Alla scoperta del Masterplan di un’area strategica SCHEGGE Bassano 2020: l’asse dei musei A cura di Massimo Vallotto Inizia con questo numero una serie di approfondimenti per conoscere le analisi e le scelte che caratterizzano il progetto unitario della trasformazione di un importante brano urbano della città. In questa pagina I render, gli schizzi e gli spaccati del progetto definitivo per il Polo Museale Santa Chiara, dell’architetto Carlo Aymonino, di prossima edificazione nell’area dell’ex-Caserma Cimberle-Ferrari. Carlo Aymonino è scomparso lo scorso luglio, i lavori continueranno sotto la direzione della società torinese d’ingegneria Sintecna srl. L’ispirazione Nel 2004, visitando la bella mostra dedicata a Renzo Piano nel Porto Vecchio di Genova, lessi (e mi rimase impressa) la sua presentazione al Masterplan che offriva alla sua amata città: “E’ un apporto libero e gratuito che consegno alla città e alle sue istituzioni, per il suo futuro urbanistico, portuale, industriale e sociale. Spero che il contenuto di questo affresco, che naturalmente può essere approfondito e migliorato, non venga stravolto: nel qual caso, come ho già detto, mi avvarrò del tradizionale diritto al mugugno, come nella migliore tradizione dei contratti genovesi di imbarco…”. Questo straordinario gesto civico di un grande dell’architettura Sotto Uno degli ultimi schizzi di Aymonino (1926-2010). 26 mondiale nei confronti della sua città, ha ispirato, con consapevole modestia delle debite lontanissime proporzioni, il nostro offrire alla città di Bassano del Grappa, un insieme di possibili visioni urbane che la proiettino dinamicamente nel prossimo strategico decennio. Il sistema museale esistente L’area interessata dal Masterplan, nella sua parte nord, può essere considerata un’ideale prosecuzione del centro storico oltre viale delle Fosse. Inoltre la prossimità con la stazione ferroviaria la pone come ideale nodo di interscambio e accesso alla funzione turistico-culturale svolta dalla città di Bassano. Nel centro storico sono localizzate tutte le offerte culturali in forma museale di Bassano, collegate tra loro da percorsi che si aprono su spazi civici urbani che sono a loro volta elementi facenti parte del sistema di offerta turistica della città (piazza Garibaldi, piazza Libertà, piazzotto Montevecchio, salita Ferracina, il Ponte vecchio, via Angarano, le rive del Brenta ecc.). Si sono pertanto evidenziati tutti quegli edifici o nuclei edificati che assolvono a funzione museale o similare (spazi espositivi, monumenti) e i percorsi che li collegano tra loro. Sono stati individuati da est (zona prospicente all’area del Masterplan) a ovest, il complesso della ex-caserma Cimberle-Ferrari, ora sede di parcheggio temporaneo ma con progetto definitivo approvato, a firma dell’arch. Carlo Aymonino, per il Polo Museale-Culturale Santa Chiara (ampliamento del Museo Civico, Museo dell’Automobile Bonfanti-Vimar, Museo naturalistico fondazione Luca); la sede espositiva per mostre temporanee di palazzo Agostinelli, il complesso di edifici che costituiscono il Museo Civico, la Torre civica che affaccia su piazza Garibaldi; la sede di mostre temporanee e di convegni Chiesetta dell’Angelo in via Roma; palazzo Sturm, che ospita la collezione di stampe dei Remondini, la nuova sede dell’Urban Center che affaccia direttamente sul Brenta; il Ponte Vecchio; l’edificio dell’exMacello sulla sponda destra del Le “tracce di progetto” del Masterplan. Con questo progetto ci si propone di eliminare anche la cesura di percorso, creata dal viale delle Fosse, tra gli edifici museali/espositivi esistenti e l’area del Vecchio Ospedale. fiume, che diverrà sede privata di esposizione ed eventi di arte contemporanea ed infine palazzo Bonaguro, che affaccia a nord su via Angarano e sul Brolo di prossimo recupero e valorizzazione a sud. I collegamenti tra questi edifici museali, sedi di esposizioni ed eventi, e i monumenti avvengono attraverso percorsi storici tutti interni al nucleo della città vecchia, nella maggior parte pedonalizzati, sui quali affacciano importanti costruzioni che hanno funzione identitaria per i caratteri della città del Grappa. L’ideale collegamento e prosecuzione dell’area del Vecchio Ospedale non potrà prescindere da questa importante caratteristica, dovendo prevedere da un lato l’inserimento di elementi architettonici che integrino e completino l’offerta culturale e dall’altro privilegino la fruizione della stessa attraverso percorsi pedonali che non si sovrappongano ad altri flussi, permettendo ai visitatori di muoversi in completa sicurezza. Particolare attenzione dovrà quindi essere posta nell’attraversamento di viale delle Fosse, che risulta particolarmente trafficato, e per il collegamento con la Stazione Ferroviaria, importante punto di accesso alla città. Obiettivi del progetto Dall’analisi il sistema museale presente in città appare racchiuso all’interno del centro storico. Questo è oggi un vantaggio, in quanto i musei e i monumenti sono tutti facilmente raggiungibili, ma subisce un punto di cesura forte con l’area del Masterplan. Dovendo quest’ultima, nella sua parte nord, risultare l’ideale prosecuzione del centro storico stesso, dovrà essere stabilmente collegata a via Jacopo da Ponte con un passaggio pedonale ipogeo, segno distinguibile e caratterizzante l’intera operazione. A questo deve tuttavia aggiungersi una funzione che integri quanto il sistema museale della città già possiede, un nuovo edificio con prevalente funzione culturale che completi l’offerta bassanese. Se l’area del Vecchio Ospedale è destinata a ospitare in un prossimo futuro la Cittadella dei Servizi, è vitale, a nostro avviso, prevedere all’interno degli accordi pubblico-privati necessari per l’impresa di trasformazione dell’area stessa, un edificio cardine, definibile Centro Civico, che possa svolgere il ruolo di catalizzatore delle offerte culturali dinamiche della città, uno spazio polifunzionale che si “trasformi” adattandosi di volta in volta, per soddisfare le funzioni necessarie al completamento dell’offerta culturale temporanea della città (struttura congressuale utilizzabile per convegni, conferenze, proiezioni; spazio-teatrale dotato di torre scenica e capienza fino a 1 2 3 1) Area del Vecchio Ospedale Centro Civico - spazio polifunzionale (esempio: Auditorium Mc9 Zurick Insurance Company; Scandurra studio). 2) Sottopasso di viale delle Fosse (ipotesi). 3) Polo Museale Santa Chiara. 27 4 5 1200 posti, ideale per spettacoli classici e contemporanei). Una struttura oggi mancante alla città, concepita secondo i dettami più pragmatici che possano portare a una gestione attiva e qualificata, inseribile nell’offerta turistica internazionale con l’obiettivo di attrarre anche nuovi e stimolanti volani economici per il territorio. 6 La proposta progettuale L’inserimento del nuovo Polo Museale Santa Chiara nell’ex caserma Cimberle-Ferrari è di fatto un completamento di quel percorso interno al centro storico che viene naturale definire “Asse dei Musei”. Inoltre lo stesso complesso si proporrà come elemento dialogante con l’area del Vecchio Ospedale, punto di connessione con la Cittadella dei Servizi e con l’auspicato Centro Civico che potrà, oltre a ospitare eventi culturali e di spettacolo vario, anche favorire nuove importanti attività congressuali come già esposto. E’ per questo motivo che tale collegamento deve assumere una assoluta evidenza, in quanto rappresenta il punto di raccordo e continuazione 7 8 9 LE PROSSIME TEMATICHE - L’istruzione in sicurezza - Il verde protagonista - La razionalizzazione dei parcheggi - La mobilità sostenibile - Ipotesi perequative IL GRUPPO DI LAVORO PROGETTISTI Arch. Massimo Vallotto Arch. Antonio Gugliemini COLLABORATORI Arch. Roberto Costa Arch. Diego Gnoato 4) Palazzo Agostinelli; 5) Museo Civico: 6) Chiesetta dell’Angelo; 7) Palazzo Sturm; 8) Spazio Bonotto (ex Macello); 9) Palazzo Bonaguro. CONSULENTI Arch. Emanuel Lancerini Arch. Luca Ugolini Arch. Valentina Antoniucci 28 tra il centro storico di Bassano e le aree di prossima trasformazione. Tutto ciò comporta lo sviluppo del ruolo dell’armatura culturale del territorio come matrice dell’identità dei luoghi e come linea strategica e prioritaria di sviluppo locale, il cui valore è affrontato partendo da alcuni punti fissi di una rinnovata declinazione dello sviluppo sostenibile: l’intero territorio è visto come sistema culturale, come esito di processi stratificati nel tempo e come opportunità creativa per nuove interpretazioni, interventi compatibili e valenze economiche messe dalla storia e dalla cultura sul tavolo della competizione. La pianificazione del patrimonio culturale territoriale viene affrontata non più come un settore o come un semplice attributo qualitativo dello sviluppo, ma come matrice culturale genetica di tutte le sostenibilità dello sviluppo: sostenibilità costituzionale, culturale, gestionale ed economica, considerate come campi di opportunità per la tutela e valorizzazione del tessuto culturale dei luoghi. Si tratta di azioni e strumenti capaci di trasformare la pianificazione territoriale in “pianificazione culturale del territorio”, in grado di esprimere uno sviluppo plurimo, localmente fondato e globalmente competitivo poiché intessuto sull’armatura del patrimonio culturale, cioè contemporaneamente sull’evoluzione specifica dei luoghi e sulla cultura universale dell’umanità. Tutte le opzioni vagliate confluiscono nella direzione dell’attribuire un valore strategico alla qualità territoriale e alle identità culturali dei contesti locali, del leggerle come risorse da conoscere, interpretare, conservare, incrementare e comunicare. UN NUOVO PROGETTO PER LA NOSTRA CITTA’ In questo esordio di secondo millennio, Bassano sta vivendo una fase importante -forse decisiva- della sua evoluzione urbana e urbanistica, volta a ridisegnare il ruolo strategico della città, dentro e fuori le mura. All’interno del vecchio perimetro delle mura viscontee, due significativi interventi strutturali e funzionali stanno giungendo a compimento: l’ampliamento del Museo Civico e della Biblioteca subito a sud della vecchia sede e, poco più in là, in via Marinali, il completamento della Cittadella della Giustizia, sul sedime delle vecchie carceri. Nell’angolo nord-est del centro storico, in luogo del degradato complesso dell’ex Caserma CimberleFerrari, sta per partire la realizzazione di un ambizioso progetto di notevole qualità architettonica, che porta la prestigiosa firma dell’architetto Carlo Aymonino. Mi riferisco al Polo di Santa Chiara, che offrirà sede adeguata al Museo di Storia Naturale e al Museo dell’Automobile. Fuori le mura, ad allargare il cuore stesso della città, ecco aprirsi -a estla straordinaria opportunità del riuso fisico e funzionale dell’area del Vecchio Ospedale, sulla quale è ora in corso un’attesa operazione di Masterplan. Dall’altro lato, a ovest, si (ri)affacciano suggestive ipotesi quali le “Piazze d’acqua” (progetto Chipperfield) del Brenta e la ristrutturazione dell’ex Macello con destinazione a Museo e Centro di promozione dell’arte contemporanea (operazione, quest’ultima, promossa da un privato). Se leggiamo queste nuove realtà in sovrapposizione all’esistente (Museo Civico, della Ceramica e Remondini a palazzo Sturm, Torre Civica, palazzo Bonaguro, palazzo Agostinelli, Chiesetta dell’Angelo e Castello degli Ezzelini con il suo teatro all’aperto), ne emerge un sistema museale di straordinaria qualità e varietà di temi e di percorsi. In definitiva, un rilanciato appeal della città nel campo culturale e, di conseguenza, anche turistico ed economico. Carlo Ferraro Vicesindaco di Bassano con delega alla Cultura