelle diverse strutture.
PASSAGGIO DA ASPASIA AD ASPASIA PLUS
Il lavoro della badante –cosiddetto Badantato - si configura prevalentemente come lavoro sommerso e
non dichiarato: un lavoro non regolato, non tutelato e male organizzato che, oltre a generare un crescente
contenzioso tra lavoratrice e datore di lavoro, genera sovente scarsa qualità assistenziale nei confronti
degli anziani. Il progetto Aspasia Plus Ferrara presentato dal Comune di Ferrara in partenariato con i
Comuni di Cento, Codigoro e Copparo, il coordinamento dell’AUSL e l’assistenza tecnica del Consorzio
Anziani e non solo, si è classificato al secondo posto nella graduatoria del Bando nazionale per
l’emersione del lavoro sommerso nel campo del lavoro di cura domiciliare finanziato dal Dipartimento delle
Pari Opportunità. Aspasia Plus Ferrara, con il Comune di Ferrara capofila, si configura come un
implementazione strategica del progetto Aspasia Ferrara e rappresenta uno strumento che consente di
raggiungere determinati obiettivi.
Obiettivo strategico: sostenere nei territori dei comuni partner lo sviluppo di occupazione femminile,
regolare e qualificata nel lavoro di cura a domicilio degli anziani.
Obiettivi operativi:
- favorire la regolarizzazione e la fuoriuscita dal sommerso
- sostenere la formazione di un mercato di lavoro trasparente dando visibilità al valore sociale del lavoro
di cura e rafforzandone anche gli aspetti etici.
- promuovere pertanto la sottoscrizione di un codice etico tra famiglia/ datore di lavoro e assistente
familiare
-supportare le famiglie nell’incontro e nell’inserimento di risorse professionali di cura in un rapporto di
lavoro privato, raccordato con i servizi del territorio, all’insegna della qualità e continuità della cura
-rafforzare la governance pubblica di questi processi e la sussidiarietà nel quadro delle politiche sociali e
dell’occupazione.
Durata del Progetto: 18 mesi (a partire da Dicembre 2008 a Giugno 2010)
Per il conseguimento di questi obbiettivi, oltre ad azioni specifiche a favore delle assistenti familiari e delle
famiglie (beneficiari dell’intervento) ci si avvarrà dei Centri Servizi già aperti. In sintesi, il Progetto Aspasia
Plus permette di uscire dalla logica del Badantato sostitutivo del familiare, dirigendosi verso un rapporto di
lavoro formale tra due parti che sono chiamate a rispettare e sottoscrivere determinati impegni,cercando
inoltre di rendere chiare le reciproche aspettative.
Grazie per l’attenzione
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Il Centro Servizi Aspasia