Ali
sul mare
di Giampiero Maria Fabretti
L’
Breve storia
della componente
Aeromobili
della Marina Militare
Aviazione della
Marina nasce il
27 giugno del
1913, per iniziativa dell’ammiraglio Paolo
Thaon di Revel, all’epoca Capo di Stato Maggiore della Forza Armata, con la costituzione
dell’ufficio per il “Servizio Aeronautico della
Regia Marina” e della “Scuola di Aviazione della
Marina” di Venezia.
La Componente ebbe un fortissimo sviluppo durante la Prima Guerra Mondiale, nel corso della
quale le aeronavi della Marina condussero 1.355
missioni di esplorazione e 68 di bombardamento,
mentre gli idrovolanti portarono a compimento
1.884 missioni offensive e 1.500 di ricognizione.
Gli eventi citati segnarono l’inizio di un lungo
cammino che sfociò, nel 1956, nella costituzione
della prima base aeromarittima presso l’arsenale
militare di Augusta, in una zona denominata Terrevecchie, dove venne fondato il Primo Gruppo
Elicotteri, equipaggiato con sette Agusta AB47G.
Pochi anni dopo, il Primo Gruppo venne trasferito
a diretto ridosso dell’aeroporto Fontanarossa di
Catania, dove nel 1963, con l’arrivo dei primi elicotteri Sikorsky SH34J Seabat, verrà ufficialmente
costituita la Stazione Elicotteri Marina Militare
(MARISTAELI Catania).
L’anno successivo, il 1964, è ricordato invece come
un anno funesto, in cui una tromba d’aria devastò
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l’intero agglomerato
operativo della Base, che
subì ingenti perdite.
Lo sfortunato incidente
offri, tuttavia, l’opportunità di acquisire i
nuovi e più affidabili
SH3D Sea King, che vennero affidati al neo-costituito 3° Gruppo Elicotteri. Contestualmente la necessità di disporre di una macchina compatta ed imbarcabile sulle fregate antisommergibile, portò all’introduzione in servizio dell’AB204.
La Componente proseguì il proprio sviluppo introducendo, nel 1976, l’elicottero Agusta-Bell 212,
con superiori capacità di contrasto ai sommergibili ed alla minaccia di superficie.
Negli anni successivi, lo sviluppo dell’Aviazione
Navale fu segnato da due eventi particolarmente
significativi: l’approvazione della legge N.57 del
1975, promossa dall’ammiraglio Gino De Giorgi,
Capo di Stato Maggiore, che portò, tra le altre cose, alla realizzazione dell’incrociatore portaeromobili Giuseppe Garibaldi, unità che consentì alla
Componente Aeromobili un notevole balzo di dimensioni, alla quale, più tardi, fece seguito l’approvazione della legge N.36 del 1989, che consentì alla Marina Militare di dotarsi di una componente ad ala fissa imbarcata, permettendo l’acquisizione dei velivoli AV-8B Harrier II+ inquadrati
nel neo-costituito Gruppo Aerei Imbarcati di Grottaglie (GRUPAER).
Uno dei primi elicotteri AB-47J percorre il canale navigabile di Taranto rizzato sul ponte delle fregala Carlo Bergamini; era un netto
miglioramento rispetto al 47G che aveva ancora la fusoliera totalmente in plexiglas configurata a “bolla di sapone”. In apertura il distintivo da spalla degli appartenenti all’Aviazione Navale
Contemporaneamente, sul fronte elicotteristico,
venne fondato il Nucleo Lotta Anfibia (oggi Reparto Eliassalto), specializzato in operazioni di supporto al Reggimento San Marco.
Nel 2000 venne impostata la più recente iniziativa
di ristrutturazione e razionalizzazione organizzativa della componente, con l’istituzione del comando delle forze aeree e l’introduzione del concetto
di impiego degli aeromobili secondo i moduli delle sezioni elicotteri/aerei.
La riorganizzazione venne implementata con l’obiettivo di ottimizzare l’addestramento e la standardizzazione degli equipaggi, innalzare la disponibilità e l’efficacia operativa degli aeromobili e
migliorare ulteriormente l’impiego delle risorse
umane e materiali, per rispondere in modo sempre più appropriato alle nuove e crescenti esigenze
operative.
È sempre in questi anni che vennero messe in cantiere le principali iniziative di ammodernamento
dell’Aviazione Navale tra le quali l’introduzione
dell’EH101, dell’SH90, oltre all’impostazione ed al
varo della portaerei Cavour.
La nuova nave ammiraglia, di dimensioni ben superiori al Garibaldi, è caratterizzata da una grande
versatilità, frutto delle molteplici configurazioni
attribuibili all’insieme di aerei ed elicotteri imbarcabili (EH101, SH90, AB212 ed AV8B). Essa, inoltre, è in grado di giocare una varietà di ruoli che si
aggiungono a quelli tradizionali: quartier generale
avanzato, unità per operazioni anfibie, nave ospedale e unità per gli interventi umanitari di grande
scala.
La sfida più recente è rappresentata dalle iniziative
di sostituzione della linea AV8B, che si approssima
alla conclusione della vita operativa e per cui sono
da tempo in corso le attività propedeutiche. A tal
proposito è stato selezionato l’F35B Lightning II,
velivolo supersonico ed a bassa osservabilità radar.
La Componente Aeromobili oggi
La Componente Aeromobili della Marina è sostanzialmente articolata sulla base di uno staff centrale
e tre distinte Stazioni Aeree, distribuite sul territorio presso Sarzana, Grottaglie e Catania, ovvero in
stretta prossimità delle principali Basi Navali.
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Uno dei primi tentativi di navalizzare maggiormente i nuovi elicotteri è rappresentato da questo A106, con cabina allungata, carrello
con pattini e possibilità di essere vettore di un siluro A/S, ma la versione non ebbe grande successo e venne ben presto abbandonata
Lo staff centrale è suddiviso in due distinte ramificazioni: il Reparto Aeromobili dello Stato Maggiore della Marina ed il Comando delle Forze Aeree,
collocato presso il Comando in Capo della Squadra Navale. Le due ramificazioni fanno capo ad un
unico ammiraglio, che svolge il doppio ruolo di
capo del reparto aeromobili e comandante delle
forze aeree (COMFORAER).
Lo staff, in questa configurazione, ha carattere pienamente interdisciplinare ed è pertanto in grado
di attendere ad ogni settore della sfera dell’Aviazione Navale.
In particolare, il Reparto Aeromobili definisce la
“policy” di impiego e di sviluppo della componente, mentre il Comando delle Forze aeree accentra
tutte le funzioni relative all’addestramento ed alla
gestione operativa delle linee di volo.
Come già detto, sul territorio nazionale sono distribuite tre stazioni elicotteri/aeromobili, posizionate nelle immediate vicinanze delle tre principali
basi navali: quella di Catania, quella di Sarzana Luni e quella di Grottaglie. Su di esse sono dislocati i seguenti gruppi operativi: a Catania, il 2° e il 3°
Gruppo Elicotteri, rispettivamente con AB-212,
prevalentemente destinati ad imbarcare sulle unità navali delle forze da pattugliamento, ed EH101, specializzati in operazioni di controllo degli
spazi marittimi con capacità di contrasto alle minacce di superficie e subacquee.
A Luni - Sarzana (La Spezia) sono il 1° ed il 5°
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Gruppo Elicotteri, dotati di EH-101 per il supporto
alle Forze Speciali, con particolare riferimento al
vicino Comando Subacquei Incursori di La Spezia,
e dei nuovi SH-90A che stanno progressivamente
sostituendo gli AB-212. A Luni è basato inoltre il
Centro Sperimentale Aeromarittimo (CSA), distaccato dallo Stato Maggiore Marina, per condurre attività di studio, sperimentazione e valutazione
operativa dei nuovi equipaggiamenti ed assicurare
la piena integrazione degli aeromobili con le unità
navali.
A Grottaglie (Taranto), è invece la sede del Gruppo
Aerei Imbarcati, dotato di cacciabombardieri AV8B Plus e del 4° Gruppo Elicotteri, attualmente in
transizione dagli AB-212 ai nuovi SH-90.
In aggiunta, presso l’aeroporto di Pratica di Mare è
rischierata permanentemente una Sezione Aerea,
dotata di tre velivoli P-180 con compiti di collegamento/trasferimento logistico, supporto alla Squadra Navale e pattugliamento marittimo.
Iter di studi
Possono diventare piloti di Marina gli ufficiali dei
ruoli normali e gli allievi ufficiali piloti di Complemento (AUPC) Per i primi, l’iter che porta a diventare un pilota di Marina è lungo e impegnativo
ed inizia in Accademia Navale, dove è possibile accedere tramite concorso, dopo aver conseguito il
diploma di scuola media superiore e fino all’età di
23 anni. Al termine dell’iter di studi ordinario, 3
Un AB-212 con livrea e coccarde a bassa visibilità in fase di atterraggio sull’eliporto di Maristaeli Catania; acquisito dal 1976 in 68
esemplari, robusto, ben marinizzato e spazioso, questo elicottero ha dato eccellenti risultati sia a bordo che nell’impiego su terra
anni dall’ingresso in Accademia Navale, si avrà la
possibilità di essere selezionati ed essere brevettati
presso le scuole di volo della US NAVY quali piloti
di aerei ad ala fissa non aerotattici, elicotteri e Jet
(velivoli aerotattici). Invece, per diventare Ufficia-
le Pilota di Complemento è necessario avere un’età compresa tra i 17 e 23 anni, essere in possesso
di un diploma di scuola media superiore e partecipare al concorso per Allievo Ufficiale Pilota. I vincitori del concorso, inizialmente frequenteranno
Una bell’immagine dell’EH-101, macchina specializzata nel pattugliamento di vaste aree, con capacità di offesa e di contrasto a forze
sia di superficie che subacquee, di base anch’esso a Maristaeli Catania
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La linea di volo dell’aeroporto di Grottaglie, “la città degli Harrier” dove, unitamente a questi prestigiosi velivoli quando non sono
imbarcati, si trova anche il 4 Gruppo Elicotteri che sta gradatamente dotandosi dei nuovi SH-90 al posto degli AB-212
un corso pre-flight di circa 5 mesi in Accademia
Navale, per essere poi inviati negli Stati Uniti per
il corso di pilotaggio presso le scuole di volo della
US NAVY. Gli Ufficiali piloti dei Ruoli Normali
mantengono le stesse prospettive di carriera degli
altri colleghi del Ruolo Normale, essendo destinati
a ricoprire tutti gli incarichi relativi al proprio profilo di carriera quali il Comando di Unità Navali e
possono ambire alle
massime cariche in
seno alla Forza Armata e alla Difesa. Gli
AUPC, dopo 12 anni
di ferma hanno la
possibilità di transitare nel Corpo di
Stato Maggiore del
Ruolo Speciale, potendo così ambire di
raggiungere il grado
massimo di capitano
di vascello. Generalmente, gli ufficiali
piloti del ruolo speciale non sono destinati ad assumere il
comando di un’unità
navale. Oltre ai piloti, la Marina Militare
forma ufficiali e sotFinalmente non più una portaeromobili ma una vera portaerei plurimpiego (forse anche troppo), il
tufficiali tecnici di
Cavour, costituisce il vero nerbo della Squadra Navale italiana
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Un caccia Lockheed
Martin F-35 Lightning
II o Joint Strike Fighter-F35 durante una
manovra di appontaggio; si tratta di un
velivolo multiruolo
mo noposto, con ala
trapezoidale a caratteristiche stealth del
quale ne è prevista
una variante a decollo corto e atterraggio
verticale, per poter
operare da portaerei di dimensioni ridotte come l’italiana Cavour
aeromobili, scelti tra il personale già in forza alla
Forza Armata, i quali vengono indirizzati alla frequenza di corsi altamente specializzati, in Italia o
negli Stati Uniti, per l’impiego sui velivoli in servizio presso i Gruppi di Volo.
Può diventare Operatore di Volo o Specialista/Tecnico di Aeromobili il personale appartenente alle
categorie/specialità/qualificazioni sotto riportate
di età non superiore ai 35 anni del ruolo dei marescialli, sergenti e graduati in servizio permanente
nonché il VFP4 che non abbia superato il 2° anno
di ferma alla data di inizio del corso, idoneo sotto
il profilo medico legale quale” Aspirante agli Equipaggi Fissi di Volo della MM”. L’idoneità, requisito
essenziale per poter partecipare alla selezione, viene acquisita presso uno dei 3 istituti medici legali
dell’Aeronautica Militare.
a. SSC/Ecg, M/Ecg, M/Rd o SSc/Tlc quale operatore di volo;
b. SSP/Tm o M/Tm per la qualifica Specialista di Aeromobili o Tecnico di Aeromobili (SAER e TAER);
c. Tsc/Ete o M/Ete, SSP/Ete o M/Ete per la qualifica Tecnico di Aeromobili (Taer);
d. Tsc/Ma o M/Ma per la qualifica Taer.
Il corso di formazione ha una durata di circa 16
mesi e si svolge presso Maristaeli Catania. Alla fine
del corso il personale specialista sarà destinato
presso uno dei Gruppi di Volo.
Tra gli Ufficiali delle forze Aeree della MM sono
presenti anche gli Ufficiali Tecnici di Aeromobili
(TC/Aer) provenienti dagli Ufficiali del Ruolo Nor-
male o del ruolo Speciale del Corpo GN e AN. Essi
sono destinati ad assumere incarichi pressi le Maristaeli/Aer Gruppi di Volo o le Unità Navali Maggiori (Cavour e Garibaldi) e sono destinati a divenire Capi Servizio Tecnico dei Gruppi di Volo o delle
Maristeli/Maristaer. Il corso di durata compresa tra
i 14 e 18 mesi, in dipendenza dal tipo di macchina
di assegnazione si svolge presso Maristaeli Catania
e presso i Gruppi di Volo. Al termine del periodo
di Formazione i nuovi Ufficiali TC/Aer saranno
impiegati presso una delle basi/Gruppi di volo della MM.
Per partecipare al corso è indispensabile essere idonei sotto il profilo Medico legale ed acquisire la
idoneità quale “aspirante agli equipaggi fissi di volo della MM” presso uno dei tre istituti medici legali dell’AM. Al completamento del corso essi assumeranno una ferma della durata doppia a quella
della durata del corso.
■
ATTENZIONE
Nel testo a fianco sono state utilizzate alcune sigle che vanno intese così: SSC, specialista del sistema di combattimento; SSP, specialista del sitema di piattaforma; SAER, specialista di aeromobili; TAER, tecnico di aeromobili; M, marinaio. A queste sigle segue quella della specializzazione Ecg, ecogoniometrista; Rd, radarista;
Tlc, telecomunicatore; Ete, elettricista tecnico
elettronico; Ma, meccanico armarolo.
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