IL REFETTORIO Cenni storici Il Refettorio del convento domenicano di Santa Maria delle Grazie è eccezionale capolavoro artistico della Milano rinascimentale, realizzato nella seconda metà del Quattrocento. La storia del Refettorio fino ai giorni nostri … Durante la soppressione napoleonica del convento, il refettorio fu, per ben tre anni, adibito a scuderia dei soldati napoleonici. E’ solo nel 1911 che i domenicani poterono rientrare ad abitare nell’annesso convento di S.Maria delle Grazie. L’esercito francese di allora, abituato ad una sistematica espropriazione di tutto ciò che apparteneva alla Chiesa cattolica non trovò di meglio che trasformare in stalla, in segno di spregio, il refettorio dei frati. Accadde poi … Il secondo evento che il Refettorio superò per arrivare fino a noi è il bombardamento che si abbatté sul convento nella notte fra il 15 e 16 agosto 1943. Fu Padre Acerbi, allora Provinciale, a salvare ciò che restava del Cenacolo. Richiamò personalmente da fuori Milano i frati più robusti dalla Provincia perché lavorassero a ripulire il refettorio dalle macerie senza che i dipinti fossero ulteriormente danneggiati. Infatti … Acerbi si adoperò nella ricerca di un telone impermeabile, pur nell’emergenza bellica, affinché fosse steso a protezione di una eventuale pioggia che potesse cadere sull’edificio ormai scoperchiato. Si impegnò con tutte le forze perché le opere fossero protette con sacchi di sabbia, a protezione del rischio di futuri bombardamenti. Il Refettorio dopo i bombardamenti Crocefissione del Montorfano Il refettorio di Santa Maria delle Grazie dopo il bombardamento dell'agosto 1943. E' possibile vedere chiaramente la crocifissione del Monfortano sulla parete corta non crollata. Il Cenacolo di Leonardo gli è esattamente di fronte, non visibile nella foto Curiosità: Secondo la tradizione dei frati dell’ordine di S.Domenico – ma, più in generale, di tutti gli ordini religiosi cattolici il luogo del pasto comune dei frati deve essere affrescato con una crocifissione o con la scena dell’Ultima Cena del Signore, proprio perché, anche nel momento del nutrimento e del piacere e del riposo che ne derivano, tutti siano costantemente richiamati all’offerta che il Cristo fece di sé ed alla fraternità che da lì è nata. Infatti … La grande aula rettangolare del Refettorio, chiusa da volte a lunette, è decorata con due grandi rappresentazioni pittoriche: Il Cenacolo di Leonardo da Vinci La Crocefissione di Donato Montorfano Le due grandiose scene sono unite da un fregio pittorico, che in origine correva su entrambe le pareti laterali, con ghirlande vegetali che sostengono cartelli contenenti citazioni della Bibbia cui si ispira la vita monastica.