Studio sui compensi dei consigli di amministrazione delle società del FTSE MIB Anno 2014 Responsabile dello studio Guido Cutillo Direttore Osservatorio LUISS su Executive Compensation e Corporate Governance Head of Executive Compensation, Reward & Board Services EY Italia Indice dei contenuti Premessa2 Principali evidenze4 Presidenti Non Esecutivi 5 Amministratori Delegati6 Amministratori Non Esecutivi 9 Multipli retributivi tra AD e NED 12 Board Diversity13 Metodologia14 Glossario15 FTSE MIB 2014 | 1 Premessa Quest’anno per la prima volta l’Osservatorio Executive Compensation e Corporate Governance dell’Università LUISS Guido Carli (OECCG) e la EY, una delle principali società globali di consulenza direzionale, presentano insieme lo studio sui compensi dei Board delle principali società quotate sul mercato italiano. Lo studio, come le varie edizioni precedenti, realizzate in partnership con primarie società di consulenza, è finalizzato ad analizzare i compensi degli organi di amministrazione e controllo delle società del FTSE MIB. Nella grandissima parte dei casi stiamo parlando di aziende con assetto di governance tradizionale (85%). Da questo punto di vista segnaliamo che mentre il sistema monistico resta ad oggi sostanzialmente estraneo al nostro listino, anche quest’anno è proseguita la polemica sull’adozione del duale, spesso accusato di aver moltiplicato i costi senza garantire particolari benefici in termini di governo di impresa, portando alcune società a riconsiderare la scelta fatta in passato rispetto a questo sistema di governance. Possiamo quindi aspettarci per il prossimo futuro un ridimensionarsi del numero di società che adotteranno il duale. Per quanto attiene il monistico viceversa, molte autorevoli fonti lo ritengono un sistema da incentivare, in grado di essere meglio compreso dagli investitori istituzionali internazionali e capace di apportare semplificazione al sistema di governance italiano. La stessa corrente di pensiero, ritiene il Collegio Sindacale ormai un organo superabile, avendo la legge stabilito di affidare la revisione contabile a soggetti terzi e i vari controlli ai diversi comitati costituiti in seno al Board. Tale considerazione seppur non sempre e non pienamente condivisibile, si rispecchia talvolta sul livello di compensi dei sindaci. Infine si segnala che la scelta di avere un Presidente Non Esecutivo, in grado di gestire in modo indipendente i Board e controbilanciare autorevolmente, laddove necessario, l’Amministratore Delegato è una scelta di governance fatta da circa metà del campione. Passando ai compensi si nota una certa continuità con quanto registrato negli anni precedenti, con un valore mediano stabile rispetto allo scorso anno per NED e sindaci. Per il capo azienda si registra stabilità sui compensi fissi con invece una crescita del bonus erogato. Infine si segnala una contrazione nei compensi mediani dei Presidenti Non Esecutivi, fenomeno che avvicina le nostre prassi a quelle che si registrano a livello internazionale. Abbiamo riproposto nell’edizione di quest’anno alcune elaborazioni basate sul rapporto esistente tra compensi dell’AD e del Presidente rispetto a quelli dei NED del proprio CdA. Infine per quanto attiene i sistemi di incentivazione dobbiamo segnalare come anche quest’anno vi siano molte aziende che utilizzano piani di incentivazione di lungo termine monetari. Questa è una caratteristica propria del listino italiano mentre a livello internazionale, le aziende quotate raramente svincolano i compensi manageriali dall’andamento del titolo in borsa. Siamo convinti che anche questo fenomeno tenderà nel tempo a ridursi (già è visibile un trend in tal senso negli ultimi anni) anche in ragione dei continui input provenienti dagli investitori internazionali e dai proxy advisor che sempre più spesso segnalano il fatto come uno dei punti di miglioramento dei sistemi in essere. 2 | FTSE MIB 2014 Lo studio è elaborato sulla base delle informazioni pubblicate nelle relazioni sulle remunerazioni redatte ai sensi dell’articolo 123 ter del TUF delle società incluse nell’indice FTSE MIB, paniere composto dalle prime 40 società per capitalizzazione quotate sul nostro listino. Per le nostre elaborazioni abbiamo escluso le società quali Tenaris e STMicroelectronics che possono essere considerate per varie ragioni più estere che italiane. Struttura del campione analizzato per settore di appartenenza: 21% Finanziario 34% Industria Servizi al Consumo 13% Utility & Energy Altri 11% 21% Struttura del campione analizzato per dimensioni: Capitalizzazione (Mln €) Capitalizzazione (Mln €) ROE 21% 24% 31% ROE 18% > 20% > 10.000 10% a 20% 3.000 a 10.000 < 3.000 0% a 10% 21% < 0% 39% 45% Numero dipendenti Ricavi (Mln €) Ricavi (Mln €) Numero dipendenti 13% 19% 34% > 30.000 10.000 a 30.000 < 10.000 > 50.000 15.000 a 50.000 53% < 15.000 68% 13% FTSE MIB 2014 | 3 Principali evidenze mediane Emolumento totale Amministratori Non Esecutivi (NED) Holding: 85 mila euro Holding + Controllate: 87 mila euro Solo emolumenti membro CdA Membro: 50 mila euro Solo emolumenti Comitato Controllo Interno Presidente: 30 mila euro Membro: 23 mila euro Solo emolumenti Comitato Remunerazioni Presidente: 24 mila euro Membro: 20 mila euro Solo emolumenti Comitato Nomine Presidente: 20 mila euro Membro: 15 mila euro Emolumenti Collegio Sindacale Presidente: 85 mila euro Membro: 58 mila euro Emolumenti Presidenti Non Esecutivi Holding: 300 mila euro Holding + Controllate: 372 mila euro Emolumenti Vice Presidenti Holding: 199 mila euro Holding + Controllate: 258 mila euro Compensi fissi Capo Azienda (Presidente-AD; AD; AD-DG) Holding: 1.008 mila euro Holding + Controllate: 1.049 mila euro Remunerazione Globale Annua Presidente-AD; AD; AD-DG Holding: 1.751 mila euro Holding + Controllate: 1.823 mila euro Piani LTI Grande diffusione del deferred bonus Piani monetari in contrazione ma sempre molto diffusi Donne nei CdA 94 donne su 534 membri (meno del 20%) 5 donne su circa 100 Amministratori Esecutivi 4 | FTSE MIB 2014 Presidenti Non Esecutivi Negli anni più recenti molte sono state le polemiche sui compensi dei Presidenti Non Esecutivi in Italia che sono stati ritenuti in molti casi non proporzionali al ruolo realmente agito. Tuttavia abbiamo assistito negli ultimi tempi ad una progressiva normalizzazione con un allineamento verso il benchmark europeo. I Presidenti Non Esecutivi presenti nel campione analizzato quest’anno sono 23. Il valore mediano degli emolumenti fissi è pari a 300 mila euro con una grande dispersione tra il Primo Decile e il Nono Decile di mercato. Per le società con sistema di governance duale, è stato analizzato il Presidente del consiglio di sorveglianza. Solo tre Presidenti Non Esecutivi hanno un incentivo variabile di breve termine. Tab. 1 Emolumenti in €.000 Emolumenti Holding e Controllate Emolumenti Holding Nono Decile 1.189 1.206 Terzo Quartile 588 749 Mediana 300 372 Primo Quartile 143 200 77 90 Primo Decile Vice Presidenti I Vice Presidenti presenti nel campione analizzato sono 29. Il valore mediano degli emolumenti fissi è pari a 199 mila euro se si considerano esclusivamente gli emolumenti erogati dalla holding e a 258 mila euro se si considerano anche gli emolumenti delle controllate. Per le società con sistema di governance duale, è stato analizzato il Vice Presidente del Consiglio di Gestione. Solo cinque Vice Presidenti hanno un incentivo variabile di breve termine. Tab. 2 Emolumenti in €.000 Emolumenti Holding e Controllate Emolumenti Holding Nono Decile 399 876 Terzo Quartile 311 506 Mediana 199 258 Primo Quartile 133 135 48 98 Primo Decile FTSE MIB 2014 | 5 Amministratori Delegati Nel caso dell’amministratore delegato, trattandosi dell’unico ruolo esecutivo preso in considerazione dalla presente analisi, diventa fondamentale considerare le componenti variabili che possono avere un impatto notevole sul pacchetto remunerativo. L’analisi è stata quindi condotta considerando: • compensi fissi; • compensi variabili; • retribuzione globale annua (fisso più variabile di breve); Tab. 3 Capitalizzazione delle società utilizzate per il panel 31/12/2013 (Mln€) Nono Decile 27.708 Terzo Quartile 12.867 Mediana 3.686 Primo Quartile 2.226 Primo Decile 1.598 N° Società 38 Compensi fissi La voce compensi fissi include tutti quegli elementi corrisposti non a fronte di una condizione particolare, di performance o permanenza che sia, ed in particolare parliamo di emolumenti, compensi per la partecipazione ai comitati, gettoni di presenza e remunerazione da lavoro dipendente. Il valore mediano risulta pari a 1.008 mila euro se si considera esclusivamente la remunerazione derivante dalla holding e a 1.049 mila euro se si considerano anche i compensi dalle controllate. I compensi risultano in mediana sostanzialmente in linea rispetto ai valori dello scorso anno. Tab. 4 Compensi fissi in €.000 Emolumenti Holding e Controllate Emolumenti Holding 6 | FTSE MIB 2014 Nono Decile 1.859 2.376 Terzo Quartile 1.439 1.648 Mediana 1.008 1.049 Primo Quartile 810 859 Primo Decile 600 794 Incentivo di Breve Termine (IBT) e Retribuzione Globale Annua (RGA) Nell’Incentivo di Breve Termine abbiamo preso in considerazione solamente gli incentivi erogati nell’anno in relazione agli obiettivi assegnati l’anno precedente. Sono quindi state escluse: le componenti differite da piani precedenti, quelle non erogate e differite negli anni successivi e i pagamenti relativi ai piani di lungo termine cash. Il valore mediano dei bonus erogati, escludendo gli zeri, risulta pari a 911 mila euro se si considera solo la holding e di 1.169 mila euro se si considerano anche le controllate. Il dato risulta in aumento rispetto allo scorso anno. In media l’Incentivo di Breve Termine risulta pari al 58% dell’RGA erogata dalla Holding e scende al 52% se si considerano anche le controllate. Tab. 5 Incentivazione Variabile di Breve termine in €.000 IBT Holding e Controllate IBT Holding Nono Decile 1.887 1.895 Terzo Quartile 1.409 1.412 Mediana 911 1.169 Primo Quartile 355 402 42 44 Primo Decile La retribuzione Globale Annua considera la somma della remunerazione fissa e degli incentivi di breve termine erogati. In questo caso la mediana si attesta a 1.751 mila euro se si considera solo la holding e a 1.823 mila euro se si considerano anche le controllate. Tab. 6 Retribuzione Globale Annua in €.000 RGA Holding e Controllate RGA Holding Nono Decile 3.377 4.320 Terzo Quartile 2.254 2.947 Mediana 1.751 1.823 Primo Quartile 1.037 1.238 715 794 Primo Decile Amministratori Delegati e Direttori Generali L’analisi ha riguardato 10 Amministratori Delegati che ricoprono anche la posizione di Direttore Generale. Il valore mediano della RAL è di circa 800 mila euro, mentre il rapporto mediano tra compenso di amministratore e RAL è di circa il 30%. FTSE MIB 2014 | 7 Incentivi di lungo termine (ILT) In Italia, l’utilizzo di sistemi di incentivazione di lungo termine è ancora meno diffuso che in altri paesi e presenta alcune peculiarità in termini di strumenti utilizzati. Delle 38 società analizzate, il 42% non prevede per i suoi Amministratori Delegati piani di incentivazione di medio-lungo termine, il 37% ne prevede uno e il 21% ne prevede almeno due. Grafico 1 Numero di Piani assegnati per singola azienda 21% 0 Piani 42% 1 Piano almeno 2 piani 37% Una delle maggiori peculiarità del nostro mercato resta l’uso marcato e eccessivo rispetto al benchmark di piani monetari (23% del totale dei piani presenti). Esiste una buona diffusione del differimento, soprattutto per l’alta incidenza delle banche sul FTSE MIB che sono obbligate per norma all’adozione di questo sistema. Grafico 2 Diffusione di piani di medio-lungo termine 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 8 | FTSE MIB 2014 Differimento ILT Monetari Stock Option Performance Share Restricted Share / Stock Grant Amministratori Non Esecutivi Emolumenti Il valore mediano degli emolumenti degli Amministratori Non Esecutivi è pari a 85 mila euro in continuità con quanto registrato lo scorso anno. Le analisi riguardano 376 NED. Non sono considerati in quest’analisi i Presidenti. Tab. 8 Emolumenti in €.000 Emolumenti Holding e Controllate Emolumenti Holding Nono Decile 178 184 Terzo Quartile 124 129 Mediana 85 87 Primo Quartile 55 58 Primo Decile 38 38 Correlazione tra emolumento medio e capitalizzazione L’analisi del rapporto tra emolumento e capitalizzazione mostra come già negli anni precedenti una scarsa correlazione tanto da lasciar intendere che sono altre le variabili più importanti nella determinazione dell’emolumento stesso. Market Cap 31.12.2013 (Mln€) Grafico 3 Emolumento medio in €.000 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 0 50 100 150 200 250 FTSE MIB 2014 | 9 Compensi dei membri Non Esecutivi (NED) del CDA, dei suoi Comitati e del Collegio Sindacale In questa sezione abbiamo analizzato le politiche relative agli Amministratori Non Esecutivi dichiarate nella prima sezione della relazione sulle politiche di remunerazione redatta ai sensi dell’articolo 123-ter TUF. Per poter associare questi valori a quelli effettivamente percepiti in corso d’anno, va considerato che l’amministratore percepisce un compenso complessivo frutto della somma di quanto stabilito ex comma 1 dell’art. 2389 c.c. dall’assemblea per la partecipazione al CdA, più le somme percepite quale membro dei comitati del CdA stesso, più i gettoni di presenza. Per il Collegio Sindacale vi è invece un emolumento unico a cui, anche in questo caso, si aggiunge un gettone di presenza per ogni seduta tipicamente più contenuto di quello previsto per i membri del CdA. Consiglio di Amministrazione L’emolumento mediano dei NED per la partecipazione al CdA è pari a 50 mila euro. A questo si aggiunge quasi sempre un gettone di presenza che in mediana è pari a 600 euro per ogni seduta svolta nel corso dell’anno. I CdA del FTSE MIB sono composti mediamente da 12 membri (Esecutivi e non) e hanno svolto 12 riunioni. Tab. 9 Emolumenti e Gettoni per la partecipazione alle riunioni del CDA in €.000 Partecipazione al CDA Emolumento 10 | FTSE MIB 2014 Gettone Terzo Quartile 84 Mediana-Media 50 Primo Quartile 38 0,6 Comitato Controlli Interni (CCI) Comitato Remunerazioni (CR) L’emolumento mediano per la partecipazione al CCI è pari a 30 mila euro per il Presidente e a 23 mila euro per i suoi Membri. In media il CCI del FTSE MIB è composto da 4 membri e ha svolto 12 riunioni. Il Comitato Controlli Interni ha in molti casi assorbito al suo interno il Comitato Rischi. L’emolumento mediano per la partecipazione al CR è pari a 24 mila euro per il Presidente e a 20 mila euro per i suoi Membri. In media il CR del FTSE MIB è composto da 4 membri e ha svolto 6 riunioni. Il Comitato Remunerazione in oltre un quarto del Campione, svolge anche il ruolo di Comitato Nomine. Tab. 10 Emolumenti per il Presidente e i membri del Comitato Controlli Interni in €.000 Tab. 11 Emolumenti per il Presidente e i membri del Comitato Remunerazioni in €.000 Com. Controlli Interni Presidente Com. Remunerazione Membro Presidente Membro Terzo Quartile 45 30 Terzo Quartile 30 23 Mediana 30 23 Mediana 24 20 Primo Quartile 16 15 Primo Quartile 16 10 Collegio Sindacale Comitato Nomine L’emolumento mediano è pari a 85 mila euro per il Presidente e a 58 mila euro per i Sindaci. A questo si aggiunge un Gettone medio di 0,4 mila euro per ogni seduta. In media i Collegi Sindacali del FTSE MIB si compongono di 5 componenti e hanno svolto 21 riunioni. L’emolumento mediano per la partecipazione al CN è pari a 20 mila euro per il Presidente e a 15 mila euro per i suoi Membri. In media il CN del FTSE MIB è composto da 5 membri e ha svolto 5 riunioni. Tab. 12 Emolumenti per il Presidente e i membri del Collegio Sindacale in €.000 Tab. 13 Emolumenti per il Presidente e i membri del Comitato Controlli Interni in €.000 Collegio sindacale Presidente Terzo Quartile Com. Nomine Membro Presidente Membro 122 82 Terzo Quartile 28 20 Mediana 85 58 Mediana 20 15 Primo Quartile 69 50 Primo Quartile 8 5 FTSE MIB 2014 | 11 Rapporto tra compensi AD e compensi NED Si è molto discusso del rapporto che secondo alcuni dovrebbe legare i compensi dell’AD con quelli del lavoratore medio. Per quanto ci riguarda abbiamo già sostenuto e scritto in varie occasioni che tale rapporto è in realtà privo di senso organizzativo se considerato in modo semplicistico. Più interessante può essere considerare il rapporto tra compensi dell’AD e quelli dei NED. La nostra analisi mostra che esiste una grande variabilità in tale rapporto soprattutto prendendo in considerazione anche le componenti variabili della remunerazione. Infatti mentre per i NED la quasi totalità dei compensi sono fissi, per gli Amministratori Delegati diventano fondamentali le componenti variabili. Prendendo a riferimento l’intera retribuzione l’analisi mostra un rapporto che va da 50 volte sul D9, fino a 7 volte sul D1. Grafico 4 Rapporto compensi Amministratori Delegati / compensi Amministratori Non Esecutivi 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 12 | FTSE MIB 2014 RDA Remunerazione Fissa Board Diversity Sin dal primo convegno che l’Osservatorio ha dedicato al tema, qualche anno addietro, il tema della diversità di genere è stato tra quelli che abbiamo deciso di monitorare con maggiore attenzione. Nel corso di questi anni l’applicazione della nuova normativa ha portato ad una decisa crescita del ruolo delle donne nei nostri Board, tuttavia la strada è ancora lunga soprattutto quando si pensa a ruoli esecutivi. Sei società su 38 hanno Board senza la presenza di donne. Percentuale di società dove le donne non siedono nei Board 16% Board senza donne Board con donne 84% Il numero di Membri dei Cda, Consiglio di Gestione e Consiglio di Sorveglianza che abbiamo considerato nella presente indagine è di circa 530 persone, di queste il 18% è donna (si era partiti nel 2011 con una presenza del 6% del campione). Le esecutive sono solo il 4% tra i Membri esecutivi. Tab. 14 Le Donne nei Board della FTSE MIB 2013 Membri dei Board Numero donne Rapporto 534 94 18% I membri dei Collegi Sindacali nel campione sono 153, di questi 16 sono donne pari al 10% del campione. Una di loro è Presidente del Collegio Sindacale. FTSE MIB 2014 | 13 Metodologia Ruoli: Stanti i diversi modelli di governance possibili, per il confronto degli Amministratori Delegati sono stati utilizzati i compensi percepiti da coloro che ricoprono il ruolo di: Presidente e AD; AD e DG e DG nel caso non fosse presente il ruolo di AD. In sostanza si parla del “Capo azienda” ossia di colui che accentra la maggioranza delle deleghe esecutive. Sono stati considerati esclusivamente gli Amministratori presenti alla chiusura dell’esercizio e i relativi compensi. Qualora l’amministratore sia rimasto in carica per meno di 12 mesi, i relativi compensi sono stati annualizzati. Aziende: Sono stati eliminati dal panel i dati relativi a società che possono essere considerate di fatto estere (Tenaris e STMicroelectronics). Per Mediobanca, come sempre, viene utilizzato il Bilancio al 31.06.2012. Sistemi incentivanti: Per i sistemi incentivanti di medio-lungo termine basati su equity o su strumenti equity based sono stati considerati gli strumenti assegnati nel corso dell’esercizio nelle tabelle 2 e 3A di Consob. Per i piani Cash invece si sono utilizzate le informazioni da politica. 14 | FTSE MIB 2014 Glossario* Amministratori Non Esecutivi: A norma di codice civile, sono considerati “Non Esecutivi” quegli Amministratori che “non siano membri del comitato Esecutivo e ai quali non siano attribuite deleghe o particolari cariche e che comunque non svolgano, anche di mero fatto, funzioni attinenti alla gestione dell’impresa sociale” (art. 2409-octiesdecies, comma 2). Nelle analisi dell’Osservatorio possono essere considerati Non Esecutivi tutti gli Amministratori che non abbiano deleghe particolari anche laddove membri di un Comitato Esecutivo. Collegio Sindacale: Il collegio sindacale vigila sull'osservanza della legge e dello statuto nelle società che adottano il sistema di governance tradizionale. Ha funzioni di controllo sulla gestione dovendo in particolare verificare sul rispetto della legge, dello statuto, sui "principi di corretta amministrazione" e sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo e amministrativo adottato dalla società. A esso non spetta il controllo contabile, affidato, come invece richiesto dalla legge, a una Società di revisione designata dall'assemblea tra quelle iscritte nell'albo tenuto dalla Consob. Consiglio di Amministrazione (CdA): Il consiglio di amministrazione è un organo sociale, formato da più persone, che collegialmente, si occupa della gestione ordinaria e straordinaria della società. La nomina degli Amministratori spetta all'assemblea dei soci. Essi rimangono in carica per un periodo non superiore a tre anni e sono rieleggibili. Gli Amministratori che hanno la rappresentanza della società possono compiere tutti gli atti che rientrano nell'oggetto sociale, salvo le limitazioni che risultano dalla legge o dall'atto costitutivo. Consiglio di Gestione (CdG): Il consiglio di gestione ricopre la funzione amministrativa all’interno del sistema dualistico. Ha l’esclusiva responsabilità della gestione e direzione dell’impresa e in quanto tale, compie tutte le operazioni necessarie per l’attuazione dell’oggetto sociale. I primi componenti del consiglio di gestione vengono nominati nell’atto costitutivo, durante la vita della società, invece, i consiglieri sono nominati dal consiglio di sorveglianza previa la determinazione del loro numero, nei limiti stabiliti dallo statuto. Salve diverse disposizione statutarie essi sono rieleggibili. Consiglio di Sorveglianza (CdS): Il consiglio di sorveglianza è l'organo centrale del modello dualistico. Viene eletto dall'assemblea e dura in carica tre anni. È un organo peculiare in quanto riunisce in sé delle competenze che nel modello tradizionale sono demandate all'assemblea e alcune proprie del collegio sindacale. Al consiglio spetta la nomina e revoca degli Amministratori (ossia i componenti del consiglio di gestione), l’approvazione del bilancio. Il CdS può promuovere a maggioranza l'azione sociale di responsabilità nei confronti degli Amministratori. Corporate Governance: Si definisce corporate governance l'insieme di regole, di ogni livello (leggi, regolamenti ecc.) che disciplinano la gestione di un'impresa. La corporate governance riguarda le relazioni tra i vari attori coinvolti (gli stakeholders, chi detiene un qualunque interesse nella società) e gli obiettivi per cui l'impresa è amministrata. In Italia le società di capitali possono scegliere tra tre diversi sistemi di governance: tradizionale, dualistico e monistico. Incentivo di Breve Termine (IBT): incentivazione variabile di breve termine relativa alla performance dell’anno precedente. Pay Mix: Il pay-mix rappresenta la composizione, normalmente espressa in termini percentuali, del pacchetto retributivo. Il pacchetto retributivo si compone di tre fattori: retribuzione Annuale Lorda, Incentivi di breve termine e di lungo termine (si deve considerare il valore target dell'incentivo di breve e il valore annualizzato dell'incentivo di lungo. Ad esempio se il piano ha una vita triennale bisognerà dividere per tre il valore del piano). Performance Share (piani di): piani che prevedono l’assegnazione gratuita a ciascun manager di un grant massimo, definito in numero di azioni, subordinato al conseguimento di obiettivi di performance predeterminati e riferiti a uno specifico periodo di tempo. L’architettura del piano può completarsi con un ulteriore periodo di indisponibilità (tipicamente di due anni) successivo al momento dell’assegnazione delle azioni. In questo caso si parlerà di holding period o clausola di lock up. Piani Monetari (Cash) a Lungo Termine: piani che prevedono l’assegnazione di un bonus sulla base di criteri di performance su un arco temporale medio lungo (tipicamente triennale). Questi piani implicano l’attribuzione di un beneficio economico riscuotibile a termine, correlato al percorso di realizzazione programmato per obiettivi strategici del piano industriale o all’ apprezzamento della quotazione del titolo. Piani Rolling (Rolling Plans): Il piano rolling, a differenza di quello chiuso (o normale) prevede il lancio di un assegnazione ogni anno per periodi generalmente triennali. Con tale modalità si attivano diversi lanci che si vanno a sovrapporre con prezzi di assegnazione differenti. Il piano rolling consente di allungare il periodo di efficacia del piano di incentivazione e di mediare i prezzi di assegnazione limitando la possibilità che l’assegnazione avvenga tutta in un momento di borsa depressa o euforica. Restricted Share (piani di): piani che prevedono l’assegnazione di azioni senza l’obbligo di raggiungimento di obiettivi predeterminati. Tali piani maturano dopo periodo di vesting (in genere di tre anni) subordinato alla permanenza in azienda del manager. Retribuzione Diretta Annua (RDA): remunerazione fissa + incentivi variabili di breve termine erogati nell’anno + la valorizzazione dei piani di medio-lungo termine previsti dalle politiche. Retribuzione Globale Annua (RGA): remunerazione fissa + incentivi variabili di breve termine erogati nell’anno. Sistema di governance dualistico (o duale): tipico della tradizione tedesca, è stato introdotto in Italia con la revisione del diritto societario. È caratterizzato da un'amministrazione societaria ripartita tra due diversi organi: il consiglio di gestione e il consiglio di sorveglianza. Sistema di governance monistico: tipico della tradizione anglosassone è così denominato in quanto prevede la presenza di un solo organo, il consiglio di amministrazione, che nomina al suo interno il comitato per il controllo. Sistema di governance tradizionale: caratterizzato da un CdA e un collegio sindacale tipico della tradizione italiana. Stock Option (piani di): piani che prevedono l’assegnazione, al soggetto incentivato, del diritto a sottoscrivere entro una specifica data futura, un certo numero di azioni a un prezzo predeterminato. Gli elementi cardine nella predisposizione e implementazione di un piano di Stock Option sono: la periodicità; il prezzo di esercizio (strike price); il periodo di vesting; il periodo di esercizio (exercise period) e le condizioni di performance per l’attribuzione ai manager dei diritti di opzione (se le condizioni di performance sono contemplate si parlerà di performance stock option). Il piano di Stock Option può essere realizzato, a seconda delle esigenze, o mediante aumento di capitale o con acquisto di azioni proprie. Target Bonus: Il target bonus rappresenta l'ammontare economico, normalmente espresso in percentuale della retribuzione annuale lorda, cui ha generalmente diritto un soggetto coinvolto in un piano incentivante al conseguimento di una performance in linea con le attese. * adattato da “Manuale di Executive Compensation e Corporate Governance” a cura di G. Cutillo e F. Fontana, Franco Angeli 2012 FTSE MIB 2014 | 15 Responsabile dello studio: Guido Cutillo Da EY Italia hanno contribuito allo studio: Francesca Ambrosio Manuel Murzilli Carmine Perna Andrea Zaccagna Speciali ringraziamenti per i preziosi suggerimenti a: Franco Fontana, Direttore LUISS Business School 16 | FTSE MIB 2014 FTSE MIB 2014 | 17 Osservatorio su |Executive Compensation e Corporate EY | Assurance Tax | Transactions | Advisory Governance About EY Replace this text with boilerplate copy, found on The Branding Zone, in the L’Osservatorio su Executive Compensation e Corporate Governance Signature, boilerplate and descriptor section. Lorem ipsum dolor sit amet, della LUISS, svolge attività ricerca innibh gruppi di lavoro, di cui ut consectetuer adipiscing elit,dised diamrealizzata nonummy euismod tincidunt possono far parte, oltre ai ricercatori dell’Osservatorio, studiosi esterni laoreet dolore magna aliquam erat volutpat. 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