IN EVIDENZA
Test In Vitro per la determinazione del
potenziale sensibilizzante di sostanze e
prodotti
Il Sistema Armonizzato Globale (Globally Harmonized System) di
classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche o GHS, definisce
un sensibilizzante della pelle come “una sostanza che induce una
reazione allergica a contatto con la pelle”. Le evidenze relative alla
sensibilizzazione cutanea indotta per via chimica nell’uomo derivano
dall’esperienza clinica, dai patch test e dai test volti a confermare l’assenza
di potenziale di sensibilizzazione. Per completare l’offerta di studi in vitro,
Mérieux NutriSciences ha recentemente introdotto un nuovo metodo
per la determinazione del potenziale sensibilizzante di sostanze e miscele
complesse.
Metodi applicati da Mérieux NutriSciences
L’applicazione di metodi in vitro per predire il potenziale di
sensibilizzazione cutanea, è un’alternativa affidabile per la
valutazione della sicurezza d’uso di prodotti cosmetici evitando la
sperimentazione animale e i test su volontari umani eticamente
problematici.
I progressi nello sviluppo dei metodi alternativi sono stati favoriti
dalle notevoli conoscenze acquisite sui meccanismi chiave della via
di sensibilizzazione cutanea, come riportato nel documento OCSE
“Adverse Outcome Pathway (AOP) for skin sensitisation”.
I risultati di queste conoscenze si sono concretizzati nelle proposte
di tre nuove linee guida dell’OCSE (OECD drafts) per la valutazione
in vitro del potenziale sensibilizzazione cutaneo di recente
pubblicazione.
I draft di queste linee guida OECD sono state redatte sulla base
di studi di convalida di EURL ECVAM riguardanti la valutazione
dell’affidabilità (cioè trasferibilità intra e inter-laboratorio e
riproducibilità) di tre approcci metodologici per la sensibilizzazione
cutanea: Direct Peptide Reactivity Assay (DPRA), humanCell Linea
attivazione di prova (h-CLAT) e KeratinoSens ™. Questi metodi sono
risultati sufficientemente riproducibili da poter essere utilizzati in
una Strategia di Testing Integrata (ITS o IATA) per la valutazione del
rischio specifico anche a scopo normativo come contemplato nelle
comandazioni EURL ECVAM. DPRA e hCLAT sono già stati sviluppati
e vengono applicati presso i laboratori di Mérieux NutriSciences in
Italia, mentre KeratinoSens™ è dato in outsourcing.
epiCS™ - Sensibilizzazione cutanea su modello 3D di pelle
umana
Mérieux NutriSciences ha deciso di adottare il nuovo metodo della
Cell Systems epiCS™ per identificare gli allergeni da contatto e
per classificarli in base al loro potenziale sensibilizzante (estremo,
forte, moderato e debole). EpiCS™ utilizza un modello di cute
umana ricostituita in vitro e valuta il rilascio di interleuchina -18
(IL-18) nel terreno di coltura. Il metodo consente di identificare i
sensibilizzanti chimici, con la possibilità di trattare anche sostanze
con bassa solubilità o stabilità in acqua, miscele e prodotti finiti
particolarmente problematici da valutare con i tradizionali sistemi
di colture cellulari.
Il vantaggio del nuovo metodo
Il vantaggio del sistema di saggio proposto risiede nella possibilità
di individuare in un’unica soluzione l’azione sensibilizzante di
una sostanza chimica (in base alla quantità di IL-18 rilasciata) e
il suo potenziale (in base al potenziale irritante). Il modello in 3D
di epidermide utilizzato possiede proprietà barriera e capacità
metaboliche simili a quelle del tessuto umano in vivo permettendo
di utilizzare una modalità di trattamento della sostanza da testare
che imita l’applicazione topica e offrendo notevoli vantaggi rispetto
ai modelli culturali monostrato attualmente in uso. Questo saggio
sembra garantire anche un soddisfacente valore predittivo rispetto
al modello animale ed è attualmente in fase di valutazione presso
ECVAM.
Il saggio è molto utile durante il processo di innovazione e sviluppo
di formulazioni in cui l’applicazione di un test rapido ed affidabile
per il confronto di diversi prodotti è fondamentale per risparmiare
tempi e costi, ma anche per agevolare i percorsi decisionali nella fasi
precoci della sperimentazione.
Aspetti importanti
Occorre sottolineare che, a causa della limitata validazione del
metodo e delle condizioni sperimentali, i pro-apteni (prodotti
chimici che richiedono attivazione enzimatica per esercitare la loro
attività di sensibilizzazione) e i pre-apteni (sostanze chimiche attivati
da auto ossidazione) potrebbero dare risultati negativi. Alla luce
di quanto sopra indicato, i risultati negativi devono essere quindi
interpretati nel contesto delle limitazioni indicate in relazione con
altre fonti di informazione nell’ambito di una strategia integrata di
testing.
Un risultato positivo potrebbe quindi essere utilizzato per sostenere
l’identificazione della sostanza in esame come sensibilizzante della
pelle, ma un risultato negativo deve essere considerato come
inconcludente.
Chelab srl, a Mérieux NutriSciences Company, Via Fratta, 25 / 31023 Resana TV / Tel. 0423 7177 / Email: [email protected]
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In evidenza: Saggio in vitro su modelli di cute umana per prodotti finiti